LA VITICOLTURA INTEGRATA
Con il termine di "lotta guidata" si intende un modello di difesa basato sull'uso di fitofarmaci, il cui
impiego è "guidato" dalle indicazioni che possono essere ottenute attraverso le catture nelle trappole a
feromone per esempio, oppure dalle contraline meteorologiche dislocate sul territorio. In questo modo
si ottengono importanti informazioni che indicano se è necessario trattare e quando farlo, per
massimizzare l'effetto dell'intervento. La lotta guidata si avvale di una altro concetto molto
importante, rappresentato dalla "soglia di intervento". Si definisce come soglia di intervento il livello di
malattia, o di popolazione in caso degli insetti, in grado di causare una perdita economica di prodotto,
che supera il costo economico di un trattamento. Esistono diversi livelli di soglia (economica, estetica,
di danno, ecc..) per coltura e per ambiente. Attraverso la valutazione della soglia di intervento è
possibile decidere se occorre trattare o meno, evitando quindi inutili sprechi di prodotto. Compreso
nella definizione di lotta guidata è poi il concetto di "selettività". Molto spesso esistono diversi
prodotti che si possono impiegare contro una stessa avversità, ma spesso non tutti risultano selettivi
(cioè non tossici) per gli insetti utili, che dobbiamo salvaguardare. L'esempio più eclatante
dell'applicazione di un concetto di lotta integrata è rappresentato dalla scomparsa del ragno rosso. Fino
a qualche anno fa, quando si usavano insetticidi non selettivi, sovente si era costretti ad intervenire
contro questo fitofago, le cui popolazioni raggiungevano molto spesso la soglia di danno.
Ora il ragno rosso non è scomparso. ma i nuovi insetticidi che si utilizzano sono selettivi verso altri
acari, i Fitoseidi, che sono attivi predatori del ragno rosso. Fino a qualche anno fa invece i Fitoseidi
venivano decimati dai trattamenti insetticidi. La lotta guidata è ancora basata essenzialmente
sull'impiego di fungicidi ed insetticidi, anche se distribuiti in modo più razionale rispetto alla classica
difesa "a calendario".
Dalla fine degli anni settanta si è iniziato ad introdurre il concetto di "lotta integrata", come evoluzione
della lotta guidata. Le novità rispetto alla lotta guidata sono rappresentate dall'introduzione di mezzi
di lotta biologica e biotecnica che portino ad una limitazione drastica dell'impiego della lotta chimica.
Con il termine di "lotta biologica" si intende l'utilizzo di un vivente per il controllo di un altro vivente,
ovvero l'impiego di un predatore per il controllo di un fitofago (Coccinelle su Afidi, acari Fitoseidi su
acari fitofagi ecc...) o l'impiego di un fungo per il controllo di un altro fungo o di un insetto, e così via.
Gli esempi possibili sarebbero molti. Purtroppo le situazioni nelle quali la lotta biologica funziona in
modo efficace sono alquanto rare. Molte volte esistono problemi nell'adattamento del predatore
all'ambiente nel quale la preda (l'insetto dannoso), si riproduce invece a livelli tali da causare un danno.
In queste situazioni la lotta biologica da sola non basta ad evitare il danno alle coltivazioni ed ai
prodotti. Certo quando la lotta biologica funziona, non esiste altro metodo di controllo più ecologico è
più efficace, anche dal punto di vista economico.
Con il termine di "lotta biotecnica" si intende il controllo degli insetti dannosi con l'impiego di prodotti
naturali, prodotti industrialmente. Il Bacillus thuringiensis è stato fra i primi mezzi biotecnici impiegati
in agricoltura. A questo hanno fatto seguito l'impiego di nematodi, funghi entomopatogeni, feromoni di
sintesi utilizzati con il metodo della confusione sessuale.
Con la "lotta integrata" si inizia a non considerare più la lotta chimica come mezzo principale di difesa,
ma come uno dei metodi utilizzabili per la protezione delle piante.
