n. 3/2008
Spedizione in A. P. – 70 % DC Trento – Editore: Cassa Rurale di Aldeno e Cadine – Registrazione Tribunale Trento sub. n. 1173 registro stampe dal 09.04.2003 – Direttore responsabile: Walter Liber
Redazione: ufficio stampa e comunicazione Federazione Trentina della Cooperazione – Coordinamento Diego Nart – Realizzazione: Artimedia, Trento – Stampa: Grafiche Futura, Trento – Periodicità: trimestrale
Il saluto del presidente
Un futuro di speranza
di Luigi Baldo
C
ari Soci, vi raggiungo con
questo mio intervento a
conclusione di un anno di
lavoro, sicuramente particolare,
in cui una crisi finanziaria, iniziata nell’estate 2007 negli Usa
e poi diffusasi per contagio nel
resto del mondo, ha mostrato la
sua natura sistemica ed il suo
essere il punto di arrivo, inevitabile, di un processo che da oltre
trent’anni ha modificato alla radice il modo di essere e di funzionare della finanza, minando
così le basi stesse di quell’ordine sociale liberale che è la caratteristica costitutiva del modello
di civiltà occidentale. La moltiplicazione dei derivati sul credito ad opera di grandi intermediari finanziari tradizionali negli
Stati Uniti, associata ad un indebitamento elevato e alla mancanza di regolamentazione degli intermediari non bancari, ha
generato, grazie alla miccia del
crollo dei prezzi immobiliari, la
crisi finanziaria globale, indebolendo la fiducia nell’intero sistema. A mio parere, però, la crisi
ha pure evidenziato l’importanza e la ricchezza della “biodiversità” in economia: una consistente quota di cittadini sembra
essere disposta, infatti, a pagare
per il valore sociale ed ambientale contenuto in prodotti reali e
finanziari. La presenza, poi, di
una pluralità di forme organiz-
zative che tentano di coniugare
efficienza e valore sociale risulta, poi, ancora più fondamentale per produrre quei valori civici
e quella fiducia (interpersonale,
tra le banche, tra clienti
e banche) di cui
il mercato
ha assoluto
bisogno per poter funzionare. In
questo particolare momento di
crisi, quindi, il ruolo delle imprese responsabili e delle banche
Il
presidente,
il direttore,
il consiglio
di amministrazione,
il collegio sindacale
e tutti i collaboratori
augurano Buon
Natale
e felice Anno Nuovo
di credito cooperativo è apparso
essere decisivo per mantenere
riserve di fiducia e per produrne di nuova. Senza la presenza
di esperienze, quali quella delle banche cooperative, che
rappresentano
da sempre una
parte significativa del nostro
sistema economico e, nel loro insieme, circa il 7% del
PIL nazionale,
la crisi di oggi
sarebbe stata
molto più grave. Mi sembra
di poter affermare, dunque,
anche
osservando la condizione di buona
salute e di assoluta serenità di
cui gode la nostra Cassa Rurale
di Aldeno e Cadine, che, nonostante sia l’incendio di numerosi
alberi di alto fusto in una foresta
che brucia ciò che, naturalmente, colpisce maggiormente l’opinione pubblica mondiale, sotto
le fiamme, però, la foresta sia
ancora viva e si stia trasformando, ponendo le condizioni per
una rigogliosità futura. Sono stato rafforzato in questa mia convinzione anche dalla qualità della partecipazione dei nostri Soci
all’itinerario di incontri promossi nelle comunità del nostro territorio: il loro senso di appartesegue a pagina 2 >>
NOTIZIE DALLA CASSA RURALE di aldeno e cadine
segue da pagina 1 <<
nenza e l’intensità con cui hanno “vissuto”
queste occasioni di confronto hanno messo in evidenza come la qualità del rapporto
con i soci, con i nostri clienti e con le comunità venga ad essere uno degli aspetti più
rilevanti e, direi, “strategici” da considerare, per ripensare, attualizzandola, un’organizzazione che ha le caratteristiche di una
cooperativa e che si pone, inoltre, una finalità di sviluppo territoriale, fino ad intrec-
ciare la propria storia con quella del proprio
territorio di riferimento, tanto da conquistarsi, a pieno titolo, l’appellativo di “banca della comunità” locale (essendo nel territorio,
del territorio, per il territorio). Paradossalmente, quindi, la crisi finanziaria e gli eventi di questi ultimi mesi hanno mostrato che,
in un contesto di asimmetrie informative e
in organizzazioni complesse, il criterio della
massimizzazione del profitto non sempre si
rivela quello più sostenibile: occorre, sempre più, riaffermare nella nostra quotidiani-
tà di Istituto di Credito Cooperativo quella fede nella dignità e nel valore della persona
umana che è alla base dell’esperienza cooperativistica e che ci invita ad operare per
promuovere il progresso sociale e un miglior
tenore di vita di tutti i componenti delle nostre comunità. Questo è, dunque, lo spirito
con cui ci apprestiamo a concludere questo
anno impegnativo ed è proprio questa tensione a farsi prossimo ed a costruire prossimità che vorrei diventasse per tutti noi l’augurio per un buon e sereno Natale!
Pio Zanella: riscoprire
la cooperazione in momenti di crisi
“O
ggi solo chi è ben fondato,
in scelte etiche chiare e coraggiose, vince la sfida della precarietà e della fragilità finanziaria. Non vince chi è grande, ma chi è
intrecciato in fraterna collaborazione.
La crisi diviene così, inaspettatamente, una nuova palestra di rilancio della cooperazione che, oggi più di ieri, si
rivela come la carta vincente per i nostri tempi”.
Il pensiero è di monsignor Giancarlo
Bregantini, trentino di Denno, vescovo
di Campobasso. Parole che dimostrano la validità della formula cooperativa in un tempo di crisi come l’attuale
che colpisce un po’ tutti, famiglie e imprese.
“Ed è proprio nel momento della difficoltà che il valore di essere radicati sul territorio e di considerare la persona per ciò che è e non per ciò che
possiede riesce a dimostrarsi una carta
vincente per superare questa fase difficile – osserva Pio Zanella, direttore della Cassa Rurale di Aldeno e Cadine. In
momenti come questo non ci si deve
demoralizzare. Deve, piuttosto, prevalere un ottimismo che tenga conto delle difficoltà, ma, allo stesso tempo, consenta, a ciascuno, di guardare al futuro
con fiducia”.
La banca che lei dirige quali azioni intende promuovere?
“Non abbiamo bisogno di interventi straordinari, perché il nostro essere
nella comunità e per la comunità, da
112 anni, ha sempre confermato la no-
stra mission di realtà impegnata a elevare economicamente, socialmente e
culturalmente le zone dove operiamo.
È altrettanto evidente che, in uno scenario come l’attuale, il nostro essere vicini a chi chiede e merita fiducia dovrà essere ancora maggiore rispetto al
passato”.
Applicando il principio della reciprocità…
“Sostanzialmente rinnovando questo
rapporto che lega la nostra Cassa alla
sua comunità, a chi ci ha dato fiducia
e che oggi chiede a noi di dimostrarla
nei confronti di chi ha bisogno di risorse economiche per continuare a essere
realtà attiva nel proprio settore”.
Come affrontate questa crisi?
“Applicando i principi del nostro modus
operandi che ci hanno permesso di diventare banca di riferimento nei centri dove operiamo: dalla città capoluogo ai sobborghi della destra e sinistra
Adige. Siamo una Cassa Rurale, una
banca che non punta al lucro perché
non ha azionisti da remunerare. Il nostro interlocutore è la comunità e chi la
anima nella quotidianità. Questa attenzione viene testimoniata anche dai numeri in crescita che sono destinati ad
archiviare l’esercizio 2008”.
Qualche esempio?
