N.
870
del Reg. Decreti
del 29/12/2015
DECRETO
DEL DIRETTORE GENERALE
- Dott. Arturo Orsini nominato con Decreto del Presidente della Giunta Regionale del Veneto
n. 237 del 29.12.2012
OGGETTO: Approvazione procedure riguardanti i processi "Gestione della
mobilità sanitaria passiva”, “Prestazioni di ricovero in regime SSN”;
“Attività di vaccinazione”, “Attività di medicina legale in forma collegiale”,
“Consulenze/vendita di prestazioni esterne in regime di LP”; “Attività
specialistica in regime di LP”
Struttura UOC Affari Generali e Legali
Si attesta l'avvenuta regolare
istruttoria
del
presente
provvedimento proposto
per l'adozione in ordine alla legittimità
con ogni altra disposizione regolante la materia.
Il Direttore della Unità Operativa Complessa
-------------------------------------------------
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del 29/12/2015
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Il Direttore dell’Unità Operativa Complessa Affari Generali e Legali in qualità di coordinatore della “Funzione di
Controllo Interno” dell’Azienda ULSS 18 riferisce quanto segue:
Con prot. n. 109979 del 04.03.2011 il Segretario Regionale per la Sanità ha trasmesso alle Direzioni Generali
delle aziende sanitarie la relazione: “Individuazione dei processi esposti a maggior rischio amministrativo
contabile – Linee guida volte a potenziare l’efficacia del Sistema di Controllo Interno delle aziende sanitarie del
Veneto”, realizzata dalla Direzione Attività Ispettiva e di Vigilanza in attuazione delle disposizioni del Piano
annuale dell’attività ispettiva in materia sanitaria e sociale per l’anno 2010, adottato con Dgr n. 1215 del
23.03.2010;
La Regione Veneto ha pertanto individuato n. 40 processi a rischio amministrativo contabile, assegnando, tra gli
altri, all’Azienda Ulss 18 i seguenti:
“Gestione della mobilità sanitaria passiva” con nota regionale n. 499298 del 05.11.2012
“Prestazioni di ricovero in regime SSN” con nota regionale n. 339319 del 08.08.2014
Per quanto riguarda il processo “Gestione della mobilità sanitaria passiva” si precisa che lo stesso, nell’ambito
delle attività previste dalla Regione Veneto, è stato studiato ed analizzato, per la prima volta, dal punto di vista
amministrativo contabile, attraverso l’attivazione e predisposizione di un percorso formativo regionale per il
personale di questa azienda, come indicato nella nota della Regione Veneto n. 487737 del 29.10.2012 e che ha
prodotto i seguenti documenti:
1) procedura del processo (REV_00)
2) matrice dei rischi
3) matrice di interpretazione dei rischi
4) azioni di miglioramento e piani di contenimento
In seguito, con relazione del 22.10.2014 da parte della Regione Veneto sullo stato d’avanzamento dei processi, è
stata rilevata la necessità di effettuare la completa revisione di tutti i processi analizzati, nonché la stesura di
nuove procedure, per cui, come indicato in maniera dettagliata sul Pano annuale 2014-2015 e triennale
2014/2016, approvato con Decreto del Direttore Generale n. 647 del 22.10.2014 avente per oggetto:
Approvazione del “piano di sviluppo del sistema di controllo interno – Triennio 2014/2016 – Piano annuale
2014” e del “Monitoraggio dello stato d’avanzamento degli obiettivi 2013 del piano di settore”, la Funzione di
Controllo Interno ha provveduto a convocare il gruppo di lavoro, che, per il processo “Gestione della mobilità
sanitaria passiva”, ha coinvolto le seguenti figure:
1) Dott.ssa P. Melina (owner del processo)
2) Dott.ssa S. Carretta (personale operante nel processo)
3) Dott.ssa G. Zanirato (personale operante nel processo)
4) Sig. A.P. Ferrarese (personale operante nel processo)
5) Ing. G. Galuppi (Funzione di Controllo Interno)
Il gruppo di lavoro pertanto con il supporto della Funzione di Controllo Interno, ha riscritto ed integrato la
procedura (Rev_01 allegato 1 del presente atto) che è stata trasmessa dal Direttore della UOC Controllo di
Gestione (con nota prot. n. 37818 del 24.06.2015 dall’UOC Controllo di Gestione), completandola di tutti i
riferimenti normativi ed evidenziando tutti i controlli (compresi quelli avviati a seguito della prima analisi dei
rischi).
Decreto n. 870
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Alla luce del maggior dettaglio della procedura, il personale operativo nel processo ha rivalutato la matrice dei
rischi, ritenendo di attribuire agli stessi un peso nettamente inferiore rispetto alla prima analisi, questo ha fatto sì
che nessun rischio fosse ritenuto particolarmente rilevante, pertanto non è stato impostato nessun nuovo piano di
contenimento dei rischi, né nessuna azione di miglioramento dell’attività.
Per quanto riguarda il processo “Prestazioni di ricovero in regime SSN”, seguendo le indicazioni della Regione
Veneto, è stata effettuata l’analisi del rischio amministrativo contabile, dal gruppo di lavoro composto da:
1) Dott. P. De Pieri (owner del processo)
2) Dott.ssa M. Gementi (personale operante nel processo)
3) Dott.ssa A. Frigato (personale operante nel processo)
4) Dott.ssa C. Grisotto (personale operante nel processo)
5) Ing. G. Galuppi (Funzione di Controllo Interno)
e sono stati prodotti i seguenti documenti:
1) Procedura Rev_00 (Allegato 2 del presente atto)
2) Azione di Miglioramento
3) Matrice dei rischi
4) Matrice di interpretazione dei rischi
5) Piano di contenimento di uno dei rischi prioritari
Inoltre, per rispondere alle osservazioni della Regione Veneto, di cui alla sopra citata relazione, e per rispettare il
Piano annuale 2014-2015, la Funzione di Controllo Interno, con nota n. 39327/I.31 del 01/07/2015, ha fatto
partire l’analisi di altri processi. Di questi, rispetto ai quali hanno avuto inizio le attività di studio e
approfondimento, solo i seguenti hanno concluso l’analisi e sono, quindi, pervenuti alla redazione delle relative
procedure:
“Attività di vaccinazione”
“Attività di medicina legale in forma collegiale”
“Consulenze/vendita di prestazioni esterne in regime di LP”
“Attività specialistica in regime di LP”
Per ognuno di questi processi sono stati elaborati i seguenti documenti:
1) Procedura Rev_00
2) Azione di Miglioramento
3) Matrice dei rischi
4) Matrice di interpretazione dei rischi
5) Piano di contenimento di uno dei rischi prioritari
In relazione a quanto sopra rappresentato si ritiene di dover formalizzare l’approvazione delle seguenti procedure:
“Gestione della mobilità sanitaria passiva”
“Prestazioni di ricovero in regime SSN”
“Attività di vaccinazione”
“Attività di medicina legale in forma collegiale”
“Consulenze/vendita di prestazioni esterne in regime di LP”
“Attività specialistica in regime di LP”
Decreto n. 870
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del 29/12/2015
IL DIRETTORE GENERALE
Preso atto che il Direttore UOC Affari Generali e Legali in qualità di coordinatore della “Funzione Controllo
Interno” dell’Azienda ULSS 18, competente dell’istruzione dell’argomento in questione, ha attestato l’avvenuta
regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la legislazione regionale statale;
Acquisiti i pareti favorevoli del Direttore Amministrativo, del Direttore Sanitario, ai sensi dell’art. 3 del D.Lgs.
n.502/92 e s.m.i. e del Direttore dei Servizi Sociali e della Funzione Territoriale art. 16 L.R. 56/94 e s.m.i.;
Viste le leggi regionali n. 55/94 e n. 56/94;
Visto l’articolo 3, comma 6, del D.Lgs. n. 502/1992 e successive modificazioni e integrazioni;
DECRETA
di approvare gli allegati documenti, che si dichiarano quale parte integrante e sostanziale del presente
provvedimento, che consistono nelle procedure descrittive dei processi citati:
Allegato 1
Allegato 2
Allegato 3
Allegato 4
Allegato 5
Allegato 6
“Gestione della mobilità sanitaria passiva”
“Prestazioni di ricovero in regime SSN”
“Attività di vaccinazione”
“Attività di medicina legale in forma collegiale”
“Consulenze/vendita di prestazioni esterne in regime di LP”
“Attività specialistica in regime di LP”
Responsabile del Procedimento: Dott.ssa P. Davì
*****
Pareri favorevoli in quanto di competenza:
IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO
Dott. Silvano Favaretto
IL DIRETTORE SANITARIO
f.f. Dott. Paolo De Pieri
Decreto n. 870
del 29/12/2015
Pag. 5
IL DIRETTORE DEI SERVIZI SOCIALI
E DELLA FUNZIONE TERRITORIALE
Dott.ssa Manuela Baccarin
Il DIRETTORE GENERALE
Dott. Arturo Orsini
Decreto n. 870
Pag. 6
del 29/12/2015
Il presente atto, eseguibile dalla data di adozione:
- è soggetto a controllo
_ ;
- non è soggetto a controllo X
Rovigo, 30/12/2015
Il Direttore UOC Affari Generali e Legali
Dr.ssa Patrizia Davì
Attestazione di pubblicazione
Copia del presente atto è pubblicata all’Albo on line dell’Azienda per 15 giorni consecutivi da oggi.
Rovigo, 30/12/2015
Il Direttore UOC Affari Generali e Legali
Dr.ssa Patrizia Davi’
Copia del presente atto viene inviata in data odierna al Collegio Sindacale ( ex art. 10, comma 5, L.R. 56 del 14.9.94)
Rovigo, 30/12/2015
Il Direttore UOC Affari Generali e Legali
Dr.ssa Patrizia Davi’
Copia conforme all’originale, per uso amministrativo
Rovigo,
Il Direttore UOC Affari Generali e Legali
Da distribuire a:
DIRETTORE GENERALE
_
UOC INFORMATICA E INNOVAZIONE
_
UOS SERV. OSPED. PER LE PROFESSIONI SANIT. _
DIRETTORE AMMINISTRATIVO
_
UOC SERV. TECNICO
_
DIP. SALUTE MENTALE
_
DIRETTORE SANITARIO
_
UOC ACQUIS. E GEST. BENI E SERV IZI _
UOSD ATTIVITA’ SPECIALITICHE AMBULAT.
_
DIRETTORE DEI SERV. SOCIALI
_
UOC DIREZIONE AMM.VA OSPEDAL.
_
__________________________________
_
COLLEGIO DI DIREZIONE
_
COMUNIC.E RAPPORTI CON I CITT.
_
_____________________________
_
UOC DIREZIONE FUNZIONE OSPED.
_
UOC FARMACIA TERRITORIALE
_
_____________________________
_
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
_
UOC FARMACIA OSPEDALIERA
_
UOC DISTRETTO SOCIO-SANITARIO
_
_____________________________
_
UOSD PROGRAMMAZIONE TERRIT.
_
UOC GESTIONE RISORSE UMANE
_
UOS MEDICO COMPETENTE
_
UOS CONOSCENZA E FORMAZIONE
_
UOC SERV. PER LE DIPENDENZE
_
UOC AFFARI GENERALI E LEGALI
_
UOC CONTROLLO DI GESTIONE
_
UOC BILANCIO PROGRAMM. FINANZ.
_
UOC ORGAN.SERV.OSPED. E QUALITA’ _
UOC GEST. RISORSE IN CONVENZIONI _
UOS SERV. PREV. E PROTEZIONE
_
ALLEGATO 1
GESTIONE DELLA MOBILITA’
SANITARIA PASSIVA
Rovigo, 09/11/2015
UOC Controllo di Gestione
Processo aziendale
GESTIONE DELLA
MOBILITÀ SANITARIA PASSIVA
Gruppo di lavoro aziendale per
l’analisi del processo
Melina Paola, Carretta Simona, Zanirato Gabriella, Ferrarese Anna Paola
INDICE
PARTE I – DISPOSIZIONI GENERALI
1
Scopo
2
Descrizione e flow chart generale del processo
PARTE II – MOBILITÀ SANITARIA NAZIONALE
3
Campo di applicazione
4
Principali riferimenti normativi
5
Definizioni e abbreviazioni
6
Descrizione ed elementi distintivi della mobilità sanitaria nazionale
7
Attività di gestione della mobilità sanitaria nazionale
7.1 Acquisizione addebiti
7.1.1 Ambito intraregionale
7.1.2 Ambito extraregionale
7.2 Controlli con contestuale accettazione / contestazione addebiti
7.2.1 Ambito intraregionale
7.2.2 Errori contestabili
7.2.3 Controlli aggiuntivi
7.2.4 Ambito extraregionale
7.3 Trasmissione contestazioni alle aziende sanitarie
7.4 Acquisizione delle controdeduzioni
7.5 Produzione di report e fornitura dati
PARTE III – MOBILITÀ SANITARIA INTERNAZIONALE
8 Campo di applicazione
9 Principali riferimenti normativi
10 Definizioni e abbreviazioni
11 Descrizione ed elementi distintivi della mobilità sanitaria internazionale
12 Attività di gestione della mobilità sanitaria internazionale - Acquisizione addebiti
12.1 Controlli con contestuale accettazione o produzione contestazioni
12.2 Acquisizione controdeduzioni
12.3 Produzione report e invio fatture
Allegati alla procedura e conservati agli atti della UOC Controllo di Gestione:
n.
1a
1b
1c
1d
documento
Accordo interregionale per la compensazione della mobilità sanitaria – attività anno 2013
Tracciati flussi mobilità intraregionale – anno 2013
Manuale operativo processo di mobilità passiva
Documento descrittivo del controllo aggiuntivo del file F in mobilità passiva
1
Rovigo, 09/11/2015
UOC Controllo di Gestione
PARTE I
Disposizioni generali
1.
Scopo
La presente procedura descrive il processo di gestione degli addebiti di mobilità sanitaria passiva nazionale (intra regionale ed
extra regionale) ed internazionale, analizzandone la correttezza in termini di appropriatezza, di veridicità e tempestività della
corresponsione del valore economico (descrizione dei limiti del processo: dal ricevimento dei dati di addebito all’eventuale
contestazione).
2.
Descrizione e flow chart generale del processo
DESCRIZIONE GENERALE DEL PROCESSO
Finalità
Correttezza in termini di appropriatezza e di veridicità e tempestività della corresponsione del
valore economico della mobilità passiva nazionale ed internazionale da paesi dell’Unione Europea e
convenzionati: assistenza diretta.
Owner
Direttore UOC Controllo di Gestione.
ha inizio
(input)
chi fornisce
l’input
(fornitore)
mobilità
nazionale
extra regione
Regione del
richieste di
Veneto
pagamento
(addebiti)
su files secondo il
formato
regionale
mobilità
nazionale
intra regione
richieste di
pagamento
(addebiti)
su files secondo il
formato
regionale e su
cartaceo
aziende
sanitarie
(aziende
ospedaliere,
aziende
uu.ll.ss.ss. e
i.o.v.)
mobilità
internazionale
- comunicazione
e-mail;
- fatture
(applicazione
dedicata ASPE)
Regione del
Veneto
gestione
della
mobilità
sanitaria
passiva
ha termine
(output)
chi riceve l’output
(cliente)
- addebiti accettati
dalla Regione (presa
d’atto);
- reports
- direzione
aziendale
- unità operative
aziendali
- MMG e PLS
- addebiti accettati
(silenzio assenso);
storni e riaddebiti
accettati (dopo
contestazioni);
- reports
- aziende
sanitarie (aziende
ospedaliere,
aziende
uu.ll.ss.ss. e
i.o.v.);
- direzione
aziendale
- unità operative
aziendali
- MMG e PLS
fattura accettata /
fattura contestata
- Regione del
Veneto
2
Rovigo, 09/11/2015
UOC Controllo di Gestione
PROCESSO MOBILITÀ NAZIONALE
acquisizione
addebiti
controlli (che
generano
l’esito)
esportazione e
invio
contestazioni
RESPONSABILI
UOC Controllo di
Gestione
UOC Controllo di
Gestione
UOC Controllo di
Gestione
UOC Controllo di
Gestione
STRUTTURE
COINVOLTE
UOC Controllo di
Gestione
UOC Controllo di
Gestione
UOC Controllo di
Gestione
UOC Controllo di
Gestione
PROCESSO
acquisizione
controdeduzioni
PROCESSO MOBILITÀ INTERNAZIONALE
PROCESSO
acquisizione
addebiti
controlli (che
generano
l’esito)
accettazione o
contestazione
addebiti
RESPONSABILI
UOC Assistenza
Distrettuale
UOC Assistenza
Distrettuale
UOC Assistenza
Distrettuale
UOC Gestione
Risorse in
Convenzione
UOC Assistenza
Distrettuale
UOC Gestione
Risorse in
Convenzione
UOC Assistenza
Distrettuale
UOC Gestione
Risorse in
Convenzione
UOC Assistenza
Distrettuale
STRUTTURE
COINVOLTE
3
Rovigo, 09/11/2015
UOC Controllo di Gestione
FLOW CHART DELLA MOBILITÀ SANITARIA PASSIVA
Nel proseguo del presente documento, la procedura di gestione della mobilità passiva viene distinta in:
- nazionale;
- internazionale;
al fine di rendere maggiormente comprensibile i rispettivi contenuti.
4
Rovigo, 09/11/2015
UOC Controllo di Gestione
PARTE II
Mobilità sanitaria nazionale
3.
Campo di applicazione
Il finanziamento del servizio sanitario regionale è basato su un modello di assegnazione delle risorse finanziarie ai fini
dell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza, che prevede l’attribuzione alle aziende sanitarie locali del finanziamento per
quota capitaria per ciascun cittadino residente nell’ambito territoriale di competenza.
Si pone, conseguentemente, la necessità di valorizzare e di compensare i costi sostenuti per prestazioni erogate dalle unità
locali socio sanitarie a cittadini non residenti nell’ambito territoriale di competenza, nonché di remunerare i costi sostenuti dalle
aziende ospedaliere e dall’istituto oncologico veneto, privi di ambiti territoriali di competenza.
La mobilità sanitaria nazionale rappresenta il flusso migratorio degli utenti di un’azienda sanitaria locale che, così come
disciplinato nel decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e sue modificazioni ed integrazioni, ricevono prestazioni sanitarie
in un’altra azienda sanitaria diversa da quella di affiliazione. La mobilità sanitaria rappresenta, quindi, un diritto dei cittadini che
possono rivolgersi a qualsiasi struttura, senza vincoli territoriali, per cercare una risposta ai propri bisogni.
Essa può essere distinta in:
1.
2.
3.
4.
mobilità sanitaria attiva intraregionale, nella fattispecie in cui le prestazioni sono erogate dalle strutture di un’azienda
sanitaria a favore di utenti residenti in comuni veneti non appartenenti all’ambito territoriale di competenza dell’azienda
erogante la prestazione;
mobilità sanitaria attiva extraregionale, quando le prestazioni sono erogate dalle strutture di un’azienda sanitaria a favore
di utenti residenti in altre regioni italiane;
mobilità sanitaria passiva intraregionale, nella fattispecie in cui le prestazioni sono erogate da aziende sanitarie della
Regione del Veneto diverse da quella di residenza dell’utente;
mobilità sanitaria passiva extraregionale, quando le prestazioni sono erogate da aziende sanitarie appartenenti ad una
regione diversa da quella di residenza dell’utente.
Rispetto alle fattispecie innanzi elencate, si precisa che nel presente documento è oggetto di analisi la mobilità sanitaria
passiva di cui ai punti 3) e 4).
Le prestazioni sanitarie erogate mediante l’istituto della mobilità e che rientrano nel rispettivo flusso di trasmissione sono
riferite alle seguenti attività:
A
B
C
D
E
F
G
M
N
S
ricoveri ordinari e day hospital/day surgery
medicina di base
specialistica ambulatoriale
farmaceutica
cure termali
somministrazione diretta farmaci
trasporti in elisoccorso, ambulanza e idroambulanza
riabilitazione età evolutiva (solo in ambito intraregionale)
riabilitazione età adulta (solo in ambito intraregionale)
hospice (solo in ambito intraregionale)
Le attività dalla “A” alla “G” vengono gestite, principalmente, tramite scambio di file informatici strutturati secondo regole e
tracciati precisamente definiti e comunicati alle aziende sanitarie venete dalla Regione del Veneto.
Le attività “M”, “N” ed “S”, invece, non sono vincolate da un tracciato record specifico e vengono gestite in modo autonomo da
ciascuna azienda. Per questo possono essere trasmesse tramite documentazione cartacea via posta ordinaria o salvati anch’essi
nella intranet regionale su file in pdf, excel, word, txt.
5
Rovigo, 09/11/2015
UOC Controllo di Gestione
4.
5.
Principali riferimenti normativi
Data
24/08/2010
48
Num.
Fonte
D.G.R.
06.09.2011
1411
D.G.R.
08.11.2011
1805
D.G.R.
20.03.2012
437
D.G.R.
21/06/2011
859
D.G.R.
24/06/2013
268188
Nota
regionale
31/03/2014
135267
Nota
regionale
06/06/2014
Nota
Commissione
Salute
n.
244669
Accordo
Oggetto
Aggiornamento della disciplina del flusso informativo “Scheda di
dimissione ospedaliera” e dei tracciati record
Oneri dei servizi di soccorso e trasporto sanitario. Modifica alla circolare
n. 12 del 4.5.1999 di cui alle deliberazioni della Giunta Regionale n.
1490 del 4.5.1999 e n. 1527 del 15.6.2001
Aggiornamento delle tariffe e delle regole del sistema di remunerazione
delle prestazioni di assistenza ospedaliera erogate nelle strutture
pubbliche e private accreditate.
Aggiornamento delle tariffe e delle regole del sistema di remunerazione
delle prestazioni di assistenza ospedaliera erogate nelle strutture
pubbliche e private accreditate: modifica della DGR n. 1805 del
8.11.2011
Aggiornamento del Nomenclatore Tariffario Regionale delle prestazioni
di specialistica ambulatoriale e utilizzo di diverso regime erogativo.
Mobilità sanitaria intraregionale – nuovi tracciati flussi B, C, D, E, F, G, H,
anno 2013
Mobilità sanitaria intraregionale: modifica frequenza di trasmissione
per il flusso F (da trimestrale a mensile) e variazione tracciato modello
“H1”
Accordo interregionale per la compensazione della mobilità sanitaria –
attività anno 2013
Definizioni e abbreviazioni
MS
AO
AU
IOV
AS
SSN
LEA
mobilità sanitaria
aziende ospedaliere
aziende unità locali socio sanitarie
Istituto Oncologico Veneto (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico)
aziende sanitarie (aziende ospedaliere, unità locali socio sanitarie e Istituto Oncologico Veneto)
servizio sanitario nazionale
livelli essenziali di assistenza
6
Rovigo, 09/11/2015
UOC Controllo di Gestione
6.
Descrizione ed elementi distintivi della mobilità sanitaria nazionale passiva
•
Numero di persone coinvolte: 2 personale amministrativo appartenente alla UOC Controllo di Gestione dove l’intero
processo viene gestito;
•
FTE: 1,2 collaboratore amministrativo professionale;
•
volumi di attività generati:
−
−
n. 4 cicli del ripetersi del processo mobilità intraregionale/anno;
n. 1 ciclo del processo di mobilità extraregionale/anno;
−
addebiti intraregionali ricevuti – competenza anno 2014:
VOLUMI DI ATTIVITA' *
FLUSSO A_RICOVERI
FLUSSO B_MEDICINA
FLUSSO C_SPECIALISTICA
FLUSSO D_FARMACEUTICA
FLUSSO E_TERMALI
FLUSSO F_SOMMINISTRAZIONE FARMACI
FLUSSO G_TRASPORTI
FLUSSO S_HOSPICE
−
5.044
880
232.765
81.107
40.673
277.903
671
0
639.043
VOLUMI DI COSTI
€ 19.686.845
€ 36.669
€ 6.146.079
€ 615.712
€ 340.569
€ 3.364.758
€ 72.205
0
€ 30.262.837
addebiti extraregionali ricevuti – competenza anno 2013 (a tutt’oggi non ancora disponibili gli addebiti di competenza
dell’anno 2014):
VOLUMI DI ATTIVITA' *
FLUSSO A_RICOVERI
FLUSSO B_MEDICINA
FLUSSO C_SPECIALISTICA
FLUSSO D_FARMACEUTICA
FLUSSO E_TERMALI
FLUSSO F_SOMMINISTRAZIONE FARMACI
FLUSSO G_TRASPORTI
3.714
1.481
129.957
6.675
17.249
239.949
596
399.621
VOLUMI DI COSTI
€ 13.121.639
€ 67.615
€ 2.530.462
€ 54.133
€ 110.714
€ 1.135.433
€ 174.920
€ 17.194.916
7
Rovigo, 09/11/2015
UOC Controllo di Gestione
−
contestazioni prodotte su addebiti ricevuti (solo intraregione in quanto le contestazioni sugli addebiti interregionali
vengono elaborate direttamente dalla regione veneto) competenza anno 2014:
VOLUMI DI ATTIVITA' *
FLUSSO A_RICOVERI
FLUSSO B_MEDICINA
FLUSSO C_SPECIALISTICA
FLUSSO D_FARMACEUTICA
FLUSSO E_TERMALI
FLUSSO F_SOMMINISTRAZIONE FARMACI
FLUSSO G_TRASPORTI
FLUSSO S_HOSPICE
VOLUMI DI COSTI
165
303
18.057
7.250
1.062
34.429
108
569.459
€13.935
€223.774
€51.972
€ 8.226
€ 869.348
€ 8.771
61.374
€ 1.745.484
*il volume di attività per il flusso A_Ricoveri è rappresentato dal numero di dimessi,
per il flusso B_Medicina dal numero dei mesi di assistenza,
per i flussi C_Specialistica ed E_Termali dal numero di prestazioni ricevute,
per i flussi D_Farmaceutica e F_Sommfarmaci dal numero di erogazioni di farmaci,
per il flusso G_Trasporti dal numero di viaggi.
•
•
7.
tempi del processo: esempio entro il 30 aprile ricevimento 1° trimestre (INPUT), contestazioni entro il 31 luglio e
controdeduzioni entro il 31 gennaio anno successivo (trattasi sempre di mobilità intraregionale); termine del processo 22
mesi.
manuale operativo del processo di mobilità passiva: all’interno della UOC Controllo di Gestione è stato predisposto un
documento che descrive dettagliatamente tutte le fasi operative del processo di gestione della mobilità passiva (vedi
Allegato 1c).
Attività di gestione della mobilità sanitaria nazionale
Il processo è l’insieme delle attività, generalmente eseguite da diverse funzioni aziendali, la cui combinazione permette di
ottenere gli output rilevanti per la performance dell’azienda.
Pertanto, l’analisi del processo ha per obiettivi:
- identificare le attività ed i controlli associati;
- impostare le azioni di miglioramento per aumentare l’efficacia e l’efficienza delle attività;
- identificare e quantificare i rischi associati alle attività;
- sviluppare i piani di contenimento per la riduzione dei rischi;
- monitorare i piani di miglioramento delle attività e di contenimento dei rischi;
- rivalutare periodicamente le attività, i controlli, i rischi ed i rispettivi piani.
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Rovigo, 09/11/2015
UOC Controllo di Gestione
7.1
Acquisizione addebiti
7.1.1 – AMBITO INTRAREGIONALE
L’acquisizione dei dati, fatte salve eccezioni dovute a casi particolari, avviene con cadenza trimestrale.
