Anno XVII - n. 1 gennaio 2013
Reg. Trib. Milano n. 524 del 5/8/96 - Editore: SPI-CGIL Milano, Corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano - Per eventuali comunicazioni tel. 02.55025409
Direttore responsabile: Mariateresa Magenes - Segreteria di Redazione: Loredana Siverio • Realizzazione: m&c, Milano - Stampa: RDS WEBPRINTING, Arcore (MI) “Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Milano”
PER LA LOMBARDIA
CHIEDIAMO
LAVORO E DIRITTI
IL 24 E 25 FEBBRAIO VAI A VOTARE
Nessun adeguamento
delle pensioni per il 2013
per 200.000 pensionati milanesi
Ma chi andrà a governare il Paese non potrà non tenere conto delle nostre richieste
INTERVISTA
EDITORIALE
Stop alla scala mobile ad eccezione delle minime
pagare questa crisi molto più di altri. Secondo il
rapporto INPS del 2011 sono 56.000, ad esempio,
i pensionati che fino a due anni fa percepivano
una pensione tra i 1500 e i 1749,99 euro; a questi
vanno aggiunti anche i 40 mila che arrivavano a
un massimo di 1999,99 euro. E così fino a 3000
euro e oltre (43.288 persone). Si tratta alla fine di
quasi 220.000 cittadini: Lo scandalo è che non si
tratta di individui “privilegiati” ma di persone che
hanno lavorato una vita intera per guadagnarsi la
pensione e che, da un anno a questa parte, sono
costretti a fare i conti con l’ennesima beffa della
coppia Monti-Fornero.
Noi dello SPI abbiamo stimato che la fascia di
pensionati che nel 2012 ricevevano 1486,29 euro
(1217 netti), a causa del mancato adeguamento ha
già dovuto rinunciare, nell’anno appena terminato, a più di 360 euro e lo stesso accadrà nel 2013.
Le cifre iniziano a diventare davvero importanti
e inaccettabili e lo SPI si prepara ad affrontare
questa stangata già ampiamente preannunciata.
Tra qualche settimana la situazione esploderà ma
siamo pronti a ingaggiare battaglia per il ripristino
dell’adeguamento al costo della vita, battaglia che
sarà portata avanti con grande forza nei prossimi
mesi: chi andrà a governare il Paese non potrà
non tenere conto delle nostre istanze.
Come nel 1992.
Non è la prima
volta che i pensionati
vengono penalizzati
più di altre categorie
a causa della
crisi economica:
la perequazione
automatica
(così si chiama
l’aumento annuale
delle pensioni legate
all’andamento dei
prezzi) fu bloccata
già nel 1992, quando
l’Italia era sull’orlo
della bancarotta
In 20 anni, a parte
la quattordicesima
ottenuta sotto
il governo Prodi,
non si è mai tornati
a parlare di recupero
del potere d’acquisto
delle pensioni
LA SITUAZIONE
L’adeguamento delle pensioni al
costo della vita (3%) sarà attuato
fino a 1486,29 euro lordi.
Le minime
Chi ha incassato 481 euro a dicembre
vedrà crescere l’importo della sua
pensione a quota 495,43 euro con
l’adeguamento al costo della vita (3%)
Fino a 1486,29 euro lordi
Secondo le stime dello SPI-CGIL chi
ha percepito 1000 euro l’ultimo mese
incasserà 30 euro in più già dal mese
di gennaio
Da 1486.29 euro lordi
A partire da coloro che hanno diritto a
un assegno mensile netto di 1217 euro
netti non è previsto alcun aumento
come già accaduto nei 12 mesi
precedenti
Valter Guazzoni
Segretario Generale SPI CGIL Milano
Siamo alle solite, ma lo SPI è già sul piede di guerra. La situazione dell’adeguamento delle pensioni
al costo della vita è ancora una volta bloccato per
un ampia fascia di cittadini: i pensionati che non
potranno godere di alcun adeguamento della loro
pensione in Italia sono 6 milioni su 16: situazione
che a Milano e Provincia riguarda circa 200.000
persone. Non solo: quelli che potranno usufruire
dell’adeguamento del 3% al costo della vita saranno comunque penalizzati dal drenaggio fiscale che
di fatto decurta quella percentuale.
Per fortuna la stretta non riguarderà le cosiddette
“minime” né quelle inferiori a 1486,29 euro lordi:
dal primo gennaio l’importo per queste pensioni
salirà del 3%. Ad esempio chi nel 2012 incassava 481 euro vedrà salire l’importo della propria
pensione a 495,43 euro. Chi ne prendeva 1000
nel 2013 ne percepirà 1025 mentre sopra questa
soglia non ci sarà alcun incremento. Anche questo
aumento che non tiene conto delle nostre richieste per la totalità dei pensionati, che si trovano a
2
Valter Guazzoni,
Fulvio Fammoni,
Presidente
della Fondazione
Di Vittorio,
e Onorio Rosati
in occasione
dello sciopero generale
a Milano.
Nella pagina
accanto:
Valter Guazzoni
e Onorio Rosati
in visita
alla casa Gramsci
a Ghirlarza
NELLE PAGINE
INTERNE
Onorio Rosati:
il mio impegno in politica
Pag. 4
Progettare insieme una società diversa
A colloquio con Carla Cantone:
Pag. 7
Anna Bonanoni intervista
Umberto Ambrosoli
Diamo un volto nuovo alla Lombardia
Pag. 9
Perchè votare
Pag. 12
Welfare e anziani:
un incontro verso il voto regionale
Pag. 13
Nel nome del lavoro.
L’attivo a Bergamo Pag. 15
Ecco la nuova tessera Pag. 18
Convenzioni
Pag. 20
Le nostre sedi
Pag. 21
Centro Servizi Fiscali
Pag. 22
3
INTERVISTA
Mariateresa Magenes intervista Onorio Rosati
Onorio Rosati:
il mio impegno in politica
per le categorie fragili
Contro il vento di antipolitica bisogna unire militanza, competenza,
merito e spirito di servizio
Onorio Rosati, dopo sette anni alla guida della
Camera del lavoro di Milano, che con oltre
230.000 iscritti è la più grande in Europa, ha deciso di mettersi in gioco e candidarsi al Consiglio
regionale della Lombardia, una regione che esce
da quasi un ventennio di Presidenza Formigoni,
in cui il Presidente è stato costretto a chiudere il
suo mandato anticipatamente a causa di un insieme di scandali che hanno toccato il sistema della
sanità lombarda per precipitare fino a collusioni
con la ‘ndrangheta’ di un suo assessore.
A Rosati chiediamo come prima cosa il perché
di questa sua decisione:
Nel 2013 sarei entrato nell’ultimo anno del mio
mandato di segretario generale della CGIL di
Milano, poi tutte le scelte dentro il sindacato mi
avrebbero portato lontano da Milano e dal suo
territorio. Da qui la decisione, maturata dopo una
lunga e sofferta riflessione (vi posso assicurare
che non è facile lasciare la CGIL, questa straordinaria comunità di uomini e di donne dopo quasi
30 anni di militanza diretta), di mettermi in
gioco, candidandomi nelle liste del mio partito, il Pd, come consigliere regionale.
L’idea che mi ha mosso è stata quella di
poter continuare a seguire e a rappresentare, dall’interno delle istituzioni,
quel mondo del lavoro e dei pensionati che, con questa crisi, stanno particolarmente soffrendo,
mettendo al servizio di queste
categorie ciò che ho imparato
in tutti questi anni. Pur con
l’umiltà che mi ha sempre
contraddistinto, vorrei poter
dare il mio contributo per
fare vincere, dopo 17 anni,
il centrosinistra in Regione
Lombardia.
4
“L’idea
di mettermi in gioco
candidandomi
per la Regione
Lombardia è nata
dalla voglia
di continuare
a rappresentare
quel mondo
del lavoro
e dei pensionati
particolarmente
colpiti
da questa crisi”
Onorio Rosati
premia un iscritto
SPI durante la festa
del Tesseramento
a Settimo Milanese.
Sotto,
la manifestazione
davanti alla sede
della Rai
in Corso Sempione
Tu ti impegni in politica in un momento in cui
la sfera pubblica appare lontanissima dai cittadini. Nell’aria si respira quasi un rifiuto verso
tutto ciò che ricorda metodi e scelte di una
politica che appare superata. Come pensi si
possa superare questa distanza?
Certo la percezione dei cittadini nei confronti
della politica in questo momento è negativa, non è
facile ricostruire un rapporto di fiducia tra elettori
e rappresentanti, ma voglio guardare con un certo
ottimismo al futuro e dico che la straordinaria
partecipazione alle primarie del centrosinistra,
anche sul nostro territorio, rappresenta un fatto e
un indicatore molto importante sulla voglia che i
cittadini hanno di partecipazione e di buona politica, sono segnali e occasioni importanti che non
vanno sprecati. Per quanto riguarda il recupero
del rapporto tra la politica e i cittadini ritengo
importanti almeno 4 cose.
La prima: la politica deve tornare ad occuparsi dei
problemi dei cittadini, solo così le persone possono tornare a percepire la politica e i partiti come
utili al miglioramento della loro vita e per il futuro
del nostro Paese.
La seconda: serve un sostanziale e non più rinviabile rinnovamento della classe politica dirigente,
ai suoi diversi livelli, avendo la capacità di unire
militanza, competenza, merito e spirito di servizio.
Le cariche politiche non possono diventare, per le
persone, uno strumento di promozione sociale.
La terza: un taglio sostanziale delle retribuzioni
dei consiglieri regionali. Si può vivere in modo
assolutamente dignitoso senza guadagnare 7/8
volte quello che guadagnano mediamente un
lavoratore o un pensionato a Milano.
La quarta: vanno definiti ambiti di consultazione,
di confronto, di ascolto e di coinvolgimento dei cittadini, per favorire una democrazia responsabile,
partecipata, consapevole.
Se fossi eletto, di quali problematiche
ti vorresti occupare più in profondità?
