WORKSHOP IL TURISMO SOCIALE RIVOLTO ALLE FAMIGLIE Riccione, 31 Luglio 2010 a cura di Paolo Venturi, Direttore AICCON Sara Rago, AICCON ricerca Irene Sala, AICCON ricerca Cabina di Regia Maurizio Davolio, Responsabile Legacoop Turismo Lanfranco Massari, Presidente Nazionale FederCultura Turismo Sport – Confcooperative Fabrizio Pozzoli, Vice Presidente Idea Turismo Paola Castellini, Dirigente Responsabile Servizio Turismo e Qualità Aree Turistiche Regione Emilia-Romagna Norberto Tonini, Presidente BITS Maria Pia Bertolucci, Presidente Centro Turistico Giovanile (CTG) Stefano Lipparini, Responsabile Nazionale Enti Locali Associazione Nazionale Famiglie Numerose Roberto Vitali, Presidente Village4all Andrea Babbi, Amministratore Delegato APT Servizi Rimini AICCON c/o Università di Bologna Facoltà di Economia, sede di Forlì P.le della Vittoria, 15 47121 Forlì (FC) www.aiccon.it Indice Definizione del fenomeno……………………………………………………………………..………1 Dimensione del fenomeno…………………………………………………………………………….2 Soggetti e tipologia di offerta……………………………………………………………………….6 Misure per incoraggiare il fenomeno………………………………………………………….12 Bibliografia e sitografia……………………………………………………………………………….15 Appendice 1 – Sintesi di “Il turismo sociale in Italia” Mongelli, T. L. e Vassallo G. (a cura di), F.I.Tu.S…..………………………………………..……………….17 Definizione del fenomeno Il Turismo Sociale è un turismo che favorisce l’incontro e la socializzazione e che promuove l’accesso al maggior numero di persone alla vacanza. È caratterizzato da attività turistiche capaci di rispondere ad un diffuso bisogno di relazionalità, di creare occasioni di arricchimento culturale e di promozione e valorizzazione delle risorse del territorio. Esso è fonte di accrescimento della persona, e può essere inteso “come esperienza, come momento di affermazione e recupero della propria personalità in tempi e spazi diversi”1, nonché come occasione di coesione sociale. Non si tratta dunque, come spesso si ritiene, di un turismo rivolto solo a categorie sociali specifiche di persone in situazione di svantaggio, ma di un turismo che, riprendendo le parole di Norberto Tonini, presidente del BITS, è un turismo delle tre “esse”: Turismo Sociale, di tutti, Sostenibile, per tutti e Solidale, con tutti. Il Turismo Sociale rivolto alle famiglie è dedicato in particolare alle famiglie meno abbienti e con carichi familiari onerosi, per le quali la vacanza è generalmente caratterizzata dalla necessità di trovare soluzioni economicamente accessibili. In questo senso il Turismo Sociale si esprime non solo come proposta di servizi adeguati alla struttura familiare (ad esempio alla presenza di bambini), ma anche come offerta di servizi che permettano di usufruire di vacanze di qualità a costo ridotto per tutto l’arco dell’anno. In tal modo l’offerta turistica si propone come strumento di garanzia del diritto alla vacanza al fine di consentire al maggior numero di famiglie l’accesso alla pratica del turismo. Questo è ancora più importante nel contesto attuale in cui, a causa dell’evoluzione della struttura dei nuclei familiari, caratterizzata dall’aumento del numero delle famiglie di dimensioni sempre più piccole (a causa della diffusa riduzione del tasso di natalità), delle famiglie nucleari, composte da genitori single, nonché dalla mobilità spesso legata agli impegni professionali, la vacanza diventa non più solo un momento di riposo e di svago, ma anche un’occasione di socializzazione per rianimare e rafforzare i legami interni alla famiglia stessa. 1 Dall’Ara G., Montanari G. citati in Rita Cannas (a cura di) “Il turismo sociale: le politiche, gli attori, il mercato”, Quaderni scientifici del CTS, 2009 1 Dimensioni del fenomeno Secondo dati Istat2 le famiglie in Italia sono 23 milioni e 634 mila (media 2007-2008), con un numero medio di componenti pari a 2,5. La maggior parte delle famiglie è costituita da coppie con figli (37,9% contro il 39% nel 2005-2006). Le famiglie monocomponente sono 6 milioni e 450 mila e costituiscono il 27,3% del totale (erano il 26,1% nel 2005-2006). Le coppie senza figli sono il 20,1%, mentre le famiglie mononucleari composte da un solo genitore con figli sono l’8% del totale. Famiglie per tipologia Tipologia 2007-2008 Dati in % migliaia FAMIGLIE SENZA NUCLEI 6.930 29,3 Una persona sola 6.450 27,3 FAMIGLIE CON UN NUCLEO Un nucleo senza altre persone 16.428 69,5 15.605 66,0 Coppie senza figli 4.753 20,1 Coppie con figli 8,946 37,9 Un solo genitore con figli 1.907 8,1 Un nucleo con altre persone 822 3,5 Coppie senza figli 252 1,1 Coppie con figli 427 1,8 Un solo genitore con figli 143 0,6 FAMIGLIE CON DUE O PIÙ NUCLEI 276 1,2 23.634 100,0 Totale Fonte: dati Istat – La vita quotidiana nel 2008 Per quanto riguarda le dimensioni dei nuclei familiari, la maggior parte delle famiglie è composta da uno (27,3%), due (27,5%) o tre componenti (21,3%), mentre le famiglie numerose, quelle composte da 5 componenti e più, costituiscono il 5,9% del totale delle famiglie. 