BE-­‐TWIN TOOL KIT UN PONTE TRA ECVET ED ECTS UNA GUIDA PER LO STAFF PEDAGOGICO 2
BE-­‐TWIN TOOL KIT UN PONTE TRA ECVET ED ECTS UNA GUIDA PER LO STAFF PEDAGOGICO (Versione italiana) Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione
europea.
L'autore è il solo responsabile di questa pubblicazione (comunicazione) e
la Commissione declina ogni responsabilità sull'uso che potrà essere fatto
delle informazioni in essa contenute.
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Il Tool Kit è stato prodotto nell'ambito del progetto Be-­‐TWIN (n. 147825-­‐LLP-­‐2008-­‐FR-­‐LEONARDO-­‐ECVET), selezionato nel quadro del Programma per l'Apprendimento Permanente -­‐ Bando EACEA/14/2008.
Il contenuto del Tool Kit è il risultato del lavoro comune e della cooperazione tra i partner del progetto. 3
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INDICE Il PROGETTO BE-­‐TWIN…………………………………………………………………………………… p. 7 ECVET -­‐ The European Credit System for Vocational Education and Training… p. 17 I PUNTI CHIAVE DI ECVET………………………………………………………………………………. p. 20 ECTS -­‐ European Credit Transfer and accumulation System…………………………... p. 25 I PUNTI CHIAVE DI ECTS…………………………………………………………………………………. p. 28 BE-­‐TWIN TOOL KIT: UN PONTE TRA ECVET ED ECTS UNA GUIDA PER LO STAFF PEDAGOGICO ………………………………………. p. 33 Parte A -­‐ Istruzione E formazione professionale iniziale IVET (Initial voacational education and training)……………………………. p. 35 PARTE B -­‐ Formazione continua……………………………………………………………………. p. 40 PARTE C -­‐ La formazione superiore (iniziale)…………………………………………………. p. 44 GLOSSARIO……………………………………………………………………………………………………. p. 48 5
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Il PROGETTO BE-­‐TWIN Principali obiettivi Be-­‐TWIN è uno dei 10 progetti pilota selezionati dalla Commissione Europea nel 2008 al fine di sperimentare ed implementare il Sistema europeo di crediti per l'istruzione e la formazione professionali ECVET (European Credit System for Vocational Education and Training). Il partenariato di progetto è costituito da 13 partner provenienti da 8 paesi dell’Unione Europea in grado di rappresentare la diversità di sistemi ed organizzazioni di istruzione e formazione professionale ed universitarie. Essi si sono posti come obiettivo quello di approfondire i punti in comune e le connessioni tra ECVET ed ECTS (European Credit Transfer and Accumulation System) utilizzato nella formazione superiore. Negli ultimi quindici anni ECTS è diventato uno dei maggiori pilastri del processo di Bologna per la creazione dell’area comune della formazione superiore europea; l’avvio di ECVET è più recente e finalizzato a dare una risposta alle peculiarità dell’istruzione e della formazione professionale (V.E.T. – Vocational Education and Training). Il progetto assume come questione centrale la definizione di una connessione tra ECVET ed ECTS, avvalendosi del fatto che i due dispositivi si riferiscono a due sistemi che godono già di azioni correlate per supportare i passaggi di mobilità verticale nell’ambito della formazione continua e di quella superiore universitaria e non universitaria. Nel Progetto Be-­‐TWIN ci si propone dunque di applicare in un comune contesto entrambi i sistemi di crediti con i seguenti obiettivi: 7
migliorare la mobilità verticale ed orizzontale di discenti e lavoratori  promuovere un comune approccio all’istruzione e alla formazione in Europa per la creazione di un’area europea, anche per la formazione continua, attraverso l’integrazione dei punti di forza di entrambi i sistemi e la crescita della trasparenza e della comprensione reciproca  sviluppare la trasferibilità, l’integrazione ed il riconoscimento delle qualifiche in Europa. Allo scopo di sostenere il dialogo e le aperture tra formazione superiore e VET, il progetto sperimenterà uno strumento innovativo che consentirà di mettere in relazione tra loro i due sistemi e favorirà così il raggiungimento dei comuni obiettivi di trasparenza, mobilità e riconoscimento. Con questa motivazione, si è dapprima ideata una comune matrice che collega ECVET ed ECTS; successivamente è stata pubblicata nella Guida Metodologica dal titolo “ECVET-­‐ECTS: costruire dei collegamenti e superare le differenze”. Si è poi provveduto ad applicare in via sperimentale e a verificare il modello sviluppato in situazioni formative reali nel VET, nell’istruzione superiore e nella formazione continua. Tali situazioni sono rappresentate da tre casi di studio in Europa, nei campi inerenti la Plasturgia, la Gestione Ospitalità turistica e la Formazione dei formatori. Ci si augura che attraverso l’ulteriore implementazione della proposta, si possano superare le dicotomie e contribuire a favorire la mobilità geografica ed orizzontale dei discenti in tutta Europa. 
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La Metodologia sviluppata: un modello basato sulla trasparenza e la leggibilità dei risultati dell’apprendimento e delle attività formative La Guida Metodologica, “ECVET-­‐ECTS: costruire dei collegamenti e superare le differenze”, vuole proporre un possibile approccio per collegare ECVET ed ECTS. La principale innovazione della guida è rappresentata da una tabella a doppia entrata espressa in forma di matrice e che assume come elemento comune i risultati di apprendimento. La matrice rappresenta uno strumento di trasparenza funzionale a mettere in relazione i due sistemi (traduzione dei risultati di apprendimento da un sistema all’altro) che si fondano su presupposti diversi: il primo è infatti basato sui risultati di apprendimento comunque acquisiti (formale, non formale ed informale) mentre il secondo è basato sul carico di lavoro dello studente. In quanto interfaccia comune, mette in rilievo, in prima istanza, i risultati di apprendimento che però sono riferiti, in seconda istanza, alle unità dei risultati di apprendimento, nonché all’importanza delle stesse all’interno della qualifica per ECVET e ai carichi di lavoro necessari nei moduli formativi per l’ ECTS. I punti di credito sono allocati dunque alle unità in base alla loro consistenza ed importanza per la qualifica da un lato e al carico di lavoro dall’altro. La matrice Be-­‐TWIN permette agli organismi di formazione di mettere a confronto i risultati conseguiti nello stesso percorso, utilizzando sia il sistema ECTS, sia il sistema ECVET e contribuendo così a presentare l’offerta formativa in modo più trasparente. Nei tre casi di studio, i risultati di apprendimento (raggruppati in unità e che corrispondono anche ad attività di apprendimento) devono essere registrati all’interno della matrice. Il fatto che gli organismi di formazione utilizzino la matrice e mettano a confronto i due sistemi, 9
consente loro di creare un migliore collegamento tra i risultati di apprendimento e l’offerta che propongono; agli organismi della formazione superiore consente di rivisitare e riformulare la propria offerta formativa secondo un sistema basato sul risultato. Inoltre, essi possono costruire dei collegamenti tra le due tipologie di offerta formativa, VET e superiore, ed affinare un comune linguaggio da utilizzare nella comunicazione tra i discenti in tutta Europa. In tal modo, si potenziano le opportunità di mobilità verticale dei discenti da un sistema ad un altro, in quanto il modello favorisce il riconoscimento di ciò che è stato precedentemente appreso nei cambiamenti da un contesto di apprendimento ad un altro (dal VET all’istruzione superiore e viceversa). Il riconoscimento di quanto precedentemente appreso durante i passaggi tra sistemi richiede, infatti, che gli organismi di formazione siano in grado di presentare la propria offerta formativa e le qualifiche nel modo più trasparente possibile. Per poter utilizzare la matrice, gli organismi di formazione devono rispettare i seguenti quattro step: 1. descrivere la qualifica in termini di risultati di apprendimento che, tenendo in debito conto il profilo professionale, vengono raggruppati in unità e poi inseriti nella griglia 2. descrivere la qualifica attraverso le attività formative in cui si sono evidenziati anche i risultati di apprendimento che si vogliono conseguire e riportarle nella griglia 3. incrociare le attività formative con i risultati di apprendimento; ciò consentirà di mettere a confronto i punti di credito attribuiti con il criterio del carico di lavoro con quelli attribuiti seguendo il criterio del peso dell’unità rispetto alla qualifica (vedi punto successivo) 10
