Istituto Paritario Amerigo Vespucci Nautico
Istituto Istruzione Secondaria Superiore
Tecnico Nautico – Trasporti e Logistica
Articolazione Conduzione del mezzo navale Opzioni:
Conduzione del mezzo navale e Conduzione Apparati ed Impianti Marittimi
Tecnico Economico – Indirizzo Amministrazione Finanza e Marketing
Tecnologico – Ind. Elettronica ed Elettrotecnica Articolazione Elettrotecnica
Via Giorgio Amendola, 25 - 80034 Marigliano (NA) Tel. 081.3196204 – Fax: 081.3196418
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REGOLAMENTO DI ISTITUTO
Premessa
La scuola è momento fondamentale di una società democratica e realizza la sua specifica
finalità educativa nel rispetto per tutti delle libertà sancite dalla Carta Costituzionale.
Tutte le componenti, ognuna con attribuzioni e responsabilità differenti, concorrono alla
formazione culturale e critica, morale e sociale dei giovani cittadini.
Come ogni società esistente, anche quella scolastica, oltre a garantire a tutti coloro che in essa
vivono spazi reali di responsabilità individuale e di partecipazione comunitaria, richiede il
rispetto di regole chiare che assicurino efficienza e produttività al lavoro.
Da queste premesse nasce il Regolamento dell’Istituto “A. Vespucci” conforme ai principi e alle
norme dello “Statuto delle studentesse e degli studenti”, emanato con il D.P.R. n° 249 del
24/06/1998, modificato dal D.P.R. n° 235 del 21/11/2007.
TITOLO I La comunità scolastica: diritti e doveri
Art. 1 Comunità scolastica
1. La scuola è il luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle
conoscenze e lo sviluppo della conoscenza critica.
2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale. In essa ognuno con
pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la
realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle
situazioni di svantaggio.
3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale, fonda il suo
progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante – studente,
contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l’educazione alla
consapevolezza e alla valorizzazione della identità di genere, del loro senso di responsabilità e
della loro autonomia individuale.
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4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza
e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la
loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.
Art. 2 Diritto degli studenti
1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e
valorizzi l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola valorizza le
inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso la possibilità di formulare richieste, di
sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome.ikj
2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello
studente alla riservatezza.
3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la
convivenza scolastica ed di partecipare attivamente e responsabilmente alla vita della scuola.
4. Lo studente ha inoltre il diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare
un processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di
debolezza e a migliorare il proprio rendimento.
5. Lo studente straniero ha diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla
quale appartiene. La scuola promuove e favorisce iniziative volte alla accoglienza e alla tutela
della sua lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali.
6. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere condizioni per assicurare:
a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo didattico
di qualità;
b) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative
liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni;
c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, nonché per la
prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;
d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti
anche con handicap;
e) la disponibilità di un’adeguata strumentazione tecnologica;
f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica
Art 3 Doveri degli studenti
1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli
impegni di studio.
2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Capo di Istituto, dei docenti, del personale
tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se
stessi.
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3. Nell’esercizio dei loro diritti e nell’adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a
mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all’art.1.
4.Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi
didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della
scuola. Hanno il dovere di mantenere un comportamento e un abbigliamento pulito e decoroso.
Dovere di presenza in ore (tre quarti del monte ore).
5. Ai sensi del D.P.R. 122/2009 art. 14 e della Circolare Ministeriale n. 20 del 4 marzo 2011,
ai fini della validità dell’anno scolastico e per procedere alla valutazione finale, ogni alunno
deve frequentare almeno tre quarti (3/4) dell’orario annuale personalizzato.
Sono ammesse deroghe motivate e documentate a condizione che tali assenze non
pregiudichino, a giudizio del Consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli
alunni interessati.
Ai sensi della Circolare Ministeriale n. 20 del 4 marzo 2011 il computo si fa sulle presenza in
ore.
Art. 4 Patto educativo di corresponsabilità
Il Patto educativo di corresponsabilità dell’Istituto, così come definito dall’art. 5 bis dello
Statuto delle studentesse e degli studenti (DPR n. 249 del 24/06/2998), modificato dal DPR n.
235 del 21/11/2007, è finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri
nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie.
Il Patto viene elaborato dal Consiglio di Istituto, organismo nel quale sono rappresentate le
varie componenti che operano all’interno della comunità scolastica, ed è sottoposto a revisione
ogni anno.
Contestualmente all’iscrizione presso la scuola è richiesta la sottoscrizione del Patto da parte
dei genitori e degli studenti.