Le aziende sanitarie venete depositano nella extranet regionale, all’interno della cartella dell’azienda debitrice, i file compressi
contenenti i dati di addebito riferiti alle attività “A_Ricoveri”, “B_Medicina”, “C_Specialistica”, “D_Farmaceutica”, “E_Termali”,
“F_Somministrazione Farmaci”, “G_Trasporti” ed “S_Hospice”, ivi compreso il cosiddetto file “R”, che contiene i dati riepilogativi
di tutte le attività dalla “A” alla “S” (comprese le attività di riabilitazione età evolutiva “M” ed età adulta “N” per ciascuna delle
quali a tutt’oggi non esiste un tracciato record di scambio dei dati di addebito in mobilità).
Un operatore dell’ufficio mobilità sanitaria accede alla intranet regionale attraverso l’indirizzo https://www.websanita.intra.rve
servizi-> “gestione dei flussi sanitari”-> “flussi tra aziende sanitarie”. Con utente e password l’operatore può accedere alla cartella della
sua azienda e scaricare i file trasmessi. I file di compensazione sanitaria sono nominati secondo la formula “Azienda di addebito”
– “trimestre di invio” – “anno di invio”- “T” . Ad esempio nella cartella intranet dell’Ulss 1 troveremo il file 101312T.zip .
L’operatore salva i file in I:\Importa\Intra e li decomprime.
L’operatore crea un elenco (check list) di tutte le aziende ulss, aziende ospedaliere e dello IOV poi appone un visto per ogni
azienda della quale si è scaricato il file di mobilità.
I file di addebito vengono importati nel software EasyMob attraverso la procedura di importazione guidata: Dati->Importa
(Selezionare anno e trimestre) ->Esegui importazione
L’operatore appone un visto nella check list precedente per assicurarsi di importare tutti i file di mobilità. Alla conclusione
dell’importazione la check list viene gettata.
Se i file di addebito da caricare hanno un tracciato record scorretto o vi è un disallineamento tra le chiavi dei record dei file
anagrafici e quelle dei record dei file con i dati sensibili (per le attività che prevedono questa suddivisione), la fase di
importazione non va a buon fine e viene fatta una segnalazione di errore a video. Un operatore controlla la natura della
segnalazione. Se la predetta segnalazione riguarda semplicemente il mancato ordinamento delle chiavi dei record dei dati
anagrafici e di quelle dei dati sensibili, provvede ad eseguire d’ufficio tale operazione di ordinamento e a ripetere l’azione di
importazione. Qualora, invece, l’errore è di natura diversa l’operatore dell’azienda debitrice segnala il problema telefonicamente o via mail – all’azienda addebitante richiedendo la sostituzione dei dati interessati previa opportuna
correzione.
Diversamente rispetto a quanto sopra riportato, l’importazione viene eseguita con esito positivo nel caso in cui i file da
importare hanno tracciato corretto e non presentano errori di disallineamento.
Un operatore dell’ufficio mobilità sanitaria riceve dall’ufficio protocollo la documentazione cartacea trasmessa dalle aziende
sanitarie (modello “I”).
Gli importi riportati nel prospetto riepilogativo (modello “I”), allegato alla suddetta documentazione e riferito a tutte le
attività oggetto di addebito, dalla “A” alla “S”, vengono confrontati la tabella “Riepilogazione Contabile” di EasyMob,
riepilogo del numero di record importati e del relativo importo totale per posizione contabile.
Per quanto riguarda le attività “M” ed “N”, l’operatore inserisce nel database di mobilità i totali in termini di numero di record,
quantità di prestazioni, posizione contabile e importo totale ricavandoli dal modello “I”. Terminata questa operazione di
inserimento dati, appone un visto in corrispondenza delle attività “M” ed “N” a indicazione di caricamento avvenuto. La relativa
documentazione cartacea, trasmessa dalle aziende sanitarie assieme all’eventuale documentazione attinente alle predette
attività “M” ed “N”, perviene mediante posta ordinaria.
In caso di non coincidenza l’operatore segnala – telefonicamente o via mail - alla azienda addebitante tale discrepanza
richiedendo la ritrasmissione corretta dei dati interessati. Contestualmente, riporta nel modello “I” una breve descrizione
della segnalazione avvenuta, della data di effettuazione della segnalazione e dell’eventuale risposta ricevuta dall’azienda
addebitante.
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Rovigo, 09/11/2015
UOC Controllo di Gestione
In caso di coincidenza, l’operatore appone un visto nel prospetto cartaceo relativo al modello “I” e archivia l’intera
documentazione ricevuta nella cartellina riferita all’azienda addebitante per l’anno di riferimento.
Esclusivamente per esigenze legate alla quadratura economica dei dati l’operatore importa in un database di access
appositamente creato i file relativi al modello “I” ricevuto da ciascuna azienda Ulss e verifica il loro allineamento con i dati
contenuti nei file di addebito.
Le scadenze previste per l’invio degli addebiti sono le seguenti:
− entro il 30 aprile: i dati del primo trimestre;
− entro il 31 luglio: i dati del secondo trimestre;
− entro il 31 ottobre: i dati del terzo trimestre;
− entro il 28 febbraio dell’anno successivo: i dati del quarto trimestre.
7.1.2 – AMBITO EXTRAREGIONALE
L’acquisizione dei dati provenienti dalle regioni addebitanti viene svolta dalla Regione del Veneto con cadenza annuale, che
provvede, dopo aver effettuato l’elaborazione ed il controllo degli stessi, alla relativa trasmissione alle unità locali socio
sanitarie. Il predetto invio avviene, solitamente, nel periodo luglio-agosto dell’anno successivo a quello di riferimento.
I dati vengono comunicati dalla Regione Veneto a solo scopo informativo e contabile, in quanto le A.U. hanno la sola facoltà di
recepire quanto comunicato.
La Regione Veneto deposita nella extranet regionale, nella cartella dell’azienda interessata, i file compressi contenenti i dati di
addebito riferiti alle attività dalla “A” alla “G” e comunica tramite e-mail la disponibilità dei dati.
Un operatore dell’ufficio mobilità sanitaria scarica tali file, li salva in I:\Importa\Inter e li decomprime. Detti file vengono importati
nel database della mobilità sanitaria tramite la specifica procedura software e vengono utilizzati, successivamente, per
l’eventuale produzione di report statistici a richiesta.
7.2
Controlli con contestuale accettazione / contestazione addebiti
7.2.1 – AMBITO INTRAREGIONALE
Con riferimento alle attività addebitate su supporto cartaceo (M, ed N), un operatore dell’ufficio mobilità controlla la
regolarità e la correttezza dei dati anagrafici degli utenti (pazienti) addebitati e la correttezza degli importi addebitati.
Nel rispetto del regolamento vigente, qualora non vi siano contestazioni da sollevare per queste attività, avviene la tacita
accettazione dell’addebito.
Per le attività addebitate su file, un operatore dell’ufficio mobilità sanitaria esegue la fase di controllo tramite la stessa
procedura “EasyMob” utilizzata per l’acquisizione degli addebiti. Prima di attivare i controlli si deve procedere
all’aggiornamento dell’anagrafe assistiti e al ricalcolo dei DRG
Per quanto riguarda l’aggiornamento della suddetta anagrafe, l’operatore carica mensilmente in Easymob il file, denominato
“ASSISTITI_IT_EASYAAAAMM.TXT” (dove AAAA sta per anno e MM il mese), viene predisposto dal servizio informatica
dell’Azienda dopo averlo ricevuto a sua volta dalla ditta incaricata dalla Regione Veneto alla sua gestione (Engineering).
Dopo l’aggiornamento dell’anagrafe si procede al calcolo dei DRG. Ci si connette, con connessione remota, al server I e si lancia
il programma 3M. Sempre da connessione remota si apre il programma EasyMob, si clicca su Dati -> passiva-> ricoveri -> e si
esegue doppio click sopra l’icona gialla ESEGUI GROUPER che procede al calcolo dei DRG. Sempre da remoto si procedere
all’attivazione dei controlli del file dei ricoveri, andando su
Dati -> controlla (selezionare anno, trimestre e archivio ‘Ricoveri’)-> Passive -> Intraregionali ->controlli standard-> Esegui controllo.
L’operatore verifica se il calcolo del DRG è andato a buon fine controllando che le variabili DRGRIC e IMPRIC siano valorizzate.
Se il programma 3M ha funzionato, l’operatore può uscire dai programmi e chiudere la connessione con il server. Se le variabili
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Rovigo, 09/11/2015
UOC Controllo di Gestione
DRGRIC e IMPRIC non sono state calcolate, l’operatore contatta il CED per il supporto tecnico. Conclusi i controlli dei Ricoveri,
si procede con l’attivazione dei controlli per gli altri archivi.
Cliccando su di una apposita icona viene avviata l’elaborazione che effettua i controlli, nel rispetto di quanto disciplinato nel
decreto del dirigente regionale n. 48 del 24 agosto 2010 (per quanto riguarda l’attività “A”) e nel documento allegato alla
nota regionale n. 268188 del 24/06/2013 (per quanto concerne le attività “B”, “C”, “D”, “E”, “F”, “G” ed “S”).
I controlli da eseguire e, conseguentemente, le tipologie di errore da contestare sono precisamente elencati e codificati nei due
documenti sopra citati, e sintetizzati di seguito:
7.2.2 – ERRORI CONTESTABILI
RICOVERI (FLUSSO A)
SI VEDA D.G.R N. 48 DEL 24/08/2010 AGGIORNAMENTO DELLA DISCIPLINA DEL FLUSSO INFORMATIVO “SCHEDA DI DIMISSIONE
OSPEDALIERA” E DEI TRACCIATI RECORD
FLUSSI B, C, D, E, F, G E S
SI VEDA ALLEGATO “REVISIONE TRACCIATI FLUSSI B-C-D-E-F-G E NUOVO TRACCIATO FLUSSO S HOSPICE MOBILITA’ INTRAREGIONALE ANNO 2013”
°°°°°°°°°°°
Nel caso in cui vengano rilevate irregolarità nei dati addebitati, la procedura produce automaticamente i record di
contestazione, duplicando il record addebitato e creando la posizione contabile 5 con la segnalazione degli errori.
Vengono analizzati i record con posizione contabile 5, per essere certi dell’oggettività dell’errore segnalato.
Alla conclusione dei controlli si procedere alla riepilogazione contabile: Dati ->Riepiloga. Con questo comando si apre una
finestra denominata “Riepilogazione contabile”, si clicca su Passiva-> Intraregionale-> Contestazioni-> Esegui riepilogazione.
7.2.3 – CONTROLLI AGGIUNTIVI
Contestualmente allo svolgimento di tutte le singole elaborazioni, l’operatore ne annota in un apposito “Registro attività” i
dettagli (ad esempio: numero record importati, errori rilevati, descrizione delle soluzioni adottate per la risoluzione di detti
errori, data delle elaborazioni, ecc…).
Nell’ambito della UOC Controllo di Gestione, soltanto per il flusso F_Somministrazione Diretta Farmaci ed esclusivamente per
la mobilità passiva intraregionale, è stato introdotto un controllo aggiuntivo rispetto a quanto previsto dalla normativa in
vigore ed appena descritto. Periodicamente gli addebiti di mobilità passiva ricevuti dalle altre Aziende Ulss del Veneto
vengono estrapolati in un file costruito appositamente per la sua trasmissione al Direttore della UOC Farmacia Ospedaliera il
quale effettua un controllo anche sull’appropriatezza prescrittiva e restituisce alla UOC Controllo di Gestione le sue
osservazioni da tradurre in formali contestazioni alle Aziende addebitanti. Questo processo è sintetizzato nel documento di
cui all’Allegato 1d.
In occasione di ogni aggiornamento del software EasyMob si procede ad effettuare, inoltre, un “test” sullo stesso; viene
costruito (per ogni flusso che si intende indagare) un file contenente alcuni record errati e si procede al suo caricamento nella
procedura Easymob; successivamente si lanciano i controlli standard al fine di verificare che il software rilevi correttamente
tutti gli errori “fittizi”. Dopo l’effettuazione del “test” si procede alla cancellazione dagli archivi del programma Easymob dei
record errati. Nell’ipotesi in cui il software non superi il “test” si inoltra una segnalazione formale alla ditta ITeasy fornitrice
del programma.
7.2.4 – AMBITO EXTRAREGIONALE
In questo ambito non viene eseguito alcun controllo. I dati vengono comunicati dalla Regione del Veneto a scopo informativo e
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Rovigo, 09/11/2015
UOC Controllo di Gestione
contabile e le aziende sanitarie hanno la sola facoltà di prendere atto di quanto trasmesso. I dati ricevuti vengono utilizzati per
fornire report o file alla direzione generale o alle unità operative interne dell’azienda, utilizzabili a fini statistici e programmatici.
7.3
Trasmissione contestazioni alle aziende sanitarie
Quando l’azione di controllo è ultimata, un operatore dell’ufficio mobilità sanitaria provvede ad esportare i record di
contestazione:
dal software EasyMob si clicca su Dati ->esporta (selezionare anno e trimestre) -> Esegui esportazione
Questa operazione salva i file nel server I, nella directory I:\Esporta\Intra e all’interno di ciascuna cartella relativa all’azienda ulss
che presenta record di contestazione. I file di contestazione sanitaria sono nominati secondo la formula “C” “Azienda che
procede alla contestazione” – “trimestre di invio” – “anno di invio” – “Modello”. Ad esempio nella cartella dell’Ulss 1 troveremo
il file C108212C.txt per le contestazioni della specialistica. L’operatore procede poi a comprimerli in un unico file denominato
con “C” “Azienda che procede alla contestazione” – “trimestre di invio” – “anno di invio” – “T” e ad immetterli nella rete intranet
regionale all’interno della cartella dell’azienda sanitaria addebitante. Come in precedenza, si accede alla intranet attraverso
l’indirizzo https://www.websanita.intra.rve servizi-> gestione dei flussi sanitari-> flussi tra aziende sanitarie.
L’immissione delle contestazioni nell’intranet viene comunicata all’azienda interessata con una lettera protocollata con allegato
un prospetto riepilogativo che riporta, per ogni attività, il numero di record, il numero delle prestazioni e il corrispondente
importo contestati. Per le attività addebitate su supporto cartaceo (M, ed N) le contestazioni vengono evidenziate nella lettera
sopra citata. La lettera e il prospetto cartacei vengono trasmessi per posta ordinaria alle altre aziende.
Le scadenze previste per l’invio delle contestazioni sono le seguenti:
entro il 31 luglio per gli addebiti del primo trimestre;
entro il 31 ottobre per gli addebiti del secondo trimestre;
entro il 28 febbraio dell’anno successivo per gli addebiti del terzo trimestre;
entro il 30 aprile dell’anno successivo per gli addebiti del quarto trimestre.
7.4
Acquisizione delle controdeduzioni
Le controdeduzioni sono le risposte con le quali l’azienda addebitante comunica l’accettazione o il rifiuto delle contestazioni
sollevate da parte dell’azienda debitrice, a valere solo in ambito intraregionale.
Per le attività addebitate su supporto cartaceo (M, ed N) le controdeduzioni vengono acquisite dalle documentazione cartacee
di controdeduzione inviate dalle altre ULSS.
Per le restanti attività un operatore dell’ufficio mobilità sanitaria accede alla intranet regionale attraverso l’indirizzo
https://www.websanita.intra.rve servizi-> gestione dei flussi sanitari-> flussi tra aziende sanitarie. Con utente e password l’operatore può
accedere alla cartella della sua azienda e scaricare i file di controdeduzione trasmessi. I file di controdeduzione sono nominati
secondo la formula “D” - “Azienda addebitante” – “trimestre di invio addebito iniziale” – “anno di invio addebito iniziale”- “T” .
Ad esempio nella cartella intranet dell’Ulss 1 troveremo il file D101112T.zip .
L’operatore salva i file in l I:\Importa\Intra e li decomprime.
L’operatore crea un elenco (check list) di tutte le aziende ulss, aziende ospedaliere e dello IOV poi appone un visto per ogni
azienda della quale si è scaricato il file di controdeduzione.
I file di controdeduzione vengono importati nel software EasyMob attraverso la procedura di importazione guidata: Dati->Importa
(Selezionare anno e trimestre) -> Controdeuzioni -> Esegui importazione
L’operatore appone un visto nella check list precedente per assicurarsi di importare tutti i file di mobilità. Alla conclusione
dell’importazione la check list viene gettata.
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Rovigo, 09/11/2015
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Nel caso di accettazione della contestazione (posizioni B o C) l’azienda addebitante trasmette, contestualmente al primo
addebito utile, all’interno del file riepilogativo “I” uno o più record contenenti i dati totali degli storni (posizione contabile 4) e
degli eventuali riaddebiti (posizione contabile 3).
Per le attività addebitate su file, le controdeduzioni si concretizzano nella produzione di due distinte tipologie di record che
vengono inserite in file diversi.
Record di controdeduzione propriamente detta
In questi record viene valorizzato il campo “posizione contabile” con uno di questi codici:
A rifiuto della contestazione (conferma dell’addebito)
B accettazione contestazione con correzione dei dati contestati
C accettazione contestazione con annullamento dell’addebito
Questi record vengono inseriti in appositi file di controdeduzione e trasmessi all’Azienda contestante tramite la extranet
regionale e con cadenze che variano da Azienda ad Azienda.
L’invio di questi file di controdeduzione è accompagnato da una nota scritta alla quale viene allegato un report riepilogativo che
riassume, per ciascuna attività, il numero di record e il relativo importo delle controdeduzioni di tipo “A”, di quelle di tipo “B” e
di quelle di tipo “C”;
Record di movimentazione contabile
Questa tipologia di record viene prodotta solo nel caso di accettazione della contestazione e, quindi, in presenza di
controdeduzioni di tipo “B” e “C”.
Viene valorizzato il campo “posizione contabile” con uno dei seguenti valori:
4 storno
3 riaddebito
Questi record vengono inseriti nei normali file di addebito trimestrale insieme ai record di primo addebito.
Il principio di base prevede che:
in corrispondenza di ogni controdeduzione “B” vi sia un record di storno (“4”) ed uno di riaddebito (“3”);
in corrispondenza di ogni controdeduzione “C” vi sia un record di storno (“4”).
in corrispondenza di ogni controdeduzione “A” non vi sia alcun record di movimentazione contabile.
Quando arriva la nota cartacea da parte dell’azienda addebitante con il prospetto di riepilogo delle controdeduzioni alle
contestazioni di uno specifico trimestre (modello “I”), un operatore dell’ufficio mobilità sanitaria controlla che i dati contenuti
in tale prospetto coincidano con i dati presenti nei file di controdeduzione caricati nel database. Controlla, altresì, che tutte le
contestazioni sollevate nel trimestre interessato siano state controdedotte.
In caso di incongruenza (anche parziale), viene fatta la segnalazione – telefonicamente o via mail – all’azienda addebitante e
viene richiesta la ritrasmissione dei dati errati, previa opportuna correzione.
In caso di coincidenza dei totali l’operatore appone un visto sul riepilogo cartaceo ricevuto ed archivia la documentazione
nella cartellina della mobilità passiva relativa all’azienda addebitante.
Le disposizioni regionali, con riferimento alle controdeduzioni, definiscono le scadenze massime per l’invio delle medesime. Le
aziende, con riferimento ai record di controdeduzione propriamente detta (A, B, C) e/o ai record di movimentazione contabile (3
e 4) adottano comportamenti difformi. Alcune inviano i file di controdeduzione (A, B, C) contestualmente ai file di addebito
contenenti i corrispondenti movimenti contabili (3, 4);altre inviano prima le controdeduzioni e inseriscono i movimenti contabili
nell’addebito successivo; altre ancora inviano le controdeduzioni successivamente all’addebito nel quale hanno inserito i
movimenti contabili.
Le scadenze previste per l’invio delle controdeduzioni sono le seguenti:
13
Rovigo, 09/11/2015
UOC Controllo di Gestione
entro il 28 febbraio dell’anno successivo per gli addebiti del I trimestre (contestati entro il 31 luglio);
entro il 30 aprile dell’anno successivo per gli addebiti del II trimestre (contestati entro il 31 ottobre);
entro il 31 luglio dell’anno successivo per gli addebiti del III trimestre (contestati entro il 28 febbraio dell’anno successivo);
entro il 31 ottobre dell’anno successivo per gli addebiti del IV trimestre (contestati entro il 30 aprile dell’anno successivo).
7.5
Produzione di report e fornitura dati
I dati relativi agli addebiti importati e controllati tramite la specifica procedura software “EasyMob” vengono memorizzati nel
database Oracle “ORAMOB”.
Dopo ogni addebito trimestrale un operatore procede all’esportazione degli addebiti effettivi (posizioni contabili “1”, “2” e “3”
sottratte le posizioni contabili di storno “4” o “C”) dal gestionale in uso per la gestione della mobilità (EasyMob) ad un database
di access appositamente creato dal quale gli stessi dati (solo per i flussi ricoveri – specialistica) di addebito vengono importati
nella procedura di Controllo di Gestione “RAGES/RAGES territorio”.
I dati vengono poi elaborati e forniti, unitamente ai dati relativi alla mobilità attiva, alla direzione aziendale e ai responsabili
delle unità operative.
Inoltre, vengono effettuate elaborazioni e forniture di dati ad hoc, a fronte di specifiche richieste.
PARTE III
Mobilità sanitaria internazionale
8.
Campo di applicazione
Premesso quanto già anticipato in materia di finanziamento nell’ambito della mobilità sanitaria nazionale, si pone in evidenza
che il sistema di mobilità sanitaria internazionale nei paesi UE, SEE (Norvegia, Islanda e Liechtenstein), Svizzera e paesi
convenzionati si colloca come parte del più vasto sistema di assistenza a carico dello stato ed ha come oggetto l’assistenza
sanitaria in forma diretta garantita ad assistiti iscritti al servizio sanitario nazionale (SSN), sulla base della normativa europea
vigente e degli accordi bilaterali stipulati con alcuni stati extra-UE.
I flussi di detta mobilità internazionale sono gestiti mediante il sistema NSIS (nuovo sistema informativo sanitario) del Ministero
della Salute, mediante le applicazioni NSMI -TECAS e ASPE.
NSMI - TECAS -Trasferimenti all’estero per cure ad altissima specializzazione
Garantisce lo scambio completo e continuativo delle informazioni sulle richieste di trasferimenti all’estero per cure
programmate degli iscritti al servizio sanitario nazionale, tramite la compilazione elettronica del modello TRS.01 e del modello S2
che sostituisce il modello E112.
Questa applicazione, grazie alla recente implementazione del sistema di mobilità internazionale (NSMI), consente alle unità
locali socio sanitarie la compilazione elettronica del modello S1, che sostituisce i vecchi modelli E121, E106, E109, E120, come
previsto dalla nuova normativa europea in vigore dal 1° maggio 2010.
ASPE – Assistenza sanitaria nei Paesi Esteri
Nell’ambito del nuovo sistema di mobilità internazionale (NSMI), questo applicativo ha lo scopo di supportare la trattazione dei
rapporti economico-finanziari derivanti dall’applicazione sia degli accordi bilaterali in materia di assistenza sanitaria con Stati
Esteri convenzionati non appartenenti all’Unione Europea (ASPE-C) (Bosnia Erzegovina, Macedonia, Croazia, San Marino e
Tunisia), che delle normative che regolano la materia in ambito UE (ASPE-UE).
Il sistema consente la trasmissione della documentazione contabile, garantendo una modalità di scambio completa e sicura:
gestisce la fatturazione crediti/debiti, consentendo alle unità locali socio sanitarie sia l’inserimento dei crediti vantati nei
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Rovigo, 09/11/2015
UOC Controllo di Gestione
confronti dei Paesi Esteri, che il controllo delle corrispondenti fatture addebitate;
fornisce, inoltre, le rendicontazioni dinamiche per i saldi dare/avere per varie tipologie di assistenza.
9.
Principali riferimenti normativi
Autore
Parlamento Europeo e Consiglio
Parlamento Europeo e Consiglio
Parlamento Europeo e Consiglio
Ministero della Salute
Ministero della Salute
Ministero della Salute
Ministero della Salute
Ministero della Salute
Ministero della Salute
Ministero della Salute
Ministero della Salute
Ministero della Salute
Ministero della Salute
Titolo
regolamento (UE) N. 883/2004
regolamento (UE) N. 987/2009
regolamento (UE) N. 1231/2010
nota protocollo n. 0010437 del 11.06.2010.
Nuove decisioni e raccomandazioni della Commissione
Amministrativa da applicare dal 1°maggio 2010.
nota protocollo n. 0007672 del 29.04.2010.
Nuovi Regolamenti comunitari di sicurezza sociale.
Reg. (UE) 883/04 (Regolamento di base)
Reg. (UE) 987/09 (Regolamento di attuazione)
Principi generali e principali innovazioni
nota ministeriale protocollo DG RUERI/II/12647/n.
12647/I.3.b/I del 20.07.2010
Documenti portabili e SEDs
nota protocollo n. 0003020 del 07/02/2012
Regolamenti UE 883/2004 e 987/2009: documenti
portabili e SEDs
nota protocollo n. DGPROGS/7257/I.3.b/I del 19/03/2012
Regolamenti UE 883/2004 987/2009: applicazione alla
Svizzera.
nota protocollo DGPROGS/11841/I.3.b/I del 10/05/2012
regolamenti UE 883/2004 987/2009: applicazione agli
Stati SEE
manuale Utente ASPE – Assistenza Sanitaria per i Paesi
Esteri
Versione 1.3 del 31/07/2012
manuale Utente ASPE-UE Assistenza Sanitaria per i Paesi
Esteri dell’Unione Europea
Versione 1.3 del 31/07/2012
manuale Utente TECAS – Trasferimenti all’estero per cure
ad altissima specializzazione
Versione 1.2 del 03/11/2011
convenzioni bilaterali tra Italia e: Croazia, Tunisia, Paesi Ex
Jugolsavia, Argentina, Australia, Brasile, Principato di
Monaco, Rep. San Marino, Santa Sede (Vaticano)
Fonti web consultabili:
http://www.salute.gov.it/assistenzaSanitaria/archivioNormativaNoteAssistenzaSanitaria.jsp?lingua=italiano&menu=normativan
ota
10.
Definizioni e abbreviazioni
ASPE
ASPE-C
ASPE-UE
Extra-UE
NSIS
assistenza sanitaria per i Paesi Esteri
assistenza sanitaria nei Paesi Esteri Convenzionati
assistenza sanitaria nei Paesi Esteri dell’Unione Europea
stati in convenzione non appartenenti all’Unione Europea
nuovo sistema informativo sanitario
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Rovigo, 09/11/2015
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NSMI
nuovo sistema per la mobilità internazionale
SEE
spazio economico europeo
TECAS
trasferimenti all’estero per cure ad altissima specializzazione
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Rovigo, 09/11/2015
UOC Controllo di Gestione
11.
Descrizione ed elementi distintivi della mobilità sanitaria internazionale passiva
•
numero di persone coinvolte: 1 personale amministrativo appartenente alla UOC Assistenza Distrettuale dove viene gestito
il processo;
•
FTE: 0,10 personale amministrativo;
•
volumi di attività generati:
−
−
•
n° fatture controllate/anno inoltro = 305 (+ 6 fatture restituite perché non di competenza) anno 2013;
n° contestazioni effettuate/anno inoltro = 39 anno 2013;
volumi di costi / fatturazione:
−
−
12
valore economico complessivo/anno inoltro = Euro 100.797 + Zloty (Polonia) 30.399 + Corona ceca (Rep. Ceca) 23.873 +
Corona svedese (Svezia) 2.255 + Franco svizzero (Svizzera) 343 + kune (Croazia) 28.393. Anno inoltro 2013.
valore economico contestazioni/anno inoltro = Euro 34.695 + Kune (Croazia) 3.286. Anno inoltro 2013.
Attività di gestione della mobilità sanitaria internazionale - acquisizione addebiti
L’acquisizione dei dati non avviene con cadenza predefinita.
La Regione del Veneto informa via e-mail dell’inoltro di fatture a debito, attribuite dall'applicativo ASPE, di competenza
dell’azienda.
