NOTIZIARIO PER I SOCI DELLA CASSA RURALE DI MEZZOCORONA
Anno 2 n. 1
Buon Natale
Dicembre 2015
Sommario
■ CASSA RURALE
Editoriale Presidente Sandro Pancher
Editoriale Direttore Sergio Pedot
BAIL - IN: COSA PUÒ SUCCEDERE AI NOSTRI RISPARMI
QUALE FUTURO PER IL CREDITO COOPERATIVO?
INSIEME AD EXPO 2015
SOCI IN FESTA
PREMIO ALLO STUDIO 2015
PROMOZIONE SOCIO CULTURALE
CONTADINI DI MONTAGNA
Certificazione Family: CASSA RURALE FORMATO FAMIGLIA
Palazzi Aperti: PALAZZO MARTINI SI PRESENTA AL PUBBLICO
■ PRODOTTI E SERVIZI
Consulenza avanzata - SOLUZIONI PERSONALIZZATE PER GLI INVESTIMENTI
Virtual banking: -APP – LA BANCA IN TASCA
Prodotti e servizi Family: LA BANCA …IN FAMIGLIA
■ SOCI
Iscritta al Tribunale di Trento n. 19 25/09/2013
Proprietario ed Editore:
Cassa Rurale di Mezzocorona
Sede legale e direzione generale:
Via Dante Alighieri 8 – 38016 Mezzocorona TN
Mail: [email protected]
Direttore Responsabile:
Lucia Facchinelli
Comitato di Redazione:
Sandro Pancher, Sergio Pedot, Donatella Pedrotti,
Lucia Facchinelli, Paolo Dorigati, Chiara De Vescovi
Foto:
Lucia Facchinelli, Dennis Blaas, Leone Melchiori,
Gentile Polo
Tipografia: Rotaltype S.a.s.
Foto copertina: plastico di palazzo Martini
realizzato dagli artisti dell’Associazione Culturale
Piana Rotoliana in oltre 500 ore di lavoro!
ORESTE CARLI: 50 ANNI DA SOCIO DI CORSA!!
SALONE MARIATERESA FESTEGGIA 30 ANNI DI ATTIVITÀ
DA MEZZO SECOLO FEDELI ALLA CASSA
■ CLUB GIOVANI SOCI
ASSEMBLEA ANNUALE
■ PAROLA ALLE ASSOCIAZIONI
PRO LOCO MEZZOCORONA
CORO RIGO VERTICALE
Operatori economici: NATALE A MEZZOCORONA… LA MAGIA DELL’ATTESA
CIRCOLO TENNIS
CIRCOLO ACLI… AVANTI TUTTA!
■ SOLIDARIETÀ
La generosità rotaliana: IN NEPAL CON SANDRO ROSSI
L’OPERA DI SUOR AUGUSTA RACCONTATA DALLA NIPOTE CRISTINA
LA PARROCCHIA CHIEDE … LA COOPERAZIONE RISPONDE!
■ CONCERTO DI NATALE
P r e s i d e n te
RIPARTIRE DA MENO SI PUÒ... INSIEME!
Cari soci,
ci sono finalmente timidi ma concreti
segnali di ripresa nel quadro economico della nazione.
Se la lunga fase recessiva può dirsi
conclusa sappiamo che la ripresa non
sarà immediata ed il percorso ancora
molto impegnativo. Per molte famiglie
ed imprese le difficoltà non si sono
esaurite.
La ripresa è inoltre condizionata da
alcuni rilevanti e nuovi fenomeni quali l’instabilità geo-politica mondiale, i
flussi migratori, il terrorismo globale,
l’ espansione dei nuovi mercati on-line che stanno indebolendo la sostenibilità di molte attività imprenditoriali, la frammentazione di Comunità
sempre meno solidali e coese.
Stiamo vivendo una fase di profondo
e per alcuni aspetti violento cambiamento: nell’ultimo ventennio si sono
contrapposti stili di vita caratterizzati
dalla smisurata leva del debito delle
famiglie, delle imprese e dello Stato, con un brusco ritorno alla realtà che ha comportato la perdita di
molti posti di lavoro, la chiusura di
molte aziende, un drastico ridimensionamento dei valori immobiliari e,
finalmente, l’inizio di un percorso di
importanti riforme pubbliche.
