PAGINA Gruppo Scout Livorno 10° Numero 10 LA FIAMMATA Settembre 2014 Gruppo Scout Livorno 10 – Piazza Due Giugno n17 e Largo Don Nesi ,3 57100 Livorno evento: la sua tela di fondo. Un argomento, questo, divenuto caldo nella cultura e nel linguaggio sociale, politico e religioso di questi ultimi mesi, ma elemento che caratterizza il metodo scout da oltre cento anni. Lo scautismo, infatti, fonda tutta la sua coraggiosa azione educativa sul protagonismo e l’implicazione dei giovani nella loro crescita e nella crescita e sviluppo della società. Carta del Coraggio Durante la Route, alla luce di questa esperienza e del cammino di preparazione già in atto, verrà redatta una Carta del Coraggio. L’impegno dei Rover e delle Scolte sarà al servizio del futuro del nostro Paese per ROUTE NAZIONALE 2014 “lasciarlo migliore di come lo hanno trovato”, DELL'AGESCI: come invita il fondatore dello scautismo Lord Che cos’è Baden Powell nel suo ultimo messaggio. La Route nazionale, è la “strada” che i Rover e (dal Sito Web della Route) le Scolte dell’Agesci (Associazione guide Libretto regionale (http:// e scouts cattolici italiani) percorreranno www.routenazionale.it/wp-content/ nell’estate 2014. uploads/2014/07/RN-Libro30.000 giovani dai 16 ai 21 anni, ragazzi e routesregionali.pdf ) ragazze provenienti da quasi 1.500 differenti gruppi locali delle 20 regioni italiane, LA ROUTE N.202 DEL NOSTRO CLAN cammineranno a piedi, zaino in spalla, sulle strade di coraggio d’Italia, per poi ritrovarsi a GUAVORNO INSIEME AI CLAN TREVISO 7, LIVORNO 3 E CARPI 2 San Rossore (PI). Percorreranno insieme strade in montagne, città e villaggi. Incontreranno e conosceranno le tante realtà dell’Italia e della storia del nostro Paese e le storie di coraggio che i territori raccontano. Sarà questo il terzo incontro nazionale delle migliaia di giovani Rover e Scolte dell’Agesci dal 1986. Ospiti dell’evento anche 200 giovani stranieri provenienti da Paesi europei, arabi, africani. Quando Dal 1 al 6 agosto 2014 si svolgeranno 456 Venerdì 1 Agosto campi mobili. Il viaggio per noi da Livorno è iniziato alle ore Dal 7 al 10 agosto 2014 si realizzerà il grande 07.30 con un pullman e il pulmino del gruppo incontro nel campo fisso. in direzione Carpi , verso la comunità RS che Dove ci avrebbe ospitato per il periodo della route I campi mobili si svolgeranno in tutte le mobile. regioni italiane. I partecipanti cammineranno Arrivati intorno alle 11.00 presso la parrocchia in unità di formazione costituite da comunità di san Francesco, in via TrentoTrieste dove ci provenienti da realtà diverse dell’Italia e del siamo conosciuti. mondo e vivranno esperienze di scoperta, Il pomeriggio abbiamo iniziato il percorso entusiasmo, riflessione, spiritualità, festa, proposto dalla comunità del Carpi sul tema dialogo, incontro. della memoria. Abbiamo conosciuto luoghi, Il campo fisso, la città delle tende, sarà persone, storie, nel periodo del fascismo allestita nel Parco regionale di San Rossore durante la seconda guerra mondiale in stile (Pisa), ex tenuta presidenziale. Sarà il scout (ovvero attraverso giochi, racconti, momento del confronto, della condivisione, immagini, rappresentazioni )fino ad arrivare al della festa e delle esperienze vissute. poligono di tiro di Cibeno . Il tema http://www.deportati.it/ Il coraggio è il tema sostanziale di questo approfondimenti_fossoli/ifucilati_cibeno.html PAGINA 2 Sabato 2 Agosto Il sabato è stata una giornata di gita in giro per la città di Carpi dove abbiamo avuto modo di visitare il Museo del Deportato. La sera siamo andati a Fossoli dove il vescovo della città di Carpi ha celebrato la messa con tutte le comunità RS in route a Carpi ; con una processione siamo arrivati al campo di deportazione di Fossoli dove abbiamo fatto la veglia rover tra le baracche del campo di prigionia. capi campo del nostro sottocampo giallo , abbiamo cenato e serata con festa di inizio di sottocampo. (il nostro sottocampo era il + grande 6100 persone) Giovedì 7 agosto Fino alle 18.00 circa non abbiamo avuto attività sebbene la vita di un sottocampo con 6100 persone sia molto difficile: mangiare, lavarsi, fare bisognini, trovare un po’ di ombra, gestire i silenzi , gli spostamenti, trovare momenti per il nostro clan 202… Alle ore 15.00 ci siamo riuniti di fronte al Domenica 