PROVINCIA DI GORIZIA
RASSEGNA STAMPA
di
GIOVEDI’ 14 GIUGNO 2007
N° Titolo
Testata-Edizione
Data
1
Park da 27 posti
Il Piccolo Gorizia
14-06-2007
2
Il centro sociale
Il Piccolo Gorizia
14-06-2007
3
Fiori e colori
Il Piccolo Gorizia
14-06-2007
4
Oggi in aula
Il Piccolo Monfalcone
14-06-2007
5
Festa dl vino
Il Piccolo Monfalcone
14-06-2007
6
Tra Ronchi e Godollo
Il Piccolo Monfalcone
14-06-2007
7
Centri per l'impiego
Il Piccolo Nazionale
14-06-2007
8
Rispuntano i cassonetti
Messaggero Veneto Gorizia
14-06-2007
9
Iris, sindaci a consulto
Messaggero Veneto Gorizia
14-06-2007
10 La Provincia disponibile a gestire il centro
Messaggero Veneto Gorizia
14-06-2007
11 TerraAmica sabato convegno
Messaggero Veneto Gorizia
14-06-2007
12 E scatta la mobilita'
Messaggero Veneto Nazionale
14-06-2007
14 GIU 2007
Il Piccolo Gorizia Citta'
pagina 2
APPALTO DA 90MILA EURO
Avviato l’iter della demolizione dell’immobile fatiscente di via Cadorna
Park da 27 posti nell’ex Artesac
Partono i lavori in piazza
della Vittoria, dunque. E
parte anche la procedura
per la realizzazione di un
parcheggio con 27 posti
nel compendio dell’ex Artesac tra le via Boccaccio,
Cadorna e Santa Chiara.
E va così in porto un altro
progetto lasciato in eredità dalla giunta Brancati
(risale a maggio il via libera al progetto esecutivo
commissionato
all’ingegner Enrico Englaro di
Gradisca).
Il conto alla rovescia per
l’abbattimento dell’ex Artesac ormai in avanzato
stato di degrado, oltre che
in certi punti a rischio di
crollo, è scandito tra uffici
amministrativi dei Lavori
pubblici e quelli dell’Edilizia pubblica. A farla breve, stanno partendo le lettere d’invito alle imprese,
cinque o sei, a fare la loro
offerta sull’appalto da
90mila euro complessivi.
L’affidamento in cottimo fiduciario entro la fine di luglio: poi ci vorrà un mese,
e siamo in agosto quando
per tradizione le imprese
edili chiudono i cantieri
per due settimane, per la
verifica documentale della
ditta vincitrice e, soprattutto, perché l’aggiudicataria abbia il nullaosta al
suo piano di smaltimento
delle macerie da parte della Provincia. In settembre, misurando l’iter a
spanne, l’avvio dell’intervento: l’impresa avrà 90
giorni di tempo, dalla consegna dei lavori, per abbattere l’edificio e realizzare
il parcheggio a raso.
La giunta Brancati aveva deciso di investire in
quest’area a ridosso del
L’ex Artesac sarà demolita
mercato all’ingrosso per offrire un parcheggio provvisorio come valvola di sfogo
per i posti auto che dovevano essere eliminati con
l’inizio dei lavori in piazza
Vittoria (ma il cronoprogramma dei lavori è stato
rivoltato come un guanto
per venire incontro agli
esercenti e la parte rialzata di piazza Vittoria continuerà ad essere ancora
per mesi un parcheggio).
In realtà, il progetto di demolire l’ex Artesac risale
al 2005 ed era motivato da
un obiettivo diverso: allora si trattava di rimpiazzare i posti che sarebbero
stati cancellati in piazza
Battisti con i lavori del
park sotterraneo (come si
ricorderà, il primo bando
del project financing andò
deserto, ma l’assessore
Crocetti aveva rilanciato.
Ma, oibò, il nuovo corso
nei lavori pubblici, a forza
di accelerazioni annunciate, è finito in testa-coda
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
anche sul project financing del parcheggio di piazza Battisti: dà per scaduto
- entrare nel sito internet
del Comune per credere il termine entro il quale i
concorrenti devono farsi
avanti quando l’ultimo
giorno utile invece è il 30
giugno).
È un compendio a suo
modo «storico» quello dell’ex Artesac. È lì che vennero allestite le prime edizioni di Expomego (il secondo «capannone» in contemporanea era la Valletta del Corno), ed è lì che
aprì la Standa. Quell’edificio poi ospitò al piano superiore le rassegne cinematografiche del Piccolo cineforum e, durante la Fiera di Sant’Andrea, la pesca enogastronomica gestita dai danzerini del Santa
Gorizia. E non va scordato
che lì si tennero anche alcune edizioni della fiera
degli uccelli.
l.t.
Taglio medio
14 GIU 2007
Il Piccolo Gorizia Citta'
pagina 21
È l’idea della Provincia: respinta
la concessione della Regione
Il centro sociale
lascerà il posto
a un ostello
Il centro sociale di via Ponte del Torrione
GORIZIA «La Provincia non ha in testa
un nuovo centro sociale, ma una cosa
completamente differente. Siamo disponibili a ottenere la concessione gratuita al fine di realizzare un centro di
aggregazione giovanile». A prendere
posizione è il presidente della Provincia, Enrico Gherghetta. «Nel progetto
che prevediamo, si potrebbe inserire
anche la presenza di un ostello e un
campeggio. In questa fase, però, chiederemo alla Regione la revoca del provvedimento che attribuisce alla Provincia la ”gestione” dell’edificio di via Ponte del Torrione».
