Diocesi
Forlì - Bertinoro
QUARESIMA DI CARITÀ
RINFRANCATE
I VOSTRI CUORI (Gc 5, 8)
Cibo Per La Mente, Il Corpo, L’anima
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Messaggio di Papa Francesco per la Quaresima 2015
Cari fratelli e sorelle,
la Quaresima è un tempo di rinnovamento per la Chiesa, le comunità e
i singoli fedeli. Soprattutto però è un “tempo di grazia” (2 Cor 6,2).
Dio non ci chiede nulla che prima non ci abbia donato: “Noi amiamo
perché egli ci ha amati per primo” (1 Gv 4,19). Lui non è indifferente
a noi. Ognuno di noi gli sta a cuore, ci conosce per nome, ci cura e ci
cerca quando lo lasciamo. Ciascuno di noi gli interessa; il suo amore gli
impedisce di essere indifferente a quello che ci accade.
Però succede che quando noi stiamo bene e ci sentiamo comodi,
certamente ci dimentichiamo degli altri (cosa che Dio Padre non fa
mai), non ci interessano i loro problemi, le loro sofferenze e le
ingiustizie che subiscono… allora il nostro cuore cade nell‟indifferenza:
mentre io sto relativamente bene e comodo, mi dimentico di quelli
che non stanno bene. Questa attitudine egoistica, di indifferenza, ha
preso oggi una dimensione mondiale, a tal punto che possiamo parlare
di una globalizzazione dell‟indifferenza. Si tratta di un disagio che,
come cristiani, dobbiamo affrontare. Quando il popolo di Dio si
converte al suo amore, trova le risposte a quelle domande che
continuamente la storia gli pone.
Una delle sfide più urgenti sulla quale voglio soffermarmi in questo
Messaggio è quella della globalizzazione dell‟indifferenza.
L‟indifferenza verso il prossimo e verso Dio è una reale tentazione
anche per noi cristiani. Abbiamo perciò bisogno di sentire in ogni
Quaresima il grido dei profeti che alzano la voce e ci svegliano. Dio
non è indifferente al mondo, ma lo ama fino a dare il suo Figlio per la
salvezza di ogni uomo. Nell‟incarnazione, nella vita terrena, nella
morte e risurrezione del Figlio di Dio, si apre definitivamente la porta
tra Dio e uomo, tra cielo e terra.
E la Chiesa è come la mano che tiene aperta questa porta mediante la
proclamazione della Parola, la celebrazione dei Sacramenti, la
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testimonianza della fede che si rende efficace nella carità (cfr Gal
5,6). Tuttavia, il mondo tende a chiudersi in se stesso e a chiudere
quella porta attraverso la quale Dio entra nel mondo e il mondo in Lui.
Così la mano, che è la Chiesa, non deve mai sorprendersi se viene
respinta, schiacciata e ferita.
Il popolo di Dio ha perciò bisogno di rinnovamento, per non diventare
indifferente e per non chiudersi in se stesso. Vorrei proporvi tre passi
da meditare per questo rinnovamento.
