Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21599 Camera dei Deputati - AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 459. 1998 Allegato B ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO INDICE PAG. 21607 Interpellanza urgente Rossi Edo 5-05544 (ex articolo 13S-bis Molgora 5-05545 21607 Molgora 5-05546 21608 Delmastro Delle Vedove 5-05547 21608 Gnaga 5-05548 21608 Barrai 5-05549 21611 Barrai 5-05550 21611 Valpiana 5-05551 21611 Delmastro Delle Vedove 5-05552 21612 Delmastro Delle Vedove 5-05553 21613 Tosolini 5-05554 21613 Scajola 5-05555 21613 del regolamento): Grimaldi 2-01518 21601 Interrogazioni a risposta orale: Delmastro Delle Vedove 3-03188 21602 Delmastro Delle Vedove 3-03189 21602 Delmastro Delle Vedove 3-03190 21602 Lo Presti 3-03191 21602 Delmastro Delle Vedove 3-03192 21603 Interrogazioni a risposta in Commissione: Interrogazioni a risposta scritta: Stradella 5-05537 21604 Boato 5-05538 21604 Bielli 4-21342 21615 Cossutta Maura 5-05539 21604 Anedda 4-21343 21615 Matranga 5-05540 21605 Valpiana 4-21344 21616 Muzio 5-05541 21605 Valpiana 4-21345 21617 Stradella 5-05542 21606 Apolloni 4-21346 21617 Delmastro Delle Vedove 5-05543 21606 Gazzilli 4-21347 21618 N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca a n c h e le risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza. Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21600 Camera dei Deputati - AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 1998 PAG. PAG. Boghetta .. 4 -21348 21618 Grimaldi .. 4-21363 21626 Gasperoni .. 4 •21349 21619 Pasetto .. 4-21364 21626 ... .. 4 -21350 21619 Morselli .. 4-21365 21627 .. 4 -21351 21619 Delmastro Delle Vedove .. .. 4-21366 21629 .. 4-21367 21629 Delmastro Delle Vedove Dussin Luciano Morselli .. 4 -21352 21621 Cangemi Apolloni .. 4 -21353 21621 Gramazio .. 4-21368 21630 Gramazio .. 4 -21354 21622 Scalia .. 4-21369 21631 Molinari .. 4--21355 21622 Procacci .. 4-21370 21633 Galletti .. 4-21371 21633 Molgora .. 4-21372 21634 4-21373 21634 Abbate .. 4 •21356 21622 Gramazio .. 4-•21357 21623 Ortolano .. 4-•21358 21624 Aloisio .. 4- 21359 21624 Molgora .. 4--21360 21625 Morselli .. 4- 21361 21625 Angelici .. 4- 21362 21626 Barrai .. Leone .. 4-21374 21635 Molgora .. 4-21375 21636 Gramazio .. 4-21376 21636 ERRATA CORRIGE 21637 4 Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21601 AI RESOCONTI — INTERPELLANZA URGENTE (ex articolo 138-bis del regolamento) I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri e i Ministri dell'industria, del commercio e Camera dei Deputati SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 1998 dell'artigianato e del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, per sapere se risulti al Governo italiano che la Francia ha chiesto ed ottenuto che la data di prima attuazione della direttiva della Unione europea 96/92, prevista per il 19 febbraio 1999, sia prorogata di un anno. (2-01518) « Grimaldi, Nesi Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21602 - AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 20 INTERROGAZIONI Camera dei Deputati DICEMBRE 1998 DELMASTRO DELLE VEDOVE e FINO. — Al Ministro delle finanze. — Per sapere — premesso che: A RISPOSTA ORALE DELMASTRO DELLE VEDOVE. - Al Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato. — Per sapere - premesso che: il censimento intermedio dell'industria e dei servizi effettuato dall'Istat e riferito al 31 dicembre 1996 evidenzia una forte crescita delle piccole imprese; 3.300.000 aziende, pari al 95 per cento del totale, hanno meno di dieci addetti; rispetto al 1991, anno del precedente censimento Istat, la dimensione dell'impresa è ulteriormente diminuita; Spalanzani della Confartigianato ha giustamente richiesto maggiore attenzione per le piccole imprese — : quale chiave di lettura dia di questo fenomeno, in apparente controtendenza rispetto alle gigantesche sfide lanciate dalla mondializzazione dei mercati e per sapere quali conseguenze avrà tale fenomeno per le politiche governative in favore delle attività produttive. (3-03188) DELMASTRO DELLE VEDOVE. - Al Ministro delle finanze. — Per sapere premesso che: secondo il CER (Centro Europa Ricerche) l'imponibile evaso nel 1993 ammonterebbe alla cifra astronomica di 350 mila miliardi di lire; la vittoria del contribuente nei confronti del fisco nell'ambito del processo tributario, spesso comporta la condanna alla rifusione delle spese processuali; l'amministrazione finanziaria, per ragioni ignote, non dà esecuzione alle sentenze ritenendo normale che lo Stato sia inadempiente rispetto alle giudiziali pronunce; tale atteggiamento - letteralmente inqualificabile - contribuisca, se possibile, ad avvelenare ulteriormente il clima fra contribuente e fisco — : se non ritenga assolutamente doveroso dare urgenti disposizioni affinché l'amministrazione finanziaria provveda a dare spontanea ed immediata esecuzione alle pronunce esecutive delle commissioni tributarie. (3-03190) LO PRESTI, FOTI e FRAGALÀ. - Al Presidente del Consiglio dei ministri ed ai Ministri di grazia e giustizia, dell'interno e della difesa. — Per sapere - premesso che: voci insistenti, raccolte anche da alcuni organi di informazione, danno per imminente la partenza del leader curdo del Pkk Ocalan che si appresta a lasciare il nostro paese per una destinazione ancora sconosciuta; tuttavia da fonti non ufficiali gli interroganti sono venuti a conoscenza che il curdo Ocalan ha già lasciato il nostro paese ed avrebbe trovato rifugio in Libia - : se tale circostanza risponda a verità; il Ministro delle finanze (cfr. // Mesin caso affermativo, chi abbia trattato saggero 19 dicembre 1998, pagina 15) ha confermato la stima effettuata dal CER — : con il governo libico il trasferimento di Ocalan in quel paese; quali siano nel dettaglio i percorsi statistici secondo i quali godrebbe di atquali siano le condizioni offerte tendibilità l'ammontare della cifra di im- dal nostro Governo e quelle imposte ponibile evaso. (3-03189) dai libici. (3-03191) Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21603 AI RESOCONTI — DELMASTRO DELLE VEDOVE e FINO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri — Per sapere - premesso che: il Presidente del Consiglio dei ministri, mostrando commendevole sensibilità, in data 19 dicembre 1998 ha visitato le zone marchigiane ed umbre colpite dal terremoto; forse indulgendo a tentazioni demagogiche proprie di un leader di partito più che di un Presidente del Consiglio, l'onorevole D'Alema si è così espresso: « Il paese è nelle mani di una classe dirigente nuova, molto diversa da quella che c'è stata per troppi anni » (cfr. L'Unità 20 dicembre 1998, pagina 11); il Presidente del Consiglio dei ministri ha altresì affermato che, in relazione al terremoto che ha colpito più di un anno fa Umbria e Marche, « lo Stato ha funzionato » promettendo altresì che « entro pochi mesi » le 25 mila persone che vivono in affitto e soprattutto le 10 mila persone che ancora vivono nei containers potranno tornare a vita normale; le promesse rivolte a coloro che vivono il dramma indicibile dei terremotati Camera dei Deputati SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 1998 contengono l'imperativo, morale prima che politico, di rispetto rigoroso degli impegni; il sottosegretario Barberi, facente parte, della « nuova classe dirigente » incaricata dal Presidente del Consiglio, aveva già assicurato l'impegno di sistemare degnamente le popolazioni colpite dal terremoto « entro pochi mesi », impegno non mantenuto secondo lo schema classico degli impegni assunti dalla « vecchia classe dirigente » — : in che senso abbia potuto affermare che lo Stato ha funzionato quando, ad oltre un anno di distanza, più di 10 mila persone continuano a vivere stipate nei containers) quali siano le ragioni per le quali le popolazioni non siano state sottratte dai containers entro pochi mesi così come era stato formalmente promesso, pur facendo parte il sottosegretario Barberi della nuova classe dirigente; se non si ritenga di dover perfezionare l'impegno assunto il 19 dicembre 1998 indicando con precisione il periodo entro il quale le famiglie ammassate nei containers potranno avere a disposizione decorose unità abitative. (3-03192) Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21604 - AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 20 INTERROGAZIONI A RISPOSTA I N COMMISSIONE STRADELLA. - Al Ministro dell'ambiente. — Per sapere - premesso che: nel 1993 la scuola materna statale « Don Facibeni » di Montecatini Terme risultava tra le 40 vincenti del concorso nazionale « Progetta unTtalia migliore » promosso dal servizio Conservazione natura del ministero dell'ambiente; da ben 5 anni la scuola è in attesa della corresponsione del premio consistente in un finanziamento di lire 19.250.000; Camera dei Deputati DICEMBRE 1998 a prescindere dagli aspetti giudiziari della vicenda che riguarda il detenuto Sergio Sordo, su cui sta indagando la procura della Repubblica presso il tribunale di Trento, di quali informazioni disponga sulle sue condizioni di detenzione nella casa circondariale di Trento e sulle sue condizioni di salute, soprattutto per quanto riguarda la perdita della vista; quali iniziative intenda assumere, per quanto di propria competenza, per intervenire tempestivamente, in modo da evitare la perdita della vista al detenuto Sergio Sordo e in modo da assicurare i necessari interventi specialistici, pur in permanenza dello stato di custodia cautelare, presso un'adeguata struttura ospedaliera. (5-05538) il ministero nel 1997 assicurava la disponibilità dei fondi necessari al pagamento; MAURA COSSUTTA. - Ai Ministri della sanità e dell'interno. — Per sapere - premesso che: il 7 aprile 1998 tali fondi sarebbero inspiegabilmente caduti in perenzione; nel mese di luglio del 1998 l'ingegner Sergio Florio, direttore generale della Asl n. 2 « Pentria » di Isernia, si è dimesso dall'incarico; di recente il ministero dell'ambiente ha bandito un nuovo concorso riservato alle scuole senza avere prima provveduto all'assegnazione dei premi già attribuiti - : come ritenga di agire per garantire e accreditare finalmente la somma di cui sopra ai legittimi aventi diritto. (5-05537) BOATO. — Al Ministro di grazia e giustizia. — Per sapere — premesso che: si trova detenuto in custodia cautelare nella casa circondariale di via Pilati a Trento il signor Sergio Sordo; secondo testimonianze di familiari e conoscenti, le condizioni fisiche del detenuto Sergio Sordo sarebbero assai precarie e in rapido peggioramento; in particolare, il detenuto Sordo starebbe perdendo integralmente la vista, oltre ad essere soggetto ad una rapida perdita di peso - : successivamente alle dimissioni rassegnate dall'ingegner Sergio Florio, si è venuta a creare una controversia giudiziaria tra il direttore amministrativo ed il direttore sanitario della stessa Asl n. 2 sulla titolarità allo svolgimento delle funzioni di direttore generale compromettendo, con tale situazione di conflittualità interna, il buon funzionamento dell'azienda, sia sotto il profilo amministrativo-gestionale, sia sotto quello dell'assetto aziendale complessivo; la giunta regionale del Molise, ritenendo necessario sbloccare urgentemente la situazione amministrativa venutasi a creare presso l'Asl n. 2 « Pentria » di Isernia al fine di ripristinare la funzionalità amministrativa e la certezza giuridico-istituzionale, deliberava, con atto n. 1867/ 1998 del 23 novembre 1998 (nomina Commissario straordinario Asl 2 « Pentria » di Isernia), di nominare in sostituzione del dimissionario direttore generale, un Com- Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21605 AI RESOCONTI — missario straordinario nella persona del dottor Pietro Carugno, da mantenere in carica fino alla nomina del nuovo direttore generale e per un periodo massimo di due mesi a partire dalla data di assunzione delle funzioni; la nomina di commissari straordinari di Asl può essere effettuata solo in caso di impossibilità reale e materiale a procedere alla nomina di un nuovo direttore generale e in tale condizione, secondo quanto previsto dalla normativa, le funzioni di direttore generale possono essere esercitate dai vicari, senza alcun compenso economico aggiuntivo; Camera dei Deputati SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 1998 guardia del territorio, svolta dai « Vespri Siciliani », nel periodo in cui sono stati impiegati in Sicilia; bisogna purtroppo constatare che permangono organizzazioni mafiose, che comportano una continua minaccia per il popolo siciliano in particolare; il ritiro dei « Vespri Siciliani » dall'isola può essere interpretato dalle organizzazioni criminali come un segno di debolezza dello Stato, e dalla popolazione come un segnale di abbandono; se non ritenga utile rivedere la decila nomina del Commissario straordisione di ritiro dell'esercito, finora eccelnario effettuata dalla giunta regionale del lentemente preposto al controllo del terMolise è costata alle casse regionali, già per ritorio, per far sì che tra il popolo siciliano i primi due mesi, oltre 63 milioni di lire — : ritorni la sicurezza di essere adeguatase non ritenga opportuno verificare le mente tutelato dallo Stato. (5-05540) procedure adottate dalla giunta regionale del Molise in conseguenza delle dimissioni rassegnate dal direttore generale della Asl n. 2 « Pentria » di Isernia e, in particolare, MUZIO. — Al Ministro per le politiche la legittimità della nomina a svolgere le agricole. — Per sapere — premesso che: funzioni di Commissario straordinario conferita al dottor Pietro Carugno; risulta che presso la Commissione euse non ritenga opportuno segnalare il ropea sulla viticoltura dell'Unione europea caso alla procura regionale della Corte dei sia in discussione una proposta presentata conti del Molise al fine di verificare la dal Presidente Fischler, con la quale si regolarità e la legittimità, sotto il profilo prevede la legalizzazione della vinificaamministativo-contabile, della nomina del zione dei mosti provenienti da paesi terzi Commissario straordinario della Asl 2 che consentirebbe di farli passare per pro« Pentria » di Isernia effettuata con la de- duzioni comunitarie; libera della giunta regionale del Molise questo comporterebbe la possibilità n. 1867 del 23 novembre 1998; del taglio tra vini provenienti da tutto il quali iniziative intenda intraprendere mondo e vini nazionali e la messa in al fine di ripristinare lo stato di diritto vendita del prodotto come vino italiano di violato provvedendo, immediatamente, a qualità; si tratta in pratica dell'utilizzo del procedere alla nomina di sostituti del disaccarosio per fare vino da vendere poi in missionario direttore generale della Asl Europa; n. 2 « Pentria » di Isernia nelle persone dei vicari, come previsto specificatamente tale proposta è un pericolo per la dalla normativa vigente in materia. viticoltura dei nostri paesi soprattutto dal (5-05539) punto di vista dell'originalità e della qualità; MATRANGA. — Ai Ministri dell'interno e della difesa. — Per sapere - premesso che: sarebbero enormemente danneggiate non sembra che possano sussistere le zone collinari e aride dove altre produdubbi circa l'importante opera di salva- zioni non sarebbero altrettanto redditizie, Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21606 AI RESOCONTI — distruggendone così definitivamente la capacità competitiva laddove si prevede l'utilizzo del saccarosio; è indispensabile vigilare per la salvaguardia delle produzioni tipiche di paesi appartenenti alla Comunità, in quanto costituiscono un patrimonio di valore storico-culturale-tradizionale che deve rimanere incontaminato — : quale posizione intenda assumere in sede comunitaria e se non ritenga opportuno intervenire contro la proposta Fischler affinché il patrimonio vitivinicolo italiano di qualità venga tutelato quale enorme ricchezza di tutto il nostro paese. (5-05541) STRADELLA, SCARPA BONAZZA BUORA, ROSSO, GALATI, FOTI, BERRUTI, POSSA, DONATO BRUNO, VALDUCCI, ASCIERTO, NICCOLINI, FRANZ, MARTINAT, BERTUCCI, PÁROLI, ARMOSINO, PEZZOLI, VIALE, CIMADORO, CUCCÙ, ALESSANDRO RUBINO, DI COMITE, GASTALDI, VINCENZO BIANCHI, TARDITI, SAPONARA, PIVA, DELMASTRO DELLE VEDOVE, CONTENTO e ARMANI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere — premesso che: si discute da