4. attribuire i punti ECVET alle unità dei risultati di apprendimento e contemporaneamente i crediti di ECTS alle attività formative in base al carico di lavoro richiesto 11
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Partnership Ecco di seguito l’elenco dei 13 partner provenienti da 8 paesi dell’UE che rappresentano tutti i settori dell’istruzione e della formazione: università, organismi VET, autorità per la certificazione, camere di commercio e rappresentanti delle imprese. Chambre de commerce et d’industrie de Paris – Promotore Stratford-­‐upon-­‐Avon College Angel Kanchev University of Ruse 13
Rectorat de Paris Fédération de la Plasturgie Fondazione “G. Rumor” – Centro Produttività Veneto Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto – UST di Venezia 14
UNICA – Network of Universities from the Capitals of Europe Staffordshire University – Staffordshire, Stoke-­‐on-­‐Trent, Shropshire, Telford & Wrekin Lifelong Learning Network ZDZ -­‐ Zakład Doskonalenia Zawodowego w Kielcach 15
ENAIP – Ente Nazionale ACLI Istruzione Professionale DEKRA Akademie GmbH Econometrica Ltd La partnership è una componente molto importante del progetto, dal momento che costituisce un’occasione unica per promuovere il dialogo e la comprensione reciproca tra i settori dell’istruzione e della formazione, non necessariamente abituati a lavorare insieme. Questa dimensione apporta un valore aggiunto al progetto dal momento che, nel lungo termine, tutte le istituzioni che operano con ECVET e ECTS dovranno confrontarsi nell’ambito delle rispettive reti di relazioni. Per questo Be-­‐TWIN avvia un percorso per promuovere il dialogo in dimensione europea, superando i confini nazionali. 16
ECVET -­‐ The European Credit System for Vocational Education and Training Panoramica Che cos’è ECVET? ECVET è un sistema di accumulazione e di trasferimento dei crediti. È stato ideato per permettere il riconoscimento dei risultati di apprendimento raggiunti da un individuo che intraprende un percorso formativo finalizzato al conseguimento di una qualifica. Favorisce l’elaborazione della documentazione per autenticare e registrare la validazione e il riconoscimento dei risultati di apprendimento raggiunti ed acquisiti in modo formale, informale e non formale nell’ambito di un contesto transnazionale di mobilità. Esso è focalizzato sulla persona e si basa sui risultati di apprendimento, definiti in termini di conoscenze, abilità e competenze necessarie al raggiungimento di una qualifica. ECVET è uno strumento europeo che promuove:  il trasferimento, il riconoscimento e l’accumulazione dei risultati di apprendimento conseguiti dagli individui  la trasparenza dei risultati di apprendimento raggiunti  la mobilità transnazionale e la trasferibilità a livello nazionale ed europeo  lo sviluppo di percorsi flessibili e personalizzati e il riconoscimento di risultati di apprendimento acquisiti attraverso attività formative di tipo formale, informale e non formale. 17
Chi sono i beneficiari? ECVET sarà utile per  le persone (i discenti, gli apprendisti, gli adulti, coloro che cercano un lavoro ecc.), in modo che possano beneficiare pienamente dei periodi di mobilità transnazionale  le autorità competenti nel rilascio dei titoli e gli organismi responsabili dell’erogazione di formazione nel loro sforzo di progettazione e realizzazione di qualifiche; si contribuirà così al miglioramento della leggibilità, della trasparenza e della qualità dei processi relativi alla validazione nell’ambito dell’istruzione e della formazione professionale  gli organismi formativi in quanto facilita - la definizione di obiettivi formativi chiari e precisi e la progettazione di un’offerta formativa più attraente - la cooperazione a livello internazionale - l’organizzazione della mobilità dei discenti  i datori di lavoro in quanto consente - una progettazione più dettagliata dei corsi formativi per fornire delle risposte ai bisogni formativi dei dipendenti - un adeguato incontro tra i bisogni delle aziende e il contenuto delle qualifiche - un’offerta formativa più chiara e trasparente tra gli Stati Membri dell’Unione Europea ed in particolare nei confronti dei datori di lavoro. 18
Come viene implementato? L’adozione e l’implementazione di ECVET è volontaria all’interno dei Paesi che vi aderiscono. La Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo del 2009 ha creato le condizioni preliminari per l’implementazione di ECVET. Fino al 2012 ECVET sarà sperimentato ed analizzato nei differenti contesti e sistemi europei, nazionali e di settore e si costruiranno le condizioni e le misure necessarie per una graduale implementazione del sistema. Nel 2014 il Parlamento Europeo ed il Consiglio Europeo, rivedranno e valuteranno la prima fase dell’implementazione di ECVET e, se necessario, modificheranno il testo della Raccomandazione. Dove viene implementato? L’implementazione di ECVET riguarda tutti i 27 Stati Membri dell’Unione Europea ed è funzionale a valorizzare un approccio basato sui risultati di apprendimento ottenuti nell’istruzione e formazione professionale e, più in generale, nei contesti di apprendimento formali, non formali ed informali (lavoro, attività di volontariato e tempo libero). 19
I PUNTI CHIAVE DI ECVET Specificazioni tecniche ECVET è basato su:  la suddivisione delle qualifiche in unità  la descrizione dei contenuti delle unità in termini di conoscenze, abilità e competenze (risultati di apprendimento attesi). Un’unità di risultati di apprendimento è una parte di una qualifica e consiste in un insieme coerente di conoscenze, di abilità e di competenze che può essere valutato e validato. Un’unità di risultati di apprendimento dovrebbe includere: il titolo generico dell’unità; il livello EQF di riferimento (solitamente è lo stesso della qualifica, anche se ciò non è necessario); le conoscenze, le abilità e le competenze specifiche che saranno valutate; i criteri di valutazione; il relativo peso di un’unità in rapporto all’intera qualifica. Trasferimento e accumulazione dei risultati di apprendimento 1. La funzione di accumulazione e di capitalizzazione: ECVET consentirà ad ogni persona di accumulare, capitalizzare ed implementare i risultati di apprendimento raggiunti, nonché richiederne il riconoscimento e la validazione. Inoltre, a livello europeo, ECVET permetterà ad un individuo di accumulare i risultati formativi raggiunti all’estero durante un periodo di mobilità transnazionale. 2. La funzione di trasferimento: ECVET consentirà di trasferire i risultati di apprendimento raggiunti da un contesto formativo ad un altro. Per poter essere trasferiti, i risultati di 20
apprendimento devono essere valutati. Il risultato della valutazione è registrato e costituisce un credito. Sulla base dei risultati valutati, il credito può essere validato e riconosciuto da un’altra istituzione competente. Il processo di trasferimento si basa su tre fasi:  l’istituzione ospitante valuta i risultati di apprendimento raggiunti dal discente ed eroga i crediti. I risultati di apprendimento raggiunti e i corrispondenti punti ECVET vengono registrati nel Libretto Personale del discente  l’istituzione di provenienza valida il credito come idoneo ad essere accumulato nel suo percorso formativo  l’istituzione di provenienza riconosce i risultati di apprendimento che sono stati raggiunti; in seguito verranno attribuiti i punti ECVET in base alle procedure del sistema formativo nazionale. Figura 1: Il processo di valutazione, validazione e riconoscimento dei risultati dell’apprendimento 21