Inizierò dalle cose che conosco meglio e che
riguardano i temi del lavoro (per chi ce l’ha, per
chi lo sta cercando e per chi lo sta perdendo), del
welfare (sanità, pensioni, assistenza, casa), dei
diritti di cittadinanza, della scuola, della cultura e
della conoscenza, dei trasporti e delle infrastrutture. Con il preciso proposito di mettermi in ascolto
dei problemi delle persone che vivono sul nostro
territorio, affrontando l’insieme delle criticità che,
con la crisi, investono la nostra Regione.
La Regione Lombardia è la più importante in
Italia, la “locomotiva d’Italia” come è sempre
stata definita. Ma ora anche la nostra Regione
sta annaspando per la crisi. Molte aziende
chiudono, molti lavoratori sono in cassa integrazione o in mobilità. Con quali politiche
ritieni si debba operare per iniziare ad uscire
da questa situazione?
Servono risposte efficaci che aiutino in questa
fase i lavoratori e le imprese, nella consapevolezza che da soli non si esce dalla crisi né ci si salva.
Prima di tutto vanno rifinanziati anche per i prossimi anni gli ammortizzatori in deroga, poi si devono ricontrattare con Bruxelles i fondi strutturali,
utili per favorire processi di innovazione dentro
le imprese oltre che a migliorare le politiche per
la formazione e l’incontro tra domanda e offerta.
A causa della crisi abbiamo registrato una perdita di competitività da parte del nostro tessuto
produttivo. Nella prossima legislatura la Regione
Lombardia dovrà particolarmente impegnarsi per
intervenire su tutti quei fattori territoriali che possono incidere positivamente per uscire da questo
momento di difficoltà, a partire da una gestione
più attiva e responsabile delle tante crisi aziendali
che si registrano nelle nostre province.
5
La Lombardia è anche una delle regioni italiane
con la più alta percentuale di popolazione con
più di 65 anni rispetto al totale della popolazione. Un numero rilevantissimo di donne e uomini
che ancora sono utili alla società se sani ma
che possono invece aver bisogno di maggior
aiuto da parte delle istituzioni se con patologie
gravi legate all’avanzare dell’età. In entrambi
i casi degni della più grande attenzione. Cosa
ne pensi?
Penso che in una fase difficile come quella che
stiamo attraversando, a causa dei tagli indiscriminati alla spesa pubblica e al mancato trasferimento di risorse agli enti locali, si stia vivendo
un paradosso. Da una parte i cittadini avrebbero
bisogno di un sistema di welfare più inclusivo
e dall’altro registriamo quasi quotidianamente
il rischio di una drastica riduzione dei livelli di
copertura del nostro welfare locale. Questo non
è accettabile. Dobbiamo combattere gli sprechi,
che ci sono e non vanno nascosti, così come
dovremo fare la massima chiarezza su tutti i casi
di malasanità emersi in Lombardia in questi anni,
razionalizzando la spesa pubblica, rivedendo i
meccanismi di accreditamento e di controllo delle
strutture sanitarie private e, nello stesso tempo,
dovremo compiere le scelte necessarie per eliminare i ticket sanitari per le fasce più deboli e
per ridurre le liste di attesa per le visite specialistiche. Inoltre considero non più rinviabile, nel
settore della cura alla persona, la costituzione di
un Fondo regionale per la non autosufficienza e il
potenziamento dei servizi di cura e di assistenza
domiciliare per le persone più anziane.
Molto in questi anni è stato fatto, nella nostra
Regione, per salvaguardare il nostro sistema
di welfare, grazie all’intervento dei sindacati
confederali e dei sindacati dei pensionati: fondamentale a questo riguardo è stato ed è tuttora il
ruolo della CGIL e dello SPI, espresso attraverso
la contrattazione sociale territoriale e l’azione
rivendicativa. Molto riusciremo a realizzare delle
nostre proposte se, come mi auguro, riusciremo
a contribuire, attraverso il nostro impegno e il
nostro voto, alla vittoria del centrosinistra in
Regione Lombardia.
6
INTERVISTA
INTERVISTA
A colloquio con Carla Cantone, segretario generale Spi cgil
In alto,
Onorio Rosati
durante
la manifestazione
del 2 giugno
e, sotto,
mentre parla
durante
una manifestazione
studentesca
Progettare insieme
una società diversa
Serve un ponte intergenerazionale che ridia fiducia a chi ha diritto di entrare
nel mercato del lavoro e a chi ha diritto di andare in pensione
Quali sono stati a tuo avviso i punti più critici se non addirittura sbagliati delle politiche
messe in atto prima dal governo Berlusconi e
poi da quello tecnico di Monti?
Il Governo Berlusconi ha fortemente sottovalutato la crisi economica, negandone la reale esistenza al pubblico, e ha nel contempo messo in
atto un drammatico smantellamento del welfare,
principalmente attraverso la riduzione della spesa
sociale, l’introduzione dei ticket sulle prestazioni
di carattere sanitario e la riduzione dei redditi da
pensione.
D’altronde per riassumere l’impostazione del
Governo Berlusconi, basta richiamare alla
memoria il Libro Bianco dell’ex Ministro Sacconi,
chiaramente volto in modo unidirezionale al
concetto di dovere del cittadino nei confronti
della società, la quale non deve più essere
accudita e seguita da un welfare paternalistico,
ma deve invece guardare con serenità alla privatizzazione.
E il Governo Monti?
Il Governo Monti ha invece attuato una politica di
rigore a tutti i costi, non preoccupandosi del grave
rischio di spaccatura sociale, e ponendo invece
come unico obiettivo quello di restituire credibilità al Paese, senza tuttavia applicare scelte volte
all’equità e alla redistribuzione delle ricchezze, ad
esempio attraverso politiche volte alla legalità e
allo sviluppo.
Un esempio su tutti: la riforma delle pensioni e
del mercato del lavoro non ha prodotto nemmeno
un posto di lavoro in più, impedendo invece ai
lavoratori di lasciare il proprio posto dopo oltre
40 anni di lavoro, operando danni attraverso il
blocco della rivalutazione delle pensioni sopra tre
volte la soglia minima, ignorando il problema dei
lavori usuranti, colpendo tragicamente la categoria degli esodati.
è chiaro che sarebbe stato più utile avanzare
un’idea di crescita e di politiche produttive capaci
di rendere competitivo il nostro Paese, mentre la
scelta si è indirizzata nuovamente verso la ridu-
zione dei servizi sociali e sanitari, tagli ai Comuni
e alle Regioni.
Si è giocato negli ultimi anni con provvedimenti
che hanno messo in contrapposizione i giovani e
i pensionati/anziani: come si possono superare?
Le linee di intervento principali sono l’avvio di un
patto tra generazioni e le riforme pensionistica e
del mercato del lavoro, necessarie per lo sviluppo
del Paese.
Il tema del rapporto intergenerazionale è diventato ormai uno dei nostri tratti distintivi.
Con i giovani bisogna stringere un patto di alleanza, per restituire loro fiducia nelle capacità del
Paese di supportare la realizzazione dei progetti
di lavoro e di vita.
È per questo che dal futuro governo e dalla politica tutta, pretendiamo e pretenderemo che sia
fatto qualcosa a garanzia di un posto di lavoro
certo e adeguatamente retribuito. Crediamo inoltre fortemente nel welfare come sostanziale stru-
Carla Cantone,
Segretario Generale
SPI - CGIL.
Sotto, due momenti
della festa
del tesseramento
organizzata
dalle Leghe
di San Siro,
Giambellino e Barona
che si è svolta
presso la Scuola
Alberghiera
“Carlo Porta”
7
Il Governo Monti
ha attuato una politica
di rigore a tutti i costi,
non preoccupandosi
del grave rischio
di spaccatura sociale;
la riforma
delle pensioni
e del mercato
del lavoro ad esempio
non ha prodotto
nemmeno un posto
di lavoro in più,
impedendo invece
ai lavoratori
di lasciare il proprio
posto dopo oltre
40 anni di lavoro
mento di sviluppo e crescita, esigenze alle quali
risponde in maniera adeguata il piano del lavoro
proposto dalla CGIL.
Tenendo conto della grave situazione economico-finanziaria italiana quali sono le politiche
da attuare e quindi le richieste di SPI e CGIL
affinché i pensionati, e con loro i giovani e i
lavoratori, non siano gli unici su cui far gravare provvedimenti e sacrifici che li stanno
conducendo sempre più vicini alla soglia della
povertà?
Per i giovani occorre programmare e agire per
incentivare innovazione tecnologica e formazione,
per gli anziani è invece necessaria la salvaguardia
del reddito attraverso la redistribuzione tramite la
riforma fiscale, il contenimento di prezzi e tariffe,
la rivisitazione dell’IMU, lo sblocco della rivalutazione annuale delle pensioni.
In breve quello che serve è un progetto politico in
grado di affermare la giustizia sociale a beneficio
dei giovani, dei lavoratori e dei pensionati.
L’astensionismo, causato dal profondo distacco
dei cittadini dalla politica, può essere un forte
rischio a cui si va incontro in queste elezioni:
perché pensi sia importante non mancare a
questo appuntamento?
Partecipare alla scelta delle persone che formeranno il nuovo Governo vuol dire attivarsi per progettare insieme un modello differente di società.
E questo credo che sia un motivo più che valido
per essere cittadini partecipi della programmazione politica del Paese, che riguarda tutti noi.
Penso inoltre che in Italia ci sia una politica pulita,
e penso che è a questa che dobbiamo guardare:
alle proposte fatte da uomini con la faccia perbene e dal passato onesto.
Sono poi necessari sia un rinnovamento dei partiti sia un avvicinamento attivo dei giovani alla
politica, rimanendo però ben consapevoli che la
capacità di governare dipende dalla capacità e dai
valori delle persone, e non dalla loro età.
Erica Ardenti
Onorio Rosati,
Carla Cantone
e Susanna
Camusso
nel corso
di un’iniziativa
del Sindacato
Pensionati
di Milano
INTERVISTA
INTERVISTA
ANNA BONANONI INTERVISTA Umberto Ambrosoli, candidato del centrosinistra per la presidenza
DIAMO UN VOLTO NUOVO
ALLA LOMBARDIA
Progetti, idee, proposte per risolvere le priorità del welfare nella nostra regione
con un occhio di attenzione ai problemi della popolazione anziana
La Regione Lombardia si appresta a voltare pagina.