troppi anni sul progetto Mose, ovvero il sistema di dighe mobili portato alla fase di progettazione e sperimentazione dal Consorzio Venezia Nuova, che sarebbe in grado di proteggere Venezia dalle « acque alte » che provocano danni diretti assai cospicui a cui si sommano danni non quantificabili, inferti al patrimonio artistico-monumentale, ma che soprattutto aggravano in modo decisivo il disagio della vita quotidiana; la giunta Cacciari è quantomeno tiepida sul problema sia perché condizionata dai verdi, ostili a tale progetto, sia perché preferisce spendere i grandi stanziamenti che Venezia riceve per opere minori, ma più immediate e parcellizzate e quindi con maggiore rendimento politico; Camera dei Deputati SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 1998 è da ricordare che un precedente Governo su richiesta del comune di Venezia nella persona del Ministro Baratta, nel 1995, nominò un collegio di cinque grandi esperti internazionali di chiara fama accademica che conclusero i lavori con un autorevole, motivato e nettamente positivo parere nei confronti del Mose; il Consiglio superiore dei lavori pubblici ha espresso parere favorevole sul progetto Mose nel 1994; la Commissione di verifica dell'impatto ambientale nominata dal Ministro Ronchi, che ha espresso parere negativo sul progetto, è composta da persone troppo contigue all'orientamento del Ministro, di livello certamente non paragonabile a quello degli esperti componenti il Collegio internazionale. La presidente professoressa Vittadini, associata alla facoltà di architettura della Ca' Foscari, è stata candidata per le liste Verdi al Senato, la professoressa Zitelli è stata responsabile ambientale di partito a Venezia, il dottor Giacomini ha svolto una tesi il cui relatore era il leader dei Verdi veneziani Stefano Boato e correlatrice la predetta professoressa Vittadini, il che ovviamente determina dubbi circa l'equanimità del pronunciamento negativo della Commissione medesima — : come si intenda operare per la effettiva e tempestiva salvaguardia di Venezia, abbandonando una volta per tutte gli incomprensibili ed inammissibili condizionamenti di parte, dando il via alla fase attuativa prima che la situazione diventi irrecuperabile. (5-05542) DELMASTRO DELLE VEDOVE e FINO. — Al Ministro di grazia e giustizia. — Per sapere — premesso che: continuano a tenere la prima pagina dei giornali nazionali le attività del pool milanese di « Mani Pulite »; il procuratore capo dottor Francesco Saverio Borrelli continua a svolgere, con presenzialismo degno di migliore causa, il ruolo « politico » che si è autoassegnato; Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21607 AI RESOCONTI — è possibile e decisamente opportuno valutare, con il criterio del « controllo di qualità », il lavoro svolto in sei anni di intensissima attività, in relazione ai procedimenti direttamente o indirettamente connessi a Tangentopoli - : quali siano le cifre aggiornate, con riferimento a Tangentopoli, relative al numero delle persone iscritte nel registro generale notizie di reato da parte della procura della Repubblica milanese; al numero dei procedimenti esauritisi con provvedimento di archiviazione; al numero degli imputati prosciolti dal GIP ed al numero degli imputati rinviati a giudizio; al numero degli imputati assolti nei vari gradi di giudizio ed al numero degli imputati condannati con sentenza definitiva; al numero degli imputati arrestati nel corso delle indagini preliminari con relativa indicazione dell'esito dei corrispondenti procedimenti; alle somme recuperate attraverso i procedimenti suddetti e relative alle responsabilità accertate o confessate; all'esito dei sequestri di danaro o di beni degli indagati nei procedimenti di « Tangentopoli »; al costo, nelle sue componenti straordinarie, sopportato dall'erario per le attività della procura della Repubblica milanese, sempre in relazione a « Tangentopoli ». (5-05543) EDO ROSSI e GIORDANO. - Al Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato. — Per sapere - premesso che: in data 9 dicembre 1998 l'Enel ha emesso un provvedimento disciplinare di licenziamento nei confronti del suo dipendente Marcello Martini addetto al cantiere di Soverzene (Belluno); tale grave provvedimento è stato tra l'altro inflitto senza considerare la sua qualifica di « delegato sindacale » con la seguente motivazione: « aver diffuso tramite un giornale locale Corriere delle Alpi del 7 settembre 1998 notizie dal contenuto falso e atte a provocare ingiustificato allarme sociale »; Camera dei Deputati SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 1998 il signor Martini, vicesindaco di Claut, comune situato sul versante friulano del Vajont, ha espresso in quella veste come del resto hanno fatto altri amministratori pubblici, critiche ad un progetto dell'Enel, tendente a sperimentare l'eliminazione della guardania delle dighe; che tali critiche movevano dalla necessità di mantenere in quell'area dopo il disastro del Vajont il massimo di sicurezza possibile, ma soprattutto dal rispetto di quanto prevede il decreto del Presidente della Repubblica n. 1363 del 1959 ancora in vigore come legge dello Stato a cui anche l'Enel deve attenersi il quale, impone l'obbligo della sorveglianza vista su ogni singola diga 24 ore su 24; nell'avanzare tali critiche si è avvalso di un diritto costituzionalmente riconosciuto motivando pubblicamente tramite giornale il suo dissenso e la sua preoccupazione per tale esperimento che minaccia la sicurezza e gli interessi dei lavoratori e delle popolazioni e vivono nelle vicinanze delle dighe stesse — : se sia a conoscenza di tale grave fatto riguardante l'Enel, un'impresa cioè totalmente pubblica che più di altre ha il dovere del pieno rispetto delle leggi e dei diritti previsti dalla nostra Costituzione; se e come intenda intervenire affinché sia immediatamente revocato tale ingiustificato provvedimento ripristinando per tale via una indispensabile condizione per l'affermazione del diritto. (5-05544) MOLGORA. — Al Ministro delle finanze. — Per sapere — premesso che: il dipartimento delle entrate sezione staccata di Brescia sta effettuando rimborsi IRPEF, ILOR, addizionale ILOR relativi all'anno 1987; causa la scarsità di fondi stanziati da Roma, i rimborsi avvengono soltanto in linea capitale e, quindi, senza interessi — : Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21608 AI RESOCONTI — se il Ministro interrogato non ritenga necessario integrare i fondi affinché venga effettuato il giusto rimborso comprensivo di interessi; quale sia lo stato di aggiornamento dei rimborsi nei vari dipartimenti delle entrate; per quale motivo si proceda al rimborso di imposte recenti come l'eurotassa e non si provveda al regolare rimborso di crediti di più di 10 anni fa. (5-05545) MOLGORA, BAGLIANI e BALLAMAN. — Al Ministro delle finanze. — Per sapere - premesso che: i professionisti potranno inviare telemáticamente le dichiarazioni dei redditi al ministero delle finanze; non tutti i professionisti potranno disporre dell'attrezzatura idonea —: quali siano le modalità alternative di consegna delle dichiarazioni dei redditi da parte dei professionisti e dei privati. (5-05546) DELMASTRO DELLE VEDOVE e FINO. — Al Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato. — Per sapere - premesso che: l'era della globalizzazione e l'estrema facilità di collocare gli investimenti produttivi all'estero pongono i Paesi industrializzati nella condizione di dover affrontare politiche ed attività finalizzate al mantenimento delle attività manufatturiere e commerciali sul proprio territorio, nel contempo sviluppando iniziative di attrazione di capitali stranieri per nuovi investimenti; fra i Paesi europei certamente la Francia manifesta un invidiabile ed efficace dinamismo; in particolare è stato insediato un dipartimento specializzato nello scrutare i movimenti degli investimenti internazio- Camera dei Deputati SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 1998 nali per sapere, prima degli altri Paesi, quando un'impresa decide di investire in Europa; nel solo 1997 società non francesi hanno creato in Francia 27 mila posti di lavoro, mentre ormai operano ben quattromila imprese a capitale maggioritario straniero; in tal modo la Francia affronta con organicità ed efficacia il problema della forte concorrenza dei Paesi dell'Est europeo e dell'Asia (capaci di offrire mano d'opera a costi bassissimi), puntando sulla individuazione e sulla offerta di altri « fattori di convenienza » i più significativi dei quali sono i servizi, le grandi infrastrutture ed una pubblica amministrazione snella, collaborativa ed efficiente; non pare di poter intravedere, da parte del Governo italiano, iniziative organiche in tal senso, sì che forte è l'abbandono, nel nord-est e nel nord-ovest, di imprese italiane mentre episodica appare l'attrattiva di investimenti stranieri che, soprattutto nel Mezzogiorno, potrebbero tangibilmente contribuire al contenimento della devastante tragedia della disoccupazione - : se non ritenga di dovere senza indugio promuovere la costituzione di una « agenzia » che, al pari di quella francese, sia in grado di contenere l'esodo delle imprese italiane e soprattutto di attrarre capitali di investimento stranieri. (5-05547) GNAGA e PAOLO COLOMBO. - Al Ministro della difesa. — Per sapere - premesso che: in data 7 novembre 1997 è notificata - a mezzo del servizio postale - al signor Roberto Moscatelli, nato a Cantù (Como) il 17 gennaio 1968 ed ivi residente in Via Monviso n. 11, numero di matricola 022680003495, la cartolina precetto n. 366 emessa dal ministero della difesa in data 3 Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21609 AI RESOCONTI — novembre 1997 per la data dell'I 1 dicembre 1997 con destinazione Battaglione Edolo di Merano (Bolzano); precedentemente a tale cartolina il Moscatelli aveva già provveduto - sua sponte - a richiedere nuovi accertamenti sanitari al distretto militare di Como, compilando - a tal fine - una istanza prestampata; contro la chiamata alla leva è stato presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale della Lombardia-Milano per l'annullamento, previa sospensiva, della suddetta cartolina per violazione di legge sotto il profilo: 1. dell'articolo 1, comma 110 della legge 23 dicembre 1996, n. 662 (provvedimento collegato alla legge finanziaria per il 1999); 2. dell'articolo 100 del decreto del Presidente della Repubblica 14 febbraio 1996, n. 237 e successive collegate; 3. degli articoli 1 e 2 del decreto ministeriale 17 marzo 1997 (in Gazzetta Ufficiale del 12 giugno 1997, n. 135); 4. dell'eccesso di potere e dell'illogicità manifesta e del difetto di istruttoria relativamente al minore indice di idoneità somatico-funzionale o psico-attitudinale ex decreto ministeriale del 29 novembre 1995 (approvazione del nuovo elenco delle imperfezioni e delle infermità che sono causa di non idoneità al servizio militare); all'udienza del 3 dicembre 1997 avanti alla prima Sezione del Tar di Milano è stato discusso il ricorso presentato nell'interesse del Moscatelli; con ordinanza n. 4141 del registro ordinanze, recante la stessa data dell'udienza, il Tar, « ...ritenuto che, ai fini del decidere, appare necessario acquisire documentati chiarimenti sui fatti di causa; ritenuto che nelle more dell'acquisizione istruttoria, la formulata domanda cautelare debba essere temporaneamente accolta; P.Q.M. 1) Ordina alla resistente Amministrazione di depositare gli anzidetti chiarimenti entro il 30 gennaio 1998 e rinvia la trattazione della causa alla successiva camera di consiglio che terrà la competente Sezione III di questo Tar; 2) Accoglie fino a tale Camera di Consiglio la formulata domanda cautelare »; Camera dei Deputati SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 1998 in data 9 dicembre 1997 è stata notificata al ministero della difesa in persona del Ministro prò tempore domiciliato ope legis presso l'Avvocatura distrettuale dello Stato, la sopra indicata ordinanza; in data 10 dicembre 1997 è stata trasmessa via fax al maresciallo Calcagno del distretto militare di Como, ufficio reclutamento una comunicazione relativa alla mancata presentazione del Moscatelli presso il Battaglione Edolo per la data dell'11 dicembre 1997; contestualmente alla presentazione del ricorso al Tar di Milano è stata altresì inviata in data 27 novembre 1997 e ricevuta in data 2 dicembre 1997, attraverso raccomandata a.r., istanza di dispensa ai sensi dell'articolo 100 del decreto del Presidente della Repubblica 14 febbraio 1964, n. 237 al ministero della difesa, direzione generale della leva, reclutamento obbligatorio militarizzazione mobilizzazione civile e corpi ausiliari, 4 divisione Recl. E.A. di Roma ed al distretto militare di Como, ufficio reclutamento per motivi sia di ordine lavorativo sia di ordine sanitario; a in data 27 gennaio 1998 sono stati notificati al ministero della difesa, elettivamente domiciliato ex lege presso l'Avvocatura distrettuale dello Stato in Milano, in persona del Ministro prò tempore, i motivi aggiunti nel ricorso n. 5545797 in relazione al provvedimento notificato al Moscatelli in data 29 novembre 1997 con il quale veniva rigettata l'istanza presentata, medio tempore, dal Moscatelli e tesa ad ottenere nuovi accertamenti sanitari; in data 2 febbraio 1998 è stata inviata un'ulteriore istanza di dispensa ai sensi dell'articolo 100 del decreto del Presidente della Repubblica 14 febbraio 1964, n. 237 al distretto militare di Como, ufficio reclutamento, con aggiunta di nuovi documenti; nelle more e, soprattutto, alla luce dell'ordinanza del Tar di Milano, il distretto militare di Como ha notificato al Moscatelli il cambiamento di destinazione: dal Battaglione Edolo in Merano (Bolzano) Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21610 AI RESOCONTI — al 2 6 Reggimento « Bergamo » in Diano Castello (Imperia) per successiva assegnazione ad un ente di stanza in Solbiate Olona (Varese); a nella Camera di Consiglio del 12 febbraio 1998 la Sezione III del Tar di Milano ha reso la seguente ordinanza (n. 463/98 Registro Ordinanze): « ...Vista la documentazione depositata dairAmministrazione e visti i motivi formulati dal ricorrente; Considerato che la diversa destinazione a cui il ricorrente è stato assegnato fa venir meno il primo motivo di censura e che il riferimento alla sua attività professionale non rileva, non avendo formato oggetto di specifiche istanze alPamministrazione; Ritenuto peraltro che il ricorso non appare privo di fumus nella parte in cui censura la mancata sottoposizione dell'interessato a nuova visita sanitaria, per verificare l'idoneità al servizio militare prima dell'incorporamento; Ritenuto che sussistono gli estremi previsti dall'articolo 21, ultimo comma della legge 6 dicembre 1971, n. 1034 P.Q.M. Accoglie la suindicata domanda incidentale di sospensione, nel senso di cui in motivazione »; in data successiva al 12 febbraio 1998 l'ufficio reclutamento - sezione dispense del distretto militare di Como ha comunicato al Moscatelli - tramite la stazione dei carabinieri di Cantù - l'avvenuta trasmissione al ministero della difesa dell'istanza di dispensa dal compiere la ferma di leva; con tale comunicazione è stato altresì indicato che l'adozione del provvedimento finale da parte del ministero della difesa doveva avvenire entro 12 mesi dal giorno di presentazione; in data 8 ottobre 1998 il Moscatelli è stato invitato dal distretto militare di Como a presentarsi il giorno 13 ottobre 1998 alle ore 9, presso l'ufficio del dirigente sanitario per nuovi accertamenti sanitari; veniva quindi visitato presso l'Ospedale Militare di Baggio (Milano); alla luce degli accertamenti svolti, il Moscatelli veniva declassato al livello C3 e Camera dei Deputati SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 1998 dichiarato inabile a prestare il servizio militare per un periodo di 180 giorni; in data 17 novembre 1998 il ministero della difesa, direzione generale della leva, reclutamento obbligatorio militarizzazione mobilizzazione civile e corpi ausiliari, 4 Divisione Recl. E.A. di Roma notificava il decreto n. LEV/ 427930/REA/4 datato 2 novembre 1998 di irricevibilità della istanza di dispensa prodotta in data 3 febbraio 1998, in quanto tale domanda sarebbe stata prodotta oltre i termini