Anteprima Estratta dall' Appunto di Topografia e rilevamento Università : Politecnico di Milano Facoltà : Ingegneria Indice di questo documento L' Appunto Le Domande d'esame ABCtribe.com e' un sito di knowledge sharing per facilitare lo scambio di materiali ed informazioni per lo studio e la formazione.Centinaia di migliaia di studenti usano ABCtribe quotidianamente per scambiare materiali, consigli e opportunità Più gli utenti ne diffondono l'utilizzo maggiore e' il vantaggio che ne si può trarre : 1. Migliora i tuoi voti ed il tempo di studio gestendo tutti i materiali e le risorse condivise 2. Costruisci un network che ti aiuti nei tuoi studi e nella tua professione 3. Ottimizza con il tuo libretto elettronico il percorso di studi facendo in anticipo le scelte migliori per ogni esame 4. 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ABCtribe.com - [Pagina 2] A.A 2004/2005 om APPUNTI DEL CORSO rib e.c DI Ct TOPOGRAFIA E RILEVAMENTO AB (Laboratorio di restauro) Prof. Franco Guzzetti 1 ABCtribe.com - [Pagina 3] CRITERI GENERALI DI UN RILEVAMENTO I principi di cui si deve tener conto per l’esecuzione di un rilevamento sono innanzitutto: • MISURA (incertezza,errore, precisione) • SISTEMA DI RIFERIMENTO (ad ogni punto rilevato è associato il concetto di coordinata) • GRANDEZZE MISURABILI (angoli, distanze, dislivelli) • PASSAGGIO DAI VALORI MISURATI ALLE COORDINATE Quando si parla di misura intendiamo la possibilità di associare ad una grandezza un numero (ad esempio, si misura la lunghezza di un tavolo). Indubbiamente la qualità di una misura dipende dai criteri adottati durante il rilievo: in funzione della precisione da raggiungere verranno utilizzate metodologie e strumentazioni differenti. Precisione, attendibilità e qualità del rilievo effettuato saranno strettamente correlati al fine per cui il rilievo stesso è stato realizzato. LA MISURA AB Ct rib e.c om Si supponga di voler misurare il locale riportato in figura. Si effettua la prima misurazione: d1’= 6,42 m si esegue di nuovo la stessa misura e si ottiene: d1’’= 6,38 m ne segue che d1’≠ d1’’ Qual è l'effettiva misura di d1? Secondo la logica della statistica per conoscere d1 bisognerebbe misurare la distanza infinite volte perché ogni volta ci si trova in condizioni "particolari" che influenzano l'esito del rilievo stesso: si lavora con un determinato strumento e la misura è eseguita da un certo operatore. A conferma di ciò è utile citare l’esempio del monitoraggio statico di una diga; volendo rilevare le deformazioni della struttura bisognerebbe operare in condizioni e con accorgimenti tali per cui le consuete deformazioni subite dalla geometria della struttura nel corso della giornata (per i più svariati motivi dovuti alle condizioni atmosferiche, al carico, ecc..) non vadano ad amplificare l’errore connesso all’operazione di misura. È quindi necessario stimare qual è la misura più probabile. A tal fine s’introduce il concetto di media che permette di calcolare il valore medio delle diverse misure eseguite: MEDIA d 1 ≡Σ d 1ì n d1 '+ d1 ' '+ d1 ' ' ' 3 con n = numero di misure eseguite Si ottiene così il valore medio che corrisponde al più probabile valore da associare alla grandezza misurata, in funzione dei rilievi eseguiti. 2 ABCtribe.com - [Pagina 4] Si ipotizzi ora il caso che ad effettuare le misurazioni siano due differenti operatori: l'operatore A e l'operatore B. Operatore A B Misure effettuate di d1 6,42m 6,38m 6,50m 6,30m 6,40m 6,40m Valore medio = 6,40m Valore medio = 6,40m Come notiamo lo stesso valore medio può essere ottenuto con misure di qualità differenti; ovviamente le misurazioni dell'operatore A sono “migliori”, ma in base a quali considerazioni si può esprimere questo giudizio? È necessario ricorrere all'utilizzo di un indicatore al quale riferirsi per poter definire una misura più corretta di un'altra: si introduce quindi un indice detto VARIANZA: s2 Σ(d1 '− d 1 ) 2 σ = n −1 2 sommatoria degli scarti al quadrato / (numero di misure effettuate – 1) SCARTO QUADRATICO MEDIO “SQM” (indice della dispersione) e.c Σ(d 1 '−d 1 ) 2 = σ 2 =σ n −1 om da cui deriva un altro indicatore Ct rib Più è piccolo lo SQM più le misure sono precise (meno sono disperse) AB Si utilizza la definizione sopra riportata per trattare le misure precedentemente effettuate dagli operatori A e B: OPERATORE A σ = (6.42 − 6.40) 2 + (6.38 − 6.40) 2 + (6.40 − 6.40) 2 A = ±0.02m → d1 = (6.40 ± 0.02)m 3−1 OPERATORE B σ = (6.50 − 6.40) 2 + (6.30 − 6.40) 2 + (6.40 − 6.40) 2 B = ±0.10m → d1 = (6.40 ± 0.10)m 3 −1 Se ne ricava quindi che l’operatore A ha oggettivamente misurato in modo migliore. 3 ABCtribe.com - [Pagina 5] Sempre in base a considerazioni statistiche si può affermare che in un intervallo compreso tra i valori 6,38 e 6,42 (grande quanto ± 1σ attorno al valore medio, cioè M - σ e M + σ, con M = misura) si hanno il 68,3% di probabilità di trovare una delle infinite misure che possono essere effettuate. 6.38 6.40 6.42 1s 1s 1s= incertezza (accuracy) = 68,3% 6.36 6.44 2s 2s 2s =tolleranza= 95,4% om 6.34 3s 3s = tolleranza= 99,7% rib e.c 3s 6.46 AB Ct Se si estende l’intervallo a ± 2σ la percentuale di probabilità che al suo interno cada una delle infinite misure diventa pari al 95%. Se l’intervallo è ancora più grande, cioè ± 3σ, la percentuale è pari al 99,7%. Ripetere più volte un’operazione di misura è già un primo metodo per garantirsi sulle reali precisioni che si otterranno dalle misure eseguite. Compartecipano alla precisione di un rilievo tre elementi fondamentali: • STRUMENTO (ad esempio per misurare una distanza si possono usare strumenti di qualità estremamente differente, dal comune metro per sarti sino ai modernissimi strumenti elettronici) • OPERATORE (professionalità, abilità) • AMBIENTE (condizioni ambientali di lavoro, in particolare temperatura e umidità) In funzione dello specifico lavoro da eseguire viene definita a priori la tolleranza richiesta per il rilievo; questa è una scelta legata, il più delle volte, alla scala di rappresentazione. Dopo aver stabilito la tolleranza da osservare si può decidere chi effettuerà il rilievo, con quali strumenti e in quale ambiente. Nella maggior parte dei lavori la tolleranza è prefissata pari a 2s o 3s ed è importante progettare il rilievo in modo tale da garantirne l’osservanza. A riguardo, ad esempio il Catasto richiede che le procedure di aggiornamento delle mappe catastali siano eseguite con particolari metodi e strumenti e che siano rispettate le tolleranze prestabilite, pena la non accettazione della pratica. Si ricorda che al livello di precisione è collegato in maniera logica l’errore di graficismo: questo è pari a 2 volte lo spessore del tratto grafico e cioè ± 0.4 mm. Pertanto se si disegna una carta alla scala 1:100 si ha un graficismo che corrisponde a ±4 cm nella realtà, alla scala 1:200 il graficismo corrisponde a ±8 cm nella realtà, ecc… 4 ABCtribe.com - [Pagina 6] Questo documento e' un frammento dell'intero appunto utile come anteprima. Se desideri l'appunto completo clicca questo link. ABCtribe.com - [Pagina 7] Preparati con le domande di ABCtribe su Topografia e rilevamento. * Carica Appunti,Domande,Suggerimenti su : Topografia e rilevamento e guadagna punti >> * Lezioni Private per Topografia e rilevamento >> Avvertenze: La maggior parte del materiale di ABCtribe.com è offerto/prodotto direttamente dagli studenti (appunti, riassunti, dispense, esercitazioni, domande ecc.) ed è quindi da intendersi ad integrazione dei tradizionali metodi di studio e non vuole sostituire o prevaricare le indicazioni istituzionali fornite dai docenti. Il presente file può essere utilizzato in base alle tue necessità ma non deve essere modificato in alcuna sua parte, conservando in particolare tutti i riferimenti all’autore ed a ABCtribe.com; non potrà essere in alcun modo pubblicato tramite alcun mezzo, senza diverso accordo scritto con l’autore ed i responsabili del progetto ABCtribe.com. 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