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Gennaio 2008
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Tutto quello che gli altri non vi dicono
c’era una volta ...
milan col coEur in man,
oggi ha preso la scure
L’omelia di don Angelo
della parrocchia di
San Giovanni Laterano
in piazza Bernini
È capitato qualche settimana fa, ma io ho
ancora il cuore gonfio. Come rotto. Mi
hanno rotto il cuore. Me l’hanno segato. E
io ne porto ancora la ferita. Me l’hanno
segato che ancora era notte. Stavo scrivendo, quando mi ferì lo stridore di una
sega elettrica. Era violenta. Come se volesse fare presto. Che fosse ancora buio,
prima che il cielo vedesse. Urlava, come
assetata di annientamento. Urlava e tu lo
sai come si dilatano voci e suoni nella
notte. Ebbi un presentimento. Corsi alla
finestra, quello che temevo, quello che da
tempo avevamo in tanti temuto, stava avvenendo. Nella notte, come è costume tra
ladri, segavano impietosamente gli alberi
della nostra piccola piazza, quella su cui
guarda con occhi di tenerezza la nostra
chiesa. Mi parve che piangesse. Quando
poi il cielo si imbrividì di luce e apparve lo
scempio, guardai in basso e poi in alto e,
ti assicuro, mi sembrò triste, quel mattino, anche il cielo, quasi si chinasse ad accarezzare i tronchi segati. E noi a contare
dai loro anelli gli anni della loro vita, recisa per atto violento, disumano.
Ti dirò che lo stridore di quella sega me lo
sono sentito dentro, e non solo io, per giorni e per giorni, come appiccicato alla pelle, impigliato ai vestiti. Come se l’opera di
oscena devastazione ora fosse dentro e
non più fuori.
Ora passo sulla piazza. A volte chiudo gli
occhi. È l’immagine della distruzione.
Come fosse passata una guerra. E penso:
è Natale. Natale di una piazza devastata.
Patisco il paradosso. Celebriamo la nascita
e diamo la morte. Lui viene per ridarci
umanità, noi celebriamo la disumanità.
Viene per restituirci dignità e noi ci spogliamo di dignità.
La mia piazza è diventata un simbolo. E
così, ti dirò, anche la mia chiesa. Mesi fa
sorrideva agli alberi, che, pur carichi di
anni, reggevano. Reggevano il compito
che Dio aveva loro assegnato. Passavi e
loro a proteggere con misericordia chi, carico di anni, trovava una sosta alla fatica
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Scrive Eugen Drewermann: “Come potete voi vedere Dio con i vostri occhi?
Tutto ciò che guardate è deformato dall’ottica dell’avidità e della bramosia.
Non vi è cosa sulla terra che sappiate
vedere rallegrandovene, dovete spalancare gli occhi come belve per appropriarvene. Non sapete contemplare un albero per lasciarlo al suo posto, dovete chiedervi quanto renderebbe se fosse abbattuto. Non potete vedere un fiume solo
per gioirne, dovete chiedervi quanto si
potrebbe guadagnare possedendolo,
quanta energia darebbe arginandolo con
una diga, che cosa potrete farne quando
sarà di vostra proprietà. Così per le montagne, le steppe e i mari. Non potete vedere nemmeno le stelle senza imparare
da esse con quali esplosioni nucleari ci
si può distruggere. Non sapete guardare
il cosmo senza pensare come trasformare la vastità dello spazio in un’area in
cui schierare apparecchiature belliche,
marchingegni di annientamento, potenziali distruttivi. Qualunque cosa vediate
è marchiata dall’avidità, dalla distruzione, dalla presa di possesso. E perfino
quando vi guardate tra voi uomini domina l’avidità: chi appartiene a chi? chi
prende possesso di chi? chi si appropria
di chi? chi violenta chi? Come volete
vedere Dio con occhi simili? Come volete vedere gli uomini con questo genere di percezione?”
di vivere su una delle panchine. Passavi nelle ore asfissianti dell’estate e loro
a regalarti sempre un leggero fruscio
di vento. Passavi e c’era poesia nel verde delle foglie, ma anche nelle trame
nere dei rami, spogli d’inverno e puntati al cielo come in attesa. La mia chiesa sorrideva, ogni volta che apriva gli
occhi al mattino.
E, penso, è Natale. Ma, fuori, ogni volta che esco, è il simbolo dell’antinatale.
L’antitesi della nascita. Che urla una
logica malsana, che intristisce la terra.
Una logica frutto di
uno sguardo perverso, sguardo di
rapina. Quasi a segnalare dolorosamente con che occhi siamo giunti a
guardare noi stessi,
gli altri, la terra.
Prendere possesso,
appropriarsi, violentare sono i verbi
che fanno lo scempio dell’umanità e
della terra. E così ai
miei occhi la mia
piazza diventa un
simbolo: era di tutti, quelle piante erano di tutti, quell’erba di tutti, su quella
panchina andava a
sedere chiunque,
senza chiedere permesso a nessuno.
Un segno di vita per
chi beve cemento
ad ogni ora del giorno, un’area in cui
pulsava ancora il
colore delle stagioni. Sulla piazza
scorreva il ritmo
delle stagioni. Cambia qualcosa sull’asfalto? Ha delle
stagioni? Ti perdi
ad ammirarne i colori?
Ma eri - qui forse è il problema - troppo
piccola, piazza che ospiti la mia chiesa.
E, con te, piccoli, senza raccomandazioni e protezione, i vecchi che ne godevano, o i bimbi che l’attraversavano, o gli
uomini e le donne ancora in cerca di bellezza. Ma che cosa è mai un anziano, o
un bambino, o un poeta, i loro sogni e le
loro attese a confronto con le macchine,
il loro impero, la pretesa dei box e dei
parcheggi? E che ce ne facciamo, in una
società come la nostra, delle anime gentili o dei poeti? Ditemi voi se rendono
qualcosa. Terra di piccoli. L’attenzione è
altrove: il cortile di Palazzo Marino trasformato in salotto dei grandi, in banchetto di cibi raffinati, quello rende. Ma la terra
dei piccoli?
Tu, piazza, mi sei diventata un simbolo.
Alzo gli occhi e poi subito li nascondo.
Tu mi rimandi un bisogno accorato di Natale. Mi rimandi lacerante un disgusto per
il mito seduttore della potenza, l’indignazione per il mito dell’uomo forte: ne vedo
con occhi increduli gli esiti allucinanti. Mi
raccontano di ragazzi che sgozzano per
provare emozioni “forti”, mi raccontano
di ragazzi che si pensano forti perché filmano chi sta morendo investito da un
autobus, mi raccontano di filmati di torture, mi raccontano di personaggi “in vista” che possono permettersi parole che
un giorno definivamo da “caserma”, mi
raccontano di uomini in fiamme in acciaierie, tanto non sono forti.
Ti dirò, piccola piazza, che, contemplando con occhi tristi i tuoi tronchi segati, il
Natale, che celebra il “piccolo” e il “debole”, può sembrare una festa dei folli o
dei poeti. Tanto è in controtendenza. Folli
e poeti, accompagnati dal risolino dei
forti. Il risolino per coloro che vanno a
celebrare un Dio che sceglie e difende
piccolezza e debolezza. A volte sembra
che nulla sia cambiato. Anche allora quei
sognatori venuti dall’oriente li guardarono con occhi di compassione: ingenui
a cercare un Dio nella carne e nella terra
dei piccoli. Rimangono forse solo folli e
i poeti ad alzare inascoltati un grido per
uno scempio che è degrado in umanità,
a inginocchiarsi al mistero della piccolezza.
E allora ti dirò che io, triste per scempio
e per degrado, scempio e degrado di
piazza e di umanità, fui in questi giorni
consolato e affascinato da un biglietto
di auguri, venuto da un monastero, quello delle monache benedettine dell’Abbazia di Viboldone. Vi ho ritrovato, ed ebbi
un sussulto, il messaggio del vero Natale, quello della piccolezza. “Piccolo si
fece per noi” stava scritto,e continuava:
La benedizione del Signore
splenda in ogni dimora umana,
e attorno a ogni piccolezza
s’irradi in gioia
che sconfigge le tenebre
e restituisce la libertà
di legami affidabili e fecondi di vita.
E la benedizione di questo piccolo splende attorno ad ogni piccolezza. C’è da
commuoversi, se ancora ci rimane cuore, per un Dio che si fa piccolo: non ci
ha schiacciati con la sua fortezza. Ci
avrebbe solo invasi di terrore. Ha chinato i cieli nel segno di un’immensa tenerezza. E noi abbiamo contemplato i suoi
occhi, il suo sguardo sulla piccolezza. Ma
poi li abbiamo dimenticati. Abbiamo inseguito il mito dell’onnipotenza che fa la
distruzione dell’umanità e della terra.
L’onnipotenza che spesso sorprendo in
un gesto quasi quotidiano, che per me è
diventato simbolo, lo spintonarsi.
Spintonarsi o dare il passo? Che cosa
insegna il Natale e che cosa insegniamo
ai nostri figli? E se il segno dell’immensa tenerezza di Dio, anziché declinarlo
in vuote liturgie, riprendessimo a declinarlo nelle liturgie quotidiane della vita,
come fece lui. Curando lo sguardo. Roba
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da folli e da poeti o, al massimo, dai monaci e di monache, direbbero i superdotati:
sei finito in uno sguardo? Sì. Mi sono innamorato dello sguardo di Gesù: in quella piega dei suoi occhi c’era Dio: E non so
se c’è nella piega dei miei occhi. Ricominciamo dallo sguardo. Uomini senza sguardo hanno devastato la mia piccola piazza.
Ricominciamo dallo sguardo: mi dissero,
in una sera di queste, due miei cari amici,
che non osano dirsi credenti, ma forse lo
sono più di me. Dallo sguardo e dalla gentilezza, che è il contrario dello spintonarsi.
E’ dare il passo. Al più debole, al più piccolo, al più povero, a chiunque, per il solo
fatto che è un uomo, una donna. C’è vuoto. E c’è sete. Di sguardi e di gentilezza.
Qualcuno storcerà il naso. Ma come hai
ridotto in piccolo il mistero del Natale!
L’hai accorciato in uno sguardo. Sei arrivato a una parola ben piccola, la gentilezza!
Ti dirò, la compagnia degli uomini e delle
donne del mio tempo mi hanno reso sempre più diffidente delle parole declamate,
magniloquenti, hanno il tono e la pretesa
dell’onnipotenza, il più delle volte sono
devastanti. Mi sto innamorando, come i
folli e i poeti, di parole piccole e di sguardi che abbiano il colore degli occhi di
Gesù, il piccolo. Guardo la mia piazza e
so dove arriva l’onnipotenza. Ma so anche, me l’ha ricordato un monastero, che
“lui si fece piccolo”. È notizia buona: la
benedizione viene dalla piccolezza.
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pag. 2
cronaca
task force
dateo
Comune e Vigili anti
rapina collaborano
con le parrocchie
Vertenza al TAR tra
Unione Inquilini e
Comune
Arrestata una sinti italiana ritenuta responsabile di almeno tre episodi di truffe a danno di anziani. La donna fermata
dalla Squadra Mobile è parte di una banda specializzata nello sfruttamento della
solitudine e dell’ingenuità.
Per prevenire questi reati, da ottobre, il
Comune, e i Vigili organizzano visite alle
parrocchie per distribuire volantini con
tutte le indicazioni necessarie e i numeri
telefonici cui rivolgersi in caso di difficoltà, e per spiegare agli anziani, e non
solo, i fondamentali accorgimenti per non
cadere nella trappola dei truffatori.
Inoltre è attivo un pool anti-truffe presso
la Procura della Repubblica, al quale collaborano tre agenti della Polizia Municipale. Questa task force specialistica si
avvale anche di un archivio fotografico
dei truffatori abituali, già noti alla magistratura.
plinio
Bloccato il racket
delle estorsioni
Bene la condanna dell’estorsore di
Catanzaro arrestato lo scorso dicembre
dai vigili e condannato a 3 anni dalla magistratura, per estorsione, danneggiamento e lesioni nei confronti dei gestori
di un locale milanese in via Plinio.
In Lombardia, sono 5.000 i commercianti
cui viene chiesto di pagare il pizzo. Un
dato preoccupante che testimonia come
la criminalità organizzata stia allargando
i tentacoli nella nostra Regione, finanziandosi anche attraverso il racket, e non solo
con i canali classici di droga, prostituzione, rapine e contraffazione.
Il vice Sindaco De Corato ha dichiarato
che l’estorsione è un reato odioso che
contribuisce a diffondere un clima di paura, sfiducia e, cosa ancor più grave,
omertà. Sentenze ferme e severe possono contribuire a infondere maggiore sicurezza e conforto nei cittadini e soprattutto nei commercianti, ripagando anche
i più coraggiosi, come i due esercenti di
via Plinio, delle violenze e dei soprusi
subiti.
Comunicato del Comune
magistratura
Condanne per abusi
Bimbi denutriti e abusati
In città, una sentenza della IX Sezione del
Tribunale, presieduta dal giudice
Annamaria Gatto, ha condannato, a margine di un omicidio irrisolto e archiviato,
un padre accusato di aver violentato la
moglie e i figlioletti di 4 e 6 anni, all’epoca di fatti accaduti nel 1999. Tutti sono
stati sottoposti a perversioni sessuali
anche sotto minaccia di una pistola. I bimbi sono cresciuti denutriti, tra sporcizia e
pidocchi, abusati di indicibili torpitudini.
Una vicensa di miseria umana dove la
madre, buttata giù dalle scale, incinta di
un terzo figlio, ha subito una condanna a
5 anni per il suo tacito consenso e concorso per i maltrattamenti ai figli, abbandonati a se stessi, e ora assegnati in adozione. Per il padre violento 9 anni di reclusione.
E.S.
sotto l’albero
Topi!
d’appartamento
Due romani di 21 e 31 anni, provenienti
da Cremona, a Milano sotto pedinamento
per 24 ore, sono stati arrestati dalla Polizia, in quanto sorpresi a rubare negli appartamenti, i pacchi dono di Natale già
confezionati e posti sotto l’albero.
E.S.
Da tempo il Comune di Milano sta attuando la svendita del patrimonio immobiliare accumulato in oltre un secolo di profitto. Lotti immobiliari vengono messi in
vendita e l’incasso minimo presunto ai
aggira attorno ai 250 milioni ai euro, dei
quali il Comune intende reinvestire una
quota in edilizia residenziale pubblica periferica.
L’annosa questione dello stabile di piazzale Dateo si protrae da circa 20 anni.
Svuotato, ristrutturato, dopo altri anni di
alternanze decizionali, ora l’edificio, destinato in origine alle classi sociali più
deboli nella sua totalità, pare sia destinato solo per un terzo all’edilizia residenziale pubblica. Le rimanenti locazioni saranno a canone convenzionato, quindi più
elevate. Sicet e Uniat, i sindacati inquilini, hanno presentato ricorso al TAR che
deve pronunciarsi in merito. Gianni Belli,
segretario dell’Unioni Inquilini, sostiene
che “si vuole deportare dal centro alla
periferia i ceti medio-poveri” E i negozianti, baraccati in viale Concordia - Dateo
attendono da venti anni di rientrare nello
stabile.
