Presentazione del Piano Strategico
2007-2012 della Sapienza Università di Roma
(versione 2.0)
a cura di Giuseppe Foti
Incontro con il Collegio dei Direttori di dipartimento
Roma, 16 ottobre 2007
Perchè un piano strategico
• Per i numerosi cambiamenti occorsi nel sistema
universitario che attribuiscono al management
universitario nuovi compiti
• Per la necessità di impostare processi decisionali e
sistemi informativi in grado di guidare le scelte degli
amministratori, in un contesto competitivo e sottoposto a
continui cambiamenti e in cui diventa “rilevante” la
capacità di soddisfare la domanda degli utenti e dei
portatori d’interessi
• Per avviare una riflessione sul medio-lungo termine
(come vogliamo essere tra 5/10 anni) ed evitare che
l’organizzazione sia assorbita solo dai risultati a breve
termine
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Perchè un piano strategico
• Per dare una risposta di largo respiro alla legge sulla
programmazione triennale delle università
• Per gestire nel modo migliore l’articolazione in atenei
federati
• La Sapienza ha quindi intrapreso la strada della
pianificazione strategica dotandosi di un Nucleo di
valutazione ad hoc per individuare con chiarezza criticità
da affrontare e linee di sviluppo nel medio periodo
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L’avvio dei lavori
• Il Nucleo ha operato con il continuo supporto della
direzione amministrativa e dei responsabili di governo
dell’Università, coinvolti in tutte le fasi di elaborazione e
revisione dei risultati che man mano si venivano
delineando
• La scelta delle modalità di attuazione del piano è stata
motivata da un’approfondita analisi delle pratiche in uso
presso le maggiori università straniere e del contesto
italiano
• Per la complessità del sistema Sapienza e per la novità
dell’impresa è stato scelto un approccio tradizionale
dall’alto verso il basso (top-down) tipico di una strategia
deliberata
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Articolazione del piano strategico
Le macrofasi della pianificazione strategica
CICLO DELLA PIANIFICAZIONE STRATEGICA
Avvio s perim entale
Prim a stes ura del piano s trategico
Monitoraggio, revis ione e m es s a a punto
del ciclo di pianificazione
Revis ione e stes ura del piano s trategico
(ogni anno s ucces s ivo)
Le ultime due macrofasi rappresentano il ciclo di pianificazione a regime
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L’attuazione del piano: due macrofasi
Il processo di redazione della prima versione del
piano strategico dell’università è stato suddiviso, a sua
volta, in due fasi principali:
• Innesco del ciclo di elaborazione
• Elaborazione della strategia
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Innesco del ciclo di elaborazione
L’innesco del ciclo di elaborazione ha previsto le seguenti fasi:
• definizione della Missione, cioè del senso generale dell’attività
istituzionale
• definizione della Visione, cioè di come dovrà essere la Sapienza a
conclusione dell’arco di tempo considerato dal piano
• dichiarazione dei Valori guida
• individuazione dei Portatori di interessi
• definizione e attuazione della struttura organizzativa responsabile
della stesura del piano e di tutti i soggetti che dovranno essere
coinvolti
• indicazione delle principali scadenze temporali del processo
• elaborazione dei criteri per la stesura del piano
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Elaborazione della strategia
L’elaborazione della strategia ha previsto le seguenti fasi:
•
analisi dell’ambiente esterno e del quasi-mercato dell’istruzione e
della ricerca universitaria (esame degli aspetti demografici, dello
sviluppo economico, dei vincoli esterni quali il quadro legislativo, le
politiche di sostegno, la riduzione tendenziale del finanziamento
pubblico ecc.)
•
analisi dell’ambiente interno con individuazione dei punti di forza, dei
punti critici, nonché delle opportunità che si presentano e delle
minacce che possono venire dall’esterno
•
selezione del tipo di strategia, cioè degli obiettivi strategici e delle
azioni necessarie per perseguirli
•
individuazione degli obiettivi quantitativi e degli indicatori per le
attività di monitoraggio
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Il ciclo completo
Processo di sviluppo del
piano st rategico
Quali sono le quali tˆe i
problemi interni?
Quali sono le condizioni
per avere successo?
Quali sono i rischi e le
opportunitˆesterne?
Punti di forza e criticitˆ
dell Õistituzione
I fattori critici di successo
nel sistema universitˆ
Le opportunitˆe le
mi nacce esterne
Defi nizione obiettivi e
azioni per raggiungerli
Anali si e confronto con
Enti analoghi
(Benchmarking)
Scelta degli indicatori di
valutazione
Accorpamento dell e
azioni e anali si dettagli ata
Individuazione, anali si e
all ocazione dell e risorse
Sintesi del piano
strategico
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Gli strumenti utilizzati: 1) l’analisi SWOT
Fattori interni
Forze (S)
Debolezze (W)
Strategie (SO):
Strategie che usano i punti
di forza per trarre vantaggio
dalle opportunità
Strategie (WO):
Strategie che traggono
vantaggio dalle opportunità
superando le debolezze
Fattori esterni
Opportunità (O)
Minacce (T)
Strategie (WT): Strategie che
Strategie (ST): Strategie
rendono
minime
le
che usano i punti di forza
debolezze ed evitano le
per evitare le minacce
minacce
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Lo svolgimento dell’analisi SWOT
• Lo schema mette in relazione tra loro le caratteristiche interne
(forze o debolezze) con le opportunità e le minacce che si
generano all’esterno nell’ambiente-mercato di riferimento
• Da ogni schema SWOT, generato per le diverse aree di analisi
(Ricerca, Didattica, Servizi e Governance) sono stati estratti
quattro diversi gruppi di azioni strategiche
• Si è così ottenuta una lista degli obiettivi e la sequenza delle
azioni strategiche associate a ciascun obiettivo
• Ad obiettivi e azioni è stato associato un indicatore di priorità
per orientare il processo di allocazione di risorse
• La produzione della tabella ordinata “obiettivi-azioni-priorità” è
stata la chiave di volta della stesura del piano
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Gli strumenti utilizzati: 2) i fattori critici di successo
• Per ottenerli occorre rispondere a due domande:
– Chi sono e cosa vogliono i nostri interlocutori
(portatori di interessi)?
