POF 2011/2012 I.C. “Cecco Angiolieri” Siena
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La valutazione è un elemento pedagogico fondamentale delle programmazioni
didattiche, senza cui non si potrebbero seguire i progressi dell’alunno rispetto agli
obiettivi ed ai fini da raggiungere durante la sua permanenza a scuola.
Tra questi vi sono:
l’acquisizione e la trasmissione dei contenuti disciplinari (il sapere);
la capacità di trasformare in azioni i contenuti acquisiti (il saper fare);
la capacità di interagire e di tradurre le conoscenze in comportamenti (il saper
essere).
La Scuola valuta anche le competenze trasversali che attengono, oltre che agli
obiettivi cognitivi, anche agli obiettivi comportamentali riferiti cioè al comportamento
sociale.
• La valutazione diagnostica o iniziale serve ad individuare, attraverso la
somministrazione di prove d’ingresso, il livello di partenza degli alunni, ad
accertare il possesso dei pre-requisiti.
• La valutazione formativa o in itinere è finalizzata a cogliere, informazioni
analitiche e continue sul processo di apprendimento. Favorisce anche
l’autovalutazione da parte degli studenti e fornisce ai docenti indicazioni per
attuare correttivi all’azione didattica.
• La valutazione sommativa o finale consente un giudizio/voto sulle competenze
al termine dell’anno scolastico.
La valutazione è un processo dinamico molto complesso, il cui fine principale deve
essere quello di favorire la promozione umana e sociale dell’alunno, la stima verso se
stesso, la sua capacità di autovalutarsi e di scoprire i punti di forza e i punti di
debolezza.
L’accertamento, il monitoraggio e il controllo dei processi compiuti dagli alunni,
rispetto alle attese, agli obiettivi prefissati ed ai livelli di competenza, accompagnano
costantemente l’azione didattico-educativa.
La valutazione suppone, prove oggettive (verifiche) da strutturare in base alle
competenze individuate dai docenti, ma ad essa, in sede di giudizio finale, concorrono
anche fattori aggiuntivi, quali il cammino individuale scolastico dell’alunno (impegno,
serietà, attenzione, autonomia e progressi nel processo di apprendimento,
raggiungimento dei minimi obiettivi dei saperi essenziali, la realtà della sua classe).
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STRUMENTI DI VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’ INFANZIA :
OSSERVAZIONI SISTEMATICHE individuali e di gruppo sul comportamento
rispetto a:
1. comunicazione
2. relazione
3. esplorazione
4. produzione
effettuate con:
- chek - list
DOCUMENTAZIONE del processo di sviluppo per:
-
rendere visibile i traguardi, le competenze, i miglioramenti, gli stati d’animo;
rendere visibile il progetto educativo
creare un’identità di gruppo;
creare un’ immagine;
costruire un archivio della memoria;
osservarsi nei progressi;
effettuata con:
- disegni
- taccuino degli appunti
- schede grafico-operative
- macchina fotografica
- videocamera
AUTOVALUTAZIONE del bambino effettuata con schede strutturate con la dicitura:
MI PIACE
NON MI PIACE
Nelle scuole primaria e secondaria di I grado, le competenze e le capacità maturate
vengono verificate e comunicate agli alunni coinvolgendoli in un processo di
autovalutazione e di convinzione delle possibilità di crescita formativa che devono
essere recuperate, potenziate e consolidate.
POF 2011/2012 I.C. “Cecco Angiolieri” Siena
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Nel valutare l’alunno vengono tenuti presenti:
•
- la capacità di inserimento attivo e propositivo dell’alunno nella vita
comunitaria;
•
- l’ interesse, la partecipazione, la collaborazione e la cooperazione con
compagni e docenti;
•
- stili, processi di apprendimento e di acquisizione di metodi e di abilità;
•
- il senso di responsabilità e la capacità di maturare autonomia e originalità;
•
- abilità e competenze acquisite in rapporto alle condizioni di partenza;
•
- situazioni socio-ambientali e difficoltà di natura personale o sociale che gli
alunni hanno incontrato e processi attivati per superarle.