2 ISTAT, “La vita quotidiana nel 2008”, Indagine multiscopo annuale sulle famiglie “Aspetti della vita quotidiana”, Anno 2008 2 Famiglie per numero di componenti Numero di componenti 2007-2008 Uno 27,3 Due 27,5 Tre 21,3 Quattro 18,0 Cinque 4,7 Sei e più Totale 1,3 100,0 Fonte: dati Istat – La vita quotidiana nel 2008 Le coppie con almeno un figlio sono 9 milioni e 586 mila, pari al 56,4% del totale dei nuclei familiari. Tra le coppie con figli prevalgono quelle con un solo figlio (46,7%), seguite da quelle con due figli (42,7%), mentre quelle con tre o più figli costituiscono il 10,6% del totale. Coppie con figli per classe di età del figlio più piccolo Classe di età del figlio più piccolo 2007-2008 Fino a 5 26,8 6-13 23,5 14-17 11,2 18-24 17,0 25 e più 21,6 Totale (in migliaia) 9.586 Fonte: dati Istat – La vita quotidiana nel 2008 I nuclei monogenitore sono 2 milioni e 170 mila e rappresentano il 12,8% del complesso dei nuclei familiari. La maggioranza di essi è composta da donne (83,8%) ed in particolare da persone di 55 anni ed oltre (64,5% degli uomini e 50% delle donne). Le donne sole con figli sono nel 39,6% dei casi separate o divorziate. Nella maggior parte dei nuclei monogenitore vive un solo figlio (69,6%), nel 25,8% dei casi i figli sono due e solo nel 4,6% sono tre e più. Per quanto riguarda la situazione economica delle famiglie, l’indagine rileva il 2008 come un anno negativo. Il 54,9% delle famiglie percepisce infatti come peggiorata la propria situazione economica, contro il 41% del 2007. In particolare, sono perlopiù le famiglie più numerose a dichiarare un peggioramento della situazione economica rispetto all’anno precedente o a lamentare un livello di risorse economiche scarse o insufficienti. 3 Un’altra indagine, condotta dall’Osservatorio sul turismo giovanile e pubblicata nel 20103, ha rilevato i comportamenti di acquisto e di consumo turistico delle famiglie con almeno un figlio minorenne che hanno realizzato almeno una vacanza nel 20094. Dallo studio risulta che l’86% degli intervistati ha fatto almeno una vacanza di 4 giorni con i figli e solo il restante 14% è rimasto a casa. Considerando solo le risposte di chi è andato in vacanza, le famiglie del campione hanno in genere una composizione tradizionale: due genitori e figli. Composizione delle famiglie che viaggiano Fonte: Iscom Group – indagine famiglie 2009 Con riferimento alla loro composizione, sono prevalenti le famiglie con due figli (48%), seguite dai nuclei familiari composti da 3 individui (27%) e dalle famiglie più numerose, che non necessariamente hanno un numero più alto di figli, ma possono comprendere nonni o altre figure. Quelle che sono andate meno in vacanza risultano invece essere le famiglie con un solo figlio, in particolare di età superiore ai 10 anni. Considerando solo i figli under 18, i bambini più piccoli hanno in media 7/8 anni, mentre quelli più grandi 10 anni. Numero di componenti delle famiglie che viaggiano n. componenti % Due 1,0 Tre 26,8 Quattro 47,9 Cinque 19,3 Sei 3,1 Sette o più 1,8 Fonte: Iscom Group – indagine famiglie 2009 3 Osservatorio sul Turismo Giovanile 2010”, Report a cura di ISCOM GROUP, marzo 2010 Il campione è composto da 451 famiglie. Per l’indagine è stata fatta la scelta di limitare l’ambito geografico a tre regioni rappresentative perché forti generatrici di flussi turistici:Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. In quest’area risiede il 40% della popolazione italiana totale e il 33% delle famiglie (famiglie e convivenze). 4 4 In particolare, dall’indagine svolta presso le strutture ricettive si rileva una maggiore frequentazione da parte delle famiglie numerose (indicate dal 45% dalle strutture dell’Emilia Romagna e dal 30% delle strutture delle altre regioni). I nuclei monoparentali sono più frequenti in Emilia Romagna (25%), così come i gruppi familiari senza genitori, sostituiti dai nonni o dalla baby sitter (17%). Composizione delle famiglie clienti nelle strutture Fonte: Iscom Group – indagine operatori ricettivi 2009 Per quanto riguarda il comportamento turistico, le famiglie con minori rappresentano un mercato a prevalente destinazione nazionale; tra coloro che hanno effettuato vacanze nei primi 10 mesi del 2009, infatti, l’80% ha scelto una destinazione italiana, il 20% l’estero. Il 64% del campione ha preferito andare con la famiglia al mare, mentre la montagna ha un’incidenza del 18%. Le mete marine sono per il 90% localizzate in Italia; anche per quanto riguarda la montagna, il mercato di riferimento è quello nazionale, ma aumenta l’incidenza delle scelte in paesi esteri (26%). Le vacanze nelle città, invece, sono per l’88% svolte in paesi esteri e coinvolgono bambini di età più elevata rispetto ad altri tipi di viaggio: la fascia sopra gli 11 anni corrisponde al 75% circa dei bambini in viaggio. Inoltre le famiglie dichiarano di aver alloggiato nel 32% dei casi in hotel, nel 14% in case di proprietà e per il restante 54% in strutture extralberghiere. Rispetto al dato nazionale riferito all’intero mercato turistico l’incidenza dell’hotel è molto bassa. Le esigenze delle famiglie con bambini trovano evidentemente una buona risposta negli affitti per vacanza e nei campeggi e villaggi turistici, che sono le categorie extralberghiere più citate dalle famiglie del campione. Le famiglie che hanno scelto gli hotel sono soprattutto quelle che hanno visitato le città o sono andate in zone termali o in montagna. 