PATTO EDUCATIVO
La scuola si impegna a:
fornire una formazione culturale e professionale qualificata, aperta alla pluralità delle idee,
nel rispetto dell’identità di ciascuno studente;
didattico di qualità in un ambiente educativo sereno, favorendo il processo di formazione di
ciascuno studente, nel rispetto dei suoi ritmi e tempi di apprendimento;
favorire il successo formativo e combattere la dispersione scolastica oltre a promuovere il
merito e incentivare le situazioni di eccellenza;
accoglienza e integrazione degli studenti stranieri, tutelandone la lingua e la cultura, anche
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attraverso la realizzazione di iniziative interculturali, stimolare riflessioni e attivare percorsi
volti al benessere e alla tutela della salute degli studenti;
parenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un
costante rapporto con le famiglie, anche attraverso strumenti tecnologicamente avanzati, nel
rispetto della privacy,
favorire il
percorso formativo dello studente
Lo studente si impegna a:
-doveri rispettando la scuola intesa come insieme di
persone, ambienti e attrezzature;
centi per il raggiungimento del proprio
curricolo, impegnandosi in modo responsabile nell’esecuzione dei compiti richiesti;
ragioni dei loro comportamenti;
ttare l’orario di inizio delle lezioni
nsono all’ambiente educativo di appartenenza
La famiglia si impegna a:
delle scelte educative e didattiche condivise, oltre ad un atteggiamento di reciproca
collaborazione con i docenti;
lezioni, partecipando attivamente agli organismi collegiali e controllando quotidianamente le
comunicazioni provenienti dalla scuola;
e nelle ore di ricevimento concordati con i docenti;
oni cellulari in classe e di non portare con sé altri
dispositivi elettronici o audiovisivi;
altro danneggiamento in concorso con altri;
e condividere con i propri figli il patto educativo sottoscritto con
l’Istituzione scolastica
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TITOLO II Organi collegiali e loro funzionamento
Gli organi collegiali della Scuola, in quanto strutture di partecipazione e corresponsabilità,
mirano a creare le condizioni ideali per il funzionamento della vita scolastica, incrementando la
collaborazione fra docenti, giovani, genitori al fine di promuovere la formazione culturale,
umana e sociale degli allievi. Essi sono: Consiglio di istituto - -Collegio docenti - Consigli di
classe – Consulta degli studenti.
A) CONSIGLIO DI ISTITUTO
1. Del Consiglio di Istituto fanno parte di diritto il Gestore o un suo delegato e il Coordinatore
delle attività didattiche. Ne fanno altresì parte 6 docenti, 3 genitori e 3 alunni. I Docenti, i
Genitori e gli Allievi che ne fanno parte, vengono eletti a maggioranza semplice.
2. La data delle elezioni dei rappresentanti delle diverse categorie viene stabilita sulla base
della circolare dell’ USR. Il Coordinatore didattico provvede a nominare la commissione
elettorale. La presentazione delle candidature deve essere registrata in segreteria. Le
candidature sono uninominali.
3. La convocazione del Consiglio di Istituto deve essere annunciata con congruo anticipo,
comunque non inferiore a tre giorni rispetto alla data della riunione. La convocazione,
contenente tutti i punti all’ordine del giorno, deve essere effettuata con comunicazione diretta
ai singoli membri dell’organo collegiale, ovvero mediante affissione all’albo di un apposito
avviso. In casi eccezionali il Consiglio può essere convocato ad horas a mezzo fonogramma.
4. Il Presidente del Consiglio di Istituto è il Coordinatore Didattico, il quale può delegare un
proprio sostituto. Il Segretario cura la stesura dei verbali delle riunioni.
5. Le sedute del Consiglio di Istituto sono aperte al pubblico che può presenziarvi ma senza
diritto di parola. L’apertura al pubblico è esclusa quando siano trattati argomenti relativi a
singole persone.
6. Il Consiglio di Istituto delibera, a maggioranza semplice, sui temi che interessano tutti gli
indirizzi scolastici. La sua competenza è di natura consultiva. Di norma si riunisce tre volte
all’anno, ma può essere chiamato, nel corso dell’anno scolastico, a valutare le iniziative
straordinarie predisposte dal Collegio dei Docenti.
7. Il Consiglio di Istituto, fatte salve le competenze del Collegio dei Docenti e del Consiglio di
Classe, interviene su quanto concerne l’organizzazione della vita e delle attività della scuola
nelle materie seguenti:
adozione del Regolamento interno dell’Istituto;
extrascolastiche, con particolare riguardo alle attività complementari, alle visite guidate e ai
viaggi di istruzione.
scolastiche;
dell’Istituto;
ostino disposizioni di legge;
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- 11 - 07 n. 235, delle sanzioni e dei
provvedimenti disciplinari che comportino l’allontanamento dalla scuola superiore a 15 giorni,
esclusione dello scrutinio finale e non ammissione agli esami di stato.
economiche dell’Istituto.
