Economia Economia - dal greco οἴκοςνόμος composto da οἴκος (oikos), "casa" inteso anche come "beni di famiglia", e νόμος (nomos), "norma" o "legge" e quindi "regole della casa" ma anche, più estensivamente, "gestione del patrimonio", "amministrazione"- è la scienza che analizza la produzione, lo scambio, la distribuzione ed il consumo di beni e servizi. L'economia è, pertanto, la scienza che studia le scelte compiute dai singoli e della società, per impiegare risorse allo scopo di produrre vari tipi di beni e servizi, nonché le scelte volte a distribuire questi ultimi tra gli individui e i gruppi sociali per soddisfare al meglio i bisogni individuali e collettivi. Con tale termine si intende, inoltre, il sistema di organizzazione delle attività di tale natura poste in essere da un insieme di persone, organizzazioni e istituzioni ovvero un sistema economico. L’economia e la questione ambientale Cosa è l’economia? ◦ L’economia è una scienza che studia il comportamento degli uomini nelle loro relazioni con l’ambiente. Economia = Ecologia/etologia della specie umana? ◦ Esistono molte similitudini ma anche alcune fondamentali differenze. ◦ Le specie animali e vegetali si adattano all’ambiente invece l’uomo adatta l’ambiente ai propri bisogni ◦ Il problema principale dell’economia dell’ambiente è proprio quello di valutare in che modo e con quali limitazioni è possibile adattare l’ambiente alle necessità umane. Lezione n. 1 Schema di funzionamento di un sistema economico Lavoro (manuale, intellettuale o imprenditoriale) Prodotti Imprese Famiglie Pagamenti Reddito Lezione n. 1 L’economia in pillole Ruolo dell’economia: ◦ Studiare le modalità secondo le quali la società impiega le risorse che ha a disposizione per soddisfare i bisogni degli individui che la compongono. ◦ Classificazione tradizionale delle risorse: Terra, Lavoro, Capitale La modalità di organizzazione della società al fine di realizzare lo scopo dell’economia è detto Sistema economico Storicamente la società ha sperimentato diversi sistemi economici, diversi, a seconda di chi possedeva le risorse. ◦ Sistema economico semplice (villaggio) Ogni individuo possedeva la terra, il lavoro ed il capitale. ◦ Sistema economico capitalista Alcuni individui posseggono il capitale e la terra, altri individui posseggono il lavoro ◦ Sistema economico socialista La “società” possiede la terra, il lavoro ed il capitale. ◦ Sistema capitalistico sociale Lezione n. 1 Funzioni del sistema economico Stabilire quali prodotti realizzare Stabilire in che modo impiegare le risorse per realizzare i prodotti Trovare un modo per distribuire i prodotti (la ricchezza) fra i diversi individui della società Garantire la crescita della produzione e quindi della ricchezza (del benessere) individuale. Le funzioni del sistema economico sono tenute sotto stretto controllo da parte dei governi e regolate da specifiche leggi Lezione n. 1 La crescita del sistema economico Il cosiddetto “circolo virtuoso” 1. Per accrescere la propria ricchezza gli individui aumentano la produzione 2. L’aumento della produzione produce aumento di reddito 3. L’aumento di reddito produce aumento di consumo 4. L’aumento di consumo induce un aumento della produzione 5. Ecc. ecc. ecc. La recessione, ovvero il “circolo vizioso” 1. Una qualsiasi causa produce una diminuzione della produzione 2. La diminuzione della produzione produce diminuzione del consumo 3. La diminuzione del consumo provoca una diminuzione della produzione 4. Ecc. ecc. ecc. Lezione n. 1 PIL, ricchezza e benessere La crescita di un sistema economico (sviluppo) viene generalmente valutata in termini di crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) Il PIL è il valore dei beni e servizi prodotti in una nazione E’ anche possibile dimostrare che il PIL corrisponde alla somma dei redditi percepiti dalle famiglie di una nazione. Il PIL, come indice di ricchezza, è stato spesso considerato l’indice di benessere della società Le politiche dei diversi governi considerano il PIL ed il suo tasso di crescita uno dei parametri più importanti per prendere decisioni. Lezione n. 1 Lo sviluppo sostenibile Storia del concetto di Sviluppo Sostenibile ◦ Il termine “Sviluppo sostenibile” entra nel linguaggio prima specialistico poi comune dopo gli anni 80, dopo che è stato ufficialmente adottato dall’ONU nel rapporto “Our common Future” redatto dalla commissione ambiente e sviluppo dell’UNEP. (United Nation Environmental Program). La definizione di sviluppo sostenibile viene introdotta con il rapporto della commissione ambiente (il c.d. rapporto Bruntland), come: “quella forma di sviluppo che riesce a soddisfare i bisogni delle attuali generazioni senza compromettere