Dopo anni di impero Formigoni ha dovuto lasciare,
travolto anche dagli scandali in cui sono rimasti
coinvolti alcuni suoi assessori.
Queste elezioni rappresentano un momento molto
importante per tutti, per questo come sindacato
dei pensionati abbiamo voluto confrontarci con il
candidato del centro sinistra Umberto Ambrosoli,
che ha incontrato il segretario generale dello SPI
Lombardia, Anna Bonanomi. Quali i progetti, le
idee, gli impegni che Ambrosoli si assume nei confronti della popolazione anziana, e non solo, della
Lombardia? Quali le emergenze prioritarie nella sua
agenda di lavoro? Quale il modello di welfare che lo
ispira?
Bonanomi: In questi anni di difficile confronto con
la Regione Lombardia come sindacato abbiamo
fortemente criticato il modello di welfare proposto, proponendone uno in grado di avere servizi
sanitari alternativi.
La Regione ha scelto una strada che punta alla
ospedalizzazione, strada che nei casi di patologie
croniche si traduce in costi altissimi. Per questo
chiediamo che sia una sanità territoriale in grado
di prendere in carico gli utenti, educandoli a stili di
vita che prevengano le patologie croniche laddove
è possibile, ma soprattutto in grado di seguire
quegli anziani non curabili negli ospedali. Un
punto fermo delle nostre rivendicazioni riguarda
la necessità di avere più assistenza domiciliare
integrata per avere meno ricoveri in Rsa. Questo
perché ormai i costi delle rette sono altissimi: se
fino a quattro anni fa un anziano stava in Rsa
mediamente tre anni e mezzo, adesso ci sta un
anno, un anno e mezzo, perché i familiari pensano
al ricovero solo quando non sono più in grado di
curarlo a domicilio. Per questo abbiamo chiesto e
continueremo a chiedere risposte differenziate nei
servizi: più adi, più centri diurni, più microprese in
carico, dimissioni protette.
Ambrosoli: Sono d’accordissimo quando sostenete
che tutto oggi viene risolto con l’ospedalizzazione,
c’è davvero bisogno di mettere ordine partendo
8
Umberto Ambrosoli
nel corso di una
manifestazione
elettorale
in un quartiere
di Milano
Serve una rete
di medicina
territoriale
in grado
di sostenere
le famiglie
nella cura
degli anziani
e di garantire
ai pazienti,
quando possibile,
tutte le soluzoni
alternative
all’ospedalizzazione
dalla sanità, non fosse altro che per la dimensione di bilancio. Riuscire a intercettare il cittadino
prima che diventi paziente è un risparmio enorme,
quindi spazio alla medicina territoriale fatta da
una pluralità di soggetti, non solo dal medico di
base, ma da strutture funzionanti ventiquattro ore
su ventiquattro, che ottimizzino le energie, mettendo a disposizione anche domiciliare un servizio
infermieristico che non sia solo un antenna, ma
risolva molti problemi. Questo perché la vecchiaia
oggi è diversa da quella vissuta dai nostri nonni
cinquant’anni fa.
Bisogna abituarsi al fatto che una persona rappresenta una tipologia di problemi non concentrata
tutta negli ultimi tre anni di vita ma dilazionata
in un periodo che può durare anche quindici anni,
per cui bisogna tenere conto anche dei rapporti
che si creano in famiglia e di cosa si può fare per
agevolarli. Non è pensabile, infatti, una rete che
non poggi sulla possibilità di una solidarietà familiare, così come non è pensabile che la famiglia
venga abbandonata a se stessa, che non riceva i
supporti di cui ha bisogno. La realtà ospedaliera
deve essere l’estrema ratio cui si ricorre. Allo stesso tempo una rete di medicina territoriale, come
quella cui abbiamo accennato, è l’unica capace di
prendere in carico il cittadino dopo l’esperienza
dell’ospedalizzazione, aiutandolo a far ritorno in
9
INTERVISTA
La Regione
in questi anni
è stata inefficace:
non ha saputo
controllare
e amministrare
senza centralizzare,
non ha costruito
un modello
funzionante
di sanità regionale
limitandosi
ad esternalizzare
i servizi
casa salvo transitare per un passaggio intermedio
– e sottolineo il termine passaggio – che non abbia
i costi dell’ospedale e che svolga una funzione di
carattere ‘alberghiero’.
Bonanomi: La Regione Lombardia ha proceduto
in questi anni esternalizzando tutto e mettendo
in moto un sistema di controllo che si è rivelato
inefficace. Abbiamo rivendicato e continueremo
a farlo un coordinamento in relazioni ai troppi
attori che agiscono nel mondo degli anziani e alle
risorse che vengono messe a disposizione. C’è
bisogno di un sistema pubblico che programmi il
bisogno, controlli e definisca gli standard di qualità, controlli l’erogazione e la qualità dei servizi e
funga da guida.
Ambrosoli: Quello che può fare una Regione è
creare il modello applicabile perché ‘la palla’ deve
rimanere agli enti locali. Sono i Comuni a conoscere le loro realtà e, quindi, loro devono essere
protagonisti. Con protagonisti intendo dire che
devono avere la possibilità di svolgere il loro ruolo
di coordinamento delle diverse risorse. La programmazione deve essere affidata in primis alla
Regione, che coordinerà chi gestisce il territorio e
tutti i vari attori che vi operano.
Tenendo presente che il territorio dovrà essere
considerato in una dimensione che non può essere semplicemente chilometrica: se pensiamo alle
valli bergamasche queste hanno una realtà diversa rispetto a una realtà urbana. Programmazione,
poi, anche rispetto alle risorse, tenendo conto
che finché il Pil non inizierà a crescere, le risorse
pubbliche saranno sempre meno il che significa
che dovremo affidarci, contare su quella realtà
preziosissima che è il volontariato, il Terzo settore,
le Fondazioni.
Bisogna, dunque, costruire una rete, di cui fanno
parte – almeno per come la vedo io – anche i centri
diurni, l’adi. Per quanto riguarda i controlli questi
non possono che essere affidati a realtà in grado
di verificare con puntualità, a sorpresa, non sulla
base di pre-requisiti.
Non può essere però il Comune a esprimersi su
tutto. Regione Lombardia, da questo punto di
vista, deve realizzare una struttura di controllo
che possa agire sia con che senza i Comuni a
seconda delle tipologie di controllo e verifica che
occorre fare.
La Regione si deve occupare di alta amministrazione senza, però, centralizzare tutto come invece
ha fatto. Bisogna avere il coraggio di dire che il
potere è una bellissima cosa solo nel momento in
cui può realmente servire, altrimenti è un qualco-
10
sa in sé pervertito.
Bonanomi: Da anni stiamo chiedendo la creazione
di un fondo per la non autosufficienza. Ma nei fatti
non si è mai riusciti a far nulla. Secondo noi un
Fondo per la non autosufficienza serve a mettere
insieme risorse oggi disperse in mille rivoli e a trovarne delle altre. È una necessità improrogabile, da
realizzare senza aspettare la creazione del Fondo
nazionale, anzi una regione come la Lombardia
potrebbe dare un contributo innovativo.
Ambrosoli: Come dicevo prima va costruito un
modello, che deve avere una sua dotazione finanziaria. Ai Comuni bisogna anche dire dove sono le
risorse. Non mi piace fare promesse campate per
aria. Ho la sensazione che i soldi a disposizione
siano nettamente inferiori, dobbiamo prima guardare bene i conti per poi poter dire: ‘sì, per questo
ci saranno più soldi’. Io il fondo regionale lo intendo come un raccogliere tutto quello che è disperso
mettendolo al servizio del modello che si crea, lo
intendo come un’operazione di ottimizzazione.
Bonanomi: La vivibilità delle città è fondamentale,
in questo senso penso alla costruzione di alloggi
che possano garantire alle persone di continuare
a vivere in comunità, permettendo la costruzione
di una sorta di welfare di comunità…
Gli anziani sono
una grandissima
risorsa:
dobbiamo lavorare
affinché la società
sia più unita,
non isolando
le categorie fragili
ma, al contrario,
costruendo
tessuto sociale
e solidarietà
tra le generazioni
Un momento
dell’intervista
di Anna Bonanomi
a Umberto
Ambrosoli
Che ne pensa?
Ambrosoli: I pensionati, gli anziani sono una
grandissima risorsa. Grande parte del volontariato è gestita da loro. Vado oltre: ci sono tanti
lavori che si sono persi, professionalità che non
esistono più, capacità manuali che l’ansia di produzione ha bloccato, ma che servono alla nostra
società. Faccio un esempio: pochi giorni fa ero in
un comune vicino Lecco, dove c’è la montagna
e poiché le montagne franano, non ci sono più i
sentieri, i vialetti; le strade con l’acciottolato sono
abbandonate o sostituite da strade dove passano
le macchine. C’è dunque un problema di ristrutturazione, di conservazione ma non ci sono le
professionalità per ricostruire i muretti, mettere
gli acciottolati. Così cosa hanno fatto? Hanno
preso chi ha sempre fatto quel lavoro, persone
che oggi sono in pensione e magari non hanno più
la forza fisica per fare quel tipo di attività, a questi
hanno affidato il compito di coordinare i lavori,
di mettere a disposizione dei più giovani la loro
esperienza. Analogamente i nonni e le nonne non
vanno visti come punto di parcheggio dei bambini,
ma come trasmettitori di una conoscenza che noi
stessi non abbiamo. Senza i nonni non andremmo
da nessuna parte, avremmo, inoltre, bisogno di
servizi sociali prolungati e costosi. Sono, dunque,
un’opportunità prima che un problema.
Bonanomi: Dunque, il suo impegno verso gli
anziani è dovuto anche a una profonda convinzione del loro valore, al suo aver sperimentato che gli
anziani sono parte integrante di una comunità?