stabiliti dal manifesto di chiamata alle armi in vigore: 31 dicembre 1997 (doc. n. 13) -: a se risulti che i competenti uffici del ministero della difesa abbiano omesso di considerare la prima istanza di dispensa inviata in data 27 novembre 1997 e ricevuta in data 2 dicembre 1997, per dimenticanza dato che risulta incomprensibile la motivazione indicata nel decreto n. LEV/427930/REA/4 datato 2 novembre 1998; se perciò il termine di un anno indicato nella comunicazione del 12 febbraio 1998 non debba considerarsi già trascorso, perché decorso dal giorno della presentazione, così come espressamente segnalato dal distretto militare di Como; per quale motivo, dopo più di un anno di tempo, l'ospedale Militare di Baggio adotti un provvedimento alquanto interlocutorio e dilatorio, che non fornisce elementi di certezza per il signor Moscatelli tenuto conto che questa persona, ingegnere di 31 anni, socio di una s.r.l. con importanti responsabilità operative, con gravi problemi fisici già accertati ed ancora da accertare, attenda dalla data del 7 novembre 1997 una risposta definitiva e che, per tale risposta, debba attendere almeno ulteriori sei mesi; se infine, per risolvere la questione esposta e ristabilire certezza degli obblighi e dei diritti di un cittadino, non si ritenga opportuno decretare la dispensa dal compimento della ferma di leva. (5-05548) Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21611 AI RESOCONTI — BARRAL. — Ai Ministri dell'industria, del commercio e dell'artigianato e del lavoro e della previdenza sociale. — Per sapere premesso che: il Maglificio Gallo, importante industria presente a Mortara da ben 102 anni, è stata recentemente messa in liquidazione; dalle notizie apparse sulla stampa locale sembra che la decisione di mettere in liquidazione la società sia stata presa improvvisamente dai vertici aziendali, i quali non hanno potuto operare una ristrutturazione a causa dell'irreversibile crisi aziendale causata dal crollo dei mercati orientali e dall'insufficiente capacità economico-finanziaria dell'azienda di fronteggiare i competitori internazionali; dalle accennate notizie giornalistiche risulta che la decisione di liquidare la società sia giunta inaspettata alle maestranze, dato che non è stata data alcuna preventiva comunicazione alle organizzazioni sindacali e che nell'anno in corso sia stata messa in atto un'unica procedura di mobilità - : se le notizie riportate dalla stampa corrispondano a verità; quali siano le valutazioni circa la situazione venutasi a creare; se e quali azioni intendano intraprendere per impedire il definirsi di una grave crisi occupazionale che inciderebbe negativamente non solo sull'economia locale. (5-05549) BARRAL. — Ai Ministri dell'industria, del commercio e dell'artigianato e del lavoro e della previdenza sociale. — Per sapere premesso che: la Beloit Corporation, multinazionale americana, è presente sul mercato italiano dal 1958, quando acquistò il pacchetto azionario delle Officine Poccardi di Pinerolo, in cui vengono prodotte macchine per la carta; Camera dei Deputati SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 1998 da notizie apparse sulla stampa locale risulta che la direzione della società Beloit Italia abbia deciso di mettere in mobilità 166 persone e di sospenderne altre 100 dal lavoro; dalle stesse notizie parrebbe che la drastica riduzione del personale dello stabilimento pinerolese sia legata alle valutazioni economico-finanziarie effettuate dalla casa madre americana che intende spostare in Polonia la produzione delle macchine per la carta; il sottosegretario Morgando ha manifestato la disponibilità del Governo a verificare con le parti sociali le possibili situazioni alla crisi prodottasi — : se le notizie riportate corrispondano alla realtà; se e quali strumenti intendano utilizzare per far fronte alla crisi produttiva ed occupazionale che ha colpito Beloit Italia e che rischia di ripercuotersi negativamente non solo sull'economia locale; se il piano di ristrutturazione proposto dalla società consenta di impedire la paventata delocalizzazione produttiva e di rilanciare lo stabilimento di Pinerolo, dato il suo possibile riposizionamento nel mercato dei servizi e della manutenzione degli impianti. (5-05550) VALPIANA. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere - premesso che: nella città di Verona esiste una vera e propria « emergenza » per i senza fissa dimora, che, sembra, sono circa 120; già nell'inverno 1997-1998 in città si è posto in modo drammatico il problema di persone che vivono e dormono all'aperto, pur in presenza di nottate invernali particolarmente rigide; in città esiste solamente un asilo notturno, non sufficiente come numero di posti e non aperto alle donne; Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21612 AI RESOCONTI — nell'inverno 1997 nella provincia di Verona ben sette persone sono morte per il freddo; numerose sono state le proposte da parte di cittadini e associazioni laiche e religiose per soluzioni anche provvisorie ma concrete a questo drammatico problema, ma la giunta comunale non ha adottato nel concreto alcuna soluzione, anzi ha ostacolato e chiuso un ricovero notturno aperto provvisoriamente e con propri mezzi da un sacerdote, con la scusa che i locali scelti non erano idonei e che l'amministrazione avrebbe provveduto all'adeguamento durante l'estate 1998; ciò, ovviamente, non è mai avvenuto; l'interrogante nel 1997 aveva richiesto e ottenuto, tramite la presentazione di un atto di sindacato ispettivo, la disponibilità, per voce del sottosegretario alla giustizia, onorevole Franco Corleone, dell'ex carcere cittadino del Campone, non più utilizzato dal Ministero di grazia e giustizia, come ricovero notturno, qualora vi fosse stata una richiesta ufficiale da parte del sindaco, ma la disponibilità dimostrata è caduta nel vuoto in quanto la struttura dell'ex carcere è stata valutata come « non dignitosa » da parte di un'amministrazione che, evidentemente, giudica più dignitoso lasciare le persone all'addiaccio; ancora, è stato sgomberato e murato da parte dell'amministrazione comunale stessa il centro sociale autogestito « L'Isola », nel quale venivano accolti durante la notte alcuni di questi senzatetto, che attualmente sono perciò costretti a dormire all'esterno dei locali murati; molte e encomiabili sono le iniziative del volontariato in questo campo, mentre l'amministrazione, oltre a non ottemperare al proprio dovere di provvedere ai bisogni primari e vitali di questi cittadini, non perde occasione per perseguitarli, arrivando perfino, come avvenuto l'ultima volta il 4 dicembre 1998, a far sequestrare dai vigili urbani con l'aiuto dell'AMIA (Azienda municipale di igiene ambientale) le coperte e le altre povere cose con cui i senza fissa dimora cercano di ripararsi durante la notte — : Camera dei Deputati SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 1998 se ritenga accettabile che in una città opulenta e fredda come Verona non vi sia risposta al drammatico problema delle persone senza dimora almeno durante i mesi invernali; se ritenga di intervenire in via sostitutiva per risolvere il drammatico problema, dal momento che la giunta comunale non risponde ai propri doveri istituzionali e ostacola i cittadini che cercano di dare risposte al drammatico problema; se intenda con sollecitudine e attraverso quali mezzi richiamare la giunta comunale ai propri doveri verso tutti i cittadini; se intenda considerare la situazione delle oltre 100 persone che dormono all'aperto o in ripari di fortuna come una situazione di pubblica emergenza e attivare immediatamente le strutture della protezione civile per evitare la morte per freddo di altre persone a Verona. (5-05551) DELMASTRO DELLE VEDOVE. - Al Ministro degli affari esteri — Per sapere premesso che: i bombardamenti che, ad avviso dell'interrogante, potrebbero essere definiti terroristici della città di Bagdad posti in essere da un Presidente degli Stati Uniti a rischio di impeachment in conseguenza di relazioni « improprie », sono stati giustificati, dal punto di vista del diritto internazionale, con il mancato rispetto, da parte del Presidente Saddam Hussein, della risoluzione dell'ONU; in tale attività interpretativa di natura estensiva, i sostenitori di Clinton hanno omesso di ricordare, sempre in termini di diritto internazionale, che nessuna norma ha mai delegato gli Stati Uniti per l'esecuzione delle risoluzioni; gli stessi Stati Uniti, nel tentativo mal riuscito di giustificare i bombardamenti, si sono limitati ad affermare che « erano in gioco gli interessi vitali degli USA » - : Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21613 AI RESOCONTI — quale norma possa ritenersi con assoluta precisione giuridica autorizzativa dell'intervento militare degli Stati Uniti contro l'Iraq. (5-05552) DELMASTRO DELLE VEDOVE. - Al Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato. — Per sapere - premesso che: le 142 imprese italiane che lavorano in Turchia hanno subito danni, in poco più di un mese, pari a circa 113 miliardi, secondo le stime più attendibili; è evidente che, per molte di esse, tale danno potrebbe rivelarsi esiziale — : quali urgentissime determinazioni il Governo abbia assunto, o intenda assumere, per eliminare il danno subito dalle imprese a causa della vicenda del leader curdo Ocalan, alla quale non sarebbero estranee alcune forze politiche del nostro Paese. (5-05553) TOSOLINI e EDUARDO BRUNO. - Ai Ministri dei trasporti e della navigazione e dell'ambiente. — Per sapere - premesso che: da anni i cittadini residenti nelle zone limitrofe al sedime aeroportuale della Malpensa esprimono un grave e profondo disagio per le ricadute negative legate all'aeroscalo milanese; la manifestazione del 17 maggio 1998, alla quale hanno aderito 51 sindaci e 6000 cittadini, ha evidenziato l'assoluta necessità di porre dei correttivi a difesa e tutela della salute pubblica attraverso una valutazione di impatto ambientale; il 26 giugno 1998 il Ministero dell'ambiente, ponendo rimedio ad una grave inadempienza, con lettera prot. n. 7039VIA, ha invitato la SEA a voler procedere alla redazione di una VIA; il 4 novembre 1998 la Commissione ambiente della Camera dei deputati, con grande senso di responsabilità, ha approvato all'unanimità la risoluzione 7-00570 la Camera dei Deputati SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 1998 quale impegna il Governo ad attuare urgentemente le procedure per una VIA; il Ministro dei trasporti, Treu, il giorno 24 novembre 1998 in audizione al Senato così ha confermato: « Sulla tutela ambientale mi richiamo alla risoluzione 7-00570; è da condividere la necessità che si faccia una valutazione globale in un'ottica di sostenibilità complessiva »; il Ministro dell'ambiente Ronchi il giorno 9 dicembre 1998 in audizione alla Commissione ambiente della Camera dei deputati così ha confermato: « Nessun ulteriore trasferimento dei voli da Linate a Malpensa senza i parametri stabiliti dalla VIA »; l'avvocato Bonomi, presidente della SEA, il giorno 15 dicembre 1998 incontrando i sindaci del CUV-Malpensa così ha confermato: « Non siamo disposti a procedere ad una valutazione di impatto ambientale »; tale dichiarazione viene pubblicamente pronunciata dall'avvocato Bonomi in ripetute altre circostanze - : se i Ministri interrogati non ritengano arbitrarie le dichiarazioni dell'avvocato Bonomi e, ancorché in contrasto con la risoluzione 7-00570 e con l'orientamento del Governo, addirittura lesive dell'immagine del Parlamento e delle istituzioni; se non intendano porre fine a queste dichiarazioni ed al preoccupante disorientamento che esse generano tra le popolazioni locali, comunicando ufficialmente al presidente SEA la determinazione, espressa nella citata risoluzione del Governo, affinché vengano esperite immediatamente le procedure di incarico della valutazione di impatto ambientale. (5-05554) SCAJOLA, SCARPA BONAZZA BUORA, NAN, MISURACA, de GHISLANZONI CARDOLI, PIVA, SCALTRITTI, D'IPPOLITO, AMATO e GIUDICE. - Ai Ministri delle finanze e per le politiche agricole. — Per sapere — premesso che: le piante aromatiche vengono classificate nella voce doganale 12.07. e, per- Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21614 AI RESOCONTI — tanto, soggette all'aliquota del 20 per cento Iva; le piantine vive fornite abitualmente dagli agricoltori per la piantagione sono classificabili nella voce doganale 06.02. soggette all'aliquota del 10 per cento Iva; per basilico, salvia e rosmarino, quando sono venduti a mazzetti, a rametti o in bustine di plastica e sono, quindi, Camera dei Deputati SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 1998 chiaramente destinati all'uso alimentare, dovrebbe essere seguito il criterio attribuito alla generalità dei prodotti orticoli e dunque dovrebbe essere applicata l'aliquota del 4 per cento — : se intenda rivedere i criteri vigenti che non appaiono né logici né razionali. (5-05555) Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21615 AI RESOCONTI - Camera dei Deputati — SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 1998 in seguito a ricorso del pubblico ministero, non sollecitato né dai soci, né dai INTERROGAZIONI creditori, il tribunale di Cagliari, con deA RISPOSTA SCRITTA creto assunto a sensi dell'articolo 2409 del codice civile, ha nominato tre amministratori giudiziali per la società L'Unione sarda - editrice del maggiore quotidiano delBIELLI. — Al Ministro dell'industria, del l'isola — limitando i poteri degli amminidel commercio e dell'artigianato. — Per stratori di nomina assembleare alla gesapere — premesso che: stione corrente dell'impresa sotto lo stretto l'azienda Mac.mo.ter S.p.a. sita in co- controllo e la pressante vigilanza degli ammune di Modigliana (Forlì) versa in una ministratori nominati dal tribunale; grave crisi economica e finanziaria. Attualla nomina, per le dettagliate disposimente occupa circa 100 dipendenti e rap- zioni impartite, rende difficilissima, se non presenta un importante punto produttivo impossibile, la vita della società e, di connella zona collinare dell'Appennino tosco- seguenza, la pubblicazione e la stampa del romagnolo. quotidiano; l'azienda produce macchine per la il provvedimento è andato oltre le movimentazione a terra e l'attuale crisi richieste del pubblico ministero, dirette a rischia di mettere fine alla sua attività sollecitare un'ispezione giudiziaria e, solaproduttiva con gravi ripercussioni sui li- mente nella successiva udienza, modificate velli occupazionali di tutta la vallata; con la richiesta di nomina degli amminil'azienda a più riprese in passato ha fatto ricorso alla cassa integrazione guadagni ordinaria, ma non pare essere in grado di risollevarsi dalla situazione di una crisi che si configura come finanziaria/ produttiva - : se sia a conoscenza della situazione e se non ritenga opportuno, anche a seguito dell'iniziativa dell'amministrazione comunale e dei sindacati Fim-Fiom-Uilm, farsi promotore di un incontro tra le istituzioni sindacali e l'azienda al fine di analizzare la situazione e individuare possibili soluzioni allo scopo di impedire la chiusura dell'azienda e il licenziamento di oltre cento dipendenti che avrebbe effetti negativi su tutta l'economia di quella vallata. (4-21342) ANEDDA, GARRA, MANCUSO, DONATO BRUNO e FOLLINI. - Al Ministro di grazia e giustizia. — Per sapere - premesso che: vi sono molti modi per imbavagliare la stampa. Il più comune è la censura per legge; il più efficace il provvedimento giudiziario tempestivo ed intelligente; stratori. Colpisce un editore politicamente non allineato con la maggioranza che governa la regione, il quale ha liberamente ritenuto di creare un nuovo movimento politico ed altrettanto liberamente ha deciso di concorrere personalmente nelle prossime elezioni regionali, talché appare difficile credere a mere, fortuite, coincidenze. il tribunale, per giustificare il provvedimento, ha trasformato in irregolarità i fatti che il pubblico ministero aveva cautamente definito « sospetti » ed addirittura, con discutibile interpretazione, ha suggerito l'esistenza di una pregressa causa di scioglimento della società per asserita diminuzione dèi capitale, ha imposto, di fatto, all'assemblea dei soci di deliberare l'aumento del capitale sociale sotto comminatoria della