E.S.
porta venezia
Borseggiata, blocca
tre minorenni rom
Diretta alla fermata del tram, dopo lo
shopping natalizio in corso Buenos Aires,
una signora cinquantenne milanese è stata aggredita da tre ragazzine rom che tentavano di borseggiarla. Reagendo prontamente e riuscita a bloccare una
zingarella minorenne, mentre le altre due
sono state catturate dai passanti accorsi
e quindi consegnate a una pattuglia locale di zona, ma quindi liberate perché non
imputabili. Vicenda di buonismo becero
- italico già nota.
E.S.
buenos aires
Infinite lamentele
riguardo al
dis-servizio postale
Per ridurre le spese, molte sedi sono state
eliminate. Verso piazza Lima, da tempo è
sparito un utilissimo sportello, ma da
qualche mese sono state tolte da via
Masera verso la Galleria Buenos Aires,
anche le cassette per imbucare!
Il recapito pacchetti e raccomandate è a
casa del diavolo, all’Ortica, oltre il rilevato ferroviario, dove ci sono difficoltà di
parcheggio. Poveretto inoltre chi non ha
l’auto, tra tram e bus ne deve prendere
almeno due e perdere mezza giornata tra
andata e ritorno. Perché non collocare in
Stazione Centrale il recapito, nei tanti
ambienti inutilizzati.
Al margine di Zona 3, in via Poma, risulterebbe che nel quartiere non si ricevono
più giornali, bollette, ecc. Gli abbonati a
giornali, riviste e quotidiani, quando sono
fortunati ricevono tre, quattro numeri assieme, già scaduti di utilità. Evviva Milano città europea, della moda, dell’Expò,
ma poco funzionale per il cittadino qualunque.
Ermanno Sagliani
filobus
La paura fila in 90
Fino a non molti anni fa, si attendeva la
filovia circolare 90, senza paura, nelle ore
serali e notturne. Ora quando cala il buio,
torna la paura tra i passeggeri. Recentemente due uomini scesi dal filobus 90,
sono stati avvicinati alla fermata di piazza
Piola - Romagna da due sconosciuti, forse dell’est Europa, che hanno intimato:
“Dacci i soldi”. All’esitazione dei rapinati,
uno dei due ha colpito alla testa con una
barra metallica, procurando alla vittima
una ferita con forte perdita di sangue. I
rapinatori, sfilatogli il portafogli, sono fuggiti col bottino. Il ferito, ricoverato al Policlinico, è stato trattenuto in osservazione.
Altra aggressione a un passeggero che era
sceso dalla filovia e tra piazzale Bacone e
via Farneti è stato avvicinato da due
sudamericani già presenti sul filobus. Alla
loro richiesta di una sigaretta e 5 euro, la
vittima si è rifiutata. Strattonato è stato
derubato dello zainetto, quindi è caduto
battendo la testa. La polizia cerca i malviventi.
Ermanno Sagliani
porta venezia
Ecopass
Disastro informatico
e lotta alle classi
deboli
A Porta Venezia c’è un insediamento mobile dell’Ecopass con telecamere installate. E’ una delle principali entrate al centro
storico cittadino. Il flusso di traffico è abbastanza elevato. Anche chi è fornito di
Ecopass teme la contravvenzione...
“Se viene sanzionato vada in via Rugabella
e se la faccia togliere!” dicono i vigili
“E perché mai se sono in regola! Devo rimediare io perdendo altro tempo a un ulteriore errore del Comune?” ribattono gli
automobilisti.
Il sistema Ecopass è farraginoso e impreciso. Già i primi SMS spediti dal Comune
erano inesatti.
L’80% delle telefonate degli automobilisti
al numero verde è per segnalare
inefficienze del sistema. Proprio a Porta
Venezia, giovedì 3 gennaio, attorno a mezzogiorno, un folto gruppo di anziani, attendeva da 20 minuti alla fermata del tram
diretto a piazza Tricolore - 5 Giornate.
Piovvigginava e la gente rumoreggiava
contro il personale e i mezzi dell’Ecopass,
iniziativa che a detta del sindaco è risultata positiva, metre ha gravato sul traffico
della nostra Zona.
E’ noto il non funzionamento del numero
verde e di Internet per richiedere l’abbonamento, e chi era stato assicurato che
avrebbe ricevuto un SMS di conferma all’attivazione dell’Ecopass, non ha mai ricevuto risposta.
Sarebbe più opportuno regolarizzare tutti
gli impianti di riscaldamento privati e comunali fuorilegge per ridurre l’inquinamento. Molto discutibili inoltre le esenzioni
dei diesel in classe II.
Certe famiglie residenti in centro utilizzano almeno un paio di SUV di elevata cilindrata, molto più inquinamenti di piccole
city car. L’incapacità cronica a una soluzione all’inquinamento non si risolve penalizzando i ceti meno abbienti con le solite gabelle, senza potenziare i mezzi pubblici.
E.S.
lambrate
Trafficante albanese
da giustiziare,
salvato dai
carabinieri
gennaio 2008
porpora
Rapinatore pluriarrestato
Evaso dagli arresti domiciliari in via Porpora, un pluri-pregiudicato è stato ri-catturato a Bari, presso conoscenti complici. Per due settimane consecutive aveva
messo a segno 14 rapine, a volte con 3
colpi al giorno, armato di taglierino e a
volto coperto. Denunciato dagli istituti
di credito, la Questura di Milano era da
tempo sulle sue tracce.
E.S.
Una complessa azione investigativa iniziata dai carabinieri a tarda primavera,
si è conclusa in dicembre. In manette
tre kosovari, spietati ricercati per traffico internazionale di stupefacenti, che
stavano per giustiziare un albanese debitore insolvente di 30mila euro, frutto
del traffico di droga. Lo avevano sequestrato, massacrato di botte e caricato,
per giustiziarlo, su una mercedes, sotto
palmanova
casa a Lambrate. L’auto era stata più
volte utilizzata, sorvegliata dai carabinieri
, per trasporti illegali di eroina e altre Rapinatore accoltella
sostanze. Il loro intervento ha salvato da
morte certa l’albanese. I tre arrestati un tessista
avevano già pesanti precedenti internazionali.
All’ospedale san Raffaele è stato ricoveE.S. rato un taxista A.C. che in servizio di
notte in Zona 3 ha portato un cliente dalle
triboniano
parti di Palmanova. Il passeggero,
stempiato e robusto, ha puntato un coltello alla nuca del tassista per rapinarlo
Giovane rom
stuprata la notte di e lo ha ferito. Il conducente ha reagito
rimediando altre due coltellate.
Natale
E.S.
Il campo nomadi di via Triboniano, dichiarato regolare, totalmente ripulito da
pattume, topi e carcasse di scooter rubati, è ora dotato di moderne case container, sorvegliate dalla polizia locale, secondo il patto di legalità. La notte
di Natale al Triboniano è in corso una
festa alla quale partecipa una giovane
rom, 18 enne col marito. La giovane
aveva litigato col marito ubriaco e stava
rincasando sola verso un altro campo,
quando ha incontrato un connazionale,
conoscente di vista, che si è offerto di
accompagnarla, camminando e chiacchierando fino a una baracca. Qui ha
aggredito a pugni la giovane e l’ha violentata, quindi l’ha accompagnata fino
al suo campo alla Bovisa. La giovane ha
chiamato la polizia e denunciato il
violentatore. La polizia sta indagando.
E.S.
francesca
romana
spallanzani
Artigiani in piazza
Sotto le feste di Natale, tante armoniose bancarelle a cupola bianca hanno
riempito dapprima piazza Santa Francesca Romana di prodotti gastronomici di Lombardia e Piemonte; frutta di
Sicilia, Calabria e Toscana. Il mercatino
si è poi esteso in via Spallanzani fino a
Porta Venezia.
Offerta molto varia di miele canavese
Le Querce, La Francana e di altre bio
produzioni, aziende agricole di formaggi piemontesi e lombardi, invitanti e
genuini dolciumi freschi, senza conservanti, specialità senesi, e celebrati Baci
di Dama, Brutti e Buoni, ofelle di Parona
della Lomellina, antica Longobardia.
E ancora deliziosi gioielli di sabbia pressata, molto decorativi. Infine artigianato del legno della torneria La Baita di
San Cassiano in val Chiavenna, produzioni di Carla Curato.
Buona frequenza di pubblico, prezzi
convenienti, prodotti di qualità. Le botteghe artigiane torneranno in primavera.
Ermanno Sagliani
indulto
Ladri romeni
rilasciati
A un controllo di polizia sono stati intercettati tre romeni a bordo di un automezzo carico di 130 batterie d’auto, provenienti da furti attuati presso demolitori
d’auto. Segnalati e rilasciati. Evviva! Tanto c’è l’indulto.
E.S.
corelli
Odissea di
sfruttamento
conclusa
All’Ortica, il Centro Temporaneo di Permanenza di via Corelli, di utilità essenziale e più volte minacciato di
demenziale chiusura, ha ospitato uno
dei due fratelli albanesi di 24 e 31 anni,
biechi e spietati sfruttatori di giovani
ragazze dell’est europeo. Entrambi irregolari, dopo lunghe e complesse indagini, sono stati arrestati. Avevano tenuto in schiavitù una giovane moldava,
che, sventurata, aveva risposto a un loro
annuncio apparso nel loro Paese. Lei,
credendo di rivolgersi a un’agenzia di
lavoro, ha consegnato denaro e passaporto per ottenere il permesso di soggiorno. E’ iniziato il suo calvario verso
l’Italia, prima a piedi attraverso le foreste della Romania e dell’Albania, poi a
bordo di un gommone di clandestini.
Impossibilitata a fuggire, priva di denaro e di documenti, violentata, picchiata,
costretta ad abortire, è passata tra bande di albanesi e romeni, prima a Bari,
poi a Bologna, infine a Milano, costretta alla vita di marciapiede e a pagarsi
l’aborto. Quindi il solito matrimonio di
comando con un tossico italiano per
regolarizzarsi, senza che le autorità italiane facciano controlli e verifiche. Finalmente, dopo 5 anni di infernale sfruttamento, un’opportunità di fuga l’ha
portata a Brescia, dove ha lavorato facendo pulizie, un lavoro onesto, sognando una vita normale. Poi la ragazza
moldava ha trovato su internet un numero verde di soccorso. Ha avuto il coraggio di chiamare e denunciare i suoi
sfruttatori, catturati e consegnati alla
giustizia. Un caso esemplare, purtroppo come tanti altri, ma denunciati. Una
vergogna del nostro Paese “democratico” che difende a aiuta i clandestini,
anziché respingerli come fanno altri Pesi
europei.
Anche se qualcuno sostiene che non
sono tollerabili certe discriminazioni.
gennaio 2008
pag. 3
politik
dribbling • • • • • ovvero agili mosse inventate dai politici
Politica è: mille
modi per scartare
un problema con
guizzi laterali
Facile criticare! Il mondo è pieno di persone che realizzano, e di altri che le criticano. C’è chi critica per mestiere, e ne
trae profitto; c’è chi critica per partito
preso e spera di trarne perlomeno soddisfazione. In questo caso io critico per
convincimento, senza la pretesa, ma con
la speranza, che qualcuno, magari in futuro, mi ascolti.
Sarò forse ingenua, ma credo fermamente che la soluzione di un problema debba essere coerente con il problema.
A Milano dobbiamo risolverne parecchi,
diciamone alcuni:
• inquinamento dell’aria
• integrazione dell’immigrazione
• aggressività della malavita
• truffe agli anziani.
Le soluzioni previste dai politici, sembrano quelle di un centravanti.
Per il problema dell’inquinamento dell’aria l’Ecopass potrebbe essere una pos-
sibile soluzione, veloce e non definitiva,
per tenere fuori dalla città e limitare la
circolazione dei motori più inquinanti.
Bene, allora perché dividere Milano in due
parti? Se le auto inquinano lo fanno in
centro come in periferia. Non è giusto
bloccarne l’ingresso solo al centro. Questo limite, oltre a sottintendere che chi
sta in periferia è il solito residente di “seconda scelta”, crea dei problemi:
- chi abita nelle strade adiacenti alla cerchia di accesso, per trovare posteggio
dietro casa dovrebbe pagare il ticket, e
questo è assurdo;
- il traffico in queste aree cittadine finirà
di certo per intasarsi, perché se uno deve
fare la spesa in un’area soggetta
all’Ecopass, tenderà a posteggiare vicino agli ingressi e fare quattro passi a piedi;
- i periferici parcheggi di connessione con
il metrò spesso sono vuoti e l’Ecopass
non incentiva il loro utilizzo.
Perché non limitare il traffico dei soli
mezzi che arrivano dalla Provincia? I milanesi pagano già le tasse al Comune,
perché chiedere ai cittadini milanesi di
pagare anche l’Ecopass? Poi c’è una cosa
che non ammetto: l’idea di conciliare un
problema ambientale con una tassa, o
multa! Il fatto che il Comune intaschi dei
soldi non è un provvedimento che abbatte l’inquinamento. Come al solito, chi
può pagare lo fa, infischiandosi del danno ambientale che produce.
Un congruo stipendio potrebbe spingere
il proprietario di un suv superinquinante
a pagare volentieri l’equivalente di un
happy hour con gli amici, piuttosto che
andare a piedi. Invece, il pensionato proprietario di un’utilitaria usata saltuariamente per fare la spesa, è costretto a rinunciare a qualche tazzina di caffè in più,
per permettersi il lusso di andare in auto
al supermercato.
Se bisogna abbattere l’inquinamento, bisogna studiare sistemi che abbattano l’inquinamento.
Provo timidamente a dare qualche suggerimento: - obbligare i proprietari di
case a coimbentare gli appartamenti con
nuovi serramenti che non lascino libertà
di spifferi; - controllare che i riscaldamenti siano mantenuti entro i 20/22 gradi al
massimo; - controllare l’efficienza delle
caldaie; - controllare i bollini blù delle
auto e dei mezzi di trasporto commerciali; - obbligare ATM agli stessi controlli
sugli scarichi dei mezzi pubblici; - obbligare i pendolari a lasciare l’auto inquinante nei posteggi periferici di connessione con le fermate dei metrò; - istituire dei controlli sulle emissioni di furgoni e camion che entrano a Milano; stabilire che chi viene sorpreso alla guida di un mezzo inquinante non paghi
multe, ma lasci l’auto da un meccanico;
- e via ancora di questo passo....
Altro problema è l’integrazione dell’immigrazione. Condivido e plaudo al
Comune che chiede agli immigrati stranieri di esibire il permesso di soggiorno
per mettere i figli a scuola. Ma come può
lo Stato criticare questo provvedimento? Se gli immigrati senza permesso di
soggiorno, in base alle leggi, devono
essere rimpatriati, cosa faranno, torneranno a casa lasciando i bimbi da soli a
frequentare le scuole?
Poi c’è il grave problema dell’aggressività malavitosa degli stranieri. Se
questa malavita è in aumento, se noi cittadini siamo alla mercé di pazzi scatenati che arrivano in Italia con lo scopo
di delinquere, proprio perché qui ci sono
pochi controlli e più “solidarietà” pelosa, la soluzione potrebbe essere quella
di far capire a chi prende ogni mezzo per
varcare i nostri confini, che l’Italia è in
grado di porre un blocco all’immigrazione clandestina. Invece, i politici investono somme enormi in “campi di accoglienza”, in telecamere che fanno filmati che
nessuno guarda, in indulti, in condoni, e
ora “ciliegina sulla torta” in incentivi per
dotarci di mezzi anti rapina. Soldi, sempre soldi da sborsare, a fronte di sempre
maggiore permessività verso chi
delinque!
