Diocesi Forlì - Bertinoro QUARESIMA DI CARITÀ RINFRANCATE I VOSTRI CUORI (Gc 5, 8) Cibo Per La Mente, Il Corpo, L’anima 1 2 Messaggio di Papa Francesco per la Quaresima 2015 Cari fratelli e sorelle, la Quaresima è un tempo di rinnovamento per la Chiesa, le comunità e i singoli fedeli. Soprattutto però è un “tempo di grazia” (2 Cor 6,2). Dio non ci chiede nulla che prima non ci abbia donato: “Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo” (1 Gv 4,19). Lui non è indifferente a noi. Ognuno di noi gli sta a cuore, ci conosce per nome, ci cura e ci cerca quando lo lasciamo. Ciascuno di noi gli interessa; il suo amore gli impedisce di essere indifferente a quello che ci accade. Però succede che quando noi stiamo bene e ci sentiamo comodi, certamente ci dimentichiamo degli altri (cosa che Dio Padre non fa mai), non ci interessano i loro problemi, le loro sofferenze e le ingiustizie che subiscono… allora il nostro cuore cade nell‟indifferenza: mentre io sto relativamente bene e comodo, mi dimentico di quelli che non stanno bene. Questa attitudine egoistica, di indifferenza, ha preso oggi una dimensione mondiale, a tal punto che possiamo parlare di una globalizzazione dell‟indifferenza. Si tratta di un disagio che, come cristiani, dobbiamo affrontare. Quando il popolo di Dio si converte al suo amore, trova le risposte a quelle domande che continuamente la storia gli pone. Una delle sfide più urgenti sulla quale voglio soffermarmi in questo Messaggio è quella della globalizzazione dell‟indifferenza. L‟indifferenza verso il prossimo e verso Dio è una reale tentazione anche per noi cristiani. Abbiamo perciò bisogno di sentire in ogni Quaresima il grido dei profeti che alzano la voce e ci svegliano. Dio non è indifferente al mondo, ma lo ama fino a dare il suo Figlio per la salvezza di ogni uomo. Nell‟incarnazione, nella vita terrena, nella morte e risurrezione del Figlio di Dio, si apre definitivamente la porta tra Dio e uomo, tra cielo e terra. E la Chiesa è come la mano che tiene aperta questa porta mediante la proclamazione della Parola, la celebrazione dei Sacramenti, la 3 testimonianza della fede che si rende efficace nella carità (cfr Gal 5,6). Tuttavia, il mondo tende a chiudersi in se stesso e a chiudere quella porta attraverso la quale Dio entra nel mondo e il mondo in Lui. Così la mano, che è la Chiesa, non deve mai sorprendersi se viene respinta, schiacciata e ferita. Il popolo di Dio ha perciò bisogno di rinnovamento, per non diventare indifferente e per non chiudersi in se stesso. Vorrei proporvi tre passi da meditare per questo rinnovamento. 1. “Se un membro soffre, tutte le membra soffrono” (1 Cor 12,26) – La Chiesa La carità di Dio che rompe quella mortale chiusura in se stessi che è l‟indifferenza, ci viene offerta dalla Chiesa con il suo insegnamento e, soprattutto, con la sua testimonianza. Si può però testimoniare solo qualcosa che prima abbiamo sperimentato. Il cristiano è colui che permette a Dio di rivestirlo della sua bontà e misericordia, di rivestirlo di Cristo, per diventare come Lui, servo di Dio e degli uomini. Ce lo ricorda bene la liturgia del Giovedì Santo con il rito della lavanda dei piedi. Pietro non voleva che Gesù gli lavasse i piedi, ma poi ha capito che Gesù non vuole essere solo un esempio per come dobbiamo lavarci i piedi gli uni gli altri. Questo servizio può farlo solo chi prima si è lasciato lavare i piedi da Cristo. Solo questi ha “parte” con lui (Gv 13,8) e così può servire l‟uomo. La Quaresima è un tempo propizio per lasciarci servire da Cristo e così diventare come Lui. Ciò avviene quando ascoltiamo la Parola di Dio e quando riceviamo i sacramenti, in particolare