Bologna febbraio 2004 Il viaggio nella qualità LA QUALITA’ NELLA PROGRAMMAZIONE DELL’ESERCIZIO Individuazione in relazione alla domanda del modo di trasporto migliore. Riflessi sull’esercizio Alberto ZORZAN Divisione Superficie Urbana [email protected] 1 Bologna febbraio 2004 Studio di fattibilità sistemi trasporto • • • • • • • La domanda potenziale di trasporto La distribuzione degli spostamenti in essere Il sistema della mobilità nell’area interessata Le velocità commerciali consentite Le caratteristiche necessarie per la linea I fabbisogni infrastrutturali conseguenti La determinazione delle grandezze del movimento 2 Bologna febbraio 2004 La Fase di indagine Zonizzazione Analisi dei motivi Indagine Origine Destinazione Movimenti interzonali (direzione, intensità e periodo) Analisi sistemi di trasporto in atto Modal split Scelta del modo di trasporto Velocità di esercizio Lunghezze Frequenze Orari 3 Bologna febbraio 2004 Le unità di movimento e di traffico (vengono scelte secondo il tipo di servizio che si ha esigenza di generare) “Problema del movimento”: ADEGUARE LE UNITA’ DI TRAFFICO NEL MODO PIU’ CONVENIENTE, IN PARTICOLARE DARE LUOGO ALLE MASSIME UNITA’ DI TRAFFICO CON IL MINIMO DI UNITA’ DI MOVIMENTO, SALVAGUARDANDO I VALORI E LE CONDIZIONI DI COMFORT AL CONTORNO. Vettura*km, autobus*km e posto*km : nei servizi di TpL sono i più utilizzati, il posto*km consente di conoscere la capacità di traffico offerta/prodotta anche con parco di veicoli disomogeneo. Treno*km, asse*km : sono utilizzati più frequentemente in ambito ferroviario Coefficiente di occupazione: viaggiatori*km/posti*km 4 Bologna febbraio 2004 I riferimenti normativi COMMISURATE ALLA VITA UTILE DEL SISTEMA Circolare min.trasp. N°81/DG del 31.5.96 fornisce istruzioni tecniche e funge da “vademecum” per elaborazione dei documenti progettuali relativi alla L211/92 e tratta, anche attraverso 2 allegati (di cui uno per le tramvie ed uno per le metropolitane e le metropolitane leggere) di: • Potenzialità del sistema (capacità C0 C1 C2 C3 C4, dimensionamento del parco, programmi di esercizio) • • Modi di funzionamento del sistema e flessibilità nell’esercizio • Rapporto sulla sicurezza del sistema e gestione delle emergenze • Efficienza del sistema e criteri generali di progettazione Comfort dei passeggeri (accelerazioni long e trasv max, rumore e vibrazioni, impianti accessori) 5 Bologna febbraio 2004 Ulteriori fattori di influenza (1/3) Andamento dei diagrammi di carico; Presenza di punti di rottura di carico e accorgimenti di assetto circolatorio e di struttura della rete che possono incrementare (o ridurre) la quota di diversione modale; Tipologia della sede: 6 Bologna febbraio 2004 Ulteriori fattori di influenza (2/3) Confidenza nella stabilità delle ipotesi ….e conseguenze di decadimento PASSEGGERI PUNTA MATTINALE Fermata di max carico 6000 5500 5000 4500 4000 3500 3000 2500 2000 1500 1000 500 0 1973 1976 1978 1979 1982 1994 1996 2001 7 Bologna febbraio 2004 Ulteriori fattori di influenza (3/3) Disponibilità di mezzi per esercizio “flessibile” Linea inserita in un “sistema” di trasporto 8 Bologna febbraio 2004 Modi di trasporto convenzionali nel TpL Modo Trasmissione Guida Libera Vincol Autobus gomma L diesel a vista locale RB 60-120 15002500 5-20 Filobus gomma