“Quattro esempi per altrettante tipologie
differenti di località e di clientela. La
quota di mercato ha segnato un incremento nei comuni di Aldeno, Cimone e
Garniga Terme, ma anche a Trento, pur
in un contesto di aumentata concorrenza. Questo riflette la nostra capacità di
porci in maniera adeguata a una clientela molto diversificata. Merito degli indirizzi del consiglio di amministrazione,
ma anche di chi è a servizio, ogni giorno, dei nostri soci e dei nostri clienti e
mi riferisco a tutto lo staff dei miei collaboratori, perché siamo altrettanto convinti che la Cassa Rurale l’abbiamo ricevuta in prestito dai nostri figli e non
solo in eredità dai nostri padri”.
Questo testimonia la soddisfazione del
servizio offerto a soci e clienti…
“Tecnicamente è la Customer Satisfaction. È stata una notizia piacevole, anche se non del tutto inaspettata, sapere
che il nostro istituto di credito cooperativo risponde in modo soddisfacente alle esigenze della propria clientela.
E ribadisco quanto espresso nella risposta alla domanda precedente.
Ringrazio tutti i nostri collaboratori per
il loro operato, che ha permesso di conseguire simili risultati e ottenere un
gradimento superiore alla media di altre banche. Forti dei risultati raggiunti,
confermo l’impegno di tutta la struttura
nel proseguire sulla strada intrapresa,
impegnandosi a migliorare ulteriormente la qualità del servizio offerto.
A questo proposito vorrei porre l’accento sulle aree che, dallo studio effettuato, risultano avere i più ampi margini di
miglioramento: in particolare, la ricerca
di una sempre maggiore attenzione nei
confronti dei soci e la capacità di fornire consulenza ai clienti, attenti alle loro
esigenze e assistendoli in tutti i rapporti
intrattenuti con la Cassa Rurale”.
NOTIZIE DALLA CASSA RURALE di aldeno e cadine
Tempo di cambiamento
di Andrea Schir*
Incontro a Ravina
Q
uella che stiamo affrontando ci appare, da qualche tempo, un´altra
epoca, un altro secolo. L´economia,
forse, non è ancora in crisi depressiva, come si dice, tuttavia l´età della crescita infinita sembra essere terminata. Soprattutto,
è cambiato il sentimento sociale. Da alcuni mesi, infatti, si respira un´aria di pessimismo fra i vari strati sociali, ma – anzitutto – fra gli imprenditori ed il contesto
produttivo. La maggioranza delle persone,
nel Nord, soprattutto, teme la crisi economica internazionale, la delocalizzazione, la
concorrenza internazionale, i cinesi… Al
tempo stesso, manifesta un elevato senso di insoddisfazione per la qualità della
vita e dell’ambiente: le indagini sociologi-
Incontro a Trento con Dott. Nando Dalla Chiesa
che ci descrivono una società più ricca di
mezzi, ma anche più infelice. La sfiducia
nello Stato, nelle istituzioni ed anche nel
sistema bancario è, in ultima analisi, aumentata. Sembra, però, non tradursi più
in rabbia, in protesta. Semmai, si traduce
in delusione. Disincanto. In questo clima,
le questioni socio-economiche da affron-
Incontro a Trento
tare non evocano rivolta o rivoluzione, ma,
piuttosto, frustrazione. E conservazione.
Si aprono, dunque, spazi sempre più importanti per un Istituto di Credito Cooperativo, occasioni inedite per cercare, con
creatività, modalità nuove per aiutare il
proprio territorio di riferimento a diventare più europeo ed a crescere più forte, a
vivere il cambiamento come un’opportunità e non solo come una minaccia. Grazie alle proprie caratteristiche, le Banche
di Credito Cooperativo hanno l’opportunità
di lavorare per il proprio territorio con creatività rinnovata elaborando, ad esempio,
forme nuove di incontro con i propri soci,
nel corso delle quali condividere con essi
problematiche, ma anche punti di forza.
Così, finalmente, il principio di sussidiarietà potrebbe uscire dai manuali di diritto
pubblico o amministrativo, per diventare
l’asset principale che consente ai territori
e alle comunità locali di riprogrammare la
creazione di capitale, non solo economico, ma anche sociale e culturale.
Il percorso di incontri con i Soci della Cassa Rurale di Aldeno e Cadine, pensato per
il 2008, si è proposto, quindi, come un’occasione per condividere, grazie all’aiuto di
alcuni testimoni privilegiati di questa realtà
socio-economica in grande cambiamento,
NOTIZIE DALLA CASSA RURALE di aldeno e cadine
una riflessione che ha riguardato il modo
di vivere le condizioni di incertezza di un
tempo complesso, dalle forti interdipendenze, dai repentini mutamenti, di fronte
al quale, spesso, la gente si trova disorientata rispetto alle scelte da compiere, sia
sul piano professionale, sia su quello della partecipazione alla vita della comunità.
Ha voluto, in ultima analisi, rappresentare l’occasione per iniziare ad affrontare la
necessità di garantire ai nostri soci spazi “politici” nuovi, dove impegnarsi in maniera attiva per portare avanti assieme un
progetto di società che sappia rispondere alle sfide del presente e del futuro con
chiavi di lettura moderne e innovative. Per
conseguire questo obiettivo, quindi, abbiamo chiesto agli interlocutori invitati ad
intervenire nelle serate, promosse nel corso del mese di novembre a Trento, Ravina
e Mattarello, di “scrutare” per noi il nuovo
orizzonte sociale, economico e culturale
tracciato da una crisi finanziaria, iniziata
nell’estate 2007 negli Usa e poi diffusasi
per contagio nel resto del mondo. E così,
in un’affollata sala Rosa del Palazzo della
Regione, a Trento, Fernando dalla Chiesa,
figlio del generale Carlo Alberto, professore associato di sociologia dei processi economici e del lavoro all’Università statale di
Milano e già sottosegretario all’Universi-
Incontro a Ravina
tà e alla Ricerca, ha scattato per noi “una fotografia dell’Italia di oggi”, iniziando con
quell’“Ehi Obama, l’hai preso il caffè?” sentito risuonare una fredda mattina di novembre al Porto antico di Genova, una delle zone più multietniche d’Italia. In questo nuovo
appellativo, sbucato come un fungo dalla lunga notte elettorale americana, Dalla Chiesa
ha visto la percezione popolare di un mondo rivoltato. “Obama” per dire che l’operaio, il
venditore, il barista di colore è come il presidente degli Stati Uniti e che il presidente degli Stati Uniti è, in fondo, come lui. Come al solito, il popolo ha interpretato con una profondità tutta sua il grande cambiamento venuto da oltreoceano: sarebbe delittuoso se
Incontro a Romagnano
NOTIZIE DALLA CASSA RURALE di aldeno e cadine
il sistema del credito cooperativo, la politica, l’intellettualità, i media, le nervature
civili del paese, non traessero - a loro volta - tutte le conseguenze dal cambiamento che è avvenuto, interrogandosi d’ora in
poi in modo sempre più stringente sulle
tante immagini e sulle tante lezioni offerteci, se solo stiamo attenti ad osservare, da
una mutata quotidianità. Una di queste lezioni è stata colta dal Professor Leonardo
Becchetti, Professore Straordinario di Economia Politica presso la Facoltà di Economia dell’Università di Roma “Tor Vergata”,
che, a Ravina, ha evidenziato l’esistenza
di un fronte sempre più nutrito di scienziati “copernicani”, che mettono in luce come le componenti di dono, “passione per l’altro” e dovere morale affiancano,
in maniera crescente, quelle dell’autointeresse nelle scelte di consumo e risparmio. Egli ha sostenuto che la storia degli
ultimi anni dimostra l’importanza strategica della presenza e della prosperità di
una quota significativa di imprese (banche di credito cooperativo, imprese sociali, microcredito, commercio equo e solidale, ecc.), mosse da “spiriti solidali”, oltre
che dai tradizionali “spiriti animali” keynesiani, che hanno avuto la forza di nascere e di prosperare non spinte dal massimo
profitto come primario obiettivo e che oggi, tentando di coniugare efficienza e valore sociale, rappresentano una parte significativa anche del sistema economico
trentino, nonchè, come diceva il titolo della serata, “un barlume di speranza all’orizzonte della crisi finanziaria ed economica
mondiale”.
