POF 2011/2012 I.C. “Cecco Angiolieri” Siena 72 La valutazione è un elemento pedagogico fondamentale delle programmazioni didattiche, senza cui non si potrebbero seguire i progressi dell’alunno rispetto agli obiettivi ed ai fini da raggiungere durante la sua permanenza a scuola. Tra questi vi sono: l’acquisizione e la trasmissione dei contenuti disciplinari (il sapere); la capacità di trasformare in azioni i contenuti acquisiti (il saper fare); la capacità di interagire e di tradurre le conoscenze in comportamenti (il saper essere). La Scuola valuta anche le competenze trasversali che attengono, oltre che agli obiettivi cognitivi, anche agli obiettivi comportamentali riferiti cioè al comportamento sociale. • La valutazione diagnostica o iniziale serve ad individuare, attraverso la somministrazione di prove d’ingresso, il livello di partenza degli alunni, ad accertare il possesso dei pre-requisiti. • La valutazione formativa o in itinere è finalizzata a cogliere, informazioni analitiche e continue sul processo di apprendimento. Favorisce anche l’autovalutazione da parte degli studenti e fornisce ai docenti indicazioni per attuare correttivi all’azione didattica. • La valutazione sommativa o finale consente un giudizio/voto sulle competenze al termine dell’anno scolastico. La valutazione è un processo dinamico molto complesso, il cui fine principale deve essere quello di favorire la promozione umana e sociale dell’alunno, la stima verso se stesso, la sua capacità di autovalutarsi e di scoprire i punti di forza e i punti di debolezza. L’accertamento, il monitoraggio e il controllo dei processi compiuti dagli alunni, rispetto alle attese, agli obiettivi prefissati ed ai livelli di competenza, accompagnano costantemente l’azione didattico-educativa. La valutazione suppone, prove oggettive (verifiche) da strutturare in base alle competenze individuate dai docenti, ma ad essa, in sede di giudizio finale, concorrono anche fattori aggiuntivi, quali il cammino individuale scolastico dell’alunno (impegno, serietà, attenzione, autonomia e progressi nel processo di apprendimento, raggiungimento dei minimi obiettivi dei saperi essenziali, la realtà della sua classe). POF 2011/2012 I.C. “Cecco Angiolieri” Siena 73 STRUMENTI DI VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’ INFANZIA : OSSERVAZIONI SISTEMATICHE individuali e di gruppo sul comportamento rispetto a: 1. comunicazione 2. relazione 3. esplorazione 4. produzione effettuate con: - chek - list DOCUMENTAZIONE del processo di sviluppo per: - rendere visibile i traguardi, le competenze, i miglioramenti, gli stati d’animo; rendere visibile il progetto educativo creare un’identità di gruppo; creare un’ immagine; costruire un archivio della memoria; osservarsi nei progressi; effettuata con: - disegni - taccuino degli appunti - schede grafico-operative - macchina fotografica - videocamera AUTOVALUTAZIONE del bambino effettuata con schede strutturate con la dicitura: MI PIACE NON MI PIACE Nelle scuole primaria e secondaria di I grado, le competenze e le capacità maturate vengono verificate e comunicate agli alunni coinvolgendoli in un processo di autovalutazione e di convinzione delle possibilità di crescita formativa che devono essere recuperate, potenziate e consolidate. POF 2011/2012 I.C. “Cecco Angiolieri” Siena 74 Nel valutare l’alunno vengono tenuti presenti: • - la capacità di inserimento attivo e propositivo dell’alunno nella vita comunitaria; • - l’ interesse, la partecipazione, la collaborazione e la cooperazione con compagni e docenti; • - stili, processi di apprendimento e di acquisizione di metodi e di abilità; • - il senso di responsabilità e la capacità di maturare autonomia e originalità; • - abilità e competenze acquisite in rapporto alle condizioni di partenza; • - situazioni socio-ambientali e difficoltà di natura personale o sociale che gli alunni hanno incontrato e processi attivati per superarle. L’atto valutativo viene attuato, ai fini procedurali, in due momenti fondamentali: • MOMENTO DELLA MISURAZIONE • MOMENTO DELLA VALUTAZIONE Il momento della misurazione prevede: • LA COSTRUZIONE DELLA PROVA OGGETTIVA • LA DETERMINAZIONE DEL CRITERIO DI VALUTAZIONE DELLA PROVA • LA REGISTRAZIONE E LA TABULAZIONE DEI RISULTATI. LE PROVE OGGETTIVE • Questionari; • griglie di osservazione; • prove strutturate o semi-strutturate; • colloqui individuali e di gruppo; • prove scritte e/o grafiche; • ricerche e produzioni di lavori individuali e di gruppo; Le prove vengono costruite dai docenti per classi parallele e seguendo i criteri generali fissati dal Gruppo di Miglioramento; esse sono articolate in una serie di items a cui viene attribuito un punteggio. I risultati conseguiti vengono registrati in uno schema e/o griglia per consentire ai docenti e agli stessi alunni di avere un quadro di sintesi e saranno comunicati per iscritto alla famiglia tramite annotazione sul libretto scolastico o sul diario, con firma di avvenuta visione. I docenti, inoltre, registrano le varie valutazioni e le osservazioni sistematiche sul processo di formazione degli alunni sui propri registri personali. Nei consigli di classe si discute dell’andamento educativo-dodattico, dei livelli di crescita degli alunni e delle verifiche delle attività svolte e da programmare. POF 2011/2012 I.C. “Cecco Angiolieri” Siena 75 I risultati raggiunti dagli alunni ed i processi attivati vengono comunicati alle famiglie negli incontri bimestrali ed in quelli di presa visione delle schede personali di valutazione alla fine del 1° e del 2° quadrimestre. Le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e certificate al termine della Scuola Primaria e al termine della Scuola Secondaria di 1°grado. CRITERI DI VALUTAZIONE Ai sensi e per gli effetti dell'art. 4, comma 4 del D.P.R. 275/1999 e dell’art. 1, c. 5 del D.P.R. 122/2009, la valutazione e l’attribuzione dei voti disciplinari verrà effettuata sulla base dei criteri di seguito riportati. 1. La gamma dei voti decimali da 0 a 10 viene ripartita in intervalli, di seguito denominati “range”, cui corrisponde ciascuno una situazione di apprendimento determinata e riconoscibile. I “range” e le corrispondenti situazioni d’apprendimento sono riportati nella tabella che segue: PUNTEGGIO TOTALE MISURABILE 0-6 7-12 13-15 16-18 19-21 22-24 25-27 28-30 RANGE SITUAZIONI DI APPRENDIMENTO Deconcentrazione Funzioni attentive, di concentrazione e di interesse carenti in misura tale da compromettere forme significative di apprendimento disciplinare Deficit di elaborazione Strutture di base non in grado di consentire l'elaborazione dell'informazione disciplinare Fase pre-disciplinare Conoscenza di frammenti disorganici di contenuti disciplinari Assistenza Con l'assistenza e la guida dell'insegnante l'alunno manifesta le abilità e le conoscenze essenziali dei linguaggi specifici Padronanza l'alunno ha conseguito gli obiettivi disciplinari Padronanza L’alunno ha conseguito pienamente gli obiettivi disciplinari, operando in maniera autonoma Autonomia cognitiva L’alunno, in aggiunta alla padronanza dei linguaggi specifici, mostra particolare attenzione e rielaborazione personale Eccellenza L’alunno, in aggiunta alla padronanza dei linguaggi specifici, mostra attenzione, impegno, rielaborazione personale, approfondimenti e collegamenti interdisciplinari 1-2 3-4 5 6 7 8 9 10 POF 2011/2012 I.C. “Cecco Angiolieri” Siena 76 2. I docenti, sulla base delle rilevazioni effettuate e delle situazioni di apprendimento riportate nella tabella, attribuiscono a ciascun alunno, per ciascuna disciplina, il “range” rappresentativo dell’effettivo livello di profitto disciplinare conseguito. 3. Ove il “range” comprende più voti, i docenti attribuiscono il voto meglio rappresentativo del livello di preparazione disciplinare dell’ alunno. 4. I docenti, in aggiunta al voto determinato secondo le specificazioni dei punti precedenti, hanno a disposizione un ulteriore punteggio, denominato "punteggio integrativo", sino ad un massimo di due punti decimali, per riconoscere meriti particolari, progressi in atto, compensare situazioni di svantaggio sociale, psicologico ecc. 5. Agli alunni che, insufficienti in una o più discipline, raggiungono una votazione positiva per effetto del punteggio integrativo di cui al precedente punto 4, viene attribuito il voto "sei decimi". 