SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto : ASSOCIAZIONE COMUNITÀ PAPA GIOVANNI XXIII 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: NZ 00394 ALBO NAZIONALE 1a CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: Una famiglia... aperta a te!!!! 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): A - 06: Assistenza Disabili 6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili: Il bisogno primario di ogni bambino e adolescente è quello di crescere nell'ambito di relazioni affettive significative, e a maggior ragione questa regola deve essere applicata su minori disabili. La famiglia è luogo centrale dei rapporti vitali necessario allo sviluppo della persona. Parte da questo presupposto il progetto Una famiglia... aperta a te! che si nella provincia di Trapani che si pone l’obiettivo specifico di incrementare e qualificare le attività di supporto alle famiglie del territorio in difficoltà con minori e/o adulti disabili tramite azioni rivolte alla comunità locale quali: promozione e sensibilizzazione, sostegno diretto ai disabili ed alle famiglie, attività culturali ludico e ricreative, ecc… collaborando con le parrocchie locali e le famiglie del territorio. La famiglia aperta “ Garuccio” è una struttura preposta all'accoglienza di minori disabili e persone adulte con gravi handicap e/o forme di disagio sociale diversificate. E’, per definizione, “una convivenza continuativa e stabile di due adulti che si dedicano in maniera totale a svolgere la funzione paterna e materna. Risiedono presso una struttura di civile abitazione 24/24 ore e accolgono soggetti diversi per età, genere e stato di disagio, privi di ambiente familiare idoneo, allo scopo di garantire un contesto di vita caratterizzato da un clima di disponibilità affettiva, con rapporti individualizzati, per assicurare sviluppo e maturazione, educazione, mantenimento, assistenza, partecipazione alla vita sociale, ospitalità. Il tutto in una organizzazione della vita quotidiana di tipo familiare. Le finalità della sede risiedono nella promozione a livello territoriale e provinciale della solidarietà in modo particolare rispetto alla tutela dei diritti sociali, all’applicazione del diritto di ognuno, piccolo e grande che sia, più o meno dotato di avere una famiglia e garantire CONTESTO TERRITORIALE DI RIFERIMENTO La Provincia Regionale di Trapani è una provincia della Sicilia di 436.282abitanti Occupa una superficie di 2459,84 km quadrati con una densità abitativa di 177,36 abitanti per km2 e presenta le seguenti caratteristiche: - dal punto di vista geografico si presenta articolato in zone costiere e collinari con la presenza di centri urbani grossi, medi e piccoli. - relativamente all’aspetto socio-economico, tenuto conto delle caratteristiche geografiche del territorio, emerge una diversificazione delle attività produttive presenti, che vanno dal settore prettamente agricolo, a quello turistico- ricettivo e della pesca, all’attività d’industria estrattiva del marmo, nonché al settore dei Servizi e del commercio. - Il tasso di urbanizzazione è considerevole: il 71% della popolazione risiede nei 6 comuni Le principali attività economiche di questa provincia riguardano appunto principalmente il settore terziario, la produzione del vino e del sale ed il settore turistico sviluppato grazie all'importanza storica e culturale, nonche' a quella paesaggistica e naturalistica, dei vari comuni e delle isole che rientrano in questo comprensorio provinciale. CONTESTO SETTORIALE e DESCRIZIONE DEL BISOGNO GENERALE La popolazione della provincia di Trapani: - gli individui di età fino ai 14 anni rappresentano il 16,4% della popolazione totale, mentre gli anziani cioè gli individui di età superiore ai 65 anni assorbono una quota di 19,7.L'indice di vecchiaia presenta un valore di 128 indicando quindi una tendenza all’“invecchiamento” della popolazione che va ad incrementare il numero di disabili adulti. - vi sono distribuiti 24 comuni per 163.538 famiglie circa con 2,07 componenti in media. Nel contesto provinciale gli interventi effettuati a favore della popolazione disabile residente sono in gran parte svolte dai servizi dell'ASL, dai Comuni e dalle organizzazioni del terzo settore. La seguente tabella sintetizza le caratteristiche principali del contesto di riferimento La domanda sociale Periodo di riferimento N. INDICATORE 1 N. richieste ricovero presso strutture residenziali( dopo di noi , comunità alloggio ….) N. richieste servizi semi- residenziali (centri diurni, centro socio – riabilitativo …) N. richieste di interventi a carattere domiciliare( SAD, ADI, Teleassistenza …) N. richieste di assegno di accompagnamento nel distretto N. richieste di buono socio sanitario per disabili 2 3 4 5 Dati del distretto D50 2008 180 2008 126 2008 1811 2008 2305 N .P . i dati INPS 2008 309 6 Alunni disabili iscritti nelle scuole : materne, 2008 753 elementari, medie e superiori del distretto 7 Iscritti al collocamento mirato (legge 2008 465 68/99), per livello di invalidità, nel distretto 8 Numero di persone con disagio mentale 2008 2795 seguiti dai servizi attivati dal distretto (Tabella estratta dai piani di zona per il triennio 2010-12 del distretto D 50 di Trapani) OFFERTA DEI SERVIZI ANALOGHI L’offerta sociale e dei servizi analoghi al 31.12.2010 era costituita da: N. di strutture residenziali presenti e attive nel distretto, per tipologia e ricettività Strutture tipologia ricettività 4 Comunità alloggio40 1 pubblica casa famiglia 3 privato sociale 1 Ist. Medico psico 110 Privato sociale pedagogico per minori 2 Comunità terapeutiche 40 1 asl assistite 1 convenzionata Totale strutture: 7 Totale ricettività 190 N. di strutture semiresidenziali presenti e attive nel distretto, per tipologia e ricettività Strutture tipologia ricettività 1 Ist. Medico 40 Privato sociale psicopedagogico per minori 7 Centri diurni polivalenti 105 pubblici 4 Centri diurni per disabili 50 2 asl 2 privato sociale Centri terapeutici 170 riabilitativi Totale strutture:15 Totale ricettività 365 Servizi , interventi e prestazioni dati N di persone che hanno usufruito di 2008 605 interventi a carattere domiciliare( SAD, ADI, teleassistenza..) N. di assegni di accompagnamento 2008 799 riconosciuti N. di buoni socio sanitari erogati per 2008 244 disabili, suddivisi per buono sociale e buono servizio Dai dati sopra riportati e dal piano sociale di zona D50 Trapani 2010-2012 si possono riportare le seguenti criticità del territorio nell’area di intervento della disabilità: - scarsa adeguatezza, in termini psico - educativi della maggior parte degli operatori delle strutture, deputate all'accoglienza del minore- adulto disabile; - carenza di strutture alternative agli istituti quali case famiglia e comunità alloggio; - numero di famiglie in stato di bisogno con minori- adulti disabili a carico - disomogeneità dell'offerta di interventi sul territorio distrettuale Dall’ analisi degli indicatori della domanda e dell’ offerta si evince che il numero dei posti letto disponibili nei servizi residenziali del distretto soddisfa la domanda per 190 posti disponibili contro le 180 richieste pervenute ai servizi sociali e sanitari pubblici. Per quanto attinente i dati relativi alla semiresidenzialità a fronte dei 15 servizi esistenti, per un numero complessivo di 365 posti, si evince, dai dati elaborati nella scheda della domanda sociale, un ‘ ulteriore richiesta di 126 inserimenti. Rilevante è il dato relativo alle richieste di servizi di carattere domiciliare(SAD,ADI, ecc..): a fronte di soggetti beneficiari si registra una richiesta ancora inevasa di circa ulteriori 1200 interventi( solo il 33% circa dei richiedenti infatti beneficia di tali servizi)si precisa a tal proposito che i suddetti servizi non soddisfano, comunque, il fabbisogno dei beneficiari. Le richieste di buono socio- sanitario pervenute nell’ anno 2008 sono 309, mentre quelle soddisfatte sono 244. I bonus erogati sono stati corrisposti in misura ridotta rispetto all’ importo pro- capite previsto dalla normativa regionale, ciò ha consentito di godere del beneficio ma non ha soddisfatto pienamente il bisogno di cura e assistenza .( fonte: piano di zona di trapani D 50, anno 2010-12) Da questa analisi emerge un numero di soggetti disabili superiore alle 8.000 unità con differenti tipologie ed una mancanza di offerta adeguata. La sede da numerosi anni sostiene soggetti disabili, minori e adulti, riscontrando che tale problematicità va ad incidere notevolmente sulle famiglie infatti l’integrazione sociale delle persone diversamente abili non può in alcun modo prescindere dal contesto familiare. La condizione di disabilità comporta una permanenza del soggetto nel nucleo d’origine pertanto la famiglia rimane il perno fondamentale di riferimento per le persone disabili, per cui l’azione dei genitori è fondamentale nell’assicurare uno sviluppo cognitivo e armonico della persona. Nel corso del 2010 sono giunte più di 30 richieste di supporto di diverso tipo da parte di famiglie con figli con handicap. Tale problematicità si configura come evento critico per eccellenza per i nuclei famigliari, che mette in evidenza gli stili di funzionamento, le risorse che la famiglia è in grado di mobilitare, la sua adeguatezza o meno nello svolgimento dei compiti di sviluppo del ciclo di vita e le modalità con le quali essa si rapporta con l’ambiente che la circonda. Importante è la percezione che la famiglia ha della situazione, una visione troppo negativa, in particolare del figlio e del proprio ruolo genitoriale, non permette alla coppia di utilizzare e sfruttare tutte le risorse disponibili anche perché scarse nel territorio trapanese, per iniziare un processo di adattamento e di riorganizzazione necessario per un buon funzionamento del sistema familiare. Le difficoltà che più frequentemente si riscontrano all’interno della famiglia sono quindi l’istaurarsi di una relazione simbiotica tra un genitore e un figlio disabile, una conflittualità o distanza nella coppia, la lontananza della figura paterna, l’incapacità di controllare le emozioni e la negazione della malattia e della disabilita; per far fronte a queste difficoltà e per favorire un migliore adattamento è sicuramente necessaria la cogestione e la condivisione emotiva all’interno della famiglia, imparare a delegare le attività di cura e domestiche e cercare supporto presso organizzazioni sociali. Le caratteristiche genitoriali hanno un ruolo fondamentale nell’influenzare la qualità della relazione familiare in termini di: - caratteristiche individuali dei genitori: profondi stati depressivi causati dall’impatto con la patologia, il carico delle cure; le madri depresse risultano essere più punitive sia verbalmente che fisicamente, usano il senso di colpa e l’ansietà per controllare il comportamento del figlio, sono meno tollerante e meno affettuose. - La relazione coniugale: il tipo di relazione coniugale influenza il clima familiare, infatti conflitti di coppia preannunciano reazioni conflittuali e competitive. - Stile genitoriale: caratterizzato da una eccessiva protezione nei confronti del figlio disabile - Trattamenti differenziali: più tempo e più attenzione dei genitori verso il disabile creando nei figli sani sentimenti di gelosia che spesso non possono esprimere Nel corso del 2010 la sede ha effettuato diverse attività di