Anno XVII - n. 1 gennaio 2013 Reg. Trib. Milano n. 524 del 5/8/96 - Editore: SPI-CGIL Milano, Corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano - Per eventuali comunicazioni tel. 02.55025409 Direttore responsabile: Mariateresa Magenes - Segreteria di Redazione: Loredana Siverio • Realizzazione: m&c, Milano - Stampa: RDS WEBPRINTING, Arcore (MI) “Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Milano” PER LA LOMBARDIA CHIEDIAMO LAVORO E DIRITTI IL 24 E 25 FEBBRAIO VAI A VOTARE Nessun adeguamento delle pensioni per il 2013 per 200.000 pensionati milanesi Ma chi andrà a governare il Paese non potrà non tenere conto delle nostre richieste INTERVISTA EDITORIALE Stop alla scala mobile ad eccezione delle minime pagare questa crisi molto più di altri. Secondo il rapporto INPS del 2011 sono 56.000, ad esempio, i pensionati che fino a due anni fa percepivano una pensione tra i 1500 e i 1749,99 euro; a questi vanno aggiunti anche i 40 mila che arrivavano a un massimo di 1999,99 euro. E così fino a 3000 euro e oltre (43.288 persone). Si tratta alla fine di quasi 220.000 cittadini: Lo scandalo è che non si tratta di individui “privilegiati” ma di persone che hanno lavorato una vita intera per guadagnarsi la pensione e che, da un anno a questa parte, sono costretti a fare i conti con l’ennesima beffa della coppia Monti-Fornero. Noi dello SPI abbiamo stimato che la fascia di pensionati che nel 2012 ricevevano 1486,29 euro (1217 netti), a causa del mancato adeguamento ha già dovuto rinunciare, nell’anno appena terminato, a più di 360 euro e lo stesso accadrà nel 2013. Le cifre iniziano a diventare davvero importanti e inaccettabili e lo SPI si prepara ad affrontare questa stangata già ampiamente preannunciata. Tra qualche settimana la situazione esploderà ma siamo pronti a ingaggiare battaglia per il ripristino dell’adeguamento al costo della vita, battaglia che sarà portata avanti con grande forza nei prossimi mesi: chi andrà a governare il Paese non potrà non tenere conto delle nostre istanze. Come nel 1992. Non è la prima volta che i pensionati vengono penalizzati più di altre categorie a causa della crisi economica: la perequazione automatica (così si chiama l’aumento annuale delle pensioni legate all’andamento dei prezzi) fu bloccata già nel 1992, quando l’Italia era sull’orlo della bancarotta In 20 anni, a parte la quattordicesima ottenuta sotto il governo Prodi, non si è mai tornati a parlare di recupero del potere d’acquisto delle pensioni LA SITUAZIONE L’adeguamento delle pensioni al costo della vita (3%) sarà attuato fino a 1486,29 euro lordi. Le minime Chi ha incassato 481 euro a dicembre vedrà crescere l’importo della sua pensione a quota 495,43 euro con l’adeguamento al costo della vita (3%) Fino a 1486,29 euro lordi Secondo le stime dello SPI-CGIL chi ha percepito 1000 euro l’ultimo mese incasserà 30 euro in più già dal mese di gennaio Da 1486.29 euro lordi A partire da coloro che hanno diritto a un assegno mensile netto di 1217 euro netti non è previsto alcun aumento come già accaduto nei 12 mesi precedenti Valter Guazzoni Segretario Generale SPI CGIL Milano Siamo alle solite, ma lo SPI è già sul piede di guerra. La situazione dell’adeguamento delle pensioni al costo della vita è ancora una volta bloccato per un ampia fascia di cittadini: i pensionati che non potranno godere di alcun adeguamento della loro pensione in Italia sono 6 milioni su 16: situazione che a Milano e Provincia riguarda circa 200.000 persone. Non solo: quelli che potranno usufruire dell’adeguamento del 3% al costo della vita saranno comunque penalizzati dal drenaggio fiscale che di fatto decurta quella percentuale. Per fortuna la stretta non riguarderà le cosiddette “minime” né quelle inferiori a 1486,29 euro lordi: dal primo gennaio l’importo per queste pensioni salirà del 3%. Ad esempio chi nel 2012 incassava 481 euro vedrà salire l’importo della propria pensione a 495,43 euro. Chi ne prendeva 1000 nel 2013 ne percepirà 1025 mentre sopra questa soglia non ci sarà alcun incremento. Anche questo aumento che non tiene conto delle nostre richieste per la totalità dei pensionati, che si trovano a 2 Valter Guazzoni, Fulvio Fammoni, Presidente della Fondazione Di Vittorio, e Onorio Rosati in occasione dello sciopero generale a Milano. Nella pagina accanto: Valter Guazzoni e Onorio Rosati in visita alla casa Gramsci a Ghirlarza NELLE PAGINE INTERNE Onorio Rosati: il mio impegno in politica Pag. 4 Progettare insieme una società diversa A colloquio con Carla Cantone: Pag. 7 Anna Bonanoni intervista Umberto Ambrosoli Diamo un volto nuovo alla Lombardia Pag. 9 Perchè votare Pag. 12 Welfare e anziani: un incontro verso il voto regionale Pag. 13 Nel nome del lavoro. L’attivo a Bergamo Pag. 15 Ecco la nuova tessera Pag. 18 Convenzioni Pag. 20 Le nostre sedi Pag. 21 Centro Servizi Fiscali Pag. 22 3 INTERVISTA Mariateresa Magenes intervista Onorio Rosati Onorio Rosati: il mio impegno in politica per le categorie fragili Contro il vento di antipolitica bisogna unire militanza, competenza, merito e spirito di servizio Onorio Rosati, dopo sette anni alla guida della Camera del lavoro di Milano, che con oltre 230.000 iscritti è la più grande in Europa, ha deciso di mettersi in gioco e candidarsi al Consiglio regionale della Lombardia, una regione che esce da quasi un ventennio di Presidenza Formigoni, in cui il Presidente è stato costretto a chiudere il suo mandato anticipatamente a causa di un insieme di scandali che hanno toccato il sistema della sanità lombarda per precipitare fino a collusioni con la ‘ndrangheta’ di un suo assessore. A Rosati chiediamo come prima cosa il perché di questa sua decisione: Nel 2013 sarei entrato nell’ultimo anno del mio mandato di segretario generale della CGIL di Milano, poi tutte le scelte dentro il sindacato mi avrebbero portato lontano da Milano e dal suo territorio. Da qui la decisione, maturata dopo una lunga e sofferta riflessione (vi posso assicurare che non è facile lasciare la CGIL, questa straordinaria comunità di uomini e di donne dopo quasi 30 anni di militanza diretta), di mettermi in gioco, candidandomi nelle liste del mio partito, il Pd, come consigliere regionale. L’idea che mi ha mosso è stata quella di poter continuare a seguire e a rappresentare, dall’interno delle istituzioni, quel mondo del lavoro e dei pensionati che, con questa crisi, stanno particolarmente soffrendo, mettendo al servizio di queste categorie ciò che ho imparato in tutti questi anni. Pur con l’umiltà che mi ha sempre contraddistinto, vorrei poter dare il mio contributo per fare vincere, dopo 17 anni, il centrosinistra in Regione Lombardia. 4 “L’idea di mettermi in gioco candidandomi per la Regione Lombardia è nata dalla voglia di continuare a rappresentare quel mondo del lavoro e dei pensionati particolarmente colpiti da questa crisi” Onorio Rosati premia un iscritto SPI durante la festa del Tesseramento a Settimo Milanese. Sotto, la manifestazione davanti alla sede della Rai in Corso Sempione Tu ti impegni in politica in un momento in cui la sfera pubblica appare lontanissima dai cittadini. Nell’aria si respira quasi un rifiuto verso tutto ciò che ricorda metodi e scelte di una politica che appare superata. Come pensi si possa superare questa distanza? Certo la percezione dei cittadini nei confronti della politica in questo momento è negativa, non è facile ricostruire un rapporto di fiducia tra elettori e rappresentanti, ma voglio guardare con un certo ottimismo al futuro e dico che la straordinaria partecipazione alle primarie del centrosinistra, anche sul nostro territorio, rappresenta un fatto e un indicatore molto importante sulla voglia che i cittadini hanno di partecipazione e di buona politica, sono segnali e occasioni importanti che non vanno sprecati. Per quanto riguarda il recupero del rapporto tra la politica e i cittadini ritengo importanti almeno 4 cose. La prima: la politica deve tornare ad occuparsi dei problemi dei cittadini, solo così le persone possono tornare a percepire la politica e i partiti come utili al miglioramento della loro vita e per il futuro del nostro Paese. La seconda: serve un sostanziale e non più rinviabile rinnovamento della classe politica dirigente, ai suoi diversi livelli, avendo la capacità di unire militanza, competenza, merito e spirito di servizio. Le cariche politiche non possono diventare, per le persone, uno strumento di promozione sociale. La terza: un taglio sostanziale delle retribuzioni dei consiglieri regionali. Si può vivere in modo assolutamente dignitoso senza guadagnare 7/8 volte quello che guadagnano mediamente un lavoratore o un pensionato a Milano. La quarta: vanno definiti ambiti di consultazione, di confronto, di ascolto e di coinvolgimento dei