Comunicato stampa
Il report 2011 dell’attività dei Centri per l’Impiego testimonia il crescente impegno degli sportelli della Provincia
LAVORO: OLTRE 63 MILA GLI AVVIAMENTI GENERALI, STABILI LE ISCRIZIONI
ALLE LISTE DI DISOCCUPAZIONE, AUMENTANO LE CESSAZIONI DEGLI STRANIERI
Confermate le gravi difficoltà della componente femminile: le interruzioni dei contratti di lavoro
sono state più che doppie rispetto a quelle degli uomini. Sale il numero delle procedure di mobilità
Oltre 63 mila persone (in pratica, per fare un paragone, un “esercito” pari alla popolazione di città
come Viareggio o Benevento) sono state avviate al lavoro nel 2011 dai Centri per l’Impiego della
Provincia di Lucca che fanno segnare un aumento, rispetto al dato dell’anno precedente, di 1.195 unità.
E’ questo uno dei dati più significativi che saltano all’occhio analizzando la variegata costellazione di
cifre che riguarda l’attività dei Centri per l’Impiego (di recente insigniti della certificazione di qualità UNI
EN ISO 9001:2008 da parte di ‘Accredia’) confrontata coi numeri del 2010.
I dati sono stati diffusi oggi (venerdì), nel corso di una conferenza stampa, dal presidente della
Provincia di Lucca Stefano Baccelli con gli assessori provinciali Mario Regoli (politiche del lavoro e
formazione) e Francesco Bambini (sviluppo economico e vertenze sindacali), alla presenza dei
responsabili dei Centri per l'Impiego di Lucca, Giuseppe Fanucchi, e della Valle del Serchio, Giovanni
Alberigi.
Dal report, inoltre, si evincono altri macro-dati, tendenze e dinamiche: rimangono pressoché stabili le
iscrizioni alle liste di disoccupazione, diminuiscono le cessazioni generali, ma aumentano le interruzioni
del rapporto di lavoro degli stranieri mentre s’impenna il numero delle aziende che aprono le procedure
di mobilità, per molti l’anticamera dello stato di disoccupazione.
All’indagine periodica condotta dall’Ufficio statistica della Provincia di Lucca sull’andamento del mercato
del lavoro (i cui dati sono stati diffusi all’inizio di giugno – ndr), l’amministrazione provinciale, infatti,
affianca, ogni anno, anche i report sull’attività dei Centri per l’Impiego di Lucca, Valle del Serchio e
Versilia. Il “bollettino” del servizio lavoro è un preciso indicatore delle dinamiche dei flussi di
collocamenti, assunzioni e interruzioni di rapporti di lavoro nelle aziende del territorio e nelle pubbliche
amministrazioni, con una capillare individuazione delle tipologie contrattuali, delle fasce di età e della
cittadinanza.
Tra le tabelle del report 2011 emergono diverse particolarità e alcune conferme. Tra le prime
segnaliamo le quasi 11.500 cessazioni di contratti a tempo determinato, ma preoccupa anche lo stop di
2.467 contratti a tempo indeterminato. Segno evidente, quest’ultimo, della crisi economica che ha
costretto aziende a licenziare o, addirittura, a chiudere l’attività. A patire, inoltre, gli effetti della crisi
sono sempre soprattutto le donne visto che, al capitolo cessazioni, il dato femminile è più che doppio
rispetto a quello dei lavoratori uomini.
Ecco, comunque, qui di seguito, i dati più significativi:
Le iscrizioni allo stato di disoccupazione regolarizzate nei Centri per l’Impiego, per genere e fasce
di età sono state, nel 2011, 13.108 di cui 6.851 femmine e 6.257 maschi. Questo dato quantifica il
totale dei soggetti disoccupati che si sono presentati alle strutture della Provincia e, quindi, non può
essere considerato un dato assoluto sulla disoccupazione. La previsione statistica, tenendo conto dello
stato di crisi di molte aziende, induce a prevedere un incremento notevole a questa lista negli anni
2012 e 2013 perché molti lavoratori usufruiscono ancora della cassa integrazione in deroga.
