Le ARITMIE CARDIACHE: Problematiche generali Michele Oppizzi Dipartimento di Cardiologia Università Vita e Salute HSR I TERMINI del PROBLEMA 1. POPOLAZIONE molto DISOMOGENEA: persone sane con una normale speranza di vita fino a pz con gravi cardiopatie che muoiono improvvisamente -> identificare sottogruppi con prognosi e terapia differenti Che cosa CREA la DISOMOGENEITA’ ? TIPO di ARITMIA PRESENZA / GRAVITA’ della CARDIOPATIA STRUTTURALE CONGENITA ARITMOGENA SINTOMI / MORTE IMPROVVISA ENTITA’ della CARDIOPATIA GRAVITA’ dell’ARITMIA I TERMINI del PROBLEMA 2. SINTOMI NON SPECIFICI -> diagnosi differenziale ESORDIO con MORTE IMPROVVISA NON PRECEDUTA da SINTOMI -> come individuare i pz a rischio ? -> come prevenire il rischio ? 3. ARITMIA FISSA o più frequentemente PAROSSISTICA -> difficoltà diagnostiche -> test provocativi 4. ARITMIA a volte PROGNOSTICATORE INDIPENDENTE a volte DIPENDENTE -> il trattamento modifica la prognosi solo nel primo caso I TERMINI del PROBLEMA 5. LIMITI TERAPIA FARMACOLOGICA - effetti inotropi negativi - effetti proaritmici - effetti collaterali, a volte irreversibili, extracardiaci 6. LIMITI TERAPIA ELETTRICA -> funzionamento inappropriato -> dipendenza (pacemaker) -> effetti psicologici -> shift morte improvvisa -> morte da scompenso Il CUORE L’ARITMIA SINTOMI PROGNOSI CLASSIFICAZIONE delle ARITMIE IPERCINETICHE EXTRASISTOLI TACHICARDIE PAROSSISTICHE FLUTTER FIBRILLAZIONE ATRIALI VENTRICOLARI IPOCINETICHE BLOCCHI -seno-atriali -atrio-ventricolari -di branca L’ARITMIA: le determinanti dei sintomi DURATA -> decadimento emodinamico PERDITA POMPA ATRIALE / SINCRONIZZAZIONE A-V -> perdita pompa atriale (10-20% sv) FREQUENZA CARDIACA Troppo alta / bassa -> < gittata sistolica EVOLUZIONE verso ARITMIE MAGGIORI (wpw, R/T, bav 2°) PERDITA SINCRONIZZAZIONE VENTRICOLARE -> incompatibile con la vita BASSO RISCHIO SINGOLI BATTITI ANTICIPATI BASSO-MEDIO RISCHIO Solitamente ASSENZA di CARDIOPATIA STRUTTURALE TACHICARDIA ATRIALE da RIENTRO nel NODO A-V Elevata frequenza cardiaca MEDIO RISCHIO Anche per la freq. COESISTENZA di CARDIOPATIA STRUTTURALE FLUTTER ATRIALE: Perdita sincronizzazione A-V Alterato riempimento FIBRILLAZIONE ATRIALE: Perdita pompa atriale Alterato riempimento V (aritmia) Frequenza normale FIBRILLAZIONE ATRIALE: Perdita pompa atriale < riempimento V Frequenza elevata MEDIO RISCHIO BLOCCO A-V di 2° GRADO TIPO 1 LW: Perdita sincronizzazione A-V Riduzione della frequenza cardiaca POTENZIALMENTE a RISCHIO FENOMENO R/T Rischio di innescare TV/FV BAV di 2° GRADO, tipo 2 Perdita sincronizzazione A-V Bassa frequenza cardiaca Rischio di evoluzione verso 3° ALTO RISCHIO Anche per la freq. COESISTENZA di CARDIOPATIA STRUTTURALE TACHICARDIA VENTRICOLARE: Perdita sincronizzazione AV Frequenza elevata Perdita di sincronizzazione V BLOCCO AV di 3° GRADO Perdita sincronizzazione AV Frequenza bassa Presenza di pause (ARRESTO SINUSALE) ALTO RISCHIO FIBRILLAZIONE ATRIALE nei PZ con SINDROME di WOLF-PARKINSON-WHITE Rischio di evoluzione verso FV MORTALE FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE: Perdita contrazione ventricolare il