La condivisione delle riflessioni che abbiamo attivato nel corso di questi appuntamenti di incontro con i Soci ha fatto emergere, dunque, la considerazione che la
crisi economico-finanziaria che stiamo attraversando non si possa definire un even-
Incontro a Cimone
Incontro a Garniga Terme
to inatteso o inspiegabile e che, senza nulla togliere agli indispensabili interventi in chiave regolatoria ed alle necessarie nuove forme di controllo, non riusciremo ad impedire
l’insorgere in futuro di episodi analoghi, se non si cercherà di aggredire il male alla radice, vale a dire se non interverremo, come, a Mattarello, ci ha appassionatamente esortati a fare il giovane ricercatore universitario Carlo Barone, anche sulla matrice culturale
che ha sorretto finora un sistema economico che sta “bruciando risorse”, la più importante delle quali ci pare essere la “risorsa umana” e la dignità dell’uomo. Non è per caso, quindi, che si è voluto concludere gli incontri con i nostri soci ad Aldeno, sede storica del nostro Istituto, proprio il 10 dicembre, giornata dedicata al 60° anniversario della
Dichiarazione dei Diritti Umani, con lo spettacolo musicale “La Buona Novella”, affidando
idealmente alle parole ed alle note di Fabrizio De Andrè l’impegno a fare continuamente
memoria delle finalità del nostro operare e ad utilizzare sempre, nel prendere le decisioni necessarie, il criterio di efficienza economica come strumento per il raggiungimento
di quei fini, senza cedere alla tentazione di trasformarlo in un fine in sé.
*Consigliere della Cassa Rurale
di Aldeno e Cadine
Incontro a Piedicastello
NOTIZIE DALLA CASSA RURALE di aldeno e cadine
Customer satisfaction:
una grande indagine di ascolto
per arrivare all’eccellenza
Prof. Giovanni Tecilla*
L
a ricerca sulla misurazione
della Customer Satisfaction
dei Soci e Clienti della CR di
Aldeno e Cadine è terminata nel mese di agosto. A seguito dell’indagine
qualitativa eseguita con focus group
sui Soci e Clienti è stato intervistato
telefonicamente un campione rappresentativo degli oltre 7.500 Soci
e Clienti privati della Cassa. Il gruppo di ricerca composto dall’Università, Formazione Lavoro, Management
Consulting ringrazia tutti i partecipanti all’indagine per aver dedicato
tempo per l’intervista e dato preziosi suggerimenti. È stata una grande
operazione di ascolto delle aspettative e delle percezioni dei Soci e
Clienti: 26.000 risposte ad altrettante domande; ciò ha permesso di rispettare pienamente la metodologia
universalmente riconosciuta per misurare la soddisfazione e le aree di
miglioramento: il modello di Parasuraman. Per l’analisi dei dati è stato
utilizzato un sofisticato software statistico messo a disposizione dal Dipartimento Informatica e Studi Aziendali
della Facoltà di Economia di Trento.
L’interpretazione dei risultati è stata effettuata dal team di ricerca
dell’Università. In sintesi riportiamo
di seguito le evidenze emerse.
Il principale risultato si riassume
nell’indice CSI ( customer satisfaction index ) pari al 94% che misura il rapporto fra le aspettative e le
percezioni: un “gap” di 6 punti percentuali dall’eccellenza. È un ottimo risultato se raffrontato con altri
Istituti Bancari nazionali e internazionali (mediamente attorno all’8085%), ma al tempo stesso offre alla Cassa Rurale di Aldeno e Cadine
una serie di punti e attività da migliorare per soddisfare meglio e
di più le aspettative dei propri Soci e Clienti. L’eccellenza, infatti, la
si raggiunge con un punteggio pari
o superiore a 100%. Si sottolinea,
inoltre, che l’indice CSI (Customer
Satisfaction Index) è una media
delle singole soddisfazioni di ogni
intervistato e la ricerca ha evidenziato una grande omogeneità di risposte con uno scostamento minimo rispetto all’indice medio. Questa osservazione avvalora l’offerta omogenea del servizio di qualità diffuso sia presso le grandi che le piccole filiali della Cassa.
Un aspetto da sottolineare è la grande omogeneità dei risultati dell’indice di soddisfazione nelle diverse fasce di età (grafico sopra). Questo dimostra che l’offerta complessiva della Cassa in termini di prodotti e servizi soddisfa le principali aspettative
sia dei giovani che dei meno giovani.
NOTIZIE DALLA CASSA RURALE di aldeno e cadine
La ricerca ha rilevato che l’immagine percepita della Cassa è un punto di forza, riconoscendo i tratti di un solido gruppo bancario, ben radicato sul territorio
e in grado di soddisfare le esigenze dei Soci e dei Clienti in termini di varietà e
adeguatezza dei servizi e dei prodotti offerti. Si evince lo scopo mutualistico e di
solidarietà, la sussidiarietà, la trasparenza, lo sviluppo sostenibile e l’aiuto reciproco come valori unici differenzianti
rispetto a tutte le altre Banche e, non
ultimo, l’attenzione e la disponibilità
premurosa del personale delle Filiali
verso il Socio-Cliente.
Conciliare
il lavoro
con la
famiglia
di Barbara Poggio*
Emergono, in sottofondo, le parole di
don Lorenzo Guetti che pronunciò ad
inizio del secolo scorso e ancora oggi
sono attuali: “In tutto il vostro pensare, trattare e fare non vi fermate mai
al vostro personale vantaggio o interesse, ma il tutto dirigete al vantaggio comune“.
N
Le aree di “miglioramento verso l’eccellenza” emerse dalla ricerca sono
state presentate in dettaglio al Consiglio della Cassa e a tutto il personale riunito in uno specifico incontro presso
la bella sala dell’oratorio di Romagnano ed entreranno nei piani operativi e
strategici della Cassa.
In particolare si dovranno valutare la
facilità nell’utilizzo dell’internet banking, la comodità degli orari di apertura delle filiali in funzione delle attività
lavorative dei Soci-Clienti, le attività di
servizio per i Clienti titolari di prodotti complessi e le attività di comunicazione, in particolare verso il segmento
dei giovani.
Quest’ultimo punto, l’area relativa alla comunicazione, è una attività di miglioramento, in termini di maggiore conoscenza dei valori della Cassa, delle attività
svolte a favore di iniziative di interesse generale, a favore di associazioni, a sostegno di progetti di rilevanza collettiva e di iniziative culturali sia verso i Clienti che, in primis, verso i Soci. In questo ambito, comunicare con maggiore efficacia, prestando attenzione a che il messaggio penetri e si distingua, che generi
un virtuoso passaparola positivo, resta una delle strategie più proficue per la realizzazione di una fidelizzazione “consapevole” del socio-cliente e, a
maggior ragione, in merito all’attenzione alle fasce deboli dove la Cassa Rurale può meglio far valere il proprio tratto distintivo legato alla dimensione di Banca di Credito Cooperativo che la differenzia dalle altre aziende
di credito.
Dal punto di vista del marketing la comunicazione sociale è una variabile strategica, complessa e articolata, basti pensare alla diversità
di ognuno di noi nella fruizione ed esposizione ai vari mezzi di comunicazione, all’elevato
el corso del 2007 tra la Cassa Rurale di Aldeno e Cadine e il progetto Equal GELSO (Genere Lavoro e
Segregazione Occupazionale)1 si è sviluppata una importante sinergia che ha portato all’istituzione del congedo obbligatorio
per i neo papà, una iniziativa di particolare rilievo simbolico, che ha avuto una notevole risonanza non solo nella provincia di
Trento, ma anche sul territorio nazionale.