supporto di diverso tipo a 15 famiglie che hanno un figlio o parente disabile, nello specifico: 1.Attività di Sostegno e supporto diretto • accoglienze diurne di circa 6 disabili , 2 stabili, 4 in modo occasionale • distribuzione di indumenti, alimenti e medicinali • incontri con 20 famiglie del territorio 6 volte all' anno in parrocchia • visite alle famiglie circa 20 e colloqui personali presso la struttura circa 40 2. Attività di sollievo ed integrazione sociale • attività di animazione culturale presso la Parrocchia Sacro Cuore di Trapani e nella Parrocchia San giuseppe di Contrada Fulgatore • gite organizzate con gli accolti della casa e minori disagiati del territorio • 1 campo adolescenti/disabili di 6 gg tra i ragazzi della struttura, delle case famiglie dell' Associazione presenti nel territorio regionale • attività ludico-ricreative organizzate presso la parrocchia S. Cuore di Gesù con disabili della struttura e del territorio assieme ai giovani della parrocchia 1 volta a settimana • -attività ludico-ricreative organizzate presso la parrocchia Gesù Cristo Redentore con disabili della struttura e del territorio assieme ai giovani della parrocchia 3 volte a settimana nel periodo estivo • attività di laboratori teatrali con soggetti disaboili della struttura, disabili del territorio assieme alle loro famiglie, ogni 15 gg con rappresentazione di spettacoli(presepe vivente, la passione e 2 nel periodo estivo) 4 volte l' anno presso i locali della parrocchia S .Giuseppe in Fulgatore La sede Famiglia Aperta "Garuccio” oltre al sostegno e supporto alle famiglie del territorio inoltre attua attività di accoglienza di minori- adulti disabili in stato di bisogno. La struttura al 31.12.2010 accoglie i seguenti disabili come da tabella sottostante DISABILI ACCOLTI NELLA STRUTTURA "FAMIGLIA APERTA GARUCCIO" N° ETA’ DISTURBO PROVENIENZA 1 17 Disabilità psichica medio grave Canicattì (Agrigento) 1 17 Disabilità psichica medio grave Giarre(ct) 1 5 Disabilità psichica grave Castelvetrano (tp) 1 2 Disabilità pisichica e fisica grave Tunisina 1 12 Disabilità psichica lievemedia Alcamo (tp) 1 27 Disabilità psichica medio grave Trapani A questa tabella dobbiamo aggiungere 2 adulti con disabilità psichica media che frequentano la struttura una volta a settimana. IDENTIFICAZIONE DEI DESTINATARI DEL PROGETTO I destinatari del progetto come descritto precedentemente sono le famiglie del territorio, circa 30 che necessitano di supporto nello svolgimento dei compiti genitoriali di figli con problemi di disabilità e sostegno con attività mirate per loro. IDENTIFICAZIONE DEI BENEFICIARI Qui di seguito vengono elencati i soggetti favoriti indirettamente dalla realizzazione del progetto “Una famiglia... aperta a te!!!!” raggruppati secondo la tipologia del beneficio ottenuto: Per il miglioramento in termini qualitativi e l’aumento in termini quantitativi della capacità di accoglienza dell’ Associazione Papa Giovanni XXIII rispetto alla loro utenza e quindi per l’implementazione di una risorsa in più per il territorio di loro competenza - Il Tribunale per Minori di Palermo - Il Servizio Sociale di Trapani - Il Servizio Sociale di Alcamo - Il Servizio Sociale di Palermo -Il Servizio Sociale di Castelvetrano - Centro Igiene Mentale di Erice Per l’ arricchimento delle iniziative che già pongono in essere generato dalla realizzazione delle attività che l’ Associazione svolge al loro interno - Parrocchia Cristo Redentore - Parrocchia Santa Teresa di Trapani - Parrocchia Maria ss Ausiliatrice - Parrocchia Cristo re Casa Santa - Erice - Parrocchia S. Paolo Casa Santa - Erice - Parrocchia SS. Annunziata - Parrocchia Nostra Signora di Lourdes - Parrocchia Sacro Cuore - Parrocchia San Giuseppe - Fulgatore DOMANDA DEI SERVIZIO ANALOGHI Le principali necessità rispetto all’area tematica in questione sono le seguenti: 1. promozione e sensibilizzazione della cultura dell'affido familiare; 2. istituzione di un albo distrettuale delle famiglie affidatarie; 3. formazione del personale sui temi di accoglienza, affido e gestione sia del minore che del nucleo familiare d'origine e di quello affidatario; 4. realizzazione di centri polivalenti per l'aggregazione e socializzazione dei minori e degli adolescenti; 5. istituzione di case famiglia e/o comunità alloggio. INDICATORI UTILIZZATI NEL CONTESTO - n° famiglie con figli disabili che necessitano di aiuto - n° accoglienze diurne di disabili - n°attività di sostegno e supporto diretto - n° attività di sollievo ed integrazione sociale 7) Obiettivi del progetto: BISOGNO SPECIFICO DEL CONTESTO Scarsa offerta di servizi per i soggetti disabili e necessità di qualificare e potenziare gli stessi ai disabili del territorio con le loro famiglie OBIETTIVO SPECIFICO Ampliare il sostegno alle famiglie con figli disabili del territorio (c.a. 30) INDICATORI DAL CONTESTO - n°attività di sostegno e supporto diretto - n° attività di sollievo ed integrazione sociale - n° 30 famiglie con figli disabili che necessitano di aiuto - n° 6 accoglienze diurne di disabili INDICATORI DI RISULTATO - incremento delle attività di sostegno e supporto del 40% - incremento delle attività di sollievo ed integrazione sociale del 50% RISULTATI ATTESI - Miglioramento della qualità di vita per n. 30 famiglie con figli disabili del territorio - Incremento da 6 a 10 delle accoglienze diurne SITUAZIONE D' ARRIVO: Il presente progetto offrirà a c.a. 30 famiglie la possibilità di “respiro”, aiutandole ad affrontare l’ accudimento del proprio caro e a consentire loro di disporre di un po’ di tempo per sé inserendo anche i rispettivi figli disabili in attività di integrazione sociale finalizzate a favorirne la socializzazione e lo sviluppo di autonomie al di fuori del contesto familiare. 8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile: 8.1. Complesso delle attività previste per la realizzazione degli obiettivi L’ideazione del progetto “ UNA FAMIGLIA...APERTA A TE!” si è articolata secondo una serie di attività, che si sono svolte nel periodo temporale compreso tra lugliodicembre 2010. In particolare si sono svolte le seguenti attività: • Incontro preliminare tra i referenti/progettisti della provincia e la sede centrale di gestione del servizio civile nazionale per stabilire le linee di programmazione della nuova progettazione. • Istituzione di un gruppo di lavoro provinciale per definire gli obiettivi di zona e gli intenti progettuali. • Mappatura dei bisogni del territorio attraverso contatti con i Servizi Sociali e le associazioni locali, • Consultazione con Ufficio del Servizio Handicap di zona/provincia per avere un quadro generale delle aree di intervento. • Verifica delle risorse umane, materiali e strumentali dell’Associazione • Incontri con gli enti che si occupano di inserimento di disabili presenti sul territorio per la messa in rete delle risorse. • • • • • • • • Partecipazione ai gruppi piano dei comuni consorziati dove siamo presenti Ricognizione dei soggetti istituzionali preposti alla tutela dei minori- disabili (Tribunale dei Minori, Questura, Igiene Mentale, Servizi Sociali Comunali, uffici affido, neuro Psichiatria del Territorio) e relativi referenti Creazione di un database di potenziali volontari da coinvolgere nelle attività Creazione di un calendario dove inserire le attività annuali rivolte agli utenti disabili presenti nelle strutture a progetto Creazione di un calendario dove inserire le attività annuali rivolte agli utenti disabili presenti nel territorio preparazione delle strutture per nuove accoglienze verifica ed inventario di tutti gli accessori necessari (biancheria, materiale per l’igiene personale, vestiario,ecc…) preparazione di materiali didattici per i laboratori educativo- ricreativi OBIETTICO SPECIFICO : Ampliare il sostegno alle famiglie con figli disabili del territorio (c.a. 30) 0 AZIONI – Attività mesi Azione 0 (preparatoria) AZIONE 1: Promozione e sensibilizzazione del territorio 1.1. Mappatura degli incontri sul territorio e pianificazione 1.2. Realizzazione, partecipazione ad incontri pubblici AZIONE 2. Relazione con le Parrocchie e con i servizi sociali 2.1. Attività di segreteria ed analisi casi proposti 2.2. Valutazione delle azioni mirate a sostenere le famiglie bisognose del territorio AZIONE 3. Incremento attività di supporto e sostegno diretto alle famiglie 3.1. Primo contatto con famiglie e colloqui 3.2. Realizzazione interventi di supporto e sostegno AZIONE 4. Incremento attività di sollievo ed integrazione sociale 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 4.1 Programmazione attività 4.2. Realizzazione attività 4.3. Realizzazione di un centro aggregativo pomeridiano presso la parrocchia S. Cuore di Gesù per disabili AZIONE 5. MONITORAGGIO E VERIFICA 5.1. Monitoraggio 5.2. Valutazione finale OBIETTIVO SPECIFICO: Ampliare il sostegno alle famiglie con figli disabili del territorio (c.a. 30) Le sede di attuazione del progetto FAMIGLIA APERTA " GARUCCIO". “ UNA FAMIGLIA ..APERTA A TE !” è la AZIONE 1: Promozione e sensibilizzazione del territorio Grazie a questa azione si vuole educare il territorio alla diversità intesa come una ricchezza, e non come un ostacolo… così da trovare più risposte di integrazione sul territorio 1.1. Mappatura degli incontri sul territorio e pianificazione • • • • • contatti telefonici con le varie parrocchie, scuole e associazioni del territorio contatti telefonici con le parrocchie: Parrocchia Sacro Cuore di Gesù di Trapani, Parrocchia San Giuseppe in Fulgatore Tp) e Parrocchia Gesù Cristo Redentore raccolta delle richieste sui temi da trattare proposti all' Associazione contatti con i gruppi scout e associazione di famiglie del territorio realizzazione di un calendario con tutte le relative date, incontri, temi da trattare e luoghi dove effettuare l‘ incontro 1.2. Realizzazione, partecipazione ad incontri pubblici • • • • Allestimento delle sale dove si svolgeranno le testimonianze Preparazione del materiale tecnico e didattico necessario Supporto alla realizzazione degli interventi Verifica di gradimento del corso AZIONE 2: Relazione con le parrocchie e con i servizi sociali Con questa azione si vuole interagire con il territorio, in modo da poter rispondere ai bisogni die disabili e delle loro famiglie 2.1. Attività di segreteria ed analisi casi proposti • contatti telefonici periodici coi Servizi Sociali territoriali e le parrocchie • richiesta ai Sevizi Sociali delle relazioni sui disabili del territorio e delle loro famiglie, con collaborazione delle parrocchie del territorio • contatti e collaborazione con le parrocchie: Parrocchia Sacro Cuore di Gesù di Trapani, Parrocchia San Giuseppe in Fulgatore Tp) e Parrocchia • • Gesù Cristo Redentore trasmissione delle relazioni sui disabili del territorio da parte dei S.S al referente zonale dell' affido dell’Associazione accoglimento delle richieste die casi, e valutazione in equipe di ogni singola richiesta con relativa programmazione 2.2. Valutazione delle azioni mirate a sostenere le famiglie bisognose del territorio • Valutazione in equipe del bisogno delle singole famiglie richiedenti – bisognose del territorio • Valutazione in equipe delle azioni da poter effettuare per sostenere le famiglie • preparazione di un calendario dove inserire le azioni da effettuare • ricerca di risorse umane per collaborare con la struttura per attuare le azioni previste • sostegno diurno a una famiglia del territorio aperta all' accoglienza di disabili, con 2 soggetti disabili inseriti a casa loro AZIONE 3. Incremento attività di supporto e sostegno diretto alle famiglie Si intende aumentare e diversificare le attività a favore delle famiglie del territorio 3.1. Primo contatto con famiglie e colloqui • contatto telefonico con le famiglie bisognose,segnalate, e programmazione di un primo incontro e colloquio • colloquio di conoscenza con la famiglia e presa d’ atto della reale situazione e bisogni , con relative azione da effettuare a sostegno di tali bisogni • programmazione in equipe individuale e personalizzata , degli interventi da effettuare per ogni singola famiglia incontrata 3.2. Realizzazione interventi di supporto e sostegno • realizzazione delle attività di sostegno, mirate, ai bisogni della singola famiglia • colloqui e supporto d’ esperienza • inserimento diurno dell’ utente presso la struttura • partecipazione alle varie attività programmate AZIONE 4. Incremento attività di sollievo ed integrazione sociale Si vuole programmare tutte le attività rivolte ai disabili e le loro famiglie nel territorio. 