07
GENNAIO
2010
ECCORECCO
DISTRIBUZIONE
GRATUITA
MENSILE DI CULTURA E TEMPO LIBERO NEL GOLFO PARADISO
5000 COPIE
DIRETTORE RESPONSABILE GIUSEPPE ROSASCO • REDAZIONE STUDIO HELIX VIA DELL’ARTIGIANATO 1 - 16036 RECCO (GE) - TEL E FAX 0185.723961
STAMPA MECA RECCO (GE) • REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI GENOVA N. 69 DEL 21.11.1990 • [email protected] • WWW.ECCORECCO.INFO
IN QUESTO NUMERO
Vito Gedda
L’Area Marina Protetta di Portofino
Bruno Cervetto
La parrocchiale di S. Giovanni
I Ferrari fotografi dal 1886
Vab e Protezione Civile
Il Gruppo Gabbiano
La collezione di Riccardo Buelli
«Cartoline, la mia passione»
Giovanni Chiesura
Parlando di Calvino
Megli
La Corale N.S. delle Grazie
UN SURFISTA DAVANTI AL MOLO DI LEVANTE (FOTO ALESSANRO TIRO)
Scuola
Studenti e vecchi selciati
Almanacco
Accadde nel 2009
Via Fiume 9 (capolinea bus)
RECCO
Tel e Fax 0185.730052
spigolature
MILLENARIO ALBERO DA FRUTTO, UNICO E PREZIOSO SEBBENE COMUNISSIMO
Fratello olivo
[GR]“Ed il Signore ha risposto al suo
popolo: ecco che io manderò a voi
grano e vino e olio, e ne avrete in abbondanza”. Questo passo del profeta
Gioele, contenuto nell’Antico Testamento, la dice lunga sull’importanza
attribuita da sempre a quella “triade
alimentare” che attraverso i secoli ha
garantito l’equilibrio vitale della gente mediterranea. Un equilibrio sovente precario, soggetto ai capricci meteorologici, che ha condannato le diverse popolazioni alla sobrietà, come
ha maliziosamente ricordato nei suoi
studi lo storico Fenand Braudel. Indubbiamente, però, delle tre colture
fondamentali, l’olivo rappresenta assai bene lo stretto rapporto materiale
e spirituale che lega la natura all’ uomo.
Pianta longeva, adattabile anche a
terreni poveri, ha trovato nel bacino
del Mediterraneo le condizioni climatiche ideali per la sua diffusione. Non
sorprende pertanto l’importanza che
quest’albero ha rivestito anche nella
mitologia classica. Per gli antichi egizi sarebbe stata la dea Iside a farlo conoscere agli uomini; per i Greci fu la
dea Atena a donare l’olivo, vincendo
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simbolo
di prosperità
e di pace
in questo modo la gara indetta da
Zeus per la sovranità sull’Attica. I Romani attribuivano l’insegnamento
dell’arte della coltivazione dell’olivo e
dell’estrazione dell’olio alla dea Minerva, ovvero sempre ad Atena.
Ma sono i testi delle religioni monoteiste a meglio esemplificare la sfera spirituale che lega l’uomo all’olivo.
Nella Genesi, il primo libro della Bibbia, la colomba che annuncia a Noè la
fine del diluvio universale, e dunque
la nuova era di riconciliazione tra il
divino e il terreno, reca in bocca un
ramoscello d’olivo. Nel Corano si legge “La luce di Dio è come quella di
una lampada… accesa grazie ad un
albero benedetto, un olivo… che non
sta né ad oriente né ad occidente”.
L’ulivo coranico, situato al centro del
cosmo, esprime un punto fisso di sostegno, di collegamento fra cielo, terra ed inferi. Nella liturgia cattolica,
per antica tradizione popolare, durante la Domenica della Palme si usa portare a casa un ramo di olivo benedetto, come augurio di pace.
Fratelli olivi, così li sentiva il poeta Gabriele D’Annunzio: come dargli
torto?
ECCORECCO
intervento
IL PRESIDENTE: «L’ESPERIENZA A SOSTEGNO DEI NUOVI PROGRAMMI DI TUTELA ATTIVA
Area marina protetta di Portofino
dieci anni di risultati
VITO GEDDA A oltre dieci anni dalla sua istituzione, è oggi possibile tracciare un primo
bilancio dell’Area Marina Protetta di Portofino. Istituita con decreto del Ministero dell’Ambiente il 26 aprile 1999, la zona protetta si sviluppa per oltre 20 chilometri lungo
il perimetro costiero del promontorio, toccando i comuni di Camogli, Portofino e
Santa Margherita Ligure. A gestire l’AMP
provvede un Consorzio costituito, oltre che
dai comuni citati, dalla Provincia e dall’Università di Genova.
Sorta per proteggere il complesso ecosistema dei fondali di Portofino, minacciati di
devastazione soprattutto per la raccolta del
corallo e la cattura delle cernie, l’AMP ha
saputo inserire le sue iniziative in un contesto assai antropizzato, caratterizzato da
molteplici attività, quali turismo nautico,
subacqueo, pesca. La convivenza di questa
duplice valenza, ambientale ed antropica,
ha suggerito al Consorzio di sviluppare una
politica di tutela assai articolata, attenta a
valorizzare le opportunità ricreative nel rispetto dei diversi ecosistemi marini del promontorio.
Il versante meridionale di Portofino è caratterizzato dalla presenza di un particolare
conglomerato, chiamato puddinga, che ha
dato origine ad un mondo subacqueo ricco
di anfratti, piccole grotte e tetti. Qui è il regno del corallo rosso. A profondità variabili tra i 20 ed i 50 metri, grazie alla continua
azione costruttrice delle alghe coralline e di
animali dallo scheletro calcareo, si è costituito, nel tempo, un ambiente assai complesso dominato da gorgonie, spugne, madreporari e briozoi.
Sui fondali sabbiosi, lungo i versanti occidentali ed orientali del Promontorio, sono
invece presenti praterie di posidonia, una
pianta marina che ha una grande importanza ecologica in Mediterraneo e che gioca un ruolo attivo nella difesa della costa.
In relazione a questi diversi ecosistemi
l’AMP è stata divisa in tre zone. La zona A,
limitata all’insenatura denominata Cala
dell’Oro, è riserva integrale In questo tratto
di mare è fatto divieto assoluto di navigazione, sosta, accesso, balneazione, pesca
sportiva o professionale, immersioni subacquee. La zona B, compresa tra la Punta del
Faro di Portofino e Punta Chiappa, fatto salvo il corridoio di accesso e la rada di San
Fruttuoso, è caratterizzata da scogliere
sommerse in cui si possono ammirare vari
tipi di gorgonie, corallo rosso e numerose
specie di pesci. Qui la pesca sportiva è regolamentata e riservata ai residenti, l’immersione subacquea con autorespiratore ad
ECCORECCO
Vito Gedda,
56 anni,
imprenditore,
è dallo scorso
agosto
presidente
dell’Area
Marina
Protetta
di Portofino.
aria è consentita ai diving center e ai privati autorizzati, mentre è liberamente consentita la balneazione così come l’attività subacquea in apnea. Le due zone C si estendono ai lati del promontorio, dove sono
presenti praterie di posidonia ricche di vita
animale, e dove l’attività subacquea e la
balneazione sono libere.
I risultati di questa politica sono incoraggianti. Ciò che più mi piace sottolineare
è il progressivo ricostituirsi dell’ambiente
sottomarino (con la proliferazione di corallo, spugne e gorgonie) e il ripopolamento
dell’ittiofauna, compresa la cernia, alcuni
anni fa data per scomparsa. Eventi ancor
più significativi se si pensa che sono avvenuti nel contesto dello sviluppo turistico
dell’area.
Se l’attività sportiva subacquea la fa da
padrona (con circa 45mila immersioni e
100mila presenze annue) sono parimenti significativi i quasi 235mila biglietti staccati,
sempre in un anno, a bordo dei battelli del
Golfo Paradiso e del Tigullio e il boom della nautica da diporto.