I punti ECVET I punti ECVET forniscono le informazioni “complementari” rispetto alle qualifiche e alle unità in un formato numerico. Per essere in linea con il sistema ECTS, viene adottata una convenzione secondo la quale si assegnano 60 punti ai risultati di apprendimento che ci si aspetta vengano raggiunti durante un anno di attività formativa formale e a tempo pieno. Assegnazione dei punti ECVET L’assegnazione generalmente si compone di due fasi: i punti ECVET sono assegnati dapprima alla qualifica come insieme di unità e poi a ciascuna di esse. A ciascuna qualifica, assumendo come riferimento un contesto di apprendimento formale e sulla base della convenzione (numero di anni del percorso regolare), viene attribuito il numero massimo di punti. In base all’importanza di ciascuna unità rispetto alla qualifica, espressa in percentuale, vengono successivamente ridistribuiti i punti ECVET. Criteri per assegnare i punti di credito I criteri per l’assegnazione dei punti ECVET si basano su:  l’importanza relativa di un’unità di risultati di apprendimento per il mercato del lavoro; per la progressione verso altri livelli di qualifica o per il riconoscimento sociale ed economico  la complessità, lo scopo ed il volume dei risultati di apprendimento nell’unità in rapporto ai risultati di apprendimento dell’intera qualifica  lo sforzo necessario al discente per raggiungere i risultati di apprendimento che compongono l’unità (stima dello sforzo del discente, del carico di lavoro e del tempo medio di 22
apprendimento necessario al raggiungimento dei risultati attesi). Accumulazione dei punti di credito L’accumulazione dei crediti è un processo attraverso il quale il discente può acquisire delle qualifiche progressivamente attraverso più valutazioni e validazioni dei risultati di apprendimento che vengono accumulati nel rispetto di regole condivise, trasparenti e stabilite; esse definiscono quali risultati di apprendimento sono accumulabili, nonché in quali qualifiche ed inoltre come essi possono essere valutati e validati. L’accumulazione dei crediti è decisa dall’istituzione competente e responsabile per il rilascio della qualifica. Al discente viene consegnata la qualifica quando ha accumulato i crediti richiesti dall’istituzione competente e tutte le condizioni sono soddisfatte. Strumenti collegati ad ECVET  Protocollo d’intesa: è un accordo tra le istituzioni competenti che stabilisce il quadro per il trasferimento dei crediti. Formalizza inoltre la partnership ECVET stabilendo l’accettazione reciproca dello status e delle procedure per ciascuna istituzione competente coinvolta. Inoltre fissa le procedure per la cooperazione  Accordo di apprendimento: è concluso tra le istituzioni autorizzate e un discente all’interno del quadro del Protocollo d’intesa. Dovrebbe specificare le condizioni particolari che regolano il periodo di mobilità, come le informazioni sul discente, la durata del periodo, i risultati di apprendimento attesi o le competenze da sviluppare ed i rispettivi punti ECVET. Dovrebbe inoltre chiarire che, se i risultati di apprendimento attesi sono stati raggiunti e 23
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valutati positivamente secondo i criteri concordati con il paese ospitante, l’istituzione di provenienza li validerà e riconoscerà come parte dei requisiti necessari per ottenere la qualifica Libretto Personale: contiene le informazioni sui risultati di apprendimento del discente che sono stati valutati, le unità e i punti ECVET assegnati. Inoltre specifica l’identità del discente e le istituzioni competenti che hanno rilasciato, validato e riconosciuto i crediti. Riferimenti utili su ECVET  RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 18 giugno 2009 sull’istituzione di un sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale (ECVET)http://eurlex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?
uri=OJ:C:2009:155:0011:0018:EN:PDF  “Get to know ECVET better -­‐ Questions and Answers” http://ec.europa.eu/education/lifelonglearningpolicy/doc/e
cvet/faq_en.pdf  Brochure su ECVET http://ec.europa.eu/education/lifelong-­‐learning policy/doc/ecvet/flyer_en.pdf  “The development of ECVET in Europe” – CEDEFOP Working paper http://www.cedefop.europa.eu/EN/Files/6110_en.pdf
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ECTS -­‐ EUROPEAN CREDIT TRANSFER AND ACCUMULATION SYSTEM Panoramica Che cos’è ECTS? ECTS è il sistema europeo di accumulazione e trasferimento dei crediti, basato sul carico di lavoro richiesto ad uno studente per raggiungere gli obiettivi di un corso di studio. È stato introdotto nel 1989 come proposta pilota nell'ambito del programma Erasmus con lo scopo di facilitare il riconoscimento di periodi di studio all'estero. Negli ultimi 20 anni ECTS si è evoluto: innanzitutto è diventato un sistema di trasferimento ed accumulazione dei crediti. Oggi il sistema ECTS si trova in una fase di transizione da un approccio tradizionale, secondo il quale il credito era assegnato sulla base del curriculum e del carico di lavoro, ad uno basato sui risultati in cui si tengono in considerazione anche i risultati di apprendimento. Chi si occupa di ECTS e chi sono i beneficiari? ECTS è gestito dagli Stati Membri (i Ministeri competenti per la formazione superiore) ed è coordinato dalla Commissione Europea che ha costituito, per esempio, una rete di esperti (ECTS/DS) e sviluppato i marchi ECTS e DS per riconoscere un’eccellente applicazione di entrambi i sistemi. Sebbene ECTS possa aiutare il riconoscimento degli studi di uno studente attraverso le diverse istituzioni e i sistemi educativi nazionali, bisogna sottolineare che la gestione della formazione resta di competenza dei singoli Stati. Il Supplemento al Diploma è invece una certificazione aggiuntiva per 25
mettere in trasparenza il titolo di formazione superiore posseduto e renderlo utile nel lavoro o per raggiungere un altro titolo in un paese che aderisce al Processo di Bologna, valorizzando i risultati di apprendimento già conseguiti. Le decisioni finali sono di responsabilità delle autorità competenti: i professori coinvolti negli scambi culturali, gli impiegati responsabili dell’ammissione all’università, i centri di consulenza per il riconoscimento, (ENIC-­‐
NARIC), gli impiegati del ministero ecc. I beneficiari diretti del sistema ECTS sono principalmente gli studenti che possono vedere riconosciuto un periodo di formazione all’estero, mentre le strutture che erogano la formazione superiore, in tutta Europa, sono dei beneficiari intermedi, in quanto godono della trasparenza e della facilitazione nel riconoscimento tra i sistemi di istruzione superiore. Perché ECTS è stato implementato? Il principale obiettivo di ECTS è di aumentare la mobilità degli studenti in Europa consentendo che le loro esperienze di apprendimento all’estero vengano riconosciute ed inserite all’interno del loro programma formativo originario. L’idea è di rendere l’insegnamento e l’apprendimento più trasparenti in Europa e di facilitare il riconoscimento di un periodo di studi. Il sistema permette il trasferimento delle esperienze di apprendimento tra le diverse istituzioni, promuovendo la mobilità degli studenti e la flessibilità dei percorsi nel raggiungimento di un titolo superiore. Inoltre agevola la costruzione di un curriculum e ne garantisce la qualità. Come è stato implementato? ECTS è diventato uno strumento centrale del Processo di Bologna che ha come obiettivo la convergenza dei sistemi nazionali di educazione superiore. È utilizzato dalla maggior parte delle 26
istituzioni per la formazione superiore dei paesi che hanno partecipato al Processo di Bologna, dove è stato formalmente recepito. Negli altri paesi comunitari, ECTS è largamente supportato, anche finanziariamente in alcuni casi. Fino ad oggi, comunque, le diverse pratiche di implementazione si sono molto differenziate tra i vari Stati Membri. In alcuni, il calcolo dei crediti si basa sul carico di lavoro dello studente e sui risultati di apprendimento, in altri solo sul carico di lavoro. Dove è stato implementato? Attualmente il Processo di Bologna per l’istruzione superiore coinvolge 47 paesi 1 . ECTS è utilizzato dalla maggior parte delle istituzioni per la formazione superiore di tali paesi. 1
I 47 Paesi del Processo di Bologna: Albania, Andorra, Armenia, Austria, Azerbaijan, Belgio, Bosnia Herzegovina, Bulgaria, Città del Vaticano, Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Grecia, Islanda, Irlanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Moldavia, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Repubblica ex-­‐Yugoslava di Macedonia, Repubblica Slovacca, Romania, Russia, Serbia e Montenegro, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Ucraina, Ungheria, Kazakistan. 27