cittadini, per favorire una democrazia responsabile, partecipata, consapevole. Se fossi eletto, di quali problematiche ti vorresti occupare più in profondità? Inizierò dalle cose che conosco meglio e che riguardano i temi del lavoro (per chi ce l’ha, per chi lo sta cercando e per chi lo sta perdendo), del welfare (sanità, pensioni, assistenza, casa), dei diritti di cittadinanza, della scuola, della cultura e della conoscenza, dei trasporti e delle infrastrutture. Con il preciso proposito di mettermi in ascolto dei problemi delle persone che vivono sul nostro territorio, affrontando l’insieme delle criticità che, con la crisi, investono la nostra Regione. La Regione Lombardia è la più importante in Italia, la “locomotiva d’Italia” come è sempre stata definita. Ma ora anche la nostra Regione sta annaspando per la crisi. Molte aziende chiudono, molti lavoratori sono in cassa integrazione o in mobilità. Con quali politiche ritieni si debba operare per iniziare ad uscire da questa situazione? Servono risposte efficaci che aiutino in questa fase i lavoratori e le imprese, nella consapevolezza che da soli non si esce dalla crisi né ci si salva. Prima di tutto vanno rifinanziati anche per i prossimi anni gli ammortizzatori in deroga, poi si devono ricontrattare con Bruxelles i fondi strutturali, utili per favorire processi di innovazione dentro le imprese oltre che a migliorare le politiche per la formazione e l’incontro tra domanda e offerta. A causa della crisi abbiamo registrato una perdita di competitività da parte del nostro tessuto produttivo. Nella prossima legislatura la Regione Lombardia dovrà particolarmente impegnarsi per intervenire su tutti quei fattori territoriali che possono incidere positivamente per uscire da questo momento di difficoltà, a partire da una gestione più attiva e responsabile delle tante crisi aziendali che si registrano nelle nostre province. 5 La Lombardia è anche una delle regioni italiane con la più alta percentuale di popolazione con più di 65 anni rispetto al totale della popolazione. Un numero rilevantissimo di donne e uomini che ancora sono utili alla società se sani ma che possono invece aver bisogno di maggior aiuto da parte delle istituzioni se con patologie gravi legate all’avanzare dell’età. In entrambi i casi degni della più grande attenzione. Cosa ne pensi? Penso che in una fase difficile come quella che stiamo attraversando, a causa dei tagli indiscriminati alla spesa pubblica e al mancato trasferimento di risorse agli enti locali, si stia vivendo un paradosso. Da una parte i cittadini avrebbero bisogno di un sistema di welfare più inclusivo e dall’altro registriamo quasi quotidianamente il rischio di una drastica riduzione dei livelli di copertura del nostro welfare locale. Questo non è accettabile. Dobbiamo combattere gli sprechi, che ci sono e non vanno nascosti, così come dovremo fare la massima chiarezza su tutti i casi di malasanità emersi in Lombardia in questi anni, razionalizzando la spesa pubblica, rivedendo i meccanismi di accreditamento e di controllo delle strutture sanitarie private e, nello stesso tempo, dovremo compiere le scelte necessarie per eliminare i ticket sanitari per le fasce più deboli e per ridurre le liste di attesa per le visite specialistiche. Inoltre considero non più rinviabile, nel settore della cura alla persona, la costituzione di un Fondo regionale per la non autosufficienza e il potenziamento dei servizi di cura e di assistenza domiciliare per le persone più anziane. Molto in questi anni è stato fatto, nella nostra Regione, per salvaguardare il nostro sistema di welfare, grazie all’intervento dei sindacati confederali e dei sindacati dei pensionati: fondamentale a questo riguardo è stato ed è tuttora il ruolo della CGIL e dello SPI, espresso attraverso la contrattazione sociale territoriale e l’azione rivendicativa. Molto riusciremo a realizzare delle nostre proposte se, come mi auguro, riusciremo a contribuire, attraverso il nostro impegno e il nostro voto, alla vittoria del centrosinistra in Regione Lombardia. 6 INTERVISTA INTERVISTA A colloquio con Carla Cantone, segretario generale Spi cgil In alto, Onorio Rosati durante la manifestazione del 2 giugno e, sotto, mentre parla durante una manifestazione studentesca Progettare insieme una società diversa Serve un ponte intergenerazionale che ridia fiducia a chi ha diritto di entrare nel mercato del lavoro e a chi ha diritto di andare in pensione Quali sono stati a tuo avviso i punti più critici se non addirittura sbagliati delle politiche messe in atto prima dal governo Berlusconi e poi da quello tecnico di Monti? Il Governo Berlusconi ha fortemente sottovalutato la crisi economica, negandone la reale esistenza al pubblico, e ha nel contempo messo in atto un drammatico smantellamento del welfare, principalmente attraverso la riduzione della spesa sociale, l’introduzione dei ticket sulle prestazioni di carattere sanitario e la riduzione dei redditi da pensione. D’altronde per riassumere l’impostazione del Governo Berlusconi, basta richiamare alla memoria il Libro Bianco dell’ex Ministro Sacconi, chiaramente volto in modo unidirezionale al concetto di dovere del cittadino nei confronti della società, la quale non deve più essere accudita e seguita da un welfare paternalistico, ma deve invece guardare con serenità alla privatizzazione. E il Governo Monti? Il Governo Monti ha invece attuato una politica di rigore a tutti i costi, non preoccupandosi del grave rischio di spaccatura sociale, e ponendo invece come unico obiettivo quello di restituire credibilità al Paese, senza tuttavia applicare scelte volte all’equità e alla redistribuzione delle ricchezze, ad esempio attraverso politiche volte alla legalità e allo sviluppo. Un esempio su tutti: la riforma delle pensioni e del mercato del lavoro non ha prodotto nemmeno un posto di lavoro in più, impedendo invece ai lavoratori di lasciare il proprio posto dopo oltre 40 anni di lavoro, operando danni attraverso il blocco della rivalutazione delle pensioni sopra tre volte la soglia minima, ignorando il problema dei lavori usuranti, colpendo tragicamente la categoria degli esodati. è chiaro che sarebbe stato più utile avanzare un’idea di crescita e di politiche produttive capaci di rendere competitivo il nostro Paese, mentre la scelta si è indirizzata nuovamente verso la ridu- zione dei servizi sociali e sanitari, tagli ai Comuni e alle Regioni. Si è giocato negli ultimi anni con provvedimenti che hanno messo in contrapposizione i giovani e i pensionati/anziani: come si possono superare? Le linee di intervento principali sono l’avvio di un patto tra generazioni e le riforme pensionistica e del mercato del lavoro, necessarie per lo sviluppo del Paese. Il tema del rapporto intergenerazionale è diventato ormai uno dei nostri tratti distintivi. Con i giovani bisogna stringere un patto di alleanza, per restituire loro fiducia nelle capacità del Paese di supportare la realizzazione dei progetti di lavoro e di vita. È per questo che dal futuro governo e dalla politica tutta, pretendiamo e pretenderemo che sia fatto qualcosa a garanzia di un posto di lavoro certo e adeguatamente retribuito. Crediamo inoltre fortemente nel welfare come sostanziale stru- Carla Cantone, Segretario Generale SPI - CGIL. Sotto, due momenti della festa del tesseramento organizzata dalle Leghe di San Siro, Giambellino e Barona che si è svolta presso la Scuola Alberghiera “Carlo Porta” 7 Il Governo Monti ha attuato una politica di rigore a tutti i costi, non preoccupandosi del grave rischio di spaccatura sociale; la riforma delle pensioni e del mercato del lavoro ad esempio non ha prodotto nemmeno un posto di lavoro in più, impedendo invece ai lavoratori di lasciare il proprio posto dopo oltre 40 anni di lavoro mento di sviluppo e crescita, esigenze alle quali risponde in maniera adeguata il piano del lavoro proposto dalla CGIL. Tenendo conto della grave situazione economico-finanziaria italiana quali sono le politiche da attuare e quindi le richieste di SPI e CGIL affinché i pensionati, e con loro i giovani e i lavoratori, non siano gli unici su cui far gravare provvedimenti e sacrifici che li stanno conducendo sempre più vicini alla soglia della povertà? Per i giovani occorre programmare e agire per incentivare innovazione tecnologica e formazione, per gli anziani è invece necessaria la salvaguardia del reddito attraverso la redistribuzione tramite la riforma fiscale, il contenimento di prezzi e tariffe, la rivisitazione dell’IMU, lo sblocco della rivalutazione annuale delle pensioni. In breve quello che serve è un progetto politico in grado di affermare la giustizia sociale a beneficio dei giovani, dei lavoratori e dei pensionati. L’astensionismo, causato dal profondo