Questi numeri inducono tuttavia a una
seria riflessione sulle azioni future. I prossimi impegni dell’AMP saranno pertanto
quelli di regolamentare velocità e ancorag-
gio dei natanti, soprattutto nel tratto di mare compreso tra il Cenobio dei Dogi e la
tonnara, e trovare le soluzioni più opportune per lo sviluppo controllato della pesca
sportiva.
Continuerà naturalmente la collaborazione con gli sportivi dei diversi diving center che operano nel tratto di costa protetto.
I sub, che provengono prevalentemente da
Genova, dalla Lombardia e dal Piemonte,
sanno di immergersi in siti affascinanti e
sono innamorati delle acque della riserva
marina. Si cercherà di favorire la loro presenza anche in bassa stagione mediante
l’installazione di web cam che permetteranno di vedere sul computer le condizioni
meteomarine e nel contempo controllare la
costa dalla nostra sede e da quella della Capitaneria di porto.
Ma l’attenzione maggiore sarà rivolta ai
più giovani, attraverso programmi di carattere educativo nelle scuole elementare e
media. Contiamo, nei prossimi anni, di
estendere l’adesione anche ai circoli scolastici di fuori provincia. Infine, l’AMP si impegnerà nella nascente rete delle aree marine protette della Liguria e nella realizzazione di una struttura bibliotecaria unificata
presso la sede del Parco di Portofino.
La collaborazione con questo ente rappresenta ormai un dato di fatto, tanto che
recentemente è stato riproposto un “accorpamento” con l’AMP, per valorizzare l’ambiente nei suoi due elementi, mare e terra,
creando un’area protetta di grande rilevanza naturalistica e paesaggistica. Servirebbe
però una legge “ad hoc” dello Stato, essendo il Parco di Portofino regionale e l’AMP di
istituzione ministeriale. Un traguardo a cui
non mancheremo di dare un apporto costruttivo.
Una murena esce dalla sua tana (Foto Mario Campi).
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monumenti
LA CHIESA PARROCCHIALE SPICCA PER LA SUA CARATTERISTICA ARCHITETTURA
San Giovanni
Tanti mosaici e l’importante quadreria
BRUNO CERVETTOProgettata da due architet- tualmente collocata nel transetto sinistro. Si
ti romani, Attilia e Umberto Travaglio, la caratterizza per le tonalità calde e scure e
chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Gio- per gli straordinari guizzi creati dalla luce
vanni Battista e Giovanni Bono fu edificata, che cade dall’alto, definendo alcuni partinel secondo dopoguerra, al posto dell’anti- colari: i due angioletti che sollevano un
co edificio, distrutto dai bombardamenti drappo sopra la scena; la testa di S. Marco
del 1943, riutilizzandone in parte elementi evangelista e il libro su cui sta scrivendo;
decorativi ed opere d’arte.
testa, petto e mani di S. Cecilia; la fronte,
Dal punto di vista aruna mano ed il camice di
chitettonico, tutto l’edifiS. Lorenzo; leggermente
cio è definito da linee orarretrati, ed illuminati da
togonali. Un sottile paluce più tenue, S. Giovanrallelepipedo rivestito di
ni Battista e San Giorgio.
travertino, circondato alLa composizione non ha
la base da un portico arpiù niente della rigidità
chitravato, definisce la
tipica di analoghe comfacciata: unica concesposizione del primo Seisione alla decorazione, le
cento e diverrà un modelstatue dei quattro evanlo per le composizioni del
gelisti, provenienti dalla
periodo successivo. Vere La chiesa con la caratteristica facciata a parallelepipedo.
vecchia chiesa, e il monature morte sono poi gli
saico trapezoidale realizstrumenti musicali e gli 1615, caratterizzata da colori vivaci, quasi
zato da Antonio Giusepspartiti che vediamo nella smaltati, e la pala realizzata nel 1626 da
pe Santagata (1888parte bassa della scena: Gioacchino Assereto che raffigura i Santi
1985) negli anni Settanda soli un vero ed auto- Giovanni Battista, Bernardo, Caterina, Lucia e Giorgio. Degne di nota sono: la pala di
ta. All’interno, le tre nanomo capolavoro.
vate principali, suddivise
Il quadro di G.B. Paggi Giovanni Andrea De Ferrari (1598-1669),
La predica del Battista di M. Picasso.
da colonne architravate e
(1554-1627), che si trova che rappresenta S. Erasmo, con insegne vesottolineate dal mosaico della volta della a fianco di questa pala, è interessante an- scovili; la tela di Luigia Mussini Piaggio
navata centrale, terminano nel presbiterio che se di livello molto inferiore: una Imma- (1863), che rappresenta la gloria di S. Gioin un tripudio di linee curve: quattro arco- colata Concezione, circondata da angeli e vanni Bono; l’enorme tela di Matteo Picasni sorreggono la cupola, mentre transetto e dai simboli della purezza. Un buon restau- so (1830), che rappresenta la predica del
presbiterio sono ricoperti da volte a botte. ro potrebbe evidenziare i veri colori di que- Battista. Nelle navate laterali, da ammirare
La decorazione musiva, sempre di Santaga- st’opera, sotto la vernice verdastra che la ri- infine le scene della Via Crucis, le scene
della Via Crucis, opera di Guido Galletti
ta, sottolinea la parte interna degli arconi e copre.
riveste completamente il tamburo, il ballaAltri capolavori sono la “Decollazione (1893-1977), artista genovese molto attivo
toio e la cupola con un fondo oro su cui si del Battista”, di Andrea Ansaldo, opera del nella prima metà del secolo scorso.
stagliano monumentali ed ieratiche figure
della tradizione cristiana. Questa è senza
PROSEGUONO I LAVORI DI RESTAURO DELL’ORGANO
dubbio la parte più ricca di fascino delDa alcuni mesi è in corso l’oneroso restauro dell’organo, costruito dalla rinomata Ditta Tamburini
l’edificio, in cui ispirazioni orientali e pa(che realizzò anche l’organo della Basilica di San Pietro a Roma) e acquistato dalla Parrocchia nel
leocristiane si fondono in una colta reinter1964. L’intervento di restauro è stato affidato alla Ditta Fratelli Marin di Lumarzo. Ovviamente il repretazione del nostro secolo. Un intervento
stauro, preventivamente autorizzato dalla Curia, viene realizzato seguendo modalità consoni alla
di restauro degli interni compiuto nove ancaratura dello strumento stesso, ritenuto dagli esperti del settore un pezzo pregiato e di altissimo
ni fa ha eliminato i lampadari settecentevalore. Questo prezioso e monumentale nonché delicatissimo strumento musicale, dopo 45 anni di
schi, che impropriamente riempivano navaservizio necessitava di un intervento radicale di revisione, risanamento e manutenzione che ne rita e presbiterio rendendo difficile percepire
portasse la funzionalità, la resa e il suono a livelli di altissima qualità.
la purezza dell’architettura.
L’intervento viene svolto in più fasi e interessa interamente l’organo, le tastiere, la consolle, i somieri,
All’interno si apprezza lo splendido altale centinaia di comandi primari e secondari, i registri , le canne ed ogni più piccolo collegamento
re di Francesco Maria Schiaffino (1689elettrico, e comporta complesse lavorazioni da parte di personale specializzato, che interviene mi1765) e soprattutto l’importante quadreria,
nuziosamente su ogni componente. I pezzi vengono smontati ad uno ad uno, puliti, rettificati e, se
con alcuni dei principali nomi della grande
risultano interessati da fioritura di ossido, vengono risanati mediante un delicato intervento specifico che ne ripristina la corretta funzionalità. Durante i lavori si è riscontrato che le speciali boccole
scuola genovese tra XVI e XVIII secolo.
in piombo e pelle, che costituiscono la sede delle canne, risultano danneggiate ed in parte “incolDella quadreria, l’opera più importante è
late” dall’ossido ai supporti. Si è reso pertanto necessario sostituire 7.480 raccordi telescopici, accertamente la pala di Valerio Castello, dataquistati da una fabbrica specializzata situata in Germania.