I PUNTI CHIAVE DI ECTS Informazioni ulteriori su ECTS ECTS è un sistema focalizzato sul discente e strutturato per aiutare le istituzioni per la formazione superiore ad avviare un processo di cambiamento: da un approccio incentrato sul docente ad uno che soddisfi i bisogni e le aspettative dei discenti. In quello tradizionale, focalizzato sul docente, i prerequisiti di ciascuna materia, le conoscenze e l’insegnamento stesso erano considerati i cardini fondanti dei programmi di istruzione. L’approccio focalizzato sul discente, invece, mette la persona al centro del programma curriculare e fornisce una maggiore scelta a livello di contenuti, modalità e luoghi di apprendimento. Le caratteristiche di ECTS Oggigiorno ECTS si trova in un periodo di transizione per l’attribuzione dei crediti, non più strettamente dipendenti dai curricula, ma associati invece ai risultati di apprendimento. Questi ultimi costituiscono un’asserzione condivisa che consente di verificare se il discente conosce, capisce e sa mettere in pratica quanto previsto da una particolare qualifica o da un programma di formazione appena terminato. Per questo, enfatizzano il legame tra l’insegnamento, l’apprendimento e la valutazione. Il documento che attesta i risultati di apprendimento è tipicamente caratterizzato da un linguaggio con l’uso di verbi attivi che esprimono conoscenza, comprensione, applicazione, analisi, sintesi, valutazione. I risultati di apprendimento dovrebbero essere definiti stimando il carico di lavoro associato ad un programma o ad una sua componente. Questi risultati di apprendimento sono la base per la scelta delle 28
attività formative più idonee e per una giusta stima del carico di lavoro necessario per completarle. Crediti ECTS Fino ad ora i crediti ECTS si sono basati sul carico di lavoro necessario ad ottenere i risultati di apprendimento attesi. I 60 crediti ECTS sono attribuiti considerando le ore di lavoro di un intero anno di apprendimento formale (un anno accademico) e i rispettivi risultati di apprendimento. Nella maggior parte dei casi, il carico di lavoro si aggira tra le 1500 e le 1800 ore per anno accademico, e quindi un credito corrisponde a 25 o 30 ore di lavoro. Questo significa che “ il credito ECTS rappresenta un mezzo quantificabile per esprimere il volume dell’apprendimento basato sul carico di lavoro dei discenti necessario ad ottenere i risultati di apprendimento attesi in un processo di apprendimento ad uno specifico livello” (ECTS Guida per l’utente -­‐ 2009). Il credito ECTS permette quindi di misurare principalmente il carico di lavoro sostenuto da uno studente. Attribuzione dei crediti ECTS I crediti dovrebbero essere assegnati ai risultati di apprendimento per un’intera qualifica o per un programma di studio così come ai risultati di apprendimento, con i rispettivi contenuti ed attività formative. L’allocazione dei crediti alle attività formative fa parte del progetto curricolare. Ci sono diversi metodi per eseguire questo processo. La ECTS – Guida per l’utente (2009) descrive due approcci:  le attività formative sono descritte attraverso i risultati di apprendimento e il carico di lavoro normalmente necessario ad uno studente per raggiungere i risultati attesi. Le proposte sono raccolte dallo staff, valutate, messe a sistema, mentre il carico di lavoro è espresso in crediti ECTS. Quindi 29
alle attività di apprendimento possono essere attribuiti numeri di crediti differenti – 3,5,8, ecc.  l’approccio alternativo raccomanda che una decisione sia presa in anticipo se riguarda la dimensione delle attività di apprendimento alla quali viene attribuito lo stesso valore o un suo multiplo. Qualsiasi sia il metodo scelto, la dimensione delle attività formative dovrebbe essere ragionevole – le attività troppo piccole finirebbero con lo scomparire, mentre quelle troppo grandi con l’ostacolare la mobilità. Accumulazione e numero di crediti corrispondenti al titolo A livello europeo, il numero di crediti richiesto ad uno studente per ricevere una qualifica corrispondente al primo o al secondo ciclo di laurea (in molti paesi conosciuto come Bachelor e Master) sono definiti nel Quadro Europeo per le Qualifiche dell’area europea della formazione superiore (EHEA -­‐ European Higher Education Area). Il Quadro delle Qualifiche del Processo di Bologna si completa con un Quadro di Qualifiche nazionali che include le quantità di crediti previste come: Titolo Quantità di Crediti ECTS Dottorato Non applicabile Master 120 Bachelor 180 Figura 2: I tre cicli dell’Area Europea della formazione superiore e I crediti associati 30
Livelli di votazione Il sistema di votazione è una parte importante nel processo di riconoscimento accademico, soprattutto per gli studenti che partecipano a programmi di mobilità internazionale. Il sistema di votazione varia a seconda dei paesi e perfino delle istituzioni; ciò aumenta la difficoltà e la complessità nel trasferimento dei risultati di apprendimento. Tenendo in considerazione i diversi sistemi di votazione in Europa, è stata sviluppata una scala di voti che dovrebbe essere rapportata alla scala di voti nazionale; questa è pubblicata nella Guida ECTS per l’utente (2009) per facilitare un confronto tra le diverse scale di valori nazionali e rendere più trasparente il processo di valutazione. Figura 3: La scala di votazione ECTS 31
Documenti UE  ECTS Guida per l’utente http://ec.europa.eu/education/lifelong-­‐learning-­‐
policy/doc/ects/guide_en.pdf  ECTS Concetti chiave http://ec.europa.eu/education/lifelong-­‐learning-­‐
policy/doc/ects/key_en.pdf  ECTS in EU http://ec.europa.eu/education/lifelong-­‐learning-­‐
policy/doc48_en.htm  Sito web ufficiale del Processo di Bologna: http://www.ehea.info  Overarching Qualification Framework for European Higher Education Area: http://www.ehea.info/article-­‐
details.aspx?ArticleId=17  Recognition issues in Bologna Process: http://www.ehea.info/article-­‐details.aspx?ArticleId=64  Sito del network ENIC/NARIC: http://www.enic-­‐naric.net/ 32
BE-­‐TWIN TOOL KIT: UN PONTE TRA ECVET ED ECTS UNA GUIDA PER LO STAFF PEDAGOGICO All’interno del progetto, utilizzando i risultati della metodologia sviluppata (matrice) e della loro continua implementazione, si è pianificato un kit di strumenti per i formatori al fine di estendere il metodo sviluppato ai potenziali utilizzatori in Europa e fornire un modello utilizzabile e trasferibile per coloro che incontreranno e vorranno superare le stesse sfide affrontate dalla partnership del progetto Be-­‐TWIN. Questo Kit di strumenti tiene conto della metodologia sviluppata nel progetto e dei risultati relativi ai tre casi di studio. Esso è concepito come una guida di facile uso per l’utilizzatore che dovrebbe far conoscere i risultati del progetto ai decisori politici a livello europeo, nazionale, regionale e locale; potrà anche essere utilizzato per convincere gli utilizzatori finali ad adottare ed applicare i risultati di Be-­‐TWIN all’interno della struttura formativa di appartenenza È indirizzato pertanto verso:  i decisori politici nel campo dell’istruzione superiore e della formazione professionale: Ministeri dell’istruzione, università ed ogni altro ente rilevante e/o competente che possa certificare nel campo dell’istruzione e della formazione.  gli erogatori di formazione: gli organismi VET, le università, gli istituti di istruzione superiore e il loro staff pedagogico costituito da insegnanti, formatori, professori, manager di programmi formativi 33
nonché lo staff responsabile di missioni europee, della mobilità, delle relazioni internazionali. Al fine di prendere in considerazione la grande varietà di possibili situazioni nelle quali la metodologia Be-­‐TWIN potrebbe essere applicata, questa guida si indirizza a tre tipi di gruppi di riferimento e può essere applicata ai tre contesti in cui si è svolta la sperimentazione di Be -­‐TWIN:  Istruzione e Formazione Professionale Iniziale – Riconoscimento della mobilità geografica nel quadro di IVET  Formazione Continua – Riconoscimento della mobilità verticale: adulti che desiderano riqualificarsi  Formazione superiore (iniziale) – Riconoscimento dei risultati di apprendimento nell’istruzione superiore. 34
