REGOLAMENTO DI DISCIPLINA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Approvato dal Collegio dei Docenti il 10/09/2015
Approvato dal Consiglio d’Istituto il
07/10/2015
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Anna Maria Rotella
REGOLAMENTO DI DISCIPLINA SCUOLA
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
PREMESSA
Il Regolamento di disciplina della Scuola Secondaria di primo grado Dell’Istituto Comprensivo Statale “S. GATTI” di LAMEZIA TERME si ispira alle indicazioni contenute nello “Statuto delle studentesse e degli studenti” della Scuola Secondaria emanato con D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998,
al D.P.R. 235/2007 e al Piano dell’Offerta Formativa
La Scuola,
in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione Italiana, tenuto conto della Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo, recepita con legge 27/05/91 n. 176:
1 - la scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle
cono-scenze e lo sviluppo della coscienza critica.
2 - la scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità
e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del
diritto allo studio, allo sviluppo della potenzialità e del recupero della situazione di svantaggio, in
armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla convenzione internazionale sui diritti del
fanciullo fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi generali dell’ordinamento italiano.
3 – La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte,
contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l’educazione alla
consape-volezza e alla valorizzazione delle identità in genere, del loro senso di responsabilità e della
loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali
adeguati alla rivoluzione delle conoscenze e all’inserimento nella vita attiva.
4 – La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di conoscenza e
di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e
condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.
Garantisce
allo studente, in quanto persona, l’integrale godimento dei diritti che gli sono riconosciuti nei citati
documenti,
chiede
all’alunno l’osservanza dei doveri previsti nell’art. 3 del medesimo Statuto;
alla famiglia, riconoscendone la primaria responsabilità educativa,
comune compito educativo.
una fattiva collaborazione nel
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ALUNNI
Diritti
Art. 1
L’alunno ha il diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che
regolano la vita della scuola.
Art. 2 La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e
tutela ildiritto dell’alunno alla riservatezza.
Art. 3 Gli alunni stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa
della comunità alla quale appartengono.
Art. 4 La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni
per assicurare:
a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio
educativo-didattico di qualità;
b) offerte formative aggiuntive e integrative;
c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché
per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;
d)la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli
studenti, anche con handicap;
e) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica;
f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.
Doveri
Art. 5 Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del capo d’Istituto, dei docenti, del
personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che
chiedono per loro stessi.
Art. 6 Nell’esercizio dei loro diritti e nell’adempimento dei loro doveri gli alunni sono
tenuti a mantenere un comportamento corretto ed improntato al principio della civile convivenza.
Art. 7 Gli alunni sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza
previste dal piano d’emergenza.
Art. 8 Gli alunni sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi
didattici e a comportarsi in modo da non arrecare danni al patrimonio della Scuola. Art.9
Gli alunni sono tenuti a presentarsi a scuola con abbigliamento pulito, ordinato e
decoroso.
Art.10 Gli alunni sono tenuti a rispettare il diritto alla privacy. Art.11 Gli alunni,
durante le uscite programmate, sono tenuti ad un comportamento
corretto che non crei situazioni di pericolo per sé e per gli altri. Art.12 Gli
alunni sono tenuti a non usare, in orario scolastico, il cellulare e altre
apparecchiature elettroniche non didattiche.
Norme organizzative e disciplinari
Art. 13 L’ingresso a scuola è fissato dal P.O.F.. Gli alunni devono entrare a scuola al
suono della campana e dirigersi nell’aula dove li attende l’insegnante. Non sono
ammessi ritardi abituali.
Art. 14 L’alunno che si presenta in ritardo rispetto all’orario previsto dall’art. 13 dovrà
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riferirne la causa al responsabile di plesso o al docente della prima ora. Verrà
ammesso alle lezioni con l’obbligo di portare la giustificazione del ritardo firmata
dal genitore.
Art. 15 Ripetuti ritardi non giustificati saranno oggetto di richiamo da parte del
capo d’Istituto e di incontro informativo con i genitori dell’alunno (C.M.