3 Agosto palco principale del nostro sottocampo per 4 Ore di Strada previste Siamo stati accompagnati con il pullman verso procedere allo spostamento verso il campo la seconda parte del nostro percorso di route futuro per l’apertura ufficiale del campo con mobile dove avremmo fatto un po’ di strada , tutti i 30.000 scout. L’orario sembra un po’ assurda al pensiero di con lo zaino sulle spalle . fare solo 4 km (circa 1 ora di cammino ) ma Siamo arrivati a Gombola da dove abbiamo eravamo il sottocampo ‘fortunato’ quello iniziato a camminare in direzione del parco estratto per fare le prove di evacuazione santa Giulia, dove ci siamo accampati per la notte. (Il parco è stato creato in memoria dei richieste dai vigili del fuoco ..(acc .. proprio noi che eravamo i più lontani!!! ). caduti emiliani morti ammazzati nel periodo Arrivo campo futuro intorno alle 21.00 circa e fascista) al via con la cerimonia di apertura: alzabandiera , inno... Lunedi 4 Agosto 4 Ore di strada previste Dal parco santa Giulia siamo arrivati a Montefiorito dove abbiamo incontrato un testimone vivente del periodo nazi-fascista. Un anziano signore ha raccontato di quando, all’età di sette anni, ha visto uccidere di fronte ai suoi occhi e a quelli della sua mamma il padre e bruciare la casa dai nazi-fascisti. Martedì 5 Agosto Da Montefiorito siamo arrivati a Palagano , ultima tappa della nostra route mobile. Mercoledì 6 Agosto Venerdì 8 agosto gg di laboratori / tavole rotonde. I ragazzi, avevano dato le preferenze su arre tematiche specifiche durante l’anno , hanno partecipato a: laboratori con circa 30 partecipanti dove venivano effettuate attività e percorsi diretti sulla tematica scelta secondo le modalità degli animatori (scout e non); tavole rotonde con circa 2000 partecipanti, con ospiti animati da comunità RS che si erano offerte per questo servizio . Qualcuno dei nostri ha avuto modo di incontrare la presidente della Camera, Laura Boldrini, la sorella di Paolo Rita Borsellino, il prete Luigi Ciotti, fondatore di Libera/gruppo abele… La sera abbiamo partecipato, nel nostro sottocampo, a una veglia rover organizzata da 2 comunità RS Sabato 9 agosto Seconda gg di laboratori / tavole rotonde e la sera , di nuovo al campo futuro , per la veglia di preghiera, trasmessa in diretta su TV2000 (veramente ben fatta ,molto emozionante )e inizio del percorso meditativo che ci avrebbe accompagnato ad attendere l’alba: SENTINELLA QUANTO RESTA DELLA NOTTE. Partenza con i pullman verso lo stop & go a Bologna e dopo direzione san Rossore. 10:30 partenza prevista del nostro pullman verso San Rossore Siamo passati dal portale di ingresso del campo di San Rossore intorno alle 14.30 . Siamo stati accolti dai membri del comitato nazionale , che davano la mano e accoglievano con un caloroso benvenuto TUTTI I PARTECIPANTI ALLA ROUTE. Dopo il montaggio tende e l’accoglienza dei Domenica 10 agosto Dalle 9.00 a campo futuro per messa, ammaina bandiera e saluti finali. Il nostro treno è partito dalla stazione centrale di Pisa alle ore 16.33 PAGINA 3 11-13 Agosto Pulizia San Rossore da Parte dei capi in servizio One Team traguardo ma la direzione del nostro sguardo Rit. E' giunta l'ora, è giunto il momento di essere protagonisti del nostro tempo la strada è la stessa anche se siamo lontani servire è la sfida, il futuro è domani affrontiamo con coraggio ogni salita diritti al futuro sulle strade della nostra vita Un cielo stellato, un fuoco e il suo calore ogni momento ha un suo dolce sapore vediamo in lontananza una stella brillare certezza di qualcuno a cui potersi affidare Insieme, la bellezza della condivisone le semplici emozioni di una canzone insieme, costruiamo un mondo migliore liberiamo il futuro col coraggio nel cuore Rit. E' giunta l'ora, è giunto il momento... IL NOSTRO CLAN SUL PALCO DELLA ROUTE Viviamo per l'oggi, il futuro è sullo sfondo sporchiamo le nostre mani in questo mondo non si può più stare fermi ad aspettare il nostro sorriso ha ancora molto da dare Sentiamo che l'amore non è mai abbastanza a tutti vogliam gridare che c'è ancora speranza a chiunque incontriamo vogliam far capire che il nostro stile è sempre "pronti a servire"! La promessa che orgogliosi portiamo nel cuore ci ricorda che a ogni istante dobbiam dar colore l'idea di un cambiamento possiam