Per gli anziani truffati l’ultima soluzione
è quella di informare e distribuire dei volantini con consigli e numeri verdi. Ma gli
anziani sono stati scelti dai truffatori, proprio perché spesso soffrono di
arteriosclerosi, e avendo poca lucidità
mentale non sanno riconoscere i farabutti,
e tantomento ricordare dove hanno messo il voltantino coi numeri verdi!
La coerenza attualmente sembra un concetto in disuso; forse l’amore sfegatato
che gli italiani hanno per il calcio spinge i
politici a effettuare spasmodici dribbling.
Silvia Francescato
Leggete oltre ..
i dribbling e le soluzioni del comune
I nostri ragazzi si
ubriacano fino alle 5
del mattino?
Scarrozziamoli in bus
a prezzi modici
Oltre 3.200 utenti in quasi due mesi di
attivazione del Bus by Night, il trasporto
pubblico notturno pensato per i giovani
milanesi.
Il servizio, nato da una proposta
bipartisan di cinque giovani consiglieri
comunali e attivato dal Comune‚ ha dichiarato l’Assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente Edoardo Croci, ha dimostrato un ottimo gradimento da parte dei giovani che possono così tornare a
casa anche in tarda notte utilizzando un
mezzo pubblico economico e sicuro.
Dalle 2 fino alle 5,10 del mattino, i minibus
riportano i giovani a casa in qualsiasi zona
della città. Per usufruire del servizio é
sufficiente comunicare all’autista il luogo
di destinazione . E’ possibile acquistare
al momento il biglietto pagando 1 euro.
Sei rapinato?
Attrezzati!
L’assessorato alla Sicurezza destina un
contributo del cinquanta per cento delle
spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi antirapina fino a un
massimo di mille euro. Rientrano tra
questi gli strumenti di videosorveglianza
posti nell’abitacolo, i sistemi di pagamento con carte di credito, gli strumenti in grado di localizzare il veicolo tramite sistemi Gps di posizionamento, ma
anche le protezioni passive, come
divisori antisfondamento e anti-effrazione.
Contiamo di dare un sostegno a un buon
numero di tassisti, che è una delle categorie più esposte alla criminalità. Nel
precedente bando riservato ai commercianti, per la stessa finalità, aderirono in
ottocento.
Si precisa che le domande verranno considerate secondo l’ordine cronologico di
presentazione. L’ammissione sarà oggetto della valutazione di una commissione, che, sulla base dei requisiti richiesti, stilerà la graduatoria degli ammessi
al contributo.
Si informa che l’apposito modulo per
aderire al bando sarà in distribuzione nei
prossimi giorni presso il settore Sicurezza, in via Silvio Pellico 8 (tel.
02.884.56606-02.884.56653), presso i
Consigli di Zona e le associazioni di categoria.
www.comune.milano.it,
nella sezione servizi online.
Investiti 1760 milioni
di euro per integrare
i figli degli stranieri!
Anche i clandestini?
Le 170 scuole dell’infanzia del Comune
di Milano accolgono gratuitamente
22mila bambini residenti. Per 8mila di
loro è gratuita anche la refezione scolastica, per gli altri è richiesto un contributo minimo in base al reddito.
L’integrazione degli stranieri passa anche
per la scuola. Sono, infatti, state approvate le linee di indirizzo per l’integrazione scolastica ed extrascolastica dei minori stranieri, in accordo con il protocollo d’intesa firmato il 3 ottobre 2007 tra
l’assessorato Famiglia, Scuola e Politiche Sociali, e l’Ufficio Scolastico Regionale. Un investimento di 1.760 milioni di
euro, destinati ad aiutare le famiglie e loro
figli in questo percorso con corsi
d’alfabetizzazione, progetti intercolturali
e programmi contro la dispersione scolastica. Inoltre, saranno attuati specifici
programmi per i rom che abitano nei
campi autorizzati del Comune.
Saranno realizzati diversi laboratori scolastici di alfabetizzazione rivolti sia alle
famiglie sia ai figli, che coinvolgeranno
oltre 4.000 utenti. Coinvolgeranno alunni della scuola primaria, della scuola secondaria di 1° grado e le famiglie che
hanno bambini presso i nidi e le scuole
dell’infanzia.
Inarrestabili le truffe
agli anziani
La piaga delle truffe agli anziani è
inarrestabile, e i raggiri sono in crescita,
così come i furti nelle abitazioni, i raggiri
informatici, lo spaccio di droga. Molti
detenuti scarcerati con l’indulto o recidivi sono ritornati in prigione. “Ora serve la certezza della pena”, afferma il prefetto Valerio Lomabrdi, sempre sperando che, catturato, chi delinque paghi realmente il suo debito con la giustizia.
E.S.
Grazie alle
Il vicesindaco De
telecamere la
Corato denuncia:
magistratura
“Suona un
campanello d’allarme risarcisce il Comune.
E i cittadini ... ?
malavita?”
Noi diremmo che da
Il vice Sindaco e assessore alla Sicurezanni suonano
za Riccardo De Corato in merito alla sencampane a distesa!
tenza di condanna per 10 manifestanti
L’episodio del taxista aggredito questa
notte in via Leoncavallo da due
centroafricani si aggiunge a un’intollerabile serie di reati commessi in 24 ore
da extracomunitari. Fatti che testimoniano flussi sempre più massicci a Milano
e che richiedono più controlli e maggior
presidio del territorio da parte delle forze dell’ordine.
Lo dichiara il vice Sindaco e assessore
alla Sicurezza Riccardo De Corato.
In via Giambellino, agenti del servizio
Radiomobile della Polizia Municipale
hanno arrestato un cittadino cinese e un
complice della stessa nazionalità che, in
seguito a un diverbio, avevano ferito con
una mannaia un marocchino, attualmente ricoverato con prognosi di 45 giorni.
Alla Stazione Centrale altri vigili, in servizio in borghese per la prevenzione e
repressione del commercio abusivo,
hanno arrestato un immigrato clandestino‚ del Bangladesh, mentre vendeva
della merce, cui era stato notificato un
ordine di espulsione da parte del Questore.
Si tratta, fa notare De Corato, di episodi
che vengono letti come normali nel quadro di un’illegalità quotidianamente accettata. Ma cò non è tollerabile. E devono, invece, suonare come un campanello
d’allarme. E richiamare a un più capillare
controllo del territorio da parte delle forze di Polizia. In Italia, il meccanismo delle
espulsioni andrebbe, inoltre, reso più
fluido. Ma dal Governo, a differenza di
quanto si apprestano a fare Sarkozy e
Zapatero, non arrivano segnali promettenti. E il decantato garantismo non è
altro che un paravento per nascondere
la sostanziale immobilità.
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via maiocchi 11
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del May Day Parade 2004, dichiara:
Questa importante sentenza segna la fine
di anni di impunità. Ora ci aspettiamo
per il prossimo primo maggio di non
dover più assistere ai consueti rituali di
devastazione e imbrattamenti che hanno puntualmente caratterizzato questa
manifestazione. Per la prima volta in un
corteo no global le telecamere stradali
del Comune hanno costituito una fonte
di prova, e aiuto alla Polizia per individuare alcuni responsabili. In seguito al
perpetrarsi di episodi di violenza durante queste manifestazioni segnalai io stesso al questore Scarpis l’opportunità di
far visionare dalla Digos i filmati delle
telecamere comunali. E in seguito a quel
rapporto di Polizia inviato alla Procura
venne poi aperta l’inchiesta. La sentenza di condanna per dieci imputati è un
segnale che serve da monito, per dire
basta alle scene di guerriglia commesse
da presunti pacifisti appartenenti ai centri sociali, che per anni hanno devastato
la città con grave danno di immagine e
patrimoniale, sia pubblico che privato. Il
Comune di Milano, che ha avuto dal Tribunale un indennizzo di diecimila euro
per i danni subiti, si riserva di agire anche in sede civile per chiedere ulteriori
risarcimenti.
Le telecamere
filmano e aiutano le
indagini, ma il
crimine è già stato
commesso.
Prevenire
è meglio che
filmare.
Alla Stazione Centrale sono entrate in funzione quattro nuove telecamere che vanno ad aggiungersi alle altre quattro già
operative. Lo annuncia il vice Sindaco e
assessore alla Sicurezza Riccardo De
Corato. Le telecamere, secondo un piano
concordato con la Polizia Ferroviaria,
sono state installate sui quattro lati di piazzale Luigi di Savoia, e si aggiungono altre
tre di ultima generazione già attive e ad
una quarta installata in piazza IV novembre.
Due nuove telecamere sono state posizionate all’ingresso dei tunnel Tonale e
Brianza, ed entro la metà di gennaio altre
due saranno installate in corrispondenza
delle uscite.
Complessivamente la stazione Centrale ad
oggi è difesa da 78 telecamere oltre a 11
colonnine Sos. A ciò va aggiunto il
security point della Polizia Municipale che
dalla fine di novembre costituisce un presidio fisso; oltre alla sorveglianza di nove
vigili che operano dalle 7 alle 20 (quattro
dalle 20 alla 1.30), di dieci agenti della
Polizia di Stato e della Polfer.
Inoltre è già attiva, in via dei Transiti, la
prima delle dieci telecamere che verranno posizionate nell’area di viale Monza,
Termopili, Marco Aurelio.
Il potenziamento della videosorveglianza
in città da parte del Comune è un oggettiDiscriminazione
vo e importante strumento di indagine per
casi difficili e complessi, come sta dimoda Ecopass
strando il caso dell’aggressione avvenuta a fine anno al Castello di due sorelle e
Al 15 gennaio, all’interno della cerchia dei della loro madre: le immagini riprese daBastioni diminuiti del 23% i veicoli, e del gli occhi elettronici stanno dando un con40% i veicoli inquinanti. Fuori dell’area tributo determinante all’identificazione dei
violenti.
dell’Ecopass meno traffico del 5%.
pag. 4
progetti
gennaio 2008
c’e’ qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi d’antico ....
Lambrate e la sua
volontà di
autonomia
Dopo 84 anni, Lambrate vuole tornare
Comune, staccandosi da quello di Milano. Nel 1923, con decreto regio, furono
accorpati alla città in espansione molti
Comuni periferici: Lambrate, Affori,
Baggio, Gorla, Precotto, Greco,
Crescenzago, Musocco, Niguarda,
Trenno, Vigentino, Chiaravalle.
Il Comitato Costituente di Lambrate ha
messo a punto una proposta di legge
da sottoporre alla Regione, in cui si
evidenzia che staccandosi da Zona 3, per
gli abitanti è preferibile tornare alla situazione prima del 1923, in autonomia.
La prima assemblea del Comitato si è
svolta l’11 novembre 2007, festa di San
Martino, patrono di Lambrate, affermando la scelta di una migliore gestione del
territorio, dei servizi, della sicurezza,
della qualità di vita in condizione autonoma.
I residenti di Lambrate sono circa 80
mila, e vogliono poter attuare le proprie
scelte, per ottenere quei miglioramenti
che Palazzo Marino fatica a realizzare.
Intendono non sentirsi più cittadini di
periferia. I residenti di Lambrate lamentano mancanza di contatto col territorio, dato che il Consiglio di Zona è
inascoltato dal Comune che impone dall’alto le proprie decisioni. Tra le questioni
irrisolte ci sono i problemi dei nomadi e
della sicurezza al Parco Lambro, il
mercatino dell’illegalità a Cascina Gobba e il mondo della malavita zingari e
drogati che assediano la stazione del
metrò, inoltre la smobilitazione del Centro Tumori. Tutte necessitano risposte
concrete. Bruno Centenari è, pro
tempore, coordinatore del Comitato Costituente, Leopoldo Siegel, presidente
della Commissione Territorio di Zona è
interlocutore con il Consiglio di Zona 3.
I residenti di Lambrate hanno sempre
protestato in modo civile, a norma di
legge, ma ora dopo poco meno di un
secolo vogliono autonomia dai potenti
interessi costituiti.
E.S.
C’era una volta in
Lombardia un luogo
chiamato Lambrate
Mi rivolgo essenzialmente a coloro che
hanno liquidato l’idea di “Lambrate Comune Autonomo”, con poche e lapidarie
parole, esprimendo, fra le righe, un dissenso non sufficientemente suffragato da
ragionevoli dubbi.
Io, nato a Milano, nonché figlio e nipote
di milanesi, ricordo quando percorrevo le
“mie” strade di Città Studi, e, accompagnato da mio nonno materno, restavo incantato ad osservare le locomotive a vapore che sferragliavano sui binari della
stazione di Lambrate. Certo che quelle
strade, sgombre da automobili, furgoni e
quant’altro, sia sotto che sopra al marciapiede, davano un senso di respiro e di
tranquillità. Le poche immondizie, prevalentemente foglie e qualche pezzetto di
carta (non c’era ancora l’abitudine di
spaccare le bottiglie di birra e disseminare il terreno di ogni nefandezza a base di
plastica e ...), erano ripulite da uomini in
grembiule grigio, berretto con visiera, che
ramazzavano con una scopa di fascine,
buttando il raccolto in un bidone, incastrato nel triciclo a pedali che all’uopo
veniva sospinto a mano od attraverso il
movimento dei pedali. I Vigili Urbani, imponenti nelle loro divise invernali sulle
quali scintillavano due file di bottoni color
oro, in piedi sulla loro pedana rotonda
dipinta con strisce oblique, bianche e
nere, incutevano timore e severità, ma anche comprensione ed umanità. Niente tradimenti, appostamenti da agguato e nemmeno telecamere nascoste. Noi, milanesi a 360 gradi, facevamo il “Carosello dell’Epifania” e, a fianco di quelle pedane ,
lasciavamo panettoni e giocattoli per il
loro figli.
La gente, serena, si preoccupava solamente delle vicissitudini famigliari, poteva uscire a tutte le ore. Uomini, donne e
ragazzi, si muovevano liberamente, anche nelle fitte nebbie invernali, la sicurezza personale non era in pericolo. I
Metronotte, nel loro giro ripetuto più volte, scuotevano porte e saracinesche, la-
sciando i bigliettini bianchi o rossi dell’avvenuto controllo e, se qualche ladruncolo veniva acciuffato, nelle sue tasche si trovava unicamente il fazzoletto per soffiare il naso, non
c’era posto per coltelli o pistole.
A quattordici anni (inizio anni sessanta), attendevo con l’orecchio l’arrivo del tram numero 4 che si fermava al capolinea di via
Pacini, mi infilavo il cappotto e, scese le scale salivo in vettura, acquistavo i canonici due
biglietti, quello per la percorrenza della tratta
e quello del “Soccorso Invernale” (oggi lo
chiameremmo riscaldamento). Dal finestrino,
osservavo la “mia città”, con tutto a posto,
anche se qualche mascalzoncello, lasciava
traccia del suo passaggio, scrivendo con il
gesso, qua e là su qualche muro, una v doppia capovolta, seguita dal nome della squadra di calcio del mio cuore. Poi giù, in piazza
della Scala e di corsa dentro in quel tempio
della musica, fatto di marmi, stucchi e velluti,
ad assistere a rappresentazioni operistiche di
enorme pregio. Al termine, il percorso inverso con l’ultimo tram. Per alcuni, queste potrebbero essere considerate delle visioni
bucoliche da città metropolitana, ma era la
nostra vita. Il clima che si respirava a Milano,
era denso di operosità, rispetto per le persone e le cose, amore per la città.
