ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE “MARGARITONE”
Sede legale : Via Fiorentina, 179 – 52100 AREZZO tel.0575-380210
Cod.Min. ARIS00700X - Cod.Fisc. 80002540518
ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “MARGARITONE”
Sede Centrale: Via Fiorentina, 179 – 52100 AREZZO tel. 0575-380210 fax 0575-381052
e-mail : [email protected]
Sezione Staccata ORAFI : Via Golgi – 52100 AREZZO tel.0575-381023
e-mail : [email protected]
ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE PER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI “G. VASARI”
Via Benedetto Croce, 64 – 52100 AREZZO tel.0575-27690 fax 0575-27148
e-mail [email protected]
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PIANO
DELL’OFFERTA
FORMATIVA
Anno Scolastico 2015-2016
IDENTITA’
La diversità di ogni individuo diventa patrimonio inestimabile per tutti
nel momento in cui questa
ci unisce e ci fa apprezzare il contributo
che ognuno può dare per il bene comune.
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Premessa
Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.), previsto dal vigente regolamento dell’autonomia scolastica, è il documento che costituisce la
base su cui si fonda l'attività educativa e didattica, definisce le linee programmatiche generali, sintetizza le scelte culturali, formative,
didattiche e organizzative del servizio offerto dall'istituto, accogliendo le nuove istanze della formazione e, rispondendo ad esigenze
locali e a sollecitazioni derivanti dai nuovi indirizzi dell’istruzione, in generale, e professionale, in particolare, è un impegno nei
riguardi dell'utenza e delle istituzioni del territorio.
Il P.O.F. è un documento di :
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Mediazione tra le prescrizioni a livello nazionale, le risorse della scuola e la realtà locale;
Programmazione delle scelte culturali, formative e didattiche, nel quadro delle finalità del sistema scolastico nazionale;
Progettazione di attività curricolari ed extra-curricolari con progetti che mirino ad ampliare ed arricchire l’offerta formativa
aprendo la comunità scolastica ai partecipanti ed agli enti locali;
Identità dell’istituto che definisce il quadro delle scelte e delle finalità di politica scolastica;
Riferimento che regola la vita interna dell’istituto ed organizza le proprie risorse di organici, attrezzature e spazi;
Impegno di cui l’istituto si fa carico nei riguardi del personale, dei partecipanti e del territorio.
Il P.O.F. è, quindi, il documento con cui il nostro istituto:
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interpreta la continua trasformazione del territorio e della realtà lavorativa e adegua a queste esigenze le proposte
formativo - culturali;
esplicita le scelte culturali, didattiche ed organizzative che la scuola intende perseguire nel suo compito di educazione e
formazione;
assume impegni nei confronti dell’utenza, delle famiglie, del contesto sociale;
si presenta alle altre istituzioni del territorio (enti locali, ASL, scuole, associazioni di categoria, imprese, altri soggetti
pubblici e/o privati);
consente la gestione delle risorse economiche attraverso la visione d’insieme di tutte le attività da svolgere.
Il P.O.F. è, in sostanza, un piano di attività organizzate e verificabili perché sottoposto a continuo giudizio degli utenti, un contratto
fra le parti in cui gli alunni devono acquisire conoscenze, competenze e capacità oltre a saper “vivere” con gli altri; i docenti devono
sapere comunicare, programmare e progettare sul piano didattico; i genitori devono imparare a collaborare e confrontarsi sia coi loro
figli sia con la comunità scolastica; il personale non docente deve garantire specifici servizi e prestazioni nella logica di un servizio
pubblico caratterizzato da negoziazione sociale e trasparenza, rivolto all'efficienza, efficacia e produttività.
Le finalità del P.O.F. sono :
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sviluppo della persona in tutte le sue potenzialità
innalzamento del successo formativo
controllo dell’efficacia dei processi messi in atto
proposizione e promozione di percorsi formativi aderenti alle mutate esigenze della formazione dell’individuo.
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Identità
L’Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore “Margaritone” costituisce una Comunità Scolastica che si propone la formazione
intellettuale, morale e fisica dei giovani, ispirando l’attività educativa ai principi democratici della Costituzione Repubblicana.
Il Consiglio di Istituto ha il compito di favorire, con le forme ed i mezzi consentiti, l’attuazione concreta del diritto costituzionale allo
studio, inteso come rimozione di tutti gli ostacoli di carattere economico, sociale, culturale e ambientale.
Il Collegio dei Docenti adotta tutte le strategie metodologiche utili a rendere efficace l’azione didattica specie nei confronti degli
studenti in difficoltà.
Tuttavia, il rifiuto della emarginazione sociale non deve comunque tramutarsi in una degradazione della formazione dei giovani :
l’impegno deve essere attivo, proficuo e costante. Nessun automatismo può assicurare la prosecuzione degli studi.
Il contesto socio-economico
Il territorio presenta un tessuto sociale sufficientemente integrato: basso tasso di criminalità sociale, assenza di criminalità
organizzata, elevati livelli di scolarizzazione tra i giovani.
La nostra scuola opera in un territorio con forte sviluppo per l' industria e l'artigianato, le imprese presenti nel nostro territorio
riguardano il settore alimentare, tessile, meccanico, elettromeccanico, elettrico, elettronico, orafo, abbigliamento e delle costruzioni.
Il territorio si pone come uno dei punti di forza dell'occupazione. Le caratteristiche tecnologiche di queste imprese richiedono alla
scuola modelli di formazione adeguati alle nuove logiche di produzione.
Per rispondere a queste esigenze, la scuola nel quarto e quinto anno offre un’ area di professionalizzazione che permette di attivare
percorsi di apprendimento o segmenti di essi che consentono di integrare lo studio delle singole tecnologie industriali con gli aspetti
legati alla gestione delle macchine e degli impianti, all’organizzazione del lavoro e allo sviluppo complessivo delle risorse umane,
come elemento di forte competitività nelle aziende di oggi.
In tal modo i nostri studenti avranno una formazione culturale e professionale spendibile direttamente nel mondo del lavoro.
Finalità generali dell’Istituto
1. La centralità dello studente nel processo di insegnamento-apprendimento.
La centralità dello studente nel processo di insegnamento-apprendimento è l'obiettivo fondamentale. La nostra scuola si adopera
affinché l'alunno sia protagonista del suo percorso formativo e raggiunga attraverso lo sviluppo del dialogo educativo e, nel corso del
quinquennio, un grado sempre più alto di autonomia e di responsabilità, e lo incoraggi ad essere un interlocutore attivo.
2. La valorizzazione della diversità.
Il nostro Istituto focalizza il proprio interesse individuando la valorizzazione della diversità come fattore di crescita e di maturazione
che coinvolge tutti gli aspetti della realtà e della società, in continuo cambiamento, così come possono presentarsi all'adolescente di
oggi ed all’adulto cittadino di domani.
3. Integrazione scolastica.
Pensata e progettata attraverso percorsi attivi e modulari, l’integrazione scolastica viene condotta sulla base di piani educativi
personalizzati e verificati in itinere, e con il ricorso a strategie innovative.
4. L’ interesse e la ricerca nei percorsi professionali.
La scuola si adopera per far fronte ai forti segnali di cambiamento provenienti dalla società della conoscenza e per adeguare le
proprie strategie ed i propri obiettivi alla realtà, allo scopo di formare con grande responsabilità individui capaci di agire e in grado di
inserirsi in contesti lavorativi diversi, in un mondo in continua evoluzione.
5. Forte connessione alle richieste del territorio.
La scuola si impegna, nella scelta degli indirizzi e nell'area di specializzazione, a seguire l'andamento del mercato del lavoro e dei
suoi bisogni.
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Obiettivi formativi trasversali
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educare gli allievi al dialogo aperto, onesto e fattivo con i compagni e gli insegnanti;
educare gli alunni al rispetto di sé, degli altri, delle cose e delle regole di comportamento, per raggiungere un sempre più
consapevole autocontrollo;
stimolare la responsabilità personale come risposta positiva al rispetto delle scadenze e delle verifiche;
costruire legami di solidarietà e di amicizia in un clima di serenità nel lavoro e in uno spirito di collaborazione, favorendo la
partecipazione attiva dei discenti;
favorire negli alunni il senso della tolleranza, l’abitudine all’ascolto di giudizi e posizioni diversi dai propri;
riconoscere in ogni allievo il valore dell’individuo come persona, portatore di convinzioni e opinioni rispettabili in assoluto;
favorire lo sviluppo delle capacità di autovalutazione e di autoconsapevolezza;
favorire lo sviluppo delle potenzialità e delle capacità di comprendere, costruire, criticare argomentazioni e discorsi per
dare significato alle proprie esperienze;
adottare scelte e percorsi metodologici rispondenti alla finalità generale della formazione di una personalità polivalente,
base per ulteriori specializzazioni;
privilegiare momenti e punti di raccordo fra i contenuti e gli obiettivi delle varie discipline del curricolo per concorrere alla
costruzione di un’organica cultura professionale.
Le risorse della scuola
1. Risorse professionali :
Dirigente Scolastico : 1
Docenti: 114
Direttore dei servizi generali ed amministrativi : 1
Personale A.T.A. : 28
Assistenti amministrativi : 7
Assistenti tecnici di laboratorio : 6
Collaboratori scolastici : 14
Studenti al 15/09/2015 – data di inizio delle lezioni – n°712 così suddivisi:
ARRIOO701G Istituto Margaritone (Indirizzo Meccanico - Indirizzo Elettrico - Sezione Orafi)
Docenti : 66
Alunni : 380
Classi : 17
ARRCOO701V Istituto Vasari (Indirizzo Servizi Commerciali - Indirizzo Servizi Socio-Sanitari-Odontotecnico-Indirizzo Tecnico
Trasporti e Logistica )
Docenti : 48
Alunni : 332
Classi : 16
2. Risorse strutturali :
Sede centrale Margaritone :
Presidenza, Sala collaboratori, Saletta riunioni, Sala insegnanti, Segreteria (7 locali), Centralino, Aule (16),
Biblioteca sede Centrale e Orafi (circa 3.000 volumi), Sala di proiezione, Palestra esterna all’edificio ma
appartenente alla sede staccata Orafi e possibilità di usufruire dell’adiacente campo sportivo all’aperto,
Laboratorio A (installazione 2), Laboratorio C (installazione1), Laboratorio F (installazione 3), Laboratorio D
(informatica 1), Laboratorio E (informatica 2) Laboratorio B (informatica 3), Macchine utensili, Saldatura e
fucina, Fresatrici, Aula CNC, Pneumatica, Attrezzeria, Fisica, Multimediale, Aula sostegno, Archivio 1,
Archivio 2, Magazzino e Capanna esterna.
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Sede staccata Orafi :
Centralino, Sala insegnanti, Aule (5), Palestra, Aula Magna, Biblioteca ( circa 1.200 volumi), Laboratori di
informatica 1 (ex aula 5), Informatica 2 (ex aula 4), Tecnologia 1, Tecnologia 2, Microfusione, Officina
orafa 1 – Cesello, Officina orafa 2, Segreteria.
Sede staccata Vasari:
Gli Indirizzi Servizi Commerciali, Servizi Socio-Sanitari e Odontotecnico hanno sede in Via Benedetto Croce n° 64 in Arezzo,
In un imponente edificio con annessa palestra.
L’Istituto dispone di Presidenza, Sala insegnanti, Aule (13), Laboratorio informatica 1,
Laboratorio informatica 3, Laboratorio grafica-contabilità Laboratorio linguistico, Laboratorio odontotecnico, Aula sostegno
con computer tutti spazi modernamente attrezzati ed adeguatamente strutturati per rispondere alle nuove esigenze del
mondo del lavoro.
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
Cap. I : La Comunità educativa ed i suoi principi generali.
Art. 1
Il presente Istituto Statale di Istruzione Superiore costituisce una Comunità educativa che si propone la formazione intellettuale,
morale e fisica degli allievi. Le finalità formative generali sono di fornire conoscenze, competenze e capacità nelle varie discipline,
nel più ampio quadro dell’educazione alla convivenza civile e dell’inserimento degli studenti a pieno titolo nella società, ispirando
l’attività educativa ai principi democratici della Costituzione Repubblicana.
Art. 2
Gli organi collegiali dell’Istituto favoriscono, con le forme ed i mezzi consentiti dalle vigenti normative, l’attuazione concreta del
diritto costituzionale allo studio, inteso come rimozione degli ostacoli di carattere economico, sociale, culturale e ambientale. Il
Collegio dei docenti metterà in atto tutte le strategie metodologiche utili a rendere efficace l’azione didattica specie nei confronti degli
studenti in difficoltà, partendo dalle esigenze formative e dai bisogni degli allievi. Il rifiuto della emarginazione sociale non deve
comunque tramutarsi nella dequalificazione della scuola: l’impegno deve essere attivo, proficuo e costante. Nessun automatismo
può assicurare l’ammissione alla classe successiva se la partecipazione risulta passiva o saltuaria.
Art. 3
L’Istituto svolge un’azione diretta a promuovere negli studenti, congiuntamente all’acquisizione di solide basi culturali, scientifiche,
giuridiche e tecnico-economiche, di capacità espressive ed operative, di spirito critico e di gusto estetico, di competenze
professionali o d’uso, una salda coscienza civica ed europeista al fine di stimolare sentimenti di pace, di collaborazione e di
tolleranza con i popoli del mondo. In particolare, l’Istituto si apre alla prospettiva europea, favorisce gli scambi ed il confronto
culturale e didattico, anche tramite gemellaggi o partecipazione a progetti con scuole di Paesi europei ed extraeuropei e con viaggi
di istruzione e di studio anche all’estero.
Art. 4
In continua collaborazione con il Dirigente Scolastico, con i docenti e il personale non docente, gli studenti si educano all’autoformazione, all’autogoverno e all’esercizio della democrazia, partecipando in modo attivo alla vita della scuola quali principali
soggetti del rapporto educativo, trasformando conoscenze acquisite in saperi da incorporare nel vissuto.
Art. 5
La Comunità educativa favorirà lo sviluppo di una coscienza ecologica, sulla base anche di solide conoscenze scientifiche, del
rispetto per le risorse naturalistiche ed umane da difendere. L’Istituto tende a promuovere il protagonismo dei giovani nello sviluppo
dei valori umani, naturali e sociali, cercando di prevenire le forme di devianza e di malessere. La scuola farà opera di prevenzione,
tramite i suoi strumenti conoscitivi, nei confronti della droga, dell’Aids, dell’alcolismo e del tabagismo. Nel ribadire il divieto di fumo in
tutti i locali della scuola, tutte le componenti della Comunità educativa si devono impegnare in una conseguente opera di
prevenzione educativa. I trasgressori, comunque, saranno puniti con la multa prevista dalle norme vigenti.
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Art. 6
L’Istituto incoraggia l’attività sportiva nelle sue varie manifestazioni. Per la realizzazione di tale attività vengono costituiti gruppi
sportivi di studenti, sotto la guida degli insegnanti di Educazione Fisica. Il Programma delle attività sportive viene formulato all’inizio
di ciascun anno scolastico dagli insegnanti di Educazione Fisica con la collaborazione degli alunni secondo i criteri generali stabiliti
dal Consiglio di Istituto, le proposte del Collegio dei docenti e dei Consigli di classe.
Art. 7
La ricerca, la sperimentazione didattica, la progettazione, l’aggiornamento dei metodi e dei contenuti culturali costituiscono un
impegno costante di tutti i docenti, da assolvere sia in forma collegiale, sia individuale e trasversale nei dipartimenti.
Art. 8
La Comunità educativa partecipa ai problemi della società in cui è inserita: perciò promuove rapporti programmati con gli ent i
locali ed il mondo della cultura e del lavoro, in un reciproco scambio di contributi e di esperienze.
Art. 9
La Comunità educativa, come proprio compito, si pone i problemi dell’orientamento e degli sbocchi occupazionali dei propri
studenti, valendosi anche di rapporti col mondo universitario, ma principalmente con quello del lavoro e degli EE.LL., preposti alla
formazione.
Art. 10
I rapporti tra docenti e discenti, come pure tra tutte le altre componenti della Comunità educativa, si informano al dialogo, al
colloquio ed alla collaborazione su un piano di pari dignità e rispetto, dei ritmi dell’età evolutiva, delle differenze e dell’identità di
ciascuno e delle scelte educative della famiglia.
Art. 11
Ogni classe è, quindi, una comunità di lavoro, di ricerca, di sperimentazione e di sviluppo individuale e collettivo, con la
mediazione degli insegnanti, nel pieno rispetto della personalità e della valorizzazione della persona.
CAPO II : ORGANI COLLEGIALI
Art. 12 : Convocazione
L'iniziativa della convocazione di un Organo Collegiale è esercitata dal Presidente dell'Organo Collegiale stesso o da un terzo dei
suoi componenti, nonché dalla Giunta Esecutiva. L'atto di convocazione, emanato dal Presidente, disposto con almeno cinque giorni di
anticipo rispetto alla data prevista per la seduta, deve essere effettuato con lettera diretta ai singoli membri o con avviso sottoscritto
dai componenti per conoscenza e con anticipo di almeno 24 ore, nel caso di riunioni d'urgenza. In tale ultimo caso la convocazione
potrà essere fatta col mezzo più rapido. La convocazione deve indicare gli argomenti da trattare, il giorno, l'ora, il luogo della riunione e
deve essere affissa all'albo. Le riunioni devono avvenire in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni. In ogni seduta degli Organi
Collegiali viene redatto un verbale, steso su apposito registro a pagine numerate.
Art. 13: Validità delle sedute
La seduta si apre all'ora indicata nell'avviso di convocazione e diventa valida a tutti gli effetti con la presenza di almeno la metà più uno
dei componenti in carica. Nel numero dei componenti in carica non vanno computati i membri decaduti dalla carica e non ancora
sostituiti. Il numero legale deve sussistere non solo al principio della seduta, ma anche al momento della votazione.
Art. 14 : Discussione dell’ordine del giorno
Il Presidente individua tra i membri dell'Organo Collegiale il segretario della seduta, fatta eccezione per i casi in cui il segretario è
individuato per legge. E' compito del Presidente porre in discussione tutti gli argomenti all'Ordine del Giorno nella successione in cui
compaiono nell'avviso di convocazione. Gli argomenti indicati nell'ordine del giorno sono tassativi. Se l'Organo Collegiale è presente
in tutti i suoi componenti, si possono aggiungere altri argomenti con il voto favorevole di tutti i presenti. Costituiscono eccezione al comma
precedente le deliberazioni del Consiglio di Istituto che devono essere adottate su proposta della Giunta Esecutiva. L'ordine di
trattazione degli argomenti può essere modificato su proposta di un componente dell'Organo Collegiale, previa approvazione a
maggioranza. In caso di aggiornamento della seduta dovrà essere mantenuto lo stesso ordine del giorno.
Art. 15 : Mozione d'ordine
Prima della discussione di un argomento all' ordine del giorno , ogni membro presente alla seduta può presentare una mozione
d'ordine per il non svolgimento della predetta discussione ("questione pregiudiziale") oppure perché la discussione dell'argomento
stesso sia rinviata ("questione sospensiva"). La questione sospensiva può essere posta anche durante la discussione. Sulla mozione
d'ordine possono parlare un membro a favore ed uno contro. Sull'accoglimento della mozione si pronuncia l'Organo Collegiale a
maggioranza con votazione palese. L'accoglimento della mozione d'ordine determina la sospensione immediata della discussione
dell'argomento all' ordine del giorno al quale si riferisce.
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Art. 16 : Diritto di intervento
Tutti i membri dell'Organo Collegiale, avuta la parola dal Presidente, hanno diritto di intervenire, secondo l'ordine di iscrizione e per il
tempo strettamente necessario, sugli argomenti in discussione. II Presidente ha la facoltà di replicare agli oratori, quando sia posto in
discussione il suo operato quale Presidente e quando si contravvenga alle norme del presente Regolamento.
Art. 17 : Dichiarazione di voto
Dopo che il Presidente ha dichiarato chiusa la discussione, possono aver luogo le dichiarazioni di voto, con le quali i votanti possono,
brevemente, esporre i motivi per i quali voteranno a favore o contro il deliberando o i motivi per i quali si asterranno dal voto. La
dichiarazione di voto deve essere riportata nel verbale della seduta. Le votazioni sono indette dal Presidente ed al momento delle stesse
nessuno può più avere la parola, neppure per proporre mozioni d'ordine.
Art. 18 : Votazioni
Le votazioni si effettuano in modo palese per alzata di mano ovvero per appello nominale ad alta voce, quando lo richiedono il
Presidente o uno dei componenti. La votazione è segreta quando riguarda determinate o determinabili persone. Le sole votazioni
concernenti persone si prendono a scrutinio segreto mediante il sistema delle schede segrete. La votazione non può validamente avere
luogo, se i consiglieri non si trovano in numero legale. I consiglieri che dichiarano di astenersi dal votare si computano nel numero
necessario a rendere legale l'adunanza, ma non nel numero dei votanti. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti
validamente espressi salvo che disposizioni speciali prescrivano diversamente. In caso di parità, ma solo per le votazioni palesi, prevale il
voto del Presidente. La votazione, una volta chiusa, non può essere riaperta per il sopraggiungere di altri membri e non può nemmeno
essere ripetuta, a meno che non si riscontri che il numero dei voti espressi è diverso da quello dei votanti. Nel caso di approvazione di un
provvedimento per parti con votazioni separate si procederà infine ad una votazione conclusiva sul provvedimento stesso nella sua
globalità.
Art. 19 : Risoluzioni
I componenti gli Organi Collegiali possono proporre risoluzioni dirette a manifestare orientamenti o a definire indirizzi dell'organo su
specifici argomenti. Per dette risoluzioni valgono, in quanto applicabili, le norme relative alle mozioni di cui all'art. 15.
Art. 20 : Processo verbale
Nella prima parte del verbale si dà conto della legalità dell'adunanza (data, ora e luogo della riunione, chi presiede, chi svolge
la funzione di segretario, 1'avvenuta verifica del numero legale dei presenti, i nomi con relativa qualifica dei presenti e degli
assenti, questi ultimi se giustificati o no, l' ordine del giorno ). Per ogni punto all' ordine del giorno si indicano molto sinteticamente le
considerazioni emerse durante il dibattito, quindi si dà conto dell'esito della votazione (numero dei presenti, numero dei votanti, numero
dei voti favorevoli, contrari, astenuti e nulli). Nel verbale sono annotate anche le eventuali dichiarazioni di voto e il tipo di votazione
seguito. Un membro dell'Organo Collegiate può chiedere che a verbale risulti la volontà espressa da ogni singolo membro sulla
materia oggetto della deliberazione. I membri dell' Organo Collegiate hanno facoltà di produrre i1 testo di una loro dichiarazione da
trascrivere a cura del segretario sul verbale. I verbali delle sedute degli Organi Collegiali sono raccolti su appositi registri a pagine
numerate, timbrate e firmate dal Dirigente Scolastico per vidimazione. I verbali sono numerati progressivamente nell'ambito dello stesso
anno scolastico. I verbali delle sedute degli Organi Collegiali possono:
 essere redatti direttamente sul registro;
 se prodotti con programmi informatici, essere incollati sulle pagine del registro e quindi timbrati e vidimati da segretario e
Presidente in ogni pagina;
 se prodotti con programmi informatici, essere rilegati per formare un registro le cui pagine dovranno essere timbrate e vidimate
dal Dirigente Scolastico.
Copia del processo verbale viene inviata ad ogni singolo membro dell'Organo Collegiale con la convocazione della seduta successiva. II
processo verbale viene letto ed approvato prima dell'inizio della seduta immediatamente successiva.
Art. 21 : Surroga di membri cessati
Per la sostituzione dei membri elettivi venuti a cessare per qualsiasi causa si procede secondo il disposto dell'art.22 del D.P.R. 416/74.
Le eventuali elezioni suppletive si effettueranno, di norma, nello stesso giorno in cui si tengono quelle per il rinnovo degli organi di durata
annuale e, comunque, entro il primo trimestre di ogni anno scolastico. I membri subentranti cessano anch'essi dalla carica allo
scadere del periodo di durata del Consiglio.
Art. 22 : Programmazione
Ciascuno degli Organi Collegiali programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze, allo scopo da
realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento delle attività stesse, raggruppando a date, prestabilite in linea di massima, la
discussione di argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza la necessità di adottare decisioni, proposte o pareri.
Art. 23 : Decadenza
I membri dell'Organo Collegiale sono dichiarati decaduti quando perdono i requisiti richiesti per l'eleggibilità o non intervengono per tre
sedute successive senza giustificati motivi. Spetta all'Organo Collegiate vagliare le giustificazioni addotte dagli interessati.
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Art. 24 : Dimissioni
I componenti eletti dell'Organo Collegiale possono dimettersi in qualsiasi momento. Le dimissioni sono date per iscritto. E'
ammessa la forma orale solo quando le dimissioni vengono date dinanzi all'Organo Collegiale. L'Organo Collegiate prende atto delle
dimissioni. In prima istanza, l' Organo Collegiate può invitare il dimissionario a recedere dal suo proposito. Una volta che l’Organo
Collegiale abbia preso atto delle dimissioni, queste divengono definitive ed irrevocabili. Il membro dimissionario, fino al momento della
presa d'atto delle dimissioni, fa parte a pieno titolo dell'Organo Collegiale e, quindi, va computato nel numero dei componenti l'Organo
Collegiale medesimo.
Art. 25 : Competenze
Il Consiglio di Istituto ha competenza generale per quanto concerne l’organizzazione e la programmazione delle attività
scolastiche, fatte salve le competenze degli altri Organi Collegiali. Nei limiti fissati dalle leggi dello Stato e dalla Costituzione, il
Consiglio di Istituto ha piena autonomia nell’esercizio delle sue funzioni.
Art. 26 : Norme di funzionamento del Consiglio di Istituto
La prima convocazione del Consiglio di Istituto, immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri risultati eletti, è
disposta dal Dirigente Scolastico. Nella prima seduta, il Consiglio di Istituto è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i
rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso, il Presidente. L'elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i
genitori membri del Consiglio di Istituto. E' considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata
al numero dei componenti del Consiglio di Istituto. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è
eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti la metà più uno dei componenti in carica. In caso di parità si
ripete la votazione finché non si determini una maggioranza relativa. Il Consiglio di Istituto può deliberare di eleggere anche un vice
Presidente, da votarsi fra i genitori componenti il Consiglio stesso con le stesse modalità previste per l'elezione del Presidente. In
caso di impedimento o di assenza del Presidente ne assume le funzioni il vice Presidente o, in mancanza anche di questi, il consigliere più
anziano di età. Il Consiglio di Istituto è convocato dal Presidente con le modalità stabilite dal precedente articolo dodici ed il Presidente del
Consiglio di Istituto è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva. L'ordine del
giorno è formulato dal Presidente del Consiglio di Istituto su proposta del Presidente della Giunta Esecutiva. Tuttavia, a conclusione
di ogni seduta del Consiglio di Istituto, i singoli consiglieri possono indicare argomenti da inserire nell'ordine del giorno della riunione
successiva. Per la validità delle sedute del Consiglio di Istituto è richiesta la presenza della metà più uno dei suoi componenti. Il
Presidente, constatato il numero legale, apre la seduta, mentre, se accerta la mancanza del numero legale, la aggiorna. Il Consiglio
di Istituto può invitare esperti con funzione consultiva a partecipare ai propri lavori e può, inoltre, costituire commissioni. Il Consiglio di
Istituto, al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare le nomine di speciali commissioni di lavoro e/o di studio.
Delle commissioni nominate dal Consiglio di Istituto possono fare parte i membri del Consiglio stesso, altri rappresentanti delle varie
componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla scuola. Gli altri Organi Collegiali collaborano con il Consiglio di
Istituto. Le commissioni possono avere potere deliberante nei limiti stabiliti dal Consiglio di Istituto e svolgono la propria attività
secondo le direttive e le modalità stabilite dall'Organo stesso. Ad esso sono tenute a riferire, per il tramite del loro coordinatore, in merito
al lavoro svolto ed alle conclusioni cui sono pervenute, nel termine di tempo fissato preventivamente. Delle sedute di commissione viene
redatto sintetico processo verbale. Le sedute del Consiglio di Istituto, ad eccezione di quelle nelle quali si discutono argomenti
riguardanti singole persone, sono pubbliche. Possono assistere, compatibilmente con l'idoneità del locale ove si svolgono, gli elettori
delle componenti rappresentate e tutti gli altri previsti per legge. Ove il comportamento del pubblico, che comunque non ha diritto di
parola, non sia corretto il Presidente ha il potere di disporre la sospensione della seduta e la sua prosecuzione in forma non pubblica. La
pubblicità degli atti del Consiglio di Istituto avviene mediante affissione in apposito albo dell'istituto, della copia integrale,
sottoscritta dal segretario del Consiglio, del testo delle deliberazioni adottate dal Consiglio. L'affissione all'albo avviene entro i1
termine massimo di otto giorni dalla relativa seduta del Consiglio. La copia della deliberazione deve rimanere esposta per un periodo non
inferiore a 10 giorni. I verbali e tutti gli atti preparatori delle sedute sono depositati nell'ufficio di segreteria dell'istituto e sono
consultabili da chiunque ne abbia titolo su richiesta da esaudire entro due giorni dalla presentazione. Tale richiesta, indirizzata al
Dirigente Scolastico, è orale per docenti, personale A.T.A. e genitori; è invece, scritta e motivata in tutti gli altri casi. Non sono soggetti a
pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell'interessato. II consigliere assente
per tre volte consecutive sarà invitato dalla Presidenza a presentare per iscritto le giustificazioni dell'assenza. Ove risultasse assente
alla successiva seduta, sarà dichiarato decaduto dal Consiglio di Istituto con votazione a maggioranza relativa. Le giustificazioni
presentate saranno esaminate dal Consiglio: ove le assenze siano ritenute ingiustificate dalla maggioranza assoluta del Consiglio,
il consigliere decade dalla carica. Ogni consigliere giustifica le sue assenze attraverso la Segreteria della scuola, al Presidente del
Consiglio di Istituto.
Art. 27 : Norme di funzionamento della Giunta Esecutiva del Consiglio di Istituto
I1 Consiglio di Istituto nella prima seduta, dopo 1'elezione del Presidente, che assume immediatamente le sue funzioni, elegge nel suo
seno una Giunta Esecutiva composta da un docente, un componente degli ATA, un genitore e uno studente, secondo modalità stabilite dal
Consiglio stesso e con voto segreto. Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede ed ha la rappresentanza
dell'istituto, ed il DSGA, che svolge anche la funzione di segretario della Giunta stessa. La Giunta Esecutiva prepara i lavori del
Consiglio di Istituto, predisponendo tutto il materiale necessario ad una corretta informazione dei consiglieri almeno due giorni
prima della seduta del Consiglio. La Giunta Esecutiva è convocata dal Dirigente Scolastico di regola con tre giorni di anticipo ed
eccezionalmente con almeno ventiquattro ore, con la trasmissione dell’ordine del giorno. Le sue riunioni avvengono con gli stessi
limiti di validità e gli stessi metodi di votazione previsti per il Consiglio di Istituto.
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Art. 28 : Relazione annuale
La relazione annuale del Consiglio di Istituto è predisposta nel mese di ottobre di ogni anno dalla Giunta Esecutiva ed è oggetto
di discussione ed approvazione in apposita seduta del Consiglio di Istituto, da convocarsi entro il 30 novembre. La relazione, firmata
dal Presidente del Consiglio di Istituto e dal Presidente della Giunta Esecutiva, è inviata al Dirigente Scolastico, entro quindici giorni
dalla data di approvazione.
Art. 29 : Norme di funzionamento del Collegio dei Docenti
Il Collegio dei Docenti si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano Annuale delle Riunioni concordato
ed approvato prima dell'inizio delle lezioni. Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico in seduta ordinaria secondo calendario,
in seduta straordinaria ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità o quando almeno un terzo dei suoi componenti ne
faccia richiesta. Il Collegio dei Docenti, al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare le nomine di speciali
commissioni di lavoro e/o di studio. Delle commissioni nominate dal Collegio dei Docenti possono far parte i membri del Collegio stesso,
altri rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla scuola. Le commissioni eleggono un
coordinatore. Le commissioni avanzano proposte relativamente all'oggetto per il quale sono state nominate.
Art. 30 : Norme di funzionamento del Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti
I1 Comitato, per la valutazione del servizio degli insegnanti, è convocato dal Dirigente Scolastico :
 in periodi programmati, ai sensi del precedente art. 22, per la valutazione del servizio, richiesta da singoli interessati a
norma dell'art. 448 del D.L.vo n. 297/94, per un periodo non superiore all'ultimo triennio;
 alla conclusione dell'anno prescritto, agli effetti della valutazione del periodo di prova degli insegnanti, ai sensi degli artt.
438, 439 e 440 del D.L.vo n. 297/94;
 ogni qualvolta se ne presenti la necessità.
Art. 31 : Norme di funzionamento dei Consigli di Classe.
Il Consiglio di Classe è presieduto dal Dirigente Scolastico o dal Coordinatore, suo delegato, membro del Consiglio ed è
convocato dal Dirigente Scolastico, di norma ogni due mesi, con la presenza di tutte le componenti ovvero con la sola presenza dei
docenti, a seconda delle materie sulle quali deve deliberare. Per l’insorgere di gravi motivi, la convocazione può essere richiesta
anche da una delle altre componenti. Il Consiglio di Classe si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano
delle Riunioni concordato ed approvato prima dell'inizio delle lezioni.
CAPO III : ALUNNI
Gli alunni sono tenuti a :
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Art. 32 : Norme di comportamento
avere nei confronti del Dirigente Scolastico, di tutto il personale e dei compagni, lo stesso rispetto, anche formale, consono ad
una convivenza civile;
frequentare regolarmente le lezioni, favorirne lo svolgimento e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio (l’obbligo della
assidua e fruttuosa presenza alle lezioni). La presenza a scuola è obbligatoria anche per tutte le attività organizzate e
programmate in tempo utile dal consiglio di classe. Gli alunni maggiorenni hanno diritto alla auto-giustificazione delle
assenze; i minori devono presentare la giustificazione firmata da uno dei genitori o da chi ne fa le veci.; entrare alle ore 8:20; gli
alunni che utilizzano biciclette o motorini possono posteggiarli all’interno ma in modo da consentire al collaboratore
scolastico di aprire e chiudere il cancello di accesso; è consentito agli alunni, prima dell'ingresso in scuola, di accedere al
loggiato interno dove devono mantenere un comportamento corretto. La scuola, in ogni caso, non si assume alcuna
responsabilità circa la vigilanza prima del loro ingresso. I ritardi verranno annotati sul registro di classe e dovranno essere
giustificati dai genitori il giorno successivo tramite il libretto;
portare quotidianamente il diario scolastico che è il mezzo di comunicazione costante tra scuola e famiglia. I genitori sono
invitati a controllare i compiti e le lezioni assegnate, le eventuali annotazioni degli insegnanti, le comunicazioni della scuola e
ad apporre la propria firma per presa visione;
tenere un comportamento corretto ed educato, al cambio di insegnante, negli spostamenti da un'aula all'altra, all'ingresso e
all'uscita. Non è permesso correre, spingersi, uscire dalla classe senza autorizzazione, gridare nei corridoi e/o nelle aule;
giustificare le assenze. Le assenze devono essere giustificate dal docente della prima ora di lezione del giorno del rientro,
previa presentazione di apposito tagliando debitamente compilato in ogni sua parte e firmato da uno dei genitori o da altro
soggetto legittimato a farne le veci o dallo studente stesso, se maggiorenne. Nel caso in cui la motivazione non sia ritenuta
idonea, l’assenza sarà ritenuta ingiustificata. Le assenze per periodi superiori a cinque giorni consecutivi di calendario
devono essere giustificate allegando al consueto tagliando il certificato medico. In caso di astensione collettiva dalle lezioni,
gli alunni devono presentare regolare giustificazione, fatte salve le competenze del Dirigente Scolastico e degli organi
collegiali previste dalla vigente normativa in materia ( i genitori dovranno attestare di essere a conoscenza di tale assenza).
Gli alunni presenti in classe, anche se minoritari, non devono essere privati del loro diritto a regolari lezioni, né devono in alcun
modo risentire dell’ assenza della maggioranza della classe. Lo studente che si presenti al rientro senza giustificazione
viene ammesso con riserva e invitato a regolarizzare la sua posizione il giorno successivo dal docente della prima ora.
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L'alunno che non giustifichi la sua assenza entro 3 giorni, se minorenne, dovrà essere accompagnato da uno dei genitori o
da chi ne fa le veci; se maggiorenne, dovrà giustificare direttamente al Dirigente Scolastico. In caso di ripetute assenze, su
segnalazione dei docenti della classe, potranno essere inviate tempestive comunicazioni scritte alle famiglie anche degli
alunni maggiorenni. Il computo e il controllo delle assenze e dei ritardi vengono effettuati con regolare periodicità dal
Coordinatore di classe che, ove riscontri situazioni di irregolarità, le comunica alle famiglie e fa menzione delle stesse nel
fascicolo personale dell’alunno a tutti gli effetti di legge. Gli studenti che, senza giustificato motivo, rivelino gravi
discontinuità nella frequenza o ritardi nell’ingresso a scuola incorreranno nelle previste sanzioni disciplinari. In caso di
indisposizione sopravvenuta durante le ore di lezione, viene tempestivamente informata la famiglia e chiamato il medico (
o il 118) , se necessario;
 non uscire dall'edificio scolastico prima del termine delle lezioni. In caso di necessità i genitori dovranno, preventivamente (
almeno due giorni prima ), avvertire la scuola tramite richiesta scritta sul libretto e venire a prelevare personalmente lo
studente, se minorenne, (o delegare per iscritto un'altra persona maggiorenne che dovrà essere munita di documento di
riconoscimento). Quando le richieste di uscite anticipate o di ingressi ritardati sono numerose, il Consiglio di Classe informerà
per iscritto la famiglia;
 evitare, durante gli intervalli, tutti i giochi che possono diventare pericolosi (ad es. spingersi, salire e scendere le scale di
corsa, tirare oggetti ecc...): gli alunni dovranno seguire le indicazioni degli insegnanti e dei collaboratori scolastici. Saranno
puniti con severità tutti gli episodi di violenza che dovessero verificarsi tra gli alunni sia all'interno della scuola sia fuori (tutti
devono potere frequentare la scuola con serenità senza dovere subire le prepotenze di altri);
 rispettare il lavoro e seguire le indicazioni dei collaboratori scolastici che assicurano, con i docenti, il buon funzionamento
della scuola ed in alcuni momenti possono essere incaricati della sorveglianza di una classe o di un gruppo di alunni; durante le
ore di lezione sorvegliano corridoi e servizi;
 utilizzare i servizi in modo corretto, rispettando le più elementari norme di igiene e pulizia;
 usare correttamente gli appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti;
 portare a scuola solo 1'occorrente per i compiti, le lezioni e l'eventuale merenda (non è consigliabile portare somme di
denaro e oggetti di valore. La scuola, in ogni caso, non risponde di eventuali furti);
 non utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro ( in caso di necessità, rivolgersi all’insegnante );
 rispettare scrupolosamente l’orario delle lezioni che sarà debitamente stabilito e pubblicato, all’inizio di ogni anno scolastico
dai competenti organi interni;
 presentare al Dirigente Scolastico la domanda di esonero firmata dal genitore unita a certificato del medico di famiglia sul
modulo A.S.L. da parte degli alunni che, per motivi di salute, non possono seguire le lezioni di Educazione Fisica ( mentre per
la pratica dell'attività sportiva integrativa, per la partecipazione ai Giochi della Gioventù, presentare il certificato di stato di
buona salute);
 non provocare guasti al materiale o alle suppellettili della scuola ( ogni studente è responsabile dell'integrità degli arredi e del
materiale didattico che la scuola gli affida ed è tenuto a risarcire i danni);
 non invitare estranei ed intrattenersi con loro nella scuola;
 non uscire dalla propria aula durante il cambio delle ore di lezione;
 restare in classe o nel corridoio del proprio piano sotto la vigilanza dei docenti, durante l’intervallo per la ricreazione;
 non uscire dall’aula durante le prime due ore di lezione se non in casi di estrema urgenza;
 non raggiungere la palestra coi loro mezzi (i trasferimenti dalla sede alla palestra verranno effettuati solo con
l’accompagnamento dei docenti di Educazione Fisica, in concorso con il personale non docente, che preleveranno gli
studenti dalla sede alla palestra).
Gli alunni possono recarsi nella sala insegnanti, in biblioteca, in palestra, nei laboratori solo con l'autorizzazione e sotto il