S.C.
ta 1655 e restaurata pochi anni fa, che è at-
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ECCORECCO
famiglie
BARTOLOMEO, ORIGINARIO DELL’ALESSANDRINO, INIZIÒ A CAMOGLI LA SUA ATTIVITÀ
I Ferrari, fotografi dal 1866
EMANUELE CASSANINato a Ovada, Bartolomeo Ferrari (1846-1901), si trasferisce ancor giovane a Genova, dove conosce e ha
per maestro un famoso pioniere delle fotografia, Noach. È in questi anni che sta nascendo una nuova figura professionale,
quella del fotografo, a metà strada il tecnico e l’artista. Perciò quando Bartolomeo
apre a Camogli il suo gabinetto, inizia a firmare le sue fotografie “Ferraris”, aggiungendo, con vezzo artistico, una “s” finale al
suo cognome. Il cognome Ferraris apparirà
sporadicamente nei registri anagrafici.
Bartolomeo, poco più che ventenne, inizia la sua attività a Villa Ferro, in località
Boschetto; all’interno della casa e nel giardino crea esterni ad hoc per far posare i
clienti. Negli archivi dei Ferrari sono ancor
oggi conservate le immagini delle famiglie
camogliesi della seconda metà dell’Ottocento, che Bartolomeo conserva fin dall’inizio con molta precisione. I fondi e gli elementi decorativi vi appaiono molto ricchi,
le figure rigide: i tempi di posa molto lunghi richiedono immobilità del soggetto e
molta pazienza. Queste immagini sono
giunte fino ad oggi su lastre di vetro, molte
delle quali di fabbricazione artigianale; gli
Il negozio Ferrari in piazza Nicoloso.
A destra, un ritratto di fine Ottocento.
ECCORECCO
I fotografi Ferrari: da sinistra Bartolomeo, Francesco, “Bertin di Camogli”, “Bertin di Recco”.
stessi acidi e le soluzioni utilizzati in laboratorio erano preparati personalmente da
Bartolomeo.
Qualche anno dopo, l’attività del gabinetto Ferraris si sposta, sempre a Camogli,
presso Casa Carbone, sita in salita Priaro.
Sembra i proprietari di allora di questa casa fossero attivisti patrioti e che vi si radunassero clandestinamente giovani seguaci
di Garibaldi.
Bartolomeo sposa
Paola Antonia Olivari,
che gli dà dodici figli.
Di questi, Francesco
(1877-1944) è l’unico
a seguire l’attività paterna. Egli apprende
molto della professione e la amalgama alla
corrente pittorialista
che in quel periodo è
molto in voga tra i fotografi. Vivendo a cavallo tra i due secoli,
Francesco coglie, attraverso i suoi scatti, i
cambiamenti che caratterizzano
quest’epoca. Quando si
rende conto che nella
vicina Recco si sta sviluppando il commercio, non esita ad aprirvi un secondo gabinetto, nel quale lo aiuta la moglie Maria.
Anzi, è proprio lei a curare gli allestimenti
delle sale di posa, nelle quali passano tutte
le famiglie recchesi più illustri.
Il gusto per il bello e l’amore per la fotografia vengono trasmessi facilmente da
Francesco e Maria al figlio Bartolomeo, detto “Bertin”. Bertin partecipa alla vita culturale recchese, facendo parte anche del Club
dei Matti. Quando i bombardamenti aerei
minacciano Recco, riapre il gabinetto di salita Priaro a Camogli, andato in disuso,
mettendovi in salvo le lastre dell’archivio e
le attrezzature dell’attività. Sarà proprio
Bertin di Camogli, come verrà poi chiamato, a documentare la distruzione della guerra e gli anni seguenti della ricostruzione.
A Camogli, negli anni Cinquanta, apre un
negozio in via Garibaldi. Ormai la macchina
fotografica è diventata oggetto di uso comune e si comincia a vendere rullini e si fanno
stampare le fotografie
fatte dai clienti.
Intanto il cugino,
anch’egli di nome Bartolomeo (1921-1985),
inizia ad interessarsi
all’attività di famiglia.
Più tardi, apre a Recco
il suo gabinetto fotografico e sarà perciò
chiamato “Bertin” di
Recco.
La prima sistemazione è in un appartamento di via Assereto,
poi si sposta in piazza
Nicoloso, dove si trova ancor oggi. L’attività di Bertin è intensa.
Consegue anche il diploma di ottico, che
gli permette di rendere
un servizio completo
al cliente. Inoltre diverse case editrici gli
commissionano foto per le pubblicazioni
sulla Riviera, riprende i lavori edili per
conto delle imprese impegnate nella ricostruzione, è presente in alcune cerimonie
pubbliche, documenta le opere dei pittori
recchesi Santagata, Marano, Bozzo.
Oggi i figli Marina e Roberto portano
avanti il nome Ferrari nello stesso locale di
piazza Nicoloso. E la figlia di Roberto, Virginia, da poco lauretasi ottica-ortotista, rappresenta la sesta generazione di una famiglia di fotografi che ha documentato e conserva un secolo e mezzo di storia di Camogli, di Recco e di tutto il Golfo Paradiso.
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volontariato
SONO BEN CINQUANTA I VOLONTARI DEL GRUPPO GABBIANO, ATTIVO DAL 1981
Dagli incendi alla protezione civile
DANILO GARAVENTALa Regione Liguria prevede due tipologie di or-
ganizzazioni per l’attività di Antincendio Boschivo (A.I.B.): l’associazione di volontariato o il gruppo comunale.
Il Comune di Recco il 10 febbraio 1981 fondò il “Gruppo Gabbiano, Volontari Antincendio Boschivo – Protezione Civile”, perciò
le nostre attività sono sempre state organizzate e finanziate direttamente da questa istituzione. I volontari componenti il Gruppo
provenivano da diverse realtà allora esistenti sul territorio comunale: la Pubblica Assistenza Croce Verde, il gruppo Scout Golfo Paradiso, alcuni giovani di Megli che già operavano nella difesa del
territorio dagli incendi boschivi, il gruppo CB Liberi Gabbiani.
Il nuovo gruppo assunse il suo nome ispirandosi a questi ultimi
e, contemporaneamente al Gruppo Tasso di Sestri Levante, lanciò
la moda di scegliere il nome di un animale: così a Rapallo nacque
il Gruppo Falco, a Santa Margherita Ligure il Gruppo Lupo, a Camogli il Gruppo Panda oggi Gruppo Picchio, ecc.
Il primo coordinatore, con il compito di responsabile operativo
e di tramite tra il Comune e i volontari, fu Franco Ferreccio, esponente di spicco nel gruppetto dei giovani megliesi; a lui sono seguiti Carlo Bonci, Ettore Copelli e il sottoscritto Danilo Garaventa.
Due date importanti segnano la vita del gruppo Gabbiano: settembre 1998 e luglio 2002. Nel settembre
1998 il Comune di Recco incaricò il Consorzio per le Deleghe in Agricoltura e Foreste
della gestione del comparto A.I.B. e di conseguenza anche dell’organizzazione della
nostra squadra. La stessa delega fu firmata
contestualmente dai comuni di Sori, Camogli, Rapallo, Portofino e Zoagli: fu così possibile formare la Squadra Intercomunale Antincendio Boschivo dei Golfi Paradiso e Tigullio.
Il 23 luglio 2002, con delibera comunale, al
Gruppo Gabbiano è stata assegnata anche la
competenza di gruppo comunale di Protezione
Civile (P.C.), anche se la nostra attività principale è l’A.I.B.: in 28 anni di vita siamo intervenuti su circa 1100 incendi boschivi nel territorio
della Provincia di Genova.
Come prevedono le norme regionali vigenti,
siamo disponibili ad intervenire dove lo richiede il Corpo Foresta-
Un Vab in azione sul Monte Ramaceto.
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In occasione del terremoto di quest’anno in Abruzzo, il Gruppo Gabbiano ha fatto parte della colonna mobile della Regione Liguria intervenuta nel Comune di Tione: 15 i volontari intervenuti, con una permanenza totale di 2480 ore.
le dello Stato. Tutti i nostri volontari sono equipaggiati con i più moderni dispositivi di protezione; vengono regolarmente sottoposti a visita medica per certificarne l’idoneità fisica e, dal 2004, frequentano
specifici corsi regionali per operatori del settore. Inoltre, attività ausiliaria all’A.I.B. è la prevenzione
che viene effettuata sul territorio
nei periodi di maggior rischio e in
occasione delle festività locali
ove vengano esplosi fuochi artificiali nelle vicinanze di zone boscate.