Ambrosoli: Isolando, mettendo i giovani contro i
vecchi l’unico risultato che si è ottiene è quello
di disgregare la società, di distruggere la famiglia. Lo possiamo vedere coi malati di Alzheimer
a prescindere dall’età che hanno, coi portatori
di handicap: se alla famiglia non si dà supporto
concreto di quella esperienza resta solo il lato
pesante da affrontare e così si distrugge un legame familiare, lo si determina come conflittuale. Se
non è la società nella sua interezza a farsi carico
di questo problema lo si scarica sulla famiglia e
se tantissime famiglie saranno capaci di vivere
questa esperienza dell’amore e della solidarietà,
anche nei confronti di chi è portatore di un problema, tante altre non ci riusciranno anche solo per
ragioni economiche e lì si apre un baratro perché
gli ultimi anni non possono essere gli anni della
solitudine.
Ambrosoli: è l’ente territoriale che deve avere
questa capacità. Nel momento in cui va a edificare una nuova realtà piuttosto che a ristrutturare
non deve creare dei ghetti, case dove ci siano
solo anziani. Ho visto un’esperienza molto bella a
Treviglio dove la Banca di Credito Cooperativo ha
costruito una casa in cui abitano giovani coppie
e anziani, che hanno bisogno dell’aiuto dei giovani così come questi hanno bisogno dei consigli,
dell’esperienza che l’anziano è in grado di trasmettere. Hanno costruito una casa dove al primo
piano abitano le coppie giovani e al pian terreno
gli anziani, che hanno dietro ogni appartamento
uno spazio per l’orto. E poiché gli anziani hanno
manifestato un bisogno di sicurezza rispetto a
furti e cose del genere, all’interno è stato trovato
anche un alloggio per un carabiniere, che vivendo
lì è per tutti un punto di riferimento.
Bonanomi: Gli anziani non possono essere visti
solo come un onere, un costo; sono anche una
risorsa, un bene prezioso. Sono parte integrante
di una comunità per questo non sono ammissibili
le operazioni fatte spesso negli ultimi anni in cui
si è voluta creare contrapposizione, mettere i giovani contro i vecchi, disgregando così la società.
11
Perché votare
Al voto perché a pagare e a “rimettere a posto i conti”
non siano solo lavoratori e pensionati
- e non si vede alcuna ripresa economica.
Per queste ragioni dobbiamo essere consapevoli
che le prossime elezioni politiche nazionali e
regionali assumono un grande significato per le
sorti del nostro Paese. Non possiamo pensare
che questa scadenza non ci riguardi, ritenendo
che sia indifferente chi vincerà la competizione
elettorale.
Noi siamo un sindacato, abbiamo proposto con
chiarezza le soluzioni per far uscire il Paese dalla
crisi: investimenti per la ripresa economica e il
lavoro, redditi dignitosi per lavoratori e pensionati, equità nella redistribuzione del reddito, lotta
all’evasione fiscale, alla corruzione, ai privilegi e
agli sprechi sono le condizioni per rimettere in
piedi l’Italia.
Non intendiamo delegare a nessuno, oggi come
in futuro, la rappresentanza degli interessi sociali
dei pensionati e dei lavoratori. Per questo dobbiamo essere protagonisti di questa campagna elettorale, dobbiamo partecipare al voto scegliendo
quei partiti del centro sinistra nel cui programma
si ritrovino valori e proposte vicine agli obiettivi
presenti nelle piattaforme sindacali. Per questo
invitiamo tutti voi a un impegno nella campagna
elettorale, affinchè abbiano successo quelle forze
che assicureranno al nostro Paese equità, solidarietà e democrazia.
Anna Bonanomi
Segretario Generale SPI CGIL Lombardia
Welfare e anziani:
un incontro
verso il voto regionale
A chiusura del dibattito, “Quartet”: il film di Dustin Hoffman sulla vita di un quartetto
di cantanti lirici che si ritrovano in una casa di riposo tra rivalità, amori e nuova vita
Verso il voto regionale
Anna Bonanomi,
Segretario Generale
SPI - CGIL
Lombardia
WELFARE
E ANZIANI
cAmbIARE IN LombARdIA
Cinema ARCADIA
Via Martiri della Libertà 5, Melzo
5 febbraio ore 15.00
SINDACATO
PENSIONATI
ITALIANI
MILANO
m&c
Il 24 e 25 febbraio prossimi siamo chiamati a
votare per decidere chi governerà il nostro Paese
e la nostra regione. Il centro destra guidato da
Berlusconi e da Bossi ha fatto precipitare il nostro
Paese in una crisi talmente grave da portare il
Presidente della Repubblica alla costituzione di un
governo tecnico e questa esperienza è giunta al
termine per decisione di Berlusconi, che ha revocato la fiducia al Governo Monti. In Lombardia
Formigoni, che guidava la Regione da quasi venti
anni, è stato travolto da scandali che hanno comportato le dimissioni dell’intero consiglio. Questo
tipo di politica al servizio dell’interesse di pochi,
la corruzione, gli scandali e i privilegi non sono
più tollerabili per un Paese in cui i lavoratori, i
pensionati, i giovani e le donne hanno sopportato
e sopportano da soli il peso della lunga e drammatica crisi economica e finanziaria.
Berlusconi e Bossi hanno la grave responsabilità
di non aver riconosciuto la crisi e di non aver
preso per tempo i necessari provvedimenti. Il
governo tecnico, guidato da Monti, aveva promesso di mettere i conti dello Stato a posto con equità
e rilanciando, nello stesso tempo, l’economia.
A oggi dobbiamo costatare che per “rimettere
a posto i conti” hanno pagato solo lavoratori e
pensionati, mentre chi ha più possibilità non è
stato sfiorato da alcun sacrificio, col risultato che
è aumentata enormemente la disoccupazione e la
disuguaglianza sociale, sono diminuiti i consumi a causa della pressione fiscale più alta d’Europa
Confronto tra i Segretari del Sindacato Pensionati e Onorio Rosati, candidato in regione lombardia
INIZIATIVE
INTERVISTA
Il Segretario generale Spi Cgil Lombardia sull’importanza di questa tornata elettorale
Partecipano
Carla Cantone
Segretario Generale SPI CGIL
Anna Bonanomi
Segretario Generale SPI CGIL Lombardia
Valter Guazzoni
Segretario Generale SPI CGIL Milano
Onorio Rosati
Candidato al Consiglio Regionale della Lombardia
Seguirà il film QuaRtet di Dustin Hoffman
Un inno alla vita, lanciato da una casa di riposo dove
- sotto il segno della musica - si litiga, si progetta, ci si innamora.
®
Locandina_MELZO_A4.indd 1
18-01-2013 12:01:42
Si è svolto il 5 febbraio al Cinema Arcadia di Melzo
un’iniziativa alla quale hanno partecipato il
Segretario Generale dello SPI Carla Cantone,
il Segretario SPI Regionale Anna Bonanomi, il
Segretario dello SPI di Milano Valter Guazzoni e il
candidato al Consiglio regionale della Lombardia
per il Partito Democratico, Onorio Rosati.
Si è parlato di quali siano i temi fondamentali per i
pensionati da portare in Regione Lombardia. Quali
i nuovi bisogni in una regione che in questi anni ha
costantemente ignorato le condizioni dei cittadini, a
partire dai più fragili.
L’incontro è stato un’occasione per la Segretaria
Carla Cantone, a quasi un anno di distanza dalla
partenza della campagna promossa dallo SPI
nazionale “Aprite quelle porte” di affrontare i
problemi sulle strutture residenziali per anziani. Il sindacato pensionati della CGIL, chiede che
vengano messe in atto tutte le azioni possibili affin-
12
A sinistra,
il manifesto
dell’iniziativa.
A destra,
in senso orario,
Carla Cantone,
Anna Bonanomi,
Onorio Rosati,
Valter Guazzoni
chè anche in queste strutture vi sia il rispetto della
dignità delle persone anziane, a partire dall’apertura
ai familiari 24 ore su 24. Un’iniziativa nata anche per
sollecitare tutti gli operatori del settore, i parenti
degli ospiti e le istituzioni a segnalare i casi di violenze ai danni di chi vi risiede.
Anna Bonanomi, ha riportato i dati dell’indagine
sulle RSA effettuata sul biennio 2010/2012 nella
quale emerge come la retta media delle 645 RSA
Lombarde sia continuata a crescere anche nel
2012, comportando un peso per le famiglie sempre più insostenibile.
A dicembre 2012 risultava infatti, rispetto al biennio
precedente, un aumento percentuale delle rette minime pari al 6,1% e delle massime pari al 5,6% (nell’ultimo anno rispettivamente +3,05 e +2,8). Su 433
strutture analizzate, ben 232 presentavano aumenti
superiori al 5%: tra queste 81 hanno incrementato
la retta del 10% mentre per 34 strutture l’incremento è stato addirittura di più del 20%. Occorre
13
Quali i temi
fondamentali
per i pensionati
da portare
in Regione
Lombardia?
Quali i nuovi bisogni
in una regione
che in questi anni
ha costantemente
ignorato i bisogni
dei cittadini
più fragili?
L’iniziativa è stata
anche l’occasione per
Carla Cantone
di fare un punto
della Campagna
“Aprite quelle porte”
sulla situazione
nelle Residenze
per anziani
sollevare il tema della trasparenza delle rette, ha
dichiarato Anna Bonanomi, pubblicando ad esempio, in maniera periodica, il “costo medio” delle
rette nella regione. In questo modo risulterebbero
evidenti le differenze di prezzo ingiustificate.
Il Segretario generale dello SPI di Milano, Valter
Guazzoni, entrando nel merito di esperienze
concrete, ha sottolineato invece che è possibile
affrontare i temi dell’assistenza a livello locale
in modo serio come hanno dimostrato i numerosi accordi fatti con Amministrazioni locali,
principalmente di centro-sinistra, che testimoniamo
la possibilità che anche in Regione Lombardia, se la
politica ha a cuore gli interessi dei cittadini, si può
fare di più e meglio.
Il candidato consigliere Onorio Rosati ha esposto, in conclusione, quali sono gli obiettivi che,
se eletto, si propone di perseguire per rispondere in modo efficace ai bisogni dei pensionati in
Regione Lombardia, soprattutto in un momento
di crisi: l’intervento su meccanismi che proteggano il potere d’acquisto delle pensioni, l’attuazione
di riforme delle politiche di assistenza sanitaria e
socio sanitaria e una legge regionale sull’autosufficienza. Non solo, occorre che in Regione si attuino misure di sostegno per offrire la garanzia del
lavoro per chi ce l’ha, chi lo ha perso e chi lo sta
cercando: in tante situazioni sono proprio gli
anziani a dover sostenere i figli e i nipoti disoccupati o in difficoltà.
