LA DISTRIBUZIONE
24 novembre 2011
Marketing e Ufficio Stampa
Struttura di una casa editrice
Editore/publisher (proprietà)
Amministratore delegato
Direttore editoriale / editorial director
Direttore di collana / acquiring editor
Direttore letterario / content editor
Scouting
Agente
letterario
Scout
Redazione
Uff. legale
Capo-redattore
Capo
Uff. contratti
ufficio tecnico
Redattore
Uff. diritti
(copy/line editor)
Grafico
esteri
Consulente
editoriali
Lettore
Uff. tecnici
Illustratore
Impaginatore
Correttore bozze
Fotocompositore
(Fotolito/CTP)
Diritti sulle
immagini
e SIAE
Stampa
Proto
Tipografo
Legatore
Autore/Traduttore
Comunicazione
e marketing
Commerciale
Responsabile
marketing
Direttore
commerciale
Capo ufficio
stampa
Agenti
Addetti/Segreteria
Distributori
(magazzini)
La distribuzione: comunicazione e marketing
Ufficio marketing
Publi/Redazionali
Espositori / Gadget
Ufficio stampa
Ufficio eventi
Comunicati stampa Partecipazione a Festival
Organizzazione
interviste
Partecipazione
a Premi letterari
Campagne promozionali
Partecipazione
Tournée librerie/estero
a programmi radio/tv
Gestione sito web
Ragioni della scelta
52/55%: d’impulso (< esposizione in libreria)
45/48%: orientati
Argomento: 64%
Autore: 52%
Titolo: 44%
48%: mezzi di comunicazione
(interviste/recensioni/segnalazioni)
47%: passaparola
29%: passaggi radio/TV
21%: pubblicità
13%: classifiche di vendita
27%: quantità e qualità
dell’esposizione
26%: prezzo di copertina
23%: promozioni
22%: graphic design
Calvino a Bianciardi
A Luciano Bianciardi, Milano 7 settembre 1962
Caro Bianciardi,
vedo il tuo libro annunciato nella pubblicità di Rizzoli. Sei diventato matto?
Ad una precedente lettera di Calvino, datata da Torino 4 settembre 1962 («Caro Bianciardi, non ho piú notizie né di te né
delle sorti editoriali del tuo libro. È nostro? È di Bompiani? Tra l'altro c'è l'Ali che ci chiede continuamente perché ha richieste
all'estero »), Bianciardi ha risposto con una lettera datata da Milano 6 settembre 1962: «Caro Calvino, la tua lettera mi ha un
po' sorpreso, perché qualche settimana fa io ti scrissi, spiegandoti. Che sia andata persa? Comunque, purtroppo, non erano
notizie liete. In questi due mesi estivi ho avuto tali e tante pressioni che alla fine ho dovuto cedere, e insomma non posso piú
darvi La vita agra. Una parte della colpa è anche mia, perché mi sono condotto con troppa leggerezza. E me ne dispiace,
perché sarei stato contento di uscire con voi. Ti prego di scusarmi, anche con Giulio Einaudi. Ma soprattutto le scuse le debbo a
te, che sei stato il primo a prendere sul serio il mio libro [...] ».
Questa lettera ha evidentemente incrociato la lettera che qui si pubblica. Ma per meglio comprendere lo stupore di
Calvino, conviene anche riportare il Pro memoria per il dottor Einaudi (con firma autografa), conservato presso l'archivio della
casa editrice: « Bianciardi non ci ha ancora restituito firmato il contratto per il suo libro. Dice che dopo Formenton Bompiani si
è fatto vivo e gli ha chiesto di leggere il libro. La situazione è cosí: Bianciardi aveva dato il libro a Bompiani. Morando,
redattore di Bompiani, gliel'aveva restituito dicendo che il libro non era pubblicabile se non con cambiamenti. Bianciardi s'era
quindi ritenuto libero dell'opzione. Ora Bompiani in persona gliel'ha richiesto per leggerlo, dicendogli che il parere di
Morando non impegnava la Casa Editrice».