Oggi tutto questo è scomparso. Purtroppo
anche a Lambrate, i muri sono saturi di scritte e sgorbi colorati, le strade ed i marciapiedi
sono rigurgitanti di veicoli fermi e quelli in
movimento, sono fermi anche loro, sempre,
in una coda atavica, perenne. La sporcizia
regna indisturbata, fra cocci di vetro e sputi
carichi di microbi e virus, portatori di quelle
malattie che la nostra civiltà era riuscita a debellare. Nelle allora quiete vie di Lambrate
ora si aggirano scippatori, stupratori, mafiosi
al recupero del pizzo, venditori di droga di tutti
i tipi. La sicurezza e la civiltà sono scomparse
in un baleno, per far posto allo scempio di un
nucleo urbano che non è più possibile definire come tale. Questo è il quadro di un film
dell’orrore, ma qualcuno, nelle alte sfere del
potere milanese, pensa all’EXPO, a come
spendere i soldi dei cittadini. Non sono certo
in discussione gli investimenti per promuovere l’immagine di Milano, certamente, ma se
si farà l’EXPO, ospiteremo gli stranieri in un
mare di m....
Ah, scusate, il centro sarà pulito ed ordinato,
scrive un consigliere di zona 3
Cittadini di serie B.
Lambrate non ci sta
Era il 2001, quando assunsi la presidenza di
codesta Commissione, e il degrado di
Lambrate ed aree limitrofe era già talmente
preoccupante, da indurmi a chiedere ed ottenere Consigli monotematici presso la scuola di via Narni, allora agibile. L’iniziativa senza precedenti produsse tanta carta e risibili
risultati. Il Comune di Milano fece orecchie
da mercante, all’insegna del chissenefrega,
e da allora la situazione è andata sempre più
deteriorandosi. I cittadini si sono organizzati
in Comitati, hanno denunciato, battagliato.
Risultati? Qualche spazio sulla stampa, ma
dall’amministrazione municipale solo promesse naufragate nella mediocrità degli assessorati competenti coniugata all’insensibilità ed all’ignoranza della consistenza dei problemi.
Così accade che all’alba del 10 gennaio 2008
il Consiglio di Zona 3, d’intesa con il Presidente Viola ed i Capigruppo, venga nuovamente convocato per una seduta
monotematica sulle rogne di Lambrate. 19
punti, alcuni dei quali già all’ordine del giorno 8 anni addietro, che sono un atto di accusa alle Giunte nel frattempo succedutesi a
Palazzo Marino. Li avevo illustrati in dicembre con il fattivo contributo dell’opposizione,
erano stati proposti in occasione della visita
dell’Assessore Ombretta Colli, venuta a magnificarci l’Expo 2015 senza però rispondere
alla mia interrogazione che, stante la sua delega alle Zone, chiedeva conto dell’attività
svolta dal giugno 2006 ad oggi. Sono trascorsi altri due mesi, risposte zero. Non al
sottoscritto, affatto sorpreso, non al Consiglio, che fatica a rivendicare la sua dignità,
ma soprattutto non alla gente. Quella che,
pur imprecando, continua a votare e pagare
tasse che contribuiscono anche agli stipendi di lorsignori. In cambio di cosa? Se lo
chiedono ormai in tanti, tantissimi.
La sensazione è che le periferie, per la giunta di Palazzo Marino, eccettuato l’Assessore Orsatti e pochi altri, siano da tempo una
seccatura; che quella Nordest lo sia più della altre; che i Comitati spontanei di cittadini
siano considerati gli ultrà dei rompiscatole
ed il vero male di Milano (vedi dichiarazioni
virgolettate del prosindaco agostano).
E la gente, a questo punto, ha cominciato
ad arrabbiarsi davvero.
La storia della Costituente per la rinascita
del Comune di Lambrate, accorpato a Milano con Regio Decreto nel 1923, insieme ad
altri dieci, probabilmente è stata accolta nelle
alte sfere con risolini di commiserazione. E’
capitato anche in Zona. Qualcuno si sarà
chiesto: dove possono andare? Risposta altezzosa: da nessuna parte... lasciamoli giocare, prima o poi si stancheranno. E se questi non si stancassero e andassero avanti? Staremo a vedere. Duole
comunque constatare che nessuno si sia
posto le domande dovute: perché questi cittadini sono esasperati? Cosa possiamo fare per recuperare un minimo di
fiducia? Come risolvere, tanto per cominciare, le 19 problematiche approvate il 10 gennaio 2008 dal Consiglio di
Zona? A proposito, credete voi che si
siano scomodati per venire ad ascoltare? L’unico che si è mosso è stato
Matteo Salvini, presidente della Commissione Sicurezza, una delle tematiche
più gettonate. E gli altri? Nisba, come
dicevano i lambratese di una volta. Già
non si scomodavano con le auto blu, figuriamoci “pedibus calcantibus”. E il nostro Consiglio di Zona, unica istituzione
che, pur con sensibilità e idee legittimamente diverse, continua ad avere un rapporto con la gente del territorio, insieme a certa volenterosa stampa che
surroga Palazzo Marino?
Credo sia giunto il momento di interrogarci seriamente. E di preoccuparci non
di dove possono andare quelli che democraticamente, pacificamente, civilmente, vogliono tornare padroni a casa
propria, ma di come dire basta a tante,
troppe prese in giro, e contribuire finalmente a migliorare la qualità, sempre
peggiore, della vita. Ivi compresa la nostra.
Leo Siegel
Presidente della commissione,Lavori
Pubblici, Territorio, Traffico e Viabilità.
Capogruppo Lega Nord
da qualche parte la spazzatura va buttata, una volta la si nascondeva sotto il
tappeto, oggi abbiamo a disposizione
Lambrate!
Maurizio Bigatti
Quelli del Comitato
Lambrate Comune
Autonomo
Indomiti quelli di Lambrate Comune
Autonomo. Tutto il giorno, sabato 22 e
domenica 23, riparati a malapena da un
gazebo hanno sostato in via Feltre ed
in via Rubattino, di fianco ad un grosso supermercato, per diffondere l’idea
e raccogliere adesioni. Ne sono arrivate circa 300, non poche e non tutte
lombarde. Evidentemente l’idea piace:
Lambrate vuole essere riconosciuta.
Lo scorso novembre, nel giorno della
festa di San Martino, patrono dell’antico Comune di Lambrate, si era
insediata la costituente per il ritorno all’autonomia.
Bruno Centenari, presidente della Costituente, con Leo Siegel, capogruppo
della Lega Nord di
Zona 3, sabato e domenica hanno presentato sulla via,
alla gente, il progetto. L’intento ormai è
chiaro: cancellare la
legge degli anni
venti fatta senza
sentire il parere dei
cittadini che annetteva Lambrate a Milano e restituire a
Lambrate la sua veste di Comune autonomo. Comune ricco, vivo, ben identificato.
Grande è stata la commozione degli anziani quando Siegel e Centenari hanno
prospettato il ritorno all’antico. I giovani invece, curiosi, hanno acquistato
i libri in vendita che in puro meneghino
raccontavano usi, abitudini, mestieri,
aneddoti su Lambrate e Greco. Vecchi
e giovani, quando d’accordo sull’idea, si sono iscritti all’anagrafe
lambratese ricevendo subito la carta
di identità comprovante l’appartenenza del titolare alla comunità di
Lambrate.
Tutto ciò non è folclore. Tutto ciò sta
a significare che quelli della Costituente stanno censendo chi e quanti
favorevoli. Quelli della Costituente
stanno formando un’anagrafe completa con nome, data e luogo di nascita, indirizzo, Chi ha aderito verrà
informato sullo stato delle cose, potrà partecipare in prima persona, potrà firmare per il referendum quando sarà giunto il momento di indirlo.
Trecento adesioni in due giorni di
freddo e fretta prenatalizia non sono
poche, in barba a chi vede l’idea
come divertente trovata o
autolesionismo puro.
C’è chi pensa alla Costituente come
ad un pezzo di teatro e ridacchia pensando ai guai più seri della nostra società. C’è poi chi pensa che la
secessione di Lambrate sia anche lesiva per le nostre finanze, per intenderci: la valutazione delle
nostre case ne
soffrirebbe.
Vuoi mettere il
valore di un
appartamento
nella grande
Milano con
quello nel paese
di
Lambrate? E
poi Lambrate,
quanto vale
questo piccolo
mondo antico? “Sbagliatissimo, ribatte Bruno
Centenari, il valore di un appartamento è proporzionato alla qualità della
vita del posto in cui si trova. Noi per
Lambrate prevediamo: spese più
basse; maggiore efficienza; buona
qualità di vita. Il valore delle nostre
case aumenterà”.
Rosa Parisi
Adenauer disse:
La storia è la somma delle cose che
si sarebbero potute evitare.
proposte di soluzioni
La Consulta sulle
Periferie di Milano
cerca e propone
soluzioni
non periferiche
I Consigli di Zona?
A Milano, i nove Consigli di Zona ogni
anno ci costano oltre 20 milioni di
Euro (3 milioni solo per i gettoni di
presenza dei rispettivi 359 consiglieri). Per fare cosa?
Nei primi “100 giorni” di lavoro del
sindaco Moratti erano indicate anche
“forme di potenziamento dei Consigli
di Zona per renderli “terminali diretti” di servizi cittadini. Da allora, sono
trascorsi oltre “500 giorni” ma, pare,
non siano emerse novità. Tra l’altro,
manca quella “gestione funzionale ed
organica” delle attività e del personale che opera negli uffici comunali
decentrati sul territorio cittadino.
Spesso si dice che Milano è una città
“policentrica”. Allora, anche la sua
Amministrazione deve avere un’organizzazione “policentrica”.
La Consulta Periferie Milano (CPM)
ha realizzato l’opuscolo “Problemi
delle Periferie e ruolo dei Consigli di
Zona”. Sono 16 paginette (scaricabili
dal sito www.periferiemilano”) che
riteniamo possano essere un utile
contributo per delineare un’Organizzazione comunale ed un Regolamento e dei Consigli di Zona che diano risposte ai problemi.
Nei fatti, l’impostazione dell’Amministrazione del Comune di Milano è:
- “centralistica”, poiché ogni necessità di relazione con gli altri settori deve
comunque passare dal vertice;
- “autoreferenziale”, poiché l’orientamento non è rivolto alla soluzione del
problema, bensì a rimanere nell’ambito delle proprie “competenze”.
Nel tempo, tale impostazione ha incrementato sempre più le distanze tra
i problemi e le loro soluzioni. In definitiva, tra gli amministrati e gli amministratori.
L’organizzazione proposta intende
“accorciare” le distanze tra l’amministrazione e gli amministrati, nell’ottica di una gestione funzionale del territorio.
Il cambiamento - Lo sappiamo: è necessario il mutamento di una mentalità “centralistica”, che da sempre ha
costituito la stella polare dell’azione
del Comune di Milano. Non è cosa facile, ma necessaria.
Walter Cherubini*
Consulta Periferie Milano
[email protected]
gennaio 2008
pag. 5
consiglio di zona
i cittadini chiedono
risposte
bixio
eco-pass
Assurdo il divieto
di circolazione
ecco-disagio
Via Nino Bixio si trova al confine tra due
zone ed è sempre stata percorribile liberamente nei due sensi. Da qualche settimana una ordinanza (n°60721 della direzione Polizia Locale, Comando P.M.
della Zona 2 (cosa c’entra con zona 3?)
l’ha trasformata in via a divieto di circolazione per tutti, esclusi tram, autobus e
taxi. Ma non tutta; il tratto che va da
Pisacane a Ciro Menotti rimane liberamente percorribile, mentre gli altri tratti
(iniziando da viale Piave) sono chiusi al
traffico. Non si capisce assolutamente
quale sia stata la logica di questa chiusura, che depista una consistente quantità di traffico sulle vie Bellotti e Modena, già intasate, nonchè su viale Piave,
già ridotto ad uno stretto viottolo da un
miope quanto inutile allargamento dei
marciapiedi. Chissà se l’assessorato al
traffico riesce ad illuminarmi?
Giovanni Petino
buenos aires
Astruso il
comunicato del
Comune.
La sosta libera dei
giorni festivi c’è o
non c’è?
“L’estensione della regolamentazione
della sosta, spiega l’assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente Edoardo Croci, è una delle misure che il Comune ha
sviluppato per ridurre congestione da
traffico e inquinamento. Per facilitare la
possibilità da parte dei residenti di trovare spazio per parcheggiare, non si applica la regolamentazione della sosta di
domenica e negli altri giorni festivi, quando non vi è il normale afflusso di auto da
altre aree per motivi di lavoro o di
shopping. Con questo il Comune intensifica l’azione di miglioramento ambientale, tenendo conto delle esigenze dei
milanesi”.
In Zona 3: - Buenos Aires, Lazzaretto; Buenos Aires, Bacone; - Regina Giovanna, XXII Marzo.
Il pagamento domenicale sarà mantenuto nelle vie dove per la presenza di cinema, teatri, esercizi pubblici o di grande richiamo commerciale, la domanda di
sosta resta costante anche la domenica
e i festivi e nelle ore serali.
Si tratta delle principali vie commerciali
corso Buenos Aires, Vercelli, XXII Marzo, San Gottardo e vie immediatamente
adiacenti.
La regolamentazione della sosta prevede: strisce gialle per i residenti e i
domiciliati, che devono esporre l’apposito pass e strisce blu, a pagamento (1,20
euro), dal lunedì al sabato, dalle 8 alle
19.
Mercoledì 16 gennaio presso la Sala
Consiliare di Zona 3 inagurata la mostra
di pittura di Guido Marcello Poggiani, dal
titolo IL BLU NEL BLU. 30 opere alcune
di grande formato.
Poggiani, artista milanese, ha un
curriculum di notevole impegno con
esposizioni personali e collettive in diversi Paesi.
In concorsi nazionali e internazionali si è
sempre distinto tra i primi classificati.
Professionista, grafico ed eccelso
realizzatore di Trompe l’Oeil, cura eventi
d’arte mostre e concorsi, ora anche responsabile della sezione arte della sua
Web.Tv
Da lunedì a venerdì pomeriggio, dalle 15
alle19, sino al 31 gennaio.
I disagi che i milanesi stanno subendo in questi primi giorni della sperimentazione dell’Ecopass non devono
tradursi automaticamente in multe
salatissime. Che colpa ne hanno i milanesi se è l’Amministrazione Comunale a non garantire un sistema efficace
per l’erogazione ed l’attivazione dei pass
per l’accesso alla Cerchia dei Bastioni?
