AZIONE CATTOLICA ADOLESCENTI
ITINERARIO FORMATIVO
GUIDA PER L’EDUCATORE
CAPITOLO PRIMO
IO E TE
Relazioni di coppia e affettività
A. PARTE TEORICA (per la tua formazione di educatore)
www.azionecattolicamilano.it/skyscraper
a.
Un testo a tema (L’AFFETTIVITA’ DEGLI ADOLESCENTI di Massimo Bettetini)
b.
Articolo a sfondo pedagogico
c.
Alcuni esempi filmografici
B. PARTE PRATICA (come svolgere la tappa… alcuni suggerimenti)
In questo caso non si tratta di una tappa tradizionale, per come siamo stati abituati a svolgere le tappe dello
Skyscraper.
Premessa.
L’intero percorso di questa tappa è stato pensato come un gioco in stile “gioco dell’oca”. Con questo non vogliamo
dire che le canoniche sezioni di Preghiera Condivisione e Servizio non vengano rispettate: tutte le caselle possibili del
percorso rientrano in una di queste sezioni (ci sono cioè più caselle per preghiera per condivisione e servizio, ma
frammentante lungo il percorso). Questo significa che i vari momenti di preghiera condivisione e servizio verrano
vissuti in maniera evidentemente frammentata e casuale, nel rispetto dell’ordine stabilito dal gioco tra i vari
concorrenti. Va da sé che si perda l’organicità della classica tappa Skyscraper, ma in via sperimentale abbiamo tentato
di affrontare il tema delle relazioni affettive adolescenziali: un modalità, che come una metafora potesse esprimete la
complessità del loro vissuto, i percorsi arzigogolati che spesso gli adolescenti intraprendono nel vivere queste
relazioni, e la dimensione giocosa che caratterizza l’innamoramento.
Come organizzare il gioco.
I paragrafi dello Skyscraper per questa tappa rappresentano ciascuno una casella del gioco. Ciascuna casella va quindi
proposta all’interno di un percorso (esattamente come quelli in stile gioco dell’oca), che può essere creato attraverso
un grande cartellone o per i più tecnologici realizzato su computer e proiettato.
Una volta stabilito l’ordine di gioco tramite TEST, il gioco prosegue tramite tiro dei dadi.
Il punteggio
Ogni casella skyscraper ha un punteggio. Dal momento che ogni casella corrisponde ad una sezione di PREGHIERA
CONDIVISIONE O SERVIZIO, alla fine del gioco ciascun concorrente avrà totalizzato un punteggio differente per
preghiera condivisione e servizio.
Le caselle del gioco
nota1: oltre alle caselle indicate nello skyscraper (caselle skyscraper), 9 in tutto, è bene aggiungere delle caselle
“trappola”, che ritardino/facciano retrocedere/saltare in avanti/tolgano punti ecc.
nota2: il gioco è pensato per essere svolto singolarmente o a squadre, ma esso rimane un pretesto per svolgere i vari
momenti della tappa, che non ha senso ripetere ogni volta che un partecipante capita sulla casella. Infatti sebbene
proceda un singolo concorrente alla volta, tutto il gruppo svolge con lui la prova. Una volta svolta la prova, non ha
senso ripeterla per i successivi concorrenti che ci capiteranno sopra. Tuttavia per mantenere la logica della gara, a
ciascuna casella Skyscraper viene dato un punteggio ed ogni partecipante capitato sulla casella guadagna quei punti
anche se la prova è già stata svolta grazie ad un altro concorrente e quindi non viene ripetuta.
Quindi ogni casella Skyscraper ha un punteggio e propone una prova. Il primo concorrente che capita sulla casella fa
si che tutti svolgano la prova. I successivi si limiteranno a guadagnare punti.
INTRO: test per cominciare e stabilire una graduatoria di partenza a seconda del punteggio che non dice una
graduatoria migliori o peggiori (tant’è che l’Edu può stabilire di far partire l’ultimo).
CASELLA BISOGNI E DESIDERI: è abbastanza chiaro lo svolgimento della prova. Questa prova fa parte del
bagaglio punti CONDIVISIONE.
CASELLA ASPETTATIVE: anche in questo caso il procedimento è chiaro. Questa prova fa parte del bagaglio punti
CONDIVISIONE.