1. “Se un membro soffre, tutte le membra soffrono” (1 Cor 12,26) –
La Chiesa La carità di Dio che rompe quella mortale chiusura in se
stessi che è l‟indifferenza, ci viene offerta dalla Chiesa con il suo
insegnamento e, soprattutto, con la sua testimonianza. Si può però
testimoniare solo qualcosa che prima abbiamo sperimentato. Il
cristiano è colui che permette a Dio di rivestirlo della sua bontà e
misericordia, di rivestirlo di Cristo, per diventare come Lui, servo di
Dio e degli uomini. Ce lo ricorda bene la liturgia del Giovedì Santo con
il rito della lavanda dei piedi. Pietro non voleva che Gesù gli lavasse i
piedi, ma poi ha capito che Gesù non vuole essere solo un esempio per
come dobbiamo lavarci i piedi gli uni gli altri. Questo servizio può farlo
solo chi prima si è lasciato lavare i piedi da Cristo. Solo questi ha
“parte” con lui (Gv 13,8) e così può servire l‟uomo. La Quaresima è un
tempo propizio per lasciarci servire da Cristo e così diventare come
Lui. Ciò avviene quando ascoltiamo la Parola di Dio e quando
riceviamo i sacramenti, in particolare l‟Eucaristia. In essa diventiamo
ciò che riceviamo: il corpo di Cristo. In questo corpo quell‟indifferenza
che sembra prendere così spesso il potere sui nostri cuori, non trova
posto. Poiché chi è di Cristo appartiene ad un solo corpo e in Lui non si
è indifferenti l‟uno all‟altro. “Quindi se un membro soffre, tutte le
membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra
gioiscono con lui” (1 Cor 12,26). La Chiesa è communio sanctorum
perché vi partecipano i santi, ma anche perché è comunione di cose
sante: l‟amore di Dio rivelatoci in Cristo e tutti i suoi doni. Tra essi c‟è
anche la risposta di quanti si lasciano raggiungere da tale amore. In
questa comunione dei santi e in questa partecipazione alle cose sante
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nessuno possiede solo per sé, ma quanto ha è per tutti. E poiché siamo
legati in Dio, possiamo fare qualcosa anche per i lontani, per coloro
che con le nostre sole forze non potremmo mai raggiungere, perché
con loro e per loro preghiamo Dio affinché ci apriamo tutti alla sua
opera di salvezza.
2. “Dov’è tuo fratello?” (Gen 4,9) – Le parrocchie e le comunità
Quanto detto per la Chiesa universale è necessario tradurlo nella vita
delle parrocchie e comunità. Si riesce in tali realtà ecclesiali a
sperimentare di far parte di un solo corpo? Un corpo che insieme
riceve e condivide quanto Dio vuole donare? Un corpo, che conosce e
si prende cura dei suoi membri più deboli, poveri e piccoli? O ci
rifugiamo in un amore universale che si impegna lontano nel mondo,
ma dimentica il Lazzaro seduto davanti alla propria porta chiusa ? (cfr
Lc 16,19-31).
Per ricevere e far fruttificare pienamente quanto Dio ci dà vanno
superati i confini della Chiesa visibile in due direzioni. In primo luogo,
unendoci alla Chiesa del cielo nella preghiera. Quando la Chiesa
terrena prega, si instaura una comunione di reciproco servizio e di
bene che giunge fino al cospetto di Dio. Con i santi che hanno trovato
la loro pienezza in Dio, formiamo parte di quella comunione nella
quale l‟indifferenza è vinta dall‟amore. La Chiesa del cielo non è
trionfante perché ha voltato le spalle alle sofferenze del mondo e
gode da sola. Piuttosto, i santi possono già contemplare e gioire del
fatto che, con la morte e la resurrezione di Gesù, hanno vinto
definitivamente l‟indifferenza, la durezza di cuore e l‟odio. Finché
questa vittoria dell‟amore non compenetra tutto il mondo, i santi
camminano con noi ancora pellegrini. Santa Teresa di Lisieux, dottore
della Chiesa, scriveva convinta che la gioia nel cielo per la vittoria
dell‟amore crocifisso non è piena finché anche un solo uomo sulla
terra soffre e geme: “Conto molto di non restare inattiva in cielo, il
mio desiderio è di lavorare ancora per la Chiesa e per le anime”
(Lettera 254 del 14 luglio 1897).
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Anche noi partecipiamo dei meriti e della gioia dei santi ed essi
partecipano alla nostra lotta e al nostro desiderio di pace e di
riconciliazione. La loro gioia per la vittoria di Cristo risorto è per noi
motivo di forza per superare tante forme d‟indifferenza e di durezza
di cuore. D‟altra parte, ogni comunità cristiana è chiamata a varcare
la soglia che la pone in relazione con la società che la circonda, con i
poveri e i lontani. La Chiesa per sua natura è missionaria, non
ripiegata su se stessa, ma mandata a tutti gli uomini. Questa missione
è la paziente testimonianza di Colui che vuole portare al Padre tutta la
realtà ed ogni uomo. La missione è ciò che l‟amore non può tacere.
La Chiesa segue Gesù Cristo sulla strada che la conduce ad ogni uomo,
fino ai confini della terra (cfr At 1,8). Così possiamo vedere nel nostro
prossimo il fratello e la sorella per i quali Cristo è morto ed è risorto.
