07 GENNAIO 2010 ECCORECCO DISTRIBUZIONE GRATUITA MENSILE DI CULTURA E TEMPO LIBERO NEL GOLFO PARADISO 5000 COPIE DIRETTORE RESPONSABILE GIUSEPPE ROSASCO • REDAZIONE STUDIO HELIX VIA DELL’ARTIGIANATO 1 - 16036 RECCO (GE) - TEL E FAX 0185.723961 STAMPA MECA RECCO (GE) • REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI GENOVA N. 69 DEL 21.11.1990 • [email protected] • WWW.ECCORECCO.INFO IN QUESTO NUMERO Vito Gedda L’Area Marina Protetta di Portofino Bruno Cervetto La parrocchiale di S. Giovanni I Ferrari fotografi dal 1886 Vab e Protezione Civile Il Gruppo Gabbiano La collezione di Riccardo Buelli «Cartoline, la mia passione» Giovanni Chiesura Parlando di Calvino Megli La Corale N.S. delle Grazie UN SURFISTA DAVANTI AL MOLO DI LEVANTE (FOTO ALESSANRO TIRO) Scuola Studenti e vecchi selciati Almanacco Accadde nel 2009 Via Fiume 9 (capolinea bus) RECCO Tel e Fax 0185.730052 spigolature MILLENARIO ALBERO DA FRUTTO, UNICO E PREZIOSO SEBBENE COMUNISSIMO Fratello olivo [GR]“Ed il Signore ha risposto al suo popolo: ecco che io manderò a voi grano e vino e olio, e ne avrete in abbondanza”. Questo passo del profeta Gioele, contenuto nell’Antico Testamento, la dice lunga sull’importanza attribuita da sempre a quella “triade alimentare” che attraverso i secoli ha garantito l’equilibrio vitale della gente mediterranea. Un equilibrio sovente precario, soggetto ai capricci meteorologici, che ha condannato le diverse popolazioni alla sobrietà, come ha maliziosamente ricordato nei suoi studi lo storico Fenand Braudel. Indubbiamente, però, delle tre colture fondamentali, l’olivo rappresenta assai bene lo stretto rapporto materiale e spirituale che lega la natura all’ uomo. Pianta longeva, adattabile anche a terreni poveri, ha trovato nel bacino del Mediterraneo le condizioni climatiche ideali per la sua diffusione. Non sorprende pertanto l’importanza che quest’albero ha rivestito anche nella mitologia classica. Per gli antichi egizi sarebbe stata la dea Iside a farlo conoscere agli uomini; per i Greci fu la dea Atena a donare l’olivo, vincendo 2 NUMERO 7 GENNAIO 2010 simbolo di prosperità e di pace in questo modo la gara indetta da Zeus per la sovranità sull’Attica. I Romani attribuivano l’insegnamento dell’arte della coltivazione dell’olivo e dell’estrazione dell’olio alla dea Minerva, ovvero sempre ad Atena. Ma sono i testi delle religioni monoteiste a meglio esemplificare la sfera spirituale che lega l’uomo all’olivo. Nella Genesi, il primo libro della Bibbia, la colomba che annuncia a Noè la fine del diluvio universale, e dunque la nuova era di riconciliazione tra il divino e il terreno, reca in bocca un ramoscello d’olivo. Nel Corano si legge “La luce di Dio è come quella di una lampada… accesa grazie ad un albero benedetto, un olivo… che non sta né ad oriente né ad occidente”. L’ulivo coranico, situato al centro del cosmo, esprime un punto fisso di sostegno, di collegamento fra cielo, terra ed inferi. Nella liturgia cattolica, per antica tradizione popolare, durante la Domenica della Palme si usa portare a casa un ramo di olivo benedetto, come augurio di pace. Fratelli olivi, così li sentiva il poeta Gabriele D’Annunzio: come dargli torto? ECCORECCO intervento IL PRESIDENTE: «L’ESPERIENZA A SOSTEGNO DEI NUOVI PROGRAMMI DI TUTELA ATTIVA Area marina protetta di Portofino dieci anni di risultati VITO GEDDA A oltre dieci anni dalla sua istituzione, è oggi possibile tracciare un primo bilancio dell’Area Marina Protetta di Portofino. Istituita con decreto del Ministero dell’Ambiente il 26 aprile 1999, la zona protetta si sviluppa per oltre 20 chilometri lungo il perimetro costiero del promontorio, toccando i comuni di Camogli, Portofino e Santa Margherita Ligure. A gestire l’AMP provvede un Consorzio costituito, oltre che dai comuni citati, dalla Provincia e dall’Università di Genova. Sorta per proteggere il complesso ecosistema dei fondali di Portofino, minacciati di devastazione soprattutto per la raccolta del corallo e la cattura delle cernie, l’AMP ha saputo inserire le sue iniziative in un contesto assai antropizzato, caratterizzato da molteplici attività, quali turismo nautico, subacqueo, pesca. La convivenza di questa duplice valenza, ambientale ed antropica, ha suggerito al Consorzio di sviluppare una politica di tutela assai articolata, attenta a valorizzare le opportunità ricreative nel rispetto dei diversi ecosistemi marini del promontorio. Il versante meridionale di Portofino è caratterizzato dalla presenza di un particolare conglomerato, chiamato puddinga, che ha dato origine ad un mondo subacqueo ricco di anfratti, piccole grotte e tetti. Qui è il regno del corallo rosso. A profondità variabili tra i 20 ed i 50 metri, grazie alla continua azione costruttrice delle alghe coralline e di animali dallo scheletro calcareo, si è costituito, nel tempo, un ambiente assai complesso dominato da gorgonie, spugne, madreporari e briozoi. Sui fondali sabbiosi, lungo i versanti occidentali ed orientali del Promontorio, sono invece presenti praterie di posidonia, una pianta marina che ha una grande importanza ecologica in Mediterraneo e che gioca un ruolo attivo nella difesa della costa. In relazione a questi diversi ecosistemi l’AMP è stata divisa in tre zone. La zona A, limitata all’insenatura denominata Cala dell’Oro, è riserva integrale In questo tratto di mare è fatto divieto assoluto di navigazione, sosta, accesso, balneazione, pesca sportiva o professionale, immersioni subacquee. La zona B, compresa tra la Punta del Faro di Portofino e Punta Chiappa, fatto salvo il corridoio di accesso e la rada di San Fruttuoso, è caratterizzata da scogliere sommerse in cui si possono ammirare vari tipi di gorgonie, corallo rosso e numerose specie di pesci. Qui la pesca sportiva è regolamentata e riservata ai residenti, l’immersione subacquea con autorespiratore ad ECCORECCO Vito Gedda, 56 anni, imprenditore, è dallo scorso agosto presidente dell’Area Marina Protetta di Portofino. aria è consentita ai diving center e ai privati autorizzati, mentre è liberamente consentita la balneazione così come l’attività subacquea in apnea. Le due zone C si estendono ai lati del promontorio, dove sono presenti praterie di posidonia ricche di vita animale, e dove l’attività subacquea e la balneazione sono libere. I risultati di questa politica sono incoraggianti. Ciò che più mi piace sottolineare è il progressivo ricostituirsi dell’ambiente sottomarino (con la proliferazione di corallo, spugne e gorgonie) e il ripopolamento dell’ittiofauna, compresa la cernia, alcuni anni fa data per scomparsa. Eventi ancor più significativi se si pensa che sono avvenuti nel contesto dello sviluppo turistico dell’area. Se l’attività sportiva subacquea la fa da padrona (con circa 45mila immersioni e 100mila presenze annue) sono parimenti significativi i quasi 235mila biglietti staccati, sempre in un anno, a bordo dei battelli del Golfo Paradiso e del Tigullio e il boom della nautica da diporto. Questi numeri inducono tuttavia a una seria riflessione sulle azioni future. I prossimi impegni dell’AMP saranno pertanto quelli di regolamentare velocità e ancorag- gio dei natanti, soprattutto nel tratto di mare compreso tra il Cenobio dei Dogi e la tonnara, e trovare le