CASELLA PAZIENZA: la preghiere di per sé e molto semplice e breve. dopo una lettura condivisa, chiediamo che
ogni Ado ripeta ad alta voce la frase che più ha toccato la sua vita e che più è difficile da vivere per lui. Su questa
frase chiediamo a lui, dopo un certo tempo di riflessione, di scrive nello spazio post-it la propria frase e la spiegazione
della loro scelta personale. Questa casella fa parte evidentemente del bagaglio punti PREGHIERA.
LO SGUARDO SULL’ALTRO: scarica il link sul sito www.azionecattolicamilano.it/skyscraper
Questa prova fa parte del bagaglio punti CONDIVISIONE.
I GESTI DELL’AMORE: la prova è chiara. Questa prova fa parte del bagaglio punti SERVIZIO
PER COLTIVARE L’AMORE: è riflessione che va letta insieme e discussa dopo un breve commento dell’educatore
che quindi dovrà essersi preparato. Questa prova fa parte del bagaglio CONDIVISIONE.
DOLCE COME L’AMORE: ognuno deve pensare ad una torto come il diagramma a torta: ognuno sceglie i suoi
ingredienti (max. 10) e i corrispettivi dosaggi espressi in frazioni da indicare nel grafico a torta. L’edu puo predisporre
dei fogli A4 con un cerchio bianco che poi loro coloreranno. in più se vuole può preparare un analogo cartellone per la
torta di tutto il gruppo data dalla media degli ingredienti scelti.
questa prova fa parte del baglio SERVIZIO
UNA CANZONE D’AMORE: anche qui è abbastanza chiaro. La riflessione a seguito è da condividere nel gruppo.
Questa prova fa parte del bagaglio CONDIVISIONE
DISTANZA: il gioco è chiaro. Occorre preparare il materiale. Nel post.it ciascuno riflette sulla propria esperienza, le
difficoltà vissute e le difficoltà osservate provando a spiegarne le motivazioni. Questa prova fa parte del bagaglio
CONDIVISIONE
C. NOTE DI METODO
a. Obiettivo della tappa
Rendere più consapevole il ragazzo circa le diverse sfaccettature delle relazioni che lui vive: non c’è un unica
logica, od un ordine prestabilito per parlare di relazioni affettive, spesso negli adolescenti è arduo trovare anche un
organicità e una coerenza nelle relazioni. In definitiva questo è un tentativo di avvicinarli alla complessità e quindi
al peso e al significato che le relazioni devono assumente nella loro vita da grandi.
b. Strumenti/materiale
Cartellone o cartelloni per ogni casella, pedine per il gioco (da inventare o costruire), dado per il gioco, video
sull’altro (WEB), cartellone per torta, fogli per i diagrammi a torta, penne, pennarelli, stereo e canzone mp3, o
computer, link youtube video della canzone, scotch o nastro.
c. Tempi
La tappa è molto lunga, potrebbe al limite essere concessa l’eliminazione di qualche casella condivisione già
numerose.
CAPITOLO DUE
UNA BORSA DI VALORI
A. PARTE TEORICA (per la tua formazione di educatore)
www.azionecattolicamilano.it/skyscraper
a.
Un testo a tema
b.
Articolo a sfondo pedagogico
c.
Alcuni esempi filmografici
B. PARTE PRATICA (come svolgere la tappa… alcuni suggerimenti)
Cuore centrale della tappa è l’Asta dei Valori, sull’itinerario dei ragazzi ci sono solamente gli elementi fondamentali, i
valori, ma l’attività che vi proponiamo è ben più complessa, e il ruolo dell’educatore si rivala davvero cruciale.
Scopo dell'attività è far riflettere gli adolescenti su quali sono i valori fondamentali per la vita di un adolescente, le
perle preziose per cui vale la pena vendere tutto. Per dare al conduttore un'idea chiara e completa dello svolgimento
dell'attività prima di tutto la presentiamo in tutte le sue fasi.
Le fasi dell'attività e i suggerimenti per gli educatori
L’educatore spiega il gioco "a pezzi": infatti fornire subito l'intera spiegazione richiederebbe un livello di attenzione e
di memoria eccessivo per i partecipanti.
Fase 0
Chiedere ai ragazzi di riflettere individualmente sull'elenco dei valori presenti sull'itinerario e di sceglierne 10 che
ritengono importanti.