Quanto abbiamo ricevuto, lo abbiamo ricevuto anche per loro. E
parimenti, quanto questi fratelli possiedono è un dono per la Chiesa e
per l‟umanità intera. Cari fratelli e sorelle, quanto desidero che i
luoghi in cui si manifesta la Chiesa, le nostre parrocchie e le nostre
comunità in particolare, diventino delle isole di misericordia in mezzo
al mare dell‟indifferenza!
3. “Rinfrancate i vostri cuori !” (Gc 5,8) – Il singolo fedele Anche
come singoli abbiamo la tentazione dell‟indifferenza. Siamo saturi di
notizie e immagini sconvolgenti che ci narrano la sofferenza umana e
sentiamo nel medesimo tempo tutta la nostra incapacità ad
intervenire. Che cosa fare per non lasciarci assorbire da questa spirale
di spavento e di impotenza? In primo luogo, possiamo pregare nella
comunione della Chiesa terrena e celeste. Non trascuriamo la forza
della preghiera di tanti! L‟iniziativa 24 ore per il Signore, che auspico
si celebri in tutta la Chiesa, anche a livello diocesano, nei giorni 13 e
14 marzo, vuole dare espressione a questa necessità della preghiera.
In secondo luogo, possiamo aiutare con gesti di carità, raggiungendo
sia i vicini che i lontani, grazie ai tanti organismi di carità della
Chiesa. La Quaresima è un tempo propizio per mostrare questo
interesse all‟altro con un segno, anche piccolo, ma concreto, della
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nostra partecipazione alla comune umanità. E in terzo luogo, la
sofferenza dell‟altro costituisce un richiamo alla conversione, perché il
bisogno del fratello mi ricorda la fragilità della mia vita, la mia
dipendenza da Dio e dai fratelli. Se umilmente chiediamo la grazia di
Dio e accettiamo i limiti delle nostre possibilità, allora confideremo
nelle infinite possibilità che ha in serbo l‟amore di Dio. E potremo
resistere alla tentazione diabolica che ci fa credere di poter salvarci e
salvare il mondo da soli. Per superare l‟indifferenza e le nostre
pretese di onnipotenza, vorrei chiedere a tutti di vivere questo tempo
di Quaresima come un percorso di formazione del cuore, come ebbe a
dire Benedetto XVI (Lett. enc. Deus caritas est, 31).
Avere un cuore misericordioso non significa avere un cuore debole. Chi
vuole essere misericordioso ha bisogno di un cuore forte, saldo, chiuso
al tentatore, ma aperto a Dio. Un cuore che si lasci compenetrare
dallo Spirito e portare sulle strade dell‟amore che conducono ai
fratelli e alle sorelle. In fondo, un cuore povero, che conosce cioè le
proprie povertà e si spende per l‟altro. Per questo, cari fratelli e
sorelle, desidero pregare con voi Cristo in questa Quaresima: “Fac cor
nostrum secundum cor tuum”: “Rendi il nostro cuore simile al tuo”
(Supplica dalle Litanie al Sacro Cuore di Gesù). Allora avremo un cuore
forte e misericordioso, vigile e generoso, che non si lascia chiudere in
se stesso e non cade nella vertigine della globalizzazione
dell‟indifferenza. Con questo auspicio, assicuro la mia preghiera
affinché ogni credente e ogni comunità ecclesiale percorra con frutto
l‟itinerario quaresimale, e vi chiedo di pregare per me. Che il Signore
vi benedica e la Madonna vi custodisca.
Dal Vaticano, 4 ottobre 2014
Festa di San Francesco d‟Assisi
FRANCESCO
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
13/14 Marzo : 24 ore per il Signore.
Un tempo dedicato alla preghiera, alla celebrazione del sacramento
della riconciliazione, al silenzio auspicato da Papa Francesco
La Diocesi organizza, nella Chiesa di s. Francesco a Forlì, momenti di
preghiera, di veglia e possibilità di accostarsi al Sacramento della
Riconciliazione.