Anno 2011
C.I. VALLE DEL
SERCHIO
C.I. LUCCA
Femmine
Maschi
Femmine
C.I. VIAREGGIO
Maschi
Femmine
FEMMINE
MASCHI
TOTALI
Maschi
15-17 ANNI
28
67
20
21
12
27
60
115
175
18-25 ANNI
644
666
227
217
812
805
1.683
1.688
3.371
26-35 ANNI
852
728
231
187
840
739
1.923
1.654
3.577
36-50 ANNI
975
799
305
246
1081
913
2.361
1.958
4.319
51-65 ANNI
363
321
101
101
360
420
824
842
1.666
TOTALI
2.862
2.581
884
772
3.105
2.904
6.851
6.257
13.108
Anno 2010
C.I. VALLE DEL
SERCHIO
C.I.LUCCA
Femmine Maschi Femmine
Maschi
C.I.VIAREGGIO
Femmin
e
Maschi
FEMMI
NE
MASCHI
TOTALI
15-17 ANNI
29
43
16
25
22
40
67
108
175
18-25 ANNI
676
681
243
232
767
773
1.686
1.686
3.372
26-35 ANNI
890
778
225
164
917
857
2.032
1.799
3.831
36-50 ANNI
987
738
302
207
1038
936
2.327
1.881
4.208
51-65 ANNI
TOTALI
288
294
84
99
341
406
713
799
1.512
2.870
2.534
870
727
3.085
3.012
6.825
6.273
13.098
Come si può notare dalle tabelle, il dato generale delle iscrizioni si è mantenuto pressoché stabile:
appena 10 iscrizioni in più rispetto all’anno precedente e anche la suddivisione percentuale nelle varie
fasce di età non presenta particolari differenze rispetto al 2010.
Ma se le iscrizioni allo stato di disoccupazione degli italiani sono simili confrontando i dati 2010-2011, le
iscrizioni nelle stesse liste dei soggetti provenienti da Paesi a forte flusso migratorio, sono
aumentate in maniera sensibile (+868): si è infatti passati dalle 1.994 unità (919 femmine e 1.075
maschi) del 2010 a 2.862 del 2011: rispettivamente 1.544 femmine e 1.318 maschi (con una
concentrazione soprattutto nella fascia di età 19-54 anni e con un picco in quella 26-34 anni).
Nel 2011 nei Centri per l’Impiego della Provincia si sono contati 63.397 avviamenti di personale in
aziende iscritte alle strutture provinciali dedite al collocamento. Di questi 34.589 sono femmine e
28.808 maschi, in larga parte nelle fasce di età 36-50 anni e 26-35. Alla fine del 2010 erano stati
62.202 quindi con un saldo di differenza di + 1.195 a fine 2011.
Gli extracomunitari “avviati” (compresi nel totale di 63.397) sono stati 3.385, di cui 2.110 femmine e
1.275 maschi, in gran parte compresi nella fascia di età 36-50. Il dato degli avviamenti degli stranieri è
leggermente superiore a quello registrato nel 2010 quando furono 3.348, di cui 1.816 femmine e 1.632
maschi.
Suddivisi per aree territoriali, gli avviamenti generali sono stati 10.750 femmine e 10.287 maschi a
Lucca; 4.523 femmine e 2.864 maschi al Centro Impiego della Valle del Serchio, 19.316 femmine e
15.657 maschi a Viareggio.
Per quanto riguarda la tipologia di contratto degli avviamenti, questa comprende i più disparati tipi
di assunzione: dal tempo determinato all’indeterminato, dall’apprendistato al contratto intermittente, al
contratto di collaborazione, nonché al contratto di agenzia fino ai tirocini. Il tipo di contratto più diffuso
tra gli avviamenti (nel 2011) è stato il tempo determinato (22.096) a cui vanno aggiunti i 7.800
contratti a t.d. nella pubblica amministrazione e le 828 sostituzioni, seguito dal tempo indeterminato
che conta 9.321 assunzioni nelle aziende e 936 nella p.a. Molto utilizzati anche i lavori intermittenti a
tempo determinato (6.417) e i contratti di apprendistato professionalizzante (3.235). Inoltre sono stati
registrati 1.783 contratti a t.d. nello spettacolo e 1.424 tirocini.