nomina dei liquidatori; il provvedimento, con accurata motivazione di quaranta pagine, redatta in un giorno, risulta depositato con singolare celerità, due giorni dopo l'udienza e, nel testo, rifiuta la concessione del termine richiesto dalla società per rinnovare gli amministratori e sanare le presunte irregolarità nella redazione del bilancio; Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21616 AI RESOCONTI — la decisione del tribunale, pare inquadrarsi nella condizione d'irrequietezza che agita gli uffici giudiziari cagliaritani ed ha suscitato dubbi, perplessità e non favorevoli commenti nell'opinione pubblica. Tali perplessità, nell'interesse dell'amministrazione giudiziaria, è opportuno fugare, almeno con la stessa tempestiva urgenza dimostrata dal tribunale; se, con il pieno rispetto e la completa tutela dell'indipendente e libera valutazione dei giudici, valutate le circostanze, anche con riferimento all'esito di indagini su gravi fatti criminali, all'omissione e ritardi nelle indagini per episodi di corruzione, nonché a tutti gli altri fatti portati all'attenzione del ministero con precedenti atti di sindacato ispettivo - tutti rimasti senza risposta — intenda disporre, con la stessa urgente tempestività dimostrata dal tribunale, una completa indagine sulla condizione degli uffici giudiziari di Cagliari e riferire in Parlamento sull'esito di essa. (4-21343) VALPIANA e BONATO. - Ai Ministri delle finanze, dell'interno e di grazia e giustizia. — Per sapere — premesso che: per il mancato pagamento del contributo consortile a favore del Consorzio di bonifica Zerpano Adige Guà, pari a lire 82.000 (ottantaduemila), il giorno 10 dicembre 1998 a Illasi (Verona) due ufficiali esattori della concessionaria Cariverona Banca s.p.a., con l'ausilio del loro fabbro e con la presenza di un carabiniere, hanno scardinato la porta di ingresso del domicilio della signora Angelina Dal Ben (in quel momento assente), pignorato ed asportato il televisore; la signora Dal Ben aveva da alcuni mesi comunicato al Consorzio e alla Cariverona, prima verbalmente e poi con raccomandata a.r. mediante il proprio legale, la sospensione del pagamento della rispettiva cartella esattoriale in attesa che il Consorzio provvedesse a notificarle l'atto di accertamento, ex articolo 15 del decreto Camera dei Deputati SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 1998 del Presidente della Repubblica 602/73, attestante il beneficio/vantaggio conseguito/conseguibile, atto a determinare l'incremento di valore del proprio immobile a causa delle opere di bonifica eseguite dal consorzio stesso, a norma del regio decreto n. 215 del 1933 articoli 1, 10, 11, 16, 17, secondo i princìpi di diritto enunciati dalla S. C. di Cassazione a S. U. n. 8957 e n. 8960 del 1996, nonché ai sensi e per gli effetti degli articoli 2 e 3 della legge n. 241/ 90; nel Veronese episodi analoghi e minacce di riscossione forzata si ripetono da oltre 4 anni, quale risposta della concessionaria del Consorzio alle contestazioni sollevate avverso criteri e metodi concernenti il procedimento di iscrizione a ruolo che l'esazione del preteso tributo; l'annoso contenzioso è diffuso in tutto il territorio nazionale e riguarda direttamente sei milioni di cittadini che, consorziati coattivamente, denunciano in particolare: a) l'omissione della notifica dell'atto di accertamento, ex articolo 15 del decreto del Presidente della Repubblica n. 603 del 1973; b) l'omissione nella cartella esattoriale dell'imponibile e dell'aliquota applicata, ex articoli 12 e 25 del decreto del Presidente della Repubblica n. 602 del 1973, nonché del termine e dell'autorità a cui ricorrere ex articolo 19 del decreto del Presidente della Repubblica n. 546 del 1992; c) l'esecutività dell'avviso di mora ai fini del procedimento della riscossione forzata, in carenza degli adempimenti previsti del combinato disposto articolo 45 del decreto del Presidente della Repubblica 602/ 73, articoli 474, 475, 513 del codice di procedura civile, nonché per gli articoli 2, 67, 68, 69 del decreto del Presidente della Repubblica n. 43/88, dai quali risulta non affidato in concessione amministrativa la riscossione coattiva del contributo di bonifica; l'organo dirigente del consorzio, esercitante il potere impositivo, viene eletto dal 2 per cento dei consorziati con metodo del voto per censo — : se, compiuti i doverosi accertamenti in ordine alla riscossione forzata avverso la Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21617 AI RESOCONTI — signora Dal Ben Angelina, ritengano infondate le contestazioni concernenti: a) il procedimento di iscrizione a ruolo ed il contenuto della cartella esattoriale; b) l'esecutività del titolo-avviso di mora ai fini della riscossione forzata, per carenza di presupposti, di motivazione e delle dovute indicazioni del termine e dell'autorità a cui ricorrere per l'esercizio del diritto alla difesa; c) le motivazioni e le modalità per la richiesta di assistenza della forza pubblica; se e quali misure o provvedimenti intendano adottare, ciascuno per le proprie competenze. (4-21344) VALPIANA. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere — premesso che: numerose associazioni pacifiste, tra cui l'Associazione per la pace, il Movimento nonviolento, le Donne in nero, Beati i costruttori di pace, il Coordinamento internazionalista Veronese, associazioni di intervento sociale come II Melograno, gli Amici di Cini, l'Associazione di Solidarietà con l'Eritrea e altre, i partiti politici Rifondazione Comunista e la Federazione dei Verdi hanno presentato alla Giunta del comune di Verona la richiesta di effettuare il giorno 19 dicembre 1998 una manifestazione di solidarietà con il popolo Kurdo, le cui sofferenze e problematiche politiche sono ben note per le persecuzioni subite nei paesi in cui vivono dispersi; la giunta amministrativa ha negato l'autorizzazione a tenere la manifestazione di solidarietà con la motivazione che « durante le feste natalizie non si debbono tenere manifestazioni politiche »; già nel dicembre 1997 la precedente amministrazione — guidata sempre dalla stessa sindaca — aveva rifiutato il permesso richiesto da Rifondazione Comunista e dal Coordinamento internazionalista di svolgere una marcia in commemorazione della strage di Acteal, avvenuta in quei giorni nello stato del Chiapas; Camera dei Deputati SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 1998 sia nel dicembre 1997 sia nel dicembre 1998, i proponenti, giudicando visibile e assolutamente inaccettabili le motivazioni addotte, che nulla hanno a che vedere con il mantenimento dell'ordine pubblico, hanno comunque tenuto in modo serio, ordinato e responsabile le manifestazioni organizzate ritenendo prevalente, comunque, la risposta politica a fatti gravissimi che l'osservanza delle decisioni di una giunta che si è dimostrata anche in questi casi poco obiettiva, arrogante e di parte; è da notare che nella stessa piazza negata ad una « manifestazione politica incompatibile con le feste natalizie » sosta quotidianamente e per tutti i giorni feriali e festivi dell'anno un banchetto propagandistico della Lega nord, autorizzato dalla giunta medesima - : quali valutazioni dia del comportamento della giunta Sironi del comune di Verona; se intenda « ricordare » con apposito atto alle amministrazioni locali le regole che sovrintendono all'uso degli spazi pubblici e delle città; quali misure intenda attuare per garantire anche nella città di Verona l'agibilità democratica e la libertà di espressione del pensiero, costituzionalmente garantite nel nostro Paese. (4-21345) APOLLONI. — Ai Ministri dell'interno e delle finanze. — Per sapere — premesso che: in data 16 dicembre 1998, nelle prime ore del mattino, è crollato un intero condominio di cinque piani, il quinto dei quali costruito abusivamente, causando la morte di quasi tutti i condomini residenti nel fabbricato; non è la prima volta che si verifica un disastro del genere; l'amministratore del condominio crollato non dormirà sonni tranquilli per un po' di tempo, visto che il fabbricato non era assicurato; Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21618 AI RESOCONTI — quest'ultimo particolare denota una grave mancanza da parte dello Stato, il quale si ostina a non puntare l'attenzione sull'obbligatorietà dell'assicurazione nonostante la presenza dell'articolo 1128 del codice civile; purtroppo, quella dell'articolo 1128 c e . è solo una presenza; oggi in Italia l'assicurazione per i condomini è solo un optional, mentre negli altri paesi dell'Unione europea essa è considerata di fondamentale importanza; il disastro avvenuto a Secondigliano, per esempio, non ha visto solo la tragica morte di vite innocenti, ma anche una spesa di centinaia di miliardi a carico dei contribuenti per la relativa ricostruzione; i tempi per investire ufficialmente l'amministratore di condominio della professionalità adeguata all'incarico ricevuto sono da tempo maturi; l'attuale mancanza di un albo degli amministratori di condominio, che in qualche modo riesca ad operare nella pratica una netta distinzione giuridica tra amministratori professionisti ed amministratori improvvisati è senz'altro tra le cause del disastro — : se sia a conoscenza del fatto che il fabbricato di cui sopra non era assicurato; chi pagherà l'opera di ricostruzione e la somma a titolo di risarcimento; se ritenga opportuno proseguire nella logica dell'assenza della polizza assicurativa per i condomini che ha contraddistinto numerosi altri tragici episodi; se ritenga necessario consentire la gestione di condomini a professionisti preparati e non ad amministratori improvvisati; se intenda prendere atto che sia giunto davvero il momento di considerare con un altro giudizio valutativo i notevoli sforzi e gli approfonditi studi compiuti dall'Associazione nazionale amministratori di condominio, la più importante ed attiva Associazione di categoria degli ammini- Camera dei Deputati SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 1998 stratori condominiali ed immobiliari, la quale da molti anni si batte per un'amministrazione condominiale fatta solo da professionisti preparati e non da amministratori improvvisati. (4-21346) GAZZILLI. — Al Ministro dei lavori pubblici. — Per sapere - premesso che: a Santa Maria Capua Vetere, popolosa cittadina ad alta tensione abitativa sita nell'hinterland casertano, non sono stati ancora assegnati circa 180 alloggi dell'Istituto autonomo per le case popolari, sebbene i lavori di costruzione degli stessi siano stati ultimati da tempo -: se il Governo sia al corrente quanto sopra; di quali ragioni risulti che ostino alla immediata assegnazione delle predette unità immobiliari agli aventi diritto; quali urgenti iniziative intenda adottare perché sia rimosso al più presto ogni residuo impedimento all'assegnazione. (4-21347) BOGHETTA. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. — Per sapere premesso che: nel 1993 i lavoratori precari della società Autostrade nell'area fiorentina e nell'area Pistoia-Pisa nord erano circa 400. Nella trattativa di quell'anno furono assunti 28 figli di dipendenti e 4 lavoratori stagionali; a distanza di cinque anni del gruppo storico di lavoratori precari sono rimasti circa 80 addetti che hanno avuto fino a dieci contratti a tempo determinato; sembra che vi siano state numerose irregolarità nella gestione dei turni del personale della società Autostrade dell'area fiorentina e dell'area Pistoia-Pisa nord al fine di coprire la cronica carenza di organico - : Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21619 AI RESOCONTI — perché, a fronte di una carenza di organico, la società Autostrade non abbia ancora proceduto alla riconferma di tutti i lavoratori precari; quante siano state le assunzioni con contratto a tempo indeterminato dal 1993 a oggi nelle suddette aree e con quali criteri si sia eventualmente proceduto. (4-21348) GASPERONI, LENTI, DUCA, SCRIVANI, CESETTI e GIACCO. - Al Ministro di grazia e giustizia. — Per sapere - premesso che: il signor Gaetano Di Bari, residente a Fano, si duole che da oltre 17 anni ha in corso procedimenti giudiziari che lo vedono opposto a una struttura italiana di una grande multinazionale giapponese che produce macchine per ufficio della quale il Di Bari era concessionario e agente rivenditore per la regione Marche; di tali procedimenti giudiziari si sono occupati a vario titolo, secondo il Di Bari, gli uffici giudiziari del tribunale di Pesaro e del tribunale di Perugia; il Di Bari lamenta una vera e propria « persecuzione » nei suoi confronti e a tal fine adduce diverse argomentazioni delle quali sarebbe opportuno accertare la fondatezza; il Consiglio superiore della magistratura, I Commissione referente con delibera 18 maggio 1993 convocava il Di Bari Gaetano per il giorno 8 luglio 1993 onde procedere alla sua audizione; anche la V sezione penale della Corte di cassazione si è occupata del Di Bari Gaetano confermando la sua assoluzione dall'accusa di diffamazione originata da una querela a seguito di una istanza di ricusazione nei confronti di un magistrato del tribunale di Perugia per presunta appartenenza di quest'ultimo alla massoneria. Tale sentenza ha avuto ampio risalto in quanto ribadisce l'incompatibilità tra appartenenza all'ordine giudiziario e iscrizione ad una loggia massonica; Camera dei Deputati SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 1998 la disposta audizione del Consiglio superiore della magistratura e la sentenza della Corte di cassazione fanno ritenere che almeno alcuni dei fatti lamentati dal Di Bari non sono destituiti di fondamento - : se risulti accertato o siano in corso più approfondite verifiche sul corretto esercizio della funzione giurisdizionale in relazione alle vicende giudiziarie del signor Gaetano Di Bari. (4-21349) DELMASTRO DELLE VEDOVE e FINO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri — Premesso che: il ministro per gli affari regionali Katia Bellillo non ha potuto partecipare alla manifestazione contro la parità scolastica per un improvviso malessere; il ministro, al fine di rimarcare che non si è trattato di una improvvisa resipiscenza dovuta alla considerazione che la responsabilità di governo è, per sua natura, collegiale, ha voluto « documentare » il suo stato patologico facendolo diagnosticare in un pronto soccorso di un Ospedale di Terni; l'autorevole esponente dell'UDR Angelo Sanza ha totalmente affermato che « evidentemente il ministro Bellillo non ha capito il programma di questo Governo che ha appena firmato » (cfr. Il Messaggero 20 dicembre 1998, pag. 7); se ritenga compatibile con la permanenza al Governo - che deve operare collegialmente - la bizzarra posizione di un ministro che, avendone condiviso poche settimane or sono il programma, decide di « scendere in piazza » per protestare contro il Governo di cui fa parte. (4-21350) LUCIANO DUSSIN e STUCCHI. - Al Ministro dei lavori pubblici — Per sapere - premesso che: martedì 1° dicembre 1998 sul Gazzettino di Treviso sono comparse alcune dichiarazioni del sindaco di Castelfranco Veneto e dell'onorevole Vigneri, che nella Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21620 AI RESOCONTI — sostanza affermano che la Coimpre è stata autorizzata a completare i lavori della variante Castellana della Trento-Venezia; dalla loro dichiarazione: « Trento-Venezia, via libera al ponte » sembra potersi desumere che essi si siano attivati con l'ANAS per garantire il proseguimento dei lavori alla stessa impresa (oggi Coimpre, dopo un fallimento miliardario che ha pesantemente coinvolto due imprese edili del posto, costrette a far Consorzio perché da sole non riescono a prendere questi appalti dalPAnas, nonostante la disastrosa gestione dei lavori dell'impresa meridionale Comapre, che dal 1993 era capocordata dall'appalto per i lavori sulla bretella Castellana); con un atto sindacato ispettivo l'interrogante si era già interessato del problema perché non riteneva giusto che l'Anas concedesse il subentro della Coimpre al posto della Comapre (sono la stessa scatola vuota, che con poche decine di milioni di capitale sociale ottengono dalle loro « connivenze romane » quasi 1.000 miliardi di opere pubbliche da gestire) nel Consorzio di imprese con PAndreola spa di Loria e Tessarolo srl di Bassano, all'insaputa, e