Azioni di marketing
Supporti rete vendita (copertinari, bound
galleys, folders,…)
Supporti punti vendita interni (locandine,
cartonati, flyers, sagomati, gadget,
segnalibro, estratti del volume, …)
Supporti punti vendita esterni (manifesti,
cartelloni, camion vela, riviste ad hoc,
volantini, …)
Promozione tramite/sui media (estratti, copie omaggio, comunicati e
conferenze stampa, publiredazionali, acquisti pubblicitari…)
Promozione coi lettori (fiere, festival, tournée nelle librerie, passaggi
radiofonici e televisivi, newsletter, …)
Azioni di marketing:
autori in tour
Azioni di marketing col pubblico
Siti web / Blog
Lucarelli
Vitali
Benni
Faletti
Booktrailer
Il suggeritore (Longanesi)
Come Dio comanda (Premio Strega)
Johnny Nuovo (Carta Canta)
Camilleri (fans club)
First love, last rites (Vintage books)
Follet
Pirate latitude (HarperCollins)
Fiere
Fiere per editori
Fiera di Francoforte
383.000 titoli
7.300 editori
120 paesi
172.000 mq
287.000 visitatori professionali
Fiera del libro per ragazzi
di Bologna
Fiere per lettori
Fiera di Torino
Più libri più liberi di Roma
Galassia Gutemberg di Napoli
Parole in tasca di Pavia
Parole nel tempo di Pavia
Calvino a Wahl
A François Wahl, Parigi 9 ottobre 1962
Caro Wahl,
mi ha telefonato Pingaud che mi manderà la traduzione della Nuvola di smog in bozze. È perplesso sul titolo perché
la parola smog non è conosciuta in Francia; io credo che spesso le parole straniere e incomprensibili nei titoli
stanno benissimo.
Per la trasmissione R.T.F mi dispiace di non darLe aiuto ma da qualche mese ho preso come regola generale di
non rispondere più a interviste di nessun genere. Figuriamoci poi un’intervista d’argomento politico! E poi le
interviste alla radio o alla televisione le ho sempre odiate particolarmente. No, no; La ringrazio moltissimo d'aver
pensato a me, ma non mi sento proprio. Vorrei molto poterLa accontentare ma davvero non posso.
Riguardo alle novità Einaudi, ho saputo che a Francoforte si sono create grandi aspettative sui nuovi autori
Einaudi. In realtà, il nostro programma di quest’anno è molto magro. Il libro di Laura Conti ha un interesse
soprattutto morale, saggistico: l'autrice è medico ed una personalità nota nel mondo comunista di Milano; il libro
racconta il suo rapporto professionale e poi di amicizia con una donna del popolo ammalata di cancro senza
speranza, comunista anch'essa.
Gli altri autori potrebbero essere: una certa Lullina Baligioni Terni (un romanzo psicologico-grottesco che diventa
una specie di pochade); e un divertimento settecentesco cinese (Ludovico Terzi).
Cerchiamo di pubblicare il meno possibile, anche perché roba buona in giro non ce n’è: e a vedere quel che tirano
fuori il mio amico Bassani o addirittura quelli di Rizzoli o Lerici o Del Duca c’è da mettersi le mani nei capelli.
L’anno scorso noi avevamo scoperto un piccolo autore non da buttar via: Stelio Mattioni (Il sosia) ma nessuno ci ha
dato retta.
Un cordiale saluto.
Festival
Hay-on-Wye (Galles)
Festivaletteratura di Mantova
Festival della Filosofia di Modena
Festival dell’Economia di Trento
Festival della Mente di Sarzana
Festival dell’Editoria Scientifica di Trieste
Premi letterari
Premio Nobel (1901)
Premio Goncourt (1903)
Premio Fémina (1904)
Premio Pulitzer (1917)
Premio Bagutta (1927)
Premio Viareggio (1929)
Premio Strega (1947)
Premio Bancarella (1952)
Premio Campiello (1961)
I premi di maggior risonanza svolgono una
notevole funzione promozionale e sono in
grado di orientare il mercato librario
(soprattutto per la narrativa): proprio per
questo essi hanno avuto una ruolo notevole
nei primi anni del boom economico, con
l'apparizione dei primi best seller.