La finalità che aveva dato origine al progetto Equal GELSO era quella di affrontare il
problema delle asimmetrie tra donne e uomini nel mercato del lavoro trentino, con
particolare attenzione al settore pubblico
e a quello della cooperazione. La diseguale presenza di uomini e donne nelle organizzazioni lavorative della provincia, sia
in senso orizzontale che verticale, rappresenta infatti ancora un problema rilevante,
non solo dal punto di vista etico, ma anche
economico, perché l’esclusione di una parte della popolazione, tra l’altro sempre più
scolarizzata, sia dal mercato del lavoro che
dai principali ruoli decisionali, rappresenta
un evidente dispendio di risorse per il contesto socio-economico.
Il progetto, sviluppato nell’ottica della ricerca-azione, si era inizialmente concentrato sull’analisi del problema, mettendone in evidenza le connotazioni strutturali e
culturali attraverso la realizzazione di una
articolata attività di ricerca, al fine di identificare ed attuare una serie di azioni sperimentali per favorire un cambiamento
a livello di sistema. Sulla base degli esiti
emersi dalla ricerca sono state definite diverse linee di azione, mirate in particolare alla valorizzazione delle carriere femminili, alla promozione di modelli innovativi
1 Il progetto è stato cofinanziato
dall’Unione Europea - Fondo Sociale
Europeo; Ministero del Lavoro e della
Previdenza Sociale; Provincia Autonoma di Trento - Segreteria Generale Ufficio Fondo Sociale Europeo
NOTIZIE DALLA CASSA RURALE di aldeno e cadine
per la conciliazione tra vita lavorativa e vita
personale, alla ridefinizione dei modelli di
valutazione delle carriere, al superamento
dei principali stereotipi che caratterizzano
sia i contesti organizzativi che il più ampio
contesto sociale di riferimento. È in questo
contesto che è nata la collaborazione con
la Cassa Rurale di Aldeno e Cadine relativa al congedo parentale per i padri, che rispondeva ad uno dei principali obiettivi del
progetto, ovvero quello di superare una visione della conciliazione come problema
essenzialmente femminile e quindi l’orientamento a sviluppare interventi mirati in
via prioritaria alle donne. Il nostro obiettivo
era invece quello di mettere in luce come
la questione della conciliazione fosse essenzialmente una questione organizzativa,
legata all’attenzione che una organizzazione rivolge ai suoi “clienti interni”, ovvero
a lavoratori e lavoratrici e alla cittadinanza
che riconosce alle loro esigenze personali e familiari, nelle diverse fasi dei corsi di
vita. Tutto questo nella convinzione, confortata dai dati di ricerche empiriche, che
una maggiore attenzione alle diverse esigenze dei dipendenti possa avere significative ricadute sul benessere organizzativo
affollamento promo-pubblicitario, al poco tempo che abbiamo quando si entra
in Banca. Le evidenze emerse dalla customer satisfaction delineano soprattutto non tanto il “quanto” ma il “come” si comunica, in primis la personalizzazione del rapporto intesa anche come linguaggio di comunicazione focalizzato alle
esigenze di ogni singola persona. Conseguentemente le attività di miglioramento
porteranno a valutare nuove modalità di comunicazione abbinate ai media di riferimento dei Soci-Clienti.
Un altro aspetto emergente, da considerare con molta attenzione per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi, è quello relativo alla fruizione di credito al consumo
con Società esterne alla Cassa: il 14% degli intervistati, percentuale che cresce
al 23% fra i Soci, ha dichiarato di ricorrere ad esso. È un fenomeno trasversale al quale la Cassa, in questa fase di economia rallentata, dovrà prestare particolari attenzioni.
Nel complesso si può senz’altro dire che la Cassa Rurale di Aldeno e Cadine goda
di buona salute; l’attenzione continua, premurosa e professionale ai Soci e Clienti deve continuare ad essere un punto distintivo e il miglioramento della comunicazione dovrà essere messo al centro della strategia tesa verso la piena soddisfazione che costituisce l’elemento centrale per lo sviluppo sostenibile e reale della
Cassa nel mercato locale del credito.
*Docente Customer Satisfaction
Università degli Studi Trento
e sulla qualità e l’efficacia del lavoro.
La collaborazione tra la Cassa Rurale di
Aldeno e Cadine e l’università di Trento
viene oggi a consolidarsi ulteriormente con
l’adesione della Cassa al Centro Studi Interdisciplinari di Genere, una realtà da poco istituita presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’università, che
rappresenta il consolidamento formale di
una collaborazione attiva ormai da diversi anni tra docenti e ricercatori universitari di diverse facoltà, che nella loro attività
di studio e di ricerca si occupano di tematiche legate al genere e soggetti ed organizzazioni del territorio che per varie ragioni
sono interessati a questi temi.
A connotare l’identità del Centro sono soprattutto due delle parole contenute nel nome: genere e interdisciplinare. Il termine
genere si riferisce alla costruzione sociale del maschile e del femminile, alle diverse attribuzioni e competenze che nella società vengono attribuite a uomini e donne
e, soprattutto, alla traduzione di queste differenze in disuguaglianze. Per affrontare in
modo efficace queste problematiche è sicuramente necessaria l’adozione di una molteplicità di prospettive, la capacità di considerare la complessità di fattori (culturali,
strutturali) che entrano in gioco e, quindi,
di attingere a saperi diversi (sociologico,
NOTIZIE DALLA CASSA RURALE di aldeno e cadine
giuridico, economico, psicologico, narrativo, filosofico, biologico). Da qui la specificazione interdisciplinare.
Il centro si propone di diffondere l’attenzione nei confronti del genere attraverso una
molteplicità di iniziative che vanno da attività formative, seminariali e convegnistiche a progetti di ricerca e sperimentazione.
In particolare, organizza un Master in politiche di genere nel mondo del lavoro e una
serie di altre attività formative. Il riconoscimento dell’importanza della collaborazione
tra università e territorio è uno dei capisaldi del Centro, la cui adesione è, infatti,
aperta anche a soggetti esterni all’università. L’obiettivo è proprio quello di creare un
laboratorio multidisciplinare in cui l’interazione tra università e territorio possa rappresentare uno stimolo per la riflessione, il
confronto e il cambiamento.
Le aree a cui rivolgeremo particolare attenzione saranno molteplici e si configureranno in base alle proposte e agli stimoli dei
soci. Tra i principali ambiti potremmo segnalare particolare le pratiche organizzative e del lavoro, le politiche pubbliche, la
multiculturalità, i modelli familiari, i processi educativi e formativi, le pratiche culturali, i diritti individuali, la segregazione
di genere nei luoghi decisionali. L’adesione
della Cassa Rurale di Aldeno e Cadine, che
si sta dimostrando un attore particolarmente attento alle problematiche della conciliazione tra lavoro e famiglia, rappresenta
sicuramente uno stimolo per il Centro a sviluppare ulteriormente questo tipo di tematiche e ad identificare nuove pratiche e politiche organizzative capaci di rispondere
con efficacia ai bisogni e alle sfide emergenti dal territorio e dalla società.
*Ricercatore presso Facoltà di sociologia, Dip. Sociologia e Ricerca Sociale Area scienze politiche e sociali - Settore
SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ECONOMICI – membro del Consiglio “Audit Famiglia e Lavoro”
ProvinciaAutonoma
di Trento
L’azione della Cassa Rurale
di Aldeno e Cadine: un raro
esempio di comportamento
socialmente responsabile
di Eleonora Stenico*
A
partire dagli anni ottanta l’Europa mostra di volgere specifica attenzione al comportamento socialmente responsabile delle imprese sul mercato, ponendo al centro delle politiche comunitarie la doppia strategia dello sviluppo economico e della
coesione sociale, con particolare riguardo alla qualità del lavoro ed alle pari opportunità
d’occupazione fra uomini e donne.
