SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto :
ASSOCIAZIONE COMUNITÀ PAPA GIOVANNI XXIII
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
NZ 00394
ALBO NAZIONALE
1a
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
Una famiglia... aperta a te!!!!
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
A - 06: Assistenza Disabili
6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con
riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili:
Il bisogno primario di ogni bambino e adolescente è quello di crescere nell'ambito
di relazioni affettive significative, e a maggior ragione questa regola deve essere
applicata su minori disabili. La famiglia è luogo centrale dei rapporti vitali
necessario allo sviluppo della persona. Parte da questo presupposto il progetto Una
famiglia... aperta a te! che si nella provincia di Trapani che si pone l’obiettivo
specifico di incrementare e qualificare le attività di supporto alle famiglie del
territorio in difficoltà con minori e/o adulti disabili tramite azioni rivolte alla comunità
locale quali: promozione e sensibilizzazione, sostegno diretto ai disabili ed alle
famiglie, attività culturali ludico e ricreative, ecc… collaborando con le parrocchie
locali e le famiglie del territorio.
La famiglia aperta “ Garuccio” è una struttura preposta all'accoglienza di minori
disabili e persone adulte con gravi handicap e/o forme di disagio sociale
diversificate. E’, per definizione, “una convivenza continuativa e stabile di due
adulti che si dedicano in maniera totale a svolgere la funzione paterna e materna.
Risiedono presso una struttura di civile abitazione 24/24 ore e accolgono soggetti
diversi per età, genere e stato di disagio, privi di ambiente familiare idoneo, allo
scopo di garantire un contesto di vita caratterizzato da un clima di disponibilità
affettiva, con rapporti individualizzati, per assicurare sviluppo e maturazione,
educazione, mantenimento, assistenza, partecipazione alla vita sociale, ospitalità. Il
tutto in una organizzazione della vita quotidiana di tipo familiare. Le finalità della
sede risiedono nella promozione a livello territoriale e provinciale della solidarietà in
modo particolare rispetto alla tutela dei diritti sociali, all’applicazione del diritto di
ognuno, piccolo e grande che sia, più o meno dotato di avere una famiglia e
garantire
CONTESTO TERRITORIALE DI RIFERIMENTO
La Provincia Regionale di Trapani è una provincia della Sicilia di 436.282abitanti
Occupa una superficie di 2459,84 km quadrati con una densità abitativa di 177,36
abitanti per km2 e presenta le seguenti caratteristiche:
- dal punto di vista geografico si presenta articolato in zone costiere e collinari con
la presenza di centri urbani grossi, medi e piccoli.
- relativamente all’aspetto socio-economico, tenuto conto delle caratteristiche
geografiche del territorio, emerge una diversificazione delle attività produttive
presenti, che vanno dal settore prettamente agricolo, a quello turistico- ricettivo e
della pesca, all’attività d’industria estrattiva del marmo, nonché al settore dei Servizi
e del commercio.
- Il tasso di urbanizzazione è considerevole: il 71% della popolazione risiede nei 6
comuni
Le principali attività economiche di questa provincia riguardano
appunto
principalmente il settore terziario, la produzione del vino e del sale ed il settore
turistico sviluppato grazie all'importanza storica e culturale, nonche' a quella
paesaggistica e naturalistica, dei vari comuni e delle isole che rientrano in questo
comprensorio provinciale.
CONTESTO SETTORIALE e DESCRIZIONE DEL BISOGNO GENERALE
La popolazione della provincia di Trapani:
- gli individui di età fino ai 14 anni rappresentano il 16,4% della popolazione totale,
mentre gli anziani cioè gli individui di età superiore ai 65 anni assorbono una quota
di 19,7.L'indice di vecchiaia presenta un valore di 128 indicando quindi una
tendenza all’“invecchiamento” della popolazione che va ad incrementare il
numero di disabili adulti.
- vi sono distribuiti 24 comuni per 163.538 famiglie circa con 2,07 componenti in
media.
Nel contesto provinciale gli interventi effettuati a favore della popolazione disabile
residente sono in gran parte svolte dai servizi dell'ASL, dai Comuni e dalle
organizzazioni del terzo settore.
La seguente tabella sintetizza le caratteristiche principali del contesto di riferimento
La domanda sociale
Periodo di
riferimento
N.
INDICATORE
1
N. richieste ricovero presso strutture
residenziali( dopo di noi , comunità
alloggio ….)
N. richieste servizi semi- residenziali (centri
diurni, centro socio – riabilitativo …)
N. richieste di interventi a carattere
domiciliare( SAD, ADI, Teleassistenza …)
N. richieste di assegno di
accompagnamento nel distretto
N. richieste di buono socio sanitario per
disabili
2
3
4
5
Dati del
distretto
D50
2008
180
2008
126
2008
1811
2008
2305 N .P . i
dati INPS
2008
309
6
Alunni disabili iscritti nelle scuole : materne,
2008
753
elementari, medie e superiori del distretto
7
Iscritti al collocamento mirato (legge
2008
465
68/99), per livello di invalidità, nel distretto
8
Numero di persone con disagio mentale
2008
2795
seguiti dai servizi attivati dal distretto
(Tabella estratta dai piani di zona per il triennio 2010-12 del distretto D 50 di Trapani)
OFFERTA DEI SERVIZI ANALOGHI
L’offerta sociale e dei servizi analoghi al 31.12.2010 era costituita da:
N. di strutture residenziali presenti e attive nel distretto, per tipologia e
ricettività
Strutture
tipologia
ricettività
4
Comunità alloggio40
1 pubblica
casa famiglia
3 privato sociale
1
Ist. Medico psico
110
Privato sociale
pedagogico per minori
2
Comunità terapeutiche 40
1 asl
assistite
1 convenzionata
Totale strutture: 7
Totale ricettività
190
N. di strutture semiresidenziali presenti e attive nel distretto, per tipologia e
ricettività
Strutture
tipologia
ricettività
1
Ist. Medico
40
Privato sociale
psicopedagogico per
minori
7
Centri diurni polivalenti
105
pubblici
4
Centri diurni per disabili
50
2 asl
2 privato sociale
Centri terapeutici
170
riabilitativi
Totale strutture:15
Totale ricettività
365
Servizi , interventi e prestazioni
dati
N di persone che hanno usufruito di
2008
605
interventi a carattere domiciliare( SAD,
ADI, teleassistenza..)
N. di assegni di accompagnamento
2008
799
riconosciuti
N. di buoni socio sanitari erogati per
2008
244
disabili, suddivisi per buono sociale e
buono servizio
Dai dati sopra riportati e dal piano sociale di zona D50 Trapani 2010-2012 si possono
riportare le seguenti criticità del territorio nell’area di intervento della disabilità:
- scarsa adeguatezza, in termini psico - educativi della maggior parte degli
operatori delle strutture, deputate all'accoglienza del minore- adulto disabile;
- carenza di strutture alternative agli istituti quali case famiglia e comunità alloggio;
- numero di famiglie in stato di bisogno con minori- adulti disabili a carico
- disomogeneità dell'offerta di interventi sul territorio distrettuale
Dall’ analisi degli indicatori della domanda e dell’ offerta si evince che il numero dei
posti letto disponibili nei servizi residenziali del distretto soddisfa la domanda per 190
posti disponibili contro le 180 richieste pervenute ai servizi sociali e sanitari pubblici.
Per quanto attinente i dati relativi alla semiresidenzialità a fronte dei 15 servizi
esistenti, per un numero complessivo di 365 posti, si evince, dai dati elaborati nella
scheda della domanda sociale, un ‘ ulteriore richiesta di 126 inserimenti.
Rilevante è il dato relativo alle richieste di servizi di carattere domiciliare(SAD,ADI,
ecc..): a fronte di soggetti beneficiari si registra una richiesta ancora inevasa di
circa ulteriori 1200 interventi( solo il 33% circa dei richiedenti infatti beneficia di tali
servizi)si precisa a tal proposito che i suddetti servizi non soddisfano, comunque, il
fabbisogno dei beneficiari.
Le richieste di buono socio- sanitario pervenute nell’ anno 2008 sono 309, mentre
quelle soddisfatte sono 244. I bonus erogati sono stati corrisposti in misura ridotta
rispetto all’ importo pro- capite previsto dalla normativa regionale, ciò ha
consentito di godere del beneficio ma non ha soddisfatto pienamente il bisogno
di cura e assistenza .( fonte: piano di zona di trapani D 50, anno 2010-12)
Da questa analisi emerge un numero di soggetti disabili superiore alle 8.000 unità
con differenti tipologie ed una mancanza di offerta adeguata. La sede da
numerosi anni sostiene soggetti disabili, minori e adulti, riscontrando che tale
problematicità va ad incidere notevolmente sulle famiglie infatti l’integrazione
sociale delle persone diversamente abili non può in alcun modo prescindere dal
contesto familiare. La condizione di disabilità comporta una permanenza del
soggetto nel nucleo d’origine pertanto la famiglia rimane il perno fondamentale di
riferimento per le persone disabili, per cui l’azione dei genitori è fondamentale
nell’assicurare uno sviluppo cognitivo e armonico della persona. Nel corso del 2010
sono giunte più di 30 richieste di supporto di diverso tipo da parte di famiglie con
figli con handicap.
Tale problematicità si configura come evento critico per eccellenza per i nuclei
famigliari, che mette in evidenza gli stili di funzionamento, le risorse che la famiglia è
in grado di mobilitare, la sua adeguatezza o meno nello svolgimento dei compiti di
sviluppo del ciclo di vita e le modalità con le quali essa si rapporta con l’ambiente
che la circonda. Importante è la percezione che la famiglia ha della situazione,
una visione troppo negativa, in particolare del figlio e del proprio ruolo genitoriale,
non permette alla coppia di utilizzare e sfruttare tutte le risorse disponibili anche
perché scarse nel territorio trapanese, per iniziare un processo di adattamento e di
riorganizzazione necessario per un buon funzionamento del sistema familiare. Le
difficoltà che più frequentemente si riscontrano all’interno della famiglia sono quindi
l’istaurarsi di una relazione simbiotica tra un genitore e un figlio disabile, una
conflittualità o distanza nella coppia, la lontananza della figura paterna,
l’incapacità di controllare le emozioni e la negazione della malattia e della
disabilita; per far fronte a queste difficoltà e per favorire un migliore adattamento è
sicuramente necessaria la cogestione e la condivisione emotiva all’interno della
famiglia, imparare a delegare le attività di cura e domestiche e cercare supporto
presso organizzazioni sociali.
Le caratteristiche genitoriali hanno un ruolo fondamentale nell’influenzare la qualità
della relazione familiare in termini di:
- caratteristiche individuali dei genitori: profondi stati depressivi causati dall’impatto
con la patologia, il carico delle cure; le madri depresse risultano essere più punitive
sia verbalmente che fisicamente, usano il senso di colpa e l’ansietà per controllare il
comportamento del figlio, sono meno tollerante e meno affettuose.
- La relazione coniugale: il tipo di relazione coniugale influenza il clima familiare,
infatti conflitti di coppia preannunciano reazioni conflittuali e competitive.