L’atto valutativo viene attuato, ai fini procedurali, in due momenti fondamentali:
• MOMENTO DELLA MISURAZIONE
• MOMENTO DELLA VALUTAZIONE
Il momento della misurazione prevede:
•
LA COSTRUZIONE DELLA PROVA OGGETTIVA
•
LA DETERMINAZIONE DEL CRITERIO DI VALUTAZIONE DELLA PROVA
•
LA REGISTRAZIONE E LA TABULAZIONE DEI RISULTATI.
LE PROVE OGGETTIVE
•
Questionari;
•
griglie di osservazione;
•
prove strutturate o semi-strutturate;
•
colloqui individuali e di gruppo;
•
prove scritte e/o grafiche;
•
ricerche e produzioni di lavori individuali e di gruppo;
Le prove vengono costruite dai docenti per classi parallele e seguendo i criteri
generali fissati dal Gruppo di Miglioramento; esse sono articolate in una serie di items
a cui viene attribuito un punteggio.
I risultati conseguiti vengono registrati in uno schema e/o griglia per consentire ai
docenti e agli stessi alunni di avere un quadro di sintesi e saranno comunicati per
iscritto alla famiglia tramite annotazione sul libretto scolastico o sul diario, con firma
di avvenuta visione.
I docenti, inoltre, registrano le varie valutazioni e le osservazioni sistematiche sul
processo di formazione degli alunni sui propri registri personali. Nei consigli di classe
si discute dell’andamento educativo-dodattico, dei livelli di crescita degli alunni e
delle verifiche delle attività svolte e da programmare.
POF 2011/2012 I.C. “Cecco Angiolieri” Siena
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I risultati raggiunti dagli alunni ed i processi attivati vengono comunicati alle famiglie
negli incontri bimestrali ed in quelli di presa visione delle schede personali di
valutazione alla fine del 1° e del 2° quadrimestre.
Le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e certificate al termine della
Scuola Primaria e al termine della Scuola Secondaria di 1°grado.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Ai sensi e per gli effetti dell'art. 4, comma 4 del D.P.R. 275/1999 e dell’art. 1, c. 5
del D.P.R. 122/2009, la valutazione e l’attribuzione dei voti disciplinari verrà
effettuata sulla base dei criteri di seguito riportati.
1. La gamma dei voti decimali da 0 a 10 viene ripartita in intervalli, di seguito
denominati “range”, cui corrisponde ciascuno una situazione di apprendimento
determinata e riconoscibile.
I “range” e le corrispondenti situazioni d’apprendimento sono riportati nella tabella
che segue:
PUNTEGGIO
TOTALE
MISURABILE
0-6
7-12
13-15
16-18
19-21
22-24
25-27
28-30
RANGE
SITUAZIONI DI APPRENDIMENTO
Deconcentrazione
Funzioni attentive, di concentrazione e di interesse carenti in misura
tale da compromettere forme significative di apprendimento
disciplinare
Deficit di elaborazione
Strutture di base non in grado di consentire l'elaborazione
dell'informazione disciplinare
Fase pre-disciplinare
Conoscenza di frammenti disorganici di contenuti disciplinari
Assistenza
Con l'assistenza e la guida dell'insegnante l'alunno manifesta le abilità e
le conoscenze essenziali dei linguaggi specifici
Padronanza
l'alunno ha conseguito gli obiettivi disciplinari
Padronanza
L’alunno ha conseguito pienamente gli obiettivi disciplinari, operando in
maniera autonoma
Autonomia cognitiva
L’alunno, in aggiunta alla padronanza dei linguaggi specifici, mostra
particolare attenzione e rielaborazione personale
Eccellenza
L’alunno, in aggiunta alla padronanza dei linguaggi specifici, mostra
attenzione, impegno, rielaborazione personale, approfondimenti e
collegamenti interdisciplinari
1-2
3-4
5
6
7
8
9
10
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2. I docenti, sulla base delle rilevazioni effettuate e delle situazioni di apprendimento
riportate nella tabella, attribuiscono a ciascun alunno, per ciascuna disciplina, il
“range” rappresentativo dell’effettivo livello di profitto disciplinare conseguito.