CUORE ASSENZA di CARDIOPATIA STRUTTURALE La causa + frequente di aritmie banali PRESENZA di CARDIOPATIA STRUTTURALE La causa più frequente e più mortale CARDIOPATIA ISCHEMICA esiti di IMA MIOCARDIOPATIE: -DILATATIVA CARDIOPATIA CONGENITA ARITMOGENA Alterazione congenita dei canali Cuore strutturalmente normale -IPERTROFICA MALATTIE VALVOLARI LINK tra ARITMIE e CARDIOPATIA La CARDIOPATIA è spesso la CAUSA dell’ARITMIA Un’ARITMIA PERSISTENTE (es: la fibrillazione atriale) PEGGIORA la FUNZIONE CARDIACA LINK tra ARITMIE e CARDIOPATIA CARDIOPATIA STRUTTURALE 1. SEGNO di AVANZATA COMPROMISSIONE 2. EFFETTI EMODINAMICI PEGGIORI aritmia + cardiopatia 3. PROGNOSI PEGGIORE 4. MECCANISMO di MORTE: CHF e SD 5. VALORE INDIPENDENTE ? mortalità globale ed improvvisa 6. CURARE CARDIOPATIA CARDIOPATIE CONGENITE ARITMOGENE 1. Forme RARE ma GRAVATE da una DISCRETA MORTALITA’ in PERSONE GIOVANI, SANE 2. Il TRATTAMENTO consente una VITA NORMALE LINK tra ARITMIE e CARDIOPATIA La CARDIOPATIA NON INCIDE sulla PROGNOSI nei 2 ESTREMI del TIPO di ARITMIA ma è DETERMINANTE nella FASCIA CENTRALE ARITMIE a RISCHIO MEDIO-ALTO ARITMIE a BASSO RISCHIO NESSUN PROBLEMA anche in PRESENZA di CARDIOPATIA ARITMIE ad ALTO RISCHIO INTERAZIONE tra ARITMIA e MORTALE anche in CARDIOPATIA ASSENZA di CARDIOPATIA L’ARITMIA: le determinanti dei sintomi DURATA -> decadimento emodinamico PERDITA POMPA ATRIALE / SINCRONIZZAZIONE A-V -> perdita pompa atriale (10-20% sv) FREQUENZA CARDIACA Troppo alta / bassa -> < gittata sistolica EVOLUZIONE verso ARITMIE MAGGIORI (wpw, R/T, bav 2°) PERDITA SINCRONIZZAZIONE VENTRICOLARE -> incompatibile con la vita DISPNEA FISIOPATOLOGIA dei SINTOMI CONGESTIONE POLMONARE PALPITAZIONI PERDITA POMPA ATRIALE PERDITA CONTRAZIONE VENTRICOLARE Funzione dell’importanza della sistole atriale LIPOTIMIA SINCOPE MORTE < RIEMPIMENTO VENTRICOLARE < GITTATA SISTOLICA SHOCK < PA < Perfusione coronarica ANGINA ELEVATA FREQUENZA CARDIACA > Consumo ossigeno CARDIOPATIE ed ARITMIE CARDIOPATIE in cui è IMPORTANTE la POMPA ATRIALE VALVULOPATIE MITRALICHE Stenosi / insufficienza DISFUNZIONE DIASTOLICA del VENTRICOLO SX da IXTROFIA Ixtensione, stenosi aortica, diabete, hcm, etc…. OSTRUZIONE allo EFFLUSSO SX Stenosi aortica, hocm DISFUNZIONE SISTOLICA del VENTRICOLO SX Cad, dcm CARDIOPATIE ed ARITMIE CARDIOPATIE AGGRAVATE dall’ELEVATA FREQUENZA CARDIACA CARDIOPATIA ISCHEMICA DISFUNZIONE DIASTOLICA OSTRUZIONE allo AFFLUSSO / EFFLUSSO Stenosi ao Hocm Stenosi m - ANGINA - INFARTO SCOMPENSO - SINCOPE - MORTE IMPROVVISA FATTORI che possono INDURRE ARITMIE 1. DISORDINI ELETTROLITICI 2. IPOSSIA / IPERCAPNIA 3. ISCHEMIA / INFARTO MIOCARDICO 4. POST-CARDIOCHIRURGIA 5. INFEZIONI soprattutto POLMONARI 6. FARMACI ANTI-ARITMICI ed ALTRI 7. IPERTIRODISMO etc…. La CORREZIONE del FATTORE fa REGREDIRE la ARITMIA Come IMPOSTARE lo STUDIO di un PAZIENTE con ARITMIE DATI ANAMNESTICI 1. ANAMNESI FAMILIARE soprattutto per morte improvvisa cardiopatie congenite aritmogene 2. PRESENZA di CARDIOPATIA STRUTTURALE 3. SINTOMI e FATTORI SCATENANTI asintomatici -> profilassi morte improvvisa palpitazioni, lipotimie, sincopi