Con la lotta integrata grande importanza viene data anche alle pratiche agronomiche (scelta di varietà
resistenti, rotazione culturale, concimazioni equilibrate), che possono contribuire notevolmente alla
sanità della pianta ed al contenimento delle malattie.
Questa breve panoramica sulle nuove strategie di lotta applicate in agricoltura, non è che la premessa a
quella che viene indicata come "produzione integrata".
La "produzione integrata" è stata definita dalla FAO e modificata dall'OILB (Organizzazione
Internazionele di Lotta Biologica) come l'insieme di "...tutti i metodi validi dal punto di vista economico,
ecologico e tossicologico, per mantenere gli organismi dannosi al di sotto della soglia economica di
danno... preferendo l'utilizzo di fattori naturali di controllo".
La produzione integrata punta innanzitutto sulla prevenzione del danno, lasciando gli interventi di lotta
diretta (curativi), come mezzi di soccorso qualora le misure preventive si rivelino insufficienti. Sono
cinque i passaggi nei quali può essere riassunta la produzione integrata. I primi tre rappresentano le
misure preventive qui indicate:
- Pianificazione della coltura: considerare tute le risorse disponibili; scelta di specie e varietà adatte
all'ambiente; produzioni adatte al tipo di ambiente ( evitare concimazioni eccessive); scelta di varietà
esistenti; scelta di materiale certificato; scelta dell'epoca di semina ottimale; investimento ottimale di
piante per unità di superficie.
- Interventi dell'agricoltore che siano rispettosi dell'agroecosistema: concimazioni equilibrate,
lavorazioni e operazioni colturali eseguite nelle epoche ottimali, gestione del suolo per evitare erosioni
e dilavamenti, gestione di tutto l'ambiente coltivato in modo razionale ed ecocompatibile (habitat
management).
- Protezione ed aumento degli antagonisti: introduzione e salvaguardia di insetti utili, parassitoidi,
predatori, funghi, piante; creazione di aree rifugio (siepi); inerbimento guidato; corretta gestione
dell'ambiente.
Qualora queste misure fossero ritenute insufficienti a garantire una buona protezione delle colture,
sarà necessario valutare l'opportunità di un intervento. Tale valutazione dovrà essere fatta utilizzando
il monitoraggio e i modelli di sviluppo delle malattie, fondamentali per valutare il livello di soglia e per
posizionare correttamente il trattamento. Una volta deciso l'intervento si punterà a prima di tutto:
- Eseguire trattamenti altamente selettivi: impiego di mezzi biologici o biotecnici (introduzione di
parassiti e predatori, confusione sessuale, ecc...)
- Impiego di insetticidi: solo se tutte le misure fin qui descritte non sono sufficienti. Qualora
l'intervento chimico fosse inevitabile sono da preferire insetticidi selettivi (regolatori di crescita,
IBS) e solo in extremis principi attivi a largo spettro d'azione. Fra questi dovranno essere impiegati
quelli a più bassa persistenza.
Da quanto esposto appare evidente che in molti casi la situazione reale delle nostre aziende è ancora
lontana dalle indicazioni che le linee della produzione integrata richiedono. Il modo di operare è in molti
casi ancora basato sulla lotta chimica come fattore di controllo principale e questo per una serie di
motivi. Innanzitutto l'applicazione delle linee di produzione integrata richiede una serie di conoscenze,
sull'ecologia dell'ambiente nel quale si opera, non indifferente. Senza tali informazioni infatti è
impossibile riuscire a gestire correttamente tutti i fattori che interagiscono con le culture, siano essi
positivi o negativi. Tuttavia gli studi in questo senso sono in continua evoluzione e molte interazioni sono
ormai note per determinati ambienti.
Aggiornamento: Dicembre 2009
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Altro punto non secondario è l'aspetto economico. L'impiego di mezzi biologici e biotecnici ha un costo
superiore rispetto a quello degli insetticidi tradizionali e molto spesso il rischio che l'efficacia sia
inferiore ne limita ulteriormente la diffusione. Le stesse operazioni agronomiche richiedono spesso
interventi straordinari rispetto a quelli normalmente eseguiti dall'azienda, contribuendo ad aumentare
le spese.