distacco dei cittadini dalla politica, può essere un forte rischio a cui si va incontro in queste elezioni: perché pensi sia importante non mancare a questo appuntamento? Partecipare alla scelta delle persone che formeranno il nuovo Governo vuol dire attivarsi per progettare insieme un modello differente di società. E questo credo che sia un motivo più che valido per essere cittadini partecipi della programmazione politica del Paese, che riguarda tutti noi. Penso inoltre che in Italia ci sia una politica pulita, e penso che è a questa che dobbiamo guardare: alle proposte fatte da uomini con la faccia perbene e dal passato onesto. Sono poi necessari sia un rinnovamento dei partiti sia un avvicinamento attivo dei giovani alla politica, rimanendo però ben consapevoli che la capacità di governare dipende dalla capacità e dai valori delle persone, e non dalla loro età. Erica Ardenti Onorio Rosati, Carla Cantone e Susanna Camusso nel corso di un’iniziativa del Sindacato Pensionati di Milano INTERVISTA INTERVISTA ANNA BONANONI INTERVISTA Umberto Ambrosoli, candidato del centrosinistra per la presidenza DIAMO UN VOLTO NUOVO ALLA LOMBARDIA Progetti, idee, proposte per risolvere le priorità del welfare nella nostra regione con un occhio di attenzione ai problemi della popolazione anziana La Regione Lombardia si appresta a voltare pagina. Dopo anni di impero Formigoni ha dovuto lasciare, travolto anche dagli scandali in cui sono rimasti coinvolti alcuni suoi assessori. Queste elezioni rappresentano un momento molto importante per tutti, per questo come sindacato dei pensionati abbiamo voluto confrontarci con il candidato del centro sinistra Umberto Ambrosoli, che ha incontrato il segretario generale dello SPI Lombardia, Anna Bonanomi. Quali i progetti, le idee, gli impegni che Ambrosoli si assume nei confronti della popolazione anziana, e non solo, della Lombardia? Quali le emergenze prioritarie nella sua agenda di lavoro? Quale il modello di welfare che lo ispira? Bonanomi: In questi anni di difficile confronto con la Regione Lombardia come sindacato abbiamo fortemente criticato il modello di welfare proposto, proponendone uno in grado di avere servizi sanitari alternativi. La Regione ha scelto una strada che punta alla ospedalizzazione, strada che nei casi di patologie croniche si traduce in costi altissimi. Per questo chiediamo che sia una sanità territoriale in grado di prendere in carico gli utenti, educandoli a stili di vita che prevengano le patologie croniche laddove è possibile, ma soprattutto in grado di seguire quegli anziani non curabili negli ospedali. Un punto fermo delle nostre rivendicazioni riguarda la necessità di avere più assistenza domiciliare integrata per avere meno ricoveri in Rsa. Questo perché ormai i costi delle rette sono altissimi: se fino a quattro anni fa un anziano stava in Rsa mediamente tre anni e mezzo, adesso ci sta un anno, un anno e mezzo, perché i familiari pensano al ricovero solo quando non sono più in grado di curarlo a domicilio. Per questo abbiamo chiesto e continueremo a chiedere risposte differenziate nei servizi: più adi, più centri diurni, più microprese in carico, dimissioni protette. Ambrosoli: Sono d’accordissimo quando sostenete che tutto oggi viene risolto con l’ospedalizzazione, c’è davvero bisogno di mettere ordine partendo 8 Umberto Ambrosoli nel corso di una manifestazione elettorale in un quartiere di Milano Serve una rete di medicina territoriale in grado di sostenere le famiglie nella cura degli anziani e di garantire ai pazienti, quando possibile, tutte le soluzoni alternative all’ospedalizzazione dalla sanità, non fosse altro che per la dimensione di bilancio. Riuscire a intercettare il cittadino prima che diventi paziente è un risparmio enorme, quindi spazio alla medicina territoriale fatta da una pluralità di soggetti, non solo dal medico di base, ma da strutture funzionanti ventiquattro ore su ventiquattro, che ottimizzino le energie, mettendo a disposizione anche domiciliare un servizio infermieristico che non sia solo un antenna, ma risolva molti problemi. Questo perché la vecchiaia oggi è diversa da quella vissuta dai nostri nonni cinquant’anni fa. Bisogna abituarsi al fatto che una persona rappresenta una tipologia di problemi non concentrata tutta negli ultimi tre anni di vita ma dilazionata in un periodo che può durare anche quindici anni, per cui bisogna tenere conto anche dei rapporti che si creano in famiglia e di cosa si può fare per agevolarli. Non è pensabile, infatti, una rete che non poggi sulla possibilità di una solidarietà familiare, così come non è pensabile che la famiglia venga abbandonata a se stessa, che non riceva i supporti di cui ha bisogno. La realtà ospedaliera deve essere l’estrema ratio cui si ricorre. Allo stesso tempo una rete di medicina territoriale, come quella cui abbiamo accennato, è l’unica capace di prendere in carico il cittadino dopo l’esperienza dell’ospedalizzazione, aiutandolo a far ritorno in 9 INTERVISTA La Regione in questi anni è stata inefficace: non ha saputo controllare e amministrare senza centralizzare, non ha costruito un modello funzionante di sanità regionale limitandosi ad esternalizzare i servizi casa salvo transitare per un passaggio intermedio – e sottolineo il termine passaggio – che non abbia i costi dell’ospedale e che svolga una funzione di carattere ‘alberghiero’. Bonanomi: La Regione Lombardia ha proceduto in questi anni esternalizzando tutto e mettendo in moto un sistema di controllo che si è rivelato inefficace. Abbiamo rivendicato e continueremo a farlo un coordinamento in relazioni ai troppi attori che agiscono nel mondo degli anziani e alle risorse che vengono messe a disposizione. C’è bisogno di un sistema pubblico che programmi il bisogno, controlli e definisca gli standard di qualità, controlli l’erogazione e la qualità dei servizi e funga da guida. Ambrosoli: Quello che può fare una Regione è creare il modello applicabile perché ‘la palla’ deve rimanere agli enti locali. Sono i Comuni a conoscere le loro realtà e, quindi, loro devono essere protagonisti. Con protagonisti intendo dire che devono avere la possibilità di svolgere il loro ruolo di coordinamento delle diverse risorse. La programmazione deve essere affidata in primis alla Regione, che coordinerà chi gestisce il territorio e tutti i vari attori che vi operano. Tenendo presente che il territorio dovrà essere considerato in una dimensione che non può essere semplicemente chilometrica: se pensiamo alle valli bergamasche queste hanno una realtà diversa rispetto a una realtà urbana. Programmazione, poi, anche rispetto alle risorse, tenendo conto che finché il Pil non inizierà a crescere, le risorse pubbliche saranno sempre meno il che significa che dovremo affidarci, contare su quella realtà preziosissima che è il volontariato, il Terzo settore, le Fondazioni. Bisogna, dunque, costruire una rete, di cui fanno parte – almeno per come la vedo io – anche i centri diurni, l’adi. Per quanto riguarda i controlli questi non possono che essere affidati a realtà in grado di verificare con puntualità, a sorpresa, non sulla base di pre-requisiti. Non può essere però il Comune a esprimersi su tutto. Regione Lombardia, da questo punto di vista, deve realizzare una struttura di controllo che possa agire sia con che senza i Comuni a seconda delle tipologie di controllo e verifica che occorre fare. La Regione si deve occupare di alta amministrazione senza, però, centralizzare tutto come invece ha fatto. Bisogna avere il coraggio di dire che il potere è una bellissima cosa solo nel momento in cui può realmente servire, altrimenti è un qualco- 10 sa in sé pervertito. Bonanomi: Da anni stiamo chiedendo la creazione di un fondo per la non autosufficienza. Ma nei fatti non si è mai riusciti a far nulla. Secondo noi un Fondo per la non autosufficienza serve a mettere insieme risorse oggi disperse in mille rivoli e a trovarne delle altre. È una necessità improrogabile, da realizzare senza aspettare la creazione del Fondo nazionale, anzi una regione come la Lombardia potrebbe dare un contributo innovativo. Ambrosoli: Come dicevo prima va costruito un modello, che deve avere una sua dotazione finanziaria. Ai Comuni bisogna anche dire dove sono le risorse. Non mi piace fare promesse campate per aria. Ho la sensazione che i soldi a disposizione siano nettamente inferiori, dobbiamo prima guardare bene i conti per poi poter dire: ‘sì, per questo ci saranno più soldi’. Io il fondo regionale lo intendo come un raccogliere tutto quello che è disperso mettendolo al servizio del modello che si crea, lo intendo come un’operazione di ottimizzazione. Bonanomi: La vivibilità delle città è fondamentale, in questo senso penso alla costruzione di alloggi