Francesco Fain a pagina 21
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Apertura
14 GIU 2007
Il Piccolo Gorizia Citta'
pagina 21
Il presidente: «Ogni azione dovrà però essere concordata con il Comune. Intanto respingiamo la delibera regionale che ci concede la gestione dello stabile»
Gherghetta: un ostello al posto del centro sociale
E’ il progetto della Provincia che non ha nei suoi programmi strutture autogestite dai no global
La giunta provinciale ha preso una posizione unitaria:
«L’azione del sindaco precedente Vittorio Brancati
non ci ha aiutati. È stata troppo repentina»
di Francesco Fain
«Chiederemo alla Regione
la revoca del provvedimento che attribuisce alla Provincia la ’gestione’ dell’edificio di via Ponte del Torrione. Preferiano azzerare
tutto e avviare un confronto con il Comune di Gorizia. Non vogliamo un nuovo centro sociale. Proporremo a Romoli di realizzare
un centro di aggregazione
giovanile moderno e aperto, in armonia con la progettazione provinciale. Lo
faremo però soltanto se la
giunta comunale è d’accordo».
A prendere posizione è il
presidente della Provincia
Enrico Gherghetta che - ieri mattina - ha dedicato
buona parte della riunione
della giunta provinciale a
questa problematica.
È doveroso però un passo indietro per inquadrare
la vicenda: tutto nasce dalla decisione della Regione,
sulla base della richiesta
dell’allora sindaco Brancati, di «trasferire» dal Comu-
ne alla Provincia la concessione d’uso dello stabile
che ospita attualmente il
centro sociale: subentro
che è avvenuto automaticamente dall’11 giugno scorso. Ipotesi cassata dalla
Provincia. «Un’idea sull’utilizzo di tale struttura
ce l’abbiamo: noi prevediamo la presenza di un ostello e un campeggio, un punto di ristoro, delle sale polifunzionali e anche spazi
autogestiti, uno spazio con
un marcato profilo di autoimprenditoria aperto a tutti. Non si può, quindi, ridurre il tutto a un semplice passaggio di consegna
tra enti - aggiunge Gherghetta -. Quest’azione rientrerebbe in un più ampio
progetto volto alla riqualificazione degli spazi da dedi-
Enrico Gherghetta
vincia, «doveva e deve trovare il consenso del Comune di Gorizia e da un anno
a questa parte la Provincia
ha dato all’amministrazione comunale la sua disponibilità verbale e scritta.
Pur formalmente legittimo, il parere favorevole dato dalla precedente amministrazione comunale guidata da Vittorio Brancati,
è stato però un atto che ci
ha messo in difficoltà, in
quanto espresso all’ultimo
minuto. Ciò ha finito con il
creare un clima non favorevole al nostro progetto. E
per questo riteniamo cor-
Vittorio Brancati
care ai giovani del luogo,
che si chiama ’Giovani alla
frontiera’ e che viene promosso dalla Provincia in
collaborazione con la Regione e il Ministero delle politiche giovanili».
Il progetto stesso, secondo il presidente della Pro-
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retto istituzionalmente ripartire da zero in un confronto con il Comune di Gorizia».
La sostanza, pertanto, è
una sola: per il centro sociale rischia di non esserci
spazio in via del Ponte del
Torrione. A meno che non
sia la Regione in prima
persona (che è la proprietaria dell’edificio e che riceverà a breve la lettera con il
«no grazie» della Provincia) a gestire direttamente
la patata bolente del struttura autogestita. Per evitare polemiche, il presidente
e la giunta hanno affermato di non poter riconoscere
il parere espresso dal Comune e hanno sottolineato
«l’inaccettabilità» del decreto regionale, di cui sarà richiesta la revoca. Infine,
Gherghetta ha concluso dicendo che l’assessorato provinciale alle Politiche giovanili si attiverà per verificare la fattibilità del progetto con l’omologo assessorato comunale.
E il Comune? Ritiene assolutamente chiusa la vicenda. L’ha scandito a chiare lettere il sindaco Ettore
Romoli. «Per il Comune, la
pratica è chiusa, tralascio
qualsiasi considerazione di
carattere politico», le sue
parole. Da ricordare che la
nuova amministrazione comunale un’idea ce l’aveva
(e ce l’ha) sull’edificio di
via Ponte del Torrione. Dichiarò Romoli appena insediato: «Personalmente ritengo che l’edificio di via
Ponte del Torrione, per la
bellezza del luogo e per le
funzioni che potrebbe avere, sarebbe l’ideale per
ospitare un museo o
un’enoteca. Poi eventualmente dovrà essere il Consiglio comunale, se lo riterrà opportuno, a cercare
una diversa localizzazione
per il centro sociale».
Ettore Romoli
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14 GIU 2007
Il Piccolo Gorizia Citta'
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pagina 21
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14 GIU 2007
Il Piccolo Gorizia Provincia
pagina 27
«Fiori e Colori», sabato a Cassegliano
premiazione dei giardini e balconi più belli
SAN PIER La macchina organizzativa dell’edizione 2007 del concorso «Fiori e Colori» sta lavorando a pieno regime per predisporre la fase finale della manifestazione.