4.1 Programmazione attività • programmazione delle varie attività previste , personalizzate e mirate per ogni singolo utente e per le loro famiglie • programmazione attività di”piccola conquista” dell’ autonomia • programmazione delle attività motorie • programmazione delle attività scolastiche • programmazione attività manuali-artistiche-teatrali 4.2. Realizzazione attività: a)” piccola conquista dell’ autonomia” • gli utenti vengono stimolati e supportati nello svolgimento della pulizia igienica personale quotidiana • attività di riordino e pulizia per gli utenti (attività quotidiane alle quali gli utentisono invitati e aiutati a svolgere per responsabilizzarsi e rendersi conto del loro grado di autonomia e di crescita personale) • cura alimentare (gli utenti vengono assistiti ed aiutati durante il consumo dei pasti); • aiuto e stimolazione nella preparazione della tavola per pranzare e cenare • aiuto e stimolazione nell' attività di riordino della cucina • somministrazione di farmaci agli utenti sotto cura medica farmacologica • • • gestione medico – sanitaria: accompagnamento in strutture sanitarie per accertamenti e analisi mediche e visite specialistiche, terapie riabilitative presso centri specializzati o domiciliari, ecc; servizio di trasporto (gli operatori hanno il compito di accompagnare gli utenti nelle sedi delle varie attività esterne alla struttura, e nelle varie attività svolte sul territorio) accompagnamento per negozi per fare degli acquisti di vario genere per aiutarli nella gestione della paghetta settimanale b) attività motorie • frequentazione di scuole di basket • Contatti con Basket Trapani , società dilettantistica r.l. • Partecipazione alle partite di basket organizzate presso Basket Trapani , società dilettantistica r.l. • corso di ballo • uscite organizzate in bicicletta • corso di piscina presso Aquarius Associazione Sportiva dilettantistica • escursioni nel territorio (periodiche gite che prevedono la possibilità di trascorrere del tempo libero all’aria aperta, sia sfruttando le occasioni ed eventi offerti dal territorio, ad esempio mostre o visite organizzate); • organizzazione di soggiorni estivi (due volte l’anno gli operatori organizzano un periodo di vacanza durante il quale insieme agli utenti trascorrono del tempo lontano dagli impegni quotidiani in montagna o al mare) • attività ludiche all’aperto nel periodo estivo presso la Parrocchia Gesù Cristo Redentore c) attività di sostegno scolastico • doposcuola pomeridiano di 2 ore per lo svolgimento dei compiti scolastici • potenziamento pomeridiano di 2 ore per recupero materie scolastiche con difficoltà 2 volte la settimana • realizzazione di laboratori con programmi di video scrittura • ricerche scolastiche su internet • preparazione del materiale didattico per il giorno dopo a scuola • utilizzo di giochi multimediali , per consentire la stimolazione della memoria e per percorsi para scolastici • attività di lettura (racconti, libri, fiabe, quotidiani) • utilizzo di giochi multimediali , per consentire la stimolazione della memoria • giochi di gruppo, di società, da tavolo (per la stimolazione di capacità manuali, attentive e di socializzazione); d) attività manuali-artistiche-teatrali • laboratorio di costruzione di burattini, invenzione di storie e relativi spettacoli • laboratori ricreativi di carta riciclata, cucito, creta • laboratori di decoupage , patchwork, collage • giochi di gruppo, di società, da tavolo (per la stimolazione di capacità manuali, attentive e di socializzazione); • attività di manipolazione attraverso l’utilizzo di diversi materiali (creta, ceramica carta, cartelloni, stoffa); • attività di pittura attraverso l’utilizzo di diversi tipi di colori ( tempere, acquarelli,a cera, a matita, a dito) e l’utilizzo di tele e fogli particolari (carta riciclata) • riordino dei luoghi dove si è svolta l' attività • laboratori teatrali • preparazione degli spettacoli • realizzazione degli spettacoli presso le parrocchie parrocchie di S. Cuore di Gesù a Trapani e S. Giuseppe in Fulgatore (tp) in occasione di Natale con Il Presepe Vivente e di Pasqua con La Passione – 4.3. Realizzazione di un centro aggregativo pomeridiano presso la parrocchia__ Parrocchia Sacro Cuore di Gesù di Trapani, per disabili • Verifica della disponibilità e dei ruoli di ognuno ( parrocco, volontari, resp Famiglia Aperta Garuccio) • preparazione dei luoghi, del materiale e risorse umane per le attività previste Realizzazione delle attività previste : • attività di sostegno scolastico • attività ludico - ricreative quali: • attività manuali specifiche (laboratori di arte terapia con utilizzo di diversi materiali e per sviluppare e migliorare le abilità psico-motorie e consentire l’espressione della propria fantasia)attività di manipolazione attraverso l’utilizzo di diversi materiali (creta, ceramica ,carta, cartelloni, stoffa); • organizzazione di laboratori di decoupage , patchwork, collage • laboratori di cucito • attività di pittura attraverso l’utilizzo di diversi tipi di colori per stimolare la percezione sensoriale (tempere, acquarelli,a cera, a matita, a dito) e l’utilizzo di tele e fogli particolari (carta riciclata) • riordino dei luoghi dove si è svolta l' attività AZIONE 5. MONITORAGGIO E VERIFICA Tramite questa azione si monitoreranno le attività programmate e i vari interventi effettuati , al fine di migliorarli. 5.1. Monitoraggio • verifiche mensili delle attività svolte • verifiche bi- mensile d’ equipe con i servizi sociali e le famiglie degli utenti • Verifica degli inserimenti effettuati 5.2. Valutazione finale • verifica e valutazione con esperti dei miglioramenti avvenuti , o delle criticità evidenziate dei soggetti disabili e delle loro famiglie • valutazione in equipe delle azioni effettuate e dei loro risultati • riprogrammazione degli interventi 8.2. Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente; con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Si riporta di seguito una tabella riepilogativa del totale delle risorse umane impegnate per la realizzazione del progetto “ Una famiglia .....aperta a te!”. La tabella 2 entra nel dettaglio delle specifiche professionalità e riporta in quale attività è impegnato ogni membro del personale coinvolto RUOLO NUMERO 2 4 Responsabile di struttura Educatori attività specifiche NUMERO TOTALE PERSONALE COINVOLTO 6 Struttura: Famiglia Aperta Garuccio 1 Esperienza pluriennale nella 1.1. Mappatura degli incontri 1 4 Responsabile Coordinatore della sede - gestione della struttura,attività educative con minori disabili e adulti disabili, partecipa agli incontri territoriali – segue le famiglie che vivono situazione di disagio e disabilità del territorio contatto con i Servizi Sociali e Tribunale per i Minori, sostegno alle famiglie bisognose del territorio– figura genitoriale materna sul territorio e pianificazione Responsabile Coordinatore della sede - Esperienza pluriennale nella gestione della struttura,attività educative con minori, partecipazione agli incontri territoriali- sostegno alle famiglie del territorio figura genitoriale paterna 1.1. Mappatura degli incontri sul territorio e pianificazione educatore 4.2. Realizzazione attività: Attività ricreative-artistiche4.3. Realizzazione di un manuali con i disabili- Sostegno centro aggregativo nelle varie attività della struttura, pomeridiano presso la parrocchia__ Parrocchia Sacro Cuore di Gesù di Trapani, per disabili 1.2. Realizzazione, partecipazione ad incontri pubblici 2.1. Attività di segreteria ed analisi casi proposti 2.2. Valutazione delle azioni mirate a sostenere le famiglie bisognose del territorio 3.1. Primo contatto con famiglie e colloqui 3.2. Realizzazione interventi di supporto e sostegno 4.1 Programmazione attività 4.2. Realizzazione attività: 4.3. Realizzazione di un centro aggregativo pomeridiano presso la parrocchia__ Parrocchia Sacro Cuore di Gesù di Trapani, per disabili 5.1. Monitoraggio 5.2. Valutazione finale 1.2. Realizzazione, partecipazione ad incontri pubblici 2.2. Valutazione delle azioni mirate a sostenere le famiglie bisognose del territorio 3.1. Primo contatto con famiglie e colloqui 3.2. Realizzazione interventi di supporto e sostegno 4.1 Programmazione attività 4.2. Realizzazione attività: 5.1. Monitoraggio 5.2. Valutazione finale 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto. Il volontario è quella figura ,“amica“, per gli utenti della sede dove vengono assegnati, sarà loro da stimolo ed esempio per la gestione delle attività quotidiane previste, sarà una persona che li aiuta a crescere per un pezzettino della loro vita; affiancherà e aiuterà i responsabili e le varie figure educative presenti nella sede a svolgere le varie attività previste. OBIETTIVO SPECIFICO A: territorio (c.a. 30) Ampliare il sostegno alle famiglie con figli disabili del AZIONE 3. Incremento attività di supporto e sostegno diretto alle famiglie Il volontario: 3.2. Realizzazione interventi di supporto e sostegno • parteciperà alla realizzazione delle attività di sostegno, mirate, ai bisogni della singola famiglia • collaborerà all’ inserimento diurno dell’ utente presso la struttura • parteciperà alle varie attività programmate AZIONE 4. Incremento attività di sollievo ed integrazione sociale 4.1 Programmazione attività Qui di seguito il volontario parteciperà alla programmazione delle varie attività previste: • programmazione delle varie attività previste , personalizzate e mirate per ogni singolo utente e per le loro famiglie • programmazione attività di”piccola conquista” dell’ autonomia • programmazione delle attività motorie • programmazione delle attività scolastiche • programmazione attività manuali-artistiche -teatrali 4.2. Realizzazione attività: In queste attività il volontario dovrà stimolare, aiutare , accompagnare e coinvolgere i vari utenti a svolgere le varie attività previste, dovrà organizzarle, e supervisionarle…, dovrà anche essere di supporto e spalleggiare i responsabili della struttura e i referenti delle varie attività specifiche a)” piccola conquista dell’ autonomia” • gli utenti vengono stimolati e supportati nello svolgimento della pulizia igienica personale quotidiana • attività di riordino e pulizia per gli utenti (attività quotidiane alle quali gli utentisono invitati e aiutati a svolgere per responsabilizzarsi e rendersi conto del loro grado di autonomia e di crescita personale) • cura alimentare (gli utenti vengono assistiti ed aiutati durante il consumo dei pasti); • aiuto e stimolazione nella preparazione della tavola per pranzare e cenare • aiuto e stimolazione nell' attività di riordino della cucina • somministrazione di farmaci agli utenti sotto cura medica farmacologica • gestione medico – sanitaria: accompagnamento in strutture sanitarie per accertamenti e analisi mediche e visite specialistiche, terapie riabilitative presso centri specializzati o domiciliari, ecc; • servizio di trasporto (gli operatori hanno il compito di accompagnare gli utenti nelle sedi delle varie attività esterne alla struttura, e nelle varie attività svolte sul territorio) • accompagnamento per negozi per fare degli acquisti di vario genere per aiutarli nella gestione della paghetta settimanale • b) attività motorie • frequentazione di scuole di basket • Contatti con Basket Trapani , società dilettantistica r.l. • Partecipazione alle partite di basket organizzate presso Basket Trapani , società dilettantistica r.l. • corso di ballo • • • • uscite organizzate in bicicletta corso di piscina presso Aquarius Associazione Sportiva dilettantistica escursioni nel territorio (periodiche gite che prevedono la possibilità di trascorrere del tempo libero all’aria aperta, sia sfruttando le occasioni ed eventi offerti dal territorio, ad esempio mostre o visite organizzate); organizzazione di soggiorni estivi (due volte l’anno gli operatori organizzano un periodo di vacanza durante il quale insieme agli utenti trascorrono del tempo lontano dagli impegni quotidiani in montagna o al mare). Nello specifico: vacanza estiva di un mese circa presso la località marina di Alcamo Marina Trapani via 128 sn c) attività di sostegno scolastico • doposcuola pomeridiano di 2 ore per lo svolgimento dei compiti scolastici • potenziamento pomeridiano di 2 ore per recupero materie scolastiche con difficoltà 2 volte la settimana • realizzazione di laboratori con programmi di video scrittura • ricerche scolastiche su internet • preparazione del materiale didattico per il giorno dopo a scuola • utilizzo di giochi multimediali , per consentire la stimolazione della memoria e per percorsi para scolastici • attività di lettura (racconti, libri, fiabe, quotidiani) • utilizzo di giochi multimediali , per consentire la stimolazione della memoria • giochi di gruppo, di società, da tavolo (per la stimolazione di capacità manuali, attentive e di socializzazione); d) attività manuali-artistiche-teatrali • laboratorio di costruzione di burattini, invenzione di storie e relativi spettacoli • laboratori ricreativi di carta riciclata, cucito, creta • laboratori di decoupage , patchwork, collage • giochi di gruppo, di società, da tavolo (per la stimolazione di capacità manuali, attentive e di socializzazione); • attività di manipolazione attraverso l’utilizzo di diversi materiali (creta, ceramica carta, cartelloni, stoffa); • attività di pittura attraverso l’utilizzo di diversi tipi di colori ( tempere, acquarelli,a cera, a matita, a dito) e l’utilizzo di tele e fogli particolari (carta riciclata) • riordino dei luoghi dove si è svolta l' attività • laboratori teatrali • preparazione degli spettacoli • realizzazione degli spettacoli presso le parrocchie parrocchie di S. Cuore di Gesù a Trapani e S. Giuseppe in Fulgatore (tp) in occasione di Natale con Il Presepe Vivente e di Pasqua con La Passione 4.3. Realizzazione di un centro aggregativo pomeridiano presso la parrocchia Parrocchia Sacro Cuore di Gesù di Trapani, per disabili: • • • • • • • • Verifica della disponibilità e dei ruoli di ognuno ( parrocco, volontari, resp Famiglia Aperta Garuccio) preparazione dei luoghi, del materiale e risorse umane per le attività previste Realizzazione delle attività previste : attività di sostegno scolastico attività ludico - ricreative quali: attività manuali specifiche (laboratori di arte terapia con utilizzo di diversi materiali e per sviluppare e migliorare le abilità psico-motorie e consentire l’espressione della propria fantasia)attività di manipolazione attraverso l’utilizzo di diversi materiali (creta, ceramica ,carta, cartelloni, stoffa); organizzazione di laboratori di decoupage , patchwork, collage laboratori di cucito • • attività di pittura attraverso l’utilizzo di diversi tipi di colori per stimolare la percezione sensoriale (tempere, acquarelli,a cera, a matita, a dito) e l’utilizzo di tele e fogli particolari (carta riciclata) riordino dei luoghi dove si è svolta l' attività AZIONE 5. MONITORAGGIO E VERIFICA 5.1. Monitoraggio • parteciperà alle verifiche mensili delle attività svolte 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 4 10) Numero posti con vitto e alloggio: 2 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 0 12) Numero posti con solo vitto: 2 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 30 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: I volontari durante lo svolgimento del servizio civile sono tenuti a: 1. rispettare le norme in materia di igiene, sicurezza e salute sui luoghi di lavoro 2. rispettare le regole delle strutture, orari, linguaggio e abitudini consolidate 3. mantenere la necessaria riservatezza per quanto attiene a dati, informazioni o conoscenze acquisite durante lo svolgimento del servizio civile 4. disponibilità a trasferimenti in Italia per incontri di formazione, sensibilizzazione e promozione del servizio civile 5. flessibilità oraria dovuta alla particolarità delle persone destinatarie del servizio 6. partecipare ad eventi particolari previsti dal programma delle attività (uscite domenicali, campi invernali ed estivi). Saltuariamente potrà essere chiesto di svolgere il proprio servizio anche nel giorno festivo di Domenica, fatto salvo il diritto a recuperare il giorno di riposo di cui non si è usufruito 7.i volontari svolgeranno il servizio dal lunedi al sabato ,avendo un giorno infrasettimanale libero da concordare con la struttura di assegnazione 8.disponibilità a trasferimenti temporanei di sede di assegnazione per : soggiorni estivi, periodo natalizio,pasquali ecc... 9. nei giorni in cui la sede di assegnazione verrà chiusa per ferie (natalizie, pasquali, ecc), i volontari si potranno recare presso la sede disponibile più vicina alla sede di assegnazione o altra sede concordata col volontario Si ricorda, inoltre, che la formazione è obbligatoria e quindi, nelle giornate di formazione non è possibile prendere giornate di permesso. 16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato: N. vol. per N. Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Cod. ident. sede Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Cognome e Data di nome nascita VEDI FILE SEDI PROGETTO C.F. Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato Cognome e Data di nome nascita C.F. 17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: L’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII da più di 30 anni investe le proprie risorse nella promozione e gestione di progetti di servizio civile, prima come biezione di coscienza sostitutiva al servizio militare, poi come servizio civile nazionale, sia in Italia che all’estero. Per questa ragione, credendo profondamente nello strumento del Servizio Civile e nei valori che trasmette a livello sociale, riteniamo che la promozione e la sensibilizzazione non debbano essere limitate al singolo progetto o strettamente all’arco temporale di emanazione e scadenza del bando, ma siano permanenti e attraversino trasversalmente le altre attività dell’Ente. L’Associazione ha implementato da diversi anni un ufficio centrale finalizzato alla gestione dei progetti di servizio civile, con una sede locale per le varie aree, italiane ed estere, ove opera. Nel corso di tutto l’anno riceviamo richieste di partecipazione ai progetti da parte dei giovani grazie anche l’attivazione di un numero verde, cosi come durante tutto l’anno portiamo avanti azioni di sensibilizzazione, discussione, elaborazione riguardanti i vari aspetti del SCN. Lo strumento privilegiato per le attività di promozione e sensibilizzazione dell’ente è la partecipazione diretta dei volontari in servizio civile tramite la loro presenza e la testimonianza come strumento di apprendimento, scoperta in una prospettiva didattica attiva, operativa ed immediata. Totale ore espressamente dedicate alla promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile Nazionale A = 66 Totale ore espressamente dedicate alla promozione e sensibilizzazione del progetto Una famiglia .....aperta a te! C = 32 TOTALE ORE PROMOZIONE E SENSIBILIZAZZIONE: A+C = EVENTO – AZIONE – ATTIVITA’ A Banchetto in occasione della “Tre Giorni Generale” dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, che si svolge a cadenza annuale (nel mese di maggio) a Rimini, e a cui partecipano tutte le zone periferiche a livello nazionale ed internazionale dell’associazione. I volontari in servizio civile di tutto il territorio si occupano della gestione del banchetto. 98 N° ORE 14 Collaborazione fissa con il mensile “Sempre” attraverso la rubrica 32 “Frontiere di pace”, redatta a cura del Servizio Obiezione di Coscienza e pace dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII che presenta testimonianze (e illustra i relativi contesti e progetti dove operano) di volontari in servizio civile nazionale sia in Italia che all’estero Interventi in qualità di relatori o testimonianze di volontari ed ex 20 18 volontari in incontri pubblici e seminari, banchetti in numerose manifestazioni nazionali, sportello informativo telefonico, ecc. TOTALE ORE QUANTIFICABILI 66 EVENTI – AZIONI – ATTIVITA’ non quantificabili Partecipazione ad eventi pubblici e privati di promozione e sensibilizzazione a livello nazionale. Attivazione di un numero verde per far fronte alle richieste telefoniche dei giovani interessati: 800 913 596 Invio, tramite posta prioritaria, di materiale promozionale ad indirizzi privati acquistati da aziende specializzate in riferimento al target giovani del territorio Realizzazione e diffusione di uno spot televisivo e radiofonico Programma di promozione del progetto EVENTO – AZIONE – ATTIVITA' C N° ORE Incontri/testimonianze con gruppi giovanili parrocchiali: Parrocchia Santo Cuore di Gesù di Trapani 4 h S.Giuseppe in Fulgatore di Trapani 4 h Parrocchia Gesù cristo Redentore di Trapani 2 Guppi scout locali 6 h 16 Volantinaggio in occasione della presentazione pubblica delle rappresentazioni teatrali nelle parrocchie di S. Cuore di Gesù a Trapani e S. Giuseppe in Fulgatore (tp) in occasione di Natale con Il Presepe Vivente e di Pasqua con La Passione La rappresentazione verrà replicata più volte durante i periodi festivi 6 Interventi nelle scuole: 6 moduli da 1 ora ciascuno per incontri formativi nelle scuole superiori del territorio interessate al progetto. 