controllo di un insegnante che se ne assuma la responsabilità.
Gli insegnanti ed i collaboratori scolastici segnaleranno al Dirigente Scolastico i nominativi degli alunni o le classi che non
rispettano queste regole.
Art. 33 : Assemblee studentesche
Gli alunni hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola. Le assemblee costituiscono occasione di partecipazione
democratica per l'approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile degli alunni.
Le assemblee studentesche possono essere di classe o di istituto. In relazione al numero degli alunni ed alla disponibilità dei locali
l'assemblea di istituto può articolarsi in assemblea di classi parallele. I rappresentanti degli alunni nei consigli di classe possono
esprimere pareri o formulare proposte direttamente al Consiglio di Istituto. I1 comitato studentesco può esprimere pareri o formulare
proposte direttamente al consiglio d'istituto. E' consentito lo svolgimento sia di una assemblea di istituto al mese nel limite delle ore
di lezione di una giornata ed una di classe al mese nel limite di due ore. L'assemblea di classe non può essere tenuta sempre lo stesso
giorno della settimana durante l'anno scolastico. Altra assemblea mensile può svolgersi fuori dell'orario delle lezioni,
subordinatamente alla disponibilità dei locali. Alle assemblee di istituto svolte durante l’orario delle lezioni, ed in numero non superiore a
quattro, può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici, indicati dagli alunni unitamente
agli argomenti da inserire nell'ordine del giorno. Detta partecipazione deve essere autorizzata dal Consiglio d'Istituto. A richiesta degli
alunni, le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per lo svolgimento di attività di ricerca, di seminario e per lavori di gruppo.
Non possono aver luogo assemblee nel mese conclusivo delle lezioni ( mese di Maggio). Il Comitato studentesco stabilisce un
calendario delle assemblee di istituto da presentare al Dirigente all’inizio dell’anno scolastico e deve darsi un regolamento per il
corretto funzionamento delle assemblee che viene inviato in visione al Consiglio d'Istituto. Alle assemblee di classe o di istituto
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possono assistere, oltre al Dirigente Scolastico od a un suo delegato, i docenti che lo desiderino. L'assemblea di istituto è convocata
su richiesta della maggioranza del comitato studentesco di istituto o su richiesta del 10% degli alunni. La data di convocazione e l'ordine
del giorno dell'assemblea devono essere preventivamente, almeno dieci giorni prima, presentati al Dirigente Scolastico perché ne
possa dare comunicazione agli studenti ed a tutti gli interessati. Il giorno e le ore delle assemblee di classe devono essere
concordate con gli insegnanti interessati e presentate al Coordinatore almeno cinque giorni prima, con il relativo ordine del giorno. Il
comitato studentesco garantisce l'esercizio democratico dei diritti dei partecipanti. Il Dirigente Scolastico ha potere di intervento nel caso
di violazione del regolamento o in caso di constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell'assemblea. Non è consentita alcuna attività
didattica durante lo svolgimento dell'assemblea studentesca di istituto. Le assemblee studentesche di Istituto devono essere
regolamentate con appositi accordi con la componente studentesca.
Art. 34 : Diritto di trasparenza nella didattica
L'alunno ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. Il coordinatore del Consiglio di classe si farà carico
di illustrare alla classe il POF e recepirà osservazioni e suggerimenti che verranno posti all'analisi e alla discussione del consiglio di
classe. I docenti esplicitano le metodologie didattiche che intendono seguire, le modalità di verifica e i criteri di valutazione. La valutazione
sarà sempre tempestiva e adeguatamente motivata nell'intento di attivare negli alunni processi di autovalutazione che consentano di
individuare i propri punti di forza e di debolezza e quindi migliorare il proprio rendimento.
CAPO 1V : DOCENTI
I docenti sono tenuti a :
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Art. 35 : Indicazioni sui doveri dei docenti.
essere in classe almeno cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni;
segnalare, alla prima ora, sul registro di classe gli alunni assenti, controllare quelli dei giorni precedenti e segnare sul registro di
classe l'avvenuta o la mancata giustificazione, se 1'assenza è superiore a cinque giorni, deve accertare la presenza del
certificato medico;
qualora un alunno dopo tre giorni dal rientro continui ad essere sprovvisto di giustificazione, segnalare al Dirigente Scolastico il
nominativo;
in caso di ritardo di un alunno, segnare l'orario di entrata, la giustificazione o la richiesta di giustificazione e ammetterlo in
classe solo entro le 8:30 o se il ritardo è dovuto ai mezzi di trasporto. In tutti gli altri casi l’alunno sarà ammesso all’ora
successiva;
se un alunno richiede, con permesso scritto di un genitore, di uscire anticipatamente, controllare che ci sia l'autorizzazione del
Dirigente Scolastico o del docente delegato e che, sul registro di classe, sia stata riportata l'ora in cui l'alunno è uscito e, se
l’alunno è minorenne, la firma della persona che è venuta a prelevarlo;
controllare che la segreteria abbia inserito un elenco degli alunni completo di indirizzo e recapito telefonico nel registro di classe;
indicare sempre sul registro di classe i compiti assegnati e gli argomenti svolti;
non lasciare mai, per nessun motivo, gli alunni da soli;
durante l'intervallo, vigilare sull'intera classe e collaborare con i colleghi delle altre classi;
durante le ore di lezione, non fare uscire dalla classe più di un alunno per volta, fatta eccezione per i casi seriamente motivati e
gli insegnanti sono tenuti a far rispettare tale disposizione, non consentendo una nuova uscita prima del rientro di colui che
è uscito in precedenza, se non nei casi richiesti o consentiti dalla Dirigenza. Nel caso di inadempienza si riterrà
responsabile il docente della classe interessata;
se un docente deve per pochi minuti allontanarsi dalla propria classe, avvisare un collaboratore scolastico o un collega affinché
vigili sulla classe;
controllare che, in occasione di uscite o per trasferimenti in palestra o nei laboratori, gli alunni lascino in ordine il materiale
scolastico chiuso nelle borse affinché altri alunni, sotto la guida e la sorveglianza dei docenti, possano usufruire dell'aula senza
creare problemi;
al termine delle lezioni, accertare che i locali utilizzati vengano lasciati in ordine ed i materiali siano riposti negli appositi spazi,
accompagnare la classe all'uscita e preoccuparsi che gli alunni escano in ordine;
prendere visione dei piani di sfollamento dei locali della scuola e sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza;
non utilizzare, per qualunque attività, sostanze che possano rivelarsi tossiche o dannose per gli alunni. Prima di proporre agli
alunni attività che richiedono l'uso di sostanze particolari verificare tramite comunicazione scritta che non vi siano casi di
allergie specifiche o intolleranze ai prodotti;
non ostruire con mobili, arredi, anche solo temporaneamente, le vie di fuga e le uscite di sicurezza;
per ragioni di sicurezza, non sistemare mobili bassi accanto a vetrate e finestre, sia in aula che in qualunque altra zona
dell'edificio scolastico accessibile agli alunni;
ove si accertino situazioni di pericolo, comunicarlo prontamente al Dirigente Scolastico;
segnalare eventuali danni riscontrati al Dirigente Scolastico. I danni riscontrati vengono risarciti dal responsabile. Qualora
questi non venga individuato, gli insegnanti della o delle classi interessate ne discuteranno in Consiglio di Classe con i
genitori ed il risarcimento sarà effettuato in modo collettivo;
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
firmare per presa visione le circolari e gli avvisi. In ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti
nell'apposito registro si intendono regolarmente notificati;
 in base alla vigente legge, assolutamente non fumare nei locali della scuola;
 non usare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro;
 non utilizzare i telefoni della scuola per motivi personali;
 avvisare le famiglie circa le attività didattiche, diverse dalle curricolari, che saranno comunicate tramite diario;
 ridurre al massimo il ricorso alla Dirigenza per problemi di ordine disciplinare in quanto se da un lato ostacola il lavoro
dell'ufficio di Dirigenza, dall'altro provoca nell'alunno la convinzione di una certa impotenza educativa da parte dei docenti,
che può costituire una ragione di rinforzo di condotte errate in situazioni di difficoltà;
 compilare debitamente i registri personali in ogni loro parte e lasciarli nel cassetto a disposizione della Dirigenza per i dovuti
controlli;
 chiudere a chiave i cassetti per la legge sulla privacy ( la Dirigenza può controllarli essendo in possesso di un duplicato );
 vigilare sull’uscita degli alunni al termine delle lezioni;
 essere a disposizione della scuola durante lo svolgimento dell’assemblea studentesca di Istituto per tutto il loro orario di
servizio (a disposizione degli studenti che non dovessero partecipare all’assemblea o per collaborare al buon andamento
di essa);
 in caso di astensione collettiva, ma non totale, degli studenti, rimanere in Istituto a disposizione di coloro che non vi hanno
aderito (la Dirigenza ha facoltà di autorizzare gli insegnanti a lasciare l’Istituto solo nel caso in cui le classi siano
completamente deserte e, comunque, non prima del termine della terza ora).
I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui e/o approfondimenti anche telefonici con le famiglie nell'ottica di un rapporto
scuola/famiglia più trasparente e fattivo.
CAPO V : PERSONALE AMMINISTRATIVO
Art. 36 : Doveri del personale amministrativo
Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile supporto all'azione didattica e la valorizzazione delle loro competenze è
decisiva per 1'efficienza e 1'efficacia del servizio e per il conseguimento delle finalità educative. La qualità del rapporto col pubblico e
col personale è di fondamentale importanza, in quanto esso contribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a favorire il
processo comunicativo tra le diverse componenti che dentro o attorno alla scuola si muovono. II personale amministrativo è tenuto a:
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rispondere al telefono con la denominazione dell'Istituto e il loro nome;
non utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro;
non utilizzare il laboratorio di informatica a fini personali;
non utilizzare i telefoni fissi della scuola per uso personale;
curare i rapporti con l'utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di accesso alla documentazione
amministrativa prevista dalla legge;
preparare il materiale necessario agli scrutini elettronici per la parte di loro competenza;
collaborare con i docenti;
curare la documentazione per il processo di qualità dell’Agenzia Formativa della scuola;
partecipare con il referente ai viaggi di istruzione;
cooperare alla realizzazione dei progetti di Terza Area e Formativi;
monitorare le assenza degli alunni onde prevenire la dispersione scolastica;
timbrare la tessera marcatempo;
rispettare l'orario di servizio;
non assentarsi dalla sede di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal DSGA o dal Dirigente Scolastico.
Capo VI : ASSISTENTI TECNICI
Gli assistenti tecnici sono tenuti a :
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Art. 37 : Doveri degli Assistenti Tecnici
collaborare con i docenti;
informare la Dirigenza sulle assenze dei docenti di laboratorio;
vigilare sulla sicurezza degli alunni nei laboratori;
fare rispettare le norme di sicurezza dei laboratori;
rispettare l’orario di servizio;
timbrare la tessera marcatempo;
non utilizzare i telefonini cellulari durante l’orario di servizio;
non utilizzare i telefoni fissi della scuola per uso personale;
non utilizzare il laboratorio di informatica a fini personali;
non assentarsi dalla sede di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal DSGA o dal Dirigente Scolastico.
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CAPO VII: COLLABORATORI SCOLASTICI
Art. 38 : Norme di comportamento e doveri dei collaboratori scolastici
I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella zona di competenza secondo le
mansioni loro assegnate. In ogni turno di lavoro i collaboratori scolastici devono accertare l'efficienza dei dispositivi di sicurezza,
individuali e collettivi, e la possibilità di utilizzarli con facilità. I collaboratori scolastici sono tenuti a :
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essere presenti all'ingresso e all'uscita degli alunni;
essere facilmente reperibili da parte degli insegnanti, per qualsiasi evenienza ( rimanere al piano di servizio );
collaborare attivamente al complessivo funzionamento didattico e formativo della scuola, non dimenticando che la comunità
scolastica ha bisogno del coinvolgimento e della partecipazione di tutte le componenti;
comunicare immediatamente al Dirigente Scolastico o ai suoi Collaboratori l'eventuale assenza dell'insegnante dall'aula, per
evitare che la classe resti incustodita;
favorire l'integrazione degli alunni portatori di handicap;
vigilare sulla sicurezza ed incolumità degli alunni, in particolare durante gli intervalli, negli spostamenti e nelle uscite degli
alunni per recarsi ai servizi o in altri locali;
svolgere, su accertata disponibilità, funzione di accompagnatore durante i viaggi e le visite d'istruzione;
riaccompagnare nelle loro classi gli alunni che, al di fuori dell'intervallo e senza seri motivi, sostano nei corridoi;
sorvegliare gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo, assenza, o allontanamento momentaneo dell'insegnante;
impedire, con le buone maniere, che alunni di altri corsi possano svolgere azioni di disturbo nel corridoio di
propria pertinenza, riconducendoli con garbo e intelligenza alle loro classi;
essere sempre tolleranti e disponibili con gli alunni, non dimenticando mai che la funzione della scuola è quella di educare
specialmente quegli allievi che ne hanno più bisogno;
evitare di parlare ad alta voce;
non utilizzare i telefonini cellulari durante l’orario di servizio;
non utilizzare i telefoni fissi della scuola per uso personale;
non utilizzare il laboratorio di informatica a fini personali;
tenere i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili;
provvedere, al termine delle lezioni, alla quotidiana pulizia con acqua e detersivi disinfettanti dei servizi e degli spazi di
pertinenza, nonché delle suppellettili delle aule affidate;
non allontanarsi dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal DSGA o dal Dirigente Scolastico;
invitare tutte le persone estranee che non siano espressamente autorizzate dal Dirigente Scolastico a uscire dalla Scuola (a
tale proposito si terranno informati sugli orari di ricevimento dei genitori, collocati sempre in ore libere da insegnamento);
prendere visione del calendario delle riunioni dei consigli di classe, dei collegi dei docenti o dei consigli di istituto, tenendosi
aggiornati circa l'effettuazione del necessario servizio e della vita partecipata della scuola, tenendo conto che tutte le attività
deliberate dal Consiglio di Istituto sono attività della scuola;
sorvegliare 1'uscita dalle classi e dal cancello esterno, prima di dare inizio alle pulizie;
ove accertino situazioni di disagio, di disorganizzazione o di pericolo, comunicarlo prontamente al DSGA;
segnalare, sempre al DSGA, 1'eventuale rottura di suppellettili, sedie o banchi prima di procedere alla sostituzione;
accogliere il genitore dell'alunno minorenne, che vuol richiedere l'autorizzazione all'uscita anticipata (i1 permesso di uscita,
firmato dal Dirigente Scolastico o da un docente delegato, verrà portato dal collaboratore nella classe dell'alunno, dove il
docente dell'ora provvederà all’annotazione dell'autorizzazione sul registro di classe. Solo dopo l'alunno che ha richiesto di
uscire anticipatamente potrà lasciare la scuola);
al termine del servizio tutti i collaboratori scolastici, di qualunque turno e a qualsiasi spazio addetti, dopo aver fatto le pulizie,
controllare che tutte le luci siano spente; che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi; che siano chiuse le porte, le
finestre e le serrande delle aule e i cancelli, i laboratori e le porte della scuola; che ogni cosa sia al proprio posto e in perfetto
ordine; che sia inserito l’allarme;
apporre la propria firma, per presa visione, sulle circolari e sugli avvisi; in ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo
della scuola o inseriti nel registro degli avvisi della scuola si intendono regolarmente notificati al personale tutto;
prendere visione delle mappe di sfollamento dei locali e di controllare quotidianamente la praticabilità ed efficienza delle vie di
esodo.
CAPO VIII : GENITORI
Art. 39 : Indicazioni
I genitori sono i responsabili più diretti dell'educazione e dell'istruzione dei propri figli e pertanto hanno il dovere di condividere con la
scuola tale importante compito.
Sarebbe opportuno che i genitori cercassero di:
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 trasmettere ai ragazzi che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il loro futuro, e la loro formazione culturale;
 stabilire rapporti corretti con gli insegnanti, collaborando a costruire un clima di reciproca fiducia e di fattivo sostegno;
 controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni sul libretto personale e sul diario;
 partecipare con regolarità alle riunioni previste;
 favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola;
 osservare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate;
 sostenere gli insegnanti controllando 1'esecuzione dei compiti a casa;
 educare ad un comportamento corretto.
Gli insegnanti sono disponibili ad incontri individuali, tutte le volte che la situazione lo richieda o quando venga fatta esplicita
richiesta in tal senso dalla famiglia. In questi casi si concorda, tramite il diario degli alunni, l'orario di ricevimento. La scuola, in casi urgenti
o per segnalare situazioni particolari, invierà alle famiglie degli alunni una avviso di convocazione. In caso di sciopero del personale, la
scuola avvertirà le famiglie con apposito comunicato e con congruo anticipo. Non sempre sarà possibile garantire il normale
svolgimento delle lezioni. E' possibile, quindi, che gli alunni presenti a scuola siano suddivisi in gruppi e affidati per la vigilanza ai
docenti e/o ai collaboratori scolastici non scioperanti. In situazioni di emergenza verranno comunque impartite opportune disposizioni.
Alto scopo di mantenere vivo e proficuo l'affiatamento tra le famiglie e la scuola, i genitori sono invitati ad utilizzare al massimo le
occasioni offerte partecipando alle assemblee di classe ed ai colloqui individuali con i docenti nelle occasioni di ricevimento. Sono gradite
e possibili anche altre forme di collaborazione o proposte di riunioni suggerite dai genitori stessi.
Art. 40 : Sussidi didattici
La scuola è fornita di sussidi e materiali per il lavoro educativo-didattico e consultabili presso ogni plesso scolastico. I docenti, i non
docenti e gli alunni sono tenuti a curare il buon uso, la conservazione e la piena efficienza degli stessi.
Art. 41 : Diritto d'autore
II materiale cartaceo, audiovisivo ed informatico è sottoposto alla normativa sui diritti d'autore, quindi i docenti si assumono ogni
responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso.
Art. 42 : Sala e strutture audiovisive
La prenotazione per l'utilizzazione delle sale audiovisivi dovrà avvenire solo limitatamente alla settimana successiva. In caso di più
richieste relative alla stessa ora di lezione, sarà data la precedenza all'iniziativa deliberata in sede collegiate rispetto a quella attuata dal
singolo docente e quindi alla classe che ne ha usufruito un numero inferiore di volte e, in subordine, alla classe che ne ha usufruito in data
anteriore.
Art. 43 : Uso esterno della strumentazione tecnica
L'utilizzo esterno della strumentazione tecnica in dotazione alla scuola è autorizzato dal Dirigente Scolastico; va segnalato
nell'apposito registro, ove verranno riportati tutti i dati richiesti a cura del responsabile. Alla riconsegna dell'attrezzatura, l'incaricato
provvederà alla rapida verifica di funzionalità degli strumenti, prima di deporli. Si riporterà inoltre sull'apposito registro la data
dell'avvenuta riconsegna e le eventuali segnalazioni di danno.
Art. 44 : Mediateca
La mediateca costituisce uno strumento didattico di primaria importanza per la vita della scuola, essa è accessibile a tutte le
componenti della scuola: docenti, studenti, genitori, personale A.T. A.. Compito della mediateca è raccogliere, ordinare, descrivere il
materiale librario, documentario, audiovisivo ed informatico in qualunque modo appartenente alla scuola e promuoverne l'uso da parte
di alunni e docenti. Il Dirigente Scolastico nomina un Responsabile della Mediateca con il compito di sovraintendere al suo funzionamento
e verificare periodicamente la consistenza delle dotazioni, i registri per il prestito, l'aggiornamento della schedatura e del catalogo. Alla
Mediateca della scuola si accede secondo un calendario settimanale prestabilito e opportunamente pubblicizzato. Il Collegio dei
Docenti promuove l'aggiornamento del patrimonio librario, documentario, audiovisivo ed informatico, secondo le esigenze didattiche e
culturali dell'Istituzione, recependo i suggerimenti specifici espressi dai docenti e dalle altre componenti scolastiche per quanto di loro
competenza. Gli studenti, per il tramite dei docenti, possono proporre 1'acquisto di materiale librario, audiovisivo e/o informatico.
Non possono essere date in prestito opere di consultazione, quali dizionari, enciclopedie, ecc... I libri possono essere dati in prestito per
un periodo di 45 giorni, prorogabili di altri 15 se nessun altro ha richiesto lo stesso materiale; il materiale audiovisivo può essere dato in
prestito per non pin di due giorni, compatibilmente con la programmazione dei docenti. Il materiale concesso in prestito viene annotato
nell'apposito registro elettronico. Chi non restituisce il materiale avuto in prestito nei tempi previsti è escluso dal prestito per un periodo di
sei mesi. I costi relativi ai libri - o altri materiali - smarriti o deteriorati saranno sostenuti da chi ha causato il danno.
Art. 45 : Utilizzo delle infrastrutture sportive dell'istituto
I docenti di Educazione Fisica sono responsabili dell'area sportiva dell'Istituto e provvederanno alla predisposizione degli orari di
utilizzo e di funzionamento delle singole infrastrutture in orario curricolare e al coordinamento delle iniziative extracurricolari. La
palestra e le sue attrezzature sono riservate, durante le ore di lezione, agli alunni. Per ragioni di tipo igienico in palestra si dovrà entrare
solamente con le scarpe da ginnastica.
15
Art. 46 : Uso degli strumenti di scrittura e duplicazione
Le attrezzature dell'Istituto per la stampa e la riproduzione (macchine da scrivere, fax, fotocopiatrice, ciclostile, computer), oltre
al primario uso didattico ed amministrativo, possono essere utilizzate da tutte le componenti scolastiche per attività di esclusivo
interesse della scuola. E’ escluso 1'utilizzo degli strumenti della scuola per scopi personali. Nella scuola sono presenti operatori addetti
al servizio duplicazione e fascicolatura. Le modalità di utilizzo e l'orario del servizio sono resi pubblici all'inizio di ogni anno
scolastico. L'uso delle fotocopiatrici, per motivi di sicurezza e per evitare guasti, è riservato al personale incaricato. I docenti devono
consegnare al personale incaricato con congruo anticipo il materiale da riprodurre. L'uso della fotocopiatrice è gratuito per il
materiale utilizzato dagli insegnanti per fotocopiare i compiti in classe, nei limiti degli stanziamenti di bilancio fissati annualmente. I
collaboratori scolastici incaricati terranno appositi registri dove annotare la data, la classe, il richiedente, il numero di fotocopie seguite.
Il materiale cartaceo è sottoposto alla normativa sui diritti d'autore, quindi i richiedenti si assumono ogni responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso.
CAPO IX : SICUREZZA
Tutto il personale deve :
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Art. 47 : Norme di comportamento per la sicurezza
tenere un contegno corretto astenendosi da qualsiasi genere di scherzo e dal compiere atti che possano distrarre o arrecare
danno ai compagni di lavoro;
attenersi scrupolosamente alle disposizioni ricevute dai responsabili;
osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni in materia di sicurezza ed igiene richiamate da specifici cartelli o indicate dai
responsabili;
non usare macchine, impianti ed attrezzature senza autorizzazione;
non eseguire operazioni o manovre non di propria competenza, o di cui non si è a perfetta conoscenza: in casi dubbi occorre
rivolgersi al responsabile;
per accedere agli scaffali alti o a strutture sopraelevate, utilizzare le apposite scale. E' opportuno, per le scale doppie,
assicurarsi, prima di salirvi, che i tiranti o le catenelle siano in tensione. Non utilizzare tali scale come scale semplici
appoggiandole a muro ne spostarle quando su di esse vi sono delle persone;
non rimuovere gli estintori dalla posizione segnalata;
depositare i materiali nelle zone prestabilite e comunque in modo da non ingombrare, ostacolare e/o impedire, anche solo
parzialmente 1'accesso alle uscite di sicurezza, al transito sulle vie di fuga (corridoi, scale di sicurezza, ecc...), in prossimità di
mezzi ed impianti atti ad intervenire sugli incendi, ed in generate la normale circolazione;
accertarsi che ogni contenitore abbia 1'etichetta con l'indicazione ben leggibile del contenuto;
non utilizzare bottiglie di bevande per il contenimento di altri liquidi, né abbandonare quelle vuote sul posto di lavoro;
segnalare tempestivamente al responsabile ogni eventuale anomalia o condizione di pericolo rilevata;
in caso di infortunio, riferire al più presto ed esattamente al Dirigente Scolastico o al DSGA sulle circostanze dell'evento;
ripristinare la scorta se viene usato il materiale della cassetta di pronto soccorso;
non circolare né sostare nei sottopiani degli edifici salvo giustificato motivo di lavoro e previa autorizzazione dei docenti e non
accedere nelle zone o nei locali in cui vige il divieto di ingresso ai non autorizzati;
mantenere pulito ed in ordine il proprio posto di lavoro;
disporre in modo ordinato, stabile e razionale gli attrezzi di uso comune;
adoperare gli attrezzi solamente per 1'uso cui sono destinati e nel modo più idoneo evitando l'uso di mezzi di fortuna o di
attrezzi diversi da quelli predisposti o di apportare agli stessi modifiche di qualsiasi genere;
mantenere i videoterminali nella posizione definita secondo i principi dell'ergonomia delle norme di legge e di buona tecnica.
Qualsiasi variazione che si rendesse necessaria deve essere concordata con il responsabile;
in caso di movimentazione manuale di materiali (risme di carta, dossier, ecc:) mantenere la schiena eretta e le braccia rigide,
facendo sopportare lo sforzo principalmente dai muscoli delle gambe. Durante il trasporto a mano, trattenere il carico in modo
sicuro nei punti di più facile presa e se necessario appoggiarlo al corpo, con il peso ripartito sulle braccia.
manipolare vetri o materiale pungente con i guanti;
negli armadi o negli scaffali disporre in basso i materiali più pesanti;
non dare in uso scale, utensili e attrezzi al personale di ditte esterne che si trovino a lavorare nella scuola;
negli archivi il materiale va depositato lasciando corridoi di 90 cm;
riporre le chiavi nelle apposite bacheche, dopo 1'uso;
controllare l'apertura di tutte le uscite di sicurezza che deve avvenire prima dell'inizio delle lezioni.
CAPO X : COMUNICAZIONI
Art. 48 : Distribuzione materiale informativo e pubblicitario
Nessun tipo di materiale informativo o di pubblicità varia può essere distribuito nelle classi, o comunque nell'area scolastica,
senza la preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico. E' garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di
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materiale utilizzabile nel lavoro scolastico (giornali, riviste, ecc....) e di quello frutto del lavoro della scuola stessa e delle classi (giornalino,
mostre, ricerche). E' garantita la possibilità di informazione ai genitori da parte di Enti, Associazioni culturali, ecc.... La scuola non
consentirà la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo economico e speculativo. II Dirigente Scolastico disciplinerà la
circolazione del materiale. Per gli alunni si prevede di:
 distribuire tutto il materiale che riguarda il funzionamento e l' organizzazione della scuola;
 autorizzare la distribuzione del materiale relativo alle attività sul territorio a livello Comunale e Comprensoriale, inviato da
Enti istituzionali;
 autorizzare la distribuzione di materiale che si riferisca ad iniziative od attività sul territorio, gestite da Enti, Società, Associazioni
private che abbiano stipulato accordi di collaborazione con la Scuola, purché l'iniziativa non persegua fini di lucro.
Ogni componente dell’Istituto ha diritto ad esporre all’Albo, previo visto del Dirigente Scolastico e nello spazio a ciò destinato,
avvisi, comunicazioni relative alla propria attività ed alla attività dei circoli culturali. Nel rispetto delle condizioni di cui sopra, possono
essere esposte all’Albo mozioni conclusive di assemblee, di convegni, prese di posizione su avvenimenti di particolare importanza o
simili altri documenti purché non contengano riferimenti oltraggiosi o lesivi a persone, Enti o Associazioni, evitino la propaganda
partitica, non incitino alla violenza e al disordine e, comunque, non coinvolgano persone dell’Istituto. Non sono ammesse affissioni
anonime. I firmatari non sono perseguibili per le idee espresse fermo restando il rispetto dei precetti del Codice Penale.
Art. 49 : Comunicazioni docenti - genitori
Nell'orario di servizio settimanale di ogni docente è previsto il colloquio, su appuntamento, con i genitori e con gli alunni
maggiorenni. Saranno programmati annualmente incontri pomeridiani delle famiglie con gli insegnanti della scuola. Inoltre, qualora se ne
ravvisi la necessità, verranno inviate alle famiglie tempestive informazioni scritte relative, secondo i casi, alla frequenza, al profitto, al
comportamento dell'alunno: in particolare, saranno comunque comunicate alle famiglie le valutazioni quadrimestrali e, su mandato
dei docenti, anche quelle intermedie, accompagnate dalla eventuale segnalazione degli interventi di sostegno e di recupero che
1'alunno deve sostenere e 1'esito di tali interventi.
Art. 50 : Informazione sul Piano dell'offerta formativa
All'inizio dell'anno scolastico il coordinatore del consiglio di classe illustra agli studenti ed alle famiglie le opportunità offerte dal
piano dell'offerta formativa, comprensivo di tutte le attività e iniziative didattiche e formative facoltative e/o opzionali.
Le attività didattiche aggiuntive facoltative saranno organizzate secondo tempi e modalità che tengano conto dei ritmi di apprendimento
e delle esigenze di vita degli studenti.
Le comunicazioni agli alunni ed ai genitori sono fatte normalmente con circolari scritte inviate in lettura nelle classi.
In forma ufficiale viene adottata anche la pubblicazione in bacheca, in particolare per gli atti che devono essere riportati a conoscenza di
tutti.
CAPO XI : ACCESSO DEL PUBBLICO
Art. 51 : Accesso di estranei ai locali scolastici
Qualora i docenti ritengano utile invitare in classe altre persone in funzione di "esperti" a supporto dell'attività didattica
chiederanno, di volta in volta, l'autorizzazione al Dirigente Scolastico. Gli "esperti" permarranno nei locali scolastici per il tempo
strettamente necessario all'espletamento delle loro funzioni. In ogni caso la completa responsabilità didattica e di vigilanza della
classe resta del docente. Nessun altro estraneo e, comunque, non fornito di autorizzazione rilasciata dal Dirigente Scolastico o suo
delegato può entrare nell'edificio scolastico dove si svolgono le attività didattiche. Dopo l'entrata degli alunni verrà chiuso il cancello
d'accesso ed il collaboratore scolastico addetto presterà servizio di vigilanza. Chiunque con giusta causa ha libero accesso, durante le
ore di apertura della scuola, al locale dove si trova l'albo d'istituto per prendere visione degli atti esposti e può accedere all'Ufficio del
Dirigente Scolastico e di segreteria durante l'orario di apertura dei medesimi. I tecnici che operano alle dipendenze della Amministrazione
Comunale e Provinciale possono accedere ai locali scolastici per l'espletamento delle loro funzioni. I signori rappresentanti ed
agenti commerciali devono qualificarsi esibendo tesserino di riconoscimento
CAPO XII : CIRCOLAZIONE MEZZI ALL'INTERNO DELL'AREA SCOLASTICA
Art. 52 : Accesso e sosta
E' consentito l'accesso con la macchina all’interno dei plessi scolastici ai genitori o chi ne fa le veci di alunni portatori di handicap per un
ingresso e una uscita più agevoli e lontani dal flusso degli altri alunni. L'accesso ed il parcheggio delle autovetture negli spazi recintati
di pertinenza della scuola non sono consentiti nelle ore mattutine, mentre sono riservati agli insegnanti ed al personale A.T.A. nelle
ore pomeridiane nei limiti di capienza ed agibilità dell'area. Gli studenti possono parcheggiare moto, motorini e biciclette ma devono
essere sistemati in modo ordinato solo ed esclusivamente nelle aree destinate a raccogliere tali mezzi. I parcheggi di cui sopra sono
incustoditi e pertanto la scuola, non potendo garantire la custodia dei mezzi di cui trattasi, non assume responsabilità di alcun
genere per eventuali danni o furti a carico dei mezzi medesimi. I mezzi devono procedere a passo d'uomo e con prudenza allorché
transitano su aree interne di pertinenza della scuola. In casi di emergenza, per comportamenti non prudenti o quando si ravvisano
difficoltà di funzionamento e di uso degli spazi interessati, il Dirigente Scolastico può adottare i provvedimenti opportuni, anche di
carattere restrittivo. I veicoli degli operatori che devono effettuare interventi di manutenzione nella struttura scolastica ed i veicoli per il
servizio di ristorazione sono autorizzati ad entrare nelle aree procedendo a passo d’uomo e con prudenza.
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CAPO XIII : Personale
Art 53 : Libera professione
L’attività didattica e di servizio deve essere ritenuta l’unica attività lavorativa del personale insegnante e non insegnante. Il
personale della scuola non può esercitare attività commerciali, industriali e professionali né può assumere o mantenere impieghi alle
dipendenze di privati o accettare cariche in società costituite a fine di lucro. Tuttavia, in base a norme ancora vigenti, il Dirigente
scolastico, in deroga al suddetto principio, può autorizzare l’esercizio delle libere professioni che non comportino pregiudizio
nell’assolvimento di tutte le attività inerenti alla funzione docente, siano compatibili con l’orario di insegnamento e di servizio e
strettamente inerenti la disciplina insegnata. Tali concessioni devono essere rinnovate di anno in anno e sono soggette a revoca.
CAPO XIV : Norma Finale
Art. 54
Per quanto non previsto nel presente regolamento, si fa rinvio alla normativa vigente, con specifico riferimento al DPR 24.6.98 n.
249 “Regolamento recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria”, in conformità al quale DPR il
presente regolamento è stato approvato e del quale DPR il presente regolamento costituisce attuazione e al CCNL 2002/2005.
INTEGRAZIONi AL REGOLAMENTO DI ISTITUTO
CONSIGLIO DI ISTITUTO DEL 25/10/2005
DELIBERA N. 25
Disposizioni inerenti ai viaggi d’istruzione.
Che i viaggi di istruzione possano essere organizzati come segue:
 le classi prime possono effettuare viaggi d’istruzione di un solo giorno (per un massimo di 6 giorni) senza pernottamento;
 le classi seconde possono effettuare viaggi d’istruzione fino ad un massimo di tre giorni, con due pernottamenti massimi;
 le classi terze, quarte e quinte possono effettuare viaggi d’istruzione fino a sei giorni con cinque pernottamenti;
 le località e i viaggi d’itruzione verranno scelti dal Consiglio di Classe nel mese di dicembre per la successiva
approvazione didattica da parte del Collegio dei Docenti e quella economica da parte del Consiglio d’Istituto;
 la percentuale minima di partecipazione ai viaggi d’istruzione deve essere non inferiore al 65% (sessantacinque per cento)
degli alunni della classe;
 il costo non deve essere causa discriminante per la partecipazione.
Il Consiglio d’Istituto
A maggioranza (10 favorevoli, 1 contrario)
CONSIGLIO DI ISTITUTO DEL 12/10/2007
CAPO XV : Organo di Garanzia
ORGANO DI GARANZIA (Art. 5 comma 2 del D.P.R. n. 235 del 21 Novembre 2007
L’organo di garanzia ha
Funzione istruttoria e deliberante e decide su richiesta degli studenti o di chiunque vi abbia interesse anche su conflitti che sorgano
all’interno della scuola in merito all’applicazione del regolamento di disciplina.
Composizione – L’Organo di Garanzia è costituito da quattro membri effettivi: il Dirigente Scolastico che lo presiede, un docente
designato dal Consiglio d’Istituto, un rappresentante eletto dagli alunni, un rappresentante eletto dai genitori.
L’Organo eleggerà un segretario e potrà adottare un regolamento interno.
Procedura – ricorsi dovranno essere presentati in forma scritta entro 15gg dall’irrogazione della sanzione.
L’Organo nel rispetto del diritto alla difesa ascolterà il ricorrente ed eventuali testimoni a discarico, e acquisirà ogni
elemento utile ai fini delle proprie valutazioni presso il coordinatore e i rappresentanti di classe, il personale ATA o chiunque possa
essere informato sui fatti.
Le delibere verranno rese note in forma scritta entro 10 gg. Dall’acquisizione del ricorso.
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CONSIGLIO DI ISTITUTO DEL 13/02/2008
Disposizioni in materia di utilizzo del telefoni cellulari da parte degli alunni.
Il Collegio dei docenti, ed il Consiglio di Istituto hanno esaminato attentamente la questione dell’utilizzo dei telefoni cel lulari
e di tutti gli apparecchi elettronici come mp3 ipod e simili a scuola nel corso dell’attività didattica giornaliera e hanno deciso il loro
divieto assoluto di utilizzo con relativa sanzione disciplinare quando l’uso non è consentito.
Hanno ribadito che il loro utilizzo a scuola è causa di turbativa e quindi di interruzione del normale svolgimento delle lezioni
o attività scolastiche per sé, per i compagni ed i docenti, oltre a costruire un potenziale abuso a danno di altri. Per qualsiasi
telefonata urgente ed eccezionale ed in caso di estrema necessità, gli alunni ed i genitori hanno sempre a disposizione i telefoni
della scuola.
I docenti che dovessero accertare l’utilizzo di telefoni cellulari, Mp3, ipod e simili apparecchi a scuola o durante le attività
didattiche che hanno luogo fuori dalla scuola, sono autorizzati ad annotarlo sul registro di classe ed avrà valore di rapporto
disciplinare.
Gli alunni possono tenere i cellulari a scuola purché spenti per tutta la durata dell’attività scolastica e non possono
utilizzarli come calcolatrice. Dopo tre rapporti sull’uso non autorizzato di apparecchi elettronici e cellulari l’alunno sarà sospeso dalle
lezioni con procedura consolidata di delega al dirigente scolastico. Tale documento sarà consegnato alle famiglie all’atto
dell’iscrizione e sottoscritto.
Per tutto quanto sopra si confida, comunque, nel senso di responsabilità di tutti, in special modo in quello proprio, degli
alunni.
CONSIGLIO D’ISTITUTO DEL 07/ 03/ 2008
REGOLAMENTO DISCIPLINARE
IL CONSIGLIO DI ISTITUTO
Visto il D.V.L. n. 297/1994
Visto il D.P.R. n. 249/1998
Visto il D.P.R. n. 275/1999
Visto il D.P.R. n. 235/2007
Preso atto delle linee di indirizzo del Ministro P.I. prot. n. 30 /dip/seg,. Del 15 marzo 2007
Il seguente Regolamento Interno Disciplinare :
EMANA
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
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Art. 1:
In considerazione del fatto che gli studenti sono chiamati a partecipare alla vita della comunità scolastica in modo
responsabile, consapevole e solidale, in base a quanto previsto dall’art. 1 comma 3 e art 2 comma 2 del D.P.R. n. 249 del
24/06/1998, ogni azione che compromette il proficuo rapporto educativo e di collaborazione tra tutte le componenti
scolastiche si configura come mancanza disciplinare.
Inoltre ogni altro o comportamento di tale gravità da configurarsi come reato previsto dal Codice Penale, viene disciplinato
dall’art. 328 comma 3 e segg. del D.L.G. n. 287 del 14/4/1994.
Art. 2: Tutte le sanzioni disciplinari devono avere finalità educative, con lo specifico obiettivo di creare una cultura diffusa
delle responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della Comunità scolastica ( Art. 4, Comma 2, D.P.R.
24/6/1998 n. 249)
Art. 3 Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.
Art.4 : Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al
principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente. Le sanzioni ed i
provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono, di norma, adottati dal Consiglio di Classe.
Art.5: Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.
Art.6: Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertire le sanzioni in attività in favore della Comunità scolastica.
Art.7 Le sanzioni non possono ledere il diritto allo studio del trasgressore, ad eccezione del caso in cui venga violato il
diritto allo studio degli altri.
Art. 8 Nello spirito dell’art. 3, comma 6 dello Statuto delle Studentesse e degli studenti, la condivisione della responsabilità
degli studenti si traduce anche nel sostenere la riparazione di un danno intenzionale rilevato ad una struttura degli edifici
scolastici o ad altre strutture esterne alla scuola, qualora non sia possibile individuare il/i responsabile/i.
Art. 9: Gli alunni che terranno comportamenti irrispettosi verso la comunità scolastica e le persone o che provocheranno
danni ad oggetti o strutture, incorreranno in provvedimenti disciplinari, con valenza educativa, che potranno essere i
seguenti:
a) Richiamo verbale
b) Ammonizione scritta nel registro di classe
c) Riparazione del danno ( rifusione delle spese, ripulitura, sostituzione.)
19
d)
e)
Attività in favore della comunità scolastica da proporre in accordo con la famiglia
Sospensione dalle lezioni con o senza obbligo di frequenza(sospensione secondo la norma, commisurata alla
gravità della trasgressione e alla reiterazione dell’atto.)