Dal 2002 alla nostra attività principale si è affiancata, come detto, quella di protezione civile. Fino
ad oggi ci possiamo definire operatori generici infatti stiamo poco
a poco specializzandoci nello svuotamento di locali a seguito di
eventi alluvionali, che sono purtroppo ricorrenti soprattutto in Liguria. Tuttavia ancor prima di avere l’imprimatur ufficiale, siamo
intervenuti alle operazioni di soccorso dopo eventi disastrosi (alluvioni, terremoti ecc).
Nel corso degli anni sono più di 150 le persone che hanno fatto
parte dei “Gabbiani”. Oggi i volontari iscritti al gruppo sono 49, in
prevalenza uomini, hanno un’età media di trent’anni; ciascuno,
uomo e donna, può scegliere se partecipare all’unità che opera nel
comparto A.I.B. o in quella che opera nella Protezione Civile, o in
entrambe, basta avere almeno 16 anni.
Chi volesse conoscerci, può venire a trovarci nella nostra sede,
in via Valleverde 4, tutti i pomeriggi dalle 17 alle 19, quando la sede è normalmente presidiata, e ogni lunedì sera dalle 21 alle 23
quando si tiene la riunione di coordinamento. Il nostro numero di
telefono è 0185.720111, il nostro sito www.vabrecco.it. In caso di
segnalazioni di emergenza si può utilizzare il numero attivo 24 ore
su 24: 349.3250453.
ECCORECCO
hobby
«Cartoline, la mia passione»
LA RACCOLTA DI RICCARDO BUELLI TESTIMONIA L’EPOCA D’ORO DI PORTOFINO VETTA
ANDREA REVELLOCartoline, una passione. Si comincia con quelle
che si trovano nel cassetto, si mettono in ordine in un album. Poi
si chiedono ai parenti, quindi si girano i mercatini, cercando all’inizio quelle dei posti in cui si abita, dove si riconoscono la propria casa e i luoghi dell’infanzia.
Riccardo Buelli, 50 anni, rutese abitante a Recco, ha seguito lo stesso percorso: «Ho iniziato la
mia collezione raccogliendo cartoline di Ruta, poi,
direi inevitabilmente, gli esemplari che raffigurano
Portofino Vetta sono diventate il maggior numero
nella mia collezione.»
La cartolina era all’epoca un piccolo lusso, per
cui a spedirla erano soprattutto i turisti benestanti.
«Per questo motivo – spiega Buelli – venivano realizzate nelle località che oggi definiremmo “in”. Ed
ecco perché di Portofino Vetta non ho avuto difficoltà a trovarne un gran numero, benché nel mio
hobby non abbia mai investito cifre importanti.»
Le cartoline di maggior valore sono quelle
“viaggiate”: i messaggi scritti da chi le ha spedite
sono un aspetto di grande interesse per il collezio- Riccardo Buelli.
nista. «Curiosa, ad esempio, – dice Buelli – la corrispondenza, via cartolina, tra un cliente che decanta il comfort
dell’albergo di Portofino Vetta scrivendo a quello che ha deciso di
continuare a soggiornare nel meno lussuoso Albergo Italia.»
Come ogni collezionista, Buelli ha sempre privilegiato le cartoline “animate”, ossia gli esemplari che ritraggono le persone e gli
ambienti nei quali si trovano, perché queste immagini documentano la vita quotidiana dei tempi passati. «Le cartoline del Kulm documentano una vita di grande lusso: signore eleganti, signori impeccabili, carrozze e poi auto di lusso.»
Una particolarità delle cartoline è che “partono” per destinazioni lontane, ma prima o poi tornano ai luoghi d’origine. «Molte cartoline della mia collezione – dice Buelli – sono state spedite da camogliesi a parenti e conoscenti all’estero, in modo particolare in
Sud America. Nella mia collezione una, ad esempio, raffigura il
primo colpo di piccone del Kulm. Mentre la maggior parte di quelle inviate all’estero provengono da Svizzera, Francia e Germania.»
La collezione di cartoline è un hobby che facilmente conduce al
piacere della ricerca storica. «Raccogliendo, osservando e confrontando gli esemplari che si raccolgono, è inevitabile appassionarsi
alle persone vissute e alle vicende svoltesi nei luoghi che vediamo
rappresentati.»
Così, crescendo il numero di cartoline, è anche cresciuto l’interesse di Buelli per la storia del complesso di Portofino Kulm, fatto
costruire da Sebastiano Gaggini all’inizio del secolo scorso. Agente di cambio alla borsa di Parigi, Gaggini, che acquistò nel 1904 la
casa di Polanesi già della famiglia Mameli, ebbe un’intuizione geniale quando convinse un amico imprenditore ad aiutarlo nel realizzare l’imponente costruzione “al Vetta”. «Una sorta di “all-inclusive”, come si direbbe oggi: il cliente che varcava il cancello dell’albergo aveva la possibilità di scegliere tra diversi passatempi,
tutti documentati dalle cartoline: riceveva un pass che gli concedeva, tra l’altro, l’accesso al salone del fonografo automatico, al sa-
ECCORECCO
lone della musica, al belvedere dotato di telemetri e potentissimi
binocoli Zeiss.»
Fu un lungo periodo d’oro quello conosciuto, dal 1905 al primo
dopoguerra, dal complesso di Portofino Kulm. E dopo che D’Annunzio definì Kulm un “barbarico nome”, ecco che Gaggini lo
cambiò in Portofino Vetta. «Le immagini delle cartoline testimoniano di soggiorni ricchi e spensierati in una località incantevole. Sono la testimonianza di periodi irripetibili, in piena Belle Époque. E
si tratta di esemplari in assoluto davvero belli, molto ricercati dai collezionisti, anche perché gli scatti spesso erano realizzati da fotografi famosi: uno
tra tutti, Sciutto.»
Tra le cartoline di Portofino Vetta, ci sono quelle dette “fotografiche”, cioè quelle realizzate da fotografi locali che scattavano e stampavano in proprio: «Si trovano ancora – spiega Buelli – esemplari dei camogliesi Juanito Mortola e Ferraris. Mentre
quelle “tipografiche” provengono per lo più dalle
edizioni Brunner di Como e Civicchioni di Moneglia.»
Internet rappresenta oggi uno strumento formidabile per lo scambio tra collezionisti, anche di cartoline. Ma negli
ultimi anni è diventato più difficile trovare in giro esemplari apprezzabili. «Quelle del Kulm attirano molto l’interesse di chi colle-
Una cartolina con il Promontorio di Portofino fotografato da Mulinetti, probabilmente dalla
ex villa dei Mameli (vedi “EccoRecco” numero 1), acquistata da Sebastiano Gaggini.
ziona soggetti a tema. Ad esempio sono ricercate le cartoline con
la Regina Margherita, quelle con le carrozze, con gli ambienti Liberty, con gli abiti più belli, con le località più note. Le cartoline
del Kulm sono un concentrato di questi soggetti e perciò vanno letteralmente a ruba.» Ciò nonostante è ancora possibile trovare qualche esemplare di particolare interesse. «Una volta – racconta Buelli – mi è capitato di trovare una cartolina del Kulm imbucata a Parigi proprio da Gaggini; probabilmente aveva dimenticato di spedirla prima di ripartire da Camogli.»
NUMERO 7 GENNAIO 2010 7
incontri
INTERESSANTE POMERIGGIO DEDICATO ALL’ECLETTICO GIORNALISTA E SCRITTORE
Parlando di Calvino…
GIOVANNI CHIESURALa tratta-
Lo scorso 26 novembre, nel-
zione ha preso le mosse dal la sala de La Maison de Ö
lascito culturale, morale e Vittorio, il professor Gioscientifico, ricevuto dai geni- vanni Chiusura ha illustratori, laici e democratici, en- to, di fronte a un pubblico
trambi autentici scienziati e attento e numeroso, i caratdocenti universitari, dagli teri originali e peculiari del
percorso letterario e intelstudi liceali, seguiti presso il
lettuale di Italo Calvino
liceo classico G.D. Cassini di
(1923-1985), scrittore legaSanremo, ove Calvino ebbe to sempre alla tradizione,
compagno di banco, e amico ma, al contempo, speriper tutta la vita, il noto gior- mentale e innovativo.
nalista e scrittore Eugenio Ecco la sintesi del suo intervento.