Il concorso, indetto dal Consorzio isontino Pro loco con il sostegno dell’Associazione fra le Pro loco del Friuli Venezia Giulia e il patrocinio della provincia di Gorizia, ha interessato le realtà provinciali
che hanno raccolto le adesioni dei numerosi appassionati dal pollice verde.
Tra balconi, giardini e orti la giuria ha
visitato ben 27 partecipanti residenti tra
Monfalcone e Medea passando per i comuni di Ronchi dei Legionari, San Canzian
d’Isonzo, Turriaco, San Pier d’Isonzo, Fogliano Redipuglia, Gradisca d’Isonzo, Gorizia e Romans d’Isonzo. La commissio-
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
ne, composta da Rinaldo Baldo (appassionato di fotografia), Amerigo Visintini (pittore) e Beniamino Domini (esperto di floro-vivaismo) in questi giorni sta stilando
la graduatoria finale che assegnerà il premio al migliore balcone, giardino e orto
della Provincia.
La cerimonia di premiazione avrà luogo quest’anno nella località di Cassegliano: la manifestazione sarà infatti ospitata dai giardini di Villa Prandi, gentilmente concessi dalla proprietà. La scelta di
questa località per la premiazione è stata
voluta dal Consorzio per festeggiare la neonata Pro loco di San Pier d’Isonzo.
L’invito, aperto a tutti gli appassionati
e amanti del verde, è per sabato quindi a
Cassegliano in via Diaz.
Elisa Baldo
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14 GIU 2007
Il Piccolo Monfalcone Citta'
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CONSIGLIO
Oggi in aula battaglia a colpi di mozioni
per non far slittare il via alla differenziata
La maggioranza di centrosinistra non è disposta a
concedere alla minoranza
di centrodestra rinvii alla
partenza della raccolta
porta a porta dei rifiuti,
prevista per lunedì. Questa sera in Consiglio la
mozione presentata da Federico Razzini della Lega
Nord e sottoscritta anche
da Giuseppe Nicoli di Fi e
Maurizio Volpato di CittàComune per andare a
un congelamento dell’avvio del nuovo sistema ha
quindi poche probabilità
di passare. Nonostante
sia ipotizzabile che la
Margherita perda un petalo e che il documento
della minoranza raccolga
il consenso anche di Giuliano Antonaci del Gruppo misto, da sempre critico sul porta a porta. Non
a caso nel pomeriggio di
ieri erano già in programma due riunioni di maggioranza per preparare la
linea e l’eventuale documento da opporre a quello della minoranza. «C’è
la volontà di dialogare
sul nuovo sistema - affer-
ma il segretario Ds,
Gianluca Trivigno -, ma,
anche alla luce delle affermazioni del presidente
della Provincia Enrico
Gherghetta a sostegno
dell’attuazione del Piano
rifiuti esistente, è impensabile non partire con i
kit per la differenziata
già in casa». Si parte, in
ogni caso, ribadisce Trivigno, con tutti gli aggiustamenti introdotti a Monfalcone, e che rendono il sistema diverso rispetto
agli altri comuni.
«L’esperienza condotta
in città - aggiunge - sarà
poi messa a disposizione
del nuovo Piano provinciale rifiuti che deve essere
elaborato e in cui va trovato il modo per arrivare
a una tariffazione per
l’utenza basata sui rifiuti
effettivamente prodotti.
Il piano attuale individua
il porta a porta per raggiungere elevetate percentuali di differenziata. Se
con il nuovo piano si individua un sistema che consente di raggiungere lo
stesso obiettivo, a costi
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
uguali o inferiori e senza
inquinare, siamo disponibili ad attuarlo». Il centrodestra questa sera proporrà invece di attendere perlomeno fino a ottobre, come spiega il consigliere e
segretario cittadino di Fi
Giuseppe Nicoli, a fronte
di un quadro profondamente modificatosi durante l’ultimo mese. Pur sapendo di non avere i numeri per portare a casa
questo risultato, a meno
di qualche defezione nel
centrosinistra. La mozione, presentata dal capogruppo del Carroccio, Federico Razzini, prende le
mosse da un quadro, politico e non solo, modificatosi rispetto a solo un mese
fa. Le novità consistono
nell'elezione del nuovo
sindaco di Gorizia, le
«pubbliche dichiarazioni»
del presidente della Provincia che ha affermato
di voler modificare il sistema già dal gennaio
2008, e per finire le dimissioni del presidente di
Iris, Gianfranco Gutty.
la. bl.
Taglio medio
Il Piccolo Monfalcone Citta'
14 GIU 2007
pagina 23
1
Inaugurata ieri sera la tradizionale kermesse con le bande e i costumi tradizionali
Festa del vino, esordio da tutto esaurito
Presi d’assalto i chioschi che hanno occupato il centro cittadino
«Basta con le polemiche, godiamoci 4 giorni di sana allegria con una delle poche
occasioni importanti per la
comunità monfalconese e
consolidiamo le più antiche
tradizioni della città. È una
festa pulita, seria e organizzata nel rispetto della gente e dell’ambiente. Lo scorso anno abbiamo avuto
20mila presenze, quest’anno speriamo di avere ancora più partecipazione». È
un forte appello lanciato
dal neopresidente della Pro
loco, Giancarlo Blasini alla
Festa del vino edizione
2007, inaugurata ieri nello
stesso punto dove era nata
mezzo secolo fa, dal presidente della seconda commissione regionale Mirio Bolzan e dal presidente delle
associazioni fra le Pro loco
regionali, Flavio Barbina.