soluzioni più opportune per lo sviluppo controllato della pesca sportiva. Continuerà naturalmente la collaborazione con gli sportivi dei diversi diving center che operano nel tratto di costa protetto. I sub, che provengono prevalentemente da Genova, dalla Lombardia e dal Piemonte, sanno di immergersi in siti affascinanti e sono innamorati delle acque della riserva marina. Si cercherà di favorire la loro presenza anche in bassa stagione mediante l’installazione di web cam che permetteranno di vedere sul computer le condizioni meteomarine e nel contempo controllare la costa dalla nostra sede e da quella della Capitaneria di porto. Ma l’attenzione maggiore sarà rivolta ai più giovani, attraverso programmi di carattere educativo nelle scuole elementare e media. Contiamo, nei prossimi anni, di estendere l’adesione anche ai circoli scolastici di fuori provincia. Infine, l’AMP si impegnerà nella nascente rete delle aree marine protette della Liguria e nella realizzazione di una struttura bibliotecaria unificata presso la sede del Parco di Portofino. La collaborazione con questo ente rappresenta ormai un dato di fatto, tanto che recentemente è stato riproposto un “accorpamento” con l’AMP, per valorizzare l’ambiente nei suoi due elementi, mare e terra, creando un’area protetta di grande rilevanza naturalistica e paesaggistica. Servirebbe però una legge “ad hoc” dello Stato, essendo il Parco di Portofino regionale e l’AMP di istituzione ministeriale. Un traguardo a cui non mancheremo di dare un apporto costruttivo. Una murena esce dalla sua tana (Foto Mario Campi). NUMERO 7 GENNAIO 2010 3 monumenti LA CHIESA PARROCCHIALE SPICCA PER LA SUA CARATTERISTICA ARCHITETTURA San Giovanni Tanti mosaici e l’importante quadreria BRUNO CERVETTOProgettata da due architet- tualmente collocata nel transetto sinistro. Si ti romani, Attilia e Umberto Travaglio, la caratterizza per le tonalità calde e scure e chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Gio- per gli straordinari guizzi creati dalla luce vanni Battista e Giovanni Bono fu edificata, che cade dall’alto, definendo alcuni partinel secondo dopoguerra, al posto dell’anti- colari: i due angioletti che sollevano un co edificio, distrutto dai bombardamenti drappo sopra la scena; la testa di S. Marco del 1943, riutilizzandone in parte elementi evangelista e il libro su cui sta scrivendo; decorativi ed opere d’arte. testa, petto e mani di S. Cecilia; la fronte, Dal punto di vista aruna mano ed il camice di chitettonico, tutto l’edifiS. Lorenzo; leggermente cio è definito da linee orarretrati, ed illuminati da togonali. Un sottile paluce più tenue, S. Giovanrallelepipedo rivestito di ni Battista e San Giorgio. travertino, circondato alLa composizione non ha la base da un portico arpiù niente della rigidità chitravato, definisce la tipica di analoghe comfacciata: unica concesposizione del primo Seisione alla decorazione, le cento e diverrà un modelstatue dei quattro evanlo per le composizioni del gelisti, provenienti dalla periodo successivo. Vere La chiesa con la caratteristica facciata a parallelepipedo. vecchia chiesa, e il monature morte sono poi gli saico trapezoidale realizstrumenti musicali e gli 1615, caratterizzata da colori vivaci, quasi zato da Antonio Giusepspartiti che vediamo nella smaltati, e la pala realizzata nel 1626 da pe Santagata (1888parte bassa della scena: Gioacchino Assereto che raffigura i Santi 1985) negli anni Settanda soli un vero ed auto- Giovanni Battista, Bernardo, Caterina, Lucia e Giorgio. Degne di nota sono: la pala di ta. All’interno, le tre nanomo capolavoro. vate principali, suddivise Il quadro di G.B. Paggi Giovanni Andrea De Ferrari (1598-1669), La predica del Battista di M. Picasso. da colonne architravate e (1554-1627), che si trova che rappresenta S. Erasmo, con insegne vesottolineate dal mosaico della volta della a fianco di questa pala, è interessante an- scovili; la tela di Luigia Mussini Piaggio navata centrale, terminano nel presbiterio che se di livello molto inferiore: una Imma- (1863), che rappresenta la gloria di S. Gioin un tripudio di linee curve: quattro arco- colata Concezione, circondata da angeli e vanni Bono; l’enorme tela di Matteo Picasni sorreggono la cupola, mentre transetto e dai simboli della purezza. Un buon restau- so (1830), che rappresenta la predica del presbiterio sono ricoperti da volte a botte. ro potrebbe evidenziare i veri colori di que- Battista. Nelle navate laterali, da ammirare La decorazione musiva, sempre di Santaga- st’opera, sotto la vernice verdastra che la ri- infine le scene della Via Crucis, le scene della Via Crucis, opera di Guido Galletti ta, sottolinea la parte interna degli arconi e copre. riveste completamente il tamburo, il ballaAltri capolavori sono la “Decollazione (1893-1977), artista genovese molto attivo toio e la cupola con un fondo oro su cui si del Battista”, di Andrea Ansaldo, opera del nella prima metà del secolo scorso. stagliano monumentali ed ieratiche figure della tradizione cristiana. Questa è senza PROSEGUONO I LAVORI DI RESTAURO DELL’ORGANO dubbio la parte più ricca di fascino delDa alcuni mesi è in corso l’oneroso restauro dell’organo, costruito dalla rinomata Ditta Tamburini l’edificio, in cui ispirazioni orientali e pa(che realizzò anche l’organo della Basilica di San Pietro a Roma) e acquistato dalla Parrocchia nel leocristiane si fondono in una colta reinter1964. L’intervento di restauro è stato affidato alla Ditta Fratelli Marin di Lumarzo. Ovviamente il repretazione del nostro secolo. Un intervento stauro, preventivamente autorizzato dalla Curia, viene realizzato seguendo modalità consoni alla di restauro degli interni compiuto nove ancaratura dello strumento stesso, ritenuto dagli esperti del settore un pezzo pregiato e di altissimo ni fa ha eliminato i lampadari settecentevalore. Questo prezioso e monumentale nonché delicatissimo strumento musicale, dopo 45 anni di schi, che impropriamente riempivano navaservizio necessitava di un intervento radicale di revisione, risanamento e manutenzione che ne rita e presbiterio rendendo difficile percepire portasse la funzionalità, la resa e il suono a livelli di altissima qualità. la purezza dell’architettura. L’intervento viene svolto in più fasi e interessa interamente l’organo, le tastiere, la consolle, i somieri, All’interno si apprezza lo splendido altale centinaia di comandi primari e secondari, i registri , le canne ed ogni più piccolo collegamento re di Francesco Maria Schiaffino (1689elettrico, e comporta complesse lavorazioni da parte di personale specializzato, che interviene mi1765) e soprattutto l’importante quadreria, nuziosamente su ogni componente. I pezzi vengono smontati ad uno ad uno, puliti, rettificati e, se con alcuni dei principali nomi della grande risultano interessati da fioritura di ossido, vengono risanati mediante un delicato intervento specifico che ne ripristina la corretta funzionalità. Durante i lavori si è riscontrato che le speciali boccole scuola genovese tra XVI e XVIII secolo. in piombo e pelle, che costituiscono la sede delle canne, risultano danneggiate ed in parte “incolDella quadreria, l’opera più importante è late” dall’ossido ai supporti. Si è reso pertanto necessario sostituire 