- Stile genitoriale: caratterizzato da una eccessiva protezione nei confronti del figlio
disabile
- Trattamenti differenziali: più tempo e più attenzione dei genitori verso il disabile
creando nei figli sani sentimenti di gelosia che spesso non possono esprimere
Nel corso del 2010 la sede ha effettuato diverse attività di supporto di diverso tipo a
15 famiglie che hanno un figlio o parente disabile, nello specifico:
1.Attività di Sostegno e supporto diretto
• accoglienze diurne di circa 6 disabili , 2 stabili, 4 in modo occasionale
• distribuzione di indumenti, alimenti e medicinali
• incontri con 20 famiglie del territorio 6 volte all' anno in parrocchia
• visite alle famiglie circa 20 e colloqui personali presso la struttura circa 40
2. Attività di sollievo ed integrazione sociale
• attività di animazione culturale presso la Parrocchia Sacro Cuore di Trapani
e nella Parrocchia San giuseppe di Contrada Fulgatore
• gite organizzate con gli accolti della casa e minori disagiati del territorio
• 1 campo adolescenti/disabili di 6 gg tra i ragazzi della struttura, delle case
famiglie dell' Associazione presenti nel territorio regionale
• attività ludico-ricreative organizzate presso la parrocchia S. Cuore di Gesù
con disabili della struttura e del territorio assieme ai giovani della parrocchia
1 volta a settimana
• -attività ludico-ricreative organizzate presso la parrocchia Gesù Cristo
Redentore con disabili della struttura e del territorio assieme ai giovani della
parrocchia 3 volte a settimana nel periodo estivo
• attività di laboratori teatrali con soggetti disaboili della struttura, disabili del
territorio assieme alle loro famiglie, ogni 15 gg con rappresentazione di
spettacoli(presepe vivente, la passione e 2 nel periodo estivo) 4 volte l' anno
presso i locali della parrocchia S .Giuseppe in Fulgatore
La sede Famiglia Aperta "Garuccio” oltre al sostegno e supporto alle famiglie del
territorio inoltre attua attività di accoglienza di minori- adulti disabili in stato di
bisogno.
La struttura al 31.12.2010 accoglie i seguenti disabili come da tabella sottostante
DISABILI ACCOLTI NELLA STRUTTURA
"FAMIGLIA APERTA GARUCCIO"
N°
ETA’
DISTURBO
PROVENIENZA
1
17
Disabilità psichica medio grave
Canicattì (Agrigento)
1
17
Disabilità psichica medio grave
Giarre(ct)
1
5
Disabilità psichica grave
Castelvetrano (tp)
1
2
Disabilità pisichica e fisica
grave
Tunisina
1
12
Disabilità psichica lievemedia
Alcamo (tp)
1
27
Disabilità psichica medio grave
Trapani
A questa tabella dobbiamo aggiungere 2 adulti con disabilità psichica media che
frequentano la struttura una volta a settimana.
IDENTIFICAZIONE DEI DESTINATARI DEL PROGETTO
I destinatari del progetto come descritto precedentemente sono le famiglie del
territorio, circa 30 che necessitano di supporto nello svolgimento dei compiti
genitoriali di figli con problemi di disabilità e sostegno con attività mirate per loro.
IDENTIFICAZIONE DEI BENEFICIARI
Qui di seguito vengono elencati i soggetti favoriti indirettamente dalla realizzazione
del progetto “Una famiglia... aperta a te!!!!” raggruppati secondo la tipologia del
beneficio ottenuto:
Per il miglioramento in termini qualitativi e l’aumento in termini quantitativi della
capacità di accoglienza dell’ Associazione Papa Giovanni XXIII rispetto alla loro
utenza e quindi per l’implementazione di una risorsa in più per il territorio di loro
competenza
- Il Tribunale per Minori di Palermo
- Il Servizio Sociale di Trapani
- Il Servizio Sociale di Alcamo
- Il Servizio Sociale di Palermo
-Il Servizio Sociale di Castelvetrano
- Centro Igiene Mentale di Erice
Per l’ arricchimento delle iniziative che già pongono in essere generato dalla
realizzazione delle attività che l’ Associazione svolge al loro interno
- Parrocchia Cristo Redentore
- Parrocchia Santa Teresa di Trapani
- Parrocchia Maria ss Ausiliatrice
- Parrocchia Cristo re Casa Santa - Erice
- Parrocchia S. Paolo Casa Santa - Erice
- Parrocchia SS. Annunziata
- Parrocchia Nostra Signora di Lourdes
- Parrocchia Sacro Cuore
- Parrocchia San Giuseppe - Fulgatore
DOMANDA DEI SERVIZIO ANALOGHI
Le principali necessità rispetto all’area tematica in questione sono le seguenti:
1. promozione e sensibilizzazione della cultura dell'affido familiare;
2. istituzione di un albo distrettuale delle famiglie affidatarie;
3. formazione del personale sui temi di accoglienza, affido e gestione sia
del minore che del nucleo familiare d'origine e di quello affidatario;
4. realizzazione di centri polivalenti per l'aggregazione e socializzazione dei
minori e degli adolescenti;
5. istituzione di case famiglia e/o comunità alloggio.
INDICATORI UTILIZZATI NEL CONTESTO
- n° famiglie con figli disabili che necessitano di aiuto
- n° accoglienze diurne di disabili
- n°attività di sostegno e supporto diretto
- n° attività di sollievo ed integrazione sociale
7) Obiettivi del progetto:
BISOGNO SPECIFICO DEL CONTESTO
Scarsa offerta di servizi per i soggetti disabili e necessità di qualificare e potenziare
gli stessi ai disabili del territorio con le loro famiglie
OBIETTIVO SPECIFICO
Ampliare il sostegno alle famiglie con figli disabili del territorio (c.a. 30)
INDICATORI
DAL CONTESTO
- n°attività di
sostegno e supporto
diretto
- n° attività di sollievo
ed integrazione
sociale
- n° 30 famiglie con
figli disabili che
necessitano di aiuto
- n° 6 accoglienze
diurne di disabili
INDICATORI DI RISULTATO
- incremento delle
attività di sostegno e
supporto del 40%
- incremento delle
attività di sollievo ed
integrazione sociale del
50%
RISULTATI ATTESI
- Miglioramento della qualità di
vita per n. 30 famiglie con figli
disabili del territorio
- Incremento da 6 a 10 delle
accoglienze diurne
SITUAZIONE D' ARRIVO: Il presente progetto offrirà a c.a. 30 famiglie la possibilità di
“respiro”, aiutandole ad affrontare l’ accudimento del proprio caro e a consentire
loro di disporre di un po’ di tempo per sé inserendo anche i rispettivi figli disabili in
attività di integrazione sociale finalizzate a favorirne la socializzazione e lo sviluppo
di autonomie al di fuori del contesto familiare.
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca dal punto di vista sia
qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare
riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile:
8.1. Complesso delle attività previste per la realizzazione degli obiettivi
L’ideazione del progetto “ UNA FAMIGLIA...APERTA A TE!” si è articolata secondo
una serie di attività, che si sono svolte nel periodo temporale compreso tra lugliodicembre 2010. In particolare si sono svolte le seguenti attività:
• Incontro preliminare tra i referenti/progettisti della provincia e la sede
centrale di gestione del servizio civile nazionale per stabilire le linee di
programmazione della nuova progettazione.
• Istituzione di un gruppo di lavoro provinciale per definire gli obiettivi di zona e
gli intenti progettuali.
• Mappatura dei bisogni del territorio attraverso contatti con i Servizi Sociali e
le associazioni locali,
• Consultazione con Ufficio del Servizio Handicap di zona/provincia per avere
un quadro generale delle aree di intervento.
• Verifica delle risorse umane, materiali e strumentali dell’Associazione
• Incontri con gli enti che si occupano di inserimento di disabili presenti sul
territorio per la messa in rete delle risorse.
•
•
•
•
•
•
•
•
Partecipazione ai gruppi piano dei comuni consorziati dove siamo presenti
Ricognizione dei soggetti istituzionali preposti alla tutela dei minori- disabili
(Tribunale dei Minori, Questura, Igiene Mentale, Servizi Sociali Comunali, uffici
affido, neuro Psichiatria del Territorio) e relativi referenti
Creazione di un database di potenziali volontari da coinvolgere nelle
attività
Creazione di un calendario dove inserire le attività annuali rivolte agli utenti
disabili presenti nelle strutture a progetto
Creazione di un calendario dove inserire le attività annuali rivolte agli utenti
disabili presenti nel territorio
preparazione delle strutture per nuove accoglienze
verifica ed inventario di tutti gli accessori necessari (biancheria, materiale
per l’igiene personale, vestiario,ecc…)
preparazione di materiali didattici per i laboratori educativo- ricreativi
OBIETTICO SPECIFICO : Ampliare il sostegno alle famiglie con figli disabili del
territorio (c.a. 30)
0
AZIONI – Attività
mesi
Azione 0 (preparatoria)
AZIONE 1: Promozione e
sensibilizzazione del territorio
1.1. Mappatura degli incontri
sul territorio e pianificazione
1.2. Realizzazione,
partecipazione ad incontri
pubblici
AZIONE 2. Relazione con le
Parrocchie e con i servizi
sociali
2.1. Attività di segreteria ed
analisi casi proposti
2.2. Valutazione delle azioni
mirate a sostenere le famiglie
bisognose del territorio
AZIONE 3. Incremento attività
di supporto e sostegno diretto
alle famiglie
3.1. Primo contatto con
famiglie e colloqui
3.2. Realizzazione interventi di
supporto e sostegno
AZIONE 4. Incremento attività
di sollievo ed integrazione
sociale
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10 11 12
4.1 Programmazione attività
4.2. Realizzazione attività
4.3. Realizzazione di un centro
aggregativo pomeridiano
presso la parrocchia S. Cuore
di Gesù per disabili
AZIONE 5. MONITORAGGIO E
VERIFICA
5.1. Monitoraggio
5.2. Valutazione finale
OBIETTIVO SPECIFICO: Ampliare il sostegno alle famiglie con figli disabili del territorio
(c.a. 30)
Le sede di attuazione del progetto
FAMIGLIA APERTA " GARUCCIO".
“ UNA FAMIGLIA ..APERTA A
TE !”
è la
AZIONE 1: Promozione e sensibilizzazione del territorio
Grazie a questa azione si vuole educare il territorio alla diversità intesa come una
ricchezza, e non come un ostacolo… così da trovare più risposte di integrazione
sul territorio
1.1. Mappatura degli incontri sul territorio e pianificazione
•
•
•
•
•
contatti telefonici con le varie parrocchie, scuole e associazioni del territorio
contatti telefonici con le parrocchie: Parrocchia Sacro Cuore di Gesù di
Trapani, Parrocchia San Giuseppe in Fulgatore Tp) e Parrocchia Gesù Cristo
Redentore
raccolta delle richieste sui temi da trattare proposti all' Associazione
contatti con i gruppi scout e associazione di famiglie del territorio
realizzazione di un calendario con tutte le relative date, incontri, temi da
trattare e luoghi dove effettuare l‘ incontro
1.2. Realizzazione, partecipazione ad incontri pubblici
•
•
•
•
Allestimento delle sale dove si svolgeranno le testimonianze
Preparazione del materiale tecnico e didattico necessario
Supporto alla realizzazione degli interventi
Verifica di gradimento del corso
AZIONE 2: Relazione con le parrocchie e con i servizi sociali
Con questa azione si vuole interagire con il territorio, in modo da poter rispondere
ai bisogni die disabili e delle loro famiglie
2.1. Attività di segreteria ed analisi casi proposti
• contatti telefonici periodici coi Servizi Sociali territoriali e le parrocchie
• richiesta ai Sevizi Sociali delle relazioni sui disabili del territorio e delle loro
famiglie, con collaborazione delle parrocchie del territorio
• contatti e collaborazione con le parrocchie: Parrocchia Sacro Cuore di
Gesù di Trapani, Parrocchia San Giuseppe in Fulgatore Tp) e Parrocchia
•
•
Gesù Cristo Redentore
trasmissione delle relazioni sui disabili del territorio da parte dei S.S al
referente zonale dell' affido dell’Associazione
accoglimento delle richieste die casi, e valutazione in equipe di ogni singola
richiesta con relativa programmazione
2.2. Valutazione delle azioni mirate a sostenere le famiglie bisognose del territorio
• Valutazione in equipe del bisogno delle singole famiglie richiedenti –
bisognose del territorio
• Valutazione in equipe delle azioni da poter effettuare per sostenere le
famiglie
• preparazione di un calendario dove inserire le azioni da effettuare
• ricerca di risorse umane per collaborare con la struttura per attuare le azioni
previste
• sostegno diurno a una famiglia del territorio aperta all' accoglienza di
disabili, con 2 soggetti disabili inseriti a casa loro
AZIONE 3. Incremento attività di supporto e sostegno diretto alle famiglie
Si intende aumentare e diversificare le attività a favore delle famiglie del territorio
3.1. Primo contatto con famiglie e colloqui
• contatto telefonico con le famiglie bisognose,segnalate, e programmazione
di un primo incontro e colloquio
• colloquio di conoscenza con la famiglia e presa d’ atto della reale
situazione e bisogni , con relative azione da effettuare a sostegno di tali
bisogni
• programmazione in equipe individuale e personalizzata , degli interventi da
effettuare per ogni singola famiglia incontrata
3.2. Realizzazione interventi di supporto e sostegno
• realizzazione delle attività di sostegno, mirate, ai bisogni della singola
famiglia
• colloqui e supporto d’ esperienza
• inserimento diurno dell’ utente presso la struttura
• partecipazione alle varie attività programmate
AZIONE 4. Incremento attività di sollievo ed integrazione sociale
Si vuole programmare tutte le attività rivolte ai disabili e le loro famiglie nel territorio.