Giunta e maggioranza, e non il Consiglio Comunale, hanno parlato di questo
progetto per un anno intero: come
mai adesso che devono attuarlo non funziona niente? Il sistema informatico fa
acqua da tutte le parti? L’organizzazione della distribuzione capillare e dell’informazione risulta carente ed improvvisata. Dove sono i mezzi pubblici potenziati? Perché ATM ha utilizzato i turni
prefestivi, quindi ridotti in termini di personale e mezzi, quando avrebbe dovuto
fornire un servizio potenziato?
Dov’è la tariffa unica che renderebbe
appetibile l’uso dei mezzi pubblici per
raggiungere la città ed il centro?
Chiediamo una moratoria delle multe
comminate per questi primi giorni;
un’audizione dell’Assessore Croci (la
chiediamo inutilmente da mesi) per verificare le responsabilità di questi disservizi, i dati relativi ai primi giorni di
sperimentazione, e quali iniziative si intendono adottare per superare questi
problemi non occasionali ma strutturali;
una verifica puntuale sull’aumento effettivo dei mezzi pubblici.
I milanesi non devono pagare anche questa disorganizzazione!
M. A.
A. F.
Metano negli edifici
comunali tra 5 anni
Cinque anni dichiarati, ma quanti saranno quelli definitivi? La A2A, nuova società nata dalla fusione tra la milanese AEM
e la bresciana ASM, gestirà il riscaldamento di tutti gli edifici comunali, come
stabilito in una delibera di Giunta. Si occuperà di conduzione, manutenzione,
riqualificazione degli impianti termici.
Spesa complessiva preventivata per circa 70 milioni di euro.
Edoardo Croci, assessore alla Mobilità
cittadina enuncia una scelta all’insegna
della efficienza economica con previsti
effetti positivi sull’ambiente e la salute dei
cittadini. Filippo Penati, presidente della
Provincia, sostiene un utilizzo del riscaldamento in modo più responsabile, evitando eccessi e sprechi: “Meglio agire
sulle caldaie, piuttosto che con l’Ecopass,
che suscita allarme e costringe i cittadini
a ulteriori sacrifici economici, forse con
risultati modesti sulla riduzione dell’inquinamento atmosferico”. Penati auspica un
tempo breve di sperimentazione Ecopass,
di 3 mesi, se non si riveleranno effetti
soddisfacenti. Occorre anche definire l’accordo con i commercianti e servizi essenziali milanesi.
E.S.
A proposito di
autonomia del
decentramento ...
L’assessore alle Aree cittadine e Consigli
di zona Ombretta Colli ha presentato
“Maurizio Franco racconta il jazz”. Incontri in musica alla scoperta del jazz e dei
suoi grandi musicisti nelle Zone del Comune di Milano. Un programma di dieci
lezioni - concerto organizzate in contesti
periferici della città e in location inusuali
con l’intento di rivitalizzare le zone lontane dal centro attraverso la valorizzazione
di un genere musicale, il jazz, capace di
affascinare ed emozionare ad ogni età.
riunioni di consiglio
Aspettando l’expo,
si parla di
Lambrate
Lunedì 3 dicembre in via Sansovino si è
riunito il Consiglio di Zona per la presentazione ufficiale del progetto Expo 2015.
Oltre a numerosi Consiglieri, capitanati
dal presidente Viola, erano presenti cittadini, l’assessore Ombretta Colli ed il
dottor Glisenti del Comitato Esecutivo
Expo.
Per un buon uso del tempo, ancor prima
di introdurre l’argomento, la parola è stata
data ad alcuni Consiglieri.
Antonella Fachin, della lista Dario Fo, ha
esposto i problemi di piazzale Gobetti e
quelli derivanti dalla tangenziale est, ed
ha chiesto a nome dei 2000 cittadini del
comitato Gobetti - Vallazze la riqualificazione della piazza, già sottratta al progetto box sotterranei, e ora nelle mani di
barboni e nullafacenti. Fachin ha poi
evidenziato la densità di traffico per la
vicina tangenziale e auspicato soluzioni
per la buona salute della città.
La Consigliera Egle Celauro de “La rosa
nel pugno” ha percorso la sala in lungo e
in largo con un cartello attaccato al collo
“Expo a Smirne”.
Il Consigliere Leo Siegel, Lega, ha presentato un paio di dozzine di mozioni che,
richiedendo tempo e dibattito, saranno
esaminate il prossimo mercoledì.
Le mozioni di Siegel mettono il dito nelle
piaghe, non nuove ma sempre infette:
- Il mercato del baratto a Cascina Gobba:
c’è merce e merce, roba e roba; - La sicurezza in via Rizzoli. La via aspetta da
anni un presidio per la tranquillità dei cittadini; - Gli orti abusivi all’interno del
parco Lambro: cavoli, patate, erba e ......
cavolate; - Il villaggio di proprietà comunale: “Le casette” all’amianto. - Via
Palmanova ed il sottopasso chiuso un
decennio fa per la morte di un tossico; Via Rizzoli e l’area parcheggi ATM: perché non renderla libera e gratuita? - Via
Porpora trasformata in un prolungamento della tangenziale: traffico, rumore,
smog; - Massicciata ferroviaria di
Lambrate, progetto degli anni ’30: è ora
di interrarla; - Ortica, antico borgo da
riqualificare e salvaguardare; - Quartiere
Rubattino: mancano scuola elementare,
servizi indispensabili, collegamenti ATM;
- Parco Rubattino o della Lambretta: pianificare il verde; - Fiume Lambro da grosso affluente del Po a cloaca massima
(grandissima fogna); - Rotte aeree su
Lambrate: a causa della redifinizione di
voli e linee aeree l’inquinamento acustico è senza precedenti.
Concludono i Consiglieri: “Tutto ciò è incompatibile con l’immagine che Milano
vuole dare di sé in vista del ballottaggio
per l’aggiudicazione dell’expo 2015".
Rosa Parisi
CONSIGLIO
Convocazione per
MARTEDI’ 22 GENNAIO 2008
ALLE ORE 18.30
Orario previsto di chiusura ore
21.00
presso la sala del Consiglio di Zona
3
in via Sansovino, 9
per la trattazione del
seguente
ordine del giorno
Ecopass sosta regolamentata in
Zona 3
Illustrazione da parte dell’Assessore Mobilità Trasporti Ambiente
dott. Edoardo Croci
Interventi del pubblico
Presentazione mozionisull’ordinedel
giorno
Dibattito dei Consiglieri
Expo:
interviene un
residente
Da un po’ di tempo sappiamo che Milano e Smirne sono le due candidate ad
ospitare l’Esposizione Internazionale, ma
solo in primavera avremo la grande notizia: Expo 2015 a...
E’ sotto gli occhi di tutti il gran daffare
del nostro Sindaco. E’ chiaro che l’occasione è ghiotta: Milano vetrina e mercato
internazionali, scambi e confronti, ampie possibilità di lavoro, trasformazione
del territorio, edificazione di strutture,
danari portati dai visitatori, ecc. “Nutrire
il pianeta, energia per la vita”, questo è il
tema proposto per l’evento. Pane come
memoria, pane come futuro. Cibo come
dignità, cibo per tutti come giustizia. Acqua, ambiente, vita.
Da qualche settimana il progetto Expo
2015 viene presentato ai cittadini nelle
adunanze del Consiglio di zona. Ai primi
di dicembre è toccato a Zona 3. Alla presenza dell’assessore Colli, il responsabile della Commissione Expo, Glisenti, a
nome del Governo Italiano, ha esposto
la fortuna di poter ospitare l’Esposizione
Internazionale. Tra i tanti progetti illustrati
segnaliamo: il recupero dei Navigli come
vie di comunicazione, la riqualificazione
dell’area prescelta (Milano Fiera, Bollate, Rho e Pero), la costruzione del TAV e
di nuove autostrade e tangenziali, l’edificazione di un terzo terminal a Malpensa
... Il tutto costerà 4 miliardi di euro. Sicuramente una montagna di denaro che
muoverà un oceano di interessi e persone.
La nostra zona non è direttamente coinvolta nel disegno ma di certo nessuno si
è fatta sfuggire l’opportunità di segnalare la contraddizione tra la vetrina festosa
e le piaghe piccole e grandi della nostra
città.
Michele Sacerdoti ha fatto di più. Ecco i
punti del suo intervento: - mancanza in
Zona 3 di qualunque intervento per
l’Expo; - torre Expo di nessuna utilità ed
al costo di 240 milioni di euro; - mancata espropriazione del terreno prescelto
garantendo a Fondazione Fiera, Cabassi
e Pivelli il plusvalore dell’area; - localizzazione sconosciuta dei 17.000 posti auto
previsti; - poteri speciali alla signora
Moratti? - evento di inaugurazione, assurdo per sperperi; - chiusura Università
e Scuole nel periodo (mesi 6) dell’Expo;
- diffusione di dati inesatti riguardo alla
temperatura di Milano (!?).
Rosa Parisi
dateo
L’annosa vergogna
di Zona 3
Vertenza TAR tra Unione inquilini e Comune
Da tempo il Comune di Milano sta attuando la svendita del patrimonio immobiliare accumulato in oltre un secolo di profitto. Lotti immobiliari vengono messi in
vendita e l’incasso minimo presunto ai
aggira attorno ai 250 milioni ai euro, dei
quali il Comune intende reinvestire una
quota in edilizia residenziale pubblica periferica.
L’annosa questione dello stabile di piazzale Dateo si protrae da circa 20 anni.
Svuotato, ristrutturato, dopo altri anni di
alternanze decizionali, ora l’edificio, destinato in origine alle classi sociali più
deboli nella sua totalità, pare sia destinato solo per un terzo all’edilizia residenziale pubblica. Le rimanenti locazioni saranno a canone convenzionato, quindi più
elevate. Sicet e Uniat, i sindacati inquilini, hanno presentato ricorso al TAR che
deve pronunciarsi in merito. Gianni Belli,
segretario dell’Unioni Inquilini, sostiene
che “si vuole deportare dal centro alla periferia i ceti medio-poveri” E i negozianti,
baraccati in viale Concordia - Dateo attendono da venti anni di rientrare nello
stabile.
E.S.
Il 10 gennaio:
parole livore e ...
consenso!
Incredibile a dirsi ma il Consiglio di zona
3 ha detto sì.
La discussione riguardava i numerosi
punti di scontento presentati da Leo
Siegel, Lega Nord. Sebbene la sede
consiliare si presentasse, come sempre,
schierata ed armata, i Consiglieri, tutti i
Consiglieri, hanno appoggiato le interrogazioni e le mozioni di Siegel. Qualche
emendamento qua e là è stato chiesto,
qualche rettifica apportata o da apportare, ma nella sostanza il quaderno di lamentele a favore dei cittadini di zona
Lambrate è stato accolto quasi quasi con
un applauso. Si è visto tra il pubblico
persino un esponente di Palazzo Marino,
Matteo Salvini. Evidentemente qualcosa
sta cambiando. Che sia la volontà
separatista a far muovere la nobiltà di
Palazzo Marino? Chi può dirlo! Di certo
l’idea di cose buone per la cittadinanza è
ad oggi solo una promessa elettorale.
Stiamo ancora qui a dividerci tra buoni e
cattivi, tra sinistra e destra, tra maggioranza e opposizione ed intanto i problemi crescono. Come ha detto il Consigliere Martino “se in questi anni ci fossimo
concentrati su due problemi l’anno, in un
decennio ne avremmo risolti venti”.
E’ questa la grande novità. Per una volta
non abbiamo assistito alle sterili dispute, ma abbiamo visto i Consiglieri, insieme, denunciare le stesse questioni.
Grosso era lo sconforto tra i Consiglieri,
Luca Prini in testa, per lo stato giuridico
del Consiglio di zona: organo consultivo
senza alcuna possibilità di azione. I più
ottimisti erano pur sempre soddisfatti di
distribuire un po’ di spiccioli (che insieme diventano tanti) per le feste di via e
panettoni natalizi ai più poveri. “Un
mozionificio” ha tagliato corto Ancona.
Ricordiamo che il Consiglio di zona nelle
intenzioni del legislatore è l’organo politico più vicino alla cittadinanza. Nella realtà dei fatti non produce nulla se non
materiale cartaceo: mozioni, emendamenti, parole. “Non siamo nemmeno riusciti a far installare una cassetta postale
nel quartiere Rubattino” ha aggiunto Prini
“per non parlare del sottopasso dalla
metropolitana alla stazione di Lambrate...
progetto del 2003 che è morto nel traffico di piazza Bottini tra pendolari, sette
linee ATM , capolinea di altre linee urbane ed extra, tram, automobili e bancarelle”.
La consigliera Tedesco della Lista Ferrante ha ricordato di aver iniziato l’attività
politica per tentare di rompere il muro di
gomma che tutto respinge senza fare una
piega. Si è rammaricata di constatare
l’immobilità della cosa pubblica ed ha
espresso dissenso per la decisione del
Sindaco di allontanare dalla scuola i bambini non in regola per colpa di genitori
inadempienti. Dal pubblico si sono levate voci contrarie alla Tedesco perché “tu
difendi i figli dei delinquenti, quei bambini tra pochi anni saranno ladri e
scippatori. Se tu li difendi sei delinquente anche tu”. Tedesco ha replicato: “Parlo da madre e da insegnate. I bambini
meritano rispetto”.
Rispetto ha meritato la buona iniziativa
di Siegel. Che proceda verso Palazzo
Marino per fare cosa buona per tutti.
Le questioni: - mercato del baratto a Cascina Gobba; - riqualificazione dell’edificio scolastico di via Narni; - sicurezza in
via Rizzoli; - orti abusivi in via Rizzoli; parcheggio ATM Crescenzago da destinare ai residenti; - bonifica dall’amianto
del villaggio “Le Casette”; sottopasso di
via Palmanova; - bonifica fiume Lambro;
- degrado parco Lambro; - traffico in via
Porpora; - riqualificazione di piazza
Gobetti; - quartiere Rubattino, cantiere
sempre aperto; - massicciata ferroviaria
e conseguenti problematiche; - abbandono del quartiere Ortica; - deviazioni
rotte aeree e conseguenti inquinamenti;
- assedio della tangenziale est.
Rosa Parisi
pag. 6
spazio aperto
no su una superficie di 500 mq. suddivisa in 15 laboratori/studio, tra loro indipendenti, da 15 a 20 mq ciascuno. Possono essere richiesti in locazione temporanea, anche giornaliera. Atelier delle
idee è a due passi dal centro, ben collegato con mezzi pubblici.
A Letizia Pini, responsabile della comunicazione del centro, che sprizza energia e simpatia chiediamo quali sono le
iniziative attualmente in corso.
Attualmente abbiamo una compagnia teatrale, attività di videoproduzioni, regia
al femminile, studi di grafica, studi di comunicazione, una produzione di composizioni floreali, una vendita di prodotti di
BENVENUTE
le nuove attività
Dare spazio alle idee
In via Illirico 18 Un progetto ambizioso.
In Zona 3, e precisamente a Città Studi
sono stati progettati e realizzati ampi spazi per attività imprenditoriali in cerca di
una propria sede o per organizzare riunioni, conferenze, corsi, presentazioni e
altri eventi, in ambienti d’immagine. Si
tratta quindi di un’area espositiva con-
mesi.