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GIORNATA DELLA CARITA’
15 Marzo 2015 – IV Domenica di Quaresima
La comunità diocesana vive un momento unitario di celebrazione,
preghiera, riflessione e convivialità mettendo al centro il tema della
carità come dimensione costitutiva della missione della Chiesa ed
espressione irrinunciabile della sua stessa essenza ( DCE n.25).
Si propone la celebrazione in tutte le parrocchie.
La celebrazione diocesana si terrà a S. Maria del Fiore alle ore
11.30. La S. messa comunitaria si svolgerà con animazione a cura
della Parrocchia.
Alle ore 12.45 ci sarà il pranzo con gli ospiti della Mensa dei poveri
con servizio a cura degli scout e dei ragazzi dell‟Oratorio. La giornata
continuerà con un pomeriggio di festa.
A tutte le Caritas parrocchiali verrà offerta, come ogni anno, una
traccia utile per la celebrazione eucaristica parrocchiale. Per il
pomeriggio si propone il “Pellegrinaggio al Povero” in un luogo
significativo, suddivisi per vicariato o unità pastorale.
Le offerte raccolte durante la giornata saranno destinate a sostegno
delle attività dell’Emporio della solidarietà (pag 21)
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PROPOSTE FORMATIVE
1. Scuola di Formazione Socio- Politica
Appuntamento formativo annuale proposto dalla Pastorale Sociale e
del Lavoro della Diocesi di Forlì-Bertinoro. Sei incontri per fornire gli
strumenti per un migliore impegno in ambito sociale e politico sul
tema dell‟anno pastorale. Il tema degli incontri, quest‟anno è:
“NUTRIRE IL PIANETA ENERGIA PER LA VITA”(EXPO‟ Milano)
1°-23/02/2015 – Diritto al cibo: fame e speculazione dei mercati
(prof. Michele Tempera pastorale del lavoro Forlì-Bertinoro)
2°-02/03/2015 – Agricoltura e ambiente (dott. Gianluca Bagnara del
consiglio dell‟ IDSC)
3°-09/03/2015 – Impresa agricola e responsabilità sociale (dott.
Marco Foschini – Centro studi nazionale Coldiretti )
4°-16/03/2015 – Energie alternative, vera alternativa? (prof Alberto
Bellini Università Bologna)
5°-23/03/2015 – Biodiversità e OGM (dott. Marco Mosti presidente
cooperativa Bioplanet)
6°-30/03/2015 - Conclusione: Impresa e custodia dei fratelli e della
terra (prof Franco Appi direttore scuola diocesana di Formazione
Sociale e politica)
Gli incontri si tengono nella sala S.Francesco (c/o Il bar L’Urlo) alle
20,45 di tutti i lunedì di quaresima. La relazione avrà un tempo dai
45’ ai 60’. Poi dibattito e alle 10,30 si concluderà.
Per informazioni sul programma: www.diocesiforli.it
2. Seminario “Semi di Pace”: 27 febbraio 2015
“SEMI DI PACE” promosso dalla rivista Confronti con il sostegno dell'8
per mille della chiesa valdese (unione delle chiese metodiste e
valdesi), si svolgerà in Italia tra il 22 febbraio e il 1° marzo. Si tratta
di un programma di incontro tra operatori e mediatori di pace
israeliani e palestinesi che giungono nel nostro Paese sia per
conoscersi e dialogare fra loro, sia per condividere con il pubblico
italiano la loro esperienza e le loro analisi sul complesso problema
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mediorientale. La delegazione divisa per coppie raggiungerà diverse
città italiane.
L‟incontro con gli operatori di pace si svolgerà venerdì 27 febbraio
2015 alle ore 21.00 presso il Salone Comunale di Forlì.
3. Conferenza spettacolo sulla relazione giovani e
adulti: 10 febbraio 2015.
Sala San Luigi, via L. Nanni 12, ore 20.30, "# Io sono qui per.....",
conferenza-spettacolo sulla relazione tra giovani ed adulti;
presentazione di esperienze significative, teatro della Ghironda,
presentazione del cortometraggio # Io sono qui per... Conduce la
serata Denis Ceccarelli.