Art. 10: Comportamenti occasionali e non gravi anche segnalati dal personale della scuola relativi a scarsa diligenza e
puntualità, disturbo occasionale durante le lezioni, atteggiamenti poco corretti nei confronti dei compagni potranno essere
soggetti a richiamo verbale. Il richiamo verbale potrà costituire un precedente per la comunicazione di una sanzione in
forma di annotazione scritta qualora vi sia scarsa attenzione nei confronti del richiamo e reiterazione del comportamento

Art.11: contro le sanzioni c,d,e entro 15 giorni dalla comunicazione del Dirigente scolastico, è ammesso ricorso all’Organo
di Garanzia, che decide entro 15 giorni dalla presentazione del ricorso.

Art.12: L’Organo di Garanzia interno all’Istituto, previsto dall’Art. 5, comma 2 del D.P.R. 249/1998, è costituito da cinque
membri effettivi : Il Dirigente scolastico che lo presiede, due docenti del Collegio, un genitore e un alunno eletti dalle
rispettive assemblee, e tre membri supplenti (un docente, un genitore, un alunno). L’Organo di garanzia decide anche sui
conflitti che insorgono all’interno dell’Istituto in merito all’ applicazione del regolamento in vigore

Art. 13: il presente regolamento costituisce parte integrante del regolamento interno di Istituto. All’atto dell’iscrizione, i
genitori verranno invitati a prendere visione del regolamento di istituto con la richiesta di un formale impegno a rispettare
regole e contenuto, anche per la parte sanzionatoria.
Il presente regolamento è stato approvato nella seduta del Consiglio di istituto del 07/03/2008.
Decreto Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249
(in GU 29 luglio 1998, n. 175)
Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visto l'articolo 87, comma 5, della Costituzione;
Visto l'articolo 328 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n.297;
Visto l'articolo 21, commi 1, 2, e 13 della legge 15 marzo 1997, n.59;
Vista la legge 27 maggio 1991, n.176, di ratifica della Convenzione sui diritti del fanciullo, fatta a New York il 20
novembre 1989;
Visti gli articoli 104, 105 e 106 del D.P.R. 9 ottobre 1990, n.309;
Visti gli articoli 12, 13, 14, 15 e 16 della legge 5 febbraio 1992, n.104;
Visto l'articolo 36 della legge 6 marzo 1998, n.40;
Visto il D.P.R. 10 ottobre 1996, n.567;
Visto l'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n.400;
Visto il parere espresso dal Consiglio nazionale della pubblica istruzione nella Adunanza del 10 febbraio 1998;
Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla Sezione consultiva per gli atti normativi nella Adunanza del
4 maggio 1998;
Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri adottata nella riunione del 29 maggio 1998;
Sulla proposta del Ministro della pubblica istruzione
ADOTTA IL SEGUENTE REGOLAMENTO
"Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria"
Art. 1 (Vita della comunità scolastica)
1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza
critica.
2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della
persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla
cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di
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svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New
York il 20 novembre 1989 e con i principi generali dell'ordinamento italiano.
3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione
educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso
l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia
individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e
all'inserimento nella vita attiva.
4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco
di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e
culturale.
Art. 2 (Diritti)
1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso
l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e
valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di
sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome.
2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza.
3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola.
4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti scolastici e i docenti, con le
modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di
programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del
materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di
autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.
5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli studenti della scuola secondaria
superiore, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una consultazione.
Analogamente negli stessi casi e con le stesse modalità possono essere consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori.
6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari
integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative
sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.
7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola
promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali.
8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:
a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo-didattico di qualità;
b) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte dagli
studenti e dalle loro associazioni;
c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il
recupero della dispersione scolastica;
d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con
handicap;
e) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica;
f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.
9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a livello di
classe, di corso e di istituto.
10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di associazione all'interno della scuola
secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e associati a svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali
da parte degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità del legame
con gli ex studenti e con le loro associazioni.
Art. 3 (Doveri)
1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio.
2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni
lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi.
3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e
coerente con i principi di cui all'art.1.
4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti.
5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica
in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.
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6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di
qualità della vita della scuola.
Art. 4 (Disciplina)
1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che configurano mancanze disciplinari con
riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni
specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di
seguito indicati.
2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di
rapporti corretti all'interno della comunità scolastica.
3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima
invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del
profitto.
4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente
manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.
5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della
riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la possibilità di
convertirle in attività in favore della comunità scolastica.
6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono sempre adottati da un organo
collegiale.
7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate
infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni.
8. Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da
preparare il rientro nella comunità scolastica.
9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati o vi sia
pericolo per l'incolumità delle persone. In tal caso la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al
permanere della situazione di pericolo. Si applica per quanto possibile il disposto del comma 8.
10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente
sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad
altra scuola.
11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla commissione di esame e
sono applicabili anche ai candidati esterni.
Art. 5 (Impugnazioni)
1.Per l'irrogazione delle sanzioni di cui all'articolo 4, comma7, e per i relativi ricorsi si applicano le disposizioni di cui all'articolo 328,
commi 2 e 4, del decreto legislativo 16 febbraio 1994, n. 297.
2. Contro le sanzioni disciplinari diverse da quelle di cui al comma 1 è ammesso ricorso, da parte degli studenti nella scuola
secondaria superiore e da parte dei genitori nella scuola media, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un
apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa
parte almeno un rappresentante degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media.
3. L'organo di garanzia di cui al comma 2 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di chiunque vi abbia
interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento.
4. Il dirigente dell'Amministrazione scolastica periferica decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola
secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei
regolamenti degli istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia composto per la scuola
secondaria superiore da due studenti designati dalla consulta provinciale, da tre docenti e da un genitore designati dal consiglio
scolastico provinciale, e presideuto da una persona di elevate qualità morali e civili nominata dal dirigente dell'Amministrazione
scolastica periferica. Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori.
Art. 6 (Disposizioni finali)
1. I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle diposizioni vigenti in materia sono adottati o modificati previa
consultazione degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media.
2. Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione scolastica è fornita copia agli studenti all'atto
dell'iscrizione.
3. È abrogato il capo III del R.D. 4 maggio 1925, n. 653.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica
22
D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009
Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in
materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge
30 ottobre 2008, n. 169 (Gazzetta Ufficiale n. 191 del 19-8-2009)
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 33, 87 e 117 della Costituzione;
Visto l’articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni;
Visto il decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, che, agli articoli
1, 2 e 3 ha dettato norme in materia di acquisizione delle conoscenze e della competenze relative a «Cittadinanza e Costituzione»,
di valutazione del comportamento e degli apprendimenti degli alunni;
Visto in particolare l’articolo 3, comma 5, del predetto decreto, che ha previsto l’emanazione di un regolamento per il coordinamento
delle norme vigenti per la valutazione degli studenti, prevedendo eventuali ulteriori modalità applicative delle norme stesse, tenendo
conto anche dei disturbi specifici di apprendimento e della disabilità degli alunni;
Visto il testo unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado, di cui al decreto
legislativo 16 aprile 1994, n. 297, e successive modificazioni;
Vista la legge 10 dicembre 1997, n. 425, recante disposizioni per la riforma degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di
istruzione secondaria di secondo grado, come modificata dalla legge 11 gennaio 2007, n. 1;
Visto il decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59, concernente la definizione delle norme generali relative alla scuola dell’infanzia e
al primo ciclo di istruzione, e successive modificazioni, ed in particolare gli articoli 4, 8 e 11;
Visto il decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 76, relativo alle norme generali sul diritto-dovere all’istruzione e alla formazione;
Visto il decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77 ed, in particolare gli articoli 3, comma 3, e 6, concernenti la certificazione dei crediti
nei percorsi di alternanza scuola-lavoro;
Visto il decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, concernente norme generali e livelli essenziali delle prestazioni sul secondo ciclo
del sistema educativo di istruzione e formazione, ed in particolare gli articoli 1, 13;
Vista la legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, ed in particolare l’articolo 1, comma 622, che detta norme in
materia di obbligo d’istruzione;
Visto il decreto-legge 7 settembre 2007, n. 147, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 ottobre 2007, n. 176, e, in particolare
l’articolo 1, comma 4, concernente il giudizio di ammissione e la prova nazionale per l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di
istruzione;
Visto il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, ed in particolare
l’articolo 64, concernente le disposizioni in materia di organizzazione scolastica;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, come modificato dal decreto del Presidente della
Repubblica 21 novembre 2007, n. 235, concernente lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323, concernente regolamento recante disciplina degli esami di
Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, concernente regolamento recante norme in materia di
autonomia delle istituzioni scolastiche, ed in particolare gli articoli 4, 6, 8 e 10;
23
Visto il decreto del Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139, concernente regolamento recante norme in materia di
adempimento dell’obbligo di istruzione;
Visto il decreto del Ministro della pubblica istruzione in data 3 ottobre 2007, concernente attività finalizzate al recupero dei debiti
formativi, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 279 del 30 novembre 2007;
Visto il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 16 gennaio 2009, n. 5, concernente criteri e modalità
applicative della valutazione del comportamento degli alunni delle scuole secondarie di primo e di secondo grado;
Considerata la raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 18 dicembre 2006 relativa alle competenze chiave per
l’apprendimento permanente (2006/962/CE);
Considerata la raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle
qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF);
Considerata la decisione n. 2241/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 dicembre 2004, relativa ad un quadro
comunitario unico per la trasparenza delle qualifiche e delle competenze (Europass);
Considerato l’articolo 24 della Convenzione universale sui diritti delle persone con disabilità;
Sentito il Consiglio nazionale della pubblica istruzione nella adunanza plenaria del 17 dicembre 2008;
Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 13 marzo 2009;
Udito il parere del Consiglio di Stato espresso dalla sezione consultiva per gli atti normativi nell’adunanza del 6 aprile 2009;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 28 maggio 2009;
Sulla proposta del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze;
EMANA
il seguente regolamento
Articolo 1 - Oggetto del regolamento - finalità e caratteri della valutazione
1. Il presente regolamento provvede al coordinamento delle disposizioni concernenti la valutazione degli alunni, tenendo conto
anche dei disturbi specifici di apprendimento e della disabilità degli alunni, ed enuclea le modalità applicative della disciplina
regolante la materia secondo quanto previsto dall’articolo 3, comma 5, del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con
modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, di seguito indicato: «decreto-legge».
2. La valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale
che collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e
tempestiva, secondo quanto previsto dall’articolo 2, comma 4, terzo periodo, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno
1998, n. 249, e successive modificazioni.
3. La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni.
La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun
alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo,
anche in coerenza con l’obiettivo dell’apprendimento permanente di cui alla «Strategia di Lisbona nel settore dell’istruzione e della
formazione» adottata dal Consiglio europeo con raccomandazione del 23 e 24 marzo 2000.
4. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di
apprendimento previsti dal piano dell’offerta formativa, definito dalle istituzioni scolastiche ai sensi degli articoli 3 e 8 del decreto del
Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275.
5. Il collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto
del principio della libertà di insegnamento. Detti criteri e modalità fanno parte integrante del piano dell’offerta formativa.
24
6. Al termine dell’anno conclusivo della scuola primaria, della scuola secondaria di primo grado, dell’adempimento dell’obbligo di
istruzione ai sensi dell’articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, nonché al termine
del secondo ciclo dell’istruzione, la scuola certifica i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno, al fine di sostenere i
processi di apprendimento, di favorire l’orientamento per la prosecuzione degli studi, di consentire gli eventuali passaggi tra i diversi
percorsi e sistemi formativi e l’inserimento nel mondo del lavoro.
7. Le istituzioni scolastiche assicurano alle famiglie una informazione tempestiva circa il processo di apprendimento e la valutazione
degli alunni effettuata nei diversi momenti del percorso scolastico avvalendosi, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di
riservatezza, anche degli strumenti offerti dalle moderne tecnologie.
8. La valutazione nel primo ciclo dell’istruzione è effettuata secondo quanto previsto dagli articoli 8 e 11 del decreto legislativo 19
febbraio 2004, n. 59, e successive modificazioni, dagli articoli 2 e 3 del decreto-legge, nonché dalle disposizioni del presente
regolamento.
9. I minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all’obbligo d’istruzione ai sensi dell’articolo
45 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini
italiani.
Articolo 2 –Omissis
Articolo 3 – Omissis
Articolo 4 - Valutazione degli alunni nella scuola secondaria di secondo grado
1. La valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti è effettuata dal consiglio di classe, formato ai sensi dell’articolo 5 del testo
unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, e successive modificazioni, e presieduto dal dirigente scolastico o da suo
delegato, con deliberazione assunta, ove necessario, a maggioranza. I docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla
valutazione di tutti gli alunni, avendo come oggetto del proprio giudizio, relativamente agli alunni disabili, i criteri a norma dell’articolo
314, comma 2, del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297. Qualora un alunno con disabilità sia affidato a più
docenti del sostegno, essi si esprimono con un unico voto. Il personale docente esterno e gli esperti di cui si avvale la scuola, che
svolgono attività o insegnamenti per l’ampliamento e il potenziamento dell’offerta formativa, ivi compresi i docenti incaricati delle
attività alternative all’insegnamento della religione cattolica, forniscono preventivamente ai docenti della classe elementi conoscitivi
sull’interesse manifestato e il profitto raggiunto da ciascun alunno.
2. La valutazione periodica e finale del comportamento degli alunni è espressa in decimi ai sensi dell’articolo 2 del decreto-legge. Il
voto numerico è riportato anche in lettere nel documento di valutazione. La valutazione del comportamento concorre alla
determinazione dei crediti scolastici e dei punteggi utili per beneficiare delle provvidenze in materia di diritto allo studio.
3. La valutazione dell’insegnamento della religione cattolica resta disciplinata dall’articolo 309 del decreto legislativo 16 aprile 1994,
n. 297, ed è comunque espressa senza attribuzione di voto numerico, fatte salve eventuali modifiche all’intesa di cui al punto 5 del
Protocollo addizionale alla legge 25 marzo 1985, n. 121.
4. I periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro fanno parte integrante dei percorsi formativi personalizzati ai sensi
dell’articolo 4, comma 2, del decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77. La valutazione, la certificazione e il riconoscimento dei crediti
relativamente ai percorsi di alternanza scuola-lavoro, ai sensi del predetto decreto legislativo, avvengono secondo le disposizioni di
cui all’articolo 6 del medesimo decreto legislativo.
5. Sono ammessi alla classe successiva gli alunni che in sede di scrutinio finale conseguono un voto di comportamento non inferiore
a sei decimi e, ai sensi dell’articolo 193, comma 1, secondo periodo, del testo unico di cui al decreto legislativo n. 297 del 1994, una
votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo
l’ordinamento vigente. La valutazione finale degli apprendimenti e del comportamento dell’alunno è riferita a ciascun anno scolastico.
6. Nello scrutinio finale il consiglio di classe sospende il giudizio degli alunni che non hanno conseguito la sufficienza in una o più
discipline, senza riportare immediatamente un giudizio di non promozione. A conclusione dello scrutinio, l’esito relativo a tutte le
discipline è comunicato alle famiglie. A conclusione degli interventi didattici programmati per il recupero delle carenze rilevate, il
consiglio di classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, previo accertamento del recupero delle carenze formative da
effettuarsi entro la fine del medesimo anno scolastico e comunque non oltre la data di inizio delle lezioni dell’anno scolastico
successivo, procede alla verifica dei risultati conseguiti dall’alunno e alla formulazione del giudizio finale che, in caso di esito
positivo, comporta l’ammissione alla frequenza della classe successiva e l’attribuzione del credito scolastico.
25
Articolo 5 - Assolvimento dell’obbligo di istruzione
1.
L’obbligo di istruzione è assolto secondo quanto previsto dal regolamento adottato con decreto del Ministro della
pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139, nel quadro del diritto-dovere all’istruzione e alla formazione di cui al
decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 76, e al decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226.
Articolo 6 - Ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo dell’istruzione
1. Gli alunni che, nello scrutinio finale, conseguono una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di
discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei
decimi sono ammessi all’esame di Stato.
2. Sono ammessi, a domanda, direttamente agli esami di Stato conclusivi del ciclo gli alunni che hanno riportato, nello scrutinio
finale della penultima classe, non meno di otto decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline e non meno di otto decimi nel
comportamento, che hanno seguito un regolare corso di studi di istruzione secondaria di secondo grado e che hanno riportato una
votazione non inferiore a sette decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline e non inferiore a otto decimi nel comportamento
negli scrutini finali dei due anni antecedenti il penultimo, senza essere incorsi in ripetenze nei due anni predetti. Le votazioni
suddette non si riferiscono all’insegnamento della religione cattolica.
3. In sede di scrutinio finale il consiglio di classe, cui partecipano tutti i docenti della classe, compresi gli insegnanti di educazione
fisica, gli insegnanti tecnico-pratici nelle modalità previste dall’articolo 5, commi 1-bis e 4, del testo unico di cui al decreto legislativo
16 aprile 1994, n. 297, e successive modificazioni, i docenti di sostegno, nonché gli insegnanti di religione cattolica limitatamente agli
alunni che si avvalgono di quest’ultimo insegnamento, attribuisce il punteggio per il credito scolastico di cui all’articolo 11 del decreto
del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323, e successive modificazioni.
4. Gli esiti finali degli esami sono resi pubblici mediante affissione all’albo della scuola, ai sensi dell’articolo 96, comma 2, del decreto
legislativo 30 giugno 2003, n. 196.
Articolo 7 - Valutazione del comportamento
1. La valutazione del comportamento degli alunni nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado, di cui all’articolo 2 del
decreto-legge, si propone di favorire l’acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si
realizza nell’adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell’esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle
regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare. Dette regole si ispirano ai principi di cui al
decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni.
2. La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio o finale è decisa dal consiglio di
classe nei confronti dell’alunno cui sia stata precedentemente irrogata una sanzione disciplinare ai sensi dell’articolo ma 1, del
decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni, e al quale si possa attribuire la
responsabilità nei contesti di cui al comma 1 dell’articolo 2 del decreto-legge, dei comportamenti:
a.
b.
previsti dai commi 9 e 9-bis dell’articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e
successive modificazioni;
che violino i doveri di cui ai commi 1, 2 e 5 dell’articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n.
249, e successive modificazioni.
3. La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi deve essere motivata con riferimento ai casi individuati nel
comma 2 e deve essere verbalizzata in sede di scrutinio intermedio e finale.
4. Ciascuna istituzione scolastica può autonomamente determinare, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili a legislazione
vigente, anche in sede di elaborazione del piano dell’offerta formativa, iniziative finalizzate alla promozione e alla valorizzazione dei
comportamenti positivi, alla prevenzione di atteggiamenti negativi, al coinvolgimento attivo dei genitori e degli alunni, tenendo conto
di quanto previsto dal regolamento di istituto, dal patto educativo di corresponsabilità di cui all’articolo 5-bis del decreto del
Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, numero 249, e successive modificazioni, e dalle specifiche esigenze della comunità
scolastica e del territorio. In nessun modo le sanzioni sulla condotta possono essere applicate agli alunni che manifestino la propria
opinione come previsto dall’articolo 21 della Costituzione della Repubblica italiana.
26
Articolo 8 - Certificazione delle competenze
1. Nel primo ciclo dell’istruzione, le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e certificate al termine della scuola primaria e,
relativamente al termine della scuola secondaria di primo grado, accompagnate anche da valutazione in decimi, ai sensi dell’articolo
3, commi 1 e 2, del decreto-legge.
2. Per quanto riguarda il secondo ciclo di istruzione vengono utilizzate come parametro di riferimento, ai fini del rilascio della
certificazione di cui all’articolo 4 del decreto del Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139, le conoscenze, le abilità e
le competenze di cui all’allegato del medesimo decreto.
3. La certificazione finale ed intermedia, già individuata dall’accordo del 28 ottobre 2004 sancito in sede di Conferenza unificata di
cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, per il riconoscimento dei crediti formativi e delle competenze in esito
ai percorsi di istruzione e formazione professionale, è definita dall’articolo 20 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226.
4. La certificazione relativa agli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado è disciplinata
dall’articolo 6 della legge 10 dicembre 1997, n. 425, e successive modificazioni.
5. Le certificazioni delle competenze concernenti i diversi gradi e ordini dell’istruzione sono determinate anche sulla base delle
indicazioni espresse dall’Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione (INVALSI) e delle principali rilevazioni
internazionali.
6. Con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e ricerca, ai sensi dell’articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente
della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, sono adottati i modelli per le certificazioni relative alle competenze acquisite dagli alunni dei
diversi gradi e ordini dell’istruzione e si provvede ad armonizzare i modelli stessi alle disposizioni di cui agli articoli 2 e 3 del decretolegge ed a quelle del presente regolamento.
Articolo 9 - Valutazione degli alunni con disabilità
1. La valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle forme e con le modalità previste dalle disposizioni in vigore è riferita al
comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato previsto dall’articolo 314, comma
4, del testo unico di cui al decreto legislativo n. 297 del 1994, ed è espressa con voto in decimi secondo le modalità e condizioni
indicate nei precedenti articoli.
2. Per l’esame conclusivo del primo ciclo sono predisposte, utilizzando le risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, prove
di esame differenziate, comprensive della prova a carattere nazionale di cui all’articolo 11, comma 4-ter, del decreto legislativo n. 59
del 2004 e successive modificazioni, corrispondenti agli insegnamenti impartiti, idonee a valutare il progresso dell’alunno in rapporto
alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove sono adattate, ove necessario in relazione al piano educativo
individualizzato, a cura dei docenti componenti la commissione. Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai
fini del superamento dell’esame e del conseguimento del diploma di licenza.
3. Le prove dell’esame conclusivo del primo ciclo sono sostenute anche con l’uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonché
di ogni altra forma di ausilio tecnico loro necessario, previsti dall’articolo 315, comma 1, lettera b), del testo unico di cui al decreto
legislativo n. 297 del 1994. Sui diplomi di licenza è riportato il voto finale in decimi, senza menzione delle modalità di svolgimento e
di differenziazione delle prove.
4. Agli alunni con disabilità che non conseguono la licenza è rilasciato un attestato di credito formativo. Tale attestato è titolo per
l’iscrizione e per la frequenza delle classi successive, ai soli fini del riconoscimento di crediti formativi validi anche per l’accesso ai
percorsi integrati di istruzione e formazione.
5. Gli alunni con disabilità sostengono le prove dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo dell’istruzione secondo le modalità
previste dall’articolo 318 del testo unico di cui al decreto legislativo n. 297 del 1994.
6. All’alunno con disabilità che ha svolto un percorso didattico differenziato e non ha conseguito il diploma attestante il superamento
dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo, è rilasciato un attestato recante gli elementi informativi relativi all’indirizzo e alla
durata del corso di studi seguito, alle materie di insegnamento comprese nel piano di studi, con l’indicazione della durata oraria
complessiva destinata a ciascuna, alle competenze, conoscenze e capacità anche professionali, acquisite e dei crediti formativi
documentati in sede di esame.
27
Articolo 10 - Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (DSA)
1. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli
apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni
soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove di esame, sono adottati, nell’ambito delle
risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più
idonei.
2. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione
delle prove.
Articolo 11 - Valutazione degli alunni in ospedale
1. Per gli alunni che frequentano per periodi temporalmente rilevanti corsi di istruzione funzionanti in ospedali o in luoghi di cura, i
docenti che impartiscono i relativi insegnamenti trasmettono alla scuola di appartenenza elementi di conoscenza in ordine al
percorso formativo individualizzato attuato dai predetti alunni, ai fini della valutazione periodica e finale.
2. Nel caso in cui la frequenza dei corsi di cui al comma 1 abbia una durata prevalente rispetto a quella nella classe di appartenenza,
i docenti che hanno impartito gli insegnamenti nei corsi stessi effettuano lo scrutinio previa intesa con la scuola di riferimento, la
quale fornisce gli elementi di valutazione eventualmente elaborati dai docenti della classe; analogamente si procede quando
l’alunno, ricoverato nel periodo di svolgimento degli esami conclusivi, deve sostenere in ospedale tutte le prove o alcune di esse.
Articolo 12 – Omissis
Articolo 13 - Omissis
.
Articolo 14 - Norme transitorie, finali e abrogazioni
1. Per l’anno scolastico 2008/2009 sono confermate, per l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo, le materie e le prove previste
dalle disposizioni ministeriali vigenti.
2. Per l’anno scolastico 2008/2009 lo scrutinio finale per l’ammissione all’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo è effettuato
secondo le modalità indicate nell’ordinanza ministeriale n. 40 dell’8 aprile 2009.
3. Per gli alunni di cui all’articolo 6, comma 2, le disposizioni relative al concorso della valutazione del comportamento alla
valutazione complessiva si applicano, a regime, dall’anno scolastico 2010/2011. Per l’anno scolastico 2008/2009 il voto di
comportamento viene valutato con riferimento esclusivo al penultimo anno di corso; per l’anno scolastico 2009/2010 tale voto viene
considerato anche con riferimento alla classe precedente il penultimo anno di corso.
4. I riferimenti alla valutazione del comportamento contenuti nel decreto del Ministro della pubblica istruzione 22 maggio 2007, n. 42,
sono abrogati.
5. È abrogato l’articolo 304 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, relativo alla valutazione dell’educazione
fisica. Il voto di educazione fisica concorre, al pari delle altre discipline, alla valutazione complessiva dell’alunno.
6. E’ abrogato il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 16 gennaio 2009, n. 5.
7. A decorrere dall’anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini della validità
dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è
richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi
eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è
prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del
consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di
frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe
successiva o all’esame finale di ciclo.
28
8. Modifiche e integrazioni al presente regolamento possono essere adottate in relazione alla ridefinizione degli assetti
ordinamentali, organizzativi e didattici del sistema di istruzione derivanti dalla completa attuazione dell’articolo 64 del decreto-legge
25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.
Articolo 15 - Omissis
Articolo 16 - Entrata in vigore
1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. È
fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Dato a Roma, addì 22 giugno 2009
NAPOLITANO
Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri
Gelmini, Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca
Tremonti, Ministro dell’economia e delle finanze
Visto, il Guardasigilli: Alfano
Registrato alla Corte dei conti il 4 agosto 2009 Ufficio di controllo preventivo sui Ministeri dei servizi alla persona e dei beni culturali,
registro n. 5, foglio n. 278
COSTITUZIONE GRUPPI DI LAVORO RIFORMA ISTITUTI PROFESSIONALI
Visto quanto deliberato al Collegio Docenti del 10 Settembre 2009 in merito alla costituzione di gruppi di lavoro per analizzare e
studiare l’ipotesi di Riforma Istituti Professionali;
viste le disponibilità dei Docenti a far parte di questi gruppi;
viste le esigenze per intercalare i contenuti di tale Riforma nel Nostro Istituto a partire dal prossimo anno scolastico 2010 / 2011;
il Dirigente Scolastico, prof. Moreno Massaini, nomina i componenti dei gruppi di lavoro come sotto specificato:
A.
GRUPPO “ ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI DI ISTRUZIONE GENERALE “ ( ex Area Comune “
-
B.
GRUPPO “ ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI DI INDIRIZZO “ IPSIA ( ex Area di indirizzo )
-
C.
Lingua e Letteratura Italiana + Storia, Cittadinanza e Costituzione ( A050 ) proff: Benci Catilia, Croci Valeria, Maggini
Fabrizio, Andreini Claudia.
Matematica ( A047 ) prof.ssa: Tremori Santina.
Lingua Inglese / Francese ( A346 / A246 ) proff: Bianchi Carlo, Tosi Anna Maria, Pancini Anna Maria.
Discipline Meccaniche ( A020 ) proff: Bildiroglou Simeon, Gargiulo Sonia.
Elettrotecnica ( A034 ) proff: Pagliai Francesco, Cappello Salvatore, Scala Martina.
Fisica ( A038 ) prof: Battista Gian Paolo.
Storia dell’Arte ( A010 ) prof: Musacchio Antonio.
Laboratorio di Elettrotecnica ( C270 ) proff: Bonet Maurizio, Sensi Simone.
Laboratorio ( C033 ) proff: Sisti guido, Peruzzi Aurora.
GRUPPO “ ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI DI INDIRIZZO “ IPSSCT ( ex Area di indirizzo )
29
-
Discipline Economico Aziendali ( A017 ) prof.ssa: Pitroso Angela.
Trattamento Testi ( A076 ) prof.ssa: Duranti Giuseppina.
Delibera del Consiglio d’Istituto del 4Dicembre 2011
Previa proposta della Commissione per la modifica parziale del Regolamento d’Istituto, riunitasi in data 29 – 11 – 2011,
costituita dal Dirigente Scolastico prof. Moreno Massaini, dai docenti prof.ssa Claudia Andreini e prof. Giuseppe Catani, dagli
alunni Nicholas Patrussi e Daveri Marco, dal genitore sig.ra Maria Menci Rapini e dall’Ass. Tec. Fabrizio Politini, il Consi glio
d’Istituto del 04/12/2011 dopo ampia e approfondita discussione approva all’unanimità che lo studente rappresentante di
classe, o in seno al Comitato studentesco come Presidente, sia destituito se è stato oggetto di provvedimento di
sospensione di almeno un giorno. Il rappresentante degli studenti in seno al Consiglio di classe, sarà sostituito dal primo
non eletto e, nel caso non vi siano studenti con almeno 1 preferenza, si darà mandato alla classe di scegliere un altro sosti tuto,
che parteciperà ai Consigli di classe come rappresentante degli studenti. Tale regola sarà applicata dal secondo periodo
didattico 2011/2012 e, cioè, dal 09 – 01 – 2012.
Gazzetta Ufficiale del 12/09/2013, Serie generale – n. 214
ART.4
(Tutela della salute nelle scuole)
1. All’articolo 51 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, dopo il comma 1 è inserito il seguente: “ 1-bis. Il divieto di fumo, di cui al comma
1 è esteso anche alle aree all’aperto di pertinenza delle istituzioni scolastiche statali e paritarie”.
2. E’ vietato l’utilizzo delle sigarette elettroniche nei locali chiusi delle istituzioni scolastiche e paritarie, comprese le sezioni di scuole
operanti presso le comunità di recupero e gli istituti penali per minorenni, nonché presso i centri per l’impiego e i centri di formazione
professionale.
3. Chiunque violi il divieto di utilizzo delle sigarette elettroniche di cui al comma 2 è soggetto alle sanzioni amministrative pecuniarie
di cui all’ articolo 7 della legge 11 novembre 1975, n. 584, e successive modificazioni.
4. I proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie previste al comma 3 del presente articolo, inflitte da organi statali, sono versati
all’entrata del bilancio dello Stato, per essere successivamente rassegnati, con decreto del Ministro dell’ economia e delle finanze,
allo stato di previsione del Ministero della salute, per il potenziamento dell’attività di monitoraggio sugli effetti derivanti dall’uso di
sigarette elettroniche, nonché per la realizzazione di attività informative finalizzate alla prevenzione del rischio di induzione al
tabagismo.
Circolare del Ministro dell’Interno del 15 Settembre 2014
Oggetto: Attività di prevenzione e contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti e dei fenomeni di bullismo negli Istituti Scolastici.
……..Lo spaccio di sostanze stupefacenti costituisce una delle primarie fonti di arricchimento della criminalità organizzata e la loro
assunzione è causa di seri danni alla salute, resi oggi ancora più gravi dall’uso di droghe sintetiche di ultima generazione.
Per altro verso, le conseguenze del fenomeno del bullismo sono produttive di gravi forme di disagio minorile che, ove non colte per
tempo, possono sfociare in comportamenti devianti, talvolta con effetti drammatici.
Sulla base delle suesposte considerazioni…..appare fondamentale valorizzare il contributo dei cittadini, nonché di tutte le realtà
interessate a favorire la prevenzione e la repressione dei fenomeni in argomento.
In quest’ottica, per avvicinare il cittadino alle Istituzioni, rafforzare la percezione della sicurezza e stimolare, specie tra i giovani, le
segnalazioni degli episodi in questione, verrà attivato – analogamente a quanto operativo nella provincia di Roma – un servizio
telefonico al quale i cittadini potranno rivolgersi inviando un sms per segnalare episodi di spaccio e di bullismo, ferma restando la
funzione dei numeri di emergenza.
Per tale servizio, in ogni provincia sarà disponibile un numero telefonico la cui utenza sarà attestata presso le centrali operative delle
Questure che tempestivamente disporranno il conseguente intervento o cureranno lo smistamento delle segnalazioni ricevute,
secondo modalità e criteri di alternanza tra le Forze di Polizia, concordati in sede di Comitati Provinciali per l’Ordine e la Sicurezza
Pubblica……..
Circolare della Prefettura – Ufficio territoriale del Governo di Arezzo del 10 Novembre 2014
Oggetto: Attività di prevenzione e contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti e dei fenomeni di bullismo.
Istituzione nuovo servizio sms.
……..Il numero prescelto per tale servizio è il 43002.
30
PATTO EDUCATIVO
di
CORRESPONSABILITA’
DIRITTI E DOVERI TRA SCUOLA, ALUNNI E GENITORI
Approvato dal Consiglio di Istituto in data 12 giugno 2008
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
COSTITUTISCE
o
La dichiarazione, esplicita e
o
partecipata, dell’operato della scuola. o
o
o
o
o
o
o
o
COINVOLGE
Dirigente Scolastico
Docenti
Personale A.T.A.
Alunni
Genitori
Consigli di Classe
Collegio Docenti
Consiglio di Istituto
Enti esterni preposti o interessati al
servizio scolastico
IMPEGNA
o
o
o
Scuola
Alunni
Genitori
31
LA SCUOLA
o
TERMINI DEL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
SI IMPEGNA NEI CONFRONTI DELL’ALUNNO A:
Al fine di garantire itinerari di
apprendimento che siano di
effettiva soddisfazione di diritto
allo studio
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
garantire un ambiente scolastico pulito, accogliente, sicuro;
esplicitare le norme che regolano la vita scolastica;
garantire il diritto allo studio in tutte le sue espressioni;
garantire il diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartiene;
creare un clima favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo didattico di qualità;
favorire l’accettazione dell’“altro” e la solidarietà;
incoraggiare, gratificando, il processo di formazione di ciascuno;
dialogare con gli alunni in modo pacato e teso al convincimento e al superamento di difficoltà
personali e di apprendimento;
prevenire e/o reprimere atti di bullismo, soprattutto se diretti verso alunni diversamente abili o
indifesi;
promuovere le motivazioni all’apprendere;
favorire momenti di ascolto e di dialogo;
rispettare i tempi e i ritmi dell’apprendimento;
prevenire e/o ridurre al massimo la dispersione scolastica;
favorire l’acquisizione ed il potenziamento di abilità cognitive e culturali che consentono la
rielaborazione dell’esperienza personale;
esplicitare gli obiettivi didattici ed educativi del suo curricolo;
esplicitare le strategie didattiche, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione;
assicurare una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che conduca l’alunno a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a
migliorare il proprio rendimento;
concordare, nell’ambito Consiglio di classe, i tempi di svolgimento delle verifiche scritte e delle
interrogazioni;
far acquisire una graduale consapevolezza nelle proprie capacità per affrontare, con
autonomia e sicurezza, i nuovi apprendimenti;
32
GLI ALUNNI
o
SI IMPEGNANO NEI CONFRONTI DELLA SCUOLA A:
Al fine di essere protagonisti o
della loro crescita culturale e o
o
umana
o
o
o
o
o
o
o
o
o
I GENITORI
o
Per
una
collaborazione
famiglia
arrivare a scuola puntuali e portare tutto l’occorrente per le lezioni;
frequentare con assiduità e impegnarsi nello studio in modo costante e metodico;
collaborare con gli insegnanti per mantenere in classe un clima favorevole al dialogo e
all’apprendimento;
avere un comportamento improntato al rispetto delle persone e dei beni comuni come norma
fondamentale di educazione e di civiltà;
avere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, del personale A.T.A e dei loro compagni
lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi;
non portare in classe denaro o oggetti personali di valore, consapevoli che la scuola non è
responsabile del loro smarrimento o deterioramento;
non fumare nei locali della scuola e rispettare le elementari norme igieniche nell’uso dei bagni;
rispettare i beni collettivi mantenendo l’ordine e la pulizia dei locali che lo ospitano, consapevoli
che sono tenuti a risarcire danni volontariamente arrecati ai locali della scuola o al materiale
didattico;
rispettare le norme di sicurezza, adottando un comportamento corretto e adeguato alle diverse
situazioni;
nell’arco dell’orario delle lezioni, avere il telefono cellulare e qualsiasi strumento elettronico spenti
e tenuti in cartella;
far controfirmare dai genitori (o dagli esercenti la patria potestà), le comunicazioni del Dirigente
Scolastico e dei docenti;
rispettare, scrupolosamente, durante le visite guidate, i viaggi di istruzione e i soggiorni studio le
direttive dei docenti;
SI IMPEGNANO AD ASSICURARE:
proficua o
scuolao
o
o
o
o
o
o
la partecipazione agli incontri periodici scuola-famiglia al fine di instaurare un dialogo
costruttivo con i docenti;
il rispetto delle scelte educative e didattiche condivise;
il controllo quotidiano delle assenze, degli ingressi posticipati e delle uscite anticipate;
il controllo dell’impegno a domicilio e del profitto scolastico;
la presa visione delle comunicazioni del Dirigente Scolastico e dei docenti;
il risarcimento dei danni arrecati ai locali della scuola e al materiale didattico per atti di
vandalismo;
la segnalazione alla scuola di eventuali problemi di salute al fine di favorire, all’occorrenza,
interventi tempestivi, efficienti ed efficaci;
la puntualità negli adempimenti burocratici richiesti dall’Ufficio didattico della scuola.
33
ORGANIGRAMMA
34
L’organigramma prevede la dirigenza, la segreteria, i coordinatori di classe, i coordinatori del sostegno, i coordinatori della
3^ area, i responsabili dell’orario, le funzioni responsabili dei progetti, i responsabili di laboratorio e gli organi collegiali.
1. Dirigenza
La dirigenza è costituita dal Dirigente scolastico, che si avvale di un vicario e di quattro collaboratori per la gestione ed
organizzazione della comunità scolastica.
01. Dirigente scolastico
02. Primo Collaboratore ( Sede Centrale )
03. Secondo Collaboratore
04. Fiduciario Sede Orafi
05. Fiduciario Corso serale
06 Fiduciario Ist. Vasari
07 Responsabile Ist. Vasari Sost. Prof. Schiti
08 Responsabile Serv. Prevenz. Dlgs 81/2008
Santi prof. Roberto
Matteini prof. Giuseppe
Savarino prof. Francesco
Neri prof. Alessandro
Pagliai prof. Francesco
Schiti prof. Daniele
Degl’Innocenti prof. Fabio
Pagliai prof. Francesco
2. Segreteria
La segreteria è costituita dal Dirigente dei Servizi di Gestione ed Amministrazione:
 sig.ra Amelia Sparavigna
e da 6 Assistenti Amministrativi :
 Sede Centrale, Sez. Orafi e Sede Vasari