Contestati negli anni intorno al 1968, i premi
letterari sono poi tornati in auge, con una
moltiplicazione di iniziative sostenute spesso
Nel ‘50, Moravia
rifiutò il Viareggio per L’amore
da enti locali, nel quadro di una generale
coniugale, dichiarando
senza
mezzi
termini:
“Non ho
concezione della
cultura
come
pura immagine
fiducia nel vostro
premiomondana.
come delLaresto
alcun premio
e celebrazione
sceltaindei
letterario italiano”
(marisponde
lo vincerà
nelmai
‘61ade autentiche
andrà a
vincitori non
quasi
ritirarlo). esigenze culturali, subordinandosi a rapporti
e anel
ripartizioni
o di
Calvino fececlientelari
lo stesso
‘68 con di
uninteressi
minaccioso
poteri.“Ritenendo
La funzione culturale
di questi
telegrammapiccoli
a Rèpaci:
definitivamente
organismi, che nel loro insieme chiamano in
conclusa epoca
premi letterari rinuncio al premio perché
causa una quantità imponente di località
non mi sento
di continuare
adfinanziamenti,
avallare conaddetti
il mio ai
turistiche,
istituzioni,
consenso istituzioni
ormai
svuotateassolutamente
di significato”.
lavori, appare
in definitiva
Aveva già vinto
nel ’57.
irrilevante:
ma i più noti e prestigiosi
inducono comunque i grandi mezzi di
comunicazione a dedicare qualche attenzione
Paolo di Stefano
a libri e ad autori contemporanei.
G. Ferroni
Rapporti con i media:
comunicati stampa
Rapporti con i media:
comunicati stampa
Rapporti con i media:
comunicati stampa
"LA DIVINA TRUFFA"
il nuovo romanzo di Sergio Campailla su
Cagliostro/Bompiani
E' in libreria il romanzo di Sergio Campailla "La Divina Truffa" Bompiani,
22/04/2008
Un intrigo di passioni e di violenza, di potere e di turpitudini, di illusioni e di
miracoli, nel mondo della storia e nei territori proibiti del paranormale e
dell’occulto.Un personaggio carismatico scatena i desideri delle masse e
diventa un mito dell’immaginario collettivo.
Protagonista del romanzo è Alessandro conte di Cagliostro, mago, medico,
alchimista, profeta, e capo della massoneria del Diciottesimo secolo, uno
degli italiani più celebri nel suo tempo, tanto da suscitare la curiosità
morbosa di Goethe, gli strali della zarina Caterina II, l’ispirazione di Mozart.
Ma autentica protagonista è la tumultuosa società che fa da sfondo, in anni
decisivi della storia italiana ed europea, che hanno visto il crollo dell’Ancien
Régime e creato le condizioni della modernità. “La Divina Truffa” è un
romanzo sul rapporto tra realtà e finzione, tra verità e menzogna. E' un
romanzo che contiene molti romanzi, il più inquietante dei quali è quello,
implicito e parallelo, che riflette a specchio i sogni e gli incubi della nostra
contemporaneità.
Sergio Campailla è autore di romanzi e di racconti: Una stagione in Sicilia
(1981), Il paradiso terrestre (1988), Voglia di volare (1990), Domani domani
(1992), Romanzo americano (1994), Il carnevale della luna e altri racconti
(1994). Per “Belmondo” ha raccontato il Perù (1993), la Turchia (1994), il
Marocco (1995), la Sardegna (2004); Little Italy nel volume Viaggio intorno
al viaggio (2001). La sua ricchissima produzione saggistica si è sviluppata in
prevalenza lungo i filoni di cultura siciliana, mitteleuropea ed ebraica. Ha
promosso il revival internazionale di uno degli intellettuali più interessanti del
Ventesimo secolo, Carlo Michelstaedter, di cui ha scritto la biografia, A ferri
corti con la vita (1974) e curato la pubblicazione delle opere presso Adelphi.
Tra gli ultimi volumi: Controcodice (2001), I paesi in cui sono nato (2002),
Fingere l’Infinito (2003). Insegna nelle Università di Roma e di Napoli. Ha
rappresentato per un triennio l’Italia nella giuria del Premio europeo per la
letteratura “Aristeion” a Bruxelles. È il presidente della giuria del Premio
Roma.