Info: 0543.375688 consultare il sito: www.pigifo.it
4. Q:B Quanto Basta. Stili di vita per un futuro
equo: 12 febbraio 2015
Caritas diocesana, LVIA, e il Comitato Campagna “Una sola famiglia
umana, cibo per tutti” propongono nell'ambito della campagna una
riflessione sulla ricerca di comportamenti che abbiano come finalità il
rispetto ambientale e comportamenti di giustizia. Lo fa presentando
uno spettacolo di ITINERARIA TEATRO.
Q:B Quanto Basta Stili di vita per un futuro equo
con Fabrizio De Giovanni
Testo Ercole Ongaro e Fabrizio De Giovanni
Collaborazione alla messa in scena Rocco Barbaro
Musiche Augusto Ripari
Allestimenti tecnici e scenografici Maria Chiara Di Marco
Luci Eliel Ferreira
Post-produzione video Franco Valtellina
Lo spettacolo si terrà Giovedì 12 febbraio
Ore 21.00
Presso la Sala San Luigi (Via L. Nanni 12, Forlì)
Ingresso: 8 euro
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Per la prevendita e le informazioni sullo spettacolo:
Segreteria Caritas: Via dei Mille 28 da lunedì a venerdì 8.30 – 13.00 e
venerdì 14.00 – 17.30 tel: 0543 -30299
Associazione LVIA Via delle torri 7/9 il martedì e il giovedì 9.15 –
12.30 tel: 0543 – 33938
5. ASSEMBLEA delle Caritas/CDA parrocchiali
Sabato 21 febbraio 2015, ore 9.30 – 12.00 presso Casa Buon Pastore
6. Evangelium Vitae: 25 marzo 2015
Ventesimo anniversario della pubblicazione dell‟Enciclica “Evangelium
Vitae” Presso la Badia di Dovadola – ore 20.45
Veglia di preghiera presieduta da Mons. Vescovo e catechesi di don
Erio Castellucci
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PROPOSTE DI PROSSIMITÀ
Cibo per la mente, il corpo e l’anima
Sono tanti i gesti, grandi, nel loro essere piccoli, che permettono di
aiutare davvero, concretamente, chi è in difficoltà vicino a noi, le
famiglie che hanno bisogno di sostegno. Qui elencate alcune proposte
di prossimità, per essere davvero più vicini, gli uni agli altri.
A) PER LE FAMIGLIE
Aggiungi un posto a tavola: la scelta di invitare a pranzo o a cena,
alla propria tavola, una nuova famiglia del territorio, italiana o
straniera.
Mutuo aiuto: risoluzione di piccoli problemi quotidiani, mettendo a
disposizione risorse e tempo della famiglia (spesa, trasporti, gestione
dei figli, compiti)
Cesto di solidarietà/baule della solidarietà:
le famiglie delle
parrocchie scelgono di preparare una volta al mese in chiesa un cesto,
di indumenti o alimenti, da donare a chi è in difficoltà
Baratto e scambio di usato fra famiglie: scambi di oggetti, indumenti,
giocattoli fra famiglie, per il riuso.
B) PER LE PARROCCHIE
Sensibilizzazione a favore dell’emporio e raccolte cibo
Incontro di formazione e sensibilizzazione per gli adulti sui temi
della Campagna.
Celebrazione della Giornata della Carità e del pellegrinaggio al
povero
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C) PER I GIOVANI
“Gruppo mese”: un week end mensile di servizio, formazione,
convivialità e spiritualità per giovani dai 18 ai 30 anni interessati ad
approfondire il valore dell‟essere missionari. “Per chi parte, per chi
resta”, questo il titolo del percorso, che vedrà svolgersi la prima
tappa dal 6 all‟8 febbraio, con un focus su “L’uso delle risorse”. Il
percorso proseguirà con gli incontri mensili: 6-8 Marzo: “Relazionarsi…
con gli ultimi” 10-12 Aprile: “L’incontro con altre culture” , 8-10
Maggio “Servizio di qualità”, 5-7 Giugno “Partenza verso nuove
mete”.