3. Ove il “range” comprende più voti, i docenti attribuiscono il voto meglio
rappresentativo del livello di preparazione disciplinare dell’ alunno.
4. I docenti, in aggiunta al voto determinato secondo le specificazioni dei punti
precedenti, hanno a disposizione un ulteriore punteggio, denominato "punteggio
integrativo", sino ad un massimo di due punti decimali, per riconoscere meriti
particolari, progressi in atto, compensare situazioni di svantaggio sociale, psicologico
ecc.
5. Agli alunni che, insufficienti in una o più discipline, raggiungono una votazione
positiva per effetto del punteggio integrativo di cui al precedente punto 4, viene
attribuito il voto "sei decimi".
6. Nel verbale di scrutinio, in relazione agli alunni di cui al precedente punto 5, viene
riportata la motivazione dell'attribuzione del punteggio integrativo; ai
genitori/affidatari dei medesimi alunni viene inviata una comunicazione riservata nella
quale sono evidenziate le carenze disciplinari rilevate.
7) I voti disciplinari, determinati secondo le procedure di cui ai punti precedenti, sono
riportati, a cura dei docenti, nel documento di valutazione.
8) I voti disciplinari per gli alunni diversamente abili vengono determinati secondo le
specifiche procedure previste dal P.E.I. di cui all’art. 12, comma 5 della L.104/92.
GRIGLIA VOTO DI CONDOTTA
Il decreto legge 137, convertito il 29 ottobre 2008 in legge, introduce il voto in
condotta come elemento che “concorre alla valutazione complessiva dello studente e
determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o
all’esame conclusivo del ciclo” (art. 2).
GIUDIZIO DI COMPORTAMENTO
Interesse costante e curioso, e partecipazione
LIVELLO DI COMPORTAMENTO
VOTO
ESEMPLARE
10
assidua alle lezioni, responsabilità e autodisciplina nel
lavoro scolastico e domestico, regolare e serio
svolgimento dei compiti scolastici, comportamento
corretto e non violento, eccellente socializzazione e
interazione attiva e costruttiva nel gruppo classe,
pieno rispetto di sé, degli altri, dell’ambiente,
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consapevole accettazione della diversità, scrupoloso
rispetto delle regole, delle norme di sicurezza.
Vivo interesse e attiva partecipazione alle
OTTIMO
9
DISTINTO
8
BUONO
7
SUFFICIENTE
6
INSUFFICIENTE
<6
lezioni,costante adempimento dei lavori scolastici,
comportamento corretto ed educato, ottima
socializzazione e ruolo positivo e collaborazione nel
gruppo classe, pieno rispetto di sé, degli altri e
dell’ambiente, consapevole accettazione della
diversità, scrupoloso rispetto delle regole e delle
norme di sicurezza.
Attenzione e partecipazione alle attività scolastiche,
regolare svolgimento dei compiti assegnati,
comportamento per lo più corretto ed educato, buona
socializzazione e normale partecipazione al
funzionamento del gruppo classe, discreto rispetto di
sé, degli altri e dell’ambiente, accettazione della
diversità, osservanza regolare delle norme relative
alla vita scolastica.
Comportamento non sempre corretto e rispettoso
delle regole. Incostanza nell’impegno e poca
consapevolezza del proprio dovere.
Esempi di inosservanza del regolamento interno.
Saltuario disinteresse e poca partecipazione alle
attività scolastiche. Occasionale disturbo delle
lezioni, rapporti problematici e comportamento poco
corretto. Inadeguatezza nello svolgere il proprio
dovere e mancanza di impegno.