Dal portale web “NSIS“, l’operatore dell’ufficio assistenza internazionale accede al programma ASPE (profili ASPE-UE e ASPE-C).
Per poter accedere al programma “ASPE” è necessaria la registrazione al programma NSIS del Ministero della Salute.
La home page del sistema ASPE permette di selezionare 2 macro attività:
raccolta dati;
strumenti.
L’area “raccolta dati” è di interesse per il controllo delle fatture. Essa racchiude funzionalità che consentono la gestione della
documentazione e della contabilità relativamente ai rapporti economico-finanziari tra le regioni e le aziende sanitarie locali. Tali
funzioni sono volte alla gestione delle fatture a credito e/o debito. In questo settore è possibile gestire:
la raccolta dei dati relativi a fatture a debito trasmesse dalla regione all’azienda;
la raccolta dei dati relativi a fatture a credito provenienti dalle aziende sanitarie locali;
gli invii delle fatture dall’azienda alle regioni e la ricezione delle fatture dalle regioni;
la lavorazione delle fatture a credito e a debito;
gli eventuali documenti a corredo delle fatture.
Nell’area “raccolta dati” sono presenti, inoltre, le due sezioni: cruscotto operativo e visualizzazione carichi UE/paesi
convenzionati.
12.1
Controlli con contestuale accettazione o produzione contestazioni
Strumenti per effettuare i Controlli:
•
anagrafe sanitaria regionale, consente di visualizzare lo stato dell’assistito in tutto il territorio della regione del veneto,
questo strumento è indispensabile per accertare se l’assistito, alla data della prestazione ricevuta all’estero era in carico alla
azienda ULSS ricevente la fattura, oppure se si tratta di errata attribuzione, identificare l’azienda ULSS del Veneto da
17
Rovigo, 09/11/2015
UOC Controllo di Gestione
indicare nel campo note della fattura contestata;
• anagrafe sanitaria aziendale per attestati di diritto emessi prima dell’ 1.04.2011, consente di visualizzare se l’assistito era
titolate del modello che garantiva il diritto di accedere alle cure nel paese estero (equivalente della Team per i paesi in
convenzione);
•
Sistemats, progetto tessera sanitaria, consente di visualizzare in tutto il territorio nazionale dov’è iscritto il cittadino, utile
qualora la residenza del cittadino sia extra regione del Veneto, inoltre consente di visualizzare la data inizio e scadenza
della TEAM, infatti può accadere che il cittadino sia in possesso di TEAM con data scadenza superiore alla data scadenza
impostata in anagrafe sanitaria regionale;
•
Siatel v.2 punto fisco cooperazione informatica consultazione on line e servizi demografici, dell’agenzia delle entrate,
consente di integrare la ricerca qualora il cittadino non fosse presente negli applicativi sopraindicati;
•
Archivio cartaceo dei modelli comunitari, S1 (ex E106, E109, E120,E121) e S2 (ex E112), e modelli dei paesi in convenzione
(Bosnia Erzegovina, Macedonia, Croazia, San Marino e Tunisia) equivalenti della TEAM o S1/S2.
−
−
−
−
−
−
Il controllo effettuato su ciascuna delle fatture a debito consiste nella verifica dei seguenti ambiti:
che l’assistito sia regolarmente iscritto all’anagrafe sanitaria regionale alla data della prestazione fatturata;
che l'assistito, a cui sono state erogate le prestazioni sanitarie sulla base della TEAM da Paesi SEE, Svizzera, Danimarca e
Regno Unito, non sia cittadino extracomunitario (consultazione dell’anagrafe sanitaria regionale) solo fino ad aprile
2012;
che l'assistito, a cui sono state erogate le prestazioni sanitarie in paese in convenzione esclusa l’U.E. sia titolare
dell’attestato di diritto (consultazione dell’anagrafe sanitaria regionale >02.04.2011 ed aziendale per i casi <
01.04.2011);
che l’attestato di diritto indicato in fattura sia idoneo e valido (non scaduto) e, pertanto, copra le prestazioni fatturate
consultazione dell’archivio cartaceo;
che persistano i requisiti per cui l’attestato di diritto è stato rilasciato dall’azienda consultazione dell’archivio cartaceo;
che la fattura non sia doppia (ricerca nell’archivio cartaceo presente nell’ufficio).
Dopo la fase di controllo della fattura si procede alla sua lavorazione, che consiste nella modifica del suo “stato” iniziale (sono
concessi 90 giorni di tempo dalla comunicazione per lavorare le fatture altrimenti si considerano accettate).
Al momento della sua attribuzione all’azienda, da parte della Regione del Veneto, la fattura non ancora controllata risulta dal
sistema: “validata” o “lavorata”.
Se al termine del controllo non viene riscontrata alcuna anomalia nella fattura validata, essa viene “accettata” .
Qualora una delle fatture attribuite dalla regione risultasse essere di competenza di un’altra azienda sanitaria, si procede
all’impostazione dell’esito “errata attribuzione”, indicando, nel previsto campo “nota” della maschera, l’azienda di competenza.
Nel caso in cui si contesti per “errata attribuzione” la fattura di competenza di un’ altra unità locale socio sanitaria del Veneto, la
Regione del Veneto viene, contestualmente, informata con una e-mail affinché tale fattura possa essere correttamente
assegnata con tempestività all’azienda destinataria.
Nel caso in cui nella fattura presa in esame si riscontri un’anomalia, essa viene “contestata”. In questo caso deve essere
selezionata obbligatoriamente l’anomalia tra quelle indicate nel campo prestabilito:
mancata emissione attestato;
errato attestato di diritto;
errato periodo di validità dell’attestato di diritto;
mancata ricezione attestato controfirmato;
mancata iscrizione familiare su attestato;
mancata iscrizione titolare;
decesso titolare/familiari;
cambio residenza titolare/familiari;
fattura duplicata.
A seguito dei controlli effettuati, è obbligatorio descrivere la motivazione della contestazione della fattura e, laddove sia
necessario, si allega alla fattura la documentazione probatoria.
18
Rovigo, 09/11/2015
UOC Controllo di Gestione
Le fatture vengono stampate e, quindi, archiviate.
12.2
Acquisizione controdeduzioni
La fattura attribuita come “lavorata” è quella inizialmente contestata dall’azienda che viene rispedita dallo Stato Estero
creditore con le proprie controdeduzioni, al fine di farsi riconoscere il debito.
In presenza di una fattura “lavorata”, a seguito dei controlli sulle controdeduzioni prodotte, si possono verificare le seguenti
situazioni:
la fattura potrà essere “sanata” se si accettano le controdeduzioni dell’istituzione estera creditrice, depositate nello spazio
prestabilito della maschera “documentazione allegata”;
la fattura sarà nuovamente “contestata”, qualora le controdeduzoni dell’istituzione estera creditrice non siano ritenute
valide.
12.3
Produzione report e invio fatture
Terminata la lavorazione e la conseguente attribuzione a ciascuna fattura dell’esito finale del suo “stato”, sostanzialmente se
essa viene accettata oppure contestata o sanata o rinviata alla regione per errata attribuzione, si procede, comunque, con
l’inoltro di tutte le fattispecie di fatture innanzi citate su supporto elettronico, attraverso l’applicativo ASPE, alla Regione del
Veneto, entro i termini previsti di novanta giorni dall’avvenuto invio .
Stampa del prospetto riepilogativo dei controlli eseguiti di ciascun inoltro.
19
ALLEGATO 2
PRESTAZIONI DI RICOVERO
IN REGIME SSN
Processo aziendale
PRESTAZIONI DI RICOVERO IN SSN
Rev_00_dicembre_2015
Gestire in modo unitario i ricoveri ospedalieri regime di
SSN (ordinari e diurni / programmati e urgenti)
effettuati dai due ospedali aziendali (Rovigo e Trecenta),
integrando tutte le attività svolte dalle unità operative
assistenziali e tecnico-amministrative.
Scopo del
processo
Descrizione dei
limiti del processo
Dall’apertura del ricovero all’invio del flusso della SDO,
alla generazione del flusso per l’addebito in mobilità
attiva per ricoveri a favore di utenti fuori ULSS
Gruppo di lavoro
aziendale per
l’analisi del
processo
De Pieri, Frigato, Gementi, Galuppi, Grisotto
Coordinatore
aziendale
del processo
(“process owner”)
Direttore della funzione ospedaliera
Input del processo
Verbale di Pronto Soccorso, liste d’attesa ricoveri
programmati, documentazione di prericovero , trasferimento
Chi fornisce l’input
Pronto Soccorso, CUP, Reparti
Output del
processo
Cartella clinica in originale e in copia, lettere di dimissione,
flussi informativi, fatture, consegna diretta di farmaci
Chi riceve l’output
Pazienti, Regione, aziende sanitarie, distretto socio sanitario
Personale medico, sanitario, infermieristico e delle altre professioni
Persone
sanitarie delle UO assistenziali (dipendenti e convenzionati).
coinvolte
Personale medico e infermieristico della direzione sanitaria
direttamente dell’ospedale e della farmacia ospedaliera.
1
nel processo
Software
utilizzati
Personale tecnico-amministrativo del controllo di gestione,
dell’informatica, della direzione amministrativa dell’ospedale, ufficio
ispettivo e attività a pagamento).
ADT di reparto WEB (gestione dei ricoveri: accettazione,
dimissione, trasferimento)
Anagrafe regionale assistiti
Athena (anatomia patologica)
Emonet WEB (formulazione richieste trasfusionali)
Estensa (software cardiologia)
InfWeb (gestione certificate INAIL)
LISA (gestione sale operatorie)
Logistica di reparto (invio ordini magazzino,farmacia)
NFS
Patidok (Cartella Clinica Informatizzata)
CUP WEB (gestione ambulatoriale)
Order Entry (gestione richieste)
PSM (prescrizione elettronica)
PSNET (gestione del pronto soccorso)
RIS Web (visualizzazione immagini radiologiche)-PACS
LIS (visualizzazione referti di laboratorio)
Sistema TS (Sogei)
DEFINIZIONI:
SDO (Scheda di Dimissione Ospedaliera): La SDO è lo strumento di raccolta delle
informazioni relative ad ogni paziente dimesso dagli istituti di ricovero pubblici e
privati in tutto il territorio nazionale.
DRG (Diagnosis Related Groups): Raggruppamenti Omogenei di Diagnosi. Il DRG è
un sistema che permette di classificare tutti i pazienti dimessi da un ospedale
(ricoverati in regime ordinario o day hospital) in gruppi omogenei per assorbimento di
risorse impegnate (isorisorse). Tale aspetto permette di quantificare economicamente
tale assorbimento di risorse e quindi di remunerare ciascun episodio di ricovero. Una
delle finalità del sistema è quella di controllare e contenere la spesa sanitaria.
OBI: Osservazione Breve Intensiva
2
DIMENSIONAMENTO DEL PROCESSO
Indicatori generali a livello aziendale
3
Indicatori suddivisi per reparto relativi al ricovero ordinario
4
Indicatori suddivisi per reparto relativi al day hospital
5
DIAGRAMMA DI FLUSSO DEL RICOVERO
SI
NO
PRERICOVERO
POSTRICOVERO
6
INTRODUZIONE
1)
Ricovero Ordinario
• Ricovero programmato:
E’ il ricovero che viene disposto dal medico specialista per una patologia che
necessita di accertamenti diagnostici e cure non urgenti, in regime di degenza,
previo inserimento del nominativo in lista d’attesa e attribuzione di una classe
di priorità.
•
Ricovero urgente:
E’ il ricovero predisposto, dopo gli opportuni accertamenti, per i pazienti che
giungano nell’area dell’emergenza e del pronto soccorso con mezzi propri o
con ambulanza. In caso di mancanza di posti letto specifici, il personale del
Pronto soccorso coordina il trasferimento in un’altra struttura ospedaliera.
2) Day Hospital
È un ricovero programmato su indicazione del medico specialista di reparto,
caratterizzato da un numero di accessi ospedalieri programmati limitati alle
sole ore diurne in cui è prevista l’erogazione di prestazioni sanitarie per le
quali risulta eccessivo il ricorso al regime ordinario. Prevede l’erogazione di
prestazioni multi-professionali e/o pluri-specialistiche autorizzate dalla
Regione Veneto, che per la loro complessità, invasività, per rischio per il
paziente o per tempo di attuazione non possono essere eseguite in regime
ambulatoriale
•
•
3)
Medico: viene programmato per quei pazienti che necessitano di
prestazioni diagnostiche, terapeutiche .
Chirurgico: viene programmato per quei pazienti che necessitano di
prestazioni di tipo chirurgico.
Week surgery
Si configura come un articolazione organizzativa del regime di ricovero
ordinario, con tempi di degenza inferiori ai cinque giorni per interventi in
elezione. Il ricovero in Week Surgery deve avvenire esclusivamente sulla
base di un percorso diagnostico ambulatoriale e di una proposta di ricovero;
non deve avvenire per trasferimento dalle unità chirurgiche specialistiche,
dall’unità di Day Surgery o da altre unità di Cura dello stesso o di altri ospedali.
Possono essere eseguiti in week surgery gli interventi e le procedure
chirurgiche individuati dalla Giunta Regionale,che richiedono interventi
chirurgici con complessità medio-bassa, tecniche standardizzate, bassa
incidenza prevista di complicanze post-operatorie.
7
Solitamente il ricovero programmato di tipo chirurgico ordinario e Day Hospital
è preceduto da una fase di pre-ospedalizzazione che serve ad effettuare
indagini, visite ed esami necessari all’intervento (pre-ricovero).
A volte alcune prestazioni vengono svolte dopo la dimissione a completamento
del ricovero stesso (post-ricovero).
ASSISTENZA AI CITTADINI STRANIERI
In caso di emergenza, vengono assicurate a tutti i cittadini stranieri le
prestazioni ospedaliere urgenti oltre che la tutela della gravidanza, la tutela
della salute dei bambini, la profilassi, la diagnosi e la cura delle malattie
infettive.
Inoltre, i cittadini stranieri che soggiornano regolarmente sul territorio
nazionale hanno gli stessi diritti dei cittadini italiani. Identici diritti godono i
cittadini stranieri i cui stati abbiano firmato “accordi di reciprocità” con lo Stato
italiano e che siano in possesso delle certificazioni necessarie.
Per i cittadini stranieri in temporaneo soggiorno in Italia, l’assistenza
ospedaliera in regime di ricovero è gratuita nei seguenti casi:
1) Cittadini CEE, che presentano una tessera TEAM valida;
2) Cittadini di altri Stati con i quali esistono accordi bilaterali, che
presentano un apposito modello rilasciato dal proprio ente di assistenza;
3) I cittadini extracomunitari, non in regola con il SSN, in possesso di
tessera sanitaria (STP – stranieri temporaneamente presenti)
Le macro fasi del processo di ricovero sono:
-
Pre-ricovero
Degenza
Post-ricovero
1 MACRO FASE PRE-RICOVERO
Il flusso organizzativo di accesso all’ospedale prevede i seguenti percorsi
DA RICOVERO PROGRAMMATO
Tale modalità prevede che la data del ricovero si determini con l’utilizzo di una
apposita lista di attesa e il ricorso al pre-ricovero per sottoporre il Paziente ad
accertamenti clinici e di laboratorio necessari e previsti dal profilo diagnostico.
Il Pz afferisce alla struttura in condizioni di non urgenza su proposta del medico
curante di medicina generale, o pediatra di base, o medico di continuità
assistenziale, o medico specialista del SSN che formula il sospetto diagnostico
e viene valutato in ambulatorio.
8
Il medico specialista ospedaliero che lo visita
formula la diagnosi e suggerisce l’intervento o la procedura da erogarsi in
regime di ricovero programmato (ordinario, day hospital, week surgery)
raccoglie l’assenso del paziente
compila l’apposito modulo con i dati necessari per inserirlo nella lista
d’attesa
assegna una classe di priorità secondo le indicazioni regionali che
definiscono i tempi entro i quali deve comunque avvenire il ricovero e lo
invia al preoperatorio
Il servizio di preoperatorio/il reparto provvede contestualmente alla immissione
del Paziente in lista d’attesa per il ricovero:
ricerca il Pz nell’anagrafica certificata se si tratta di un residente nella
provincia, o inserisce ex novo i dati, se si tratta di residente fuori
provincia.
compila la lista d’attesa con i dati registrati nel modulo
sulla base di indicazioni specifiche del medico responsabile UOC e nel
rispetto delle regole generali, chiama il paziente in lista d’attesa per il
pre-ricovero/ preoperatorio e programma la data del ricovero che viene
registrata in ADT (compare in automatico la Classe di priorità e la Data
di prenotazione legati alle liste d’attesa).
programma il percorso organizzativo di indagini diagnostico strumentali
da effettuarsi in pre-ricovero
fornisce all’utente ogni necessaria informazione circa data e modalità di
esecuzione delle indagini stesse
raccoglie i relativi referti completi di tutti gli esami richiesti per la visione
del medico anestesista
qualora vengano previsti ulteriori accertamenti provvede all’effettuazione
dell’esecuzione e ne comunica al Paziente la data.
CONTROLLO: Il reparto rintraccia le persone che non si sono presentate per
riprogrammarle e periodicamente provvede a scorrere la lista per verificare il
rispetto dei tempi di attesa, in relazione alle classi di priorità assegnate.
Qualora in lista compaiano nominativi di Pz già ricoverati, per i più svariati
motivi, il Reparto provvede a togliere dall’elenco i nominativi che hanno già
effettuato l’accesso. (fattore di criticità)
RICOVERO URGENTE
Tale modalità di percorso autorizza il ricovero dei pazienti che devono
proseguire le cure e gli accertamenti in ambiente appropriato e protetto,
specificato quale regime di ricovero ordinario urgente.
Il paziente che giunge al pronto soccorso, viene valutato dall’infermiere
attraverso il triage ospedaliero che viene effettuato all’accettazione di Pronto
Soccorso ed ha la finalità di individuare i pazienti con priorità di visita,
costituendo il primo momento di accoglienza e valutazione delle persone che
9
giungono in Pronto soccorso. E’ pertanto un’attività volta alla definizione delle
priorità assistenziali attraverso la valutazione della condizione clinica dei
pazienti e del rischio evolutivo, in modo da garantire la presa in carico e
definire l’ordine di accesso al trattamento. Le condizioni dell’Utente in pronto
soccorso possono richiedere l’apertura di una OBI, per approfondimenti
diagnostico-terapeutici urgenti e prolungati nel tempo e per valutarne le reali
necessità di ricovero o di dimissione sicura. L’osservazione breve intensiva è un
periodo di osservazione (inferiore alle 24 ore) in Pronto Soccorso Per gli utenti
per i quali si prevede un periodo di OBI, la permanenza è prevista presso
l’Astanteria di PS, ad eccezione di Pediatria e Ostetricia e Ginecologia,
specialità per le quali è previsto l’accesso diretto al reparto dell’Utente.
L’infermiere di triage
chiede i dati necessari per l’identificazione del Paziente all’assistito o
all’accompagnatore, validati dalla tessera di iscrizione al SSN o dal
numero di codice fiscale
ricerca i dati dello stesso nell’anagrafica certificata se si tratta di un
residente nella provincia o li inserisce ex novo, se si tratta di residente
fuori provincia.
effettua la procedura di attribuzione del codice di triage come previsto dal
Protocollo di riferimento
rivaluta periodicamente i pazienti in attesa per la conferma o la modifica
del codice di triage
compila la scheda di triage e/o scheda clinica relativamente alla
valutazione del dolore (con le relative scale del dolore)
assiste il Paziente durante la permanenza in PS come previsto dal codice
deontologico.
Qualora l’utente venga ricoverato lo consegna al personale deputato al
trasporto con tutta la documentazione clinica e riporta l’orario della
consegna in cartella clinica.
I Medico di PS
apre il verbale Pronto Soccorso in procedura informatica PSNET e
valuta le condizioni del paziente
prescrive consulenze specialistiche, esami di laboratorio o radiologici,
procedure diagnostiche e terapie (richieste compilate in order entry)
rivaluta periodicamente i pazienti in attesa dei referti
compila e aggiorna il verbale di PS
valuta, in base all’iter diagnostico e terapeutico effettuato in PS, se
l’utente necessita di ulteriori cure ed accertamenti e in quale Reparto.
Verifica la disponibilità del posto letto, prende accordi con il Medico della
UOC accettante il ricovero e propone il ricovero all’Utente
definisce le modalità di trasporto in base alle condizioni cliniche
dell’Utente
effettua la procedura informatica di ricovero tramite il programma PS Net
e prepara tutta la documentazione clinica prodotta durante la
permanenza.
Dispone il trasporto del paziente in relazione alla destinazione decisa
10
Chiude il verbale di accesso o l’OBI con la compilazione della diagnosi di
uscita, data e ora di uscita, codice in uscita, reparto di ricovero e firma.
Una copia di tutta la documentazione clinica stampata e allegata al Verbale,
viene conservata dal PS.
Il personale OSS che effettua il trasporto consegna l’utente al personale di
reparto con tutta la documentazione clinica.
I dati del Paziente in uscita vengono trasmessi automaticamente al reparto
ricevente come dati di apertura del ricovero in ADT nella modalità “IN
ARRIVO”.
Se il paziente è anonimo, vengono inseriti dei dati convenzionali, altrimenti la
procedura non permette di aprire il ricovero.
In tal caso i dati corretti verranno inseriti in un secondo momento
“correggendo” la cartella clinica tramite l’intervento del CED.
DA TRASFERIMENTO DA ALTRA STRUTTURA
Tale modalità di percorso prevede che il Paziente possa essere trasferito
• da Pronto Soccorso di altra azienda socio sanitaria per mancanza di posti
letto nel reparto prescelto dello stesso ospedale, previo consulenza e
accordi con l’unità operativa di trasferimento.
• da Unità Operativa dell’ ospedale dove è ricoverato ad altro ospedale.
qualora si ravvisi la necessità di indagini, cure, procedure e/o interventi
non praticabili/eseguibili dove in quel momento è ricoverato e previo
consulenza e accordi tra Medici in presenza di convenzioni tra le due
strutture.
• Da U.O. per acuti a struttura riabilitativa e in presenza di convenzioni per
il proseguo delle cure previo accordi tra medici delle due strutture .
Il reparto ricevente il Pz trasferito, apre un nuovo ricovero in Adt.
Se si tratta di paziente residente nella nostra provincia, oppure se ha già
effettuato precedenti accessi, tutti i dati anagrafici del paziente sono già
disponibili nell’anagrafica certificata , se il paziente è residente fuori della
nostra provincia ed è al suo primo accesso, i dati dovranno essere inseriti ex
novo.
1.1
RIFERIMENTI NORMATIVI E DI PROCEDURE AZIENDALI
PROCEDURA OPERATIVA AZIENDALE:
PROCEDURA RICOVERI URGENTI DA PS. Data: 08/03/2012
PROCEDURA GENERALE PER LA GESTIONE DELLE AGENDE DI
PRENOTAZIONE DEI RICOVERI OSPEDALIERI PROGRAMMABILI. (agende
cartacee prima del passaggio a informatizzate) Data: novembre 2006
In ottemperanza alla DGR n°2066 del 27/06/06-Aggiornamento e integrazione
DGR n°3535 del 12 novembre e 2004 e alla nota della RV del 28/06/2006 prot.
11
N° 300404/50.08.00 (oggetto “ Linee guida per le Agende di prenotazione dei
ricoveri ospedalieri programmabili”).
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
L 724 del 23/12/94
Circolare interna prot. N° 2401 del 07/07/2000 avente oggetto
“registro di prenotazione ricoveri “applicazione legge 724 del
23/12/94
Nota del Ministero della Salute prot.100/scps/316741 del
18/12/2002 avente oggetto “inserimento della data di prenotazione
del ricovero ospedaliero nella SDO”
Nota R.V. prot. N°59917/50.02.61 del 30/12/2002 avente oggetto
“data di prenotazione del ricovero ospedaliero”
Nota DMPO prot.1141-RO e 602-TR- del 18/03/2004 aventi oggetto
“liste operatorie”
Nota DMPO prot.1561- RO- e 803 –TR-aventi oggetto “liste di
attesa ricoveri”
Decreto R.V. n°32 del 19/12/2005 avente oggetto “aggiornamento
della Scheda di dimissione ospedaliera”
L. 266 del 23/12/2005
Nota DMPO n°10416 del 16/02/2006 avente oggetto “tenuta del
registro delle prestazioni e dei ricoveri ospedalieri ordinari-liste di
attesa” applicazioni L. 266 del 23/12/2005 finanziaria 2006
DGR n°2066 del 27/06/2006 aggiornamento e integrazione del
DGR n°3535 del 12 novembre 2004
Nota della R.V. del 28/06/2006 prot. N°300404/50.08.00 avente
oggetto “Linee guida per le Agende di prenotazione dei ricoveri
ospedalieri programmabili”
PROCEDURA MODALITA’ DI ACCETTAZIONE/DIMISSIONE RICOVERI IN
URGENZA ED ELEZIONE/PROGRAMMATI DAY SERVICE. Data: Maggio
2008
NORMATIVA PRINCIPALE DI RIFERIMENTO
Decreto del Ministero della sanità 28 dicembre 1991 Istituzione
della SDO.
Decreto del Ministero della sanità 26 luglio 1993 Contenuti e modalità
di trasmissione delle informazioni raccolte.
Delibera n°3609 del 05/08/1996 Aggiornamento delle tariffe dei
ricoveri ospedalieri – Allegato Linee guida per l’istituzione dell’attività
di chirurgia di giorno.
DGR n°5272 del 29/12/1998 Indirizzi per la regolamentazione delle
attività effettuabili in regime di ricovero diurno (day hospital; day
surgery).
DGR n°1887 del 01/06/1999 Indirizzi per la regolamentazione delle
attività effettuabili in regime di ricovero diurno (day hospital; day
surgery) Integrazioni all’elenco delle procedure mediche invasive ed
interventi chirurgici ammessi.
Decreto del Ministero della sanità n.380 27 ottobre 2000
Aggiornamento contenuti flusso informativo della SDO.
12
DGR N°4419 del 30/12/2005 Attivazione dell’Osservazione Breve
Intensiva (OBI) nell’attività di Pronto Soccorso.
DGR n°1079 del 17/04/2007 Day Service Ambulatoriale: modello
organizzativo di assistenza ambulatoriale complessa integrata.
DGR n° 4450 del 28/12/2007 Attività erogabili in regime di ricovero
diurno.
PROCEDURA della SOS LUNDODEGENZA ROVIGO-PROTOCOLLO
ORGANIZZATIVO E CRITERI DI APPROPRIATEZZA DEI RICOVERI. Data
10/06/2009
Linee Guida del Ministero della Sanità per le attività di riabilitazione
del 07/05/1998
DGRV n°253 del 01/02/2000
DGRV n°2609 del 07/08/2007
DGRV n°3913 del 04/12/2007;
DGRV n°839 del 08/04/2008
Protocollo interno della Lungodegenza del 07/05/2007
2
MACRO FASE DEGENZA
2.1
COMPOSIZIONE DELLA CARTELLA CLINICA
Dall’accettazione in ADT consegue l’apertura della cartella clinica.
La cartella clinica è il documento o l'insieme dei documenti che raccolgono le
informazioni necessarie a rilevare il percorso diagnostico-terapeutico di un
paziente, al fine di determinare le cure da somministrare. Si tratta di un
documento la cui responsabilità è affidata al medico primario del reparto
ospedaliero nel momento in cui il paziente è ricoverato e che lo accompagna
dal suo ingresso alla sua dimissione. La sua compilazione deve essere
tempestiva e conforme alla realtà. La cartella clinica deve riportare sul
frontespizio tutti i dati necessari all’identificazione anagrafica dell’utente. La
cartella clinica è cartacea. Parte dei dati che la compongono sono prodotti con
la compilazione e l’inserimento dei dati nella cartella informatizzata (Patidok) e
stampati alla fine del ricovero. Altri dati sono raccolti solo su carta.