realizzare se siamo uniti nulla ci può fermare e io non sono ancora stanco di pensare che noi questo mondo lo possiam cambiare! Rit. E' giunta l'ora, è giunto il momento... LA CANZONE DELLA ROUTE STRADE DI CORAGGIO La canzone ufficiale della route nazionale sintetizza molte delle cose dette e vissute : Clan del Falco - Modena 4 e Clan La sorgente - Modena 7 Autori: Marco Lodi, Marco Costantini http://www.routenazionale.it/wpcontent/uploads/2014/05/ STRADE-DI-CORAGGIO_Mo.mp3 Sento nel profondo un desiderio nascere è la voglia di partire che continua a crescere verso l'orizzonte possiam camminare ricorda che solo chi sogna può volare Cammino con la saggezza del viaggiatore vivo con gli occhi di un sognatore la felicità non è un semplice FOTO DEI CLAN DELLA ROUTE 202 PAGINA 4 I CAPI DEL CLAN GUAVORNO ALLA ROUTE RIFLESSIONE ROVER - questa route si possano riassumere in uno solo; rompere l’egoismo, con cui la società ci persuade, nella vita di tutti i giorni . Soltanto chi ha provato quella dimensione di vita alternativa può capire cosa essa significa; questo perché certe cose si vivono senza spiegazioni e si chiamano “esperienze”. Questa che ho cercato di raccontarvi è l’unica dimensione in cui si concretizza la vita, al di là tutto è inerzia, è un agglomerato di individui morti. E questa vitalità positiva viene realizzata con efficacia dallo scoutismo . In questi giorni infatti è stato dimostrato che c’è possibilità di vivere ancora, la possibilità di “risorgere”. Per tutti è possibile cambiare il mondo e il proprio modo di vivere, e non lo scrivo con presunzione, lo scrivo perché durante questi dieci giorni ho visto molte persone riuscirci e nei loro occhi apparire una gioia che difficilmente nasce nella vita ordinaria. Grazie a tutti i compagni di viaggio, mi auguro che questa positività resti in noi e che non venga sporcata dalla miseria che abita la società e che troppo spesso ci condiziona. GABRIELE BACCI: Tra il 10 e l’11 agosto circa 30.000 ragazzi sono tornati nei propri paesi e nelle proprie città, con un seme di vita nuova dentro di sé. Quel seme si chiama “esperienza”, una parola Sono intervenuti alla Route: ad oggi tanto abusata e fraintesa da molti, Matteo Renzi soprattutto tra noi giovani. Quello che hanno vissuto questi ragazzi è stata una vera esperienza che li ha strappati realmente dal meccanismo di una società che si fa forte delle debolezze, che ci aliena in noi stessi e ci tiene invischiati dentro di lei. E ciò lo posso dire poiché vi ero anche io. Questa esperienza ci ha fatto dimenticare l’egoismo, quella “forza” che ferisce, che ammala, inaridisce ed è fautrice di noia e impoverimento. L’egoismo che crea una carestia, quella della vita, l’egoismo che possiamo abbattere soltanto stando con gli altri e dimenticandosi un po’ di se stessi. E’ infatti il contatto, non il collegamento virtuale, unito ad un’autentica dimensione spirituale a darci la vita, il La presidente della Camera Boldrini: contatto con gli altri, con la natura e con un oltre ineffabile, un oltre irraggiungibile dalle limitate logiche umane, l’oltre che noi ci sentiamo di vivere e esprimere con la preghiera. Tutte queste esperienze spazzano via le paure e la negatività, ci rendono capaci di fidarsi ancora e aggiungono un bastone a bloccare le pale rotanti di quel meccanismo egoistico che comanda dall’alto, governato dal capitale e alla cui base s’annida l’interesse personale . I soldi, gli oggetti, il benessere materiale non bastano; non basta neppure la salute. Persino la malattia infatti non nega la vita. Vivere non vuol dire soltanto mangiare, bere, camminare e lavorare, il vivere si incarna nell’umiltà della fratellanza e del dono. Il benessere materiale senza queste prerogative trasforma l’uomo in oggetto, in una massa senza vita. Penso che gli impegni presi nel corso di PAGINA 5 Don Ciotti: Anche la nostra sede ha partecipato alla Route: CLAN DI PASSAGGIO A LIVORNO Don Mazzi: Provenienti da Volterra, dopo 5 giorni di cammino, Martedì 5 Agosto hanno sostato e dormito, ospiti della nostra parrocchia in San Giuseppe, 65 scout , che partecipano alla Route Nazionale AGESCI. Sono Scout dei Gruppi Pisa 2,Pisa 3 e Nardò 2(Lecce); di buon ora questa mattina si sono diretti alla volta del Parco di San Rossore per completare la loro Route Nazionale