segreteria didattica
sig.ra Danila Belei
sig. Luca Metozzi

segreteria amministrativa
sig.ra Valeria Giusti

segreteria del personale
sig.ra Daniela Santicioli
sig.ra Elisa Agnoletti

protocollo
sig.ra Silvia Jacoponi
3. Collaboratori scolastici
Sede Centrale
Cardone Nicola
Badiali Cristina
Imparato Giovanni
Mazzeschi Maria
Ricci Bruna
Vanni Gabriele
35
Sez. Orafi
Arcuri Achille
Sorrentino Francesco
Sede Vasari
Console Fernanda
Fontana Gianluca
Iulano Cristina
Leo Sabatino
Rebello Romulo
Terziani Anna Maria
4. Assistenti tecnici
Sede Centrale
Amorini Patrizio
Corazzesi Riccardo
Macchiavelli Massimo
Pasqui Gabriele
Politini Fabrizio
Sede Vasari
Metozzi Daniele
5. Coordinatori e Segretari di Classe
Classe
1AE
1AM
1OA
1MECC.VEI
2EA
2MA
2OA
3AE
3MA
3OA
4AE
4MA
4MB
5EA
5MA
3ES
4ES
5ES
1ASC
1BSS
1COD
1TTL
1EST
2ASC/DOD
2BSS
2COD
3ASC/BSS
3BSS
3COD
Coordinatore
De Giudici Alessandro
Marcucci Emma
Sisti Guido
Battista Gianpaolo
Bonet Maurizio
Bruno Carmela
Scala Martina
Matteini Giuseppe
Gargiulo Sonia
Scala Martina
Andreini Claudia
Tremori Santina
Bildiroglou Simeon
Rizzo Paola
Barbagli Daniela
Magi Emiliano
Caloni Mauro
Pagliai Francesco
Fabozzi Carla
Savarino Francesco
Chiesi Giacomo
Neri Alessandro
Mercati Benedetta
Schiti Daniele
Tosi Anna Maria
Cardinali Gianna
Taddei Roberta
Rossi Simona
Petreni Stefano
Segretario
De Giudici Alessandro
Marcucci Emma
Sisti Guido
Battista Gianpaolo
Bonet Maurizio
Bruno Carmela
Scala Martina
Matteini Giuseppe
Gargiulo Sonia
Scala Martina
Andreini Claudia
Tremori Santina
Bildiroglou Simeon
Rizzo Paola
Barbagli Daniela
Magi Emiliano
Caloni Mauro
Pagliai Francesco
Fabozzi Carla
Savarino Francesco
Chiesi Giacomo
Neri Alessandro
Benci Catilia
Schiti Daniele
Tosi Anna Maria
Cardinali Gianna
Taddei Roberta
Rossi Simona
Petreni Stefano
36
3DOD
4ASC
4BSS
5ASC
5BSS
Chiesi Giacomo
Ficili Guglielma
Memmola Franco
Degl’Innocenti Fabio
Tosi Anna Maria
Chiesi Giacomo
Ficili Guglielma
Memmola Franco
Degl’Innocenti Fabio
Tosi Anna Maria
I Coordinatori di Classe hanno il compito di :
1. presiedere i Consigli di classe in assenza del Dirigente Scolastico;
2. tenere sotto controllo le giustificazioni e le ammonizioni;
3. comunicare alle famiglie eventuali ritardi, assenze numerose e collettive;
4. favorire il rapporto scuola-famiglia.
I Segretari di Classe hanno il compito di :
verbalizzare i Consigli di classe
6.Coordinatori di Dipartimento
Dipartimento Letterario
Dipartimento Linguistico
Dipartimento Scientifico
Dipartimento Tecnico
Andreini prof.ssa Claudia
Bruno prof.ssa Carmela
Tremori prof.ssa Santina
Severi prof. Daniele
( Indirizzo Elettrico )
Pittoni prof.Valter
( Indirizzo Meccanico )
I Coordinatori di Dipartimento hanno il compito di:
1. presiedere le riunioni di Dipartimento
2. verbalizzare le riunioni
3. collaborare con la Dirigenza per la gestione ordinaria
7.Coordinatori del Sostegno
a.
b.
Savarino prof. Francesco : Sede Centrale e Orafi
Bosco prof.ssa Paola
: Sede Vasari
I Coordinatori del sostegno hanno il compito di :
1. compilare l’orario;
2. convocare, presiedere e verbalizzare le riunioni degli insegnanti;
3. collaborare con la Dirigenza per l’attribuzione delle ore delle 4 aree;
4. cooperare con la Dirigenza per la gestione ordinaria.
8. Coordinatori di organizzazione stage “Apprendimento in contesto lavorativo” classi IV - V







Mozzorecchi prof. Alberto
Bildiroglou prof. Simeon
Tiezzi prof.ssa Paola e Ciacci prof.ssa Lucia
Borriello prof.ssa Antonella e Spagnolo prof.ssa Francesca
Ronconi prof.ssa Chiara e Bennati prof.ssa Silvia
Tiezzi prof. Paola e Ciacci prof.ssa Lucia
Petreni prof. Stefano
( indirizzo Elettrico – classi IVEA, VEA )
( indirizzo Meccanico – classi IVMA, IVMB, VMA, )
( indirizzo Servizi Commerciali – classe IVASC, VAS
(indirizzo Servizi Socio-Sanitari – classi IVBSS e VBSS)
( alunni diversamente abili–Sede Centrale–Sede Orafi)
( alunni diversamente abili Sede Vasari
( Indirizzo Servizi Socio-Sanitari Odontotecnico – classe
3ODO)
Nelle classi quarte il periodo di stage previsto è di 2 settimane ( 80h )
Nelle classi quinte il periodo di stage previsto è di 1 settimana ( 40h )
Le classi quarte e quinte dovranno svolgere un Corso sulla sicurezza, in orario pomeridiano, per la durata di
12h. Il Corso potrà essere svolto tutto nel quarto anno, oppure per metà nel quarto anno (6h) e per l’altra metà nel quinto
anno (6h).
37
8a. Coordinatori di organizzazione stage “Apprendimento in contesto lavorativo” all’interno del progetto IeFP









Bonet prof. Maurizio e Severi prof. Daniele
Vitello prof. Gabriele
Nocentini Matassini prof. Daniele
Caldini prof. Enrico
Sisti prof. Guido
Leonardi prof.ssa Serena
Ciacci prof.ssa Lucia e Tiezzi prof.ssa Paola
Ronconi prof.ssa Chiara e Bennati prof.ssa Silvia
Bosco prof.ssa Paola
( indirizzo Elettrico – classi IEA, IIEA, IIIEA
( Classe 1Mecc / Vei )
( Indirizzo Meccanico – classe 1MA )
( indirizzo Meccanico – classi IIMA, IIIMA)
( Indirizzo Orafo – classi 1OA, 2OA, 3OA )
( classe 1Este )
( indirizzo Servizi Commerciali – classi IASC, IIASC, IIIASC
( alunni diversamente abili – Sede Centrale e Sede Orafi )
( alunni diversamente abili – Sede Vasari )
I Coordinatori di alternanza scuola - lavoro hanno il compito di :
1.
2.
3.
4.
coordinare le attività dell’alternanza scuola lavoro
tenere i contatti con le aziende a nome dell’Istituto
seguire le attività degli studenti durante gli stages
preparare la documentazione relativa all’esperienza degli alunni
9. Responsabile Orario
* Dirigente Scolastico prof. Santi Roberto (Sede centrale, Sezione Orafi e Istituto Vasari)
10. Funzioni responsabili di progetto
Coordinatore dei progetti P.O.F. : Andreini prof.ssa Claudia
Area 1. Coordinare le attività del P.O.F.
sede Centrale - sez. Orafi : Andreini prof.ssa Claudia
e Istituto Vasari
Area 2. Coordinare il sostegno, i servizi per gli studenti e l’ accoglienza degli alunni stranieri
sede centrale e sez. Orafi : Bonet prof.Maurizio
sede Vasari
: Spagnolo prof.ssa Francesca – Ciacci prof.ssa Lucia
Area 3. Coordinare le attività inererenti al disagio degli alunni e BES
sede centrale e sez. Orafi : Savarino prof. Francesco
sede Vasari
: Bosco prof.ssa Paola
Coordinare le attività inerenti agli alunni DSA
Tutte le sedi
: Boldrini prof.ssa Paola
Area 4.
Coordinare l’innovazione tecnologica e didattica
tutte le sedi
: Scala prof.ssa Martina
Le Funzioni Responsabili di progetto hanno il compito di coordinare i progetti inseriti nel P.O.F. e tutte le attività
didattiche dell’Area a loro assegnata, fungendo da interfaccia tra il Collegio dei Docenti e la dirigenza scolastica.
11. Responsabili di Laboratorio
1
2
3
4
5
6
I laboratori presenti nell’Istituto sono affidati alla responsabilità dei docenti qui sotto indicati.
Sede Centrale
Laboratorio A Installazione 2
Brazzetti prof. Antonio
Laboratorio B Informatica 4
Mozzorecchi prof. Alberto
Laboratorio C Installazione 1
Severi prof. Daniele
Laboratorio D Informatica 1 e Domotica
Rizzo prof.ssa Paola
Laboratorio E Informatica 2
Bildiroglou prof. Simeon
Laboratorio F Installazione 3
Bonet prof. Maurizio
38
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
Macchine Utensili – Frese
Aula CNC
Laboratorio Fisica
Pneumatica e Tecnologia
Ufficio Tecnico
Laboratorio informatica 1
Laboratorio informatica 3
Laboratorio grafica-contabilità
Laboratorio odontotecnico
Aula informatica
Aula modellazione 3D/prototipazione
Laboratorio orafo Microfusione
Laboratorio orafo Cesello
Laboratorio orafo 1
Laboratorio orafo 2
Laboratorio simulazione di volo
Laboratorio di manutenzione mezzo
aereo
Laboratorio di chimica
Sede Vasari
Sezione Orafi
24
Catani prof. Giuseppe
Caldini prof. Enrico
Severi prof. Daniele
Pittoni prof. Valter
Catani prof. Giuseppe
Nasi prof.ssa Gloria
Duranti prof.ssa Giuseppina
Nasi prof.ssa Gloria
Petreni prof. Stefano
Scala prof.ssa Martina
Scala prof.ssa Martina
Sisti prof. Guido
Sisti prof. Guido
Sisti prof. Guido
Sisti prof. Guido
Neri prof. Alessandro
Neri prof. Alessandro
Valentini prof.ssa Manuela
I responsabili dei laboratori hanno il compito di:
1. inventariare il materiale didattico;
2. predisporre un orario di accesso per insegnanti e classi;
3. redigere un regolamento di uso;
4. provvedere al rispetto della normativa in tema di sicurezza;
5. supervisionare la manutenzione ordinaria e straordinaria.
12. Organi Collegiali
 Consiglio di istituto :
Presidente
sig.
Cimino Massimiliano
Dirigente scolastico prof.
Santi Roberto
Componente genitori: sig.
Palladino Rocco ( 2OA )
sig.
Cimino Massimiliano ( 5MA )
sig.ra Gallo Rossella ( 3EA )
sig.ra Paolozza Diana ( 5MA )
Componente docenti: prof.ssa Andreini Claudia
prof.
Bonet Maurizio
prof.
Battista Gianpaolo
prof.
Bildiroglou Simeon
prof.
Caloni Mauro
prof.ssa Bosco Paola
prof.ssa Ciacci Lucia
prof.ssa Tiezzi Paola
Componente ATA:
sig.
Cardone Nicola
sig.ra Giusti Valeria
Componente studenti:
Aretini Nicola
( classe 4BSS )
Rihai Amira
( classe 4BSS )
Cardone Giacomo
( classe 5EA )
Cimino Camacho Nicolas ( classe 5MA )
Il Consiglio di Istituto ha competenza generale per quanto concerne l’organizzazione e la programmazione delle attività
scolastiche, fatte salve le competenze degli altri Organi Collegiali. Nei limiti fissati dalle leggi dello Stato e dalla Costituzione, il
Consiglio di Istituto ha piena autonomia nell’esercizio delle sue funzioni.

Giunta Esecutiva
D.S.G.A.
Componente docente
Componente genitore
Componente studente
Dirigente Scolastico
: Santi prof. Roberto
: sig.ra Sparavigna Amelia
: Bildiroglou prof. Simeon
: sig. Cimino Massimiliano
: sig. Cimino Camacho Nicolas
39
Componente ATA
: sig. Cardone Nicola
Il Consiglio di Istituto nella prima seduta, dopo l’elezione del Presidente, che assume immediatamente le sue funzioni, elegge nel
suo seno una Giunta Esecutiva composta da un docente, un componente degli ATA, un genitore e uno studente con voto segreto. La
Giunta Esecutiva è costituita dal Dirigente Scolastico, che la presiede ed ha la rappresentanza dell'istituto, dal DSGA, che svolge
anche la funzione di segretario, ( il D.S. e il DSGA ne fanno parte di diritto ) e da un rappresentante dei genitori, degli studenti e del
personale ATA.
La Giunta Esecutiva prepara i lavori del Consiglio di Istituto, predisponendo tutto il materiale necessario ad una corretta
informazione dei consiglieri almeno due giorni prima della seduta del Consiglio. La Giunta Esecutiva è convocata dal Dirigente
Scolastico di regola con tre giorni di anticipo ed eccezionalmente con almeno ventiquattro ore, con la trasmissione dell’ordine del
giorno.

Organo di Garanzia
Presidente
Componente docente
Componente studente
Componente genitore
: Dirigente Scolastico Santi prof. Roberto
: Bonet prof. Maurizio
: Cabalag John Maverick
: sig.ra Paolozza Diana
L’Organo di Garanzia ha funzione istruttoria e deliberante e decide, su richiesta degli studenti o di chiunque vi abbia interesse,
anche su conflitti che sorgano all’interno della scuola in merito all’applicazione del regolamento di disciplina.

Comitato di Valutazione del Servizio dei Docenti
Presidente :Dirigente Scolastico Santi prof. Roberto
Componente Docenti:
Ficili prof.ssa Guglielma
Severi prof. Daniele
Fabozzi prof.ssa Carla
Componente alunni:
Polmonari Chiara
Componente genitori:
Cimino Massimiliano
Componente esterno:
Puzzuoli prof.ssa Rosella
L’art. 11 della Legge 107, del 13 luglio 2015 ha modificato la composizione e le competenze del precedente Comitato di Valutazione
del Servizio dei Docenti (art. 440 del D.L. 297/94).
Il nuovo Comitato di Valutazione dei Docenti dura in carica tre anni. E’ costituito:
 dal Dirigente Scolastico, che lo presiede
 da tre docenti; due eletti dal Collegio dei Docenti e uno dal Consiglio d’Istituto
 da un rappresentante degli alunni, eletto dal Consiglio d’Istituto
 da un rappresentante dei genitori, eletto dal Consiglio d’Istituto
 da un componente esterno , individuato dall’Ufficio Scolastico Regionale
Competenze del Comitato di Valutazione dei Docenti
Il Comitato di Valutazione dei Docenti esprime il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova del personale
docente ed educativo. Per lo svolgimento di tale compito l’organo è composto:
 dal Dirigente Scolastico, che lo presiede
 dai docenti eletti
 dal docente tutor
Il Comitato di Valutazione dei Docenti valuta il servizio del personale docente, su richiesta dell’interessato, previa relazione del
Dirigente Scolastico ed esercita le competenze per la riabilitazione del personale docente.
Il Comitato di Valutazione dei Docenti individua i criteri per la valorizzazione dell’impegno e dei meriti professionali del personale
docente dell’Istituto, per il riconoscimento di un bonus che, però, sarà assegnato dal Dirigente Scolastico.
Per lo svolgimento di tale compito l’organo è composto:
40