61/80).
Art. 16 Le assenze (antimeridiane e pomeridiane) dovranno essere giustificate
su apposito libretto delle giustificazioni che dovrà riportare la firma dei
genitori o di chi ne fa le veci, apposta in presenza del Dirigente Scolastico o
del responsabile di plesso all’inizio dell’anno scolastico.
Art. 17 Per assenze superiori ai 5 giorni, compreso i festivi, gli alunni dovranno
accludere
alla giustificazione il certificato del medico curante, eccetto per le assenze
preavvisate per motivi di famiglia.
Art. 18 L’alunno che entra a scuola in orario diverso da quello stabilito, dovrà
presentare
la giustificazione mediante la compilazione dell’apposito modulo annesso al
libretto delle giustificazioni.
L’alunno, per uscire prima della fine delle lezioni, dovrà essere prelevato da un
genitore (o da una persona con delega scritta) munito di documento di
riconoscimento.
Art. 19 Se l’alunno si presenterà a scuola senza giustificazione sull’apposito
libretto,
l’insegnante segnalerà tale mancanza sul registro di classe. Se entro 3 giorni non
verrà prodotta la giustificazione, verrà comunicato ai genitori.
Art. 20 In tutti i casi di uscita anticipata, disposti dalla presidenza, è necessario
che gli
alunni abbiano la relativa comunicazione firmata, in caso contrario rimarranno
scuola. Non è consentita l’autorizzazione telefonica, in quanto l’uso del telefono
è consentito solo per comunicazioni riguardanti lo stato di salute dell’alunno o per
comunicazioni urgenti. Durante le ore scolastiche non sono ammesse persone
estranee o genitori per recapitare oggetti vari; solo in caso di necessità verranno
ricevuti dal personale addetto.
Art. 21 L’intervallo si svolge nell’aula. È vietato correre, tenere comportamenti
pericolosi
per la propria e l’altrui incolumità,sporcare pavimenti e arredi, lasciare in giro
involucri e contenitori.
Per qualsiasi problema, l’alunno deve rivolgersi al proprio insegnante addetto alla
sorveglianza che valuterà la situazione. È vietato allontanarsi dalla propria classe.
Art. 22 L’uso dei bagni non è consentito, salvo eccezioni, durante la prima ora di lezione,
nella mezz’ora dopo l’intervallo e nell’ultima mezz’ora prima dell’uscita. Gli alunni
sono tenuti ad usare i bagni in modo corretto e civile.
Art. 23 È rigorosamente vietato portare a scuola oggetti nocivi e/o pericolosi,
comunque
non necessari all’attività scolastica. L’uso di cutter, forbici, compassi, squadre,
righe ed altro materiale potenzialmente pericoloso è consentito solo se necessario
all’attività richiesta dall’insegnante presente in aula.
Art. 24 Ogni alunno è responsabile del proprio materiale scolastico e dei propri
oggetti
personali; la scuola non risponde di oggetti o di denaro mancanti. Gli alunni non
possono farsi portare a scuola quanto hanno dimenticato a casa (merende comprese). I
cellulari devono essere tenuti spenti ed esclusivamente dentro lo zaino o nelle tasche.
Art. 25 Gli alunni sono tenuti a rispettare le norme di comportamento civile, ed in
particolare:
1. non usare linguaggio offensivo e scurrile (parolacce, bestemmie, offese, ecc.) o atteggiamenti poco corretti (masticare gomme americane, tenere il cappello all’interno della
scuola, ecc.) o provocatori nei confronti di insegnanti, personale della scuola e compagni;
2. non usare violenza nei confronti dei compagni;
3. entrare ordinatamente in classe senza attardarsi all’ingresso;
4. 4chiedere il permesso del docente per allontanarsi dall’aula;
5. 5non disturbare in alcun modo le lezioni;
6. non prendere oggetti senza permesso, non manomettere e non nascondere per nessun
motivo il materiale altrui;
Disciplina e sanzioni
Art. 26 I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del
senso di responsabilità ed al ripristino dei rapporti corretti all’interno della comunità
scolastica. L’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto
anche quando siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona
umana o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone.