“Una sola famiglia umana: cibo per tutti” percorso formativo per
ragazzi dai 14 ai 19 anni articolato in due incontri
“Ho tempo per te, ho tempo per me” percorso formativo
esperienziale di educazione al servizio articolato in tre incontri al
termine dei quali si propone una esperienza concreta di servizio
“Io, noi e il mondo… una questione di stile”: pacchetto di proposte
formative sui temi del Biennio dei giovani tra cui “giovani e lavoro” e
“giovani e stili di vita”
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Giovedì santo: giornata di lavoro per il Campo Shalom
Promozione di focus group sulla scheda giovani e lavoro del progetto
pastorale
D) PER TUTTI:
Campagna diritto al cibo: “Una sola famiglia cibo per tutti”
L‟appello lanciato da Papa Francesco a tutta l‟umanità rappresenta un
impegno alla mobilitazione, per rimuovere le cause della fame e le
fonti di una disuguaglianza sempre più profonda, per porre un freno
alle derive di un sistema finanziario fuori controllo, per rispondere alla
domanda di giustizia ed alla necessità di perseguire il bene comune. Si
tratta di questioni che ci interpellano direttamente in questi tempi di
crisi, che sembrano aver ridisegnato anche i confini della povertà e
della vulnerabilità: non sono soltanto i „paesi poveri‟ a richiedere la
nostra attenzione; i segni della deprivazione e della sofferenza sono
ben presenti nel nostro mondo, assieme ai paradossali sintomi dello
spreco e della dissipazione.
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Il tema del diritto al cibo è dunque l‟elemento centrale da cui è
necessario partire: rimuovere lo „scandalo della fame‟ che ancora
affligge un‟ampia porzione della popolazione del pianeta. Promuovere
una prospettiva che restituisca dignità a tutta l‟umanità, in equilibrio
con i limiti biofisici del pianeta e nel rispetto del diritto alla vita delle
generazioni che seguiranno è l‟impegno cui siamo chiamati. La
complessità delle cause ci sollecita ad affrontare la tematica
principale del diritto al cibo in una prospettiva più ampia, attraverso i
diversi elementi che la legano ai temi della buona finanza e della
costruzione di un mondo di pace.
Con questa prospettiva nasce la Campagna “Una sola famiglia umana,
cibo per tutti: è compito nostro”, che si pone l‟obiettivo di
promuovere consapevolezza ed impegno sugli squilibri del pianeta,
avendo come aspetto centrale l‟elemento educativo. La campagna
nasce sulla base di una forte mobilitazione di enti ed organismi del
mondo ecclesiale italiano, e si sviluppa a livello locale, con i territori
in veste di protagonisti: le diocesi, gli organismi di volontariato e le
ONG. La campagna intende coinvolgere prioritariamente i giovani,
nelle parrocchie, nei movimenti, nelle scuole, ed anche i giovani
imprenditori.
I temi sopra menzionati, sono oggetto di attenzione da parte di Caritas
Internationalis, con una grande campagna internazionale incentrata
sul tema del diritto al cibo, e di CIDSE, che sollecita i propri membri a
riflettere sull‟idea di un modello di sviluppo alternativo, orientato alla
giustizia e alla dignità dell‟uomo. La campagna “Una sola famiglia
umana, cibo per tutti: è compito nostro” ne rappresenta
l‟articolazione italiana.
Cibo
Il diritto al cibo è riconosciuto, sin dal 1948, dalla Dichiarazione
Universale sui Diritti dell‟Uomo come uno dei diritti umani
fondamentali. Si tratta a tutt‟oggi di un diritto negato ad una parte
consistente della popolazione del pianeta: .è consapevolezza comune
che più di un miliardo di persone si trovi attualmente priva di cibo
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adeguato, in quantità e qualità. L‟attuale crisi internazionale ha reso
ancor più vulnerabile la situazione di masse ingenti di persone già
colpite dalla fame, a cui si contrappone però una sempre maggiore
diffusione dello spreco dei beni alimentari, e delle malattie legate
all‟obesità.
È quindi urgente affrontare la questione del diritto al cibo analizzando
questi elementi di squilibrio globale. Si tratta di una situazione che ha
le sue radici in scelte politiche ed economiche dannose, responsabili di
dinamiche di produzione, distribuzione, e sistemi di commercio
internazionale sconsiderati segnate da gravi squilibri. E‟ necessario
invece sviluppare nuovi modelli, in grado di garantire il diritto al cibo,
favorendo il protagonismo dei gruppi più svantaggiati, puntando su
sistemi di produzione basati sulla valorizzazione del territorio e sul
legame tra produzione agricola e gestione degli ecosistemi.