Scalfari.
Questi primi e importanti
momenti sono il preludio di altri incontri tanto da meritare un’importante recensioed eventi futuri, come la partecipazione al- ne di Cesare Pavese e, con essa, l’epiteto
la Resistenza, dal 1944 alla Liberazione, la di scoiattolo della penna.
tesi per la laurea in lettere su J. Conrad
Una metamorfosi culturale, senza dub(1947), l’ingresso, progressivamente stabi- bio, è legata ai viaggi e ai soggiorni in
le, nella casa editrice Einaudi di Torino, Urss, negli Usa, in Giappone e soprattutto,
l’attività giornalistica e, soprattutto, l’ami- in Francia, a Parigi, che provocarono ricizia feconda con Cesare Pavese e Elio Vit- flessioni sulle scienze, sulle tecnologie,
toriani.
sulla società, sulla città, sull’arte, sulla linLa vita del giovane Calvino è stretta- gua e, sempre, sulla letteratura. Importanmente legata alla città di Torino, alla casa ti sono stati, a questo proposito, l’amicizia
editrice di cui diventerà, dopo la morte di e le conversazioni con i membri dell’OuliPavese, il motore principale, alle sue prime po parigino, in particolare con R. Queneau
e importanti pubblicazioni, come il ro- (1903-1976), filologo, matematico, linguimanzo Il sentiero dei nidi di ragno (1947), sta, romanziere e direttore dell’Enciclopeche lo rese grande a soli ventiquattro anni, dia della Pléiade. Di Queneau, ma, anche,
8 NUMERO 7 GENNAIO 2010
senza Francis Ponge, Georges Perec e Roland Barthes sarebbe impossibile capire la
genesi di opere, quali: Ti con zero (1967),
Le città invisibili (1972), Il castello dei destini incrociati (1973), Se una notte d’inverno un viaggiatore (1979), Palomar
(1983).
La linea culturale, prediletta da Italo
Calvino, lega e unisce, in modo quasi genetico, L. Ariosto, G. Galilei e G. Leopardi,
perché essi rappresentano i grandi valori
di leggerezza, di chiarezza e di concretezza. Ciò emerge dalla sua vasta produzione
saggistica, che trova luminoso compimento nelle postume Lezioni americane
(1988).
Un’opera colossale di impegno filologico e antropologico sono Le fiabe italiane
(1956) con le quali il giovane Calvino dà
prova di grande capacità operativa, di forte vigore intellettuale e di acuta sensibilità
linguistica. Quest’impresa ha coronato il
nostro scrittore con l’epiteto di Grimm italiano.
Difensore della lingua italiana e della
dignità della parola, Italo Calvino ha prestato la sua opera anche per la scuola; collaborò, infatti, a un’antologia per la scuola media (1970) e volgarizzò per i giovani
l’Ariosto.
Fedeltà ai classici e progettazione di
nuove forme, unione interattiva di arte,
scienza e letteratura sono le direttrici costanti dello scrittore Italo Calvino.
ECCORECCO
musica&canto
DIRETTO DA FRANCESCA CAROSI, IL CORO È ATTIVO DAL 1994
Polifonia
sacra e profana a Megli
La corale “Nostra Signora delle Grazie” durante un recente concerto. A destra, il maestro Francesca Carosi.
[ER]Giunta al suo quindicesimo anno
d’attività, la Corale Nostra Signora delle
Grazie di Megli prosegue con impegno il
suo percorso. La corale, composta da circa
quindici elementi, è un gruppo eterogeneo, sia per età sia per occupazione, di
persone dilettanti che dedicano parte del
loro tempo libero alla pratica del canto corale, con l’obiettivo principale di animare
le celebrazioni liturgiche in occasione delle solennità religiose.
Nel 1994, quando l’attuale maestro
Francesca Carosi ne assume la direzione,
la Corale intraprende lo studio di brani in
Polifonia a cappella a due, tre e quattro voci. Dal 2003, la collaborazione e l’accompagnamento del pianista maestro Matteo
Costa hanno reso possibile lo studio di
brani classici. Il maestro Costa ha anche
rielaborato per la corale arrangiamenti polifonici di brani tradizionali.
ECCORECCO
Il repertorio comprende brani d’autori
classici (Mozart, Beethoven, Vivaldi) e
contemporanei (Perosi, De Marzi), canti
tradizionali in dialetto genovese e spirituals.
Nel corso degli ultimi anni la corale si è
impegnata nell’interpretazione della vocalità rinascimentale, particolarmente adatta
al timbro dei coristi presenti, dedicandosi
allo studio di canti profani delle corti rinascimentali italiane e francesi e brani di polifonia sacra (Palestrina, Archadelt, Pitoni,
Grossi da Viadana, Croce).
La Corale ha da subito dimostrato entusiasmo per ogni occasione di incontro con
altre realtà corali.
È sempre un arricchimento reciproco
quando due o più cori hanno occasione di
cantare insieme, non solo dal punto di vista tecnico ma soprattutto dal punto di vista umano ed esperienziale.
La corale in questi anni è stata spesso
presente nel programma del Convegno Ligure delle Corali ed esegue regolare attività concertistica e scambi con cori liguri e
di altre regioni. Ha inoltre collaborato attivamente con l’Associazione Pantheon nell’organizzazione di stagioni musicali e rassegne di canto corale.
Ogni anno la Corale propone un momento d’ascolto musicale nel pomeriggio
del 6 gennaio, giorno dell’Epifania, presso
la Parrocchia Nostra Signora delle Grazie
di Megli. Questo concerto è tradizionalmente un’occasione per avvicinare nuovi
coristi e invogliare chi “vorrebbe ma non
osa” iniziare a cantare in un coro.
Ricordiamo che le prove si svolgono
settimanalmente presso l’Oratorio di S.
Martino (adiacente N.S. del Suffragio): per
informazioni contattare il maestro Francesca Carosi al numero 349. 1427929.
NUMERO 7 GENNAIO 2010 9
scuola
IL RECUPERO DI UN TRACCIATO SUL MONTE DI PORTOFINO IN BIBLIOTECA A RECCO
Studenti e vecchi selciati
STUZZICALIBRO
& NATI PER LEGGERE
Gli studenti al lavoro sui sentieri del Monte di Portofino. A destra, si usa il “massabeccu” per comprimere il selciato.
Si è svolto a dicembre presso la Biblioteca di Recco, il secondo incontro del
progetto “Nati per leggere” promosso
dalla Provincia di Genova, giunto
quest’anno alla sua quinta edizione. All’appuntamento hanno partecipato i
bambini delle scuole materne di via Milano, di Megli e dello Speroni. Le letture
si svolgono grazie alla collaborazione
dell’attore Paolo Ardini, di Donatella
Curletto, responsabile del Centro Sistema Bibliotecario di Genova, della bibliotecaria Giselda Bisso e di alcuni nonni
volontari. “Nati per leggere” ha per
obiettivo la diffusione della lettura ad
alta voce ai bambini di età compresa fra
i 6 mesi e i sei anni, come momento importante per la loro crescita. Inoltre è già
ripartito il progetto “Stuzzicalibro”
giunto alla sua undicesima edizione.
Si tratta di un colorato libretto realizzato dalla Provincia di Genova, che presenta a bambini e ragazzi una selezione
di novità librarie, suddivise in cinque sezioni: Fantasia, Paura, Avventura, Divulgazione, Over 12. Nelle biblioteche del
nostro territorio e con il sostegno del
Centro Sistema Bibliotecario di Genova
l’iniziativa prevede anche una sezione
dello “Stuzzicalibro dei Piccoli “ che si
realizza in biblioteca con spazi dedicati,
libri e suggerimenti di lettura per gli
adulti, incontri ad alta voce e di aggiornamento. Per maggiori informazioni:
www.bibliotecadirecco.it, www.provincia.genova.it/csb/ e www.natiperleggere.it.
A.R.