B) IL COLLEGIO DEI DOCENTI
8. Il Collegio dei Docenti, in assemblea plenaria, comprende tutti gli insegnanti dell’Istituto e
viene convocato, tramite circolare, dal Coordinatore Didattico. Ne viene sempre specificato
l’ordine del giorno.
9. Il Collegio dei Docenti ha competenza per ciò che concerne la complessiva impostazione
didattico-formativa dei diversi ordini di Scuola nella loro globalità e nella loro specificità.
Determina, all’inizio di ogni anno scolastico, il calendario delle attività programmate nonché dei
Consigli di Classe ordinari e degli incontri scuola-famiglia. Delibera, con i limiti e la
configurazione più avanti indicati, sulle sanzioni da comminare agli allievi.
10. Il Collegio dei Docenti può essere convocato dal Coordinatore Didattico su richiesta della
maggioranza dei docenti.
11. Le sedute del Collegio dei Docenti non sono pubbliche. Il Segretario cura la stesura dei
Verbali delle riunioni.
C) IL CONSIGLIO DI CLASSE
12. Rappresenta un fondamentale spazio di analisi dei problemi e di ricerca di soluzioni.
Esercita, in via preminente, tutte le competenze relative alla realizzazione del coordinamento
didattico e di adeguate valutazioni trimestrali e finali.
13. È composto dai Docenti, dai rappresentanti dei genitori degli alunni della classe e dai
rappresentanti di classe degli allievi; è presieduto dal Coordinatore Didattico o dal Coordinatore
della classe.
14. Il Consiglio di Classe comprende tutti i Docenti della singola classe più il Preside o il suo
Vicario. Tale resta la sua configurazione quando, in sede di scrutinio, delibera sulla valutazione
periodica e finale dei singoli allievi.
15. Il Consiglio di Classe si allarga ai rappresentanti di genitori e studenti per deliberare
sull’andamento complessivo di profitto e disciplina.
16. La rappresentanza dei genitori non è elettiva, ma ciascun genitore, in occasione
dell’incontro che si tiene ad ottobre per la presentazione della programmazione, può chiedere
di partecipare alle riunioni in veste di rappresentante.Si richiede tuttavia che i rappresentanti
siano almeno due.
17. La rappresentanza degli allievi è elettiva. Genitori e allievi permangono in carica per un
solo anno.
18. È competente, secondo quanto previsto dal DPR 21 - 11 - 07 n. 235, delle sanzioni e dei
provvedimenti disciplinari che comportino allontanamento dalla scuola fino a 15 giorni.
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TITOLO III Norme di comportamento e doveri dei docenti
1. I docenti che accolgono gli alunni devono trovarsi in aula almeno cinque minuti prima
dell'inizio delle lezioni.
2. Il docente della prima ora deve segnalare sul registro di classe gli alunni assenti, controllare
quelli dei giorni precedenti e segnare sul registro di classe l'avvenuta o la mancata
giustificazione.
3. In caso di ritardo di un alunno occorre segnare l'orario di entrata, la giustificazione o la
richiesta di giustificazione e ammetterlo in classe.
4. Se un alunno richiede, con permesso scritto di un genitore se minorenne, di uscire
anticipatamente, occorre chiedere l'autorizzazione in Presidenza o al docente delegato
5. Dopo l’autorizzazione il docente è tenuto ad apporre sul registro l'ora in cui l'alunno è uscito
e, se minorenne, la persona che è venuta a prelevarlo.
6. In caso di uscita anticipata di alunno minorenne è necessaria la presenza di un genitore che
abbia l’esercizio della potestà genitoriale.
7. I docenti indicano sempre sul registro di classe i compiti assegnati e gli argomenti svolti.
8. I docenti hanno cura di non lasciare mai, per nessun motivo, gli alunni da soli.
9. Durante l'intervallo i docenti collaborano nella vigilanza degli studenti.
10. Durante le ore di lezione non è consentito fare uscire dall’aula più di un alunno per volta,
fatta eccezione per i casi seriamente motivati.
11. Il docente ha il compito di impedire che alunni di altre classi entrino in aule non proprie.
12. Se un docente deve per pochi minuti allontanarsi dalla propria aula occorre che avvisi un
collaboratore scolastico o un collega affinché vigili sulla classe.
13. Al termine delle lezioni i docenti accertano che i locali utilizzati vengano lasciati in ordine
ed i materiali siano riposti negli appositi spazi.
14. I docenti devono prendere visione dei piani di evacuazione dei locali della scuola e devono
sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza.
15. È assolutamente vietato ostruire con mobili, arredi, anche solo temporaneamente, le vie di
fuga e le uscite di sicurezza.
16. I docenti, ove accertino situazioni di pericolo, devono prontamente comunicarlo in
presidenza.