insieme ad altri 30.000 Rover e Scolte AGESCI provenienti da tutta Italia. Hanno ringraziato della ospitalità ricevuta e gradito la nostra accoglienza , semplice, sobria ma soprattutto fraterna. Buona Strada!!!! L’Economista Zamagni Stefano UNA NOTA STORICA : E tanti ...tanti altri. ROUTE NELLA NOSTRA SEDE 70 anni sono trascorsi da quando nel 1944 le Forze Alleate liberarono la Toscana; da allora nessun accampamento è stato mai fatto nella tenuta di San Rossore. PAGINA 6 Agli Scout l'onore di farlo , con immenso ringraziamento a chi lo ha permesso (Ente Parco e Regione Toscana), rendendo alto e nobile lo scopo, ricco di valenza educativa e di stimolo alle nuove generazioni che non dimentichino chi siamo e da dove veniamo. . Veronica Capo Clan Giacomo Capo Clan Marino :Servizio Informatico Laura : Servizio Sicurezza Simone : Servizio Sicurezza Matteo : Servizio Stand Stefano :Incaricato Regionale R/S CONTRIBUTO : ARCO ALL’INGRESSO DEL CAMPO I NOSTRI CAPI IN ROUTE E NELL’ONE TEAM: MARINO MARINELLI La mia avventura per la route è iniziata a settembre 2013 perché faccio parte del settore specializzazioni che curava anche la parte informatica della route. E oltretutto ero quello geograficamente più vicino a San Rossore, elemento che mi ha consentito anche riunioni e sopralluoghi con le ditte che lavoravano per stendere la fibra ottica nel parco. Ci sono state riunioni, anche a Roma, di staffroute in cui erano presenti TUTTI coloro che si occupavano di ogni aspetto dell'organizzazione. Poi tante emails e telefonate per individuare e definire le persone "informatiche" che sono state utilizzate molto anche PRIMA della route per scrivere i programmi software, per l'installazione dei servers virtuali e per il sistema operativo dei raspberry-PI gli 80 computers su scheda utilizzati alla route per la gestione di quella enorme massa di persone, degli eventi e quant'altro. Da aprile 2014 tantissime riunioni via skype, utilizzando il programma opensource Mumble. E infine dai primi di agosto il servizio di installazione dei computer e delle stampanti nella polvere di San Rossore, e il servizio "IT" di supporto che io ho vissuto nel sottocampo "B". Sicuramente per la parte informatica le oreuomo per la preparazione della route sono state tantissime, tanto che mi chiedevo come PAGINA 7 facessero i miei "colleghi" a trovare il tempo di dormire e lavorare. Soprattutto per quelli che si occupavano dei dati per la mensa!! E' stata un'occasione unica di incontrare capi, persone non solo tecnicamente ma soprattutto umanamente, veramente SPECIALI, di ogni parte d'Italia. E comunque, almeno per me, tutta la fatica è sembrata svanire quando abbiamo visto arrivare, veramente CARICHI, i ragazzi dei clan a San Rossore il 6 agosto. Le emozioni più forti nel riconoscere le scolte e i rovers (e i capi) che ho visto entrare da cuccioli in branco, e nella cerimonia inaugurale di sottocampo. La cerimonia di chiusura me la sono persa perché ero a far servizio per allineare i pullman sul vialone che va dall'ippodromo alla sterpaia. A freddo in estrema sintesi, come ho scritto ad un mio amico: "abbiamo dato una grande occasione di autocarica a questa generazione senza diritti acquisiti" WON-TOLLA voglio essere”, perché ci volevo essere?! In questa route ho sentito tante motivazioni per essere presenti, vi racconto la mia, io ci volevo essere perché ho creduto fortemente nel potenziale di questa esperienza per l’AGESCI e soprattutto per i ragazzi, ci volevo essere perché credo in quello che facciamo come AGESCI. Così mi sono deciso a mettermi a servizio dell’organizzazione della route come capo, ecco che qualche mese dopo mi arriva la comunicazione che farò parte del One Team: la comunità capi della Route Nazionale, circa 860 capi che si sono messi a disposizione perché la route potesse riuscire.. Il 4 agosto, giorno dei primi arrivi a San Rossore di noi capi. Arrivo alla stazione di Pisa ed in bici mi porto zaino e tenda fino al parco di San Rossore. Appena arrivato, a metà mattina, trovo davanti a me tanti scout, tanti tendoni ed un prato enorme con molte tende per dormire, lavabi, docce e sebach tutti montati, mi rendo conto RIFLESSIONE SIMONE BACCI: Parlare della route nazionale non è facile per chi l’ha vissuta, soprattutto per il forte e continuo bombardamento