5 Soggetti e tipologie di offerta SOGGETTI DI OFFERTA Il Turismo Sociale rivolto alle famiglie si configura spesso come “turismo associato”. Operando come collettori di domanda, grazie alla stipula di convenzioni a livello locale e nazionale, le organizzazioni del Turismo Sociale permettono infatti di ottenere agevolazioni economiche sul prezzo della vacanza. All’interno di questo circuito, insieme alle associazioni culturali, i CRAL (Circoli Ricreativi Aziendali dei Lavoratori) sono le organizzazioni più importanti, attraverso i quali passa la quota maggiore di vacanzieri5. I Circoli sono associazioni di promozione sociale nate a seguito della legge n.300 del 20 maggio 1970, che all’art.11 prevedeva la possibilità che all’interno dell’azienda venissero avviate – nell’interesse collettivo dei lavoratori – attività culturali, ricreative e assistenziali gestite da organismi formati a maggioranza dai rappresentanti dei lavoratori. Queste organizzazioni rappresentano una significativa opportunità di aggregazione e partecipazione in merito ad importanti attività per il tempo libero (fra le quali primeggia lo sport, cui seguono le attività culturali e turistiche) nonché per l'offerta di servizi ai lavoratori e alle loro famiglie. Nella maggior parte dei casi per l’organizzazione di queste attività i CRAL si rivolgono a più Tour Operators; questo permette un risparmio in particolare sui prezzi degli alberghi, sui viaggi ferroviari e sui voli aerei. La Federazione Italiana Tempo Libero (FITeL) è un’associazione costituita nel 1993 per iniziativa delle Confederazioni Sindacali CGIL, CISL e UIL con l’obiettivo di valorizzare le esperienze associative dei Circoli Ricreativi Aziendali e di altri Enti con finalità di promozione delle attività del tempo libero. In particolare l’Associazione promuove lo sviluppo di attività artistiche, culturali, sportive e del Turismo Sociale, offrendo anche servizi legali, amministrativi, fiscali e formativi a favore dei CRAL e delle Associazioni affiliate. Essa pubblica il periodico “Tempo Libero” e rappresenta, inoltre, l’associazionismo dei CRAL presso le istituzioni pubbliche, Ministeri, CNEL, Enti locali, enti pubblici e privati. Lo scopo della Federazione è quello di coordinare le iniziative dei CRAL e degli enti soci per realizzare una rete di rapporti e migliorare la capacità operativa a favore dei soci, attraverso il più efficace utilizzo delle potenzialità e risorse dei CRAL. Nel corso degli anni sono state 5 ISNART, “Il turismo sociale e associato in Italia. Secondo rapporto - anno 2009”, marzo 2010 6 infatti realizzate forme di collegamento dei CRAL con l’associazionismo nel territorio, allo scopo di costituire una rappresentanza unitaria che rafforzasse da una parte la capacità contrattuale verso istituzioni pubbliche territoriali, aziende commerciali, operatori turistici, federazioni ed associazioni sportive, etc. e promuovesse dall’altra le iniziative fra i CRAL nell’uso delle strutture di spettacolo e sportive, assicurandone la redditività e favorendo l’interscambio tra esperienze. La FITeL è iscritta all’Albo delle Associazioni di Promozione Sociale e da gennaio 2001 è riconosciuta come Ente Assistenziale Nazionale. Ha la propria sede nazionale a Roma, e si articola in strutture regionali (Emilia-Romagna, Lazio, Liguria e Campania), Provinciali e in Circoli Ricreativi Territoriali. Ne sono soci, oltre alle Confederazioni sindacali CGIL, CISL e UIL, le Federazioni Nazionali dei CRAL, i Dopolavoro e i CRAL Nazionali, nonché 500 CRAL non appartenenti a queste associazioni e ai CRAL nazionali, per un numero di oltre 150.000 soci. Per quanto riguarda l’attività relativa al Turismo Sociale, FITeL è membro della Federazione Italiana di Turismo Sociale (F.I.Tu.S.) e del Bureau International du Tourisme Social (BITS). Inoltre l’Associazione propone, tramite le proprie sedi distaccate, offerte turistiche e pacchetti vacanza organizzati da operatori turistici, con condizioni di favore per i CRAL e i singoli soci associati alla Federazione. L’Ente Turistico Sociale Italiano (ETSI) è l’associazione per i servizi del tempo libero promossa dalla Confederazione Sindacale CISL. Costituita nel 1962, essa svolge attività nei settori del turismo sociale, dello sport, della cultura, del tempo libero, della ricreazione e della formazione ed assistenza ai propri associati, volte all’integrazione e all’elevazione della personalità dei lavoratori, dei giovani e degli anziani, sia singolarmente sia nelle formazioni sociali. I principali settori di intervento sono legati ai soggiorni per la Terza età, all' organizzazione di Meeting e Congressi e gruppi in genere. L’ente ha sede a Roma e si articola a livello regionale e territoriale attraverso le strutture periferiche Regionali e Territoriali e i Circoli Territoriali ETSI. È riconosciuto come ente sociale ed è iscritto all’albo delle associazioni di promozione sociale. Gli iscritti all’ETSI possono partecipare alle attività dell’ente pagando una quota annuale, attraverso la quale si ha diritto ad usufruire e beneficiare delle agevolazioni e sconti riservati ai soci, previsti dagli accordi e convenzioni dell’ETSI a livello nazionale e locale. Tramite accordi con agenzie viaggi affiliate e Tour Operators, infatti, ogni sede ETSI organizza e promuove viaggi per i soci – individuali e a gruppi, in Italia e all’estero, a prezzi particolarmente interessanti. La rete “ETSI Viaggiare Cisl” è nata dall'idea di poter offrire prodotti turistici agli iscritti, in tutta Italia, attraverso la rete degli ETSI CISL territoriali. Essa propone prodotti di Turismo 7 Sociale accuratamente selezionati per le esigenze degli iscritti, con prezzi estremamente competitivi e con meccanismi di vendita estremamente trasparenti. In particolare i soci hanno a disposizione un sito web (www.etsiviaggiarecisl.it) su cui visualizzare i prodotti in vendita nel circuito ETSI, verificando in tempo reale prezzi e disponibilità delle strutture. L'elenco delle sedi ETSI e delle agenzie CISL a cui rivolgersi è disponibile per poter effettuare prenotazioni. Il sistema di ricerca e prenotazione è collegato con i siti degli ETSI territoriali e delle agenzie CISL. L'ETSI territoriale svolge un ruolo di informazione e assistenza alla prenotazione. Il Centro Turistico delle ACLI (CTA) è un’associazione nata negli anni ’60 come servizio sociale costituito dalle ACLI (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) per dare risposte concrete alla