dal Dirigente Scolastico, che lo presiede
dai tre docenti
dal rappresentante degli alunni
dal rappresentante dei genitori
dal componente esterno
Consigli di Classe
Sede Centrale
Indirizzo Elettrico
Classe 1A MAT/E ( Manutenzione,
Assistenza Tecnica Corso Elettrici )
RELIGIONE
ITALIANO
STORIA
LINGUA INGLESE
DISC: GIURIDICHE ED ECON.
MATEMATICA
SCIENZE DELLA TERRA
SC. INTEG. CHIMICA
CODOCENTE CHIMICA
Prof. NERI ALESSANDRO
Prof. MAGLIO DANIELA
Prof. MAGLIO DANIELA
Prof. MARCUCCI EMMA
Prof. SALVI PIER GUGLIELMO
Prof. MATTEINI GIUSEPPE
Prof. CARDINALI GIANNA
Prof. VALENTINI MANUELA
Prof. ZARRILLO MARIANNA
Classe 2A MAT/E
RELIGIONE
ITALIANO
STORIA
LINGUA INGLESE
DISC. GIURIDICHE ED EC:
MATEMATICA
SCIENZE DELLA TERRA
SC. INTEG. CHIMICA
CODOCENTE CHIMICA
Classe 3A MAT/E
Coordinatore : Prof. De Giudici Alessandro
SC: INTEG: FISICA
CODOCENTE FISICA
TEC. RAPP: GRAFICHE
LABORATORIO TECNOLOGICO
TEC. INFOR. E COMUN.
GEOGRAFIA
EDUCAZIONE FISICA
SOSTEGNO
Prof. BATTISTA GIANPAOLO
Prof. CAPRARA FRANCESCO
Prof. DE GIUDICI ALESSANDRO
Prof. BONET MAURIZIO
Prof. RIZZO PAOLA
Prof. SENNATI MIRELLA
Prof. DANTI MARIDA
Proff.BENNATI SILVIA
DEL CORTO ANNAMARIA
Coordinatore : Prof. Bonet Maurizio
Prof. NERI ALESSANDRO
Prof. MAGLIO DANIELA
Prof. MAGLIO DANIELA
Prof. MARCUCCI EMMA
Prof.SALVI PIER GUGLIELMO
Prof. MATTEINI GIUSEPPE
Prof. CARDINALI GIANNA
Prof. VALENTINI MANUELA
Prof. ZARRILLO MARIANNA
SC. INTG. FISICA
CODOCENTE FISICA
TEC. RAPP. GRAFICHE
LABORATORIO TECNOLOGICO
TEC. INF. E COMUN.
EDUCAZIONE FISICA
SOSTEGNO
Prof. BATTISTA GIANPAOLO
Prof. BONET MAURIZIO
Prof. RIZZO PAOLA
Prof. BONET MAURIZIO
Prof. RIZZO PAOLA
Prof. DANTI MARIDA
Proff.VINCIGUERRA SILVIA
D’ALTERIO SALVATORE
PERUZZI AURORA
Coordinatore : Prof. Matteini Giuseppe
41
RELIGIONE
ITALIANO
STORIA
LINGUA INGLESE
MATEMATICA
LABORATORIO TEC: ED ES.
TECNOLOGIE MEC. E APP.
Prof. NERI ALESSANDRO
Prof. ANDREINI CLAUDIA
Prof. ANDREINI CLAUDIA
Prof. MARCUCCI EMMA
Prof. MATTEINI GIUSEPPE
Prof. BONET MAURIZIO
Prof. CALONI MAURO
Classe 4A MAT/E
RELIGIONE
ITALIANO
STORIA
LINGUA INGLESE
MATEMATICA
TEC.MEC. E APP.
COD. TEC. MEC. E APP.
Prof. LA GATTA SALVATORE
Prof. DE GIUDICI ALESSANDRO
Prof. BONET MAURIZIO
Prof. DE GIUDICI ALESSANDRO
Prof. BONET MAURIZIO
Prof. DANTI MARIDA
Proff.D’ALTERIO SALVATORE
BENNATI SILVIA
SAVARINO FRANCESCO
NACCA GIUSJ
Coordinatore : Prof.ssa Andreini Claudia
Prof. NERI ALESSANDRO
Prof. ANDREINI CLAUDIA
Prof. ANDREINI CLAUDIA
Prof. BRUNO CARMELA
Prof. TREMORI SANTINA
Prof. PITTONI VALTER
Prof. LA GATTA SALVATORE
Classe 5A MAT/E
RELIGIONE
ITALIANO
STORIA
LINGUA INGLESE
MATEMATICA
TEC. MECC. E APP:
COD: TEC. MECC. E APP.
COD.TECNOL.MEC. E APP.
TEC. ELET. ELETTRON. E APP.
CODOC.TEC.ELET.ELETTRON.
TEC. E TECN. INSTAL. E MAN.
COD. TEC. E TEC. INSTAL. E M.
EDUCAZIONE FISICA
SOSTEGNO
TEC: ELETT. ELETRON. E APP:
COD.TEC ELET.ELETT. E APP.
TEC.E TEC.INSTAL. E MAN.
COD.TEC.E TEC. INST.E MAN.
LABORAT. TEC. ED ESERC.
EDUCAZIONE FISICA
Prof. MOZZORECCHI ALBERTO
Prof. SEVERI DANIELE
Prof. DE GIUDICI ALESSANDRO
Prof SEVERI DANIELE
Prof. SEVERI DANIELE
Prof. DANTI MARIDA
Coordinatore : Prof.ssa Andreini Claudia
Prof. NERI ALESSANDRO
Prof. ANDREINI CLAUDIA
Prof. ANDREINI CLAUDIA
Prof. BRUNO CARMELA
Prof. MATTEINI GIUSEPPE
Prof. PITTONI VALTER
Prof. LA GATTA SALVATORE
TEC. ELET. ELETTRON. E APP.
COD.TEC.ELET.ELETT.E APP.
TEC.E TEC. INSTAL.E MAN.
COD. TEC. E TEC. INST.E MAN.
LABOR. TEC. ED ESERC.
EDUCAZIONE FISICA
SOSTEGNO
Prof. MOZZORECCHI ALBERTO
Prof. SEVERI DANIELE
Prof. RIZZO PAOLA
Prof. SEVERI DANIELE
Prof. SEVERI DANIELE
Prof. DANTI MARIDA
Proff.RENZETTI ELENA
GUALTIERI ALESSANDRO
INDIRIZZO MECCANICO
Classe 1MECC./ VEI
RELIGIONE
ITALIANO
STORIA
LINGUA INGLESE
MATEMATICA
SC. INTEG. FISICA
COD. SC. INT. FISICA
TEC. INF. E COM.
Coordinatore : Prof. Battista Gianpaolo
Prof. NERI ALESSANDRO
Prof. RUSSO SILVIA
Prof. RUSSO SILVIA
Prof. MARCUCCI EMMA
Prof. TREMORI SANTINA
Prof. BATTISTA GIANPAOLO
Prof. CAPRARA FRANCESCO
Prof. MAGRO DOMENICO
TEC. RAPP: GRAFICHE
COD. TEC. RAPP. GRAFICHE
TEC. ELETTRICHE
LABOR. TEC. ED ESERC.
EDUCAZIONE FISICA
SOSTEGNO
Prof. PITTONI VALTER
Prof. LA GATTA SALVATORE
Prof. MAGRO DOMENICO
Prof. NOCENTINI MATASSINI DANIELE
Prof. DANTI MARIDA
Proff.D’ALTERIO SALVATORE
RONCONI CHIARA
VINCIGUERRA SILVIA
PERUZZI AURORA
42
VITIELLO GABRIELE
NACCA GIUSJ
Classe 1A MAT/M ( MANUTENZIONE, ASSISTENZA
TECNICA, CORSO MECCANICI )
RELIGIONE
ITALIANO
STORIA
LINGUA INGLESE
DISC: GIURIDICHE ED ECON.
MATEMATICA
SCIENZE DELLA TERRA
SC. INTEGRATE CHIMICA
CODOCENTE CHIMICA
Prof. NERI ALESSANDRO
Prof. RUSSO SILVIA
Prof. RUSSO SILVIA
Prof. MARCUCCI EMMA
Prof. SALVI PIER GUGLIELMO
Prof. MATTEINI GIUSEPPE
Prof. CARDINALI GIANNA
Prof. VALENTINI MANUELA
Prof. ZARRILLO MARIANNA
Classe 2A MAT/M
RELIGIONE
ITALIANO
STORIA
LINGUA INGLESE
DISC. GIURIDICHE ED ECON.
MATEMATICA
SCIENZE DELLA TERRA
SC.INTEGRATE CHIMICA
CODOCENTE CHIMICA
SC. INTEGRATE FISICA
CODOCENTE FISICA
TC: RAPP. GRAFICHE
LABORATORIO TECNOLOGICO
TEC. INF. E COM.
GEOGRAFIA
EDUCAZIONE FISICA
SOSTEGNO
Prof. BATTISTA GIANPAOLO
Prof. CAPRARA FRANCESCO
Prof. PITTONI VALTER
Prof. VITIELLO GABRIELE
Prof. BIZZELLI RICCARDO
Prof. SENNATI MIRELLA
Prof. DANTI MARIDA
Proff. BENNATI SILVIA
RONCONI CHIARA
Coordinatore : Prof.ssa Bruno Carmela
Prof. NERI ALESSANDRO
Prof. MAGLIO DANIELA
Prof. MAGLIO DANIELA
Prof. BRUNO CARMELA
Prof. SALVI PIER GUGLIEMO
Prof. TREMORI SANTINA
Prof. BENNATI SILVIA
Prof. VALENTINI MANUELA
Prof. ZARRILLO MARIANNA
Classe 3° MAT/M
RELIGIONE
ITALIANO
STORIA
LINGUA INGLESE
MATEMATICA
TECNOL.ELET. E APP:
COD. TECNOL.ELET.E APP.
Coordinatore : Prof.ssa Marcucci Emma
SC. INTEGRATE FISICA
CODOCENTE FISICA
TEC. RAPP. GRAFICHE
LABORATORIO TECNOLOGICO
TEC: INF.E COM:
EDUCAZIONE FISICA
SOSTEGNO
Prof. BATTISTA GIANPAOLO
Prof. BONET MAURIZIO
Prof. GARGIULO SONIA
Prof. CALDINI ENRICO
Prof. MAGRO DOMENICO
Prof. MATTEUCCI STEFANIA
Proff.BENNATI SILVIA
Coordinatore : Prof.ssa Gargiulo Sonia
Prof. NERI ALESSANDRO
Prof. SENNATI MIRELLA
Prof. SENNATI MIRELLA
Prof. BRUNO CARMELA
Prof. TREMORI SANTINA
Prof. MOZZORECCHI ALBERTO
Prof. CAPRARA FRANCESCO
TEC. MEC. e APP.
COD. TEC.MEC.E APP.
TECNOL.TEC.INSTAL.E MAN.
COD.TEC.INSTAL.E MAN.
LABORATORIO TEC. .ED ES.
EDUCAZIONE FISICA
SOSTEGNO
Prof. GARGIULO SONIA
Prof. VITIELLO GABRIELE
Prof. GARGIULO SONIA
Prof. VITIELLO GABRIELE
Prof. CALDINI ENRICO
Prof. MATTEUCCI STEFANIA
Proff. BENNATI SILVIA
RONCONI CHIARA
SAVARINO FRANCESCO
NACCA GIUSJ
GUALTIERI ALESSANDRO
43
Classe 4A MAT/M
RELIGIONE
ITALIANO
STORIA
LINGUA INGLESE
MATEMATICA
TECNOL. ELET. E APP.
COD. TEC. ELET. E APP.
Coordinatore : Prof.ssa Tremori Santina
Prof. NERI ALESSANDRO
Prof. SENNATI MIRELLA
Prof. SENNATI MIRELLA
Prof. BRUNO CARMELA
Prof. TREMORI SANTINA
Prof. MOZZORECCHI ALBERTO
Prof. SEVERI DANIELE
Classe 4B MAT/M
RELIGIONE
ITALIANO
STORIA
LINGUA INGLESE
MATEMATICA
TECNOL. ELET. E APP.
COD. TEC. ELET. E APP.
Classe 5A
Coordinatore : Prof.
Prof. NERI ALESSANDRO
Prof. SENNATI MIRELLA
Prof. SENNATI MIRELLA
Prof. BRUNO CARMELA
Prof. TREMORI SANTINA
Prof. RIZZO PAOLA
Prof. BONET MAURIZIO
MAT/M
RELIGIONE
ITALIANO
STORIA
LINGUA INGLESE
MATEMATICA
TECNOL.INSTAL. E MANUT.
TECNOL. MEC. E APP.
COD. TEC. MEC. E APP.
LABORATORIO TEC. ED ES.
TECNOL. TEC. INSTAL. E MAN.
COD. TEC. INSTAL. E MAN.
EDUCAZIONE FISICA
Prof. GARGIULO SONIA
Prof. CALDINI ENRICO
Prof. CALDINI ENRICO
Prof. BILDIROGLOU SIMEON
Prof. LA GATTA SALVATORE
Prof. MATTEUCCI STEFANIA
BILDIROGLOU SIMEON
TECNOL. MEC. E APP.
COD. TEC. MEC. E APP.
LABORATORIO TEC. ED ES.
TECNOL. TEC. INSTAL. E MAN.
COD. TEC. INSTAL. E MAN.
EDUCAZIONE FISICA
SOSTEGNO
Prof. PITTONI VALTER
Prof. LA GATTA SALVATORE
Prof. CALDINI ENRICO
Prof. BILDIROGLOU SIMEON
Prof. LA GATTA SALVATORE
Prof. BORRIELLO ANTONELLA
Proff RONCONI CHIARA
BENNATI SILVIA
VINCIGUERRA SILVIA
GUALTIERI ALESSANDRO
NACCA GIUSJ
Coordinatore : Prof.ssa Barbagli Daniela
Prof. NERI ALESSANDRO
Prof. RUSSO SILVIA
Prof. RUSSO SILVIA
Prof. MARCUCCI EMMA
Prof. BARBAGLI DANIELA
Prof. BILDIROGLOU SIMEON
COD. TEC.INSTAL. E MANUT:
TEC.ELET.ELETTRON. E APP.
COD.TEC.ELET.ELET.E APP.
TEC.MECC. E APP.
COD. TEC. MECC. E APP.
LAB:TEC.E ESERC:
EDUCAZIONE FISICA
Prof. LA GATTA SALVATORE
Prof. MOZZORECCHI ALBERTO
Prof. SEVERI FRANCESCO
Prof. CALONI MAURO
Prof. LA GATTA SALVATORE
Prof. CALDINI ENRICO
Prof. MATTEUCCI STEFANIA
INDIRIZZO ORAFO
Classe 1OA
RELIGIONE
ITALIANO
STORIA
LINGUA INGLESE
MATEMATICA
DISC.GIUR. ED ECON.
SCIENZE DELLA TERRA
SCIENZE INTEG. CHIMICA
COD. SCIEN. INT. CHIMICA
Coordinatore : Prof. Sisti Guido
Prof. NERI ALESSANDRO
Prof. RUSSO SILVIA
Prof. RUSSO SILVIA
Prof. CARLETTI
Prof. TURACCHI
Prof. SALVI PIER GUGLIELMO
Prof. CARDINALI GIANNA
Prof. VALENTINI MANUELA
Prof. ZARRILLO MARIANNA
SCIENZE INTEG. FISICA
COD. SCIEN. INT. FISICA
TEC. INF. E COM.
TTRG E PROTOTIP. RAPIDA
LABORATORIO ORAFO
EDUCAZIONE FISICA
SOSTEGNO
Prof. BATTISTA GIANPAOLO
Prof. CAPRARA FRANCESCO
Prof. SCALA MARTINA
Prof. SCALA MARTINA
Prof. SISTI GUIDO
Prof. DANTI MARIDA
Proff. BENNATI SILVIA
RONCONI CHIARA
PERUZZI AURORA
44
Classe 2 OA
RELIGIONE
ITALIANO
STORIA
LINGUA INGLESE
DISC: GIUR: ED ECON:
MATEMATICA
SCIENZE DELLA TERRA
SCIEnZE INTEG. CHIMICA
COD.SCIEN.INT.CHIMICA
Coordinatore : Prof.ssa Scala Martina
Prof. NERI ALESSANDRO
Prof. MAGI EMILIANO
Prof. SAMMARTANO
Prof. CARLETTI
Prof. SALVI PIER GUGLIELMO
Prof. BARBAGLI DANIELA
Prof. CARDINALI GIANNA
Prof. COLOMBO AZZURRA
Prof. ZARRILLO MARIANNA
Classe 3 OA
RELIGIONE
ITALIANO
STORIA
LINGUA INGLESE
MATEMATICA
SCIENZE INTEG. CHIMICA
COD.SCIEN.INT.CHIMICA
SCIENZE INTEG: FISICA
COD.SCIEN.INT.FISICA
TEC.INF.E COM.
TTRG E PROTOTIP: RAPIDA
LABORATORIO ORAFO
EDUCAZIONE FISICA
Prof. CECCATELLI
Prof. CAPRARA FRANCESCO
Prof. SCALA MARTINA
Prof. SCALA MARTINA
Prof. SISTI GUIDO
Prof. DANTI MARIDA
Coordinatore : Prof.ssa Scala Martina
Prof. NERI ALESSANDRO
Prof. SAMMARTANO
Prof. SAMMARTANO
Prof. CARLETTI SIMONA
Prof. TURACCHI GIORGIA
Prof. COLOMBO AZZURRA
Prof. ZARRILLO MARIANNA
PROTOTIP.-PROGETTAZIONE
COD. PROTOTIP. - PROGET.
TEC.INF.E COM.
MATERIALI E PROCESSI PROD.
LABORATORIO ORAFO
EDUCAZIONE FISICA
SOSTEGNO
Prof. CALONI MAURO
Prof. SISTI GUIDO
Prof. SCALA MARTINA
Prof. CALONI MAURO
Prof. SISTI GUIDO
Prof. DANTI MARIDA
Proff.SAVARINO FRANCESCO
DEL CORTO ANNAMARIA
Corso serale (SEDE CENTRALE)
Classe 3S MAT/E
ITALIANO
STORIA
LINGUA INGLESE
MATEMATICA
LABORAT. TECNOL. ED ES.
Coordinatore : Prof. Magi Emiliano
Prof. MAGI EMILIANO
Prof. MAGI EMILIANO
Prof. GATTESCHI ALESSANDRA
Prof. PAGGINI (POLVANI MARCO)
Prof. PICCHIONI DANIELE
Classe 4S MAT/E
ITALIANO
STORIA
LINGUA INGLESE
MATEMATICA ED INFORMAT.
TECNOL. ELET. ED APP.
COD. TEC: ELET. ED APP.
TECNOL. TEC. INSTAL. E MAN.
COD: TEC. TEC. INSTAL. E M.
TEC. MECC. E APP.
COD. TEC. MECC. E APP.
Prof. PAGLIAI FRANCESCO
Prof. CAPRARA FRANCESCO
Prof. PAGLIAI FRANCESCO
Prof. CAPRARA FRANCESCO
Prof. CALONI MAURO
Prof. VITIELLO GABRIELE
Coordinatore : Prof. Caloni Mauro
Prof. MAGI EMILIANO
Prof. MAGI EMILIANO
Prof. GATTESCHI ALESSANDRA
Prof. PAGGINI (POLVANI MARCO)
TEC.ELET. ELET. E APP.
COD. TEC:ELET.E APP.
LABORAT. TECNOL.
TEC. E TEC. INST. E MANUT.
COD. TEC. E TEC. INST. MAN.
TEC. MECC. E APP.
COD. TEC. MECC. E APP.
Prof. PAGLIAI FRANCESCO
Prof. PICCHIONI DANIELe
Prof. PICCHIONI DANIELE
Prof. PAGLIAI FRANCESCO
Prof. PICCHIONI DANIELE
Prof. CALONI MAURO
Prof. VITIELLO GABRIELE
45
Classe 5S
MAT/E
ITALIANO
STORIA
LINGUA INGLESE
MATEMATICA ED INFORMAT.
Coordinatore : Prof. Pagliai Francesco
Prof. MAGI EMILIANo
Prof. MAGI EMILIANO
Prof. GATTESCHI ALESSANDRA
Prof. PAGGINI (POLVANI MARCO)
TEC. E TEC. INST: E MAN.
COD. TEC. E TEC. INST. E MAN.
TEC. ELET. ELET.E APP.
COD. TEC. ELET. ELET. E APP.
LAB. TEC. ED ESERC.
TEC MECC. E APP.
Prof. PAGLIAI FRANCESCO
Prof. PICCHIONI DANIELE
Prof. PAGLIAI FRANCESCO
Prof. PICCHIONI DANIELE
Prof. PICCHIONI DANIELE
Prof. CALONI MAURO
Sede Vasari
INDIRIZZO SERVIZI COMMERCIALI
Classe 1 A SC ( Servizi Commerciali )
RELIGIONE
ITALIANO
STORIA
LINGUA INGLESE
DISC: GIURIDICHE E ECON.
MATEMATICA
SCIENZE DELLA TERRA
Prof. BRAY FABIO
Prof. FABOZZI CARLA
Prof FABOZZI CARLA
Prof. ZOI SILVIA
Prof. MEMMOLA FRANCO
Prof. NOTTOLINI ENRICO
Prof. CARDINALI GIANNA
Classe 2 A SC- DOD
RELIGIONE
ITALIANO
STORIA
LINGUA INGLESE
DISC. GIURIDICHE E ECON.
MATEMATICA
SCIENZE DELLA TERRA
Classe 4ASC
SC. INTEGRATE FISICA
INFORMATICA E LABOR.
TECNICHE PROF.SERV.COM:
COD. TEC. FROF. SERV. COM.
GEOGRAFIA
EDUCAZIONE FISICA
LINGUA FRANCESE
Prof. BATTISTA GIANPAOLO
Prof. NASI GLORIA
Prof. SCHITI DANIELE
Prof. NASI GLORIA
Prof. SISTI PAOLO
Prof. STOPPONI ROBERTA
Prof. FREDIANI
Coordinatore : Prof. Schiti Daniele
Prof. BRAY FABIO
Prof. FABOZZI CARLA
Prof. FABOZZI CARLA
Prof. ZOI SILVIA
Prof. ANGIOLINI ROSSELLA
Prof. SANDRELLI
Prof. CARDINALI GIANNA
Classe 3ASC
RELIGIONE
ITALIANO
STORIA
LINGUA INGLESE
DIRITTO - ECONOMIA
MATEMATICA
TEC.PROF.LI SERV. COM.
COD.TEC. PROF.LI SER. COM.
Coordinatore : Prof.ssa Fabozzi Carla
SC. INTEGRATE CHIMICA
INFORMATICA E LABOR.
TECNICHE PROF. SERV. COM.
COD. TEC. PROF. SERV. COM.
SCIENZE MOTORIE E SPORT.
LINGUA FRANCESE
Prof. COLOMBO AZZURRA
Prof. NASI GLORIA
Prof. SCHITI DANIELE
Prof. NASI GLORIA
Prof. STOPPONI ROBERTA
Prof. ALBANESE ALESSANDRA
Coordinatore : Prof.ssa Taddei Roberta
Prof. BRAY FABIPO
Prof. TADDEI ROBERTA
Prof. CIACCI LUCIA
Prof. PANTINI ROSSELLA
Prof. ANGIOLINI ROSSELLA
Prof. SANDRELLI FRANCESCO
Prof. SCHITI DANIELE
Prof. NASI GLORIA
TECNICHE DI COM. E RELAZ.
LINGUA FRANCESE
SCIENZE MOTORIE E SPORT.
SOSTEGNO
Prof. SPAGNOLO IVANA FRANCESCA
Prof. ALBANESE ALESSANDRA
Prof. STOPPONI ROBERTA
Proff.BOSCO PAOLA
ROSSI SILVIA
SPAGNOLO IVANA FRANCESCA
Coordinatore : Prof.ssa Ficili Guglielma
46
RELIGIONE
ITALIANO
STORIA
LINGUA INGLESE
DIRITTO - ECONOMIA
MATEMATICA
TECNICHE DI COMUNIC.
Prof. BRAY FABIO
Prof. FICILI GUGLIELMA
Prof. FICILI GUGLIELMA
Prof. TOSI ANNA MARIA
Prof. ANGIOLINI ROSSELLA
Prof. TURACCHI GIORGIA
Prof. ROSSI SIMONA
Classe 5ASC
RELIGIONE
ITALIANO
STORIA
LINGUA FRANCESE
LINGUA INGLESE
TEC. PROF. SERVIIZI COMM.
COD. TEC. PROF. COMM.
TECNICHE DI COMUNICAZ.
TECNIC.PROF.SERV.COMM.
INFORMATICA E LAB.
LINGUA FRANCESE
SCIENZE MOTORIE E SPORT.
SOSTEGNO
Prof. LISI GIOVANNI
Prof. NASI GLORIA
Prof. GALLORINI IOLANDA
Prof. STOPPONI ROBERTA
Proff. CIACCI LUCIA
TIEZZI PAOLA
RENZETTI ELENA
Coordinatore : Prof. Degl’Innocenti Fabio
Prof. BRAY FABIO
Prof. MERCATI BENEDETTA
Prof. MERCATI BENEDETTA
Prof. GALLORINI IOLANDA
Prof. TOSI ANNA MARIA
Prof. DEGL’INNOCENTI FABIO
Prof. NASI GLORIA
Prof. ROSSI SIMONA
MATEMATICA
DIRITTO-ECONOMIA
EDUCAZIONE FISICA
SOSTEGNO
Prof. TURACCHI GIORGIA
Prof. MEMMOLA FRANCO
Prof. STOPPONI ROBERTA
Proff. BOLDRINI PAOLA
CIACCI LUCIA
RENZETTI ELENA
VALDAMBRINI MICAELA
INDIRIZZO I.T.S. TRASPORTI E LOGISTICA
Classe 1TTL
RELIGIONE
ITALIANO
STORIA
LINGUA INGLESE
MATEMATICA
DIRITTO ED ECONOMIA
FISICA
COD: FISICA
Coordinatore : Prof. Neri Alessandro
Prof. NERI ALESSANDRO
Prof. MERCATI BENEDETTA
Prof. MERCATI BENEDETTA
Prof. ZOI SILVIA
Prof. TURACCHI GIORGIA
Prof. VESTRINI ROMANO
Prof. BATTISTA GIANPAOLO
Prof. BRASCHI FRANCESCO
CHIMICA
SCIENZE DELLA TERRA E BIO.
T.M.A. TRA. LOGI.
TEC. E TEC. RAPP. GRAFICA
TEC. INF. E COM.
LABORATORIO T.I.C.
GEOGRAFIA
SCIENZE MOT. E SPORTIVE
Prof. VALENTINI MANUELA
Prof. CARDINALI GIANNA
Prof. PITTONI VALTER
Prof. AGNELLI-VITIELLO
Prof. SCALA MARTINA
Prof. SCALA MARTINA
Prof. SISTI PAOLO
Prof. MATTEUCCI STEFANIA
INDIRIZZO SERVIZI SOCIO - SANITARI
Classe 1BSS
RELIGIONE
ITALIANO
STORIA
LINGUA INGLESE
LINGUA FRANCESE
DIRITTO ED ECONOMIA
MATEMATICA
SCIENZE DELLA TERRA
GEOGRAFIA
Coordinatore : Prof. SAVARINO FRANCESCO
Prof. BRAY FABIO
Prof. BENCI CATILIA
Prof. BENCI CATILIA
Prof. TOSI ANNA MARIA
Prof. ALBANESE ALESSANDRA
Prof. MEMMOLA FRANCO
Prof. NOTTOLINI ENRICO
Prof. CARDINALI GIANNA
Prof. SISTI PAOLO
SC. INTEGRATE FISICA
SC. UMANE E SOCIALI
COD.SC.UMANE E SOCIALI
ELEMENTI STORIA ARTE ED
ESPRESSIONI GRAFICHE
METODOLOGIE OPERATIVE
SCIENZE MOTORIE E SPORT.
Prof. BATTISTA GIANPAOLO
Prof. CAMPANI
Cod. SANTINI
Prof. SAVARINO FRANCESCO
Prof. SANTINI
Prof. MATTEUCCI STEFANIA
47
Classe 2BSS
RELIGIONE
ITALIANO
STORIA
LINGUA INGLESE
LINGUA FRANCESE
DIRITTO ED ECONOMIA
MATEMATICA
SCIENZE DELLA TERRA
Coordinatore : Prof.ssa Tosi Anna Maria
Prof. BRAY FABIO
Prof. BENCI CATILIA
Prof. BENCI CATILIA
Prof. TOSI ANNA MARIA
Prof. ALBANESE ALESSANDRA
Prof. MEMMOLA FRANCO
Prof. NOTTOLINI ENRICO
Prof. CARDINALI GIANNA
Classe 3BSS
RELIGIONE
ITALIANO
STORIA
LINGUA INGLESE
DIRITTO – ECONOMIA
MATEMATICA
METODOLOGIE OPERATIVE
Prof. BRAY FABIO
Prof. FICILI GUGLIELMA
Prof. FICILI GUGLIELMA
Prof. BOLDRINI PAOLA
Prof. MEMMOLA FRANCO
Prof. NOTTOLINI ENRICO
Prof. FRATINI CARLA
PSICOLOGIA GEN. E APPL.
LINGUA FRANCESE
SCIENZE MOTORIE E SPORT.
SOSTEGNO
Prof. ROSSI SIMONA
Prof. GIOVACCHINI DANIELA
Prof. FRANCESCHI MICHELA
Proff. BORRIELLO ANTONELLA
SPAGNOLO IVANA FRANCESCA
OLIVIERI ANTONELLA
RUBETTI PAOLO
SIGNORE ROSSELLA
SANTINI BARBARA
Coordinatore : Prof.ssa Ficili Guglielma
Prof. BRAY FABIO
Prof. FICILI GUGLIELMA
Prof. FICILI GUGLIELMA
Prof. PANTINI ROSSELLA
Prof. MEMMOLA FRANCO
Prof. NOTTOLINI ENRICO
Prof. ROSSI SIMONA
Classe 5BSS
RELIGIONE
ITALIANO
STORIA
LINGUA INGLESE
DIRITTO - ECONOMIA
MATEMATICA
PSICOLOGIA GENERALE E
APPILICATA
Prof. VALENTINI MANUELA
Prof. ROSSI SIMONA
Prof. SANTINI
Prof. SANTINI
Prof. MACCARINI
Proff.MATTEUCCI STEFANIA
Coordinatore : Prof.ssa FICILI GUGLIELMA
Classe 4BSS
RELIGIONE
ITALIANO
STORIA
LINGUA INGLESE
DIRITTO - ECONOMIA
MATEMATICA
PSICOLOGIA GENERALE E
APPILICATA
SC. INTEGRATE CHIMICA
SC. UMANE E SOCIALI
COD. SC. UMANE E SOCIALI
METODOLOGIE OPERATIVE
EDUCAZ. MUSICALE
SCIENZE MOTORIE E SPORT.
TEC. AMM. ECON. E SOC.
LINGUA FRANCESE
IGIENE
SCIENZE MOTORIE E SPORT.
SOSTEGNO
Prof. LISI GIOVANNI
Prof. ALBANESE ALESSANDRA
Prof. CARBONARA CRISTINA
Prof. MATTEUCCI STEFANIA
Proff.SPAGNOLO IVANA FRANCESCA
OLIVIERI ANTONELLA
BORRIELLO ANTONELLA
VALDAMBRINI MICAELA
VISALLI FRANCESCA
RENZETTI ELENA
Coordinatore : Prof. Degl’Innocenti Fabio
Prof. BRAY FABIO
Prof. MERCATI BENEDETTA
Prof. MERCATI BENEDETTA
Prof. TOSI ANNA MARIA
Prof. VESTRINI ROMANO
Prof. TURACCHI GIORGIA
Prof. ROSSI SIMONA
TEC. AMM. ECON. E SOC.
LINGUA FRANCESE
IGIENE
SCIENZE MOTORIE E SPORT.
SOSTEGNO
Prof. LISI GIOVANNI
Prof. ALBANESE ALESSANDRA
Prof. CARBONARA CRISTINA
Prof. MATTEUCCI STEFANIA
Prof. GUIDI ANTONELLA
Proff.SPAGNOLO FRANCESCA IVANA
OLIVIERI ANTONELLA
BOLDRINI PAOLA
BOSCO PAOLA
CECERE MANILA
LORENZONI FEDERICO
NICOSIA CHIARA
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INDIRIZZO SERVIZI SOCIO – SANITARI ODONTOTECNICO
Classe 1COD
RELIGIONE
ITALIANO
STORIA
LINGUA INGLESE
DIRITTO – ECONOMIA
MATEMATICA
SCIENZE INTEGRATE
Coordinatore : Prof. Chiesi Giacomo
Prof. NERI ALESSANDRO
Prof. FABOZZI CARLA
Prof. FABOZZI CARLA
Prof. ZOI SILVIA
Prof. MEMMOLA FRANCO
Prof. SANDRELLI FRANCESCO
Prof. CARDINALI GIANNA
Classe 2C ODO A
RELIGIONE
ITALIANO
STORIA
LINGUA INGLESE
DIRITTO – ECONOMIA
MATEMATICA
SCIENZE INTEGRATE
Prof. NERI ALESSANDRO
Prof. TADDEI ROBERTA
Prof. TADDEI ROBERTA
Prof. ZOI SILVIA
Prof. VESTRINI ROMANO
Prof. SANDRELLI FRANCESCO
Prof. CARDINALI GIANNA
SCIENZE INTEGRATE FISICA
SCIENZE INTEGRATE CHIMICA
ANATOMIA FISIOL. E IGIENE
RAPP. E MOD. ODONTOTEC.
LABORAT. ODONTOTECNICO
SCIENZE MOTORIE E SPORT.
Prof. BATTISTA GIANPAOLO
Prof. COLOMBO AZZURRA
Prof. CARBONARA CRISTINA
Prof. BARELLI DANIELE
Prof. PETRENI STEFANO
Prof. STOPPONI ROBERTA
Coordinatore : Prof. Chiesi Giacomo
Prof. BRAY FABIO
Prof. FABOZZI CARLA
Prof. FABOZZI CARLA
Prof. ZOI SILVIA
Prof. VESTRINI ROMANO
Prof. SANDRELLI FRANCESCO
Prof. CARDINALI GIANNA
Classe 3 ODO A
RELIGIONE
ITALIANO
STORIA
LINGUA INGLESE
MATEMATICA
Prof. CECCATELLI GIAN LUCA
Prof. COLOMBO AZZURRA
Prof. CARBONARA CRISTINA
Prof. BARELLI DANIELE
Prof. CHIESI GIACOMO
Prof. STOPPONI ROBERTA
Prof. SISTI PAOLO
Coordinatore : Prof.ssa CARDINALI GIANNA
Classe 2D ODO B
RELIGIONE
ITALIANO
STORIA
LINGUA INGLESE
DIRITTO – ECONOMIA
MATEMATICA
SCIENZE INTEGRATE
SCIENZE INTEGRATE FISICA
SCIENZE INTEGRATE CHIMICA
ANATOMIA FISIOL. E IGIENE
RAPP. E MOD. ODONTOTEC.
LABORAT. ODONTOTECNICO
SCIENZE MOTORIE E SPORT.
GEOGRAFIA
SCIENZE INTEGRATE FISICA
SCIENZE INTEGRATE CHIMICA
ANATOMIA FISIOL. E IGIENE
RAPP. E MOD. ODONTOTEC.
LABORAT. ODONTOTECNICO
SCIENZE MOTORIE E SPORT.
Prof. BATTISTA GIANPAOLO
Prof. COLOMBO AZZURRA
Prof. CARBONARA CRISTINA
Prof. BARELLI DANIELE
Prof. CHIESI GIACOMO
rof. STOPPONI ROBERTA
Coordinatore : Prof. Petreni Stefano
Prof. NERI ALESSANDRO
Prof. FICILI GUGLIELMA
Prof. FICILI GUGLIELMA
Prof. ZOI SILVIA
Prof. SANDRELLI FRANCESCO
SCIENZE INTEGRATE CHIMICA
COD.SCIEN. INTEG. CHIMICA
ANATOMIA FISIOL. E IGIENE
LABORAT. ODONTOTECNICO
SCIENZE MOTORIE E SPORT.
Prof. COLOMBO AZZURRA
Prof. CHIESI GIACOMO
Prof. CARBONARA-CHIESI
Prof. BARELLI DANIELE
Prof. PETRENI STEFANO
Prof. STOPPONI ROBERTA
INDIRIZZO OPERATORE DEL BENESSERE
Classe 1 ESTE
Coordinatore : Prof.ssa Benci Catilia
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RELIGIONE
ITALIANO
STORIA
LINGUA INGLESE
MATEMATICA
SCIENZE INTEGRATE
Prof. BRAY FABIO
Prof. BENCI CATILIA
Prof. BENCI CATILIA
Prof. TOSI ANNA MARIA
Prof. NOTTOLINI ENRICO
Prof. CARDINALI GIANNA
GABINETTO FISIOTERAPICO
CHIMICA COSMETICOLOGICA
ANATOMIA FISIOL. E IGIENE
TECNICHE ESTETICHE
SCIENZE MOTORIE E SPORT.
SOSTEGNO
Prof. LEONARDI SERENA
Prof. COLOMBO AZZURRA
Prof.CERINI MARZIA
Prof. GAUCCI MATTEO
Prof. STOPPONI ROBERTA
Proff. BOLDRINI PAOLA
ROSSI SILVIA
VISALLI FRANCESCA
OBIETTIVI
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OBIETTIVI
L’Istituto, principalmente, svolge un’azione diretta a promuovere negli studenti, congiuntamente alla acquisizione di solide basi
culturali, scientifiche, giuridiche, storiche e tecnico-economiche, di capacità espressive ed operative, di spirito critico e di gusto
estetico, una salda coscienza civica ed europeista al fine di stimolare sentimenti di pace, di collaborazione e di tolleranza con
tutti i popoli del mondo.
L’azione didattica, per quanto concerne l’ottica comune a tutti gli ambiti disciplinari, tende a perseguire i seguenti obiettivi generali :
 acquisizione delle conoscenze fondamentali e delle procedure;
 applicazione operativa delle suddette;
 loro riorganizzazione e rielaborazione autonoma e critica;
 apprendimento ed uso dei diversi linguaggi specifici.
Fornire, quindi, agli alunni le “chiavi” necessarie allo sviluppo dell’identità personale ed alla formazione integrale della persona,
nonché all’accesso al mondo del lavoro e ad eventuali studi di livello superiore.
In particolare, si propone l’obiettivo di formare:
nell’area LINGUISTICO-LETTERARIA, persone capaci di :
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decodificare, capire ed interpretare le opere delle varie epoche;
cogliere le caratteristiche peculiari della prosa e della poesia, valutando lo stretto rapporto tra ciò che l’autore dice ed il modo in
cui lo esprime;
individuare gli influssi che la situazione storica nelle sue diverse implicazioni esercita sull’autore;
riflettere sul ruolo degli intellettuali;
conoscere il quadro generale dei vari periodi letterari;
sviluppare competenze e conoscenze linguistiche per la produzione orale e scritta, in relazione alle varie funzioni che la lingua
si propone.
nell’area SCIENTIFICO TECNICO MATEMATICA
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acquisire modelli di ragionamento logico, in grado di sviluppare le attitudini sia analitiche che sintetiche;
esercitare a ragionare induttivamente e deduttivamente;
educare ai processi di astrazione e di formalizzazione dei concetti, valorizzando lo sviluppo delle facoltà di intuizione, sintesi,
ragionamento;
determinare l’acquisizione di un corpo organico di contenuti e metodi finalizzati ad un’adeguata interpretazione dei fenomeni
naturali;
produrre la consapevolezza delle potenzialità dello sviluppo e dei limiti delle conoscenze scientifiche, nel contesto umano,
storico e tecnologico;
favorire l’acquisizione di un linguaggio scientifico tecnologico appropriato e sintetico e delle capacità di fornire e ricevere
informazioni.
51
nell'area STORICO GIURIDICA
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sviluppare l’autonomia di pensiero negli studenti, grazie alla conoscenza di modelli interpretativi, anche molto diversi, della
realtà;
sviluppare la capacità di pensare seguendo percorsi logici coerenti, grazie al confronto con teorie complesse e articolate;
accrescere la capacità di concettualizzazione;
approfondire il nesso tra storia e società per consentire loro di orientarsi nella quotidianità;
fornire strumenti per la comprensione della realtà, attraverso l'analisi delle istituzioni, dell'economia e della politica delle
diverse società;
favorire l'accettazione di punti di vista diversi, attraverso la conoscenza attenta e non ideologica dei fatti e l'attenzione
verso le interpretazioni storiografiche dei medesimi;
fornire un quadro organico di riferimento per potere inserire anche le altre conoscenze disciplinari;
affinare le capacità di analisi e di interpretazione.
nell’area PROFESSIONALE
Indirizzo Meccanico
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conoscere le varie tecnologie;
accrescere le conoscere per la lavorazione dei diversi materiali;
sviluppare le competenze necessarie al corretto uso degli utensili e degli attrezzi;
fare funzionare le macchine utensili;
acquisire le capacità per il controllo e la manutenzione di una stazione produttiva;
apprendere le conoscenze, competenze e capacità per il funzionamento e la manutenzione di apparecchiature ed impianti
termici e, per il disegno, con assistenza computerizzata (CAD).
Indirizzo Elettrico
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realizzare impianti elettrici ed elettronici sia civili sia industriali;
utilizzare i differenti prodotti tecnici disponibili sul mercato;
affinare la conoscenza dei diversi materiali e delle apparecchiature;
sviluppare le competenze necessarie per il corretto funzionamento e le modalità di istallazione;
installare e gestire impianti d’allarme e apparecchiature automatiche;
programmare siti web e assistenza computerizzata al disegno (CAD).
Indirizzo Orafo
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apprendere le tecniche di lavorazione;
coltivare ed affinare la cultura artistica generale;
sviluppare la sensibilità personale e liberare le potenzialità individuali;
affinare il gusto e la creatività;
progettare un gioiello;
realizzarlo materialmente con l’uso delle conoscenze tecniche acquisite.
Indirizzo Servizi Socio-Sanitari
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organizzare ed attuare interventi di promozione della salute e del benessere bio-psico-fisico ;
promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta alimentazione e della sicurezza;
tutelare il diritto alla salute e del benessere delle persone;
utilizzare tecniche di animazione sociale, ludica e culturale;
utilizzare gli strumenti informatici nello svolgimento dei compiti di routine;
facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi, attraverso linguaggi e sistemi di
relazione adeguati.
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Indirizzo Servizi Socio- Sanitari- Odontotecnico
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apprendere e utilizzare le tecniche di lavorazione necessarie a costruire tutti i tipi di protesi: provvisoria, mobile,
fissa;
applicare le conoscenze di anatomia dell’apparato boccale, di biomeccanica, di fisica e di chimica per la
realizzazione di un manufatto protesico;
eseguire tutte le lavorazioni del gesso sviluppando le impronte e collocare i relativi modelli sui dispositivi di
registrazione occlusale;
convertire la rappresentazione grafica bidimensionale in un modello a tre dimensioni;
adoperare strumenti di precisione per costruire, levigare e rifinire le protesi dentali.
Indirizzo Servizi Commerciali
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operare nel campo organizzativo aziendale;
analizzare l’ambiente operativo;
proporre soluzioni a problemi specifici;
appropriarsi degli strumenti adeguati alle multiformi esigenze socio-professionali della società moderna;
affrontare adeguatamente i problemi organizzativi e gestionali di aziende pubbliche e private;
acquisire autonomia e capacità di aderenza alla dinamica di riconversione lavorativa.
Indirizzo Tecnico Trasporti e Logistica
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gestire il funzionamento di uno specifico mezzo di trasporto e intervenire nelle fasi di progettazione , costruzione e
manutenzione dei suoi diversi componenti;
mantenere in efficienza il mezzo di trasporto e gli impianti relativi;
gestire e mantenere in efficienza i sistemi, gli strumenti e le attrezzature per il carico e lo scarico dei passeggeri e delle
merci, anche in situazioni di emergenza;
valutare l’impatto ambientale per un corretto uso delle risorse e delle tecnologie;
gestire le attività affidate seguendo le procedure del sistema qualità nel rispetto delle normative di sicurezza;
gestire la riparazione dei diversi apparati del mezzo pianificandone il controllo e la regolazione.
Indirizzo Tecnico della Grafica e Comunicazione
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interviene nei processi produttivi che caratterizzano il settore della grafica, dell’editoria, della stampa e i servizi ad esso
collegati;
cura la progettazione del ciclo di lavorazione dei prodotti;
interviene in aree tecnologicamente avanzate;
programma ed esegue delle operazioni di prestampa e gestione e organizzazione delle operazioni di stampa e poststampa;
realizza i prodotti multimediali e sistemi software di comunicazione in rete;
realizza servizi fotografici ed audiovisivi.
Corso di studi triennale Sussidarietà Complementare, “Operatore del Benessere”
E’ il nuovo corso di studi che permette di onseguire la qualifica regionale di “Operatore del Benessere” al termine del terzo
anno. La qualifica e’ riconosciuta dal sistema formativo della Regione Toscana.
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definisce e pianifica le fasi delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute;
appronta strumenti e attrezzature necessari alle diverse fasi di attività sulla base della tipologia di materiali da impiegare
delle indicazioni/procedure previste, del risultato atteso;
monitora il funzionamento di strumenti e attrezzature, curando le attività di manutenzione ordinaria;
cura gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche;
esegue i trattamenti di base, individuando i prodotti cosmetici in funzione del trattamento da realizzare;
collabora alla gestione e promozione dell’esercizio.
Corso di studi triennale, Sussidarietà Complementare “Operatore della Meccatronica delle Autoriparazioni”
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E’ il nuovo corso di studi che permette di conseguire la qualifica regionale di “Operatore della Meccatronica nelle
autoriparazioni” al termine del terzo anno. La qualifica è riconosciuta dal sistema formativo della Regione Toscana.
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fornisce assistenza alla clientela al fine di soddisfare le richieste del cliente nella logica di qualità del servizio;
svolge diagnosi tecnica dell’autoveicolo al fine di individuare il guasto e programmare un piano di riparazione;
effettua le operazioni di manutenzione dell’autoveicolo assicurando le condizioni di efficienza e di sicurezza
dell’autoveicolo;
effettua interventi di riparazione, revisione e sostituzione di parti danneggiate;
opera sia sulle parti elettriche ed elettroniche che su quelle meccaniche del veicolo;
opera nell’osservanza della normativa vigente per l’esercizio dell’attività di meccatronica nelle autoriparazioni.
L’Istituto si propone inoltre di:
 aprirsi alla prospettiva europea, favorendo gli scambi, il confronto culturale e didattico, con scuole di altri Paesi europei
ed extraeuropei e viaggi di istruzione e di studio all’estero;
 educare, in continua collaborazione con tutte le altre componenti, gli studenti all’autogoverno e all’esercizio della
democrazia, promuovendo la loro partecipazione attiva alla vita della scuola quali soggetti del rapporto educativo;
 sviluppare una coscienza ecologica, sulla base anche di solide conoscenze scientifiche, del rispetto per le risorse
naturalistiche ed umane da difendere;
 fare opera di prevenzione, tramite i suoi strumenti conoscitivi, nei confronti della droga, dell’Aids, dell’alcolismo e del
tabagismo;
 incoraggiare l’attività sportiva nelle sue varie manifestazioni;
 partecipare ai problemi della società promuovendo rapporti programmati con gli enti locali ed il mondo della cultura e
del lavoro, in un reciproco scambio di contributi e di esperienze;
 porsi i problemi dell’orientamento e degli sbocchi occupazionali dei propri studenti, valendosi anche di rapporti col
mondo del lavoro;
 promuovere la ricerca, la sperimentazione didattica, l’aggiornamento dei metodi e dei contenuti culturali che
costituiscono un impegno costante di tutti i docenti, da assolvere sia in forma collegiale che individuale;
 improntare i rapporti tra docenti e studenti, come pure tra tutte le altre componenti della Comunità Scolastica,
all’ascolto, al dialogo ed alla collaborazione in un piano di pari dignità e rispetto;
 nei RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA, il nostro Istituto intende perseguire i propri obiettivi con la stretta collaborazione
delle famiglie, che hanno per noi importanza primaria in un compito educativo comune. Lo scambio di informazioni tra
docenti e genitori avviene attraverso i colloqui fissati dai singoli insegnanti nel quadro del proprio orario settimanale e
durante i colloqui generali di ricevimento previsti di solito due volte durante l'arco dell'anno scolastico. E' inoltre cura dei
Coordinatori dei singoli Consigli di Classe, mantenere contatti con le famiglie quando si ritiene opportuno elaborare gl i
strumenti atti a comunicare le valutazioni tra il trimestre e il pentamestre. Sono previsti ulteriori colloqui individualizzati con
i genitori per quegli studenti che dovessero rivelare particolari difficoltà o per situazioni problematiche, per fronteggiare le
quali il dialogo diventa essenziale come momento di reciproca intesa;
 dedicare SPAZIO agli STUDENTI. L'attenzione e l'impegno dell'Istituto per aiutare gli studenti ad affrontare positivamente
delicati passaggi della loro crescita caratterizzano da sempre l'operato e gli impegni di tutto il personale. Come già indicato
nelle finalità generali lo studente è coinvolto in tutte le attività, innovazioni e scelte operate dall'Istituto che crea spazi e
momenti appositi di consultazione.
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PIANI DI STUDIO
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L’Istituto Statale di Istruzione Superiore “MARGARITONE” è una istituzione scolastica dimensionata, che comprende:
 l’Istituto Professionale Statale per l’Industria e l’Artigianato “Margaritone”
 la Sezione Orafi,
 l’Istituto Professionale Statale per i Servizi Commerciali e Socio-Sanitari “G. Vasari”,
ed offre la possibilità di scegliere tra otto indirizzi di studi diversi:
o Meccanico
o Elettrico
o Orafo
o Commerciale
o Socio-sanitario
o Socio-Sanitario-Odontotecnico
o Tecnico Trasporti e Logistica
o Tecnico Grafico e Pubblicitario
Tutti otto gli indirizzi sono articolati in:
 Primo Biennio
 Secondo Biennio
 Monoennio (quinto anno)
Vi sono inoltre due indirizzi di Sussidarietà Complementare con il corso di studi di tre anni, che consentono di
conseguire la qualifica regionale:
 Operatore del Benessere
 Operatore della Meccatronica nelle autoriparazioni
Gli indirizzi Meccanico e Elettrico e Operatore della Meccatronica nelle autoriparazioni hanno sede in Via Fiorentina 179.
La Sezione distaccata Orafi ha sede in Via Golgi. Qui ha sede anche l’indirizzo Tecnico Trasporti e Logistica.
Gli indirizzi Servizi Commerciali, Servizi Socio-Sanitari- Odontotecnico Tecnico Grafico Pubblicitario hanno sede in Via
Benedetto Croce n.64.
Tutti gli indirizzi offrono una formazione professionale ed umanistica, articolata ed equilibrata, coniugando le conoscenze
teoriche con le capacità e le abilità operative e applicative. Particolare rilevanza viene data all’acquisizione di conoscenze
informatiche con relative applicazioni ai vari settori di indirizzo.
Per favorire una formazione ampia e significativa degli alunni, in relazione ai vari settori di indirizzo, nel primo Consiglio di
Classe i Docenti, all’unanimità, sono concordi a predisporre e ad autorizzare eventuali visite guidate, durante l’anno scolastico,
propedeutiche all’apprendimento degli allievi.
Al terzo anno l’allievo può conseguire la qualifica di formazione regionale di operatore, grazie ad un sistema integrato
di istruzione e formazione, tale titolo consente allo studente di :
 accedere al mondo del lavoro;
 iscriversi a corsi biennali post-qualifica degli istituti professionali, se ha terminato con successo anche il percorso di
istruzione ;
 passare, con esami integrativi, al quarto anno di scuole secondarie di secondo grado di altro tipo, se ha terminato con
successo anche il percorso di istruzione;
56

frequentare successivi moduli anche realizzati nella scuola in convenzione con la Regione per il conseguimento di un
secondo livello di qualifica, rispondente a più elevati contenuti e a bisogni formativi professionali propri e del territorio in
conseguenza di processi innovativi e tecnologico-produttivi.
Le discipline dell'area comune rendono l'ordine professionale omogeneo con gli altri ordini di scuola secondaria superiore
consentendo così agli alunni la prosecuzione con il terzo anno di qualifica o l'accesso al terzo anno di un istituto secondario affine.
In tal modo risultano armonizzate due esigenze: quella dello sviluppo di una formazione spendibile immediatamente nel mercato del
lavoro e quella di conseguire una cultura di base in vista del proseguimento degli studi.
Le scelte di programmazione sono vincolate agli obiettivi standard di preparazione, ai livelli di capacità di apprendimento,
padronanza di principi e metodi, mentre ampia possibilità di scelta è lasciata relativamente ai contenuti che devono essere
particolarmente specialistici e dettagliati nell'area di indirizzo e completati in riferimento alle esigenze del sistema economicoproduttivo del territorio in cui la scuola opera e in riferimento agli obiettivi regionali necessari al conseguimento della qualifica.
CORSO QUINQUENNALE – ESAMI DI STATO
Gli studenti che hanno superato gli esami della qualifica di formazione regionale possono inserirsi direttamente nel mondo del
lavoro o proseguire gli studi. Il percorso di istruzione si conclude con un esame di stato che dà agli studenti un DIPLOMA pari a tutti
gli altri tipi di scuola statale. Quindi essi possono, alla fine del corso, proseguire con gli studi universitari o trovare un’occupazione.
Nel quarto e nel quinto anno si amplia l’area della formazione professionale e l’area dei contenuti delle singole discipline. In
questi due anni sono previste ed organizzate dalla scuola 132 h di alternanza scuola-lavoro, incluse nell’orario complessivo, minimo,
determinato in 1056 h. All’orario complessivo corrispondono 32 h settimanali di lezione, comprensive della quota riservata alle
Regioni, che constano di 132 h di attività di alternanza scuola-lavoro presso le aziende del territorio.
Nuovo obbligo di istruzione
A partire dal 1 Settembre 2007, è entrata in vigore la normativa che riguarda il nuovo obbligo di istruzione. In base alla legge
26 Dicembre 2006, n°296, art.1, comma 622, l’obbligo di istruzione è elevato a dieci anni ed è esteso, pertanto, anche al
biennio della scuola secondaria superiore. L’introduzione del nuovo obbligo scolastico si colloca nel quadro delle norme
vigenti sul diritto/dovere all’istruzione e alla formazione, in base alle quali nessun giovane può interrompere il proprio percorso
formativo senza aver conseguito un titolo di studio o, almeno una qualifica professionale, entro il diciottesimo anno di età. Il
percorso di innovazione avrà carattere sperimentale negli anni scolastici 2007/2008 e 2008/2009. A partire dall’anno scolastico
2009/2010 entrerà a regime cioè, si attuerà il nuovo assetto del secondo ciclo costituito, in base all’art.13, della legge n°40/07,
dal sistema dell’Istruzione Secondaria Superiore, articolata in Licei, Istituti Tecnici e Istituti Professionali e dal sistema dell’
Istruzione e Formazione Professionale. Il Regolamento relativo all’obbligo d’istruzione fa riferimento alla Raccomandazione del
Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 Dicembre 2006, sulle competenze-chiave per l’apprendimento permanente. Il
nuovo ordinamento predispone che nella programmazione dei curricoli del biennio, i saperi vengano articolati in: competenze,
abilità/capacità, conoscenze. Le competenze prescritte per l’assolvimento dell’obbligo scolastico sono riferite ai 4 assi culturali:
-
dei linguaggi
matematico
scientifico-tecnologico
storico-sociale
Tutte la discipline hanno il compito di concorrere alla formazione di ogni alunno come individuo e come cittadino, contribuendo in
modo trasversale al raggiungimento delle competenze di cittadinanza attiva europea.
Ogni scuola, nel rispetto dell’offerta formativa e degli obiettivi che caratterizzano i curricoli dei primi due anni, può avvalersi della
quota di flessibilità oraria del 20%, ai sensi del decreto del Ministro della Pubblica Istruzione 13 Giugno 2006, n°47. Il Regolamento,
infine, fa riferimento alla certificazione relativa all’adempimento dell’obbligo di istruzione che è rilasciata da ogni Istituto. Per coloro
che hanno compiuto il diciottesimo anno di età, è rilasciata d’ufficio
57
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE,
DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE “MARGARITONE”
ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “MARGARITONE”
Sede Centrale: Via Fiorentina, 179 – 52100 AREZZO tel.0575-380210 fax 0575-381052 e-mail [email protected]
Sezione Staccata ORAFI: Via Golgi 38 – 52100 AREZZO tel.0575-381023 e-mail [email protected]
ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE PER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI “G. VASARI”
Via Benedetto Croce, 64 – 52100 AREZZO tel.0575-27690 fax 0575-27148 e-mail [email protected]
Sede legale : Via Fiorentina, 179 – 52100 AREZZO tel.0575-380210
www.isismargaritone.it
CERTIFICATO delle COMPETENZE DI BASE
acquisite nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione
N° ...........
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Visto il regolamento emanato dal Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca (ex Ministro della Pubblica Istruzione) con decreto
22 agosto 2007, n.139;
Visti gli atti di ufficio;
58
certifica
che l... studente/ssa .............................................…………. ......................................…..
cognome
nato/a
iscritto/a
indirizzo
il
..../..../......,
presso
questo
di
a
Istituto
studio
nome
.........................................……………
nella
classe
Stato
....……..
sez
….........................
….......
(****)
(*****)…………………..............................................................
nell’anno scolastico 2009/2010 nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione, della durata di 10 anni,
ha acquisito
le competenze di base di seguito indicate.
59
COMPETENZE DI BASE E RELATIVI LIVELLI RAGGIUNTI
(2)
Asse dei linguaggi
LIVELLI
lingua italiana:
 padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per
gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti
 leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo
 produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
lingua straniera
 utilizzare la lingua
operativi
(3)
..................... per i principali scopi comunicativi ed
Altri linguaggi
 utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del
patrimonio artistico e letterario
 utilizzare e produrre testi multimediali