4.1 Programmazione attività
• programmazione delle varie attività previste , personalizzate e mirate per
ogni singolo utente e per le loro famiglie
• programmazione attività di”piccola conquista” dell’ autonomia
• programmazione delle attività motorie
• programmazione delle attività scolastiche
• programmazione attività manuali-artistiche-teatrali
4.2. Realizzazione attività:
a)” piccola conquista dell’ autonomia”
• gli utenti vengono stimolati e supportati nello svolgimento della pulizia
igienica personale quotidiana
• attività di riordino e pulizia per gli utenti (attività quotidiane alle quali gli
utentisono invitati e aiutati a svolgere per responsabilizzarsi e rendersi conto
del loro grado di autonomia e di crescita personale)
• cura alimentare (gli utenti vengono assistiti ed aiutati durante il consumo dei
pasti);
• aiuto e stimolazione nella preparazione della tavola per pranzare e cenare
• aiuto e stimolazione nell' attività di riordino della cucina
• somministrazione di farmaci agli utenti sotto cura medica farmacologica
•
•
•
gestione medico – sanitaria: accompagnamento in strutture sanitarie per
accertamenti e analisi mediche e visite specialistiche, terapie riabilitative
presso centri specializzati o domiciliari, ecc;
servizio di trasporto (gli operatori hanno il compito di accompagnare gli
utenti nelle sedi delle varie attività esterne alla struttura, e nelle varie attività
svolte sul territorio)
accompagnamento per negozi per fare degli acquisti di vario genere per
aiutarli nella gestione della paghetta settimanale
b) attività motorie
•
frequentazione di scuole di basket
• Contatti con Basket Trapani , società dilettantistica r.l.
• Partecipazione alle partite di basket organizzate presso Basket Trapani ,
società dilettantistica r.l.
• corso di ballo
• uscite organizzate in bicicletta
• corso di piscina presso Aquarius Associazione Sportiva dilettantistica
• escursioni nel territorio (periodiche gite che prevedono la possibilità di
trascorrere del tempo libero all’aria aperta, sia sfruttando le occasioni ed
eventi offerti dal territorio, ad esempio mostre o visite organizzate);
• organizzazione di soggiorni estivi (due volte l’anno gli operatori organizzano
un periodo di vacanza durante il quale insieme agli utenti trascorrono del
tempo lontano dagli impegni quotidiani in montagna o al mare)
• attività ludiche all’aperto nel periodo estivo presso la Parrocchia Gesù Cristo
Redentore
c) attività di sostegno scolastico
• doposcuola pomeridiano di 2 ore per lo svolgimento dei compiti scolastici
• potenziamento pomeridiano di 2 ore per recupero materie scolastiche con
difficoltà 2 volte la settimana
• realizzazione di laboratori con programmi di video scrittura
• ricerche scolastiche su internet
• preparazione del materiale didattico per il giorno dopo a scuola
• utilizzo di giochi multimediali , per consentire la stimolazione della memoria e
per percorsi para scolastici
• attività di lettura (racconti, libri, fiabe, quotidiani)
• utilizzo di giochi multimediali , per consentire la stimolazione della memoria
• giochi di gruppo, di società, da tavolo (per la stimolazione di capacità
manuali, attentive e di socializzazione);
d) attività manuali-artistiche-teatrali
• laboratorio di costruzione di burattini, invenzione di storie e relativi spettacoli
• laboratori ricreativi di carta riciclata, cucito, creta
• laboratori di decoupage , patchwork, collage
• giochi di gruppo, di società, da tavolo (per la stimolazione di capacità
manuali, attentive e di socializzazione);
• attività di manipolazione attraverso l’utilizzo di diversi materiali (creta,
ceramica carta, cartelloni, stoffa);
• attività di pittura attraverso l’utilizzo di diversi tipi di colori ( tempere,
acquarelli,a cera, a matita, a dito) e l’utilizzo di tele e fogli particolari (carta
riciclata)
• riordino dei luoghi dove si è svolta l' attività
• laboratori teatrali
• preparazione degli spettacoli
• realizzazione degli spettacoli presso le parrocchie parrocchie di S. Cuore di
Gesù a Trapani e S. Giuseppe in Fulgatore (tp) in occasione di Natale con Il
Presepe Vivente e di Pasqua con La Passione
–
4.3. Realizzazione di un centro aggregativo pomeridiano presso la parrocchia__
Parrocchia Sacro Cuore di Gesù di Trapani, per disabili
•
Verifica della disponibilità e dei ruoli di ognuno ( parrocco, volontari, resp
Famiglia Aperta Garuccio)
• preparazione dei luoghi, del materiale e risorse umane per le attività
previste
Realizzazione delle attività previste :
• attività di sostegno scolastico
• attività ludico - ricreative quali:
•
attività manuali specifiche (laboratori di arte terapia con utilizzo di diversi
materiali e per sviluppare e migliorare le abilità psico-motorie e consentire
l’espressione della propria fantasia)attività di manipolazione attraverso
l’utilizzo di diversi materiali (creta, ceramica ,carta, cartelloni, stoffa);
• organizzazione di laboratori di decoupage , patchwork, collage
• laboratori di cucito
• attività di pittura attraverso l’utilizzo di diversi tipi di colori per stimolare la
percezione sensoriale (tempere, acquarelli,a cera, a matita, a dito) e
l’utilizzo di tele e fogli particolari (carta riciclata)
• riordino dei luoghi dove si è svolta l' attività
AZIONE 5. MONITORAGGIO E VERIFICA
Tramite questa azione si monitoreranno le attività programmate e i vari interventi
effettuati , al fine di migliorarli.
5.1. Monitoraggio
• verifiche mensili delle attività svolte
• verifiche bi- mensile d’ equipe con i servizi sociali e le famiglie degli utenti
• Verifica degli inserimenti effettuati
5.2. Valutazione finale
• verifica e valutazione con esperti dei miglioramenti avvenuti , o delle
criticità evidenziate dei soggetti disabili e delle loro famiglie
• valutazione in equipe delle azioni effettuate e dei loro risultati
• riprogrammazione degli interventi
8.2. Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste,
specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente; con la specifica
delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività
Si riporta di seguito una tabella riepilogativa del totale delle risorse umane
impegnate per la realizzazione del progetto “ Una famiglia .....aperta a te!”. La
tabella 2 entra nel dettaglio delle specifiche professionalità e riporta in quale
attività è impegnato ogni membro del personale coinvolto
RUOLO
NUMERO
2
4
Responsabile di struttura
Educatori attività specifiche
NUMERO TOTALE PERSONALE COINVOLTO
6
Struttura: Famiglia Aperta Garuccio
1
Esperienza pluriennale nella
1.1. Mappatura degli incontri
1
4
Responsabile
Coordinatore
della
sede -
gestione della struttura,attività
educative con minori disabili e
adulti disabili,
partecipa agli incontri
territoriali – segue le famiglie
che vivono situazione di disagio
e disabilità del territorio
contatto
con i Servizi Sociali e
Tribunale per i Minori, sostegno
alle famiglie bisognose del
territorio– figura
genitoriale materna
sul territorio e pianificazione
Responsabile
Coordinatore
della
sede -
Esperienza pluriennale nella
gestione della struttura,attività
educative con minori,
partecipazione agli incontri
territoriali- sostegno alle famiglie
del territorio figura
genitoriale paterna
1.1. Mappatura degli incontri
sul territorio e pianificazione
educatore
4.2. Realizzazione attività:
Attività ricreative-artistiche4.3. Realizzazione di un
manuali con i disabili- Sostegno centro aggregativo
nelle varie attività della struttura, pomeridiano presso la
parrocchia__ Parrocchia
Sacro Cuore di Gesù di
Trapani, per disabili
1.2. Realizzazione,
partecipazione ad incontri
pubblici
2.1. Attività di segreteria ed
analisi casi proposti
2.2. Valutazione delle azioni
mirate a sostenere le famiglie
bisognose del territorio
3.1. Primo contatto con
famiglie e colloqui
3.2. Realizzazione interventi di
supporto e sostegno
4.1 Programmazione attività
4.2. Realizzazione attività:
4.3. Realizzazione di un
centro aggregativo
pomeridiano presso la
parrocchia__ Parrocchia
Sacro Cuore di Gesù di
Trapani, per disabili
5.1. Monitoraggio
5.2. Valutazione finale
1.2. Realizzazione,
partecipazione ad incontri
pubblici
2.2. Valutazione delle azioni
mirate a sostenere le famiglie
bisognose del territorio
3.1. Primo contatto con
famiglie e colloqui
3.2. Realizzazione interventi di
supporto e sostegno
4.1 Programmazione attività
4.2. Realizzazione attività:
5.1. Monitoraggio
5.2. Valutazione finale
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto.
Il volontario è quella figura ,“amica“, per gli utenti della sede dove vengono
assegnati, sarà loro da stimolo ed esempio per la gestione delle attività quotidiane
previste, sarà una persona che li aiuta a crescere per un pezzettino della loro vita;
affiancherà e aiuterà i responsabili e le varie figure educative presenti nella sede a
svolgere le varie attività previste.
OBIETTIVO SPECIFICO A:
territorio (c.a. 30)
Ampliare il sostegno alle famiglie con figli disabili del
AZIONE 3. Incremento attività di supporto e sostegno diretto alle famiglie
Il volontario:
3.2. Realizzazione interventi di supporto e sostegno
• parteciperà alla realizzazione delle attività di sostegno, mirate, ai bisogni
della singola famiglia
• collaborerà all’ inserimento diurno dell’ utente presso la struttura
• parteciperà alle varie attività programmate
AZIONE 4. Incremento attività di sollievo ed integrazione sociale
4.1 Programmazione attività
Qui di seguito il volontario parteciperà alla programmazione delle varie attività
previste:
• programmazione delle varie attività previste , personalizzate e mirate per
ogni singolo utente e per le loro famiglie
• programmazione attività di”piccola conquista” dell’ autonomia
• programmazione delle attività motorie
• programmazione delle attività scolastiche
• programmazione attività manuali-artistiche -teatrali
4.2. Realizzazione attività:
In queste attività il volontario dovrà stimolare, aiutare , accompagnare e
coinvolgere i vari utenti a svolgere le varie attività previste, dovrà organizzarle, e
supervisionarle…, dovrà anche essere di supporto e spalleggiare i responsabili della
struttura e i referenti delle varie attività specifiche
a)” piccola conquista dell’ autonomia”
• gli utenti vengono stimolati e supportati nello svolgimento della pulizia
igienica personale quotidiana
• attività di riordino e pulizia per gli utenti (attività quotidiane alle quali gli
utentisono invitati e aiutati a svolgere per responsabilizzarsi e rendersi conto
del loro grado di autonomia e di crescita personale)
• cura alimentare (gli utenti vengono assistiti ed aiutati durante il consumo dei
pasti);
• aiuto e stimolazione nella preparazione della tavola per pranzare e cenare
• aiuto e stimolazione nell' attività di riordino della cucina
• somministrazione di farmaci agli utenti sotto cura medica farmacologica
• gestione medico – sanitaria: accompagnamento in strutture sanitarie per
accertamenti e analisi mediche e visite specialistiche, terapie riabilitative
presso centri specializzati o domiciliari, ecc;
• servizio di trasporto (gli operatori hanno il compito di accompagnare gli
utenti nelle sedi delle varie attività esterne alla struttura, e nelle varie attività
svolte sul territorio)
• accompagnamento per negozi per fare degli acquisti di vario genere per
aiutarli nella gestione della paghetta settimanale
•
b) attività motorie
• frequentazione di scuole di basket
• Contatti con Basket Trapani , società dilettantistica r.l.