7.480 raccordi telescopici, accertamente la pala di Valerio Castello, dataquistati da una fabbrica specializzata situata in Germania. S.C. ta 1655 e restaurata pochi anni fa, che è at- 4 NUMERO 7 GENNAIO 2010 ECCORECCO famiglie BARTOLOMEO, ORIGINARIO DELL’ALESSANDRINO, INIZIÒ A CAMOGLI LA SUA ATTIVITÀ I Ferrari, fotografi dal 1866 EMANUELE CASSANINato a Ovada, Bartolomeo Ferrari (1846-1901), si trasferisce ancor giovane a Genova, dove conosce e ha per maestro un famoso pioniere delle fotografia, Noach. È in questi anni che sta nascendo una nuova figura professionale, quella del fotografo, a metà strada il tecnico e l’artista. Perciò quando Bartolomeo apre a Camogli il suo gabinetto, inizia a firmare le sue fotografie “Ferraris”, aggiungendo, con vezzo artistico, una “s” finale al suo cognome. Il cognome Ferraris apparirà sporadicamente nei registri anagrafici. Bartolomeo, poco più che ventenne, inizia la sua attività a Villa Ferro, in località Boschetto; all’interno della casa e nel giardino crea esterni ad hoc per far posare i clienti. Negli archivi dei Ferrari sono ancor oggi conservate le immagini delle famiglie camogliesi della seconda metà dell’Ottocento, che Bartolomeo conserva fin dall’inizio con molta precisione. I fondi e gli elementi decorativi vi appaiono molto ricchi, le figure rigide: i tempi di posa molto lunghi richiedono immobilità del soggetto e molta pazienza. Queste immagini sono giunte fino ad oggi su lastre di vetro, molte delle quali di fabbricazione artigianale; gli Il negozio Ferrari in piazza Nicoloso. A destra, un ritratto di fine Ottocento. ECCORECCO I fotografi Ferrari: da sinistra Bartolomeo, Francesco, “Bertin di Camogli”, “Bertin di Recco”. stessi acidi e le soluzioni utilizzati in laboratorio erano preparati personalmente da Bartolomeo. Qualche anno dopo, l’attività del gabinetto Ferraris si sposta, sempre a Camogli, presso Casa Carbone, sita in salita Priaro. Sembra i proprietari di allora di questa casa fossero attivisti patrioti e che vi si radunassero clandestinamente giovani seguaci di Garibaldi. Bartolomeo sposa Paola Antonia Olivari, che gli dà dodici figli. Di questi, Francesco (1877-1944) è l’unico a seguire l’attività paterna. Egli apprende molto della professione e la amalgama alla corrente pittorialista che in quel periodo è molto in voga tra i fotografi. Vivendo a cavallo tra i due secoli, Francesco coglie, attraverso i suoi scatti, i cambiamenti che caratterizzano quest’epoca. Quando si rende conto che nella vicina Recco si sta sviluppando il commercio, non esita ad aprirvi un secondo gabinetto, nel quale lo aiuta la moglie Maria. Anzi, è proprio lei a curare gli allestimenti delle sale di posa, nelle quali passano tutte le famiglie recchesi più illustri. Il gusto per il bello e l’amore per la fotografia vengono trasmessi facilmente da Francesco e Maria al figlio Bartolomeo, detto “Bertin”. Bertin partecipa alla vita culturale recchese, facendo parte anche del Club dei Matti. Quando i bombardamenti aerei minacciano Recco, riapre il gabinetto di salita Priaro a Camogli, andato in disuso, mettendovi in salvo le lastre dell’archivio e le attrezzature dell’attività. Sarà proprio Bertin di Camogli, come verrà poi chiamato, a documentare la distruzione della guerra e gli anni seguenti della ricostruzione. A Camogli, negli anni Cinquanta, apre un negozio in via Garibaldi. Ormai la macchina fotografica è diventata oggetto di uso comune e si comincia a vendere rullini e si fanno stampare le fotografie fatte dai clienti. Intanto il cugino, anch’egli di nome Bartolomeo (1921-1985), inizia ad interessarsi all’attività di famiglia. Più tardi, apre a Recco il suo gabinetto fotografico e sarà perciò chiamato “Bertin” di Recco. La prima sistemazione è in un appartamento di via Assereto, poi si sposta in piazza Nicoloso, dove si trova ancor oggi. L’attività di Bertin è intensa. Consegue anche il diploma di ottico, che gli permette di rendere un servizio completo al cliente. Inoltre diverse case editrici gli commissionano foto per le pubblicazioni sulla Riviera, riprende i lavori edili per conto delle imprese impegnate nella ricostruzione, è presente in alcune cerimonie pubbliche, documenta le opere dei pittori recchesi Santagata, Marano, Bozzo. Oggi i figli Marina e Roberto portano avanti il nome Ferrari nello stesso locale di piazza Nicoloso. E la figlia di Roberto, Virginia, da poco lauretasi ottica-ortotista, rappresenta la sesta generazione di una famiglia di fotografi che ha documentato e conserva un secolo e mezzo di storia di Camogli, di Recco e di tutto il Golfo Paradiso. NUMERO 7 GENNAIO 2010 5 volontariato SONO BEN CINQUANTA I VOLONTARI DEL GRUPPO GABBIANO, ATTIVO DAL 1981 Dagli incendi alla protezione civile DANILO GARAVENTALa Regione Liguria prevede due tipologie di or- ganizzazioni per l’attività di Antincendio Boschivo (A.I.B.): l’associazione di volontariato o il gruppo comunale. Il Comune di Recco il 10 febbraio 1981 fondò il “Gruppo Gabbiano, Volontari Antincendio Boschivo – Protezione Civile”, perciò le nostre attività sono sempre state organizzate e finanziate direttamente da questa istituzione. I volontari componenti il Gruppo provenivano da diverse realtà allora esistenti sul territorio comunale: la Pubblica Assistenza Croce Verde, il gruppo Scout Golfo Paradiso, alcuni giovani di Megli che già operavano nella difesa del territorio dagli incendi boschivi, il gruppo CB Liberi Gabbiani. Il nuovo gruppo assunse il suo nome ispirandosi a questi ultimi e, contemporaneamente al Gruppo Tasso di Sestri Levante, lanciò la moda di scegliere il nome di un animale: così a Rapallo nacque il Gruppo Falco, a Santa Margherita Ligure il Gruppo Lupo, a Camogli il Gruppo Panda oggi Gruppo Picchio, ecc. Il primo coordinatore, con il compito di responsabile operativo e di tramite tra il Comune e i volontari, fu Franco Ferreccio, esponente di spicco nel gruppetto dei giovani megliesi; a lui sono seguiti Carlo Bonci, Ettore Copelli e il sottoscritto Danilo Garaventa. Due date importanti segnano la vita del gruppo Gabbiano: settembre 1998 e luglio 2002. Nel settembre 1998 il Comune di Recco incaricò il Consorzio per le Deleghe in Agricoltura e Foreste della gestione del comparto A.I.B. e di conseguenza anche dell’organizzazione della nostra squadra. La stessa delega fu firmata contestualmente dai comuni di Sori, Camogli, Rapallo, Portofino e Zoagli: fu così possibile formare la Squadra Intercomunale Antincendio Boschivo dei Golfi Paradiso e Tigullio. Il 23 luglio 2002, con delibera comunale, al Gruppo Gabbiano è stata assegnata anche la competenza di gruppo comunale di Protezione Civile (P.C.), anche se la nostra attività principale è l’A.I.B.: in 28 anni di vita siamo intervenuti su circa 1100 incendi boschivi nel territorio della Provincia di Genova. Come prevedono le norme regionali vigenti, siamo disponibili ad intervenire dove lo richiede il Corpo Foresta- Un Vab in azione sul Monte Ramaceto. 