di emozioni, tuttavia voglio farlo perché sento il bisogno di rendere partecipe chi non c’era. che molte persone erano là da giorni prima. Mi registro in segreteria e mi viene dato il pass “One Team, E4 – SIC” che voleva dire che dormivo nel sottocampo “One Team” – sottocampo del servizio e che avrei svolto il mio servizio nel sottocampo E (il più lontano) nella comunità capi di formazione 4 come responsabile della sicurezza. Montiamo le tende e subito al lavoro! Dopo Il mio racconto non è quello di un rover, il mio racconto è quello di un capo scout che appena pranzo mi reco nel capannone della sicurezza dove trovo i responsabili della sicurezza (Tutti finito il clan si è detto quasi senza pensarci “io ci della Protezione Civile) e gli altri capi come me, PAGINA 8 ci accordiamo sui turni di quel giorno, e subito La prima senza dubbio è la fatica, noi del One prendo la bici e mi vado a fare un giro per San Team abbiamo dormito poco, i nostri turni di Rossore, il campo fisso andava da Cascine servizio erano di 8 ore: 10-18, 18-2 e 2-10. I Vecchie fino a Cascine Nuove, una striscia di turni andavano svolti in questo modo: 8 ore di circa 4 km (c’è chi dice 6 ma ho verificato su turno, riposo e 8 ore di turno, quindi 16 ore su Google Maps), mentre lascio il campo del One 24 di lavoro e 8 di riposo, pensate che a chi Team per imboccare via delle cascine i toccava il turno 2-10 poi poteva riposarsi dalle responsabili del settore specializzazioni insieme 10 alle 18 ma dormire era impossibile visto il alla pattuglia costruzioni stavano montando la caldo. parte superiore del portale d’ingresso alla “città Detto questo ci sono molte cose che non delle tende”. dimenticherò mai, come durante il turno di notte Inizio a pedalare e alla mia destra si aprono vedere la nebbia levarsi tra le tende e tirare campi enormi mentre sul ciglio della strada avanti fino al sorgere del sole un po’ infreddoliti rimangono numerosi capannoni (utilizzati per e assonnati. sfamare la città), passo davanti al Media Center, Le risate durante il turno di notte quando la la sede della pattuglia informatica che si occupa felicità era qualcuno che dal sottocampo più della gestione della fibra ottica e di lontano ci veniva a trovare con una scatola di programmare i server dei computer utilizzati biscotti, vedere migliaia di volti sorridenti e nelle segreterie di ogni sottocampo. ricevere dei sinceri “grazie” per il nostro Risalgo in bici e proseguo verso Cascine Nuove, servizio. Le scuse assurde dei ragazzi che non ad un certo punto sempre a destra trovo una volevano andare a dormire. L’attesa dell’alba la piazza con un tendone da circo viola, capisco notte prima della Messa finale. L’ultimo turno di subito che quella è Piazza del Coraggio e che notte fatto con dei ragazzi del sud conosciuti il quel tendone è il Parlamento dei rover e delle pomeriggio stesso,. . La Messa finale dove gli scolte dove andrà scritta, emendata e votata la occhiali da sole mascheravano occhiaie di Carta del Coraggio. stanchezza e lacrime di gioia. La telefonata di Proseguo fino a Cascine Nuove e sulla destra Papa Francesco. I canti, le danze, le preghiere i vedo un gigantesco palco: il palco delle cori. Vedere 30.000 ragazzi girare tra laboratori e tavole rotonde tenute da capi scout, politici, membri della società civile e del mondo del volontariato. Vedere una città di 30.000 giovani nascere e morire in soli 5 giorni, i cori al loro arrivo. I fiumi di tende e camicie azzurre. Vedere gli abbracci e le lacrime dei saluti finali tra i ragazzi. Poi è arrivato il 10 sera e per noi volontari è iniziata una nuova fase. I turni sono spariti, cerimonie, asfissiato dal caldo torno indietro per molti volontari erano già tornati a casa e noi del prepararmi all’inizio dei turni. One Team eravamo rimasti poco più di cento Ho già detto che la route è stata un persone. bombardamento continuo di emozioni allora Abbiamo iniziato a conoscerci meglio, a pulire il forse il miglior modo di parlarne è elencando le parco per lasciarlo meglio di come l’abbiamo esperienze più forti. trovato, a fare dei bivacchi stupendi ed è iniziata PAGINA 9 una seconda route di soli tre giorni, breve ma cosa avevano vissuto i capi intensa come non mai. In questi giorni si è considerazioni varie creata una bella comunità che ha