C’era moltissima gente e
un’atmosfera festosa sottolineata dalle note della banda civica. Un vero successo
per gli organizzatori. L’ingresso principale dell’esposizione, illuminato con fari colorati, è stato dedicato ai
«foresti», cioè Sicilia, Sardegna, Piemonte e Ungheria e
Slovenia. Seguono nella kermesse enologica i 22 chioschi delle altrettante aziende agricole provinciali e regionali, che propongono soprattutto i vini pregiati delle loro produzioni, ma anche le specialità del posto.
La Festa del vino è stata organizzata da Pro loco, Comune e con il patrocinio della Regione, Provincia di Gorizia, Fondazione Cassa di
risparmio di Gorizia. In contemporanea all’esposizione
vinicola, sono stati programmati alcuni appuntamenti
collaterali. Prima del taglio
del nastro nella sala del consiglio comunale, c’è stata
una conferenza con degustazione con l’agronomo Claudio Fabbro, intitolata «La
vite e il vino tra tradizione
e innovazione». Per il brindisi finale ha fatto la comparsa il «Nero Bisiac». Nella sala espositiva di piazza
Cavour, dalle 19 alle 23 di
tutti i giorni, vengono proposte due mostre. La prima
è «L’arte in cantina», realizzata in collaborazione con
la Cantina produttori di
Cormons. La seconda riguarda il debutto della prima edizione di «Bonsai in
Bisiacaria», curata dal Bonsai club di Fogliano Redipuglia. Domenica, invece, è
prevista un’ulteriore novità
con la prima ex tempore
«Città di Monfalcone» in
programma dalle 18.30 alle
22.30 con l’esposizione delle
opere in concorso. Iscrizioni
alla Pro loco oppure all’infopoint in piazza della Repubblica durante le serate dei
festeggiamenti. Al vincitore
andranno mille euro. Quest’anno, inoltre, l’organizzazione ha organizzato «Magnemo e bevemo fora de casa» cominciata il 2 giugno fino a domenica 17. Una proposta di piatti tipici abbinata ai vini locali. Infine, per
il secondo anno consecutivo, dopo il successo dell’edizione precedente, la Pro loco ha stampato un libretto
«Bevendo la cantada», gratuito e stampato in 4.000 copie.
Ciro Vitiello
1 L’area dei festeggiamenti gremita poco dopo l’inaugurazione della Festa del vino in centro.
2 Visitatori, espositori e bandisti all’apertura della kermesse che ha richiamato un folto pubblico.
3 Il taglio del nastro della Festa: assieme agli amministratori la squadra della pro loco.
4 Due bellezze locali in uno degli stand della più tradizionale festa d’estate di Monfalcone.
5 Grande affluenza in tutte le aree della Festa del vino che ha occupato tutta la zona centrale.
6 Avventori di tutte le età alla kermesse, accomunati dalla passione per il vino.
2
Fotoservizio di Maurizio Altran
3
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Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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Apertura
14 GIU 2007
Il Piccolo Monfalcone Citta'
pagina 23
Inaugurata ieri sera la tradizionale kermesse con le bande e i costumi tradizionali
Festa del vino, esordio da tutto esaurito
Presi d’assalto i chioschi che hanno occupato il centro cittadino
«Basta con le polemiche, godiamoci 4 giorni di sana allegria con una delle poche
occasioni importanti per la
comunità monfalconese e
consolidiamo le più antiche
tradizioni della città. È una
festa pulita, seria e organizzata nel rispetto della gente e dell’ambiente. Lo scorso anno abbiamo avuto
20mila presenze, quest’anno speriamo di avere ancora più partecipazione». È
un forte appello lanciato
dal neopresidente della Pro
loco, Giancarlo Blasini alla
Festa del vino edizione
2007, inaugurata ieri nello
stesso punto dove era nata
mezzo secolo fa, dal presidente della seconda commissione regionale Mirio Bolzan e dal presidente delle
associazioni fra le Pro loco
regionali, Flavio Barbina.
C’era moltissima gente e
un’atmosfera festosa sottolineata dalle note della banda civica. Un vero successo
per gli organizzatori. L’ingresso principale dell’esposizione, illuminato con fari colorati, è stato dedicato ai
«foresti», cioè Sicilia, Sardegna, Piemonte e Ungheria e
Slovenia. Seguono nella kermesse enologica i 22 chioschi delle altrettante aziende agricole provinciali e regionali, che propongono soprattutto i vini pregiati delle loro produzioni, ma anche le specialità del posto.