• Partecipazione alle partite di basket organizzate presso Basket Trapani ,
società dilettantistica r.l.
• corso di ballo
•
•
•
•
uscite organizzate in bicicletta
corso di piscina presso Aquarius Associazione Sportiva dilettantistica
escursioni nel territorio (periodiche gite che prevedono la possibilità di
trascorrere del tempo libero all’aria aperta, sia sfruttando le occasioni
ed eventi offerti dal territorio, ad esempio mostre o visite organizzate);
organizzazione di soggiorni estivi (due volte l’anno gli operatori organizzano
un periodo di vacanza durante il quale insieme agli utenti trascorrono
del tempo lontano dagli impegni quotidiani in montagna o al mare).
Nello specifico: vacanza estiva di un mese circa presso la località marina
di Alcamo Marina Trapani via 128 sn
c) attività di sostegno scolastico
• doposcuola pomeridiano di 2 ore per lo svolgimento dei compiti scolastici
• potenziamento pomeridiano di 2 ore per recupero materie scolastiche con
difficoltà 2 volte la settimana
• realizzazione di laboratori con programmi di video scrittura
• ricerche scolastiche su internet
• preparazione del materiale didattico per il giorno dopo a scuola
• utilizzo di giochi multimediali , per consentire la stimolazione della memoria e
per percorsi para scolastici
• attività di lettura (racconti, libri, fiabe, quotidiani)
• utilizzo di giochi multimediali , per consentire la stimolazione della memoria
• giochi di gruppo, di società, da tavolo (per la stimolazione di capacità
manuali, attentive e di socializzazione);
d) attività manuali-artistiche-teatrali
• laboratorio di costruzione di burattini, invenzione di storie e relativi spettacoli
• laboratori ricreativi di carta riciclata, cucito, creta
• laboratori di decoupage , patchwork, collage
• giochi di gruppo, di società, da tavolo (per la stimolazione di capacità
manuali, attentive e di socializzazione);
• attività di manipolazione attraverso l’utilizzo di diversi materiali (creta,
ceramica carta, cartelloni, stoffa);
• attività di pittura attraverso l’utilizzo di diversi tipi di colori ( tempere,
acquarelli,a cera, a matita, a dito) e l’utilizzo di tele e fogli particolari (carta
riciclata)
• riordino dei luoghi dove si è svolta l' attività
• laboratori teatrali
• preparazione degli spettacoli
• realizzazione degli spettacoli presso le parrocchie parrocchie di S. Cuore di
Gesù a Trapani e S. Giuseppe in Fulgatore (tp) in occasione di Natale con Il
Presepe Vivente e di Pasqua con La Passione
4.3. Realizzazione di un centro aggregativo pomeridiano presso la parrocchia
Parrocchia Sacro Cuore di Gesù di Trapani, per disabili:
•
•
•
•
•
•
•
•
Verifica della disponibilità e dei ruoli di ognuno ( parrocco, volontari, resp
Famiglia Aperta Garuccio)
preparazione dei luoghi, del materiale e risorse umane per le attività
previste
Realizzazione delle attività previste :
attività di sostegno scolastico
attività ludico - ricreative quali:
attività manuali specifiche (laboratori di arte terapia con utilizzo di diversi
materiali e per sviluppare e migliorare le abilità psico-motorie e consentire
l’espressione della propria fantasia)attività di manipolazione attraverso
l’utilizzo di diversi materiali (creta, ceramica ,carta, cartelloni, stoffa);
organizzazione di laboratori di decoupage , patchwork, collage
laboratori di cucito
•
•
attività di pittura attraverso l’utilizzo di diversi tipi di colori per stimolare la
percezione sensoriale (tempere, acquarelli,a cera, a matita, a dito) e l’utilizzo
di tele e fogli particolari (carta riciclata)
riordino dei luoghi dove si è svolta l' attività
AZIONE 5. MONITORAGGIO E VERIFICA
5.1. Monitoraggio
• parteciperà alle verifiche mensili delle attività svolte
9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
4
10) Numero posti con vitto e alloggio:
2
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
0
12) Numero posti con solo vitto:
2
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
30
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
5
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
I volontari durante lo svolgimento del servizio civile sono tenuti a:
1. rispettare le norme in materia di igiene, sicurezza e salute sui luoghi di lavoro
2. rispettare le regole delle strutture, orari, linguaggio e abitudini consolidate
3. mantenere la necessaria riservatezza per quanto attiene a dati,
informazioni o conoscenze acquisite durante lo svolgimento del servizio civile
4. disponibilità a trasferimenti in Italia per incontri di formazione,
sensibilizzazione e promozione del servizio civile
5. flessibilità oraria dovuta alla particolarità delle persone destinatarie del servizio
6. partecipare ad eventi particolari previsti dal programma delle attività (uscite
domenicali, campi invernali ed estivi).
Saltuariamente potrà essere chiesto di svolgere il proprio servizio anche nel giorno
festivo di Domenica, fatto salvo il diritto a recuperare il giorno di riposo di cui non si
è usufruito
7.i volontari svolgeranno il servizio dal lunedi al sabato ,avendo un giorno
infrasettimanale libero da concordare con la struttura di assegnazione
8.disponibilità a trasferimenti temporanei di sede di assegnazione per : soggiorni
estivi, periodo natalizio,pasquali ecc...
9. nei giorni in cui la sede di assegnazione verrà chiusa per ferie (natalizie, pasquali,
ecc), i volontari si potranno recare presso la sede disponibile più vicina alla sede di
assegnazione o altra sede concordata col volontario
Si ricorda, inoltre, che la formazione è obbligatoria e quindi, nelle giornate di
formazione
non è possibile prendere giornate di permesso.
16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:
N. vol. per
N.
Sede di
attuazione del
progetto
Comune
Indirizzo
Cod.
ident. sede
Nominativi degli Operatori Locali di
Progetto
Cognome e Data di
nome
nascita
VEDI FILE SEDI PROGETTO
C.F.
Nominativi dei Responsabili Locali di Ente
Accreditato
Cognome e Data di
nome
nascita
C.F.
17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
L’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII da più di 30 anni investe le proprie
risorse nella promozione e gestione di progetti di servizio civile, prima come biezione
di coscienza sostitutiva al servizio militare, poi come servizio civile nazionale, sia in
Italia che all’estero.
Per questa ragione, credendo profondamente nello strumento del Servizio Civile e
nei valori che trasmette a livello sociale, riteniamo che la promozione e la
sensibilizzazione non debbano essere limitate al singolo progetto o strettamente
all’arco temporale di emanazione e scadenza del bando, ma siano permanenti e
attraversino trasversalmente le altre attività dell’Ente.
L’Associazione ha implementato da diversi anni un ufficio centrale finalizzato alla
gestione dei progetti di servizio civile, con una sede locale per le varie aree, italiane
ed estere, ove opera.
Nel corso di tutto l’anno riceviamo richieste di partecipazione ai progetti da parte
dei giovani grazie anche l’attivazione di un numero verde, cosi come durante tutto
l’anno portiamo avanti azioni di sensibilizzazione, discussione, elaborazione
riguardanti i vari aspetti del SCN. Lo strumento privilegiato per le attività di
promozione e sensibilizzazione dell’ente è la partecipazione diretta dei volontari in
servizio civile tramite la loro presenza e la testimonianza come strumento di
apprendimento, scoperta in una prospettiva didattica attiva, operativa ed
immediata.
Totale ore espressamente dedicate alla promozione e sensibilizzazione
del Servizio Civile Nazionale
A = 66
Totale ore espressamente dedicate alla promozione e sensibilizzazione
del progetto Una famiglia .....aperta a te!
C = 32
TOTALE ORE PROMOZIONE E SENSIBILIZAZZIONE: A+C =
EVENTO – AZIONE – ATTIVITA’
A Banchetto in occasione della “Tre Giorni Generale”
dell’Associazione
Comunità Papa Giovanni XXIII, che si svolge a cadenza annuale
(nel
mese di maggio) a Rimini, e a cui partecipano tutte le zone
periferiche
a livello nazionale ed internazionale dell’associazione. I volontari
in
servizio civile di tutto il territorio si occupano della gestione del
banchetto.
98
N° ORE
14
Collaborazione fissa con il mensile “Sempre” attraverso la rubrica 32
“Frontiere di pace”, redatta a cura del Servizio Obiezione di
Coscienza
e pace dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII che
presenta
testimonianze (e illustra i relativi contesti e progetti dove operano)
di
volontari in servizio civile nazionale sia in Italia che all’estero
Interventi in qualità di relatori o testimonianze di volontari ed ex
20
18
volontari in incontri pubblici e seminari, banchetti in numerose
manifestazioni nazionali, sportello informativo telefonico, ecc.
TOTALE ORE QUANTIFICABILI
66
EVENTI – AZIONI – ATTIVITA’ non quantificabili
Partecipazione ad eventi pubblici e privati di promozione e sensibilizzazione a
livello
nazionale.
Attivazione di un numero verde per far fronte alle richieste telefoniche dei
giovani
interessati: 800 913 596
Invio, tramite posta prioritaria, di materiale promozionale ad indirizzi privati
acquistati da aziende specializzate in riferimento al target giovani del territorio
Realizzazione e diffusione di uno spot televisivo e radiofonico
Programma di promozione del progetto
EVENTO – AZIONE – ATTIVITA'
C
N° ORE
Incontri/testimonianze con gruppi giovanili parrocchiali:
Parrocchia Santo Cuore di Gesù di Trapani 4 h
S.Giuseppe in Fulgatore di Trapani 4 h
Parrocchia Gesù cristo Redentore di Trapani 2
Guppi scout locali 6 h
16
Volantinaggio in occasione della presentazione pubblica delle
rappresentazioni teatrali nelle parrocchie di S. Cuore di Gesù a
Trapani e S. Giuseppe in Fulgatore (tp) in occasione di Natale
con Il Presepe Vivente e di Pasqua con La Passione
La rappresentazione verrà replicata più volte durante i periodi
festivi
6
Interventi nelle scuole: 6 moduli da 1 ora ciascuno per incontri
formativi nelle scuole superiori del territorio interessate al progetto.