Finanza
Il sistema finanziario globale è uno dei meccanismi internazionali che
ha maggiormente contribuito all‟attuale crisi internazionale. Poche
grandi banche, a livello mondiale, concentrano nelle proprie mani un
enorme potere finanziario, intrecciando le attività tradizionali di
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deposito e credito, con operazioni d‟investimento, soprattutto di
carattere finanziario rischioso e speculativo a livello globale, tali che
un loro fallimento genererebbe effetti disastrosi: sia direttamente per
i dipendenti e i risparmiatori, che indirettamente per il sistema delle
imprese, i lavoratori e per tutti i cittadini. Questa dinamica è il frutto
di relazioni finanziarie squilibrate e di un sistema di regole mal
funzionante, che ha favorito comportamenti speculativi e finalizzati al
guadagno di pochi nel breve periodo, a danno di molti, generando
dinamiche e rischi sistemici che colpiscono tutti i paesi del mondo.
Tutto questo colpisce i paesi del Sud del mondo in modo
particolarmente severo, con la speculazione finanziaria i prezzi dei
generi alimentari sono schizzati in alto generando le cosiddette
“guerre del pane” e nuova fame. Oltre ad una maggiore vulnerabilità
rispetto alle instabilità del mercato finanziario, la crisi ha determinato
una riduzione dell‟aiuto a dono da parte dei paesi ricchi, una
contrazione del flusso di rimesse dei migranti, e una riduzione della
liquidità e del credito internazionale. E‟ necessario mobilitarsi a tutti i
livelli, per la costruzione di relazioni finanziarie rinnovate secondo
principi etici; per ricercare e proporre alternative, nuovi meccanismi
di regolazione come la tassa sulle transazioni finanziarie; e per
promuovere una mobilitazione nella direzione del sostegno al bene
comune.
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Pace
La questione della pace e della fraternità fra i popoli è, ora più che
mai, di fondamentale importanza, se si vuole dare soluzione durevole
ai problemi sopra menzionati. Esistono numerosi fattori che ostacolano
la pacifica convivenza, e sono responsabili di squilibri, instabilità,
guerre e conflitti che si riverberano nella fame; si tratta di elementi
radicati nelle scelte dei popoli e dei loro governanti e che riguardano
questioni politiche, economiche, sociali e ambientali, tra le quali
stanno assumendo sempre più rilevanza i conflitti per
l‟accaparramento delle terre. Il rinnovamento delle relazioni tra le
persone, le comunità, i paesi è l‟unico percorso possibile se si vuole
realizzare un mondo dove si sperimenti l‟accoglienza, il rispetto e la
dignità di ogni abitante del pianeta, la salvaguardia del creato, della
terra e dei beni comuni. Sperimentare relazioni di pace significa
cercare modalità di superamento dei conflitti che guidino verso la
convivialità delle differenze. Le cifre sproporzionate che nel mondo si
impiegano per mettere a punto sistemi di arma sempre più sofisticati
rappresentano un segnale di quanto sia necessario sviluppare un
approccio di pace nella gestione delle risorse pubbliche. La
costruzione di un mondo di pace è innanzitutto un mondo libero da
violenza e sopraffazione, ma anche un mondo in cui ad ogni donna ed
ogni uomo sia consentito vivere in piena dignità. E‟ necessario quindi
agire sull‟insieme dei fattori, che limitano un percorso in questa
direzione, promuovendo equità nella distribuzione delle risorse,
democrazia, partecipazione politica, efficaci strutture di governo
nazionale ed internazionale, e processi di disarmo globale significativi
ed efficaci.
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Cosa puoi fare tu?