6. Nel verbale di scrutinio, in relazione agli alunni di cui al precedente punto 5, viene riportata la motivazione dell'attribuzione del punteggio integrativo; ai genitori/affidatari dei medesimi alunni viene inviata una comunicazione riservata nella quale sono evidenziate le carenze disciplinari rilevate. 7) I voti disciplinari, determinati secondo le procedure di cui ai punti precedenti, sono riportati, a cura dei docenti, nel documento di valutazione. 8) I voti disciplinari per gli alunni diversamente abili vengono determinati secondo le specifiche procedure previste dal P.E.I. di cui all’art. 12, comma 5 della L.104/92. GRIGLIA VOTO DI CONDOTTA Il decreto legge 137, convertito il 29 ottobre 2008 in legge, introduce il voto in condotta come elemento che “concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo” (art. 2). GIUDIZIO DI COMPORTAMENTO Interesse costante e curioso, e partecipazione LIVELLO DI COMPORTAMENTO VOTO ESEMPLARE 10 assidua alle lezioni, responsabilità e autodisciplina nel lavoro scolastico e domestico, regolare e serio svolgimento dei compiti scolastici, comportamento corretto e non violento, eccellente socializzazione e interazione attiva e costruttiva nel gruppo classe, pieno rispetto di sé, degli altri, dell’ambiente, POF 2011/2012 I.C. “Cecco Angiolieri” Siena 77 consapevole accettazione della diversità, scrupoloso rispetto delle regole, delle norme di sicurezza. Vivo interesse e attiva partecipazione alle OTTIMO 9 DISTINTO 8 BUONO 7 SUFFICIENTE 6 INSUFFICIENTE <6 lezioni,costante adempimento dei lavori scolastici, comportamento corretto ed educato, ottima socializzazione e ruolo positivo e collaborazione nel gruppo classe, pieno rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente, consapevole accettazione della diversità, scrupoloso rispetto delle regole e delle norme di sicurezza. Attenzione e partecipazione alle attività scolastiche, regolare svolgimento dei compiti assegnati, comportamento per lo più corretto ed educato, buona socializzazione e normale partecipazione al funzionamento del gruppo classe, discreto rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente, accettazione della diversità, osservanza regolare delle norme relative alla vita scolastica. Comportamento non sempre corretto e rispettoso delle regole. Incostanza nell’impegno e poca consapevolezza del proprio dovere. Esempi di inosservanza del regolamento interno. Saltuario disinteresse e poca partecipazione alle attività scolastiche. Occasionale disturbo delle lezioni, rapporti problematici e comportamento poco corretto. Inadeguatezza nello svolgere il proprio dovere e mancanza di impegno. Episodi persistenti di inosservanza del regolamento interno che indicano la volontà di non modificare l’atteggiamento; completo disinteresse e scarsa partecipazione alle attività scolastiche. Rapporti problematici e comportamento scorretto verso compagni e personale scolastico. Funzione negativa nel gruppo classe, carenza di impegno e di consapevolezza della propria situazione comportamentale. A scalare dal voto corrispondente al normale comportamento proprio di ogni alunno: POF 2011/2012 I.C. “Cecco Angiolieri” Siena 78 0,50 Per ogni rapporto disciplinare sul registro di classe 0,50 Danno agli arredi e alle strutture scolastiche con relativo risarcimento Da 1 a 2 Per ogni provvedimento di sospensione. Per ogni provvedimento preso dal consiglio di disciplina COMPETENZE DISCIPLINARI DA CERTIFICARE ALLA FINE DELLA CLASSE V DELLA SCUOLA PRIMARIA Competenze linguistiche: comprensione dei contenuti di semplici testi; impiego di registri linguistici in relazione al contesto; produzione di testi in forme adeguate a scopo e a destinatario. ALLA FINE DELLA CLASSE III DELLA SCUOLA SECONDARIA 1°GRADO Asse dei linguaggi lingua italiana • Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti • Leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo Competenze in lingue comunitarie: inglese: livello A1* (comprensione e utilizzo di espressioni d’uso quotidiano; interazione colloquiale con altri su argomenti personali; scrittura di semplici frasi). • Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi lingua straniera • Utilizzare la lingua FRANCESE per i principali scopi comunicativi ed operativi • Utilizzare la lingua