l‟Eucaristia. In essa diventiamo ciò che riceviamo: il corpo di Cristo. In questo corpo quell‟indifferenza che sembra prendere così spesso il potere sui nostri cuori, non trova posto. Poiché chi è di Cristo appartiene ad un solo corpo e in Lui non si è indifferenti l‟uno all‟altro. “Quindi se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui” (1 Cor 12,26). La Chiesa è communio sanctorum perché vi partecipano i santi, ma anche perché è comunione di cose sante: l‟amore di Dio rivelatoci in Cristo e tutti i suoi doni. Tra essi c‟è anche la risposta di quanti si lasciano raggiungere da tale amore. In questa comunione dei santi e in questa partecipazione alle cose sante 4 nessuno possiede solo per sé, ma quanto ha è per tutti. E poiché siamo legati in Dio, possiamo fare qualcosa anche per i lontani, per coloro che con le nostre sole forze non potremmo mai raggiungere, perché con loro e per loro preghiamo Dio affinché ci apriamo tutti alla sua opera di salvezza. 2. “Dov’è tuo fratello?” (Gen 4,9) – Le parrocchie e le comunità Quanto detto per la Chiesa universale è necessario tradurlo nella vita delle parrocchie e comunità. Si riesce in tali realtà ecclesiali a sperimentare di far parte di un solo corpo? Un corpo che insieme riceve e condivide quanto Dio vuole donare? Un corpo, che conosce e si prende cura dei suoi membri più deboli, poveri e piccoli? O ci rifugiamo in un amore universale che si impegna lontano nel mondo, ma dimentica il Lazzaro seduto davanti alla propria porta chiusa ? (cfr Lc 16,19-31). Per ricevere e far fruttificare pienamente quanto Dio ci dà vanno superati i confini della Chiesa visibile in due direzioni. In primo luogo, unendoci alla Chiesa del cielo nella preghiera. Quando la Chiesa terrena prega, si instaura una comunione di reciproco servizio e di bene che giunge fino al cospetto di Dio. Con i santi che hanno trovato la loro pienezza in Dio, formiamo parte di quella comunione nella quale l‟indifferenza è vinta dall‟amore. La Chiesa del cielo non è trionfante perché ha voltato le spalle alle sofferenze del mondo e gode da sola. Piuttosto, i santi possono già contemplare e gioire del fatto che, con la morte e la resurrezione di Gesù, hanno vinto definitivamente l‟indifferenza, la durezza di cuore e l‟odio. Finché questa vittoria dell‟amore non compenetra tutto il mondo, i santi camminano con noi ancora pellegrini. Santa Teresa di Lisieux, dottore della Chiesa, scriveva convinta che la gioia nel cielo per la vittoria dell‟amore crocifisso non è piena finché anche un solo uomo sulla terra soffre e geme: “Conto molto di non restare inattiva in cielo, il mio desiderio è di lavorare ancora per la Chiesa e per le anime” (Lettera 254 del 14 luglio 1897). 5 Anche noi partecipiamo dei meriti e della gioia dei santi ed essi partecipano alla nostra lotta e al nostro desiderio di pace e di riconciliazione. La loro gioia per la vittoria di Cristo risorto è per noi motivo di forza per superare tante forme d‟indifferenza e di durezza di cuore. D‟altra parte, ogni comunità cristiana è chiamata a varcare la soglia che la pone in relazione con la società che la circonda, con i poveri e i lontani. La Chiesa per sua natura è missionaria, non ripiegata su se stessa, ma mandata a tutti gli uomini. Questa missione è la paziente testimonianza di Colui che vuole portare al Padre tutta la realtà ed ogni uomo. La missione è ciò che l‟amore non può tacere. La Chiesa segue Gesù Cristo sulla strada che la conduce ad ogni uomo, fino ai confini della terra (cfr At 1,8). Così possiamo vedere nel nostro prossimo il fratello e la sorella per i quali Cristo è morto ed è risorto. Quanto abbiamo ricevuto, lo abbiamo ricevuto anche per loro. E parimenti, quanto questi fratelli possiedono è un dono per la Chiesa e per l‟umanità intera. Cari fratelli e sorelle, quanto desidero che i luoghi in cui si manifesta la Chiesa, le nostre parrocchie e le nostre comunità in particolare, diventino delle isole di misericordia in mezzo al mare dell‟indifferenza! 