– Come possiamo soddisfare le richieste meglio degli
altri?
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Stakeholder e shareholder (portatori di interessi)
Nel caso delle università essi sono:
•
•
•
•
•
•
•
•
Ricercatori e docenti
Personale tecnico ed amministrativo
Studenti e famiglie
Istituzioni nazionali e locali
Mondo produttivo
Fornitori
Forze sociali
Forze politiche
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Gli obiettivi e le azioni strategiche
Quindi, in sintesi:
• gli obiettivi del piano e le azioni strategiche per
raggiungerli sono stati costruiti a partire dalla matrice
SWOT, tenendo conto della frontiera limite dei fattori
critici e del posizionamento degli altri atenei che
presentano dimensioni e caratteristiche comparabili
con la Sapienza
• il risultato ottenuto è costituito da una lista “grezza”
degli obiettivi e delle azioni strategiche, che ha
richiesto un ulteriore lavoro di sintesi
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Le macroazioni strategiche
A partire dalla lista degli obiettivi e delle azioni
strategiche aventi maggiore priorità, attraverso un
ulteriore procedimento di sintesi che accorpa le azioni
affini, eliminando ridondanze e sovrapposizioni, sono
state selezionate le macroazioni strategiche
ossia
azioni più complesse che raggruppano microazioni
affini o logicamente integrate tra loro.
Esse sono in realtà programmi di intervento di ampio
respiro
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Le tipologie di macroazioni strategiche
• Alcune macroazioni sono processi continui (ad
esempio, la macroazione che prevede la gestione di
una funzione di comunicazione e di marketing
strategico)
• Altre macroazioni sono processi a impulso che
hanno, quindi, il profilo di progetti strategici a
termine, assegnati a operatori anche esterni al
quadro dirigente dell’Amministrazione (ad esempio la
reingegnerizzazione dei procedimenti amministrativi)
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Le aree di intervento delle macroazioni
Le macroazioni sono state classificate in due aree di
intervento:
• Macroazioni di strategia interna focalizzate su interventi
di riorganizzazione, di ottimizzazione e recupero di risorse
finanziarie e fisiche e di politiche del personale
• Macroazioni di strategia competitiva a forte proiezione
esterna e di collaborazione con altri soggetti, focalizzate al
raggiungimento di una condizione di vantaggio competitivo
sui quasi-mercati dell’istruzione e della ricerca universitaria
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Le macroazioni di strategia interna
• Governance
• Gestione manageriale
• Gestione imprenditoriale e manageriale del
funzionamento
• Ottimizzazione spazi
• Strutture di accoglienza
• Innovazione tecnologica
• Riequilibrio nella distribuzione delle risorse
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Le macroazioni di strategia competitiva
• Offerta didattica
• Ricerca
• Proprietà intellettuale
• Relazioni internazionali
• Attrarre i migliori
• Comunicazione e marketing
• Rapporti con le imprese
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La condivisione con gli organi di governo
• Una prima versione del piano strategico per il periodo
2007-2012 è stato presentato agli organi di governo
(Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione) già
nei mesi di marzo ed aprile
• Da questa prima presentazione è scaturita l’esigenza di
ampliare la discussione e di approfondire alcune
questioni critiche
• Ciò è stato fatto attraverso alcuni incontri di
approfondimento che hanno permesso di integrare e di
modificare la prima proposta di piano strategico nella
direzione indicata dagli organi di governo
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Lo stato attuale
• Dalle riflessioni emerse a valle degli incontri di
approfondimento è scaturita l’attuale versione (versione
2.0) del documento di piano strategico, presentato e
approvato sia dal Senato Accademico, sia dal Consiglio di
Amministrazione, rispettivamente nelle sedute del 24
luglio 2007 e del 18 settembre 2007
• L’approvazione del piano strategico segna l’inizio della
fase operativa
• La traduzione in termini operativi di quanto definito
all’interno del piano strategico richiede una revisione della
tradizionale impostazione del bilancio della Sapienza
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Lo stato attuale
• Il NVS ha avviato, insieme al Direttore Amministrativo e al
dirigente della Ragioneria, una prima riflessione sul passaggio
dalla elaborazione strategica alla fase di programmazione
operativa, anche al fine di garantire la necessaria coerenza
tra bilancio previsionale e pianificazione strategica, anche in
vista della necessità di approntare il Programma triennale
previsto dalle recenti disposizioni del MIUR
• La definizione delle Missioni e dei relativi programmi di
attuazione dovrà essere guidata dalle macroazioni definite dal
piano strategico, sia dalla disponibilità di risorse aggiuntive da
dedicare all’implementazione dei piani operativi
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Il prosieguo delle attività
• Successivamente a questa fase di individuazione dei
programmi da attuare e delle risorse da dedicare ad essi, il
Nucleo di valutazione strategica avvierà il processo critico di
monitoraggio dell’attuazione del piano strategico, con
l’obiettivo di verificare la coerenza tra quanto programmato e
realizzato e, nel caso si rilevino scostamenti, di proporre
adeguate misure correttive
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