che possano garantire alle persone di continuare a vivere in comunità, permettendo la costruzione di una sorta di welfare di comunità… Gli anziani sono una grandissima risorsa: dobbiamo lavorare affinché la società sia più unita, non isolando le categorie fragili ma, al contrario, costruendo tessuto sociale e solidarietà tra le generazioni Un momento dell’intervista di Anna Bonanomi a Umberto Ambrosoli Che ne pensa? Ambrosoli: I pensionati, gli anziani sono una grandissima risorsa. Grande parte del volontariato è gestita da loro. Vado oltre: ci sono tanti lavori che si sono persi, professionalità che non esistono più, capacità manuali che l’ansia di produzione ha bloccato, ma che servono alla nostra società. Faccio un esempio: pochi giorni fa ero in un comune vicino Lecco, dove c’è la montagna e poiché le montagne franano, non ci sono più i sentieri, i vialetti; le strade con l’acciottolato sono abbandonate o sostituite da strade dove passano le macchine. C’è dunque un problema di ristrutturazione, di conservazione ma non ci sono le professionalità per ricostruire i muretti, mettere gli acciottolati. Così cosa hanno fatto? Hanno preso chi ha sempre fatto quel lavoro, persone che oggi sono in pensione e magari non hanno più la forza fisica per fare quel tipo di attività, a questi hanno affidato il compito di coordinare i lavori, di mettere a disposizione dei più giovani la loro esperienza. Analogamente i nonni e le nonne non vanno visti come punto di parcheggio dei bambini, ma come trasmettitori di una conoscenza che noi stessi non abbiamo. Senza i nonni non andremmo da nessuna parte, avremmo, inoltre, bisogno di servizi sociali prolungati e costosi. Sono, dunque, un’opportunità prima che un problema. Bonanomi: Dunque, il suo impegno verso gli anziani è dovuto anche a una profonda convinzione del loro valore, al suo aver sperimentato che gli anziani sono parte integrante di una comunità? Ambrosoli: Isolando, mettendo i giovani contro i vecchi l’unico risultato che si è ottiene è quello di disgregare la società, di distruggere la famiglia. Lo possiamo vedere coi malati di Alzheimer a prescindere dall’età che hanno, coi portatori di handicap: se alla famiglia non si dà supporto concreto di quella esperienza resta solo il lato pesante da affrontare e così si distrugge un legame familiare, lo si determina come conflittuale. Se non è la società nella sua interezza a farsi carico di questo problema lo si scarica sulla famiglia e se tantissime famiglie saranno capaci di vivere questa esperienza dell’amore e della solidarietà, anche nei confronti di chi è portatore di un problema, tante altre non ci riusciranno anche solo per ragioni economiche e lì si apre un baratro perché gli ultimi anni non possono essere gli anni della solitudine. Ambrosoli: è l’ente territoriale che deve avere questa capacità. Nel momento in cui va a edificare una nuova realtà piuttosto che a ristrutturare non deve creare dei ghetti, case dove ci siano solo anziani. Ho visto un’esperienza molto bella a Treviglio dove la Banca di Credito Cooperativo ha costruito una casa in cui abitano giovani coppie e anziani, che hanno bisogno dell’aiuto dei giovani così come questi hanno bisogno dei consigli, dell’esperienza che l’anziano è in grado di trasmettere. Hanno costruito una casa dove al primo piano abitano le coppie giovani e al pian terreno gli anziani, che hanno dietro ogni appartamento uno spazio per l’orto. E poiché gli anziani hanno manifestato un bisogno di sicurezza rispetto a furti e cose del genere, all’interno è stato trovato anche un alloggio per un carabiniere, che vivendo lì è per tutti un punto di riferimento. Bonanomi: Gli anziani non possono essere visti solo come un onere, un costo; sono anche una risorsa, un bene prezioso. Sono parte integrante di una comunità per questo non sono ammissibili le operazioni fatte spesso negli ultimi anni in cui si è voluta creare contrapposizione, mettere i giovani contro i vecchi, disgregando così la società. 11 Perché votare Al voto perché a pagare e a “rimettere a posto i conti” non siano solo lavoratori e pensionati - e non si vede alcuna ripresa economica. Per queste ragioni dobbiamo essere consapevoli che le prossime elezioni politiche nazionali e regionali assumono un grande significato per le sorti del nostro Paese. Non possiamo pensare che questa scadenza non ci riguardi, ritenendo che sia indifferente chi vincerà la competizione elettorale. Noi siamo un sindacato, abbiamo proposto con chiarezza le soluzioni per far uscire il Paese dalla crisi: investimenti per la ripresa economica e il lavoro, redditi dignitosi per lavoratori e pensionati, equità nella redistribuzione del reddito, lotta all’evasione fiscale, alla corruzione, ai privilegi e agli sprechi sono le condizioni per rimettere in piedi l’Italia. Non intendiamo delegare a nessuno, oggi come in futuro, la rappresentanza degli interessi sociali dei pensionati e dei lavoratori. Per questo dobbiamo essere protagonisti di questa campagna elettorale, dobbiamo partecipare al voto scegliendo quei partiti del centro sinistra nel cui programma si ritrovino valori e proposte vicine agli obiettivi presenti nelle piattaforme sindacali. Per questo invitiamo tutti voi a un impegno nella campagna elettorale, affinchè abbiano successo quelle forze che assicureranno al nostro Paese equità, solidarietà e democrazia. Anna Bonanomi Segretario Generale SPI CGIL Lombardia Welfare e anziani: un incontro verso il voto regionale A chiusura del dibattito, “Quartet”: il film di Dustin Hoffman sulla vita di un quartetto di cantanti lirici che si ritrovano in una casa di riposo tra rivalità, amori e nuova vita Verso il voto regionale Anna Bonanomi, Segretario Generale SPI - CGIL Lombardia WELFARE E ANZIANI cAmbIARE IN LombARdIA Cinema ARCADIA Via Martiri della Libertà 5, Melzo 5 febbraio ore 15.00 SINDACATO PENSIONATI ITALIANI MILANO m&c Il 24 e 25 febbraio prossimi siamo chiamati a votare per decidere chi governerà il nostro Paese e la nostra regione. Il centro destra guidato da Berlusconi e da Bossi ha fatto precipitare il nostro Paese in una crisi talmente grave da portare il Presidente della Repubblica alla costituzione di un governo tecnico e questa esperienza è giunta al termine per decisione di Berlusconi, che ha revocato la fiducia al Governo Monti. In Lombardia Formigoni, che guidava la Regione da quasi venti anni, è stato travolto da scandali che hanno comportato le dimissioni dell’intero consiglio. Questo tipo di politica al servizio dell’interesse di pochi, la corruzione, gli scandali e i privilegi non sono più tollerabili per un Paese in cui i lavoratori, i pensionati, i giovani e le donne hanno sopportato e sopportano da soli il peso della lunga e drammatica crisi economica e finanziaria. Berlusconi e Bossi hanno la grave responsabilità di non aver riconosciuto la crisi e di non aver preso per tempo i necessari provvedimenti. Il governo tecnico, guidato da Monti, aveva promesso di mettere i conti dello Stato a posto con equità e rilanciando, nello stesso tempo, l’economia. A oggi dobbiamo costatare che per “rimettere a posto i conti” hanno pagato solo lavoratori e pensionati, mentre chi ha più possibilità non è stato sfiorato da alcun sacrificio, col risultato che è aumentata enormemente la disoccupazione e la disuguaglianza sociale, sono diminuiti i consumi a causa della pressione fiscale più alta d’Europa Confronto tra i Segretari del Sindacato Pensionati e Onorio Rosati, candidato in regione lombardia INIZIATIVE INTERVISTA Il Segretario generale Spi Cgil Lombardia sull’importanza di questa tornata elettorale Partecipano Carla Cantone Segretario Generale SPI CGIL Anna Bonanomi Segretario Generale SPI CGIL Lombardia Valter Guazzoni Segretario Generale SPI CGIL Milano Onorio Rosati Candidato al Consiglio Regionale della Lombardia Seguirà il film QuaRtet di Dustin Hoffman Un inno alla vita, lanciato da una casa di riposo dove - sotto il segno della musica - si litiga, si progetta, ci si innamora. ® Locandina_MELZO_A4.indd 1 18-01-2013 12:01:42 Si è svolto il 5 febbraio al Cinema Arcadia di Melzo un’iniziativa alla quale hanno partecipato il Segretario Generale dello SPI Carla Cantone, il Segretario SPI Regionale Anna Bonanomi, il Segretario dello SPI di Milano Valter Guazzoni e il candidato al Consiglio regionale della Lombardia per il Partito Democratico, Onorio Rosati. Si è parlato di quali siano i temi fondamentali per i pensionati da portare in Regione Lombardia. Quali i nuovi bisogni in una regione che in questi anni ha costantemente ignorato le condizioni dei cittadini, a partire dai più fragili. L’incontro è stato un’occasione per la Segretaria Carla Cantone, a quasi un anno di distanza dalla partenza della campagna promossa dallo SPI