dopo, con la contrarietà di queste ultime; dopo una prima risposta, il Ministro prò tempore Costa, rispose all'interrogante che l'Anas riteneva questo subentro legittimo; a una seconda interrogazione (n. 408163) il Ministro, costretto a mettere l'Anas di fronte alle sue responsabilità, rispose che in considerazione della complessità delle problematiche oggetto dell'atto ispettivo e dei contenziosi instauratosi con le imprese aggiudicatarie dei lavori, l'Anas aveva ritenuto opportuno sottoporre le questioni ai pareri dell'Avvocatura generale dello Stato ed al proprio ufficio legale. In conformità degli stessi l'ente suindicato è pervenuto alla determinazione di procedere alla rescissione in danno (articolo 340 legge n. 2248 del 1865) del contratto stipulato con l'Ati, con Tessarolo srl e la — Andreola spa — Camera dei Deputati SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 1998 Coimpre spa inerente ai lavori del primo stralcio della variante di Castelfranco Veneto, lungo la strada statale 245 « Castellana ». Non appena avvenuta la rescissione l'Anas provvedere a redigere una perizia di completamento dei lavori e, quindi ad affidare gli stessi ad un'impresa mediante gara a termini abbreviati; per raggiungere tale obiettivo si potrebbe seguire una procedura d'urgenza, con gara a licitazione privata e chiedere l'intervento di una ditta specializzata, che nel breve terminerebbe il ponte e contemporaneamente allontanerebbe dal territorio questa impresa meridionale che ha creato prevalentemente disastri finanziari; deve essere segnalato che la stessa Coimpre è stata oggetto di provvedimento ai sensi dell'articolo 640 della legge sui lavori pubblici, datato 6 marzo 1998, con il quale l'avvocato di Stato Giancarlo Mandò ha adottato un provvedimento di risoluzione del contratto con l'impresa Coimpre, per la mancata realizzazione dei lavori sulla strada statale 434 (secondo lotto da Zevio e Legnago) tale provvedimento è motivato dal fatto che la Coimpre aveva ultimato i lavori per un ammontare del solo 4 per cento dell'importo dell'appalto, per poi abbandonare i cantieri dall'ottobre del 1997; lo stesso commissario, in accordo con il capo Compartimento Veneto dell'Anas ha adottato, vista l'urgenza connessa alla realizzazione di quell'intervento, una serie di procedure per l'immediata realizzazione di quell'intervento, una serie di procedure per l'immediata realizzazione dei lavori. Come ben si evidenzia dall'esempio appena riportato, altre devono essere le forme per intervenire a tutela delle esigenze dei cittadini, mentre i proclami e gli accomodamenti non devono essere strumento di interferenza, in quanto non risolvono i problemi ed inoltre non fanno neanche parte della cultura trevigiana. Comunque sia, è auspicabile che un nuovo ponte debba basarsi su fondamenta di legalità: garantirà se non altro più tranquillità ai cittadini contribuenti e in transito - : Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21621 AI RESOCONTI — se intenda nominare un commissario straordinario che si occupi del ponte in oggetto, al fine di agire come è stato fatto di recente nei confronti della Coimpre relativamente ai lavori sulla strada statale 434. (4-21351) MORSELLI. - Al Ministro della pubblica istruzione. — Per sapere - premesso che: alla scuola elementare Fontana di Sasso Marconi (Bologna) su iniziativa della maestra di italiano sono stati invitati nella classe V alcuni partigiani a tenere una lezione sui « fatti di Marzabotto »; in seguito si è svolta una visita degli alunni a Montesole con il successivo svolgimento di un tema sugli argomenti trattati dai partigiani e sulla visita nei luoghi delPeccidio; i partigiani hanno spiegato agli alunni la tattica, usata per colpire i tedeschi, « colpisci e fuggi »; vi è stata una reazione da parte di molti genitori -: se ritenga formativo ed educativo trattare temi così delicati senza dare corso a lezioni a più voci, invitando una pluralità di soggetti che su diversi fronti abbiano vissuto quei tragici avvenimenti; Camera dei Deputati SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 1998 di Asiago destinato inesorabilmente ad essere ridotto a semplice succursale di Bassano del Grappa; nella delibera del 31 ottobre 1998 si era provveduto ad un accorpamento del reparto di medicina a quello di pediatria nonché del reparto di chirurgia a quello di ginecologia con la perdita di due primari per il nosocomio asiaghese; risulta lampante il contrasto tra reparti così differenti tra loro; le assurdità della decisione della giunta regionale veneta appaiono confermate dall'inspiegabile decisione di trasformare Mezzaselva, dove si sono da poco conclusi i lavori di ristrutturazione costati 29 miliardi, da istituto medico riabilitativo e ortopedico a Rsa, ovvero una sorta di casa di riposo; non paga di tutto ciò, la giunta regionale veneta ha modificato tale delibera del 31 ottobre 1998 con quella del 9 dicembre 1998 n. 133, con novità ben peggiori; quattro primariati che registrano un'utenza molto elevata, addirittura da fuori distretto; se così fosse, l'ospedale di Asiago si ridurrebbe a soli servizi ambulatoriali; in particolare il reparto di ortopedia non può subire una simile riduzione se non ritenga che vantarsi della tat- perché proprio quest'ultimo risulta quanto tica « colpisci e fuggi » sia pericoloso nella mai prezioso in caso di infortuni nelle piste formazione dei ragazzi e totalmente fuori sciistiche, nei sentieri di montagna, in ocluogo e non in sintonia con seri e profondi casione di tutte le attività turistico-ricreaprogrammi didattici. (4-21352) tive: costringere una persona infortunatasi agli arti di dover affrontare un viaggio fino a Bassano per ricevere i primi soccorsi è tanto barbaro quanto impensabile; APOLLONI. — Al Ministro della sanità. — Per sapere — premesso che: occorre inoltre salvaguardare le deper due incredibili delibere della giunta regionale veneta la struttura sanitaria dell'Altopiano di Asiago ha accusato un duro colpo; i documenti della giunta mirano ad un pericoloso declassamento dell'ospedale cine di migliaia di utenti residenti dell'Altopiano di Asiago che, qualora dovessero divenire esecutive le delibere della giunta della regione Veneto di cui sopra, si vedrebbero gravemente pregiudicati in relazione all'eccessiva distanza dall'Altopiano stesso all'Ulss di Bassano —: Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21622 AI RESOCONTI — se intenda adoperarsi presso la regione veneto affinché possa essere garantita l'effettività del diritto alla salute degli utenti delle aree interessate, anche al fine di dare effettività a quella politica in favore delle zone montane che solo sulla carta sono agevolate dalla legge ma che nella realtà vengono totalmente trascurate. (4-21353) Camera dei Deputati SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 1998 tenga disposizioni che bloccano gli strumenti della contrattazione negoziata, quali patti territoriali e contratti d'area; la delibera stabilisce che criteri fino ad ora seguiti per avviare contratti d'area e patti territoriali sono superati; i nuovi parametri dovranno essere stabiliti dal ministero del lavoro previa intesa con il ministero dell'industria; tali modifiche saranno sottoposte al GRAMA ZIO. — Al Ministro della sanità. giudizio della Commissione europea; — Per sapere — premesso che: tutte le procedure sono quindi suboril quotidiano 77 Giornale in cronaca di dinate all'esito della notifica comunitaria; Roma di domenica 20 dicembre 1998 ha ciò rischia di pregiudicare l'efficacia denunciato la temperatura polare che si ha degli strumenti della contrattazione negonelle stanze dell'istituto per malati di Aids, ziata sui quali molto si è puntato per il nell'apposito centro dell'Ospedale S. Giorilancio dell'economia delle regioni merivanni di Roma, così come ampiamente dionali, ottenuti mediante intese con le riportato nell'articolo a firma della giorparti sociali e la politica della concertanalista Tiziana Paolocci; zione; l'interrogante ricorda come l'unità il clima di incertezza penalizza anche operativa Aids si trova collocata in una le istruttorie in atto per i finanziamenti di costruzione prefabbricata situata al centro contratti d'area già sottoscritti entro il 30 di un enorme padiglione un tempo Chiesa luglio 1998; del presidio ospedaliero S. Maria in Via S. la Commissione europea potrebbe Giovanni in Laterano; la struttura ha un'altezza di 10-12 metri senza controsof- avere un giudizio non favorevole nei confittatura e con un impianto di riscalda- fronti di questo strumento di politica ecomento che si guasta di frequente, come nomica —: denunciato dagli infermieri del reparto e quali iniziative intenda intraprendere dai parenti dei malati ivi ricoverati - : per offrire una corretta interpretazione se dopo queste denunce non intenda della delibera Cipe dell'11 novembre 1998 aprire un'inchiesta sulla reale situazione e soprattutto quali iniziative intenda adotdella struttura, a garanzia di quanti malati tare per accelerare le istruttorie già avviate e dipendenti che operano nel reparto per per contratti d'area e patti territoriali sot(4-21355) malati di Aids all'interno dell'Azienda toscritti. ospedaliera S. Giovanni - Addolorata di Roma. (4-21354) MOLINARI, PITTELLA, BOCCIA, IZZO e SICA. — Al Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica. — Per sapere — premesso che: da notizie apparse su La Stampa di domenica 20 dicembre 1998, risulta che la delibera del Cipe 11 novembre 1998, con- ABBATE. — Al Ministro dei trasporti e della navigazione. — Per sapere — premesso che: nel pomeriggio del 7 dicembre 1998 il fabbro Salvatore Falzarano di anni 44 da Airola (Benevento), nell'attraversare, alla guida della sua auto, un passaggio a livello incustodito della linea ferroviaria Benevento-Cancello-Napoli, sito in territorio di Paolisi, fu investito da un convoglio prò- Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21623 AI RESOCONTI veniente da Benevento e diretto a Napoli, riportando lesioni gravissime che ne posero in pericolo la vita, costringendolo a terapie chirurgiche, intensive e di rianimazione ancora in atto; l'invalidità conseguente al sinistro impedisce ed impedirà per lungo tempo al malcapitato operaio di svolgere attività lavorative, in tal modo privandolo, in uno alla sua famiglia, dei necessari mezzi di sussistenza; l'installazione in sito di soli strumenti di segnalazione acustica e luminosa — sul cui funzionamento, peraltro, al momento del sinistro permangono seri dubbi — non può ritenersi misura adeguata a tutela della sicurezza della circolazione ferroviaria e ordinaria, soprattutto in relazione ai gravi pericoli connessi alla circolazione medesima; non sembra affatto assolto, da parte dell'amministrazione ferroviaria, con la installazione dei soli strumenti di segnalazione acustica e luminosa, l'elementare ed irrinunziabile obbligo di porre in essere ogni misura atta ad evitare il verificarsi di situazioni di pericolo ed ancor più di danno alle persone; accadimenti del tipo di quello verificatosi in danno dello sfortunato operaio sono stati e purtroppo sono tragicamente frequenti, tanto che in relazione ad essi l'amministrazione delle ferrovie pare abbia progettato iniziative volte a rimuovere ogni situazione di pericolo o di danno a cose e persone; anche altri atti di sindacato ispettivo (n. 4-00133 del 21 gennaio 1997 e n. 400144 del 6 febbraio 1997) hanno segnalato al Ministro dei trasporti la presenza, specie nelle linee ferroviarie secondarie del meridione, di situazioni di grave pericolo connesso proprio alla mancanza di irrinunziabili barre protettive dei passaggi a livello, nonché il drammatico ripetersi, proprio in conseguenza della mancanza di tali misure di sicurezza, di accadimenti dannosi della incolumità delle persone; Camera dei Deputati — SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 1998 del tutto incomprensibile appare l'indifferenza o comunque la colpevole inerzia dello Stato, che non può, anche sul piano etico, oltre che su quello giuridico, ritenersi assolto da obblighi di natura risarcitoria per il solo fatto di aver dotato i passaggi a livello incustoditi e privi di sbarre, di inadeguati impianti di segnalazione luminosa ed acustica - : quali concrete iniziative intenda porre in essere per eliminare definitivamente tutti i passaggi a livello incustiditi o comunque di dotarli di sbarre di sicurezza; quali interventi risarcitori intenda adottare per porre riparo, in tempi rapidi, alle conseguenze dannose subite dallo sfortunato operaio ed eventualmente da altri danneggiati; interventi tanto più urgenti ed indifferibili perché tesi a rimuovere ingiuste afflittività connesse all'impossibilità, da parte del danneggiato, di svolgere, a cagione della colpevole inerzia dell'amministrazione ferroviaria, attività lavorativa di sostegno anche della famiglia. (4-21356) GRAMAZIO e GASPARRI. - Al Ministro dell'interno. — Per sapere — premesso che: più volte il consigliere provinciale di Roma Giorgio Tamborra ha denunciato al commissariato di polizia Esposizione i continui atti di intimidazione fatti contro la sede di AN, senza aver avuto alcun riscontro alle denunce fatte; occorre che il Ministro dell'interno apra un'inchiesta sulle attività illecite del centro sociale « Auro e Marco » da dove continuamente muovono atti di intimidazione contro giovani militanti della destra che svolgono la loro attività nelle scuole del quartiere — : se sia a conoscenza che nella notte tra mercoledì 16 e giovedì 17 dicembre 1998, la sede del circolo territoriale EUR Laurentino di Alleanza Nazionale sita in Via Buzzi a Roma è stata bersaglio dell'enne- Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21624 AI RESOCONTI — simo atto di terrorismo, con incendio e completa devastazione delle serrande di ingresso della sede suindicata; quali iniziative intendano prendere le forze dell'ordine per garantire il normale funzionamento delle attività democratiche portate avanti da Alleanza Nazionale e da Azione Giovani nell'intero territorio della XII circoscrizione del comune di Roma; quali iniziative intenda prendere affinché siano adeguatamente verificate le attività del centro sociale « Auro e Marco » che è ritenuta essere la base dei continui atti di violenza portati avanti in questo quartiere di Roma, come più volte denunciato anche dai dirigenti delle forze di polizia e dei carabinieri che operano in quel territorio. (4-21357) ORTOLANO e MAURA COSSUTTA. Al Ministro dei lavori pubblici — Per sapere — premesso che: gli stabili Erp in via Guala 95/97 e via Sidoli 34/36 realizzati dalla città di Torino con i fondi residui dell'articolo 4 della legge n. 118 del 1985 presentano numerosi difetti di costruzione che incidono gravemente sulla funzionalità degli edifici; poiché la ditta costruttrice Bomar si rifiuta di porvi rimedio, l'amministrazione comunale torinese ha avviato le procedure previste dalla legge, per l'espletamento delle quali è però necessaria la conclusione del collaudo. A tal fine, con lettera prot. 1640 del 13 ottobre 1998 l'amministrazione comunale di Torino ha sollecitato la conclusione del collaudo ai collaudatori nominati a suo tempo dal segretariato generale del comitato per l'edilizia residenziale, nelle persone dell'architetto Lucia Conti del provveditorato OOPP per il Lazio e dottor Federico Cempella direttore generale coordinamento territoriale in sostituzione dell'architetto Gaetano Fontana dimissionario in quanto nominato segretario generale del Cer; la conclusione del collaudo è condizione essenziale per il recupero delle pe- Camera dei Deputati SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 1998 nalità e per porre rimedio ai difetti costruttivi da parte del comune di Torino — : quali siano in merito le determinazioni dei collaudatori; entro quale data consegneranno la relazione di collaudo. (4-21358) ALOISIO e ATTILI. - Al Ministro della pubblica istruzione. — Per sapere - premesso che: il liceo ginnasio Domenico Cotugno di L'Aquila è da più anni organizzato in più sedi con la separazione tra liceo e ginnasio; le sedi utilizzate per l'attività didattica tutte non sono a norma così come rilevato dalla comunicazione della Presidenza trasmessa alle competenti autorità secondo le disposizioni del decreto legislativo 15 agosto 1991, n. 277 come modificato ed integrato dalla legge 26 dicembre 1996, n. 649 e del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 246 come modificato ed integrato dal decreto legislativo 19 marzo 1996, n. 242; il 30 novembre 1998 in una delle sedi distaccate, precisamente la ex scuola media Mazzini, sita in via Sassa, già dichiarata inagibile nel 1972, si è verificato un crollo di intonaci dal soffitto; per tali motivi si è provveduto ulteriormente a dividere le 10 classi del Ginnasio in tre ulteriori sedi con grave disagio anche sul piano didattico; difficilmente per il giorno 7 gennaio 1999, come assicurato dalle competenti autorità, si potrà riattivare la sede di via Sassa (ex scuola media Mazzini) in quanto tutte le sedi non sono a norma secondo la legislazione vigente, ma in particolare la sede citata non ha certificazione riguardante collaudo statico, collaudo impianto elettrico secondo norma, collaudo antincendio rispetto delle norme igienico-sanitarie previste, collaudo impianto termico; tale situazione penalizza gli studenti ed il corpo docente che non solo non possono disporre di strumenti didattici Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21625 AI RESOCONTI adeguati (palestre, laboratori, strumenti informatici, biblioteche multimediali, eccetera) ma nemmeno possono vedere garantito il minimo di sicurezza sul proprio posto di lavoro — : come intenda operare per ripristinare il diritto alla formazione degli studenti del liceo ginnasio Domenico Cotugno di L'Aquila così gravemente disatteso. (4-21359) MOLGORA. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere - premesso che: la città di Brescia è colpita da una situazione di criminalità estremamente grave; durante la campagna elettorale per le recenti amministrative il Ministro dell'interno, sostenuto dal candidato della sinistra, ora sindaco, Corsini, ha promesso la presenza di 30 agenti in più; tali agenti sono soltanto aggregati e quindi provvisori; il provvedimento ha quindi ad avviso dell'interrogante la consistenza di pura propaganda elettorale -: per quale motivo l'incremento di organico promesso non sia definitivo. (4-21360) MORSELLI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'interno. — Per sapere - premesso che: in data 15 dicembre 1998, dei gruppi giovanili hanno occupato uno stabile adiacente all'ospedale Bellaria a San Lazzaro di Savena (Bologna); si tratta di una costruzione di 8000 metri quadrati destinata a diventare casa di riposo per anziani, chiamata « Giardino Verde », costruita da una ditta privata e terminata nel 1991. Ma quelle duecento stanze erano troppe per la regione: secondo la legge dell'Emilia Romagna le 're- Camera dei Deputati — SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 1998 sidenze per la terza età infatti non possono avere più di sessanta stanze, e così la struttura è rimasta chiusa; ora, dopo alcuni tentativi di venderla, andati a vuoto, la struttura è in mano ad un curatore fallimentare e verrà messa all'asta; l'alto valore dell'immobile, dieci miliardi e mezzo, ha dissuaso fino ad ora qualsiasi acquirente. Il gruppo che l'ha occupata ora chiede che il comune e il prefetto la requisiscano per darla alle famiglie senza casa e disagiate, come centro di seconda accoglienza; risulta che il comune di Bologna, recepita la richiesta degli occupanti, abbia intenzione di acquistare l'immobile di via Altura per destinarlo a struttura di accoglienza per lavoratori immigrati, residenza transitoria per persone in difficoltà abitativa, albergo popolare per lavoratori a basso reddito; i consiglieri di minoranza del Polo per le Libertà del comune di San Lazzaro di Savena hanno presentato un'interrogazione rivolta al Sindaco chiedendo di convocare un consiglio urgente, aperto ai cittadini affinché possano partecipare ad un dibattito che più che mai li vede come protagonisti, vista la vicinanza del centro di accoglienza con le abitazioni e a fronte dell'adiacenza con l'ospedale Bellaria —: se siano al corrente di quanto sopra esposto e quale sia la loro opinione in merito; quale giudizio intendano dare alla notizia che il centro di accoglienza dovrebbe sorgere nelle vicinanze di un centro abitato ed adiacente ad un ospedale importante per Bologna e la provincia, come l'ospedale Bellaria; se non si ritenga di far piena luce su una vicenda che alla fine potrebbe tradursi in una grande speculazione immobiliare camuffata con intenti pseudoumanitari. (4-21361) Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21626 Camera dei Deputati - AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 1998 ANGELICI. — Al Ministro dei trasporti e dacalisti che resero possibile, attraverso le della navigazione. — Per sapere - premesso loro azioni sconsiderate, il passaggio al mercato privato di un'azienda pubblica di che: alto pregio per l'esigua somma sopra citata il Ministro dei trasporti con il decreto tra l'altro, dietro un accordo del 17 genministeriale del 16 ottobre 1998 ha sancito naio 1991, mai pagata — : ingiuste bardature burocratiche e limitazioni alla concessione della patente auto a se siano fondate le notizie secondo le soggetti con il diabete non colpiti da com- quali interessata all'area su cui sorge la plicanze, sottoponendoli al vaglio delle Deniver Spa sarebbe un'agenzia torrese e commissioni provinciali; stabiese per lo sviluppo, tale Tess, che tali commissioni il più delle volte non starebbe addirittura per acquistare l'area, fortunata Redaelli, per lire hanno al loro interno nessun medico dia- dalla 18.000.000.000; betologo e sono quindi inidonee ad esprimere un giudizio serio ed attendibile; la direttiva CEE del 1996 stabilisce che solo in casi « gravi » ed « eccezionali », la patente possa essere vietata o limitata e che, ove non incorrano tali condizioni, al diabetico non può essere imposto altro obbligo che la certificazione da parte del medico specialista della sua idoneità; pertanto l'obbligo di sottoporsi al giudizio delle commissioni provinciali costituisce una ingiusta coercizione presente solo in Italia - : se non ritenga di rivedere al più presto il decreto ministeriale del 16 ottobre 1998 in modo da uniformare la nostra normativa alla Direttiva CEE del 1996 ed alle normative che negli altri Paesi UE disciplinano il rilascio della patente agli automobilisti diabetici. (4-21362) quale sorte toccherà ai 150 operai residui che, espulsi dalla produzione nel 1993 all'atto della chiusura dell'azienda, non godono al momento della cassa integrazione speciale taluni dei quali, anche per l'esiguità dei contributi versati, oggi vedono scomparire anche il probabile oggetto di una eventuale azione risarcitoria, dopo che la Corte d'appello di Napoli, con riesame, ha concesso il dissequestro dell'immobile, e quindi ha permesso l'asportazione da parte della Redaelli dei costosi macchinari ivi presentati; quali iniziative intendono intraprendere sull'intera vicenda. (4-21363) PASETTO, ALBANESE e CASINELLI. — Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. — Per sapere — premesso che: sulla stampa è stata recentemente riGRIMALDI. — Ai Ministri dell'industria, portata un'osservazione sollevata dalla del commercio e dell'artigianato e del lavoro Corte dei conti, emergente da uno studio e della previdenza sociale. — Per sapere effettuato dalla magistratura contabile ed premesso che: avente per oggetto la gestione delle pratida due anni è in corso presso la che di riscatto pensionistico, nella quale si pretura di Torre Annunziata il processo evidenzia un'eccessiva lunghezza dei tempi •noto come « Civati + 1 3 » che riguarda la necessari alla definizione delle pratiche di vendita dell'azienda Deniver Spa alla so- riscatto ai fini pensionistici; cietà Redaelli per l'esigua somma di lire tali ritardi nell'adempimento delle 3.200.000.000 a fronte di un presunto vapratiche di riscatto comporterebbero lore di circa lire 270.000.000.000; danni definiti come « gravi » per l'erario, in tale processo compaiono in qualità quantificabili in 156 miliardi, a causa dei di imputati, tra gli altri, funzionari dell'ex costi imputabili all'inefficienza della pubIRI e della Redaelli ed un gruppo di sin- blica amministrazione — : Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21627 AI RESOCONTI se quanto riportato corrisponda al vero e quali azioni si intendano assumere al fine di abbreviare i tempi necessari per l'istruttoria e la gestione delle pratiche di riscatto nel rispetto dei diritti acquisiti dai cittadini interessati. (4-21364) MORSELLI. - Al Ministro della pubblica istruzione. — Per sapere - premesso che: a Dar Es Salaam (Tanzania) esiste una scuola italiana, intitolata a Dante Alighieri, con presa d'atto 186/29959 del 6 ottobre 1996, in pratica un ente giuridico il cui presidente del comitato gestore ne è responsabile legale. All'inizio dell'anno scolastico vi erano iscritti 9 alunni all'elementare, 7 alla scuola materna ed uno alle medie, un ragazzo portatore di handicap, figlio dell'addetto commerciale dell'Ambasciata d'Italia in Dar Es Salaam; nel giugno del 1998, al termine dell'anno scolastico decade come da statuto, il comitato gestore, che dietro suggerimento dell'Ambasciatore viene rieletto seduta stante, « per acclamazione ». La coordinatrice didattica si dimette per rientrare in Italia, e il presidente del comitato gestore rende nota la disponibilità di due ex volontari « Cefa » a rimpiazzarla; nel settembre del 1998 all'inizio dell'anno scolastico vengono aumentate le rette, viene rivoluzionato l'assetto del corpo docente, per permettere la sistemazione dei due nuovi insegnanti, marito e moglie e mantenere il posto alla moglie del presidente, segretaria del Comitato, insegnante di sostegno al portatore di handicap, e comunque priva di laurea e diploma di scuola media superiore e conseguentemente, della specializzazione richiesta per insegnare a portatori di handicap (articolo 325 del decreto legislativo n. 297 del 1994). Per altro tali qualifiche sono in possesso di uno dei due nuovi insegnanti che però svolge tutt'altre funzioni. Fra i genitori vi è malumore ed essi desiderano vederci più chiaro nella gestione economica della scuola; Camera dei Deputati — SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 1998 nell'assemblea di inizio anno tenutasi il 10 settembre 1998, un genitore che chiede spiegazioni circa il bilancio preventivo e contesta l'assetto dato al corpo docenti viene investito dalle ire del presidente il quale, senza dare risposta, chiude l'Assemblea e si allontana dalla sala; in seguito a tale episodio, il 15 settembre 1998 dieci genitori inviano al comitato una lettera di sfiducia. Non avendo trovato riscontro i genitori di sei alunni delle elementari, per protesta, hanno deciso di non pagare la retta fino a quando il tutto non fosse stato definito. Di fatto il comitato non aveva più la fiducia della maggioranza; in data 30 settembre 1998, i genitori non avendo ricevuto risposta indicono una riunione per il 2 ottobre 1998; nel frattempo nello stesso giorno il comitato risponde alla prima missiva, sottolineando che se ci sono delle incomprensioni tra alcuni genitori e il comitato queste vanno appianate personalmente senza la necessità di indire un'assemblea. Inoltre precisa che le dimissioni del Vicepresidente del comitato sono state ritirate e quindi il comitato stesso è nel pieno delle sue funzioni, tra l'altro rieletto ufficialmente nella riunione del 13 giugno 1998 per acclamazione e quindi si ritiene in carica fino alla scadenza del suo mandato, che sarà nel giugno del 1999. Nella data stabilita, il 28 ottobre 1998, presente l'ambasciatore si tiene la riunione indetta dal comitato. L'ordine del giorno proposto dall'ambasciatore viene messo ai voti e bocciato in quanto non menziona il rinnovo del comitato di gestione. Inoltre il presidente del comitato sfiduciato, rende noto che in mancanza di pagamento delle rette i sei alunni non hanno diritto alla frequenza della scuola; il giorno successivo i sei alunni vengono ritirati dalla scuola e sono ad oggi fuori. Per partecipare all'assemblea del 12 novembre 1998 si richiedeva ai genitori con un « esigo, pretendo e voglio » più volte ripetuto dal presidente di pagare l'intero quadrimestre e di rimandare i bambini a Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21628 AI RESOCONTI — scuola. Mancando la garanzia che il comitato si sarebbe dimesso i genitori non hanno accettato le condizioni. Il fatto che accettassero di pagare per il solo periodo in cui i bambini hanno usufruito della scuola non è stato ritenuto sufficiente ad ammetterli all'assemblea con diritto di voto; il 29 ottobre 1998 l'Ambasciatore invia a tutti i genitori una lettera che li invita a partecipare ad un'altra riunione, indetta per il 2 novembre 1998, in cui discutere i problemi presenti nella scuola e le eventuali modifiche allo statuto della scuola. Durante la seduta l'ambasciatore legge pubblicamente i suggerimenti dei genitori e anche una lettera ricevuta dall'addetto commerciale dell'Ambasciata d'Italia, padre del ragazzo portatore di handicap, il quale imputa la crisi della scuola ad una minoranza di genitori « egocentrici e disonesti che con un comportamento deplorevole hanno montato una campagna denigratoria e di diffamazione nei confronti del Comitato e del suo presidente. È meglio mandare avanti la scuola con un numero ridotto di alunni per garantirne la serietà e la serenità ». A conclusione della riunione l'ambasciatore promette entro due giorni un'assemblea dei genitori per l'approvazione, di un nuovo statuto da sottoporre alle autorità competenti. Secondo l'ambasciatore il rinnovo e l'approvazione del nuovo statuto avrebbe automaticamente decretato la decadenza del comitato in carica; il giorno 9 novembre 1998, il Comitato ha inviato una circolare informando che l'assemblea finalizzata al rinnovo dello statuto si sarebbe tenuta il 12 novembre 1998, e che avrebbero potuto partecipare solo i genitori dei bambini in regola con la frequenza della scuola; allo stato attuale, nella scuola elementare sono rimasti 3 bambini bianchi più una bambina di colore che aveva pagato la retta fino a dicembre 1998 e comunque figlia di uno dei firmatari delle lettere che chiedevano la sfiducia del Comitato. Fuori dalla scuola un bambino Camera dei Deputati SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 1998 bianco della 2° elementare e quattro bambine della I elementare miste (padre italiano e madre africana) e una bambina di 4 elementare italo-peruviana. I genitori dei bambini rimasti nella scuola elementare hanno tutti un contratto a termine mentre quelli usciti (a parte uno) svolgono attività lavorativa in proprio in loco e si suppone quindi che continuerebbero ad usufruire della scuola per parecchi altri anni - : a a se siano al corrente di quanto sopra esposto e quale sia la loro opinione in merito; se non intendano intervenire affinché, a fronte dello Statuto lacunoso della scuola, il quale non precisa gli aventi diritto al voto, le modalità di elezione del comitato gestore, le procedure da seguire in caso di dissenso della maggioranza dei genitori, si faccia chiarezza in una vicenda che nuoce a bambini italiani, che avrebbero il diritto di usufruire di una scuola efficiente e seria; quali urgenti provvedimenti si intenda adottare affinché il presidente del comitato fornisca le adeguate risposte ai genitori in merito al bilancio, alle spese e all'inaspettato aumento delle rette scolastiche; anche perché fanno parte dei genitori dissenzienti tre genitori che hanno pagato per due anni le rette maggiorate della scuola materna al solo scopo di mantenere in vita la scuola elementare, e oggi di fatto sono costretti a ritirare i propri figli che non possono quindi frequentare le elementari; per quale motivo la moglie del presidente del comitato è stata nominata insegnante, senza averne i requisiti, di un bambino portatore di handicap che frequenta la scuola media, negli stessi locali dove frequentano i bambini delle elementari; inoltre la retta pagata per il bambino portatore di handicap, il cui padre è funzionario dell'Ambasciata copre appena lo stipendio dell'insegnante, senza sapere le altre spese da chi vengono pagate, essendo l'unico iscritto alle scuole medie; Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21629 AI RESOCONTI — se non ritengano di dover sciogliere il comitato gestore