Tra gli interventi più richiesti dagli anziani, il servizio di accompagnamento per visite mediche, cure sanitarie e riabilitative,
oppure spostamenti per recarsi a trovare
parenti, per l’espletamento di pratiche burocratiche e per partecipare ad attività di
socializzazione. Tale necessità è emersa
con forza anche dai risultati della
Mappatura dei Bisogni, eseguita nel 2004
su un campione di 92.000 ultra70enni, e
confermata, nel corso del Piano Anticaldo
Estate Amica del 2007, periodo nel quale
le prestazioni per accompagnamento, nel
trimestre 1 giugno-2 settembre, sono arrivate a 842.
L’Amministrazione comunale da tempo
garantisce i servizi di trasporto con mezzi
propri, assegnati ai Coordinamenti territoriali o sfruttando i veicoli messi a disposizione dalle organizzazioni sociali, che,
però, risultano essere insufficienti rispetto alle richieste effettive. Ecco che si è
optato per una soluzione più idonea e flessibile, grazie alla disponibilità dei tassisti.
Domanda: cosa serve
ai giornali di zona?
Risposta: soldi!
cepita per favorire la crescita aziendale,
con la praticità e dinamicità di un centro
polifunzionale. A disposizione degli ospiti
una reception, una segreteria dedicata e
riservata, un’area ristoro e il pratico parcheggio interno per cicli e motocicli, carico e scarico.
Illirico 18 - Atelier delle idee è il nuovo
progetto realizzato da ‘Antonietta’ Società
Cooperativa collegata al movimento cooperativo di Milano come laboratorio per
sviluppare la creatività professionale con
formule snelle e flessibili, adattabili alle
esigenze di imprenditori e professionisti
in cerca di soluzioni interattive.
Gli spazi, accoglienti, confortevoli,
modulabili, molto luminosi si sviluppa-
le nuove attività
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Chiesto dall’assessore Ombretta Colli un
incontro con i giornali di zona per dare
inizio a un lavoro serio e approfondito di
scambio di informazioni legate al territorio.
Ecco il commento dell’Assessore
I periodici delle zone svolgono un servizio che, merita di essere valorizzato perché fornisce un’informazione approfondita e vicina ai cittadini. Per questo ritengo sia importante che le Istituzioni si mostrino sempre più disponibili, anche attraverso un sostegno concreto, e riconoscano il valore di questi organi d’informazione.
L’assessore si è così impegnata, da una
parte a fare da tramite tra la stampa zonale
e l’Amministrazione cittadina, dall’altra a
instaurare tra i Consigli di Zona e i periodici legati al territorio un rapporto di
scambio di informazione ad oggi, come
hanno lamentato i direttori delle testate
durante l’incontro, ancora troppo
frammentario.
I giornali delle zone, possono darci una
grande mano in termini di segnalazioni di
problematiche e situazioni di disagio di
cui sono vittima i quartieri, ma invito anche la stampa a non dare risalto solo alle
notizie negative e che fanno discutere ma
anche a ciò che di positivo vi è a Milano.
Viviamo in una città dove tutto funziona,
eppure stiamo sempre a lamentarci. Dovremmo imparare a essere più positivi.
Alcune ricerche hanno calcolato la diffusione dei periodici di zona, circa una ventina, che si attesta intorno alle 200 mila
copie. Periodici, questi, che vengono consegnati gratuitamente agli abitanti dei
quartieri o sono disponibili presso i negozi o le biblioteche comunali. Molti dei
redattori sono dei volontari e, oltre che di
pubblicità - spesso molto limitata - i fogli
vivono grazie ad alcuni contributi volontari o agli abbonamenti.
oggi usati per le fioriere dei dehors, per
parcheggio delle moto - un tracciato orizzontale nelle zone pedonali. Chi ad esempio percorre lecitamente Vittorio Emanuele in bicicletta, si rende conto che la
mancanza di regolare segnaletica mette
in difficoltà sia il pedone sia il ciclista.
Milano, per vincere la giusta battaglia
dell’Ecopass, deve avere il coraggio di
una promozione reale delle due ruote,
come ormai avviene nella maggior parte
delle città europee, avendo come
testimonial anche i suoi stessi assessori.
Carabinieri arrestano
pericoloso latitante
I Carabinieri hanno sgominato una banda di pericolosi romeni dediti a violenze,
ma alcuni pericolosi componenti di questa gang sono ancora in circolazione. Va
precisato che uno degli arrestati,
Costantin Firu, secondo quanto accertato dal Nucleo Problemi del Territorio della Polizia Municipale, non risulta tra i 520
residenti identificati e registrati nei tre
campi via Triboniano. Si tratta, probabilmente di una delle persone che in passato hanno gravitato intorno all’area, e
che, priva di autorizzazione a risiedervi,
è stata allontanata, come accade puntualmente per molti altri rom che pretendono di soggiornare nei campi di
Triboniano.
L’ecopass imprime
un impulso al
Car Sharing
Fino al 20% in più di richieste di utilizzo
del car sharing. Con l’entrata in vigore di
Ecopass aumenta il numero di cittadini
che si iscrivono al servizio di car sharing:
dai dati relativi a gennaio, Milano car
sharing, la società di Legambiente, ha
rilevato un incremento del 20% e anche
Guidami, società del Comune di Milano,
ha registrato un aumento di richieste,
seppure contenuto. Milano con il car
sharing, oltre al trasporto pubblico, offre una valida alternativa all’uso dell’auto privata: la nostra città è già leader in
le nuove idee
questo servizio grazie al quale ogni auto
in car sharing ne sostituisce sette. Così
ha detto l’Assessore alla Mobilità, traNonni reclutati da
sporti e ambiente, Edoardo Croci commentando i dati sullutilizzo del car
AMSA
Encomio alla
sharing.
Marciapiedi lavati - Città più pulita
Milano è attualmente la città italiana con
L’abbattimento elle polveri sottili avviene
presidente del
il numero maggiore di vetture in car
anche con l’utilizzo delle innovative macConsiglio di Zona
sharing: 132 auto disponibili presso 61
chine di lavaggio adottate dall’AMSA da
Uno!
autorimesse: si tratta di vetture a emiscirca una decina di mesi, mediante acqua
sione bassa o nulla e che, quindi, non
nebulizzata e aria compressa. Abolito il
sono assoggettate a Ecopass.
sistema vessatorio delle multe notturne
La presidente del Consiglio di Zona 1, Sono davvero molti i vantaggi per chi
alle auto non spostate, ora vengono lavati
Micaela Goren Monti, ha commentato in usufruisce del car sharing: è una valida
circa 470 chilometri di strade con 25
modo positivo la decisione di abolire le alternativa allauto in proprietà che conspazzatrici. Probabilmente nel 2008 verauto blu assunta dalla Giunta milanese, sente di pagare il veicolo solo per il temranno più che raddoppiati, forse anche triaggiungendo una proposta che non ci po di utilizzo. Si tratta di un risparmio
plicati i chilometri lavati. Il brevetto AMSA
sembra abbia avuto particolare attenzio- sostanziale sia in termini di tempo che
potrebbe essere emulato e adottato anche
ne: quella di promuovere l’utilizzo della economici, perché si annullano le spese
dalla città francese di Lione.
bici anche presso i rappresentanti del di gestione e manutenzione di unauto di
E’ intenzione di AMSA di attivare le sentiComune.
proprietà, e perché grazie alla possibilità
nelle dell’ambiente, ossia pensionati che
Goren Monti ha dichiarato: Milano è una concessa dal Comune, è possibile parsegnalino le zone più urgenti dove interdelle città più indicate all’uso della bici- cheggiare gratuitamente sulle strisce blu.
venire.
cletta; tutta in piano, clima mite, poche Il servizio di car sharing offre inoltre a
E.S.
piogge...
tutti i cittadini la possibilità di condivideNel Cortile di Palazzo Marino trovo però re lutilizzo dellauto esclusivamente per il
Sconti per gli anziani
regolarmente parcheggiate delle biciclet- tempo necessario. Il servizio è operativo
che vanno in taxi
Notevoli gli
te nere in dotazione a Consiglieri ed As- 24 ore su 24 e dispone di una flotta di
Dal medico, all’ufficio postale o in visita ai investimenti per
sessori che non vengono mai utilizzate. veicoli diversi, in base alle esigenze deparenti, ma utilizzando il taxi. E’ questa la
Se al posto delle auto blu si cominciasse gli utenti.
novità per gli anziani, dedicata a chi non è miglirare il traffico
ad utilizzarle i vantaggi sarebbero mol- Per richiedere lutilizzo di una vettura è
in grado di usare i mezzi pubblici da solo, e l’ambiente di
tissimi. Innanzitutto maggior attenzione sufficiente accedere ai siti Internet delle
è parzialmente autosufficiente e con red- Milano
e rispetto all’incolumità del ciclista mila- due società di gestione: la società comudito basso. Grazie a una convenzione, stinese.
nale Guidami (tel 848.833.000
pulata con le Associazioni dei tassisti, il
Gli amministratori, rischiando la propria [email protected] - www.guidami.net) e
Comune erogherà dei buoni viaggio del Abbiamo approvato importanti misure per vita su strade dissestate, tra auto par- Milano Carsharing, creata da
valore di 5 euro. Ogni utente potrà di- favorire il trasporto pubblico non solo della cheggiate in doppia fila e binari abban- Legambiente (tel. 02. 45475777
sporre di un massimo di 25 buoni all’an- città, ma anche dell’hinterland e per la tu- donati, ignorati da guidatori distratti o [email protected]
no e, qualora il prezzo della corsa sia tela della salute dei cittadini, all’insegna insultati da pedoni sentirebbero la neces- www.carsharingitalia.com) o telefonare
superiore al valore nominale, il dell’efficienza economica e del migliora- sità di prendere immediati provvedimenti ai numeri 02/45475777 (Car Sharing Itabeneficiario è tenuto a pagare la differen- mento ambientale.
a favore delle due ruote.
lia) e 848.833.000 (Guidami) e iscriversi
za al tassista. Il provvedimento, per il quale Così ha sostenuto l’assessore Edoardo Non basta il bike sharing, ci vogliono al servizio, indicando il modello della vetsono stati stanziati circa 79mila euro, pre- Croci a proposito delle delibere di Giunta marciapiedi da condividere con i pedoni, tura richiesta e il tipo di utilizzo (privato,
vede una sperimentazione di tre
che riguardano il potenziamento delle li- l’utilizzo della parte esterna dei portici - aziendale, ecc.).
BENVENUTE
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maglieria con lane importate direttamente dalla Bolivia e tinteggiate con procedimenti naturali, corsi di formazione per
l’utilizzo del computer rivolto a donne
lavoratrici e artigiane; e si è appena concluso un corso di formazione sulla
disabilità, rivolto agli addetti ai lavori del
Nord Italia. E poi stiamo preparando altre attività di carattere culturale, come
mostre ed esposizioni aperte al pubblico, presentazioni di libri, conferenze.
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E ancora contattare il numero telefonico
02.757787 - fax 02.70104169.
Thea Fillarini
nee metropolitane, il bike sharing, l’acquisto di minibus ecologici e l’assegnazione ad ASM Brescia dell’incarico di
fornitura energetica, manutenzione e rinnovamento degli impianti di riscaldamento degli stabili demaniali e delle scuole
comunali.
Le misure approvate per la metropolitana riguardano lo stanziamento dei 150
milioni di euro che rientrano nei
finanziamenti del Ministero delle Infrastrutture per il potenziamento del sistema ferroviario metropolitano, per la realizzazione di nuove tratte metropolitane,
l’integrazione del Passante Ferroviario e
diversi interventi per favorire l’accessibilità alle linee e lo sviluppo della rete soprattutto in area extraurbana come testimoniato dai:
- 72,6 milioni che saranno destinati al
prolungamento della linea MM1 da Sesto San Giovanni a Monza Bettola;
- 9,9 milioni saranno per il prolungamento della linea M4 dalla fermata di Sforza
Policlinico a Linate;
- 6 milioni saranno invece destinati al
prolungamento della linea M5 da Stazione Garibaldi a San Siro.
- 8,6 milioni di euro serviranno al prolungamento della linea M3 da San Donato a Paullo;
- 6 milioni al prolungamento della linea
M2 da Cologno Nord a Vimercate.
- 15,2 milioni per la variante Garibaldi della linea M5;
- 7,9 milioni saranno destinati al Passante
Ferroviario;
- 3,25 milioni per ingrandire il parcheggio di Rho/Fiera dedicato esclusivamente alla linea M1 e alla fermata del sistema ferroviario Regionale;
- 5 milioni di euro per promuovere il bike
sharing, che partirà già nel primo semestre 2008 e sarà gestito da ATM;
- 15,55 milioni verranno utilizzati per l’acquisto di minibus ecologici tenendo fede
a uno dei punti principali del nostro programma di azione per il miglioramento
della vita e della salute dei cittadini, della
qualità dell’aria e delle condizioni del traffico. Una scelta che ci mette in cima alla
lista dei comuni ecologici d’Italia.
- 68 milioni alla società ASM Brescia, cui
è stato assegnato l’incarico, attraverso
convenzione Consip, per la conduzione,
la manutenzione, gli interventi di
riqualificazione e miglioramento degli
impianti termici, di climatizzazione ed
ausiliari di edifici demaniali e scolastici,
compresa la fornitura di combustibili, da
aprile 2008 a settmbre 2009.
gennaio 2008
gennaio 2008
pag. 7
spazio aperto
teatro
in zona
bambini
Museo Civico di
Storia Naturale
corso Venzia, 55
Branchi in
migrazione
Visita + gioco (durata: 1 ora circa)
a 20 gennaio, ore 14.30 - 16.15
Per famiglie con bambini dai 6 ai 12 anni
Alla “riconquista” dei mari!!! Gli antenati
di delfini, balene, capodogli e degli altri
cetacei e mammiferi marini milioni di anni
fa vivevano sulla terra ferma. Col passare
del tempo, nel corso dell’evoluzione, questi animali hanno sviluppato mirabili adattamenti alla vita acquatica che hanno permesso loro di tornare a vivere in quell’ambiente che era stato abbandonato da dei
loro antichissimi progenitori: gli anfibi.
Sfruttando l’ampia collezione di cetacei e
altri mammiferi marini che il Museo possiede, andremo a conoscere i segreti e le
curiosità di questi animali grazie all’aiuto
degli esperti dell’ADM. Inoltre, un divertente gioco coinvolgerà sia adulti che
bambini attraverso prove inerenti proprio
al mondo dei cetacei. Infine, i partecipanti potranno assistere alla proiezione in
Aula Magna del documentario di “Il signore degli abissi” (produz. BBC), in collaborazione con Cineholliwood, la vera
storia di un capodoglio, dalla nascita alla
morte, con immagini di grande suggestione ed effetti speciali di taglio cinematografico.
Orari della proiezioni: 11:00 - 14:45 16:30. Costo dell’attivita’: euro 5.00
Prenotazione OBBLIGATORIA entro il
giorno precedente al numero
0288463337
Cerca il dinosauro
a Domenica 27 gennaio, ore 11 e 15
“CERCA IL DINOSAURO” - Laboratorio ...
cercare, scavare e ricostruire scheletri di
dinosauri in un divertente gioco di ruolo
che ci farà vivere un giorno da
paleontologo. Per bambini dai 3 ai 5 anni.