INGLESE per i principali scopi comunicativi ed operativi altri linguaggi • Padroneggiare le diverse tecniche espressive e fruire in modo sempre più consapevole del patrimonio artistico , letterario e musicale • Utilizzare e produrre testi multimediali Competenze matematiche: lettura della realtà e risoluzione di semplici problemi; raccolta, organizzazione e interpretazione di dati; padronanza e utilizzo dei concetti elementari della matematica. Asse matematico • Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica • Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni • Individuare le strategie appropriate per la soluzione dei problemi • Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le POF 2011/2012 I.C. “Cecco Angiolieri” Siena 79 potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico Competenze scientifiche: individuazione e comprensione di fenomeni naturali attraverso il Asse scientifico – tecnologico Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni metodo di indagine scientifica. Acquisizione di appartenenti alla realtà atteggiamento di cura e di rispetto verso naturale e artificiale e riconoscere nelle varie l’ambiente sociale e naturale forme i concetti di sistema e Competenze tecniche e informatiche: utilizzo semplice di strumentazione tecnologica; impiego della videoscrittura, dei principali programmi informatici; accesso e utilizzo del web. di complessità • Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza • Orientarsi fino alla consapevolezza delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate Competenze storico-geografiche: orientamento spazio-temporale e identificazione intuitiva delle peculiari caratteristiche fisico-antropologiche del territorio; uso della documentazione e della osservazione per conoscere realtà storiche e geografiche. Asse storico – sociale • Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali • Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente • Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio POF 2011/2012 I.C. “Cecco Angiolieri” Siena 80 COMPETENZE TRASVERSALI DA CERTIFICARE ALLA FINE DELLA CLASSE V DELLA SCUOLA PRIMARIA ALLA FINE DELLA CLASSE III DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO • Imparare ad imparare Costruire il proprio apprendimento utilizzando le informazioni ricevute. • Progettare Elaborare e realizzare semplici progetti di apprendimento. • Comunicare Comprendere semplici messaggi utilizzando i linguaggi di base; Esprimere eventi e stati d‟ animo utilizzando i linguaggi di base. • Collaborare e partecipare Interagire in gruppo accettandone le regole nel rispetto degli altri. • Risolvere problemi Affrontare semplici situazioni problematiche utilizzando contenuti e metodi delle diverse discipline • Individuare collegamenti e relazioni Individuare e rappresentare fenomeni ed eventi disciplinari cogliendone analogie e differenze. • Imparare ad imparare Organizzare l’ apprendimento utilizzando le informazioni ricevute. • Progettare Elaborare e attività seguendo la logica della progettazione. • Comunicare Comprendere messaggi diversificati utilizzando linguaggi e supporti diversi; Esprimere eventi, fenomeni e stati d‟ animo utilizzando linguaggi e supporti diversi. • Collaborare e partecipare Interagire in gruppo gestendo la conflittualità, nel rispetto dei diritti fondamentali degli altri. • Risolvere problemi Affrontare situazioni problematiche proponendo soluzioni, utilizzando contenuti e metodi delle diverse discipline • Individuare collegamenti e relazioni Individuare e rappresentare collegamenti e relazioni tra fenomeni ed eventi e concetti disciplinari cogliendone analogie e differenze. • Acquisire e interpretare l’informazione Acquisire la capacità di analizzare l’informazione ricevuta attraverso diversi strumenti comunicativi. • Acquisire e interpretare l’informazione Essere disponibili a ricercare informazioni utili al proprio apprendimento. POF 2011/2012 I.C. “Cecco Angiolieri” Siena 81 AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO L’ attività di autoanalisi e autovalutazione si riconduce essenzialmente a questi due aspetti: • il controllo dei percorsi attivati e dei risultati ottenuti, che sono la premessa