6
Incontri diocesani
4
TOTALE ORE QUANTIFICABILI
32
EVENTI – AZIONI – ATTIVITA’ non quantificabili
Pubblicizzazione del progetto:
Promozione su siti web:
1. www.apg23.org
2. www.odcpace.apg23.org
3. www.peacelink.it
4. www.rolaformichina.con
Newletters a:
1. gruppi scout a livello nazionale
19
2. informagiovani del territorio nazionale
3. centri missionari diocesani d’Italia
4. giovani tra i 18 – 28 anni sul territorio provinciale (indirizzario
acquisito da ufficio interno di Fund Raising)
Promozione con inserti su riviste/quotidiani:
1. Mensile “Sempre”
2. La Sicilia
Affissione di materiale promozionale presso:
1. Parrocchia S. Cuore di Gesù
2. Parrocchia S. Giuseppe in Fulgatore
3. Parrocchia Gesù cristo Redentore di Trapani
4. Basket Trapani , società dilettantistica a r.l.
5.Aquarius Associazione Sportiva dilettantistica
Stampa e diffusione volantini (n° copie: 1000) e manifesti (n°
copie:150) sul servizio civile nazionale volontario e sul progetto
specifico, che viene messo a disposizione presso tutte le sedi
periferiche dell’Ente, e diffuso attraverso gli enti che hanno
sottoscritto partnership inerenti la promozione del servizio civile
dell’ente
Bancarelle informative durante il periodo natalizio e pasquale
DURATA TOTALE DELLE ATTIVITA’ DI PROMOZIONE: A+C = 98 ORE
18) Eventuali autonomi criteri e modalità di selezione dei volontari:
Si rimanda al sistema di selezione accreditato presso l’UNSC
19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
SI
ASSOCIAZIONE COMUNITA’ PAPA GIOVANNI XXIII
20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati del progetto:
Si rimanda al sistema di monitoraggio accreditato presso l’UNSC
21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
SI
ASSOCIAZIONE COMUNITA’ PAPA GIOVANNI XXIII
22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
20
NESSUNO
23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione
del progetto:
Il progetto prevede l’impiego di risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo
particolare alle attività per il raggiungimento degli obiettivi specifici, alla
promozione del progetto qual ora approvato, alla formazione specifica e alle risorse
tecniche previste alla voce 25. Le risorse sono state suddivise in generali e
specifiche. Le prime sono riferite alle azioni di promozione e l’organizzazione della
formazione specifica, alcune di queste sono state ripartite in base al numero dei
progetti presentati in quanto vengono sostenute dalla Sede Centrale di Gestione
del SCN dell’ente. Le risorse specifiche riguardano spese aggiuntive per il
raggiungimento degli obiettivi specifici previsti a progetto.
RISORSE FINANZIARIE GENERALI
A. Formazione specifica di 1° e 2° livello
Sottovoci
Descrizione spesa
Risorse
finanziarie
Materiale
didattico
Durante il corso vengono somministrati
materiali cartacei didattici e vengono
utilizzati materiali di cancelleria vari
50 euro
Organizzazione
logistica del
coordinatore
La programmazione e la preparazione
del
percorso formativo richiede il tempo di
un
coordinatore per contatti telefonici
con docenti e volontari, affitto e
predisposizione delle aule
150 euro
Tutor d’aula
Come previsto nei box della
200 euro
formazione
specifica, l’ente valorizza l’utilizzo di
una
figura all’interno dell’aula che faciliti la
partecipazione di tutti. Il 40% dei tutors
coinvolti richiedono compenso
Formatori
Alcuni formatori effettuano la loro
docenza in forma gratuita altri
richiedono un compenso.
Numericamente il 50% dei formatori
richiede il pagamento
800 euro
Totale spesa A: 1.200 euro
B. Spese di promozione e pubblicizzazione del progetto
Sottovoci
Descrizione spesa
Risorse
21
finanziarie
Elaborazione
grafica materiale
promozionale
Ogni anno il materiale grafico viene
rivisitato e modificato, attualizzando i
contenuti e la
presentazione
25 euro
Stampa materiale Il prodotto grafico viene stampato da
promozionale
una
tipografia in 500 copie di volantini e
100 copie
di manifesti (come da box 17)
75 euro
Spese Numero
Verde
Il numero verde è attivo
quotidianamente (in
orario di ufficio) per rispondere alle
domande
dei giovani interessati (come da box
17)
10 euro
Acquisto
indirizzario
target giovani
Vengono acquistati da aziende
specializzate
indirizzi privati in riferimento al target
giovani
del territorio
25 euro
Invio lettere
informative
L’ente invia ai giovani del territorio
materiale
tramite posta prioritaria (mailing list –
Promo
Posta – spedizioni varie)
75 euro
100 euro
Partecipazione ad L’ente partecipa come descritto nel
eventi
box
“sensibilizzazione e promozione” a
diversi
eventi con propri operatori su tutto il
territorio
italiano. Rimborsa le spese di viaggio ai
volontari coinvolti
Totale spesa B: 310 euro
RISORSE FINANZIARIE SPECIFICHE
l progetto prevede l’impiego di risorse finanziarie aggiuntive destinate ad alcune
delle attività del progetto elencate nel punto 8.1. e alle risorse tecniche previste alla
voce 25. Nell’elenco sottostante non saranno riportate tutte le azioni/attività, ma
soltanto quelle per cui è previsto lo stanziamento di risorse finanziarie aggiuntive
FASI DI IDEAZIONE DEL PROGETTO
AZIONI/Attività
Incontro preliminare tra i referenti/progettisti della
provincia e la sede centrale di gestione del servizio civile
nazionale per stabilire le linee di programmazione della
nuova progettazione.
Risorse finanziarie
aggiuntive
300 euro
22
Incontro preliminare con tutti i responsabili delle strutture
presenti sul territorio dove verrà presentata l’idea
progettuale.
200 euro
Totale spesa C:
500 euro
OBIETTIVO SPECIFICO : Ampliare il sostegno alle famiglie con figli disabili del
territorio (c.a. 30)
AZIONI/Attività
Risorse finanziarie
aggiuntive
AZIONE 1: Promozione e sensibilizzazione del territorio
1.2. Realizzazione, partecipazione ad incontri pubblici
AZIONE 2:
sociali
Relazione con le parrocchie e con
200.00
i servizi
2.1. Attività di segreteria ed analisi casi proposti
200.00
AZIONE 3. Incremento attività di supporto e sostegno
diretto alle famiglie
3.2. Realizzazione interventi di supporto e sostegno
300.00
AZIONE 4. Incremento attività di sollievo ed integrazione
sociale
4.2. Realizzazione attività
800.00
Realizzazione di un centro aggregativo pomeridiano
presso la parrocchia__ Parrocchia Sacro Cuore di Gesù di
Trapani, per disabili
250.00
Totale spesa D:
1750.00
TOTALE RISORSE FINANZIARIE AGGIUNTIVE: A+B+C+D = 3760.00 euro
24) Eventuali copromotori e partners del progetto con la specifica del ruolo concreto
rivestito dagli stessi all’interno del progetto:
La rete di sostegno del progetto “ UNA FAMIGLIA .....APERTA A TE!
è costituita dai seguenti copromotori e partners:
-
-
-
”
PARROCCHIA S. CUORE DI GESU’ di Trapani: organizzazione di incontri
pubblici e sensibilizzazione sul territorio delle varie tematiche sociali:
affidamento, diritti dei bambini, lotta nonviolenta alle azioni di ingiustizia, la
disabilità ecc. Attività ludico-ricreative con ragazzi ospiti delle strutture
dell’Ass. Comunità Papa Giovanni XXIII a progetto e i disabili del territorio
PARROCCHIA S. GIUSEPPE IN FULGATORE – Diocesi di Trapani: organizzazione
di incontri pubblici e sensibilizzazione sul territorio delle varie tematiche
sociali: affidamento, diritti dei bambini, lotta nonviolenta alle azioni di
ingiustizia, la disabilità. Attività ludico-ricreative con ragazzi ospiti delle
strutture dell’Ass. Comunità Papa Giovanni XXIII a progetto e disabili o
disagiati del territorio
PARROCCHIA GESU’ CRISTO REDENTORE di trapani : : organizzazione di
23
-
-
incontri pubblici e sensibilizzazione sul territorio delle varie tematiche sociali:
affidamento, diritti dei bambini, lotta nonviolenta alle azioni di ingiustizia, la
disabilità ecc. Attività ludico-ricreative con ragazzi ospiti delle strutture
dell’Ass. Comunità Papa Giovanni XXIII a progetto e i disabili del territorio
Aquarius Associazione Sportiva dilettantistica : ingresso gratuito presso i nostri
locali e partecipazione gratuita ai corsi d’ istruzione al nuoto , per gli utenti
della sede Famiglia aperta Garuccio
Basket Trapani , società dilettantistica r.l. : ingresso gratuito presso i nostri
locali per le partite di basket , per gli utenti della sede Famiglia aperta
Garuccio
VEDI ALLEGATI 3
25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
Si elencano di seguito le risorse tecniche e strumentali necessarie all’attuazione del
progetto in riferimento agli obiettivi prefissati ed alle attività previste nel punto 8.1.
N° Risorse strumentali e tecniche
Attività
1
Automobili
1.1. Mappatura degli incontri sul territorio e
pianificazione
4.2.
Realizzazione
attività:attività
di
accompagnamento fuori la struttura( scuola,
catechismo, visite mediche, attività sportive
ecc)
1
Pulmini
1.1. Mappatura degli incontri sul territorio e
pianificazione
4.2.
Realizzazione
attività:
attività
di
accompagnamento fuori la struttura( scuola,
catechismo, visite mediche, attività sportive
ecc)
3
Seggioloni auto
4.2.
Realizzazione
attività:
attività
di
accompagnamento fuori la struttura( scuola,
catechismo, visite mediche, attività sportive
ecc)
2
Passeggini attrezzati per
disabili
4.2. Realizzazione attività: passeggiate all’
esterno la struttura
5
Seggioloni
4.2. Realizzazione attività di : cura alimentare
2
Televisori
4.2. Realizzazione attività, visione film, ecc
2
Lettore DVD
4.2. Realizzazione attività: , visione film, ecc
1
Videoregistratori
4.2. Realizzazione attività;: , visione film, ecc
1
Stereo
4.2. Realizzazione attività: , corso di ballo
n.
q.
Svariati Cd, DVD,
Videocassette
4.2. Realizzazione attività :visione film, ecc
n.
q.
Accessori e giochi per
computer
4.2.
Realizzazione
attività
:recupero
scolastico: utilizzo di giochi multimediali , per
24
consentire la stimolazione della memoria e
per percorsi para scolastici
3
Biciclette
4.2. Realizzazione attività motorie: uscite in
bicicletta
n.
q
Materiale per laboratori di
decoupage, pittura,
patchwork, collage ( pennelli;
colla;
acquarelli; pennarelli; colori a
tempera, a matita, a dito, a
cera; materiale in legno;
cartone; stoffa; tele; creta)
4.2. Realizzazione attività: attività manualiartistiche con laboratori a temi: carta
reciclata, decoupage , patchwork, collage
4.3. Realizzazione di un centro aggregativo
pomeridiano presso la parrocchia__
Parrocchia Sacro Cuore di Gesù di Trapani,
per disabili con attività ludico- ricreative
n.
q
Materiale per attività sportive
esterne ( pallavolo, basket,
canestro,)
4.2. Realizzazione attività motorie
n.
q
Materiale di facile consumo
per l’igiene (guanti monouso,
spugnette, detergenti per
igiene personale) e vestiario
4.2. Realizzazione attività
conquista dell’ autonomia
n.
q
Libri con illustrazioni, fumetti,
riviste
4.2. Realizzazione attività: attività di lettura
(racconti, libri, fiabe, quotidiani)
di
piccola
4.3. Realizzazione di un centro aggregativo
pomeridiano presso la parrocchia__
Parrocchia Sacro Cuore di Gesù di Trapani,
per disabili con attività ludico -ricreative
8
Giochi di vario tipo in scatola
4.2. Realizzazione attività: giochi di gruppo,
di società, da tavolo (per la stimolazione di
capacità
manuali,
attentive
e
di
socializzazione);
4.3. Realizzazione di un centro aggregativo
pomeridiano presso la parrocchia__
Parrocchia Sacro Cuore di Gesù di Trapani,
per disabili con attività ludico -ricreative
n.
q
Alimenti, vestiario e medicinali. 3.2. Realizzazione interventi di supporto e
sostegno
4.2. Realizzazione attività: “piccola conquista
dell’ autonomia”
1
Uffici attrezzati con pc –
stampanti – telefoni fissi e
telefoni cellulari – connessione
Adsl – fax – materiale di
segreteria
1.1. Mappatura degli incontri sul territorio e
pianificazione
2.1. Attività di segreteria ed analisi casi
proposti
3.1. Primo contatto con famiglie e colloqui
4.1 Programmazione attività
5.1. Monitoraggio
1
Strutture abitative idonee alla
mobilità dei disabili
3.2. Realizzazione interventi di supporto e
sostegno
n.
q
Materiale recupero scolastico 4.2. Realizzazione attività: attività di sostegno
(libri, quaderni, penne,
scolastico
25
cartelloni ecc.)