nazionale “Aprite quelle porte” di affrontare i problemi sulle strutture residenziali per anziani. Il sindacato pensionati della CGIL, chiede che vengano messe in atto tutte le azioni possibili affin- 12 A sinistra, il manifesto dell’iniziativa. A destra, in senso orario, Carla Cantone, Anna Bonanomi, Onorio Rosati, Valter Guazzoni chè anche in queste strutture vi sia il rispetto della dignità delle persone anziane, a partire dall’apertura ai familiari 24 ore su 24. Un’iniziativa nata anche per sollecitare tutti gli operatori del settore, i parenti degli ospiti e le istituzioni a segnalare i casi di violenze ai danni di chi vi risiede. Anna Bonanomi, ha riportato i dati dell’indagine sulle RSA effettuata sul biennio 2010/2012 nella quale emerge come la retta media delle 645 RSA Lombarde sia continuata a crescere anche nel 2012, comportando un peso per le famiglie sempre più insostenibile. A dicembre 2012 risultava infatti, rispetto al biennio precedente, un aumento percentuale delle rette minime pari al 6,1% e delle massime pari al 5,6% (nell’ultimo anno rispettivamente +3,05 e +2,8). Su 433 strutture analizzate, ben 232 presentavano aumenti superiori al 5%: tra queste 81 hanno incrementato la retta del 10% mentre per 34 strutture l’incremento è stato addirittura di più del 20%. Occorre 13 Quali i temi fondamentali per i pensionati da portare in Regione Lombardia? Quali i nuovi bisogni in una regione che in questi anni ha costantemente ignorato i bisogni dei cittadini più fragili? L’iniziativa è stata anche l’occasione per Carla Cantone di fare un punto della Campagna “Aprite quelle porte” sulla situazione nelle Residenze per anziani sollevare il tema della trasparenza delle rette, ha dichiarato Anna Bonanomi, pubblicando ad esempio, in maniera periodica, il “costo medio” delle rette nella regione. In questo modo risulterebbero evidenti le differenze di prezzo ingiustificate. Il Segretario generale dello SPI di Milano, Valter Guazzoni, entrando nel merito di esperienze concrete, ha sottolineato invece che è possibile affrontare i temi dell’assistenza a livello locale in modo serio come hanno dimostrato i numerosi accordi fatti con Amministrazioni locali, principalmente di centro-sinistra, che testimoniamo la possibilità che anche in Regione Lombardia, se la politica ha a cuore gli interessi dei cittadini, si può fare di più e meglio. Il candidato consigliere Onorio Rosati ha esposto, in conclusione, quali sono gli obiettivi che, se eletto, si propone di perseguire per rispondere in modo efficace ai bisogni dei pensionati in Regione Lombardia, soprattutto in un momento di crisi: l’intervento su meccanismi che proteggano il potere d’acquisto delle pensioni, l’attuazione di riforme delle politiche di assistenza sanitaria e socio sanitaria e una legge regionale sull’autosufficienza. Non solo, occorre che in Regione si attuino misure di sostegno per offrire la garanzia del lavoro per chi ce l’ha, chi lo ha perso e chi lo sta cercando: in tante situazioni sono proprio gli anziani a dover sostenere i figli e i nipoti disoccupati o in difficoltà. A conclusione del dibattito è stato proiettato il film “Quartet” (trama nella scheda qui sotto). Grandi applausi in sala e risate per un film-inno alla vita, il primo con il 75enne Dustin Hoffman dietro alla macchina da presa, sulla vita di un quartetto di cantanti all’interno di una residenza per anziani, una storia in cui le invidie, la competizione ma anche la gioia e l’amore dei personaggi nella residenza subiscono colpi di scena e, dopo tanti anni di lavoro insieme, nuova vita. Quartet, un inno alla vita. Dustin Hoffman a 75 anni per la prima volta alla macchina da presa. Cecily, Reggie e Wilfred sono tre anziani cantanti d’opera che vivono a Beecham House, una casa di riposo per artisti, e si preparano ad organizzare il consueto concerto annuale, di raccolta fondi per la loro residenza, che si svolge in occasione del compleanno di Verdi. A rompere questo equilibrio arriva però Jean, ex moglie di Reggie, che si crede ancora una diva e si rifiuta di cantare. Un film-gioiello tratto dalla pièce teatrale di Ronald Harwood. Accanto alla magnifica Maggie Smith, nei ruoli principali troviamo Tom Courtneay, Pauline Collins e Billy Connelly. Regista del galà, un bisbetico e divertente Michael Gambon. In una delle scene più divertenti del film, il tenore Reginald spiega a un gruppo di studenti che il rap e l’opera hanno la stessa origine, il grido di dolore di un uomo accoltellato alla schiena che, invece di urlare, canta. 14 INIZIATIVE INIZIATIVE A Bergamo l’attivo di delegate e DELEGATI e di pensionatE E PENSIONATI di CGIL Lombardia NEL NOME DEL LAVORO All’incontro, aperto dalla relazione di Nino Baseotto, Segretario Generale CGIL Lombardia, anche l’intervento del candidato presidente della Regione Lombardia Umberto Ambrosoli e le conclusioni del Segretario Generale della CGIL Susanna Camusso Oltre 2500 delegati e delegate, pensionati e pensionate provenienti da tutta la Lombardia hanno partecipato mercoledì 23 gennaio all’attivo “Nel nome del Lavoro” indetto dalla CGIL Lombardia al teatro Creberg di Bergamo: perché il Lavoro è il “diritto dei diritti”. “Vorremmo che il tema del lavoro tornasse al centro di un confronto anzitutto di idee e contenuti” ha esordito Nino Baseotto che nella sua relazione ha poi evidenziato i dati degli ultimi quattro anni dell’economia lombarda e di come si rimanga colpiti dalla drammaticità dei numeri che vengono presentati. “Ridare centralità al lavoro è un’esigenza imprescindibile per la Lombardia e per l’Italia. Nel quinto anno della crisi, senza nessuna luce in fondo al tunnel, si deve cambiare paradigma”, ha proseguito il Segretario Regionale. La crisi che ogni giorno fa mostra di sé nei giornali e nei telegiornali appare, nei dati di CGIL Lombardia, ancora più dura e ancora più brutale. I dati tuttavia non mostrano solamente un fortissimo ricorso agli ammortizzatori sociali, ma anche l’inefficienza di questi strumenti se non si dovesse assistere a una ripresa reale dell’economia, ferma anche a causa delle politiche che in questi ultimi anni non hanno prodotto alcun risultato. Chi ha “la Lombardia in testa” -afferma Baseotto- “dovrebbe spiegare il niente di fatto dei propri uomini, altrimenti delle due l’una: o si ha la testa fra le nuvole o quella testa non è adatta a governare la Regione”. Baseotto ha concluso affermando: “Vogliamo una Regione dove la società civile conti e sia ospite gradita in una casa fatta col vetro della trasparenza e del dialogo. Infine, anche per la Regione Lombardia, indica un Piano del Lavoro della CGIL. Tra le misure urgenti per invertire la tendenza recessiva in atto, l’attuazione di un piano straordinario per l’occupazione giovanile. Vogliamo la Lombardia in prima fila su questo; vogliamo che sia una Regione che offra opportunità e prospettive ai CGIL Lombardia in questi anni è stata tra i primi a chiedere un passo indietro a Formigoni. Afferma Baseotto: “Ridare centralità al lavoro è un’esigenza imprescindibile per la Lombardia e per l’Italia. Vogliamo una Regione dove la società civile conti e sia ospite gradita in una casa fatta col vetro della la trasparenza e del dialogo” 15 INIZIATIVE nostri ragazzi e alle nostre ragazze. Proprio per questo abbiamo invitato Umberto Ambrosoli: ci unisce la comune volontà di voltare pagina dopo 18 anni di centrodestra in Lombardia. Ambrosoli sa che saremo interlocutori attenti e rigorosi, radicali nella difesa dei nostri valori e, allo stesso modo, consapevoli del tempo, della pazienza e della determinazione che serviranno per produrre il cambiamento che vogliamo”. Non solo denunce insomma, ma idee chiare e proposte tra cui un piano del lavoro per l’Italia che la CGIL ha presentato il 25 gennaio a Roma. Ma cosa chiede il nostro sindacato al candidato della coalizione di centro sinistra alla presidenza di Regione Lombardia, Umberto Ambrosoli? Quattro importanti richieste: il ripristino della legalità in Regione, la creazione di un governo e di atti davvero trasparenti, l’impegno sul tema del Lavoro e delle imprese, e una Regione che finalmente investa sul welfare, mettendo al centro la persona e i suoi bisogni. Si parla infatti molto spesso di investimenti economici tralasciando sempre gli investimenti “sociali” in un momento in cui anche chi lavora ha poche certezze riguardo al proprio futuro. Umberto Ambrosoli, candidato alla Presidenza della Regione per il Partito Democratico ha preso la parola dopo un lungo applauso affermando il suo primo impegno per la Regione Lombardia: al primo posto il “progetto lavoro” ovvero una serie di misure per portare il Umberto Ambrosoli spiega il suo primo impegno per la Regione Lombardia: quello di portare il tasso di occupazione