3. “Rinfrancate i vostri cuori !” (Gc 5,8) – Il singolo fedele Anche come singoli abbiamo la tentazione dell‟indifferenza. Siamo saturi di notizie e immagini sconvolgenti che ci narrano la sofferenza umana e sentiamo nel medesimo tempo tutta la nostra incapacità ad intervenire. Che cosa fare per non lasciarci assorbire da questa spirale di spavento e di impotenza? In primo luogo, possiamo pregare nella comunione della Chiesa terrena e celeste. Non trascuriamo la forza della preghiera di tanti! L‟iniziativa 24 ore per il Signore, che auspico si celebri in tutta la Chiesa, anche a livello diocesano, nei giorni 13 e 14 marzo, vuole dare espressione a questa necessità della preghiera. In secondo luogo, possiamo aiutare con gesti di carità, raggiungendo sia i vicini che i lontani, grazie ai tanti organismi di carità della Chiesa. La Quaresima è un tempo propizio per mostrare questo interesse all‟altro con un segno, anche piccolo, ma concreto, della 6 nostra partecipazione alla comune umanità. E in terzo luogo, la sofferenza dell‟altro costituisce un richiamo alla conversione, perché il bisogno del fratello mi ricorda la fragilità della mia vita, la mia dipendenza da Dio e dai fratelli. Se umilmente chiediamo la grazia di Dio e accettiamo i limiti delle nostre possibilità, allora confideremo nelle infinite possibilità che ha in serbo l‟amore di Dio. E potremo resistere alla tentazione diabolica che ci fa credere di poter salvarci e salvare il mondo da soli. Per superare l‟indifferenza e le nostre pretese di onnipotenza, vorrei chiedere a tutti di vivere questo tempo di Quaresima come un percorso di formazione del cuore, come ebbe a dire Benedetto XVI (Lett. enc. Deus caritas est, 31). Avere un cuore misericordioso non significa avere un cuore debole. Chi vuole essere misericordioso ha bisogno di un cuore forte, saldo, chiuso al tentatore, ma aperto a Dio. Un cuore che si lasci compenetrare dallo Spirito e portare sulle strade dell‟amore che conducono ai fratelli e alle sorelle. In fondo, un cuore povero, che conosce cioè le proprie povertà e si spende per l‟altro. Per questo, cari fratelli e sorelle, desidero pregare con voi Cristo in questa Quaresima: “Fac cor nostrum secundum cor tuum”: “Rendi il nostro cuore simile al tuo” (Supplica dalle Litanie al Sacro Cuore di Gesù). Allora avremo un cuore forte e misericordioso, vigile e generoso, che non si lascia chiudere in se stesso e non cade nella vertigine della globalizzazione dell‟indifferenza. Con questo auspicio, assicuro la mia preghiera affinché ogni credente e ogni comunità ecclesiale percorra con frutto l‟itinerario quaresimale, e vi chiedo di pregare per me. Che il Signore vi benedica e la Madonna vi custodisca. Dal Vaticano, 4 ottobre 2014 Festa di San Francesco d‟Assisi FRANCESCO 7 13/14 Marzo : 24 ore per il Signore. Un tempo dedicato alla preghiera, alla celebrazione del sacramento della riconciliazione, al silenzio auspicato da Papa Francesco La Diocesi organizza, nella Chiesa di s. Francesco a Forlì, momenti di preghiera, di veglia e possibilità di accostarsi al Sacramento della Riconciliazione. 