livello avanzato
livello intermedio
livello base
livello base non raggiunto








livello avanzato
livello intermedio
livello base
livello base non raggiunto
livello avanzato
livello intermedio
livello base
livello base non raggiunto




livello avanzato
livello intermedio
livello base
livello base non raggiunto




livello avanzato
livello intermedio
livello base
livello base non raggiunto




livello avanzato
livello intermedio
livello base
livello base non raggiunto
Asse matematico
 utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico,
rappresentandole anche sotto forma grafica
 confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e
relazioni
 individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
 analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli
stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando
consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di tipo informatico
Asse scientifico-tecnologico
 osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà
naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema
e di complessità
 analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle
trasformazioni di energia a partire dall’esperienza
 essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel
contesto culturale e sociale in cui vengono applicate
Asse storico-sociale
 comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una
dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una
dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e
culturali
 collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul
reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela
della persona, della collettività e dell’ambiente
 riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per
orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio
Le competenze di base relative agli assi culturali sopra richiamati sono state acquisite dallo studente con riferimento alle
competenze chiave di cittadinanza di cui all’allegato 2 del regolamento citato in premessa (1. imparare ad imparare; 2.
progettare; 3. comunicare; 4. collaborare e partecipare; 5. agire in modo autonomo e responsabile; 6. risolvere problemi;
7. individuare collegamenti e relazioni; 8. acquisire e interpretare l’informazione).
Arezzo il ..................
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(Prof.Santi Roberto)
60
(*) Nel caso di percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) occorre affiancare al logo del MIUR anche quella della
REGIONE di riferimento.
(**) Nel caso di percorsi di IeFP realizzati da Strutture formative accreditate dalle Regioni, occorre sostituire “Istituzione
scolastica” con “Struttura formativa accreditata”.
(***) Nel caso di percorsi di IeFP realizzati da Strutture formative accreditate dalle Regioni occorre sostituire ‘Il Dirigente
Scolastico’ con ‘Il Direttore/Legale Rappresentante della Struttura formativa accreditata’. Per le istituzioni scolastiche paritarie, il
certificato è rilasciato dal Coordinatore delle attività educative e didattiche.
(****) Nel caso di percorsi di IeFP realizzati da Strutture formative accreditate dalle Regioni occorre sostituire ‘Istituto nella
classe ... sezione ...’ con “Struttura formativa accreditata”.
(*****) Nel caso di percorsi di IeFP occorre sostituire ‘indirizzo di studio’ con ‘percorso di qualifica o diploma professionale’.
(1) Il presente certificato ha validità nazionale.
(2) Livelli relativi all’acquisizione delle competenze di ciascun asse:
Livello base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere
conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali
Nel caso in cui non sia stato raggiunto il livello base, è riportata l’espressione ”livello base
non raggiunto”, con l’indicazione della relativa motivazione
Livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note,
compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilita acquisite
Livello avanzato: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non
note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere
le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli
(3) Specificare la prima lingua straniera studiata.
61
Curricoli
62
IL RIORDINO DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI
Dall’anno scolastico, 2010-2011, ha preso avvio il riordino degli Istituti Professionali a norma
dell’art.8, comma 6, del Regolamento, emanato con il D.P.R. n°87, del 15 marzo 2010, seguito dal
D.P.R. n° 87 del 15 giugno 2010, contenente le linee guida per il passaggio al nuovo
Ordinamento.
Il riordino degli Istituti Professionali risponde all’esigenza di organizzare percorsi formativi
quinquennali, finalizzati al conseguimento di un titolo di studio fondato su una solida base di
istruzione generale e tecnico-professionale. L’istruzione tecnico-professionale ha come
riferimento prioritario i grandi settori in cui si articola il sistema economico nazionale
contraddistinti da applicazioni tecnologiche e organizzative, che possono essere declinate in base
alla vocazione del territorio, ai progetti di sviluppo locale e ai relativi fabbisogni formativi.
Il riordino mira a favorire il collegamento organico con i sistemi regionali di Istruzione e
Formazione Professionale, mediante spazi di autonomia indicati con riferimento all’orario annuale
delle lezioni. Il 1° biennio assolve l’obbligo d’Istruzione. Si prevede di descrivere i Risultati di
Apprendimento a partire dal 2° biennio, per facilitare i passaggi tra i sistemi formativi. I Risultati
di Apprendimento dovranno essere descritti secondo le indicazioni contenute nelle
Raccomandazioni dell’Unione Europea del 23 aprile 2008; l’obiettivo è quello di ammodernare i
sistemi di valutazione delle competenze.
Il D.P.R. n°87, del 15 marzo 2010, prevede che gli Istituti Professionali possano svolgere in
regime di sussidarietà e nel rispetto delle competenze esclusive delle Regioni in materia, un ruolo
integrativo e complementare rispetto al sistema di Istruzione e Formazione Professionale, anche
nell’esercizio dell’apprendistato, di Qualifiche e Diplomi professionali ( D. Lgs. n° 226
dell’ottobre 2005, convertito dalla legge n°40, del 2 aprile 2007. In base a tale legge, saranno
definiti i raccordi tra i percorsi degli Istituti Professionali e i percorsi di Istruzione e Formazione
Professionale, di competenza esclusiva delle Regioni. Nella fase transitoria, il D.P.R. del 15
giugno 2010 assegna agli Istituti Professionali, per il primo anno di attuazione del nuovo
Regolamento, 2010-2011, il compito di rilasciare Qualifiche triennali.
Il nuovo ordinamento, che prevede il percorso di studi degli Istituti Professionali scandito in 2
bienni e 1 monoennio finale, ha cancellato dal piano di studi del primo biennio del settore
Industria e Artigianato, discipline fondamentali come “Tecnica professionale” (per l’indirizzo
Elettrici ), “Tecnologia meccanica” ( per l’indirizzo Meccanici ), “Tecnologia e laboratorio” ( per
l’indirizzo Orafi ) in quanto lo studio delle medesime è previsto negli anni successivi. Ma, dal
momento che il D.P.R. n°87 del 2010, in fase transitoria, assegna ancora agli Istituti Professionali
il compito di rilasciare Qualifiche, gli alunni iscritti al primo anno che intendessero conseguire
questo titolo, non avrebbero l’opportunità di studiare delle materie fondamentali e caratterizzanti
per la Qualifica di Operatori.
Pertanto, nella nostra scuola, nel rispetto dell’organico, è stata deliberata dal Collegio dei Docenti
e approvata dal Consiglio d’Istituto l’introduzione dello studio di “Tecnica professionale” e di
“Tecnologia meccanica” nel biennio: 2h di Tecnica Professionale o di Tecnologia meccanica e 1h
di esercitazioni di laboratorio, per l’indirizzo Servizi di manutenzione e assistenza tecnica; 3h di
esercitazioni di laboratorio per l’indirizzo Produzioni industriali e artigianali , tenendo conto della
quota di autonomia del 20% dei curricoli, per attivare insegnamenti finalizzati al raggiungimento
degli obiettivi previsti dal piano dell’offerta formativa. L’introduzione dello studio di tale materia,
nei curricoli del biennio, si è resa necessaria in quanto tutti gli alunni iscritti al primo anno hanno
dichiarato di voler conseguire la Qualifica Professionale. Senza questa operazione gli studenti non
sarebbero stati in grado di raggiungere le competenze previste dall’Accordo Stato-Regione, al
termine dei tre anni.
63
“Alleanze formative” fra scuola e mondo del lavoro
I nuovi Istituti Professionali, possono esercitare un ruolo strategico per la crescita delle persone e del
Paese quanto più riescono a raccordare la propria offerta formativa sul territorio con le altre offerte che
concorrono a comporre il sistema educativo di Istruzione e di Istruzione e Formazione professionale,
sulla base di alleanze stabili tra organismi formativi, governo locale e soggetti economico sociali attivi
nell’ambito di riferimento, a partire dalle Camere di commercio, alle Associazioni imprenditoriali, agli
Ordini professionali, agli Enti di ricerca.
Lo stretto raccordo degli Istituti Professionali con il mondo del lavoro e il contesto territoriale
rappresenta un patrimonio storico e culturale significativo che va ripreso e rilanciato per rafforzare il
ruolo che questi istituti hanno svolto e svolgono a livello educativo, sociale ed economico.
La competitività economica, infatti, si gioca sempre più sul terreno della “competizione intellettuale”,
che intreccia profondamente conoscenza, innovazione e internazionalizzazione. Per mantenere elevati
livelli di occupazione occorre puntare su livelli di istruzione più elevati, ma anche sull’apertura a
esperienze e linguaggi diversi: contenuti specialistici e suddivisioni disciplinari che tendono ad una
crescente interdipendenza e contaminazione tra i saperi.
Sono sempre più necessari, causa una crescente interdipendenza e contaminazione tra i saperi,
l’interazione e il dialogo, in forme non episodiche, tra le imprese, che per sopravvivere e svilupparsi
devono divenire “fabbriche di conoscenza”, e le scuole, tradizionali “fabbriche della conoscenza e
della cittadinanza”.
Primi beneficiari potenziali di questa alleanza formativa tra scuola, mondo del lavoro e territorio sono
gli studenti, soprattutto quelli degli Istituti Professionali. A fronte di una pluralità di modi di
acquisizione di saperi e competenze, infatti, è necessario diversificare i percorsi formativi in base alle
caratteristiche personali degli studenti che provengono da vari contesti sociali e spesso da altri Paesi.
Nella convinzione che dobbiamo sostenere l’apprendimento con tutte le risorse didattiche e
organizzative disponibili, sia all’interno della scuola che all’esterno di essa, abbiamo avviato un
importante percorso, in collaborazione con il mondo del lavoro, al fine di attivare concretamente i
Comitati Tecnico Scientifici. Questi organismi, con potere consultivo, sono costituiti da due docenti
per ogni indirizzo ed alcuni imprenditori o loro rappresentanti di settore.
Una collaborazione organica, tra gli Istituti Professionali e il mondo del lavoro e delle professioni,
contribuisce concretamente alla costruzione dell’offerta formativa perché favorisce la partecipazione
attiva delle imprese alla realizzazione di esperienze formative personalizzate attraverso visite
aziendali, stage, tirocini formativi, alternanza scuola lavoro.
64
NUOVI PERCORSI PROFESSIONALI DI QUALIFICA
Dal presente anno scolastico, 2011/2012, la Regione Toscana ha imposto agli Istituti Professionali,
che continueranno a rilasciare la Qualifica al terzo anno, delle regole ben precise da osservare.
Dal momento che tutti i nostri alunni, iscritti alle classi prime e seconde, hanno chiesto di
conseguire la Qualifica, ne consegue che la nostra scuola ha avuto l’obbligo di impostare i Corsi
triennali di Qualifica secondo le regole dettate dalla Regione.
Fino alla attuale classe terza, i Corsi di Qualifica erano gestiti secondo la normativa nazionale ed
erano sostanzialmente precostituiti; da quest’anno, seguendo le indicazioni regionali, nel nostro
Istituto sono stati riordinati tali corsi, nel rispetto dell’organico canonico.
A livello di contenuti ed in termini organizzativi, rispetto alla precedente normativa nazionale non
cambia quasi nulla, tranne il fatto che la Regione obbliga gli Istituti Professionali ad introdurre nel
percorso di studi lo stage nella seconda e nella terza classe.
Nell’anno scolastico 2011/2012 è prevista l’attivazione di 4 figure:
1. Operatore elettrico
2. Operatore meccanico
3. Operatore delle lavorazioni artigianali-Orafo
4. Operatore amministrativo - segretariale
(classi 1°, 2° e 3°)
(classi 1°, 2° e 3°)
(classi 1°, 2° e 3°)
Nel corso del triennio dovranno essere rispettati i seguenti parametri regionali:
almeno 1800 ore complessive di cui:
1) 15% - 20% Area Generale;
2) 75% - 85% Area di Indirizzo
L’Area di Indirizzo dovrà comprendere:
a) laboratori
b) 20% stage ( almeno 360h )
La Regione Toscana sosterrà le spese per le attività non previste dalla norma nazionale, ma
necessarie per raggiungere le 1800h, le attività di laboratorio, le codocenze, i tutoraggi. Il budget
sarà calcolato con il seguente parametro: 320 euro per alunno realmente frequentante ( verrà
fatto un controllo dalla Regione a metà Ottobre ).
65
I Corsi di Qualifica sono stati riordinati in tal modo:
I e FP MAT OP Elettrico-Meccanico
1° anno
148 h Area Generale (Italiano,Inglese, Matematica,Diritto, Scienze);
445 h Area di Indirizzo ( tutte le materie d’indirizzo: Tecnol. e Tecn. Rappr. Grafica (3 u.d.),
Tecnol. Inf. E Com. (2 u.d.), Lab. Tecnol. Ed Esercitazioni (3 u.d.), Chimica (2 u.d.), Fisica (2
u.d.) + ore aggiuntive di Tecnica Professionale ( 2h ) e di Lab. Tecnol. ed Esercitazioni ( 1h )
come potenziamento dell’offerta formativa
2° anno
148 h Area Generale (Italiano,Inglese, Matematica,Diritto, Scienze);
481 h Area di Indirizzo ( tutte le materie d’indirizzo: Tecnol. e Tecn. Rappr. Grafica (3 u.d.),
Tecnol. Inf. E Com. (2 u.d.), Lab. Tecnol. Ed Esercitazioni (3 u.d.), Chimica (2 u.d.), Fisica (2
u.d.) + ore aggiuntive di Tecnica Professionale ( 2h ) e di Lab. Tecnol. ed Esercitazioni ( 1h )
come potenziamento dell’offerta formativa
160h di stage nella classe 2° ( 80h stage interno alla scuola; 80h stage esterno in azienda).
3° anno
177 h Area Generale (Italiano, Inglese, Matematica )
587 h Area Indirizzo ( tutte le materie di indirizzo: Tecnol. Mecc. Ed Appl. ( 5 u.d. ), Tecnol.
Elettriche ed Elettron.e Appl. ( 5 u.d. ), Tecnologie e Tecn. Install. e Manutenzione ( 3 u.d. ),
Labo. Tecnol. ed Esercitazioni ( 4 u.d. ) + ora aggiuntiva Tec. Di installazione e applicazioni ( 1h
), come potenziamento dell’offerta formativa, + 2h settimanali ad esperti esterni (modello ex 3°
area);
237 h di stage ( 37h stage interno alla scuola, 200h di stage sterno in azienda);
ESAME: previsto per l’ultima settimana di Giugno, dal 20 al 30 ( da confermare!!)
66
I e FP PIA – OPZ. ARTIG. ( ORAFO )
NON ATTIVATO NEL PRESENTE ANNO SCOLASTICO 2012/2013
1°, 2° e 3° anno
473 h Area Generale (Italiano, Inglese, Matematica, Diritto Scienze);
1513 h Area di Indirizzo ( tutte le materie di indirizzo: Tecnol. e Tecn. Rappr. Grafica ( 3 u.d. ),
Tecnol. Inf. E Com. ( 2 u.d.), Lab. Tecnol. Ed Esercitazioni ( 3 u.d. ), Chimica ( 3 u.d. ), Fisica ( 2
u.d. ) + ore aggiuntive di Laboratorio. Tecnol. ed Esercitazioni ( 3h ), come potenziamento
dell’offerta formativa;
160h di stage nella classe 2° ( 80h stage interno alla scuola; 80h stage esterno in azienda).
237 h di stage nella classe 3° ( 37h stage interno alla scuola, 200h di stage sterno in azienda);
ESAME: ultima settimana di Giugno, dal 20 al 30 ( da confermare !! )
I e FP S C
1° anno
148 h Area Generale (Italiano, Inglese, Matematica, Diritto, Scienze)
416 h Area di Indirizzo ( tutte le materie di indirizzo: Informatica e Lab. ( 2 u.d. ), Tecniche.
Prof. S. C. ( 5 u.d. ), 2^ Lingua Stran. ( 3 u.d. ), Chimica (2 u.d.) + ore aggiuntive a Inf. (2h)
2° anno
148 h Area Generale (Italiano, Inglese, Matematica, Diritto, Scienze)
452h Area di Indirizzo ( tutte le materie di indirizzo: Informatica e Lab. ( 2 u.d. ), Tecniche.
Prof. S. C. ( 5 u.d. ), 2^ Lingua Stran. ( 3 u.d. ), Chimica (2 u.d.) + ore aggiuntive a Inf. (2h)
160h di stage nella classe 2° (80h stage interno alla scuola; 80h stage esterno in azienda)
3° anno
177 h Area Generale (Italiano, 1^ Lingua Straniera, Matematica )
585 h Area di Indirizzo ( tutte le materie di indirizzo: Tecniche Prof. S. ( 8 u.d. ), 2^ Lingua Stran.
( 3 u.d. ), Dir. Ed Econ. ( 4 u.d. ), Tec. Di Comunicazione ( 1 u.d. ) + ora aggiuntiva Lingua
straniera ( 1h ), come potenziamento dell’offerta formativa +2h settimanali ad esperti esterni
( modello ex 3° area )
225h di stage ( 25h stage interno alla scuola, 200h di stage sterno in azienda);
ESAME: ultima settimana di Giugno, dal 20 al 30 ( da confermare !!)
67
SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO
Indirizzi:
“Produzioni industriali e artigianali”
“Manutenzione e assistenza tecnica”
68
PREMESSA
Il settore “Industria e artigianato” comprende due ampi indirizzi riferiti rispettivamente alle produzioni industriali e artigianali e alla
manutenzione e assistenza tecnica.
Gli indirizzi e le loro articolazioni, pur nella diversità delle filiere di riferimento, sono connotati da elementi comuni che riguardano
esigenze generali, principalmente l’adeguamento all’evoluzione dei bisogni ed alle innovazioni tecnologiche ed organizzative delle
produzioni, la tutela dell’ambiente, la sicurezza dei luoghi di vita e di lavoro, l’integrazione con il mondo del lavoro e con istituzioni, soggetti
pubblici e privati operanti sul territorio.
I risultati di apprendimento attesi dagli studenti a conclusione dei percorsi quinquennali del settore sono coerenti con l’obiettivo di consentire
al diplomato di agire con autonomia e responsabilità nei processi produttivi e di assumere ruoli operativi nei processi produttivi relativi alle
citate filiere.
Lo studente affronta, nel primo biennio, lo studio di alcune discipline obbligatorie che, anche attraverso una articolata didattica laboratoriale,
favoriscono l’orientamento verso la scelta effettiva dell’indirizzo. Queste discipline - “Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica”,
”Scienze integrate (Fisica)” e “Scienze integrate (Chimica)”, “Tecnologie dell’informazione e della comunicazione”- comuni a tutto il settore,
si caratterizzano in modo peculiare in relazione agli specifici risultati di apprendimento d’indirizzo e si complementano nella
progettazione didattica. Esse costituiscono, di fatto, il nucleo contenutistico-metodologico dei successivi apprendimenti di indirizzo ( nelle
diverse articolazioni) che vengono gradualmente introdotti con la disciplina “Laboratori tecnologici ed esercitazioni”, le cui attività
laboratoriali, in questa fase, hanno ancora funzioni prevalentemente orientative.
Nel secondo biennio e nel quinto anno i risultati di apprendimento dei due indirizzi sono riferiti alle relative competenze specialistiche
per tener conto dei peculiari processi produttivi dell’industria e dell’artigianato e per sostenere gli studenti nelle loro successive scelte di
studio e di lavoro.
Le competenze acquisite dagli studenti nell’intero percorso di studio sono configurate a partire dal quadro unitario definito dagli assi
culturali dell’obbligo di istruzione, che ne risulta progressivamente potenziato. Le discipline di indirizzo concorrono, in particolare, in linea
con le indicazioni dell’Unione europea, ad educare all’imprenditorialità e consentono agli studenti di sviluppare una visione orientata al
cambiamento,
all’iniziativa,
alla
creatività,
alla
mobilità
geografica
e
professionale,
nonché all’assunzione di comportamenti
socialmente responsabili, che li mettano in grado di organizzare il proprio progetto di vita e di lavoro.
.
69
Indirizzo “Produzioni industriali e artigianali”
L’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali” ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del percorso quinquennale,
competenze che lo mettano in grado di intervenire nei processi di lavorazione, fabbricazione, assemblaggio e commercializzazione di prodotti
11
industriali e artigianali.
L’identità dell’indirizzo è riferita ad attività professionali che si esplicano nelle filiere dei settori produttivi generali (economia del mare,
abbigliamento, industria del mobile e dell’arredamento, grafica industriale, edilizia, industria chimico-biologica, produzioni multimediali,
cinematografiche e televisive ed altri) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio. L’insieme dei saperi
e delle abilità che lo studente acquisisce nel corso di studi riguardano metodi, tecniche e linguaggi inerenti aree operative
diversificate per consentirgli di inserirsi proficuamente, al temine dei percorsi, nei contesti produttivi e professionali oppure di accedere a
percorsi di livello terziario, in relazione ai requisiti individuali ed alle aspettative di inserimento lavorativo, sia a livello locale che
nazionale o internazionale.
Le competenze tecnico-professionali, accanto ad una base comune indispensabile per tutti i campi della produzione artistica e artigianale
(abbigliamento, oreficeria, mobile e arredo, ceramica, etc.), acquistano una progressiva e graduale specificazione, soprattutto operativa e
laboratoriale, nei diversi anni di corso.
Nell’articolazione “Industria” vengono studiate ed applicate le metodiche proprie della produzione e dell’organizzazione industriale, con una
significativa attenzione all’innovazione tecnologica. Le competenze tecniche e professionali sono riferite a differenti settori produttivi e
vengono implementate in rapporto alle esigenze specifiche del territorio. L’articolazione introduce nell’indirizzo percorsi formativi riferiti
alle molteplici filiere di produzione attive nell’economia globale e locale, delle quali viene offerta una visione sistemica dell’intero processo
produttivo. Il diplomato può agire nel lavoro autonomo o dipendente ed è in grado di inserirsi nei diversi segmenti di filiera, in
relazione alla complessità e all’evoluzione dei processi organizzativi, di produzione e commercializzazione dei prodotti. Inoltre, il
diplomato è in grado di intervenire nella pianificazione della manutenzione ordinaria, della riparazione e della dismissione dei sistemi e
degli apparati di interesse.
Nell’articolazione “Artigianato” vengono applicate e approfondite le metodiche relative alla ideazione, progettazione e realizzazione e
commercializzazione di oggetti e insiemi di oggetti, in piccola e grande serie, prodotti anche su commissione e realizzati con tecniche e
metodi artigianali e/o storicamente connessi alle tradizioni artistiche e artigianali locali, ma con particolare attenzione alla innovazione
sotto il profilo tecnico e creativo. La tradizione artigianale locale rappresenta in questa articolazione non solo l’ambito privilegiato di
conoscenze e pratiche artistiche, ma anche luogo di ricerca, di innovazione creativa e tecnica, con apporti originali e personali a
standard stilistici tradizionali. Il diplomato potrà così confrontarsi con sicurezza nel quadro della concorrenza internazionale che, in
alcuni settori tipici del made in Italy, è particolarmente impegnativa.
11D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87, “ Regolamento recante norme per il riordino degli istituti professionali, a norma dell’art.64, comma 4, del
decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 (10G0109), allegato C1.
70
Curricolo Indirizzo Produzioni industriali e artigianali ( Corso Orafo )
MATERIE DI STUDIO
Classe 1ª Classe 2ª
Classe 3ª Classe 4ª Classe 5ª
Religione
1
1
1
1
1
Lingua e letteratura italiana
4
3
4
4
4
Storia
2
2
2
2
2
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Discipline giuridiche ed economiche
2
2
Matematica
3
4
3
3
3
Scienze della terra e biologia
2
2
Scienze integrate ( Fisica )
2
2
Tecnologie e tecniche di rappresentazione
grafica
Scienze integrate ( Chimica )
4
4
2
2
Laboratorio tecnologico
4
4
5
4
4
Tecnologie dell’ informazione e della
comunicazione
2
2
Scienze Motorie e Sportive
2
2
2
2
2
Tecnologie dei materiali di produzione
6
5
4
Progettazione e realizzazione del prodotto
6
6
6
2
3
Tecniche di distribuzione e marketing
Potenziamento
2*
2*
2*
2*
2*
TOTALE QUADRO ORARIO
35
35
34
34
34
Le ore di lezione sono di 54’( Delibera del Collegio Docenti )
* Il potenziamento viene fatto mediante l’aggiunta di 2h settimanali di lezione; la scelta delle
discipline dipende dalle esigenze dell’organizzazione interna dell’Istituto e da quelle della
classe.
71
Indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”
L’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del percorso
quinquennale, competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica,
riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici, anche marittimi.
12
L’identità dell’indirizzo è riferita ad attività professionali di manutenzione ed assistenza tecnica che si esplicano nelle diverse filiere dei
settori produttivi generali (elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica, etc.) attraverso l’esercizio di competenze sviluppate ed
integrate secondo le esigenze proprie del mondo produttivo e lavorativo del territorio.
Il percorso formativo è multifunzionale e politecnico e mira anche a sostenere le diverse filiere produttive nella fase di postcommercializzazione, in rapporto all’uso e alle funzionalità dei sistemi tecnici e tecnologici. Il ciclo produttivo dei manufatti
comporta, infatti, l’offerta nei servizi di manutenzione e di assistenza tecnica di tipo decentrato, in grado di raggiungere i clienti laddove
essi si trovino e di assicurare, immediatamente e nel lungo periodo, l’efficienza dei dispositivi mediante interventi efficaci.
Anche per questo è molto importante che le competenze acquisite dagli studenti vengano approfondite rispetto alla struttura funzionale dei
dispositivi da manutenere ed estese in considerazione delle diverse tipologie di apparati e sistemi. Il manutentore, autonomo o
dipendente, agisce infatti su dispositivi tecnologici industriali e commerciali che, progettati per un uso amichevole e facilitato,
possono richiedere interventi specialistici di elevato livello per la loro messa a punto, manutenzione ordinaria, riparazione e dismissione.
La manutenzione e l’assistenza tecnica infine comportano una specifica etica del servizio, riferita alla sicurezza dei dispositivi, al
risparmio energetico e ai danni prodotti all’ambiente dall’uso e dei dispositivi tecnologici e dai loro difetti di funzionamento, dallo
smaltimento dei rifiuti e dei dispositivi dismessi. Per questo è opportuno che tali atteggiamenti siano promossi fin dal primo biennio
attraverso un’azione interdisciplinare e collegiale.
12 D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87, “ Regolamento recante norme per il riordino degli istituti professionali, a norma dell’art.64, comma 4, del
decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 (10G0109), allegato C2.
72
Curricolo Indirizzo “ Manutenzione e assistenza tecnica “ ( Corso Elettrico )
MATERIE DI STUDIO
Classe 1ª Classe 2ª
Classe 3ª Classe 4ª Classe 5ª
Religione
1
1
1
1
1
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Storia
2
2
2
2
2
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Discipline giuridiche ed economiche
2
2
Matematica
4
4
3
3
3
Scienze della terra e biologia
2
2
Scienze integrate ( Fisica )
2
2
Tecnologie e tecniche di rappresentazione
grafica
Scienze integrate ( Chimica )
3
3
2
2
3+1
3+1
4
3
3
2
2
2
2
2
2
2
Tecnologie meccaniche e applicazioni
5
4
3
Tecnologie elettrico-elettroniche
5
5
3
Tecnologie e tecniche di installazione e di
manutenzione
Potenziamento
3
5
8
1*
1*
2*
2*
2*
TOTALE QUADRO ORARIO
34
34
34
34
34
Laboratori tecnologici ed esercitazioni
Tecnologia dell’informazione e della
comunicazione
Scienze Motorie e Sportive
Le ore sono di 54’( Delibera del Collegio Docenti )
*Il potenziamento dell’Offerta formativa viene fatto mediante l’aggiunta di 2h settimanali di lezione; la scelta delle
discipline dipende dalle esigenze dell’organizzazione interna dell’Istituto e da quelle della classe.
73
Curricolo Indirizzo “ Manutenzione e assistenza tecnica “ ( Corso Meccanico )
MATERIE DI STUDIO
Classe 1ª Classe 2ª
Classe 3ª Classe 4ª Classe 5ª
Religione
1
1
1
1
1
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Storia
2
2
2
2
2
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Discipline giuridiche ed economiche
2
2
Matematica
4
4
3
3
3
Scienze della terra e biologia
2
2
Scienze integrate ( Fisica )
2
2
Tecnologie e tecniche di rappresentazione
grafica
Scienze integrate ( Chimica )
3
3
2
2
Laboratori tecnologici ed esercitazioni
3
3
4
3
3
Tecnologia dell’informazione e della
comunicazione
Scienze Motorie e Sportive
2
2
2
2
2
2
2
Tecnologie meccaniche e applicazioni
5
5
3
Tecnologie elettrico-elettroniche
5
4
3
Tecnologie e tecniche di installazione e
manutenzione
Potenziamento
3
5
8
2*
2*
2*
2*
2*
TOTALE QUADRO ORARIO
34
34
34
34
34
Le ore sono di 54’( Delibera del Collegio Docenti )
*Il potenziamento dell’Offerta formativa viene fatto con l’aggiunta di 2h settimanali di lezione; la scelta delle
discipline dipende dalle esigenze dell’organizzazione interna dell’Istituto e da quelle della classe.
74
MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
CORSO SERALE
Dall’ anno scolastico, 2011/2012, nel nostro Istituto è stato attivato un Corso serale per Operatore
Elettrico e Operatore Meccanico, secondo il vecchio Ordinamento.
A partire dall’a. s. 2012/2013 anche le classi 3^ del Corso serale seguono la Riforma Gelmini con
l’indirizzo”Manutenzione e Assistenza Tecnica”.
Tale Corso è rivolto prevalentemente a studenti lavoratori che hanno interrotto gli studi negli anni
passati, ad adulti che desiderano perfezionare la loro preparazione professionale, a coloro che già
possiedono un diploma di Scuola Secondaria di Secondo grado, ma che vogliono conseguire un altro
diploma riferito ad un indirizzo di studi diverso, per poter avere maggiori opportunità lavorative, agli
stranieri che intendono conseguire un titolo di studio che permetta loro di inserirsi nel mondo del lavoro
75
Curricolo “Assistenza e Manutenzione tecnica”
( Corso Elettrico )
MATERIE DI STUDIO
Classe 3° Classe 4°
Classe 5°
Lingua e letteratura italiana
3
3
3
Storia
2
2
2
Lingua inglese
2
2
2
Matematica e Informatica
3
3
3
Tecnol.elettriche-elettroniche
dell’automazione e applicazioni
Tecnol.e tecniche di installazione e di
manutenz.apparati e impianti civili e ind.
Laboratori tecnologici ed Esercitazioni
4
4
2
3
3
5
2
3
3
Tecnologie meccaniche e Applicazioni
3
3
3
Potenziamento
2*
2*
2*
TOTALE QUADRO ORARIO
25
25
25
Le ore sono di 45’ ( Delibera del Collegio Docenti )
Il potenziamento dell’Offerta formativa viene fatto mediante l’aggiunta di 2h settimanali di lezione; la scelta delle
discipline dipende dalle esigenze dell’organizzazione interna dell’Istituto e da quelle della classe.
76
Curricolo Indirizzo “ Manutenzione e assistenza tecnica “
( Corso Meccanico )
( Non attivato nell’a.s. 2015/2016 )
MATERIE DI STUDIO
Classe 3° Classe 4°
Lingua e letteratura italiana
3
Storia
2
Lingua inglese
2
Matematica e Informatica
3
Tecnol.elettriche-elettroniche
dell’automazione e applicazioni
Tecnol.e tecniche di installazione e di
manutenz.apparati e impianti civili e ind.
Laboratori tecnologici ed Esercitazioni
3
Tecnologie meccaniche e Applicazioni
4
Potenziamento
2*
TOTALE QUADRO ORARIO
25
3
3
Le ore sono di 45’ ( Delibera del Collegio Docenti )
Il potenziamento dell’Offerta formativa viene fatto mediante l’aggiunta di 2h settimanali di lezione; la scelta delle
discipline dipende dalle esigenze dell’organizzazione interna dell’Istituto e da quelle della classe.
77
Curricolo Indirizzo “ Produzioni industriali e artigianali “
( Corso Orafo )
( Non attivato nell’a.s. 2015/2016 )
MATERIE DI STUDIO
Classe 3°
Lingua e letteratura italiana
3
Storia
2
Lingua inglese
2
Matematica e Informatica
3
Lab. Tecnologico ed esercitazione
5
Tecnologie applicate ai materiali e ai
processi produttivi
Progettazione e realizzazione del prodotto
4
Potenziamento
2*
TOTALE QUADRO ORARIO
25
4
Le ore sono di 45’ ( Delibera del Collegio Docenti )
Il potenziamento dell’Offerta formativa viene fatto mediante l’aggiunta di 2h settimanali di lezione; la scelta delle
discipline dipende dalle esigenze dell’organizzazione interna dell’Istituto e da quelle della classe.
78
SUSSIDARIETA’ COMPLEMENTARE
TECNICO MECCATRONICO DELLE AUTORIPARAZIONI
Corso di studi triennale
L’allievo che frequenta l’Indirizzo Meccatronico delle Autoriparazioni, nel corso dei tre anni, è
messo in condizione di individuare il guasto del motoveicolo e dell’autoveicolo e di saperlo
riparare.
E’ inoltre in condizione di eseguire la diagnosi tecnica e strumentale degli apparati
elettrico/elettronici del veicolo: sa tenere il rapporto con i clienti e sa fare la stesura delle schede
di manutenzione; conosce la tecnologia dei veicoli a motore e tecnica motoristica,
componentistica, idraulica, le tecniche e strumenti per diagnosi avanzate, gli strumenti di misura
e controllo per la verifica di singoli componenti meccanici e per la loro messa a punto.
Grazie ad un nuovo laboratorio e alla collaborazione con aziende del settore, la nostra Scuola è in
grado di offrire un profilo attuale per le imprese e concrete possibilità occupazionali.
Dal secondo anno di corso è possibile, per lo studente, frequentare stage e tirocini aziendali, che
gli permetteranno di entrare immediatamente in contatto con le imprese.
Lo studente, alla fine del terzo anno, consegue la Qualifica di Tecnico Meccatronico delle
Autoriparazioni, che gli permetterà sia l’inserimento lavorativo, sia la prosecuzione degli studi
nel percorso Istruzione.
79
Curricolo Indirizzo “ Tecnico Meccatronico delle Autoriparazioni ( Corso Triennale )
MATERIE DI STUDIO
Classe 1ª Classe 2ª
Classe 3ª
Religione
1
1
1
Lingua e letteratura italiana
3
3
3
Storia
2
2
2
Lingua inglese
3
2
2
Matematica
3
2
2
Tecnologie della Comunicazione
3
2
3
Tecnologia Meccanica e Applicazioni
3
Tecnologie Elettriche
Applicazioni
Laboratorio Meccanico
Elettroniche
e
Tecnologie e Tecniche di Installazione e
Manutenzione
Laboratorio Tecnologie Elettriche ed
Elettroniche
Scienze Motorie e Sportive
2
3
3
3
3
3
3
2
2
2
2
2
2
270h
270h
2
Stages
Potenziamento
2*
2*
2*
TOTALE QUADRO ORARIO
34
34
34
Le ore sono di 54’( Delibera del Collegio Docenti )
*Il potenziamento dell’Offerta formativa viene fatto con l’aggiunta di 2h settimanali di lezione; la scelta delle
discipline dipende dalle esigenze dell’organizzazione interna dell’Istituto e da quelle della classe.
80
SETTORE SERVIZI
Indirizzi:
“Servizi Socio - Sanitari”
“Servizi Socio - Sanitari - Odontotecnico”
“Servizi commerciali”
81
PREMESSA
Il settore “Servizi” comprende quattro ampi indirizzi, riferiti ad aree produttive molto diffuse, articolate e interessate da profonda
innovazione: servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, servizi socio-sanitari, servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, servizi
1
commerciali .
Gli indirizzi e le loro articolazioni, pur nella diversità delle filiere di riferimento, sono connotati da elementi comuni che riguardano,
principalmente, l’evoluzione dei bisogni e le innovazioni in atto nel settore; la valorizzazione dell’ambiente e del territorio;
l’ottimizzazione delle nuove tecnologie nell’erogazione e gestione dei servizi; un’ampia flessibilità per l’integrazione con i soggetti pubblici e
privati operanti sul territorio.
I risultati di apprendimento attesi dagli studenti a conclusione dei percorsi quinquennali del settore sono coerenti con l’obiettivo di consentire
al diplomato di agire con autonomia e responsabilità e di assumere ruoli operativi nei processi produttivi relativi alle citate filiere. E’ molto
importante, quindi, che i curricoli siano orientati a facilitare l’acquisizione di apprendimenti più efficaci e stabili nel tempo mediante approcci
fondati sull’osservazione del reale e su esperienze in contesti lavorativi, indispensabili per affrontare le problematiche professionali in una
prospettiva dinamica.
Le discipline di indirizzo sono presenti nel percorso, fin dal primo biennio, in funzione orientativa e concorrono a far acquisire agli studenti i
saperi e le competenze relativi all’obbligo di istruzione; si sviluppano, nel secondo biennio e quinto anno, con gli approfondimenti necessari
per sostenere gli studenti nelle loro successive scelte di studio e di lavoro.
Le competenze acquisite dagli studenti nell’intero percorso di studio sono configurate a partire dal quadro unitario definito dagli assi
culturali dell’obbligo di istruzione, che ne risulta progressivamente potenziato. Le discipline di indirizzo concorrono, in particolare, in linea
con le indicazioni dell’Unione europea, ad educare all’imprenditorialità e consentono agli studenti di sviluppare una visione orientata al
cambiamento, all’iniziativa,
alla creatività, alla mobilità geografica e professionale,
nonché all’assunzione di comportamenti
socialmente responsabili, che li mettano in grado di organizzare il proprio progetto di vita e di lavoro.
.
1 Sistema Informativo Excelsior - Rapporto Unioncamere 2010: L’economia reale dal punto di osservazione delle Camere di Commercio. A
cura del Centro Studi Unioncamere, 30 aprile 2010.
82
83
Indirizzo “Servizi socio-sanitari”
L’indirizzo “Socio-sanitario” ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del percorso quinquennale, le competenze necessarie per
organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze socio-sanitarie di persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere biopsico-sociale4. L’identità dell’indirizzo è caratterizzata da una visione integrata dei servizi sociali e sanitari relativi ad attività di servizio per
l’inclusione sociale e per il benessere di persone e comunità, nelle aree che riguardano soprattutto la mediazione familiare, l’immigrazione, le fasce
sociali più deboli, le attività di animazione socio-educative e culturali e tutto il settore legato al benessere. E’ molto importante che le competenze
acquisite nell’intero percorso di studio mettano in grado gli studenti di dialogare e migliorare il sistema di relazione con le diverse tipologie di utenti,
di interagire con la più ampia comunità sociale, con i servizi socio-sanitari del territorio (compreso il privato sociale) e di assumere ruoli adeguati
all’evoluzione dei bisogni socio-sanitari. Le innovazioni in atto nell’intero comparto richiedono allo studente conoscenze scientifiche e tecniche e
competenze correlate alle scienze umane e sociali, alla cultura medico-sanitaria per comprendere il mutamento sociale, il nuovo concetto di salute
e benessere, le dinamiche della società multiculturale e per riconoscere le problematiche relative alle diverse tipologie di utenza al fine di
contribuire ad individuare e gestire azioni a sostegno di persone e comunità con particolare attenzione alle fasce deboli.
Per corrispondere ad esigenze specifiche dell’area socio-sanitaria, l’indirizzo presenta, inoltre, due articolazioni: “Arti ausiliarie delle professioni
sanitarie, Odontotecnico” e “Arti ausiliarie delle professioni sanitarie, Ottici” che sviluppano specifiche competenze tecniche nonché relazionali per
interagire in modo efficace con l’utente del servizio e con altre figure professionali. Nell’articolazione “Arti ausiliarie delle professioni sanitarie,
Ottico” gli studenti acquisiscono le competenze di ottica ed oftalmica necessarie per realizzare, nel laboratorio oftalmico, ogni tipo di soluzione
ottica personalizzata e per confezionare, manutenere e commercializzare occhiali e lenti, nel rispetto della normativa vigente. Nell’articolazione “Arti
ausiliarie delle professioni sanitarie, Odontotecnico” gli studenti acquisiscono competenze necessarie per predisporre, nel laboratorio
odontotecnico, nel rispetto della normativa vigente, apparecchi di protesi dentaria, su modelli forniti da professionisti sanitari abilitati. A garanzia
della coerenza della formazione rispetto all’indirizzo di riferimento alcune discipline (ad esempio, Igiene e cultura medico sanitaria) sono presenti
nell’indirizzo e nelle articolazioni con curvature specifiche e con un monte ore ed una collocazione temporale differenziata.
4 4 D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87, “ Regolamento recante norme per il riordino degli istituti professionali, a norma dell’art.64, comma 4, del
decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 (10G0109), allegato B2.
84
Curricolo Servizi Socio-Sanitari
MATERIE DI STUDIO
Religione
Lingua e letteratura italiana
Storia
Lingua inglese
Diritto ed Economia
Matematica
Scienze int. (Scienze della
terra e Biologia
Scienze integrate ( Fisica )
Scienze Motorie e Sportive
Scienze integrate ( Chimica )
Scienze umane e sociali
Elementi di Storia dell’arte
ed espressioni grafiche
Psicologia
generale
e
applicata
Educazione musicale
Metodologie operative
Seconda lingua straniera
Igiene e cultura medicosanitaria
Tecnica amministrativa ed
economico-sociale
Diritto e legislazione sociosanitaria
Potenziamento
TOTALE QUADRO
ORARIO
Classe 1° Classe 2° Classe 3°
1
4
2
3
2
4
2
2
2
4
2
2
2
Classe4° Classe5°
1
4
2
3
2
4
2
1
4
2
3
1
4
2
3
1
4
2
3
3
3
3
2
2
4
2
2
2
4
5
5
3
3
4
3
4
3
4
2
2
3
3
3
2*
2*
2*
34
34
2
2
2
2*
2*
34
34
34
Le ore sono di 54’ ( Delibera del Collegio Docenti )
* Il potenziamento dell’Offerta formativa viene fatto mediante l’aggiunta di 2h settimanali di lezione; la scelta delle discipline dipende
dalle esigenze organizzative dell’Istituto e da quelle della classe.
85
Curricolo Servizi Socio-Sanitari ( Indirizzo Odontotecnico )
MATERIE DI STUDIO
Classe 1° Classe 2° Classe 3°
Classe4° Classe5°
Religione
Lingua e letteratura italiana
Storia
Lingua inglese
Diritto ed Economia
Matematica
Scienze int. (Scienze della
terra e Biologia
Scienze integrate ( Fisica )
Scienze Motorie e Sportive
Scienze integrate ( Chimica )
Scienze dei materiali dentali
Anatomia, Fisiologia, Igiene
Gnatologia
Rappresentazione
e
modellazione odontotecnica
Legislazione socio-sanitaria
Laboratorio di Odontotecnica
Potenziamento
1
4
2
3
2
4
2
1
4
2
3
2
4
2
2
2
2
2
2
2
4
2*
4
2*
7
2*
7
2*
2
8
2*
TOTALE QUADRO
ORARIO
34
34
34
34
34
2
2
2
2
1
4
2
3
1
4
2
3
1
4
2
3
3
3
3
2
2
2
4
2
4
4
2
4
3
4
Le ore sono di 54’ ( Delibera del Collegio Docenti )
* Il potenziamento dell’Offerta formativa viene fatto mediante l’aggiunta di 2h settimanali di lezione; la scelta delle discipline dipende
dalle esigenze organizzative dell’Istituto e da quelle della classe.
86
Indirizzo “Servizi commerciali”
L’indirizzo “Servizi Commerciali“ ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del percorso quinquennale, le
competenze professionali che gli consentono di supportare operativamente le aziende del settore sia nella gestione
dei processi amministrativi e commerciali sia nell’attività di promozione delle vendite. In tali competenze rientrano anche
quelle riguardanti la promozione dell’immagine aziendale attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di
comunicazione, compresi quelli grafici e pubblicitari. Lo studente si orienta nell’ambito socio economico del proprio territorio e
nella rete di interconnessioni che
collega fenomeni e soggetti della propria regione con contesti nazionali ed internazionali.
8
L’identità dell’indirizzo tiene conto delle diverse connotazioni che oggi assumono i servizi commerciali riguardo alle
dimensioni e alle tipologie delle strutture aziendali e consente di sviluppare percorsi flessibili sia per rispondere alle
esigenze delle filiere di riferimento sia per favorire l’orientamento dei giovani rispetto alle loro personali vocazioni professionali.
Le competenze acquisite dagli studenti si riferiscono, pertanto, ad una base comune relativa al sistema aziendale e ad
approfondimenti orientati a professionalità specifiche in uno dei tre ambiti di riferimento: servizi commerciali, servizi turistici,
servizi della comunicazione. In questa ottica le discipline, sia dell’area di istruzione generale sia di indirizzo, possono
assumere caratteristiche funzionali alle scelte dell’ambito di riferimento operate dalla scuola.
Le istituzioni scolastiche, inoltre, possono utilizzare i previsti spazi di flessibilità per adeguare l’offerta formativa alle
esigenze del territorio sulla base delle esperienze maturate e delle professionalità disponibili.
8
D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87, “ Regolamento recante norme per il riordino degli istituti professionali, a norma dell’art. 64, comma 4, del
decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 (10G0109)”, allegato B4.
87
Curricolo Servizi commerciali
MATERIE DI STUDIO
Classe 1ª Classe 2ª
Classe 3ª Classe 4ª Classe 5ª
Religione
1
1
1
1
1
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Storia
2
2
2
2
2
Prima lingua straniera: lingua inglese
3
3
3
3
3
Diritto ed Economia
2
2
Matematica
4
4
3
3
3
Scienze della terra e biologia
2
2
Scienze integrate ( Fisica )
2
2
Seconda lingua straniera ( Francese o
Spagnolo)
Informatica e laboratorio
3
3
3
3
3
2
2
Tecniche professionali dei
commerciali
Scienze Motorie e Sportive
5
5
8
8
8
2
2
2
2
2
Diritto/Economia
4
4
4
Tecniche di comunicazione
2
2
2
2*
2*
2*
Potenziamento
TOTALE QUADRO ORARIO
servizi
2*
34
2*
34
34
34
34
Le ore di lezione sono di 54’ ( Delibera del Collegio Docenti )
* Il potenziamento dell’Offerta formativa viene fatto mediante l’aggiunta di 2h settimanali di lezione; la scelta delle
discipline dipende dalle esigenze dell’organizzazione interna dell’Istituto e da quelle della classe.
88
SUSSIDARIETA’ COMPLEMENTARE
OPERATORE DEL BENESSERE
Corso di studi triennale
Il Corso prepara figure professionali specificamente competenti all’esecuzione di trattamenti estetici
che possono contribuire all’equilibrio psico-fisico della persona.
L’Operatore del benessere interviene a livello esecutivo nel processo di trattamento dell’aspetto
della persona con autonomia e responsabilità limitate, a ciò che prevedono le procedure e le
metodiche della sua operatività. La qualificazione nell’applicazione/utilizzo di metodologie di base,
di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere, a seconda dell’indirizzo, attività di
trattamento e servizio, relative al benessere psico-fisico che non implicano prestazioni di carattere
medico, curativo o sanitario, ma che favoriscono il mantenimento, il miglioramento e la protezione
dell’aspetto della persona, con competenze negli ambiti dell’accoglienza, dell’analisi dei bisogni e
del trattamento estetico di base. Collabora al funzionamento e alla promozione dell’esercizio.
Nell’ambito del percorso formativo, oltre alla formazione tecnica, teorica e pratica, particolare
attenzione viene dedicata all’approfondimento delle conoscenze trasversali riguardanti anche le aree
della qualità, sicurezza, igiene e salvaguardia ambientale.
89
Curricolo Operatore del Benessere
MATERIE DI STUDIO
Classe 1ª Classe 2ª
Classe 3ª
Religione
1
1
1
Lingua e letteratura italiana
4
3
3
Storia
2
2
2
Inglese
3
3
3
Scienze Integrate (Biologia)
2
2
Matematica
3
3
3
Anatomia, Fisiologia, Igiene
2
3
3
Chimica cosmeticologica
3
3
3
Massaggio
4**
2 (2c. 1c.) 2(2c. 1c.)
Economia Aziendale/Informatica
2
2
Tecniche di Comunicazione
2
2
Scienze Motorie e Sportive
2
2
2
Tecniche Estetiche
6
4
6
Potenziamento
2*
2*
2*
TOTALE QUADRO ORARIO
34
34
34
Le ore di lezione sono di 54’ ( Delibera del Collegio Docenti )
** Di cui 1h in compresenza con Anatomia e 2h con Tecniche Estetiche.
* Il potenziamento dell’Offerta formativa viene fatto mediante l’aggiunta di 2h settimanali di lezione; la scelta
delle discipline dipende dalle esigenze dell’organizzazione interna dell’Istituto e da quelle della classe.
90
ISTRUZIONE TECNICA
INDIRIZZI:

Tecnico della Grafica e Comunicazione

Trasporti e Logistica
(Istituto Vasari)
(Istituto Vasari))
91
Tecnico della Grafica e Comunicazione
Il Diplomato in “Grafica e Comunicazione”interviene nei processi produttivi del settore grafico,
dell’editoria, della stampa e multimediale e i servizi ad esso collegati, curando la progettazione e la
pianificazione dell’intero ciclo di lavorazione dei prodotti grafici ed editoriali anche su web.
Nel corso di studi si acquisisce conoscenza delle tecniche fotografiche, si integrano conoscenze di
Informatica di base, di strumenti hardware e software grafici e multimediali, di sistemi di
comunicazione in rete, di sistemi audiovisivi, fotografici e di stampa.
Si apprende a gestire progetti aziendali; a descrivere e documentare il lavoro svolto, a redigere
relazioni tecniche, a progettare, realizzare e pubblicare contenuti per il web.
Il Diplomato in questo indirizzo è in grado di intervenire in aree tecnologicamente avanzate
dell’industria grafica, fotografica e multimediale, utilizzando metodi progettuali, materiali e
supporti diversi in rapporto ai contesti e alle finalità comunicative richieste.
Al termine degli studi il Diplomato oltre ad avere l’accesso a tutti i percorsi universitari, può
frequentare gli IFTS e gli ITS organizzati dalla Regione Toscana per il post-Diploma. Può, inoltre,
proseguire gli studi in Corsi Post-Diploma quali:

L’Istituto Europeo di Design, che ha sedi a Torino, Milano, Venezia, Firenze, Roma;

L’ISFSCI-Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata di Roma;

L’Accademia delle Belle Arti di Terni.
92
Curricolo “Tecnico della Grafica e Comunicazione”
( Non attivato nell’a.s.2015/2016 ) )
MATERIE DI STUDIO
Classe 1ª Classe 2ª
Classe 3ª Classe 4ª Classe 5ª
Religione
1
1
1
1
1
Lingua italiana e Semiologia
3
3
4
4
4
Storia
2
2
2
2
2
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Diritto ed Economia
2
2
Matematica
3
3
3
3
3
Scienze della terra e biologia
2
2
Scienze integrate ( Fisica )
2
3
Scienze integrate ( Chimica )
3
2
Tecnologie Rappresentazione Grafica
3
3
2
3
Teoria della Comunicazione
Scienze Motorie e Sportive
2
2
2
2
2
Economia Aziendale
2
2
2
2
Tecnologie Processi e Produzione
4
4
3
Progettazione Multimediale
5
4
4
Organizzazione e gestione dei Processi
Produttivi
Laboratorio informatico (biennio)
Laboratorio tecnico (triennio)
Potenziamento
4
4
4
4
4
6
2*
2*
2*
2*
2*
TOTALE QUADRO ORARIO
34
34
34
34
34
Le ore di lezione sono di 54’ ( Delibera del Collegio Docenti )
* Il potenziamento dell’Offerta formativa viene fatto mediante l’aggiunta di 2h settimanali di lezione; la scelta delle
discipline dipende dalle esigenze dell’organizzazione interna dell’Istituto e da quelle della classe.
93
Trasporti e logistica
Logistica
Trasporto terrestre, marittimo, aereonautico
Il Diplomato in Trasporti e Logistica lavora nelle industrie di progettazione e costruzione dei mezzi
di trasporto terrestri e dei velivoli e nel settore dei collaudi, verifiche e controlli, assistenza tecnica
e manutenzione, sia in ambito civile che militare.
Trova qualificato impiego nell’industria meccanica, in particolare nei settori della produzione,
ufficio tecnico, controllo qualità ed impianti di lavorazione automatica e robotizzata; la sua
formazione gli offre anche interessanti opportunità nel settore dell’assistenza pre e post vendita.
Può esercitare la libera professione, oppure proseguire la sua formazione anche per diventare pilota
di velivoli o intraprendere la carriera militare.
La naturale prosecuzione degli studi è l’iscrizione alla facoltà di Ingegneria, di Ingegneria
Aerospaziale o Meccanica. Può, pertanto, ricoprire ruoli relativi a:

costruzione e montaggio di componenti meccanici con elaborazione dei cicli di lavorazione;

programmazione e controllo della produzione con analisi e controllo dei costi;

dimensionamento, installazione e gestione di impianti legati ai mezzi di trasporto su strada,
ferroviari, navali ed al sistema velivolo;

controllo e collaudo di materiali, semilavorati e componenti;

sviluppo di programmi esecutivi per macchine utensili e centri di lavorazione CNC;

controllo e messa a punto degli impianti di bordo e dei servizi di manutenzione dei mezzi di
trasporto e del velivolo;

gestione delle procedure di un Sistema di qualità aziendale;

sicurezza del lavoro e tutela dell’ambiente;

assistenza tecnica e manutenzione velivoli sia in ambito civile che militare.
94
Curricolo “Tecnico di Trasporti e Logistica”
MATERIE DI STUDIO
Classe 1ª Classe 2ª
Classe 3ª Classe 4ª Classe 5ª
Religione
1
1
1
1
1
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Storia
2
2
2
2
2
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Diritto ed Economia
2
2
2
2
2
Matematica
4
4
3
3
3
1
1
2
2
2
3
3
3
Scienze della navigazione (aerea,
marittima e terrestre), struttura e
costruzione del mezzo
Meccanica, macchine e sistemi propulsivi
5
5
8
3
3
4
Logistica
3
3
Complementi di Matematica
Fisica
3
3
Chimica
3
3
Scienze della terra e Biologia
2
2
Tecnologie informatiche
3
Scienze Motorie e Sportive
2
Scienze e Tecnologie applicate (terrestri,
aeree)
Elettrotecnica, Elettronica e Automazione
2
3
Tecnologie e Tecniche Rapp. Grafica
3
3
Potenziamento
2*
2*
2*
2*
2*
TOTALE QUADRO ORARIO
34
34
34
34
34
Le ore di lezione sono di 54’ ( Delibera del Collegio Docenti )
* Il potenziamento dell’Offerta formativa viene fatto mediante l’aggiunta di 2h settimanali di lezione; la scelta delle
discipline dipende dalle esigenze dell’organizzazione interna dell’Istituto e da quelle della classe.
95
STRATEGIE VALUTATIVE
96
La valutazione si basa su prove scritte e verifiche orali, rispettivamente in numero di due, almeno, nel primo trimestre e di
tre scritte e due orali, almeno, nel pentamestre. La valutazione è di tipo:
 settoriale, relativa a singole conoscenze;
 formativa, mirante al recupero delle carenze attraverso l’analisi dello sbaglio (errata applicazione della norma ) e
dell’errore ( non conoscenza della norma stessa );
 sommativa, funzionale alla valutazione finale della preparazione dello studente.
Saranno usate delle apposite schede di valutazione, che ciascun insegnante compilerà per ciascun alunno per ciascuna delle
materie insegnate. L’iniziativa consiste nell’articolare la scheda di giudizio quadrimestrale e finale in una serie di voci prestrutturate e
nell’offrire una gamma precisa di possibili risposte con cui compilare la scheda stessa ed una tabella in cui vengono disposti in
ordine indicatori (le voci della scheda) e descrittori (le risposte tra le quali scegliere quella che si ritiene più adeguata all’alunno). A
fine anno, affiancando le due schede si rende più evidente l’evoluzione dell’alunno.
VALUTAZIONE PERIODICA DEGLI APPRENDIMENTI – INDICAZIONI OPERATIVE DI CUI ALLA C.M. N°94 del 18-10 2011
In data 18 Ottobre 2011, il MIUR ha emanato una C. M. che detta norme operative e prescrittive per quanto concerne la tipologia
delle prove di verifica. Queste indicazioni operative, sulla tipologia delle prove di verifica, riguardano solo le classi del primo biennio
dei percorsi di Istruzione Superiore già riordinate. Per le classi terze, quarte e quinte, le tipologie delle prove di verifica, per le varie
discipline, sono quelle previste nel previdente ordinamento. Nelle classi prime e seconde MAT/Elettrici e MAT/Meccanici, del nostro
Istituto,in base all’autonomia ( comma 3 dell’art. 5 DPR 87/2010 ), è stata reintrodotta Tecnica Professionale; la valutazione degli
apprendimenti di tale disciplina è demandata alla singola Istituzione Scolastica, ed è quello che la nostra scuola ha fatto.
La C. M. 94/2011, per ogni disciplina prevista dal riordino, prescrive una tipologia delle prove di verifica; tali tipologie possono essere
modificate dall’Istituto Scolastico solo se sono funzionali all’accertamento dei risultati di apprendimento, declinati in
competenze, conoscenze e abilità.
Un’ampia varietà di forme di verifica ( scritta, strutturata, semistrutturata, grafica, multimediale, laboratoriale, orale, documentale ….)
rappresenta una valorizzazione dei diversi stili di apprendimento, delle potenzialità e delle diverse attitudini degli studenti.
MAT/ Elettrici
Classi prime, seconde e terze
DISCIPLINA- classe
Prova
Scritta
Lingua e Letteratura Italiana- 1° , 2° e 3°
Storia 1° , 2° e 3°
Lingua Straniera ( Inglese/Francese ) – 1° , 2° e 3°
Matematica – 1° , 2° e 3°
Diritto ed Economia – 1° e 2°
Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) – 1° e 2°
Scienze Integrate ( Fisica ) – 1° e 2°
Scienze Integrate ( Chimica ) – 1° e 2°
Scienze Motorie e Sportive – 1° , 2° e 3°
Tecnologia dell’informazione e della Comunicazione – 1° e 2°
Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni Pratiche + Potenziamento1° , 2° e 3°
Tecnologie e Tecniche della Rappresentazione Grafica – 1° e 2°
Tecnica Professionale ( Elettrotecnica ) – 1° e 2°
Tecnologie meccaniche e applicazioni
Tecnologie elettrico-elettroniche e applicazioni
Tecnologie e tecniche di installazione e di manutenzione
X
X
X
Prova
Orale
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Prova
Pratica
Prova
Grafica
X
X
X
X
X
X
X
X
X
97
MAT/ Meccanici
Classi prime, seconde e terze
DISCIPLINA- classe
Prova
Scritta
Lingua e Letteratura Italiana- 1° , 2° e 3°
Storia 1° , 2° e 3°
Lingua Straniera ( Inglese/Francese ) – 1° , 2° e 3°
Matematica – 1° , 2° e 3°
Diritto ed Economia – 1° e 2°
Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) – 1° e 2°
Scienze Integrate ( Fisica ) – 1° e 2°
Scienze Integrate ( Chimica ) – 1° e 2°
Scienze Motorie e Sportive – 1° , 2° e 3°
Tecnologia dell’informazione e della Comunicazione – 1° e 2°
Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni Pratiche + Potenziamento1° , 2° e 3°
Tecnologie e Tecniche della Rappresentazione Grafica – 1° e 2°
Tecnica Professionale ( Meccanica ) – 1° e 2°
Tecnologie meccaniche e applicazioni
Tecnologie elettrico-elettroniche e applicazioni
Tecnologie e tecniche di installazione e di manutenzione
X
X
X
X
X
X
X
X
PIA-A/Orafi
Classi prime, seconde e terze
DISCIPLINA- classe
Prova
Scritta
Lingua e Letteratura Italiana- 1° , 2° e 3°
Storia 1° , 2° e 3°
Lingua Straniera ( Inglese/Francese ) – 1° , 2° e 3°
Matematica – 1° , 2° e 3°
Diritto ed Economia – 1° e 2°
Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) – 1° e 2°
Scienze Integrate ( Fisica ) – 1° e 2°
Scienze Integrate ( Chimica ) – 1° e 2°
Scienze Motorie e Sportive – 1° , 2° e 3°
Tecnologia dell’informazione e della Comunicazione – 1° e 2°
Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni Pratiche + Potenziamento1° , 2° e 3°
Tecnologie e Tecniche della Rappresentazione Grafica – 1° e 2°
Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi
Progettazione e realizzazione del prodotto
Prova
Orale
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Prova
Orale
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Prova
Pratica
Prova
Grafica
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Prova
Pratica
Prova
Grafica
X
X
X
X
X
X
X
X
X
98
DISCIPLINA- classe
SERVIZI COMMERCIALI
Classi prime e seconde
Prova Scritta Prova Orale Prova Pratica Prova Grafica
Lingua e Letteratura Italiana- 1° , 2° e 3°
Storia 1° , 2° e 3°
Lingua Straniera ( Inglese ) – 1° , 2° e 3°
Matematica – 1° , 2° e 3
Diritto ed Economia – 1° e 2
X
X
X
Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) – 1° e 2°
Scienze Integrate ( Fisica ) – 1°
Scienze Integrate ( Chimica ) – 2°
Scienze Motorie e Sportive – 1° , 2° e 3°
2° Lingua Straniera ( Francese ) – 1° , 2° e 3°
Tecniche Professionali dei Servizi Commerciali – 1° , 2° e 3°
Informatica e Laboratorio – 1°e 2°
Diritto/Economia
Tecniche di comunicazione
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
SERVIZI SOCIO SANITARI
Classi prime e seconde
DISCIPLINA- classe
Lingua e Letteratura Italiana- 1° e 2°
Storia 1° e 2°
Lingua Straniera ( Inglese ) – 1° e 2°
Matematica – 1° e 2°
Diritto ed Economia – 1° e 2°
Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) – 1° e 2°
Scienze Integrate ( Fisica ) – 1° e 2°
Scienze Integrate ( Chimica ) – 1° e 2°
Scienze Motorie e Sportive – 1° e 2°
2° Lingua Straniera ( Francese ) – 1° e 2°
Educazione Musicale – 2°
Scienze Umane e Sociali – 1° e 2°
Elementi di Storia dell’Arte ed Espressioni Grafiche – 1°
Metodologie Operative – 1° e 2
Prova Scritta Prova Orale Prova Pratica Prova Grafica
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
99
SCHEDA DI VALUTAZIONE INTERMEDIA E FINALE
La scheda di valutazione Intermedia e finale viene compilata da tutti gli insegnanti per ogni materia e tiene conto dei
seguenti indicatori e descrittori:
INDICATORI
1. Partecipazione alle lezioni - Atteggiamento e
modalità nei confronti dell’attività didattica.
2. Impegno – Qualità e quantità dell’attenzione e del tempo
dedicate all’attività scolastica.
3. Interesse dimostrato.
DESCRITTORI
Apatica, maleducata, passiva, accettabile, sollecita, attiva,
propositiva.
Scarso – discontinuo – superficiale - adeguato – continuo approfondito - consapevole
Nessuno, scarso, modesto, meramente scolastico,
opportunistico, discreto, vivo, buono, eccezionale.
4. Metodo di studio - Qualità delle metodiche messe in atto a
Carente - disorganizzato – mnemonico - sostanzialmente
livello organizzativo.
ripetitivo – organizzato – rielaborativo - personalizzato
5. Preparazione di base - Livello dei prerequisiti.
Molto scadente, poco valida, accettabile, sufficiente, adeguata,
soddisfacente, discreta, buona, ottima.
6. Acquisizione delle conoscenze – Qualità dell’apprendimento Inconsistente – gravemente insufficiente – insufficiente inteso come acquisizione di contenuti (conoscenze).
frammentario e superficiale – mnemonico – completo ma non
approfondito – completo e approfondito – completo, approfondito
e coordinato - completo, approfondito, coordinato ed ampliato –
completo, approfondito, coordinato, ampliato e criticamente
rielaborato.
7. Applicazione delle conoscenze/Acquisizione delle
Inadeguata, mediocre, sufficiente, discreta, buona, ottima
competenze e capacità - Uso applicativo delle conoscenze
acquisite, strumentale alla soluzione di problemi, ovvero allo
svolgimento di compiti e loro uso (competenze), e loro gestione
autonoma (capacità).
8. Progressione nell'apprendimento -Organizzazione e
Negativa, irrilevante, non adeguata, accettabile, sufficiente,
strutturazione progressiva dell’apprendimento.
soddisfacente, discreta, buona, ottima, notevole, eccezionale.
9. Capacità di applicazione e/o di recupero Capacità di far
Inconsistenti – insufficienti – non adeguate - modeste –
fronte a difficoltà, carenze o variazioni impreviste.
sufficienti – discrete – buone – ottime
10. Rapporti con gli altri studenti – Qualità e modalità di
Assente, scarso, abbondante, conflittuale, selettivo, cordiale,
relazione/comunicazione con i pari della propria ed
collaborativo, prevaricante, formale, diffidente, di accettazione
(eventualmente) di altre classi
passiva.
11. Rapporto con gli insegnanti. Qualità e modalità di relazione Assente, scarso, abbondante, pretestuoso, formale, inibito,
e comunicazione con l’insegnante.
diffidente, provocatorio, arrogante, di accettazione passiva,
ossequiente, di collaborazione, cordiale, strumentale alla propria
affermazione.
12. Profitto – Il mero rendimento, considerato a prescindere da Gravemente insufficiente, insufficiente, mediocre, sufficiente,
tutti gli elementi che circostanziano, arricchiscono, e completano soddisfacente, discreto, buono, ottimo.
la valutazione.
13. Anticipazione presuntiva - Si ritiene/Non si ritiene che Si – no
l'alunno/a sia in grado di potere raggiungere gli obiettivi formativi
e di seguire in modo
proficuo lo svolgimento del programma del successivo periodo.
Si ritiene possibile il recupero nel periodo successivo.
I singoli docenti, attraverso i dipartimenti, i propri "piani di lavoro", i consigli di classe e la programmazione di classe, stabiliscono i
criteri e le modalità delle verifiche e delle valutazioni.
Il collegio dei docenti ha adottato una delibera-quadro che fissa i seguenti parametri:
100
1. CRITERI DI CORRISPONDENZA TRA VOTO DECIMALE E LIVELLI DI APPRENDIMENTO
VOTO
CONOSCENZE
COMPETENZE
CAPACITÀ’
Nulle o scarse.
Le scarse conoscenze non vengono applicate
neppure in compiti semplici.
Non è in grado di mettere in
relazione i concetti tra loro né di
applicarli.
4
Frammentarie e
disorganiche.
Le conoscenze acquisite vengono applicate
solo a situazioni molto semplici e con
inesattezze.
Riesce a fatica a mettere in
relazione anche i concetti
elementari e l’uso degli stru-menti è
piuttosto impacciato.
5
Superficiali e poco
approfondite.
Le conoscenze acquisite vengono applicate in
modo impreciso e superficiale.
Sa mettere in relazione i concetti
elementari ma solo se guidato e
l’uso degli strumenti è incerto.
1-3
6
Non sempre complete e
poco approfondite.
Le conoscenze acquisite vengono applicate
pur con qualche inesattezza.
7
Complete e piuttosto
approfondite.
Le conoscenze acquisite vengono applicate a
situazioni nuove anche se con lievi
imprecisioni.
8
9
10
Complete, assimilate e
organiche.
Complete, approfondite e
ben organizzate.
Complete, ampie,
articolate e sicure.
Le conoscenze acquisite vengono applicate
con certezza a situazioni nuove
Le conoscenze acquisite vengono applicate a
situazioni nuove e complesse.
Le conoscenze acquisite vengono applicate
con sicurezza e padronanza a situazioni
nuove e complesse.
Sa mettere in relazione i concetti
elementari in modo autonomo;
usa gli strumenti con sufficiente
padronanza.
Sa mettere in relazione i concetti in
modo chiaro; usa gli strumenti con
discreta padronanza.
Sa mettere in relazione i concetti
con competenza e in modo
autonomo usando gli strumenti con
padronanza.
Sa mettere in relazione i concetti
con competenza e autonomia; sa
usare gli strumenti con buona
padronanza.
Sa mettere in relazione i concetti
con competenza, autonomia e
ricchezza di particolari; usa gli
strumenti in modo efficace ed
ottimale.
2. CRITERI DI AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA
Premesso che la deliberazione per la ammissione o la non ammissione alla classe successiva è di competenza dei singoli
Consigli di Classe, il Collegio dei docenti, al fine di assicurare omogeneità nelle decisioni, determina che, prima dell’approvazione
dei voti per l’ammissione alla classe successiva degli studenti, debbano essere tenuti in considerazione sia i criteri stabiliti dalla
legge ( a. possibilità dell’alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate, nell’anno
scolastico successivo; b. possibilità di seguire proficuamente il programma di studi di detto anno scolastico ) sia quelli di seguito
indicati per lo svolgimento degli scrutini finali :
 miglioramento conseguito, rilevando e valutando la differenza tra il livello di partenza e il livello finale;
 risultati conseguiti nelle attività di recupero organizzate dalla scuola;
 curriculum scolastico, con particolare riferimento ai debiti formativi ( il mancato recupero del debito formativo inciderà
negativamente sul giudizio complessivo dello studente );
 impegno, interesse e partecipazione alle attività didattiche;
 frequenza assidua alle lezioni;
 acquisizione dei saperi minimi.
Il Consiglio di Classe assegnerà i voti, solo dopo attenta valutazione dei parametri indicati e di ogni altro elemento ritenuto utile
per la valutazione complessiva dello studente.
101
3. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
Ai sensi del D.M. n. 42 del 2007 del Regolamento per l’Esame di Stato e della nota in calce alla tabella A, il credito scolastico
sarà attribuito valutando l’entità della media e sulla base dei seguenti indicatori :
 assiduità della frequenza scolastica;
 interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo;
 partecipazione alle attività di approfondimento e scuola-lavoro;
 eventuali crediti formativi.
Se la media è < 0.5
Attribuzione punteggio massimo con almeno 3 indicatori.
Se la media è = / > 0.5
Attribuzione punteggio massimo con 2 indicatori.
Tuttavia, i consigli di classe hanno la facoltà di attribuire il punteggio massimo di fascia del credito scolastico nel caso di situazioni
documentabili particolarmente meritevoli di riconoscimento.
4. CRITERI DI VALUTAZIONE DEI CREDITI FORMATIVI E SCOLASTICI
CREDITI FORMATIVI
Premesso che "il credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza, debitamente documentata, dalla quale derivino
competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’esame di Stato; la coerenza, [ …] può essere individuata nell’omogeneità
con i contenuti tematici del corso, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento, nella loro concreta attuazione" (art. 12 comma 1
del D.P.R. 323/98), e che "le esperienze, che danno luogo all’acquisizione dei crediti formativi sono acquisite, al di fuori della scuola
di appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale
quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all’ambiente, al
volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport."
Il Consiglio di classe ha considerato e considererà rilevante, ai fini della valutazione globale:
- ogni esperienza formativa maturata dallo studente in ambito extrascolastico dalla quale derivino competenze coerenti con il tipo di
corso cui si riferisce l’esame di Stato,
- ogni esperienza acquisita al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della
persona ed alla crescita umana, civile e culturale quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla
formazione professionale, al lavoro, all'ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport. (di cui all'art.12 del
Regolamento applicativo della legge 10 dicembre 1997, n. 425 emanato con D.P.R. 23 luglio 1998 n. 323)
Le esperienze che danno luogo all’acquisizione dei crediti formativi, debitamente documentate, saranno valutate in base agli obiettivi
formativi ed educativi propri dell’indirizzo di studio e del corso interessato.
CREDITI SCOLASTICI
Il punteggio verrà assegnato a giudizio insindacabile del Consiglio di classe, nell’ambito delle bande di oscillazione indicate nella
tabella A ( D.M. n. 42 del 2007).
Espresso in numero intero, terrà in considerazione i seguenti indicatori:


Media dei voti conseguita in sede di scrutinio finale dell’anno scolastico;
Assiduità della frequenza scolastica;
 Interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo;
 Partecipazione alle attività di approfondimento e scuola-lavoro;
 Partecipazione ad attività organizzate dalla scuola;
 Eventuali crediti formativi certificati;
La partecipazione attiva allo stage in azienda ( alternanza scuola-lavoro ) sarà tenuta in debita considerazione come interesse e
partecipazione al dialogo educativo. Infatti il Consiglio di classe ha la facoltà di attribuire il punteggio massimo di fasci a del credito
scolastico nel caso di situazioni documentabili particolarmente meritevoli. Infine il credito scolastico valuterà anche l’andamento
dei due precedenti anni di corso.
102
5. CRITERI PER LA PROGRAMMAZIONE E PER LE VERIFICHE INTERMEDIE E FINALI DELLE
ATTIVITA’ DI RECUPERO
Premesso che le attività di sostegno e recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del presente Piano dell’Offerta
Formativa;
- Premesso che sarà cura dei Consigli di Classe, su indicazione dei singoli insegnanti delle materie, programmare e attuare
le attività di recupero,
per la programmazione e verifica delle suddette attività, ai sensi dell’O.m. n.92 del 5/11/2007, vengono stabiliti i seguenti criteri:
1. Questo Istituto, ha deliberato la suddivisione dell’anno scolastico 2015/ 2016 in trimestre e pentamestre.
2. Subito dopo gli scrutini intermedi e finali, organizza corsi di recupero che per l’alunno hanno carattere prioritario
rispetto alle altre attività didattiche integrative (progetti, certificazioni, giochi sportivi studenteschi, visite guidate, ecc.),
3. I corsi di recupero intermedi e relative verifiche si svolgono, di norma, tra il mese di gennaio e il mese di febbraio, e sono
strutturati nel seguente modo:
 Pausa didattica di due settimane, fino a metà gennaio, dopo gli scrutini intermedi, con recupero in orario
curriculare (quando è possibile a classi aperte), con verifica.
 Corsi di recupero da effettuare in orario pomeridiano, tra il mese di Gennaio e il mese di febbraio.
4. I corsi di recupero, dopo gli scrutini di giugno, si svolgono nel periodo estivo e sono strutturati nel seguente modo:
 Corsi di recupero da effettuare in orario mattutino e pomeridiano.
5. Le verifiche finali e gli scrutini integrativi si svolgono prima dell’inizio del nuovo anno scolastico.
6. La programmazione degli interventi di recupero intermedi ( 8-15 ore per corso) e finali, (8-15 ore per corso) prevede
moduli della durata massima di 2 ore ciascuno, affidati eventualmente anche a più docenti.
7. Le modalità di programmazione, attuazione e verifica sono le seguenti:
a) Composizione gruppi di studenti:
 Per classi parallele.
 Ogni gruppo composto da non più di 15 studenti.
b) Assegnazione dei docenti per gruppi:
 Insegnanti con particolare esperienza nelle attività di recupero, se disponibili.
 Insegnanti disponibili in ordine di anzianità di servizio nell’Istituto;
 Insegnanti che hanno il maggior numero di studenti presenti nel gruppo di recupero.
 Docenti esterni (approvati dal Consiglio di istituto) : a) docenti abilitati di scuole statali
viciniori, b) docenti abilitati inclusi nelle graduatorie d’Istituto, c) docenti inclusi nelle
graduatorie di istituto.
 Poiché il corso di recupero è rivolto ad alunni provenienti da classi diverse e con carenze non
omogenee, il docente incaricato e i docenti della disciplina del gruppo affidatogli si
raccordano sia per i contenuti del corso sia per le modalità di verifica.
c) Designazione eventuali docenti cui attribuire il coordinamento delle attività di recupero:
 Collaboratori del Dirigente scolastico, Responsabili di Sede,
 Docente Funzione Strumentale P.O.F.
-
d) Modalità delle verifiche intermedie e finali

Verifiche intermedie
 Di norma sono effettuate durante l’orario curriculare, anche in un contesto di verifica
generale della classe, entro la fine di febbraio. Il Consiglio di classe deciderà, con
motivazione, se occorrano una verifica scritta o crittografica e una orale o se sia sufficiente
solo una delle tipologie. Le valutazioni di dette verifiche vanno obbligatoriamente
documentate nel Registro personale del docente e comunicate alle famiglie.