tale possibilità per le generazioni future. Questo concetto comporta un bilanciamento fra fattori ecologici economici e sociali”. Lezione n. 1 COME FUNZIONA UN’IMPRESA Imprenditore (proprietario unico o soci) Management BENI E SERVIZI € Fornitori Personale INPUT FRONTIERA DEL MAKE OR BUY Capitale fisico Risorse intangibili Clienti € INTERSCAMBIO SUL MERCATO RASSEGNA DI ALCUNE TEORIE ECONOMICHE 1776 Adam Smith (La ricchezza delle nazioni) Divisione del lavoro interdipendenza sociale necessità del mercato Fede nella “mano invisibile” regolazione spontanea del sistema economico senza bisogno di interventi esterni Libero scambio a livello interno e internazionale e “interventistico” dello Stato in economia ruolo non protezionistico 1867 Karl Marx (Il capitale) Valore, plusvalore, pluslavoro (scambio tra merci e denaro) Introduzione delle macchine impoverimento dei lavoratori + Caduta tendenziale del tasso di profitto crisi della società capitalista Concezione marxiana come premessa alle dottrine economiche socialiste/comuniste (economie pianificate) RASSEGNA DI ALCUNE TEORIE ECONOMICHE Dopo il 1870 Economisti neoclassici (Walras, Marshall, Pareto, …) Equilibrio del mercato attraverso il modello domanda/offerta “Marginalismo” massimizzazione dell’utilità per imprenditori e consumatori XX secolo Milton Friedman John M. Keynes (scuola monetarista) Studi sulla teoria quantitativa della moneta Inflazione come fenomeno monetario, non utile per risolvere la disoccupazione nel lungo periodo Controllo della crescita della massa monetaria Libero mercato rifiuto di qualsiasi intervento dello Stato in economia Rifiuto della teoria degli stakeholder e della responsabilità sociale d’impresa “La responsabilità sociale di un’impresa è generare profitti” In caso di crisi (insufficiente domanda) necessità di un intervento pubblico in economia (politiche fiscali e monetarie) per garantire la piena occupazione Ispirazione al new deal di Roosevelt per uscire dalla grande crisi del ‘29 TEORIE DELL’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO Taylorismo identificare per ogni mansione da svolgere un lavoratore adatto raggiungimento degli obiettivi al rischio di alienazione Fordismo forma di produzione basata principalmente sull'utilizzo della tecnologia (catena di montaggio) per incrementare la produttività idea della possibilità di una crescita illimitata della quantità di merci prodotte e degli insediamenti produttivi (fabbriche) sul territorio gigantismo degli impianti diminuzione dei costi di trasporto + tecnologie a più alto rendimento aumento della quantità di beni prodotti + diminuzione dei prezzi + miglioramenti salariali produzione e consumo di massa miglioramento della qualità della vita, ma anche spinta all’omologazione LE FUNZIONI AZIENDALI Approvvigionamento R&S Produzione Risorse umane e organizzazione Marketing Sistemi informativi Vendite Amministrazione Pianificazione e controllo Distribuzione (logistica) LA GESTIONE AZIENDALE La gestione è l’insieme di operazioni compiute in vista del raggiungimento dei fini aziendali. Si svolge ininterrottamente durante tutta la vita dell’azienda, anno 1 anno 2 anno 3 anno 4 anno 5 anno 6 Analogia con il concetto di film […] anno N LA GESTIONE AZIENDALE E IL BILANCIO D’ESERCIZIO Per ragioni legali e fiscali, si può immaginare la vita (gestione) dell’impresa divisa in periodi amministrativi, che prendono il nome di esercizi e che coincidono, di solito, con l’anno solare. Uno dei principali adempimenti dell’impresa è il Bilancio d’esercizio, strumento contabile che “fotografa” la situazione economica e patrimoniale al termine di ogni periodo amministrativo. anno 1 anno 2 anno 3 anno 4 anno 5 anno 6 […] Analogia con il concetto di fotografia anno N FINALITÀ E ARTICOLAZIONE DEL BILANCIO D’ESERCIZIO Finalità • rispondere a norme di legge • predisporre informazioni sull’andamento della gestione dell’impresa CONTO ECONOMICO Contiene i ricavi e i costi di competenza dell’esercizio + Ricavi STATO PATRIMONIALE Descrive la situazione patrimoniale in termini di attività, investimenti, fonti di finanziamento, capitale netto Attivo •Passivo - Costi • Attività • Passività = Risultato d’esercizio • Investimenti • Patrimonio netto Se > 0 utile Se < 0 perdita NOTA INTEGRATIVA Illustra le modalità di redazione del bilancio, allo scopo di favorirne la comprensione Una storia: nel XIV secolo la peste nera spazzò via in pochi anni un terzo della popolazione europea; che cosa accadde dei salari e della rendita terriera? Gli effetti furono un aumento della ricchezza per la classi inferiori (i salari dei proletari aumentarono) e una riduzione del reddito dei proprietari terrieri (riduzione delle rendite). 17