La Festa del vino è stata organizzata da Pro loco, Comune e con il patrocinio della Regione, Provincia di Gorizia, Fondazione Cassa di
risparmio di Gorizia. In contemporanea all’esposizione
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
vinicola, sono stati programmati alcuni appuntamenti
collaterali. Prima del taglio
del nastro nella sala del consiglio comunale, c’è stata
una conferenza con degustazione con l’agronomo Claudio Fabbro, intitolata «La
vite e il vino tra tradizione
e innovazione». Per il brindisi finale ha fatto la comparsa il «Nero Bisiac». Nella sala espositiva di piazza
Cavour, dalle 19 alle 23 di
tutti i giorni, vengono proposte due mostre. La prima
è «L’arte in cantina», realizzata in collaborazione con
la Cantina produttori di
Cormons. La seconda riguarda il debutto della prima edizione di «Bonsai in
Bisiacaria», curata dal Bonsai club di Fogliano Redipuglia. Domenica, invece, è
prevista un’ulteriore novità
con la prima ex tempore
«Città di Monfalcone» in
programma dalle 18.30 alle
22.30 con l’esposizione delle
opere in concorso. Iscrizioni
alla Pro loco oppure all’infopoint in piazza della Repubblica durante le serate dei
festeggiamenti. Al vincitore
andranno mille euro. Quest’anno, inoltre, l’organizzazione ha organizzato «Magnemo e bevemo fora de casa» cominciata il 2 giugno fino a domenica 17. Una proposta di piatti tipici abbinata ai vini locali. Infine, per
il secondo anno consecutivo, dopo il successo dell’edizione precedente, la Pro loco ha stampato un libretto
«Bevendo la cantada», gratuito e stampato in 4.000 copie.
Ciro Vitiello
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14 GIU 2007
Il Piccolo Monfalcone Agenda e Taccuino
pagina 25
Tra Ronchi e Godollo nasce
un nuovo patto di amicizia
La delegazione di Ronchi a Godollo, in Ungheria
MONFALCONE L'obiettivo è
quello di avviare il cammino per possa portare a un
nuovo patto di amicizia e di
collaborazione, da siglare
magari già il prossimo anno. Questo il senso del viaggio che, nei giorni scorsi,
ha visto protagonista una
delegazione dell'amministrazione comunale di Ronchi a Godollo, in Ungheria.
Guidata dall'assessore alle
Politiche sociali, Enrico Masarà, la delegazione, formata da rappresentanti del
consiglio comunale, della
Pro loco e di altre associazioni, ha così ricambiato la
visita che, lo scorso novembre, vide ospite in città il
sindaco Gyorgy Gemesi.
Tre giorni intensi e caratterizzati da una splendida
ospitalità. Avviati con una
visita a Budapest, all'istituto di cultura italiana, dove
si è svolta una festa in occasione dell'anniversario della Repubblica.
Quindi, a Godollo, la presentazione di un libro dedicato ai 90 anni dalla Prima
guerra mondiale, un volume che prende spunto dalla
visita che alcuni studenti
universitari hanno compiuto sui campi di battaglia
del Carso, dove lavorano i
volontari della Pro loco di
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Fogliano Redipuglia con il
loro progetto dei «Sentieri
di pace«. Di grande impatto, poi, il ricevimento ufficiale nella sala del consiglio comunale alla presenza, tra gli altri, dell'ambasciatore italiano in Ungheria, Guido Spinelli. E proprio Spinelli si è detto felice dell'idea di unire le due
città in patto di gemellaggio che permetta una sempre maggiore integrazione
tra le popolazioni europee,
con un occhio di riguardo ai
giovani. E non sono mancati i momenti ricreativi, come la visita al grande parco equestre dei fratelli Lazar, 11 volte campioni mondiali di trotto. Alle autorità
ungheresi sono stati dati in
omaggio alcuni volumi messi a disposizione dalla municipalità ronchese, dalla
Regione, dalla Provincia di
Gorizia e dal Consorzio culturale. A Godollo c'erano
anche il consigliere Franco
Miniussi, tra i promotori,
assieme alla professoressa
Marghareta Stanpfer Birbaum, dei primi contatti
con la comunità ungherese,
caratterizzati da una serie
di progetti a vantaggio degli orfanotrofi e delle comunità per ragazze madri.
lu. pe.
Spalla destra
14 GIU 2007
Il Piccolo Nazionale Regione
pagina 11
Centri per l’impiego
Arriva il bando
sul passaggio
di 177 regionali
alle Province
TRIESTE È stato pubblicato ieri sul Bur l’annunciato bando che, rivolto
ai 3 mila dipendenti regionali, avvia il percorso
annunciato di mobilità
collettiva
volontaria.
Obiettivo: coprire 177 posti nelle quattro Province. Il bando, come ricorda la Regione, è il primo
che risponde agli indirizzi sulla devolution di
compiti, risorse e personali alle autonomie locali e che segue il recente
accordo sul contratto collettivo regionale di lavoro del comparto unico.