17. Eventuali danni riscontrati devono essere segnalati in Presidenza. I danni riscontrati
vengono risarciti dal responsabile. Qualora questi non venga individuato, gli insegnanti della o
delle classi interessate ne discuteranno in C.d.C. con i genitori ed il risarcimento sarà
effettuato in modo collettivo.
18. I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui e/o approfondimenti telefonici con le famiglie
nell'ottica di un rapporto scuola/famiglia più trasparente e fattivo.
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19. Nei casi di condotte gravemente scorrette da parte degli alunni il docente si rivolge al
dirigente scolastico sia per segnalare il problema sia per esaminare i provvedimenti più adatti
da adottare nel caso concreto.
20. Ogni docente apporrà la firma di presenza nel registro all’inizio di ogni ora.
21. All’inizio di ogni ora dovrà procedere all’appello e verificare se sono assenti alunni e
segnalare eventualmente l’assenza o il ritardo.
22. Ogni docente apporrà la propria firma per presa visione delle circolari e degli avvisi. In ogni
caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nell'apposito registro
si intendono regolarmente notificati.
23. I docenti dovranno effettuare il numero di verifiche scritte e orali previste nel piano di
lavoro della classe. I docenti comunicheranno immediatamente agli studenti la valutazione
delle verifiche orali e la valutazione delle verifiche scritte al massimo entro 15 giorni dalla loro
effettuazione.
TITOLO IV NORME DI COMPORTAMENTO E DISCIPLINARI DEGLI ALUNNI
A) Norme di comportamento
1. Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Coordinatore didattico, di tutto il personale
docente e non docente e dei compagni, il rispetto, anche formale, consono ad una convivenza
civile.
2. Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad
assolvere assiduamente agli impegni di studio. La presenza a scuola è obbligatoria anche per
tutte le attività organizzate e programmate in tempo utile dal Consiglio di classe. Gli alunni
maggiorenni hanno diritto alla autogiustificazione delle assenze; i minori devono presentare la
giustificazione firmata da uno dei genitori esercenti la patria potestà o da chi ne fa le veci.
3. Gli alunni entrano alle ore 8.00. Quelli che hanno il turno pomeridiano entrano alle ore
14.00. I ritardi verranno annotati sul registro e dovranno essere giustificati.
5. Le assenze devono essere giustificate dai genitori degli alunni minorenni o direttamente
dagli studenti maggiorenni tramite l'apposito libretto e devono essere presentate al rientro in
classe, all'inizio della prima ora di lezione all'insegnante che provvederà a controfirmare e a
prendere nota sul registro. L'alunno che non giustifichi la sua assenza entro 3 giorni dovrà
giustificare direttamente al Dirigente Scolastico. In caso di ripetute assenze, su segnalazione
dei docenti della classe, potranno essere inviate tempestive comunicazioni scritte alle famiglie
anche degli alunni maggiorenni. L’eventuale consegna di documentazione medica dovrà essere
effettuata in busta chiusa.
6. Non è consentito agli alunni di uscire dall'edificio scolastico prima del termine delle lezioni.
In caso di necessità i genitori di alunni minorenni dovranno preventivamente avvertire la
scuola tramite richiesta scritta sul libretto e venire a prelevare personalmente lo studente (o
delegare per iscritto un'altra persona maggiorenne che dovrà essere munita di documento di
riconoscimento).
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7. Al cambio di insegnante, negli spostamenti da un'aula all'altra, all'ingresso e all'uscita gli
alunni devono tenere un comportamento corretto ed educato. Non è permesso correre, uscire
dalla classe senza autorizzazione, gridare nei corridoi e nelle aule.
8. I servizi igienici vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più
elementari norme di igiene e pulizia.
9. Saranno puniti con severità tutti gli episodi di violenza che dovessero verificarsi tra gli alunni
sia all'interno della scuola che fuori. Tutti devono poter frequentare la scuola con serenità
senza dover subire le prepotenze di altri.
15. Nelle aule e nel cortile ci sono appositi contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti: è
necessario utilizzarli correttamente.
16. Gli insegnanti ed i collaboratori scolastici segnaleranno in Presidenza i nominativi degli
alunni o le classi che non rispettano queste regole.
17. Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro e a seguire le indicazioni dei collaboratori
scolastici che assicurano, con i docenti, il buon funzionamento della scuola ed in alcuni
momenti possono essere incaricati della sorveglianza di una classe o di un gruppo di alunni;
durante le ore di lezione sorvegliano corridoi e servizi.
18. Gli alunni che, per motivi di salute, non potranno seguire le lezioni di Scienze motorie
dovranno presentare al Dirigente Scolastico, in busta chiusa, la domanda di esonero firmata
dal genitore, se minorenne, unita a certificato del medico di famiglia.
