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2-12-2010
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F A R M A M U S I C A
Opera in due atti
L’irriverente gruppo italiano capitanato da uno scanzonato Elio
ironizza su alcune situazioni che coinvolgono il farmacista
nella sua pratica quotidiana. Senza offesa
DI PAOLA CIMETTI
Recitativo
Il signor
Speziale
CLIENTE:
«Da due giorni ho questo mal di denti
che non vuole saperne di passare».
«Prenda intanto questo antinfiammatorio,
FARMACISTA:
ma le consiglio di rivolgersi a un dentista».
«Quanto pago?».
CLIENTE:
«Le faccio lo scontrino».
FARMACISTA:
«Grazie!».
CLIENTE:
CLIENTE e FARMACISTA:«Prego!».
CLIENTE e FARMACISTA:«Si figuri!».
TOSSICODIPENDENTE: «Un’insulina e un’acqua distillata!».
«Guardi giovane che non è il suo turno!».
CLIENTE:
TOSSICODIPENDENTE: «Faccio in un attimo e poi vado!».
«Che impudenza!».
CLIENTE:
TOSSICODIPENDENTE: «Mi dà cortesemente un’insulina?».
«Non pretenderà che cambi una banconota da cinquanta euro?».
FARMACISTA:
«Villanzone! Si metta in coda!».
CLIENTE:
Aria
TOSSICODIPENDENTE: «Sono un cliente come gli altri! E guarda un po’ che adesso
bisogna andare in giro con i soldi contati, è una vergogna!».
Un cliente
CLIENTE e FARMACISTA: «Che sfacciato, che maniere, che drogato! Vergogna! Vergogna!».
come gli altri TOSSICODIPENDENTE: «Voglio essere considerato un cliente come gli altri, un cliente
come gli altri...».
CLIENTE e FARMACISTA:«Vuole essere considerato proprio come gli altri, coi malanni,
coi problemi, con le sue necessità!».
TOSSICODIPENDENTE: «Sìssìssì, consideratemi un cliente come gli altri, coi malanni,
coi problemi, con le mie necessità».
CLIENTE, FARMACISTA
E TOSSICODIPENDENTE: «Vergogna! Vergogna! Vergogna!».
Andante
maestoso
L’uomo moderno è nervosetto. La vita media s’è allungata. L’uomo moderno passa
più tempo nervosetto, nel letto. La medicina per ballare, la medicina per gli approcci,
la medicina per invitarti a casa mia, nel letto.
Allegretto
Farmacista, tu, farmacia di turno, lucri sul nervoso, lucri notte e giorno. Farmacista tu,
farmacia.
Andante
sostenuto
L’uomo moderno non ha pace; arrivano i dianetici e pescano i babbioni, i testimoni ne
pescano a milioni: sono le sette.
Allegro
Farmacista, tu, farmacia di turno, lucri sul nervoso, lucri notte e giorno. Dammi la vitamina, la pasta dentifricia, lo shampo a prezzo elevato, dammi lo spazzolino, il balsamo di tigre e un pacchetto di questi. L’uomo moderno è plagiabile, lo dicono le statistiche...
(Farmacista, da Craccracriccrecr, Elio e le Storie Tese, 1999)
72 puntoeffe
Il gruppo
La “musica per sognare” degli Elio e le
Storie Tese, sperimentale e d’avanguardia, a volte definita riduttivamente demenziale, nasce dal connubio tra ottimi
musicisti e il frontman eclettico e spavaldo Elio, al secolo Stefano Belisari, ingegnere diplomato in flauto traverso.
Apprezzati dal 1980, anno della loro formazione, sono passati dalle storiche esibizioni nei celebri locali milanesi Magia
music meeting e Zelig, alla radio, al cinema, passando (indenni e vincitori morali)
attraverso il Festival di Sanremo nel 1996,
con un’ascesa mediatica notevole.
Il disco
Personaggi e interpreti:
CLIENTE: Elena Rossi (soprano)
FARMACISTA: Massimo Gagliardo
(baritono)
TOSSICODIPENDENTE: Simone Alberghini
(basso)
MUSICA: Renato Tinca
LIBRETTO: Elio
Craccracriccrecr è un album del 1999 di
Elio e le Storie Tese, dedicato a Feiez,
alias Paolo Panigada, polistrumentista
italiano in forza al gruppo scomparso
durante la lavorazione. Il disco si ispira
e omaggia buona parte della musica internazionale e italiana, da Beatles, Rolling Stones e Bob Dylan, passando per
AC/DC, Queen, Pink Floyd, Deep Purple
e, ancora, i nostrani Alberto Fortis, Nico
Fidenco e Gioacchino Rossini.
Una curiosità? Farmacista è la prima
canzone italiana aggiornata all’euro,
ancora prima della sua circolazione.
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