Verifiche finali:
 Il Consiglio di classe deciderà, con motivazione, se occorrano una verifica scritta o se sia
sufficiente solo una delle tipologie:
 Le operazioni di verifica sono condotte dai docenti delle discipline interessate con
l’assistenza di altri docenti dello stesso Consiglio di classe;
 Verifiche scritte o crittografiche strutturate con difficoltà progressive a partire dai saperi
minimi essenziali:
 Verifiche orali incentrate sugli aspetti fondamentali delle parti di programma ove l’alunno ha
fatto registrare carenze comunicate alle famiglie subito dopo gli scrutini finali del mese di
giugno.
e) Valutazione delle verifiche finali
 Il voto delle verifiche è proposto, ovviamente, dall’insegnante della materia secondo i criteri
di valutazione stabiliti nel presente P.O.F.
f) Svolgimento degli scrutini e valutazione complessiva dell’alunno in sede di integrazione dello scrutinio finale
 Allo scrutinio intermedio, per gli studenti che presentano insufficienze in una o più discipline,
il Consiglio di classe fa una analisi dei bisogni formativi di ciascun studente e della natura
delle difficoltà e delle carenze rilevate nelle varie discipline e, tenendo anche conto delle
possibilità degli studenti di recupero autonomo, delibera gli interventi di recupero da attuare,
secondo le modalità sopra indicate.
103

Allo scrutinio finale di giugno, il docente della disciplina propone il voto in base e ad un
giudizio desunto dagli esiti di un congruo numero di prove effettuate durante il pentamestre e
sulla base di una valutazione complessiva dell’impegno, interesse e partecipazione
dimostrati nell’intero percorso formativo. La proposta di voto tiene conto delle verifiche
relative ad eventuali interventi di recupero precedentemente effettuati.
 In sede di integrazione dello scrutinio finale la valutazione complessiva dell’alunno, effettuata
dal Consiglio di classe, deve tener conto a) del voto delle verifiche proposto dal docente
della disciplina, b) della preparazione globale, c) dell’impegno profuso per il recupero delle
insufficienze, d) delle potenzialità dell’alunno di frequentare con profitto la classe
successiva.
 L’esito della valutazione complessiva, se positivo, va pubblicato all’albo dell’Istituto con i voti
riportati in tutte le discipline e con la dizione “ammesso”. In caso di esito negativo si riporta
la sola dizione “non ammesso”. In quest’ultimo caso è opportuna una preventiva
comunicazione alla famiglia.
 Al fine di assicurare omogeneità nelle procedure e nelle decisioni di competenza dei singoli
Consigli di classe, i docenti debbono attenersi ai criteri sopra esposti; l’eventuale
scostamento dai suddetti criteri deve essere debitamente motivato e verbalizzato.
g) Risorse finanziarie e piano di fattibilità degli interventi di recupero.

Per la realizzazione dei corsi di recupero sono utilizzate le risorse specificamente
assegnate dal MPI per le attività di recupero, integrate con parte del F.I.S.
L’informativa scritta, redatta dopo gli scrutini intermedi e finali, contiene:





Materie non sufficienti con carenze specifiche.
Voti proposti in sede di scrutinio nelle discipline insufficienti.
Interventi didattici per recupero debiti formativi.
Modalità e tempi delle verifiche, prima dell’inizio del nuovo anno scolastico.
Comunicazione alle famiglie che, nel caso non intendano avvalersi delle iniziative di recupero offerte dalla scuola, devono
comunicarlo, per iscritto, alla scuola stessa, fermo restando l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche intermedie
e finali.
VALUTAZIONE ALUNNI STRANIERI:
Gli alunni stranieri avranno una valutazione separata che tenga conto dei seguenti indicatori e descrittori :
Premessa:
Questo tipo di scheda, realizzata dal gruppo di lavoro di integrazione alunni extracomunitari dell’Istituto, vuole essere una
traccia sulla quale poter annotare le osservazioni relativamente alla situazione di partenza dell’alunno straniero, ai suoi progressi o
difficoltà nell’apprendimento dell’italiano e nel suo inserimento nella vita di classe.
Un’osservazione sistematica può agevolare l’insegnante nel programmare prima e valutare poi, le attività e nell’adeguare
gli interventi, qualora riscontrasse lungo il percorso problemi di apprendimento.
La pur significativa normativa esistente sugli alunni con cittadinanza non italiana non esprime nulla a proposito della
valutazione . Il riferimento più congruo a questo tema lo si trova nell’art. 45 del DPR n.394 del 31 Agosto 1990 ove si cita “Il
collegio dei docenti in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei
programmi ai singoli alunni”.
Si ritiene dunque che sia possibile se non auspicabile un necessario adattamento anche nella valutazione tenendo anche
in considerazione gli orientamenti generali sulla valutazione. Si richiede quindi di fare riferimento alla possibilità che la valutazione
espressa si riferisca “al percorso personale di apprendimento in quanto l’alunno si trova ancora in fase di alfabetizzazione”.
Si riporta il contenuto della C.M. n. 93 del 23/12/2005
Alunni con cittadinanza non italiana
”..........È’ opportuno ricordare che i minori, presenti in tutto il territorio nazionale e nei diversi gradi e ordini di scuola, ai sensi
dell'articolo 45 del DPR 31 agosto 1999, n. 394, Regolamento di attuazione del decreto legislativo n. 286/1998 sulla disciplina
dell'immigrazione e sulle condizioni dello straniero, hanno diritto all'istruzione, indipendentemente dalla regolarità della loro posizione
di soggiorno, nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani, e sono soggetti al diritto-dovere all'istruzione e alla formazione,
secondo le disposizioni di cui al decreto legislativo n. 76/2005. L'iscrizione dei minori stranieri nelle scuole italiane di ogni ordine e
grado avviene nei modi e alle condizioni previsti per i minori italiani. Essa può essere richiesta in qualunque periodo dell'anno
scolastico. I minori stranieri privi di documentazione anagrafica, ovvero in possesso di documentazione irregolare o incompleta, sono
iscritti con riserva alla classe di assegnazione.
.
I minori stranieri soggetti al diritto-dovere all'istruzione e formazione vengono iscritti alla classe corrispondente all'età anagrafica,
salvo che il collegio dei docenti deliberi l'iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto:
dell'ordinamento degli studi del Paese di provenienza, che può determinare l'iscrizione ad una classe immediatamente
inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all'età anagrafica;
dell'accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione;
104
- del corso di studi eventualmente seguito nel Paese di provenienza;
- del titolo di studio eventualmente posseduto.
Al fine di realizzare nella maniera più idonea l'integrazione dei minori stranieri e creare i presupposti per una effettiva funzionalità ed
efficacia dell'attività didattica, il collegio dei docenti delle istituzioni scolastiche interessate formulerà proposte per la ripartizione degli
alunni stranieri nelle classi, evitando la costituzione di classi in cui risulti predominante la loro presenza. Per un ulteriore
approfondimento delle misure di accompagnamento consigliate per favorire l'integrazione dei minori stranieri, si rimanda alla lettura
del citato articolo 45 del DPR 394/2005.
Di seguito viene proposta anche una griglia di osservazione e valutazione delle competenze linguistiche dell’alunno realizzata dal
gruppo di lavoro.
COGNOME
NOME
NATO/A
IL
NAZIONALITA’
RESIDENZA
VIA e n°
Telefono
IN ITALIA DAL
LINGUA MADRE:
CONOSCENZA LINGUA ITALIANA
Livello:
IN ITALIA HA FREQUENTATO LA
SCUOLA:
PRESENZA MEDIATORE LINGUISTICO
Frequenza scolastica:
si  no 
saltuaria  regolare 
si  no 
saltuaria  regolare 
si  no 
saltuaria  regolare 
ANNO SCOLASTICO:
2005/2006
ISCRITTO NELLA CLASSE:
I.S.I.S MARGARITONE - VASARI
INDIRIZZO:
COMPETENZE LINGUISTICHE IN ITALIANO L2
Indicatori
Descrittori
PRIMO
SECONDO
QUADRIMES.
QUADRIMES
SI
NO
IN
PARTE
1.
Comprensione
di un semplice
testo (o mess.)
orale.
2.
Comprensione
di un semplice
testo (messag)
scritto
SI
NO
IN
PARTE
Comprende semplici consegne
Comprende globalmente il significato di quello che ascolta
E’ in grado di estrapolare da ciò che ascolta informazioni
Precise
Comprende il significato delle parole in semplici frasi
Comprende globalmente il significato di ciò che legge
E’ in grado di ricavare da ciò che legge informazioni precise
3.
Produzione
orale di un
testo semplice
Risponde usando prevalentemente codici extralinguistici
Produce parole isolate
Produce espressioni di due o più parole o frasi non analizzate
105
Produce frasi mancanti di articoli o preposizioni ed usa verbi
Basici
Produce frasi con articoli, preposizioni e coniuga verbi
4.
Produzione
scritta di un
testo semplice
Produce per iscritto testi paratattici con scarso uso di articoli,
preposizioni e verbi coniugati
Produce per iscritto testi paratattici con uso di articoli,
preposizioni e verbi coniugati
Produce testi piuttosto corretti ortograficamente
Produce testi piuttosto corretti sintatticamente
5.
Linguaggi
comunicaz.
settoriali (per
le singole
discipline)
Le difficoltà in L2 rendono l’acquisizione dei linguaggi
specifici per nulla comprensibili
Le difficoltà in L2 rendono l’acquisizione dei linguaggi
specifici poco comprensibili
Le difficoltà in L2 rendono l’acquisizione dei linguaggi
specifici comunque comprensibili
Comprende rappresentazioni grafiche, iconografiche, di
simboli e schemi
Sa riprodurre le fasi dei processi di lavoro laboratoriali
PRIMO QUADR.
AREA DELL'INTEGRAZIONE
SI
NO
IN
SECONDO QUADR
SI
NO
PARTE
Interazione con il
gruppo classe e dei
pari
Interazione con gli
Adulti
IN
PARTE
Interagisce solo con alcuni e/o in un rapporto a due
Interagisce solo se gli viene richiesto
Interagisce solo con i compagni del proprio gruppo etnico
dimostra collaborazione con tutti
instaura e mantiene rapporti buoni e corretti senza particolari
difficoltà
Manifesta apertura, disponibilità verso i docenti
Interagisce preferibilmente con gli adulti
è disponibile ma riservato e poco spontaneo
riesce a collaborare nonostante le difficoltà linguistiche
si mostra indifferente
Partecipazione
Segue le attività con attenzione ma silenziosamente
Cerca di partecipare alle attività usando modalità extralinguistiche
Partecipa occasionalmente alle attività didattiche
Mimetizza la diversità
Enfatizza la diversità
Assume atteggiamenti oppositivi (o di sfida)
ALUNNO:
CLASSE:
VALUTAZIONE SECONDO
VALUTAZIONE PRIMO QUADRIMESTRE QUADRIMESTRE
VOTO
VOTO
VOTO
VOTO
VOTO
VOTO
COND.
106
ELETTRICI
SCRITTO
ORALE
PRATIC.
SCRITTO
ORALE
PRATIC.
ITALIANO
STORIA
MATEMATICA
FISICA
CODOC. FISICA
LINGUA INGLESE
LINGUA FRANCESE
DIRITTO
SCIENZE
TECNICA PROFESS.
CODOC.TECNICA
ES. PRATICHE
ED.FISICA
RELIGIONE
ALUNNO:
CLASSE:
ORAFI
VALUTAZIONE SECONDO
VALUTAZIONE PRIMO QUADRIMESTRE QUADRIMESTRE
VOTO
VOTO
VOTO
VOTO
VOTO
VOTO
SCRITTO
ORALE
PRATIC.
SCRITTO ORALE
PRATIC.
COND.
ITALIANO
STORIA
MATEMATICA
LINGUA INGLESE
LINGUA FRANCESE
DIRITTO
SCIENZE
DISEGNO PROFESS.
STORIA DELL’ARTE
TECNOLOGIA
ES. PRATICHE
EDUCAZ. FISICA
RELIGIONE
ALUNNO:
TURISTICO
CLASSE:
GEST. AZIENDALE
VALUTAZIONE SECONDO
VALUTAZIONE PRIMO QUADRIMESTRE QUADRIMESTRE
VOTO
VOTO
VOTO
VOTO
VOTO
VOTO
SCRITTO
ORALE
PRATIC.
SCRITTO ORALE
PRATIC.
COND.
ITALIANO
STORIA
MATEMATICA
LINGUA INGLESE
LINGUA FRANCESE
EC. DIRITTO
SCIENZE
EC. AZIENDALE
GEOGRAFIA
107
INFORMATICA
TRATT. TESTI
ED. FISICA
RELIGIONE
ALUNNO:
CLASSE:
MECCANICI
VALUTAZIONE SECONDO
VALUTAZIONE PRIMO QUADRIMESTRE QUADRIMESTRE
VOTO
VOTO
VOTO
VOTO
VOTO
VOTO
SCRITTO
ORALE
PRATIC.
SCRITTO ORALE
PRATIC.
COND.
ITALIANO
STORIA
MATEMATICA
FISICA
CODOC. FISICA
LINGUA INGLESE
LINGUA FRANCESE
DIRITTO
SCIENZE
TECNOLOG. MECCAN.
CODOC.TECNOLOG. M.
DISEGNO TECNICO
ES. PRATICHE
ED.FISICA
RELIGIONE
108
PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI.
Allegato al P.O.F. a.s. 2013/2014
Premessa e definizioni.
Questo Istituto pone come centrale la cultura dell’inclusione per rispondere in modo
efficace alle necessità di ogni alunno, in particolare di quelli che, con continuità o per
determinati periodi, manifesti Bisogni Educativi Speciali e per ridurre ogni fattore
limitativo dell’apprendimento e delle partecipazione.
Gli strumenti che a tale scopo saranno messi in campo riguardano:
 l’analisi del contesto;
 l’attuazione di modalità di collaborazione più stretta fra tutti i soggetti
coinvolti e l’acquisizione, da parte loro, delle relative competenze;
 la costruzione di percorsi di accoglienza di supporto all’inclusione;
 la facilitazione di processi di autoapprendimento e/o di apprendimento
cooperativo;
 la rivisitazione del curricolo in un’ottica di centralità dell’educazione in tutta la
scuola;
 l’utilizzo di facilitatori;
 la promozione di attività di sensibilizzazione generale.
Gli ambiti dei Bisogni Educativi Speciali sono quelli degli alunni:
 diversamente abili (L. 517/77, L. 104/92);
 con DSA (Dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia: riguardano alcune
specifiche abilità dell’apprendimento in alunni con capacità intellettive adeguate
all’età - L. 53/2003, L. 170/2010, D.M. 12/07/2011);
 con disturbi evolutivi specifici (deficit del linguaggio; deficit delle abilità non
verbali; deficit nella coordinazione motoria; deficit dell’attenzione e iperattività in
forma grave, tale da compromettere il percorso scolastico; funzionamento cognitivo
limite; disturbo dello spettro autistico lieve, qualora non previsto dalla legge 104,
etc. – D.M. 27 dicembre 2012, C. M. 8/2013 e Nota MIUR prot. 1551 del
27/06/2013, che estendono ad essi la normativa sui DSA);
 con svantaggio socio-economico, linguistico e/o culturale (D.M. 27 dicembre
2012, C. M. 8/2013 e Nota MIUR prot. 1551 del 27/06/2013).
Si tratta, cioè, di tutti quei casi in cui, evidenziandosi nell’età evolutiva e negli ambiti di vita
dell’educazione e/o apprendimento, una difficoltà e/o un funzionamento problematico
per il soggetto che si traduce in termini di danno, ostacolo o “marchio sociale” per
lo stesso, si renda necessaria la redazione di un Piano Didattico Personalizzato
(PDP).
Come recita la direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012: “ogni alunno, con continuità o
per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici,
biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è
necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta.
In questo documento ci occuperemo in modo particolare di DSA, Disturbi evolutivi specifici
e svantaggio socio-economico; linguistico e/o culturale.
Risorse umane.
1. Dirigente Scolastico,
2. Docente titolare della Funzione Strumentale dell’Area 2 ( interventi e servizi per gli
studenti)
3. Docente titolare della Funzione Strumentale dell’Area 3 ( disagio e bes )
4. Docente titolare della Funzione Strumentale dell’Area 4 ( DSA )
5 Docente titolare della Funzione Strumentale dell’Area 5 ( innovazione tecnologica
e didattica )
6. Coordinatori di classe,
7. Consiglio di classe,
.8 Collegio dei docenti e Dipartimenti Disciplinari.
I soggetti di cui ai nn. 1, 2, 3, 4, 5 e 6 costituiscono il GLI (Gruppo di Lavoro per
l’Inclusione, presieduto dal D.S. o da un suo delegato) il cui compito principale (v. L.
53/2003 e D.M. 27 dicembre 2012) è la predisposizione e realizzazione del Piano
Annuale per l’Inclusione (PAI), attraverso:
 Monitoraggio, individuazione e valutazione dei BES,
 Consulenza e supporto ai Consigli di classe sulle strategie e metodologie da
adottare,
109
 Raccolta e documentazione degli interventi didattici ed educativi,
 Collegamento con le strutture territoriali di riferimento per attività di formazione, tutoraggio etc.
Il Consiglio di classe, invece, individua –sulla base di considerazioni pedagogiche e
didattiche- le necessità di personalizzazione della didattica e le eventuali misure
compensative e dispensative; si coordina con il GLI; comunica con la famiglia ed
eventuali esperti; predispone il PDP.
Il PDP definisce, monitora e documenta le strategie di intervento e i criteri di valutazione
degli apprendimenti per tutti gli alunni con BES, tranne nei casi di disabilità.
Deve essere firmato dalla famiglia, dal Consiglio di classe e dal Dirigente
Scolastico. La famiglia autorizza in forma scritta il trattamento dei dati personali.
Infine, il Collegio dei docenti e la sua articolazione in Dipartimenti Disciplinari
deliberano il PAI, sulla base degli obiettivi e delle attività proposte dal GLI.
Al termine dell’anno scolastico ne verifica i risultati.
Risorse strumentali.
Dotazioni.
Nell’arco degli anni, la scuola si doterà, se necessario, di attrezzature e ausili informatici
specifici che possano rispondere in modo adeguato ai bisogni educativi speciali come
postazione con ingranditore, audiobook, tastiera facilitata, dattilobraille, sintesi vocale etc.
Fondamentale risulterà l’uso delle nuove tecnologie delle quali la scuola si è già dotata
negli anni (laboratorio multimediale, LIM etc.).
Spazi.
Attenzione all’accessibilità interna ed esterna, all’ubicazione delle classi e alla posizione
dei banchi.
Modalità di intervento.
Formazione ai temi dell’educazione inclusiva.
Per esempio, partecipazione a corsi su argomenti quali il “peer tutoring” e
l’”apprendimento cooperativo”, da parte dei docenti, a partire da quelli componenti il GLI.
Azioni rivolte all’intero gruppo-classe.
 Apprendimento cooperativo e tutoring;
 Potenziamento del metodo di studio, soprattutto nelle classi prime durante il
periodo dell’accoglienza;
 Recupero dei prerequisiti per le classi prime durante il periodo dedicato
all’accoglienza;
 Attivazione di percorsi inclusivi;
 Elaborazione chiara dei livelli minimi attesi per le varie discipline.
Azioni specifiche rivolte agli alunni con BES (escluso disabili).
 Elaborazione del PDP.
Le misure contenute nel PDP saranno relative alle metodologie didattiche attraverso
un’azione formativa individualizzata e personalizzata e attraverso l’introduzione di
strumenti compensativi e dispensativi. Si potranno esplicitare progettazioni didatticoeducative
calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita e gli
strumenti e le strategie didattiche.
Esse, specie quelle di natura compensativa e dispensativa avranno carattere transitorio
per i casi di svantaggio socio-economico, linguistico e/o culturale.
Redazione del PDP
Famiglia.
Inoltra la documentazione alla segreteria didattica dell’Istituto: all’atto dell’iscrizione o alla
formulazione della diagnosi, con o senza richiesta del PDP.
Assume la corresponsabilità del progetto educativo-didattico, collaborando alla stesura.
Si impegna ad avere colloqui mensili con i docenti del Consiglio di classe e il coordinatore
di classe.
Certificazione.
La diagnosi presentata dalla famiglia può essere rilasciata da una struttura privata in via
provvisoria, in attesa del rilascio della certificazione da parte di strutture sanitarie
pubbliche o accreditate.
Segreteria didattica.
Informa le famiglie della possibilità di richiedere il PDP alla consegna della
documentazione.
Predispone l’elenco degli alunni con DSA per i docenti titolari della Funzione Strumentale
Docente titolare della Funzione Strumentale dell’Area 3.
Consegna la documentazione al C.d.C., nel primo consiglio dopo il ricevimento della
documentazione.
Provvede all’eventuale convocazione degli specialisti e dei genitori al C.d.C., su esplicita
richiesta della famiglia.
Consiglio di classe e coordinatore.
110
Valuta la necessità di un PDP per l’alunno. Se richiesto dalla famiglia o ritenuto necessario
dal consiglio di classe, anche in assenza di esplicita richiesta, predispone il PDP su
apposito modello previsto dall’Istituto entro tre mesi dall’inizio delle lezioni o dalla
consegna della documentazione.
Negli anni terminali le certificazioni dovranno essere presentate entro il 31 marzo(art.1
R.A. n.140 del 25 luglio 2012).
Consegna il PDP al Dirigente.
Il C.d.C. monitora il piano di studi personalizzato nel corso dell’anno, il coordinatore
comunica alla famiglia l’esito del monitoraggio.
Il Consiglio di classe, qualora ravvisi difficoltà nel percorso scolastico dell’alunno che
possono essere riconducibili a disturbi evolutivi specifici e/o DSA, informa la famiglia.
Dirigente Scolastico.
Prende visione del PDP e lo firma.
Famiglia
Condivisione del PDP che deve essere firmato dai genitori e dagli specialisti
se presenti. Il PdP deve essere sottoscritto sia in caso di accettazione sia in caso di rifiuto.
Accettazione.
Il PDP diviene operativo. L’originale viene depositato in segreteria didattica e conservato
nel fascicolo dell’alunno.
Rifiuto.
Il PDP non diviene operativo. L’originale viene depositato in segreteria didattica e
conservato nel fascicolo dell’alunno. Nel primo consiglio di classe utile si verbalizza che
nonostante la mancata accettazione da parte della famiglia il C.d.C. si riserva di
riformularlo e di riproporne l’uso in caso di necessità.
Alunni con svantaggio socio-economico; linguistico e/o culturale.
Tali tipologie di Bes, fermo restando le procedure descritte precedentemente, dovranno
essere individuate sulla base di elementi oggettivi come, ad esempio, la segnalazione
degli operatori dei servizi sociali oppure di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e
didattiche.
Gli interventi predisposti, come detto, dovranno essere di carattere transitorio.
FUNZIONE STRUMENTALE DISAGIO E BES
111
PROGETTI CURRICOLARI 2015-2016
112
Per il raggiungimento delle finalità e degli obiettivi fissati, l'Istituto attua una serie di progetti trasversali, che coinvolgono a vari
livelli tutti i consigli di classe e tutti gli studenti. I progetti si integrano con i processi curricolari e sono quindi trasversali a tutte
le attività scolastiche.
Titolo del
progetto
Tecnica
dell’incisione
Medaglia per il
Calcit
Ora
alternativa
religione
cattolica
Accoglienza e
alfabetizzazione
alunni stranieri
Corso di
modellismo
CIC
“Gruppo
d’incontro “
Tutor
Il quotidiano in
classe
Cavalcando
Educazione
alla legalità
Docente
referente
Sisti Guido
Obiettivi
Destinazione
Andreini
Claudia
- Promuovere un’iniziativa che consenta ad un numero sempre
maggiore di giovani di acquisire un’abitudine alla lettura dei
quotidiani, che rivestono un ruolo di primaria importanza nella
crescita delle nuove generazioni.
- Favorire nei giovani l’informazione e la libertà di pensiero, al
fine di renderli consapevoli della società e del tempo in cui
vivono, per potersi inserire nel mondo del lavoro ed essere
responsabili del proprio futuro.
- Consapevolezza delle proprie capacità.
- Aumento delle capacità attentive e di problem solving
- Incremento dell’autostima.
Alunni della Sede
Centrale dell’IPSIA
Margaritone.
– Favorire il senso del vivere sociale e acquisire
consapevolezza della pari dignità sociale e dell’uguaglianza di
tutti i cittadini.
- Accettare, rispettare, aiutare gli altri e i diversi da sé,
comprendendo le ragioni dei loro comportamenti.
- Acquisire consapevolezza e competenza pratica nel campo
del mondo del lavoro.
- Formazione dell’uomo e del cittadino, attraverso la
conoscenza e la coscienza della propria identità e
appartenenza, nel quadro dei principi affermati dalla
Costituzione.
Alunni Isis
Margaritone- Vasari.
(Classi che
presentano particolari
problematicità)
- Favorire il confronto sportivo degli alunni.
Alunni dell’ISIS
Alunni Indirizzo Orafo
che non si avvalgono
della Religione Cattolica.
Sisti Guido
- Opportunità di realizzare con gli alunni dell’Indirizzo Orafo, che Alunni Indirizzo Orafo
non si avvalgono della Religione Cattolica, il progetto e il
che non si avvalgono
bozzetto in ottone della medaglia per il mercatino del Calcit
della Religione Cattolica
2015.
Dirigente
_ Seguire educativamente e didatticamente quegli studenti che Alunni che non si
Scolastico
non si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica , i avvalgono dello studio
quali, non dovendo presenziare alla lezione, vengono separati
della Religione Cattolica
dal loro gruppo classe.
dell’ISIS Margaritone
- Offrire a quegli alunni un’attività alternativa, la quale possa
essere sia di stimolo e di aiuto alla loro ricerca esistenziale e
valoriale, che di supporto e sostegno alla loro crescita culturale,
Bruno Carmela - Educazione e facilitazione all’apprendimento della lingua
Classi prime e seconde
Russo Silvia
italiana
della Sede Centrale,
Boldrini Paola
della Sez. Orafi e Vasari
Nocentini
- Progettazione e costruzione di un aliante a motore.
Classe 1T.T.L.
Daniele
Neri
Alessandro
Spagnolo
- Promuovere il “benessere esistenziale”.
Destinato a 20 alunni, di
Francesca
- Prevenire il disagio adolescenziale, causa, spesso,
varie classi, dell’Istituto
Borriello
dell’abbandono scolastico.
Vasari.
Antonella
- Formare alunni “tutor” che seguiranno i compagni più piccoli.
Bosco Paola
Bonet Maurizio,
Andreini
Claudia
Savarino
Francesco
Ciacci Lucia
Gruppo sportivo Docenti di
- Conoscenza degli strumenti e loro utilizzi.
- Percorso tecnico con leghe e durezza progressiva
Alunni disabili con
programmazione
differenziata.
113
studentesco
Musicoterapia
Educazione
motoria
Bosco Paola
Passeggi Arti
Bosco Paola
Alternanza
scuola-lavoro
alumni disabili
Progetto Stage
in azienda
Classe 3BSS
Bosco Paola
Imparare
facendo
Borriello
Antonella
Spagnolo
Francesca
Bosco Paola
Orientamento
Dirigente
Scolastico
Special
Olimpicks
Bosco Paola
Stopponi
Roberta
Orto e giardino
Bosco Paola
Riciclando
Bosco Paola
- Educare ad una sana competizione, al rispetto delle regole e
ad una migliore socializzazione.
- Facilitare la comunicazione, l’apprendimento, la motricità,
l’espressione, l’organizzazione ritmico-spazio-temporale
- Migliorare l’equilibrio e l’armonia psico- fisica.
- Sviluppo di capacità critiche e promozione di processi creativi.
- Acquisizione del senso di appartenenza ad un gruppo.
- Acquisizione dei valori della condivisione e della
cooperazione.
- Crescita artistica dei soggetti inseriti nel progetto e la loro
capacità di esprimere, attraverso l’arte in ogni sua forma,
emozioni e sentimenti.
- Alternanza scuola-lavoro. Stage alunni in difficoltà.
- Permettere agli alunni in difficoltà di poter svolgere attività
consone alle proprie caratteristiche, capacità e competenze.
Margaritone – Vasari
- Favorire l’avvicinamento al mondo del lavoro mediante lo
stage in azienda, per la durata di due settimane.
Alunni della classe 3BSS
dell’Istituto Vasari.
- Aumento dell’autostima
- Incremento delle competenze e abilità sociali.
- Incremento delle autonomie.
- Aumento delle capacità relazionali.
- Incremento delle capacità metacognitive.
- Incremento delle capacità organizzative.
- Saper relazionare le esperienze in modo grafico, scritto e
verbale.
- Orientamento in entrata presso le Scuole Medie
Alunni con disabilità
Istituto Vasari
- Fornire esperienze d’integrazione pratica.
- Sviluppare iniziative che favoriscano la multidisciplinarietà in
favore dell’integrazione della disabilità.
- Valorizzare l’autonomia, l’autodeterminazione, l’autostima
della persona.
- Incremento capacità organizzative.
- Incremento capacità coordinative.
- Incremento apprendimenti di base.
Alunni Isis
Margaritone-Vasari.
- Incremento della creatività.
- Incremento delle capacità coordinative generali.
- Incremento delle capacità spazio-tempo.
- Incremento delle capacità organizzative.
Alunni con disabilità
Istituto Vasari
Scuola Artigiana Severi Daniele - Contatto con il mondo del lavoro e con i Maestri Artigiani
Caldini Enrico
Sisti Guido
PetreniStefano
Scala Martina
Bonet Maurizio
Alunni disabili dell’Istituto
Vasari.
Alunni disabili, e non,
Istituto Vasari.
Alunni disabili Istituto
Vasari
Alunni Scuole Medie di
Arezzo e provincia.
Alunni disabili, e no,
Istituto Vasari
Classi prime e seconde
delle tre Sedi dell’Isis
Margaritone
114
Educazione
alimentare
Cardinali
Gianna
Alter Ego
Rossi Silvia
Alternanza
scuola – lavoro
classi IV BSSS e
V BSSS
Re - Attivamente
Borriello
Antonella
Spagnolo
Francesca
Bosco Paola
La Creatività
Tremori
Santina
Una rete di idee
Bennati Silvia
- Favorire una crescita psicofisica armonica ed una
accettazione della naturale forma del proprio corpo.
- Prevenire le malattie cardiovascolari e i tumori e le altre
patologie legate a errate abitudini alimentari.
- Incremento della capacità di osservazione, ascolto di sé e
dell’altro.
- Potenziamento delle capacità espressive a livello estetico
attivando competenze personali percettive- pratico-manuali.
- Rispetto delle regole e riconoscimento del loro valore.
- Sviluppo delle competenze sociali e relazionali, nel rispetto di
sé e dell’altro.
- Incremento del livello dell’ autostima.
- Favorire l’avvicinamento degli alunni al mondo del lavoro
mediante lo stage in azienda.
Alunni del primo biennio
dell’Isis Margaritone
- Opportunità per ragazzi diversamente abili, e non, di
intraprendere un percorso che parte dalla conoscenza del
corpo, passa per la consapevolezza del proprio sé ed infine si
riflette sul mondo esterno e sulle relazioni, le quali diventano più
profonde e sane.
- Sensibilizzare e avvicinare gli alunni a giovani, e meno
giovani, che stanno vivendo un forte stato di disagio.
Alunni disabili
Istituto Vasari
- Conoscere e perfezionare l’utilizzo, in autonomia, del
computer.
- Utilizzare C-map per creare mappe concettuali per
organizzare e pianificare le attività di studio.
- Saper effettuare ricerche su Internet, dato un argomento.
- Saper progettare e realizzare un semplice ipertesto.
Un’attività
Bennati Silvia - Divertirsi, aumentare la concentrazione e l’attenzione.
all’aria aperta;
Ronconi Chiara - Migliorare la coordinazione del corpo.
un nuovo amico: Vinciguerra
- Promuovere il coordinamento spazio – temporale.
il cavallo
Silvia
- Promuovere la socializzazione.
D’Alterio
- Insegnare il rispetto delle regole, dei turni di lavoro, dello
Salvatore
spazio e del cavallo.
- Incentivare la fiducia in se stessi e l’autostima.
Adotta un nonno Bosco Paola
- Rapportarsi e relazionarsi in modo positivo con gli anziani.
- Imparare a dare attenzione e riconoscere il valore
dell’esperienza dell’altro.
- Imparare a rispettare tempi e ritmi di persone appartenenti a
diverse generazioni e culture.
- Incrementare l’ascolto, l’attenzione e le capacità mnemoniche.
- Incrementare l’autostima.
La classe dei
Rossi Simona - Approfondire la conoscenza degli alunni rispetto alla presenza
nasi rossi
del terzo settore nel territorio aretino.
- Approfondire la conoscenza rispetto all’organizzazione e
l’operato del terzo settore.
- Divulgare i valori del volontariato.
Rispetto
Neri
- Proporre un percorso didattico ed esperienziale pensato come
dell’ambiente.
Alessandro
approccio sistemico alla risoluzione delle umane esigenze di
Storia e sviluppo
mobilità.
delle energie
- Fornire strumenti proporzionati all’età e alle conoscenze degli
pulite nel mezzo
studenti come futuri operatori tecnici nel settore mobilità
di trasporto
sostenibile.
- Offrire le applicazioni allo stato dell’arte delle fonti energetiche
sostenibili, in un approccio tecnologico sugli aspetti efficienza,
autonomia e affidabilità.
Principali
Vitiello,
- Conoscenza e studio delle caratteristiche fondamentali dei
caratteristiche
Centrodi,
metalli e loro lavorazione.
dei metalli, loro Macchiavelli,
- Tecniche di saldatura, aggiustaggio, lavorazioni al banco.
utilizzo e
Neri
- Motori: componenti e assemblaggio, con particolare
Alunni disabili
Istituto Vasari
Alunni classi IV BSSS e
V BSSS dell’Istituto
Vasari
Alunni dell’Isis
Margaritone, Sede
Centrale – Orafi
Alunni disabili Isis
Margaritone
Sede Centrale – Orafi
Alunni disabili
Istituto Vasari
Classi I –II –III –IV –V
dell’indirizzo Servizi
Socio-Sanitari
Istituto Vasari
Alunni classe 1TTL
Istituto Vasari
Alunni classe 1TTL
Istituto Vasari
115
tecniche di
lavorazione
SOS
Matematica…
Scienze…
Fisica…
E molto altro
attenzione ai motori aerei.
Bennati Silvia
Neri
Alessandro
- Recuperare lacune pregresse.
Alunni Sede Orafi e
- Consolidare e potenziare gli apprendimenti.
classe 1TTL dell’ Istituto
- Intervenire con strategie didattiche personalizzate per ciascun Vasari
alunno.
- Ridurre la probabilità di insuccesso scolastico.
- Favorire la collaborazione tra scuola e famiglie.
- Acquisire un metodo di studio.
116
ALLEGATI
117
Indice
Identità ………………………………………………………………………………………………………
pag. 2
Premessa …………………………………………………………………………………………………...
pag. 3
Identità ………………………………………………………………………………………………………
pag. 4
Contesto socio-economico ……………………………………………………………………………..
pag. 4
Finalità generali dell’Istituto …………………………………………………………………………….
pag. 4
Risorse dell’Istituto ……………………………………………………………………………………….
pag. 5
Regolamento d’Istituto …………………………………………………………………………………
pag.. 6
Patto di Corresponsabilità …………………………………………………………………………….
pag. 31
Organigramma …………………………………………………………………………………………….
pag. 34
Obiettivi …………………………………………………………………………………………………….
pag. 50
Piani di studio ……………………………………………………………………………………………..
pag. 55
Curricoli …………………………………………………………………………………………………….
pag. 61
Strategie Valutative ………………………………………………………………………………………
pag. 95
Progetti Curricolari ……………………………………………………………………………………….
pag. 111
Allegati
pag. 116
Indice ……………………………………………………………………………………………………….
pag. 116
118
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POF 2015-16 - tecnico professionale arezzo