dall’attuale 65% al 70%. “è un obiettivo ambizioso” ha dichiarato, “ma noi lombardi dobbiamo essere ambiziosi, e le nostre ambizioni devono partire dal lavoro. Questa scelta proviene dalla consapevolezza che l’articolo 1 della nostra Costituzione non è retorica ma al contrario indica una strada precisa: ci dice che la società italiana dovrebbe essere aperta, mobile,dinamica”. tasso di occupazione dal 65% attuale al 70%”. Ambrosoli ha poi aggiunto: “È un obiettivo ambizioso, è vero. Ma noi lombardi dobbiamo essere ambiziosi e le nostre ambizioni devono partire dal lavoro. Questa scelta proviene dalla consapevolezza che l’articolo 1 della nostra Costituzione non è “retorica” ma al contrario indica una strada precisa: ci dice che la società italiana dovrebbe essere aperta, mobile, dinamica. Una società nella quale ognuno può trovare il proprio giusto spazio grazie all’ impegno, al merito, al lavoro. E se c’è un luogo in Italia che può e deve dare il buon esempio in questa direzione, quel luogo è la Lombardia.” Continua Ambrosoli: ”Se noi puntiamo il nostro sguardo sull’ occupazione femminile scopriamo tutte le relazioni a catena che riguardano le cose più importanti della nostra vita: i nostri figli, i nostri genitori. Giovani e anziani. Che in una società aperta e moderna dovrebbero essere circondati di servizi, servizi che in realtà liberano il tempo della donna, ancora oggi disponibile o costretta a sacrificare le proprie opportunità per dedicarsi alla cura di giovani e anziani. Infine il candidato conclude così: ”Noi dobbiamo lavorare dal primo giorno a un progetto di sviluppo della Lombardia. Per me sviluppo significa conciliare la crescita economica con l’inclusione sociale. Perché dalla crisi si esce tutti insieme o non si esce. Si può pensare di fare crescita economica senza lavoro, senza crescita occupazionale. Oppure si sceglie di promuovere quei settori e quelle imprese che più di altri sono capaci di creare occupazione nuova e stabile, duratura. Si può cercare di essere competitivi riducendo i salari. Oppure di competere grazie all’innovazione, che fa crescere la produttività senza umiliare i lavoratori e comprimere i redditi.” Prima delle conclusioni del Segretario Generale Camusso, Nino Baseotto ha voluto salutare Onorio Rosati che lascia la Camera del Lavoro di Milano e si candida come consigliere della Lombardia certo che porterà in Regione le istanze e l’esperienze maturate in CGIL. Rosati ha risposto affermando l’importanza di questa sfida elettorale ma anche, al tempo stesso, la difficoltà di lasciare quest’organizzazione fatta di donne e uomini straordinari. Rosati ha anche ribadito il suo impegno nel continuare a difendere i diritti delle persone più fragili, e gli anziani. Al termine dell’attivo e a sintesi del confronto tra la CGIL e il candidato alla presidenza di Regione Lombardia Ambrosoli, ha infine concluso Susanna Camusso: ”In Lombardia come a livello nazionale abbiamo bisogno di discontinuità, ma senza il lavoro e la dignità del lavoro non può esserci vera discontinuità. Per noi la questione più importante è rimettere il lavoro al centro”. Camusso cita poi Di Vittorio e l’attualità della sua analisi rispetto all’oggi, soffermandosi su quanto cinque anni di crisi abbiano fatto arretrare il Paese e le ragioni del fallimento del governo Monti: “Il governo dei tecnici e quello precedente non hanno contrastato in alcun modo la crisi, proprio perché nelle loro scelte è mancata l’idea del lavoro e della dignità delle persone. La parola libertà è stata abusata nella filosofia di questa Regione” -ha proseguito - “ad esempio quando nella sanità ci hanno spiegato che libertà era rivolgersi alle strutture che si preferivano, senza garanzia che la prestazione erogata fosse o no di qualità adeguata. Le parole che Ambrosoli pronuncia più spesso sono legalità e trasparenza. Vogliamo suggerirgli allora un argomento che per noi è molto importante: per un vero contrasto all’illegalità servono regole e leggi, e noi abbiamo proposte precise in particolare sugli appalti, ma serve anche la mobilitazione civile. In un luogo di lavoro inquinato dalla criminalità si vive male, perché quei lavoratori non hanno parola, e allora appare molto chiaro come i temi della democrazia e della rappresentanza non siano questioni che riguardano le organizzazioni ma i lavoratori. Sappiamo che per cambiare la Regione e il Paese c’è una lunga strada che sapremo percorrere se diamo il senso che dopo una crisi come questa nulla sarà come prima, e che la prospettiva dipenderà dal fatto che il lavoro riacquisti il ruolo di identità delle persone e centro della politica, e che le parole sinistra e progresso tornino ad avere cittadinanza e a non essere escluse”. Durante l’incontro l’attrice Elisabetta Vergani ha poi letto alcuni brani sul tema del lavoro. “In Lombardia come a livello nazionale abbiamo bisogno di discontinuità, ma senza il lavoro e la dignità del lavoro non può esserci vera discontinuità” ha concluso Susanna Camusso proseguendo: “Il Governo dei tecnici e quello precedente non hanno contrastato in alcun modo la crisi. Le parole sinistra e progresso devono tornare ad avere cittadinanza nel nostro Paese”. 2012: I numeri della crisi in Lombardia Licenziamenti +26% Cassa integrazione ordinaria +51% Cassa integrazione straordinaria -21% * Stima dei posti di lavoro persi nel settore dell’edilizia 35.000 Stima dei posti di lavoro persi nel settore della tecnologia 15.000 Comparazione Italia/Lombardia Italia Lombardia Imprese con meno di 10 addetti 51% 44,6% Tasso di occupazione giovanile 27,8% 19,8% PIL per abitante 25.237 euro 31.743 euro Lavoratori irregolari 12,2% 9,5% *Questo dato appare in diminuzione è perché ad aver usufruito della cassa integrazione straordinaria sono lavoratori di aziende che probabilmente hanno già chiuso o l’hanno esaurita 16 17 TESSERAMENTO 2013: per superare la crisi ecco la nuova tessera 2013 per ripartire dal lavoro “Fondata sul lavoro”: una tessera per ridare speranza e dignità all’Italia Carissimi iscritti, assieme al nostro giornale “Noi Oggi” troverete la tessera CGIL 2013: rossa, con la scritta “Fondata sul Lavoro” che richiama il primo articolo della Costituzione Italiana, e con il nostro simbolo, il quadrato rosso. Il lavoro è l’emergenza del nostro Paese : si stanno perdendo i posti tradizionali e i nuovi non ci sono. Di fronte alla drammatica emergenza del lavoro: dall’aumento della disoccupazione, della precarietà, delle discriminazioni per tante donne e uomini, alla necessità di un cambio di rotta nell’economia per un reale sviluppo del Paese c’è la necessità di una iniziativa straordinaria per il lavoro. Sono queste le ragioni che muovono la CGIL ad avanzare, per la seconda volta nella sua storia, la proposta di un Piano del Lavoro. Dopo quella di Di Vittorio nel 19491950, quella odierna nasce per dare una risposta all’emergenza sociale e all’esigenza di dare un futuro ai giovani, alle donne e a chi ha perso il lavoro. Il ROSSO delle azioni rivendicative, a favore dell’uguaglianza sociale, il simbolo delle lotte dei moti di Parigi del 1848 contro l’ingiustizia e il potere. Il QUADRATO, il simbolo scelto dalla CGIL nel 1986, che evoca equità e giustizia con i quattro lati e i quattro angoli uguali. L’immagine della nuova tessera indica anche un ordine compatto della Confederazione a favore della difesa dei lavoratori, dei pensionati, delle categorie più fragili nel guardare al futuro, l’anno 2013, con i valori che emergono dalle nostre radici profonde: quelle di una Repubblica, davvero, “Fondata sul Lavoro”. Grazie per l’adesione alla nostra grande organizzazione. Nelle nostre sedi troverete i nostri volontari disponibili ad ascoltare e a dare una mano a chi ne ha bisogno. Anna Milani Segreteria SPI CGIL Milano L’idea di ripartire dal lavoro per dare speranza all’Italia, per rilanciare l’economia reale, nasce da una filosofia opposta a quella che si è affermata in questi anni. È innanzitutto una grande operazione culturale per recuperare il senso del lavoro e la sua dignità. La dignità di chi ha lavorato ed ora è in pensione, che si è visto colpito da profonde ingiustizie, come il blocco della scala mobile per due anni. Era il 4 dicembre 2011 quando il ministro Fornero annunciò, con qualche lacrimuccia, il pesante sacrificio che stava chiedendo ai pensionati. Operando come ha fatto, il governo Monti ha colpito prima di tutto la parte d’Italia che ha lavorato, risparmiato e contribuito per lunghi anni, fiduciosa in un futuro di indipendenza economica. Noi dello SPI non siamo rassegnati, continueremo anzi a lottare con la CGIL per far valere i diritti dei pensionati e degli anziani. Questa tessera esprime il rinnovarsi dei valori che hanno reso grande la nostra CGIL, sindacato