6 NUMERO 7 GENNAIO 2010 In occasione del terremoto di quest’anno in Abruzzo, il Gruppo Gabbiano ha fatto parte della colonna mobile della Regione Liguria intervenuta nel Comune di Tione: 15 i volontari intervenuti, con una permanenza totale di 2480 ore. le dello Stato. Tutti i nostri volontari sono equipaggiati con i più moderni dispositivi di protezione; vengono regolarmente sottoposti a visita medica per certificarne l’idoneità fisica e, dal 2004, frequentano specifici corsi regionali per operatori del settore. Inoltre, attività ausiliaria all’A.I.B. è la prevenzione che viene effettuata sul territorio nei periodi di maggior rischio e in occasione delle festività locali ove vengano esplosi fuochi artificiali nelle vicinanze di zone boscate. Dal 2002 alla nostra attività principale si è affiancata, come detto, quella di protezione civile. Fino ad oggi ci possiamo definire operatori generici infatti stiamo poco a poco specializzandoci nello svuotamento di locali a seguito di eventi alluvionali, che sono purtroppo ricorrenti soprattutto in Liguria. Tuttavia ancor prima di avere l’imprimatur ufficiale, siamo intervenuti alle operazioni di soccorso dopo eventi disastrosi (alluvioni, terremoti ecc). Nel corso degli anni sono più di 150 le persone che hanno fatto parte dei “Gabbiani”. Oggi i volontari iscritti al gruppo sono 49, in prevalenza uomini, hanno un’età media di trent’anni; ciascuno, uomo e donna, può scegliere se partecipare all’unità che opera nel comparto A.I.B. o in quella che opera nella Protezione Civile, o in entrambe, basta avere almeno 16 anni. Chi volesse conoscerci, può venire a trovarci nella nostra sede, in via Valleverde 4, tutti i pomeriggi dalle 17 alle 19, quando la sede è normalmente presidiata, e ogni lunedì sera dalle 21 alle 23 quando si tiene la riunione di coordinamento. Il nostro numero di telefono è 0185.720111, il nostro sito www.vabrecco.it. In caso di segnalazioni di emergenza si può utilizzare il numero attivo 24 ore su 24: 349.3250453. ECCORECCO hobby «Cartoline, la mia passione» LA RACCOLTA DI RICCARDO BUELLI TESTIMONIA L’EPOCA D’ORO DI PORTOFINO VETTA ANDREA REVELLOCartoline, una passione. Si comincia con quelle che si trovano nel cassetto, si mettono in ordine in un album. Poi si chiedono ai parenti, quindi si girano i mercatini, cercando all’inizio quelle dei posti in cui si abita, dove si riconoscono la propria casa e i luoghi dell’infanzia. Riccardo Buelli, 50 anni, rutese abitante a Recco, ha seguito lo stesso percorso: «Ho iniziato la mia collezione raccogliendo cartoline di Ruta, poi, direi inevitabilmente, gli esemplari che raffigurano Portofino Vetta sono diventate il maggior numero nella mia collezione.» La cartolina era all’epoca un piccolo lusso, per cui a spedirla erano soprattutto i turisti benestanti. «Per questo motivo – spiega Buelli – venivano realizzate nelle località che oggi definiremmo “in”. Ed ecco perché di Portofino Vetta non ho avuto difficoltà a trovarne un gran numero, benché nel mio hobby non abbia mai investito cifre importanti.» Le cartoline di maggior valore sono quelle “viaggiate”: i messaggi scritti da chi le ha spedite sono un aspetto di grande interesse per il collezio- Riccardo Buelli. nista. «Curiosa, ad esempio, – dice Buelli – la corrispondenza, via cartolina, tra un cliente che decanta il comfort dell’albergo di Portofino Vetta scrivendo a quello che ha deciso di continuare a soggiornare nel meno lussuoso Albergo Italia.» Come ogni collezionista, Buelli ha sempre privilegiato le cartoline “animate”, ossia gli esemplari che ritraggono le persone e gli ambienti nei quali si trovano, perché queste immagini documentano la vita quotidiana dei tempi passati. «Le cartoline del Kulm documentano una vita di grande lusso: signore eleganti, signori impeccabili, carrozze e poi auto di lusso.» Una particolarità delle cartoline è che “partono” per destinazioni lontane, ma prima o poi tornano ai luoghi d’origine. «Molte cartoline della mia collezione – dice Buelli – sono state spedite da camogliesi a parenti e conoscenti all’estero, in modo particolare in Sud America. Nella mia collezione una, ad esempio, raffigura il primo colpo di piccone del Kulm. Mentre la maggior parte di quelle inviate all’estero provengono da Svizzera, Francia e Germania.» La collezione di cartoline è un hobby che facilmente conduce al piacere della ricerca storica. «Raccogliendo, osservando e confrontando gli esemplari che si raccolgono, è inevitabile appassionarsi alle persone vissute e alle vicende svoltesi nei luoghi che vediamo rappresentati.» Così, crescendo il numero di cartoline, è anche cresciuto l’interesse di Buelli per la storia del complesso di Portofino Kulm, fatto costruire da Sebastiano Gaggini all’inizio del secolo scorso. Agente di cambio alla borsa di Parigi, Gaggini, che acquistò nel 1904 la casa di Polanesi già della famiglia Mameli, ebbe un’intuizione geniale quando convinse un amico imprenditore ad aiutarlo nel realizzare l’imponente costruzione “al Vetta”. «Una sorta di “all-inclusive”, come si direbbe oggi: il cliente che varcava il cancello dell’albergo aveva la possibilità di scegliere tra diversi passatempi, tutti documentati dalle cartoline: riceveva un pass che gli concedeva, tra l’altro, l’accesso al salone del fonografo automatico, al sa- ECCORECCO lone della musica, al belvedere dotato di telemetri e potentissimi binocoli Zeiss.» Fu un lungo periodo d’oro quello conosciuto, dal 1905 al primo dopoguerra, dal complesso di Portofino Kulm. E dopo che D’Annunzio definì Kulm un “barbarico nome”, ecco che Gaggini lo cambiò in Portofino Vetta. «Le immagini delle cartoline testimoniano di soggiorni ricchi e spensierati in una località incantevole. Sono la testimonianza di periodi irripetibili, in piena Belle Époque. E si tratta di esemplari in assoluto davvero belli, molto ricercati dai collezionisti, anche perché gli scatti spesso erano realizzati da fotografi famosi: uno tra tutti, Sciutto.» Tra le cartoline di Portofino Vetta, ci sono quelle dette “fotografiche”, cioè quelle realizzate da fotografi locali che scattavano e stampavano in proprio: «Si trovano ancora – spiega Buelli – esemplari dei camogliesi Juanito Mortola e Ferraris. Mentre quelle “tipografiche” provengono per lo più dalle edizioni Brunner di Como e Civicchioni di Moneglia.» Internet rappresenta oggi uno strumento formidabile per lo scambio tra collezionisti, anche di cartoline. Ma negli ultimi anni è diventato più difficile trovare in giro esemplari apprezzabili. «Quelle del Kulm attirano molto l’interesse di chi colle- Una cartolina con il Promontorio di Portofino fotografato da Mulinetti, probabilmente dalla ex villa dei Mameli (vedi “EccoRecco” numero 1), acquistata da Sebastiano Gaggini. ziona soggetti a tema. Ad esempio sono ricercate le cartoline con la Regina Margherita, quelle con le carrozze, con gli ambienti Liberty, con gli abiti più belli, con le località più note. Le cartoline del Kulm sono un concentrato di questi soggetti e perciò vanno letteralmente a ruba.» Ciò nonostante è ancora possibile trovare qualche esemplare di particolare interesse. «Una volta – racconta Buelli – mi è capitato di trovare una cartolina del Kulm imbucata a Parigi proprio da Gaggini; probabilmente aveva dimenticato di spedirla prima di ripartire da Camogli.» NUMERO 7 GENNAIO 2010 7 incontri INTERESSANTE POMERIGGIO DEDICATO ALL’ECLETTICO GIORNALISTA E SCRITTORE Parlando di Calvino… GIOVANNI CHIESURALa tratta- Lo scorso 26 novembre, nel- zione ha preso le mosse dal la sala de