A conclusione del dibattito è stato proiettato il film
“Quartet” (trama nella scheda qui sotto).
Grandi applausi in sala e risate per un film-inno alla
vita, il primo con il 75enne Dustin Hoffman dietro
alla macchina da presa, sulla vita di un quartetto
di cantanti all’interno di una residenza per anziani, una storia in cui le invidie, la competizione ma
anche la gioia e l’amore dei personaggi nella residenza subiscono colpi di scena e, dopo tanti anni di
lavoro insieme, nuova vita.
Quartet, un inno alla vita.
Dustin Hoffman a 75 anni per la prima volta
alla macchina da presa.
Cecily, Reggie e Wilfred sono tre anziani cantanti d’opera che vivono a Beecham House, una
casa di riposo per artisti, e si preparano ad organizzare il consueto concerto annuale, di raccolta fondi per la loro residenza, che si svolge in occasione del compleanno di Verdi. A rompere
questo equilibrio arriva però Jean, ex moglie di Reggie, che si crede ancora una diva e si rifiuta
di cantare. Un film-gioiello tratto dalla pièce teatrale di Ronald Harwood. Accanto alla magnifica Maggie Smith, nei ruoli principali troviamo Tom Courtneay, Pauline Collins e Billy Connelly.
Regista del galà, un bisbetico e divertente Michael Gambon. In una delle scene più divertenti
del film, il tenore Reginald spiega a un gruppo di studenti che il rap e l’opera hanno la stessa
origine, il grido di dolore di un uomo accoltellato alla schiena che, invece di urlare, canta.
14
INIZIATIVE
INIZIATIVE
A Bergamo l’attivo di delegate e DELEGATI e di pensionatE E PENSIONATI di CGIL Lombardia
NEL NOME DEL LAVORO
All’incontro, aperto dalla relazione di Nino Baseotto, Segretario Generale
CGIL Lombardia, anche l’intervento del candidato presidente della Regione
Lombardia Umberto Ambrosoli e le conclusioni del Segretario Generale della
CGIL Susanna Camusso
Oltre 2500 delegati e delegate, pensionati e pensionate provenienti da tutta la Lombardia hanno
partecipato mercoledì 23 gennaio all’attivo “Nel
nome del Lavoro” indetto dalla CGIL Lombardia
al teatro Creberg di Bergamo: perché il Lavoro
è il “diritto dei diritti”. “Vorremmo che il tema
del lavoro tornasse al centro di un confronto
anzitutto di idee e contenuti” ha esordito Nino
Baseotto che nella sua relazione ha poi evidenziato i dati degli ultimi quattro anni dell’economia lombarda e di come si rimanga colpiti dalla
drammaticità dei numeri che vengono presentati.
“Ridare centralità al lavoro è un’esigenza imprescindibile per la Lombardia e per l’Italia. Nel
quinto anno della crisi, senza nessuna luce in
fondo al tunnel, si deve cambiare paradigma”,
ha proseguito il Segretario Regionale. La crisi
che ogni giorno fa mostra di sé nei giornali e nei
telegiornali appare, nei dati di CGIL Lombardia,
ancora più dura e ancora più brutale. I dati tuttavia
non mostrano solamente un fortissimo ricorso agli
ammortizzatori sociali, ma anche l’inefficienza di
questi strumenti se non si dovesse assistere a una
ripresa reale dell’economia, ferma anche a causa
delle politiche che in questi ultimi anni non hanno
prodotto alcun risultato. Chi ha “la Lombardia in
testa” -afferma Baseotto- “dovrebbe spiegare il
niente di fatto dei propri uomini, altrimenti delle
due l’una: o si ha la testa fra le nuvole o quella
testa non è adatta a governare la Regione”.
Baseotto ha concluso affermando: “Vogliamo una
Regione dove la società civile conti e sia ospite
gradita in una casa fatta col vetro della trasparenza e del dialogo. Infine, anche per la Regione
Lombardia, indica un Piano del Lavoro della CGIL.
Tra le misure urgenti per invertire la tendenza
recessiva in atto, l’attuazione di un piano straordinario per l’occupazione giovanile. Vogliamo la
Lombardia in prima fila su questo; vogliamo che sia
una Regione che offra opportunità e prospettive ai
CGIL Lombardia
in questi anni
è stata tra i primi
a chiedere un passo
indietro a Formigoni.
Afferma Baseotto:
“Ridare centralità
al lavoro
è un’esigenza
imprescindibile
per la Lombardia
e per l’Italia.
Vogliamo una Regione
dove la società civile
conti e sia ospite
gradita in una casa
fatta col vetro
della la trasparenza
e del dialogo”
15
INIZIATIVE
nostri ragazzi e alle nostre ragazze. Proprio per
questo abbiamo invitato Umberto Ambrosoli: ci
unisce la comune volontà di voltare pagina dopo
18 anni di centrodestra in Lombardia. Ambrosoli
sa che saremo interlocutori attenti e rigorosi,
radicali nella difesa dei nostri valori e, allo stesso
modo, consapevoli del tempo, della pazienza e
della determinazione che serviranno per produrre
il cambiamento che vogliamo”.
Non solo denunce insomma, ma idee chiare e
proposte tra cui un piano del lavoro per l’Italia
che la CGIL ha presentato il 25 gennaio a Roma.
Ma cosa chiede il nostro sindacato al candidato
della coalizione di centro sinistra alla presidenza di Regione Lombardia, Umberto Ambrosoli?
Quattro importanti richieste: il ripristino della
legalità in Regione, la creazione di un governo e
di atti davvero trasparenti, l’impegno sul tema
del Lavoro e delle imprese, e una Regione che
finalmente investa sul welfare, mettendo al
centro la persona e i suoi bisogni. Si parla infatti
molto spesso di investimenti economici tralasciando sempre gli investimenti “sociali” in un momento
in cui anche chi lavora ha poche certezze riguardo
al proprio futuro. Umberto Ambrosoli, candidato alla Presidenza della Regione per il Partito
Democratico ha preso la parola dopo un lungo
applauso affermando il suo primo impegno per la
Regione Lombardia: al primo posto il “progetto
lavoro” ovvero una serie di misure per portare il
Umberto Ambrosoli
spiega il suo
primo impegno
per la Regione
Lombardia:
quello di portare
il tasso di occupazione
dall’attuale
65% al 70%.
“è un obiettivo
ambizioso”
ha dichiarato,
“ma noi lombardi
dobbiamo essere
ambiziosi, e le nostre
ambizioni devono
partire dal lavoro.
Questa scelta proviene
dalla consapevolezza
che l’articolo 1
della nostra
Costituzione
non è retorica
ma al contrario
indica una strada
precisa: ci dice
che la società italiana
dovrebbe essere
aperta,
mobile,dinamica”.
tasso di occupazione dal 65% attuale al 70%”.
Ambrosoli ha poi aggiunto: “È un obiettivo ambizioso, è vero. Ma noi lombardi dobbiamo essere
ambiziosi e le nostre ambizioni devono partire
dal lavoro. Questa scelta proviene dalla consapevolezza che l’articolo 1 della nostra Costituzione
non è “retorica” ma al contrario indica una strada
precisa: ci dice che la società italiana dovrebbe
essere aperta, mobile, dinamica. Una società
nella quale ognuno può trovare il proprio giusto
spazio grazie all’ impegno, al merito, al lavoro.
E se c’è un luogo in Italia che può e deve dare il
buon esempio in questa direzione, quel luogo è la
Lombardia.” Continua Ambrosoli: ”Se noi puntiamo il nostro sguardo sull’ occupazione femminile
scopriamo tutte le relazioni a catena che riguardano le cose più importanti della nostra vita:
i nostri figli, i nostri genitori. Giovani e anziani.
Che in una società aperta e moderna dovrebbero
essere circondati di servizi, servizi che in realtà
liberano il tempo della donna, ancora oggi disponibile o costretta a sacrificare le proprie opportunità
per dedicarsi alla cura di giovani e anziani. Infine il
candidato conclude così: ”Noi dobbiamo lavorare
dal primo giorno a un progetto di sviluppo della
Lombardia. Per me sviluppo significa conciliare la
crescita economica con l’inclusione sociale. Perché
dalla crisi si esce tutti insieme o non si esce.
Si può pensare di fare crescita economica senza
lavoro, senza crescita occupazionale. Oppure si
sceglie di promuovere quei settori e quelle imprese
che più di altri sono capaci di creare occupazione
nuova e stabile, duratura. Si può cercare di essere
competitivi riducendo i salari. Oppure di competere grazie all’innovazione, che fa crescere
la produttività senza umiliare i lavoratori e
comprimere i redditi.” Prima delle conclusioni del
Segretario Generale Camusso, Nino Baseotto ha
voluto salutare Onorio Rosati che lascia la Camera
del Lavoro di Milano e si candida come consigliere
della Lombardia certo che porterà in Regione le
istanze e l’esperienze maturate in CGIL. Rosati ha
risposto affermando l’importanza di questa sfida
elettorale ma anche, al tempo stesso, la difficoltà
di lasciare quest’organizzazione fatta di donne e
uomini straordinari. Rosati ha anche ribadito il
suo impegno nel continuare a difendere i diritti
delle persone più fragili, e gli anziani. Al termine
dell’attivo e a sintesi del confronto tra la CGIL e il
candidato alla presidenza di Regione Lombardia
Ambrosoli, ha infine concluso Susanna Camusso:
”In Lombardia come a livello nazionale abbiamo
bisogno di discontinuità, ma senza il lavoro e la
dignità del lavoro non può esserci vera discontinuità. Per noi la questione più importante è
rimettere il lavoro al centro”. Camusso cita poi
Di Vittorio e l’attualità della sua analisi rispetto
all’oggi, soffermandosi su quanto cinque anni di
crisi abbiano fatto arretrare il Paese e le ragioni
del fallimento del governo Monti: “Il governo dei
tecnici e quello precedente non hanno contrastato
in alcun modo la crisi, proprio perché nelle loro
scelte è mancata l’idea del lavoro e della dignità
delle persone. La parola libertà è stata abusata
nella filosofia di questa Regione” -ha proseguito
- “ad esempio quando nella sanità ci hanno spiegato che libertà era rivolgersi alle strutture che
si preferivano, senza garanzia che la prestazione
erogata fosse o no di qualità adeguata. Le parole
che Ambrosoli pronuncia più spesso sono legalità e trasparenza. Vogliamo suggerirgli allora un
argomento che per noi è molto importante: per
un vero contrasto all’illegalità servono regole e
leggi, e noi abbiamo proposte precise in particolare sugli appalti, ma serve anche la mobilitazione civile. In un luogo di lavoro inquinato dalla
criminalità si vive male, perché quei lavoratori non
hanno parola, e allora appare molto chiaro come
i temi della democrazia e della rappresentanza
non siano questioni che riguardano le organizzazioni ma i lavoratori. Sappiamo che per cambiare
la Regione e il Paese c’è una lunga strada che
sapremo percorrere se diamo il senso che dopo
una crisi come questa nulla sarà come prima, e
che la prospettiva dipenderà dal fatto che il lavoro
riacquisti il ruolo di identità delle persone e centro
della politica, e che le parole sinistra e progresso
tornino ad avere cittadinanza e a non essere escluse”. Durante l’incontro l’attrice Elisabetta Vergani
ha poi letto alcuni brani sul tema del lavoro.