PARTE A ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE INIZIALE -­‐ IVET (INITIAL VOACATIONAL EDUCATION AND TRAINING) IVET: discenti che sperimentano la mobilità geografica Lo scopo iniziale di IVET è di preparare i discenti con abilità e/o competenze in modo che essi siano in grado di entrare nel mondo del lavoro con una specifica occupazione riferita ad un settore. Questa è la definizione fornita dalla maggior parte degli esempi. Va tenuto in debita considerazione, tuttavia, che IVET è un concetto in evoluzione in tutti i paesi e la stessa definizione data appare limitata perché sta diventando superata. IVET non è più considerato solo un percorso professionale di addestramento per il lavoro, ma piuttosto un percorso alternativo all’iter universitario perché caratterizzato da qualifiche i cui risultati di apprendimento sono di fatto di livello terziario. IVET è anche un concetto dinamico che è stato sottoposto a molteplici riforme, dal momento che si adatta ai bisogni del mercato del lavoro, attuali e futuri. In tutti i paesi la struttura ed il contenuto di IVET sono stati oggetto di grandi riforme negli ultimi anni. La riforma è stata sostanziale nei paesi dell’Europa orientale dove il sistema IVET ha dovuto adattarsi allo sviluppo delle economie di mercato, ma rendere IVET sempre più rispondente alla domanda del mercato del lavoro, è una finalità comune in tutta Europa. Il dibattito sulle riforme riguarda la possibilità di rendere IVET sempre più flessibile ed in grado di far incontrare la domanda con l’offerta. 35
Il giorno 8 luglio 2009 la Commissione Europea ha promulgato un Libro Verde “Promuovere la mobilità dei giovani per l’apprendimento”, una consultazione libera e pubblica al fine di promuovere la mobilità delle persone giovani in Europa. In tale Libro, inoltre, è messa in evidenza l’importanza della mobilità delle persone giovani: “La mobilità transnazionale è un mezzo con cui i giovani possono acquisire nuove conoscenze e competenze (mobilità per l'apprendimento), incrementare il proprio sviluppo personale e potenziare l'occupabilità.” Nell’UE, ci sono esperienze consolidate a supporto della mobilità durante i periodi di apprendimento, attraverso differenti programmi ed iniziative, specialmente il Programma per l’Apprendimento Permanente per il periodo 2007-­‐2013. Il principale obiettivo del programma è contribuire allo sviluppo della Comunità Europea come società basata sulla conoscenza, attraverso uno sviluppo economico sostenibile, maggiori e migliori opportunità di lavoro e una grande coesione sociale, in grado anche di garantire una maggiore protezione dell’ambiente per le generazioni future. 1. ATTRIBUZIONE DEI CREDITI Nel quadro dell’istruzione e formazione professionale iniziale, la mobilità geografica dei discenti può essere promossa e facilitata attraverso l’implementazione sia di ECTS che di ECVET. Va infatti constatato che nell’allocare i crediti, gli erogatori di formazione VET useranno ECTS, mentre altri implementeranno ECVET. In alcuni paesi europei, come la Francia o il Regno Unito, l’istruzione e formazione professionale si estende ufficialmente al 5° livello EQF e come tale alla formazione superiore (l’esempio della Francia con il BTS o del Foundation Degree nel Regno Unito) e quindi 36
viene utilizzato ECTS, mentre in latri come Olanda ed Italia si opterebbe per ECVET. Quindi gli erogatori di formazione devono poter disporre di tutte le informazioni connesse ad entrambi i sistemi di crediti al fine di decidere quale sia più opportuno per il loro modello di formazione e per le loro qualifiche, in modo da fornire ai discenti le migliori opportunità nell’ottenere il riconoscimento dei propri risultati di apprendimento conseguiti in un periodo di mobilità all’estero. In base alle specifiche tecniche dei due sistemi di credito, l’allocazione dei crediti viene calcolata con modalità diverse. Allocazione dei punti ECTS Il carico di lavoro stimato per uno studente medio ammonta a 60 crediti per un anno di apprendimento formale. I punti ECTS sono calcolati sul carico di lavoro necessario (ore di lezione, lavoro personale e, in alcuni casi, il tempo speso in un’azienda nel quadro di un tirocinio o di un apprendistato) per ottenere gli specifici risultati di apprendimento. Allocazione dei punti ECVET I 60 punti ECVET corrispondono ad un anno formale a tempo pieno nell’istruzione e formazione professionale. I punti ECVET sono attribuiti ad unità di risultati di apprendimento in base all’importanza che esse assumono all’interno della qualifica. Gli erogatori della formazione professionale superiore possono decidere di usare in via sperimentale ECVET o ECTS, o in alcuni casi di operare con entrambi i sistemi. La scelta dipende dal modo in cui si sono costruite le qualifiche, dalla modalità di apprendimento con 37
cui i discenti raggiungono i risultati di apprendimento e con cui questi vengono valutati e riconosciuti. 2. L’USO DEI CREDITI DURANTE LA MOBILITÀ Se in un periodo di mobilità in formazione si utilizzano i crediti, uno step importante è rappresentato dall’identificazione delle unità di risultati di apprendimento rispetto alle quali le relative attività di apprendimento possono essere seguite durante la mobilità. Queste unità devono essere identificate in modo congiunto dalle istituzioni coinvolte nella partnership per la mobilità: le unità devono essere ragionevolmente equivalenti tra i paesi partner dal momento che serviranno come base per la valutazione e la validazione da parte di entrambe le parti. Al fine di poterle validare facilmente, le unità non devono essere né troppo grandi ne troppo frammentarie. Nel quadro del primo caso di studio del progetto Be -­‐TWIN1, per esempio, le istituzioni partner hanno deciso di implementare la valutazione su una sotto unità, ad es. un numero ristretto di risultati di apprendimento i quali sono coerenti, possono essere facilmente valutati e validati nel periodo di mobilità di tre settimane, ed infine sono condivisi da entrambe le istituzioni partner coinvolte. Un altro vincolo può riferirsi alle condizioni per la validazione e la valutazione. Nel quadro del sistema di istruzione nazionale francese che include anche il BTS, preso di riferimento in questo caso di studio, l’allocazione delle unità di risultati di apprendimento 1
Si veda il sito del progetto per maggiori dettagli sui casi di studio:
www.betwin-project.eu
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all’estero può avvenire solo all’interno di una valutazione che continua; la valutazione finale, che è fatta a livello nazionale, deve avere luogo in Francia. Perciò il solo modo possibile per avere una parte della formazione valutata all’estero, è stato quello di lavorare con una valutazione che continua. 3. RICONOSCIMENTO DEI CREDITI Il processo di implementazione del trasferimento e dell’accumulazione dei crediti presuppone anche una forte fiducia reciproca tra le istituzioni partner. Gli strumenti sviluppati nel sistema ECVET, per esempio il Memorandum d’intesa, l’Accordo di apprendimento e il Libretto Personale, possono essere usati al fine di sostenere anche in modo formale la fiducia reciproca. Dal momento che, nello specifico contesto della mobilità geografia, i risultati di apprendimento ottenuti all’estero corrispondono a tutta o a una parte di un’unità di risultati di apprendimento della qualifica, questi sono riconosciuti come una delle diverse fasi di valutazione (come richiesto della regolamentazione delle qualifiche); ciò implica che il discente possa ottenere parte della qualifica all’estero e che il risultato della valutazione all’estero sia completamente riconosciuto ed integrato nella qualifica. Affinché il processo di riconoscimento sia pienamente implementato dalle istituzioni partner, gli accordi che attestano la trasparenza e la fiducia devono essere siglati già in precedenza. 39