Ecco alcune indicazioni sulle relazioni fra ambiente e vigneto
Positive
Inerbimento: Erosione impedita
Inerbimento: Struttura del suolo, contenuto di humus
Inerbimento: Elementi nutritivi, regolazione mobilizzazione
Inerbimento: Disseccamento del rachide ridotto
Inerbimento (in fiore) Entomo-acarofauna , aumento delle specie
Inerbimento: (in fiore) Insetti utili, aumento, attratti dai fiori
Inerbimento: (in fiore) Acari predatori, Polline nutrizione alternativa
Inerbimento: Parassiti gemme, erba da nutrizione alternativa
Inerbimento: Vermi, aumento della popolazione
Portamento (forma alta. larga): Inerbimento "Habitat Management" semplificato
Defogliazione grappolo: Botrytis, infezione ridotta (Microclima, Ventilazione)
Clone grappolo largo: Botrytis, infezione ridotta (Microclima)
Varietà (interpsecifiche): Tolleranza alle malattie fungine
Acari predatori: Acari ridotti al di sotto della soglia di tolleranza
Acari predatori: Thripidi ridotti al di sotto della soglia di tolleranza
Acari predatori: Acariosi, erinosi ridotte
Predatori generali Acari ridotti (predatori di pulitura ad alta intensità)
- (es. Antocoridi, Crisopa)
- (ragni) Tignolette ridotte (larve ed adulti)
Parassitoidi (oofagi): Uova di tignolette e nottuidi distruttivi
Lepidotteri indifferenti: Parassitoidi oofagi aumento (ospiti alternativi)
Siepi: Acari predatori, Parassitoidi (es.mora)
Femminelle: Aumento della fotosintesi (compensazione)
Riserve (nel legno): Potenziale di compensazione sotto stress.
Negative
Suolo non-coltivato: Erosione, rischio aumenta
Suolo non-coltivato: Suolo compatto, diminuzione dell'humus
Suolo non-coltivato: Elementi nutritivi, percolazione aumenta
Suolo non-coltivato: Fauna, numero delle specie diminuisce
Suolo non-coltivato: Parassiti, gemme, manca nutrizione alternativa
Suolo non-coltivato: Vermi, popolazione ridotta
Inerbimento: Concorrenza per 'acqua (posti secchi)
Inerbimento: Concorrenza per gli elementi nutritivi (nuovi vigneti; cambio suolo aperto-inerbimento)
Inerbimento: Ragnetto giallo (T.urticae)
Inerbimento: Topi, se l'erba non viene tagliata in autunno
Inerbimento (in fiore): Api, problemi nell'uso di insetticidi tossici
Portamento (basso, stretto): Inerbimento, Habitat management molto difficile
Uva compatta: Botrytis (Microclima)
Varietà (Vits vinifera): Sensibilità (alta) per malattie
Tignole: Botrytis, aumenta potenziale d'infestazione
Azoto (troppo): Botrytis, aumenta potenziale d'infestazione
Azoto (troppo): Peronospora, aumenta potenziale d'infestazione
Azoto (troppo): Acari fitofagi sviluppo stimolato
Azoto (troppo): Inerbimento (diversità botanica bassa)
Azoto (troppo): Maturazione del legno non ottimale, (gelo!)
Azoto (troppo): Acqua potabile (aumento del nitrato)
Insetticidi (non selettivi): Insetti utili distrutti
Insetticidi (es.Piretroidi): Acari fitofagi possono aumentare
Fungicida: (es. rame)
Fungicidi: (es.ditiocarbammati, zolfo) Acari predatori distrutti
Erbicidi (es. Diquat): Ragnetto giallo migrazione dall'erba al ceppo
Rendimento eccessivo: Sensibilità a stress aumentata.
Aggiornamento: Dicembre 2009
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