Le cessazioni. Le interruzioni di un rapporto di lavoro formalizzate dai Centri per l’Impiego della
Provincia di Lucca nel 2011 sono state 24.581 (16.756 femmine e 7.825 maschi) con un saldo di 1.250
cessazioni in meno rispetto al 2010. Un dato, quello delle donne, più che doppio rispetto a quello degli
uomini che dimostra come la componente femminile continui ad essere quella più penalizzata in caso di
interruzione di rapporto di lavoro o mancato rinnovo di contratto, anche nel caso di cittadini non
italiani. Il totale, però, è inferiore a quello del 2010 quando, al 31 dicembre, si contarono 25.831
cessazioni (17.370 donne e 8.461 uomini).
C.I. VALLE DEL
SERCHIO
C.I.LUCCA
Fasce di
età
15-17
anni
18-25
26-35
36-50
51-65
Oltre 66
anni
TOTALI
C.I.VIAREGGIO
Femmine
Maschi
Femmine
Maschi
Femmine
Maschi
FEMMINE
MASCHI
TOTALI
81
972
1.745
1.459
1.156
63
497
683
508
305
51
342
846
965
526
36
193
198
152
93
181
1.324
2.330
2.186
1.586
196
1.180
1.480
1.047
585
313
2.638
4.921
4.610
3.268
295
1.870
2.361
1.707
983
608
4.508
7.282
6.317
4.251
307
5.720
182
2.238
97
2.827
74
746
602
8.209
353
4.841
1.006
16.756
609
7.825
1.615
24.581
La tabella esplicativa aiuta a comprendere come la fascia di età più colpita dalle cessazioni, sia maschili
sia femminili, sia quella 26-35 anni. Una fascia che, in teoria, dovrebbe invece corrispondere a quella
più incline ad individuare nuovi contratti di assunzione.
Sempre in merito alle cessazioni, il dato relativo alle interruzioni dei rapporti di lavoro di cittadini non
italiani questi sono risultati, nel 2011, 2.363 in totale, di cui 1.602 donne e 761 uomini, in larga parte
nelle fasce di età 26-35 anni e 36-50 anni. In questo caso il dato è in controtendenza rispetto al totale
delle cessazioni in quanto, nel 2010, le cessazioni degli stranieri erano state 1.133, quindi alla fine dello
scorso anno il saldo era di + 1.230.
Entrando più nel dettaglio delle cessazioni e analizzando le tipologie di contratti in riferimento alle
interruzioni del rapporto di lavoro, in cima alla lista troviamo i contratti a tempo determinato in
generale (5.785) seguiti a ruota da quelli simili nella pubblica amministrazione (5.711). Molte anche le
cessazioni di rapporti a tempo indeterminato 2.118, di lavoro intermittente a t.d. 2.682, le co.co.co e le
co.co.pro (1.770), i lavori domestici a t.i. (1.350) e gli apprendistati professionalizzanti (782).
Per comprendere, comunque, quanto sia aumentata la mole di lavoro agli sportelli di front office e back
office dei Centri per l’impiego e la tendenza del mercato, occorre confrontare, inoltre, i numeri
dell’attività delle strutture in termini di pratiche evase, interventi fatti, colloqui, prese in
carico, iscrizioni alle liste di mobilità, ecc.
Ad esempio le assunzioni di lavoratori preselezionati dai Cpi sono stati 500 nel 2010 e 439 nel 2011; le
richieste di preselezione sono passate da 1.025 a 1.143; l’accoglienza ai lavoratori disabili da 698 a
715, le preselezioni dei disabili da 69 a 78, le assunzioni degli stessi fuori obbligo da parte delle
imprese da 33 a 25; gli avviamenti al lavoro sempre dei disabili fuori obbligo da 115 a 48.