per il miglioramento dell'Istituzione Scolastica e servono a favorire la crescita del dialogo tra le varie parti e ad orientare le iniziative da attuare per conseguire gli obiettivi prefissati; • le innovazioni in campo didattico-educativo-organizzativo, che questo Istituto intende perseguire, le quali esigono sistemi di monitoraggio e di valutazione dei risultati ottenuti rispetto a quelli preventivati. Nel processo di autovalutazione trovano legittimo spazio anche elementi di valutazione esterna; il confronto tra valutazione interna ed esterna può contribuire ad evitare il rischio dell'autoreferenzialità. L'autovalutazione di Istituto si concentra prioritariamente su: 1. valutazione degli apprendimenti, anche tramite i test proposti dall'INVALSI; 2. il grado di soddisfazione delle varie componenti; 3. la partecipazione della componente genitori; 4. i progetti in collaborazione con gli EE.LL. e le agenzie formative del territorio. Per l'attuazione delle attività previste, il Collegio dei Docenti ha nominato un Gruppo di miglioramento, che si fa carico di definire in dettaglio gli obiettivi specifici annuali e gli aspetti organizzativi necessari al loro raggiungimento; si impegna, inoltre, a tenere coinvolti ed interessati sulle attività di autovalutazione tutti i soggetti dell'Istituzione Scolastica. Verranno, inoltre, somministrati questionari all’intera comunità (alunni, docenti, genitori e personale ATA), centrati sui seguenti indicatori: • sicurezza della struttura; • funzionalità della struttura; • efficienza dei servizi offerti (mensa, trasporto, segreteria); • organizzazione della didattica (orario, compiti, disponibilità dei docenti, condivisione dei criteri formativi, rapporti coi docenti); • efficacia dei processi attivati (confronto tra obiettivi programmati e risultati conseguiti); • rapporti presidenza-utenza / docenti-alunni / docenti-genitori / utenzapersonale ATA; • economicità nell’utilizzo delle risorse (professionali interne, locali e finanziari); POF 2011/2012 I.C. “Cecco Angiolieri” Siena 82 • customer satisfation. Saranno sottoposti a valutazione interna anche i progetti didattici EXTRACURRICOLARI. VALUTAZIONE ESTERNA È di competenza dell’INVALSI ( ISTITUTO NAZIONALE PER LA VALUTAZIONE DEL SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE) che procede, con metodo statistico, attraverso verifiche periodiche, alla: • valutazione degli apprendimenti degli alunni nella seconda e quinta classe della scuola primaria e della prima, seconda e terza classe della scuola secondaria di I grado; • valutazione complessiva dell’ Offerta Formativa delle Istituzioni scolastiche. Protocollo di Accoglienza per Alunni Stranieri PREMESSA Questo documento intende presentare un modello di accoglienza che illustri una modalità pianificata, con la quale affrontare e facilitare l’inserimento scolastico degli alunni stranieri, in particolare di quelli che si iscrivono ad anno scolastico iniziato. Il protocollo costituisce uno strumento di lavoro e come tale può essere integrato e rivisto secondo le esigenze e le risorse della scuola. FINALITA’ Attraverso le indicazioni contenute nel protocollo di accoglienza, il Collegio dei docenti si propone i seguenti obiettivi: • Definire pratiche condivise all’interno dell’Istituto in tema di accoglienza di alunni stranieri; • Facilitare l’ingresso a scuola dei ragazzi stranieri e sostenerli nella fase di adattamento al nuovo ambiente, • Favorire un clima di accoglienza nella scuola, • Entrare in relazione con la famiglia immigrata; • Promuovere la collaborazione fra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza e dell’educazione interculturale. POF 2011/2012 I.C. “Cecco Angiolieri” Siena 83 CONTENUTI Il protocollo d’accoglienza: • Prevede la costituzione di una Commissione di Accoglienza, • Contiene criteri e indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento a scuola degli alunni stranieri; • Traccia fasi e modalità dell’accoglienza a scuola, definendo compiti e ruoli degli operatori, • Propone modalità di interventi per l’apprendimento della lingua italiana e dei contenuti curricolari. • LA COMMISSIONE DI ACCOGLIENZA La commissione di accoglienza è formata: • Dal D.S. che