Episodi persistenti di inosservanza del regolamento
interno che indicano la volontà di non modificare
l’atteggiamento; completo disinteresse e scarsa
partecipazione alle attività scolastiche. Rapporti
problematici e comportamento scorretto verso
compagni e personale scolastico. Funzione negativa
nel gruppo classe, carenza di impegno e di
consapevolezza della propria situazione
comportamentale.
A scalare dal voto corrispondente al normale comportamento proprio di ogni alunno:
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0,50
Per ogni rapporto disciplinare sul registro di classe
0,50
Danno agli arredi e alle strutture scolastiche con relativo risarcimento
Da 1 a 2
Per ogni provvedimento di sospensione. Per ogni provvedimento preso dal consiglio di
disciplina
COMPETENZE DISCIPLINARI DA CERTIFICARE
ALLA FINE DELLA CLASSE V DELLA SCUOLA
PRIMARIA
Competenze linguistiche: comprensione dei
contenuti di semplici testi; impiego di registri
linguistici in relazione al contesto; produzione di
testi in forme adeguate a scopo e a destinatario.
ALLA FINE DELLA CLASSE III DELLA
SCUOLA SECONDARIA 1°GRADO
Asse dei linguaggi
lingua italiana
• Padroneggiare gli strumenti espressivi ed
argomentativi indispensabili per gestire
l’interazione comunicativa verbale in vari contesti
• Leggere comprendere e interpretare testi
scritti di vario tipo
Competenze in lingue comunitarie: inglese: livello
A1* (comprensione e utilizzo di espressioni d’uso
quotidiano; interazione colloquiale con altri su
argomenti personali; scrittura di semplici frasi).
• Produrre testi di vario tipo in relazione ai
differenti scopi comunicativi
lingua straniera
• Utilizzare la lingua FRANCESE per i principali
scopi comunicativi ed operativi
• Utilizzare la lingua INGLESE per i principali
scopi comunicativi ed operativi
altri linguaggi
• Padroneggiare le diverse tecniche espressive e
fruire in modo sempre più consapevole del
patrimonio artistico , letterario e musicale
• Utilizzare e produrre testi multimediali
Competenze matematiche: lettura della realtà e
risoluzione di semplici problemi; raccolta,
organizzazione e interpretazione di dati;
padronanza e utilizzo dei concetti elementari
della matematica.
Asse matematico
• Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo
aritmetico ed algebrico,
rappresentandole anche sotto forma grafica
• Confrontare ed analizzare figure geometriche,
individuando invarianti e
relazioni
• Individuare le strategie appropriate per la
soluzione dei problemi
• Analizzare dati e interpretarli sviluppando
deduzioni e ragionamenti sugli
stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni
grafiche, usando
consapevolmente gli strumenti di calcolo e le
POF 2011/2012 I.C. “Cecco Angiolieri” Siena
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potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di tipo informatico
Competenze scientifiche: individuazione e
comprensione di fenomeni naturali attraverso il
Asse scientifico – tecnologico
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni
metodo di indagine scientifica. Acquisizione di
appartenenti alla realtà
atteggiamento di cura e di rispetto verso
naturale e artificiale e riconoscere nelle varie
l’ambiente sociale e naturale
forme i concetti di sistema e
Competenze tecniche e informatiche: utilizzo
semplice di strumentazione tecnologica; impiego
della videoscrittura, dei principali programmi
informatici; accesso e utilizzo del web.
di complessità
• Analizzare qualitativamente e quantitativamente
fenomeni legati alle
trasformazioni di energia a partire dall’esperienza
• Orientarsi fino alla consapevolezza delle
potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel
contesto culturale e sociale in cui vengono
applicate
Competenze storico-geografiche: orientamento
spazio-temporale e identificazione intuitiva delle
peculiari caratteristiche fisico-antropologiche del
territorio; uso della documentazione e della
osservazione per conoscere realtà storiche e
geografiche.