8 GIORNATA DELLA CARITA’ 15 Marzo 2015 – IV Domenica di Quaresima La comunità diocesana vive un momento unitario di celebrazione, preghiera, riflessione e convivialità mettendo al centro il tema della carità come dimensione costitutiva della missione della Chiesa ed espressione irrinunciabile della sua stessa essenza ( DCE n.25). Si propone la celebrazione in tutte le parrocchie. La celebrazione diocesana si terrà a S. Maria del Fiore alle ore 11.30. La S. messa comunitaria si svolgerà con animazione a cura della Parrocchia. Alle ore 12.45 ci sarà il pranzo con gli ospiti della Mensa dei poveri con servizio a cura degli scout e dei ragazzi dell‟Oratorio. La giornata continuerà con un pomeriggio di festa. A tutte le Caritas parrocchiali verrà offerta, come ogni anno, una traccia utile per la celebrazione eucaristica parrocchiale. Per il pomeriggio si propone il “Pellegrinaggio al Povero” in un luogo significativo, suddivisi per vicariato o unità pastorale. Le offerte raccolte durante la giornata saranno destinate a sostegno delle attività dell’Emporio della solidarietà (pag 21) 9 PROPOSTE FORMATIVE 1. Scuola di Formazione Socio- Politica Appuntamento formativo annuale proposto dalla Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Forlì-Bertinoro. Sei incontri per fornire gli strumenti per un migliore impegno in ambito sociale e politico sul tema dell‟anno pastorale. Il tema degli incontri, quest‟anno è: “NUTRIRE IL PIANETA ENERGIA PER LA VITA”(EXPO‟ Milano) 1°-23/02/2015 – Diritto al cibo: fame e speculazione dei mercati (prof. Michele Tempera pastorale del lavoro Forlì-Bertinoro) 2°-02/03/2015 – Agricoltura e ambiente (dott. Gianluca Bagnara del consiglio dell‟ IDSC) 3°-09/03/2015 – Impresa agricola e responsabilità sociale (dott. Marco Foschini – Centro studi nazionale Coldiretti ) 4°-16/03/2015 – Energie alternative, vera alternativa? (prof Alberto Bellini Università Bologna) 5°-23/03/2015 – Biodiversità e OGM (dott. Marco Mosti presidente cooperativa Bioplanet) 6°-30/03/2015 - Conclusione: Impresa e custodia dei fratelli e della terra (prof Franco Appi direttore scuola diocesana di Formazione Sociale e politica) Gli incontri si tengono nella sala S.Francesco (c/o Il bar L’Urlo) alle 20,45 di tutti i lunedì di quaresima. La relazione avrà un tempo dai 45’ ai 60’. Poi dibattito e alle 10,30 si concluderà. Per informazioni sul programma: www.diocesiforli.it 2. Seminario “Semi di Pace”: 27 febbraio 2015 “SEMI DI PACE” promosso dalla rivista Confronti con il sostegno dell'8 per mille della chiesa valdese (unione delle chiese metodiste e valdesi), si svolgerà in Italia tra il 22 febbraio e il 1° marzo. Si tratta di un programma di incontro tra operatori e mediatori di pace israeliani e palestinesi che giungono nel nostro Paese sia per conoscersi e dialogare fra loro, sia per condividere con il pubblico italiano la loro esperienza e le loro analisi sul complesso problema 10 mediorientale. La delegazione divisa per coppie raggiungerà diverse città italiane. L‟incontro con gli operatori di pace si svolgerà venerdì 27 febbraio 2015 alle ore 21.00 presso il Salone Comunale di Forlì. 3. Conferenza spettacolo sulla relazione giovani e adulti: 10 febbraio 2015. Sala San Luigi, via L. Nanni 12, ore 20.30, "# Io sono qui per.....", conferenza-spettacolo sulla relazione tra giovani ed adulti; presentazione di esperienze significative, teatro della Ghironda, presentazione del cortometraggio # Io sono qui per... Conduce la serata Denis Ceccarelli. Info: 0543.375688 consultare il sito: www.pigifo.it 4. Q:B Quanto Basta. Stili di vita per un futuro equo: 12 febbraio 2015 Caritas diocesana, LVIA, e il Comitato Campagna “Una sola famiglia umana, cibo per tutti” propongono nell'ambito della campagna una riflessione sulla ricerca di comportamenti che abbiano come finalità il rispetto ambientale e comportamenti di giustizia. Lo fa presentando uno spettacolo di ITINERARIA TEATRO. Q:B