nascente domanda di turismo da parte dei lavoratori , per favorire nuova socialità e crescita umana e culturale. Negli anni ‘90 si è sviluppata come vera e propria associazione di Turismo Sociale impegnata, sull’intero territorio nazionale, a gestire il Turismo Sociale nella complessità della nuova domanda di tempo libero, generata da nuovi e diversi modelli di lavoro e di stili di vita. La mission del CTA è quella di contribuire a trasformare il “turista” in “viaggiatore consapevole e responsabile” verso il territorio che visita, ma soprattutto verso la realtà sociale con la quale viene in contatto, gestire il Turismo Sociale con una “nuova qualità” , non solo per quanto riguarda il “prodotto turistico” e la sua accessibilità economica ma soprattutto nel rapporto con l’utente, specie se appartenente a quella categoria di “soggetti deboli” quali gli anziani, i disabili, le famiglie con bambini, i migranti. L’Associazione muove, ogni anno, più di 70.000 persone attraverso la programmazione della rete territoriale (109 ,tra sedi regionali, provinciali e unità di base, 35.000 iscritti, 170 operatori e volontari). Il Centro è membro del BITS, della F.I.Tu.S. ed è iscritto all’Associazione Italiana Turismo Responsabile (AITR). Ha, inoltre, il riconoscimento del Dipartimento del Turismo e della legge n.135 del 29-3-2001 quale associazione a livello nazionale con deroga ad esercitare attività turistiche. Famiglia Italiana è il primo Sindacato della Famiglia in Italia, con finalità di promozione, tutela e sensibilizzazione per uno sviluppo sano ed equilibrato della famiglia, attraverso il suo sostegno nell’affrontare le problematiche quotidiane di gestione. Il Sindacato promuove e tutela, presso Istituzioni, enti ed organismi pubblici e privati, italiani ed internazionali, i bisogni della famiglia intesa come nucleo base della società e garantisce una migliore qualità della vita attraverso l’erogazione di servizi che facilitano la crescita equilibrata della famiglia nel contesto delle sfide sempre più ambiziose poste dalla società del Terzo Millennio. Esso 8 svolge azioni mirate di sensibilizzazione verso gli organismi di rappresentanza sociale e politica in grado di poter adottare indirizzi e soluzioni concrete, promuove e favorisce sinergie tra enti profit e non profit, sia all’interno della propria compagine sociale, sia verso l’esterno, privilegiando l’aspetto sociale rispetto a quello economico, seguendo i principi della democrazia, della mutualità, della solidarietà e della sussidiarietà. Famiglia Italiana si prefigge inoltre l’obiettivo di diventare il punto di riferimento di tutti i cittadini con l’intento di recuperare il rapporto politica/cittadino con sportelli aperti 8 ore al giorno per fornire servizi a 360° alle famiglia italiane in modo gratuito. Tra i servizi forniti dal sindacato, l'Ente Turistico Sociale Europeo (ETSE) promuove e svolge la propria attività nei settori del turismo sociale, della cultura, dello sport, del tempo libero, della ricreazione e dell’assistenza ai propri associati, nonché nella stipula di convenzioni con organismi anche economici per la prestazione agevolata di beni e servizi ai propri associati. L'ETSE ha la propria sede nazionale a Roma ed è presente in tutto il territorio nazionale con sedi regionali e territoriali. Gli iscritti all'ETSE possono partecipare alle attività ed iniziative dell'Ente pagando una quota annuale (tessera) decisa dal Consiglio nazionale. La tessera ETSE, oltre a consentire la partecipazione alle attività promosse dallo stesso ed usufruire delle agevolazioni convenute a livello nazionale e locale (sconti presso Musei, Teatri, case editrici, cinema, ecc.), dà diritto alla copertura assicurativa per un intero anno durante le vacanze e i soggiorni organizzati dall'ente, in Italia e all'estero. La tessera ETSE prevede anche una polizza assicurativa completa e annuale per viaggi, ferie, gite e soggiorni in Italia e all'Estero, con una copertura fino ed oltre i 75 anni di età, senza limitazione nel numero di viaggi; la polizza comprende anche le attività di animazione programmate dai circoli affiliati. L’Associazione Nazionale Famiglie Numerose è un’associazione di famiglie composte da un minimo di sei persone, tra genitori, figli legittimi, naturali, adottivi e affidati, anziani conviventi e altre persone registrate sullo stato di famiglia. Aderiscono all'Associazione come sostenitori anche le famiglie con meno di sei componenti che si riconoscono nei principi espressi nello Statuto e nella Carta dei Valori. L’Associazione ha sede a Brescia ed è presente sul territorio nazionale attraverso sedi secondarie. Le finalità perseguite sono la promozione e la salvaguardia dei valori e dei diritti della famiglia come "società naturale fondata sul matrimonio", ed in particolare delle famiglie con più figli. L’Associazione sostiene la partecipazione attiva e responsabile delle famiglie alla vita culturale, sociale e politica tramite le loro forme associative, e favorisce l’attuazione di politiche familiari adeguate che tutelino e sostengano le funzioni della famiglia e i suoi diritti, come riconoscimento del ruolo sociale, educativo e formativo che la famiglia svolge per la 9 società italiana. Per il raggiungimento di tali obiettivi l’Associazione svolge attività di interlocuzione con le istituzioni nazionali e sovranazionali in materia di politica familiare, tramite una propria rappresentanza, coopera con organismi nazionali e sovranazionali aventi finalità analoghe, intraprende iniziative di denuncia di situazioni e azioni inadeguate e/o contrarie agli interessi e alle aspirazioni delle