Università degli studi di Pavia Facoltà di Lettere e filosofia, Scienze Politiche, Giurisprudenza, Ingegneria, Economia Corso di laurea interfacoltà in Comunicazione Interculturale e Multimediale Relatore: Prof.ssa Silvia Luraghi Correlatore: Prof.ssa Cecilia Andorno Tesi di Laurea di Giulia Cuzzoni Anno accademico 2006/2007 Può essere definita come quella comunicazione che avviene quando un messaggio prodotto da un membro di una determinata cultura deve essere ricevuto, compreso e interpretato da un altro individuo appartenente ad una cultura diversa. Lo scopo è quello di analizzare le difficoltà che emergono dal venir meno di un base comune di conoscenze o di una stessa cultura di provenienza per cercare di aumentare e facilitare l’efficacia della comunicazione tra due interlocutori. (Castiglioni, 2006) GLI OSTACOLI ALLA COMUNICAZIONE INTERCULTURALE ANALISI DI ALCUNI DIARI DI STUDENTI CINESI COME ACQUISIRE LA COMPETENZA INTERCULTURALE Fattori che possono rendere vani i tentativi dell’interlocutore di stabilire una relazione con una persona proveniente da una cultura diversa. Possono: Causare fraintendimenti Ridurre l’efficacia della comunicazione Compromettere il buon esito della comunicazione LaRay Barna li divide in: Assunto di similarità Differenze linguistiche Fraintendimenti non verbali Preconcetti e stereotipi Tendenza a giudicare Forte ansia Si tratta di diari di alcuni studenti cinesi che hanno partecipato al Programma Marco Polo e frequentato un corso di italiano presso l’università di Pavia ? Conoscere una cultura molto diversa dalla nostra , la cultura cinese, e tentare di capirne le modalità di comunicazione e di espressione. Cos’è il Programma Marco Polo Caratteristiche testuali Stile di comunicazione Orientamenti valoriali Alto contesto Stile indiretto Stile circolare Stile accomodazione Stile cognitivo E’ un Programma creato e sviluppato dalla CRUI su diretta sollecitazione della Presidenza della Repubblica Italiana per incrementare la presenza di studenti cinesi nelle Università Italiane. Corso Propedeutico di Lingua Italiana • Durata 6 mesi (marzo-settembre 2007) • Acquisizione delle competenze linguistiche e culturali Professori Tutor Aule tecnologiche Visite guidate, attività di Tandem, feste Diari “normali” Diari degli studenti cinesi Tipo di testo Prosa narrativa in cui chi scrive registra ogni giorno fatti, sensazioni, pensieri. Prosa narrativa che contiene esperienze autobiografiche e personali. Destinatario Il destinatario coincide con l’autore Il destinatario è diverso dall’autore Tipo di scrittura Scrittura spontanea Scrittura “condizionata” e non istintiva Temi trattati Temi scelti dall’autore Temi talvolta proposti dai docenti Linguaggio utilizzato Informale e privato Informale e privato Scarsa dimestichezza nell’adeguarsi ad un nuovo sistema di segni I cinesi adottano lo stile di comunicazione ad “alto contesto” Cornici di comunicazione ad alto e a basso contesto CAC (alto contesto) CBC (basso contesto) Valori orientati al gruppo Valori individualistici E’ importante salvare la faccia per entrambi gli interlocutori E’ importante salvare la faccia per la propria autostima Logica a spirale Logica lineare Stile indiretto Stile diretto Stile orientato allo status Stile orientato alla persona Stile orientato alla modestia Stile orientato all’autopromozione Stile orientato all’ascoltatore Stile orientato all’emittente Comprensione basata sul contesto Comprensione basata sul messaggio verbale Fonte: Ting-Toomey (1999) Nei diari: Struttura morfologica e sintattica della lingua cinese : Ordine rigido delle parole Struttura topic-comment Le risposte negative sono considerate maleducate: “No!” “Forse”, “Vedremo”, “Ci penserò”… Si omettono all’inizio del testo: i punti che verranno argomentati le conclusioni cui si vuole giungere Si inseriscono: informazioni “inutili” dettagli che fanno da contesto Oggi è sabato. Mi sono preparato per andare a Perugia perché lì ci sono molti miei amici. Quando sono arrivato alla stazione di Pavia ho comprato il biglietto e poi ho aspettato il treno. Ma dopo un’ora il treno non è arrivato. Non sapevo cosa era successo e poi ho telefonato ad Enzo che mi ha detto che il treno italiano era in ritardo. Dopo la telefonata ho deciso di prendere l’autobus.. Ma ho preso l’autobus sbagliato. Dopo..mi sono perso! A Milano …. non c’era il treno per Perugia..Adesso sono triste! E’ lo stile di comunicazione utilizzato nelle situazioni di conflitto dagli asiatici elaborato da M. Hammer , il quale ha elaborato un semplice modello degli stili interculturali più diffusi al mondo. Si riscontra per: Approccio indiretto Bassa espressività emotiva Ambiguità per mantiene aperte più posizioni Tendenza a frenare le emozioni e a rispettare i sentimenti delle parti coinvolte Evitare confronto intellettuale e relazionale Da una ricerca di M. Bennet in Cina: “La descrizione degli eventi include i sentimenti di chi descrive l’evento” Collettivismo Feng Shui Insegnamenti di Confucio LI (regole di condotta) GUANXI (relazione) REQING (scambio sociale) KEQI (ospitalità) LIAN (rispettabilità) Orientamento al passato Trarre degli insegnamenti dalle esperienze passate per fare più attenzione in futuro Orientamento all’attività Forte volontà di raggiunge gli obbiettivi prefissati EFFICACIA APPROPRIATEZZA Abilità degli interlocutori negli scambi interculturali Ciò che è ritenuto adatto e appropriato in una data situazione all’interno di una cultura Secondo Bennet … MINDSET SKILLSET Riconoscimento della differenze Mantenimento di un atteggiamento positivo Identificare aree di incomprensione Scegliere il comportamento appropriato MODELLO DI SENSIBILITA’ INTERCULTURALE di Milton J. Bennet Mostra come viene acquisita la competenza interculturale. L’esperienza della differenza viene integrata in una prospettiva soggettiva. L’esperienza della differenza è sofisticata La competenza nelle relazioni internazionali cresce potenzialmente LE FASI IN CUI SI DIVIDE IL MDSI di Milton J. Bennet Esperienza della differenza NEGAZIONE DIFESA MINIMIZZAZIONE ACCETTAZIONE ADATTAMENTO INTEGRAZIONE