Responsabilità: Medico di reparto e Infermiere di reparto
L’Infermiere del reparto che riceve il Paziente
• apre la cartella clinica inserendo in ADT la data e l’ora dell’ingresso del
paziente, confermando il ricovero, che passa dalla modalità “IN
ARRIVO” alla modalità “PRESENTE IN REPARTO”. In questo modo viene
assegnato un numero progressivo dal sistema automatico.
• Inserisce le altre informazioni necessarie per l’apertura del ricovero:
- Onere della degenza (decide il destino del rimborso)
- REGIME (dh / ordinario)
- TIPO (programmato/urgente/ TSO/da OBI)
- Motivo (definisce il motivo del ricovero es: per intervento chirurgico)
13
•
•
•
Provenienza (spiega come il Pz è arrivato in ospedale es: trasferito da
altro osp.)
Reparto curante
Medico accettante
Diagnosi accoglimento
stampa l‘etichetta del “frontespizio” della cartella clinica, e i diversi bar
code di riconoscimento ( braccialetto di riconoscimento, etichette
campioni da laboratorio).
incolla l’etichetta sul frontespizio della cartella clinica cartacea dove si
trova anche lo spazio per inserire i codici diagnosi di dimissione, degli
interventi e delle procedure che vengono svolte durante il ricovero e gli
eventuali trasferimenti ad altro reparto con la data e la diagnosi che lo
motiva raccoglie tutti gli eventuali documenti (analisi, esami, consulenze)
eseguiti nel preoperatorio.
raccoglie tutti gli eventuali documenti (analisi, esami, consulenze )
eseguiti nel preoperatorio.
DOCUMENTI PRESENTI IN CARTELLA
- Documenti prodotti su supporto informatizzato:
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
Anamnesi remota,recente e familiare fatta dal medico
Farmaci assunti dal Pz
Esami ed esiti
Foglio terapia
Esame obiettivo medico
Diario clinico del ricovero
Cartella/diario infermieristico
Esame obiettivo infermieristico
Foglio registrazione parametri vitali (fa parte della cartella
infermieristica)
Schede di Barthel, Conley, e Norton
Scheda rilevazione dolore
Cartella anestesiologica perioperatoria
Valutazioni e prescrizioni pre,intra, e post operatorie
Copia del registro operatorio
Visita anestesiologica
Scheda bilancio elettrolitico
Check list di sala operatoria
Scheda per conteggio del materiale utilizzato in S.O durante
l’intervento
Lettera di dimissione
Consulenze ( nel 90% dei casi)
Cartella ostetrica per le partorienti
Denuncia di nascita (per i nuovi nati)
14
-
Documenti presenti solo in formato cartaceo:
o Autorizzazione o revoca al consenso informato al trattamento del
dato
o Consulenze (passaggio a informatizzate residua un 10%)
o Verbale PS e cartella O.B. con documentazione clinica eseguita
o Scheda intervento del SUEM 118 per i Pz prelevati con ambulanza
dal domicilio
o Consenso all’intervento
o Consenso al trattamento anestesiologica
o Cartella trasfusionale
o Cartellino anestesiologico intra operatorio
o Consenso alla trasfusione
o Registrazione prelievo di sangue uso autologo
o Denuncia di malattia infettiva
o Notifica di infezione ospedaliera
o Relazione al giudice del Pz proveniente da istituti carcerari
o Denuncia di morte
o Referti anatomia patologica
o Referto autoptico
2.2
AGGIORNAMENTO DELLA CARTELLA CLINICA
Responsabilità: medico di reparto e infermiere di reparto
Il medico e l’infermiere per avere accesso al sistema cartella clinica digitale
(Patidok) deve autenticarsi con la personale login e password. Tramite
l’autenticazione si può identificare il tipo di utente e applicare livelli di
autorizzazione diversi per l’accesso ai dati del Pz. I livelli di accesso al sistema
sono definiti in base all’appartenenza alle diverse categorie professionali
(medico, infermiere) e alle unità organizzative a cui si è autorizzati (in sola
visualizzazione e/o manutenzione).
I documenti informatici della cartella clinica vengono quotidianamente
compilati attraverso il software Patidok:
•
•
•
•
L’ACCERTAMENTO (raccolta di tutti i dati medico infermieristici)
RILEVAZIONE e REGISTRAZIONE DEI PARAMETRI VITALI
DIARIO INFERMIERISTICO E MEDICO GIORNALIERO
GESTIONE DELLA TERAPIA GIORNALIERA (prescrizione e
somministrazione, aggiornamento)
Ogni qualvolta vi sia la necessità, è possibile effettuare le richieste/ordini di
prestazioni e consulenze con il sistema order entry. Grazie all’integrazione tra
Patidok e altri applicativi aziendali è possibile reperire tutte le informazioni
cliniche dell’intero processo di cura (responsi radiologici, di laboratorio,
tracciati e referti cardiologici, immagine ris pacs, referti di consulenze).
15
I referti visualizzati a video possono essere contestualmente stampati e
integrano e aggiornano la documentazione cartacea esistente.
2.3
TRASFERIMENTO TRA REPARTI
Responsabilità: medico di reparto e infermiere di reparto
Il trasferimento tra reparti viene registrato sul software ADT, ed è una
informazione della cartella clinica.
Su ADT il reparto trasferente registra le informazioni:
• Motivo di trasferimento
• Data di trasferimento
Il medico mandante deve inserire tutte le informazioni relative al decorso del
ricovero e agli interventi e procedure eseguite con i relativi codici:
Il paziente viene trasferito con la documentazione clinica cartacea, prodotta
fino a quel momento, della cartella clinica.
Il reparto ricevente conferma l’arrivo in reparto inserendo data, ora e UOC di
arrivo.
Avrà la possibilità di vedere a video on line tutta la documentazione clinica del
Pz dal momento del ricovero e visionare su cartaceo la documentazione non in
linea.
Viene quindi aperto in PATIDOK il diario clinico e infermieristico di
proseguimento del ricovero.
Gli esami eseguiti nella UOC di entrata e non ancora refertati al momento del
trasferimento vengono richiamati dalla UOC di trasferimento.
CONTROLLO: verifica da parte del personale della UOC di trasferimento di
tutti i referti in attesa.
2.4
RIFERIMENTI NORMATIVI E DI PROCEDURE AZIENDALI
PROCEDURE DI RIFERIMENTO
Procedura aziendale per la gestione della buona pratica per la corretta
identificazione del paziente: INTRODUZIONE DI UN BRACCIALETTO
IDENTIFICATIVO. Data: 18/08/2009
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Legge Regionale 16 Agosto 2002, n.22 “Autorizzazione e Accreditamento
delle Strutture Sanitarie, Socio-Sanitarie e Sociali
Accreditation Canada International “Linee guida per l’accreditamento”
ottobre 2008
Joint Comission International “Patient identification” – Statement - Maggio 2007- sito internet
Ministero della Salute “Protocollo Sperimentale di Monitoraggio degli
Eventi Sentinella 1° Rapporto (Settembre 2005-Febbraio 2007)”
Ministero della Salute –
Raccomandazione n. 3, luglio 2006- Raccomandazione per la corretta
identificazione dei pazienti , del sito chirurgico e della procedura
16
Ministero della Salute Raccomandazione n. 3, Marzo 2008
RACCOMANDAZIONE PER LA CORRETTA IDENTIFICAZIONE DEI
PAZIENTI, DEL SITO CHIRURGICO E DELLA PROCEDURA
Ministero della Salute “Raccomandazione per la prevenzione della
reazione trasfusionale da incompatibilità AB0” Raccomandazione n°5 –
Marzo 2007 National patient Safety Agency (NPSA) “Wristbands for
hospital inpatients improves safety” Raccomandazione N. 5, Marzo 2008 del
Ministero della Salute: 'Raccomandazione per la prevenzione della reazione
trasfusionale da incompatibilità AB0'
“I braccialetti identificativi per pazienti ospedalizzati migliorano la
sicurezza” –Safer practice Notes – Novembre 2005- sito internet
Regione Toscana – Gestione Rischio Clinico “Campagna per l’
identificazione del paziente” sito internet
Seiden SC, Barach P. Wrong-side/wrong-site, wrong-procedure, and
wrong-patient adverse events: Are they preventable? Arch Surg. 2006
Sep; 141(9):931-9
PROCEDURA GENERALE PER IL BUON USO DELLA CARTELLA CLINICA
Data:
INFORMATIZZATA DELL’AZIENDA ULSS 18 DI ROVIGO.
04/12/2012
PROCEDURA PER L’INFORMAZIONE AL PAZIENTE E L’ACQUISIZIONE DEL
CONSENSO ALL’ATTO SANITARIO.
Data: 13/02/2014
NORMATIVA E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Costituzione Italiana: Art. 13(La libertà personale è inviolabile…); Art. 30
(E’ dovere e diritto dei genitori…); Art. 32 (La Repubblica tutela la salute
come fondamentale diritto dell’uomo…)
Codice penale: Art. 50 (consenso dell’avente diritto); Art. 54 (stato di
necessità)
L. 23.12.1978, n. 833: istituzione del SSN
D.Lgs. 30.12.1992, n. 502 e D.lgs. 7.12.1993, n. 517: riordino della
disciplina in materia sanitaria.
Legge 22/2002 “Autorizzazione e Accreditamento delle strutture
sanitarie, socio sanitarie e sociali”
D.lgs 30.6.2003, n. 196: codice in materia di protezione dei dati
personali.
Convenzione di Oviedo 1997 sui diritti dell’uomo e sulla biomedicina,
ratificata dall’Italia con legge n. 145 del 28.03.2001
Codice di Deontologia Medica (2006)
Codice Deontologico dell’Infermiere (2009)
Quaderno n. 13 ARSS del Veneto: linee di indirizzo per l’informazione del
paziente ed il consenso all’atto sanitario-2009
Azienda Ulss n. 7 Pieve di Soligo- Linee guida aziendali per le procedure
di informazione e di acquisizione del Consenso Informato-2011
Azienda Ospedaliera Università di Padova Procedura per l’informazione al
paziente e acquisizione del consenso all’atto sanitario-2010
Regione autonoma Friuli Venezia Giulia-Il consenso informato –
Quaderno dell’ARS-4/2008
17
DGRV n. 847 del 31 marzo 2009 Linee Guida Regionali per i Dipartimenti
di Salute Mentale in materia di Trattamento Sanitario Obbligatorio e
Accertamento Sanitario Obbligatorio
PROTOCOLLO PREPARAZIONE DEL PAZIENTE PER L’ACCESSO ALLA SALA
OPERATORIA
Data: 20/04/2005
CORRETTA IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE, DEL SITO CHIRURGICO E
DELLA PROCEDURA.
Data: aprile 2008. RIFERIMENTI:
Raccomandazione N° 3 del Ministero della Salute, luglio 2006 “corretta
identificazione dei pazienti, del sito chirurgico e della procedura” trasmessa con
N° prot.2161 DGPROG 3/P del 10/10/2006 Ministero della Salute
Raccomandazione n. 3, Marzo 2008 RACCOMANDAZIONE PER LA CORRETTA
IDENTIFICAZIONE DEI PAZIENTI, DEL SITO CHIRURGICO E DELLA
PROCEDURA
ISTRUZIONE OPERATIVA PER LA MIGLIORE GESTIONE DELLA
NUMERAZIONE DEL REGISTRO OPERATORIO
Data: 31/05/2013
PROCEDURA AZIENDALE PER LA CORRETTA COMPILAZIONE, CUSTODIA
E ARCHIVIAZIONE DEL REGISTRO OPERATORIO. Data 14/10/2011
NORMATIVA
Circolare Ministeriale n.61 del 19 dicembre 1986.
Parere del Consiglio Superiore di Sanità in data 13/09/1995
Nota Ministero Sanità Prot. N. 900.2/2.7/190 del 14 Marzo 1996
D.lgs n. 196/2003
Ministero della Salute. “Manuale per la Sicurezza in sala operatoria:
Raccomandazioni e Checklist”
L.R. n.22 del 16 agosto 2002, “autorizzazione e accreditamento delle
strutture sanitarie e socio-sanitarie
ISTRUZIONE OPERATIVA PER LA GESTIONE INFORMATIZZATA DELLE
CONSULENZE SPECIALISTICHE. Data 05/11/2012
3
MACRO FASE DIMISSIONE
3.1
LETTERA DI DIMISSIONE
Responsabilità: medico di reparto e infermiere di reparto e farmacista
Il personale infermieristico provvede ad effettuare la dimissione del paziente
inserendo data, ora e modalità di dimissione in ADT. Le modalità di dimissione
sono diverse: prevedono la dimissione al domicilio, il trasferimento ad altre
strutture, il trasferimento ad altro regime di ricovero o il decesso. In caso di
morte del Pz viene redatto il modulo Istat e il modulo di avviso di morte del Pz.
Si consegna al Paziente la lettera di dimissione (una copia rimane in cartella),
che descrive la storia del ricovero dal momento dell’entrata del Pz in ospedale
alla dimissione, riporta le procedure erogate, la diagnosi di dimissione e la
prescrizione della terapia farmacologica da proseguire a domicilio, le date dei
controlli o medicazioni da effettuarsi nel post ricovero (esiste la possibilità di
18
completare le indagini e le procedure correlate al motivo del ricovero fino a
trenta giorni dalla data di dimissione).
Dopo validazione in Patidok del diario clinico, della lettera di dimissione e della
cartella infermieristica si procede alla stampa definitiva. Per garantire
l’adesione alla continuità del regime terapeutico al domicilio, alla dimissione il
Pz può ritirare i farmaci prescritti presentando la lettera di dimissione con la
prescrizione allo sportello consegna farmaci della farmacia interna ospedaliera.
Alla dimissione, dove necessario viene attivata l’ Assistenza Domiciliare
Integrata.
3.2
RIFERIMENTI NORMATIVI E DI PROCEDURE AZIENDALI
PERCORSO CLINICO INTEGRATO DEL PAZIENTE NEOPLASTICO
AFFERENTE AL DIPARTIMENTO CHIRURGICO: Fase post-operatorio e
dimissione. Data: 22/02/2011
PROCEDURE DI RIFERIMENTO
ISTRUZIONE OPERATIVA PER GARANTIRE LA CONTINUITA’ E
L’ADESIONE AL REGIME TERAPEUTICO ALLA DIMISSIONE DEL
PAZIENTE.
3.3
CHIUSURA DELLA CARTELLA
Responsabilità: medico di reparto/ infermiere di
reparto/amministrativo di reparto
Il medico che dimette valuta l’iter diagnostico-terapeutico del paziente e
descrive le Diagnosi e Interventi/Procedure sul frontespizio della cartella clinica
cartacea (SDO), codificandole secondo le linee guida regionali vigenti. La
medesima codifica viene inserita in ADT, nel campo “compila SDO”, dove il
medico può riportare al massimo 6 tra interventi e procedure effettuate sul
paziente (si inseriscono quelle più pesanti economicamente); e 6 possibili
diagnosi. Vengono inseriti ulteriori dati della SDO quali grado di dipendenza,
classe ASA (per i ricoveri chirurgici) e medico dimettente. Nel frontespizio della
cartella clinica cartacea andrà apposta la firma del medico che dimette e del
direttore UOC.
La codifica deve avvenire in tempo reale.
I dati delle SDO validate vengono recuperati dal Controllo di Gestione ed
elaborati dal grouper per la produzione dei DRG (elaborazione del flusso)
Nel caso in cui il paziente sia straniero si verificano le seguenti casistiche:
1. straniero fornito di tessera TEAM (o certificato sostitutivo di
malattia) il frontespizio della cartella viene sottoposto ad una
verifica da parte dell’Ufficio SDO-DRG e successivamente inviato al
Controllo di Gestione per il calcolo del DRG e tariffazione
certificata; successivamente tale tariffazione viene inviata all’Ufficio
19
Cassa che provvede ad inoltrarla tutta la pratica completa di tutti i
documenti necessari, alla UOC Risorse in Convenzione per il
Recupero Crediti.
2. straniero extracomunitario privo di Tesserino di riconoscimento STP
(straniero temporaneamente presente); in questo caso l’Ufficio
Cassa dopo aver ricevuto il calcolo della tariffazione DRG da parte
del Controllo di Gestione invia l’intera pratica alla UOC Bilancio e
Programmazione Finanziaria che provvede a chiedere il rimborso al
Ministero degli Interni. Fanno parte di questo gruppo anche donne
in gravidanza, bambini e persone affette da malattie infettive per le
quali è previsto un rimborso regionale che attinge da un fondo
specifico.
3. ENI Europei Non Iscritti, cioè stranieri in Italia da diversi anni ma
mai regolarizzati; in questo caso non è sempre definito chi debba
sostenere l’onere del ricovero. L’Ufficio Cassa provvede a tenere
traccia delle pratiche inerenti questo tipo di ricoveri.
CONTROLLO: verifica sulla appropriatezza e correttezza della codifica del
ricovero. La Direzione medica supporta le UOC per definire l’appropriatezza dei
codici diagnosi e interventi/procedure assegnati al ricovero sulla base delle
LINEE GUIDA e delle indicazioni regionali.
3.4 FLUSSI
Responsabilità: controllo di gestione / direzione medica
Mensilmente i flussi delle SDO vengono inviati in Regione.
Prima dell’invio i file vengono elaborati sul software EASY CAT, che individua gli
errori di tipo logico-formali che possono essere di tipo sanitario o
amministrativo.
Al termine della elaborazione, i flussi vengono caricati sul portale Regionale; le
SDO con gli errori rimangono fuori dai flussi e vengono inviate ai vari reparti
affinché possano effettuare le dovute correzioni. Per la correzione degli errori
di tipo amministrativo le UOC fanno riferimento all’ UFFICIO Accettazione
Ricoveri.
Le SDO corrette (che sono cioè state dearchiviate per essere modificate)
verranno elaborate il mese successivo, se l’elaborazione va a buon fine,
rientreranno tra i flussi da inviare, altrimenti la procedura le ripropone come
errori, e saranno rinviati ai reparti per le correzioni insieme agli errori rilevati
sul nuovo mese elaborato.
Quindi i reparti tutti i mesi si trovano gli errori relativi il mese corrente più tutti
gli errori che dall’inizio dell’anno non sono stati corretti.
20
CONTROLLO
Il CDG a fine anno effettua una analisi di tutti gli errori residui, e assieme alla
direzione medica provvede a correggerli. Questo tipo di controllo viene
effettuato sulle cartelle cliniche già chiuse.
CONTROLLO
I ricoveri con la stessa anagrafica vengono incrociati con ricoveri o procedure
effettuati in strutture esterne o in altre aziende per verificare i ripetuti.
CONTROLLO
Si verifica la tempistica per la codifica di tutte la cartelle da inviare
mensilmente in regione e a fine anno per l’archiviazione definitiva.
3.5
I CONTROLLI DEI NAC
Responsabilità: Medico di reparto, Controllo di Gestione,Direzione
Medica di Presidio (Ufficio SDO), Nuclei Aziendali di Controllo
L’articolazione dei controlli del NAC prevede due livelli:
- controlli interni sulla produzione della stessa Azienda ULSS
- controlli esterni sulla produzione nelle Case di Cura private accreditate
convenzionate con l’Azienda ULSS
I controlli dei NAC hanno lo scopo di:
• verificare la codifica ICD9-CM delle diagnosi e degli interventi utilizzati
dai clinici e il rispetto delle direttive regionali in tema di codifica;
• verificare le tipologie di prestazioni sanitarie risultate più critiche a livello
aziendale
• verificare l’appropriatezza del ricovero
• verificare la correttezza della gestione delle liste d’attesa dei ricoveri
programmati secondo le priorità assegnate.
I controlli interni ed esterni relativi ai ricoveri seguono la seguente modalità:
1. Predisposizione dei piani annuali
La Direzione Medica predispone i piani di controllo annuali secondo le
indicazioni Regionali e li invia al Nucleo Provinciale di Controllo per
l’approvazione/integrazione. Il NPC dopo averli approvati li invia al Nucleo
Regionale di Controllo, nonché alla Direzione Medica e al Controllo di
Gestione per i seguiti di competenza. (attività annuale)
2. Estrazione del campione relativamente al piano approvato dal NPC
Il controllo di gestione estrae un campione dalle SDO chiuse e predispone
un DB in ACCESS con i dati relativi alle varie attività di ricovero per i P.O. di
Rovigo e Trecenta e per le strutture esterne convenzionate CC Città di
Rovigo e CC S.M. Maddalena. (attività trimestrale).
21
3. Verifica dei NAC
I NAC analizzano le cartelle cliniche del campione, valutano i contenuti,
esprimendo un giudizio complessivo, gli eventuali DRG da modificare
vengono registrati nel DB di Access.
Per ogni ricovero viene compilata una scheda che conferma o meno la
codifica e l’appropriatezza del ricovero e funge da verbale.
Al termine dei controlli il DB compilato viene inviato assieme ai verbali (con
lettera accompagnatoria al Nucleo Provinciale di Controllo, al Controllo di
Gestione e, per le strutture esterne, all’Ufficio Convenzioni (attività
trimestrale).
4. Rivalorizzazione dei DRG
Il controllo di gestione provvede a rivalorizzare i DRG secondo le indicazioni
presenti sul DB di ACCESS.
5. Report regionale
Il controllo di gestione provvede a preparare e ad inviare alla Regione un
report suddiviso in semestri (attività annuale).
La corretta gestione delle liste di attesa riguarda esclusivamente l’attività dei
controlli interni:
Si verificano in un giorno a campione casuale le prestazioni traccianti di un
reparto: congruenza nella assegnazione della classe di priorità e rispetto dei
tempi di attesa (secondo quanto indicato dal DGR 320 del 12 marzo 2013
aggiornamento del DGR 863 del 21/06/2011-integrazione alla DGR n. 600 del
13/03/2007). Qualora emergano delle problematiche vengono segnalate al
Responsabile UOC e si indagano le cause.
3.6
RIFERIMENTI NORMATIVI E PROCEDURE AZIENDALI
DGR n. 3444 del 30 dicembre 2010 con oggetto modifica dei controlli
dell’attività sanitaria nella Regione Veneto. Aggiornamento del sistema
dei controlli dell’attività sanitaria di ricovero e ambulatoriale nella
Regione Veneto. Definizione dell’organizzazione, delle competenze, delle
modalità di attuazione dei controlli dell’attività sanitaria erogata dalle
strutture pubbliche, private accreditate e dagli erogatori equiparati con lo
scopo di favorire un miglior uso delle risorse, una maggiore
appropriatezza del setting assistenziale, una riduzione delle degenze
medie ed un miglior utilizzo degli indicatori di efficienza.
Ai sensi dell’8-octies del D.Lgs n° 502 del 30 dicembre 1992, è stato
introdotto l’obbligo al controllo di appropriatezza delle prestazioni
sanitarie erogate dalle strutture di ricovero pubbliche, private accreditate
e dagli erogatori equiparati
Normativa precedente alla DGR n. 3444 in materia di controlli:
DGR n. 938 del 7 aprile 2009 con oggetto aggiornamento del sistema dei
22
controlli dell’attività sanitaria nella Regione Veneto NUCLEO DI AREA
VASTA di PADOVA e ROVIGO
Regolamento del controllo sui ricoveri ai sensi della DGRV 938/09
• DGR N. 2609 del 7 agosto 2007
Modifica del sistema dei controlli dell’attività sanitaria della Regione Veneto ai
sensi dell’art. 8-octies del Decreto Legislativo n. 229 del 19 giugno 1999
• Ai sensi dell’Art. 8-octies del Decreto Legislativo n. 229 del 19 giugno
1999, è stato stabilito l’obbligo del controllo di appropriatezza e
congruità delle prestazioni sanitarie prodotte dalle strutture di ricovero
pubbliche e private preaccreditate
• La DGR n° 4807 del 28/12/1999 ha definito l’assetto organizzativo e la
metodologia per il controllo dei ricoveri ospedalieri
• La DGR n° 3572 del 21/12/2001 ha modificato l’organizzazione della
funzione di controllo esterno articolandola su due livelli successivi
provinciale e regionale, e mantenendo il livello aziendale solo per i
controlli interni
• La DGR n° 4090 del 30/12/2003 ha aggiornato il sistema dei controlli con
l’istituzione del “Coordinamento Regionale per l’appropriatezza delle
prestazioni e il controllo dell’attività sanitaria” definendo alcuni indicatori
di controllo relativi ai ricoveri ordinari e diurni e introducendo anche i
controlli sulle prestazioni ambulatoriali.
DGR n. 839 dell’8 aprile 2008
Linee guida per i controlli di appropriatezza dei ricoveri nelle Unità
Operative di Lungodegenza (codice 60)
DGR n. 3913 del 04 dicembre 2007
Linee guida per i controlli di appropriatezza dei ricoveri nelle Unità
Operative di Riabilitazione
Decreto n. 040 del 22 marzo 2012 ad oggetto:
Decreto n. 123 del 22 dicembre 2009 “Attività erogabili in regime di
ricovero diurno. DGR n. 4450 del 28 dicembre 2006. Integrazione.
Normativa precedente al Decreto n. 40 in materia di controlli:
• DGR n. 4450 del 28 dicembre 2006 con la quale la Giunta ha approvato
l’elenco delle prestazioni erogabili in regime diurno con decorrenza dal 1
gennaio 2007 e che dà mandato al Dirigente della Direzione per i servizi
Sanitari di apportare all’elenco allegato, con proprio decreto, eventuali
modifiche ed integrazioni legate al progresso delle tecniche mediche e
chirurgiche,
• Deliberazione n. 4194 del 30 dicembre 2008 di adozione ed utilizzo,
presso tutte le Aziende Sanitarie pubbliche e private provvisoriamente
accreditate del Veneto, della versione italiana 2007 della ICD9CM e della
corrispondente versione 24 della classificazione DRG, a far data dal 1
gennaio 2009.
23
• Decreto n. 69 del 5 Agosto 2009 ad oggetto “Attività erogabili in regime
di ricovero diurno DGR n. 4450 del 28 dicembre 2006 con il quale è stato
modificato l’elenco delle prestazioni erogabili in regime diurno alla luce
della nuova versione del sistema di classificazione.
• Decreto n. 123 del 22 dicembre 2009 di integrazione dell’elenco di cui al
decreto 69/2009
DGR N. 4277 del 29 dicembre 2009
Diagnosis Related Groups -drg da considerare “ad alto rischio di
inappropriatezza” se erogati in regime di degenza diurna. Definizione valore
percentuale/soglia di ammissibilità dei drg adempimenti conseguenti
DGR 2715 del 24 del dicembre 2012
Aggiornamento delle Linee Guida per la compilazione della scheda di
dimissione ospedaliera (SDO)
DGR n° 437 del 20 marzo 2012
Aggiornamento delle tariffe e delle regole del sistema di remunerazione delle
prestazioni di assistenza ospedaliera erogate nelle strutture pubbliche e private
accreditate: modifica della DGR n. 1805 del 8.11.2011.
Vengono apportate alcune modifiche al sistema di remunerazione delle
prestazioni di assistenza ospedaliera e viene posticipato il termine di
decorrenza dell’applicazione degli abbattimenti tariffari per i ricoveri i cui drg
sono considerati “a rischio di inappropriatezza” se erogati oltre il valore soglia.
Normativa precedente al Decreto n. 437 in materia di controlli:
DGR n°1805 del 8 novembre 2011 ad oggetto aggiornamento delle tariffe
e delle regole del sistema di remunerazione delle prestazioni di
assistenza ospedaliera erogate nelle strutture pubbliche e private
accreditate
Art. 8 sexies del decreto legislativo n. 502 del 30 dicembre 1992 e sue
successive integrazioni e modificazioni prevede che la remunerazione
delle prestazioni di assistenza ospedaliera sia determinata in base a
tariffe predefinite.