Sono aumentate, da 125.450 a 144.063, le prese in carico, ossia gli accessi registrati al servizio
accoglienza dei Cpi provinciali tenendo presente che un utente può essersi rivolto più volte agli sportelli
e per motivi diversi. I colloqui di verifica annuale con i disoccupati (sia disabili che non) sono passati da
19.752 a 33.452, quelli per l’orientamento scolastico da 1.295 a 1.905, i colloqui effettuati
direttamente nelle scuole sono saliti da 230 a 388 mentre gli apprendisti inviati a formazione sono
aumentati dai 2.082 del 2010 ai 2.308 dell’anno scorso. Diminuiti, invece, i tirocini da 2.163 a 1.549.
Infine il capitolo mobilità. Le richieste pervenute di mobilità non retribuita sono state 2.289 (erano
2.108) mentre i lavoratori iscritti alle liste di mobilità sono passati da 2.049 a 2.341; le mobilità pagate
sono state 106 rispetto alle 87 di un anno prima e i lavoratori messi in mobilità (L. 223/91) sono
aumentati dai 320 del 2010 ai 385 del 2011.
I colloqui di orientamento per i lavoratori in Cig in deroga sono passati da 7.134 a 7.408.
Sostegno alle vertenze sindacali:
Dall’inizio del 2009 il determinarsi della crisi internazionale ha costretto quasi tutto il settore
manifatturiero della provincia di Lucca ad adottare misure di intervento e sostegno di breve periodo tra
i quali il ricorso agli ammortizzatori sociali consistenti nell’attivazione di procedure di CIGS Cassa
Integrazione e Mobilità e CIGS in deroga estesa anche alle unità produttive di ridotte dimensioni. Le
vertenze con il coinvolgimento della Provincia - in particolare dell’assessorato alle politiche del lavoro e
dello sviluppo economico e ora specifico delle vertenze, nella veste di ufficio di conciliazione e
composizione delle controversie collettive di lavoro - hanno interessato vari settori dell’economia
provinciale e sono risultate tra le più significative sia per la portata economica che per le ricadute
occupazionali sul territorio. Il settore lavoro della Provincia, nel 2011, ha seguito e sostenuto
direttamente 30 vertenze sindacali di importanti imprese del territorio, il doppio esatto del 2010. Di
queste la maggior parte (18) hanno riguardato Lucca e la Piana, 7 al Valle del Serchio e 5 la
Versilia.
In relazione alle vertenze, il numero di interventi a sostegno dei lavoratori in Cassa integrazione
in deroga (ossia i quattro livelli del Piano delle azioni che riguardano: la prima informazione e
consulenza, l’informazione strutturata, l’invio ai percorsi formativi e il rilascio del libretto formativo)
sono passati dai 18.529 del 2010 ai 44.596 del 2011.
Il primato regionale per il collocamento obbligatorio dei disabili
Un altro dato, relativo al 2011, è significativo per comprendere quanto la Provincia di Lucca sia
vicino ai lavoratori del territorio. Lo scorso anno, infatti, sono state 135 le assunzioni, obbligatorie
a norma di legge, di soggetti disabili nelle aziende private e negli enti pubblici. Un dato che ci
colloca al 1° posto in Toscana, addirittura prima di Firenze (124) e Arezzo (111).
Il primato regionale della Provincia di Lucca - ottenuto grazie alle continue sollecitazioni da parte
dell’Ufficio collocamento disabili del Servizio istruzione, formazione, lavoro e sviluppo economico
dell’ente per l’applicazione della legge specifica (L. 68/1999) da parte delle imprese - consente
all’ente di Palazzo Ducale di ottenere oltre mezzo milione di euro di contributi regionali
(516.189,09 euro per la precisione) per favorire l’occupazione dei disabili nel prossimo periodo.
Risorse che vanno ad aggiungersi ai fondi residui del 2011.
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