In particolare, seguendo la legge che completa
il percorso di attribuzione di risorse economiche
e umane alle Province
in materia di politica attiva del lavoro, il bando
riguarda i 177 dipendenti necessari a far funzionare i centri per l’impiego. E prevede, nel dettaglio, 20 dipendenti per
la Provincia di Trieste,
23 per la Provincia di
Gorizia, 54 per la Provincia di Pordenone e 80
per la Provincia di Udine. I dipendenti di ruolo
della Regione potranno
presentare domanda per
partecipare alla procedura di mobilità collettiva
entro il 3 luglio. Le domande presentate da
chi presta già servizio in
un centro per l’impiego o
in una struttura periferica saranno accolte automaticamente. Se le domande saranno complessivamente superiori ai
posti disponibili, il bando prevede la predisposizione di apposite graduatorie secondo specifici
criteri e punteggi. Nel
caso risultassero inferiori ai posti definiti, invece, la mobilità collettiva
avverrebbe
secondo
quanto previsto dal contratto del comparto unico, che prevede una fase
di concertazione. Al personale che transiterà
nei ruoli delle Province
è riconosciuto il trattamento economico e giuridico definito nello stesso
contratto e un’indennità
di trasferimento una
tantum.
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Spalla sinistra
14 GIU 2007
Messaggero Veneto Gorizia Citta'
pagina 1
Gorizia. Allo studio i correttivi
per semplificare la raccolta
Rifiuti:
rispuntano
i cassonetti
GORIZIA. Raccolta rifiuti sotto la lente
dellagiuntaRomoli. Sarannoinfattivagliati abrevedall’esecutivo gli interventi dimiglioramento al sistema nell’ottica di rendere più agevole alle famiglie il lavoro di gestionedellaspazzatura.Aquestoproposito,
l’assessore all’Ambiente, Francesco Del
Sordi, sta preparando una serie di proposte che saranno poi discusse con il sindaco
e gli altri colleghi dell’esecutivo. Fra le novitàipotizzateancheil collocamentodicassonettiperil depositodei rifiutiindifferenziati, che oggi vengono gettati nell’involucrogiallo,elapossibilitàdiutilizzareperle
immondizie pure le borse della spesa.
I SERVIZI IN CRONACA
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Apertura
14 GIU 2007
Messaggero Veneto Gorizia Citta'
pagina 1
Raccolta delle immondizie. L’assessore all’Ambiente sta studiando un piano da proporre all’esecutivo
Rispuntano i cassonetti
La giunta Romoli valuterà l’ipotesi di collocare contenitori per i rifiuti indifferenziati
Del Sordi: vorrei che fosse anche possibile utilizzare ogni tipo di sacchetto
Problematiche della raccolta rifiuti sotto
la lente della giunta Romoli. Saranno infatti vagliati a breve dall’esecutivo gli interventi di miglioramento al sistema nell’ottica di rendere più agevole alle famiglie il
lavoro di gestione della spazzatura. A questo proposito, l’assessore all’Ambiente,
FrancescoDelSordi,stapreparandounase«Direi che il percorso di
aggiornamento della raccolta dei rifiuti vada suddiviso
perlomenoinduefasi–spiega l’assessore Del Sordi –, la
prima dovrebbe concentrarsi sulle piccole modifiche
volte a migliorare la gestione quotidiana da parte delle
famiglie, cercando di trovare una soluzione ai piccoli
grandi problemi che si devono affrontare ogni giorno e
ciò anche con la modifica
del regolamento approvato
qualche mese fa dall’amministrazione Brancati. Come
ho avuto modo di dire anche
incampagna elettorale,pensoche perquanto riguardail
ripristino dei cassonetti una
soluzione potrebbe essere
quelladicollocaredeicontenitori specifici per la raccolta del secco indifferenziato,
in modo tale da consentire
alla gente di eliminare ancheattraversoquestaopportunità un sacchetto ingombrante. Più complesso, come ho ripetuto in più occasioni, è il discorso relativo ai
riedi proposte chesaranno poi discusse con
ilsindaco, EttoreRomoli, egli altri colleghi
dell’esecutivo. Fra le novità ipotizzate ancheilcollocamentodicassonettiperildeposito dei rifiuti indifferenziati, che oggi vengono gettati nell’involucro giallo, e la possibilità di utilizzare per le immondizie anche
le borse della spesa.
«L’obiettivo è risolvere
i problemi più sentiti
dalla gente»
Poi ci sarà un incontro
con Gherghetta per
la strategia provinciale
Allo studio i correttivi per
semplificare la raccolta rifiuti
cassonetti per i materiali riciclabili, che per poter essere venduti e riconvertiti devono essere quanto più “puri”possibile,ovverononcontaminati con rifiuti composti da altre sostanze». Cambiamenti in vista anche per
ciò che concerne i sacchetti,
in linea con la battaglia che
il gruppo di Alleanza nazionale aveva fatto nella precedente legislatura.
«L’obiettivo è quello di
consentire alle famiglie di
poter utilizzare qualsiasi tipo di sacchetto – rimarca
Del Sordi – basta che abbia
determinate caratteristiche
di resistenza e di trasparenza, quindi anche, eventualmente, le borse della spesa.
Ovviamente–precisal’assessore all’Ambiente –, al momento stiamo parlando di
ipotesi,vistochelesceltedovranno essere assunte dall’intera giunta, e tener conto
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anche del piano provinciale
esistente. Posso solo confermare che si cercherà di migliorare il sistema di raccolta, evitando però un aumento dei costi». Per quanto riguardalasecondafase,ovvero quella più a lungo termine,riguarderàlastrategiafutura dell’intero sistema. «A
questo proposito bisognerà
capire come si svilupperà
l’aggiornamento del piano
provinciale che il presiden-
te dell’ente, Enrico Gherghetta, ha recentemente annunciato. È nostra intenzione chiedere in breve un incontro con lo stesso presidente e con l’assessore provinciale all’Ambiente, Mara
Cernic, per affrontare questo tema e capire quali sono
le intenzioni della Provincia
e il ruolo dei Comuni nella
predisposizione del nuovo
piano».