19. Non è consigliabile portare somme di denaro e oggetti di valore. La scuola, in ogni caso,
non risponde comunque di eventuali furti.
20. Ogni studente è responsabile dell'integrità degli arredi e del materiale didattico che la
scuola gli affida: coloro che provocheranno guasti al materiale e o alle suppellettili della scuola
saranno invitati a risarcire i danni
21. In conformità alle linee di indirizzo emanate dal Ministero della Pubblica Istruzione, è
assolutamente vietato a tutti usare telefoni cellulari durante le attività scolastiche.
Gli alunni in possesso di un telefono cellulare hanno cura di tenerlo, durante le lezioni,
rigorosamente spento.
22. In riferimento alla Direttiva n. 104 del 30 novembre 2007, emanata dal Ministero della
Pubblica Istruzione, si fa divieto agli studenti di utilizzare, all’interno della scuola, fotocamere,
videocamere o registratori vocali inseriti all’interno di telefoni cellulari o di altri
dispositivielettronici. A maggior ragione è vietata la diffusione o la comunicazione sistematica
(per esempio tramite internet o MMS) delle immagini, dei suoni e dei filmati acquisiti con i
suddetti mezzi all’interno della scuola. Le violazioni di tali regole si configurano come infrazioni
disciplinari sanzionabili.
23. La raccolta, conservazione, utilizzazione e divulgazione a terzi dei dati di cui al comma
precedente può configurare, ai sensi della normativa vigente, un “trattamento” di dati
personali (anche sensibili) soggetto ad obblighi di informativa e di acquisizione del consenso
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dell’interessato. La violazione del diritto degli individui alla protezione dei dati personali è
punito dalla leggi civili e penali.
24. L’acquisizione di immagini, suoni e filmati da parte del personale della scuola deve
avvenire esclusivamente per finalità istituzionali e, comunque, nel pieno rispetto della
normativa vigente in tema di privacy (Testo unico sulla privacy D.L. emanato il 30 giugno
2003, al n. 196). Tale normativa prevede severe sanzioni per chi acquisisce immagini senza
consenso dell’avente diritto e per chi le diffonde e impone rigorose regole per il trattamento dei
dati sensibili.
25. L’uso del telefono cellulare è vietato, l’insegnante deve invitare l’alunno a spegnerlo e
riporlo Durante i compiti in classe il cellulare dovrà essere posto in un luogo sicuro e
controllato dal docente.
B) Norme disciplinari degli studenti
1. I comportamenti che si configurano come mancanze disciplinari sono infrazioni dei doveri
degli alunni e del corretto svolgimento dei rapporti all’interno della comunità scolastica.
Per esse sono previsti, oltre a possibili conseguenze sulla valutazione comportamentale, anche
appositi provvedimenti che tendono a far riconoscere ai responsabili la violazione delle norme
causata dai loro gesti, ad impedirne la ripetizione, a favorire la correzione di atteggiamenti
scorretti ed infine ad ottenere la riparazione dei danni causati.
2. La presente sezione del Regolamento recepisce quanto disposto dallo Statuto delle
studentesse e degli studenti (DPR n. 249 del 24/06/1998) e successive modifiche (DPR n. 235
del 21/11/2007).
3. Nell’ambito dei principi indicati dallo Statuto delle studentesse e degli studenti all’art. 4,
si stabilisce che la responsabilità disciplinare è personale e che nessuna infrazione disciplinare
connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.
L’alunno, il quale ha commesso un’infrazione, deve:
• rimediare per quanto possibile all’infrazione commessa;
• rifondere l’eventuale danno, ove possibile;
• avere il diritto di essere ascoltato in propria difesa e, per le mancanze più gravi, di farsi
eventualmente assistere da una persona di fiducia.
4. I comportamenti contrari ai doveri di cui al presente regolamento configurano mancanze
disciplinari. In particolare, costituiscono mancanze disciplinari i seguenti comportamenti:
a) ritardi;
b) assenze non giustificate;
c) disturbo delle attività didattiche;
d) tenere il telefonino o altri apparecchi elettronici accesi;
e) usare linguaggio irriguardoso e offensivo verso gli altri;
f) sporcare l’ambiente scolastico;
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g) danneggiare materiali, arredi e strutture;
h) violenze psicologiche verso gli altri;
i) violenze fisiche verso gli altri;
l) reati o compromissione dell’incolumità delle persone.
5. in caso di mancanze disciplinari, gli organi preposti valutano l’opportunità di irrogare le
sanzioni di cui al successivo art. 6.
6.Tipologia delle sanzioni da irrogare.
Punizioni disciplinari
Ammonizione verbale
Ammonimento scritto
Allontanamento dalle lezioni
per un periodo fino a tre
giorni (la punizione può
essere eventualmente con
richiesta di riparazione del
danno o con attività a favore
della comunità scolastica).