famiglie. Inoltre essa realizza interventi culturali, di azione sociale e proposta politica a promozione e tutela della soggettività familiare. Nell’ambito del Turismo Sociale l’Associazione, oltre ad informare su iniziative rivolte alle famiglie numerose, promuove la stipula di convenzioni con operatori turistici volte a fornire condizioni particolarmente vantaggiose per i soci aderenti. L’Associazione Buoni Vacanze Italia (BVI) è stata costituita nel 2005 tra la F.I.Tu.S. e Federalberghi, con il fine di migliorare l’accesso al turismo per tutti i cittadini italiani, anche a coloro che oggi ne sono esclusi. Ne fanno parte oggi anche le rappresentanze imprenditoriali del settore turismo Assoturismo (Confesercenti), Confturismo (Concommercio) e Federturismo (Confindustria). Obiettivi dell’Associazione sono facilitare l’accesso al turismo per tutti (famiglie, giovani, anziani, disabili e quel 45% di italiani che non va in vacanza), collegare il sistema italiano con le esperienze maturate in altri paesi per rafforzare la quota di interscambio Italia/estero e per dare vita al sistema Buoni Vacanze europeo, favorire lo sviluppo più armonico del turismo nazionale, in termini di riequilibrio dei flussi tra nord e sud del Paese e tra alte e basse stagioni e contemporaneamente sostenere la domanda turistica per garantire il diritto alla vacanza a tutti i cittadini. L’Associazione gestisce l’erogazione di Buoni Vacanza per conto di soggetti pubblici o privati che vogliono favorire l’accesso delle categorie più deboli o dei loro dipendenti al turismo. In questo modo l’Associazione mette a disposizione di Regioni, Comuni, CRAL e aziende uno strumento per veicolare in maniera più celere ed efficace benefici e agevolazioni a cittadini, associati e dipendenti, i quali potranno ottenere vantaggi significativi quali sconti derivanti dalle convenzioni con le imprese turistiche, contributi di Enti Pubblici locali e contributi dei datori di lavoro, nonché la possibilità di accedere alle agevolazioni previste dalla legge sul Turismo 135/2001. In particolare l’Associazione ha firmato la convenzione per la gestione del sistema di appoggio al Turismo Sociale attivato tramite un fondo stanziato dal Governo Italiano con la legge 135/2001. Questo sistema prevede l’erogazione di buoni vacanza agevolati ai nuclei familiari composti da una o più persone con basso reddito. Le famiglie richiedenti ottengono infatti un libretto di buoni del valore singolo di 20 o 5 euro, ottenendo un’agevolazione statale pari al 20-45%, a seconda della fascia di reddito. I buoni erogati sono titoli di 10 pagamento spendibili, anche singolarmente e in diversi periodi, presso le aziende turistiche o di servizio al turismo convenzionate. TIPOLOGIE DI OFFERTA Family hotel: strutture che offrono servizi per le famiglie, ed in particolare per i bambini. La forte caratterizzazione in termini di servizi porta queste strutture ad avere un’alta presenza di bambini al di sotto dei 3 anni; al contrario, è ridotta la quota di ragazzi con più di 14 anni. Queste strutture sono scelte particolarmente dalle mamme; Strutture ricettive con particolare attenzione alla scontistica: queste strutture fanno leva soprattutto sull’offerta di sconti verso le famiglie, offrendo in aggiunta varie tipologie di servizi senza però avere aree bimbi dedicate né numerosi servizi dedicati ai più piccoli; per questo sono scelte in particolar modo dai nuclei familiari con un solo genitore accompagnano dai figli; Campeggi e villaggi turistici, la cui tipologia di struttura offre naturalmente alle famiglie la possibilità di una vacanza attiva e socializzante in un contesto protetto; Case per ferie: strutture attrezzate per il soggiorno temporaneo di persone singole o di gruppi, autogestite o gestite, al di fuori di normali canali commerciali, da Enti pubblici, Associazioni o Enti religiosi operanti senza scopo di lucro per il conseguimento di finalità sociali, culturali, assistenziali, religiose o sportive, nonché da Enti o Aziende per il soggiorno dei propri dipendenti e dei loro familiari; Turismo verde: opportunità di vacanza per famiglie che affiancano il puro relax e il divertimento al rispetto dell’ambiente. Parchi avventura/divertimento: si trovano spesso nei grandi parchi naturali d’Italia e propongono percorsi trekking ed escursioni studiate per tutte le età; Parchi naturalistici e didattici, il cui pubblico è composto da famiglie con bambini piccoli o molto piccoli, di non più di dieci anni: sono presenti aree gioco e vengono proposte attività ludico didattiche; Settimana bianca: opportunità di vacanza “sulla neve” per le famiglie, caratterizzate in particolare da servizi dedicati ai bambini; Turismo balneare: offerte turistiche in località di mare con servizi di intrattenimento per bambini. 11 Misure per incoraggiare il fenomeno Al fine di incoraggiare il Turismo Sociale delle famiglie, vengono prese diverse misure a livello di strutture ricettive, Istituzioni Pubbliche e altri attori del turismo. Per quanto riguarda le strutture ricettive, l’intervento principale in questo senso è dato dall’offerta di servizi specifici per la famiglia, ed in particolare di servizi o attrezzature per bambini. I servizi maggiormente diffusi sono gli sconti e gratuità per i bambini in camera con i genitori e la disponibilità di attrezzatura (es. lettini, culle, seggioloni etc.) per la cura dei bimbi più piccoli in stanza e al ristorante. A favore dell’accoglienza a famiglie con bambini troviamo anche la fornitura di camere a più letti. Di particolare interesse sono poi la presenza di aree dedicate ai bambini, quali biblioteche per bambini e aree