4.3. Realizzazione di un centro aggregativo
pomeridiano presso la parrocchia Sacro
Cuore di Gesù di Trapani, per disabili : attività
di sostegno scolastico
1
Playstation
4.2. Realizzazione attività: di gioco
n.
q
Stoffe per la creazione di
vestiti per laboratori teatrali
4.2. Realizzazione attività: laboratori teatrali
– preparazione degli spettacoli
realizzazione degli spettacoli
4.3. Realizzazione di un centro aggregativo
pomeridiano presso la Parrocchia Sacro
Cuore di Gesù di Trapani, per disabili
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
NESSUNO
27) Eventuali tirocini riconosciuti :
NESSUNO
28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del
servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
consente l’acquisizione delle seguenti
l progetto “ UNA FAMIGLIA .....APERTA A TE! “
competenze, a seconda delle sedi di attuazione di progetto e delle attività svolte dai
volontari, rinvenibili nel “PRONTUARIO PROVVISORIO ED IN PROGRESSIONE DELLE
COMPETENZE EVENTUALMENTE ATTRIBUIBILICON “DICHIARAZIONE” FORMALE DELLA
REGIONE IN CAPO AIVOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE”, predisposto dalla Regione EmiliaRomagna, come da allegati 4:
1 – COMPETENZE DI BASE
E’ in grado di:
− Riconoscere il ruolo e le funzioni delle Autonomie Locali e dei loro organi di governo
2 - COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI
PERSONE CON HANDICAP ( O DISABILI)
− E’ in grado di:
• Assistere la persona handicappata, in condizione di medio o grave insufficienza
mentale e/o alterazioni psichiche / compromessa attività motoria / incapacità
della cura di se stesso.
• Applicare tecniche di animazione, socializzazione (attività di intrattenimento,
occupazionali, culturali, sportive, di gioco ecc...) per favorire l’integrazione dei
singoli e dei gruppi.
• Mantenere condizioni di igiene ambientale, nonché pulizia e cura della persona.
26
•
•
•
•
•
•
Aiutare nell’assunzione dei pasti, nella deambulazione e nell’uso corretto degli
ausili
Utilizzare gli automezzi per disabili
Applicare le principali norme igieniche, di sicurezza e di primo soccorso.
Calibrare la propria relazione d’aiuto in ragione dei bisogni del disabile e della
sua famiglia
Distinguere le figure professionali operanti nel settore cura/recupero delle
persone disabili, riconoscendone ruoli e competenze specifiche
Individuare le principali caratteristiche di un servizio residenziale, semiresidenziale
e domiciliare per disabili
3 - COMPETENZE TRASVERSALI
E’ in grado di:
• Adottare stili di comportamento propositivi, improntati alla cordialità e alla
cortesia
• Collaborare con il personale dell’Ente, con i colleghi e con i professionisti
coinvolti nel progetti, in relazione ai propri compiti e ai risultati da raggiungere
• Adeguarsi al contesto: linguaggio e atteggiamenti, rispetto delle regole e orari
• Gestire la propria attività con la dovuta riservatezza ed eticità
• Controllare la propria emotività rispetto alla sofferenza
• Lavorare in team per produrre risultati collettivi
• Trasferire/mediare agli operatori professionali le specifiche richieste degli utenti
• Fronteggiare situazioni di emergenza/imprevisti, controllando la propria emotività
rispetto a situazioni di difficoltà.
•
Le suddette competenze verranno certificate mediante il rilascio della “Dichiarazione
delle competenze, a valere come credito formativo” (allegati 4), e riconosciute dalla
Regione Emilia- Romagna in attuazione dell’articolo 10, primo comma, della L.R. 20 del
2003.
Inoltre
il progetto " UNA FAMIGLIA .....APERTA A TE! "
rende possibile l'acquisizione delle
seguenti competenze,rilevabili secondo il sistema di valutazione e monitoraggio
accreditato presso l'Ufficio Nazionale Servizio Civile dall’Associazione Comunità Papa
Giovanni XXIII.
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Conoscenza ed esperienza pratica rispetto all’applicazione delle principali strate
relazione d’aiuto;
Capacità di integrarsi con altre figure professionali nella costruzione e gestione del
di equipe;
Conoscenza ed esperienza pratica rispetto alle tecniche fondamentali dell’assiste
base a sog
getti disabili sia fisici che psichici
Conoscenza delle strategie di reinserimento sociale;
Conoscenza ed esperienza pratica in merito alle principali metodologie del lavoro
con le
istituzioni;
Capacità di mediazione nonviolenta dei conflitti;
Conoscenza di base delle strategie di tutela dei diritti umani
Inoltre le suddette competenze verranno certificate e riconosciute dal Consorzio
Condividere Papa Giovanni XXIII quale Ente terzo, secondo il protocollo di intesa
denominato “Protocollo di intesa fra il Consorzio Condividere Papa Giovanni XXIII e
l’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII per il riconoscimento delle competenze
acquisibili attraverso la partecipazione a progetti di servizio civile nazionale ai sensi della
legge n 64/2001 e successive circolari e direttive”.
27
__________________________________________________________________________
si richiama il testo dell’articolo 10, comma 1, della L.R. 20 del 2003 («la Regione Emilia-Romagna
stabilisce, a favore dei giovani che abbiano effettuato le prestazioni di servizio civile volontario di
cui all'articolo 4, comma 1, lettera c) per l'intero periodo individuato nei progetti d'impiego,
un'adeguata valutazione dei relativi titoli indicati dall'interessato nell'ambito della documentazione
richiesta per le selezioni pubbliche finalizzate all'assunzione nei ruoli regionali, sia a tempo
determinato che indeterminato.«), che costituisce riconoscimento regionale delle
competenze maturate dai volontari durante il servizio civile, in coerenza le figure messe a
concorso. In proposito potrebbero esserci analoghi riconoscimenti di competenze da parte degli
enti locali che hanno attivato la facoltà prevista dall’articolo 11, comma 2, della stessa L.R. («Gli
Enti locali possono, altresì, nei limiti delle proprie competenze, prevedere benefici e riconoscimenti
a favore dei volontari in servizio civile per le stesse finalità ed entro i limiti previsti dalla presente
legge, nonché dal documento di programmazione triennale di cui all'articolo 7.») o da parte di
altri enti, associazioni, cooperative;
Questo sistema, peraltro, si colloca in coerenza con le previsioni della L.R. 12 del 2003 "NORME PER
L'UGUAGLIANZA DELLE OPPORTUNITA' DI ACCESSO AL SAPERE, PER OGNUNO E PER TUTTO L'ARCO
DELLA VITA, ATTRAVERSO IL RAFFORZAMENTO DELL'ISTRUZIONE E DELLA FORMAZIONE
PROFESSIONALE, ANCHE IN INTEGRAZIONE TRA LORO" in particolare con l'art. 5, primo comma
("Ogni persona ha diritto ad ottenere il riconoscimento formale e la certificazione delle
competenze acquisite. Il riconoscimento può essere utilizzato, anche in ottemperanza alle
disposizioni comunitarie, per conseguire un diploma, una qualifica professionale o altro titolo
riconosciuto. A tal fine la Regione promuove accordi con le componenti del sistema formativo e
con le parti sociali per la definizione di procedure per il riconoscimento, la certificazione e
l'individuazione degli ambiti di utilizzazione delle diverse competenze, nonchè per il riconoscimento
delle competenze acquisite nel mondo del lavoro, utilizzabili come crediti per i percorsi formativi.")
e con il successivo art. 6 ("1. Gli studenti, all'atto della prima iscrizione ad attività di istruzione o di
formazione professionale successiva all'assolvimento dell'obbligo scolastico, possono richiedere il
rilascio del libretto formativo personale, nel quale sono iscritti i titoli, le qualifiche e le certificazioni
conseguite. 2. La Giunta regionale, sentita la commissione consiliare competente, definisce con
proprio atto le caratteristiche del libretto formativo, nonchè le modalità per il rilascio dello stesso a
tutti coloro che lo richiedono. 3. Nel libretto possono essere iscritti anche gli attestati di frequenza in
esito a percorsi dell'educazione non formale, le competenze ed i crediti formativi comunque
acquisiti e documentati, nonchè dichiarazioni di autoformazione.")
Vedi allegati 4
Formazione generale dei volontari
29) Sede di realizzazione:
La sede è scelta sulla base del posizionamento geografico delle sedi di attuazione
dei progetti e dalla disponibilità di fruizione della struttura stessa, essendo la
formazione di tipo residenziale.
Pertanto è previsto che i corsi di formazione generale siano tenuti nelle seguenti
sedi:
a) Sede di Gestione del Servizio Civile, Via Dante Alighieri, snc – 61013
Mercatino Conca (PU)
b) Colonia Stella Maris, Viale Regina Margherita 18 – 47900 – Marebello (RN)
c) Casa Parrocchiale – Scout, Via Colombara – 47854 – Monte Colombo
(RN)
d) Casa famiglia Angeli Custodi, via Sabotino 53, Monacella di Santa
Venerina – 95010 – Catania (CT)
e) Ass. papa Giovanni XXIII, via Provinciale 11, Linera di Santa Venerina –
95010 – Catania (CT)
f) Famiglia Aperta Garuccio, via Marsala 157, -– 91010 – Trapani (TP)
28
30) Modalità di attuazione:
La formazione generale è effettuata in proprio, con formatori dell’ente, in quanto
l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII è ente accreditato di prima classe
nell’albo nazionale.
31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
SI
ASSOCIAZIONE COMUNITA PAPA GIOVANNI XXIII
32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Partendo dai contenuti previsti per la formazione generale, nella determina “Linee
guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale” del 4 aprile
2006, la metodologia di realizzazione prevista per la stessa è la seguente:
Elementi metodologici generali:
Lezioni frontali (almeno per il 50% del monte ore complessivo).
Dinamiche non formali (almeno per il 20% del monte ore complessivo):
- Training
- Teatro dell’Oppresso (TDO)
- Simulazioni
- Giochi di ruolo
- Materiali video
- Dibattiti
- Brainstorming
- Lavoro di gruppo
- Formazione di Gruppo
- Tutoring specifico rispetto ai bisogni formativi
- Momenti di servizio ed attività comuni al gruppo
- Materiali cartacei (dossier etc.)
- Libri e testi
- Cd-Rom tematici
- Testimonianze
- Auto-formazione
- Verifiche periodiche
- Utilizzo di risorse formative ed occasioni formative esterne all’ente,
eventualmente offerte dal territorio
- Cineforum
- Laboratori tematici
La metodologia attiva, utilizzata nei tempi previsti dalla determina del 4 aprile 2006,
è finalizzata al coinvolgimento dei volontari in: lavori di gruppo, simulazioni,
esercitazioni, testimonianze e momenti di dibattito.
L’elaborazione dei moduli formativi è stata guidata dalla consapevolezza che su
alcune tematiche trattate nelle formazione generale, quali il concetto di gruppo e
la sue dinamiche, il significato di cittadinanza attiva, la gestione dei conflitti, tutti
29
possediamo delle pre-conoscenze, convincimenti e opinioni. E’ quindi importante
che i momenti formativi offrano innanzitutto un clima favorevole al confronto e allo
scambio, al fine di permettere a ciascuno di esprimere il proprio punto di vista e le
proprie opinioni.
La formazione generale si effettua in modo residenziale, cercando ove possibile di
unire volontari di progetti diversi, favorendo la creazione un ambiente plurale, che
sia pedagogicamente adeguato all’apprendimento e alla condivisione di
contenuti utili a comprendere, rielaborare e contestualizzare l’esperienza di Servizio
Civile, e funzionale al confronto e all'arricchimento reciproco.