Patrizia Artico
Apertura
14 GIU 2007
Messaggero Veneto Gorizia Citta'
pagina 2
Sindaci a consulto
per il dopo-Gutty
GORIZIA.Cominciano gli incontriper individuare la persona che dovrà raccogliere
il testimone di Gianfranco Gutty alla presidenza di Iris, dopo le sue dimissioni che dovrebbero essere date ufficialmente il 19 o il
20delmese,nell’assembleadeisoci.Ilsindaco Romoli ha riunito per sabato mattina il
comitato ristretto dei sindaci dell’Isontino.
IL SERVIZIO IN CRONACA
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14 GIU 2007
Messaggero Veneto Gorizia Citta'
pagina 2
Iris, sindaci a consulto
per il dopo-Gutty
Sabato si riunirà il comitato ristretto
Cominciano gli incontri
per individuare la persona
chedovràraccogliereiltestimone di Gianfranco Gutty alla presidenza di Iris, dopo le
suedimissionichedovrebbero essere date ufficialmente
il 19 o il 20 del mese, nel corso della prevista assemblea
dei soci. Il sindaco Romoli
ha riunito per sabato mattina il comitato ristretto dei
sindaci dell’Isontino, con i
quali comincerà ad affrontare la questione visto che, com’è sempre accaduto, il presidente e il consiglio direttivo sarà scelto di concerto fra
iprimicittadinidellaprovincia di Gorizia.
Al momento sembra non
ci siano ancora nomi all’orizzonte, anche se da tempo circolano alcune voci che indicano quali possibili “papabili” alla presidenza di Iris l’ex
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sindacodi Cormòns, Claudio
Cucut e l’ex presidente del
consiglio comunale di Gorizia,FedericoPortelli.Èdifficile, però, in questo momento, indicare delle ipotesi, anche perché visti i cambiamenti avvenuti con le elezioni che hanno cambiato completamente gli assetti politico-amministrativi di Gorizia,dovehavintoilcentro-destra, con Ettore Romoli, ma
anchediCormòns,dov’èsalita al governo una coalizione
di sinistra, guidata da Luciano Patat, le eventuali scelte
sonotuttedaverificare.Bisogna peraltro ricordare che,
nell’ultimo rinnovo del cda
di Iris, con la riconferma di
Gutty,erastatadataun’impostazionepiùtecnicachepolitica all’esecutivo, alla luce
della complessità delle questioni che Iris deve gestire.
(p.a.)
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Messaggero Veneto Gorizia Cronaca
14 GIU 2007
pagina 2
Gherghetta: bisogna però ripartire da zero e trovare un accordo con la nuova amministrazione comunale
La Provincia disponibile a gestire
il centro di Ponte del Torrione
Un ostello, un campeggio e sale polifunzionali. È questo, in
sintesi, il progetto per la valorizzazione dell’edificio di via PontedelTorrionechelaProvinciavorrebberealizzare,dichiarandosi oggi disponibile a gestirlo, attraverso una concessione
gratuita da parte della Regione, per trasformarlo in un «centro
di aggregazione giovanile moderno e aperto, in armonia con la
progettazione provinciale».
Il presidente, Enrico Gherghetta,purmanifestandoquesta disponibilità, non cambia
però la sua posizione in merito al decreto dell’ente regionale che già gli assegnava la
gestione della struttura dov’è
attualmente ospitato il centro sociale autogestito e al
consenso per questa operazione espresso dal precedentesindaco,Vittorio Brancati, il
giorno
stesso
delleultimeelezioni comunali.
«Inmeritoaquest’ultimoattoassuntodaBrancati – rimarca
Gherghetta –,
pur essendo formalmente legittimo, ci ha messo in difficoltà, in quanto
espresso all’ultimo minuto,
cosa che ha creato un clima
non favorevole al nostro progetto, ragione per cui riteniamo corretto, istituzionalmente, ripartire da zero in un confronto con il Comune di Gorizia». In tal senso «per evitare
polemiche»,il presidenteela
giunta hanno ribadito «di
nonpoterriconoscereilparereespresso dal Comune», sottolineando quindi «l’inaccettabilità del decreto regionale
di cui sarà richiesta la revoca».Riassumendo, Gherghetta è disponibile a gestire il
complesso di via Ponte del
Torrione, ma ripartendo da
zeroeinaccordoconl’attuale
amministrazione comunale
di Gorizia. Una posizione che
però crea un caso nel caso visto che, a questo punto, non si
sa chi, fra Regione, Provincia
e Comune abbia oggi in carico la struttura, visto che il sin-
daco Romoli ha detto chiaro
e tondo che l’ente comunale
non c’entra più nulla. In ogni
caso Gherghetta conferma
che se la Provincia dovesse,
alla fine, gestire l’edificio
«l’idea non è quella di aprire
un nuovo centro sociale, ma
una cosa completamente diversa,uncentrodiaggregazione giovanile aperto e moderno, appunto, dove ci saranno in
comune, fra le
altre cose, anche spazi autogestitieunospazio con un marcato profilo di
auto-imprenditorialità aperto
a tutti». Tutto
ciò oltre all’ostello, al campeggio e alle sale polifunzionali. La giunta provinciale,
chehacondivisoall’unanimità la presa di posizione del
presidente,evidenzia quindi,
inmeritoaltrasferimentodella gestione della struttura,
che «non si tratterebbe di un
semplice passaggio di consegne fra enti, ma di un’azione
che rientrerebbe in un più
ampio progetto volto alla riqualificazione degli spazi da
dedicare ai giovani del luogo,
che si chiama “Giovani alla
frontiera” e che viene promosso dalla Provincia in collaborazione con la Regione e
il ministero delle politiche
giovanili».Lo stessoprogetto,
a detta del presidente Gherghetta«dovevaedevetrovare
ilconsensodelComunediGorizia e da un anno a questa
parte la Provincia ha dato all’amministrazione comunale
la sua disponibilità verbale e
scritta».