Durante il suddetto periodo è
previsto un rapporto con lo
studente e con i suoi genitori
al fine di preparare il rientro
dello studente sanzionato
nella comunità scolastica.
Natura delle mancanze
Organo che infligge la
punizione
 Mancanza ai doveri
scolastici
 Negligenza abituale
 Assenze ingiustificate
Insegnante di classe,
coordinatore di classe,
Dirigente Scolastico
 Reiterata mancanza ai
doveri scolastici
 Reiterata negligenza
abituale
 Reiterate assenze
ingiustificate
Dirigente Scolastico
Violazione del Regolamento di
Istituto
Reiterarsi dei casi previsti
nelle lettere a) e b)
Fatti che turbino il regolare
andamento della scuola
Consiglio di classe che adotta
le sanzioni e i provvedimenti
che
comportano
l’allontanamento
dalla
comunità per un periodo
inferiore a 15 giorni. Durante
il suddetto periodo è previsto
un rapporto con lo studente e
con i suoi genitori al fine di
preparare il rientro dello
studente
sanzionato
nella
comunità scolastica.
Consiglio di classe
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Allontanamento dalle lezioni
per un periodo fino a quindici
giorni (la punizione può essere
eventualmente con richiesta di
riparazione del danno o con
attività a favore della
comunità scolastica)
Durante il suddetto periodo è
previsto un rapporto con lo
studente e con i suoi genitorial
fine di preparare il rientro
dello studente sanzionato nella
comunità scolastica.
Per offesa al decoro
personale, alle religioni, alle
istituzioni
Consiglio di classe
Per offesa alla morale, per
oltraggio all’Istituto, al corpo
insegnante, agli studenti
Per danni alle cose o al
patrimonio scolastico
e) Allontanamento dalla comunità scolastica fino al permanere della situazione di pericolo o
delle condizioni di accertata incompatibilità
o Reati di particolare gravità, perseguibile d’Ufficio o per il quale l’Autorità giudiziaria abbia
avviato un procedimento penale
Se vi sia pericolo per la incolumità delle persone
Il Consiglio di Istituto che adotta le sanzioni che comportano un allontanamento superiore ai
15 giorni (La scuola promuove – in coordinamento con la famiglia dello
studente e, ove necessario, con i servizi sociali e l’autorità giudiziaria- un percorso
di recupero educativo mirato all’inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove
possibile, nella comunità scolastica)
f) Allontanamento dalla comunità scolastica fino al termine dell’anno scolastico
Consiglio d’Istituto
g) Esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso
di studi
più gravi di quelli indicati ai punti e - f
Consiglio di Istituto
7. Ai fini della corretta applicazione delle norme contenute nello Statuto delle studentesse e
degli Studenti e per l’esame di eventuali impugnazioni(art.5) contro le sanzioni disciplinari
irrogate ai sensi del presente regolamento, è istituito un Organo di Garanzia interno alla
Scuola.
8. L’Organo di Garanzia è costituito con decreto del Coordinatore didattico, una volta acquisite
le designazioni dei singoli componenti. Esso è presieduto dal C.D. ed è composto da altri 3
membri così ripartiti: 1 docente designato dal Consiglio di Istituto; 1 rappresentante eletto
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dagli studenti e 1 rappresentante eletto dai genitori nel Consiglio di Istituto. L’Organo di
garanzia, una volta insediatosi, provvederà a dotarsi di un proprio regolamento, che
disciplinerà le modalità di convocazione e di funzionamento. Si dovranno comunque precisare
le procedure di elezione e subentro dei membri, nonché la possibilità di nominare membri
supplenti, in caso di incompatibilità o di dovere di astensione. L’impugnazione non pregiudica
l’esecutività della sanzione comminata.
TITOLO VI USO DEI LABORATORI
Il Regolamento di Laboratorio persegue obiettivi di efficienza, efficacia e tutela della sicurezza,
disciplinando il comportamento del personale docente e non docente e degli allievi, stabilendo
le modalità di accesso alle dotazioni didattiche e definendo le singole responsabilità.
II D. Lgs. 81/08 prescrive le misure per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori sul
luogo di lavoro, in tutti i settori di attività, sia pubblici che privati. Secondo questa norma il
datore di lavoro deve provvedere a tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori mentre il
lavoratore deve rispettare le norme di prevenzione e prendersi cura non solo della propria
sicurezza, ma anche di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro su cui potrebbero
ricadere gli effetti delle sue azioni ed omissioni, conformemente alla sua formazione ed alle
istruzioni ed ai mezzi forniti dal datore di lavoro.