gioco, di offerte diversificate relative ai pasti, come i menu per bambini e la cucina aperta alle mamme, e altri servizi aggiuntivi, ad esempio fattorie didattiche, animazione per bambini, babysitter a richiesta e prevendite/sconti per i biglietti di ingresso a parchi divertimento o tematici. Per ciò che concerne invece gli interventi da parte di Istituzioni Pubbliche e altri attori del settore turistico (ma anche aziende e CRAL aziendali) sono da rilevare le forme di agevolazione economica destinate alle famiglie con un reddito basso e ai dipendenti. Di particolare interesse è l’erogazione di buoni vacanza che prevedono sconti presso strutture alberghiere, extralberghiere, di ristorazione, di turismo familiare e all’aria aperta nonché enti di servizio al turismo (comprese agenzie e Tour Operators). Questo sistema nasce dall’esigenza di una politica di sostegno alla domanda di turismo, che coinvolga fasce di popolazione in genere escluse, tra le quali si trovano le famiglie meno abbienti. Nei vari paesi europei il sistema dei buoni vacanze e degli altri incentivi economici al Turismo Sociale si è sviluppato in modi diversi, mantenendo il principio di fondo secondo cui, poiché il turismo è un diritto che non può essere esercitato dai meno abbienti per mancanza di risorse e di offerte specifiche, se ne favorisce l’accesso tramite buoni vacanze parzialmente o totalmente esenti da imposte e contributi sociali, o donati ai meno abbienti. Le esperienze più significative in Europa sono quella francese, quella spagnola, quella svizzera e quella ungherese, anche se esistono altri esperimenti, ad esempio in Polonia e una filiera di interventi specifici nei paesi scandinavi. 12 In Italia il sistema Buoni Vacanze è previsto dalla Legge n. 135 del 2001 (art. 10) che regola il finanziamento ai buoni vacanze mediante il Fondo di Rotazione per il Prestito Turistico. Il progetto Buoni Vacanze Italia è stato ideato, realizzato e promosso dalla F.I.Tu.S. che nel 2004 ha deciso così di avviare l’esperienza di Buoni Vacanze elaborando un progetto, approvato dal Ministero del Lavoro, finalizzato a costituire in Italia un Sistema di Buoni Vacanza, in analogia con le esperienze esistenti in altri paesi europei. “Il Buono Vacanza si configura come un “documento di legittimazione”, ovvero un documento che serve ad identificare l’avente diritto alla prestazione di un servizio, presso una rete di aziende che aderiscono al sistema grazie ad una apposita convenzione e che si impegnano ad erogare servizi di standard qualitativi ed a condizioni di prezzo definiti.”6 I Buoni sono quindi dei titoli di pagamento immediatamente spendibili realizzati in tagli differenti, che sostituiscono il denaro contante. In Italia essi sono emessi dall’Associazione Buoni Vacanze Italia (BVI) tramite strutture specializzate. I Buoni danno la possibilità di acquistare un pacchetto turistico completo o servizi vari (ospitalità, trasporto, ristorazione, mostre, guide, etc.) che possono essere scelti all’interno del catalogo realizzato da BVI. Essi garantiscono il miglior prezzo praticato dagli esercizi convenzionati, ed in ogni caso garantiscono uno sconto di almeno il 10% sul prezzo base. Possono essere acquistati direttamente presso la struttura specializzata di emissione, presso le organizzazioni non profit convenzionate con BVI ed elencate nel catalogo. In alcuni casi i buoni vengono distribuiti anche dai Comuni, dai circoli ricreativi o dalle aziende convenzionate ai propri associati o dipendenti. Il Fondo prevede inoltre l’erogazione di prestiti turistici come strumento di accesso ai Buoni Vacanze mediante la richiesta di un finanziamento bancario dedicato. Il beneficiario del Prestito Turistico potrà ottenere Buoni Vacanze per accedere all’offerta turistica potendo contare su una rateizzazione del prestito fino a 12 mesi a tasso agevolato. Viene favorito inoltre il risparmio turistico delle famiglie con basso reddito, una forma di risparmio periodico finalizzato a costituire un capitale spendibile per ottenere servizi turistici mediante i Buoni Vacanza7. Enti locali e organizzazioni del settore turistico promuovono inoltre anche altre iniziative per incentivare il Turismo Sociale delle famiglie. 6 Tito Livio gioventù” in 7 Tito Livio gioventù” in Mongelli “Gli strumenti del turismo sociale: i buoni vacanze, le case per ferie e gli ostelli della Emilio Becheri (a cura di) “Rapporto sul turismo italiano 2008/2009”, XVI edizione Mongelli “Gli strumenti del turismo sociale: i buoni vacanze, le case per ferie e gli ostelli della Emilio Becheri (a cura di) “Rapporto sul turismo italiano 2008/2009”, XVI edizione 13 Tra queste, nel 2010 è stata attivato “Umbria Family Free”, un progetto proposto da Fiavet e Federalberghi che permette di visitare l’Umbria a prezzi vantaggiosi. Nelle ultime due settimane di giugno, nell’ultima di agosto e nella prima di settembre i turisti “formato famiglia” potranno infatti usufruire di prezzi scontati per i genitori e soggiorno in albergo, guide turistiche, musei e parchi gratuiti per i ragazzi fino a 14 anni. I pacchetti prevedono soggiorni di 7, 5 e 2 giorni e lo sconto è tanto più rilevante quanto più aumenta la permanenza. Al progetto hanno aderito più di 60 alberghi a 3 e 4 stelle e 10 Tour Operators, coinvolgendo l’Agenzia di Promozione Turistica, 13 Comuni e altri Enti della Regione Umbria. 