Asse storico – sociale
• Comprendere il cambiamento e la diversità dei
tempi storici in una
dimensione diacronica attraverso il confronto fra
epoche e in una
dimensione sincronica attraverso il confronto fra
aree geografiche e
culturali
• Collocare l’esperienza personale in un sistema di
regole fondato sul
reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla
Costituzione, a tutela
della persona, della collettività e dell’ambiente
• Riconoscere le caratteristiche essenziali del
sistema socio economico per
orientarsi nel tessuto produttivo del proprio
territorio
POF 2011/2012 I.C. “Cecco Angiolieri” Siena
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COMPETENZE TRASVERSALI DA
CERTIFICARE ALLA FINE DELLA CLASSE V
DELLA SCUOLA PRIMARIA
ALLA FINE DELLA CLASSE III DELLA
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
• Imparare ad imparare
Costruire il proprio apprendimento utilizzando le
informazioni ricevute.
• Progettare
Elaborare e realizzare semplici progetti di
apprendimento.
• Comunicare
Comprendere semplici messaggi utilizzando i
linguaggi di base;
Esprimere eventi e stati d‟ animo utilizzando i
linguaggi di base.
• Collaborare e partecipare
Interagire in gruppo accettandone le regole nel
rispetto degli altri.
• Risolvere problemi
Affrontare semplici situazioni problematiche
utilizzando contenuti e metodi delle diverse
discipline
• Individuare collegamenti e relazioni
Individuare e rappresentare fenomeni ed eventi
disciplinari cogliendone analogie e differenze.
• Imparare ad imparare
Organizzare l’ apprendimento utilizzando le
informazioni ricevute.
• Progettare
Elaborare e attività seguendo la logica della
progettazione.
• Comunicare
Comprendere messaggi diversificati utilizzando
linguaggi e supporti diversi;
Esprimere eventi, fenomeni e stati d‟ animo
utilizzando linguaggi e supporti diversi.
• Collaborare e partecipare
Interagire in gruppo gestendo la conflittualità,
nel rispetto dei diritti fondamentali degli altri.
• Risolvere problemi
Affrontare situazioni problematiche proponendo
soluzioni, utilizzando contenuti e metodi delle
diverse discipline
• Individuare collegamenti e relazioni
Individuare e rappresentare collegamenti e
relazioni tra fenomeni ed eventi e concetti
disciplinari cogliendone analogie e differenze.
• Acquisire e interpretare l’informazione
Acquisire la capacità di analizzare l’informazione
ricevuta attraverso diversi strumenti
comunicativi.
• Acquisire e interpretare l’informazione
Essere disponibili a ricercare informazioni utili
al proprio apprendimento.
POF 2011/2012 I.C. “Cecco Angiolieri” Siena
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AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
L’ attività di autoanalisi e autovalutazione si riconduce essenzialmente a questi due
aspetti:
• il controllo dei percorsi attivati e dei risultati ottenuti, che sono la premessa
per il miglioramento dell'Istituzione Scolastica e servono a favorire la crescita
del dialogo tra le varie parti e ad orientare le iniziative da attuare per
conseguire gli obiettivi prefissati;
• le innovazioni in campo didattico-educativo-organizzativo, che questo Istituto
intende perseguire, le quali esigono sistemi di monitoraggio e di valutazione dei
risultati ottenuti rispetto a quelli preventivati.
Nel processo di autovalutazione trovano legittimo spazio anche elementi di valutazione
esterna; il confronto tra valutazione interna ed esterna può contribuire ad evitare il
rischio dell'autoreferenzialità.
L'autovalutazione di Istituto si concentra prioritariamente su:
1. valutazione degli apprendimenti, anche tramite i test proposti dall'INVALSI;
2. il grado di soddisfazione delle varie componenti;
3. la partecipazione della componente genitori;
4. i progetti in collaborazione con gli EE.LL. e le agenzie formative del territorio.