Gli studenti sono equiparati ai lavoratori quando frequentano laboratori didattici ed i reparti di
lavorazione e, in ragione dell'attività svolta, sono esposti a rischi specifici. In pratica ciò
avviene quando lo studente partecipa ad attività valutate dalla scuola come attività a rischio
specifico ovvero quando accede, per svolgere attività didattiche, a laboratori a pericolosità
specifica.
Le attività a rischio specifico sono tutte quelle attività in cui è previsto l'utilizzo di macchine,
apparecchi ed attrezzature di lavoro, di impianti, di prototipi o altri mezzi tecnici, ovvero di
agenti chimici, fisici o biologici e che espongono gli studenti a rischi specifici.
Compiti del responsabile di laboratorio
La custodia del materiale didattico, tecnico e scientifico dei laboratori è affidata dal
Coordinatore didattico al Responsabile di laboratorio mediante elenchi descrittivi compilati in
doppio esemplare, sottoscritti dal Coordinatore e dal responsabile di laboratorio. L’operazione
dovrà risultare da apposito verbale.
Il Responsabile di laboratorio provvede al controllo del materiale, al coordinamento delle
attività nell’utilizzo del laboratorio da parte di più docenti, alla tempestiva segnalazione delle
anomalie, guasti, furti, ecc., che si dovessero verificare.
Accesso ai laboratori
L'accesso ai Laboratori è consentito agli studenti solo durante le ore di lezione previste
dall’orario scolastico.
In via eccezionale, su permesso del Coordinatore o del Responsabile di Laboratorio, comunque
sempre in presenza di un insegnante responsabile, è possibile l'accesso agli studenti quando il
locale non risulta occupato da altre classi.
I docenti possono accedere al laboratorio fuori dall’orario di servizio solo per scopi
professionali.
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Gli insegnanti responsabili dell’attività didattica
Per ogni attività di laboratorio gli insegnanti quali responsabili delle attività di didattica, hanno
la responsabilità anche della tutela prevenzionistica degli studenti nello svolgimento delle
attività didattiche a rischio specifico. Gli insegnanti sono, pertanto, tenuti a sorvegliare e
verificare l’operato degli studenti durante le attività di laboratorio.
All'inizio di ogni corso annuale e di ogni nuova esercitazione, se necessario, gli insegnanti
responsabili dell’attività didattica informeranno le rispettive classi sui rischi specifici delle
lavorazioni, sulle relative norme e sui mezzi di protezione individuali da indossare, sul
comportamento in caso di emergenza; inviteranno gli alunni a verificare l'applicazione delle
norme di sicurezza segnalando ogni problema che dovesse riscontrarsi nella corretta
applicazione di tale procedura. Di questi adempimenti si darà atto sul registro di classe e sul
registro personale del docente.
Gli insegnanti responsabili dell’attività didattica non dovranno programmare esercitazioni o
iniziative che, per il loro intrinseco grado di pericolosità, per il livello di capacità degli alunni,
per il particolare stato delle attrezzature, per l'impossibilità di esercitare un'adeguata vigilanza
da parte del docente o per qualsiasi altro motivo, possono generare situazioni di rischio per
l'incolumità fisica degli alunni.
Gli insegnanti dovranno utilizzare solo macchine e apparecchiature dotate di tutti i dispositivi di
sicurezza (macchine a norma).
Utilizzo del laboratorio
Ogni docente, nelle proprie ore di lezione, utilizza e fa utilizzare agli allievi le attrezzature
didattiche che ritiene siano necessarie per svolgere le esercitazioni di Laboratorio.
Chiunque usi le apparecchiature ne è responsabile e deve avere cura di esse, non apportandovi
modifiche di propria iniziativa e segnalando immediatamente al Responsabile di laboratorio (nel
caso dei docenti) o al docente in servizio (nel caso degli allievi) qualsiasi difetto o
inconveniente rilevato.
Nel rispetto degli aspetti educativi, da parte degli studenti, dei docenti e degli assistenti tecnici,
particolare cura deve essere riservata al controllo della strumentazione utilizzata durante le
Esercitazioni, sia durante la consegna sia durante la resa. Ciò vale anche per i libri e i manuali
di consultazione.
Dopo l'utilizzo di una stazione di lavoro e/o di una macchina, la stessa deve essere lasciata in
ordine; per evitare disagi alle classi delle ore successive, il locale (pavimento, sedie, banchi …),
deve essere lasciato pulito e in ordine.
Norme generali di sicurezza per gli studenti
Ai fini di una gestione delle attività all'interno dell'Istituto lo studente, nell'ambito delle proprie
attribuzioni, deve:
a) Accedere ai laboratori solo se preventivamente autorizzato dal Docente responsabile
dell'attività di didattica.
b) Osservare il divieto di fumare e di usare fiamme libere in tutti gli spazi segnalati (aule,
biblioteche, sale studio, laboratori, ecc....).
c) Rispettare tutti i segnali di divieto e di obbligo presenti nella struttura scolastica.