14 Bibliografia e sitografia BIBLIOGRAFIA Becheri, E., (a cura di) “Rapporto sul turismo italiano 2008/2009”, XVI edizione BITS, “Dichiarazione di Montreal. Per una visione umanistica e sociale del turismo”, 1996 Cannas, R., (a cura di) “Il turismo sociale: le politiche, gli attori, il mercato”, Quaderni scientifici del CTS, 2009 CNEL, “L’organizzazione del tempo libero: la rete dei Circoli Ricreativi Aziendali dei Lavoratori (CRAL)”, indagine realizzata in collaborazione con la FITeL, 2005 ISCOM GROUP (a cura di), “Osservatorio sul Turismo Giovanile 2010”, marzo 2010 ISNART, “Il turismo sociale e associato in Italia. Secondo rapporto - anno 2009”, marzo 2010 ISTAT, “La vita quotidiana nel 2008”, Indagine multiscopo annuale sulle famiglie “Aspetti della vita quotidiana”, Anno 2008 Mongelli, T. L. e Vassallo, G., “Ricerca Il turismo sociale in Italia”, F.I.Tu.S, 2009 Osservatorio del Turismo, “Rapporto sul Turismo Sociale”, Regione Campania, 2008 Sangalli & associati (a cura di),“Turismo Sociale: nuovi paradigmi e nuovi tracciati di sviluppo”, CNEL, 2003 Tonini, N., “Viaggio attorno al turismo sociale, sostenibile e solidale”, Franco Angeli, Milano, 2007 SITOGRAFIA Associazione Nazionale Famiglie Numerose www.famiglienumerose.org Buoni Vacanze Italia www.buonivacanze.it CISL Emilia-Romagna www.cislemiliaromagna.it CISL Udine www.cisludine.it CTA – Centro Turistico delle Acli www.ctaonline.it ETSI Viaggiare Cisl www.etsiviaggiarecisl.it Famiglia Italiana Erreur ! Référence de lien hypertexte non valide. BITS – Bureau International du Tourisme Social www.bits-int.org 15 FITeL – Federazione Italiana Tempo Libero www.fitel.it F.I.Tu.S. – Federazione Italiana di Turismo Sociale www.fitus.it Italy Family Hotels www.italyfamilyhotels.it Regione Umbria – Turismo, Ambiente e Cultura www.umbria-turismo.it 16 Appendice 1 – Sintesi di “Il turismo sociale in Italia” - Mongelli, T. L. e Vassallo G. (a cura di), F.I.Tu.S. La ricerca realizzata nel 2009 da F.I.Tu.S. tra gli operatori del Turismo Sociale in Italia propone una riflessione sulle potenzialità e sulle proposte dell’offerta di Turismo per le famiglie. La prima parte dell’indagine mette in evidenza alcuni dati riguardo la percezione delle offerte relative al Turismo Sociale per le famiglie, identificando quattro tipologie di risposta (sono un punto di forza per il sistema di turismo sociale, sono viceversa un punto di debolezza, si tratta di una situazione disomogenea oppure non so/non rispondo). - Incentivi economici al Turismo Sociale per le famiglie meno abbienti. La maggior parte degli intervistati ritiene che gli incentivi al Turismo Sociale per le famiglie meno abbienti siano o possano essere un punto di forza (55%), mentre rimane una percentuale significativa (29%) che li riconosce invece come un punto di debolezza. Dalle interviste realizzate ad esperti del settore si rileva come gli incentivi siano visti come punto di debolezza non perché non servano ma perché non vengono attuati. Incentivi economici al turismo sociale per famiglie meno abbienti Fonte: F.I.Tu.S. – Ricerca “Il turismo sociale in Italia” - Pacchetti di Turismo Sociale per le famiglie meno abbienti. Questa sezione della ricerca si riferisce alle attività dei Tour Operators specificamente dedicate ai vari segmenti del Turismo Sociale. In particolare, in relazione ai pacchetti di Turismo Sociale dedicati alle famiglie meno abbienti, poco più della metà degli operatori del settore vede nelle attività di Tour Operating specifiche un punto di forza (51%). Anche in questo caso però, un gruppo significativo, pari al 23% degli intervistati, considera la 17 produzione di pacchetti completi di turismo sociale un punto di debolezza, mentre secondo il 14% si tratta di una situazione disomogenea. La considerazione da parte di un quarto degli intervistati delle attività rivolte alle famiglie a minor reddito come punto di debolezza del sistema, riguarda la difficoltà di predisporre offerte realmente competitive. Per quanto riguarda invece i lavoratori e le loro famiglie, ben il 57% degli intervistati considerano i pacchetti completi di Turismo Sociale come un punto di forza. Pacchetti completi di turismo sociale per famiglie meno abbienti Fonte: F.I.Tu.S. – Ricerca “Il turismo sociale in Italia” Pacchetti completi di turismo sociale per i lavoratori e le loro famiglie Fonte: F.I.Tu.S. – Ricerca “Il turismo sociale in Italia” Un aspetto fondamentale della ricerca ha inoltre riguardato la capacità del sistema attuale del Turismo Sociale italiano di produrre servizi e offerte specifici per target nuovi come famiglie e single che non viaggiano in auto, famiglie con almeno un componente celiaco, diabetico, con intolleranze alimentari, con allergie alimentari gravi, in dialisi. Inoltre sono stati messi a confronto i servizi ricettivi per famiglie con almeno 3 figli, quelli fuori stagione o viceversa in alta stagione e quelli specifici per bambini. Emerge un quadro abbastanza costante in cui circa il 40% del campione ritiene il Turismo Sociale un punto di forza per i servizi non tradizionali. 18 Servizi e offerte specifiche per famiglie Fonte: F.I.Tu.S. – Ricerca “Il turismo sociale in Italia” Servizi e offerte specifiche per famiglie e singoli che non viaggiano in auto Fonte: F.I.Tu.S. – Ricerca “Il turismo sociale in Italia” Per quanto riguarda in particolare le famiglie con almeno un componente celiaco, diabetico, con intolleranze alimentari, con allergie alimentari gravi, in dialisi, la presenza di servizi ricettivi specializzati è considerata un punto di forza per il 37-41% del campione, considerando però che circa il 30% delle persone intervistate non hanno dato risposta. I successivi approfondimenti hanno infatti verificato che alcuni target nuovi, ad esempio quelli relativi a malattie e patologie varie, sono relativi prevalentemente ad esperienze pilota. 