La Maison de Ö lascito culturale, morale e Vittorio, il professor Gioscientifico, ricevuto dai geni- vanni Chiusura ha illustratori, laici e democratici, en- to, di fronte a un pubblico trambi autentici scienziati e attento e numeroso, i caratdocenti universitari, dagli teri originali e peculiari del percorso letterario e intelstudi liceali, seguiti presso il lettuale di Italo Calvino liceo classico G.D. Cassini di (1923-1985), scrittore legaSanremo, ove Calvino ebbe to sempre alla tradizione, compagno di banco, e amico ma, al contempo, speriper tutta la vita, il noto gior- mentale e innovativo. nalista e scrittore Eugenio Ecco la sintesi del suo intervento. Scalfari. Questi primi e importanti momenti sono il preludio di altri incontri tanto da meritare un’importante recensioed eventi futuri, come la partecipazione al- ne di Cesare Pavese e, con essa, l’epiteto la Resistenza, dal 1944 alla Liberazione, la di scoiattolo della penna. tesi per la laurea in lettere su J. Conrad Una metamorfosi culturale, senza dub(1947), l’ingresso, progressivamente stabi- bio, è legata ai viaggi e ai soggiorni in le, nella casa editrice Einaudi di Torino, Urss, negli Usa, in Giappone e soprattutto, l’attività giornalistica e, soprattutto, l’ami- in Francia, a Parigi, che provocarono ricizia feconda con Cesare Pavese e Elio Vit- flessioni sulle scienze, sulle tecnologie, toriani. sulla società, sulla città, sull’arte, sulla linLa vita del giovane Calvino è stretta- gua e, sempre, sulla letteratura. Importanmente legata alla città di Torino, alla casa ti sono stati, a questo proposito, l’amicizia editrice di cui diventerà, dopo la morte di e le conversazioni con i membri dell’OuliPavese, il motore principale, alle sue prime po parigino, in particolare con R. Queneau e importanti pubblicazioni, come il ro- (1903-1976), filologo, matematico, linguimanzo Il sentiero dei nidi di ragno (1947), sta, romanziere e direttore dell’Enciclopeche lo rese grande a soli ventiquattro anni, dia della Pléiade. Di Queneau, ma, anche, 8 NUMERO 7 GENNAIO 2010 senza Francis Ponge, Georges Perec e Roland Barthes sarebbe impossibile capire la genesi di opere, quali: Ti con zero (1967), Le città invisibili (1972), Il castello dei destini incrociati (1973), Se una notte d’inverno un viaggiatore (1979), Palomar (1983). La linea culturale, prediletta da Italo Calvino, lega e unisce, in modo quasi genetico, L. Ariosto, G. Galilei e G. Leopardi, perché essi rappresentano i grandi valori di leggerezza, di chiarezza e di concretezza. Ciò emerge dalla sua vasta produzione saggistica, che trova luminoso compimento nelle postume Lezioni americane (1988). Un’opera colossale di impegno filologico e antropologico sono Le fiabe italiane (1956) con le quali il giovane Calvino dà prova di grande capacità operativa, di forte vigore intellettuale e di acuta sensibilità linguistica. Quest’impresa ha coronato il nostro scrittore con l’epiteto di Grimm italiano. Difensore della lingua italiana e della dignità della parola, Italo Calvino ha prestato la sua opera anche per la scuola; collaborò, infatti, a un’antologia per la scuola media (1970) e volgarizzò per i giovani l’Ariosto. Fedeltà ai classici e progettazione di nuove forme, unione interattiva di arte, scienza e letteratura sono le direttrici costanti dello scrittore Italo Calvino. ECCORECCO musica&canto DIRETTO DA FRANCESCA CAROSI, IL CORO È ATTIVO DAL 1994 Polifonia sacra e profana a Megli La corale “Nostra Signora delle Grazie” durante un recente concerto. A destra, il maestro Francesca Carosi. [ER]Giunta al suo quindicesimo anno d’attività, la Corale Nostra Signora delle Grazie di Megli prosegue con impegno il suo percorso. La corale, composta da circa quindici elementi, è un gruppo eterogeneo, sia per età sia per occupazione, di persone dilettanti che dedicano parte del loro tempo libero alla pratica del canto corale, con l’obiettivo principale di animare le celebrazioni liturgiche in occasione delle solennità religiose. Nel 1994, quando l’attuale maestro Francesca Carosi ne assume la direzione, la Corale intraprende lo studio di brani in Polifonia a cappella a due, tre e quattro voci. Dal 2003, la collaborazione e l’accompagnamento del pianista maestro Matteo Costa hanno reso possibile lo studio di brani classici. Il maestro Costa ha anche rielaborato per la corale arrangiamenti polifonici di brani tradizionali. ECCORECCO Il repertorio comprende brani d’autori classici (Mozart, Beethoven, Vivaldi) e contemporanei (Perosi, De Marzi), canti tradizionali in dialetto genovese e spirituals. Nel corso degli ultimi anni la corale si è impegnata nell’interpretazione della vocalità rinascimentale, particolarmente adatta al timbro dei coristi presenti, dedicandosi allo studio di canti profani delle corti rinascimentali italiane e francesi e brani di polifonia sacra (Palestrina, Archadelt, Pitoni, Grossi da Viadana, Croce). La Corale ha da subito dimostrato entusiasmo per ogni occasione di incontro con altre realtà corali. È sempre un arricchimento reciproco quando due o più cori hanno occasione di cantare insieme, non solo dal punto di vista tecnico ma soprattutto dal punto di vista umano ed esperienziale. La corale in questi anni è stata spesso presente nel programma del Convegno Ligure delle Corali ed esegue regolare attività concertistica e scambi con cori liguri e di altre regioni. Ha inoltre collaborato attivamente con l’Associazione Pantheon nell’organizzazione di stagioni musicali e rassegne di canto corale. Ogni anno la Corale propone un momento d’ascolto musicale nel pomeriggio del 6 gennaio, giorno dell’Epifania, presso la Parrocchia Nostra Signora delle Grazie di Megli. Questo concerto è tradizionalmente un’occasione per avvicinare nuovi coristi e invogliare chi “vorrebbe ma non osa” iniziare a cantare in un coro. Ricordiamo che le prove si svolgono settimanalmente presso l’Oratorio di S. Martino (adiacente N.S. del Suffragio): per informazioni contattare il maestro Francesca Carosi al numero 349. 1427929. NUMERO 7 GENNAIO 2010 9 scuola IL RECUPERO DI UN TRACCIATO SUL MONTE DI PORTOFINO IN BIBLIOTECA A RECCO Studenti e vecchi selciati STUZZICALIBRO & NATI PER LEGGERE Gli studenti al lavoro sui sentieri del Monte di Portofino. A destra, si usa il “massabeccu” per comprimere il selciato. Si è svolto a dicembre presso la Biblioteca di Recco, il secondo incontro del progetto “Nati per leggere” promosso dalla Provincia di Genova, giunto quest’anno alla sua quinta edizione. All’appuntamento hanno partecipato i bambini delle scuole materne di via Milano, di Megli e dello Speroni. Le letture si svolgono grazie alla collaborazione dell’attore Paolo Ardini, di Donatella Curletto, responsabile del Centro Sistema Bibliotecario di Genova, della bibliotecaria Giselda Bisso e di alcuni nonni volontari. “Nati per leggere” ha per obiettivo la diffusione della lettura ad alta voce ai bambini di età compresa fra i 6 mesi e i sei anni, come momento importante per la loro crescita. Inoltre è già ripartito il progetto “Stuzzicalibro” giunto alla sua undicesima edizione. Si tratta di un colorato libretto realizzato dalla Provincia di Genova, che presenta a bambini e ragazzi una selezione di novità librarie, suddivise in cinque sezioni: Fantasia, Paura, Avventura, Divulgazione, Over 12. Nelle biblioteche del nostro territorio e con il sostegno del Centro Sistema Bibliotecario di Genova l’iniziativa prevede anche una sezione dello “Stuzzicalibro dei Piccoli “ che si realizza in biblioteca con spazi dedicati, libri e suggerimenti di lettura per gli adulti, incontri ad alta voce e di aggiornamento. Per maggiori informazioni: www.bibliotecadirecco.it, www.provincia.genova.it/csb/ e www.natiperleggere.it. A.R. ANNALISA REVELLO Si è concluso l’interessante progetto “Alternanza Scuola Lavoro”, che ha coinvolto le classi terze dell’Istituto professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente Bernardo Marsano di Genova Sant’Ilario, dedicato al recupero di una parte del selciato in pietra sul parco di Portofino, in località Portofino Vetta. L’Istituto Agrario svolge nel parco, da dieci anni, grazie anche al prezioso contributo degli insegnanti Criniti, Repetto e Picasso, un corso pratico per illustrare e fare sperimentare agli studenti le tecniche di recupero degli antichi selciati in pietra, dove le pietre sono posate a secco secondo il metodo tradizionale. Gli interventi realizzati negli ultimi anni sono visibili in prossimità del sentiero che collega il posteggio pubblico in località Portofino Vetta con il percorso pedonale “Ruta-Gaixella”. Gli insegnanti sono orgogliosi del loro lavoro, perché riescono a tramandare ai ragazzi una sapienza artigiana in via di estinzione. In modo particolare, Picasso spiega che si è ricorso all’uso di uno strumento di legno, denominato in dialetto “massabeccu”, con il quale si pressano le pietre una volta sistemate sul selciato. E si segnala un riscontro molto positivo anche da parte dei turisti che percorrono questi sentieri, i quali hanno paragonato questo lavoro di ripristino a quello che facevano i Romani per la realizzazione delle loro strade. dal 5 gennaio al 14 febbraio Grandi saldi Zampaloni RECCO GENOVA Via S.Giovanni Battista, 9r Via Galata, 23 10 NUMERO 7 GENNAIO 2010 ECCORECCO almanacco AL CENTRO DELL’ATTENZIONE, IL TRAFFICO E I PROGETTI CHE CAMBIERANNO RECCO Accadde nel 2009 COOP, GRATTACIELO E IML Si discute su tre grandi progetti che sicuramente cambieranno il volto di Recco. Il primo è il nuovo supermercato Coop, che dovrebbe sorgere nell’area di proprietà della parrocchia e della Curia. Il progetto prevede, oltre agli spazi ad uso commerciale, nuovi locali per le attività della parrocchia, posti auto pubblici e pertinenziali, un nuovo campo sulla copertura. Se realizzato, nei locali attualmente occupati in via XX Settembre, la Coop si impegna, trovando l’accordo con i proprietari, a realizzare spazi per attività culturali. Il secondo progetto che fa discutere è il “grattacielo”, che dovrebbe essere costruito vicino all’ex pretura. La polemica è legata soprattutto alle dimensioni dell’edificio: i disegni ipotizzano un palazzo di dieci piani in pieno centro. Terzo, la riconversione dell’area dove sorgeva fino a vent’anni fa la Iml (Indutria Meccanica Ligure) a San Rocco. La riqualificazione riguarda gli aspetti urbanistico, L’area ex Iml a San Rocco architettonico e viabilistico. L’assetto del nuovo quartiere sarà caratterizzato da tre torri (una delle quali ospiterà un albergo), da una piazza centrale, una piscina olimpionica, un palazzetto dello sport polivalente e spazi per l’artigianato; la superficie residenziale sarà di circa 10mila metri quadrati. SVINCOLO A12 E MERCATO Due gli argomenti che hanno in comune il problema della viabilità: svincolo A12 e spostamento del mercato settimanale. I tecnici della Società Autostrade propongono di costruire due nuovi ponti al posto dell’unico attualmente esistente per accedere alla A12. La soluzione del problema del traffico all’altezza dello svincolo è diventata inprocrastinabile, soprattutto considerando che nei prossimi anni la riconversione delle due ex aree industriali (Iml a San Rocco e oleificio Capurro ad Avegno) porteranno nuovi importanti flussi di traffico sulla provinciale 333. Riguardo agli ingorghi creati dalla chiusura di via XXV Aprile per lo svolgimento del mercato settimanale, l’ipotesi di spostarlo da lunedì a domenica è stato abban- Via Fiume in un lunedì di mercato donato, a favore di una diversa localizzazione. Così i 110 banchi degli ambulanti potrebbero tornare alla vecchia sistemazione in via XX Settembre e vie limitrofe già nei primi mesi di quest’anno. UN ANNO IN PILLOLE GennaioSecondo i dati Istat 2008, Recco ha 10.300 abitanti, 2.790 dei quali over 65 e 388 stranieri. FebbraioDue nuovi sportelli bancari nel Golfo Paradiso: Ubi Banco San Giorgio a Recco, Banca Carige ad Avegno. MaggioDopo 3 mesi di lavori e qualche disagio per il pubblico, riapre, completamente rimodernato, l’ufficio postale di Recco. GiugnoLa lista “Recco nel cuore” vince le amministrative: Dario Capurro è il nuovo sindaco. Si riconfermano Giuseppe Tassi ad Avegno, Luigi Castagnola a Sori, Massimiliano Bisso a Uscio. LuglioDon Pasquale Revello, dal 1991 parroco a Recco, festeggia il 50° di sacerdozio.Accordo tra Ferrovie e Comune per costruire un parcheggio nell’area “del marmista”.Nulla osta della Corte d’Appello di Genova per il trasferimento della stazione dei carabinieri nei locali dell’ex pretura. AgostoRecco si impegna nel finanziamento dei lavori di recupero funzionale del Teatro Sociale di Camogli.Il Golfo Paradiso perde la brigata della Guardia di Finanza, che lascia la sede di Recco.Si inaugura il portale ristrutturato sul sagrato della parrocchia di San Rocco. SettembreA causa del grande rischio incendi, per la prima volta nella sua storia la festa patronale dell’8 settembre si svolge senza fuochi d’artificio.Chiude l’Integrée di Avegno: 36 persone si ritrovano senza lavoro.Dopo rinvii e polemiche, apre il cantiere del barcasilo sotto il convento francescano. OttobreNon parte la ristrutturazione della piscina di Punta Sant’Anna. Attualmente la piscina è chiusa e la Pro Recco si allena e gioca le proprie partite di campionato nella vasca di Sori. NovembreWalter Bonci è il nuovo sindaco dei ragazzi. Succede ad Aldo Agazzi.Fredda accoglienza alle voci di un passaggio di Recco alla Asl 4 Chiavarese. DicembreRecco accoglie, come ogni anno, la delegazione di Ponte di Legno.Avegno presenta il progetto di riconversione dell’area dell’ex Oleificio Capurro. CRIS DIFFUSION di Cristina Cecchi Forniture per parrucchiere ed estetiste Vasto assortimento accessori per capelli Bigiotteria e idee regalo Ingrosso e dettaglio Via XXV Aprile 58 - Via Milano 55 - RECCO - tel. 0185.722009 - [email protected] ECCORECCO NUMERO 7 GENNAIO 2010 11 il filo Una associazione colorInscena a salvaguardia delle tradizioni nel Golfo Paradiso SI È COSTITUITA A PIEVE LIGURE LA COMPAGNIA LIGURE DELLA TERRA NOSTRA. Nell’ambito territoriale formato dai Comuni di Bogliasco, Pieve Ligure, Sori, Recco, Camogli, Avegno e Uscio, opera da qualche mese la Compagnia Ligure della Terra Nostra, associazione apartitica, costituita al servizio della comunità locale. La Compagnia si propone di tutelare il territorio salvaguardandone l’ambiente, gli usi e le tradizioni locali, promuovendo ogni idonea iniziativa sociale e culturale per favorire lo sviluppo economico compatibile. La Compagnia