sporadici, ben tollerati, invalidanti dispnea-scompenso, angina, resuscitato da morte improvvisa COSA DEVE SAPERE il MEDICO NON SPECIALISTA 1) QUALI ESAMI RICHIEDERE 2) QUANDO MANDARE il PZ dallo SPECIALISTA 3) COME INTERPRETARE il REFERTO dello SPECIALISTA 4) COME CONTROLLARE il PZ sottoposto a TRATTAMENTO OBBIETTIVI degli ESAMI nel PZ ARITMICO 1. DOCUMENTARE la ARITMIA -ecg -holter -sistemi long-term -studio elettrofisiologico NB: l’impiego dei singoli esami è differente nei vari tipi di aritmie e nei vari tipi di pz 2. VALUTARE il RISCHIO di MORTE IMPROVVISA -heart rate variability -T wave alternans -studio elettrofisiologico -ecocardiogramma 3. DIAGNOSTICARE eventuale CARDIOPATIA STRUTTURALE -ecocardiogramma -risonanza magnetica GERARCHIA degli ESAMI RICHIEDIBILI dal MEDICO GENERICO 1. 2. 3. 4. ECG NORMALE ECG 24 h secondo HOLTER ECG PROLUNGATI ECOCARDIOGRAMMA TRANSTORACICO RICHIEDIBILI dallo SPECIALISTA -> non diffusamente disponibili / invasivi / costosi / + difficile interpretazione 1. 2. 3. 4. STUDIO ELETTROFISIOLOGICO T wave ALTERNANS TILT TEST RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE ALCUNE ARITMIE sono un FENOMENO PAROSSISTICO NORMALE ARITMIA (TV) DIFFICILE da DIAGNOSTICARE NORMALE ELETTROCARDIOGRAMMA ARITMIA in atto CARDIOPATIA ARITMOGENA NORMALE CARDIOPATIA STRUTTURALE ECG DINAMICO secondo HOLTER OBBIETTIVI: PRIMO ESAME 1. IDENTIFICAZIONE dell’ARITMIA -> trattamento 2. STRATIFICARE il RISCHIO tipo di aritmia tipo di paziente heart rate variability SECONDO ESAME 3. EFFICACIA TERAPIA 4. FUNZIONAMENTO DEVICE ESAME ECG DINAMICO 24 h secondo HOLTER: how to do it ATTACCA lo APPARECCHIO VITA NORMALE -tenere il diario -schiacciare il tasto quando sintomi LETTURA e REFERTAZIONE ESAME ECG DINAMICO 24 h secondo HOLTER: interpretazione SINTOMI correlati alla ARITMIE ASSENZA di SINTOMI ma ARITMIE DIAGNOSI TIPO di ARITMIA TERAPIA SPECIFICA ESAMI per STRATIFICARE il RISCHIO SINTOMI in ASSENZA di ARITMIE ASSENZA di SINTOMI e di ARITMIE NON ARITMIE come causa di SINTOMI NON DIAGNOSTICO INDAGARE ALTRE CAUSE ECG PROLUNGATI STRATIFICAZIONE di RISCHIO ARITMICO FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE TACHICARDIA VENTRICOLARE SOSTENUTA FIBRILLAZIONE ATRIALE nei PZ con WPW TACHICARDIA VENTRICOLARE NON SOSTENUTA BLOCCHI AV MAGGIORI PAUSE > 3 SECONDI FIBRILLAZIONE ATRIALE in CARDIOPATIA STRUTTURALE EXTRASISTOLI R/T FIBRILLAZIONE ATRIALE TACHICARDIE ATRIALI EXTRASISTOLI QUANDO BISOGNA MANDARE il PZ in OSPEDALE ? 1. TACHICARDIE VENTRICOLARI 2. ARITMIE associate a MODIFICAZIONI ST 3. FIBRILLAZIONE ATRIALE soprattutto nei WPW 4. PAUSE > 3 SECONDI 5. BLOCCHI AV AVANZATI Soprattutto in presenza di SINTOMI MAGGIORI e/o DISFUNZIONE VENTRICOLARE HOLTER HEART RATE VARIABILITY: Basi razionali HRV vago simpatico < HRV > simpatico < vago Analisi computerizzata intervalli RR Vn > 44 msec RISCHIO ARITMIE e MORTE IMPROVVISA VALORE PREDITTIVO sulla SOPRAVVIVENZA della HEART RATE VARIABILITY REGISTRAZIONI ECG a LUNGO TERMINE ANAMNESI SINTOMI FREQUENTI giornalieri HOLTER In base alla disponibilità locale NEGATIVO SINTOMI INFREQUENTI settimanali / mensili LONG TERM