Si assiste così, in tutti i Paesi avanzati, al diffondersi di una riflessione innovatrice che
evidenzia come il tema etico costituisca un momento di confronto irrinunciabile per le
imprese: esso induce ad affrontare in maniera nuova le modalità di sviluppo dell’economia e declina la mission aziendale nell’ottica del raggiungimento dei profitti anche attraverso la crescita del benessere interno, della qualità del lavoro e dell’ottimizzazione
delle condizioni di eccellenza, sul presupposto di fondo che integrare la dimensione economica con quella etica, sociale ed ambientale contribuisce ad aumentare il benessere collettivo.
Per fare proprie le tematiche etiche, l’impresa è dunque chiamata, nello svolgimento
della sua attività, ad assumersi nuove responsabilità ed a porre al centro della sua scala di priorità le persone, i valori ed il rispetto dei diritti. Se, dunque, essere “socialmente responsabili” significa gestire le dinamiche della produttività aziendale e del profitto
tenendo in considerazione gli effetti sociali ed ambientali dell’attività dell’impresa stessa, va da sé che l’impegno delle aziende deve essere quello, non solo di rispettare l’apparato normativo vigente, ma anche di valutare con attenzione le ripercussioni della loro azione su tutti i soggetti (c.d. portatori di interesse, stakeholders) che, direttamente
o indirettamente, entrano in contatto con loro. Si parla, al riguardo, di “Responsabilità
Sociale d’Impresa” (RSI), definita come “il gestire un’azienda in maniera tale da soddisfare le aspettative etiche, sociali, legali e commerciali che la società ha nei confronti delle aziende”.
L’approccio si basa sulla sensibilità e coscienza sociale dell’impresa, e sulla consapevolezza che da una gestione eticamente orientata l’azienda trae giovamento in termini di
profitto, in quanto determina, verso l’interno, un ambiente di lavoro sano, impegnato, e
maggiormente produttivo, generando e rafforzando il rapporto stabile e duraturo con i dipendenti basato sulla fiducia, sulla credibilità dell’impresa e su relazioni migliori e, verso
l’esterno, un giudizio altamente positivo dei consumatori, degli investitori e della società
nel complesso, che aumenta il sostegno e la competitività dell’impresa sul mercato.
È difficile valutare con precisione ciò che determina la reddittività finanziaria di un’impresa socialmente responsabile, ma alcuni studi scientifici sul tema (Industry Week, 15
gennaio 2001), mostrano che il 50% degli eccellenti risultati delle imprese socialmente
responsabili sono imputabili all’impegno sociale, mentre l’altra metà si spiega con performances positive dei settori produttivi.
Diversamente, un giudizio negativo sull’impresa, sulla sua condotta e sul suo atteggiamento interno ed esterno comporta pesanti ricadute che ne penalizzano il marchio e
l’immagine e, in ultima analisi, la sua sopravvivenza stessa nel mercato.
La responsabilità sociale attiene all’atteggiamento dell’impresa sia nella sua dimensione
interna – relativa alla valorizzazione delle risorse umane, alla tutela della salute e della
sicurezza sul lavoro, ai rapporti con la Direzione e fra colleghi -, sia nella sua dimensione esterna, attenta al rispetto dell’ambiente e del territorio ed ai rapporti con la comunità
locale e con i consumatori, investitori e fornitori, con i mass media, l’opinione pubblica
e l’Ente Pubblico nelle sue diverse articolazioni.
Affrontare da un punto di vista etico la complessità dell’organizzazione aziendale significa affrontare profili importanti quali la qualità del lavoro, il benessere dell’organico, le
NOTIZIE DALLA CASSA RURALE di aldeno e cadine
problematiche femminili, la gestione delle risorse umane tenendo presente l’ottica
di genere. In un Paese in cui, nonostante la legislazione sul tema sia molto avanzata, l’effettiva parità di opportunità è ancora lontana dalla piena realizzazione ed
in cui l’organizzazione del lavoro è legata al modello maschile e nei contesti produttivi permane un concetto di “tempo”
basato sui bisogni e sulle condizioni degli uomini, l’approccio qui considerato può
contribuire significativamente al superamento di quei fattori che ostacolano il raggiungimento della piena parità fra i generi:
dall’orario rigido che impedisce la conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare,
alla differenza salariale a parità di lavoro,
alle difficoltà di carriera che perpetuano
un grave squilibrio nei ruoli apicali e determinano la larga presenza delle donne
in posizioni di basso profilo.
Le diversità di Genere chiedono alle aziende di rivisitare i propri sistemi di gestione
delle risorse umane, di valutare con attenzione e valorizzare le competenze specifiche di ogni persona.
Varie evidenze empiriche dimostrano che
quando sono gestite correttamente le diversità creano un ambiente di lavoro più
coeso, creativo e proficuo e, quindi, in
grado di innalzare la produttività e la competitività aziendale. Gruppi di lavoro eterogenei producono risultati migliori, perchè saper gestire le differenze significa in realtà saper trarre da ciascuno il meglio delle sue
capacità, e quindi, migliorare le performances al lavoro: la diversità così interpretata diviene valore anche economico. Una Women friendly Organisation può essere definita come un’organizzazione che sa riconoscere, apprezzare e valorizzare le differenze individuali basate sul Genere, ma anche sull’età, sulle origini etniche, sulla cultura e gli stili
personali.
Mediante le numerose iniziative “family friendly”avviate in questi ultimi anni, la Cassa Rurale di Aldeno e Cadine ha dimostrato di aver fatto propria una condotta d’impresa socialmente responsabile, divenendo modello da seguire nello sviluppo di percorsi volti a favorire la conciliazione dei tempi di lavoro con quelli di vita ed a gestire le risorse umane
in un’ottica di valorizzazione del genere femminile. La Cassa Rurale di Aldeno e Cadine
si sta fortemente impegnando per offrire risposte serie e diversificate alle esigenze delle
lavoratrici e delle famiglie, che chiedono una diversa idea del “tempo di lavoro”, progettando nuovi ed originali strumenti di organizzazione, trovando soluzioni di flessibilità modulate per integrare la dimensione temporale in modo articolato, creativo e soddisfacente. Con la sua azione quotidiana, essa mostra di voler coniugare il benessere individuale
dei propri lavoratori/trici con il più vasto benessere del contesto sociale ed economico in
cui opera, svolgendo un ruolo di promotrice di coesione sociale.
Per tali motivi, la Cassa Rurale si contraddistinugue per un impegno profondo e costante
verso la tutela e la promozione del lavoro femminile, determinando una qualità d’azione
che merita il pubblico riconoscimento sociale, la legittimazione delle sue linee strategiche ed operative e la promozione della sua identità nel territorio.
Un sentito “Grazie”, dunque, alla Cassa Rurale di Aldeno e Cadine che, attraverso la sua
azione, ci dà la prova che sensibilizzare il territorio sul valore e l’importanza della Responsabilità Sociale d’Impresa è un percorso necessario ma efficace per raggiungere
obiettivi diversificati ma complementari, quali un atteggiamento responsabile verso l’ambiente e la società, l’innalzamento della presenza femminile nel mondo del lavoro, un più
efficace perseguimento dell’uguaglianza sostanziale fra uomini e donne nei diversi contesti produttivi, pubblici e privati.
*Avvocato, docente della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento,
Consigliera di parità della Provincia Autonoma di Trento.
Svegliamo
i dormienti!
Hai un Libretto da tempo non movimentato? Portalo in filiale, potrebbe essere un
Deposito Dormiente!
Per effetto della Legge 266/2005 i rapporti
non movimentati da oltre 10 anni saranno
estinti e le somme ricavate devolute ad un
Fondo destinato ad indennizzare le vittime
delle frodi finanziarie.