a cui siamo fieri di essere iscritti, che ci guidano ancora oggi. 18 Iscriversi alla CGIL significa essere dalla parte del lavoro, della dignità di chi lavora, delle libertà sindacali, della difesa dei più deboli. Su questo numero di “NoiOggi” troverete la pagina con l’informativa del Centro Servizi Fiscali sulla denuncia dei redditi 2013, e le convenzioni riservate agli iscritti SPI CGIL. Servizi Fiscali C.S.F. Centro di Milano Srl Studio Dentis ti In particolare con Etlinsind, oltre ai magnifici soggiorni in Italia e all’estero, continua la solidarietà concreta con l’Isola di Capo Verde nel mese di novembre 2013, e a settembre la 3ª settimana dell’iscritto SPI CGIL. Quest’anno tutti insieme in Sicilia, a Tindari, al Blu Hotel Portorosa (4 stelle) con giochi, animazioni, gare riservate. E lo SCONTO per gli iscritti è di 100 euro! Un bel risparmio e… tanto divertimento. Affrettatevi ad iscrivervi dalla signora Amelia (tel. 0255025407) perché i posti sono limitati. www.libereta.it “Noi e la CGIL” è una tappa del Progetto Memoria di SPI CGIL in collaborazione con il Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Pisa: un percorso di riflessione, studi e pratiche conoscitive sul tema della storia del movimento sindacale attraverso le narrazioni di alcuni suoi protagonisti. Per i nostri lettori un estratto del grande Vittorio Foa sul significato del Sindacato Pensionati. Vittorio Foa è stato un politico, giornalista e scrittore italiano, uno dei maggiori esponenti del sindacalismo italiano del Novecento. Giolitti e Assotciciao Assieme alla Tessera troverete il Bollettino di conto corrente per l’abbonamento alla nostra rivista “LiberEtà”, il mensile per tutta la famiglia al prezzo di 12 euro per un anno. Ogni mese troverete una lettura critica dei fatti e tutta l’informazione che serve per essere aggiornati su pensioni, salute, lavoro, diritti, cultura e tempo libero. Vi segnaliamo il numero di gennaio dedicato al viaggio effettuato dallo SPI CGIL nazionale ad Auschwitz per ricordare la giornata della memoria del 27 gennaio. “Noi e la CGIL” : un progetto in 5 DVD Il sindacato pensionati A me piace molto, il sindacato dei pensionati mi piace moltissimo, mi piace anche, diciamo la verità, insomma non dobbiamo coprirci gli occhi con la nostra mano, mi piace perché esso ha la possibilità di fare del lavoro, perché ha i mezzi per farlo, e questo è molto importante. Avere dei mezzi però non basta; ha i mezzi e la possibilità d’inventare attività, la grande forza che mi dà il sindacato dei pensionati è che esso cerca di far lavorare i pensionati, di farli esistere nel mondo, questa è una cosa molto importante, non si limita a difendere le loro pensioni, nevvero, a difendere in qualche modo i loro diritti, cerca di trasformare i loro diritti in agire, questo è a mio giudizio un elemento completo, dove c’è questo io trovo che il senso del sindacato pensionati è molto alto, e a me pare questo di riconoscerlo, riconoscendo anche che questo è possibile per delle circostanze che sappiamo essere finalmente favorevoli una volta tanto a quest’organizzazione, ha questa possibilità e lo fa, ed io stimo molto la sua esistenza e la sua attività, proprio per questo, perché esso non solo difende ma agisce, costruisce una capacità di esistere, di lavorare, di fare, di avere un futuro. Le ho detto prima che questa società di pensionati, che cerca i vecchi, e non chiede «di cosa hai bisogno?» ma «cosa puoi fare?», questa è un’idea che ha per me un valore assoluto, che va molto al di là del mondo del pensionamento, per il governo dei rapporti umani, dovrebbe essere la regola dei rapporti umani, io dovrei, se conosco uno, se vedo uno, non devo chiedergli... sì certo, posso chiedergli anche di cosa ha bisogno, ma insieme devo chiedergli cosa vuoi fare, cosa sai fare, cosa sei pronto a fare. Aiutare il futuro vuol dire non solo aiutare il mezzo per vivere, ma anche il mezzo per fare, per lavorare, per creare, io ci credo molto a questo. Va bene, professore, ho parlato troppo. 19 A Milano finalmente un Centro Medico per i tuoi problemi odontoiatrici. La convenzione prevede visita accurata con possibilità di effettuare radiografia panoramica in loco per una diagnosi accurata. Una equipe di specialisti è al tuo servizio. 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Stefano Calò Spi Lega Crescenzago Via Boiardo, 20 20127 - MILANO tel. 02 26145058 Mezzi di trasporto per raggiungere P.zza Giolitti (V.le Romagna angolo Via Pascoli) MM Linea Rossa - Fermata Loreto + Bus 90 MM Linea Verde - Fermata Piola + 10 min. a piedi Tram 23 da P.zza Fontana Tram 11 da P.zza Bottini (Stazione Lambrate) BUS 90/91 Circonvallazione Spi Lega Forlanini Via Carlo Forlanini, 26 20133 - MILANO tel. 02 7380257 Convenzione UNIPOL - SPI CGIL copertura infortuni 24 ore su 24 gratuita per tutti gli iscritti spi cgil lombardia In caso di infortunio la polizza garantisce: • Una diaria di L 10,00 per ogni giorno di ricovero • Una diaria di L 10,00 per ogni giorno di gesso o mezzo di contenzione equiparabile, applicato in ospedale e certificato da referto ospedaliero. Sono in garanzia anche le fratture che normalmente non richiedono mezzi di contenzione (bacino, femore, coccige o costole). I primi 5 giorni di ogni infortunio sono di franchigia e le diarie sono corrisposte fino al massimo complessivo di 10 giorni annui (L100,00). INDIRIZZI CONVENZIONI Convenzione Odontoiatrica tra Spi CGIL Milano e Studio Medico Odontoiatrico Giolitti Associati Modalità di denuncia: Entro 30 giorni dall’infortunio, rivolgersi alla sede SPI che comunicherà il sinistro a Unipol Assicurazioni inviando la documentazione richiesta. Documenti necessari: tessera SPI/CGIL valida, carta d’identità, codice fiscale, referti medici o cartella clinica. Spi Lega Giambellino Via Giambellino, 115 20146 - MILANO tel. 02 471471 Spi Lega Gratosoglio Via Baroni Costantino, 5 20142 - MILANO tel. 02 89302141 Spi Lega Niguarda Via Volturno, 43 20124 - MILANO tel. 02 69000217 Spi Lega Oglio Via Oglio, 16 20139 - MILANO tel. 02 5691018 Spi Lega Quarto Oggiaro Via Amoretti, 12 20157 - MILANO tel. 02 39001138 Spi Lega Rogoredo Via Rogoredo, 41 20138 - MILANO tel. 02 51621082 Spi Lega San Siro Piazzale Segesta, 4 20148 - MILANO tel. 02 55025710 Spi Lega Sempione Piazza Prealpi, 4 20155 - MILANO tel. 02 33003025 Spi Lega Cinisello Balsamo Via Monte Ortigara, 14 20092 - CINISELLO BALSAMO tel. 02 55025904 Spi Lega Cologno Monzese Via Fontanile, 13 20093 - COLOGNO MONZESE tel. 02 55025953 Spi Lega Cormano Via Caduti della Libertà, 4 20032 - CORMANO tel. 02 66300758 Spi Lega Corsico Via Foscolo, 34 20094 - CORSICO tel. 02 55025805 Spi Lega Garbagnate Milanese Via Canova, 49 20024 - GARBAGNATE M.SE tel. 02 99020253 Spi Lega Gorgonzola Via Italia, 55 20064 - GORGONZOLA tel. 02 55025121 Spi Lega Lainate Via Zavaglia, 9 c/o C.d.L. 20020 - LAINATE tel. 02 93571158 Spi Lega Melegnano Via Castellini, 173 20077 - MELEGNANO tel. 02 98231850 Spi Lega Melzo Piazza Garibaldi, 5 20066 - MELZO tel. 02 9550697 Spi Lega Opera Largo Nenni, 2 20090 - OPERA tel. 02 57602690 Spi Lega Pioltello Via Milano, 28 20096 - PIOLTELLO tel. 02 55025133 Spi Lega Rho Via Dante, 5 20017 - RHO tel. 02 93169155 Spi Lega Rozzano Via dei Garofani, 21 20089 - ROZZANO tel. 02 89201110 Spi Lega San Donato Milanese Via Jannozzi, 6/8 20097 - SAN DONATO MILANESE tel. 02 5274724 Spi Lega San Giuliano Milanese Via Fratelli Rizzi, 5 20098 - SAN GIULIANO MILANESE tel. 02 55025812 Spi Lega Segrate Via XXV Aprile, 21 20090 - SEGRATE tel. 02 2136311 Spi Lega Sesto San Giovanni Via Salvemini, 8 20099 - SESTO SAN GIOVANNI tel. 02 2422302 Spi Lega Settimo Milanese Piazza degli Eroi, 6/4 20019 - SETTIMO MILANESE tel. 02 33502723 Spi Lega Trezzo Sull’Adda Via Biffi, 3 20056 - TREZZO SULL’ADDA tel. 02 55025142 Documenti principali che occorrono per elaborare il mod. 730 - UNICO/2013 - IMU Servizi Fiscali C.S.F. Centro di Milano Srl I NOSTRI SERVIZI PER I PENSIONATI Gentile Pensionato/Pensionata, il C.S.F. è a Sua disposizione come ogni anno per aiutarLa con numerosi servizi. Con la presente desideriamo ricordarLe che sta per iniziare la Campagna Fiscale e reddituale 2013. I tempi per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi si sono ristretti: per il Modello 730 la scadenza è prevista per il 31 maggio, mentre per il Modello Unico il 30 settembre. Per quanto riguarda il Modello 730, inoltre, il C.S.F. è in grado di elaborarlo anche prima del ricevimento del CUD. La invitiamo pertanto a prenotare subito un appuntamento. I nostri Centri saranno aperti fin dai primi di gennaio per fornirLe tutta l’assistenza necessaria per la presentazione del Modello 730, del Modello RED e del Modello ISEE, ICLAV, ICRIC, DETR ecc. Le ricordiamo che il CSF può