“In Lombardia come
a livello nazionale
abbiamo bisogno
di discontinuità,
ma senza il lavoro
e la dignità del lavoro
non può esserci
vera discontinuità”
ha concluso
Susanna Camusso
proseguendo:
“Il Governo dei tecnici
e quello precedente
non hanno contrastato
in alcun modo la crisi.
Le parole sinistra
e progresso devono
tornare ad avere
cittadinanza
nel nostro Paese”.
2012: I numeri della crisi in Lombardia
Licenziamenti
+26%
Cassa integrazione ordinaria
+51%
Cassa integrazione straordinaria
-21% *
Stima dei posti di lavoro persi nel settore dell’edilizia
35.000
Stima dei posti di lavoro persi nel settore della tecnologia
15.000
Comparazione Italia/Lombardia
Italia
Lombardia
Imprese con meno di 10 addetti
51%
44,6%
Tasso di occupazione giovanile
27,8%
19,8%
PIL per abitante
25.237 euro
31.743 euro
Lavoratori irregolari
12,2%
9,5%
*Questo dato appare in diminuzione è perché ad aver usufruito della cassa integrazione straordinaria sono
lavoratori di aziende che probabilmente hanno già chiuso o l’hanno esaurita
16
17
TESSERAMENTO
2013: per superare la crisi
ecco la nuova tessera 2013
per ripartire dal lavoro
“Fondata sul lavoro”: una tessera per ridare speranza e dignità all’Italia
Carissimi iscritti,
assieme al nostro giornale “Noi Oggi” troverete la
tessera CGIL 2013: rossa, con la scritta “Fondata
sul Lavoro” che richiama il primo articolo della
Costituzione Italiana, e con il nostro simbolo, il quadrato rosso.
Il lavoro è l’emergenza del nostro Paese : si stanno
perdendo i posti tradizionali e i nuovi non ci sono.
Di fronte alla drammatica emergenza del lavoro:
dall’aumento della disoccupazione, della precarietà,
delle discriminazioni per tante donne e uomini, alla
necessità di un cambio di rotta nell’economia per
un reale sviluppo del Paese c’è la necessità di una
iniziativa straordinaria per il lavoro. Sono queste
le ragioni che muovono la CGIL ad avanzare, per
la seconda volta nella sua storia, la proposta di un
Piano del Lavoro. Dopo quella di Di Vittorio nel 19491950, quella odierna nasce per dare una risposta
all’emergenza sociale e all’esigenza di dare un futuro
ai giovani, alle donne e a chi ha perso il lavoro.
Il ROSSO delle azioni rivendicative, a favore dell’uguaglianza sociale, il simbolo delle lotte dei moti di Parigi
del 1848 contro l’ingiustizia e il potere.
Il QUADRATO, il simbolo scelto dalla CGIL nel 1986,
che evoca equità e giustizia con i quattro lati e i
quattro angoli uguali.
L’immagine della nuova tessera indica anche un
ordine compatto della Confederazione a favore della
difesa dei lavoratori, dei pensionati, delle categorie
più fragili nel guardare al futuro, l’anno 2013, con i
valori che emergono dalle nostre radici profonde:
quelle di una Repubblica, davvero, “Fondata sul
Lavoro”.
Grazie per l’adesione alla nostra grande organizzazione. Nelle nostre sedi troverete i nostri volontari
disponibili ad ascoltare e a dare una mano a chi ne
ha bisogno.
Anna Milani
Segreteria SPI CGIL Milano
L’idea di ripartire dal lavoro per dare speranza all’Italia, per rilanciare l’economia reale, nasce da una
filosofia opposta a quella che si è affermata in questi
anni. È innanzitutto una grande operazione culturale
per recuperare il senso del lavoro e la sua dignità.
La dignità di chi ha lavorato ed ora è in pensione,
che si è visto colpito da profonde ingiustizie, come il
blocco della scala mobile per due anni.
Era il 4 dicembre 2011 quando il ministro Fornero
annunciò, con qualche lacrimuccia, il pesante sacrificio che stava chiedendo ai pensionati.
Operando come ha fatto, il governo Monti ha colpito
prima di tutto la parte d’Italia che ha lavorato, risparmiato e contribuito per lunghi anni, fiduciosa in un
futuro di indipendenza economica.
Noi dello SPI non siamo rassegnati, continueremo
anzi a lottare con la CGIL per far valere i diritti dei
pensionati e degli anziani. Questa tessera esprime il
rinnovarsi dei valori che hanno reso grande la nostra
CGIL, sindacato a cui siamo fieri di essere iscritti, che
ci guidano ancora oggi.
18
Iscriversi alla CGIL significa essere
dalla parte del lavoro, della dignità
di chi lavora, delle libertà sindacali,
della difesa dei più deboli.
Su questo numero di “NoiOggi” troverete la pagina
con l’informativa del Centro Servizi Fiscali
sulla denuncia dei redditi 2013, e le convenzioni
riservate agli iscritti SPI CGIL.
Servizi Fiscali
C.S.F. Centro
di Milano Srl
Studio Dentis
ti
In particolare con Etlinsind, oltre ai magnifici
soggiorni in Italia e all’estero, continua
la solidarietà concreta con l’Isola di Capo Verde
nel mese di novembre 2013, e a settembre la 3ª
settimana dell’iscritto SPI CGIL. Quest’anno tutti
insieme in Sicilia, a Tindari, al Blu Hotel Portorosa
(4 stelle) con giochi, animazioni, gare riservate.
E lo SCONTO per gli iscritti è di 100 euro!
Un bel risparmio e… tanto divertimento.
Affrettatevi ad iscrivervi dalla signora Amelia
(tel. 0255025407) perché i posti sono limitati.
www.libereta.it
“Noi e la CGIL” è una tappa del Progetto
Memoria di SPI CGIL in collaborazione
con il Dipartimento di Scienze politiche e
sociali dell’Università di Pisa: un percorso
di riflessione, studi e pratiche conoscitive
sul tema della storia del movimento sindacale attraverso le narrazioni di alcuni suoi
protagonisti. Per i nostri lettori un estratto
del grande Vittorio Foa sul significato del
Sindacato Pensionati.
Vittorio Foa è stato
un politico, giornalista
e scrittore italiano,
uno dei maggiori esponenti
del sindacalismo italiano
del Novecento.
Giolitti e Assotciciao
Assieme alla Tessera troverete il Bollettino
di conto corrente per l’abbonamento alla nostra rivista
“LiberEtà”, il mensile per tutta la famiglia al prezzo
di 12 euro per un anno.
Ogni mese troverete una lettura critica dei fatti
e tutta l’informazione che serve per essere aggiornati
su pensioni, salute, lavoro, diritti, cultura e tempo libero.
Vi segnaliamo il numero di gennaio
dedicato al viaggio effettuato
dallo SPI CGIL nazionale ad Auschwitz
per ricordare la giornata
della memoria del 27 gennaio.
“Noi e la CGIL” :
un progetto in 5 DVD
Il sindacato pensionati
A me piace molto, il sindacato dei pensionati
mi piace moltissimo, mi piace anche, diciamo
la verità, insomma non dobbiamo coprirci gli
occhi con la nostra mano, mi piace perché esso
ha la possibilità di fare del lavoro, perché ha i
mezzi per farlo, e questo è molto importante.
Avere dei mezzi però non basta; ha i mezzi
e la possibilità d’inventare attività, la grande
forza che mi dà il sindacato dei pensionati è
che esso cerca di far lavorare i pensionati, di
farli esistere nel mondo, questa è una cosa
molto importante, non si limita a difendere le
loro pensioni, nevvero, a difendere in qualche
modo i loro diritti, cerca di trasformare i loro
diritti in agire, questo è a mio giudizio un elemento completo, dove c’è questo io trovo che
il senso del sindacato pensionati è molto alto, e
a me pare questo di riconoscerlo, riconoscendo
anche che questo è possibile per delle circostanze che sappiamo essere finalmente favorevoli una volta tanto a quest’organizzazione, ha
questa possibilità e lo fa, ed io stimo molto la
sua esistenza e la sua attività, proprio per questo, perché esso non solo difende ma agisce,
costruisce una capacità di esistere, di lavorare,
di fare, di avere un futuro. Le ho detto prima
che questa società di pensionati, che cerca i
vecchi, e non chiede «di cosa hai bisogno?»
ma «cosa puoi fare?», questa è un’idea che ha
per me un valore assoluto, che va molto al di là
del mondo del pensionamento, per il governo
dei rapporti umani, dovrebbe essere la regola
dei rapporti umani, io dovrei, se conosco uno,
se vedo uno, non devo chiedergli... sì certo,
posso chiedergli anche di cosa ha bisogno, ma
insieme devo chiedergli cosa vuoi fare, cosa
sai fare, cosa sei pronto a fare. Aiutare il futuro
vuol dire non solo aiutare il mezzo per vivere,
ma anche il mezzo per fare, per lavorare, per
creare, io ci credo molto a questo. Va bene,
professore, ho parlato troppo.