ANNALISA REVELLO Si è concluso l’interessante progetto “Alternanza Scuola Lavoro”, che
ha coinvolto le classi terze dell’Istituto professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente Bernardo Marsano di Genova Sant’Ilario, dedicato al recupero di una parte del selciato in
pietra sul parco di Portofino, in località Portofino Vetta. L’Istituto Agrario svolge nel parco, da dieci anni, grazie anche al prezioso contributo degli insegnanti Criniti, Repetto e
Picasso, un corso pratico per illustrare e fare sperimentare agli studenti le tecniche di recupero degli antichi selciati in pietra, dove le pietre sono posate a secco secondo il metodo tradizionale.
Gli interventi realizzati negli ultimi anni sono visibili in prossimità del sentiero che collega il posteggio pubblico in località Portofino Vetta con il percorso pedonale “Ruta-Gaixella”. Gli insegnanti sono orgogliosi del loro lavoro, perché riescono a tramandare ai ragazzi una sapienza artigiana in via di estinzione. In modo particolare, Picasso spiega che
si è ricorso all’uso di uno strumento di legno, denominato in dialetto “massabeccu”, con
il quale si pressano le pietre una volta sistemate sul selciato. E si segnala un riscontro molto positivo anche da parte dei turisti che percorrono questi sentieri, i quali hanno paragonato questo lavoro di ripristino a quello che facevano i Romani per la realizzazione delle loro strade.
dal
5 gennaio
al 14
febbraio
Grandi saldi
Zampaloni
RECCO
GENOVA
Via S.Giovanni Battista, 9r
Via Galata, 23
10 NUMERO 7 GENNAIO 2010
ECCORECCO
almanacco
AL CENTRO DELL’ATTENZIONE, IL TRAFFICO E I PROGETTI CHE CAMBIERANNO RECCO
Accadde nel 2009
COOP, GRATTACIELO E IML
Si discute su tre grandi progetti che sicuramente cambieranno il volto di Recco.
Il primo è il nuovo supermercato Coop,
che dovrebbe sorgere nell’area di proprietà
della parrocchia e della Curia. Il progetto
prevede, oltre agli spazi ad uso commerciale, nuovi locali per le attività della parrocchia, posti auto pubblici e pertinenziali, un
nuovo campo sulla copertura. Se realizzato,
nei locali attualmente occupati in via XX
Settembre, la Coop si impegna, trovando
l’accordo con i proprietari, a realizzare spazi per attività culturali.
Il secondo progetto che fa discutere è il
“grattacielo”, che dovrebbe essere costruito
vicino all’ex pretura. La polemica è legata
soprattutto alle dimensioni dell’edificio: i
disegni ipotizzano un palazzo di dieci piani in pieno centro.
Terzo, la riconversione dell’area dove
sorgeva fino a vent’anni fa la Iml (Indutria
Meccanica Ligure) a San Rocco. La riqualificazione riguarda gli aspetti urbanistico,
L’area ex Iml a San Rocco
architettonico e viabilistico. L’assetto del
nuovo quartiere sarà caratterizzato da tre
torri (una delle quali ospiterà un albergo),
da una piazza centrale, una piscina olimpionica, un palazzetto dello sport polivalente e spazi per l’artigianato; la superficie
residenziale sarà di circa 10mila metri quadrati.
SVINCOLO A12 E MERCATO
Due gli argomenti che hanno in comune il
problema della viabilità: svincolo A12 e
spostamento del mercato settimanale.
I tecnici della Società Autostrade propongono di costruire due nuovi ponti al posto dell’unico attualmente esistente per accedere alla A12. La soluzione del problema
del traffico all’altezza dello svincolo è diventata inprocrastinabile, soprattutto considerando che nei prossimi anni la riconversione delle due ex aree industriali (Iml a
San Rocco e oleificio Capurro ad Avegno)
porteranno nuovi importanti flussi di traffico sulla provinciale 333.
Riguardo agli ingorghi creati dalla chiusura di via XXV Aprile per lo svolgimento
del mercato settimanale, l’ipotesi di spostarlo da lunedì a domenica è stato abban-
Via Fiume in un lunedì di mercato
donato, a favore di una diversa localizzazione. Così i 110 banchi degli ambulanti potrebbero tornare alla vecchia sistemazione
in via XX Settembre e vie limitrofe già nei
primi mesi di quest’anno.
UN ANNO IN PILLOLE
GennaioSecondo i dati Istat 2008, Recco
ha 10.300 abitanti, 2.790 dei quali over 65
e 388 stranieri.
FebbraioDue nuovi sportelli bancari nel
Golfo Paradiso: Ubi Banco San Giorgio a
Recco, Banca Carige ad Avegno.
MaggioDopo 3 mesi di lavori e qualche disagio per il pubblico, riapre, completamente
rimodernato, l’ufficio postale di Recco.
GiugnoLa lista “Recco nel cuore” vince le
amministrative: Dario Capurro è il nuovo
sindaco. Si riconfermano Giuseppe Tassi ad
Avegno, Luigi Castagnola a Sori, Massimiliano Bisso a Uscio.
LuglioDon Pasquale Revello, dal 1991
parroco a Recco, festeggia il 50° di sacerdozio.Accordo tra Ferrovie e Comune per
costruire un parcheggio nell’area “del marmista”.Nulla osta della Corte d’Appello di
Genova per il trasferimento della stazione
dei carabinieri nei locali dell’ex pretura.
AgostoRecco si impegna nel finanziamento dei lavori di recupero funzionale del
Teatro Sociale di Camogli.Il Golfo Paradiso perde la brigata della Guardia di Finanza, che lascia la sede di Recco.Si inaugura il portale ristrutturato sul sagrato della
parrocchia di San Rocco.
SettembreA causa del grande rischio incendi, per la prima volta nella sua storia la
festa patronale dell’8 settembre si svolge
senza fuochi d’artificio.Chiude l’Integrée
di Avegno: 36 persone si ritrovano senza lavoro.Dopo rinvii e polemiche, apre il cantiere del barcasilo sotto il convento francescano.
OttobreNon parte la ristrutturazione della piscina di Punta Sant’Anna. Attualmente
la piscina è chiusa e la Pro Recco si allena
e gioca le proprie partite di campionato nella vasca di Sori.
NovembreWalter Bonci è il nuovo sindaco dei ragazzi. Succede ad Aldo Agazzi.Fredda accoglienza alle voci di un passaggio di Recco alla Asl 4 Chiavarese.
DicembreRecco accoglie, come ogni anno, la delegazione di Ponte di Legno.Avegno presenta il progetto di riconversione
dell’area dell’ex Oleificio Capurro.
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ECCORECCO
NUMERO 7 GENNAIO 2010 11
il filo
Una associazione
colorInscena
a salvaguardia delle tradizioni nel Golfo Paradiso
SI È COSTITUITA A PIEVE LIGURE
LA COMPAGNIA LIGURE DELLA TERRA NOSTRA.
Nell’ambito territoriale formato dai Comuni di Bogliasco, Pieve
Ligure, Sori, Recco, Camogli, Avegno e Uscio, opera da qualche
mese la Compagnia Ligure della Terra Nostra, associazione apartitica, costituita al servizio della comunità locale.
La Compagnia si propone di tutelare il territorio salvaguardandone l’ambiente, gli usi e le tradizioni locali, promuovendo ogni
idonea iniziativa sociale e culturale per favorire lo sviluppo economico compatibile. La Compagnia Ligure
della Terra Nostra è fedele alla tradizione religiosa ed alla storia della Nazione Italiana che ne caratterizzano
l’identità.
Informazioni: Compagnia
Ligure della Terra Nostra, via
Mezzano 4, 16031 Pieve Ligure.
Una kermesse
all’insegna dell’umorismo
CULTURA, SOCIETÀ E COMUNICAZIONE NELLA SATIRA
DI GUALTIERO SCHIAFFINO. E NON SOLO.
È giunto alla seconda edizione, il Premio Skiaffino, ideato
e curato dalla figlia Barbara e da Ferruccio Giromini, che
ripropone momenti di satira e riflessione sul filo delle tematiche amate dall’anomalo umorista camoglino Gualtiero
Schiaffino. Cultura, società e comunicazione sono i temi su
cui verte l’edizione 2009, proponendo il punto di vista “laterale” dell’ironia.