L’Emporio della Solidarietà. La solidarietà spesa bene
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Considerata la situazione di forte crisi, evidenziata dai dati allarmanti
riguardanti il livello di povertà, i nuovi poveri e l‟impoverimento
“normalizzato” degli ultimi anni, la Fondazione Buon Pastore – Caritas
Forlì ONLUS e il Comitato per la lotta contro la fame nel mondo hanno
promosso questo progetto: “L’Emporio della solidarietà: la solidarietà
spesa bene” . Attraverso relazioni d‟aiuto, il progetto ha un duplice
orizzonte: aumentare la capacità delle famiglie del nostro territorio in
situazione di povertà o a rischio di ulteriore impoverimento, di far
fronte alle esigenze del vivere quotidiano in particolare per il cibo e
ri-attivare le risorse delle persone che si incontrano e connetterle con
quelle che il territorio può offrire, frutto di una comunità locale
accogliente, tramite percorsi di empowerment individuale e
comunitario.
Che Cos’ è?
Un progetto per la raccolta, lo stoccaggio e la distribuzione di generi
alimentari surgelati, freschi e secchi a favore di famiglie e persone in
difficoltà. Un‟opera-segno che non si esaurisce nel rispondere
concretamente ai bisogni, ma si propone anche di educare le comunità
locali ai valori della condivisione e della solidarietà
Come Funziona?
Sulla base di periodici colloqui di ascolto e di valutazione, verrà
assegnata una tessera-punti per il ritiro degli alimenti e degli altri beni
disponibili all‟Emporio, secondo le necessità famigliari e la
composizione del nucleo. Si prevede di arrivare, a regime, a 700
famiglie alle quali verrà garantito un paniere di prodotti considerati
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“essenziali”, sia attraverso donazioni, che tramite acquisto nel caso
che la raccolta fosse insufficiente.
Cosa puoi fare tu?
Donazione Economica: fai un offerta per sostenere i costi del
progetto
Sostieni Una Famiglia: versa il controvalore di una spesa mensile da
donare ad una famiglia in difficoltà
Dona Il Tuo Tempo: renditi disponibile come volontario per le nostre
attività
Organizza Un Evento: aiutaci a promuovere il progetto
Dona Prodotti Alimentari: partecipa alla raccolte alimenti e beni di
prima necessità
Per Donazioni e offerte
Fondazione Buon Pastore - Caritas Forlì ONLUS
Sede Legale: via dei Mille, 28 – 47121 Forlì
Tel: 0543-30299 – Fax 0543-39850
Mail: [email protected]
Codice IBAN:
IT19 A 08556 13200 00000 0266 257
Codice Fiscale: 92074910404
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VOLONTARIATO in CARITAS: farsi prossimi
Dai una mano: fa bene al cuore!
Dare una mano è non solo un atto di solidarietà umana e cristiana, ma
anche di civile responsabilità. Fa bene alle persone a cui ti rivolgi, ma
soprattutto fa bene a te, al tuo “cuore” cioè a tutta la tua persona, ti
rende migliore, più vero. E fa bene alla società, crea capitale sociale e
quindi bene comune.
Abbiamo bisogno del tuo aiuto! Dove?
a) Ufficio Caritas in Curia per ricevere le persone e svolgere i servizi di
segreteria
b) Amministrazione Centro di ascolto e servizi collegati, se hai una
competenza amministrativa o gestionale
c) Ufficio comunicazione, per collaborare sulle attività promozionali:
video, foto, articoli..etc.
d) Centro diurno: da metà novembre ad inizio aprile 2015 per
accogliere le persone, ascoltarle, organizzare momenti di
socializzazione
e) Accoglienza notturna: puoi offrirti per un turno notturno
(settimanale o mensile) di vigilanza
f) Nei servizi del centro di ascolto: per il momento dell‟ascolto,
affiancato agli operatori, al guardaroba, nella distribuzione degli
alimenti, nei trasporti, pulizie e nella preparazione e distribuzione dei
pasti alla mensa serale …
g) Recupero abiti nei cassonetti: un servizio gestito dal Comitato lotta
contro la fame nel mondo
h) Presso l‟Emporio della Solidarietà
Per informazioni e un primo colloquio per capire dove e con quale impegno
poter dare una mano:
Paola: 342 - 1458609
Segreteria Caritas: [email protected]
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Per informazioni riguardo ai progetti e alle attività
Sito web:www.caritas-forli.it
Uffici segreteria e comunicazione: 0543 – 30299
E-mail: [email protected] e [email protected]
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quaresima di carità - Parrocchia di Santa Caterina da Siena