Quanto Basta Stili di vita per un futuro equo con Fabrizio De Giovanni Testo Ercole Ongaro e Fabrizio De Giovanni Collaborazione alla messa in scena Rocco Barbaro Musiche Augusto Ripari Allestimenti tecnici e scenografici Maria Chiara Di Marco Luci Eliel Ferreira Post-produzione video Franco Valtellina Lo spettacolo si terrà Giovedì 12 febbraio Ore 21.00 Presso la Sala San Luigi (Via L. Nanni 12, Forlì) Ingresso: 8 euro 11 Per la prevendita e le informazioni sullo spettacolo: Segreteria Caritas: Via dei Mille 28 da lunedì a venerdì 8.30 – 13.00 e venerdì 14.00 – 17.30 tel: 0543 -30299 Associazione LVIA Via delle torri 7/9 il martedì e il giovedì 9.15 – 12.30 tel: 0543 – 33938 5. ASSEMBLEA delle Caritas/CDA parrocchiali Sabato 21 febbraio 2015, ore 9.30 – 12.00 presso Casa Buon Pastore 6. Evangelium Vitae: 25 marzo 2015 Ventesimo anniversario della pubblicazione dell‟Enciclica “Evangelium Vitae” Presso la Badia di Dovadola – ore 20.45 Veglia di preghiera presieduta da Mons. Vescovo e catechesi di don Erio Castellucci 12 PROPOSTE DI PROSSIMITÀ Cibo per la mente, il corpo e l’anima Sono tanti i gesti, grandi, nel loro essere piccoli, che permettono di aiutare davvero, concretamente, chi è in difficoltà vicino a noi, le famiglie che hanno bisogno di sostegno. Qui elencate alcune proposte di prossimità, per essere davvero più vicini, gli uni agli altri. A) PER LE FAMIGLIE Aggiungi un posto a tavola: la scelta di invitare a pranzo o a cena, alla propria tavola, una nuova famiglia del territorio, italiana o straniera. Mutuo aiuto: risoluzione di piccoli problemi quotidiani, mettendo a disposizione risorse e tempo della famiglia (spesa, trasporti, gestione dei figli, compiti) Cesto di solidarietà/baule della solidarietà: le famiglie delle parrocchie scelgono di preparare una volta al mese in chiesa un cesto, di indumenti o alimenti, da donare a chi è in difficoltà Baratto e scambio di usato fra famiglie: scambi di oggetti, indumenti, giocattoli fra famiglie, per il riuso. B) PER LE PARROCCHIE Sensibilizzazione a favore dell’emporio e raccolte cibo Incontro di formazione e sensibilizzazione per gli adulti sui temi della Campagna. Celebrazione della Giornata della Carità e del pellegrinaggio al povero 13 C) PER I GIOVANI “Gruppo mese”: un week end mensile di servizio, formazione, convivialità e spiritualità per giovani dai 18 ai 30 anni interessati ad approfondire il valore dell‟essere missionari. “Per chi parte, per chi resta”, questo il titolo del percorso, che vedrà svolgersi la prima tappa dal 6 all‟8 febbraio, con un focus su “L’uso delle risorse”. Il percorso proseguirà con gli incontri mensili: 6-8 Marzo: “Relazionarsi… con gli ultimi” 10-12 Aprile: “L’incontro con altre culture” , 8-10 Maggio “Servizio di qualità”, 5-7 Giugno “Partenza verso nuove mete”. “Una sola famiglia umana: cibo per tutti” percorso formativo per ragazzi dai 14 ai 19 anni articolato in due incontri “Ho tempo per te, ho tempo per me” percorso formativo esperienziale di educazione al servizio articolato in tre incontri al termine dei quali si propone una esperienza concreta di servizio “Io, noi e il mondo… una questione di stile”: pacchetto di proposte formative sui temi del Biennio dei giovani tra cui “giovani e lavoro” e “giovani e stili di vita” 14 Giovedì santo: giornata di lavoro per il Campo Shalom Promozione di focus group sulla scheda giovani e lavoro del progetto pastorale D) PER TUTTI: Campagna diritto al cibo: “Una sola famiglia cibo per tutti” L‟appello lanciato da Papa Francesco a tutta l‟umanità rappresenta un impegno alla mobilitazione, per rimuovere le cause della fame e le fonti di una disuguaglianza sempre più profonda, per porre un freno alle derive di un sistema finanziario fuori controllo, per rispondere alla domanda di giustizia ed alla necessità di perseguire il bene comune. Si tratta di questioni che ci interpellano direttamente in questi tempi di crisi, che sembrano aver ridisegnato anche i confini della povertà e della vulnerabilità: non sono soltanto i „paesi poveri‟ a richiedere la nostra attenzione; i segni della deprivazione e della sofferenza sono ben presenti nel nostro mondo, assieme ai paradossali sintomi dello spreco e della dissipazione. 