(PALEOLAB)
“CACCIA AL FOSSILE” - Laboratorio - Simulazione di scavo paleontologico con
estrazione e riconoscimento di fossili,
osservazioni al microscopio e realizzazione di calchi in gesso. Per bambini dai 6
anni e adulti. (PALEOLAB)
a Domenica 27 gennaio, ore 11
“VITA DA DINOSAURO” - Visita guidata Organizzata in occasione della mostra “un
piccolo grande dinosauro”, dedicata a
Scipionyx, il primo dinosauro rinvenuto
in Italia, e ad altri importanti reperti fossili della nostra penisola. Per bambini dai
6 anni e adulti. Per bambini dai 6 anni e
adulti. (MUSEO)
Le manifestazioni si tengono in Museo,
salvo diversa specificazione. Si consiglia
di telefonare per la conferma delle attività
in calendario.
Nuova iniziativa
per le famiglie, i ragazzi e tutti gli appassionati di natura.
Chi visiterà il Museo avrà la possibilità di
assistere gratuitamente alla proiezione di
alcune tra le più grandiose produzioni
naturalistiche della BBC e di partecipare
ai giochi e alle attività a tema (per gruppi
prenotati) realizzate appositamente dall’Associazione Didattica Museale.
Il programma delle proiezioni: ore 11 14.45 - 16.00
aDomenica 20 gennaio - Il Signore degli
Abissi
a Domenica 10 febbraio - Sfida al Clima
Estremo: Il Freddo
In queste speciali giornate si organizzeranno attività per bambini e famiglie nelle
sale del museo a cura dell’Associazione
Didattica Museale, prendendo spunto dai
temi trattati nei vari DVD proiettati, che
saranno anche in vendita presso il
bookshop del Museo. (Queste attività saranno su prenotazione)
Spazio Teatro
NO’HMA
Via Andrea Orcagna, 2
www.nohma.it
Ingressi liberi e gratuiti, fino ad esaurimento posti.
a 16, 17, 18 gennaio, ore 21.00
KNOCK O IL TRIONFO DELLA MEDICINA, Commedia di Jules Romains, Satira feroce sullo “stato della malattia” o di
“salute”?, domanda a cui il fisiologo
Claude Bernard risponde: “gli individui
sani sono dei malati che ignorano di
esserlo”. Il Tema della medicalizzazione
di massa nella Commedia dà luogo a
situazioni divertenti, comiche e di grande attualità.
a 31 gennaio, ore 21.00
CICLO DEDICATO A MILANO E AL TERRITORIO
I° INCONTRO: Rappresentazione Scenica Teatrale e Musicale sugli effetti delle
variazioni climatiche e sulla economia,
con Attori di NO’HMA e Giovanni Falzone
in “Ensemble”.
a 5 febbraio, ore 21.00
“Nel disegno delle Città-Mondo, la Cultura sfida il conflitto tra Natura e Tecnica per delineare un futuro di Bellezza e
Umanità”. Una Performance Scenica introdurrà i Relatori esperti in Economia,
Climatologia, Agronomia. Seguirà conversazione con il pubblico.
a 13, 14, 15 febbraio, ore 21.00
“LA DANZA DEGLI ALBERI” Soggetto di
Ermanno Casasco, Drammaturgia di Teresa Pomodoro. Gli alberi “parlano”, presentano al pubblico con ironia e poesia,
il loro punto di vista sui rapporti con l’uomo, da cui subiscono ignoranza e violenze; coinvolgono in provocatorie verità e dialoghi crudi, il mondo della scienza, della botanica, della chimica, facendo riflettere, al di là di ogni sterile
sentimentalismo, scuotendo le tante,
colpevoli “indifferenze” degli umani.
Spettacolo dinamico, brillante, di grande impatto scenografico.
giornata della
memoria
film
fuori zona
Cine Teatro Osoppo
Via Osoppo,2 (angolo Piazzale Brescia)
Tel: 02.39261019 - 02.3083654 02.313986 - 02.3490183
Ingresso 5,00 euro (sconto Agis e Amici della Fondazione - 4,00 euro, Anziani
Carta 60 - 3,50 euro).
Lunedì doppio spettacolo: ore 15.30 e
21.15
a18 e 21 gennaio, ore 21.15
LA RAGAZZA DEL LAGO - Regia di Andrea Molaioli, 98’. Un giallo italiano: i
segreti nascosti della provincia, gli orrori della porta accanto e la solitudine
dolente dei personaggi. Interpreti: Toni
Servillo, Valeria Golino, Fabrizio Gifuni,
Fausto Maria Scialappa, Omero
Antonutti, Anna Bonaiuto, Marco Baliani,
Nello Mascia,
a 1, 3‚ 4 febbraio, ore 21.15
GIORNI E NUVOLE. Regia di Silvio
Soldini, 116’. Commedia: i poveri borghesi in cerca di una nuova dimesione e
di nuovi sogni per due. Interpreti: Margherita Buy, Antonio Albanese, Alba
Rohrwacher, Giuiseppe Battiston, Carla
Signoris, Fabio Troiano, Paolo
Sassanelli, Arnaldo Ninchi, Teco Celio,
Carlo Scola, Antonio Carlo Arancini.
a 9, 10,11 febbraio, ore 21.15
GUIDO CHE SFIDO’ LE BRIGATE ROSSE. Regia di Giuseppe Ferrara, 102’. Gli
anni di piombo: l’uccisione del sindacalista Guido Rossa da parte delle brigate
rosse. Interpreti: Gianmarco Tognazzi,
Massimo Ghini, Giulio Buccolieri, Elvira
Giannini, Anna Galiena, Rosaria Omaggio, Mattia Sbragia, Corrado Invenizzi.
Lunedì 10 prevista la presenza della sen.
Sabina Rossa figlia di Guido.
a 15‚ 17‚ 18 febbraio, ore 21.15
LA GIUSTA DISTANZA. Regia di Carlo
Mazzacurati, 106’
L’attualità del tema dell’immigrazione
degli extracomunitari nei piccoli paesi
della campagna italiana. Interpreti: Giovanni Capovilla, Ahmed Hafiene,
Valentina Lodovini, Giuseppe Battiston,
Roberto Abbiati, Natalino Salasso, Fabrizio Bentivoglio, Stefano Scaldaletti,
Ivano Marescotti, Nicoletta Maragno.
happy hour
evoluzionistici
al museo
Ogni 2° e 4° giovedi’
del mese ore 18.30
Museo Civico di
Storia Naturale
corso Venzia, 55
Prenotazione obbligatoria entro il giorno precedente. tel. 02 - 884.63.337 (lun
- ven ore 9.30/13.00 - 14.00/16.30 e sab
- dom 9.30/13.00 - 14.00/17.30)
Ingresso gratuito con consumazione
Euro 6,00
a 24 gennaio - Federico Pezzotta, del
Museo Civico di Storia Naturale, Gemme del Madagascar, figlie dell’evoluzione d’un basamento cristallino
a 28 febbraio - Angelo Tantarbini, dell’Università degli studi di Parma, Origine ed evoluzione del linguaggio
Libri di vetta
Via Stradella 1
Corso ciaspole
Un pacchetto di conoscenze per imparare a utilizzare le ciaspole (o racchette
da neve) e conoscere l’ambiente invernale praticando in sicurezza
l’escursionismo su terreno innevato.
Guide alpine di Prowalking insegnano le
tecniche e le nozioni necessarie per muoversi agevolmente nella montagna invernale. Indossare l’abbigliamento adatto,
conoscere la meteorologia, la nivologia
e le valanghe, interpretare se un pendio
è sicuro, utilizzare al meglio gli attrezzi
(ciaspole, bastoncini, arva, pala, sonda),
imparare l’utilizzo della cartina e degli
strumenti
per
l’orientamento
(bussola,GPS).
Programma del corso:
a 20 gennaio 2008 Piani di Artavaggio
Circolo Familiare
dell’Ortica
via San Faustino, 5
a lunedì 28 gennaio, ore 21: Proiezione
del documentario LA PERSECUZIONE
NAZISTA E LE COSIDDETTE “RAGAZZE
ASOCIALI” edizione italiana del DVD di
A. Behrendt, a cura della Fondazione
ANED, Memoria della Deporta-zione
Seguirà dibattito: Presiede ed introduce: Enrico Wieser, presidente Sezione
ANPI Ortica-Lambrate. Intervengono:
Giovanna Massariello, Comitato Internazionale di Ravensbrück, Roberto Cenati, Coordinatore ANPI Zona 3, Libero Traversa, presidente Sezione ANPI “25 Aprile”, Alessia Potecchi, segretaria regio- Circolo ARCI
nale FIAP.
Martiri di Turro
La cittadinanza è invitata.
Via Rovetta 14
Rassegna di Film “LA FORZA DELLA
MEMORIA” - realizzata nell’ambito delle iniziative per il GIORNO DELLA MEMORIA 2008 , organizzata dall’AssoMensile indipendente
ciazione La Conta in collaborazione con
anno 14 • n° 1 • gennaio 2008
il Circolo ARCI Martiri di Turro, l’IstituEditore: Art’Idea srl
to Pedagogico della Resistenza e il Covia Lucca, 22 • 20152 Milano
ordinamento Sez. ANPI di Zona 1 di
tel. 02.29.52.05.70
Milano.
fax. 02.45.47.34.95
Ingresso gratuito.
e-mail: [email protected]
a Lunedì 14 gennaio ore 21 - “Volevo
www;artidea.co.uk
solo vivere” di Mimmo Calopresti - Predir. resp. Henry Neuteboom
senta la serata Claudio Facchinelli - Giorstampato nel mese di
nalista, saggista e scrittore;
gennaio2007 da Il Guado
a Lunedì 21 gennaio ore 21 -”A forza
•••••••••••
di essere vento - Lo sterminio nazista
Ogni residente di Zona 3 può utilizzadegli Zingari” di autori diversi - Italiare queste pagine per far conoscere il
Presenta la serata da Giancarlo Restelli
proprio modo di pensare agli altri. La
Scrittore, ricercatore e studioso ;
redazione ha il solo compito di orgaa Lunedì 28 gennaio, ore 21 nizzazione generale dei testi.
“CIVITELLA 1944/1994” di Silvia Paggi
A volte la redazione non pubblica il
Presenta la serata Silvia Paggi - Reginome di chi ci ha scritto degli articoli
sta del film, ricercatrice ed antropologa
a tutela dell’ anonimato, ma tutto ciò
Tre film splendidi di storie, di testimoche viene pubblicato è giunto in redanianze, di Memoria, di Resistenza, per
zione firmato.
non dimenticare mai.
(Valsassina) Prima lezione: presentazione del corso, materiali ed equipaggiamento, meteorologia, tecnica di camminata.
a 27 gennaio 2008 Val Gerola
(Valtellina) Seconda lezione: nivologia,
uso di arva pala e sonda, soccorso.
a 3 febbraio 2008 Engadina (Svizzera)
Terza lezione: topografia e orientamento, bussola e gps.
a 16 e 17 febbraio Alpe di Siusi (Dolomiti) Quarta e quinta lezione: preparazione di un’escursione invernale e
ciaspolata di fine corso.
Le date delle prime tre lezioni possono
essere anticipate al sabato (su richiesta
e garantendo il numero minimo di iscritti).
Le località sopra elencate sono indicative e potranno essere cambiate in base
alle condizioni dell’innevamento del periodo.
il programma potrà subire variazioni in
funzione delle condizioni nivo-meteorologiche per garantire la sicurezza dei partecipanti.
Quota di partecipazione: euro 200,00 a
persona.
Maggiori informazioni sul sito: http://
www.prowalking.it
Museo Civico di
Storia Naturale
corso Venzia, 55
a 21 gennaio, ore 21 - Gruppo Botanico
Milanese - ALCUNE EUPHORHIACEAE,
PRIMULACEAE,
OLEACEAE
E
GENTIANACEAE”.
Lezione di Giorgio Ceffali.
a lunedì 28 gennaio, ore 21 - Gruppo
Botanico Milanese - “CORSO DI BOTANICA: FAMIGLIE DI ANGIOSPERME”
Lezione di Roberto Ferranti.
Associazione Italiana
per l’Educazione
Demografica
Sezione di Milano
via Vitruvio, 43
tel. 02.66714156
a da giovedì 17 gennaio, per i quattro
giovedì successivi, dalle 18.00 alle 19.30.
PIACERE MIO - corso gratuito di 5 incontri dedicati alle donne.
Verranno trattati diversi argomenti legati
al piacere femminile, affinché le partecipanti possano acquisire la capacità di
“varcare la soglia” e entrare in un luogo
della mente in cui vigono nuove regole.
Gli appuntamenti affronteranno i seguenti
temi:
- desiderio e tabù: evoluzione dei costumi e della sessualità femminile
- teorie e leggende sull’orgasmo femminile: esperienze a confronto
- masturbazione e strumenti utili (dai sex
toys alla pornografia pensata per le donne)
- l’orgasmo di coppia
L’Associazione
Diversamente
via Ventura, 4
a sabato 19 gennaio dalle ore 9.30 alle
ore 12.30
Le lezioni tenute dalla dottoressa Rosaria
Pioli, psichiatra, dirigente dell’Unità Operativa di Riabilitazione Psichiatrica presso il Centro San Giovanni di Dio
Fatebenefratelli di Brescia.
Formazione a sostegno di familiari e
amici di persone con disagio psichico per
attivare e indirizzare positivamente le
energie affettive e rendere le persone più
capaci di relazioni equilibrate e serene pur
nelle difficoltà di vivere che questi disturbi
comportano.
L’Associazione Diversamente ha inoltre
aperto uno sportello presso il CTS Ponte
delle Gabelle, via San Marco, 45 dove lavora in alleanza con i professionisti per:
- l’individuazione dei segnali premonitori,
- la formazione alla conoscenza del disagio e alle relazioni d’aiuto,
- l’’eventuale accompagnamento e la
cura.
Per informazioni e iscrizioni
tel.: 335/5746698
info@ass-diversamente.
conferenze
al museo
Museo Civico di
Storia Naturale
corso Venzia, 55
a 23 gennaio, ore 18.30: Centro Studi
Archeologia Africana - “GLI OBELISCHI
FUORI DALL’EGITTO” Conferenza di
Annamaria Ravagnan
piccola
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❖ VENDO Croma, ex auto blù di politico, ottime condizioni, sempre in garage,
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in pelle nera. Solo 2.000 euro.
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pag. 8
cultura
la culturadi
siamo noi
coro ensemble’96
Le voci della città ...
voci dal cuore.
Sabato, 22 dicembre ’07, si è tenuto un
concerto natalizio nella Cappella dei Santi
Giovanni di Dio e Vincenzo, presso
l’Ospedale Fatebenefratelli. L’evento si
inseriva nell’ambito della suggestiva rassegna denominata “Antichi Organi: un
Patrimonio di Milano”. Ad esibirsi è stato
chiamato, direttamente da Matteo Galli,
organista di fama internazionale, il Coro
Ensemble ’96, diretto dal maestro Maurizio Bigatti. Il Gruppo musicale, è il medesimo che spesso anima importanti funzioni religiose, come quella della vigilia
natalizia, nella splendida chiesa
bramantesca di S. Satiro, in via Torino e
che ha la sede presso la nostra zona, in
piazza Leonardo Da Vinci, 8. L’esibizione
è stata preceduta da un intenso pomeriggio canoro svoltosi in diversi reparti
della struttura sanitaria sopracitata.