6 Incontri diocesani 4 TOTALE ORE QUANTIFICABILI 32 EVENTI – AZIONI – ATTIVITA’ non quantificabili Pubblicizzazione del progetto: Promozione su siti web: 1. www.apg23.org 2. www.odcpace.apg23.org 3. www.peacelink.it 4. www.rolaformichina.con Newletters a: 1. gruppi scout a livello nazionale 19 2. informagiovani del territorio nazionale 3. centri missionari diocesani d’Italia 4. giovani tra i 18 – 28 anni sul territorio provinciale (indirizzario acquisito da ufficio interno di Fund Raising) Promozione con inserti su riviste/quotidiani: 1. Mensile “Sempre” 2. La Sicilia Affissione di materiale promozionale presso: 1. Parrocchia S. Cuore di Gesù 2. Parrocchia S. Giuseppe in Fulgatore 3. Parrocchia Gesù cristo Redentore di Trapani 4. Basket Trapani , società dilettantistica a r.l. 5.Aquarius Associazione Sportiva dilettantistica Stampa e diffusione volantini (n° copie: 1000) e manifesti (n° copie:150) sul servizio civile nazionale volontario e sul progetto specifico, che viene messo a disposizione presso tutte le sedi periferiche dell’Ente, e diffuso attraverso gli enti che hanno sottoscritto partnership inerenti la promozione del servizio civile dell’ente Bancarelle informative durante il periodo natalizio e pasquale DURATA TOTALE DELLE ATTIVITA’ DI PROMOZIONE: A+C = 98 ORE 18) Eventuali autonomi criteri e modalità di selezione dei volontari: Si rimanda al sistema di selezione accreditato presso l’UNSC 19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): SI ASSOCIAZIONE COMUNITA’ PAPA GIOVANNI XXIII 20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati del progetto: Si rimanda al sistema di monitoraggio accreditato presso l’UNSC 21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): SI ASSOCIAZIONE COMUNITA’ PAPA GIOVANNI XXIII 22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: 20 NESSUNO 23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: Il progetto prevede l’impiego di risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo particolare alle attività per il raggiungimento degli obiettivi specifici, alla promozione del progetto qual ora approvato, alla formazione specifica e alle risorse tecniche previste alla voce 25. Le risorse sono state suddivise in generali e specifiche. Le prime sono riferite alle azioni di promozione e l’organizzazione della formazione specifica, alcune di queste sono state ripartite in base al numero dei progetti presentati in quanto vengono sostenute dalla Sede Centrale di Gestione del SCN dell’ente. Le risorse specifiche riguardano spese aggiuntive per il raggiungimento degli obiettivi specifici previsti a progetto. RISORSE FINANZIARIE GENERALI A. Formazione specifica di 1° e 2° livello Sottovoci Descrizione spesa Risorse finanziarie Materiale didattico Durante il corso vengono somministrati materiali cartacei didattici e vengono utilizzati materiali di cancelleria vari 50 euro Organizzazione logistica del coordinatore La programmazione e la preparazione del percorso formativo richiede il tempo di un coordinatore per contatti telefonici con docenti e volontari, affitto e predisposizione delle aule 150 euro Tutor d’aula Come previsto nei box della 200 euro formazione specifica, l’ente valorizza l’utilizzo di una figura all’interno dell’aula che faciliti la partecipazione di tutti. Il 40% dei tutors coinvolti richiedono compenso Formatori Alcuni formatori effettuano la loro docenza in forma gratuita altri richiedono un compenso. Numericamente il 50% dei formatori richiede il pagamento 800 euro Totale spesa A: 1.200 euro B. Spese di promozione e pubblicizzazione del progetto Sottovoci Descrizione spesa Risorse 21 finanziarie Elaborazione grafica materiale promozionale Ogni anno il materiale grafico viene rivisitato e modificato, attualizzando i contenuti e la presentazione 25 euro Stampa materiale Il prodotto grafico viene stampato da promozionale una tipografia in 500 copie di volantini e 100 copie di manifesti (come da box 17) 75 euro Spese Numero Verde Il numero verde è attivo quotidianamente (in orario di ufficio) per rispondere alle domande dei giovani interessati (come da box 17) 10 euro Acquisto indirizzario target giovani Vengono acquistati da aziende specializzate indirizzi privati in riferimento al target giovani del territorio 25 euro Invio lettere informative L’ente invia ai giovani del territorio materiale tramite posta prioritaria (mailing list – Promo Posta – spedizioni varie) 75 euro 100 euro Partecipazione ad L’ente partecipa come descritto nel eventi box “sensibilizzazione e promozione” a diversi eventi con propri operatori su tutto il territorio italiano. Rimborsa le spese di viaggio ai volontari coinvolti Totale spesa B: 310 euro RISORSE FINANZIARIE SPECIFICHE l progetto prevede l’impiego di risorse finanziarie aggiuntive destinate ad alcune delle attività del progetto elencate nel punto 8.1. e alle risorse tecniche previste alla voce 25. Nell’elenco sottostante non saranno riportate tutte le azioni/attività, ma soltanto quelle per cui è previsto lo stanziamento di risorse finanziarie aggiuntive FASI DI IDEAZIONE DEL PROGETTO AZIONI/Attività Incontro preliminare tra i referenti/progettisti della provincia e la sede centrale di gestione del servizio civile nazionale per stabilire le linee di programmazione della nuova progettazione. Risorse finanziarie aggiuntive 300 euro 22 Incontro preliminare con tutti i responsabili delle strutture presenti sul territorio dove verrà presentata l’idea progettuale. 200 euro Totale spesa C: 500 euro OBIETTIVO SPECIFICO : Ampliare il sostegno alle famiglie con figli disabili del territorio (c.a. 30) AZIONI/Attività Risorse finanziarie aggiuntive AZIONE 1: Promozione e sensibilizzazione del territorio 1.2. Realizzazione, partecipazione ad incontri pubblici AZIONE 2: sociali Relazione con le parrocchie e con 200.00 i servizi 2.1. Attività di segreteria ed analisi casi proposti 200.00 AZIONE 3. Incremento attività di supporto e sostegno diretto alle famiglie 3.2. Realizzazione interventi di supporto e sostegno 300.00 AZIONE 4. Incremento attività di sollievo ed integrazione sociale 4.2. Realizzazione attività 800.00 Realizzazione di un centro aggregativo pomeridiano presso la parrocchia__ Parrocchia Sacro Cuore di Gesù di Trapani, per disabili 250.00 Totale spesa D: 1750.00 TOTALE RISORSE FINANZIARIE AGGIUNTIVE: A+B+C+D = 3760.00 euro 24) Eventuali copromotori e partners del progetto con la specifica del ruolo concreto rivestito dagli stessi all’interno del progetto: La rete di sostegno del progetto “ UNA FAMIGLIA .....APERTA A TE! è costituita dai seguenti copromotori e partners: - - - ” PARROCCHIA S. CUORE DI GESU’ di Trapani: organizzazione di incontri pubblici e sensibilizzazione sul territorio delle varie tematiche sociali: affidamento, diritti dei bambini, lotta nonviolenta alle azioni di ingiustizia, la disabilità ecc. Attività ludico-ricreative con ragazzi ospiti delle strutture dell’Ass. Comunità Papa Giovanni XXIII a progetto e i disabili del territorio PARROCCHIA S. GIUSEPPE IN FULGATORE – Diocesi di Trapani: organizzazione di incontri pubblici e sensibilizzazione sul territorio delle varie tematiche sociali: affidamento, diritti dei bambini, lotta nonviolenta alle azioni di ingiustizia, la disabilità. Attività ludico-ricreative con ragazzi ospiti delle strutture dell’Ass. Comunità Papa Giovanni XXIII a progetto e disabili o disagiati del territorio PARROCCHIA GESU’ CRISTO REDENTORE di trapani : : organizzazione di 23 - - incontri pubblici e sensibilizzazione sul territorio delle varie tematiche sociali: affidamento, diritti dei bambini, lotta nonviolenta alle azioni di ingiustizia, la disabilità ecc. Attività ludico-ricreative con ragazzi ospiti delle strutture dell’Ass. Comunità Papa Giovanni XXIII a progetto e i disabili del territorio Aquarius Associazione Sportiva dilettantistica : ingresso gratuito presso i nostri locali e partecipazione gratuita ai corsi d’ istruzione al nuoto , per gli utenti della sede Famiglia aperta Garuccio Basket Trapani , società dilettantistica r.l. : ingresso gratuito presso i nostri locali per le partite di basket , per gli utenti della sede Famiglia aperta Garuccio VEDI ALLEGATI 3 25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto: Si elencano di seguito le risorse tecniche e strumentali necessarie all’attuazione del progetto in riferimento agli obiettivi prefissati ed alle attività previste nel punto 8.1. N° Risorse strumentali e tecniche Attività 1 Automobili 1.1. Mappatura degli incontri sul territorio e pianificazione 4.2. Realizzazione attività:attività di accompagnamento fuori la struttura( scuola, catechismo, visite mediche, attività sportive ecc) 1 Pulmini 1.1. Mappatura degli incontri sul territorio e pianificazione 4.2. Realizzazione attività: attività di accompagnamento fuori la struttura( scuola, catechismo, visite mediche, attività sportive ecc) 3 Seggioloni auto 4.2. Realizzazione attività: attività di accompagnamento fuori la struttura( scuola, catechismo, visite mediche, attività sportive ecc) 2 Passeggini attrezzati per disabili 4.2. Realizzazione attività: passeggiate all’ esterno la struttura 5 Seggioloni 4.2. Realizzazione attività di : cura alimentare 2 Televisori 4.2. Realizzazione attività, visione film, ecc 2 Lettore DVD 4.2. Realizzazione attività: , visione film, ecc 1 Videoregistratori 4.2. Realizzazione attività;: , visione film, ecc 1 Stereo 4.2. Realizzazione attività: , corso di ballo n. q. Svariati Cd, DVD, Videocassette 4.2. Realizzazione attività :visione film, ecc n. q. Accessori e giochi per computer 4.2. Realizzazione attività :recupero scolastico: utilizzo di giochi multimediali , per 24 consentire la stimolazione della memoria e per percorsi para scolastici 3 Biciclette 4.2. Realizzazione attività motorie: uscite in bicicletta n. q Materiale per laboratori di decoupage, pittura, patchwork, collage ( pennelli; colla; acquarelli; pennarelli; colori a tempera, a matita, a dito, a cera; materiale in legno; cartone; stoffa; tele; creta) 4.2. Realizzazione attività: attività manualiartistiche con laboratori a temi: carta reciclata, decoupage , patchwork, collage 4.3. Realizzazione di un centro aggregativo pomeridiano presso la parrocchia__ Parrocchia Sacro Cuore di Gesù di Trapani, per disabili con attività ludico- ricreative n. q Materiale per attività sportive esterne ( pallavolo, basket, canestro,) 4.2. Realizzazione attività motorie n. q Materiale di facile consumo per l’igiene (guanti monouso, spugnette, detergenti per igiene personale) e vestiario 4.2. Realizzazione attività conquista dell’ autonomia n. q Libri con illustrazioni, fumetti, riviste 4.2. Realizzazione attività: attività di lettura (racconti, libri, fiabe, quotidiani) di piccola 4.3. Realizzazione di un centro aggregativo pomeridiano presso la parrocchia__ Parrocchia Sacro Cuore di Gesù di Trapani, per disabili con attività ludico -ricreative 8 Giochi di vario tipo in scatola 4.2. Realizzazione attività: giochi di gruppo, di società, da tavolo (per la stimolazione di capacità manuali, attentive e di socializzazione); 4.3. Realizzazione di un centro aggregativo pomeridiano presso la parrocchia__ Parrocchia Sacro Cuore di Gesù di Trapani, per disabili con attività ludico -ricreative n. q Alimenti, vestiario e medicinali. 