15 Il tema del diritto al cibo è dunque l‟elemento centrale da cui è necessario partire: rimuovere lo „scandalo della fame‟ che ancora affligge un‟ampia porzione della popolazione del pianeta. Promuovere una prospettiva che restituisca dignità a tutta l‟umanità, in equilibrio con i limiti biofisici del pianeta e nel rispetto del diritto alla vita delle generazioni che seguiranno è l‟impegno cui siamo chiamati. La complessità delle cause ci sollecita ad affrontare la tematica principale del diritto al cibo in una prospettiva più ampia, attraverso i diversi elementi che la legano ai temi della buona finanza e della costruzione di un mondo di pace. Con questa prospettiva nasce la Campagna “Una sola famiglia umana, cibo per tutti: è compito nostro”, che si pone l‟obiettivo di promuovere consapevolezza ed impegno sugli squilibri del pianeta, avendo come aspetto centrale l‟elemento educativo. La campagna nasce sulla base di una forte mobilitazione di enti ed organismi del mondo ecclesiale italiano, e si sviluppa a livello locale, con i territori in veste di protagonisti: le diocesi, gli organismi di volontariato e le ONG. La campagna intende coinvolgere prioritariamente i giovani, nelle parrocchie, nei movimenti, nelle scuole, ed anche i giovani imprenditori. I temi sopra menzionati, sono oggetto di attenzione da parte di Caritas Internationalis, con una grande campagna internazionale incentrata sul tema del diritto al cibo, e di CIDSE, che sollecita i propri membri a riflettere sull‟idea di un modello di sviluppo alternativo, orientato alla giustizia e alla dignità dell‟uomo. La campagna “Una sola famiglia umana, cibo per tutti: è compito nostro” ne rappresenta l‟articolazione italiana. Cibo Il diritto al cibo è riconosciuto, sin dal 1948, dalla Dichiarazione Universale sui Diritti dell‟Uomo come uno dei diritti umani fondamentali. Si tratta a tutt‟oggi di un diritto negato ad una parte consistente della popolazione del pianeta: .è consapevolezza comune che più di un miliardo di persone si trovi attualmente priva di cibo 16 adeguato, in quantità e qualità. L‟attuale crisi internazionale ha reso ancor più vulnerabile la situazione di masse ingenti di persone già colpite dalla fame, a cui si contrappone però una sempre maggiore diffusione dello spreco dei beni alimentari, e delle malattie legate all‟obesità. È quindi urgente affrontare la questione del diritto al cibo analizzando questi elementi di squilibrio globale. Si tratta di una situazione che ha le sue radici in scelte politiche ed economiche dannose, responsabili di dinamiche di produzione, distribuzione, e sistemi di commercio internazionale sconsiderati segnate da gravi squilibri. E‟ necessario invece sviluppare nuovi modelli, in grado di garantire il diritto al cibo, favorendo il protagonismo dei gruppi più svantaggiati, puntando su sistemi di produzione basati sulla valorizzazione del territorio e sul legame tra produzione agricola e gestione degli ecosistemi. Finanza Il sistema finanziario globale è uno dei meccanismi internazionali che ha maggiormente contribuito all‟attuale crisi internazionale. Poche grandi banche, a livello