«Non dovrà essere
però un centro
sociale, ma un punto
di aggregazione
giovanile con ostello,
campeggio e altri spazi»
INTERROGAZIONE
Valenti: a tutta velocità
si è combinato
un bel pasticcio
Gaetano Valenti
Del “pasticcio” dell’edificio di via Ponte del Torrione
si parlerà nuovamente ancheinRegione. Ilconsigliere
di Forza Italia, Gaetano Valenti, ha infatti predisposto
un’interrogazione in cui, oltrea chiederechiarimentisu
quanto avvenuto, domanda
di conoscere gli orientamenti futuri della giunta regionale sulla struttura. «È incredibile quanto è successo – rimarca Valenti – con ben tre
enti di livelli diversi, guidati
dal centro-sinistra che impegnano le loro energie per salvare il centro sociale di via
Pontedel Torrione,temendo
chel’arrivodel centro-destra
e del sindaco Romoli possa
portare alla chiusura di questa esperienza. In fretta e furia trovano un accordo per
sbolognare la struttura alla
Provincia, con una velocità
mai vista prima su nessun altro problema. Pur essendo i
tre enti politicamente allineati,però,riesconocomunque
a fraintendersi fra loro, al
punto da combinare un “pasticciaccio” che non si sa come andrà a finire». (p.a.)
Patrizia Artico
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Apertura
14 GIU 2007
Messaggero Veneto Gorizia Cronaca
pagina 4
Vendita di prodotti agricoli
TerraAmica
sabato convegno
La vendita diretta dei prodottiagricolidiventatransnazionale, grazie a TerraAmica,
unaretedi40impreseagricole del Fvg e della Slovenia organizzatacon l’obiettivodi offrire al consumatore tutta la
freschezza e la qualità di prodottiappenacoltiotrasformati. Per presentare questa importante iniziativa, cofinanziata dall’Ue e dalla Regione,
si svolgerà sabato, dalle 9.30
all’albergo Alla Transalpina,
un convegno italo-sloveno
conl’esposizioneeladegustazione dei prodotti. Lo annuncia il presidente di Coldiretti
del Fvg Dimitri Zbogar, che
sarà anche uno dei relatori.
Allavori,coordinatidaldirettore di Coldiretti del Fvg Oliviero Della Picca, interverranno l’assessore Franco Iacop, i sindaci di Gorizia, Ettore Romoli, e di Nuova Gorizia, Mirko Brulc, il presidente della Provincia Enrico
Gherghetta, il direttore dell’Istituto per l’agricoltura di
Nuova Gorizia Branimir Radikon, Rolando Manfredini
della Coldiretti nazionale,
Edo Billa presidente di Federconsumatori del Fvg, Mario Gregari dell’Università di
Udine, Andrea Gregari del
Ciase-Coldiretti del Fvg, e
Srecko Horvat dell’Istituto
agricolo e forestale sloveno.
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Box
14 GIU 2007
Messaggero Veneto Nazionale Regione
pagina 9
PERSONALE
E scatta la mobilità
TRIESTE. È stato pubblicato
sull'edizione di ieri del Bollettino Ufficiale della Regione Friuli Vg, un bando rivolto al personale di ruolo dell'Amministrazione regionale, che avvia il percorso di mobilità collettiva volontaria per la copertura di 177
posti presso le Amministrazioni
provinciali.Sitratta-spiegauna
nota della Regione - del primo
bando di mobilità collettiva che
risponde agli indirizzi sulla devoluzione di compiti e funzioni
dallaRegionealleAutonomielocali e che è reso possibile dalla
recente sottoscrizione del contratto collettivo regionale di la-
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voro del comparto unico non dirigenti. Questo bando di mobilità collettiva, in base al Protocollo di intesa tra la Regione e le
ProvincedelFriuliVeneziaGiu-
lia, fa riferimento al trasferimentodirisorseumanenecessarie al funzionamento dei Centri
per l'impiego con la seguente
suddivisione: Provincia di Trieste20unità,ProvinciadiGorizia
23 unità, Provincia di Pordenone 54 unità, Provincia di Udine
80 unità. Il personale di ruolo
della Regione potrà presentare
ladomandadipartecipazioneallaproceduradimobilitàcollettiva entro il prossimo 3 luglio.
Breve
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RASSEGNA STAMPA - Provincia di Gorizia