pulito il Parco dare un minimo di chiarezza a tutti quei in maniera più che efficiente lasciandolo davvero termini che, chi ha cercato di informarsi un meglio di come era prima. Sono nate molte minimo, si è trovato davanti. amicizie e molti amori a giro per l’Italia, pensate che io mi sono ritrovato a fine agosto in Puglia Semplice e conciso. con 3 pugliesi due siciliani ed una calabrese Non ce l'ho fatta. conosciuti in route e penso che ci ritroveremo Anche io che di solito amo la sintesi mi sono ancora appena gli studi e il lavoro lo arreso, non è possibile di condensare e ordinare permetteranno. in Lo stare tutti insieme, la condivisione, il fare strada ci spingono a dimenticarci del nostro ego per stare con gli altri e quando succede si è capaci di amare davvero e di vivere felici. Chi è stato in quei dieci giorni a San Rossore lo ha provato, sa di cosa parlo. Ha ragione Alex Bellini, uno dei “testimoni di coraggio” durante la serata finale, quando ha detto che senza la paura non c’è coraggio, perché chi non ha paura è un incosciente e non un coraggioso. Queste esperienze per quanto forti sono comunque momenti eccezionali che servono per sbloccare le coscienze, sono una parte della vita maniera coerente il risultato dei giorni trascorsi reale, quello a cui tutto è finalizzato è cambiare a Pisa. il nostro modo di vivere. Le persone si possono Sì perchè quella che per molti (non rincontrare se scegliamo di farlo, i momenti presenti,intendiamoci) è stato un raduno, passati serviranno per darci forza nei momenti grosso, enorme, nazionale, ma pur sempre un difficili. banale raduno. In realtà era qualcosa di più. Ringrazio Dio per questa esperienza e spero che E' difficile dire cosa questi giorni hanno un’intera generazione possa trarre spunto dalla rappresentato per noi capi e per i clan, 30000 route per costruire davvero un mondo migliore. microstorie sono difficili da raccontare. CONTRIBUTO Me l' hanno chiesto più volte i miei amici e ho MATTEO LELLI: Lo ammetto: sono un incapace. Avrei dovuto fare una cosa apparentemente semplice: scrivere 2 righe per un giornalino da dare a ragazzi e genitori e spiegare in poche parole cos'era la route nazionale, questo mega evento che ci ha costantemente accompagnato, fino alla noia, durante il percorso di quest'anno. Avrei dovuto scrivere in maniera semplice, organica e comprensibile perchè fare route cosa avevano fatto i ragazzi dovuto giustificare ai miei parenti perchè, un giorno prima che l' evento cominciasse, dopo aver ricevuto una chiamata ho meditato un secondo, ho chiuso gli occhi e ho detto “va bene, ci sarò anche io''. Sì perchè io non avrei dovuto esserci, in quei giorni avrei dovuto studiare per dare gli ultimi esami universitari. Ma un occasione del genere capita davvero una volta nella vita e quando mi hanno chiamato per sentire se potevo andare alla route come capo in servizio, per rimpinguare un po' il numero dei volontari ho accettato. PAGINA 10 Io. Io che fino a qualche giorno prima ''No io in raccontavano...comunque credo bene'' ''Ma è route no, troppo Woodstock, troppo poco scout, vero che c'era Renzi?'' si vabbè ti diverti ma poi che ti rimane ?”. ''Verissimo ma non solo, c'erano la presidente E' l'anno del coraggio dopotutto. della camera Boldrini, il ministro della difesa e A distanza di poco posso dire di aver fatto un sacco di personaggi interessanti ma magari benissimo a esserci. un po' meno conosciuti. Non lo so hai presente Ecco, quello che è successo in quei giorni io Don Ciotti ?”“Don chiii?!” posso spiegarlo, non si può far vivere il clima a “Ecco appunto... Tutta gente ganza,comunque, chi non c'era, farne capire l'importanza, hanno parlato con i ragazzi durante degli raccontarne ogni sfaccettatura. D' altra parte il incontri e ho sentito commenti solo entusiastici” rischio che avete corso è quello di trovarvi un “Però io non ho capito, cosa ci facevano a San elenco con le attività elencate giorno per giorno. Rossore tutti quei BOY-scout?'' Inutile e noioso per voi e per me. ''Ma sai è difficile da spiegare... in pratica hai Quindi ho imbrogliato, vi ho riproposto quella presente il clan? Sono i ragazzi più grandi, 16- che è una conversazione che ho fatto dopo quei 20 anni per farti un idea. Ecco tutti i clan hanno giorni con un amico rigorosamente non-scout, di