Art. 1, comma 170, della legge 30 dicembre 2004, n. 311 dispone che
con proprio decreto il Ministero della Salute, di concerto con il Ministero
dell’Economia e delle Finanze, sentita la Conferenza Stato-Regioni,
provvede alla determinazione delle tariffe massime per la remunerazione
delle prestazioni e delle funzioni assistenziali, assunte come riferimento
per la valutazione della congruità delle risorse a disposizione del Servizio
sanitario nazionale. Gli importi tariffari, fissati dalle singole regioni,
superiori alle tariffe massime restano a carico del bilancio regionale.
Sempre l’art.1 sopra menzionato prevede che, con cadenza triennale si
proceda all’aggiornamento delle tariffe massime, anche attraverso la
valutazione comparativa dei tariffari regionali, sentite le società
scientifiche e le associazioni di categoria interessate. In applicazione al
24
dettato normativo succitato, con decreto del Ministro della Sanità del 15
aprile 1994 sono stati determinati i criteri generali per la fissazione delle
tariffe delle prestazioni di assistenza specialistica, riabilitativa ed
ospedaliera.
DGR 916 del 28-03-2006 aggiornamento del tariffario per la
remunerazione delle prestazioni di assistenza ospedaliera
Deliberazione n. 204 del 3 febbraio 2009 ha provveduto ad assegnare
temporaneamente ai nuovi DRG sorti per effetto dell’adozione della 24
versione del sistema di classificazione, la medesima tariffa , degenza
media e valore fissati con la DGR 916/2006
Deliberazione n. 4547 del 28 dicembre 2007 ha dato l’avvio ad una serie
di azioni tra le quali quella relativa all’elaborazione e certificazione di una
determinazione dei costi delle prestazioni ospedaliere e specialistiche,
che si basi sull’analisi dell’attività svolta dalle strutture e sul reale
assorbimento delle risorse ad esse associate e che sia il più possibile
condivisa dagli operatori del sistema.
25
ALLEGATO 3
ATTIVITA’ DI VACCINAZIONE
Processo aziendale
ATTIVITA’ DI VACCINAZIONE
DICEMBRE _2015
Scopo del
processo
Descrizione dei
limiti del processo
La vaccinazione serve a garantire la protezione della
popolazione di bambini e adulti dalle malattie infettive
prevenibili con vaccinazione.
Questa procedura mira ad esplicitare le attività
amministrative effettuate per gestire la vaccinazione
della popolazione
Il processo descrive le fasi dalla richiesta/convocazione
dell’utente alla registrazione della vaccinazione ed
eventuale riscossione del ticket della prestazione erogata
Gruppo di lavoro
aziendale per
l’analisi del
processo
L. Gallo, M. Bellè
Coordinatore
aziendale
del processo
(“process owner”)
Direttore del SISP Dott.ssa L. Gallo
Input del processo
ANAGRAFE VACCINALE
Chi fornisce l’input
REGIONE
Output del
processo
Libretto
personale
delle
aggiornato/aggiornamento software regionale
Ricevuta di pagamento
Chi riceve l’output
Utente /regione
vaccinazioni
1
Persone coinvolte
direttamente nel
processo
Gestione
dell’anagrafe
vaccinale
:
assistenti
sanitarie/infermiere incaricate del SISP
Gestione del reclutamento dei vaccinandi: assistenti
sanitarie/infermiere incaricate del SISP
Somministrazione: assistenti sanitarie/infermiere incaricate del
SISP con supervisione medica
Dimensionamento c.a. 24.000 vaccini/anno
Software utilizzati ONVAC SOFTWARE REGIONE VENETO
2
INDICE
1. DIAGRAMMA DI FLUSSO
2. INTRODUZIONE
3. FASI DEL PROCESSO
3.1 ELABORAZIONE ELENCO VACCINANDI
3.2 CHIAMATA
3.3 GESTIONE SOLLECITI 3.4 SOMMINISTRAZIONE
3.5 AGGIORNAMENTO DELL’ANAGRAFE VACCINALE
4. RIFERIMENTI NORMATIVI
ALLEGATO 1 “Istruzioni per la pulizia del denominatore”
3
1.
DIAGRAMMA DI FLUSSO
REGIONE VENETO
CALENDARIO
VACCINALE
ANAGRAFE
VACCINALE
(nuovi utenti)
Aggiornamento anagrafe
vaccinale
Elaborazione elenco dei vaccinandi
Chiamata attiva (invito 1°)
si
no
L’utente si
presenta?
L’utente si
giustifica?
no
Sollecito (invito 2°)
si
si
si
La motivazione è
adeguata e/o
temporanea?
Riceve il
sollecito?
no
no
Registrazione
archivio residenti
non reperibili
Convocazione/
colloquio
Accetta la
vaccinazione?
si
Si presenta?
si
no
no
Gestione del rifiuto
Dissenso informato
Utente prenotato a CUP
si
È idoneo?
Vaccinazione
EVENTUALE
Pagamento del ticket
no
Esonero
Registrazione software
vaccinazioni
4
2. INTRODUZIONE
Il processo della vaccinazione, inizia con la gestione dell’anagrafe vaccinale, prosegue con il
reclutamento degli utenti da vaccinare, e si conclude con la somministrazione del vaccino
stesso la compilazione del libretto delle vaccinazioni, e la registrazione della vaccinazione sul
software aziendale.
La Regione Veneto nel 2013 ha proposto delle procedure sanitarie per i servizi vaccinali che
questa Azienda ha adottato nel 2014 adattandole alla propria realtà locale a modifica delle
procedure già in essere dal 2007, regolarmente e periodicamente revisionate.
Sono pertanto oggi in uso le procedure, conformi alle indicazioni regionali, che trattano sia
argomenti sanitari che amministrativi:
-
Procedura per la gestione dell’anagrafe vaccinale (Rev.3_febbraio_2014);
-
Procedura per il reclutamento dei nuovi nati (Rev.3_febbraio_2014);
-
Procedura
per
la
somministrazione
(Rev.3_febbraio_2014).
e
registrazione
delle
vaccinazioni
BAMBINI
La procedura per la gestione dell’anagrafe vaccinale ha lo scopo di garantire il corretto
aggiornamento dell’anagrafe vaccinale stessa mediante
una corretta gestione dei flussi
informativi ed un efficace aggiornamento delle liste vaccinali, anche alla luce dell’adozione del
nuovo software regionale unico (OnVac).
Tale procedura pone particolare attenzione alla
fondamentale per calcolare con precisione la
fase di “pulizia del denominatore”:
percentuale dei bambini vaccinati.
La procedura per il reclutamento dei vaccinandi si propone di formalizzare la prassi
organizzativa e operativa per la gestione del processo che consiste nell’ indicare le azioni da
seguire per l'offerta attiva delle vaccinazioni rispettando i tempi di offerta previsti dal
calendario vaccinale veneto, le procedure per il dissenso, i materiali informativi da allegare per
la corretta informazione dell’utenza.
La procedura per la somministrazione e registrazione delle vaccinazioni si propone
invece di formalizzare la prassi organizzativa e operativa per la gestione del processo che
consiste in:
-
indicare le azioni da seguire per la somministrazione delle vaccinazioni;
-
chiarire i ruoli degli operatori sanitari incaricati della somministrazione e della
registrazione delle vaccinazioni;
-
indicare le modalità di registrazione dell’avvenuta vaccinazione.
ADULTI
Per gli Adulti il processo si avvia con la richiesta di vaccinazione dell’adulto che prenota al CUP
e si presenta nel giorno e ora indicata per essere vaccinato e da quel momento si applica la
procedura somministrazione e gestione delle vaccinazioni.
PAGAMENTI
Per le vaccinazioni soggette a pagamento viene rilasciato un modulo dove è indicata la
tipologia di vaccinazione e l’importo da pagarsi in cassa, dopo l’erogazione della prestazione .
Le vaccinazioni precedentemente prenotate a CUP vengono inserite di default con tariffa pari a
€ 0 e successivamente, a seguito della valutazione del Personale sanitario in merito alla
gratuità (per soggetti a rischio per patologia, per ricongiungimenti familiari ecc.), viene
confermata la gratuità o applicata la tariffa relativa.
5
Poiché lo scopo di questa procedura è quello di trattare solo gli aspetti amministrativo-contabili
per analizzare i rischi di tutte le attività che concorrono alla vaccinazione della popolazione,
verranno descritte di seguito solo le fasi amministrative, attingendo dalle tre procedure sopra
citate.
3. FASI DEL PROCESSO
Le fasi che caratterizzano questo processo sono:
3.1 ELABORAZIONE ELENCO VACCINANDI (non si applica agli adulti)
ATTIVITA’
Elaborazione
elenco
vaccinandi
Controllo
Controllo
MODALITA’ OPERATIVE
Il personale sanitario incaricato individua i soggetti da
invitare a vaccinazione consultando l’anagrafe vaccinale e
basandosi sul calendario vaccinale che fornisce la
Regione.
Il calendario vaccinale per l’età evolutiva è regolamentato
dalla normativa nazionale e regionale che individua le
categorie cui offrire specifiche vaccinazioni e codifica
alcuni protocolli di esecuzione. Le dosi e gli intervalli di
somministrazione per i vaccini che non sono indicati nel
calendario nazionale e regionale sono quelli riportati nelle
schede tecniche dei singoli prodotti.
Attraverso la funzione “statistiche”, verifica che tutti i nati
del mese precedente siano stati effettivamente invitati ad
effettuare la prima vaccinazione.
Il personale sanitario controlla mensilmente l’archivio
vaccinale per un eventuale recupero dei soggetti che non
si sono presentati ad un precedente invito.
RESPONSABILITA’
Assistente
Sanitario/
Infermiere
specificamente
incaricato
Assistente
Sanitario/
Infermiere
specificamente
incaricato
Assistente
Sanitario/
Infermiere
specificamente
incaricato
6
3.2 CHIAMATA (non si applica agli adulti)
ATTIVITA’
Chiamata
attiva
Valutazione
delle
motivazioni
MODALITA’ OPERATIVE
Il personale sanitario incaricato provvede all’invito scritto
alla vaccinazione (chiamata attiva), che deve raggiungere
l’interessato nei tempi previsti dal calendario vaccinale
(entro 90 giorni d’età per i nuovi nati), corredandolo
eventualmente dal materiale informativo predisposto e
approvato dalla Regione Veneto.
Ogni accesso o richiesta spontanea dell’utenza al Servizio
vaccinale deve rappresentare un’occasione per verificare
lo stato vaccinale del richiedente, completare i cicli
vaccinali sospesi o proporre eventuali richiami e offrire
tutte le vaccinazioni raccomandate dal Ministero della
Salute e dalla Regione Veneto e non ancora effettuate.
In considerazione del fatto che i tempi di vaccinazione e
rivaccinazione consentono una certa flessibilità, il
personale può accettare la giustificazione motivata e
temporanea di posticipare la vaccinazione anche
telefonicamente. Nel caso, invece, che venga addotto un
motivo che dia adito a dubbi circa la temporaneità e
l’idoneità vaccinale o non appaia adeguato, gli utenti
interessati vanno invitati a colloquio con il Medico del
centro vaccinale.
Per bambini immigrati di età compresa dai 3 ai 6 mesi,
per i quali non esista documentazione sulle vaccinazioni
eseguite, si effettua un ciclo vaccinale completo.
RESPONSABILITA’
Assistente
Sanitario/
Infermiere
specificamente
incaricato
Assistente
Sanitario/
Infermiere
specificamente
incaricato
7
3.3 GESTIONE SOLLECITI (non si applica agli adulti)
ATTIVITA’
Sollecito
Registrazione
archivio
residenti non
reperibili
Gestione
rifiuto
Convocazione
/colloquio
MODALITA’ OPERATIVE
In caso di mancata risposta alla prima convocazione
(chiamata attiva), in assenza di giustificazione, entro un
mese circa, il personale inoltra un 1° sollecito scritto,
cerca un contatto per via telefonica e lo segnala al
medico referente dell’attività per un contatto del PLS
Nel caso non ottenga risposta entro 30 gg, si provvede a
inoltrare un 2° sollecito con raccomandata a/r. Trascorsi
30/60 gg, in assenza di giustificazione o risposta, viene
attivata la procedura del “dissenso informato” alle
vaccinazioni.
Le ASV degli ambulatori vaccinali
sono tenute ad effettuare le chiamate telefoniche per
coloro che non si sono presentati alla convocazione per
1°Esavalente e 1° Anti MPRV e, se possibile , dare già
un appuntamento durante la telefonata
Se l’utente non riceve la raccomandata e risulta
“sconosciuto” o “non reperibile” (es. STP) si toglie dall'
"Archivio Residenti" e si inserisce nell’archivio “Residenti
Non Reperibili" (OnVac).
Se alla raccomandata con avviso di ricevimento non
segue risposta o se si presenta e rifiuta la vaccinazione,
si registra in OnVac tra i dissensi temporanei o definitivi.
Anche queste azioni devono essere annotate nella
scheda vaccinale informatizzata (OnVac), compresi i dati
relativi alla gestione del rifiuto. Le persone per quali è
stato espresso un dissenso solo per alcune vaccinazioni,
saranno invitate per quelle per le quali non è esplicitato
il dissenso. Le persone per le quali è stato espresso un
dissenso definitivo saranno invitate al raggiungimento
della maggiore età.
Il Medico (o l’assistente sanitario) del centro vaccinale
impronta il colloquio al fine di comprendere le
motivazioni della mancata vaccinazione e di mantenere
un rapporto di collaborazione e fiducia con l’interlocutore.
Il colloquio deve essere sempre un momento di dialogo
volto alla condivisione delle scelte.
Qualora appaia evidente che si tratti di un generale
atteggiamento di rifiuto della pratica medica “ufficiale”, il
colloquio si propone non di superare eventuali diversità
culturali, quanto di dare una corretta informazione
sull’obiettivo individuale e collettivo della pratica
vaccinale e i rischi per la salute derivanti dalla mancata
prevenzione. Nei casi “difficili” deve essere sempre
coinvolto
il
Pediatra
di
fiducia.
Se
emergono
problematiche particolarmente complesse il Medico invia
il caso alla consulenza di Canale Verde o di altri
specialisti.
Il colloquio va documentato specificando i principali
argomenti trattati. Qualora il colloquio riesca a chiarire i
dubbi e l’interessato accetti l’offerta vaccinale, si
procederà alla somministrazione delle vaccinazioni (vedi
RESPONSABILITA’
Assistente
Sanitario/
Infermiere
specificamente
incaricato
Assistente
Sanitario/
Infermiere
specificamente
incaricato
Assistente
Sanitario/
Infermiere
specificamente
incaricato
Assistente
Sanitario/
Infermiere
specificamente
incaricato
Medico
8
Procedura 4. Procedura per la somministrazione e la
registrazione delle vaccinazioni).
3.4 SOMMINISTRAZIONE
ATTIVITA’
MODALITA’ OPERATIVE
Accoglienza
Quando il bambino/adulto si presenta all’ambulatorio
vaccinale, l’ASV/inf incaricata delle attività vaccinali:
•
Accoglie i bambini ed i genitori/l’adulto
•
Verifica i dati e lo stato vaccinale del soggetto sulla
scheda di vaccinazione e sulle note inserite nel
software vaccinale.
•
Verifica il contenuto del tesserino di vaccinazione
individuale in possesso del soggetto ed ogni altra
documentazione
•
Verifica se abbiano parlato delle vaccinazioni con il
pediatra/MMG
RESPONSABILI
TÀ
Assistente
Sanitario /
Infermiere
specificamente
incaricato)
Verifica se i genitori abbiano letto l’informativa inviata
per posta con l’invito e fornisce copia del documento
informativo della Regione Veneto “Le vaccinazioni
nell’infanzia: perché, quando, come- informazioni per i
genitori” (non si applica agli adulti)
•
informazione
Compilazione
scheda
anamnestica
•
Presenta la vaccinazione prevista, garantendo che le
principali informazioni necessarie per esprimere una
adesione consapevole
siano state correttamente
comunicate
•
Offre attivamente o comunque comunica la
possibilità di eseguire eventuali altre vaccinazioni
raccomandate
•
Risponde alle richieste di chiarimenti da parte dei
genitori/adulti e promuove presso i medesimi gli
aspetti positivi
delle vaccinazioni sul piano
individuale e sociale
•
Favorisce il colloquio dei genitori/adulto con il
medico a fronte di richieste complesse di chiarimenti
Il personale sanitario incaricato rileva e consulta i dati
anamnestici secondo la scheda di anamnesi vaccinale in
uso.
Sulla scheda vanno riportate la sede e la modalità di
Assistente
Sanitario /
Infermiere
specificamente
incaricato
Assistente
Sanitario /
Infermiere
specificamente
9
Richiamo e
aggiornamento
della scheda
anamnestica
Valutazione dei
dati
Nuovo
appuntamento
Registrazione
della
vaccinazione
esecuzione della vaccinazione: l’annotazione della sede
di
somministrazione
risulta
importante
per
la
rilevazione degli eventuali effetti collaterali locali in caso
di
somministrazioni
multiple.
La scheda (nel caso sia cartacea) deve essere firmata
dal sanitario che ha raccolto l’anamnesi e anche dal
sanitario che ha eseguito la vaccinazione (qualora
diverso da chi ha raccolto l’anamnesi). Nel caso la
scheda sia informatizzata l’identificativo dell’operatore
compilante viene automaticamente registrato. Va
indicato anche il Medico responsabile della seduta
vaccinale
incaricato
Se il soggetto da vaccinare ha già avuto precedenti
accessi al Servizio, la raccolta dei dati anamnestici
andrà registrata sulla scheda già esistente e agli atti
dell’ambulatorio vaccinale. In particolare, il personale
sanitario incaricato non medico verifica l’eventuale
comparsa di effetti collaterali dopo precedenti
vaccinazioni.
Qualora dall’anamnesi emergano rilevanti incertezze o
significativi problemi sanitari specifici, l’assistente
sanitaria o l’infermiera consulterà il medico che
assumerà
la
decisione
definitiva
sul
caso
(vaccinazione, rinvio, esonero, eventuale consultazione
di altri specialisti etc)
Qualora
dall’anamnesi
non
emergano
rilevanti
problemi sanitari, specie se così definiti dai documenti
tecnici in materia di buona pratica vaccinale (circolari
ministeriali,raccomandazioni generali sulla pratica
vaccinale, guida alle controindicazioni ecc.) l’assistente
sanitaria o l’infermiera conclude per l’idoneità alla
vaccinazione.
Assistente
Sanitario /
Infermiere
specificamente
incaricato
In presenza di controindicazione temporanea o di
precauzione, il personale sanitario non medico
incaricato, valutata la documentazione o le condizioni
cliniche, se necessario in collaborazione con il Medico
responsabile della seduta vaccinale, fissa la data del
nuovo appuntamento o concorda le modalità per
stabilire l’accesso successivo.
Dopo
la
somministrazione
delle
vaccinazioni
l’assistente sanitaria \infermiera provvede a registrare:
la data e gli elementi identificativi dei vaccini
somministrati (tipo, nome commerciale, lotto) sulla
scheda di vaccinazione elettronica a computer,
ciò
presuppone che sia stato effettuata la registrazione
in carico, sul software vaccinazioni, di tutti i vaccini
presenti presso il punto sanità
Assistente
Sanitario Medico
responsabile
della seduta
vaccinale
Assistente
Sanitario
/Infermiere
specificamente
incaricato
Assistente
Sanitario (in
assenza,
Infermiere
specificamente
incaricato)
la data ed il tipo di vaccino somministrato sul libretto
personale di vaccinazione del bambino/adulto.
Per I e II esavalente e per MPR, in caso di assenza
del bambino, dove in possesso di recapito telefonico,
è compito di chi ha registrato la seduta contattare,
subito dopo la stessa, la famiglia e chiedere il motivo
dell’assenza. Tale motivo va registrato sul supporto
10
informatico, spazio note, indicando la data, se
l’assenza è giustificata o meno e nome dell’ASV/inf
che ha effettuato la rilevazione.
Per i soggetti non residenti provvede ad inviare
certificato di vaccinazione all’Ulss di residenza per i
soggetti <18 anni
Per le vaccinazioni soggette a pagamento si
consegna il modulo con l’importo relativo da pagare
presso la cassa ticket.
3.5 AGGIORNAMENTO DELL’ANAGRAFE VACCINALE (non si applica agli
adulti)
ATTIVITA’
MODALITA’ OPERATIVE
RESPONSABILITA
Pulizia
periodica
dei
denominatori
Ogni tre mesi (per la prima vaccinazione) ed ogni sei
mesi (per le vaccinazioni successive) il personale
sanitario del centro vaccinale aziendale controlla i
nominativi dei nuovi nati secondo le indicazioni
riportate nell’allegato “Pulizia del denominatore”
(vedi Allegato 1: Istruzioni per la “pulizia del
denominatore”). Per gli emigrati avviene il
trasferimento della scheda vaccinale in un archivio
relativo alle persone non più residenti (ONVAC
registrazione in “archivio trasferiti”).
Assistente Sanitario
/ Infermiere
specificamente
incaricato)
Il
personale
sanitario
incaricato
verifica
mensilmente
l’aggiornamento
dell’anagrafe
vaccinale per i trasferiti e manda ai nuovi inseriti la
lettera di invito standard per l’invio dei dati relativi
alle vaccinazioni eventualmente già eseguite o fissare
nuove somministrazioni
All’inizio di ogni mese si deve riscontrare se tutti i
nati del mese precedente, rintracciabili attraverso la
funzione “statistiche” sono stati effettivamente
invitati alla prima vaccinazione
Assistente Sanitario
/ Infermiere
specificamente
incaricato)
CONTROLLO
CONTROLLO
SISP
SISP
Assistente Sanitario
/ Infermiere
specificamente
incaricato)
SISP
4. RIFERIMENTI NORMATIVI
DGRV 1564 del 26.08.2014 (Nuovo calendario vaccinale)
DGRV 2714 del 29.12.2014 (Nuovo Tariffario)
11
Allegato 1
Istruzioni per la “pulizia del denominatore”
Modalità di verifica:
Periodicamente (ogni tre mesi per la prima vaccinazione, ogni sei mesi per quelle
successive) l'incaricato del Centro Vaccinale controlla i nominativi degli assistiti afferenti al
proprio centro vaccinale e seleziona coloro che risultano non vaccinati per un determinato
vaccino.
Per ogni bambino che risulta non vaccinato, dopo aver verificato la scheda vaccinale cartacea
e in anagrafe sanitaria se ancora residente, viene inviato un 1° invito e viene fatto un
tentativo di contatto diretto con la famiglia e col Pediatra.
Risultato di questo passaggio:
1. contatto positivo con soluzione del problema e vaccinazione del bambino;
2. contatto positivo con rifiuto della vaccinazione: si registra il dissenso informato;
3. fallimento del contatto (la famiglia non risponde, il pediatra non lo conosce); si verifica
l'indirizzo all'anagrafe comunale:
a. se risulta trasferito si archivia nell' archivio “Trasferiti";
b. se risulta ancora residente, passati 30 giorni senza risposta al primo invito, si invia una
seconda lettera con modalità Raccomandata AR per fissare un colloquio con il medico;
c. se ancora risulta sconosciuto o non reperibile (es. Stranieri Temporaneamente
Presenti - STP) si toglie dall' "Archivio Residenti" e si inserisce nell’archivio “Residenti
Non Reperibili" (OnVac)
d. Se la raccomandata è stata ritirata e il bambino non si presenta né si giustifica, si
registra il dissenso (OnVac).
Nella ricerca presso l'Anagrafe Comunale è necessario chiedere di controllare anche lo
Stato Famiglia, perché potrebbe mancare il cognome del padre ed essere presente solo il
cognome della madre, risultando quindi più difficile il contatto attraverso la posta
ordinaria.
Pertanto, se:
il contatto diretto con la famiglia;
il contatto diretto con il pediatra curante;
la verifica indirizzo e invio 2 inviti (il 2°con racc. A/R);
risultano senza risposta e la raccomandata torna al mittente:
a. il nominativo viene tolto dal DENOMINATORE (Archivio "Residenti") e inserito
nell'apposito Archivio "Residenti non Reperibili", per recuperarlo nell'ipotesi che
ridiventi "reperibile" (es. rientro dal Paese di origine dei genitori).
b. una volta all’anno viene effettuato il controllo sui "residenti" inseriti nell'Archivio
"Residenti Non Reperibili" e questo controllo è ripetuto fino al raggiungimento dell'età
della scuola dell'obbligo, quando, per effetto della frequenza scolastica, è più agevole il
controllo (reperibilità) sia presso l'anagrafe comunale che presso l'Istituto scolastico.
la raccomandata AR viene ritirata, ma i genitori non si presentano o si presentano e
rifiutano la vaccinazione, dall’entrata in vigore della Legge Regionale di sospensione
dell’obbligo vaccinale (Legge Regionale n. 7 del 23.03.2007, BUR 30/2007): si procede con la
registrazione sulla scheda vaccinale informatizzata (OnVac) del dissenso temporaneo o
definitivo.
12
ALLEGATO 4
ATTIVITA’ DI MEDICINA LEGALE IN
FORMA COLLEGIALE
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
SOC IGIENE E SANITA’ PUBBLICA
Direttore: dr. Lorenza Gallo
V.le Tre Martiri, 89 - 45100 Rovigo
ATTIVITA’ DI MEDICINA LEGALE
IN FORMA COLLEGIALE
Processo: rilascio certificazioni per patenti e certificazioni sanitarie
persona)
(relative alla
Rev00_dicembre_2015
OWNER DEL PROCESSO
Dott.ssa Lorenza Gallo
UOC Igiene e Sanità Pubblica
Indice
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Descrizione del processo
Dimensionamento del processo
Scopo del processo
Campo di applicazione
Certificato di idoneità alla guida di autoveicoli
Certificato di idoneità psicofisica al porto di fucile per uso caccia
Certificati di idoneità psicofisica alle mansioni lavorative ex art. 5 L. 300/70
Accertamento in commissione medica per le invalidità civili
Allegati:
1) Domanda di accertamento dell’idoneità psicofisica alla guida presso la CML
2) Procedura di autorizzazione dei segretari a richiedere gli accertamenti
3) Modulo per richiesta di anticipo cronologico
4) Modulo di ricorso avverso il giudizio di non idoneità all’uso delle armi
1.
Descrizione del processo
Finalità: Garantire al cittadino il rilascio di certificazioni specifiche, ovvero esplicitamente
volte ad attestare una condizione di interesse medico-legale cui si ricollegano direttamente
conseguenze di rilevanza giuridica e/o amministrativa, a cura di organi medico collegiali
previsti specificamente da norme di legge.
Certificati rilasciati da organi medico collegiali appartenenti alla Pubblica Amministrazione
sono segnatamente tesi ad attestare il possesso da parte del richiedente di requisiti
psicofisici tali da renderlo idoneo all’esercizio di una particolare attività. Il rapporto di
dipendenza da un Ente pubblico implica per prevalente giurisprudenza la qualificazione
giuridica del medico come pubblico ufficiale; ne derivano rilevanti conseguenze sotto il
profilo della responsabilità penale in caso di falso in certificato, in quanto la fattispecie
rientra nella previsione dell’art.480 cp (Falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in
certificati o autorizzazioni amministrative), punita ben più severamente rispetto all’analogo
reato commesso dal medico non investito della qualifica di pubblico ufficiale (art.481 cp:
Falsità ideologica in certificati commessa da persona esercente un servizio di pubblica
necessità ).
2.
Dimensionamento del processo
Operatori coinvolti nel rilascio di certificazioni sanitarie da parte organi collegiali
• Gli Operatori coinvolti sono Medici del Dipartimento di Prevenzione, Medici di
Distretto, Ospedalieri, Medici
Dipendenti da altre Amministrazioni, Medici
Convenzionati e Liberi Professionisti e personale amministrativo.