Rapporti con i media: comunicati stampa
Rapporti con i media: comunicati stampa

Incontro con DAVIDE FERRARIO alla FELTRINELLI di Genova
Pubblicato il 23/09/2010
Venerdì 24 settembre, alle ore 18, presso la Feltrinelli Libri e Musica - Via Ceccardi 16r – Genova, incontro con Davide Ferrario,
in occasione della presentazione del libro SANGUE MIO (Feltrinelli). Sceneggiatore, produttore, critico cinematografico e regista
di film come Tutti giù per terra, La strada di Levi, Davide Ferrario si confronta oggi con il romanzo e incontra i lettori insieme alla
giornalista Isabella Mazzitelli
«E tutto è di nuovo come prima. Allora si alza, mi tende la mano e dice: “Torniamo a casa, Gretel”. E io lo seguo. Seguo Ulisse
Bernardini, mio padre, sangue mio».
Mancano pochi giorni alla fine della pena per rapina a mano armata e omicidio, quando Ulisse Bernardini riceve una lettera;
è di sua figlia Gretel, una ragazza di vent’anni che non ha mai conosciuto e che ora gli chiede di poterlo andare a trovare in
carcere.
Ulisse è stato un bandito, un rapinatore di banche, affascinante, intelligente, amante della bella vita, ma adesso non vede
alcun futuro davanti a sé.
Padre e figlia si incontrano. C’è dell’imbarazzo. C’è dell’emozione. Lei rompe il ghiaccio e invita il padre a un viaggio verso
Sud. A bordo di una Panda, lungo le strade che tagliano l’Italia in verticale, i due imparano faticosamente a conoscersi finché
Gretel mette Ulisse davanti a un dilemma atroce.
Romanzo on the road, romanzo di sentimenti, romanzo di valori che si ritrovano, Sangue mio è una storia che vuole colpire al
cuore. E ci riesce.
Rapporti con i media:
dai comunicati stampa…
Rapporti con i media: ... alla stampa
Rapporti con i media: comunicati stampa
Katznelson Itzak - Canto del popolo yiddish messo a morte,
di ANGELAMIGLIORE
Dos Lid non è un libro come gli innumerevoli altri sul genocidio ebraico, scritto
scavando dolorosamente nel ricordo di chi, superstite, ricompone l’infranto
facendosi testimone vivente. […]
Erri De Luca comincia a studiare lo yiddish nel ’93, di ritorno dalle celebrazioni
del cinquantesimo anniversario dell’insurrezione del ghetto, sceglie di imparare
una lingua assassinata, cremata nei forni di Oshventshim (Auschwitz) assieme ai
sei milioni di ebrei che la parlavano. Sceglie il Canto di Katzenelson “perché è
il canto dei canti, il vertice di poesia dell’esperienza della distruzione” e lo
traduce in italiano contribuendo a restituirne la forza. Seppellito dentro tre
bottiglie tra le radici di una quercia, dietro il filo spinato del lager francese
prima che il suo autore fosse spedito a Birkenau […] Dos Lid rappresenta il
ritratto più emblematico del secolo barbaro che abbiamo alle spalle e che ha
fatto del massacro di inermi la sua condotta. Per noi venuti dopo, per noi che
non abbiamo visto né vissuto quegli anni bui, questo libro è il modo più
autentico per farne esperienza. Senza il filtro della storia che deforma la
verità, giacchè “i poteri spacciano vocabolario falso”; senza la mediazione
della memoria che ricostruisce a posteriori. “Uno di noi venuti dopo – sottolinea
De Luca nella sua intensa prefazione – ha I racconti della Kolyma e Dos Lid per
fondare la sua appartenenza al millenovecento”.
E allora i quindici canti del libro, sono un progressivo cammino verso la
consapevolezza di quell’orrore.
[…]
Gli ebrei ammazzati indistintamente, maciullati nella macchina di morte nazista,
dal piccolo all’adulto e nessuno che si fosse chiesto il motivo di tanto odio.
Nessuno. “Perché dalla migliore alla peggiore ogni nazione sapeva. La
peggiore ha dato aiuto al tedesco, la migliore ha guardato con un occhio,
fingendo di dormire”.
I colpevoli sono troppi, troppi di più rispetto ai processati di Norimberga, è in
quest’ottica, pertanto che appare evidente come “il poeta, la poesia si
accollino testimonianza da spendere non davanti a un tribunale, ma davanti a
chi impugna il Canto”.