Nell'elenco fornito ci sono molti valori importanti quindi i ragazzi potrebbero essere indotti a segnarne come
importanti tantissimi: l’educatore in questo caso può chiedere loro di entrare maggiormente nelle scelte, magari
individuando i valori assolutamente fondamentali e contrassegnandoli con due o tre +. Inoltre l’educatore dovrà
assegnare un tempo per le scelte: in questo modo si segnala di non avere troppa fretta ma anche di non prendersi
troppo tempo; in caso contrario si avrebbero alcuni che hanno finito e altri che sono ben lontani dalla conclusione. Un
tempo adeguato potrebbe essere di 10 minuti.
Fase 1
Vengono costituiti dei gruppi di 3-4 persone. I gruppi vengono costruiti in base alla somiglianza di idee tra i
componenti, in modo che ci siano rappresentazioni piuttosto omogenee rispetto ai valori
Per comporre i gruppi l’educatore invita i partecipanti ad andare a vedere le scelte degli altri, in modo da avere gruppi
omogenei. Si sottolinea che la composizione dei gruppi dovrebbe seguire questo criterio e non eventuali
simpatie/antipatie. D'altra parte la creazione dei gruppi dovrebbe anche essere abbastanza rapida: si eviterà quindi che
tutti abbiano letto le scelte di tutti gli altri, ma che verifichino che almeno alcune decisioni siano comuni. Una volta
costituiti, i gruppi si dispongono in modo tale da avere uno spazio sufficiente per non disturbarsi nella successiva fase
di lavoro. Il numero di gruppi può anche non essere predefinito: dipenderà dall'effettiva omogeneità delle scelte.
Fase 2
Il gruppetto si confronta e decide quali sono i 10 valori fondamentali (perle preziose), numerandoli da 1 (il più
importante) a 10.
L’educatore invita i partecipanti a scegliere ragionando su ogni valore, quindi senza affidarsi a semplici meccanismi di
maggioranza. Per aiutare i gruppi a lavorare in modo ordinato consegna ad ogni gruppo un foglio "Elenco" su cui
segnare le decisioni collettive. Anche in questo caso è opportuno dare un tempo definito: potrebbe trattarsi di 10
minuti.
Fase 3
A questo punto viene spiegato il gioco. Per realizzarlo occorre il seguente materiale:
 Un mazzetto di soldi per ogni gruppo per un totale di 200 soldi a gruppo.
 Un mazzetto di carte bianche con il nome del valore
1.
Lo scopo (di gruppo) è conquistare i valori fondamentali, le perle preziose per la vita di un adolescente. Ogni
gruppo dovrebbe arrivare ad avere almeno 7 valori importanti (il numero può variare a seconda del numero dei
gruppi)
2. Un valore può essere posseduto solo da un gruppo
3. Il valore viene assegnato sotto forma di carta bianca con il nome del valore stesso
4. Le carte bianche sono in possesso dell’educatore
5. Per ottenere la carta di un valore si partecipa all'asta
I gruppi prima di cominciare si organizzano, definendo la propria strategia.
L’educatore annota su un cartellone o una lavagna in modo che sia visibile a tutti i soldi posseduti da ogni gruppo e
spiega come avviene l'asta.
Nello spiegare le due modalità di asta, "aperta" e "segreta", indica anche i vantaggi e gli svantaggi di ognuna:

"Aperta": permette a chi vuole un valore di controllare l'andamento dell'asta, ma dà la possibilità anche a chi
non desidera il valore di rilanciare per far salire il prezzo.

"Segreta": elimina la possibilità di rilanciare da parte di chi non è interessato, ma non dà a chi vuole il valore
la certezza di ottenerlo o di non pagarto molto più del necessario.
Fase 4
L'asta può essere organizzata in due modi:
1.
A turno un gruppo dice quale valori vorrebbe ottenere. Il gruppo che ha chiesto il valore fa un'offerta (base 1
soldo). A turno i gruppi decidono se rilanciare o passare: chi passa non potrà più fare offerte su quel valore. Il
valore viene assegnato a chi fa l'offerta più alta, che deve pagare subito. Viene depennato immediatamente il
costo del valore dal totale dei soldi a disposizione del gruppo (su un cartellone)
2.