• In particolare il personale che partecipa alle Commissioni Mediche Patenti (CML), è
costituito da 11 medici, di cui 6 dipendenti presso il SISP e 5 dipendenti da altre
Amministrazioni. Entra a far parte della CML nei casi di valutazione di soggetti
alcool dipendenti un medico dipendente del Servizio Dipendenze (Ser.D.), mentre
per la valutazione delle persone disabili, la CML è integrata da un Medico Fisiatra,
dipendente o convenzionato dell’Ulss 18, e 1 Ingegnere del Ministero dei Trasporti.
La CML è pertanto costituita da 3 medici (due dipendenti e uno di altra
amministrazione) per l’esame delle patologie previste, da 4 medici (due dipendenti,
uno di altra amministrazione e un alcologo dipendente) per le ordinanze per alcol,
da 4 medici (due dipendenti, uno di altra amministrazione e un fisiatra) e un
ingegnere della Motorizzazione per le disabilità agli arti e udito.
• Le Commissioni per le Invalidità Civili sono composte da 4 medici (un medico
legale, uno di dipartimento di prevenzione /distretto, un medico del lavoro e uno di
categoria) e un segretario a cui si aggiungono, per le valutazioni di cui alla L.104/92
e L.68/99, un medico dipendente/convenzionato esperto nella patologia da valutare
e un assistente sociale dipendente. Complessivamente sono coinvolti 62 medici
dipendenti, 12 medici convenzionati, 6 a rapporto libero professionale 2 Assistenti
Sociali e 4 segretari che lavorano a turno.
• La Commissione per la valutazione dell’Idoneità alle Mansioni dei dipendenti delle
ditte private è composta dal Direttore SISP che la presiede o medico delegato, da
un medico specialista in Medicina Legale, e da un medico specialista in Medicina del
Lavoro, oltre un amministrativo del Dipartimento di prevenzione, con funzione di
segretario. Complessivamente sono coinvolti 8 medici a rapporto di dipendenza, 2
medici a rapporto libero professionale e 2 segretari.
•
La Commissione di ricorso avverso il giudizio negativo del medico monocratico,
relativamente all’idoneità psico-fisica al porto d’armi, è composta dal Direttore SISP
o medico delegato che la presiede, da un medico del Servizio Igiene Pubblica, da un
medico specialista in Medicina Legale e delle Assicurazioni, e da un medico
specialista nella patologia inerente il caso da esaminare. Le funzioni di segreteria
sono svolte da personale amministrativo del Dipartimento di Prevenzione.
Complessivamente sono coinvolti 6 medici a rapporto di dipendenza, 1 medico
specialista dipendente o convenzionato e 1 segretario.
Volumi di attività generati anno 2015 ( 9 mesi )
INVALIDITA' CIVILE:
Domande Presentate
Visite Effettuate
5384
6056
CML
Domande Presentate: 3686
Visite Effettuate:
3514
Collegi Medici
Idoneita' Mansioni: 11
Porto D'armi: 16
3.
Scopo del processo
Questa procedura si applica per garantire l’erogazione di certificazioni medico- legali
collegiali.
Essa ha lo scopo di descrivere:
• le responsabilità dei ruoli coinvolti nel processo in oggetto;
• le attività inerenti l'operatività del processo in oggetto;
• i controlli connessi all'operatività nella gestione;
• l’identificazione delle procedure informatiche coinvolte nelle attività operative del
processo di rilascio di certificati medico-legali collegiali.
4.
Campo di applicazione
La presente procedura si applica all’attività di erogazione delle prestazioni del Servizio di
Igiene e Sanità Pubblica.
5.
Certificato di idoneità alla guida di autoveicoli
Normativa di riferimento
Il D.Lgs 30 aprile 1992, n.285 (Nuovo Codice della Strada) ed il relativo regolamento di
attuazione (DPR 16 dicembre 1992, n.495), nonché le successive modifiche ed integrazioni
(DPR 26 aprile 1993, n.147:“Regolamento recante modifiche ed integrazioni artt.26 e 28
DPR 495/1992”; DLgs 10 marzo 1993, n.360: “Disposizioni correttive ed integrative del
Codice della Strada “; DPR 19 aprile 1994, n.575: “Regolamento recante la disciplina per il
rilascio e la duplicazione della patente di guida dei veicoli “) fissano i requisiti fisici e
psichici per il conseguimento, la revisione o la conferma della patente di guida.
All’atto dell’accertamento il richiedente è tenuto a presentare una certificazione
anamnestica che escluda la sussistenza di malattie o infermità pregiudizievoli all’idoneità
alla guida e indichi eventuali precedenti morbosi; l’art.319 del Regolamento, che
prevedeva il rilascio della suddetta certificazione anamnestica da parte del medico di base,
è stato in seguito parzialmente modificato dall’art.15 del DPR 757/1994, demandando la
responsabilità dell’attestazione anamnestica allo stesso richiedente, tranne che per il
conseguimento.
La normativa descrive, inoltre, una serie di condizioni patologiche ritenute rilevanti ai fini
dell’idoneità alla guida (appendice II - art.320 del Regolamento: affezioni cardiovascolari,
diabete, malattie endocrine, malattie del sistema nervoso, malattie psichiche, uso di
sostanze psicoattive, malattie del sangue, malattie dell’apparato urogenitale), e fissa i
requisiti minimi sotto il profilo della funzione visiva, uditiva, dell’efficienza degli arti e dei
tempi di reazione (quest’ultima soltanto per le patenti di categoria C, D ed E).
Nei casi in cui sussistano una o più affezioni tra quelle citate nella ricordata appendice
all’art.320, o qualora ricorrano menomazioni a carico dell’apparato visivo, uditivo e/o
locomotore, ovvero “nei casi dubbi”, la norma demanda il giudizio d’idoneità alla
competenza delle Commissioni Mediche Locali.
Art. 330 D.P.R. 495/92
1. Le commissioni mediche locali sono costituite con provvedimento del presidente della
regione o delle province autonome di Trento e di Bolzano, presso i servizi dell'Azienda
sanitaria locale, che svolgono funzioni in materia medico-legale.
2. La commissione è composta da un presidente, due membri effettivi e almeno due
supplenti, individuati tra i medici delle amministrazioni e corpi di cui all'articolo 119,
comma 2, del codice, tutti in attività di servizio, designati dalle amministrazioni
competenti. I membri partecipanti alle sedute della commissione, effettivi o supplenti,
devono appartenere ad amministrazioni diverse.
Art 119 D. Lgs. 285/92 comma 4
L'accertamento dei requisiti psichici e fisici e' effettuato da commissioni mediche locali,
costituite dai competenti organi regionali ovvero dalle province autonome di Trento
e di Bolzano che provvedono altresì alla nomina dei rispettivi presidenti, nei
riguardi:
a) dei mutilati e minorati fisici. Nel caso in cui il giudizio di idoneità non possa essere
formulato in base ai soli accertamenti clinici si dovrà procedere ad una prova pratica di
guida su veicolo adattato in relazione alle particolari esigenze. Qualora, all'esito della visita
di cui al precedente periodo, la commissione medica locale certifichi che il conducente
presenti situazioni di mutilazione o minorazione fisica stabilizzate e non suscettibili di
aggravamento né di modifica delle prescrizioni o delle limitazioni in atto, i successivi
rinnovi di validità della patente di guida posseduta potranno essere esperiti secondo le
procedure di cui al comma 2 e secondo la durata di cui all'articolo 126, commi 2, 3 e 4;
b) di coloro che abbiano superato i sessantacinque anni di età ed abbiano titolo a guidare
autocarri di massa complessiva, a pieno carico, superiore a 3,5 t, autotreni ed
autoarticolati, adibiti al trasporto di cose, la cui massa complessiva, a pieno carico, non sia
superiore
a
20
t,
macchine
operatrici;
c) di coloro per i quali è fatta richiesta dal prefetto o dall'ufficio provinciale della Direzione
generale
della
M.C.T.C.;
d) di coloro nei confronti dei quali l'esito degli accertamenti clinici, strumentali e di
laboratorio faccia sorgere al medico di cui al comma 2 dubbi circa l'idoneità e la sicurezza
della
guida.
d-bis) dei soggetti affetti da diabete per il conseguimento, la revisione o la conferma delle
patenti C, D, CE, DE e sottocategorie. In tal caso la commissione medica è integrata da un
medico specialista diabetologo, sia ai fini degli accertamenti relativi alla specifica patologia
sia ai fini dell'espressione del giudizio finale.
I certificati anamnestici e di idoneità rilasciati dalla Commissione Medica, devono essere
redatti su specifici modelli previsti dall’art.331 del Regolamento.
DECRETO del MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI 9 agosto 2013
Disciplina dei contenuti e delle procedure della comunicazione del rinnovo di validita'
della patente.
Art. 1
Contenuti della comunicazione del rinnovo di validita' della patente di guida
1. Ai fini del rinnovo di validita' di una patente di guida, i medici e le strutture di cui
all'articolo 119, comma 2, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 e successive
modificazioni, le commissioni mediche locali di cui al comma 4 dello stesso articolo e
strutture di cui all'articolo 201, comma 1, del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66,
all'esito di' ciascuna visita medica per la conferma dei requisiti di idoneita' psichica e
fisica alla guida di veicoli a motore, trasmettono telematicamente, all'ufficio centrale
operativo del Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e
statistici, una comunicazione dei contenuti del certificato medico, redatta nel rispetto dei
principi di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, recante Codice in materia di
protezione dei dati personali e relativa al titolare della patente di cui e' richiesta la predetta
conferma, avente i seguenti contenuti minimi:
a) cognome, nome, luogo e data di nascita;
b) numero e categoria della patente posseduta;
c) indirizzo presso il quale inviare il duplicato della patente,
rinnovato nella validita';
d) luogo e data della visita medica;
e) espressione del giudizio di idoneita', con indicazione specifica, se del caso, del
termine ultimo di validita' del rinnovo, se stabilito in misura ridotta rispetto alle
disposizioni dell'articolo 126 del decreto legislativo n. 285 del
1992,
e
della
riclassificazione della patente posseduta dall'interessato;
f) eventuali prescrizioni relative al conducente o a modifiche del veicolo, da indicarsi con i
prescritti codici armonizzati unionali o nazionali;
g) codice di identificazione del medico, dell'amministrazione e del corpo o della
commissione medica locale, di cui rispettivamente ai commi 2 e 4 dell'articolo 119, del
predetto decreto legislativo n. 285 del 1992, o della struttura di cui al citato articolo 201,
comma 1, del decreto legislativo n. 66 del, 2010.
Art. 2
Acquisizione della fotografia e della firma del titolare della patente di guida
1. Ai fini dell'emissione del duplicato della patente, rinnovato nella
validità,
il
sanitario o l'ufficio
che
procede all'accertamento trasmette, unitamente alla
comunicazione di cui all'articolo 1 e nelle medesime forme, foto e firma del titolare
della patente stessa.
Art. 3
Ricevuta dell'avvenuta conferma di validita' della patente di guida
1. Il sistema informatico, in caso di esito positivo dell'acquisizione e verifica dei
dati e della documentazione di cui rispettivamente agli articoli I e 2, genera una ricevuta
recante i dati anagrafici del titolare di patente, il numero e la categoria della stessa, le
eventuali prescrizioni relative al conducente o a modifiche del veicolo e la nuova data
di scadenza della patente stessa.
2. Il medico, stampata in carta semplice la ricevuta di cui al comma 1, la consegna
immediatamente all'interessato.
3. La ricevuta di cui al comma 1 e' valida ai fini della circolazione fino al
ricevimento del duplicato della patente di guida, rinnovato nella validità, e comunque
non oltre sessanta giorni dalla data di rilascio.
Iter procedurale di dettaglio operativo della segreteria e della Commissione Patenti
Competenze Segreteria ufficio
1.
Le domande (allegato 1) di accertamento dell’idoneità psico-fisica alla guida
presso la CML, pervengono alla segreteria :
o consegnate direttamente dagli interessati alla segreteria nelle fasce orarie
di apertura al pubblico
o per posta ordinaria
o via FAX, con successiva regolarizzazione, entro massimo 15 gg., mediante
consegna dell’originale con relativa marca da bollo apposta.
Vengono accettate solo le domande provenienti dagli utenti residenti o
domiciliati nella Provincia di Rovigo, causa l’ ingente carico di richieste ed al
fine di non penalizzare i residenti della provincia. Sono accettate anche le
domande di utenti non residenti/domiciliati se già visitati dalla CML o in cura
presso i servizi di diagnosi e cura delle due Aziende ULSS della provincia.
2.
Dopo l’accettazione della domanda, la segreteria inserisce il nominativo del
paziente nell’applicativo Insiel che genera un numero progressivo di registrazione
ed elabora l’invito a visita. In base alla motivazione contenuta nella domanda, il
nominativo viene inserito in una delle tre tipologie di CML previste: CML Disabili,
CML Alcol, CML Patologie generali, in ordine di presentazione e fino al
raggiungimento del numero prestabilito di pazienti invitati per seduta che si
fissano in massimo n. 40 per CML Disabili, n.50 per le altre tipologie di CML,
tenendo conto della riserva di almeno 3 posti per seduta per le urgenze
autorizzate dal Presidente. Ulteriori domande in esubero potranno essere
autorizzate in via eccezionale dal Presidente medesimo.
3. In particolare, le domande che vengono presentate allo sportello ricevono
immediatamente la convocazione a visita mediante consegna dell’ invito con
richiesta di accertamenti (procedura di autorizzazione dei segretari a richiedere gli
accertamenti - all. 2) e i bollettini necessari all’espletamento della visita.
4. Le domande pervenute via posta o via fax vengono inserite nell’applicativo Insiel
entro 15 gg. e l’invito a visita, elaborato dal programma, con la richiesta di
accertamenti e i bollettini, viene trasmesso all’interessato via posta. Per le
domande pervenute via fax l’invito viene generato solo una volta pervenuto
l’originale, corredato da marca da bollo, e viene successivamente spedito a
domicilio. Per quest’ultima modalità l’inserimento del nominativo nell’applicativo
Insiel tiene conto della data di arrivo del fax.
5. Qualora la motivazione o la patologia non sia specificata viene consegnato il
foglio di accertamenti generali (procedura - allegato2)
6. Eventuali richieste motivate di anticipi cronologici vanno fatte di norma su
apposito modulo (allegato 3) e sono valutati dal Presidente di CML e autorizzati
dallo stesso.
7. Al raggiungimento del numero previsto di pazienti per seduta si prenota per la
seduta successiva della stessa tipologia e si formano i fascicoli relativi: ogni
fascicolo dei pazienti deve contenere tutti i precedenti che fanno capo al paziente
stesso anche se di motivazione diversa.
Competenze Segreteria durante la Commissione Patenti
8. Nella giornata di seduta i segretari aprono lo sportello di accettazione almeno
un’ora prima dell’inizio della seduta, al fine di effettuare le accettazioni che
consistono in :
o verificare la regolarità della domanda (bollettini, ecc….)
o verificare che il paziente produca tutta la documentazione richiesta all’atto
della domanda esclusivamente in originale,
o verificare che il paziente sia in possesso di documento di riconoscimento
(patente o carta d’identità o passaporto)
o verificare che non sussistano in capo al paziente altri procedimenti quali
ordinanze
o inserire nell’applicativo Insiel foto e firma dell’utente e bollettini previsti
9. Predispongono il fascicolo del paziente secondo l’ordine di arrivo e lo consegnano
in commissione
10. Effettuata la visita a cura della CML, consegnano il certificato medico o la ricevuta
che deriva dal Portale dell’automobilista.
11. Al termine della seduta raccolgono i verbali di seduta utili per il conteggio del
numero di pazienti visitati e la successiva liquidazione degli emolumenti. Per i
medici dipendenti il conteggio viene inviato alla UOC Gestione risorse umane, per i
medici di altra amministrazione il conteggio viene inviato alla UOC Bilancio.
Competenze Commissione in seduta
12. La CML accoglie i pazienti da visitare secondo l’ordine di arrivo verificato dalla
segreteria
13. Verifica l’ identità del soggetto, esamina i documenti, procede alla visita
14. La Commissione può richiedere all’ interessato eventuali visite specialistiche
integrative utili al giudizio
15. Redige il certificato medico e la ricevuta mediante il SW apposito.
16. Il certificato o la ricevuta, quest’ultima in copia unica, viene successivamente
consegnato all’utente a cura della segreteria.
Full time equivalent
Unità amministrative
Segreteria per commissioni e segreteria ufficio = 36 +31 (36-L104)x2= 98x42= 4016 >
fte 2,65
Unità mediche
Valutazioni medico legali per istruttoria = 250 ore /anno > fte 0,16
Commissione Medica Locale Patenti
Presentazione domanda del paziente presso la segreteria della CML
In base alla patologia la segreteria fornisce appuntamento con richiesta di esami e visite
Il pz si presenta in CML per la valutazione della idoneità psicofisica alla guida,
consegnando le certificazioni specialistiche, idonee a valutarne lo stato di salute, e i
bollettini di versamento degli oneri dovuti alla CML al Ministero Infrastrutture e Trasporti e
le marche da bollo
La Commissione può richiedere all’interessato eventuali visite specialistiche integrative
utili al giudizio
La CML redige un certificato di idoneità, dove è indicata la scadenza temporale, o di non
idoneità
Acquisita l’ idoneità viene consegnata al pz una ricevuta che specifica il periodo di validità
della patente, che riceverà a domicilio con raccomandata
6.
Certificati d’idoneità psicofisica al porto di fucile per uso
di caccia e al porto d’armi per uso difesa personale
Normativa di riferimento
Il Decreto Ministero della Sanità del 28 aprile 1998 demanda l’accertamento della
sussistenza dei requisiti agli “uffici medico-legali e distretti sanitari delle unità sanitarie
locali o alle strutture sanitarie militari e della Polizia di Stato” (art.3).
Analogamente alle certificazioni per l’idoneità alla conduzione di autoveicoli, sono riportati i
requisiti minimi sotto il profilo dell’efficienza dell’apparato visivo, uditivo, dell’apparato
locomotore (arti, colonna vertebrale), del sistema nervoso (assenza di alterazioni
neurologici che possano interferire con lo stato di vigilanza o che abbiano ripercussioni
invalidanti di carattere motorio, statico o dinamico, assenza di crisi comiziali negli ultimi
due anni) e della psiche (assenza di disturbi mentali, di personalità o comportamentali, di
dipendenza da sostanze stupefacenti, psicotrope e da alcol e di assunzione anche
occasionale di sostanze stupefacenti e l’abuso di alcol e psicofarmaci). Anche in questo
caso è previsto un certificato anamnestico, redatto dal medico di libera scelta, e una
specifica modulistica.
Avverso il giudizio negativo l'interessato può, nel termine di trenta giorni, proporre ricorso
ad un collegio medico costituito presso l'U.S.L. competente, di norma a livello provinciale,
composto da almeno tre medici, pubblici dipendenti, di cui uno specialista in medicina
legale delle assicurazioni, ed integrato di volta in volta da specialisti nelle patologie inerenti
al caso specifico.
Iter procedurale di dettaglio operativo della segreteria e del Collegio Medico porto
d’armi
1. La richiesta di visita medico collegiale viene inoltrata dall’interessato al SISP in
modalità cartacea (allegato 4) o tramite PEC;
2. La pratica viene protocollata ed assegnata al medico referente SISP per l’attività
medico legale, il quale, una volta verificata la completezza della stessa per gli
aspetti sanitari, la trasmette al segretario della commissione, per la verifica degli
aspetti tecnico amministrativi
3. I documenti necessari alla presentazione della domanda sono la richiesta di
accertamento a firma dell’interessato, il certificato di non idoneità redatto dal
medico monocratico, cetificato anamnestico del medico di famiglia, altra eventuale
documentazione sanitaria fornita dal richiedente, bollettino di pagamento secondo
quanto previsto dal vigente tariffario regionale in materia.
4. La lettera di convocazione alla visita medico collegiale viene inviata al richiedente
via posta o via telegramma se si ravvisa l’urgenza;
5. L’accertamento viene effettuato per tutti i soggetti la cui residenza sia situata nel
territorio della Provincia di Rovigo
6. Il collegio medico viene convocato a cura del medico SISP referente per l’attività
medico legale, e si compone del Direttore SISP o altro medico del Servizio da lui
delegato, che assume le funzioni di presidente, dal medico legale SISP, da un altro
medico del SISP e da un medico specialista nelle patologie inerenti il caso
specifico, mentre le funzioni di segretario sono svolte da personale amministrativo
del Dipartimento di Prevenzione.
7. Il collegio medico può richiedere accertamenti sanitari ulteriori, qualora lo ravvisi
necessario nel corso della visita, consegnando la richiesta direttamente
all’interessato, informandolo che il relativo referto dovrà essere consegnato o
spedito alla segreteria del Dipartimento di Prevenzione, in busta chiusa, indirizzata
alla segreteria del collegio medico.
8. Il collegio medico effettua la visita, esamina la documentazione ed esprime parere
in relazione alla richiesta presentata.
9. Al termine del procedimento, il segretario trasmette alla Questura o alla Prefettura il
giudizio del collegio medico relativo all’idoneità richiesta.
Full time equivalent
Unità amministrative
Segreteria in commissioni e segreteria ufficio = 20 ore /anno
Unità mediche
Partecipazione commissioni = 40 ore /anno
Commissione Medica Porto d’Armi
Presentazione domanda del paziente presso la segreteria della Commissione, corredata
dal certificato di non idoneità redatto dal medico monocratico
In base alla patologia segnalata dal medico monocratico nel certificato di non idoneità, la
segreteria convoca la commissione invitando per iscritto l’interessato, chiedendo di
produrre la documentazione sanitaria in suo possesso, confermando l’appuntamento al
medico specialista nella patologia da valutare e agli altri componenti
Il pz si presenta in Commissione per la valutazione della idoneità psicofisica all’uso delle
armi, consegnando la documentazione sanitaria in proprio possesso, già richiesta all’atto
dell’invito
La Commissione può richiedere all’interessato eventuali visite specialistiche integrative
utili al giudizio
La Commissione redige un certificato di idoneità, dove è indicata la scadenza temporale, o
di non idoneità
Il certificato di idoneità/non idoneità viene inviato
alla Questura, se si tratta di uso sportivo e per caccia delle armi,
alla Prefettura se si tratta di detenzione per uso di difesa personale
7.
Certificati d’idoneità psicofisica alle mansioni lavorative
ex art. 5 L.300/70
Normativa di riferimento
L.300/70-ART. 5. - Accertamenti sanitari. Sono vietati accertamenti da parte del
datore di lavoro sulla idoneità e sulla infermità per malattia o infortunio del
lavoratore
dipendente.
Il controllo delle assenze per infermità può essere effettuato soltanto attraverso i
servizi ispettivi degli istituti previdenziali competenti, i quali sono tenuti a compierlo
quando
il
datore
di
lavoro
lo
richieda.
Il datore di lavoro ha facoltà di far controllare la idoneità fisica del lavoratore da
parte di enti pubblici ed istituti specializzati di diritto pubblico.
Iter procedurale di dettaglio operativo della segreteria e del Collegio Medico
1. La richiesta di visita medico collegiale viene inoltrata dal datore di lavoro al SISP in
modalità cartacea o tramite PEC;
2. La pratica viene protocollata ed assegnata al medico referente SISP per l’attività
medico legale, il quale, una volta verificata la completezza della stessa per gli
aspetti sanitari, la trasmette al segretario della commissione, per la verifica degli
aspetti tecnico amministrativi;
3. I documenti necessari alla presentazione della domanda sono la richiesta di
accertamento a firma del datore di lavoro, la dichiarazione dello stesso riguardo le
specifiche mansioni del dipendente oltre ad eventuale valutazione del medico
competente, altra eventuale documentazione sanitaria fornita dal lavoratore;
4. Nel caso si necessiti di ulteriore documentazione, si invita il datore di lavoro a
fornirla a stretto giro di posta;
5. La lettera di convocazione alla visita medico collegiale viene inviata al lavoratore e
per conoscenza al datore di lavoro;
6. L’accertamento viene effettuato per tutti i soggetti la cui residenza sia situata nel
territorio di competenza dell’ULSS 18, indipendentemente dalla sede di lavoro;
7. Il collegio medico può richiedere accertamenti sanitari ulteriori, qualora lo ravvisi
necessario nel corso della visita, consegnando la richiesta direttamente al
lavoratore, informandolo che il relativo referto dovrà essere consegnato o spedito
alla segreteria del Dipartimento di Prevenzione, in busta chiusa, indirizzata alla
segreteria del collegio medico per l’accertamento dell’idoneità lavorativa;
8. Il parere espresso dal collegio medico può consistere nella idoneità o inidoneità
permanente a tutte o a parte alle mansioni cui il lavoratore è addetto, e nella
idoneità o inidoneità temporanea a tutte o a parte di tali mansioni;
9. Al termine del procedimento, il segretario trasmette al datore di lavoro il giudizio
del collegio medico relativo alla sola idoneità lavorativa, ed attraverso il Servizio
Economico Finanziario, invia al datore di lavoro una fattura di importo pari a quello
previsto dal tariffario regionale per le prestazioni collegiali medico legali.
Full time equivalent
Unità amministrative
Segreteria ufficio = 10 ore /anno
Unità mediche
Partecipazione commissioni = 30 ore /anno
Commissione Medica Idoneità Mansioni Lavorative
Presentazione domanda della ditta presso la segreteria della Commissione, corredata
dall’eventuale giudizio del medico competente e delle mansioni svolte dal lavoratore.
La segreteria convoca la commissione invitando per iscritto l’interessato, chiedendo di
produrre la documentazione sanitaria in proprio possesso.
Il pz si presenta in Commissione per la valutazione della idoneità psicofisica alle mansioni
affidate, consegnando la documentazione sanitaria in proprio possesso
La Commissione può richiedere all’interessato eventuali visite specialistiche integrative
utili al giudizio
La Commissione redige un certificato di idoneità con o senza limitazioni alle mansioni
proprie, o di inidoneità alle mansioni affidate, temporanea o permanente
Il certificato di idoneità/non idoneità viene inviato alla ditta che ne ha fatto
richiesta
8.
Accertamento in Commissione Medica per le
Invalidità Civili
Normativa di riferimento
Certificati Medico per il riconoscimento dell’Invalidità Civile: La legge n.118 del 30 marzo
1971 definisce mutilati ed invalidi civili i cittadini affetti da minorazioni congenite o
acquisite anche a carattere progressivo che abbiano subito una riduzione permanente
della capacità lavorative non inferiore ad un terzo. Dopo il 1971 numerose norme sono
intervenute a disciplinare la materia, mantenendo comunque i sotto indicati criteri
definitori:
• il cittadino affetto da infermità invalidanti non più migliorabili, che determinano una
sensibile riduzione in misura pari o superiore al 34% o la perdita totale della
capacità lavorativa genericamente intesa, di età compresa tra i 18 ed i 65 anni;
• i minorenni e gli anziani con difficoltà persistenti a compiere gli atti quotidiani della
vita o non autosufficienti d'età superiore ai 65 anni.
Sono escluse le situazioni già riconosciute come dipendenti da causa di guerra, di servizio
e/o di lavoro.
Dal 1 gennaio 2010, con legge n.102/2009, le domande per ottenere benefici in materia di
invalidità, cecità e sordità civile, handicap e disabilità, complete della certificazione medica
che attesta la natura delle infermità invalidanti, sono presentate all'INPS e solo per via
telematica.