19
A Milano finalmente un Centro Medico per i tuoi problemi
odontoiatrici. La convenzione prevede visita accurata con
possibilità di effettuare radiografia panoramica in loco per una
diagnosi accurata. Una equipe di specialisti è al tuo servizio.
La decisione è scaturita dall’economicità e dalla professionalità
del personale dello Studio.
Approfitta delle particolari condizioni che possiamo offrirti in
convenzione. I prezzi sono stabiliti con un tariffario vantaggioso
e riservato esclusivamente a tutti gli iscritti ed ai loro familiari.
Possibilità di FINANZIAMENTO anche senza anticipo e a tasso
agevolato, mantenendo una tariffa vantaggiosa ed esclusiva.
RATE da 12 a 60 MESI. Assistenza telefonica.
È possibile usufruire del personale specializzato prima,
durante e dopo i trattamenti odontoiatrici.
Tale Servizio fornisce inoltre informazioni dettagliate
sulle prestazioni e sui vantaggi riservati ai convenzionati.
TI RICORDIAMO CHE PER USUFRUIRE DEI VANTAGGI
DELLA SUDDETTA CONVENZIONE
È SUFFICIENTE ESIBIRE LA TESSERA SPI CGIL
LE NOSTRE Leghe spi
Spi Lega Baggio
Piazza Anita Garibaldi, 1
20152 - MILANO
tel. 02 48915863
Spi Lega Bollate
Via Vittorio Veneto, 32
20021 - BOLLATE
tel. 02 55025722
Spi Lega Paderno Dugnano
Via Roma, 68
20037 - PADERNO DUGNANO
tel. 02 9106856
Spi Lega Barona
Via Santa Rita da Cascia, 59
20143 - MILANO
tel. 02 89123529
Spi Lega Cassano d’Adda
Via Q. di Vona, 29/P
20062 - CASSANO D’ADDA
tel. 0363 65465
Spi Lega Paullo
Via Mazzini, 19
20067 - PAULLO
tel. 02 90631869
Spi Lega Bovisa
Via Mercantini, 15
20158 - MILANO
tel. 02 3760566
Spi Lega Cernusco
Via Briantea, 18
20063 - CERNUSCO SUL NAVIGLIO
tel. 02 54021270
Spi Lega Peschiera Borromeo
Via 2 Giugno, 6/4
20068 - PESCHIERA BORROMEO
tel. 02 5473053
Spi Lega Centro Storico
Via Lazzaro Papi, 10
20135 - MILANO
tel. 02 5517062
Spi Lega Cesano Boscone
c/o Centro Anziani Via Don Sturzo, 1
20090 - CESANO BOSCONE
tel. 02 87245178
Spi Lega Pieve Emanuele
Via Roma, 14
20090 - PIEVE EMANUELE
tel. 02 9052099
Piazza Giolitti, 6 - 20133 Milano
Telefono e Fax 022361015
Direttore Sanitario Dott. Stefano Calò
Spi Lega Crescenzago
Via Boiardo, 20
20127 - MILANO
tel. 02 26145058
Mezzi di trasporto per raggiungere P.zza Giolitti
(V.le Romagna angolo Via Pascoli)
MM Linea Rossa - Fermata Loreto + Bus 90
MM Linea Verde - Fermata Piola + 10 min. a piedi
Tram 23 da P.zza Fontana
Tram 11 da P.zza Bottini (Stazione Lambrate)
BUS 90/91 Circonvallazione
Spi Lega Forlanini
Via Carlo Forlanini, 26
20133 - MILANO
tel. 02 7380257
Convenzione UNIPOL - SPI CGIL
copertura infortuni 24 ore su 24 gratuita
per tutti gli iscritti spi cgil lombardia
In caso di infortunio la polizza garantisce:
• Una diaria di L 10,00 per ogni giorno di ricovero
• Una diaria di L 10,00 per ogni giorno di gesso
o mezzo di contenzione equiparabile, applicato
in ospedale e certificato da referto ospedaliero.
Sono in garanzia anche le fratture
che normalmente non richiedono mezzi di
contenzione (bacino, femore, coccige o costole).
I primi 5 giorni di ogni infortunio sono di franchigia
e le diarie sono corrisposte fino al massimo
complessivo di 10 giorni annui (L100,00).
INDIRIZZI
CONVENZIONI
Convenzione Odontoiatrica tra Spi CGIL Milano
e Studio Medico Odontoiatrico Giolitti Associati
Modalità di denuncia:
Entro 30 giorni dall’infortunio,
rivolgersi alla sede SPI che comunicherà il sinistro
a Unipol Assicurazioni inviando la documentazione
richiesta.
Documenti necessari:
tessera SPI/CGIL valida, carta d’identità,
codice fiscale, referti medici o cartella clinica.
Spi Lega Giambellino
Via Giambellino, 115
20146 - MILANO
tel. 02 471471
Spi Lega Gratosoglio
Via Baroni Costantino, 5
20142 - MILANO
tel. 02 89302141
Spi Lega Niguarda
Via Volturno, 43
20124 - MILANO
tel. 02 69000217
Spi Lega Oglio
Via Oglio, 16
20139 - MILANO
tel. 02 5691018
Spi Lega Quarto Oggiaro
Via Amoretti, 12
20157 - MILANO
tel. 02 39001138
Spi Lega Rogoredo
Via Rogoredo, 41
20138 - MILANO
tel. 02 51621082
Spi Lega San Siro
Piazzale Segesta, 4
20148 - MILANO
tel. 02 55025710
Spi Lega Sempione
Piazza Prealpi, 4
20155 - MILANO
tel. 02 33003025
Spi Lega Cinisello Balsamo
Via Monte Ortigara, 14
20092 - CINISELLO BALSAMO
tel. 02 55025904
Spi Lega Cologno Monzese
Via Fontanile, 13
20093 - COLOGNO MONZESE
tel. 02 55025953
Spi Lega Cormano
Via Caduti della Libertà, 4
20032 - CORMANO
tel. 02 66300758
Spi Lega Corsico
Via Foscolo, 34
20094 - CORSICO
tel. 02 55025805
Spi Lega
Garbagnate Milanese
Via Canova, 49
20024 - GARBAGNATE M.SE
tel. 02 99020253
Spi Lega Gorgonzola
Via Italia, 55
20064 - GORGONZOLA
tel. 02 55025121
Spi Lega Lainate
Via Zavaglia, 9 c/o C.d.L.
20020 - LAINATE
tel. 02 93571158
Spi Lega Melegnano
Via Castellini, 173
20077 - MELEGNANO
tel. 02 98231850
Spi Lega Melzo
Piazza Garibaldi, 5
20066 - MELZO
tel. 02 9550697
Spi Lega Opera
Largo Nenni, 2
20090 - OPERA
tel. 02 57602690
Spi Lega Pioltello
Via Milano, 28
20096 - PIOLTELLO
tel. 02 55025133
Spi Lega Rho
Via Dante, 5
20017 - RHO
tel. 02 93169155
Spi Lega Rozzano
Via dei Garofani, 21
20089 - ROZZANO
tel. 02 89201110
Spi Lega San Donato Milanese
Via Jannozzi, 6/8
20097 - SAN DONATO MILANESE
tel. 02 5274724
Spi Lega
San Giuliano Milanese
Via Fratelli Rizzi, 5
20098 - SAN GIULIANO MILANESE
tel. 02 55025812
Spi Lega Segrate
Via XXV Aprile, 21
20090 - SEGRATE
tel. 02 2136311
Spi Lega Sesto San Giovanni
Via Salvemini, 8
20099 - SESTO SAN GIOVANNI
tel. 02 2422302
Spi Lega Settimo Milanese
Piazza degli Eroi, 6/4
20019 - SETTIMO MILANESE
tel. 02 33502723
Spi Lega Trezzo Sull’Adda
Via Biffi, 3
20056 - TREZZO SULL’ADDA
tel. 02 55025142
Documenti principali che occorrono per elaborare il mod. 730 - UNICO/2013 - IMU
Servizi Fiscali
C.S.F. Centro
di Milano Srl
I NOSTRI SERVIZI PER I PENSIONATI
Gentile Pensionato/Pensionata,
il C.S.F. è a Sua disposizione come ogni anno per aiutarLa con numerosi servizi. Con la presente desideriamo ricordarLe che sta per iniziare la Campagna Fiscale e reddituale 2013.
I tempi per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi si sono ristretti: per il Modello 730 la scadenza
è prevista per il 31 maggio, mentre per il Modello Unico il 30 settembre.
Per quanto riguarda il Modello 730, inoltre, il C.S.F. è in grado di elaborarlo
anche prima del ricevimento del CUD. La invitiamo pertanto a prenotare subito un
appuntamento.
I nostri Centri saranno aperti fin dai primi di gennaio per fornirLe tutta l’assistenza necessaria per la presentazione del Modello 730, del Modello RED e del Modello ISEE, ICLAV, ICRIC, DETR ecc.
Le ricordiamo che il CSF può aiutarLa con ulteriori servizi a sua disposizione, in particolare:
compilazione del Modello RED, inviatoLe dall’INPS o dall’INPDAP;
assistenza gratuita nella compilazione delle dichiarazioni ISEE, attestato indicante la sua situazione
economica, che Le permetterà di ottenere condizioni agevolate sulle prestazioni sociali e assistenziali
o su servizi di pubblica utilità (telefono, luce, gas, trasporti);
gestione della pratica per il Risparmio Energetico (bonus gas/luce);
calcolo e stampa bollettini IMU e Cedolare secca;
compilazione modello Unico;
denunce di successione;
assistenza nell’espletamento di tutte le procedure di contenzioso tributario;
sportello colf e badanti;
assistenza ai lavoratori atipici ed autonomi per i numerosissimi obblighi fiscali.