La modalità residenziale è essa stessa esperienza formativo/educativa, che
impegna i volontari al rispetto, alla collaborazione, alla gestione collettiva di spazi e
tempi e favorisce iniziative complementari quali: incontri con soggetti della
comunità locale, giornate tematiche, serate conviviali con cucina tipica della zona
di provenienza dei volontari, visite ad esperienze sul territorio.
Durante la formazione sarà garantita la presenza di un tutor d’aula con gli specifici
compiti di:
- organizzazione logistica
- creazione gruppo e facilitazione relazioni interpersonali
- valutazione e verifica dell’efficienza e dell’efficacia dei moduli
- mediazione e gestione dei conflitti all’interno del gruppo
La formazione generale è suddivisa in due corsi residenziali che verranno effettuati
nel corso dei primi 5 mesi di servizio civile volontario, come da determina.
33) Contenuti della formazione:
Il percorso formativo proposto si compone di contenuti utili allo sviluppo delle
mansioni richieste ma ancor prima punta ad offrire ai volontari un’occasione di
educazione alla cittadinanza attiva ed alla coscienza di essere attuatori del sacro
dovere di difesa della patria sancito dall’art.52 della Costituzione italiana, con mezzi
ed attività non militari e nonviolenti.
La formazione risulta così utile a collocare l’esperienza dei volontari nei contesti, via
via più ampi, che li coinvolgono: il gruppo formativo, la sede di attuazione di
progetto, l’ente ove si presta servizio, la realtà locale, la società italiana, europea e
mondiale.
Primo Corso: formazione generale “Introduzione e strumenti”
Questo evento formativo verrà effettuato nel corso dei primi due mesi di Servizio
Civile volontario
1
L’identità del gruppo in formazione
−
−
−
−
Conoscenza fra i volontari
Costruire un’identità di gruppo
Condivisione di motivazioni e aspettative
Contestualizzazione dell’esperienza di Servizio Civile
Si tratta di un laboratorio nel quale il formatore lavorerà alla definizione di
un’identità di gruppo dei volontari partendo dal background individuale e di
gruppo. Il gruppo, nel corso del modulo, si collocherà rispetto al servizio civile
condividendo idee, aspettative, motivazioni ed obiettivi individuali.
La metodologia utilizzata è quella del lavoro individuale, con l'ausilio di schede o
attraverso modalità creative, e della discussione di gruppo.
30
2
Presentazione dell’Ente
Approfondimenti
− La storia
− I valori
− La mission dell’ente
− Struttura organizzativa e gestionale dell’ente: zone e servizi
L’intervento sociale dell’ente
− Modus operandi
− Ambiti e tipologie d’intervento
− Beneficiari
− Il progetto di servizio civile
I fondamenti: dalla condivisione diretta alla rimozione delle cause
1) Fondamenti teorici della condivisione diretta nell'Associazione
Comunità Papa Giovanni XXIII
2) La differenza tra condividere e prestare un servizio
3) Il ruolo degli “ultimi“ nella costruzione di una società nuova
4) La società del gratuito
Durante la lezione, per fornire ai volontari gli elementi di conoscenza del contesto
in cui si troveranno a svolgere il servizio civile, vengono presentate la storia, le
caratteristiche specifiche e le modalità organizzative ed operative dell’ente.
Saranno esplicitati gli ambiti di intervento dell’Ente Associazione Comunità Papa
Giovanni XXII e i fondamenti teorici da cui muove la propria attività operativa, in
quanto alla base del lavoro quotidiano portato avanti nelle strutture di
accoglienza dell’associazione sta proprio la condivisione diretta con gli “ultimi”,
come strumento di rimozione delle cause che stanno alla radice delle ingiustizie
sociali.
La modalità utilizzata è frontale.
3
Il lavoro per progetti
−
−
Metodologia della progettazione: dalla definizione degli obiettivi
alla valutazione dei risultati attesi.
Valutazione di esito, efficacia ed efficienza del progetto.
Si presenterà ai volontari il progetto di servizio civile nel quale sono inseriti
illustrandone la struttura generale con particolare attenzione agli obiettivi, sia
generali che specifici. Verranno introdotti i concetti di monitoraggio e valutazione
e si presenteranno gli strumenti del sistema di monitoraggio che l’ente utilizza per
seguire l’andamento dei progetti e per apportare eventuali migliorie.
Il modulo consiste in una lezione principalmente frontale che sia avvale dell'ausilio
di strumenti multimediali.
4
Dall’Obiezione di Coscienza al Servizio Civile Nazionale: evoluzione
storica, affinità e differenze tra le due realtà
La storia del servizio civile la sua evoluzione:
− La storia dell’Obiezione di Coscienza
− Dalla legge 772/72 alla legge 230/98
− I valori e le finalità della legge 64/2001
− Obiezione di Coscienza e Servizio Civile Volontario: affinità e
differenze
Gli attori del servizio civile:
− UNSC
31
−
−
5
Enti (figure coinvolte nel servizio civile)
I Volontari
Il dovere di difesa della patria
La Costituzione italiana:
− Vivere il dettato costituzionale nella quotidianità
− Sentenze nn. 164/85, 228/04, 229/04, 431/05
Diritti Umani:
− Dichiarazione dei diritti umani
− Organismi di tutela
− Strumenti di osservazione e monitoraggio dei diritti umani
− Strumenti e tecniche di tutela e difesa dei diritti umani
6
La difesa civile non armata e nonviolenta
-
Nuovo Modello di Difesa e possibile ruolo dei civili
Le forme attuali di difesa civile non armata e nonviolenta
Elementi fondamentali del conflitto
Dimensioni e livelli del conflitto
Individuazione di strategie di gestione nonviolenta dei conflitti
Gli strumenti della nonviolenza
I moduli 4, 5 e 6, essendo a nostro avviso strettamente collegati, verranno affrontati
in successione.
Partendo dall’origine dell’obiezione di coscienza al servizio militare, e
ripercorrendo la storia che ha portato alla situazione attuale, si approfondiranno il
concetto di difesa civile e difesa popolare nonviolenta, riportando alcuni esempi
storici, fino ad arrivare alla legge 64/2001 e al sistema del servizio civile. La
costituzione, approfondita nel modulo 5, servirà da riferimento trasversale all’analisi
e approfondimento delle diverse tematiche.
Dedicheremo inoltre alcune ore al tema “Gestione e trasformazione nonviolenta
del conflitto” in quanto riteniamo la dimensione conflittuale di centrale importanza
nella relazione in generale ed in particolare nella relazione d’aiuto che
caratterizzerà l’intervento dei volontari in servizio civile presso l’ente, nonché nella
costruzione della pace.
L’obiettivo principale sarà quello di analizzare il concetto di conflitto, mettendo in
luce i luoghi comuni che ne riguardano il significato e approfondendone le
caratteristiche principali e gli ambiti nei quali esso si può manifestare. Se ne
evidenzierà la “dimensione creativa” mettendo in luce le potenzialità che possono
derivare da una sua gestione positiva all’interno delle relazioni con se stessi e con
gli altri.
Si introdurrà infine il tema della gestione nonviolenta dei conflitti come modalità di
prevenzione delle situazioni di guerra e di violenza, attraverso l’analisi di alcuni
esempi storici.
Nell'affrontare il tema, l'utilizzo di una modalità frontale è finalizzato a trasmettere i
fondamenti dei temi in oggetto e sarà accompagnata da inserti multimediali quali
video, letture, canzoni. L'utilizzo di strumenti come il brainstorming, il confronto e i
lavori di gruppo è mirato a favorire l'approfondimento e la rielaborazione dei
contenuti proposti.
7
La normativa vigente e la carta di impegno etico
−
La carta di impegno etico
32
−
8
Le norme attuali
Diritti e doveri del volontario del servizio civile
−
−
Ruolo del volontario
Diritti e doveri del volontario in servizio civile
Nei moduli 7 e 8, partendo dalla “Carta di impegno etico”, si analizzeranno le
norme messe a punto dal legislatore per la gestione del Servizio Civile Nazionale,
approfondendo quelli che sono i diritti e i doveri dell’ente e del volontario, alla
luce della circolare sulla gestione.
La modalità di presentazione sarà quella della lezione frontale, prevedendo spazio
adeguato a disposizione dei volontari per domande e risposte.
Secondo Corso: formazione generale “Approfondimenti e ulteriori strumenti”
Questo evento verrà effettuato nel corso del quarto mese di Servizio Civile
volontario
1
L’identità del gruppo in formazione
−
−
Ri-definizione dell’identità di gruppo
Recupero delle motivazioni iniziali
Durante questo laboratorio si recupereranno, tramite attività interattive e
dinamiche, gli aspetti motivazionali, l’identità di gruppo e le aspettative iniziali che
hanno portato i volontari alla scelta del servizio civile.
2
La difesa civile non armata e nonviolenta
−
−
−
Modello M-m e modello E
Pace positiva e pace negativa
Il conflitto interpersonale e l’esperienza di servizio civile
Si approfondirà il tema della nonviolenza, affrontato nel 1° modulo ed in più si
analizzeranno alcune situazioni conflittuali che i volontari hanno vissuto o stanno
vivendo nella loro esperienza di servizio civile, cercando di farne emergere
potenzialità ed elementi positivi, rimanendo nell'ottica di gestire e non di evitare il
conflitto.
Si privilegerà una modalità attiva e partecipata con l'utilizzo di simulazioni,
brainstorming, training, giochi-esercizio. Per favorire la rielaborazione e
l'approfondimento delle attività proposte saranno utilizzati lavori di gruppo e
dibattiti.
3
La solidarietà e le forme di cittadinanza
−
−
−
−
−
Ruolo del volontario in servizio civile nella società
Concetto di cittadinanza attiva
Ruolo delle istituzioni e del Terzo Settore
Dinamiche internazionali legate alla globalizzazione
sottosviluppo
Il ruolo degli organismi internazionali.
e
al
33
4
Servizio civile nazionale, associazionismo e volontariato
−
−
−
5
Le forme di associazionismo sociale
I diversi attori sociali: pubblico e privato
Il volontariato: quali competenze?
La protezione civile
−
−
−
−
Difesa della patria e difesa dell’ambiente: la Protezione Civile
Concetto di rischio: P x V x E
Il metodo Augustus
Protezione civile e Servizio civile volontario: finalità comuni
Nei moduli 3, 4 e 5 l’obiettivo è quello di offrire ai volontari una visione ampia della
società e delle possibili risposte di fronte a problematiche quali povertà, esclusione
sociale e sottosviluppo. Si analizzerà il concetto di cittadinanza attiva e solidarietà
sociale per poi estendere l’analisi sulle attività sociali e di volontariato delle
istituzioni e del Terzo Settore.
Si cercherà inoltre di allargare la riflessione in maniera più ampia possibile,
consapevoli di vivere in un mondo oramai completamente globalizzato.
Infine si affronterà il tema della Protezione Civile come esempio di cittadinanza
attiva, facendone emergere le affinità con la tematica della difesa della patria,
centrale quando si parla di servizio civile volontario.
Nell'affrontare questo modulo si privilegerà l'utilizzo di una modalità attiva e
partecipata da parte dei volontari, con strumenti quali schede/tracce di
riflessione, brainstorming, strumenti multimediali, simulazioni, tecniche del TDO,
discussioni e confronti di gruppo.
6
Lavoro per progetti
−
−
−
Verifica e valutazione della fase di inserimento dei volontari
Analisi dell’andamento del servizio: punti di debolezza e punti di
forza
Volontari in servizio civile: quale crescita umana e professionale?
Dopo circa 4 mesi dall’avvio al servizio, il formatore condurrà i volontari ad
analizzare e verificare l’andamento del loro servizio sotto diversi aspetti e cercherà
di rispondere ai quesiti aperti che sono sorti in questa prima fase.