Il cittadino che intende presentare domanda per il riconoscimento di una infermità
invalidante deve:
1) recarsi da un medico abilitato alla compilazione on-line del certificato medico
introduttivo, perchè sia attestata la patologia invalidante;
2) presentare all' INPS per via telematica, direttamente ovvero tramite Patronato o
Associazioni di categoria (ANMIC,ENS,UIC,ANFASS), domanda di riconoscimento dei
benefici;
L'INPS rilascerà, all'atto della trasmissione della domanda, una ricevuta di trasmissione
avvenuta.
La persona interessata è sottoposta a visita da parte di una delle Commissioni Mediche
costituite presso l'Azienda Sanitaria, che valuta il grado d'invalidità in base alla
documentazione clinica presentata e all'accertamento delle condizioni di salute, redigendo
un verbale che viene trasmesso per via telematica all’INPS. Durante la visita il richiedente
può avvalersi dell'assistenza di un medico di fiducia.
Il verbale che esprime il giudizio di accoglimento o di diniego della Commissione sarà
validato dall'INPS, che provvederà ad inviarlo all'interessato.
Nel caso in cui la richiesta d'invalidità non venga accolta l'interessato può proporre ricorso
al giudice del lavoro entro sei mesi dalla data di notifica del verbale, avvalendosi
eventualmente del supporto di un Patronato o di un legale.
Se dal riconoscimento consegue un beneficio economico,l'interessato verrà invitato a
completare on-line su Internet o tramite il patronato la domanda con i dati necessari per
l'accertamento
dei
requisiti
socio
economici.
Concluso l'iter sanitario, l'Amministrazione titolare del potere concessorio verificherà i
requisiti amministrativi ed invierà all'interessato il provvedimento di accoglimento o di
rigetto.
Certificato medico sordi civili: L'art. 1 della Legge 381/70 (modificata dalla Legge 95/2006)
stabilisce che sono considerati "sordi", agli effetti delle provvidenze economiche previste
dalla legge, i minorati sensoriali dell'udito affetti da sordità congenita o acquisita durante
l'età evolutiva che abbia "compromesso" (nel testo originario veniva utilizzato il termine
"impedito") il normale apprendimento del linguaggio parlato, purché la sordità non sia di
natura esclusivamente psichica o dipendente da causa di guerra, di lavoro o di servizio
(art. 1, Legge 381/70). Secondo la scienza medica, il periodo dell'età evolutiva si conclude
col compimento del dodicesimo anno di età. La modifica apportata dalla Legge 95/2006 ha
riformato l'art. 1 della Legge 381/70 anche in relazione alle caratteristiche
dell'apprendimento del linguaggio parlato. Infatti, nel testo originario si faceva riferimento
alla ipoacusia come causa impeditiva dello stesso. La nuova norma adotta, invece, il
concetto di compromissione del normale apprendimento del linguaggio parlato. Il termine
ha una connotazione più ampia dal momento che include non solo l'impossibilità
dell'apprendimento, ma anche quella in cui questo sia stato ridotto o reso difficoltoso.
La Commissione valuta lo stato di sordità.
Certificato medico ciechi civili: La Legge 382/70 considera come ciechi assoluti o parziali i
cittadini affetti da cecità bilaterale totale o che abbiano un residuo visivo con correzione
non superiore ad un ventesimo in entrambi gli occhi. Sono ciechi civili i cittadini la cui
cecità, congenita o contratta, non sia dovuta a cause di guerra, di infortunio sul lavoro o di
servizio.
Ai fini delle prestazioni vengono distinti in due categorie:
Ciechi assoluti in caso di totale mancanza della vista in entrambi gli occhi, o percezione
dell'ombra e della luce ("visus motu-manu" percepiscono il solo movimento della mano,
ma non sono in grado di contare le dita).
Ciechi parziali: ventesimisti in caso di acuità visiva non superiore a 1/20 in entrambi gli
occhi con correzione (possono contare il numero delle dita della mano a distanza
ravvicinata); decimisti in caso di residuo visivo tra 1/10 e 1/20 in entrambi gli occhi con
correzione.
La Commissione valuta lo stato di cecità.
Certificato sanitario per Portatori di Handicap: L. 104/92 E' persona handicappata colui che
presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è
causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da
determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.
La persona handicappata ha diritto alle prestazioni stabilite in suo favore in relazione alla
natura e alla consistenza della minorazione, alla capacità complessiva individuale residua e
alla efficacia delle terapie riabilitative. Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia
ridotto l'autonomia personale, correlata all'età,
in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e
globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione
di gravità. Le situazioni riconosciute di gravità determinano priorità nei programmi e negli
interventi dei servizi pubblici.
La presente legge si applica anche agli stranieri e agli apolidi, residenti, domiciliati o aventi
stabile dimora nel territorio nazionale. Le relative prestazioni sono corrisposte nei limiti ed
alle condizioni previste dalla vigente legislazione o da accordi internazionali.
Gli accertamenti relativi alla minorazione, alle difficoltà, alla necessità dell'intervento
assistenziale permanente e alla capacità complessiva individuale residua, di cui all'articolo
3, sono effettuati dalle Unità Sanitarie Locali mediante le commissioni mediche di cui
all'art.1 della Legge 295 del 15/10/1990, che sono integrate da un operatore sociale e da
un esperto nei casi da esaminare, in servizio presso le Unità Sanitarie Locali.
La Commissione valuta la condizione di Handicap.
Certificato sanitario per il diritto al lavoro dei disabili: Legge 12 Marzo 1999, n. 68 “Norme
per il diritto al lavoro dei disabili” e successive modifiche ed integrazioni.
L’articolo 1 della Legge 68/99 recita: “La presente legge ha come finalità la promozione
dell'inserimento e della integrazione lavorativa delle persone disabili nel mondo del lavoro
attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato”.
La Legge 68/99 stabilisce che i datori di lavoro privati e pubblici con più di 15 dipendenti al
netto delle esclusioni, siano tenuti ad avere alle proprie dipendenze lavoratori appartenenti
alle categorie protette (disabili) iscritti in appositi elenchi gestiti dall'Agenzia del lavoro
della provincia di riferimento.
Inoltre, l’articolo 18 della Legge 68/99 prevede che i datori di lavoro che occupano oltre 50
dipendenti hanno l'obbligo di assumere: vedove e orfani del lavoro, per servizio, di guerra
e i profughi italiani, nella misura di un'unità nel caso d'aziende che occupano da 51 a 150
dipendenti e nella misura dell'1% per le restanti (percentuale che si aggiunge al 7%
previsto per l'assunzione dei disabili).
Anche i cittadini extracomunitari, regolarmente presenti in Italia, riconosciuti disabili da
uno degli enti italiani preposti al riconoscimento dell'invalidità, rientrano nel computo delle
categorie protette secondo la Legge 68/99.
Possono beneficiare della L.68/99 Persone affette da minorazioni fisiche, psichiche o
sensoriali e portatori di handicap intellettivo, che comportino una riduzione della capacità
lavorativa superiore al 45%; Persone invalide del lavoro con grado di invalidità superiore al
33%; Persone non vedenti, persone non udenti; Persone invalide di guerra, invalide civili
di guerra e invalide per servizio; Vedove, orfani, profughi ed equiparati ad orfani, nonché i
soggetti individuati dalla legge 407 del 1998 (vittime del terrorismo e della criminalità
organizzata).
La Commissione valuta la disabilità.
Iter procedurale di dettaglio operativo della segreteria e della commissione per
l’accertamento delle invalidità civili
La persona interessata è sottoposta a visita da parte di una delle Commissioni Mediche
costituite presso l'Azienda Sanitaria, che valuta il grado d'invalidità in base alla
documentazione clinica presentata e all'accertamento delle condizioni di salute. Durante la
visita il richiedente può avvalersi (a proprie spese) dell'assistenza di un medico di fiducia.
Competenze Segreteria - Ufficio:
1. Ricezione in ufficio delle domande complete di tipo IC, HD, LD, cecità, sordità,
minori composta da certificato medico curante (validità 30 giorni) e domanda
amministrativa presentata dall’interessato tramite patronato o direttamente
(mediante credenziali di accesso al portale servizi Inps) tramite applicativo pic-web
e formazione dei fascicoli nei quali viene riportato il numero di protocollo
identificativo assegnato dal sw INPS con relativa data. Le domande vengono
scaricate dall’applicativo Inps entro 21 gg al massimo.
2. Suddivisione dei fascicoli per specialità a cura del dirigente medico incaricato
(minori, geriatria, medicina, fisiatria, oncologici, cecità, neurologia, psichiatria,
sordità, ambulatoriale solo istanza accertamento invalidità, visite domiciliari)
3. Stesura del calendario mensile delle sedute sentita la disponibilità dei medici,
suddiviso per specialità, e trasmissione del calendario definitivo validato dal
coordinatore medico ai componenti delle commissioni mediante posta elettronica.
4. Formazione dei fascicoli di seduta in base alla specialità identificata, inserimento in
procedura per la successiva spedizione degli inviti (la spedizione degli inviti deve
avvenire almeno 12-15 giorni prima della convocazione a visita degli interessati),
che tiene conto della cronologia della presentazione della domanda, delle deroghe
previste per legge relativamente agli anticipi cronologici in presenza di dichiarate e
documentate condizioni di gravità ai sensi del DM n.292 del 20.07.1989, nonché per
soggetti con documentate patologie oncologiche ai sensi della Legge n.80 del
9.03.2006.
5. Spedizione degli inviti con allegato il foglio di informazioni utili predisposto a cura
dell’ufficio.
6. Nel caso di visita domiciliare, accordata dal dirigente medico incaricato sulla base
di richiesta del medico curante, per intrasportabilità legata alla patologia sofferta, le
visite medesime vengono effettuate da almeno un medico tenendo conto oltre alla
cronologia della presentazione delle domande anche della zona di residenza dei
richiedenti al fine di ottimizzare le trasferte del personale valutatore.
7. Mensilmente l’ufficio raccoglie le schede di presenza dei componenti la commissione
per predisporre il resoconto complessivo e l’invio agli uffici centrali UOC Bilancio per
la liquidazione ai componenti non dipendenti e alla UOC Gestione risorse umane per
i componenti dipendenti ulss.
Competenze Segreteria - Commissione Invalidi :
1. Il segretario individuato per la seduta provvede a ritirare presso la segreteria
dell’ufficio il fascicolo contenente le pratiche da trattare valutando la completezza
degli stessi e chiedendo eventuali chiarimenti al personale dell’ufficio invalidi.
2. Il segretario è presente presso l’ambulatorio con almeno un quarto d’ora di anticipo
rispetto all’orario di inizio seduta, identifica le persone invitate a mezzo di valido
documento di riconoscimento, trascrivendone gli estremi sul frontespizio dei
fascicoli; raccoglie la documentazione sanitaria e la inserisce nel fascicolo del
soggetto da esaminare, affinché la commissione possa disporne al momento della
visita.
3. La Commissione visita il paziente, esamina la documentazione medica presentata,
redige un verbale previsto dalla normativa nazionale, contenente la diagnosi
accertata e il giudizio del grado di invalidità, indicando un’eventuale termine di
revisione.
4. Il segretario utilizza la pic web per la stesura dei verbali che trasmette
immediatamente in via telematica all’ INPS, per la verifica in Commissione Medica di
Verifica e stampa in duplice copia l’elenco, diviso per seduta, dei verbali trasmessi
relativi alle persone visitate, che resta a disposizione del personale INPS, insieme
alla documentazione prodotta dall’interessato. Stampa due copie del verbale
relativo all’accertamento L.68/99, per l’invio non telematico a INPS. Tutti i fascicoli
contenenti documentazione e verbali di visita vengono consegnati periodicamente
all’INPS, che conserva l’archivio cartaceo dal 1°maggio 2015. A seguito della
consegna dei fascicoli viene firmato dall’incaricato INPS per ricevuta un elenco delle
pratiche consegnate.
5. Il segretario a conclusione della seduta verifica la corretta compilazione delle
schede di presenza dei componenti, che saranno successivamente consegnate
all’ufficio del dipartimento di prevenzione per la liquidazione dei compensi ai
componenti.
Full time equivalent unità amministrative e progetto ore aggiuntive medici e segretari
Unità amministrative
Segreteria in commissioni e segreteria ufficio invalidi per istruttoria = 854+1200+600=
2654 ore> fte 2,21
Unità mediche
Partecipazione commissioni e valutazioni medico legali per istruttoria = 2425 +200= 2625
ore > fte 1,75
Commissione Medica Invalidità Civili
Il cittadino deve recarsi da un medico abilitato alla compilazione on-line del certificato
medico introduttivo, perchè sia attestata la patologia invalidante e presentare all' INPS
per via telematica, direttamente ovvero tramite Patronato o Associazioni di categoria
domanda di riconoscimento dei benefici
Successivamente le domande corredate dalla certificazione medica sono acquisite in via
telematica dall’Azienda ULSS competente per territorio, calendarizzate nelle sedute in
ordine cronologico di arrivo, accordando una via preferenziale, in quanto prevista per
legge (L. 80/2006), ai casi di pazienti oncologici, che devono essere visitati entro 15 gg.
Il pz si presenta in Commissione ASL per la valutazione del grado di invalidità,
consegnando la documentazione sanitaria in proprio possesso
La Commissione visita il paziente, esamina la documentazione medica presentata, redige
un verbale previsto dalla normativa nazionale, contenente la diagnosi accertata e il
giudizio del grado di invalidità, indicando un’eventuale termine di revisione
Il verbale di invalidità viene inoltrato in via telematica all’ INPS, cui spetta il giudizio
definitivo, che provvederà a trasmetterlo all’interessato
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
SOC IGIENE E SANITA’ PUBBLICA
Direttore: dr. Lorenza Gallo
V.le Tre Martiri, 89 - 45100 Rovigo
ALLEGATO 1
DOMANDA DI ACCERTAMENTO DELL’IDONEITÀ PSICO-FISICA ALLA GUIDA
PRESSO LA CML
ALLEGATO 2
PROCEDURA DI AUTORIZZAZIONE DEI SEGRETARI A RICHIEDERE GLI
ACCERTAMENTI
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
SOC IGIENE E SANITA’ PUBBLICA
Direttore: dr. Lorenza Gallo
V.le Tre Martiri, 89 - 45100 Rovigo
PROCEDURA DI AUTORIZZAZIONE DEI SEGRETARI A RICHIEDERE GLI
ACCERTAMENTI
Le unità amministrative addette alla segreteria della CMLPG di Rovigo, sigg. Antonella Coltro,
Flora Marella, Fausto Rossi, sono delegate dalla sottoscritta, Presidente della Commissione
medesima, a richiedere all’utenza, che fa richiesta di visita di idoneità psico-fisica alla guida,
accertamenti preliminari relativi
- alle patologie dichiarate
- a dipendenze da alcol e/o sostanze stupefacenti
- ad altre motivazioni previste da leggi o regolamenti
- a richieste specifiche della CMLPG riportate nel SW Insiel in relazione al
singolo utente.
Gli accertamenti dovranno essere richiesti secondo l’elenco sottoriportato.
1. GUIDA IN STATO DI EBREZZA O PROBLEMI ALCOL CORRELATI: esami del sangue:
(transaminasi, gamma GT, Emocromo completo, esame urine per alcoluria,CDT) e visita
SER.T ;
2. USO SOSTANZE STUPEFACENTI: visita e accertamenti presso l’Istituto di Medicina Legale
di Padova
3. MALATTIA DEL CUORE: ECG con visita cardiologia
4. IMPIANTO DI DEFIBRILLATORE (ICD): certificato specialistico secondo il modello fornito
dalla
segreteria ed ECG con visita cardiologica
5. PORTATORI DI PACE MAKER: ECG con visita cardiologia e certificato di buon
funzionamento del PACE MAKER;
6. MALATTIE DEI VASI SANGUIGNI: ecodoppler del flusso sanguigno del distretto interessato
7. DIABETE: certificato di un centro antidiabetico secondo il modello ministeriale*
8. MALATTIE ENDOCRINE: visita specialistica endocrinologica
9. EPILESSIA: certificato dello specialista in neurologia o in disciplina equipollente (
D.M.30.01.1998 e ss.mm.ii) , secondo il modello ministeriale*
10.
MALATTIE NEUROLOGICHE: visita specialistica neurologica;
11.
MALATTIE PSICHIATRICHE: visita psichiatrica da cui risulti lo stato di compenso e la
terapia in atto
12.
INSUFFICIENZA RENALE GRAVE, TRAPIANTO RENALE, DIALISI: relazione dello
specialista nefrologo
REVISIONE PER INCIDENTE STRADALE: ECG con visita cardiologia, EEG con visita
13.
neurologica,
Esami
del
sangue:
glicemia,gamma
GT,transaminasi,emocromo
completo;Test neuropsicologici (MMSE, Flessibilità, Attenzione divisa, GO/NOGO)
14.
PATENTI SUPERIORI C/CE/D/DE per limiti di età: ECG con visita cardiologica; Test
neuropsicologici di secondo livello presso DSM di Rovigo
15.
ULTRA 80ENNI: Oltre alla visita specialistica inerente la patologia sofferta, Test
neuropsicologici di primo o secondo livello
16.
PATOLOGIE OCULARI (COMPRESI MONOCOLI): visita oculistica per valutazione
patologia e della visione crepuscolare, sensibilità e recupero all’abbagliamento, sensibilità
al contrasto; Campo visivo refertato secondo requisiti ministeriali*
17.
SCLEROSI MULTIPLA: visita neurologica e campo visivo refertato secondo requisiti
ministeriali*
18.
PATOLOGIA RESPIRATORIA (COMPRESE APNEE NOTTURNE): visita pneumologica
19.
MALATTIE DEL SANGUE : Visita specialistica ematologica
20.
ALTRE PATOLOGIE: visita specialistica inerente la patologia sofferta
* I modelli ministeriali vigenti di certificazione per epilessia e diabete, nonché i requisiti
di legge previsti per il CV sono scaricabili anche dal sito web dell’Azienda ULSS 18 di
Rovigo:
www.azisanrovigo.it. > DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE > IGIENE E SANITA’ PUBBLICA
SOC > COMMISSIONE PATENTI.
Rovigo 1 dicembre 2015
Il Presidente della CMLPG di Rovigo
dr. Lorenza Gallo
ALLEGATO 3
MODULO PER RICHIESTA DI ANTICIPO CRONOLOGICO
AL PRESIDENTE
DELLA COMMISSIONE MEDICA PROVINCIALE PATENTI DI GUIDA
Il/la
sottoscritto/a………………………………………………………………………………………………………………
………………
Nato/a a……………………………………………………………………………………………………………...il
…………………………
Residente
a…………………………………………………………………………………………………………………….tel……
…………
Chiede l’anticipo cronologico a visita in CMLPG per le seguenti dettagliate motivazioni :
firma ……………………………………….
Nb allega copia documento d’identità
ALLEGATO 4
MODULO DI RICORSO AVVERSO IL GIUDIZIO DI NON IDONEITA’ ALL’USO DELLE
ARMI
Al Collegio Medico Provinciale
Porto d’Armi
Dipartimento di Prevenzione
ULSS 18 – Rovigo
Viale Tre Martiri 89
45100 - ROVIGO
Oggetto: ricorso avverso giudizio di non idoneità al porto d’armi – art. 4 D.M.S. 28.04.1998
Il sottoscritto ____________________________, nato a _____________________________,
il_____________________________, residente a _________________________________
via_________________________________________________________________________
telefono fisso____________________________ telefono cell.__________________________
CHIEDE
Di essere sottoposto a visita medico collegiale ai sensi dell’art. 4 del D.M. Sanità 28.04.1998 per il
rilascio/rinnovo dell’autorizzazione al porto d’armi:
1. per l’esercizio dello sport del tiro al volo e uso caccia.
2. per uso difesa personale
Allega alla presente Certificato Anamnestico rilasciato dal proprio medico di fiducia in data non
anteriore a tre mesi e Certificato di Non Idoneità all’uso delle armi.
Distinti saluti.
Rovigo,
Firma
__________________
ALLEGATO 5
CONSULENZE/VENDITA DI
PRESTAZIONI ESTERNE
IN REGIME DI LP
CONSULENZA / VENDITA
PRESTAZIONI IN
LIBERA PROFESSIONE
Rev_00 dicembre 2015
OWNER DEL PROCESSO:
Responsabile Ufficio Ispettivo
e attività a pagamento
Dott.ssa Marina Beccati
PROCEDURA: Consulenza e vendita prestazioni in LP
Rev_00_dic_2015
GRUPPO DI LAVORO
Dott.ssa M. Beccati (owner)
Dott.ssa C. Pavarin
Dott.ssa M. Gennari
Ing. G. Galuppi
Ufficio ispettivo e attività a pagamento
Ufficio ispettivo e attività a pagamento
Funzione di Controllo Interno
Funzione di Controllo Interno
INDICE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
1.
Oggetto e scopo del processo
Input e Output del processo
Campo di applicazione
Responsabilità
Dimensionamento del processo
Diagramma di flusso
Fasi del processo
Descrizione del processo
OGGETTO E SCOPO DEL PROCESSO
La presente procedura definisce le modalità di attivazione ed effettuazione di consulenza e
attività a pagamento di prestazioni e servizi ad Aziende Sanitarie, pubbliche e private, ad Enti,
pubblici e privati, ai sensi dell’art. 58 del CCNL della Dirigenza Medica.
Lo scopo generale è quello di offrire e mettere a disposizione le eccellenze presenti in azienda
all’esterno, al fine di incrementare i flussi finanziari aggiuntivi, garantendo gli incassi e la
liquidazione dei proventi al personale coinvolto, nel rispetto della normativa vigente in materia.
In particolare, con questa procedura l’Azienda ULSS 18 persegue i seguenti obiettivi:
Individuare e mettere a disposizione le eccellenze presenti in Azienda ULSS 18;
Garantire tempestività e modalità uniformi nella fornitura di prestazioni e servizi;
Assicurare il tempestivo introito per prestazioni e servizi erogati;
2.
INPUT E OUTPUT DEL PROCESSO
INPUT DEL
PROCESSO
CHI FORNISCE
L’INPUT
Richiesta di collaborazione per la fornitura di prestazioni-servizi
Ente Pubblico
Ente Privato
* la LP è incompatibile con l’accreditamento istituzionale delle
strutture
-2-
PROCEDURA: Consulenza e vendita prestazioni in LP
OUTPUT DEL
PROCESSO
CHI RICEVE
L’OUTPUT
Rev_00_dic_2015
fatture
Ente Pubblico
Struttura privata accreditata
Nella tabella che segue vengono sinteticamente riportate le Fasi, le principali Responsabilità e
le Strutture maggiormente coinvolte nella realizzazione di questo processo.
3.
CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente procedura si applica a tutti gli Elementi Organizzativi (v. E.O.) che effettuano o
possono effettuare prestazioni in Libera Professione a favore delle Aziende e degli Enti, da
parte dei dipendenti dell’Azienda.
4.
RESPONSABILITÀ
Nella tabella che segue vengono sinteticamente descritte le responsabilità sul processo e sulla
diffusione, applicazione e verifica della corretta attuazione di questa procedura
Direttore Generale
Direttore Sanitario
Direttore Amministrativo
Ufficio ispettivo e attività a pagamento
Direttore UOC Controllo di Gestione
Direttore UOC Bilancio e Programmazione Finanziaria
Direttore UOC Gestione Risorse Umane
Responsabile funzione Controllo Interno
Direttore Servizio Miglioramento Qualità
Direttori UU.OO.CC.
Ufficio ispettivo e attività a pagamento
Personale Servizio Controllo di Gestione
Personale Servizio Bilancio e Programmazione
Finanziaria
Personale Servizio Personale
Personale funzione Controllo Interno
Referenti Qualità E.O. coinvolti nel processo
Personale SMQ
-3-
Verifica
attuazione
Approvazione
Verifica
Sistema Qualità
Redazione
Funzione
Responsabilità
Operative
Responsabilità
Decisionali
Process
o
¤
¤
¤
¤
¤
¤
¤
¤
¤
¤
¤
¤
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¤
¤
¤
¤
¤
¤
¤
¤
¤
¤
¤
¤
¤
¤
¤
¤
¤
PROCEDURA: Consulenza e vendita prestazioni in LP
5.
Rev_00_dic_2015
DIMENSIONAMENTO DEL PROCESSO
Numero di persone coinvolte:
STRUTTURA
Ufficio ispettivo
Direzione Medica
CDG
UOC Risorse umane
Bilancio
N° PERSONE
3
2
1
2
1
FTE
1,5
0,5
0,25
0,25
0,25
Volumi di attività generati: N. 8 convenzioni e n. 21 medici coinvolti
Volumi di costi: il fatturato complessivo è di c.a. 500.000 euro
-4-
PROCEDURA: Consulenza e vendita prestazioni in LP
6.
Rev_00_dic_2015
DIAGRAMMA DI FLUSSO
-5-
PROCEDURA: Consulenza e vendita prestazioni in LP
7.
Rev_00_dic_2015
FASI DEL PROCESSO
Fase
Responsabili
FASE 1
FASE 2
Analisi e
valutazione
richiesta
Valutazione
economica
Direttore
Direttore
sanitario/
CdG
amministrativo
FASE 3
Ufficio ispettivo
UUOOCC
FASE 5
FASE 6
FASE 7
Negoziazione
Definizione
e
Rendicontazione Fatturazione e
interna
Erogazione
Deliberazione
e
Ordinativo
modalità
prestazioni
di
Contabilizzazione
Incasso
organizzative
Convenzione
Ufficio
ispettivo
UUOOCC
Strutture
coinvolte
FASE 4
Struttura
tecnico
funzionale
Ufficio
ispettivo
Direttori
Ufficio ispettivo
UUOOCC
Ufficio
ispettivo
struttura
UUOOCC
esterna
(negoziazione)
UOC Risorse
umane
Ufficio
ispettivo
UOC Risorse
umane
UOC Bilancio e
UOC Bilancio e
programmazione programmazione
finanziaria
finanziaria
Fase 1: Analisi e valutazione richiesta. In questa fase vengono valutati i requisiti di
ammissibilità amministrativa ed analizzati i criteri di opportunità relativi all’avvio della
collaborazione;
Fase 2: Valutazione economica. In questa fase vengono analizzati i costi delle prestazioni
richieste e determinate, se non già definite, le relative tariffe;
Fase 3: Definizione interna modalità organizzative. In questa fase si procede alla
definizione del protocollo organizzativo interno con cui viene resa la collaborazione
richiesta;
Fase 4: Negoziazione e Deliberazione di Convenzione. In questa fase si procede con la
negoziazione ed il successivo iter procedurale che porta alla deliberazione ed alla
sottoscrizione del contratto;
Fase 5: Erogazione prestazioni. E’ la fase in cui si realizza l’oggetto della collaborazione ed
in cui i singoli professionisti coinvolti erogano le prestazioni richieste;
Fase 6: Rendicontazione e Contabilizzazione. E’ la fase in cui si provvede alla
compilazione della contabile, alla successiva redazione ed emissione della fattura ed in
cui si procede al controllo che l’effettuazione dell’attività erogata sia stata resa al di
fuori dell’orario di servizio.
Fase 7: Fatturazione, incasso, e accredito stipendiale. E’ la fase conclusiva in cui si
certifica l’avvenuto pagamento della fattura attraverso l’ordinativo di incasso che
viene successivamente comunicato all’ufficio personale che provvede all’accredito
stipendiale.
-6-
PROCEDURA: Consulenza e vendita prestazioni in LP
8.
Rev_00_dic_2015
DESCRIZIONE DEL PROCESSO
FASE 1: ANALISI E VALUTAZIONE DELLA RICHIESTA
Ricevimento e protocollazione in entrata delle richieste di prestazioni sanitarie
L’Ente pubblico richiede all’Azienda ULSS 18 l’avvio di una collaborazione per la fornitura di
determinate prestazioni.
Nella richiesta formale indirizzata al Direttore Generale l’Ente indica i termini della
collaborazione, in particolare:
• i volumi di attività;
• le modalità organizzative (ad es. indicazione del numero di accessi).