3.2. Realizzazione interventi di supporto e sostegno 4.2. Realizzazione attività: “piccola conquista dell’ autonomia” 1 Uffici attrezzati con pc – stampanti – telefoni fissi e telefoni cellulari – connessione Adsl – fax – materiale di segreteria 1.1. Mappatura degli incontri sul territorio e pianificazione 2.1. Attività di segreteria ed analisi casi proposti 3.1. Primo contatto con famiglie e colloqui 4.1 Programmazione attività 5.1. Monitoraggio 1 Strutture abitative idonee alla mobilità dei disabili 3.2. Realizzazione interventi di supporto e sostegno n. q Materiale recupero scolastico 4.2. Realizzazione attività: attività di sostegno (libri, quaderni, penne, scolastico 25 cartelloni ecc.) 4.3. Realizzazione di un centro aggregativo pomeridiano presso la parrocchia Sacro Cuore di Gesù di Trapani, per disabili : attività di sostegno scolastico 1 Playstation 4.2. Realizzazione attività: di gioco n. q Stoffe per la creazione di vestiti per laboratori teatrali 4.2. Realizzazione attività: laboratori teatrali – preparazione degli spettacoli realizzazione degli spettacoli 4.3. Realizzazione di un centro aggregativo pomeridiano presso la Parrocchia Sacro Cuore di Gesù di Trapani, per disabili CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti: NESSUNO 27) Eventuali tirocini riconosciuti : NESSUNO 28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: consente l’acquisizione delle seguenti l progetto “ UNA FAMIGLIA .....APERTA A TE! “ competenze, a seconda delle sedi di attuazione di progetto e delle attività svolte dai volontari, rinvenibili nel “PRONTUARIO PROVVISORIO ED IN PROGRESSIONE DELLE COMPETENZE EVENTUALMENTE ATTRIBUIBILICON “DICHIARAZIONE” FORMALE DELLA REGIONE IN CAPO AIVOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE”, predisposto dalla Regione EmiliaRomagna, come da allegati 4: 1 – COMPETENZE DI BASE E’ in grado di: − Riconoscere il ruolo e le funzioni delle Autonomie Locali e dei loro organi di governo 2 - COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI PERSONE CON HANDICAP ( O DISABILI) − E’ in grado di: • Assistere la persona handicappata, in condizione di medio o grave insufficienza mentale e/o alterazioni psichiche / compromessa attività motoria / incapacità della cura di se stesso. • Applicare tecniche di animazione, socializzazione (attività di intrattenimento, occupazionali, culturali, sportive, di gioco ecc...) per favorire l’integrazione dei singoli e dei gruppi. • Mantenere condizioni di igiene ambientale, nonché pulizia e cura della persona. 26 • • • • • • Aiutare nell’assunzione dei pasti, nella deambulazione e nell’uso corretto degli ausili Utilizzare gli automezzi per disabili Applicare le principali norme igieniche, di sicurezza e di primo soccorso. Calibrare la propria relazione d’aiuto in ragione dei bisogni del disabile e della sua famiglia Distinguere le figure professionali operanti nel settore cura/recupero delle persone disabili, riconoscendone ruoli e competenze specifiche Individuare le principali caratteristiche di un servizio residenziale, semiresidenziale e domiciliare per disabili 3 - COMPETENZE TRASVERSALI E’ in grado di: • Adottare stili di comportamento propositivi, improntati alla cordialità e alla cortesia • Collaborare con il personale dell’Ente, con i colleghi e con i professionisti coinvolti nel progetti, in relazione ai propri compiti e ai risultati da raggiungere • Adeguarsi al contesto: linguaggio e atteggiamenti, rispetto delle regole e orari • Gestire la propria attività con la dovuta riservatezza ed eticità • Controllare la propria emotività rispetto alla sofferenza • Lavorare in team per produrre risultati collettivi • Trasferire/mediare agli operatori professionali le specifiche richieste degli utenti • Fronteggiare situazioni di emergenza/imprevisti, controllando la propria emotività rispetto a situazioni di difficoltà. • Le suddette competenze verranno certificate mediante il rilascio della “Dichiarazione delle competenze, a valere come credito formativo” (allegati 4), e riconosciute dalla Regione Emilia- Romagna in attuazione dell’articolo 10, primo comma, della L.R. 20 del 2003. Inoltre il progetto " UNA FAMIGLIA .....APERTA A TE! " rende possibile l'acquisizione delle seguenti competenze,rilevabili secondo il sistema di valutazione e monitoraggio accreditato presso l'Ufficio Nazionale Servizio Civile dall’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII. • • • • • • • • • Conoscenza ed esperienza pratica rispetto all’applicazione delle principali strate relazione d’aiuto; Capacità di integrarsi con altre figure professionali nella costruzione e gestione del di equipe; Conoscenza ed esperienza pratica rispetto alle tecniche fondamentali dell’assiste base a sog getti disabili sia fisici che psichici Conoscenza delle strategie di reinserimento sociale; Conoscenza ed esperienza pratica in merito alle principali metodologie del lavoro con le istituzioni; Capacità di mediazione nonviolenta dei conflitti; Conoscenza di base delle strategie di tutela dei diritti umani Inoltre le suddette competenze verranno certificate e riconosciute dal Consorzio Condividere Papa Giovanni XXIII quale Ente terzo, secondo il protocollo di intesa denominato “Protocollo di intesa fra il Consorzio Condividere Papa Giovanni XXIII e l’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII per il riconoscimento delle competenze acquisibili attraverso la partecipazione a progetti di servizio civile nazionale ai sensi della legge n 64/2001 e successive circolari e direttive”. 27 __________________________________________________________________________ si richiama il testo dell’articolo 10, comma 1, della L.R. 20 del 2003 («la Regione Emilia-Romagna stabilisce, a favore dei giovani che abbiano effettuato le prestazioni di servizio civile volontario di cui all'articolo 4, comma 1, lettera c) per l'intero periodo individuato nei progetti d'impiego, un'adeguata valutazione dei relativi titoli indicati dall'interessato nell'ambito della documentazione richiesta per le selezioni pubbliche finalizzate all'assunzione nei ruoli regionali, sia a tempo determinato che indeterminato.«), che costituisce riconoscimento regionale delle competenze maturate dai volontari durante il servizio civile, in coerenza le figure messe a concorso. In proposito potrebbero esserci analoghi riconoscimenti di competenze da parte degli enti locali che hanno attivato la facoltà prevista dall’articolo 11, comma 2, della stessa L.R. («Gli Enti locali possono, altresì, nei limiti delle proprie competenze, prevedere benefici e riconoscimenti a favore dei volontari in servizio civile per le stesse finalità ed entro i limiti previsti dalla presente legge, nonché dal documento di programmazione triennale di cui all'articolo 7.») o da parte di altri enti, associazioni, cooperative; Questo sistema, peraltro, si colloca in coerenza con le previsioni della L.R. 12 del 2003 "NORME PER L'UGUAGLIANZA DELLE OPPORTUNITA' DI ACCESSO AL SAPERE, PER OGNUNO E PER TUTTO L'ARCO DELLA VITA, ATTRAVERSO IL RAFFORZAMENTO DELL'ISTRUZIONE E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE, ANCHE IN INTEGRAZIONE TRA LORO" in particolare con l'art. 5, primo comma ("Ogni persona ha diritto ad ottenere il riconoscimento formale e la certificazione delle competenze acquisite. Il riconoscimento può essere utilizzato, anche in ottemperanza alle disposizioni comunitarie, per conseguire un diploma, una qualifica professionale o altro titolo riconosciuto. A tal fine la Regione promuove accordi con le componenti del sistema formativo e con le parti sociali per la definizione di procedure per il riconoscimento, la certificazione e l'individuazione degli ambiti di utilizzazione delle diverse competenze, nonchè per il riconoscimento delle competenze acquisite nel mondo del lavoro, utilizzabili come crediti per i percorsi formativi.") e con il successivo art. 6 ("1. Gli studenti, all'atto della prima iscrizione ad attività di istruzione o di formazione professionale successiva all'assolvimento dell'obbligo scolastico, possono richiedere il rilascio del libretto formativo personale, nel quale sono iscritti i titoli, le qualifiche e le certificazioni conseguite. 2. La Giunta regionale, sentita la commissione consiliare competente, definisce con proprio atto le caratteristiche del libretto formativo, nonchè le modalità per il rilascio dello stesso a tutti coloro che lo richiedono. 3. Nel libretto possono essere iscritti anche gli attestati di frequenza in esito a percorsi dell'educazione non formale, le competenze ed i crediti formativi comunque acquisiti e documentati, nonchè dichiarazioni di autoformazione.") Vedi allegati 4 Formazione generale dei volontari 29) Sede di realizzazione: La sede è scelta sulla base del posizionamento geografico delle sedi di attuazione dei progetti e dalla disponibilità di fruizione della struttura stessa, essendo la formazione di tipo residenziale. Pertanto è previsto che i corsi di formazione generale siano tenuti nelle seguenti sedi: a) Sede di Gestione del Servizio Civile, Via Dante Alighieri, snc – 61013 Mercatino Conca (PU) b) Colonia Stella Maris, Viale Regina Margherita 18 – 47900 – Marebello (RN) c) Casa Parrocchiale – Scout, Via Colombara – 47854 – Monte Colombo (RN) d) Casa famiglia Angeli Custodi, via Sabotino 53, Monacella di Santa Venerina – 95010 – Catania (CT) e) Ass. papa Giovanni XXIII, via Provinciale 11, Linera di Santa Venerina – 95010 – Catania (CT) f) Famiglia Aperta Garuccio, via Marsala 157, -– 91010 – Trapani (TP) 28 30) Modalità di attuazione: La formazione generale è effettuata in proprio, con formatori dell’ente, in quanto l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII è ente accreditato di prima classe nell’albo nazionale. 31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: SI ASSOCIAZIONE COMUNITA PAPA GIOVANNI XXIII 32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Partendo dai contenuti previsti per la formazione generale, nella determina “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale” del 4 aprile 2006, la metodologia di realizzazione prevista per la stessa è la seguente: Elementi metodologici generali: Lezioni frontali (almeno per il 50% del monte ore complessivo). Dinamiche non formali (almeno per il 20% del monte ore complessivo): - Training - Teatro dell’Oppresso (TDO) - Simulazioni - Giochi di ruolo - Materiali video - Dibattiti - Brainstorming - Lavoro di gruppo - Formazione di Gruppo - Tutoring specifico rispetto ai bisogni formativi - Momenti di servizio ed attività comuni al gruppo - Materiali cartacei (dossier etc.) - Libri e testi - Cd-Rom tematici - Testimonianze - Auto-formazione - Verifiche periodiche - Utilizzo di risorse formative ed occasioni formative esterne all’ente, eventualmente offerte dal territorio - Cineforum - Laboratori tematici La metodologia attiva, utilizzata nei tempi previsti dalla determina del 4 aprile 2006, è finalizzata al coinvolgimento dei volontari in: lavori di gruppo, simulazioni, esercitazioni, testimonianze e momenti di dibattito. L’elaborazione dei moduli formativi è stata guidata dalla consapevolezza che su alcune tematiche trattate nelle formazione generale, quali il concetto di gruppo e la sue dinamiche, il significato di cittadinanza attiva, la gestione dei conflitti, tutti 29 possediamo delle pre-conoscenze, convincimenti e opinioni. E’ quindi importante che i momenti formativi offrano innanzitutto un clima favorevole al confronto e allo scambio, al fine di permettere a ciascuno di esprimere il proprio punto di vista e le proprie opinioni. La formazione generale si effettua in modo residenziale, cercando ove possibile di unire volontari di progetti diversi, favorendo la creazione un ambiente plurale, che sia pedagogicamente adeguato all’apprendimento e alla condivisione di contenuti utili a comprendere, rielaborare e contestualizzare l’esperienza di Servizio Civile, e funzionale al confronto e all'arricchimento reciproco. La modalità residenziale è essa stessa esperienza formativo/educativa, che impegna i volontari al rispetto, alla collaborazione, alla gestione collettiva di spazi e tempi e favorisce iniziative complementari quali: incontri con soggetti della comunità locale, giornate tematiche, serate conviviali con cucina tipica della zona di provenienza dei volontari, visite ad esperienze sul territorio. Durante la formazione sarà garantita la presenza di un tutor d’aula con gli specifici compiti di: - organizzazione logistica - creazione gruppo e facilitazione relazioni interpersonali - valutazione e verifica dell’efficienza e dell’efficacia dei moduli - mediazione e gestione dei conflitti all’interno del gruppo La formazione generale è suddivisa in due corsi residenziali che verranno effettuati nel corso dei primi 5 mesi di servizio civile volontario, come da determina. 