aiutarLa con ulteriori servizi a sua disposizione, in particolare: compilazione del Modello RED, inviatoLe dall’INPS o dall’INPDAP; assistenza gratuita nella compilazione delle dichiarazioni ISEE, attestato indicante la sua situazione economica, che Le permetterà di ottenere condizioni agevolate sulle prestazioni sociali e assistenziali o su servizi di pubblica utilità (telefono, luce, gas, trasporti); gestione della pratica per il Risparmio Energetico (bonus gas/luce); calcolo e stampa bollettini IMU e Cedolare secca; compilazione modello Unico; denunce di successione; assistenza nell’espletamento di tutte le procedure di contenzioso tributario; sportello colf e badanti; assistenza ai lavoratori atipici ed autonomi per i numerosissimi obblighi fiscali. Il Centro Servizi Fiscali Le offre la possibilità di prenotare in anticipo un appuntamento presso il Centro Assistenza più vicino al suo domicilio o al suo posto di lavoro. Basterà una semplice telefonata al Servizio PrenotazioniCSF (840 703 730). Per un miglior servizio, La invitiamo a prendere subito un appuntamento. Cordiali saluti, Centro Servizi Fiscali di Milano Srl Visure catastali o rogiti dei fabbricati posseduti (anche per familiari a carico) e raccomandata della comunicazione all’inquilino per l’opzione della cedolare secca Dichiarazione dei redditi anno 2012 e carta regionale dei servizi (tesserino sanitario) del dichiarante e dei familiari Certificazioni ritenute a)CUD 2012 o CUD 2013 per redditi di lavoro o pensione del 2012 b)Certificazioni ritenute lavoro autonomo occasionale o attività sportive dilettantistiche Attestati di versamenti di acconto anche con conguaglio di eccedenze con F24 Per spese sanitarie, portare: a) fotocopie leggibili ricevute ticket sanitari - su foglio A4 b) fotocopia leggibile degli “scontrini parlanti” o fatture per le spese mediche da banco c)Per dispositivi medici: fattura/ricevuta intestata al soggetto che sostiene la spesa, codice fiscale, e descrizione del dispositivo medico che deve essere contrassegnato dalla marcatura CE. d)fatture per spese sanitarie e)spese mediche generiche e di assistenza specifica per soggetti disabili (e relativa certificazione attestante la condizione di disabile o autocertificazione) f)spese per mezzi locomozione, deambulazione, sollevamento soggetti disabili g)spese veicoli disabili (fattura; fotocopia libretto auto con annotazione adattamento; certificazione attestante l’Handicap) Spese per recupero patrimonio edilizio (36%, 41% o 50%), portare (anche per spese di anni precedenti): a) copia raccomandata inviata al Centro Servizio di Pescara prima dell’inizio dei lavori (per lavori effettuati fino al 13-5-2011) b) copia dei versamenti tramite bonifici bancari o postali c) copia fatture con annotazione dell’importo della manodopera d)in caso di spese condominiali basta la dichiarazione dell’amministratore del condominio, o in alternativa tutti i documenti di cui sopra ed in più le quote millesimali di partecipazione alla spesa Dati catastali identificativi degli immobili per detrazione del 36% e 50% Visure Catastali - Licenze edilizie - Contratti locazione o comodato - Documenti domanda di accatastamento se l’immobile risulta ancora non accatastato - bonifici - fatture - dichiarazione impresa costruttrice per i box pertinenziali Mutui per acquisto casa abitazione, portare: 1) fotocopia del contratto di mutuo, fotocopia del rogito di acquisto 2) quietanze dei versamenti delle rate di mutuo Risparmio energetico 55%, portare (anche per spese di anni precedenti): R icevute bonifici bancari o postali e fatture o ricevute fiscali R icevuta raccomandata o telematica invio documenti all’ENEA C ertificato di asseverazione redatto da tecnico abilitato P er spese condominiali copia delibera condominiale e tabella millesimale P er i lavori di affittuario, copia dichiarazione consenso da parte del proprietario D etrazione per badanti - portare: a) ricevute con dati anagrafici e codice fiscale di: chi riceve il pagamento, chi paga e chi è assistito. b) certificato medico attestante lo stato di non autosufficienza. D etrazione canoni locazione studenti universitari - Portare copia contratto di locazione – Vale anche per i familiari fiscalmente a carico. D etrazione per attività sportive dilettantistiche praticata da ragazzi di età compresa tra i 5 ed i 18 anni – portare valida documentazione dalla quale risulti: la ragione sociale e i dati identificati del soggetto che ha reso la prestazione; la causale del pagamento; l’attività sportiva esercitata; l’importo corrisposto; i dati anagrafici del praticante l’attività sportiva ed il codice fiscale del soggetto che effettua il pagamento. C ompensi agli intermediati immobiliari - per acquisto abitazione principale. Portare documentazione attestante anche modalità di pagamento e dati identificativi e fiscali del mediatore. . . . . . . . . . DOVE CI PUOI TROVARE A MILANO E PROVINCIA SERVIZIO CLIENTI CSF 840-703730 - DIREZIONE CENTRALE: Milano - Corso di Porta Vittoria, 43 - tel. 02. 540211 CENTRI DOVE SI EFFETTUA L’ASSISTENZA Milano: Corso di Porta Vittoria, 43 - Via Giambellino, 115 - Via Rogoredo, 41 - Via Conte Rosso, 30 Via Volturno, 43 - Piazzale Segesta, 4 - Via San Gregorio, 48 - Via Oglio, 16 Milano Centro Storico: Via Lazzaro Papi, 10 - Milano Crescenzago: Via Boiardo, 20 Milano Sempione: Piazza Prealpi, 4 - Milano Baggio: Piazza Anita Garibaldi, 1 Milano Barona: Via Santa Rita da Cascia, 59 - Milano Bovisa: Via Mercantini, 15 Milano Gratosoglio: Via Costantino Baroni, 5 - Bollate: Via G. Garibaldi 53 Cernusco sul Naviglio: Via Briantea, 18 Cinisello Balsamo: Via Monte Ortigara, 14 Cologno Monzese: Via Fontanile, 13 - Cormano: Via Caduti della Libertà, 4 Corsico: Via Foscolo 34 - Garbagnate: Via Canova, 49 - Gorgonzola: Vicolo C. Battisti, 3 Melegnano: Via Castellini, 173 Melzo: Via Monte Rosa, 2 - Opera: Largo Nenni, 2 Paderno Dugnano: Via Roma, 68 - Peschiera Borromeo: Via 2 Giugno, 6/4 Rho: Via Piave, 30 - Rozzano: Via dei Garofani, 21 - San Giuliano Milanese: Via Fratelli Rizzi, 5 Segrate: Via XXV Aprile, 21 Sesto San Giovanni: Via Risorgimento, 26 - Via Salvemini, 8 Settimo Milanese: Piazza degli Eroi, 6/H - Trezzo sull’Adda: Via C. Biffi 3/7 Per le agevolazioni collegate agli incentivi alla produttività dei lavoratori dipendenti, consegnare la copia del CUD 2011 e/o le relative dichiarazioni dei redditi: modelli 730 con /2 oppure modello UNICO con ricevuta spedizione e copia codici fiscali dei familiari a carico SI RICORDA CHE FRA L’ALTRO SONO DETRAIBILI O DEDUCIBILI I SEGUENTI ONERI: ASSICURAZIONE VITA (PORTARE ANCHE FOTOCOPIA CONTRATTO); CONTRIBUTI VOLONTARI; CONTRIBUTO SSN VERSATO CON RC AUTO;INAIL OBBLIGATORIA PER LE CASALINGHE; CONTRIBUTI PER PREVIDENZA COMPLEMENTARE; IL RISCATTO DEGLI ANNI DI LAUREA ; CONTRIBUTI PREVIDENZIALI PER COLLABORATRICI FAMILIARI; SPESE SCOLASTICHE; ASSEGNI CONIUGE SEPARATO (PORTARE CODICE FISCALE CONIUGE E SENTENZA GIUDICE); SPESE FUNEBRI PER FAMILIARI; EROGAZIONI LIBERALI A FAVORE DEI PARTITI; EROGAZIONI A FAVORE ISTITUTI RELIGIOSI. ECC. LE EVENTUALI AUTOCERTIFICAZIONI DEBBONO ESSERE ACCOMPAGNATE DALLA CARTA D’IDENTITÀ PER USUFRUIRE DELLE TARIFFE AGEVOLATE PORTARE LA TESSERA DI ISCRIZIONE AL SINDACATO FISSA L’APPUNTAMENTO CHIAMANDO I NUMERI 840703730 Oppure 0266428663 SINDACATO PENSIONATI ITALIANI MILANO IN VIAGGIO CON NOI SETTIMANA DELL’ISCRITTO SPI CGIL 2013 TINDARI - SICILIA Dal 20 al 27 settembre 2013 Soggiorno mare – Blu Hotel Portorosa (4stelle) c 590,00 PER GLI ISCRITTI SPI CGIL c 690,00 per i non scritti SPI Cgil POSTI LIMITATI TUNISIA Dall’ 11 marzo al 1 aprile 2013 Soggiorno mare Mahdia Thalassa Beach (4stelle) all inclusive c 740,00 CROCIERA MALTA – GRECIA CROAZIA Dal 26 maggio al 1 giugno 2013 A partire da 435,00 TOUR IN PORTOGALLO IL PAESE DEL FADO Dal 29 maggio al 5 giugno 2013 c 850,00 SPAGNA TENERIFE Dal 18 al 25 marzo 2013 Soggiorno mare I club Jacaranda (4stelle) c 880,00 E INOLTRE… EGITTO – CROCIERA SUL NILO IL CAIRO+MARSA ALAM Dal 4 AL 18 MARZO 2013 Soggiorno mare a Marsa Alam - Paradise Friends Shoni Bay Resort (4sup) c 1190,00 c 1050,00 solo crociera GRECIA - RODI Dal 12 maggio al 2 giugno 2013 Soggiorno mare – Eden Village Myrina (all inclusive) c 1130,00 PORTO CESAREO – PUGLIA Dal 19 maggio al 9 giugno 2013 Soggiorno Mare- Villaggio Blu Salento (4 stelle) c 1160,00 ISCHIA – CAMPANIA Dal 10 al 24 marzo 2013 Soggiorno mare – Hotel Parco Teresa Speciale ballo liscio c 630,00 ALASSIO – LIGURIA Dal 1 al 15 aprile 2013 Soggiorno mare – Hotel Curtis c 670,00 Per saperne di più di queste e di altre interessanti proposte, riservate in esclusiva agli iscritti SPI, chiamate la signora Amelia, 02 55025407, negli orari d’ufficio. Vi illustrerà tutto ciò che vorrete conoscere ed altro ancora.