L’Ente deve dichiarare di essere pubblico e di non essere convenzionato (accreditato con il
SSN).
Analisi della richiesta
L’Ufficio Ispettivo e Attività a Pagamento in caso di Aziende sanitarie della Regione Veneto si
richiede l’autorizzazione regionale all’avvio del rapporto di collaborazione.
Richiesta valutazione sanitaria alla direzione
Conclusa l’analisi della richiesta pervenuta dall’Ente, l’Ufficio Ispettivo e Attività a Pagamento
richiede al Direttore Sanitario una valutazione di opportunità della collaborazione da
instaurare, fornendogli le informazioni acquisite.
Richiesta valutazione sanitaria alla struttura tecnico funzionale e responsabile
UUOOCC
Una volta acquisito il parere del Direttore Sanitario, viene richiesta al Direttore della Struttura
tecnico-funzionale e alla UOC interessata una valutazione di opportunità della collaborazione da
instaurare, fornendogli le informazioni acquisite.
A conclusione dell’iter la Struttura Tecnico Funzionale attesta che l’attività è:
• compatibile con un congruo periodo di recupero psico-fisico;
• tale da non compromettere l’attività istituzionale ne comportare, in alcun modo, né
ostacolo all’attività da svolgere all’interno della AOUI;
• tale da consentire e garantire il raggiungimento degli obiettivi assegnati all’U.O.C. in sede
di budget.
Valutazione opportunità
Il Direttore della UOC interessata e il Direttore della Struttura tecnico funzionale effettua le
proprie valutazioni di opportunità e forniscono all’Ufficio Ispettivo i propri pareri
FASE 2: VALUTAZIONE ECONOMICA
La valutazione economica del costo delle prestazioni è disciplinato dall’atto aziendale per
l’esercizio della libera professione intramoenia approvato con Decreto del DG 791/2009 e s.m.i.
nonché dalle linee guida regionali DGRV 866/2015.
Qualora le prestazioni richieste non riguardino esclusivamente l’attività del professionista ma
comportino l’utilizzo di altre risorse (umane e materiali), viene richiesto all’UOC Controllo di
Gestione di procedere all’analisi dei costi anche in relazione ai volumi di attività prevista.
Questa Unità Operativa considera il costo dei fattori produttivi impiegati con le informazioni
acquisite nelle fasi precedenti (ad esempio, materiali, attrezzature, servizi non sanitari ecc.).
FASE 3: DEFINIZIONE INTERNA DELLE MODALITA’ ORGANIZZATIVE
Definizione della Tariffa
-7-
PROCEDURA: Consulenza e vendita prestazioni in LP
Rev_00_dic_2015
L’Ufficio Ispettivo e Attività a Pagamento provvede alla determinazione della tariffa da proporre
all’Ente richiedente.
La misura della tariffa è stabilita considerando sia la copertura di tutti i costi che l’Azienda
ULSS 18 dovrà sostenere (anche la quota del professionista viene considerata un costo) sia la
produzione di una quota per l’azienda.
Definizione delle modalità operative di esecuzione delle prestazioni
Ll’Ufficio Ispettivo e Attività a Pagamento condivide il testo di convenzione predisposto al
Direttore dell’U.O.C. interessata riportando.
FASE 4: NEGOZIAZIONE E DELIBERAZIONE DI CONVENZIONE
Invio preventivo
Definito l’aspetto economico (tariffa) e quello organizzativo (procedure operative concordate
con l’U.O. coinvolta), lo SLEGC procede ad inviare all’Azienda/Ente contraente una proposta di
convenzione, che comprende il preventivo di spesa.
Tale fase può essere sostituita da un incontro ad hoc tra le parti, nel corso del quale sono
illustrati e condivisi i termini della proposta contrattuale.
Accettazione proposta e deliberazione
Quando l’Ente terzo dichiara di accettare la proposta formulata, lo SLEGC controlla, attraverso
un’apposita Check List, che tutte le attività e la documentazione indicate nei precedenti punti
siano state realizzate. Il controllo viene registrato nella check list (Attività di Controllo).
Lo SLEGC predispone la proposta di delibera necessaria per avviare la collaborazione richiesta,
formalizzata sia per quanto riguarda le procedure operative, sia per l’aspetto economico.
La convenzione tra AOUI e Ente terzo è parte integrante e sostanziale della deliberazione che
conclude la fase amministrativa. La delibera viene adottata e divulgata dagli Affari Generali.
Personalizzazione Data Base (DB)
Al fine di monitorare, in tempo reale e per singola collaborazione, tutta l’attività svolta ed
elaborare la nota contabile, adottata la delibera, viene subito personalizzato il DB disponibile
secondo quanto stabilito nella delibera stessa. Con la personalizzazione del D.B. vengono
indicate, per le successive registrazioni:
- il numero di prestazioni da effettuare;
- il numero di accessi da effettuare;
- l’abbinamento tariffa e prestazione;
- la quota da destinare al medico e la quota di utile aziendale.
Completata la personalizzazione del DB da parte di un operatore, un altro operatore dello
SLEGC verifica la corrispondenza con quanto deliberato (Attività di Controllo) e quindi valida
il DB dove viene attestato e registrato il controllo.
FASE 5: EROGAZIONE PRESTAZIONI
Erogazione delle prestazioni
È la fase operativa nella quale vengono fornite le prestazioni, nelle strutture richiedenti, da
parte dei professionisti coinvolti. L’organizzazione dell’attività è demandata al Direttore
dell’UOC che garantisce che l’attività sia congrua con quanto stabilito in decreto
FASE 6: RENDICONTAZIONE E CONTABILIZZAZIONE
Raccolta dati su prestazioni effettuate
Mensilmente, o con la periodicità stabilita in convenzione, l’Ente richiedente trasmette
all’Ufficio Ispettivo e Attività a Pagamento l’attività svolta presso la sua struttura. Nella nota
inviata all’Azienda ULSS 18, l’Ente indica:
A. il numero delle prestazioni effettuate;
-8-
PROCEDURA: Consulenza e vendita prestazioni in LP
Rev_00_dic_2015
gli accessi svolti.
Predisposizione riepilogo attività e richiesta emissione fattura alla UOC Bilancio e
Programmazione Finanziaria
L’Ufficio Ispettivo e attività a pagamento predispone un prospetto di riepilogo delle prestazioni
rese e i relativi importi. Verifica e attesta che le prestazioni siano state eseguite in conformità e
nel rispetto degli accordi e, in particolare, il numero, le modalità di esecuzione, tariffe applicate
alle singole prestazioni. Nello specifico prende il foglio lavoro inviato dall’Ente terzo e controlla
che accessi, prestazioni e tariffe siano coerenti con quanto stabilito in fase contrattuale.
Completate le verifiche, vengono inviate:
1. una lettera alla UOC Bilancio e Programmazione Finanziaria, per la emissione e l’invio della
fattura
nota all’Ufficio Monitoraggio (con cadenza stabilita nella convenzione), con allegata la
documentazione prodotta dall'Ente convenzionato, relativa ai singoli accessi resi e con
l'indicazione del nome del dipendente, dei giorni e dell'orario di presenza.
Controllo svolgimento attività fuori dell’orario di servizio
L’Ufficio Monitoraggio verifica che l’attività sia stata svolta al di fuori dell’orario.
Viene incrociato ogni singolo accesso e l'eventuale sovrapposizione con qualunque altra
assenza registrata in Azienda ULSS 18 nel cartellino presenze del dipendente (malattia,
infortunio, ferie, ecc...). Ogni anomalia viene registrata separatamente in apposito foglio
elettronico con tutte le indicazioni del caso (matricola, cognome, nome, data prestazione,
orario prestazione, orario presso l’Azienda ULSS 18, codice giustificativo assenza, descrizione,
note, UOC in cui è incardinato, Direttore) dall'operatore che svolge la verifica. In caso di
anomalia riscontrata ???? viene predisposta una nota indirizzata al dipendente, al Direttore
dell'U.O. di appartenenza ed alla Direzione Medica con la richiesta di chiarimenti o di
giustificazioni. Condiviso con Ufficio Monitoraggio - rimane da chiarire bene chi fa cosa in caso
di anomalie riscontrate negli accessi (???)
FASE 7: FATTURAZIONE, INCASSO, E ACCREDITO STIPENDIALE
Redazione, invio fattura e ordinativo di incasso
Fatturazione: la sezione Entrate della UOC Bilancio, acquisita la nota dell’Ufficio Ispettivo,
che invita all’emissione della fattura, verifica rispetto a quanto deliberato:
a. il regime fiscale applicabile in relazione al tipo di attività svolta (esente o
imponibile ai fini IVA);
b. la competenza del ricavo ai fini del bilancio.
Si emette quindi la fattura inviandola al cliente.
In caso di puntuale pagamento della fattura o avvenuta compensazione finanziaria, viene
emesso un ordinativo di riscossione. Successivamente la UOC Bilancio sezione entrate
trasmette, con lettera o email, l’avvenuto incasso indicando numero e data dell’ordinativo.
Gestione del contenzioso
Nel caso in cui il cliente contesti parte dell’importo fatturato (ad es. ci sia una contestazione sul
conteggio degli accessi) la UOC Bilancio trasmette il rilievo per competenza all’Ufficio Ispettivo.
L’Ufficio Ispettivo verifica che l’importo fatturato corrisponda alle prestazioni rese; all’esito del
controllo, comunica alla UOC Bilancio la necessità di emettere una nota di credito o conferma
la correttezza della fattura emessa attraverso una nota inviata tramite email.
In caso di mancato pagamento la UOC Bilancio provvede all’emissione di sollecito del mancato
incasso, con cadenza annuale.
Rendicontazione utile
La UOC Bilancio trasmette il numero e data dell’ordinativo di incasso all’Ufficio Ispettivo che
provvede a registrare nel prospetto riepilogativo dell’attività l’avvenuto pagamento di quanto di
competenza dell’Azienda.
-9-
PROCEDURA: Consulenza e vendita prestazioni in LP
Rev_00_dic_2015
Liquidazione emolumenti in busta paga
L’Ufficio ispettivo predispone una nota per la UOC Gestione Risorse Umane nella quale
autorizza il pagamento degli emolumenti in capo ai singoli dipendenti interessati. Al
ricevimento della nota protocollata con la disposizione di pagamento, La UOC Gestione Risorse
Umane provvede ad inserire le competenze nello stipendio dei dipendenti interessati.
9.
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO/RIFERIMENTI NORMATIVI
Art. 58 CC.CC.NN.LL. Dirigenza medica e Veterinaria e SPTA
08/06/2000.
- 10 -
ALLEGATO 6
ATTIVITÀ SPECIALISTICA
IN REGIME DI LP
ATTIVITA’ SPECIALISTICA
IN REGIME
LIBERO PROFESSIONALE
Rev.00_dicembre_2015-12-15
OWNER DEL PROCESSO:
Responsabile Ufficio Ispettivo
e attività a pagamento
Dott.ssa Marina Beccati
PROCEDURA: Attività specialistica in regime libero professionale
Rev_00_dic_2015
GRUPPO DI LAVORO
Dott.ssa M. Beccati (owner)
Dott.ssa M. Quaglio
Dott.ssa M. Gennari
Ing. G. Galuppi
Ufficio ispettivo e attività a pagamento
Ufficio ispettivo e attività a pagamento
Funzione di Controllo Interno
Funzione di Controllo Interno
INDICE:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Scopo del processo
Input Output del processo
Campo di applicazione
Dimensionamento del processo
Flow chart
Riferimenti
Modalità operative
7.1 Introduzione
7.2 Fase autorizzativa
7.3 Fase operativa
Prenotazione
Erogazione
Controllo
Liquidazione
ALLEGATI: Atto
intramoenia.
aziendale
per
-2-
l’esercizio
della
libera
professione
PROCEDURA: Attività specialistica in regime libero professionale
1.
Rev_00_dic_2015
SCOPO DEL PROCESSO
Garantire al cittadino di scegliere il dirigente sanitario o lo specialista convenzionato interno
per ottenere una prestazione di specialistica ambulatoriale anche con oneri a suo carico.
Garantire ad un dirigente sanitario o ad uno specialista convenzionato interno di poter erogare
prestazioni di specialistica ambulatoriale in regime di libera professione intramoenia.
2.
INPUT OUTPUT DEL PROCESSO
3.
CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente procedura si applica all’attività di specialistica ambulatoriale resa in regime
di libera professione intramoenia dell’Azienda ULSS 18 di Rovigo.
Le prestazioni di Libera Professione rese in regime ambulatoriale comprendono:
►Visite in ambulatorio,
►Visite in ambulatorio con prestazioni strumentali
►Visite in ambulatorio con piccoli interventi medici o chirurgici
►Attività strumentale specialistica, di diagnostica strumentale e di
laboratorio
-3-
PROCEDURA: Attività specialistica in regime libero professionale
4.
Rev_00_dic_2015
DIMENSIONAMENTO DEL PROCESSO
•
Numero di persone coinvolte:
STRUTTURE
UFFICIO ISPETTIVO
UOC RISORSE UMANE
UOC INNOV. E GEST. TECN. INF.
CUP
UOC
BILANCIO
E
PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA
UOC DIREZIONE MEDICA
UOC CONTROLLO DI GESTIONE
DIRIGENTI SANITARI
PERSONALE DI SUPPORTO
N° PERSONE COINVOLTE
3
FTE
1,5
3
5
4
0,5
0,5
0,5
2
3
0,5
0,5
•
Volumi di attività generati anno 2014:
numero prestazioni erogate: 62.342
numero documenti emessi: 49.647
•
Volumi di costi / fatturazione anno 2014:
valore economico prestazioni erogate: € 4.124.824,95
compensi erogati al personale (irap escluso) € 3.131.283,83
-4-
PROCEDURA: Attività specialistica in regime libero professionale
5.
FLOW CHART
-5-
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PROCEDURA: Attività specialistica in regime libero professionale
6.
Rev_00_dic_2015
RIFERIMENTI
Regolamento
Aziendale
Riferimenti
normativi
“Atto aziendale per l’esercizio della libera professione intramoenia”
approvato con Decreto del Direttore Generale n. 791 del 25/8/2009;
modificato con Decreto del Direttore Generale n. 487 del 29/6/2011;
modificato con Decreto del Direttore Generale n. 908 del 12/12/2012
D. Lgs. 30 dicembre 1992, n.502 e successive modificazioni ed
integrazioni;
Legge 23 dicembre 1994, n. 724 art. 3 commi 6 e 7: misure di
razionalizzazione della finanza pubblica.
D.M. 31 luglio 1997: Linee guida dell’organizzazione dell’attività libero
professionale intramuraria della dirigenza sanitaria del SSN;
Legge 30 novembre 1998, n.419: Norme per la razionalizzazione del
Servizio Sanitario Nazionale;
Legge 23 dicembre 1998, n. 448: Misure di finanza pubblica per la
stabilizzazione e lo sviluppo, art. 72;
Legge 23 dicembre 1999, n.488: Disposizioni per la formazione del
bilancio annuale e pluriennale dello Stato, art. 28 (Riqualificazione
dell’assistenza sanitaria e attività libero professionale);
Contratti collettivi nazionali di lavoro della Dirigenza 8 giugno 2000;
DPCM 27 marzo 2000: Atto di indirizzo e coordinamento concernente
l’attività libero professionale intramuraria del personale della dirigenza
sanitaria del Servizio Sanitario Nazionale;
Regione Veneto: DGR n. 356 del 8 febbraio 2000 e sue successive
modificazioni e integrazioni (la Regione Veneto ha fissato la quota di
partecipazione per ricoveri);
Legge 3 agosto 2007, n. 120: Disposizioni in materia di attività liberoprofessionale intramuraria e altre norme in materia sanitaria e
successive modificazioni;
Legge 4 dicembre 2008, n.189 “Conversione in legge con modificazioni
del decreto legge 7 ottobre 2008, n.154, recante disposizioni urgenti
per il contenimento della spesa sanitaria e in materia di regolazioni
contabili con le autonomie locali”, art. 1 bis;
Decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81 “Attuazione dell’articolo 1 legge
3 agosto 2007, n. 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza
nei luoghi di lavoro”, art. 13 punto 5, art. 39 punto 3;
DGR n.3535 del 12 novembre 2004;
Regione Veneto: Linee guida per la disciplina dell’attività libero
professionale
intramuraria, Circolare n.5 del 10 maggio 2001,
approvata con DGR 1049 del 14 maggio 2001;
Regione Veneto: DGR n.360 del 11 febbraio 2005 “Linee guida per
l’organizzazione della Libera professione intramuraria” Allegato A
Decreto Direttore Generale n.762 del 11 settembre 2007 di
approvazione del “Regolamento in materia di incompatibilità e
definizione dei criteri per autorizzazione ad effettuare attività
conseguenti ad incarichi conferiti da terzi”, in attuazione di quanto
previsto dalle disposizioni di cui all’art. 53 del D. Lgs. N. 165/2001.
6
PROCEDURA: Attività specialistica in regime libero professionale
7.
MODALITÀ OPERATIVE
7.1
INTRODUZIONE
Rev_00_dic_2015
Il Direttore Generale dell'Azienda Sanitaria Locale d'intesa con la Direzione Strategica e con le
organizzazioni sindacali, ha adottato, con Decreto del Direttore Generale n.791 del 25/08/2015
(allegato al presente documento), un apposito regolamento aziendale per definire le modalità
organizzative dell'attività libero professionale della dirigenza medico veterinario e delle altre
categorie della dirigenza del ruolo sanitario, l’“Atto aziendale per l’esercizio della libera
professione intramoenia”.
L’atto aziendale per l’esercizio della libera professione intramoenia stabilisce i criteri e gli
obiettivi generali che il Direttore Generale dell’Azienda Ulss 18 assume per consentire
l’esercizio della libera professione intramuraria.
Si possono suddividere le fasi di questo processo in due macroaree: fase autorizzativa e fase
operativa.
7.2
FASE AUTORIZZATIVA
Il medico presenta la richiesta su apposito modulo all’Ufficio Ispettivo. La richiesta viene
protocollata dal protocollo generale dell’azienda.
L’Ufficio ispettivo verifica se il medico è a rapporto esclusivo o a rapporto non esclusivo. Nel
caso in cui sia a rapporto non esclusivo, la richiesta non viene accettata; se invece è a
rapporto esclusivo si notifica la richiesta alla Direzione medica per l’inizio dell’istruttoria.
La Direzione medica verifica che l’attività richiesta sia conforme alle disposizioni contenute
nell’atto aziendale per la libera professione, che le modalità di svolgimento proposte (orari,
spazi, utilizzo di attrezzature) siano compatibili con lo svolgimento delle attività istituzionali e
che i volumi di attività erogati in regime di libera professione non siano superiori ai volumi
erogati in regime istituzionale per le prestazioni richieste. Si avvale per queste verifiche dei
dati forniti da UOC Controllo di gestione (volumi di attività erogati in regime di libera
professione e in regime istituzionale) e CUP (tempi di attesa prestazioni in libera professione e
tempi di attesa prestazioni in istituzionale).
Effettuate le verifiche, la direzione medica rilascia il nulla osta all’esercizio dell’attività libero
professionale.
Se il parere è favorevole viene trasmesso all’Ufficio ispettivo per la predisposizione del
decreto; se invece dalle verifiche effettuate, uno o più criteri previsti dalla normativa o dall’atto
aziendale non vengono rispettati, viene richiesto al dirigente medico di adeguare la richiesta a
criteri previsti.
Se la prestazione richiesta è una visita la quantificazione della quota amministrazione (vale a
dire la quota trattenuta dall’azienda a copertura dei costi sostenuti per l’erogazione della
prestazione) è calcolata nella misura del 5% della tariffa (art.19.2.1 dell’atto aziendale LP). Se
trattasi di altra prestazione, l’ufficio ispettivo trasmette al controllo di gestione l’elenco dei
materiali utilizzati per l’erogazione delle prestazione attraverso la distinta base per la
valutazione dei costi a carico dell’azienda. Ricevuti il parere della direzione medica e il calcolo
della quota amministrazione dal controllo di gestione, si procede al calcolo della tariffa, così
come previsto dall’articolo n 19.1 dell’atto aziendale della libera professione.
L’ufficio ispettivo predispone quindi il decreto del Direttore Generale di autorizzazione.
A fine procedimento l’ufficio Ispettivo comunica l’autorizzazione del Direttore Generale al
medico richiedente, alla Direzione medica, al CUP, alla UOC innovazione e tecnologie
informatiche e al Direttore della struttura a cui afferisce il medico.
La UOC innovazione e tecnologie informatiche procede alla creazione dell’unità erogante
all’interno della struttura di appartenenza.
L’Ufficio Ispettivo in collaborazione con il CUP crea l’agenda del medico nella procedura di
gestione delle prenotazioni aziendali (G2 CUP WEB Insiel), associando all’unità erogante le
7
PROCEDURA: Attività specialistica in regime libero professionale
Rev_00_dic_2015
prestazioni autorizzate con la relativa tariffa. Successivamente il CUP contatta il medico per
concordare il calendario di apertura delle agende.
7.3
FASE OPERATIVA
PRENOTAZIONE
Il cittadino può chiedere una prestazione in Libera Professione allo sportello CUP o al numero di
telefono dedicati.
Il cittadino, che si reca allo sportello di prenotazione per una prestazione di specialistica
ambulatoriale, riceve un modulo, detto foglio di prenotazione, con indicati la sede dove deve
recarsi per ottenere la prestazione, la data e l'ora di appuntamento e l'importo da pagare. Tale
foglio di prenotazione riporta anche un codice a barre per il pagamento presso le casse
automatiche, quindi qualunque sia l'ora dell'appuntamento il cittadino può pagare recandosi
alla cassa automatica più vicina. La cassa anche automatica emette sempre due ricevute di
pagamento una che conserva il paziente e una che viene consegnata in ambulatorio.
Il cittadino che prenota al telefono prima di accedere in ambulatorio si deve recare allo
sportello di accettazione dove gli viene consegnato il foglio di prenotazione. Nel caso in cui
l'orario della visita non sia compatibile con l'apertura degli sportelli di accettazione il cittadino
si reca direttamente in ambulatorio dove gli viene consegnato il foglio di prenotazione per il
pagamento che avviene a prestazione erogata. In tale circostanza il cittadino deve comunque
riportare in ambulatorio la ricevuta di pagamento.
CONTROLLO: L’Ufficio Libera Professione riconoscerà il compenso della prestazione
al Medico/Dir. Sanitario solo in presenza di un record nel sistema aziendale
CUP/CASSE.
EROGAZIONE
Il Medico/Dirigente sanitario effettua la prestazione prevista. Nel caso sia necessaria l’aggiunta
di una ulteriore prestazione, illustra al paziente il maggior costo da sostenere e predispone,
attraverso la procedura informatica, un modulo per il pagamento della prestazione aggiuntiva.
Il paziente con questo modulo si reca allo sportello di cassa o alle casse automatiche e porta in
ambulatorio la ricevuta di pagamento. A chiusura dell’attività il medico/dirigente sanitario,
compila i documenti clinici previsti in conformità alla normativa vigente, comunica l’esito della
prestazione al paziente e gli consegna il referto.
La liquidazione delle prestazioni in Libera Professione ha come presupposto la prenotazione
delle prestazioni, l’esecuzione delle stesse e il relativo pagamento; infatti la procedura CUP
Insiel non consente la forzatura da “erogato” e pertanto ogni prestazione in regime di LP deve
essere necessariamente prenotata.
CONTROLLO:
La procedura di prenotazione e delle casse, fornita dalla ditta Insiel, produce una stampa
contenente la descrizione dell'Unità Erogante del professionista, le generalità del paziente
prenotato, i dati relativi all'appuntamento e alla prestazione, il regime di erogazione e l'importo
da pagare.
Il controllo in sala di attesa prevede che i pazienti vengano intervistati da un addetto al
controllo della Direzione Medica.
Vanno rispettate tutte le precauzioni informative e di riservatezza richieste specificando e
limitando l’oggetto della verifica ai dati previsti.
I Direttori della Direzione Medica riferiscono, con cadenza semestrale, l’esito dei controlli e
della corretta applicazione del regolamento.
I criteri di individuazione del campione da verificare possono essere: la numerosità delle
prestazioni rese, tempistica delle liste di attesa , la tipologia di prestazioni. In alternativa può
valere il criterio di analizzare nella stessa giornata tutta l’attività libero professionale svolta.
8
PROCEDURA: Attività specialistica in regime libero professionale
Rev_00_dic_2015
L’addetto al controllo il giorno della verifica stampa l’elenco dei prenotati dell’unità erogante
relativa al professionista o ai professionisti da verificare e si reca nella sala d’attesa dell’unità
erogante scelta.
Al termine del controllo la UOC Direzione medica trasmette all’ufficio ispettivo il verbale dei
controlli svolti e allega la stampa con l’elenco dei prenotati, che contiene le seguenti
informazioni: l’unità erogante prescelta, il numero prenotati, il numero pazienti presenti,
elenco prenotati da procedura informatica.
L’ufficio ispettivo procede con le verifiche confrontando la lista dei prenotati con le prestazioni
erogate, i corrispondenti documenti economici, le timbrature dei medici e del personale di
supporto con causale libera professione.
I controlli mettono in evidenza se a parità di prestazione sono state pagate tariffe differenti, se
ci sono prestazioni non registrate o pazienti non prenotati. L’ufficio ispettivo segnala l’esito del
controllo effettuato al referente della direzione medica.
LIQUIDAZIONE
La UOC gestione e innovazione tecnologie informatiche estrae mensilmente gli incassi generati
dall’attività libero-professionale dalla procedura CUP CASSE di Insiel, successivamente
trasmette all’ufficio ispettivo e attività a pagamento una stampa contenente i seguenti dati:
Prima
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
parte per unità erogante:
Numero documento
Data emissione
Stato documento
Tipo documento
Totale incassato
Intestatario
Data di nascita intestatario
Data esecuzione prestazione
Descrizione prestazione sanitaria
Quantità prestazione
Seconda parte per unità erogante:
• Descrizione prestazione sanitaria
• Quantità prestazioni
• Codice procedura amministrativa
• Descrizione procedura amministrativa
• Prezzo unitario procedura amministrativa
• Quantità procedure amministrative
• Importo erogato
• Totale documenti emessi per unità erogante
• Totale incassato per unità erogante
Terza
•
•
•
•
•
•
•
•
•
parte per totale aziendale:
Descrizione prestazione sanitaria
Quantità prestazioni
Codice procedura amministrativa
Descrizione procedura amministrativa
Prezzo unitario procedura amministrativa
Quantità procedure amministrative
Importo erogato
Totale documenti emessi per l’azienda
Totale incassato per l’azienda
e un file (fkpuaup) contenente i seguenti campi:
•
•
Data erogazione
Codice equipe
9
PROCEDURA: Attività specialistica in regime libero professionale
•
•
•
•
•
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Tipo di attività
Codice prestazione
Data pagamento
Numero prestazioni
Tariffa prestazione
Questo secondo file viene elaborato dall’Ufficio Ispettivo con la procedura informatica Novius
HR e calcola le quote che compongono le tariffe. Viene generata una stampa da cui è possibile
estrapolare l’onorario del medico al lordo di IRAP e Fondo “Balduzzi” e comprensivo
dell’eventuale costo del personale di supporto. L’ufficio Ispettivo calcola quindi col supporto di
un file excel l’onorario netto dei medici e il compenso del personale di supporto e produce un
file che trasmette alla UOC Gestione risorse umane che viene caricato sulla procedura Sigma,
per l’accredito stipendiale. Ad elaborazione eseguita, la UOC Gestione risorse umane consegna
una stampa di controllo all’Ufficio ispettivo che verifica la correttezza dei dati inseriti.
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n. 870 decreto del direttore generale