RECORDING REGISTRAZIONI ECG a LUNGO TERMINE 1. REGISTRAZIONE NON CONTINUA ma FASICA ATTIVATA dal PZ 2. Per le PALPITAZIONI bastano 15 GIORNI di REGISTRAZIONE REGISTRAZIONI ECG a LUNGO TERMINE SINTOMO: PALPITAZIONI BASTANO 2 SETTIMANE per ARRIVARE alla DIAGNOSI OLTRE NON SERVE ECOCARDIOGRAMMA 1. PRESENZA di CARDIOPATIA STRUTTURALE ? -> causa e tolleranza emodinamica dell’aritmia VS NON COMPATTATO -trabecole apicali DISPLASIA VD -dilatazione VD -microaneurismi MALATTIA AORTICA -gradiente -rigurgito MALATTIA MITRALICA -prolasso -gradiente -rigurgito ESITI di IMA -acinesie regionali -aneurisma -ef ridotta CARDIOMIOPATIA DILATATIVA -dilatazione VS -ipocinesia diffusa -ef ridotta CARDIOMIOPATIA IXTROFICA -ipertrofia asimmetrica -lvoto, sam ECOCARDIOGRAMMA 2. Di quale GRAVITA’ ? -> rischio e tolleranza emodinamica dell’aritmia VOLUMI VENTRICOLARI e FRAZIONE di EIEZIONE Cardiomiopatia ischemica Cardiomiopatia dilatativa MORFOLOGIA / FUNZIONE del VENTRICOLO DX VOLUME ATRIALE SX Displasia aritmogena Recidiva di fibrillazione atriale SPESSORE del SETTO IV ENTITA’ dell’IPERTROFIA Cardiomiopatia ipertrofica GRADIENTI TRANSVALVOLARI Malattie valvolari RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE INDICAZIONI LIMITATE Soprattutto: 1) DIAGNOSI di DISPLASIA / MIOCARDIOPATIA ARITMOGENA del VENTRICOLO DX -> l’eco può non essere diagnostico 2) VALUTAZIONE del RISCHIO nelle CARDIOMIOPATIE > captazione gadolinio = fibrosi = > rischio CORRELAZIONE tra FIBROSI e SOPRAVVIVENZA EVENT-FREE nella CARDIOMIOPATIA DILATATIVA T WAVE ALTERNANS: significato T WAVE ALTERNANS: how to do it PROVA da SFORZO APPARECCHIO APPOSITO che REGISTRA il FENOMENO VALORE PROGNOSTICO della T-WAVE ALTERNANS in pz con CAD e DISFUNZIONE VENTRICOLARE SX INTERPRETAZIONE T WAVE ALTERNANS NORMALE VALORE PREDITTIVO NEGATIVO ELEVATO ASSENZA di RISCHIO ARITMICO LOGICA: Tentare di ridurre il numero di pz sottoposti a trattamento antiaritmico “inappropriato” TILT TEST In caso di LIPOTIMIA / SINCOPE soprattutto in PZ GIOVANE TILT TEST POSITIVO = SINCOPE VASO-VAGALE di NATURA BENIGNA STUDIO ELETTROFISIOLOGICO 1) INDURRE l’ARITMIA -> diagnosi di aritmia iper 1) STUDIARE la FUNZIONE dei NODI e del TESSUTO di CONDUZIONE -> diagnosi di aritmia ipo CAD DCM AICD HCM ARVC BRUGADA 2) LOCALIZZARE il CIRCUITO ARITMICO 3) ABLARE il CIRCUITO SCELTA del TIPO di PACEMAKER TPSV WPW Flutter atriale FA TV focali STUDIO ELETTROFISIOLOGICO: How to do it RICOVERO OSPEDALIERO:CENTRI ESPERTI ANESTESIA LOCALE (vena femorale) INSERZIONE CATETERI nel CUORE DX PROVOCAZIONE ARITMIA MISURAZIONE TEMPI di RECUPERO e INTERVALLI di CONDUZIONE POSSIBILITA’ di TRATTAMENTO nella STESSA SEDUTA RICOVERO dipendente dal TRATTAMENTO pochi giorni STUDIO ELETTROFISIOLOGICO: Indicazioni 1) LIPOTIMIA / SINCOPE di NATURA NON DETERMINATA 2) SOPRAVVISSUTI ad ACC 3) STRATIFICAZIONE di RISCHIO nelle CARDIOPATIE ARITMOGENE SINCOPE STUDIO ELETTROFISIOLOGICO TEMPI di RECUPERO INTERVALLI di CONDUZIONE rallentati ARITMIA IPOCINETICA PACEMAKER INDUCIBILITA’ TACHICARDIA ATRIALE ABLAZIONE CIRCUITO ARITMICO TACHICARDIA VENTRICOLARE ABLAZIONE DEFIBRILLATORE IMPIANTABILE