L elettrico a vista locale TB 60-120 15002500 5-20 Tram ferro V elettrico a vista locale SCR 150300 20007000 12-20 Metro leggero ferro/gomma V elettrico semaf / autom semiveloce LRT 400600 500013000 18-35 veloce RRT 13001600 1800040000 25-45 veloce RGR 25003000 2000030000 40-65 Trazione Tipo di controllo Velocita’ di esercizio Sigla Pass/ veicolo o treno Pass/h linea*d Velocità esercizio in km/h Metro pesante ferro V elettrico Ferrovia suburb ferro V elettrico semaf / autom semaf /autom 9 Bologna febbraio 2004 Unità di movimento per progetti in atto Trasporto pubblico a guida vincolata per la città di Bologna (Bgo Panigale – S.Lazzaro) Linea metropolitana M5 per la città di Milano (Garibaldi FS – Bignami – Monza ?) Dati di base e caratteristiche essenziali: nei tratti comuni a 3 linee: - capacità non inferiore a 3000 pass/h per senso - frequenza compresa tra 2’.30” e 4’ I vincoli sui transiti nelle altre aree, unitamente alla capacità di carico del veicolo, (C3 = 141 pass) hanno determinato, al contrario, sulle stesse tratte: - capacità di carico superiore a 6000 pass/h per senso di marcia - frequenza di 2’43” Dati di base e caratteristiche essenziali della proposta: Nell’ottica di “lungo termine” (prolungamento a Monza con nuovi sviluppi insediativi lungo il percorso e provvedimenti restrittivi al traffico privato e di incentivazione all’uso del mezzo pubblico), si considera sostenibile una previsione di domanda tale da raggiungere l’ordine dei 13.000 p.p.h.p.d. Il requisito viene assolto con veicoli a composizione multipla (4 casse, banchine da 45m) che in configurazione C3 (limitata all’80%) consentono un trasporto a viaggio di 427 passeggeri rapportati a 120” di cadenzamento. 10 12,54 12,41 11,51 11,87 12,27 11,28 11,62 GRATOSOGLIO MESSINA OSPEDALE MAGGIORE M.TE VELINO ORTICA CENTRALE FS MATTEI LAGOSTA STAZ. GENOVA STAZ. CENTRALE BIGNAMI LAMBRATE ROSERIO MOLISE CIMITERO MAGGIORE LORENTEGGIO ROZZANO DUOMO M.te VELINO SAN SIRO ROSERIO DUOMO LAMBRATE FS P.ZZA FONTANA VIGENTINO P.ZZA AXUM 6 FEBBRAIO UNGHERIA AQUILEIA REPUBBLICA REPUBBLICA AQUILEIA CACCIATORI DELLE ALPI RIM.LAMBRATE 1 2 3 4 5 7 9 11 12 14 15 16 19 23 24 27 29 30 33 percentuale sede riservata 11,41 13,33 11,61 15,44 12,74 12,00 12,53 11,00 22,4 50,1 35,2 39,2 77,4 78,1 93,0 92,7 81,2 73,2 93,9 71,8 64,2 47,6 44,3 85,1 63,1 54,7 42,3 100,0 12,07 12,88 11,73 BIGNAMI - P.LE NEGRELLI 1,0 11,17 10,0 GRECO - P.ZZA CASTELLI Bologna febbraio 2004 Tipo sede: riflessi sull’esercizio Sedi Riservate e Velocità Commerciale: raffronto Velocità di Servizio 11 Bologna febbraio 2004 Incidenza delle irregolarità sull’esercizio Cadute di tensione Rallentamenti dovuti al traffico Auto in sosta irregolare Lavori stradali non programmati Atti vandalici Incidenti tra terzi Manifestazioni Cause esterne diverse Servizi sussidiari Vettura sporca Malore a passeggero Ritardi in uscita da deposito Mancato cambio Inconvenienti alle vetture Deragliamenti Cause interne diverse Bisogni corporali Indisponibilità del personale Mancanza di materiale 12 Bologna febbraio 2004 Il viaggio nella qualità LA QUALITA’ NELLA PROGRAMMAZIONE DELL’ESERCIZIO Individuazione in relazione alla domanda del modo di trasporto migliore. Riflessi sull’esercizio Alberto ZORZAN Divisione Superficie Urbana [email protected] 13