19 Servizi ricettivi per famiglie con almeno un componente celiaco Fonte: F.I.Tu.S. – Ricerca “Il turismo sociale in Italia” Servizi ricettivi per famiglie con almeno un componente diabetico Fonte: F.I.Tu.S. – Ricerca “Il turismo sociale in Italia” Servizi ricettivi per famiglie con almeno un componente con intolleranze alimentari Fonte: F.I.Tu.S. – Ricerca “Il turismo sociale in Italia” 20 Servizi ricettivi per famiglie con almeno un componente con allergie alimentari gravi Fonte: F.I.Tu.S. – Ricerca “Il turismo sociale in Italia” Servizi ricettivi per famiglie con almeno un componente in dialisi Fonte: F.I.Tu.S. – Ricerca “Il turismo sociale in Italia” Riguardo la capacità del sistema italiano del Turismo Sociale di produrre servizi ricettivi per famiglie numerose (con 5 o più componenti), emerge un quadro in cui circa il 37% del campione ritiene sia un punto di forza. Il 20% degli intervistati lo considera un punto di debolezza, mentre il 31% non ha dato risposta. Servizi ricettivi per famiglie numerose (da 5 persone in su) Fonte: F.I.Tu.S. – Ricerca “Il turismo sociale in Italia” 21 Quasi la metà del campione (47%) considera invece un punto di forza la fornitura di servizi ricettivi per famiglie nei periodi di alta stagione, mentre il 21% lo considera un punto di debolezza e il 20% una situazione disomogenea. Servizi ricettivi per famiglie nei periodi di alta stagione Fonte: F.I.Tu.S. – Ricerca “Il turismo sociale in Italia” Alla domanda diretta “Quanto considerate importanti gli incentivi economici per il turismo sociale delle famiglie meno abbienti?”, 45% del campione ha risposto che li considera importanti, il 26% moltissimo importanti/indispensabili, mentre ben il 27% degli intervistati li considera mediamente importanti. Quanto considerate importanti incentivi economici per il turismo sociale delle famiglie meno abbienti? Fonte: F.I.Tu.S. – Ricerca “Il turismo sociale in Italia” 22 In merito a politiche territoriali che valorizzino le offerte a basso costo o per le famiglie, il 41% degli intervistati le considera molto importanti e il 29% moltissimo importanti/indispensabili. Il 28% del campione le reputa invece mediamente importanti. Quanto considerate importanti politiche territoriali che valorizzino le offerte a basso costo o per famiglie? Fonte: F.I.Tu.S. – Ricerca “Il turismo sociale in Italia” Sulla base dei risultati del primo questionario e sulla base delle interviste ad esso collegate è stato quindi predisposto un secondo questionario con l’obiettivo di analizzare in modo più generale lo stato del Turismo Sociale in Italia, e di individuare buone e cattive pratiche. Per quanto riguarda gli incentivi economici al Turismo Sociale per famiglie a minor reddito, se il 35% del campione ritiene che molti interventi svolti siano ben realizzati, il 25% afferma di conoscere cattive pratiche, mentre ben il 40% degli intervistati non conosce buone né cattive pratiche a tal riguardo. Incentivi economici al turismo sociale per famiglie meno abbienti Fonte: F.I.Tu.S. – Ricerca “Il turismo sociale in Italia” 23 Le risposte relative ai pacchetti completi di Turismo Sociale per famiglie meno abbienti, nonché per i lavoratori e le loro famiglie, sono una dimostrazione della necessità di maggior comunicazione interassociativa, infatti l’alta percentuale di indecisi deriva sicuramente dalla scarsa conoscenza. Per quanto riguarda le cattive pratiche, ci si riferisce alla scarsa professionalità di alcuni operatori minori e alla generale necessità di una maggiore formazione degli addetti. Pacchetti completi di turismo sociale per famiglie meno abbienti Fonte: F.I.Tu.S. – Ricerca “Il turismo sociale in Italia” Pacchetti completi di turismo sociale per i lavoratori e le loro famiglie Fonte: F.I.Tu.S. – Ricerca “Il turismo sociale in Italia” Entrando poi nello specifico delle varie offerte specifiche del Turismo Sociale per famiglie, le offerte sembrano non rappresentare ancora un mercato maturo, poiché la percentuale di cattive esperienze è ancora abbastanza alta (20%). 24 Servizi e offerte specifiche per famiglie Fonte: F.I.Tu.S. – Ricerca “Il turismo sociale in Italia” Infine, i servizi maggiormente innovativi di Turismo Sociale per le famiglie sono ancora fuori dal sistema per la maggioranza degli intervistati, e chi ha conoscenza di qualche esperimento, spesso, ha notizia di insuccessi. Servizi e offerte specifiche per famiglie e singoli che non viaggiano in auto Fonte: F.I.Tu.S. – Ricerca “Il turismo sociale in Italia” Servizi ricettivi per famiglie con almeno un componente celiaco Fonte: F.I.Tu.S. – Ricerca “Il turismo sociale in Italia” 25 Servizi ricettivi per famiglie con almeno un componente diabetico Fonte: F.I.Tu.S. – Ricerca “Il turismo sociale in Italia” Servizi ricettivi per famiglie con almeno un componente con intolleranze alimentari Fonte: F.I.Tu.S. – Ricerca “Il turismo sociale in Italia” Servizi ricettivi per famiglie con almeno un componente con allergie alimentari gravi Fonte: F.I.Tu.S. – Ricerca “Il turismo sociale in Italia” 26 Servizi ricettivi per famiglie con almeno un componente in dialisi Fonte: F.I.Tu.S. – Ricerca “Il turismo sociale in Italia” Particolarmente significativa la riflessione sui servizi ricettivi per famiglie numerose che dovrebbero essere una delle specificità del turismo sociale e in relazione ai quali invece la maggioranza del campione non riconosce servizi adeguati o addirittura si concentra sui cattivi esempi. Servizi ricettivi per famiglie numerose (da 5 persone in su) Fonte: F.I.Tu.S. – Ricerca “Il turismo sociale in Italia” Servizi ricettivi per famiglie nei periodi di alta stagione Fonte: F.I.Tu.S. – Ricerca “Il turismo sociale in Italia” 27