A turno un gruppo dice quale valore vorrebbe ottenere. Ognuno dei gruppi partecipanti scrive un'offerta su un
foglio, segreta agli altri. I fogli vengono consegnati al conduttore, che li legge ed assegna il valore a chi ha
fatto l'offerta più alta.
La decisione su quale modalità di asta utilizzare spetta al gruppo che chiede il valore. La modalità indicata al punto I)
è detta "aperta"; quella indicata al punto Il) è detta "segreta".
L’educatore si fa pagare volta per volta il valore assegnato e segna sulla lavagna/cartellone quanti sono i soldi rimasti
a disposizione del gruppo. Si fanno almeno 3 giri d'asta (dipende anche dal numero dei gruppi)
Fase 5
I gruppi riportano su foglio A3 i valori posseduti. Poi a turno spiegano perché i valori che hanno sono importanti e
fondamentali attraverso esempi concreti.
Si tratta di un momento molto importante dell'attività. L’educatore dà ai gruppi il tempo di prepararsi prima di
presentare agli altri i motivi per cui i valori posseduti sono importanti. L’educatore deve prestare particolare
attenzione affinché ci sia un effettivo ascolto reciproco tra i partecipanti.
Fase 6
Si passa alla proclamazione dei vincitori, con questa procedura. Ogni gruppo prepara segretamente, su un foglio, una
classifica degli altri gruppi in cui li ordina in base a quanto ritiene importanti i valori posseduti e le argomentazioni
portate a sostegno. Non sono ammessi i pari merito. L’educatore raccoglie e alla lavagna annota i risultati.
Poi viene fatta la somma tra i posizionamenti: chi ottiene il numero più basso vince (es.: se un gruppo viene indicato al
primo posto da tutti gli altri 5, avrà 1+1+1+1+1 = 5 e sarà sicuramente primo).
Preghiera
Viene proposto il brano di Vangelo della Perla preziosa accompagnato da un commento molto semplice, ma che apre
allo stesso tempo a molte domande. A seguito del commento sono date due domande per la riflessione personale, si
possono lasciare alcuni minuti perché ciascuno possa riflettere personalmente.
Condivisione
E’ proposta un’attività pratica di confronto tra i valori emersi dalla loro Asta e quelli di altre persone, potrebbero
svolgere le interviste in maniera personale a casa, o anche mantenendo gli stessi gruppi del gioco. Durante l’incontro
successivo potrete riflettere su somiglianze e differenze.
Servizio
I valori si trasformano in scelte concrete, scelte che possono essere prese sia personalmente sia come gruppo.
NOTE DI METODO
a. Obiettivo della tappa
Far riflettere gli adolescenti su quali sono i valori fondamentali per la vita di un adolescente, le perle preziose per
cui vale la pena vendere tutto. E’ possibile all’interno di questa tappa fare un lavoro anche molto critico sui valori
proposti dalla società, soprattutto attraverso l’attività di “Se fossi”, e quelli che inveci loro ritengono essere
fondamentali nella loro vita, quelli che sono stati loro trasmessi.
b. Strumenti/materiale
Molti fogli bianchi (sia A4 che A3) su cui poter annotare gli elenchi personali e quelli di gruppo; mazzetti da 200
soldi per ciascun gruppo (potete usare quelli del Monopoli); cartellini bianchi con il nome del valore;
cartellone/lavagna/pc collegato ad un proiettore su cui l’educatore può annotare lo svolgimento del gioco; foglietti
bianchi su cui scrivere le offerte.
c. Tempi
La tappa è molto ricca, è bene però che i tempi siano accuratamente guidati, senza lasciar spazi a grandi
divagazioni. Sarà compito dell’educatore assegnare tempi precisi per le varie fasi e assicuararsi che vengano
rispettati. Complessivamente la tappa potrebbe durare circa 2ore e mezza.