Un cartello esposto ben in vista, nel reparto di chirurgia dell’Ospedale
Fatebenefratelli, in corso di Porta Nuova,
suggerisce di mettere a disposizione una
parte del proprio tempo libero per aiutare chi soffre. E’ciò che hanno voluto fare,
i circa trenta membri del Coro
Ensemble’96. Si tratta di uno dei
numerosissimi Cori della città, con una
sua precisa peculiarità, e che da circa dieci
anni si cimenta nell’ars canora, trasformando una spontanea passione, in strumento di diffusione di valori, altamente
aggregante. Per tutto il pomeriggio, il
Coro Ensemble ’96, guidato dal proprio
infaticabile maestro, si è soffermato in
alcuni reparti dell’Ospedale, fra i quali
quello di pediatria ed oncologia (scelti
forse per un implicito messaggio simbolico), e ha cantato “a cappella” i più celebri brani natalizi. Il corridoio dinanzi alle
camerate, fungeva da improvvisato palcoscenico e come poltrone, le sedie a rotelle su cui gli ammalati stazionavano, in
attesa di ricevere, da quegli elegantissimi “diffusori” di note musicali, un segno
d’amore che gli ricordasse la vita, prima
ancora che il Natale. Commovente la partecipazione del personale paramedico che
si profondeva in lusinghieri ringraziamenti
per quel dono inaspettato, oltre che per
l’abilità dimostrata in quella delicata circostanza, contraddistinta dai paralizzanti
segni della tangibile sofferenza umana:
• cittadini
• attori
occhi inumiditi dalle lacrime, non sempre trattenute, visi contratti dal dolore,
prodotto anche dal forzato isolamento,
in quel periodo festivo che si avverte
come un momento di tripudio
perl’umanità circostante. Le bellissime
voci del Coro sembravano voler carezzare quei volti spauriti, con una musica
che, se non aveva il potere di apportare
benessere, poteva almeno condurre, per
qualche istante, in un altrove dove potersi rifugiare e assaporare un ipotetico
conforto. Sollievo che si voleva fortemente augurare a quel degente che, nel
reparto di chirurgia di emergenza, proprio in quegli istanti, subiva la fase del
pietoso trapasso, avvenimento che ha
comportato un cero disorientamento, per
il senso di inadeguatezza, in ognuno degli stessi coristi presenti. Un tono più
dimesso ha comunque contribuito a distrarre gli altri pazienti, e quelle significative parole, dedicate al Signore, hanno forse ben suggellato l’ingresso del
nuovo spirito nel Suo regno, sulle ali di
quel “... chiudi gli occhi e spera anche
tu, è Natale non soffrire più”, del dolcissimo canto “Bianco Natale”. Almeno questa era la convinzione.
Il Coro Ensemble, dopo essersi esibito,
in maniera precaria, presso i reparti, si è
poi diretto verso la Cappella dell’Ospedale per tenere il tanto atteso concerto,
(preparato sin dal periodo preestivo) e
impreziosito dal suono dell’antico organo, in fase di restauro. Il sorriso rassicurante del maestro Galli ma, in
particolar modo, l’applauso sincero scaturito dagli spettatori intervenuti, ha ripagato, quegli appassionati “del bel canto”, dalla fatica patita in quella singolare
giornata e li ha convinti, ancora una volta, del forte valore terapeutico dell’hobby da loro esercitato. Un’arte che rassicura chi la fruisce, donandogli la gioia e
il piacere di ritrovarsi, sentendosi felici
con poco, magari soltanto per il semplice fatto di ... esistere. Un messaggio che
volevano fortemente trasmettere agli
ammalati del Fatebenefratelli, con quello “scampolo” di concerto, estemporaneo e, dal sapore, irriverente ma, prezioso, come...un dono d’amore.
Un elogio a tutto il Coro e, soprattutto al
coraggioso maestro, Maurizio Bigatti,
che ha dimostrato di saper accogliere
proposte decisamente originali, e di apprezzabile spessore culturale, come si
legge anche nel loro sito:
www.coroensemble.it
Giuseppina Serafino
broggi 5
Mostra personale di
Francesca Paola
Draetta
Artista che gioca un ruolo determinante
nel mondo musicale, poetico e pittorico,
sostenuta da una prorompente ricchezza
creativa.
Sarda, originaria di Nuoro, attualmente
adottiva milanese, con varie e stimate
esperienze professionali, come dottoressa ginecologa, laureata con 110 e lode a
Bologna.
Analogamente a Mogol, ha composto testi per altri musicisti. Già a otto anni iniziò la composizione di poesie, che successivamente la videro premiata in un
concorso letterario nazionale presentato
a Cagliari da Adriana Asti.
La vocazione pittorica e di disegno si era
già manifestata nell’infanzia e adolescenza. Giovanissima eseguiva cariature con
abilità, ispirandosi, affascinata, agli straordinari impressionismi e schizzi di
Leonardo Da Vinci.
Ora, in età matura, le emozioni si
materializzano sulla tela nei dipinti a olio.
Cromatismi pacati che evidenziano un
segno pittorico di istintività stilistica e lirica su tematiche della terra sarda e di
altri luoghi: scenari di mari e borghi, processioni e tradizioni, personaggi tipici,
filatrici, contadini.
Atmosfere del passato e del presente di
intensità emotiva, densi di significati interiori, che esprimono l’anima delle case,
degli eventi, dei personaggi.
Effervescente, affascinante avventura
umana e artistica in continua ricerca, in
libertà e rinnovamento d’espressione.
Purtroppo il mondo cialtrone dei nostri
giorni premia i cretini ... diceva Leonardo
Sciasica “il cretino è il destino dell’intelligente”.
La mostra rimane aperta tutto gennaio.
Il Circolo Culturale
Perini
in collaborazione con i relatori del
convegno sul “Soggiorno milanese
di Francesco Petrarca” tenutosi il 5
maggio 2007, e con altri ricercatori
sul tema, ha edito un volume di 244
pagine, con preziose illustrazioni artistiche, molti testi di documenti storici, cartine geografiche del territorio
milanese dell’epoca
La pubblicazione è a disposizione
delle persone interessate che possono fare una donazione alla Fondazione Carlo Perini
Per informazioni
Fondazione Carlo Perini
Via Aldini 72
Tel 0239261019
Cel 3334552091
• scrittori
• pittori
mostre
Kramer 5
opere d’arte al
tempo della peste
Al Museo dei Cappuccini, in via Kramer 5,
fino al 5 marzo, ingresso libero, è di particolare interesse storico-milanese la mostra
“I Cappuccini e i Promessi Sposi”. Storia,
arte, spiritualità nel 600 e nella memoria
manzoniana, a cura di Rosa Giorgi.
All’epoca e ancora oggi i frati Cappuccini
operarono nel segno della carità verso i
poveri. Una varietà di opere, dipinti, sculture, incisioni e cimeli vari testimoniano il
periodo della peste rievocata da Alessandro Manzoni e spiegata da pannelli didattici. Una litografia del 1827 rievoca l’incontro tra Lucia e la Monaca di Monza. Pregevolissima una formella rinascimentale , restaurata, in gesso dipinto, di una rara e
deliziosa Madonna col Bambino. E ancora
disegni di Camillo Procaccini, un bozzetto
del Nuvolone, due ovali del Cerano, e celebri illustrazioni e stampe del Gonin, di Gallina e di Pinelli.
Alla vicina Porta Orientale (Porta Venezia)
esistono ancora tracce dell’epoca, del
quadrilatero del Lazzaretto e della chiesina
di San Carlino.
Info 02.77.12.23.21
Ermanno Sagliani
Via Petrella 6
Fino al 15 febbraio personale di Cristina
Balsotti. Dal 16 febbraio al 10 marzo personale di Enzo Balliano.
• musicisti
gennaio 2008
••• scuole e famiglie
cultura della solidarieta’
L’ultimo
dell’anno
per gli ultimi
Il 31 dicembre, si è tenuto, presso la
mensa dei ferrovieri della Stazione Centrale di Milano, alle ore 21, la festa della solidarietà, dedicata agli “ultimi”,
ossia al popolo dei cosiddetti invisibili.
Ultimo dell’anno all’insegna di sfarzose
libagioni, fiaccolate sulla neve, vacanze lussureggianti in località esotiche o
tra quelle più disparate, esaltate dal
mondo del business. Tutto all’insegna
dell’eccesso, per colmare forse una
voragine dettata da effimeri modelli di
riferimento. Ci sono però momenti alternativi, in cui prevale un ripiegamento
su iniziative che invitano alla preghiera o comunque alla riflessione sulla
necessità di un recupero di valori autentici e meno consumistici.
Anche quest’anno si è tenuto l’ormai
consueto Veglione di Capodanno per
quella moltitudine di individui che ci
“staziona” accanto, procurandoci disagio, se non addirittura fastidio per il
senso di spregio rispetto ai nostri schemi precostituiti: clochard, barboni,
homeless. Sono i cosiddetti “ultimi”,
per un volta all’anno, protagonisti di un
evento festoso che li coinvolge e si tiene presso la mensa dei ferrovieri, nel
sottopasso Pergolesi, di via Tonale. A
far sì che il Dopolavoro ferroviario di
Milano abbia potuto organizzare la serata, sono state ben dieci tra le più autorevoli associazioni del volontariato che si
occupa del grave fenomeno della
emarginazione sociale: Caritas
ambrosiana, Associazione Cena dell’Amicizia, il giornale Scarp de’ tenis,
sono solo alcune di quelle coinvolte.
Centinaia di volontari, si sono adoperate, come accaduto nelle passate edizioni, per mettere in atto questa grandiosa
manifestazione di solidarietà. Nello spirito dettato dalla volontà di realizzare una
integrazione nel tessuto urbano, serviti
piatti tradizionali come la polenta, insieme a quelli prettamente etnici come il
cous cous. La serata è stata allietata da
artisti di strada e dalla Barboon Band,
per creare un clima gioioso e all’insegna della serena convivialità. Quale
modo migliore per iniziare un Nuovo
Anno, se non quello di impegnarsi per
alleviare il disagio di chi ci sta accanto,
magari con l’intenzione di ritrovarsi ancora, per scoprire dei mondi fantastici
che determinano un mutuo “arricchimento”, avulso da qualsiasi significato
di ordine pecuniario.
Come ci ha confidato uno di quei tanti
volontari che scelgono di festeggiare l’ultimo dell’anno fra gli”ultimi” Basta poco
per dare una mano a chi ne ha bisogno,
chi ha, deve dare a chi non ha. Gesù disse: “Vendi tutto e dallo ai poveri. Se tutti
noi guardassimo il Natale con il cuore
pieno d’amore, veramente vedremmo nel
povero il volto di Gesù che è nato.
Giuseppina Serafino
liberta’ sessuale •••• due culture a confronto
Il TAR appoggia il
movimento gay di
via Sammartini
La decisione del Tar limita la
possibilità di intervento del
Comune per schiamazzi e
problemi di sicurezza causati
dai locali pubblici
Prendiamo atto dell’ordinanza del Tar. Ma di questa decisione, che lancia un preciso segnale, devono tenere conto
anche i cittadini, i comitati di quartiere, i Consiglieri comunali come Montalbetti, che ritengono il Comune sempre
responsabile e sempre in grado di
poter intervenire per problemi di sicurezza causati dai locali notturni.
Lo dichiara il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De
Corato in merito allordinanza del Tar
che ha accolto la richiesta di
sospensiva del provvedimento comunale che ha imposto l’anticipazione alle 22 dell’orario di chiusura
di due pubblici esercizi di via
Sammartini per motivi di ordine
pubblico.
Nel caso degli esercizi in questione, spiega De Corato,
nonostante la documentazione fornita dalla Questura che
certificava problemi d’ordine pubblico, il Tar ha preferito
dare ragione ai due locali. L’ordinanza ha ritenuto, infatti,
che i problemi di pubblica sicurezza non fossero direttamente ascrivibili a loro e ha motivato la decisione anche
sulla base del possibile danno economico subito con la
riduzione dell’orario di chiusura.
Eppure la documentazione a supporto, spiega De Corato,
era molto circostanziata. Dimostrava numerosi interventi
effettuati dalla Polizia per problemi causati dai frequentatori dei due locali: liti, risse e uso di sostanze stupefacenti.
Motivi che hanno spinto l’Amministrazione comunale a
varare un provvedimento che anticipava l’orario di chiusura alle 22, i cui benefici erano stati subito apprezzati dalla
Questura.
Da oggi, afferma De Corato, non si può più dire, dunque,
che il Comune non faccia nulla per difendere i cittadini da
schiamazzi e problemi di ordine pubblico causati dai locali
notturni. Perché, secondo il Tar, questi non sono direttamente addebitabili a loro. E dal momento che non possiamo mettere un vigile o un carabiniere davanti a ogni locale, i provvedimenti dellAmministrazione risultano di fatto
limitati.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia Milano, sezione IV, ha pronunciato la seguente ordinanza
nella Camera di Consiglio del 15 Gennaio 2008 visto il
ricorso presentato da After Line e Next Grove, rappresentati e difesi da: Zoppolato Maurizio e Napoli Marco (a cui
vanno i nostri ringraziamenti) contro Comune di Milano,
Questura di Milano, Ministero dell’Interno, per l’annullamento, previa sospensione dell’esecuzione, del Provvedimento emesso in data 14 dicembre 2007, con cui il Direttore del Settore del Commercio del Comune di MIlano ha
determinato di “ridurre l’orario di apertura serale degli esercizi in oggetto, di
4 ore, rispetto a quello prescelto dal
titolare e dispone la chiusura degli
stessi entro le ore 22,00”
Il Tar ha ritenuto, ad un sommario esame, valido il ricorso, in particolare riguardo all’assenza di fatti rilevanti sotto il profilo della pubblica sicurezza
ascrivibili direttamente all’esercizio
suddetto.
Ha ritenuto sussistente anche il pregiudizio grave ed irreparabile derivante dalla riduzione alle
22 dell’orario di chiusura.
Ha ritenuto inoltre che sussistano gli estremi previsti dall’
art. 21 della legge 06.12.1971 n. 1034 P.Q.M
Grazie per la solidarietà a tutti coloro che ci hanno
aiutato. Felix Cossolo fondatore della gay street
milanese cell. 339 3876398 per eventuali commenti
scrivere a [email protected].
Le adesioni saranno pubblicate sul numero di Clubbing
di febbraio www.gayclubbing.it
Si ringrazia in particolare lo Sudio degli avvocati
Zoppolato e Napoli - Aurelio Mancuso - Alessio De
Giorgi - Franco Grillini - Paolo Ferigo - Daniele Nardini Giuliano Federico - Silvia Giacometti - Radio Popolare Il Corriere della Sera - Cronaca Qui - Arcigay - Gaylib Davide Carlucci - Armando Stella - Floriana Rullo Libero - Fabrizio Marrazzo... e tutti coloro che ci hanno
scritto
Novità: dal 1 febbraio gli attuali gestori dell’After Line
cedono il difficile compito di impegnarsi contro il
degrado della via, il rilancio dello storico After LIne al
sottoscritto che ritorna (dopo 4 anni di motivata
assenza) con nuove proposte che molto presto comunicheremo alla comunità gay
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