“Chi legge Dos Lid, infatti, appartiene alla giuria popolare del millenovecento”
e la sua “sentenza non chiude i conti, li costringe aperti. Perché quel male non
appartiene ai malfattori singoli, non si estingue con alcuna condanna. Dos Lid
fa di ognuno di noi venuti dopo un testimone aggiunto, coinvolto nei suoi sensi
corporali e nello sciame di contraccolpi emotivi, compassione, collera, disgusto,
tenerezza, vergogna e impotenza”.
Rapporti con i media:
interviste e pseudo-interviste
Traduco il Canto di Katzenelson perché è il canto dei canti, il
vertice in poesia dell'esperienza della distruzione. Shoà, parola
presa dall'ebraico antico, è diventata formula ufficiale dello
sterminio degli ebrei d'Europa. È termine ignoto alla maggioranza
dei distrutti. Così come era loro ignoto il nome Auschwitz,
casomai conosciuto come Oshventshim.
Noi venuti dopo ci siamo chinati sulle ceneri con parole nostre,
successive. Nel Canto di Katzenelson c'è la vita feroce che vuole
resistere con parole proprie e sceglie per resistenza la poesia. È
lo yiddish, lingua veloce, franca, che scorreva dal Baltico al Mar
Nero, dal Danubio agli Urali.
Katzenelson scrive il Canto nel campo di concentramento di
Vittel, luogo rinomato per le sue acque. Proviene dal ghetto di
Varsavia, da dove i partigiani lo hanno fatto evadere in tempo,
prima dell'annientamento. Seppellivano documenti e mettevano in
salvo poeti, micce per l'innesco della memoria futura.
È acciuffato in Francia con un improbabile visto per l'Honduras e
messo nel filo spinato e nell'attesa. Non subito gli si rivela il
compito. Di fronte allo smarrimento ignaro dei suoi compagni di
prigionia, lui che ha saputo e visto si procura la materia prima per
trasformare l'esperienza in Canto. Macché profeti, quelli non
sapevano niente comparati a lui, tizzone preso dall'incendio,
tenuto in disparte a scrivere a carbone contro il cielo lo yiddish
dei distrutti. Dall'autunno del '43 fino al gennaio seguente scrive il
Canto e poi lo seppellisce dentro tre bottiglie tra le radici di una
quercia, dietro il filo spinato di Vittel. In primavera sarà spedito a
Est, nel treno sigillato che lo scaricherà sopra il binario morto di
Birkenau/Brzezinska. Ho imparato lo yiddish per arrivare al Canto.
Rapporti con i media:
conferenze stampa
Rapporti con i media:
conferenze stampa
INVITO CONFERENZA STAMPA "7.8.NOVECENTO" 2010 AGLI ORGANI DI
INFORMAZIONE
LORO SEDI
OGGETTO: conferenza stampa
Ascom Confcommercio, studio Lobo e il Sindacato Autonomo Mercanti d'Arte Antica
Modenesi, in previsione della XX edizione di 7.8.Novecento, Gran Mercato dell'Antico, che
si svolgerà a ModenaFiere dal 19 al 21 novembre e che aprirà agli operatori del settore già
giovedì 18 novembre, convocano una
CONFERENZA STAMPA
Lunedì 15 novembre
ORE 11.00
ORE 11.15
per Radio e TV
per Carta Stampata
Sala Consiglio Ascom Confcommercio
Via Begarelli, 31 - Modena
Saranno presenti alla conferenza il Presidente Ascom Confcommercio della provincia di
Modena Carlo Galassi, il presidente del Sindacato Autonomo Mercanti di Arte Antica
Modenesi Pietro Cantore, il Responsabile comunicazione, stampa e relazioni esterne della
Banca popolare dell'Emilia Romagna Sebastiano Simonini, Luigi Belluzzi per studio Lobo e
Gianni Venturi di No logo, coordinatore dell'area Vintage Circus.
7.8.Novecento, Gran Mercato dell'Antico, si presenta con le credenziali di una delle maggiori
mostre di antiquariato in Italia e con un'importante novità: la "Mostra mercato della stampa e
del libro antico". Dopo il successo dello scorso anno torna anche "Vintage Circus",
un'intera area dedicata agli abiti e accessori vintage originali.
Ufficio Stampa
MediaMente Comunicazione
059.347027
[email protected]
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