che ad oggi è composto esclusivamente dal presidente, dalla moglie del Presidente e da un genitore i cui figli sono iscritti ad un'altra scuola e che rientrerà in Italia a breve, in quanto si è verificato il ritiro di tutti i bambini misti, figli di italiani residenti in Tanzania. (4-21365) DELMASTRO DELLE VEDOVE. - Al Ministro dell'interno. — Per sapere - premesso che: in occasione della recentissima inaugurazione della Scala il popolo italiano è stato letteralmente bombardato dalle immagini fotografiche della signora Marina Ripa di Meana che si offriva la scritta rivoluzionaria «NO FUR »; in tutto il territorio nazionale le forze di polizia continuano a sorprendere copiette, che, debitamente appartate in zone solitarie, si scambiano ben più comprensibili effusioni; in tali circostanze gli agenti identificano i « protagonisti » e trasmettono rapporto alla competente procura della Repubblica presso la pretura competente per territorio; nessun giornale ha dato notizia di analogo comportamento delle forze dell'ordine nei confronti della predetta signora Marina Ripa di Meana - : se, nella ricordata circostanza di tempo e di luogo, il responsabile dell'ordine pubblico sia, o meno, intervenuto e se abbia provveduto ad inoltrare rapporto alla procura contenente notizia di reato; in caso negativo, quali siano le ragioni del mancato intervento. (4-21366) CANGEMI, DE CESARIS e LENTI. - Ai Ministri dell'ambiente e dei lavori pubblici. — Per sapere - premesso che: nel settembre del 1987 il provveditorato delle opere pubbliche della Sicilia promulgava i bandi per lavori in conces- Camera dei Deputati SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 1998 sione relativi alla sistemazione idraulica di nove fiumi dell'Isola (Tusa, Salso, Simeto, Platani, Imera, Torto, Mazzarà, Fiumedinisi, Furiano) e la commissione esaminatrice dell'appalto concorso affidava (verbale n. 121 dell'8 maggio 1989) i lavori concernenti il fiume Tusa al Raggruppamento Dipenta S.p.A. (Roma), Comil S.p.A. (Catania) e ingegner Pietro Di Vincenzo & C. S.p.A. (Caltanissetta); i lavori poi compiuti in alcuni dei fiumi sopra menzionati hanno arrecato irreversibili danni all'ambiente e dissipato ingenti risorse pubbliche forse in favore di interessi illeciti; il progetto concernente il fiume Tusa è sempre stato fermamente osteggiato dalle popolazioni dei comuni interessati, come peraltro testimoniato dal parere negativo sempre espresso all'unanimità e in diverse occasioni dai consigli comunali dei centri interessati; al comune di Pettineo, sul cui territorio scorre la maggior parte del fiume, non è mai stato richiesto alcun parere sul progetto, come invece espressamente previsto dalla legge; non risulta alcun attendibile studio obiettivo a supporto delle necessità o utilità dell'opera, mentre è facilmente riscontrabile che il fiume Tusa è totalmente asciutto per 8-10 mesi all'anno e che nei periodi di maggior flusso le acque non hanno mai raggiunto, a memoria d'uomo, livelli tali da poter destare preoccupazione, come autorevolmente affermano anche qualificati studiosi; il fiume, oltre a costituire un ecosistema tipico per talune specie faunistiche vegetali, è contiguo alla zona archeologica di Alesa (IV sec. a.C.) e su di esso sorgono manufatti architettonici rilevanti (XI-XVII sec); nel luglio del 1998 una interrogazione parlamentare aveva già sottoposto la questione ai Ministri dell'ambiente e dei lavori pubblici; Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21630 AI RESOCONTI — il 22 agosto 1998 al termine di un dibattito pubblico, tutti i partecipanti (sindaci ed ex sindaci dei comuni della zona, deputati nazionali e regionali, rappresentanti di partiti, associazioni ambientaliste e sindacati) hanno sottoscritto un documento, firmato poi da centinaia e centinaia di cittadini, in cui si chiede la revisione completa del progetto - giudicato non utile - e costituito un « Comitato popolare per il fiume Tusa » chiedendo un incontro mai concesso — all'assessore del territorio e dell'ambiente della regione Sicilia; l'assessorato del territorio e dell'ambiente, ignorando tutti gli appelli pervenuti, ha concesso in data 27 luglio 1998 il proprio definitivo nulla osta al progetto (D.A. 352/V.I.A.) - : quali iniziative si intendano assumere presso la regione Sicilia affinché sia data risposta positiva alle legittime proteste delle comunità interessate. (4-21367) Camera dei Deputati SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 1998 romana, nonché esperto di buona amministrazione in quanto ragioniere generale; il sindacato autonomo Libersind Confsal ha presentato un esposto-denuncia in relazione alla vicenda dell'affidamento della redazione dei programmi di sala delle opere in programma ad una ditta privata d'Ancona (Società II lavoro editoriale, con sede in Ancona, via Piave 32); tale società, a sua volta, ha affidato la redazione dei programmi alla signora Silvia Camerini, di Bologna, che curata tale attività per l'ente lirico di Bologna quando il dottor Escobar ne era il sovraintendente; l'affidamento del lavoro alla società di Bologna, effettuato a seguito di dichiarazioni dell'ex sovraintendente Escobar al Consiglio di amministrazione, ha sottratto tale attività alle competenze del Servizio della fondazione (allora ente autonomo); ne sono risultati volumi poveri dal punto di vista del contenuto culturale, quasi una proiezione esterna del messaggio GRAMAZIO. — Ai Ministri per i beni e culturale che promana dalla massima istile attività culturali e del tesoro, del bilancio tuzione cittadina; e della programmazione economica. — Per l'affidamento esterno del lavoro, inolsapere — premesso che: tre, determinando mancati introiti alla inizia la stagione 1998-1999 e il Tea- Fondazione, le ha creato un notevole tro dell'Opera singolarmente, è di fatto danno economico; gestito dal maestro Giuseppe Sinopoli i danni comprovati alle casse delsenza che con alcun atto formale gli sia l'Opera, ad avviso dell'interrogante non si stata affidato l'incarico della gestione; possono spiegare se non con la volontà di il nuovo sovrintendente dell'Opera di favorire o coprire qualcuno; Roma, Sergio Sablich, è in assenza forzata di fronte a tali documentate violaa causa di malattia e non vi è figura zioni, pur in presenza dell'articolo 19 del ufficiale che ne surroghi le competenze e le contratto che prevede il diritto della Fonresponsabilità; dazione di recedere anche in caso di viocon una ben orchestrata campagna si lascia balenare che sia in atto un corposo intervento di ricostruzione di quella istituzione culturale da parte; nelle more del cambiamento la gestione interna ed amministrativa della Fondazione è stata nelle mani certamente competenti, ma non si sa quanto fattive, del dottor Vincenzo Gagliani Caputo, grand commis della amministrazione comunale lazione da parte della società « Il lavoro editoriale » anche in una sola delle norme concordate, la Fondazione persiste nel lasciare i programmi di sala a detta società perdendo i possibili ricavi dalla produzione dei programmi di sala (circa 200 milioni) che, come documentato, vengono « regalati » alla Società « Il lavoro editoriale » senza avere in cambio un prodotto migliore o più funzionale alle finalità culturali dell'Opera di Roma; Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21631 AI RESOCONTI in luogo di procedere alla remissione immediata del contratto con la società « Il lavoro editoriale », da parte del Vicepresidente Gagliani Caputo e del Sovraintendente Sablich si è consentito a detta società di proseguire nelle forniture dei programmi; per il balletto « Lo Schiaccianoci » e per lo spettacolo inaugurale « Boris Godunov », nel quale per ennesima violazione del contratto, manca il previsto libretto in lingua originale, i programmi di sala sono stati prodotti da quella società; la trasformazione in fondazione di diritto privato non « regala » di fatto l'Opera di Roma ad una gestione privatistica scellerata, ma trattandosi di denaro pubblico - non una lira proviene dal privato, e se così fosse il privato si ribellerebbe a questo scempio culturale — le norme di sana gestione non possono essere eluse o trascurate, tanto più quando a gestirle è che il Segretario generale del Comune in qualità di Vicepresidente della Fondazione Teatro dell'Opera —: quali provvedimenti di competenza nell'ambito dei poteri governativi di vigilanza si intenda adottare per recuperare la fondazione Teatro dell'Opera ad una corretta gestione e se intendono sottoporre alla competente procura regionale della Corte dei Conti eventuali profili di responsabilità erariale che dovessero ravvisarsi in quanto esposto. (4-21368) Camera dei Deputati — SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 1998 durante la gestione del suo ufficio veniva ucciso il magistrato Rosario Livatino, già componente del locale pool antimafia, ed il locale pool veniva smantellato; dopo la gestione di Vaiola, la procura veniva retta dal procuratore capo Giovanni Micciché e dal sostituto Giuseppe Miceli. Essi ottenevano nel gennaio 1996 l'arresto della sovrintendente ai beni culturali di Agrigento Graziella Fiorentini e l'incriminazione dell'esponente di Legambiente Giuseppe Arnone, i quali venivano accusati di aver sospeso i lavori di un depuratore adducendo la pretesa contrarietà dell'Arnone alla vigente normativa. Tale inchiesta si basava su una serie di testimonianze spontanee di alcuni testi gravitanti negli ambienti politici di Agrigento avversi all'Arnone ed alla Fiorentini e vicini al Sindaco in carica Sodano, tra cui i signori Pietro Hamel, assessore comunale, Claudio Lombardo, consigliere comunale, Diego Romeo, giornalista, e Calogera Castiglione; a seguito di tale arresto l'associazione Legambiente inviava al Csm, al Ministro di grazia e giustizia, e alla procura presso il tribunale di Caltanissetta un esposto nel quale si denunziavano il sostituto Miceli ed i testi indicati nel punto precedente; a seguito di tale esposto, nel giugno 1996, veniva inviato ad Agrigento l'ispettore ministeriale De Augustinis che concludeva l'ispezione proponendo l'allontanamento per incompatibilità ambientale del Miceli ed individuando una serie di processi di abusivismo edilizio che avevano SCALIA, CENTO, SARACENI, MELONI causato una forte contrapposizione tra il Miceli e gli ambientalisti e che presentae LUMIA. — Al Ministro di grazia e giustivano notevoli anomalie. Il De Augustinis zia. — Per sapere — premesso che: scriveva che tali processi avrebbero meril'amministrazione giudiziaria di Agri- tato approfondimento anche nei confronti gento è da tempo attraversata da un pe- di altri magistrati coinvolti, approfondisante stato di malessere caratterizzato da mento per il quale occorreva specifica degravissime disfunzioni che ne hanno for- lega; temente incrinato operatività e credibilità; la procura di Caltanissetta sempre a nel 1992, a seguito di un'iniziativa di seguito dell'esposto di Legambiente, otteLegambiente, veniva trasferito d'ufficio dal neva dal Gip di Caltanissetta, procediConsiglio superiore della magistratura, per mento 274/96 Modello 21, il rinvio a giuincapacità funzionale, l'allora procuratore dizio del Miceli con l'accusa di aver abucapo Giuseppe Vaiola; sato del suo ufficio a fini persecutori nei Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21632 AI RESOCONTI — confronti del Fiorentini e delPArnone; sempre a seguito dell'esposto di Legambiente la procura di Agrigento, nella persona del dottor Bianco, formulava nel procedimento n. 1369/1996 richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dei testi spontanei in precedenza citati (Hamel, Lombardo, Romeo, Castiglione) nonché del sindaco di Agrigento Sodano perché, secondo quanto si legge nella richiesta di rinvio a giudizio, legati ad una lobby imprenditoriale interessata al buon fine dell'appalto del depuratore malgrado la sua difformità dalle norme vigenti; con interrogazione presentata alla Camera n. 4-14612 del 1997 e con interrogazione presentata al Senato n. 4-08471 del 1996 venivano evidenziate ulteriori gravissime anomalie di funzionamento della procura presso il Tribunale di Agrigento; con esposto in data ottobre 1997 l'associazione Legambiente inviava a varie autorità, tra cui il Ministro di grazia e giustizia e il Csm, un articolato esposto nel quale si mettevano in rilievo gravi disfunzioni dell'autorità giudiziaria agrigentina; in data 24 giugno 1998, l'associazione Legambiente inviava al Ministro di grazia e giustizia un ulteriore esposto, particolarmente analitico, nel quale si evidenziavano rapporti esistenti tra settori dell'autorità giudiziaria e ambienti politici locali, e si ricostruivano alcuni processi che presentavano una serie di gravissime anomalie già in parte riscontrate da verifiche giudiziarie ed ispettive; nell'ottobre 1998 Legambiente pubblicava un libro dal titolo « La giustizia di Pinocchio » con il quale riprendendosi i contenuti dell'esposto si ricostruivano dettagliatamente alcune decine di processi caratterizzati da gravissime anomalie e si descriveva un contesto relativo ad alcuni magistrati in servizio ad Agrigento meritevole di approfondimento e in relazione a profili di responsabilità disciplinare e di incompatibilità ambientale; nel citato libro, venivano in particolare individuati profili delle attività dei Camera dei Deputati SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 1998 magistrati Micciché Giovanni, Miceli Giuseppe, Lo Presti Vittorio, Dambruoso Stefano che secondo Legambiente sarebbero meritevoli di verifica; l'esposto era arricchito da numerosi allegati, acquisiti dall'associazione nella sua qualità di parte civile nei confronti del Miceli, concernenti alcuni processi che presentavano gravissime anomalie, il principale dei quali era quello relativo agli abusi del cosiddetto Hotel Eos, che vedeva imputato un potente politico locale, processo rispetto al quale già l'ispettore De Augustinis aveva ritenuto di muovere pesanti addebiti; in merito a tale processo l'ispettore De Augustinis nella sua relazione ispettiva aveva rilevato la sussistenza di un grave caso di soppressione di atti d'ufficio non considerata né dal pubblico ministero né dal Gip pur essendo stata ben evidenziata nel quadro delle indagini del PM Saieva; nella relazione si evidenziava altresì che nella vicenda esposta non si era ritenuto di approfondire ulteriormente il riferimento a magistrati, per i quali il Csm non aveva richiesto indagini; rispetto a tale processo l'esposto di Legambiente evidenziava ulteriori fatti di notevole gravità che l'ispettore De Augustinis non aveva potuto approfondire per carenza di delega; nel libro di Legambiente inoltre si evidenziavano ed argomentavano gravi anomalie anche nei procedimenti della procura di Agrigento n. 31/95, n. 1018/94, n. 1421/96, n. 103/95, n. 303/93, tutti a carico di amministratori comunali agrigentini; in taluni di detti procedimenti relativi a pubblici appalti, Legambiente individuava anche connessioni con ambienti di mafia emerse dalle indagini e non coltivate dagli inquirenti; in data 30 ottobre 1998, in seguito all'esposto, la procura di Caltanissetta apriva un procedimento penale — : quali iniziative intenda assumere il Ministro perché sia ripristinata la adeguata funzionalità dell'autorità giudiziaria agrigentina; Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21633 AI RESOCONTI Camera dei Deputati — SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 1998 se non intenda verificare attraverso ispezioni la veridicità di quanto contenuto negli esposti e documenti di Legambiente, adottando, se veritieri, i provvedimenti del caso; se abbia predisposto su base annuale i rapporti sulla mortalità durante il trasporto delle specie regolarmente importate in Italia e quali siano i risultati di tale studio; se non ritenga opportuno effettuare una ispezione nei confronti del cosiddetto caso delPEos, come ritenuto opportuno dall'ispettore De Augustinis e non fatto per carenza di delega di indagine. (4-21369) se abbia promosso e predisposto un protocollo di verifica della mortalità in cattività di tali specie animali presso le ditte importatrici al fine di controllarne il relativo tasso di sopravvivenza e potere quindi verificare se sussistano le condizioni per richiedere a livello europeo le restrizioni previste; PROCACCI. - Al