Art. 27 La responsabilità disciplinare è personale. Nessuna infrazione connessa al
comportamento può influire sulla valutazione degli apprendimenti disciplinari.
Art. 28 Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare
e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono
conto della situazione personale dello studente.
Art. 29 Le negligenze nei compiti, così come le trasgressioni e le conseguenti sanzioni
adottate,verranno registrate nel diario di classe e segnalate alla famiglia che verrà
convocata qualora simili comportamenti venissero ripetuti almeno 3 volte. Art. 30 I
danni derivanti da atti di vandalismo saranno risarciti dall’alunno che li ha
provocati o dal gruppo. Sarà il Capo d’Istituto, nei casi di gravità, che, di volta in volta,
determinerà l’ammontare del danno dopo aver espletato le necessarie indagini.
Art. 31 In caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, le sanzioni ed i provvedimenti
potranno comportare l’allontanamento dall’attività scolastica. Tale provvedimento viene
adottato dal Consiglio di classe con la sola componente docente seil periodo di
sospensione previsto non supera i 15 giorni (DPR 235/2007). Il Provvedimento sarà
notificato direttamente ai genitori dal Dirigente Scolastico.
Art.33 Le sanzioni che comportano l’allontanamento superiori a 15 giorni e quelle che
implicano l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di stato
conclusivo del corso di studi sono adottate dal Consiglio d’Istituto.
Art.34 È istituito, ai sensi dell’Art. 5 dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti, un
organo di garanzia interno alla scuola, che è composto da un docente designato dal
consiglio di istituto e da due rappresentanti eletti dai genitori nel mese di ottobre di ogni
anno, ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. Le decisioni verranno prese nel termine di 10
giorni. L’organo di garanzia rimane in carica un anno.
Art.35 Contro le sanzioni disciplinari previste negli articoli 27 e 28 è ammesso ricorso, da
parte dei genitori, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all’organo di
garanzia interno alla scuola. L’eventuale ricorso dei genitori sospende i provvedimenti di
cui ai precedenti art. 27 e 28. L’irrogazione della sanzione può essere disposta solo dopo
che si siano concluse le procedure previste negli art. 27 e 30 del presente regolamento.
Art.36 Per quanto non contemplato nel presente regolamento si fa comunque riferimento
allo Statuto delle Studentesse e degli studenti e a quanto contenuto nel D.P.R. 235/2007.
Art.37 Del presente regolamento è fornita copia ai genitori all'atto dell'iscrizione.
STATUTO DELL’ORGANO DI GARANZIA INTERNO
L’organo di garanzia è così costituito:
• Dirigente Scolastico, che lo presiede;
• un docente designato dal Consiglio d’Istituto (più un membro supplente che subentri in
ca-so di coinvolgimento personale o di assenza del membro in carica);
• due rappresentanti dei genitori (più due membri supplenti che subentrino in caso di coinvolgimento personale o di assenza dei membri in carica).
Tale organo:
• è di durata triennale e i membri vengono rinnovati anticipatamente in caso di decadenza;
• si riunisce su convocazione del Dirigente Scolastico;
• delibera entro 10 giorni dal ricevimento del ricorso;
• per la validità delle riunioni è necessaria la presenza del numero legale (metà+1 dei componenti);
• l’astensione va conteggiata con i voti favorevoli;
• può chiamare a partecipare alle riunioni, solo a titolo consultivo e per il tempo necessario,
il soggetto coinvolto accompagnato dai genitori e gli specialisti che eventualmente operano
in collaborazione con la Scuola con compiti medico-psico-pedagogici;
• decide, su richiesta scritta di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano
all’interno della Scuola in merito all’applicazione dello Statuto delle studentesse e degli studenti o a trasgressioni contenute nel Regolamento d’Istituto.
Per quanto non contemplato nel presente regolamento, valgono le disposizioni vigenti.
Lamezia Terme, 10 ottobre 2015
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(dott.ssa Anna Maria Rotella)
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