CAPITOLO TRE
FREE CLIMBING:
L’ISTINTO, LE EMOZIONI, L’ESPERIENZA ESTREMA
A. PARTE TEORICA (per la tua formazione di educatore)
www.azionecattolicamilano.it/skyscraper
a. Un testo a tema
b. Articolo a sfondo pedagogico
B. PARTE PRATICA (come svolgere la tappa… alcuni suggerimenti)
È già tutto descritto in maniera precisa, non ci sono ulteriori precisazioni. La tappa segue la classica struttura delle
tappe skyscraper. La parte introduttiva con i due dialoghi va drammatizzata e quindi preparata adeguatamente. (vedi
sotto)
Alcuni esempi filmografici:
Elephant
127 ore
Parte introduttiva:
I dialoghi che ci introducono alla tappa riguardano l’esperienza estrema della droga. è bene drammatizzare i due
dialoghi e magari coinvolgere qualche Edu prima dell’incontro e prepararlo alla recita. Dopo ogni dialogo segue una
breve attività. La prima può essere resa davvero dinamica sfruttando le tre domande per impostare un breve gioco di
ruoli in cui gli Ado si immedesimano nel personaggi e provano a riproporre la scena o ad immaginarne un seguito.
L’attività che segue il secondo dialogo prevede invece la stesura di una lettera: dal momento che abbiamo i tempo
sempre stretti si può anche pensare di limitarsi ad impostare la lettera o a scrivere una breve sintesi del contenuto che
poi l’adolescente può sviluppare con più tranquillità a casa (anche perché la problematica potrebbe riguardare qualche
amico o conoscente diretto e la lettera potrebbe rivelarsi l’occasione per una serio impegno personale). Dopo il breve
test e la nota tecnica che va letta insieme si parte con la tappa.
Preghiera
La preghiera è breve ma c’è spazio per un bella riflessione.
Condivisione
L’attività deve essere fatta dopo il servizio ed è spiegata sul libretto.
Servizio
Pensiamo sia abbastanza chiaro.
C. NOTE DI METODO
a. Obiettivo della tappa
Rendere più consapevole il ragazzo circa una delle tensioni più naturali dell’adolescenza: quella dell’esperienza
estrema che ci porta a definire quelli che sono i nostri limiti e quindi in questo senso a conoscerci e a meglio
definire la nostra identità. L’esperienza estrema non è necessariamente negativa, ma ma tappa vuole anche
stimolare l’adolescente ad un confronto su temi scottanti e spesso taciuti da loro come l’uso degli stupefacenti.
b. Strumenti/materiale
Video intervista, penne, fogli per la preghiera e per il laboratorio DRUG TEST e per il talk show sulle esperienze
estreme positive.
c. Tempi
La tappa si svolge nell’arco di 2 ore e mezza circa.
CAPITOLO QUATTRO
COSA MI STA SUCCEDENDO?
A. PARTE TEORICA (per la tua formazione di educatore)
www.azionecattolicamilano.it
a. Un testo a tema
b. Articolo a sfondo pedagogicoh
B. PARTE PRATICA (come svolgere la tappa… alcuni suggerimenti)
Prendiamo in considerazioni all’interno di questa tappa i diversi ambiti di vita di un adolescente: la famiglia, se stessi,
la scuola, lo sport, la fede. Esiste nella vita dei nostri ragazzi un elemento di mistero, qui momenti in cui non sanno
dove sbattere la testa e dove non capiscono perché sono svogliati, euforici, stragasati, sul fondo della “Fossa delle
Marianne” e scavano ancora … Si rendono conto che stanno cambiando, che il loro modo di intendere le relazioni, gli
impegni, la fede sta cambiando con loro: vorremmo in questa tappa aiutarli a fare il punto della situazione e rilanciarli
verso qualcosa di nuovo.
La tappa è divisa in quattro ambiti di vita dell’adolescente:
IO E I MIEI: viene proposto un estratto di diario, dopo la lettura, magari anche interpretata facendo finta di leggere un
diario, l’educatore invita i ragazzi a riflettere personalmente su come sembra loro che gli altri li vedano e cosa pensino
di loro, facendo particolare riferimento ai loro genitori.
IO E ME STESSO: leggete insieme gli interventi proposti, ai ragazzi sembrerà di sentir parlare se stessi in tante
situazioni della loro vita, quando non si capiscono proprio. Nello spazio del post it potrenno scrivere un racconto di
quando anche a loro viene da dire “proprio non mi capisco”. Oltre al linguaggio scritto potrenno anche sfruttare altri
canali comunicativi: mettete a loro disposizione immagini ritagliate per fare dei collage, fogli e colori per disegnare,
strumenti musicali per comporre, del gesso/plastilina per creare un’opera … lasciate che sia la loro interiorità a parlare
di ciò che hanno nel cuore.