Ministro dell'ambiente. — Per sapere — premesso che: con la legge del 7 febbraio 1992 n. 150 e sue successive modificazioni lo Stato si dotava di uno strumento adeguato di controllo del commercio di specie animali e vegetali, loro parti e prodotti, in pericolo di estinzione; per molte delle specie animali selvatiche oggetto di interesse commerciale, in particolare per molte specie di uccelli e anfibi, che vengono commerciate in grandi numeri, si è di sovente accertato che vi è un elevato tasso di mortalità durante il trasporto dai luoghi di origine; per potere valutare e analizzare tale mortalità era stata prevista nella legge n. 150, all'articolo 5-ter, una apposita norma che consentiva di monitorare la mortalità degli animali durante il trasporto e con decreto del 18 febbraio 1994 del Ministro dell'ambiente si dettavano precise norme per svolgere tale attività; nel regolamento CE n. 338/97 del Consiglio, relativo alla protezione di specie della flora e della fauna selvatiche mediante il controllo del loro commercio, che ancora oggi non è stato reso completamente operativo in Italia, è previsto che gli Stati dell'Unione possano intervenire sul controllo del commercio internazionale di specie animali selvatiche attraverso l'emanazione di precise restrizioni all'importazione per tutte quelle specie che presentano un elevato tasso di mortalità al momento del loro trasporto o un basso tasso di sopravvivenza allo stato di cattività — : se abbia previsto di dare piena attuazione a tutte le norme contenute nel regolamento CE 338/97 con l'emanazione di misure che non è possibile procrastinare ulteriormente. (4-21370) GALLETTI, GARDIOL, LECCESE e SCALIA. — Ai Ministri della funzione pubblica e del tesoro, del bilancio e della programmazione economica. — Per sapere premesso che: alti funzionari direttori del dipartimento alimenti nutrizione e sanità pubblica veterinaria del Ministero della sanità e dell'Istituto nazionale della nutrizione compongono il comitato tecnico-scientifico del « centro d'informazione sui prodotti avicoli », così come riportato dal relativo sito internet www.pianetapollo.com; tale centro d'informazione pubblica il periodico Alimentazione Notizie edito dalla UNA Servizi srl, dell'Unione nazionale avicoltura — : se ritengano giuridicamente ed eticamente compatibile il ruolo istituzionale di controllo con quello dell'essere parte integrante di organismi dei produttori ovvero dei controllati; se ritengano tali prestazioni non in contrasto con le incompatibilità, il cumulo di impieghi e incarichi prescritti dalle normative previste, tra l'altro, dal decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29. (4-21371) Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21634 AI RESOCONTI — MOLGORA. - Al Ministro dell'interno. — Per sapere - premesso che: la situazione della criminalità nella provincia di Brescia è particolarmente grave per quanto riguarda i furti in appartamenti; la sezione della Lega nord di Pontoglio ha promosso un sondaggio a livello locale sul tema « furti »; la polizia municipale di Pontoglio non ha autorizzato tale sondaggio popolare e, a seguito di accordo con la prefettura, ha comunicato alla sezione di Pontoglio che in futuro sarà necessario un anticipo di almeno 15 giorni per lo svolgimento di qualsiasi manifestazione - : per quale motivo non sia stato autorizzato il sondaggio popolare, visto che si trattava di un semplice questionario anonimo; per quale motivo si imponga, dopo tale episodio, un termine così lungo di preavviso; se l'intendimento effettivo sia quello di impedire l'attività politica della Lega nord per l'indipendenza della Padania; se non ritenga che i preposti all'ordine pubblico, e in particolare il prefetto di Brescia dovrebbero spendere le loro energie e il loro tempo a prevenire e reprimere il fenomeno dei furti, piuttosto che impedire la libera attività politica di sensibilizzazione dei cittadini. (4-21372) Camera dei Deputati SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 1998 il 27 febbraio 1990 il Ministro prò tempore dei lavori pubblici, G. Prandini, con suo decreto n. 362, dichiarava di pubblica utilità i lavori per la realizzazione del 2° lotto della strada statale n. 342 « Briantea » per il tratto da Orio al Serio al Cassinone di Seriate e conferiva alla Ditta Rozzi l'incarico per la realizzazione dell'opera e per svolgere, per conto dell'Anas, tutte le procedure tecniche, amministrative e finanziarie necessarie, anche in sede contenziosa, per il perfezionamento delle espropriazioni e delle occupazioni temporanee; il decreto stabiliva in lire 55.468.060.000 il valore delle opere che dovevano essere eseguite come da progetto allegato; il progetto allegato al decreto non esiste, ma vi è solo un disegno con allegato il tracciato della strada da realizzarsi senza alcuna quota che ne indichi le dimensioni; forte di tale decreto l'impresa Rozzi il giorno 7 luglio 1990 occupava i terreni posti sul tracciato della strada in questione; il 3 maggio 1991, sempre il Ministro prò tempore dei lavori pubblici, G. Prandini, con decreto 1245/199/751, dichiarava di pubblica utilità anche la variante tecnica suppletiva n. 9061, ne approvava l'importo di lire 12.094.808.575, ancora senza disporre del progetto esecutivo, e rinnovava anche per questa variante l'incarico alla esecuzione delle opere dell'impresa Rozzi; BARRAL. — Al Presidente del Consiglio il tratto stradale in questione entrava dei ministri e ai Ministri dei trasporti e della in servizio nel 1994; navigazione e del tesoro, del bilancio e della nel 1993 i proprietari, nonostante gli programmazione economica. — Per sapere indennizzi offerti fossero inadeguati, con la - premesso che: promessa di una sollecita liquidazione, acalla fine degli '80, in preparazione dei cettavano la proposta di indennizzo preCampionati Mondiali di Calcio, l'Anas pro- disposta dalla ditta Rozzi ed incassavano gettava e realizzava il primo tratto dell'asse un acconto nel foglio degli annunci legali interurbano di Bergamo, lungo il tracciato della provincia di Bergamo n. 339 del 24 della strada statale n. 342 « Briantea » per settembre 1997 a pagina 1703 e seguenti facilitare il collegamento dell'Aeroporto di veniva pubblicato il decreto del tribunale Orio al Serio con il Casello autostradale di Bergamo con cui si stabilivano le somme della Milano-Brescia; da liquidare ai proprietari a titolo di in- Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21635 AI RESOCONTI — dennità di esproprio, di asservimento e di compenso per l'occupazione temporanea; l'Anas, per liquidare le somme stabilite, richiede che i proprietari esibiscano documentazione dell'Ici versata per gli immobili espropriati, cosa impossibile in quanto la tassa lei è entrata in vigore dopo la data dell'urgente occupazione degli immobili, che in quanto tolti al possesso del proprietario dall'occupazione non dovevano comunque essere denunciati — : quanto sia costata a consuntivo la realizzazione del tratto Orio al Serio-Cassinone di Seríate della strada statale n. 342 e la relativa I perizia variante tecnica, o meglio quanto ci si sia discostati a consuntivo rispetto all'importo decretato dal Ministro di lire 55.468.060.000 + 12.094.808.575; a quante varianti in corso d'opera risulti che siano state accordate all'impresa Rozzi e per quanti importi, visto che, contrariamente a quanto detto nel testo dei decreti, agli stessi non era allegato alcun progetto esecutivo su cui elaborare un computo metrico per determinare il costo dell'opera; se ritengano equo che a distanza di 8/9 anni dalla privazione del possesso dei propri immobili i proprietari debbano ancora attendere i risarcimenti; Camera dei Deputati SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 1998 il sindaco di una società è tenuto a svolgere il proprio incarico con imparzialità ed obiettività, vale a dire secondo quei criteri di indipendenza sanciti anche da normative comunitarie riguardanti la materia e, in particolare, dalla Vili direttiva che disciplina, tra l'altro, i requisiti fondamentali del revisore contabile; tale indipendenza può essere inficiata dalla circostanza rappresentata dall'aver ricoperto in passato, presso la stessa società, cariche di vertice, quali quelle di amministratore e di componente del consiglio di amministrazione; la Federazione degli esperti contabili europei, nel documento programmatico del 1995 Audit indipendence and objectivity, ha espressamente indicato, quale causa di incompatibilità, l'aver ricoperto nel biennio precedente la qualifica di amministratore della società controllata, impostazione ripresa anche dall'articolo 39 del decreto del Presidente della Repubblica 6 marzo 1998, n. 99; d'altro canto, lo stesso decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, la cosiddetta legge Draghi, richiede requisiti di onorabilità e di professionalità da fissarsi con apposito regolamento, adottato di concerto dai Ministri di grazia e giustizia e del tesoro, sentiti la Consob, la Banca d'Italia e 1TSVAP - : LEONE e CONTE. - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica. — Per sapere - premesso che: se siano a conoscenza dell'intenzione di nominare componente del nuovo collegio sindacale della Banca nazionale del lavoro il dottor Giorgio Rocco, sino a pochi giorni fa componente del consiglio di amministrazione dello stesso istituto, (istituto coinvolto nell'inchiesta « Tangentopoli 2 » a suo tempo avviata dalla procura di La Spezia e tuttora in corso dopo il trasferimento ad altra procura), dimessosi dalla carica di sindaco dell'Eni, il 25 settembre 1996, come riferito dal quotidiano La Stampa del 26 settembre 1996; a seguito dell'avvio del processo di privatizzazione della Banca nazionale del lavoro è previsto, a breve scadenza, il rinnovo del collegio sindacale dell'Istituto; se non ritengano la nomina ipotizzata gravemente inopportuna e in contrasto con i principi che ispirano la normativa prima richiamata, attualmente in corso di com- quali azioni intendano intraprendere per impedire che un burocrate si faccia scudo di un'illegittima interpretazione di una legge dello Stato per esercitare il proprio potere di interdizione rispetto alle legittime pretese di cittadini. (4-21373) Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21636 AI RESOCONTI — pletamento con la predisposizione del regolamento di attuazione della cosiddetta legge Draghi, principi in base ai quali è necessario salvaguardare in ogni caso l'onorabilità e l'indipendenza professionale dei sindaci; quali iniziative intendano assumere, nell'esercizio dei propri poteri, per evitare che la composizione del nuovo collegio sindacale della Banca nazionale del lavoro risulti gravemente in contrasto con i predetti principi e che, d'altro canto, da essa possano scaturire pesanti pregiudizi per l'operato e la funzionalità dell'intero collegio. (4-21374) MOLGORA. - Al Ministro della pubblica istruzione. — Per sapere — premesso che: in data 14 dicembre 1998 gli insegnanti della scuola elementare di Pontaglio (Brescia) hanno organizzato uno spettacolo in lingua araba per gli alunni, con tanto di turni di partecipazione delle varie classi durante l'orario scolastico e senza alcuna traduzione del testo originale; se nella scuola suddetta sia previsto l'insegnamento della lingua araba; se risulti che la scuola abbia sostenuto con denaro pubblico tale spettacolo. (4-21375) Camera dei Deputati SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 1998 sarebbe utile capire quale sia stato il costo complessivo delle giornate di riposo settimanale « lavorate » dal personale, posto che ad un primo esame ogni giorno di « riposo lavorato » viene ad aggravare le finanze dell'Opera di circa 40 milioni; sarebbe altresì utile conoscere il costo effettivo delle ore di straordinario effettuate anche nei giorni feriali; nel contempo, bisognerebbe rilevare i costi della recita in più che dovrebbe essere pagata al maestro Semkov, direttore del « Boris », anche senza essere realizzata; sembra che il suddetto maestro, oltre ad un cachet di circa 30 milioni a recita, riceva anche per contratto un fringe benefit di 30 milioni per concorso alle spese di soggiorno; il maestro Sinopoli assume iniziative di carattere gestionale che dovrebbero essere ispirate all'austerità, anche se sembra che abbia ottenuto una Lancia Thema a noleggio per i suoi spostamenti, il maestro rivendica come innovativa la linea « cresciana » da lui posta in essere, con il rinnovo delle divise del personale di accoglienza, l'attesa nel foyer del pubblico ritardatario sino al termine del primo atto, e gli altri normali atti di corretta gestione dello spettacolo, come se si trattasse di eccezionali misure anziché del ripristino di corrette abitudini, andate in disuso proprio con l'avvento dei sovrintendenti di rutelliana provenienza; ma, cosa più rilevante di tutte, il GRAMAZIO. — Al Ministro per i beni e maestro opera senza che sia chiaro se sia le attività culturali. — Per sapere - pre- stato approvato, e in quali termini, il suo contratto con la Fondazione Opera di messo che: Roma; anche alcuni suoi collaboratori di in coincidenza con l'inaugurazione fiducia non sembrano legittimati da alcun della stagione del Teatro dell'opera di contratto; Roma la stampa ha diffuso notizie circa i meriti del maestro Giuseppe Sinopoli nel non è sopportabile una serrata camrimettere ordine nella « sgangherata » isti- pagna-stampa per dequalificare l'immatuzione culturale romana, scopo al quale gine del Teatro dell'Opera di Roma che, sembra rivolta anche l'iniziativa di rinviare nonostante i sovrintendenti nominati dal la « prima » di tre giorni e di anticipare sindaco Rutelli che hanno preceduto il l'orario di inizio dello spettacolo alle ore maestro Sinopoli — peraltro consulente 20 per risparmiare sui costi degli straor- personale del sindaco — è riuscito a sopravvivere, a produrre e a tenere alto il dinari del personale; Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — ALLEGATO B 21637 AI RESOCONTI — nome del teatro di rappresentanza della capitale, grazie all'impegno e alla professionalità dei suoi dipendenti — : quali iniziative intenda adottare, nell'ambito dei suoi poteri di vigilanza, perché sia restituito un minimo di credibilità e di legittimità alla gestione interna dell'Opera di Roma. (4-21376) ERRATA CORRIGE Si ripubblica il testo dell'interpellanza n. 2-01513, già pubblicata nell'allegato B ai resoconto della seduta del 17 dicembre 1998: I sottoscritti chiedono di interpellare i Ministri dei trasporti e della navigazione e del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, per sapere: se risponda al vero che si sia registrata, nei mesi passati, una serie di irregolarità all'interno dell'Enav (Ente nazionale di assistenza al volo), tale da aver portato all'effettuazione di ispezioni da parte delle autorità a ciò preposte; se attualmente siano in corso attività ispettive e di controllo, su quali materie specifiche, per quali ipotesi di addebito e da parte di chi, e se risulti in particolare che tali attività abbiano ad oggetto fatti di carattere amministrativo e siano condotte dal ministero del tesoro; Camera dei Deputati SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 1998 se le situazioni complessivamente determinatesi all'interno dell'ente, oltre alle ispezioni in atto, non rischino di rallentare l'avvio della prevista trasformazione dell'Enav in società per azioni; quale sia l'opinione del Governo in ordine a tale stato delle cose, anche a seguito dei numerosi articoli pubblicati dalla stampa quotidiana e periodica nei mesi scorsi, volti a sottolineare pesanti forme di clientelismo e spartizione partitica verificatesi nell'ente; quali misure intenda assumere il Governo e se ritenga lo strumento del commissariamento utile allo scopo di riportare piena trasparenza nell'attività dell'Enav, che appare così pesantemente compromessa. (2-01513) « Ostillio, Manzione, Acierno, Sanza, Pagano Santino, Cavanna Scirea, Fronzuti, Nocera, Cimadoro, Di Nardo ». Nell'Allegato B ai resoconti della seduta del 19 dicembre 1998, a pagina 21597 seconda colonna, (Interrogazione Dalla Chiesa n. 4-21341), alla trentaduesima riga deve leggersi: « siano state sollevate pubbliche e motivate perplessità; » e non « siano state sollevate pubbliche e motivate »; come stampato.