Per l'attuazione delle attività previste, il Collegio dei Docenti ha nominato un Gruppo
di miglioramento, che si fa carico di definire in dettaglio gli obiettivi specifici annuali
e gli aspetti organizzativi necessari al loro raggiungimento; si impegna, inoltre, a
tenere coinvolti ed interessati sulle attività di autovalutazione tutti i soggetti
dell'Istituzione Scolastica. Verranno, inoltre, somministrati questionari all’intera
comunità (alunni, docenti, genitori e personale ATA), centrati sui seguenti indicatori:
•
sicurezza della struttura;
•
funzionalità della struttura;
•
efficienza dei servizi offerti (mensa, trasporto, segreteria);
•
organizzazione della didattica (orario, compiti, disponibilità dei docenti,
condivisione dei criteri formativi, rapporti coi docenti);
•
efficacia dei processi attivati (confronto tra obiettivi programmati e risultati
conseguiti);
•
rapporti presidenza-utenza / docenti-alunni / docenti-genitori / utenzapersonale ATA;
•
economicità nell’utilizzo delle risorse (professionali interne, locali e finanziari);
POF 2011/2012 I.C. “Cecco Angiolieri” Siena
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•
customer satisfation.
Saranno sottoposti a valutazione interna anche i progetti didattici
EXTRACURRICOLARI.
VALUTAZIONE ESTERNA
È di competenza dell’INVALSI ( ISTITUTO NAZIONALE PER LA VALUTAZIONE
DEL SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE) che procede, con
metodo statistico, attraverso verifiche periodiche, alla:
•
valutazione degli apprendimenti degli alunni nella seconda e quinta classe della
scuola primaria e della prima, seconda e terza classe della scuola secondaria di I
grado;
•
valutazione complessiva dell’ Offerta Formativa delle Istituzioni scolastiche.
Protocollo di Accoglienza per Alunni Stranieri
PREMESSA
Questo documento intende presentare un modello di accoglienza che illustri una
modalità pianificata, con la quale affrontare e facilitare l’inserimento scolastico degli
alunni stranieri, in particolare di quelli che si iscrivono ad anno scolastico iniziato.
Il protocollo costituisce uno strumento di lavoro e come tale può essere integrato e
rivisto secondo le esigenze e le risorse della scuola.
FINALITA’
Attraverso le indicazioni contenute nel protocollo di accoglienza, il Collegio dei
docenti si propone i seguenti obiettivi:
• Definire pratiche condivise all’interno dell’Istituto in tema di accoglienza di
alunni stranieri;
• Facilitare l’ingresso a scuola dei ragazzi stranieri e sostenerli nella fase di
adattamento al nuovo ambiente,
• Favorire un clima di accoglienza nella scuola,
• Entrare in relazione con la famiglia immigrata;
• Promuovere la collaborazione fra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza e
dell’educazione interculturale.
POF 2011/2012 I.C. “Cecco Angiolieri” Siena
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CONTENUTI
Il protocollo d’accoglienza:
• Prevede la costituzione di una Commissione di Accoglienza,
• Contiene criteri e indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento a scuola
degli alunni stranieri;
• Traccia fasi e modalità dell’accoglienza a scuola, definendo compiti e ruoli degli
operatori,
• Propone modalità di interventi per l’apprendimento della lingua italiana e dei
contenuti curricolari.
•
LA COMMISSIONE DI ACCOGLIENZA
La commissione di accoglienza è formata:
• Dal D.S. che la presiede;
• Dalla F.S. Area “Interventi e servizi per gli studenti” (integrazione alunni
stranieri)
• Dai membri della commissione nominati ad inizio dell’anno scolastico.
E’ aperta alla collaborazione di alunni, possibilmente della stessa nazionalità, che
possono aiutare il nuovo compagno grazie alla conoscenza della lingua d’origine,
all’apporto dei genitori e di quanti si rendano disponibili a dare un contributo per
l’accoglienza.
Ha il compito di seguire le fasi dell’inserimento degli alunni stranieri di recente
immigrazione, a partire dal momento della richiesta di iscrizione a scuola.
La commissione di accoglienza, sempre in collaborazione con i consigli di classe/di
interclasse, si occupa in particolare delle attività destinate agli alunni stranieri, delle
difficoltà da loro incontrate e dei risultati ottenuti.