PARTE B FORMAZIONE CONTINUA Formazione continua (adulti che desiderano riqualificarsi) La formazione continua si divide in:  formazione indirizzata a chi già lavora ed è solitamente finanziata con risorse fornite dal Ministero del lavoro o con i fondi interprofessionali  educazione degli adulti indirizzata alle persone con più di 16 anni e che desiderano ottenere un titolo di scuola secondaria di primo o di secondo grado oppure ottenere una certificazione linguistica (spesso legata al permesso di residenza)  la formazione lungo tutto l’arco della vita che copre le attività che una persona può svolgere per migliorare il proprio background. Tale attività di formazione può attuarsi in un contesto formale, non formale e informale. 1. ALLOCAZIONE DEI CREDITI Nella formazione continua il profilo per un lavoro deve essere definito attraverso:  l’area della riconoscibilità per la figura: la descrizione, le aree di attività e le mansioni da svolgere nel mercato del lavoro ed i rispettivi risultati di apprendimento  il percorso formativo: in particolare, l’accesso ai corsi, le procedure di accreditamento, gli standard che includono 40
qualsiasi criterio per il controllo della qualità, i metodi di valutazione, la certificazione in relazione a chi certifica e alle procedure. Per poter essere in linea con le specificazioni tecniche di ECVET, gli erogatori di formazione dovrebbero iniziare con il raggruppamento dei risultati di apprendimento in unità secondo dei criteri specifici: ogni unità si deve comporre di risultati di apprendimento che corrispondono ad un’area di attività. Inoltre i crediti dovranno essere posizionati su ciascuna unità di risultati di apprendimento considerando il relativo peso di questa unità rispetto alla qualifica. Nella formazione continua, la qualifica consiste in una o più attività di apprendimento che possono essere associate ad una o più unità di risultati di apprendimento. Le attività formative finalizzate ad ottenere i risultati di apprendimento possono differire parecchio in base al tipo di percorso formativo e al soggetto che eroga la formazione. Diversi percorsi di apprendimento possono condurre ad ottenere gli stessi risultati di apprendimento e/o le stesse qualifiche. Nella maggior parte dei casi, il contenuto del programma formativo è definito tenendo in considerazione il numero degli insegnanti a disposizione, le risorse finanziarie e logistiche, i gruppi di riferimento. Inoltre, nella formazione continua, chi eroga la formazione, molto spesso, riconosce i risultati di apprendimento ottenuti anche in contesti non formali ed informali e non solo attraverso l’apprendimento formale. Anche il carico di lavoro del discente dovrebbe essere considerato quando si valuta l’importanza delle attività di apprendimento. 41
Tuttavia una quantità diversa di crediti può essere attribuita alle unità presenti in più qualifiche; per esempio, l’unità del marketing ha un grande valore per la qualifica in “commercio internazionale”, mentre assume un valore ridotto per un lavoro inerente il turismo. La matrice Be-­‐TWIN può essere utile per confrontare i relativi pesi conferiti ad un’unità di risultati di apprendimento, in base all’importanza nella qualifica, da un lato, oppure al peso ottenuto dall’aggiunta di punti (basati sul carico di lavoro) della corrispondente unità di apprendimento. La matrice Be-­‐TWIN si è rivelata uno strumento utile anche nella revisione di un curriculum. Nella formazione continua, il contesto di apprendimento formale è preso come riferimento nell’attribuire convenzionalmente 60 punti ai risultati di apprendimento che possono essere ottenuti in un anno di apprendimento a tempo pieno. I crediti ECTS sono allocati tenendo in considerazione il carico di lavoro che si riferisce al tempo solitamente necessario ad uno studente per completare le attività formative richieste (come le letture, i seminari, i progetti, il lavoro pratico, lo studio per conto proprio e gli esami) per l’ottenimento dei risultati di apprendimento attesi. I 60 crediti ECTS sono associati al carico di lavoro di un anno, a tempo pieno, di formazione formale (un anno accademico) e ai relativi risultati di apprendimento. 2. L’USO DEI CREDITI NELLA MOBILITA Nella formazione continua, la mobilità riguarda, nella maggior parte dei casi, i tirocini. Lo scambio dei discenti per un periodo di studio in un altro ente di formazione avviene meno frequentemente. Solitamente gli adulti non prendono parte ad attività di mobilità per ottenere solo una parte del percorso formativo, ma sono più interessati al riconoscimento all’estero di una qualifica ottenuta nel 42
paese di origine (è il caso di una persona che lavora all’estero) o un riconoscimento parziale della qualifica se desiderano frequentare un ulteriore corso di formazione in un altro paese. In entrambe le situazioni, è importante che la qualifica di cui dispone la persona venga descritta in termini di risultati di apprendimento e che si riferisca ad uno specifico livello EQF; inoltre, i crediti ECVET devono riferirsi ad un’unità di risultati di apprendimento ottenuti in precedenza. Questa accumulazione di risultati di apprendimento attraverso il sistema ECVET può essere attestata usando i documenti di Europass (CV ed Europass Formazione) Avviene lo stesso nel meccanismo ECTS: le università sottoscrivono degli accordi per il riconoscimento dei moduli di formazione da trasferire in un’università straniera; l’istituto di formazione ospitante attribuisce i crediti, mentre l’istituzione di provenienza li riconosce al rientro del discente. 3. IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI Nella formazione continua, il riconoscimento dei crediti presuppone che il processo di mobilità possa fondarsi sulla fiducia reciproca tra gli erogatori di formazione e sull’uso dei principali strumenti di ECVET come il Memorandum d’intesa, l’Accordo di apprendimento o il Libretto Personale. Il riconoscimento dei crediti ECTS è basato sull’accordo sottoscritto tra due università. La metodologia Be-­‐TWIN può essere usata per promuovere il riconoscimento delle attività di apprendimento formali, informali e non formali. 43
PARTE C LA FORMAZIONE SUPERIORE (INIZIALE) I livelli di formazione superiore, post secondaria, terziaria o comunque di terzo ciclo si riferiscono alla formazione normalmente erogata da istituzioni che abbiano tale mission, ad es. le università, i licei, gli istituti tecnici, ecc. La formazione superiore gioca un ruolo essenziale nella società poiché crea nuova conoscenza negli studenti e promuove l’innovazione. Il riconoscimento di periodi di studio all’estero è stato introdotto alla fine degli anni ’80 nel settore della formazione superiore. Ad ogni modo, studi recenti hanno dimostrato che il processo di trasferimento e di riconoscimento introdotto da ECTS, è talvolta applicato in modo insufficiente in quanto diversi studenti si sono trovati, al rientro dal periodo di mobilità, con l’amara sorpresa di non vedere riconosciuti i crediti da parte dell’organismo di invio. La matrice Be-­‐TWIN, poiché permette una maggiore trasparenza grazie alla corrispondenza tra le attività di apprendimento e le unità di risultati di apprendimento, può certamente contribuire a facilitare e quindi migliorare i processi di trasferimento ed il riconoscimento, nonché stimolare nuove dinamiche all’interno del sistema ECTS. 44
1. IL POSIZIONAMENTO DEI CREDITI All’interno della formazione superiore, dove l’identificazione di un particolare profilo rispetto ad un curriculum/titolo di studio non corrisponde realisticamente ad una occupazione, il soggetto che eroga formazione dovrebbe concentrarsi maggiormente sulla definizione di “profilo occupazionale”, per esempio le attività che gli studenti potrebbero svolgere dopo la laurea. Per poterlo fare, il team didattico, responsabile dell’identificazione delle competenze necessarie all’esecuzione dei compiti e delle attività che caratterizzano una professione o più in generale un’occupazione, dovrebbe consultare le aziende operanti nei settori che costituiscono il bacino occupazionale nonché gli opinion leader di settore e gli stessi studenti oppure ex allievi. All’interno della formazione superiore, le lauree accademiche sono tradizionalmente basate sugli input. Ad ogni modo, grazie alla matrice Be-­‐TWIN, l’elaborazione tradizionale dei curricula potrebbe evolvere. Se il contenuto del programma formativo viene definito in stretta associazione con i risultati di apprendimento precedentemente identificati, alcuni cambiamenti nel curriculum diventano necessari: per esempio, se alcune attività di apprendimento non riescono più a contribuire a nessuno dei risultati di apprendimento identificati, chi eroga la formazione dovrebbe prendere in considerazione una rivisitazione del curriculum, aggiungendo alcuni corsi e rimuovendone degli altri. Quindi i crediti ECTS non sono più attribuiti alle attività di apprendimento che prendono in considerazione solo il carico di lavoro, ma ai corsi e ai moduli che sono stati ridefiniti e modificati in risultati di apprendimento. In questo modo ECTS ed ECVET 45