mondiale, concentrano nelle proprie mani un enorme potere finanziario, intrecciando le attività tradizionali di 17 deposito e credito, con operazioni d‟investimento, soprattutto di carattere finanziario rischioso e speculativo a livello globale, tali che un loro fallimento genererebbe effetti disastrosi: sia direttamente per i dipendenti e i risparmiatori, che indirettamente per il sistema delle imprese, i lavoratori e per tutti i cittadini. Questa dinamica è il frutto di relazioni finanziarie squilibrate e di un sistema di regole mal funzionante, che ha favorito comportamenti speculativi e finalizzati al guadagno di pochi nel breve periodo, a danno di molti, generando dinamiche e rischi sistemici che colpiscono tutti i paesi del mondo. Tutto questo colpisce i paesi del Sud del mondo in modo particolarmente severo, con la speculazione finanziaria i prezzi dei generi alimentari sono schizzati in alto generando le cosiddette “guerre del pane” e nuova fame. Oltre ad una maggiore vulnerabilità rispetto alle instabilità del mercato finanziario, la crisi ha determinato una riduzione dell‟aiuto a dono da parte dei paesi ricchi, una contrazione del flusso di rimesse dei migranti, e una riduzione della liquidità e del credito internazionale. E‟ necessario mobilitarsi a tutti i livelli, per la costruzione di relazioni finanziarie rinnovate secondo principi etici; per ricercare e proporre alternative, nuovi meccanismi di regolazione come la tassa sulle transazioni finanziarie; e per promuovere una mobilitazione nella direzione del sostegno al bene comune. 18 Pace La questione della pace e della fraternità fra i popoli è, ora più che mai, di fondamentale importanza, se si vuole dare soluzione durevole ai problemi sopra menzionati. Esistono numerosi fattori che ostacolano la pacifica convivenza, e sono responsabili di squilibri, instabilità, guerre e conflitti che si riverberano nella fame; si tratta di elementi radicati nelle scelte dei popoli e dei loro governanti e che riguardano questioni politiche, economiche, sociali e ambientali, tra le quali stanno assumendo sempre più rilevanza i conflitti per l‟accaparramento delle terre. Il rinnovamento delle relazioni tra le persone, le comunità, i paesi è l‟unico percorso possibile se si vuole realizzare un mondo dove si sperimenti l‟accoglienza, il rispetto e la dignità di ogni abitante del pianeta, la salvaguardia del creato, della terra e dei beni comuni. Sperimentare relazioni di pace significa cercare modalità di superamento dei conflitti che guidino verso la convivialità delle differenze. Le cifre sproporzionate che nel mondo si impiegano per mettere a punto sistemi di arma sempre più sofisticati rappresentano un segnale di quanto sia necessario sviluppare un approccio di pace nella gestione delle risorse pubbliche. La costruzione di un mondo di pace è innanzitutto un mondo libero da violenza e sopraffazione, ma anche un mondo in cui ad ogni donna ed ogni uomo sia consentito vivere in piena dignità. E‟ necessario quindi agire sull‟insieme dei fattori, che limitano un percorso in questa direzione, promuovendo equità nella distribuzione delle risorse, democrazia, partecipazione politica, efficaci strutture di governo nazionale ed internazionale, e processi di disarmo globale significativi ed efficaci. 