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d) Deve utilizzare in modo corretto e appropriato le macchine, gli apparecchi e le attrezzature
di lavoro, gli utensili o altri mezzi tecnici, ovvero le sostanze ed i preparati pericolosi nonché i
dispositivi di sicurezza.
e) Deve astenersi dal rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di
segnalazione o di controllo delle macchine, degli apparecchi e delle attrezzature di lavoro, degli
utensili o altri mezzi tecnici.
f) Durante le lavorazioni è obbligato ad utilizzare in modo appropriato e conservare
accuratamente gli eventuali dispositivi di protezione individuale (DPI) in dotazione evitando di
manometterli.
g) Deve segnalare immediatamente ai docenti responsabili dell'attività didattica qualsiasi
malfunzionamento dei dispositivi di sicurezza e/o qualsiasi situazione di pericolo di cui venga a
conoscenza.
h) Può utilizzare le macchine utensili solo dietro stretta sorveglianza degli insegnanti teorici e
tecnico-pratici e dell’assistente tecnico.
i) Deve utilizzare solo macchine e apparecchiature dotate di tutti i dispositivi di sicurezza
(macchine a norma).
l) Non può eseguire lavorazioni e/o esercitazioni in laboratori diversi da quelli previsti
nell’orario scolastico senza la presenza dell’insegnante responsabile dell’attività didattica.
Si ricorda che ogni inadempienza di queste norme comporta, oltre alle sanzioni previste dalla
normativa vigente, l'adozione di provvedimenti disciplinari nei confronti degli inadempienti.
Custodia delle dotazioni didattiche
a) Il Responsabile del Laboratorio, con la collaborazione dei docenti utilizzatori del Laboratorio
e dell’Assistente Tecnico, custodisce e verifica periodicamente le dotazioni didattiche. Egli cura
gli inventari dei beni durevoli e i registri del materiale di largo consumo. E' suo compito
segnalare eventuali anomalie all'interno del Laboratorio, denunciando all'Ufficio Tecnico e al
Dirigente Scolastico eventuali danneggiamenti delle dotazioni.
b) Il Docente Responsabile del Laboratorio, recependo le indicazioni espresse dal gruppo
disciplinare, avanza le proposte di scarico del materiale obsoleto e quelle di potenziamento
delle dotazioni esistenti.
c) L'Assistente Tecnico svolge attività di supporto tecnico alla funzione docente relativamente
alle attività didattiche e alle connesse relazioni con gli studenti. E' addetto alla conduzione
tecnica del Laboratorio garantendone l'efficienza e la funzionalità in relazione al progetto
annuale di utilizzazione didattica.
d) L’Assistente Tecnico provvede alla preparazione del materiale e degli strumenti per le
esperienze didattiche e per le esercitazioni pratiche, garantendo l'assistenza tecnica durante lo
svolgimento delle stesse. E' suo compito il riordino e la conservazione del materiale e delle
attrezzature tecniche, garantendo la verifica e l'approvvigionamento periodico del materiale
utile alle esercitazioni didattiche.
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Uso dei computer - internet
a) L’uso dei PC presenti nel laboratorio è riservato agli alunni e agli insegnanti; il personale
dipendente della scuola deve concordare l’eventuale uso del laboratorio con il Responsabile del
Laboratorio.
b) Accendere e spegnere correttamente i computer.
c) E’ vietato installare nuovo software. I docenti che hanno necessità di installare programmi
devono essere autorizzati dal Responsabile di Laboratorio.
d) Non modificare le impostazioni (salvaschermo, sfondo, colori, risoluzioni, suoni, pagina
iniziale di internet, account di posta elettronica…).
e) L’uso delle stampanti è riservato agli insegnanti, seguendo le apposite istruzioni fornite dal
Responsabile di Laboratorio. Occorre fare molta attenzione ed evitare gli sprechi. La
realizzazione di particolari attività che richiedano un cospicuo consumo di inchiostro deve
essere giustificata da motivi didattici, e preventivamente segnalata e concordata con il
Responsabile del Laboratorio.
f) L’acceso a Internet da parte degli alunni può avvenire solo in presenza e con il controllo di
un insegnante ed utilizzando solo ed esclusivamente i PC del laboratorio.
g) L’accesso a Internet, anche da parte dei docenti, può avvenire solo per motivi connessi
all’attività didattica e alla formazione ed utilizzando solo ed esclusivamente i PC del laboratorio.
h) Per la natura di questo strumento di comunicazione e per il suo specifico utilizzo all’interno
della scuola, non è garantito il carattere di riservatezza dei messaggi.
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