Il Centro Servizi Fiscali Le offre la possibilità di prenotare in anticipo un appuntamento presso il Centro
Assistenza più vicino al suo domicilio o al suo posto di lavoro. Basterà una semplice telefonata al Servizio
PrenotazioniCSF (840 703 730). Per un miglior servizio, La invitiamo a prendere subito un appuntamento.
Cordiali saluti,
Centro Servizi Fiscali di Milano Srl
Visure catastali o rogiti dei fabbricati posseduti (anche per familiari a carico) e raccomandata della comunicazione
all’inquilino per l’opzione della cedolare secca
Dichiarazione dei redditi anno 2012 e carta regionale dei servizi (tesserino sanitario) del dichiarante e dei familiari
Certificazioni ritenute
a)CUD 2012 o CUD 2013 per redditi di lavoro o pensione del 2012
b)Certificazioni ritenute lavoro autonomo occasionale o attività sportive dilettantistiche
Attestati di versamenti di acconto anche con conguaglio di eccedenze con F24
Per spese sanitarie, portare:
a) fotocopie leggibili ricevute ticket sanitari - su foglio A4 b) fotocopia leggibile degli “scontrini parlanti” o fatture per le spese mediche da banco
c)Per dispositivi medici: fattura/ricevuta intestata al soggetto che sostiene la spesa, codice fiscale, e descrizione
del dispositivo medico che deve essere contrassegnato dalla marcatura CE.
d)fatture per spese sanitarie
e)spese mediche generiche e di assistenza specifica per soggetti disabili (e relativa certificazione attestante la
condizione di disabile o autocertificazione)
f)spese per mezzi locomozione, deambulazione, sollevamento soggetti disabili
g)spese veicoli disabili (fattura; fotocopia libretto auto con annotazione adattamento; certificazione attestante l’Handicap)
Spese per recupero patrimonio edilizio (36%, 41% o 50%), portare (anche per spese di anni precedenti):
a) copia raccomandata inviata al Centro Servizio di Pescara prima dell’inizio dei lavori (per lavori effettuati fino al 13-5-2011)
b) copia dei versamenti tramite bonifici bancari o postali
c) copia fatture con annotazione dell’importo della manodopera
d)in caso di spese condominiali basta la dichiarazione dell’amministratore del condominio, o in alternativa tutti i
documenti di cui sopra ed in più le quote millesimali di partecipazione alla spesa
Dati catastali identificativi degli immobili per detrazione del 36% e 50%
Visure Catastali - Licenze edilizie - Contratti locazione o comodato - Documenti domanda di accatastamento
se l’immobile risulta ancora non accatastato - bonifici - fatture - dichiarazione impresa costruttrice per i box
pertinenziali
Mutui per acquisto casa abitazione, portare:
1) fotocopia del contratto di mutuo, fotocopia del rogito di acquisto
2) quietanze dei versamenti delle rate di mutuo
Risparmio energetico 55%, portare (anche per spese di anni precedenti):
R
icevute bonifici bancari o postali e fatture o ricevute fiscali
R
icevuta raccomandata o telematica invio documenti all’ENEA
C
ertificato di asseverazione redatto da tecnico abilitato
P
er spese condominiali copia delibera condominiale e tabella millesimale
P
er i lavori di affittuario, copia dichiarazione consenso da parte del proprietario
D
etrazione per badanti - portare:
a) ricevute con dati anagrafici e codice fiscale di: chi riceve il pagamento, chi paga e chi è assistito.
b) certificato medico attestante lo stato di non autosufficienza.
D
etrazione canoni locazione studenti universitari - Portare copia contratto di locazione – Vale anche per i familiari
fiscalmente a carico.
D
etrazione per attività sportive dilettantistiche praticata da ragazzi di età compresa tra i 5 ed i 18 anni – portare
valida documentazione dalla quale risulti: la ragione sociale e i dati identificati del soggetto che ha reso la
prestazione; la causale del pagamento; l’attività sportiva esercitata; l’importo corrisposto; i dati anagrafici del
praticante l’attività sportiva ed il codice fiscale del soggetto che effettua il pagamento.
C
ompensi agli intermediati immobiliari - per acquisto abitazione principale. Portare documentazione attestante
anche modalità di pagamento e dati identificativi e fiscali del mediatore.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
DOVE CI PUOI TROVARE A MILANO E PROVINCIA
SERVIZIO CLIENTI CSF
840-703730 - DIREZIONE CENTRALE: Milano - Corso di Porta Vittoria, 43 - tel. 02. 540211
CENTRI DOVE SI EFFETTUA L’ASSISTENZA
Milano: Corso di Porta Vittoria, 43 - Via Giambellino, 115 - Via Rogoredo, 41 - Via Conte Rosso, 30 Via Volturno, 43 - Piazzale Segesta, 4 - Via San Gregorio, 48 - Via Oglio, 16
Milano Centro Storico: Via Lazzaro Papi, 10 - Milano Crescenzago: Via Boiardo, 20
Milano Sempione: Piazza Prealpi, 4 - Milano Baggio: Piazza Anita Garibaldi, 1
Milano Barona: Via Santa Rita da Cascia, 59 - Milano Bovisa: Via Mercantini, 15
Milano Gratosoglio: Via Costantino Baroni, 5 - Bollate: Via G. Garibaldi 53
Cernusco sul Naviglio: Via Briantea, 18 Cinisello Balsamo: Via Monte Ortigara, 14
Cologno Monzese: Via Fontanile, 13 - Cormano: Via Caduti della Libertà, 4
Corsico: Via Foscolo 34 - Garbagnate: Via Canova, 49 - Gorgonzola: Vicolo C. Battisti, 3
Melegnano: Via Castellini, 173 Melzo: Via Monte Rosa, 2 - Opera: Largo Nenni, 2
Paderno Dugnano: Via Roma, 68 - Peschiera Borromeo: Via 2 Giugno, 6/4
Rho: Via Piave, 30 - Rozzano: Via dei Garofani, 21 - San Giuliano Milanese: Via Fratelli Rizzi, 5
Segrate: Via XXV Aprile, 21 Sesto San Giovanni: Via Risorgimento, 26 - Via Salvemini, 8
Settimo Milanese: Piazza degli Eroi, 6/H - Trezzo sull’Adda: Via C. Biffi 3/7
Per le agevolazioni collegate agli incentivi alla produttività dei lavoratori dipendenti, consegnare la copia
del CUD 2011 e/o le relative dichiarazioni dei redditi: modelli 730 con /2 oppure modello UNICO con
ricevuta spedizione e copia codici fiscali dei familiari a carico
SI RICORDA CHE FRA L’ALTRO SONO DETRAIBILI O DEDUCIBILI I SEGUENTI ONERI:
ASSICURAZIONE VITA (PORTARE ANCHE FOTOCOPIA CONTRATTO); CONTRIBUTI VOLONTARI; CONTRIBUTO
SSN VERSATO CON RC AUTO;INAIL OBBLIGATORIA PER LE CASALINGHE; CONTRIBUTI PER PREVIDENZA
COMPLEMENTARE; IL RISCATTO DEGLI ANNI DI LAUREA ; CONTRIBUTI PREVIDENZIALI PER COLLABORATRICI
FAMILIARI; SPESE SCOLASTICHE; ASSEGNI CONIUGE SEPARATO (PORTARE CODICE FISCALE CONIUGE
E SENTENZA GIUDICE); SPESE FUNEBRI PER FAMILIARI; EROGAZIONI LIBERALI A FAVORE DEI PARTITI;
EROGAZIONI A FAVORE ISTITUTI RELIGIOSI. ECC.
LE EVENTUALI AUTOCERTIFICAZIONI DEBBONO ESSERE ACCOMPAGNATE DALLA CARTA D’IDENTITÀ
PER USUFRUIRE DELLE TARIFFE AGEVOLATE
PORTARE LA TESSERA DI ISCRIZIONE AL SINDACATO
FISSA L’APPUNTAMENTO CHIAMANDO I NUMERI
840703730
Oppure
0266428663
SINDACATO
PENSIONATI
ITALIANI
MILANO
IN VIAGGIO CON NOI
SETTIMANA
DELL’ISCRITTO
SPI CGIL 2013
TINDARI - SICILIA
Dal 20 al 27 settembre 2013
Soggiorno mare – Blu Hotel
Portorosa (4stelle)
c 590,00 PER GLI ISCRITTI SPI CGIL
c 690,00 per i non scritti SPI Cgil
POSTI LIMITATI
TUNISIA
Dall’ 11 marzo
al 1 aprile 2013
Soggiorno mare Mahdia
Thalassa Beach
(4stelle) all inclusive
c 740,00
CROCIERA
MALTA – GRECIA
CROAZIA
Dal 26 maggio
al 1 giugno 2013
A partire da 435,00
TOUR
IN PORTOGALLO
IL PAESE
DEL FADO
Dal 29 maggio
al 5 giugno 2013
c 850,00
SPAGNA
TENERIFE
Dal 18 al 25 marzo 2013
Soggiorno mare
I club Jacaranda (4stelle)
c 880,00
E INOLTRE…
EGITTO – CROCIERA SUL NILO
IL CAIRO+MARSA ALAM
Dal 4 AL 18 MARZO 2013
Soggiorno mare a Marsa Alam - Paradise
Friends Shoni Bay Resort (4sup)
c 1190,00
c 1050,00 solo crociera
GRECIA - RODI
Dal 12 maggio al 2 giugno 2013
Soggiorno mare – Eden Village Myrina
(all inclusive)
c 1130,00
PORTO CESAREO – PUGLIA
Dal 19 maggio al 9 giugno 2013
Soggiorno Mare- Villaggio Blu Salento
(4 stelle)
c 1160,00
ISCHIA – CAMPANIA
Dal 10 al 24 marzo 2013
Soggiorno mare – Hotel Parco Teresa
Speciale ballo liscio
c 630,00
ALASSIO – LIGURIA
Dal 1 al 15 aprile 2013
Soggiorno mare – Hotel Curtis
c 670,00
Per saperne di più di queste e di altre interessanti proposte, riservate in esclusiva agli iscritti SPI, chiamate la signora
Amelia, 02 55025407, negli orari d’ufficio. Vi illustrerà tutto ciò che vorrete conoscere ed altro ancora.
Scarica

intervista - Camera del Lavoro Metropolitana di Milano