19 Cosa puoi fare tu? L’Emporio della Solidarietà. La solidarietà spesa bene 20 Considerata la situazione di forte crisi, evidenziata dai dati allarmanti riguardanti il livello di povertà, i nuovi poveri e l‟impoverimento “normalizzato” degli ultimi anni, la Fondazione Buon Pastore – Caritas Forlì ONLUS e il Comitato per la lotta contro la fame nel mondo hanno promosso questo progetto: “L’Emporio della solidarietà: la solidarietà spesa bene” . Attraverso relazioni d‟aiuto, il progetto ha un duplice orizzonte: aumentare la capacità delle famiglie del nostro territorio in situazione di povertà o a rischio di ulteriore impoverimento, di far fronte alle esigenze del vivere quotidiano in particolare per il cibo e ri-attivare le risorse delle persone che si incontrano e connetterle con quelle che il territorio può offrire, frutto di una comunità locale accogliente, tramite percorsi di empowerment individuale e comunitario. Che Cos’ è? Un progetto per la raccolta, lo stoccaggio e la distribuzione di generi alimentari surgelati, freschi e secchi a favore di famiglie e persone in difficoltà. Un‟opera-segno che non si esaurisce nel rispondere concretamente ai bisogni, ma si propone anche di educare le comunità locali ai valori della condivisione e della solidarietà Come Funziona? Sulla base di periodici colloqui di ascolto e di valutazione, verrà assegnata una tessera-punti per il ritiro degli alimenti e degli altri beni disponibili all‟Emporio, secondo le necessità famigliari e la composizione del nucleo. Si prevede di arrivare, a regime, a 700 famiglie alle quali verrà garantito un paniere di prodotti considerati 21 “essenziali”, sia attraverso donazioni, che tramite acquisto nel caso che la raccolta fosse insufficiente. Cosa puoi fare tu? Donazione Economica: fai un offerta per sostenere i costi del progetto Sostieni Una Famiglia: versa il controvalore di una spesa mensile da donare ad una famiglia in difficoltà Dona Il Tuo Tempo: renditi disponibile come volontario per le nostre attività Organizza Un Evento: aiutaci a promuovere il progetto Dona Prodotti Alimentari: partecipa alla raccolte alimenti e beni di prima necessità Per Donazioni e offerte Fondazione Buon Pastore - Caritas Forlì ONLUS Sede Legale: via dei Mille, 28 – 47121 Forlì Tel: 0543-30299 – Fax 0543-39850 Mail: [email protected] Codice IBAN: IT19 A 08556 13200 00000 0266 257 Codice Fiscale: 92074910404 22 VOLONTARIATO in CARITAS: farsi prossimi Dai una mano: fa bene al cuore! Dare una mano è non solo un atto di solidarietà umana e cristiana, ma anche di civile responsabilità. Fa bene alle persone a cui ti rivolgi, ma soprattutto fa bene a te, al tuo “cuore” cioè a tutta la tua persona, ti rende migliore, più vero. E fa bene alla società, crea capitale sociale e quindi bene comune. Abbiamo bisogno del tuo aiuto! Dove? a) Ufficio Caritas in Curia per ricevere le persone e svolgere i servizi di segreteria b) Amministrazione Centro di ascolto e servizi collegati, se hai una competenza amministrativa o gestionale c) Ufficio comunicazione, per collaborare sulle attività promozionali: video, foto, articoli..etc. d) Centro diurno: da metà novembre ad inizio aprile 2015 per accogliere le persone, ascoltarle, organizzare momenti di socializzazione e) Accoglienza notturna: puoi offrirti per un turno notturno (settimanale o mensile) di vigilanza f) Nei servizi del centro di ascolto: per il momento dell‟ascolto, affiancato agli operatori, al guardaroba, nella distribuzione degli alimenti, nei trasporti, pulizie e nella preparazione e distribuzione dei pasti alla mensa serale … g) Recupero abiti nei cassonetti: un servizio gestito dal Comitato lotta contro la fame nel mondo h) Presso l‟Emporio della Solidarietà Per informazioni e un primo colloquio per capire dove e con quale impegno poter dare una mano: Paola: 342 - 1458609 Segreteria Caritas: [email protected] 23 Per informazioni riguardo ai progetti e alle attività Sito web:www.caritas-forli.it Uffici segreteria e comunicazione: 0543 – 30299 E-mail: [email protected] e [email protected] 24