diventano due sistemi più vicini e l’utilizzo dei risultati di apprendimento comporta un cambiamento nella formazione superiore. 2. USO DEI CREDITI NELLA MOBILITA’ L’implementazione pratica di ECTS nel contesto di mobilità, per come è attualmente, non dovrebbe essere modificata: i documenti chiave di ECTS, usati durante i periodi di mobilità, come il Catalogo dei Corsi, le Domande per gli studenti (e altra modulistica), l’Accordo di apprendimento e il Libretto Personale, dovrebbero essere maggiormente utilizzati. Il valore aggiunto della matrice Be-­‐
TWIN dovrebbe essere sostenuto anche dall’utilizzo di questi documenti. I risultati di apprendimento, inoltre, acquisiti durante la fase di mobilità, costituiscono un fattore determinante nel contribuire alla semplificazione e alla facilitazione nel riconoscimento dei periodo trascorsi all’estero in quanto più facilmente leggibili. 3. IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI Il processo di validazione dei crediti in un contesto e di riconoscimento degli stessi in un altro allo scopo di ottenere una qualifica, dovrebbe rimanere uno dei pilastri del sistema ECTS. I crediti non saranno semplicemente più utilizzati solo per assicurare il riconoscimento degli studi presso un’istituzione ospitante, indicando il carico di lavoro che gli studenti devono investire per il definitivo completamento di un programma di studi, ma dovranno anche indicare quali conoscenze, abilità e competenze il discente ha ottenuto studiando all’estero. Questo dovrebbe essere assicurato dal chiaro legame tra le attività e i corrispondenti risultati di 46
apprendimento, nonché dalla trasparenza con cui l’istituto ospitante esprime le proprie procedure di validazione e valutazione. Ciò dovrebbe poi consentire che il credito assegnato con il sistema ECTS significhi anche il riconoscimento dei risultati acquisiti. Il Libretto Personale dovrebbe pertanto essere adattato al fine di divenire compatibile con la nuova dimensione del sistema ECTS, ora basato anche sul risultato. 47
GLOSSARIO TERMINE Criteri per l’accertamento del profitto Acquisizione dei crediti Accertamento del profitto Competenza (e) FONTE: RACCOMANDAZIONE SU ECVET/GET TO KNOW ECVET BETTER/CEDEFOP/ALTRO FONTE: ECTS GUIDA PER L’UTILIZZATORE Descrizione di cosa ci si aspetta che lo studente debba fare per dimostrare di aver raggiunto determinati risultati di apprendimento. (ECTS Guida per l’utente, 2009) L’atto con cui lo studente acquisisce il numero di crediti attribuito ad una unità formativa e ad un intero corso di studio. L’acquisizione dei crediti presuppone che sia stato accertato il raggiungimento dei risultati di apprendimento attesi e che lo studente abbia soddisfatto tutti i requisiti dell’unità formativa o dell’intero corso di studio. (ECTS Guida per l’utente, 2009) Gamma completa dei metodi (esami/test scritti, orali o pratici, progetti e portfolio) utilizzati per accertare il raggiungimento dei risultati di apprendimento da parte dello studente. (ECVET Q&A) Comprovata capacità di Combinazione 48
TERMINE FONTE: RACCOMANDAZIONE SU ECVET/GET TO KNOW ECVET BETTER/CEDEFOP/ALTRO utilizzare conoscenze, abilita e capacita personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. (ECVET Q&A) La capacità di applicare adeguatamente i risultati d’apprendimento in un contesto definito (istruzione, lavoro, carriera personale o professionale). La competenza non è limitata alle abilità cognitive (utilizzare la teoria, i concetti e le conoscenze tacite); include anche aspetti funzionali (utilizzare capacità tecniche) nonché capacità interpersonali (ad es. capacità sociali o organizzative) e valori etici. (CEDEFOP, 2004, Commissione Europea, 2006°.) 49
FONTE: ECTS GUIDA PER L’UTILIZZATORE dinamica di abilità cognitive e metacognitive, conoscenza e comprensione, capacità interpersonali, intellettuali e pratiche e valori etici. Lo sviluppo delle competenze è l’obiettivo ultimo di tutti i corsi di studio. Le competenze si formano elle varie unità formative e sono valutate in fasi diverse del corso di studio. Possono ssere suddivise in competenze relative ad una particolare area disciplinare (specifiche i un corso di studio) e competenze generali/trasferibili (comuni a tutti i corsi di studio). Normalmente lo sviluppo delle competenze procede in maniera integrata e ciclica durante tutto il corso di studio. TERMINE Sistema di crediti FONTE: RACCOMANDAZIONE SU ECVET/GET TO KNOW ECVET BETTER/CEDEFOP/ALTRO Uno strumento progettato per consentire l’accumulazione dei risultati d’apprendimento in contesti formali, non formali ed informali e facilitare il loro trasferimento da un contesto ad un altro ai fini della validazione e del riconoscimento. Un sistema di credito può essere costituito: Descrivendo un programma di formazione ed assegnando dei crediti ai suoi componenti (moduli, corsi, stage, ecc.) or Descrivendo una qualifica usando le unità di risultati d’apprendimento ed assegnando dei punti di credito a ciascuna unità. (CEDEFOP, 2004, Commissione Europea, 2006c.) I sistemi di crediti sono dei componenti del sistema di formazione dove le qualifiche sono costruite in unità o moduli, e dove vi sono regole precise su come queste unità/moduli possono essere accumulati e/o 50
FONTE: ECTS GUIDA PER L’UTILIZZATORE (ECTS Guida per l’utente, 2009) ECTS: Espressione del volume di apprendimento basato sul carico di lavoro richiesto agli studenti per conseguire i risultati di apprendimento attesi in un determinato processo di apprendimento. (ECTS Guida per l’utente, 2009) TERMINE Accumulazione dei crediti Trasferimento dei crediti Credito per i risultati dell’apprendimento FONTE: RACCOMANDAZIONE SU ECVET/GET TO KNOW ECVET BETTER/CEDEFOP/ALTRO trasferiti. Ciò significa che tutte le qualifiche devono essere costruite in questo modo al fine di consentire l’accumulazione e il trasferimento dei crediti. Ciò non implica necessariamente l’utilizzo di una convenzione sui punti di credito. (CEDEFOP, Gennaio 2010) Processo attraverso il quale i discenti possono acquisire le qualifiche in modo progressivo con valutazioni consecutive dei risultati d’apprendimento (ECVET Q&A) Processo attraverso il quale i risultati d’apprendimento conseguiti in un contesto possono essere presi in considerazione in un altro contesto. Il trasferimento dei crediti è basato sui processi di valutazione, validazione e riconoscimento. (ECVET Q&A) Una serie di risultati dell'apprendimento conseguiti da una persona che sono stati valutati e che possono essere accumulati in vista di una qualifica o trasferiti ad altri programmi di apprendimento o altre qualifiche (Raccomandazione del PE e del 51
FONTE: ECTS GUIDA PER L’UTILIZZATORE TERMINE Valore del credito Punti ECVET Percorso formativo Apprendimento formale FONTE: RACCOMANDAZIONE SU ECVET/GET TO KNOW ECVET BETTER/CEDEFOP/ALTRO Consiglio sull’istituzione di ECVET del 17 Aprile 2009) Il valore descrive il numero di credito che possono essere assegnati ad un discente al raggiungimento dei risultati dell’apprendimento specifici per un’unità, modulo o qualifica. (Lifelong Learning Network, UK) Una rappresentazione numerica del peso complessivo dei risultati dell'apprendimento in una qualifica e del peso relativo delle unità in relazione alla qualifica. (Raccomandazione del PE e del Consiglio sull’istituzione di ECVET del 17 Aprile 2009) L’insieme di attività di apprendimento seguite da un individuo per acquisire conoscenze, abilità o competenze. Un percorso di apprendimento può combinare attività formali e non-­‐formali la cui validazione consente di raggiungere la certificazione. (CEDEFOP 2004) Apprendimento che avviene in un contesto organizzato e strutturato (ad es. in un istituto di istruzione o formazione e sul lavoro) e viene esplicitamente strutturato in termini di obiettivi di apprendimento, tempi di 52