33) Contenuti della formazione: Il percorso formativo proposto si compone di contenuti utili allo sviluppo delle mansioni richieste ma ancor prima punta ad offrire ai volontari un’occasione di educazione alla cittadinanza attiva ed alla coscienza di essere attuatori del sacro dovere di difesa della patria sancito dall’art.52 della Costituzione italiana, con mezzi ed attività non militari e nonviolenti. La formazione risulta così utile a collocare l’esperienza dei volontari nei contesti, via via più ampi, che li coinvolgono: il gruppo formativo, la sede di attuazione di progetto, l’ente ove si presta servizio, la realtà locale, la società italiana, europea e mondiale. Primo Corso: formazione generale “Introduzione e strumenti” Questo evento formativo verrà effettuato nel corso dei primi due mesi di Servizio Civile volontario 1 L’identità del gruppo in formazione − − − − Conoscenza fra i volontari Costruire un’identità di gruppo Condivisione di motivazioni e aspettative Contestualizzazione dell’esperienza di Servizio Civile Si tratta di un laboratorio nel quale il formatore lavorerà alla definizione di un’identità di gruppo dei volontari partendo dal background individuale e di gruppo. Il gruppo, nel corso del modulo, si collocherà rispetto al servizio civile condividendo idee, aspettative, motivazioni ed obiettivi individuali. La metodologia utilizzata è quella del lavoro individuale, con l'ausilio di schede o attraverso modalità creative, e della discussione di gruppo. 30 2 Presentazione dell’Ente Approfondimenti − La storia − I valori − La mission dell’ente − Struttura organizzativa e gestionale dell’ente: zone e servizi L’intervento sociale dell’ente − Modus operandi − Ambiti e tipologie d’intervento − Beneficiari − Il progetto di servizio civile I fondamenti: dalla condivisione diretta alla rimozione delle cause 1) Fondamenti teorici della condivisione diretta nell'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII 2) La differenza tra condividere e prestare un servizio 3) Il ruolo degli “ultimi“ nella costruzione di una società nuova 4) La società del gratuito Durante la lezione, per fornire ai volontari gli elementi di conoscenza del contesto in cui si troveranno a svolgere il servizio civile, vengono presentate la storia, le caratteristiche specifiche e le modalità organizzative ed operative dell’ente. Saranno esplicitati gli ambiti di intervento dell’Ente Associazione Comunità Papa Giovanni XXII e i fondamenti teorici da cui muove la propria attività operativa, in quanto alla base del lavoro quotidiano portato avanti nelle strutture di accoglienza dell’associazione sta proprio la condivisione diretta con gli “ultimi”, come strumento di rimozione delle cause che stanno alla radice delle ingiustizie sociali. La modalità utilizzata è frontale. 3 Il lavoro per progetti − − Metodologia della progettazione: dalla definizione degli obiettivi alla valutazione dei risultati attesi. Valutazione di esito, efficacia ed efficienza del progetto. Si presenterà ai volontari il progetto di servizio civile nel quale sono inseriti illustrandone la struttura generale con particolare attenzione agli obiettivi, sia generali che specifici. Verranno introdotti i concetti di monitoraggio e valutazione e si presenteranno gli strumenti del sistema di monitoraggio che l’ente utilizza per seguire l’andamento dei progetti e per apportare eventuali migliorie. Il modulo consiste in una lezione principalmente frontale che sia avvale dell'ausilio di strumenti multimediali. 4 Dall’Obiezione di Coscienza al Servizio Civile Nazionale: evoluzione storica, affinità e differenze tra le due realtà La storia del servizio civile la sua evoluzione: − La storia dell’Obiezione di Coscienza − Dalla legge 772/72 alla legge 230/98 − I valori e le finalità della legge 64/2001 − Obiezione di Coscienza e Servizio Civile Volontario: affinità e differenze Gli attori del servizio civile: − UNSC 31 − − 5 Enti (figure coinvolte nel servizio civile) I Volontari Il dovere di difesa della patria La Costituzione italiana: − Vivere il dettato costituzionale nella quotidianità − Sentenze nn. 164/85, 228/04, 229/04, 431/05 Diritti Umani: − Dichiarazione dei diritti umani − Organismi di tutela − Strumenti di osservazione e monitoraggio dei diritti umani − Strumenti e tecniche di tutela e difesa dei diritti umani 6 La difesa civile non armata e nonviolenta - Nuovo Modello di Difesa e possibile ruolo dei civili Le forme attuali di difesa civile non armata e nonviolenta Elementi fondamentali del conflitto Dimensioni e livelli del conflitto Individuazione di strategie di gestione nonviolenta dei conflitti Gli strumenti della nonviolenza I moduli 4, 5 e 6, essendo a nostro avviso strettamente collegati, verranno affrontati in successione. Partendo dall’origine dell’obiezione di coscienza al servizio militare, e ripercorrendo la storia che ha portato alla situazione attuale, si approfondiranno il concetto di difesa civile e difesa popolare nonviolenta, riportando alcuni esempi storici, fino ad arrivare alla legge 64/2001 e al sistema del servizio civile. La costituzione, approfondita nel modulo 5, servirà da riferimento trasversale all’analisi e approfondimento delle diverse tematiche. Dedicheremo inoltre alcune ore al tema “Gestione e trasformazione nonviolenta del conflitto” in quanto riteniamo la dimensione conflittuale di centrale importanza nella relazione in generale ed in particolare nella relazione d’aiuto che caratterizzerà l’intervento dei volontari in servizio civile presso l’ente, nonché nella costruzione della pace. L’obiettivo principale sarà quello di analizzare il concetto di conflitto, mettendo in luce i luoghi comuni che ne riguardano il significato e approfondendone le caratteristiche principali e gli ambiti nei quali esso si può manifestare. Se ne evidenzierà la “dimensione creativa” mettendo in luce le potenzialità che possono derivare da una sua gestione positiva all’interno delle relazioni con se stessi e con gli altri. Si introdurrà infine il tema della gestione nonviolenta dei conflitti come modalità di prevenzione delle situazioni di guerra e di violenza, attraverso l’analisi di alcuni esempi storici. Nell'affrontare il tema, l'utilizzo di una modalità frontale è finalizzato a trasmettere i fondamenti dei temi in oggetto e sarà accompagnata da inserti multimediali quali video, letture, canzoni. L'utilizzo di strumenti come il brainstorming, il confronto e i lavori di gruppo è mirato a favorire l'approfondimento e la rielaborazione dei contenuti proposti. 7 La normativa vigente e la carta di impegno etico − La carta di impegno etico 32 − 8 Le norme attuali Diritti e doveri del volontario del servizio civile − − Ruolo del volontario Diritti e doveri del volontario in servizio civile Nei moduli 7 e 8, partendo dalla “Carta di impegno etico”, si analizzeranno le norme messe a punto dal legislatore per la gestione del Servizio Civile Nazionale, approfondendo quelli che sono i diritti e i doveri dell’ente e del volontario, alla luce della circolare sulla gestione. La modalità di presentazione sarà quella della lezione frontale, prevedendo spazio adeguato a disposizione dei volontari per domande e risposte. Secondo Corso: formazione generale “Approfondimenti e ulteriori strumenti” Questo evento verrà effettuato nel corso del quarto mese di Servizio Civile volontario 1 L’identità del gruppo in formazione − − Ri-definizione dell’identità di gruppo Recupero delle motivazioni iniziali Durante questo laboratorio si recupereranno, tramite attività interattive e dinamiche, gli aspetti motivazionali, l’identità di gruppo e le aspettative iniziali che hanno portato i volontari alla scelta del servizio civile. 2 La difesa civile non armata e nonviolenta − − − Modello M-m e modello E Pace positiva e pace negativa Il conflitto interpersonale e l’esperienza di servizio civile Si approfondirà il tema della nonviolenza, affrontato nel 1° modulo ed in più si analizzeranno alcune situazioni conflittuali che i volontari hanno vissuto o stanno vivendo nella loro esperienza di servizio civile, cercando di farne emergere potenzialità ed elementi positivi, rimanendo nell'ottica di gestire e non di evitare il conflitto. Si privilegerà una modalità attiva e partecipata con l'utilizzo di simulazioni, brainstorming, training, giochi-esercizio. Per favorire la rielaborazione e l'approfondimento delle attività proposte saranno utilizzati lavori di gruppo e dibattiti. 3 La solidarietà e le forme di cittadinanza − − − − − Ruolo del volontario in servizio civile nella società Concetto di cittadinanza attiva Ruolo delle istituzioni e del Terzo Settore Dinamiche internazionali legate alla globalizzazione sottosviluppo Il ruolo degli organismi internazionali. e al 33 4 Servizio civile nazionale, associazionismo e volontariato − − − 5 Le forme di associazionismo sociale I diversi attori sociali: pubblico e privato Il volontariato: quali competenze? La protezione civile − − − − Difesa della patria e difesa dell’ambiente: la Protezione Civile Concetto di rischio: P x V x E Il metodo Augustus Protezione civile e Servizio civile volontario: finalità comuni Nei moduli 3, 4 e 5 l’obiettivo è quello di offrire ai volontari una visione ampia della società e delle possibili risposte di fronte a problematiche quali povertà, esclusione sociale e sottosviluppo. Si analizzerà il concetto di cittadinanza attiva e solidarietà sociale per poi estendere l’analisi sulle attività sociali e di volontariato delle istituzioni e del Terzo Settore. Si cercherà inoltre di allargare la riflessione in maniera più ampia possibile, consapevoli di vivere in un mondo oramai completamente globalizzato. Infine si affronterà il tema della Protezione Civile come esempio di cittadinanza attiva, facendone emergere le affinità con la tematica della difesa della patria, centrale quando si parla di servizio civile volontario. Nell'affrontare questo modulo si privilegerà l'utilizzo di una modalità attiva e partecipata da parte dei volontari, con strumenti quali schede/tracce di riflessione, brainstorming, strumenti multimediali, simulazioni, tecniche del TDO, discussioni e confronti di gruppo. 