Maggiori informazioni sono reperibili presso gli sportelli della Cassa Rurale.
NOTIZIE DALLA CASSA RURALE di aldeno e cadine
Conciliare si può!
di Andrea Bontempelli*
N
el piano strategico per il triennio 2007 – 2009 deliberato dal
Consiglio di Amministrazione
della Cassa Rurale nel febbraio dello
scorso anno si legge, tra l’altro:
“Sono previsti investimenti qualitativi
sull’assetto organizzativo e sulla gestione delle persone per favorire crescita del senso di appartenenza, adeguata valorizzazione dei potenziali”.
“È previsto un maggior investimento nella gestione delle risorse umane,
volto a:
a) garantire formazione diffusa e
specialistica;
b) individuare, soprattutto nelle fasce giovani, personale con potenziale che possa affiancare e integrare l’attività dei numerosi nuovi
responsabili delle unità organizzative;
c) sviluppare il concetto di appartenenza e la convinta adesione ai valori differenziali della nostra Cassa”:
Il Consiglio di Amministrazione, nel corso di questi due anni, ha compiuto diversi ragionamenti intorno a queste tematiche e ne sono scaturite alcune linee
d’azione che hanno l’obiettivo di favorire programmi di conciliazione che permettano ai propri collaboratori di coniugare le diverse sfere della propria vita.
La conciliazione, concepita come un vero e proprio strumento di gestione delle risorse umane, può rappresentare
non solo una questione etica ma anche
un obiettivo di business perché permette di ottenere effetti positivi sulla qualità del clima organizzativo, sull’attrattività
dell’organizzazione nel mercato del lavoro e sull’innalzamento del livello della qualità dei servizi erogati dalla nostra
Cassa ai soci e ai clienti.
Nel corso del 2007, la Cassa ha partecipato al progetto Equal Gelso (Gelso è l’acronimo di Genere, Lavoro e Segregazione Occupazionale), promosso
dall’Università degli Studi di Trento, in
collaborazione con il Fondo Sociale Europeo, un percorso di ricerca-azione
orientato ad affrontare alcuni dei principali ostacoli che caratterizzano i percorsi professionali delle donne nel mercato
del lavoro. Nell’ambito di tale progetto, il
Cda ha deliberato l’attuazione del congedo obbligatorio di tre giorni lavorativi
per i dipendenti neo papà, misura che
ha rappresentato il primo caso in Italia
e che ha avuto una vasta eco sui media
locali e nazionali. Riteniamo che questa
misura rappresenti un doppio passo in
avanti: in primo luogo, nella proiezione
di un nuovo modello di paternità capace
di riconoscersi non solo nel tempo di lavoro, ma anche in quello dedicato ai figli e alla famiglia; in secondo luogo, per
il fatto che si rivolge l’attenzione non più
e non soltanto alle madri, ma anche ai
padri, che sembrano essere i veri assenti nel rapporto di conciliazione tra lavoro
e famiglia. Conciliazione, quindi, che si
coniuga anche al maschile e non solo al
femminile, superando lo stereotipo delle donne costrette ad attrezzarsi per gestire, da vere “funambole” i diversi ambiti di presenza, come se la gestione dei
figli e della casa fosse di fatto una loro
pertinenza esclusiva. In questo modo la
Cassa Rurale di Aldeno e Cadine afferma la rilevanza etica e l’importanza del
fatto che i padri presenti al suo interno
possano essere presenti e coprotagonisti
della nascita dei figli, senza dover chiedere “permesso” all’azienda. Un impegno etico che supera i modelli culturali maschili tradizionali e che può aiutare
gli uomini ad interiorizzare responsabilmente un nuovo ruolo all’interno della famiglia. In Italia, questo ruolo, pur
previsto dalla legge 53 del 2000 come
congedo facoltativo, è lasciato alla libera scelta delle coppie, ma è ancora poco conosciuto e sfruttato. La ragione del
sottoutilizzo delle innovazioni introdotte dalla legge è chiaramente dovuta al
permanere di una cultura di genere che
non favorisce il coinvolgimento dei padri. Ecco perchè risulta di fondamentale
importanza avviare mutamenti culturali
che promuovono il diritto alla conciliazione, contribuendo a diffondere l’utilizzo dei congedi parentali come una insostituibile opportunità per realizzare una
genitorialità attiva e per rinsaldare le relazioni familiari. Questi mutamenti interessano la percezione del ruolo del padre e la sua importanza a fronte di timori
che un congedo di paternità rappresenti un grave danno per ogni eventuale
progressione di carriera. Ma concernono anche il ruolo della donna. In Italia
prevale infatti ancora l’immagine dell’uomo come bread winner. È ora necessario rafforzare la rappresentazione sociale dell’uomo come padre. Bisognerebbe
incominciare a parlare del diritto fondamentale del bambino e della bambina
di essere cresciuti/e ed educati/e da en-
NOTIZIE DALLA CASSA RURALE di aldeno e cadine
trambi i genitori per arrivare a considerare con più forza l’impegno per il sostegno ai neo padri e alle neo madri.
L’azione della Cassa Rurale di Aldeno e
Cadine, realizzata su proposta del Progetto GE.L.S.O., dimostra che è possibile invertire la tendenza e sostenere un
nuovo ruolo delle aziende nel favorire
il desiderio e la volontà di dedicare più
tempo alla crescita, alla cura e alla costruzione di un rapporto più solido e duraturo da parte dei padri.
Nell’ottobre del 2007, la Cassa ha presentato al Dipartimento delle Politiche
per la Famiglia presso la Presidenza del
Consiglio dei Ministri un progetto a valere sull’articolo 9 della legge 53/2000,
che prevede dei finanziamenti per le
aziende che presentino delle misure
innovative tendenti a favorire la conciliazione. Il progetto ha visto nella sua fase preliminare la somministrazione di un
questionario alla totalità dei dipendenti
e dalle risultanze emerse ne è scaturita
la scrittura “materiale” del progetto stesso. Nello scorso mese di luglio ci è pervenuta la comunicazione di accoglimento pressoché totale del nostro elaborato,
che prevede quattro linee di intervento,
così riassumibili:
1. Prolungamento da due a tre anni del periodo di part time alle dipendenti al rientro dal congedo per
maternità che ne facciano richiesta, con l’obiettivo di coprire interamente la fascia d’età più critica per
l’accesso ai servizi di scuola dell’infanzia. La domanda di accesso agli
asili nido è, infatti, molto più alta
dell’offerta potenziale.
2. Istituzione del rientro “accompagnato”. Il contesto in cui opera la Cassa
Rurale e, più in generale, il mercato
creditizio si presenta con un’elevata
dinamicità. L’assenza per un lungo
periodo di tempo dal lavoro, riconducibile a qualsiasi causa (maternità,
congedo parentale, malattie di lunga
durata) può rendere difficile il rientro
nel mondo lavorativo. Da questo ragionamento è emersa l’idea di istituire la figura che affianchi i dipendenti secondo la modalità della tutorship
on the job. Si è ritenuto, inoltre, importante offrire la possibilità di accedere a dei momenti di counseling e
di supporto psicologico, attivabili su
richiesta, finalizzati a rafforzare alcune dimensioni di fragilità tipicamen-
te correlate sia al periodo post maternità sia al reingresso sul posto di
lavoro.
3) Stipula di specifiche convenzioni
con enti no profit per l’abbattimento parziale dei costi relativi alla fruizione di servizi per la prima infanzia
anche nei periodi estivi.
Il questionario somministrato ha posto in evidenza che gran parte del
personale si trova a fare i conti con
il problema dell’accesso alle strutture pubbliche e private che forniscono servizi alla prima infanzia.