IO E LA SCUOLA: anche in questo spazio sono presentate delle testimonianze sulla vita scolastica di un adolescente
e le questioni che più possono creare dubbi, attriti, confusione. Dopo aver letto le testimonianze gli adolescenti sono
invitati a compilare i BOX IN e OUT, in riferimento alla loro scuola: possono farlo sia insieme che in piccolo
gruppetto della stessa classe/scuola se ce ne sono.
In riferimento a questo ambito vorremmo invitarvi a visitare la pagina dell’Azione Cattolica Studenti
www.azionecattolicamilano.it/studenti , proprio perché a partire da questa tappa alcuni adolescenti potrebbero
manifestare il desiderio e il sano interesse ad essere maggiormente attenti al mondo della scuola, impegnati in prima
persona nell’ambiente che non solo occupano, ma vivono, per gran parte della loro giornata.
IO E LO SPORT: si propongono due racconti fatti da due ragazzi, il primo racconta un’esperienza entusiasmante, il
secondo invece racconta del legame con il proprio allenatore. Dopo averli letti entrambi, invita i ragazzi a scrivere nel
box cosa e cosa non piace di loro stessi, dei loro compagni di squadra, dell’allenatore, della società sportiva.
IO E LA FEDE: anche l’ultilmo ambito, sulla fede, è strutturato con una testimonianza e del tempo per poter riflettere
e appuntarsi i propri pensieri. Sarebbe bello poter poi condividere con tutto il gruppo la propria riflessione sul modo di
vivere la fede.
Preghiera
La preghiera può contenere anche le altre due dimensioni – condivisione e servizio - e concludersi con la proposta che
trovi al termine del percorso.
La preghiera è strutturata attraverso la lettura del brano di Vangelo, un semplice commento e dello spazio per poter
appuntare le esperienze di tradimento, rilette alla luce dell’esperienza di Pietro.
Condivisione
I ragazzi sono invitati a confrontarsi con delle persone adulte: voi educatori siete queste persone! Mostratevi
disponibili e aperti, attenti a quello che vivono. Forse non avrete le soluzioni in tasca ma potrete aiutarli a vedere con
più chiarezza la situazione e dare il giusto peso ad ogni cosa.
Servizio
Aiutate i ragazzi a verificare i servizi che già fanno, e nel caso non ne facciano ancora provate a proporre voi
qualcosa.
NOTE DI METODO
a. Obiettivo della tappa
Accompagnare i ragazzi a leggere con maggiore profondità i cambiamenti, in famiglia, con se stessi, a scuola, nella
sport, nell’esperienza di fede, che li stanno accompagnando in questo periodo della loro vita.
b. Strumenti/materiale
Fogli e penne nel caso non bastasse lo spazio proposto sul sussidio.
c. Tempi
La tappa si svolge nell’arco di 2 circa.
CAPITOLO CINQUE
MA SE TU MI ACCOMPAGNI
A. PARTE TEORICA (per la tua formazione di educatore)
www.azionecattolicamilano.it
a. un testo a tema
b. Articolo a sfondo pedagogicoh
B. PARTE PRATICA (come svolgere la tappa… alcuni suggerimenti)
Parte introduttiva:
a. il primo pezzo va letto , ma potrebbe essere utile per stimolare l’immaginazione dei ragazzi prepararsi alcune
immagini di mare e di un catamarano, potrebbero bastare anche una decina di immagini da montare
semplicemente in un power point o da far scorrere in continuazione su uno schermo o su un muro metre l’edu
racconta la storia.
b. momento di riflessione guidato dalla tre domande a pag. 52 (servono foglietti per appunti)
c. la fase dei racconti: troverai i racconti integrali sul sito, ma sei libero di trovare pezzi di film o storia tratte da
libri che seguano la stessa logica dei racconti indicati da noi: il lavoro successivo è una sorta di
Psychodramma...devono immedesimarsi e raccogliere idea e impressioni circa l’esperienza di accompagnamento
descritta dal personaggio. Potrebbe essere utile farlo uno alla volta e man mano condividerlo nel gruppo.
Condivisione
E’ un classico momento di condivisione della propria esperienza di vita.
Servizio
L’attività di servizio è da fare a casa autonomamente ma il lavoro proposto nelle pagine successive è
PROPEDEUTICO ovvero serve al ragazzo per iniziare a pensare al proprio percorso di accompagnamento, indagando
nelle proprie necessità, desideri e tra le proprie figure di riferimento: è un momento personale che quindi va fatto in
silenzio e può necessitare anche una ventina di minuti.