6 Lavoro per progetti − − − Verifica e valutazione della fase di inserimento dei volontari Analisi dell’andamento del servizio: punti di debolezza e punti di forza Volontari in servizio civile: quale crescita umana e professionale? Dopo circa 4 mesi dall’avvio al servizio, il formatore condurrà i volontari ad analizzare e verificare l’andamento del loro servizio sotto diversi aspetti e cercherà di rispondere ai quesiti aperti che sono sorti in questa prima fase. Allo sviluppo di questo modulo saranno utili questionari, schede di approfondimento, simulazioni. Alla fine di ognuno dei due eventi formativi si effettuerà una verifica, al fine di fare emergere criticità e punti di forza, e dove se ne verificasse la necessità apportare i cambiamenti necessari ad un maggiore efficacia dell’evento. 34) Durata: Moduli formativi Ore lezioni Ore dinamich Totale ore 34 frontali e non form. L’identità del gruppo in formazione 3 6 9 Presentazione dell’Ente 4 0 4 Il lavoro per progetti 3 1 4 Dall’Obiezione di Coscienza al Servizio Civile Nazionale: evoluzione storica, affinità e differenze tra le due realtà 2 2 4 Il dovere di difesa della patria 1 2 3 La difesa civile non armata e nonviolenta 1 3 4 La normativa vigente e la carta di impegno etico 1 1 2 Diritti e doveri del volontario del servizio civile 2 0 2 La solidarietà e le forme di cittadinanza 1 3 4 3 1 4 3 1 4 24 20 44 Servizio civile volontariato nazionale, associazionismo e La protezione civile TOTALE ORE FORMAZIONE GENERALE Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 35) Sede di realizzazione: La sede è scelta sulla base del posizionamento geografico delle sedi di attuazione dei progetti e dalla disponibilità di fruizione della struttura stessa, essendo la formazione di tipo residenziale. Pertanto è previsto che i corsi di formazione generale siano tenuti nelle seguenti sedi: a) Famiglia Aperta Garuccio, via Marsala 157 – 91010 – Trapani (TP) b) Casa famiglia Angeli Custodi, via Sabotino 53, Monacella di Santa Venerina – 95010 – Catania (CT) c) Ass. papa Giovanni XXIII, via Provinciale 11, Linera di Santa Venerina – 95010 – Catania (CT) 36) Modalità di attuazione: In proprio presso l’ente, con formatori dell’ente 35 37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: Nome cognome Luogo di nascita Data di nascita Codice fiscale CONCETTA IABICHINO Scicli (RG) 27/02/79 BCHCCT79B67I535B SCALAMBRINO MARIA Monterotondo( roma) 11/09/61 SCLMPT61P51F611T PATRIZIA LAURA LUBATTI Mondovì (CN) 07/04/63 LBTLRA63D47F351X MARIA CARMELA PARISI Catania (CT 12/02/69 PRSMCR69B5 MARCO LOVATO Legnago (VR) 22/05/66 LVTMRC66E22E512R NICOLA LAPENTA Bra (CN) 09/04/74 LPNNCL74D09B111P 38) Competenze specifiche del/i formatore/i: VEDI ALLEGATI 5 NOME COGNOME COMPETENZE SPECIFICHE NICOLA LAPENTA Responsabile del servizio civile, con esperienza pluriennale di intervento in aree e situazioni di conflitto, formazione al servizio civile di obiettori di coscienza, volontari ed operatori, educazione alla pace. CONCETTA IABICHINO Responsabile di casa famiglia. Animatrice del servizio Obiezione e pace. Esperienza di formazione obiettori di coscienza e volontari SCALAMBRINO MARIA Responsabile casa famiglia. Esperienza pluriennale nell’accoglienza di minori e disabili .Esperienza nel quartiere a rischio fontanelle milo di trapani. Insegnante scuola dell’infanzia, esperienze di animazione Pastorale familiare. PATRIZIA MARIA CARMELA PARISI Responsabile casa famiglia. Laureata in medicina con specializzazione in pediatria. Specializzazione in bioetica e sessuologia. Esperienza pluriennale nell’accoglienza di minori e disabili 36 MARCO LOVATO Responsabile di zona, responsabile casa famiglia, con esperienza di animazione in carcere e quartieri a rischio. Esperienza pluriennale di accoglienza di minori e disabili. Esperienza in attività legate alla lotta alla mafia. LAURA LUBATTI Responsabile casa famiglia. Animatrice e referente per la zona Acireale del servizio Affido dell’APG23. Collaborazione con i comuni, servizi sociali e tribunale per i minori. Animatrice di una compagnia teatrale per ragazzini disagiati e portatori di handicap. 39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: La formazione specifica dei progetti presentati dall'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, si struttura su due livelli: Il primo prevede la partecipazione contemporanea di tutti i volontari in servizio Civile, (all'occorrenza suddivisi in gruppi di max 25 persone), ha carattere residenziale e si realizza in concomitanza degli eventi di formazione generale. Il secondo prevede una serie di incontri periodici, fra i volontari che prestano servizio sul medesimo territorio. La metodologia adottata è classificabile come metodologia attiva in quanto favorisce il coinvolgimento dei volontari, non solo attraverso lezioni frontali, ma anche attraverso lavori di gruppo, simulazioni, esercitazioni, testimonianze e momenti di dibattito. Entrambi i livelli hanno come obiettivo la trasmissione dei contenuti specifici necessari ai volontari per la realizzazione delle azioni previste dal progetto, ma si differenziano per tempistica e periodicità degli eventi formativi. Elementi metodologici generali: • Lezioni frontali • Training • Teatro dell’Oppresso (TDO) • Simulazioni • Giochi di ruolo • Materiali video • Dibattiti • Brainstorming • Lavoro di gruppo • Materiali cartacei (dossier etc.) • Libri e testi • Cd-Rom tematici • Testimonianze e lezioni di esperti in materia • Verifiche periodiche • Utilizzo di risorse formative ed occasioni formative esterne all’ente, eventualmente offerte dal territorio • Cineforum • Laboratori tematici 37 40) Contenuti della formazione: Come indicato al punto 39 la formazione specifica si realizza su due livelli, entrambi volti a fornire le competenze utili per concorrere alla realizzazione degli obiettivi generali e specifici, attraverso le azioni previste dal progetto. PRIMO LIVELLO I contenuti caratterizzanti di questo primo livello, che coinvolge simultaneamente tutti i volontari in servizio civile presso l'ente sono: 1. La relazione d'aiuto (durante il primo corso residenziale) Elementi generali ed introduttivi − Il rapporto “aiutante-aiutato” − Le principali fasi della relazione di aiuto − La fiducia − Le difese all’interno della relazione di aiuto − Presa in carico della persona aiutata − Comunicazione, ascolto ed empatia − Gestione della rabbia e dell’aggressività − Il disagio psicologico dei disabili − L’handicap fisico e psichico − La devianza Elementi di approfondimento suddivisi per aree 1.Area disabili − Il mondo interno del bambino disabile − Il passaggio dalla dipendenza all’autonomia ove è possibile per un disabile − L’attaccamento − Il vissuto psicologico del bambino border line e con gravi disabilità − La gestione dell’aggressività nella relazione con il disabile 2.Area Handicap Psichico − Il vissuto psicologico della persona con handicap psichico − Le principali forme di handicap psichico − Il Burn Out come rischio nelle relazioni educative 3.Area Devianza anche in soggetti disabili − Le radici della devianza − Principali manifestazioni comportamentali della devianza − Il Carcere minorile − La conquista della fiducia e la gestione dell’aggressività nella relazione di aiuto con adolescenti devianti − La devianza in un soggetto disabile 2. Il lavoro per progetti (nel corso dell’ultimo mese di servizio) Verifica, valutazione ed analisi di: − Obiettivi del progetto − Andamento del servizio − Competenze acquisite − Il sistema formativo L’obiettivo di questo ultimo modulo è quello di avere un quadro complessivo e una valutazione di esito, di efficacia ed efficienza del progetto. A tal fine il formatore guiderà il gruppo all’analisi e alla rielaborazione del servizio svolto cercando di 38 cogliere i punti critici e gli aspetti problematici incontrati. Farà emergere i punti di forza e, sulla base di questi, stimolerà il gruppo a migliorare e ri-progettare l’esperienza di servizio civile. Si effettuerà un laboratorio di auto-valutazione delle competenze. In una prima fase di lavoro individuale, ogni volontario ricostruirà la storia del proprio servizio civile: analizzerà le azioni svolte e prenderà in esame le conoscenze, le capacità e le caratteristiche personali necessarie all’espletamento di ognuna di esse. Il formatore, sulla base del lavoro precedente, inviterà ognuno dei volontari a costruire un proprio profilo dal punto di vista delle conoscenze e competenze acquisite ed un ipotesi sul proprio percorso formativo e professionale futuro, che verrà esplicitato in modo assembleare. SECONDO LIVELLO Viaggio formativo nella realtà territoriale dell’ente: - la storia dell’Associazione sul territorio - le strutture presenti sul territorio - ambiti di intervento e risposte alle problematiche sociali dell’associazione sul territorio La relazione educativa con i disabili in situazioni di disagio: - la gestione quotidiana di utenti con vissuto di disagio - la relazione educativa con i portatori di handicap fisico e psichico - affettività e corporeità nei soggetti con handicap fisico e psichico Analisi, rielaborazione e approfondimento dei contenuti emersi in occasione del primo e secondo corso di formazione generale: - la condivisione diretta - la relazione d’aiuto - area i disabili - area handicap fisico e psichico - area devianza Modello e ruolo dell’operatore: - analisi del ruolo dell’operatore - obiettivi e compiti dell’operatore - competenze generali e trasversali - conoscenze tecnico-specialistiche - operatore / volontario: differenze ed analogie di ruolo La disabilità e il reinserimento sociale: - potenzialità e risorse: sviluppo di nuove modalità nel fare e comunicare - l’accessibilità: superamento e gestione delle barriere architettoniche (e non solo) - verso l’autonomia possibile - reinserimento sociale attraverso il lavoro - il supporto alle famiglie naturali/affidatarie di ragazzi/e portatori di handicap fisico e psichico L’affido: - l’inserimento di un minore disabile o di un disabile adulto in struttura di accoglienza: dal benvenuto alla gestione - affido: riferimenti normativi - la famiglia affidataria e quella adottiva - organi di servizio competenti: collaborazione territoriale tra: Servizi sociali, Enti e Tribunale per i minorenni 41)Durata: 39 PRIMO LIVELLO Modulo formativo Quando A La relazione di aiuto: - elementi generali ed introduttivi - elementi di approfondimento suddivisi per aree 14h B Il lavoro per progetti 8h Durata totale primo livello (A+B) 22 h SECONDO LIVELLO E Modulo formativo Quando Durata Viaggio formativo nella realtà territoriale dell’ente Nel corso del primo e del secondo mese 8h La relazione educativa con i disabili in situazioni di disagio Nel corso del terzo e del settimo mese 10 h Analisi, rielaborazione e Nel corso del quarto e sesto approfondimento dei contenuti mese emersi in occasione del primo e secondo corso di formazione generale 8h Modello e ruolo dell’operatore Nel corso del terzo mese 4h La disabilità e il reinserimento sociale Nel corso del quinto e sesto mese 10h L’affido Nel corso dell’ ottavo e nono mese 10h Durata totale secondo livello (E) DURATA TOTALE FORMAZIONE SPECIFICA: 50 h A+B = 72 ORE Altri elementi della formazione 42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: Si rimanda al sistema di monitoraggio verificato in sede di accreditamento Data 23/03/2011 40 Responsabile del Servizio civile nazionale dell’ente Lapenta Nicola ______________________________________________ 41