Ligure della Terra Nostra è fedele alla tradizione religiosa ed alla storia della Nazione Italiana che ne caratterizzano l’identità. Informazioni: Compagnia Ligure della Terra Nostra, via Mezzano 4, 16031 Pieve Ligure. Una kermesse all’insegna dell’umorismo CULTURA, SOCIETÀ E COMUNICAZIONE NELLA SATIRA DI GUALTIERO SCHIAFFINO. E NON SOLO. È giunto alla seconda edizione, il Premio Skiaffino, ideato e curato dalla figlia Barbara e da Ferruccio Giromini, che ripropone momenti di satira e riflessione sul filo delle tematiche amate dall’anomalo umorista camoglino Gualtiero Schiaffino. Cultura, società e comunicazione sono i temi su cui verte l’edizione 2009, proponendo il punto di vista “laterale” dell’ironia. All’interno dell’evento, i “Contributi per una cultura dal volto più umano”, raccolta di testi e disegni umoristici e satirici realizzati da Skiaffino nel corso di trent’anni come proposte provocatorie per singolarissime campagne di comunicazione e di sensibilizzazione e sorprendenti “pubblicità progresso”. A questa mostra è collegata una raccolta di 25 “Contributi d’autore”, realizzati appositamente sotto forma di brevissimi interven- 12 NUMERO 7 GENNAIO 2010 UN’ASSOCIAZIONE ARTISTICA CULTURALE RIVOLTA IN MODO PARTICOLARE ALL’ARTE. A Sori, nel cuore del Golfo Paradiso, in via Tripoli 3, è nata colorInscena, un’associazione artistica culturale che si propone di avvicinare chiunque sia proteso verso l’arte e la cultura intesa come desiderio di sapere, di conoscere per ampliare i propri orizzonti, attraverso attività artistiche e culturali quali teatro, cinema e arte pittorica. Veronica Annunziato, pittrice, Emanuela Pischedda, scenografa e costumista, Iula Rossetti, regista e promoter teatrale, propongono un laboratorio libero e permanente di disegno, pittura, decoupage, mosaico, teatro ed altro… “L’Atelier”, disegno e pittura; con “Fare-Pensare colore”. laboratorio per adulti; “Educazione al colore”, laboratorio per bambini e ragazzi; “Creare in colore”, laboratorio piccoli principianti è attivo presso la sede. Sabato 9 gennaio alle ore 16, presso la Soms di Sori, via Roma 30, si terrà l’incontro illustrativo e le iscrizioni ai laboratori. Informazioni in sede dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00, oppure via e-mail [email protected]. ti video in cui compaiono personaggi della cultura, del giornalismo e del mondo accademico, con altrettanti spiazzanti suggerimenti e proposte: Balbontin, Berardi, Bigazzi, Casalino, Castelli, Cirone, Coveri, Cristoffanini, Gomboli, Ivaldi, Neonato, Niri, Novelli, Oneto, Scaramuzzino, Signoris, Silvestri (Silver), Vimercati. Nel Castello della Dragonara va in mostra anche una selezione di circa 60 spassosi cartoon del grande umorista argentino Quino (il famoso inventore del personaggio Mafalda). Una fotografia della società contemporanea e delle sue contraddizioni attraverso il filtro dell’ironia. Le mostre, visitabili fino a domenica 10, saranno aperte dalle 14.30 alle 18.00. Info 010.2510829. ECCORECCO miscellanea MINI NOTIZIE 118.5 PRONTO SOCCORSO PER CANI Per i tipi di Gammarò Editori, è in libreria 118.5 - Un numero contro i delitti. Autrice è Antonella Bisso, al suo esordio letterario. Originaria di Avegno, 42 anni, abita in mezzo al verde di Leivi. Il suo romanzo è un viaggio nell’immaginazione, ambientato in un ospedale, tra medici e infermieri a quattro zampe. Il 118.5 nasce da un immenso amore verso i cani e rappresenta il pronto soccorso cinofilo più dilettevole espresso in «un racconto breve, leggero, macchiato a trati dalle tinte del giallo, in cui i cani si fanno protagoniti e interlocutrici con l’autrice». Questa, nell’avvertenza che segue il frontespizio, scrive: «Chi non ha e non ha mai avuto un cane, penserà che sia matta: non è così. Io parlo la lingua di chi ha ricevuto tanto amore in cambio di una ciotola di pappa.» SQUALETTI RECCHESI IN NAZIONALE Buone notizie in casa Pro Recco Rugby: Pietro Gregorio è stato convocato al raduno della nazionale Under 17 di dicembre a Tirrenia, presso il centro di preparazione olimpica del Coni. E uno “squaletto” Under 16, Giacomo Rosa, è stato convocato al Raduno Attività di Selezione Accademie che si è tenuto a Parma a metà dicembre, assieme a giocatori provenienti da tutto il nord Italia. LA PROMOZIONE VIAGGIA IN BATTELLO Quattro programmi riservati alle scuole, che prevedono gite in battello ed escursioni sul Monte di Portofino, alla scoperta delle bellezze naturalistiche del promontorio e delle sue insenature. La pregevole iniziativa, riservata a quelli che saranno i turisti di domani, è dei Trasporti Marittimi “Golfo Paradiso” di Camogli. Info: 0185.772091 e www.golfoparadiso.it. JUDO, TRIS DI MEDAGLIE Tre atleti della Pro Recco Judo hanno ottenuto eccellenti risultati alla finale nazionale della Coppa Italia Junior/Senior a Eboli. I judoka premiati sono (da sinistra nelle foto sopra) Giorgia Mancioppi, argento; Rubina Fiorini, bronzo; Alessio Angilletta, bronzo. GENNAIO 1980 correva il mese La Croce Verde cresceLa Pubblica Assistenza recchese (nella foto di Razeto, la sede com’era allora) traccia un bilancio dell’attività 1978-79: 1.658 interventi locali, 1.498 nell’ambito della provincia, 59 fuori provincia e 128 servizi vari. Si auspica l’adesione di nuovi militi per far fronte all’aumento dei servizi. Asili insufficienti a ReccoLa denuncia arriva dal sindaco, Filippo Picardi, che, dopo aver visitato i due istituti statali di Megli e piazzale Olimpia e i due privati, Speroni e Suore del Sacro Cuore, sottolinea l’evidente inadeguatezza dei locali a disposizione dei più piccoli. Lungomare al paloNon partono i lavori già appaltati a un’impresa romana per il prolungamento della passeggiata a levante. Manca un’autorizzazione da parte del Demanio marittimo. Il Dragun a LondraL’imbarcazione camogliese attraverserà l’Inghilterra da ovest a est, passando per chiuse e canali: dopo 400 km l’arrivo è previsto sul Tamigi, a Londra. Al via la riforma sanitariaNon senza problemi organizzativi, dal 1° gennaio 1980 è operativa la riforma del sistema sanitario nazionale. Recco entra a far parte della Usl (Unità Sanitaria Locale) 17 del Tigullio, mentre i locali di via Pisa diventano una Saub (Struttura Amministrativa Unitaria di Base). Si rinnova il collocamentoNovità in vista anche per il “Collocamento al lavoro”: Recco ospiterà una sezione decentrata degli uffici, che dovranno servire tutto il comprensorio. Il gettone raddoppiaDa gennaio 1980, telefonare dalle cabine Sip costerà il doppio: il gettone telefonico passa infatti da 50 a 100 lire, con un improvviso aumento del 100%. obiettivo NEVE A TESTANA UNA SUGGESTIVA IMMAGINE DELLA CHIESA DI SANTA MARGHERITA SOTTO UN LIEVE MANTO BIANCO Foto Alessandro Tiro DOVE TROVARE “ECCORECCO” Il mensile viene distribuito nelle abitazioni e nei negozi di Recco. Chi non lo riceve può trovarne una copia presso: Alimentari Capurro a Mulinetti, Libreria Capurro in passo Assereto, Farmacia Savio e Ottica Ferrari in piazza Nicoloso, Pro Loco Recco e Biblioteca in via Ippolito d’Aste, Cartoleria Capurro in piazza Gastaldi, Bisso casalinghi in via Roma e in via Ponte di Vexina. ARRETRATI I numeri arretrati (fino ad esaurimento) possono essere richiesti gratuitamente alla Libreria