All’interno dell’evento, i “Contributi per una cultura dal
volto più umano”, raccolta di testi e disegni umoristici e satirici realizzati da Skiaffino nel corso di trent’anni come proposte provocatorie per singolarissime campagne di comunicazione e di sensibilizzazione e sorprendenti “pubblicità progresso”.
A questa mostra è collegata una raccolta di 25 “Contributi d’autore”, realizzati appositamente sotto forma di brevissimi interven-
12 NUMERO 7 GENNAIO 2010
UN’ASSOCIAZIONE ARTISTICA CULTURALE
RIVOLTA IN MODO PARTICOLARE ALL’ARTE.
A Sori, nel cuore del Golfo Paradiso, in via Tripoli 3, è nata colorInscena, un’associazione artistica culturale che si propone di
avvicinare chiunque sia proteso verso l’arte e la cultura intesa
come desiderio di sapere, di conoscere per ampliare i propri orizzonti, attraverso attività artistiche e culturali quali teatro, cinema e
arte pittorica.
Veronica Annunziato, pittrice, Emanuela Pischedda, scenografa
e costumista, Iula Rossetti, regista e promoter teatrale, propongono un laboratorio libero e permanente di disegno, pittura, decoupage, mosaico, teatro ed altro… “L’Atelier”, disegno e pittura; con
“Fare-Pensare colore”. laboratorio per adulti; “Educazione al colore”, laboratorio per bambini e ragazzi; “Creare in colore”, laboratorio piccoli principianti è attivo presso la sede.
Sabato 9 gennaio alle ore 16, presso la Soms di Sori, via Roma
30, si terrà l’incontro illustrativo e le iscrizioni ai laboratori. Informazioni in sede dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00 e dalle
15.00 alle 19.00, oppure via e-mail [email protected].
ti video in cui compaiono personaggi della cultura, del giornalismo e
del mondo accademico, con altrettanti spiazzanti suggerimenti e proposte: Balbontin, Berardi, Bigazzi,
Casalino, Castelli, Cirone, Coveri,
Cristoffanini, Gomboli, Ivaldi,
Neonato, Niri, Novelli, Oneto,
Scaramuzzino, Signoris, Silvestri
(Silver), Vimercati.
Nel Castello della Dragonara
va in mostra anche una selezione
di circa 60 spassosi cartoon del
grande umorista argentino Quino
(il famoso inventore del personaggio Mafalda). Una fotografia
della società contemporanea e
delle sue contraddizioni attraverso il filtro dell’ironia.
Le mostre, visitabili fino a domenica 10, saranno aperte dalle
14.30 alle 18.00. Info 010.2510829.
ECCORECCO
miscellanea
MINI
NOTIZIE
118.5 PRONTO SOCCORSO PER CANI Per i tipi di Gammarò Editori, è in libreria 118.5 - Un numero contro i delitti. Autrice è Antonella Bisso, al suo esordio letterario. Originaria di Avegno, 42 anni, abita in mezzo al verde di Leivi. Il suo
romanzo è un viaggio nell’immaginazione,
ambientato in un ospedale, tra medici e infermieri a quattro zampe. Il 118.5 nasce da
un immenso amore verso i cani e rappresenta il pronto soccorso cinofilo più dilettevole espresso in «un racconto breve, leggero, macchiato a trati dalle tinte del giallo, in cui i cani si fanno protagoniti e interlocutrici con l’autrice». Questa, nell’avvertenza che segue il frontespizio, scrive:
«Chi non ha e non ha mai avuto un cane,
penserà che sia matta: non è così. Io parlo la lingua di chi ha ricevuto tanto amore in cambio di una ciotola di pappa.»
SQUALETTI RECCHESI IN NAZIONALE Buone notizie in casa Pro
Recco Rugby: Pietro Gregorio è stato convocato al raduno della nazionale Under 17 di dicembre a Tirrenia, presso il centro di preparazione olimpica del Coni. E uno “squaletto” Under 16, Giacomo
Rosa, è stato convocato al Raduno Attività di Selezione Accademie
che si è tenuto a Parma a metà dicembre, assieme a giocatori provenienti da tutto il nord Italia.
LA PROMOZIONE VIAGGIA IN BATTELLO Quattro programmi riservati alle scuole, che prevedono gite in battello ed escursioni sul
Monte di Portofino, alla scoperta delle bellezze naturalistiche del
promontorio e delle sue insenature. La pregevole iniziativa, riservata a quelli che saranno i turisti di domani, è dei Trasporti Marittimi “Golfo Paradiso” di Camogli. Info: 0185.772091 e www.golfoparadiso.it.
JUDO, TRIS DI MEDAGLIE Tre atleti della Pro Recco Judo hanno
ottenuto eccellenti risultati alla finale nazionale della Coppa Italia
Junior/Senior a Eboli. I judoka premiati sono (da sinistra nelle foto sopra) Giorgia Mancioppi, argento; Rubina Fiorini, bronzo; Alessio Angilletta, bronzo.
GENNAIO 1980
correva il mese
La Croce Verde cresceLa Pubblica Assistenza recchese (nella
foto di Razeto, la sede com’era allora) traccia un bilancio dell’attività 1978-79: 1.658 interventi locali, 1.498 nell’ambito della provincia, 59 fuori provincia e 128 servizi vari. Si auspica l’adesione di nuovi militi per far fronte all’aumento dei servizi.
Asili insufficienti a ReccoLa denuncia arriva dal sindaco, Filippo Picardi, che, dopo aver visitato i due istituti statali di Megli e piazzale Olimpia e i due privati, Speroni e Suore del Sacro
Cuore, sottolinea l’evidente inadeguatezza dei locali a disposizione dei più piccoli.
Lungomare al paloNon partono i lavori già appaltati a un’impresa romana per il prolungamento della passeggiata a levante. Manca un’autorizzazione da parte del Demanio marittimo.
Il Dragun a LondraL’imbarcazione camogliese attraverserà
l’Inghilterra da ovest a est, passando per chiuse e canali: dopo
400 km l’arrivo è previsto sul Tamigi, a Londra.
Al via la riforma sanitariaNon senza problemi organizzativi,
dal 1° gennaio 1980 è operativa la riforma del sistema sanitario
nazionale. Recco entra a far parte della Usl (Unità Sanitaria Locale) 17 del Tigullio, mentre i locali di via Pisa diventano una
Saub (Struttura Amministrativa Unitaria di Base).
Si rinnova il collocamentoNovità in vista anche per il “Collocamento al lavoro”: Recco ospiterà una sezione decentrata
degli uffici, che dovranno servire tutto il comprensorio.
Il gettone raddoppiaDa gennaio 1980, telefonare dalle cabine Sip costerà il doppio: il gettone telefonico passa infatti da 50
a 100 lire, con un improvviso aumento del 100%.
obiettivo
NEVE A TESTANA
UNA SUGGESTIVA IMMAGINE
DELLA CHIESA DI SANTA MARGHERITA
SOTTO UN LIEVE MANTO BIANCO
Foto Alessandro Tiro
DOVE TROVARE “ECCORECCO” Il mensile
viene distribuito nelle abitazioni e nei negozi di Recco. Chi non lo riceve può trovarne una copia presso: Alimentari Capurro a Mulinetti, Libreria Capurro in passo
Assereto, Farmacia Savio e Ottica Ferrari in
piazza Nicoloso, Pro Loco Recco e Biblioteca in via Ippolito d’Aste, Cartoleria Capurro
in piazza Gastaldi, Bisso casalinghi in via
Roma e in via Ponte di Vexina.
ARRETRATI I numeri arretrati (fino ad esaurimento) possono essere richiesti gratuitamente alla Libreria Capurro, alla Pro Loco o direttamente alla redazione (tel. 0185.723961).
ECCORECCO
NUMERO 7 GENNAIO 2010 13
I NOSTRI SERVIZI
agenda
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Sportello IAT: Informazione Accoglienza promozione Turistica
Divulgazione di materiale informativo.