la presiede; • Dalla F.S. Area “Interventi e servizi per gli studenti” (integrazione alunni stranieri) • Dai membri della commissione nominati ad inizio dell’anno scolastico. E’ aperta alla collaborazione di alunni, possibilmente della stessa nazionalità, che possono aiutare il nuovo compagno grazie alla conoscenza della lingua d’origine, all’apporto dei genitori e di quanti si rendano disponibili a dare un contributo per l’accoglienza. Ha il compito di seguire le fasi dell’inserimento degli alunni stranieri di recente immigrazione, a partire dal momento della richiesta di iscrizione a scuola. La commissione di accoglienza, sempre in collaborazione con i consigli di classe/di interclasse, si occupa in particolare delle attività destinate agli alunni stranieri, delle difficoltà da loro incontrate e dei risultati ottenuti. 1. Prima fase di accoglienza (per alunni di recente immigrazione) COSA • CHI QUANDO MATERIALI Domanda di iscrizione Dare prime informazioni sul funzionamento della scuola. Persona designata dagli uffici di segreteria Al momento del primo contatto con la scuola Materiale tradotto in alcune lingue Richiedere documentazione POF 2011/2012 I.C. “Cecco Angiolieri” Siena 84 Fissare un appuntamento col membro della commissione di accoglienza. • Colloquio con i genitori e l’alunno Raccolta di informazioni sul ragazzo e la famiglia, storia scolastica, progetto migratorio dei genitori. Aiuto nella compilazione di iscrizione e nella scelta delle opzioni offerte dalla scuola. • Docente membro commissione accoglienza (eventualmente affiancato da un mediatore linguistico) Su appuntamento nei giorni successivi al primo contatto con la scuola Docente membro della commissione accoglienza (eventualmente affiancato da mediatore linguistico o da alunno della scuola che conosce la lingua) Su appuntamento nello stesso giorno del primo colloquio o nei giorni successivi Scheda rilevamento dati Approfondimento della conoscenza Rilevazione della situazione di partenza Materiale bilingue Prove sul livello di competenza linguistica Prove non mediate dalla lingua INSERIMENTO DEGLI ALUNNI NELLE CLASSI 2. Proposta di assegnazione alla classe La commissione di accoglienza, tenuto conto delle disposizioni legislative (legge n. 40 sull’immigrazione straniera in Italia; D.P. novembre 1999), delle informazioni raccolte tramite questionario e colloquio con i genitori, propone l’assegnazione alla classe. La commissione accoglienza valuta le informazioni in un’ottica che tenga conto di tutti i fattori utili ad individuare non solo in quale classe l’allievo starà meglio, ma anche POF 2011/2012 I.C. “Cecco Angiolieri” Siena 85 quale sarà la classe che per le sue caratteristiche potrebbe arricchirsi culturalmente attraverso questo inserimento. Saranno presi in considerazione: • La presenza nella classe di altri alunni provenienti dallo stesso paese; • Criteri di rilevazione della complessità delle classi (disagio, handicap, dispersione, ecc); • Ripartizione degli alunni nelle classi evitando la costituzione di sezioni con predominanza di alunni stranieri specialmente se provenienti tutti dallo stesso paese. 3. INSERIMENTO NELLA CLASSE Fra l’atto formale dell’iscrizione e l’effettivo inserimento in classe intercorrerà un lasso di tempo (max 1 settimana) che permetterà di curare l’inserimento stesso (scambio di informazioni, accordi con l’interclasse/consiglio di classe, preparazione della classe). 4. INDICAZIONI AL CONSIGLIO DI CLASSE Prima accoglienza nella classe Si sottolinea l’importanza della prima accoglienza di un alunno straniero nella classe, specialmente se arriva in corso d’anno, al fine di creare rapporti di collaborazione da parte dei compagni, in modo che si sentano anch’essi coinvolti nell’accoglienza. • L’insegnante coordinatore, preventivamente contattato da un membro della commissione accoglienza, provvede a informare il consiglio di classe del nuovo inserimento. • L’insegnante in servizio accoglie il nuovo alunno e lo presenta alla classe • Con modalità diverse, a seconda dei vari ordini di scuola, i ragazzi e gli insegnanti cercheranno di trovare forme di comunicazione atte a facilitare l’inserimento (aula multiculturale, cartelli di