Il pezzo INVIATI SPECIALI invece serve anche per aiutarli fornendogli un esempio concreto. L’abbiamo messo
dopo ma potrebbe anche servigli prima per chiarirgli le idee, anche se potrebbe influenzarli.
Lo specchietto INDICAZIONI PER L’USO è importantissimo, potreste consigiare loro di copiarselo in grande e
attaccarlo in camera! devono averlo sotto gli occhi ogni giorno.
NB. è bene nel corso dell’estate o dell’anno verificare il loro progresso o stallo in questo senso. Se hanno fatto passi
avanti, se hanno pensato a qualcuno ecc..
Preghiera
I due testi vanno affrontati come un classico momento di Lectio a cui fa seguito una riflessione personale guidata dalle
domande indicate. il testo IL LEONE IL MARMO invece può servire da preghiera conclusiva della tappa.
C. NOTE DI METODO
a. obiettivo della tappa
accompagnare i ragazzi a scoprire il valore di un buon accompagnamento nel cammino della vita, l’importanza di
una guida o di un mentore culturale, spirituale o umano.
b. strumenti/materiale
video, penne, fogli, post-it per raccogliere le provocazioni, power point.
c. tempi: la durata di due ore e mezza, ma è anche una tappa molto riflessiva per cui gli ado potrebbero aver bisogno
di più tempo
F.B.L.
(fa’ bala’ l’öcch!)
1. FUORICLASSE: LIBRETTI PREGHIERA PERSONALE
Sarà disponibile un libretto che accompagna la preghiera giornaliera dei ragazzi delle scuole superiori (adolescenti
e 18-19enni) per il tempo di Avvento: il filo conduttore sarà il tema della speranza con riferimenti all’attualità
(vicende di vario tipo: guerre ancora in atto, denuncia per la giustizia negata, scalatori che hanno rischiato la vita,
racconti di vocazione…).
Anche nel tempo di Quaresima (dal mese di febbraio sarà disponibile) verrà preparato un testo più strettamente
biblico in riferimento ai vangeli domenicali e alla lettura continuata di un vangelo in stretta relazione con la vita
quotidiana dei ragazzi.
2. IPOD DELLO SPIRITO
Entrambi questi strumenti saranno accompagnati da un supporto informatico “l’IPOD dello SPIRITO”: troverai
alcune parti dei testi in formato audio per accompagnare i ragazzi magari nel tragitto che li conduce a scuola…
sintonizzati sul sito dell’AC nel tempo di avvento e di quaresima per poter avere ulteriori notizie!
3. CHAT-ECHESI
Nel tempo di Avvento partirà un esperimento di catechesi on line… la chat-echesi.
Una sera alla settimana avrai la possibilità di confrontarti con un testimone su alcuni temi (attualità, economia,
spiritualità…) a partire da una video intervista e interagendo in CHAT proprio con il testimone stesso. la
chatechesi partirà in tempo di Quaresima.
4. SPECIALE SCUOLA: PROGETTO A GONFIE VELE
Trovi sul sito nella sezione ACS tre progetti che stiamo proponendo nelle scuole. Non puoi non esserne a
conoscenza e magari può essere una occasione per entrare in relazione con qualche insegnante dei tuoi ragazzi… in
modo particolare con gli insegnanti di religione a cui proporre di sostenere questo percorso nella scuola e con cui
confrontarsi sui tuoi ragazzi… forse scoprirai che un po’ di loro non fanno religione!
5. STRUMENTI UTILI:
IL SESTANTE E IL GRANELLO DI INCENSO
– Da parecchi anni il cammino degli ado di A.C. è caratterizzato dalla regola di vita “Il sestante”. La trovi in
libreria “In Dialogo” ed è uno strumento molto utile per dare una regolata alla propria vita a partire da
preghiera-condivisione-servizio.
– È anche disponibile una “diurna laus per adolescenti”: il granello d’incenso è quello strumento che accompagna
gli adolescenti nella preghiera della liturgia delle ore “a loro misura”, introducendoli così alla preghiera della
chiesa. Lo trovi in libreria “In Dialogo”.
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Azione Cattolica ambrosiana