Nello specifico le iniziative previste
sono:
attivazione della convenzione per l’abbattimento parziale dei costi del servizio Tagesmutter (funzionante tutto
l’anno);
offerta di attività di aiuto allo studio
per i bambini fino agli 11 anni.
4 Creazione ed attivazione di un portale informativo, da realizzare in
internet, contenente informazioni utili per reperimento di baby-sitter, aiuti domestici, forum di scambio/confronto fra genitori, novità e
cambiamenti aziendali, normativa
su congedi e diritti relativi a maternità/paternità.
Nel corso del 2008 la Cassa Rurale, unica banca nella realtà trentina, ha aderito al progetto sperimentale della Provincia Autonoma di Trento denominato
“Audit Famiglia & Lavoro”, un processo
di management adottato su base volontaria dalle organizzazioni che intendono
certificare il proprio impegno per il miglioramento della conciliazione di famiglia e di lavoro al proprio interno. Questo processo ha portato alla stesura di
un Piano di Attuazione, sottoscritto dalla
Direzione, contenente una serie di misure, 21 per la precisione, che la Cassa si
impegna ad introdurre al proprio interno
nel triennio 2009 – 2011.
Tutte queste azioni progettuali hanno
una duplice funzione: da un lato tendono a dare risposta a concrete esigenze
di conciliazione tra attività lavorative e
responsabilità familiari; dall’altro danno
attuazione ad una policy di gestione del
personale che in azienda si è tradizionalmente contraddistinta per un’attenzione
non comune alle esigenze extralavorative dei propri dipendenti.
In termini sintetici, possiamo ricondurre
i risultati attesi su 2 piani principali:
– uno stato di maggior agio e benes-
sere sul posto di lavoro reso possibile da una più efficace soluzione dei
problemi di conciliazione;
– una maggiore efficienza dell’assetto
organizzativo e un incremento quantitativo e qualitativo delle performance individuali e aziendali per effetto
delle misure compensative adottate.
Indicatori di esito attesi per quanto riguarda il primo aspetto possono considerarsi:
a un significativo decremento delle assenze per malattia
b un clima organizzativo caratterizzato
da reciproca fiducia tra responsabili
aziendali e dipendenti
c maggiore motivazione e soddisfazione personale
d attenuazione degli effetti stressogeni
correlati al lavoro
e un incremento del commitment e
del senso di appartenenza aziendale
Indicatori di esito attesi per quanto riguarda il secondo aspetto possono considerarsi:
a empowerment diffuso
b sviluppo di protagonismo e orientamento ai risultati
c collaborazione tra colleghi
d attenuazione degli episodi di competizione interna
e maggiore circolazione della comunicazione
Il progetto sull’articolo 9 della legge
53/2000, il percorso dell’Audit con il
relativo piano di attuazione e i risultati
dell’indagine sulla customer satisfaction
(vedi articolo in alta parte della rivista)
sono stati presentati a tutti i dipendenti in un incontro che si è svolto nel pomeriggio del 19 novembre nell’oratorio
di Romagnano, con la partecipazione
dell’intero Consiglio di Amministrazione
e del Collegio Sindacatale.
Con queste iniziative la Cassa Rurale di
Aldeno e Cadine, da sempre attenta ad
una gestione positiva e propositiva delle risorse umane presenti al suo interno
e per sua precisa scelta di campo impegnata in un continuo dialogo con il territorio da cui proviene, vuole confermare
l’impegno di un’etica di impresa che vada al di là delle semplici intenzioni.
*Responsabile Organizzazione
e Gestione Risorse Umane
CR Aldeno e Cadine
NOTIZIE DALLA CASSA RURALE di aldeno e cadine
La fine di un ciclo
ed una nuova prospettiva
Q
uando nel 2005 la Cassa
Rurale di Aldeno e Cadine
decise di aderire al progetto di microcredito in Mozambico,
la scelta poteva sembrare azzardata o, quantomeno, particolare.
Il rischio principale di un intervento diretto della Cassa in un territorio così lontano e poco conosciuto
era, in effetti, che si trasformasse in una donazione assistenziale
che, pur talvolta benemerita, viene ormai considerata da molti studi come inefficace e, comunque,
lontana dallo spirito dell’iniziativa.
La situazione che si presenta oggi,
dopo quattro anni di lavoro, dimostra invece la validità della scelta
iniziale, basata non solo sul finanziamento ma, soprattutto, sulla capacità di adattamento alle reali esigenze della comunità del distretto
Fà la cosa giusta
P
er il quarto anno consecutivo la Cassa Rurale di Aldeno
e Cadine ha partecipato alla Fiera “Fa la cosa giusta”, la
Fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili.
Un percorso iniziato nel 2005 con la nostra presenza in fiera
animati dal proposito di far conoscere la nostra attività in campi etico-sociali e che ha visto un
primo coinvolgimento dei visitatori attraverso la somministrazione di un questionario, dal quale
è emersa la disponibilità da parte degli stessi a rinunciare a una percentuale della remunerazione derivante dai prodotti finanziari della Cassa Rurale, per destinarli al sostegno di determinati interventi. Da questo questionario sono nati ben quattro nuovi filoni di intervento attraverso
i quali la Cassa Rurale ha inteso muoversi per dare delle risposte innovative ad alcuni bisogni.
DIAMO CREDITO AL TUO FUTURO
L’obiettivo è quello di “essere al fianco” dei giovani studenti finanziando a TASSO ZERO i soci universitari che si accingono a frequentare una laurea specialistica o magistrale, percorsi
di doppia laurea, master di secondo livello ovvero dottorati di ricerca sia in Italia sia all’estero
presso università riconosciute.
NOTIZIE DALLA CASSA RURALE di aldeno e cadine
di Caia. Fondamentale si è dimostrata la collaborazione con il Consorzio delle Associazioni per il Mozambico che, coordinando varie
attività in un territorio che non riusciva a riprendersi dai drammi del
colonialismo prima e della guerra civile poi, ha permesso alla nostra Cassa di appoggiare uno specifico progetto di microcredito volto
a favorire la piccola imprenditoria
e, comunque, a fungere da volano
per l’intera economia locale.
Con piccoli concessioni di credito, che in media si aggirano sui €
200/300, in questi anni sono state soddisfatte oltre 2.000 richieste,
per un totale di circa € 530.000.
Attualmente sono in corso oltre
700 finanziamenti, che supportano una vasta comunità, che si allarga anche ai villaggi vicini, diretti
principalmente a piccoli commercianti, contadini, famiglie e al nascente piccolo artigianato. Uno degli obiettivi principali dell’intervento
è costituito dall’educazione: l’educazione al risparmio e ad un uso
del credito che non sia finalizzato
al consumo ma a diventare “motore” per migliorare le condizioni
di vita. Per questo vengono seguiti
diversi gruppi di “risparmio e credito”, volti a favorire il risparmio e
basati sulla fiducia reciproca. Ad
oggi sono operativi 14 gruppi, di
cui alcuni composti di sole donne,
per un totale di 200 persone coinvolte. Il credito è stato sostenuto
dai finanziamenti pluriennali della
Cassa Rurale, 45.000 € suddivisi
in 3 anni, ma anche dall’intervento diretto di molti soci che, sottoscrivendo inizialmente un’emissione obbligazionaria ed attualmente
acquisendo specifici Certificati di
Deposito, hanno contribuito a sostenere un’ulteriore parte di finanziamento all’iniziativa. È stato,
quindi, con legittima soddisfazione
che il Presidente della Cassa Rurale Baldo Luigi ha consegnato, in
occasione della Fiera “Fà la Cosa
Giusta”, la somma di € 12.375,00
ai rappresentanti del Consorzio Associazioni per il Mozambico, il risultato dell’adesione, fino a questo
momento di soci e clienti al progetto. Lo scenario che si prospetta al
Il CONTO SU DI TE
Prodotto pensato per rispondere ai principi di cooperazione e solidarietà, dove il titolare diventa l’attore principale e decide quale sostenere, tra le seguenti
Associazioni aderenti all’iniziativa:
Samuele Società Cooperativa Sociale,
Progetto 92 Società Cooperativa Sociale,
Cooperativa ALPI,
Associazione A.M.A. Onlus,
ANFFAS Trentino Onlus,
Villa Sant’ Ignazio Società Cooperativa di Solidarietà Sociale,
Cooperativa Sociale La Rete,
C.T.S Centro Trentino Solidarietà,
Consultorio Familiare Ucipem.