lavorato su un capitolo,un argomento, quelli che ti prendono in giro perchè ti svegli la quest'anno il CORAGGIO. Certo lo fanno tutti gli domenica presto e per i pantaloni, anni, ma stavolta tutti i clan da nord a sud (isole rigorosamente corti, l'inverno. Premetto: non comprese) hanno lavorato sullo stesso sarà sicuramente esaustiva, forse qualcosa vi argomento e hanno concluso incontrandosi a chiarirà ma non molto, ha il solo pregio di San Rossore'' ''Ma tipo una ricerca?'' ''No seee quelle le fai a scuola, certo un po' ne ragionano, ma la cosa interessante è che devono compiere un' AZIONE DI CORAGGIO una gesto concreto di cambiamento di impegno'' ''Tipo quando aiutate le vecchiette ad attraversare la strada?'' ''sììì...tipo...Però molto più in grande per esempio un clan di Arezzo, mi pare, ha aperto una mensa Caritas e si sono presi l' impegno di mantenrla anche quando finiranno il loro percorso, oppure i nostri hanno deciso che sistemeranno un percorso nei pressi dell' acquedotto del Cisternino. Cioè mica noccioline'' essere diretta, sincera e comprensibile a chi ''Boia ganzo ma per davvero? Ma una volta lì?'' sfiora ma non vive quella strana e ricca ''I ragazzi sono arrivati tra il 6 e il 7 e ripartiti il esperienza che è lo scautismo. 10. Ci sono stati momenti comuni e altri in cui erano divisi, gestire tutte quelle persone non è Drin-drin ''pronto?'' facile, pensa che durante la cerimonia d' inizio ci ''Matte ciao sono Tizio, sei tornato? Come è siamo spostati tutti in un campo, una fila andata?'' celeste di kilometri per spostare tutti e poi l' ''Si ieri sera, come è andata non lo so devo alza bandiera tutti insieme mentre cantavamo ancora realizzare, sai io ho visto solo una piccola l'inno d'italia e poi ancora lo spettacolo finale. Pif parte eravamo più 33000 persone e dovevo e jovanotti hanno lasciato un video poi ci sono stare nel punto vendita delle cooperative, ho venuti a trovare un sacco di persone e poi c'è visto un po' quello che potevo, i ragazzi mi stata la veglia, molto toccante. E ancora la PAGINA 11 conclusione con l' intervento di Renzi, dei vari anni pensa a tutti i disastri di grandi dimensioni incaricati e la messa di Bagnasco'' che sono successi tipo i terremoti in Emilia e all' ''però gente ce n'era...'' aquila oppure alla guerra dei balcani, ecco in '' Tanta. Descrivere il clima è quasi impossibile. tutti questi momenti l' Agesci e gli scout c'erano, Una cosa incredibile, dovresti chiedere ai oppure a tutti i politici che sono stati scout. ragazzi. E poi guarda io ero tra quelli che La proposta è forte gli ideali validi. Non voglio pensavano che con i grandi numeri il senso della banalizzare, non so se lo noti o se è un cosa un po' si perdesse invece è stato proprio impressione mia ma è un momento di grande nei momenti tutti insieme che ho sentito più cambiamento. chiaro il messaggio di questa route'' La sensazione è che siamo arrivati a un punto di ''Cioè?'' stacco netto rispetto al passato e i ragazzi si ''Banalmente è proprio avere coraggio, ma un sono resi protagonisti ora e si sono impegnati coraggio di quelli ''concludenti'',passami il per esserlo anche in futuro, direi che è una termine, che ti spinga a fare qualcosa un po' per presa di posizione forte. te come persona, per metterti in gioco, per Insieme hanno steso un documento la CARTA vedere dove puoi arrivare e un po' per gli altri, DEL CORAGGIO che sarà pubblicata a breve le azioni di coraggio che ti dicevo non sono dove hanno manifestato le loro idee riguardo qualcosa di personale ma sono rivolte alle altre temi come l' amore, la legalità, la pace e il persone e poi c'è stato un esortare servire in maniera per nulla scontata e hanno continuamente tutti a impegnarsi anche in ''cose detto in maniera forte e chiara che loro ci grosse''.'' saranno,diventeranno i protagonisti di un ''Non credo di capire'' cambiamento che ormai non può più aspettare e ''E' difficile da spiegare, vediamo...Ecco in questi che coinvolgerà l' agesci stessa. PAGINA 12 ...è stato emozionante quando hanno letto il loro lavoro davanti a tutti. Sai l' ultima sera, durante la veglia, è stato letto un brano della bibbia, quello di Isaia sulla sentinella che aspetta il sorgere del sole. Ecco, alla sentinella chiedono quanto manca perchè la notte finisca, la risposta l'ha data chi leggeva ''io quanto manca alla fine della notte non lo so, ma di sicuro l' alba è vicina'',direi che approvo in pieno. E poi...” “Sì sì poi me lo racconti, ora devo uscire che sennò faccio tardi, l' ultima cosa importante..'' ''dimmi'' ''Ma bimbe, nulla?”