Capurro, alla Pro Loco o direttamente alla redazione (tel. 0185.723961). ECCORECCO NUMERO 7 GENNAIO 2010 13 I NOSTRI SERVIZI agenda ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ Sportello IAT: Informazione Accoglienza promozione Turistica Divulgazione di materiale informativo. Vendita biglietti urbani AMT Genova Vendita abbonamenti e biglietti APT Vendita abbonamenti e biglietti ferroviari (fino a 250 km) Vendita biglietti del servizio “Autostradale” linea Sestri Levante - Milano con fermata a Recco Vendita schede Telecom e ricaricabili per cellulari Vendita tessere autostradali Viacard Prenotazione e vendita biglietti dei teatri di Genova Vendita biglietti principali concerti Affissione e pubblicità per i Comuni di Recco e Avegno Sportello Touring Club Italiano Fax e fotocopie Via Ippolito d’Aste 2a - Recco - Tel. 0185.722440 - [email protected] - www.prolocorecco.it Appuntamenti Lunedì 4 • Gita in visita ai presepi artistici della Provincia Granda (Cuneo). Organizza parrocchia di San Rocco. Info e prenotazioni: 0185.723418. Martedì 5 • Tombola dell’Epifania in Sala Polivalente. Martedì 5 • Concerto degli Auguri del Gruppo Promozione Musicale “Golfo Paradiso”. Palazzetto Kursaal di Portofino Kulm ore 21. Protagonista l’Orchestra Sinfonica “Mihail Jora” di Bacau (56 elementi), diretta da Ovidiu Balan, solista Franco Trabucco. Ingresso € 15 (€ 10 per i Soci GPM e giovani). Info 0185.771159. Mercoledì 6 • Tradizionale concerto d’organo nella chiesa di S. Martino di Polanesi. Ore 16.30, ingresso libero. Organiste: Elisabetta Villa Calcagno e Jocelyne Astier Bozzo. Musiche di L. v. Bethoven, J. S. Bach, A. Vivaldi, B. Galuppi, G. Morandi. Sabato 9 • Tradizionale concerto del Coro “Voltri Musica”. Chiesa di S. Rocco, ore 20.30. Domenica 10 • S. Giovanni Bono. Alle 10.30 S.Messa solenne in parrocchia celebrata da S. Ecc. Mons. Giulio Sanguineti e animata dai gruppi Shalom e Aquile del Golfo. Domenica 17 • Sant’Antonio Abate presso a parrocchia di S. Rocco: ore 8.00 benedizione del pane e S.Messa; nel pomeriggio benedizione degli animali. Sabato 23 • “Le cervicali: come alleggerire collo e spalle”: il Metodo Feldenkrais. Seminario del Laboratorio di movimento, via S. Francesco 15/5. Orario 15.00-19.00. Giovedì 21 dalle 19.00 alle 20.00 presentazione teorico-pratica gratuita. Info e prenotazioni: 339.3102694. 1850-1950: cento anni che hanno rivoluzionato la pittura CORSO DI STORIA DELL’ARTE in dieci incontri tenuto dal prof. Sergio Antola • Venerdì 15 gennaio 2010 - ore 17,30 per gli interessati primo incontro preparatorio presso la Sala Incontri “Maison da O Vittorio” via Vastato 36. • Numero minimo: 10 partecipanti • Iscrizione al corso: euro 100,00 a persona • Info: segreteria vocale 338.6705662 14 NUMERO 7 GENNAIO 2010 A teatro in... Pro Loco Presso la Pro Loco di Recco si possono acquistare in prevendita i biglietti per tutti gli spettacoli della stagione 2009/2010 per i maggiori teatri di Genova: Carlo Felice, Corte, Duse, Politeama Genovese, Modena e Tosse. Si possono acquistare i biglietti anche per il Teatro Cantero di Chiavari. I soci Pro Loco usufruiscono di uno sconto sul prezzo del biglietto al Teatro Carlo Felice di Genova e la possibilità di acquistare l’abbonamento ridotto al Teatro della Corte e al Politeama Genovese. La Pro Loco di Recco è inserita nel circuito Vivaticket, per cui è possibile acquistare, sempre in prevendita, i biglietti per spettacoli in tutt’Italia. Da visitare • Nella chiesa di Polanesi, lo storico artistico presepe con figure di scuola genovese e napoletana (fine 1700 inizi 1800). Nella chiesa di S. Rocco, le 2000 natività della collezione di don Antonio Servetto. CALENDARIO SPORTIVO Rugby al campo Carlo Androne (via Fieschi) • Sabato 16 ore 14.00: Orche Pro Recco – Muccati Rugby.It. • Domenica 17 ore 11.30. Campionato Under 18: Pro Recco – Cus Genova • Domenica 17 ore 14.30. Campionato serie A girone B: Dolmen Med Italia Pro Recco – Rugby Mirano. • Domenica 31 ore 11.00. Campionato serie C: Tigullio Rugby Rapallo – Cus Savona. • Domenica 24 ore 12.30. Campionato Under 18: Pro Recco – Union. • Domenica 31 ore 14.30. Campionato serie A girone B: Dolmen Med Italia Pro Recco – Rugby Riviera 2005. Su www.proreccorugby.it tutti gli aggiornamenti. Pallanuoto presso la piscina comunale di Sori • Mercoledì 6. Campionato maschile serie A1: Pro Recco – Latina Pallanuoto. • Sabato 16. Campionato Eurolega: Pro Recco – Egen. • Sabato 23. Campionato maschile serie A1: Pro Recco – R.N. Imperia 57. ECCORECCO agenda in libreria ✤ LIGURIA AMORE MIO Renzo Bagnasco, genovese di Prà, racconta la nostra regione attraverso ricordi personali, memorie ascoltate, personaggi straordinari, avvenimenti storici e tradizioni. Ne esce una Liguria insolita, sobria, quasi nascosta, abitata da gente burbera, “rûstega”, comunque orgogliosa e intraprendente. Ugo Mursia Editore, 224 pp., 17,00 €. ✤ L’ACQUEDOTTO STORICO GENOVESE Storia, architettura, mappe, costruzione dell’acquedotto, che partendo dall’alta valle del Bisagno riforniva tutta Genova. Gli itinerari storico-naturalistici proposti nel libro di Luciano Rosselli, corredati da moltissime foto a colori, guidano il lettore attraverso gli 11 km del percorso attraverso fossati, vallette, ponti canale, ponti sifone, gallerie, cisterne, pozzi e dighe. Nuova Editrice Genovese, 256 pp., 14,50 €. ✤ LA STREGA E IL MARINAIO Le piccole storie locali si intrecciano con gli avvenimenti della grande Storia, in questo libro di Maria Grazie Bevilacqua, gionalista che vive a Santa Margherita. Il periodo triste della guerra, fino al suo epilogo, raccontato assieme con drammaticità e poesia. De Ferrari Editore, 128 pp., 12,00 €. ✤ DI BRONZO E DI CIELO Storia, simboli e curiosità delle campane, tutto ciò che ruota attorno a questi capolavori dell’artigianato artistico è presente in questo piacevole libro della genovese Graziella Merlatti. Non manca la Fonderia Picasso di Avegno, ricordata per la particolare tecnica di costruzione orizzontale. De Ferrari, 128 pp., 12,00 €. ECCORECCO ✤ LA MISURA DELLE BELLEZZA: I 42 PALAZZI DEI ROLLI Curata da Isabella Croce, con splendidi disegni a china e acquarello di Guido Zibordi Marchesi, la pubblicazione fa conoscere Genova attraverso un percorso stabilito dall’Unesco che raccoglie i palazzi che le più importanti famiglie genovesi mettevano a disposizone delle personalità ilustri in visita nella città. Italiano e inglese. Sagep Editore, 96 pp., 24,50 €. ✤ MORIRE A CLIPPERTON Un’isola nel pacifico, occupata ai primi del Novecento dal Messico per contendere alla Francia il commercio del guano. E poi dimenticata, con la sua guarnigione decimata dallo scorbuto che trasforma la vita di donne e bambini in un autentico dramma. Marco Ferrari, Mursia Editore, 208 pp., 16,00 €. in collaborazione con PIAZZA GASTALDI, 1 • RECCO TEL. 0185/76870 FAX. 0185/730719 CARTOLERIA • LIBRERIA GIOCATTOLI • VIDEOGIOCHI PASSO ASSERETO, 5 • RECCO TEL 0185/722121 FAX. 0185/738972 LIBRERIA VARIA SAGGISTICA • ROMANZI PIAZZA S. GIOVANNI BONO, 22 • RECCO TEL. 0185/722455 FAX. 0185/722455 CARTOLERIA ARTICOLI DA REGALO E DA UFFICIO VIA DELLA REPUBBLICA, 16 • CAMOGLI TEL. 0185/777949 FAX. 0185/776571 CARTOLERIA • LIBRERIA GIOCATTOLI • VIDEOGIOCHI NUMERO 7 GENNAIO 2010 15