A.T.A.S. Associazione Trentina Accoglienza Stranieri Onlus.
La Cassa Rurale rileva trimestralmente le giacenze presenti su questi conti correnti e, a
seconda delle esigenze dell’Associazione, provvede a concedere dei finanziamenti a tassi particolari o a sostenerne le attività, destinando a tale scopo una percentuale di tali giacenze.
PROGETTO MICROCREDITO IN MOZAMBICO
Chi fosse interessato al progetto “microcredito in Mozambico” (vedasi articolo in altra
parte della rivista) ha la possibilità di sostenere l’iniziativa attraverso la sottoscrizione
del prodotto “Certificati di deposito Microcredito in Mozambico”. Il cliente, aprendo un
certificato di deposito di questa tipologia, sostiene il progetto, rinunciando ad una parte dell’interesse, pari all’1,25 % (il tasso riconosciuto al cliente, al lordo della ritenuta fiscale, è pari al 2,50%).
Dal canto suo la Cassa Rurale si impegna, a versare, per ogni € 1.000,00 raccolti con
questa tipologia di certificato, € 15,00 a favore dell’iniziativa in atto. In occasione della Fiera di quest’anno è avvenuta la consegna, nelle mani dell’ing. Paolo Rosatti, Presidente del Consorzio delle Associazioni per il Mozambico, della somma di € 12.375,00 a
NOTIZIE DALLA CASSA RURALE di aldeno e cadine
termine di questa prima fase vede la concomitanza di alcuni fattori per ripensare il ruolo della Cassa
Rurale e che potrebbero valorizzare il lavoro già attuato:
– ci troviamo in una fase di assestamento e maturazione
dell’attività di microcredito come presentata finora;
– si tratterebbe di dare una risposta alla richiesta di una
completa attività bancaria, ovvero non solo credito, ma anche gestione del risparmio e sicurezza per i depositi;
– è importante consolidare l’iniziativa principale di fornire
finanziamenti anche alla parte di popolazione che generalmente non viene ritenuta
bancabile dai normali istituti
di credito commerciali, coniugandola con lo spirito di solidarietà e aiuto a tutta la comunità
in una prospettiva a lungo termine.
La proposta che si sta concretizzando un’ipotesi forte, originale ed
sostegno del progetto di microcredito, risultato della raccolta effettuata fino ad oggi per
merito della sottoscrizione del prestito obbligazionario (introdotto nel 2005) e dei certificati di deposito.
INIZIATIVE PER IL RISPETTO DELL’AMBIENTE
attraverso finanziamenti a tassi agevolati per la realizzazione di impianti che permettano la
salvaguardia dell’ambiente, quali pannelli solari e fotovoltaici, impianti termici a gas, a gasolio, a biomassa o l’acquisto di veicoli elettrici a metano o gpl.
Oltre 160 gli espositori presenti all’edizione 2008 della Fiera, provenienti anche da fuori regione e che hanno offerto un ampio assortimento di prodotti di qualità.
La partecipazione della Cassa Rurale di Aldeno e Cadine è stata resa possibile grazie all’impegno e all’entusiasmo dei colleghi volontari che hanno voluto dare il loro contributo per animare il nostro stand, che ha visto l’afflusso di numerosi visitatori, incuriositi dalle ragioni della
partecipazione di un’azienda di credito alla Fiera o ancora attratti dal desiderio di conoscere
più nel concreto le nostre iniziative. Quest’edizione ha visto rafforzarsi la collaborazione tra la
Cassa Rurale e le Associazioni aderenti al progetto “Conto su di Te”, collaborazione che si è
suggellata anche durante un simpatico appuntamento conviviale al quale sono intervenuti i
colleghi della cassa che hanno partecipato alla Fiera e i membri delle suddette Associazioni.
Preziosa e gradita la presenza nel nostro stand di Radio Studio Sette che, anche attraverso le
interviste al Direttore Zanella nonché ai membri delle Associazioni, ha dato voce alle iniziative
della Cassa Rurale e ha permesso a tutti gli ascoltatori di conoscere le tematiche della Fiera e
tutti gli espositori presenti. Dunque il bilancio più che positivo dell’edizione appena conclusa
ha confermato che ci stiamo muovendo nella giusta direzione e l’attenzione riservataci dalle
persone intervenute premia il nostro sforzo di farci interpreti dei valori dell’eticità e della solidarietà; in una realtà in cui sembra rendersi necessario diventare sempre più agguerriti per
fronteggiare la competitività dei mercati, la nostra banca si distingue per il modo alternativo
in cui cerca di interpretare il proprio ruolo mettendo in primo piano la persona e svolgendo la
propria attività attraverso modalità e strumenti coerenti con l’etica cooperativa.
NOTIZIE DALLA CASSA RURALE di aldeno e cadine
autonoma dal semplice aderire ad
una visione di microcredito prevista ad esempio dalla Grameen
Bank di Muhammad Yunus, ma,
piuttosto, un esperimento di novella Cassa Rurale adattata alla realtà mozambicana, con tutti i vantaggi ma anche i rischi che un simile
progetto comporta.
Come abbiamo sempre fatto, nei
prossimi mesi avremo occasione
di aggiornare i nostri soci sull’evoluzione di questa importante nuova iniziativa, sicuri però di avere
nell’esperienza della Cassa Rurale
le forze, la storia e le competenze
per affrontare la sfida.
Notizie in breve
Epaca
I
l Consiglio di Amministrazione della Cassa Rurale, sempre sensibile alle
esigenze dei propri Soci e Clienti, ripropone, in collaborazione con il patronato
EPACA, il servizio gratuito di consulenza
ed assistenza in materia previdenziale e
pensionistica. Iniziato nel corrente mese
di dicembre si svolgerà presso la sede di
Aldeno il secondo ed il quarto mercoledì
del mese, dalle ore 8.00 alle ore 10.00, a
partire dal prossimo mese di gennaio.
Bancarizzazione della tessera sanitaria
L
a Cassa Rurale ti offre la possibilità di pagare le prestazioni sanitarie fruite presso
le strutture dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, attraverso la presentazione della tessera sanitaria. Presentandoti presso uno
dei nostri sportelli, provvederemo ad associare la tua tessera
sanitaria e, se lo desideri, anche quelle dei tuoi famigliari,
alla tua carta bancomat: questa semplice procedura ti consentirà poi di utilizzare la tessera sanitaria come una carta
bancomat, ma senza la necessità di digitare il codice PIN.
Bancomat moderno
N
uovo look per la filiale di via Verdi
della Cassa Rurale di Aldeno e Cadine. Interni moderni e funzionali
e novità anche per lo sportello bancomat.
Infatti è stato installato il modello di ultima
generazione che offre la possibilità di effettuare versamenti.
Anche per questo è stato collocato all’interno della filiale per garantire maggiore riservatezza e sicurezza.
La banca premia lo studio
L
a Cassa Rurale di Aldeno e Cadine
ricorda che entro il prossimo 31 dicembre scade il termine ultimo per
presentare la richiesta di borsa di studio
riservata agli studenti laureatisi nel corso
del 2008. L’iniziativa intende riconoscere l’impegno degli studenti meritevoli che
siano Soci o figli di Socio. Invita pertanto, chi fosse interessato, a rivolgersi presso uno dei propri sportelli.
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CR Aldeno e Cadine 03_2008 1,02 MB