“...Ciao Tizio..'' DALLA VEGLIA ROVER DEL SOTTOCAMPO GIALLO (E' UN PO' LUNGA,MA NE VALE LA PENA) (POSTATO DA MATTEO LELLI SUL FB DI GRUPPO L’11 AGOSTO) Se non fossi stato scout penserei che un foulard sia solo un semplice fazzoletto alla francese e che il nodo piano sia solo un nodo da fare più lentamente degli altri. Se non fossi stato scout crederei ancora che uno zaino non può contenere i ricordi di una vita e che un guidone sia solo una guida turistica più importante delle altre. Se non fossi stato scout saprei ancora vestirmi e non andrei girando in pantaloncini in pieno inverno, rispondendo a chiunque mi dica “ma dove vai vestito cosi”, con un espressione al limite tra una smorfia di dolore ed un sorriso: “no, ma non fa così freddo”. Se non fossi stato scout non farei la figura dello spazzino ogni volta che vedo una cartaccia a terra e non avrei le tasche piene di fogli e bustine di plastica. Se non fossi stato scout crederei che le ore 6:00 di mattina siano solo una trovata degli orologiai per riempire gli spazi vuoti di un orologio, ma non avrei idea dell’infinito che si spalanca all’orizzonte quando il sole torna nel cielo dopo una notte d’amore con la luna. Se non fossi stato scout non avrei mai conosciuto il mio più grande amore, la mia chitarra, ma avrei risparmiato i timpani dei miei fratelli del reparto durante i vari campeggi insieme. Se non fossi stato scout avrei passato l’estate al mare, ignorando il fatto che solo la montagna ti fa comprendere “il senso della tua piccolezza e la dimensione infinita della tua anima”. Se non fossi stato scout penserei ad arrivare prima degli altri durante un’escursione, ed ignorerei totalmente la bellezza di un sorriso che ti regala una compagna in difficoltà quando la aiuti ad andare avanti. Se non fossi stato scout me ne starei a casa al caldo quando fuori piove, ma non avrei mai ascoltato la voce della pioggia sulle foglie degli alberi ed il profumo del sottobosco dopo un temporale. Se non fossi stato scout avrei tanti amici in meno, ma in particolar modo non avrei mai conosciuto fratello fuoco che ti fa compagnia nelle notti più dure, quando la paura di non farcela ti assale la mente e le forze vanno sempre di più a svanire. Se non fossi stato scout crederei che le storie di ragazzi che, con zaino in spalla, camminano per giorni e giorni macinando decine di chilometri in montagna, siano solo leggendarie montature cinematografiche. Se non fossi stato scout non avrei mai combattuto contro Shere Kan e penserei davvero che una pantera ed un orso non possano crescere un cucciolo d’uomo. Se non fossi stato scout non avrei mai scalato una montagna con uno zaino di 10kg in spalla, ma non saprei che quando sei su, il vento può affogare tutti i tuoi pensieri se ne bevi abbastanza. Se non fossi stato scout non avrei PAGINA 13 mai passato notti insonni in una tenda con una pietra a tormentarmi dietro la schiena, ma non mi sarei mai divertito a nascondermi, nelle tende degli altri, dai capi. Se non fossi stato scout, la mattina, invece di fare ginnastica, sarei stato nel letto a dormire, ma non avrei mai “fatto quattro salti in su e mosso un po’ la testa in giù”. Se non fossi stato scout non avrei mai dormito all'addiaccio sobbalzando dal sacco a pelo ad ogni piccolo rumore, ma non avrei mai confidato tutti i miei segreti alle stelle e giocato ad afferrare la luna. Se non fossi stato scout non mi sarei mai innamorato in route, e non avrei mai passato le notti a cercare il coraggio di parlarle il giorno dopo. Se non fossi stato scout non sarei un uomo con il cuore di un Lupetto, i sogni di un Esploratore e la coscienza di un Rover… LA ROUTE NAZIONALE DI SAN ROSSORE SI È CONCLUSA IL 10 AGOSTO. Le strade di Coraggio sono appena cominciate. CARTA CORAGGIO: Comunicato Stampa Agesci su Il Testo della CARTA DEL CORAGGIO elaborata durante la Route di San Rossore lo puoi trovare nel link sottostante : http://www.agesci.org/news.php? readmore=732 https://lacambusa.agesci.org/asa/uploads/ level3/1411392807364_RN2014_OneWay.pdf PAGINA 14