Allo sviluppo di questo modulo saranno utili questionari, schede di
approfondimento, simulazioni.
Alla fine di ognuno dei due eventi formativi si effettuerà una verifica, al fine di fare
emergere criticità e punti di forza, e dove se ne verificasse la necessità apportare i
cambiamenti necessari ad un maggiore efficacia dell’evento.
34) Durata:
Moduli formativi
Ore
lezioni
Ore
dinamich
Totale
ore
34
frontali
e non
form.
L’identità del gruppo in formazione
3
6
9
Presentazione dell’Ente
4
0
4
Il lavoro per progetti
3
1
4
Dall’Obiezione di Coscienza al Servizio Civile
Nazionale: evoluzione storica, affinità e differenze tra
le due realtà
2
2
4
Il dovere di difesa della patria
1
2
3
La difesa civile non armata e nonviolenta
1
3
4
La normativa vigente e la carta di impegno etico
1
1
2
Diritti e doveri del volontario del servizio civile
2
0
2
La solidarietà e le forme di cittadinanza
1
3
4
3
1
4
3
1
4
24
20
44
Servizio
civile
volontariato
nazionale,
associazionismo
e
La protezione civile
TOTALE ORE FORMAZIONE GENERALE
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
35) Sede di realizzazione:
La sede è scelta sulla base del posizionamento geografico delle sedi di attuazione
dei progetti e dalla disponibilità di fruizione della struttura stessa, essendo la
formazione di tipo residenziale.
Pertanto è previsto che i corsi di formazione generale siano tenuti nelle seguenti
sedi:
a) Famiglia Aperta Garuccio, via Marsala 157 – 91010 – Trapani (TP)
b) Casa famiglia Angeli Custodi, via Sabotino 53, Monacella di Santa Venerina –
95010 – Catania (CT)
c) Ass. papa Giovanni XXIII, via Provinciale 11, Linera di Santa Venerina – 95010 –
Catania (CT)
36) Modalità di attuazione:
In proprio presso l’ente, con formatori dell’ente
35
37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
Nome cognome
Luogo di nascita
Data di nascita
Codice fiscale
CONCETTA
IABICHINO
Scicli (RG)
27/02/79
BCHCCT79B67I535B
SCALAMBRINO
MARIA
Monterotondo(
roma)
11/09/61
SCLMPT61P51F611T
PATRIZIA
LAURA LUBATTI
Mondovì (CN)
07/04/63
LBTLRA63D47F351X
MARIA CARMELA
PARISI
Catania (CT
12/02/69
PRSMCR69B5
MARCO LOVATO
Legnago (VR)
22/05/66
LVTMRC66E22E512R
NICOLA LAPENTA
Bra (CN)
09/04/74
LPNNCL74D09B111P
38) Competenze specifiche del/i formatore/i:
VEDI ALLEGATI 5
NOME COGNOME
COMPETENZE SPECIFICHE
NICOLA LAPENTA
Responsabile del servizio civile, con
esperienza pluriennale di intervento in
aree e situazioni di conflitto, formazione
al servizio
civile di obiettori di coscienza, volontari
ed operatori, educazione alla pace.
CONCETTA IABICHINO
Responsabile
di
casa
famiglia.
Animatrice del servizio Obiezione e
pace. Esperienza di formazione obiettori
di coscienza e volontari
SCALAMBRINO MARIA
Responsabile casa famiglia. Esperienza
pluriennale nell’accoglienza di minori e
disabili .Esperienza nel quartiere a rischio
fontanelle milo di trapani. Insegnante
scuola
dell’infanzia,
esperienze
di
animazione Pastorale familiare.
PATRIZIA
MARIA CARMELA PARISI
Responsabile casa famiglia. Laureata in
medicina
con
specializzazione
in
pediatria. Specializzazione in bioetica e
sessuologia.
Esperienza
pluriennale
nell’accoglienza di minori e disabili
36
MARCO LOVATO
Responsabile di zona, responsabile casa
famiglia, con esperienza di animazione
in carcere e quartieri a rischio.
Esperienza pluriennale di accoglienza di
minori e disabili. Esperienza in attività
legate alla lotta alla mafia.
LAURA LUBATTI
Responsabile casa famiglia. Animatrice
e referente per la zona Acireale del
servizio
Affido
dell’APG23.
Collaborazione con i comuni, servizi
sociali e tribunale per i minori.
Animatrice di una compagnia teatrale
per ragazzini disagiati e portatori di
handicap.
39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
La formazione specifica dei progetti presentati dall'Associazione Comunità Papa
Giovanni XXIII, si struttura su due livelli:
Il primo prevede la partecipazione contemporanea di tutti i volontari in servizio
Civile, (all'occorrenza suddivisi in gruppi di max 25 persone), ha carattere
residenziale e si realizza in concomitanza degli eventi di formazione generale.
Il secondo prevede una serie di incontri periodici, fra i volontari che prestano servizio
sul medesimo territorio.
La metodologia adottata è classificabile come metodologia attiva in quanto
favorisce il coinvolgimento dei volontari, non solo attraverso lezioni frontali, ma
anche attraverso lavori di gruppo, simulazioni, esercitazioni, testimonianze e
momenti di dibattito.
Entrambi i livelli hanno come obiettivo la trasmissione dei contenuti specifici
necessari ai volontari per la realizzazione delle azioni previste dal progetto, ma si
differenziano per tempistica e periodicità degli eventi formativi.
Elementi metodologici generali:
• Lezioni frontali
• Training
• Teatro dell’Oppresso (TDO)
• Simulazioni
• Giochi di ruolo
• Materiali video
• Dibattiti
• Brainstorming
• Lavoro di gruppo
• Materiali cartacei (dossier etc.)
• Libri e testi
• Cd-Rom tematici
• Testimonianze e lezioni di esperti in materia
• Verifiche periodiche
• Utilizzo di risorse formative ed occasioni formative esterne all’ente,
eventualmente offerte dal territorio
• Cineforum
• Laboratori tematici
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40) Contenuti della formazione:
Come indicato al punto 39 la formazione specifica si realizza su due livelli, entrambi
volti a fornire le competenze utili per concorrere alla realizzazione degli obiettivi
generali e specifici, attraverso le azioni previste dal progetto.
PRIMO LIVELLO
I contenuti caratterizzanti di questo primo livello, che coinvolge simultaneamente
tutti i volontari in servizio civile presso l'ente sono:
1. La relazione d'aiuto (durante il primo corso residenziale)
Elementi generali ed introduttivi
− Il rapporto “aiutante-aiutato”
− Le principali fasi della relazione di aiuto
− La fiducia
− Le difese all’interno della relazione di aiuto
− Presa in carico della persona aiutata
− Comunicazione, ascolto ed empatia
− Gestione della rabbia e dell’aggressività
− Il disagio psicologico dei disabili
− L’handicap fisico e psichico
− La devianza
Elementi di approfondimento suddivisi per aree
1.Area disabili
− Il mondo interno del bambino disabile
− Il passaggio dalla dipendenza all’autonomia ove è possibile
per un disabile
− L’attaccamento
− Il vissuto psicologico del bambino border line e con gravi
disabilità
− La gestione dell’aggressività nella relazione con il disabile
2.Area Handicap Psichico
− Il vissuto psicologico della persona con handicap psichico
− Le principali forme di handicap psichico
− Il Burn Out come rischio nelle relazioni educative
3.Area Devianza anche in soggetti disabili
− Le radici della devianza
− Principali manifestazioni comportamentali della devianza
− Il Carcere minorile
− La conquista della fiducia e la gestione dell’aggressività nella
relazione di aiuto con adolescenti devianti
− La devianza in un soggetto disabile
2. Il lavoro per progetti (nel corso dell’ultimo mese di servizio)
Verifica, valutazione ed analisi di:
− Obiettivi del progetto
− Andamento del servizio
− Competenze acquisite
− Il sistema formativo
L’obiettivo di questo ultimo modulo è quello di avere un quadro complessivo e una
valutazione di esito, di efficacia ed efficienza del progetto. A tal fine il formatore
guiderà il gruppo all’analisi e alla rielaborazione del servizio svolto cercando di
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cogliere i punti critici e gli aspetti problematici incontrati. Farà emergere i punti di
forza e, sulla base di questi, stimolerà il gruppo a migliorare e ri-progettare
l’esperienza di servizio civile.
Si effettuerà un laboratorio di auto-valutazione delle competenze. In una prima fase
di lavoro individuale, ogni volontario ricostruirà la storia del proprio servizio civile:
analizzerà le azioni svolte e prenderà in esame le conoscenze, le capacità e le
caratteristiche personali necessarie all’espletamento di ognuna di esse. Il formatore,
sulla base del lavoro precedente, inviterà ognuno dei volontari a costruire un
proprio profilo dal punto di vista delle conoscenze e competenze acquisite ed un
ipotesi sul proprio percorso formativo e professionale futuro, che verrà esplicitato in
modo assembleare.
SECONDO LIVELLO
Viaggio formativo nella realtà territoriale dell’ente:
- la storia dell’Associazione sul territorio
- le strutture presenti sul territorio
- ambiti di intervento e risposte alle problematiche sociali
dell’associazione sul territorio
La relazione educativa con i disabili in situazioni di disagio:
- la gestione quotidiana di utenti con vissuto di disagio
- la relazione educativa con i portatori di handicap fisico e
psichico
- affettività e corporeità nei soggetti con handicap fisico e
psichico
Analisi, rielaborazione e approfondimento dei contenuti emersi in occasione del
primo e secondo corso di formazione generale:
- la condivisione diretta
- la relazione d’aiuto
- area i disabili
- area handicap fisico e psichico
- area devianza
Modello e ruolo dell’operatore:
- analisi del ruolo dell’operatore
- obiettivi e compiti dell’operatore
- competenze generali e trasversali
- conoscenze tecnico-specialistiche
- operatore / volontario: differenze ed analogie di ruolo
La disabilità e il reinserimento sociale:
- potenzialità e risorse: sviluppo di nuove modalità nel fare e
comunicare
- l’accessibilità: superamento e gestione delle barriere
architettoniche (e non solo)
- verso l’autonomia possibile
- reinserimento sociale attraverso il lavoro
- il supporto alle famiglie naturali/affidatarie di ragazzi/e portatori
di handicap fisico e psichico
L’affido:
- l’inserimento di un minore disabile o di un disabile adulto in
struttura di accoglienza: dal benvenuto alla gestione
- affido: riferimenti normativi
- la famiglia affidataria e quella adottiva
- organi di servizio competenti: collaborazione territoriale tra:
Servizi sociali, Enti e Tribunale per i minorenni
41)Durata:
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PRIMO LIVELLO
Modulo formativo
Quando
A
La relazione di aiuto:
- elementi generali ed introduttivi
- elementi di approfondimento suddivisi per aree
14h
B
Il lavoro per progetti
8h
Durata totale primo livello (A+B)
22 h
SECONDO LIVELLO
E
Modulo formativo
Quando
Durata
Viaggio formativo nella realtà
territoriale dell’ente
Nel corso del primo e del
secondo mese
8h
La relazione educativa con i
disabili in situazioni di disagio
Nel corso del terzo e del
settimo mese
10 h
Analisi, rielaborazione e
Nel corso del quarto e sesto
approfondimento dei contenuti mese
emersi in occasione del primo e
secondo corso di formazione
generale
8h
Modello e ruolo dell’operatore
Nel corso del terzo mese
4h
La disabilità e il reinserimento
sociale
Nel corso del quinto e sesto
mese
10h
L’affido
Nel corso dell’ ottavo e
nono mese
10h
Durata totale secondo livello (E)
DURATA TOTALE FORMAZIONE SPECIFICA:
50 h
A+B = 72 ORE
Altri elementi della formazione
42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
Si rimanda al sistema di monitoraggio verificato in sede di accreditamento
Data 23/03/2011
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Responsabile del Servizio civile nazionale dell’ente
Lapenta Nicola
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