1. Prima fase di accoglienza (per alunni di recente immigrazione)
COSA
•
CHI
QUANDO
MATERIALI
Domanda di
iscrizione
Dare prime
informazioni sul
funzionamento della
scuola.
Persona designata dagli
uffici di segreteria
Al momento del primo
contatto con la scuola
Materiale tradotto in
alcune lingue
Richiedere
documentazione
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Fissare un
appuntamento col
membro della
commissione di
accoglienza.
•
Colloquio con i
genitori e l’alunno
Raccolta di
informazioni sul
ragazzo e la famiglia,
storia scolastica,
progetto migratorio dei
genitori.
Aiuto nella compilazione
di iscrizione e nella
scelta delle opzioni
offerte dalla scuola.
•
Docente membro
commissione
accoglienza
(eventualmente
affiancato da un
mediatore linguistico)
Su appuntamento nei
giorni successivi al
primo contatto con la
scuola
Docente membro della
commissione
accoglienza
(eventualmente
affiancato da
mediatore linguistico o
da alunno della scuola
che conosce la lingua)
Su appuntamento nello
stesso giorno del primo
colloquio o nei giorni
successivi
Scheda rilevamento
dati
Approfondimento
della conoscenza
Rilevazione della
situazione di partenza
Materiale bilingue
Prove sul livello di
competenza linguistica
Prove non mediate dalla
lingua
INSERIMENTO DEGLI ALUNNI NELLE CLASSI
2. Proposta di assegnazione alla classe
La commissione di accoglienza, tenuto conto delle disposizioni legislative (legge n. 40
sull’immigrazione straniera in Italia; D.P. novembre 1999), delle informazioni raccolte
tramite questionario e colloquio con i genitori, propone l’assegnazione alla classe.
La commissione accoglienza valuta le informazioni in un’ottica che tenga conto di tutti
i fattori utili ad individuare non solo in quale classe l’allievo starà meglio, ma anche
POF 2011/2012 I.C. “Cecco Angiolieri” Siena
85
quale sarà la classe che per le sue caratteristiche potrebbe arricchirsi culturalmente
attraverso questo inserimento.
Saranno presi in considerazione:
• La presenza nella classe di altri alunni provenienti dallo stesso paese;
• Criteri di rilevazione della complessità delle classi (disagio, handicap, dispersione,
ecc);
• Ripartizione degli alunni nelle classi evitando la costituzione di sezioni con
predominanza di alunni stranieri specialmente se provenienti tutti dallo stesso
paese.
3. INSERIMENTO NELLA CLASSE
Fra l’atto formale dell’iscrizione e l’effettivo inserimento in classe intercorrerà un
lasso di tempo (max 1 settimana) che permetterà di curare l’inserimento stesso
(scambio di informazioni, accordi con l’interclasse/consiglio di classe, preparazione
della classe).
4. INDICAZIONI AL CONSIGLIO DI CLASSE
Prima accoglienza nella classe
Si sottolinea l’importanza della prima accoglienza di un alunno straniero nella classe,
specialmente se arriva in corso d’anno, al fine di creare rapporti di collaborazione da
parte dei compagni, in modo che si sentano anch’essi coinvolti nell’accoglienza.
• L’insegnante coordinatore, preventivamente contattato da un membro della
commissione accoglienza, provvede a informare il consiglio di classe del nuovo
inserimento.
• L’insegnante in servizio accoglie il nuovo alunno e lo presenta alla classe
• Con modalità diverse, a seconda dei vari ordini di scuola, i ragazzi e gli insegnanti
cercheranno di trovare forme di comunicazione atte a facilitare l’inserimento (aula
multiculturale, cartelli di benvenuto nella lingua d’origine, carta geografica del
paese di provenienza.). L’importante comunque è avere un atteggiamento di
disponibilità così da far sentire subito il nuovo alunno parte integrante della classe.