benvenuto nella lingua d’origine, carta geografica del paese di provenienza.). L’importante comunque è avere un atteggiamento di disponibilità così da far sentire subito il nuovo alunno parte integrante della classe. Compiti del consiglio di classe La collegialità è fondamentale in tutte le fasi della programmazione, la lingua è trasversale a tutte le discipline e l’alunno appartiene alla classe, non a un singolo insegnante. Il consiglio di classe inoltre: • Favorisce l’integrazione nella classe del nuovo alunno, informando i compagni del nuovo arrivo e creando un clima positivo di attesa; • Rileva i bisogni specifici di apprendimento; • Individua modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni disciplina; POF 2011/2012 I.C. “Cecco Angiolieri” Siena 86 • Propone al collegio corsi di alfabetizzazione o consolidamento linguistico che potranno essere attuati sulla base delle risorse disponibili in orario curricolare ed extracurricolare, • Programma il lavoro con il docente che segue l’alunno nelle attività di recupero e con il mediatore linguistico culturale; • Informa l’alunno e la famiglia del percorso predisposto per lui dalla scuola, avvalendosi anche dei mediatori culturali; • Valorizza la cultura altra; • Mantiene contatti con la commissione accoglienza. VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI E PERCORSI INDIVIDUALIZZATI Sarà cura dei consigli di classe operare affinché gli alunni stranieri di recente immigrazione, che hanno una conoscenza più o meno limitata della lingua italiana e che partono in evidente situazione di svantaggio, possano avere una valutazione, almeno nelle materie meno legate alla lingua come: educazione fisica, ed. artistica, ed. tecnica, ed. musicale e matematica. Il consiglio di classe potrà altresì prevedere un percorso individualizzato, che consenta la temporanea esclusione dal curriculum di alcune discipline che presuppongono una più elevata competenza linguistica. In loro luogo saranno predisposte attività di alfabetizzazione o consolidamento linguistico. Ne consegue che tali discipline, nel 1° quadrimestre non saranno valutate. Il lavoro svolto dagli alunni, nei corsi di alfabetizzazione o di sostegno linguistico, costituirà parte integrante della valutazione di italiano (intesa come materia curricolare) o anche di altre discipline nel caso in cui, durante tali attività, sia possibile l’apprendimento di contenuti. Il corso di alfabetizzazione, come anche il lavoro sui contenuti disciplinari, sarà oggetto di verifiche (da svolgere in classe) predisposte dal docente del corso di alfabetizzazione e concordate con l’insegnante curricolare. Quando sarà possibile affrontare i contenuti delle discipline curricolari, questi dovranno essere opportunamente selezionati, individuando i nuclei tematici irrinunciabili e semplificati, in modo da raggiungere almeno gli obiettivi minimi previsti dalla programmazione. Nel caso in cui gli alunni stranieri abbiano una buona conoscenza dell’inglese o del francese, queste lingue, almeno in un primo tempo, potranno essere utilizzate come lingue veicolari, per l’acquisizione dei contenuti e l’esposizione degli stessi, previa la predisposizione di opportune verifiche. POF 2011/2012 I.C. “Cecco Angiolieri” Siena 87 Nelle sezioni di bilinguismo della Scuola Secondaria di 1° grado, la valutazione potrà riguardare solo una delle due lingue (inglese o francese), data l’evidente situazione di svantaggio degli alunni per i quali l’italiano è lingua seconda. STRUMENTI E RISORSE A tutte le classi che hanno alunni stranieri sarà fornito, su richiesta, un vocabolario bilingue. Si prevede la possibilità di costruire un archivio (cartaceo e informatico) che raccolga testi semplificati di argomenti delle varie discipline, esercitazioni, schemi e sintesi, testi di lezioni tradotti in altre lingue, indicazioni bibliografiche ecc. Tale archivio si arricchirà di anno in anno con i contributi dei docenti che vorranno mettere a disposizione dei colleghi il loro lavoro. Sono disponibili alla consultazione e al prestito corsi di italiano come lingua due, testi di narrativa bilingue, libri di educazione interculturale, CD, ecc. POF 2011/2012 I.C. “Cecco Angiolieri” Siena 88