FONTE: ECTS GUIDA PER L’UTILIZZATORE Apprendimento tipicamente offerto da un Istituto di istruzione o formazione; è strutturato (in termini di obiettivi di TERMINE FONTE: RACCOMANDAZIONE SU ECVET/GET TO KNOW ECVET BETTER/CEDEFOP/ALTRO apprendimento e risorse). L’apprendimento formale è intenzionale dal punto di vista della persona che apprende. Normalmente si conclude con la validazione e la certificazione. (CEDEFOP 2004) Apprendimento non-­‐
formale Apprendimento che è incluso in attività pianificate, non esplicitamente strutturate in termini di obiettivi di apprendimento, tempi di apprendimento e ausili didattici. L’apprendimento non-­‐formale è intenzionale nella prospettiva di chi apprende. (CEDEFOP 2004) Apprendimento Apprendimento derivante dalle 53
FONTE: ECTS GUIDA PER L’UTILIZZATORE apprendimento, tempi di apprendimento e ausili didattici) e si conclude con una certificazione. Dal punto di vista della persona che apprende, l’apprendimento formale è intenzionale. (ECTS Guida per l’utente, 2009) Apprendimento che non è offerto da un Istituto di istruzione o formazione, e che di norma non conduce all’ottenimento di un titolo, ma che è comunque strutturato (in termini di obiettivi di apprendimento, tempi di apprendimento e ausili didattici). Nella prospettiva della persona che apprende, l’apprendimento non formale è intenzionale. (ECTS Guida per l’utente, 2009) Apprendimento TERMINE informale Risultati di apprendimento Modulo FONTE: RACCOMANDAZIONE SU ECVET/GET TO KNOW ECVET BETTER/CEDEFOP/ALTRO attività della vita quotidiana relative al lavoro, alla famiglia e al tempo libero. Non è organizzato o strutturato (in termini di obiettivi, tempi e ausili didattici. L’apprendimento informale, nella maggior parte dei casi, è non-­‐intenzionale nella prospettiva di chi apprende. (CEDEFOP 2004) L’insieme di conoscenze, abilità e competenze che un individuo ha acquisito e/o è in grado di dimostrare di possedere una volta che ha completato un processo di apprendimento, sia formale, non formale o informale (CEDEFOP 2004) 54
FONTE: ECTS GUIDA PER L’UTILIZZATORE derivante dalle attività della vita quotidiana relative al lavoro, alla famiglia e al tempo libero. Non è strutturato (in termini di obiettivi, tempi e ausili didattici) e di norma non conduce a un titolo finale. L’apprendimento informale può essere intenzionale, ma nella maggior parte dei casi è non-­‐intenzionale (o “incidentale”/casuale). (ECTS Guida per l’utente, 2009) Descrizione di cosa uno studente dovrebbe conoscere, comprendere ed essere in grado di fare dopo aver concluso con successo un processo di apprendimento. (ECTS Guida per l’utente, 2009) Unità formativa facente parte di un sistema in cui a ciascuna unità è attribuito lo stesso numero di TERMINE Quadro delle qualifiche FONTE: RACCOMANDAZIONE SU ECVET/GET TO KNOW ECVET BETTER/CEDEFOP/ALTRO FONTE: ECTS GUIDA PER L’UTILIZZATORE crediti o un multiplo. (ECTS Guida l’utente, 2009) Uno strumento per lo sviluppo e la classificazione delle qualifiche (ad es. a livello nazionale o settoriale) basato su un insieme di criteri (ad es. usando dei descrittori) applicabili a livelli specifici di risultati dell’apprendimento. Commento: Un quadro delle qualifiche può essere usato per: stabilire degli standard nazionali delle conoscenze, abilità e competenze promuovere la qualità dell’istruzione fornire un sistema di coordinamento e/o integrazione delle qualifiche e consentire una comparazione delle qualifiche mettendole in relazione tra di loro promuovere l’accesso all’apprendimento, il trasferimento dei risultati dell’apprendimento e la progressione nell’apprendimento. 55
suo per TERMINE FONTE: RACCOMANDAZIONE FONTE: ECTS GUIDA SU ECVET/GET TO KNOW ECVET PER L’UTILIZZATORE BETTER/CEDEFOP/ALTRO Fonte: Commissione Europea, 2006a; OECD, 2007. Termini collegati: Quadro Europeo delle qualifiche (EQF), sistema di qualifiche. L’EQF e un quadro comune europeo di riferimento che collega fra loro i sistemi di qualificazione di paesi diversi, fungendo da dispositivo di traduzione utile a rendere le qualifiche più leggibili e comprensibili tra paesi e sistemi europei differenti. (CEDEFOP) I sistemi di qualifiche che operano a livello nazionale, regionale o settoriale possono assumere forme diverse e il termine richiede anche una definizione comune. Il lavoro fatto da OECD ha fornito la seguente definizione: Un quadro nazionale delle qualifiche è uno strumento di classificazione delle qualifiche in funzione di una serie di criteri basati sul raggiungimento di livelli di apprendimento specifici. Questo insieme di criteri può essere implicito nei descrittori della 56
TERMINE Riconoscimento del credito FONTE: RACCOMANDAZIONE FONTE: ECTS GUIDA SU ECVET/GET TO KNOW ECVET PER L’UTILIZZATORE BETTER/CEDEFOP/ALTRO qualifica o esplicito nella forma di un set di descrittori di livello. Lo scopo dei quadri può includere tutti i percorsi di apprendimento o può riferirsi ad un settore particolare, per esempio, la formazione iniziale, l’educazione degli adulti o un ambito lavorativo. Alcuni quadri possono contenere più elementi ed avere una struttura più rigida rispetto ad altri; alcuni possono avere un riferimento legislativo, mentre altri possono rappresentare il consenso dei partner sociali. Comunque, tutti i quadri delle qualifiche stabiliscono una base per migliorare la qualità, l’accessibilità, i collegamenti e il riconoscimento pubblico o da parte del mondo del lavoro delle qualifiche all’interno di un paese o a livello internazionale. (RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente). Processo mediante il quale un Istituto certifica che i risultati di apprendimento raggiunti e accertati in 57
TERMINE Riconoscimento dei risultati dell’apprendimento Unità di risultati di apprendimento FONTE: RACCOMANDAZIONE SU ECVET/GET TO KNOW ECVET BETTER/CEDEFOP/ALTRO FONTE: ECTS GUIDA PER L’UTILIZZATORE un altro Istituto soddisfano i requisiti (tutti o alcuni) di un dato corso di studio o di una singola unità formativa. (ECTS Guida per l’utente, 2009) Il processo in cui sono attestati i risultati dell'apprendimento ufficialmente conseguiti attraverso l'attribuzione di unità o qualifiche. (ECVET Q&A) (ECVET) Una serie coerente di conoscenze, abilità e competenze che costituiscono una parte della qualifica. Un'unità può riguardare un'unica qualifica o essere comune a diverse qualifiche. Le caratteristiche delle unità (contenuto, dimensione, numero complessivo di unità che compongono una qualifica, ecc.) vengono definite dall’ente competente responsabile per la qualifica. La definizione e la descrizione delle unità può variare in base al sistema di qualifiche e alle procedure dell’ente competente. Le specifiche 58
per un'unità TERMINE FONTE: RACCOMANDAZIONE SU ECVET/GET TO KNOW ECVET BETTER/CEDEFOP/ALTRO dovrebbero includere: il titolo generale dell'unità; le conoscenza, abilità e competenze contenute nell’unità le procedure e i criteri di valutazione di tali risultati dell'apprendimento; (Commissione Europea, 2006c.) Un’unità è un elemento della qualifica costituito da una serie coerente di conoscenze, abilità e competenze suscettibili di essere valutate e convalidate. (Raccomandazione del PE e del Consiglio sull’istituzione di ECVET del 17 Aprile 2009) -
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FONTE: ECTS GUIDA PER L’UTILIZZATORE PARTENARIATO • Chambre de commerce et d’industrie de Paris – Applicant Organisation • Stratford-­‐upon-­‐Avon College • Angel Kanchev University of Ruse • Rectorat de Paris • Fédération de la Plasturgie • Fondazione “G. Rumor” Centro Produttività Veneto • Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto – UST di Venezia • UNICA – Network of Universities from the Capitals of Europe • Staffordshire University – Staffordshire, Stoke-­‐on-­‐Trent, Shropshire, Telford & Wrekin Lifelong Learning Network • ZDZ -­‐ Zakład Doskonalenia Zawodowego w Kielcach • ENAIP – Ente Nazionale ACLI Istruzione Professional • DEKRA Akademie GmbH • Econometrica Ltd Be-­‐TWIN Testing a Joint ECVET-­‐ECTS Implementation 147825-­‐LLP-­‐2008-­‐FR-­‐LEONARDO-­‐ECVET 2
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