Compiti del consiglio di classe
La collegialità è fondamentale in tutte le fasi della programmazione, la lingua è
trasversale a tutte le discipline e l’alunno appartiene alla classe, non a un singolo
insegnante.
Il consiglio di classe inoltre:
• Favorisce l’integrazione nella classe del nuovo alunno, informando i compagni del
nuovo arrivo e creando un clima positivo di attesa;
• Rileva i bisogni specifici di apprendimento;
• Individua modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni disciplina;
POF 2011/2012 I.C. “Cecco Angiolieri” Siena
86
• Propone al collegio corsi di alfabetizzazione o consolidamento linguistico che
potranno essere attuati sulla base delle risorse disponibili in orario curricolare ed
extracurricolare,
• Programma il lavoro con il docente che segue l’alunno nelle attività di recupero e
con il mediatore linguistico culturale;
• Informa l’alunno e la famiglia del percorso predisposto per lui dalla scuola,
avvalendosi anche dei mediatori culturali;
• Valorizza la cultura altra;
• Mantiene contatti con la commissione accoglienza.
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI E PERCORSI INDIVIDUALIZZATI
Sarà cura dei consigli di classe operare affinché gli alunni stranieri di recente
immigrazione, che hanno una conoscenza più o meno limitata della lingua italiana e che
partono in evidente situazione di svantaggio, possano avere una valutazione, almeno
nelle materie meno legate alla lingua come: educazione fisica, ed. artistica, ed. tecnica,
ed. musicale e matematica.
Il consiglio di classe potrà altresì prevedere un percorso individualizzato, che
consenta la temporanea esclusione dal curriculum di alcune discipline che
presuppongono una più elevata competenza linguistica. In loro luogo saranno
predisposte attività di alfabetizzazione o consolidamento linguistico. Ne consegue che
tali discipline, nel 1° quadrimestre non saranno valutate.
Il lavoro svolto dagli alunni, nei corsi di alfabetizzazione o di sostegno linguistico,
costituirà parte integrante della valutazione di italiano (intesa come materia
curricolare) o anche di altre discipline nel caso in cui, durante tali attività, sia
possibile l’apprendimento di contenuti. Il corso di alfabetizzazione, come anche il
lavoro sui contenuti disciplinari, sarà oggetto di verifiche (da svolgere in classe)
predisposte dal docente del corso di alfabetizzazione e concordate con l’insegnante
curricolare.
Quando sarà possibile affrontare i contenuti delle discipline curricolari, questi
dovranno essere opportunamente selezionati, individuando i nuclei tematici
irrinunciabili e semplificati, in modo da raggiungere almeno gli obiettivi minimi previsti
dalla programmazione.
Nel caso in cui gli alunni stranieri abbiano una buona conoscenza dell’inglese o del
francese, queste lingue, almeno in un primo tempo, potranno essere utilizzate come
lingue veicolari, per l’acquisizione dei contenuti e l’esposizione degli stessi, previa la
predisposizione di opportune verifiche.
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Nelle sezioni di bilinguismo della Scuola Secondaria di 1° grado, la valutazione potrà
riguardare solo una delle due lingue (inglese o francese), data l’evidente situazione di
svantaggio degli alunni per i quali l’italiano è lingua seconda.
STRUMENTI E RISORSE
A tutte le classi che hanno alunni stranieri sarà fornito, su richiesta, un vocabolario
bilingue.
Si prevede la possibilità di costruire un archivio (cartaceo e informatico) che raccolga
testi semplificati di argomenti delle varie discipline, esercitazioni, schemi e sintesi,
testi di lezioni tradotti in altre lingue, indicazioni bibliografiche ecc.
Tale archivio si arricchirà di anno in anno con i contributi dei docenti che vorranno
mettere a disposizione dei colleghi il loro lavoro.
Sono disponibili alla consultazione e al prestito corsi di italiano come lingua due, testi
di narrativa bilingue, libri di educazione interculturale, CD, ecc.
POF 2011/2012 I.C. “Cecco Angiolieri” Siena
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AREA VALUTATIVA 6