Vendita biglietti urbani AMT Genova
Vendita abbonamenti e biglietti APT
Vendita abbonamenti e biglietti ferroviari (fino a 250 km)
Vendita biglietti del servizio “Autostradale”
linea Sestri Levante - Milano con fermata a Recco
Vendita schede Telecom e ricaricabili per cellulari
Vendita tessere autostradali Viacard
Prenotazione e vendita biglietti dei teatri di Genova
Vendita biglietti principali concerti
Affissione e pubblicità per i Comuni di Recco e Avegno
Sportello Touring Club Italiano
Fax e fotocopie
Via Ippolito d’Aste 2a - Recco - Tel. 0185.722440 - [email protected] - www.prolocorecco.it
Appuntamenti
Lunedì 4 • Gita in visita ai presepi artistici della Provincia
Granda (Cuneo). Organizza parrocchia di San Rocco. Info e
prenotazioni: 0185.723418.
Martedì 5 • Tombola dell’Epifania in Sala Polivalente.
Martedì 5 • Concerto degli Auguri del Gruppo Promozione Musicale “Golfo Paradiso”. Palazzetto Kursaal di Portofino Kulm
ore 21. Protagonista l’Orchestra Sinfonica “Mihail Jora” di
Bacau (56 elementi), diretta da Ovidiu Balan, solista Franco
Trabucco. Ingresso € 15 (€ 10 per i Soci GPM e giovani). Info
0185.771159.
Mercoledì 6 • Tradizionale concerto d’organo nella chiesa di
S. Martino di Polanesi. Ore 16.30, ingresso libero. Organiste:
Elisabetta Villa Calcagno e Jocelyne Astier Bozzo. Musiche di
L. v. Bethoven, J. S. Bach, A. Vivaldi, B. Galuppi, G. Morandi.
Sabato 9 • Tradizionale concerto del Coro “Voltri Musica”.
Chiesa di S. Rocco, ore 20.30.
Domenica 10 • S. Giovanni Bono. Alle 10.30 S.Messa solenne
in parrocchia celebrata da S. Ecc. Mons. Giulio Sanguineti e
animata dai gruppi Shalom e Aquile del Golfo.
Domenica 17 • Sant’Antonio Abate presso a parrocchia di S.
Rocco: ore 8.00 benedizione del pane e S.Messa; nel pomeriggio benedizione degli animali.
Sabato 23 • “Le cervicali: come alleggerire collo e spalle”: il
Metodo Feldenkrais. Seminario del Laboratorio di movimento,
via S. Francesco 15/5. Orario 15.00-19.00. Giovedì 21 dalle
19.00 alle 20.00 presentazione teorico-pratica gratuita. Info e
prenotazioni: 339.3102694.
1850-1950: cento anni
che hanno rivoluzionato la pittura
CORSO DI STORIA DELL’ARTE
in dieci incontri tenuto dal prof. Sergio Antola
• Venerdì 15 gennaio 2010 - ore 17,30
per gli interessati primo incontro preparatorio
presso la Sala Incontri “Maison da O Vittorio”
via Vastato 36.
• Numero minimo: 10 partecipanti
• Iscrizione al corso: euro 100,00 a persona
• Info: segreteria vocale 338.6705662
14 NUMERO 7 GENNAIO 2010
A teatro in... Pro Loco
Presso la Pro Loco di Recco si possono acquistare in prevendita i biglietti per tutti gli spettacoli della stagione
2009/2010 per i maggiori teatri di Genova: Carlo Felice,
Corte, Duse, Politeama Genovese, Modena e Tosse. Si
possono acquistare i biglietti anche per il Teatro Cantero
di Chiavari.
I soci Pro Loco usufruiscono di uno sconto sul prezzo del
biglietto al Teatro Carlo Felice di Genova e la possibilità di
acquistare l’abbonamento ridotto al Teatro della Corte e al
Politeama Genovese.
La Pro Loco di Recco è inserita nel circuito Vivaticket, per
cui è possibile acquistare, sempre in prevendita, i biglietti per spettacoli in tutt’Italia.
Da visitare • Nella chiesa di Polanesi, lo storico artistico presepe con figure di scuola genovese e napoletana (fine 1700 inizi 1800). Nella chiesa di S. Rocco, le 2000 natività della collezione di don Antonio Servetto.
CALENDARIO SPORTIVO
Rugby al campo Carlo Androne (via Fieschi)
• Sabato 16 ore 14.00:
Orche Pro Recco – Muccati Rugby.It.
• Domenica 17 ore 11.30. Campionato Under 18:
Pro Recco – Cus Genova
• Domenica 17 ore 14.30. Campionato serie A girone B:
Dolmen Med Italia Pro Recco – Rugby Mirano.
• Domenica 31 ore 11.00. Campionato serie C:
Tigullio Rugby Rapallo – Cus Savona.
• Domenica 24 ore 12.30. Campionato Under 18:
Pro Recco – Union.
• Domenica 31 ore 14.30. Campionato serie A girone B:
Dolmen Med Italia Pro Recco – Rugby Riviera 2005.
Su www.proreccorugby.it tutti gli aggiornamenti.
Pallanuoto presso la piscina comunale di Sori
• Mercoledì 6. Campionato maschile serie A1:
Pro Recco – Latina Pallanuoto.
• Sabato 16. Campionato Eurolega: Pro Recco – Egen.
• Sabato 23. Campionato maschile serie A1: Pro Recco
– R.N. Imperia 57.
ECCORECCO
agenda
in libreria
✤ LIGURIA AMORE MIO Renzo Bagnasco, genovese
di Prà, racconta la nostra regione attraverso ricordi
personali, memorie ascoltate, personaggi
straordinari, avvenimenti storici e tradizioni. Ne esce
una Liguria insolita, sobria, quasi nascosta, abitata
da gente burbera, “rûstega”, comunque orgogliosa e
intraprendente. Ugo Mursia Editore, 224 pp., 17,00 €.
✤ L’ACQUEDOTTO STORICO GENOVESE Storia,
architettura, mappe, costruzione dell’acquedotto,
che partendo dall’alta valle del Bisagno riforniva
tutta Genova. Gli itinerari storico-naturalistici
proposti nel libro di Luciano Rosselli, corredati da
moltissime foto a colori, guidano il lettore
attraverso gli 11 km del percorso attraverso fossati,
vallette, ponti canale, ponti sifone, gallerie,
cisterne, pozzi e dighe.
Nuova Editrice Genovese, 256 pp., 14,50 €.
✤ LA STREGA E IL MARINAIO Le piccole
storie locali si intrecciano con gli
avvenimenti della grande Storia, in questo
libro di Maria Grazie Bevilacqua, gionalista
che vive a Santa Margherita. Il periodo
triste della guerra, fino al suo epilogo,
raccontato assieme con drammaticità e
poesia. De Ferrari Editore, 128 pp., 12,00 €.
✤ DI BRONZO E DI CIELO
Storia, simboli e curiosità delle
campane, tutto ciò che ruota attorno
a questi capolavori dell’artigianato
artistico è presente in
questo piacevole libro
della genovese
Graziella Merlatti.
Non manca la
Fonderia Picasso di
Avegno, ricordata
per la particolare
tecnica di costruzione
orizzontale.
De Ferrari, 128 pp.,
12,00 €.
ECCORECCO
✤ LA MISURA DELLE BELLEZZA: I 42 PALAZZI
DEI ROLLI Curata da Isabella Croce, con splendidi
disegni a china e acquarello di Guido Zibordi
Marchesi, la pubblicazione fa conoscere Genova
attraverso un percorso stabilito dall’Unesco che
raccoglie i palazzi che le più importanti famiglie
genovesi mettevano a disposizone delle personalità
ilustri in visita nella città. Italiano e inglese.
Sagep Editore, 96 pp., 24,50 €.
✤ MORIRE A CLIPPERTON
Un’isola nel pacifico, occupata
ai primi del Novecento dal
Messico per contendere alla
Francia il commercio del guano.
E poi dimenticata, con la sua
guarnigione decimata dallo
scorbuto che trasforma la vita
di donne e bambini in un
autentico dramma.
Marco Ferrari, Mursia Editore,
208 pp., 16,00 €.
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NUMERO 7 GENNAIO 2010 15
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