L’uscita dalla fase recessiva ci presenta un Trentino affaticato, con numeri
macroeconomici nettamente diversi
dalla confinante realtà altoatesina. La
diffusa presenza della Cooperazione
nell’economia trentina ha permesso
di attenuare ed in alcuni casi di posticipare l’impatto della crisi ma non
possiamo nascondere i pesanti crolli
che hanno travolto negli ultimi anni
importanti realtà cooperative trentine
e le fragilità che ancora esistono.
Una coraggiosa e umile analisi della
realtà rappresenta la premessa per
guardare avanti con fiducia. Nonostante le diffuse debolezze, il nostro
movimento possiede ancora la forza
per rigenerarsi e riproporsi con autorevolezza e credibilità, anche grazie
alle molte cooperative che stanno dimostrando di saper operare con competenza, organizzazione e risultati.
Per riattivare la fiducia dei Soci e
ritrovare la voglia di partecipare attivamente sono indispensabili e non
più rinviabili azioni ed esempi forti da
parte dei vertici del movimento, che
dimostrino che un nuovo corso è possibile, che “ripartire da meno” si può,
insieme.
In questa delicata fase anche i Soci
devono impegnarsi a riconoscere il valore di una cooperativa per la propria
Comunità, misurandone l’efficienza e
la convenienza in un periodo temporale più lungo dei semestri che si rincorrono ed in cui le offerte della concorrenza sembrano sempre le migliori.
Se l’indifferenza prevale sul senso di
appartenenza, se vale di più l’uovo
oggi senza pensare al nostro domani
il modello cooperativo, in particolare
nei settori dei servizi (credito e consumo) è destinato a soccombere.
Qualcuno potrebbe gioire, molti rimarranno indifferenti, pochi capiranno da subito l’enorme perdita che
questo avvenimento potrebbe determinare in un territorio piccolo e fragile come il Trentino. Se questo dovesse
accadere diventeremo tutti, compresi
gli indifferenti, un po’ più poveri e
meno autonomi.
Serve l’impegno di tutti, amministratori, soci e istituzioni per contrastare
i pericoli e le debolezze che minacciano anche dall’interno il sistema cooperativo e per rilanciare un modello
che potrà dare ancora molto alle Comunità del Trentino.
I vostri amministratori stanno facendo la loro parte, consapevoli delle responsabilità e determinati nel condurre la Cassa con attenzione e rigore, in
un periodo di grande cambiamento.
Un’ ulteriore straordinaria responsabilità , di cui diamo conto in uno
specifico approfondimento di questo
notiziario, investe il Consiglio e la Direzione della Cassa in questo periodo
di radicali riforme del credito cooperativo a livello nazionale e locale.
L’anno che si sta per chiudere riporterà una perdita di bilancio, generata
da importanti accantonamenti destinati a rafforzare la copertura dei
crediti deteriorati. Questo risultato
negativo non pregiudica la possibilità
della Cassa di operare con continuità,
sicurezza e stabilità in favore dei Soci
e della Comunità grazie a livelli patrimoniali adeguati ed una riconosciuta
organizzazione della struttura.
Rivolgo a tutti voi ed ai vostri famigliari, a nome mio personale, del
Consiglio e del Collegio sindacale un
sincero augurio per un sereno Natale
ed un Anno Nuovo da affrontare con
coraggio e positività.
Il Presidente
Sandro Pancher
3
D i r e t to r e
“NON POSSIAMO PRETENDERE CHE LE COSE
CAMBINO, SE CONTINUIAMO A FARE LE STESSE COSE”
H
o voluto proporre quale titolo di
questo articolo una celebre frase
di Albert Einstein che ben si adatta allo
spirito che la Cassa rurale intende fare
proprio per chiudere un 2015 difficile ed
affrontare con ottimismo il futuro.
È di tutta evidenza come l’attività bancaria stia subendo profonde e radicali trasformazioni. I fattori alla base di questo
cambiamento sono molti: una concorrenza sempre più aggressiva, talvolta al
limite del “sottocosto”, nuove normative
che richiedono crescenti adempimenti in
tempi sempre più ristretti, strumenti tecnologici che consentono di annullare distanze fisiche ed asimmetrie informative.
Il Direttore Sergio Pedot
In questo scenario il futuro di una Cassa
rurale, grande o piccola che sia, dipende dalla sua capacità di mantenere saldo
il rapporto con il proprio territorio e di
saper cogliere tempestivamente i segnali
che da esso provengono. Per noi questi
obiettivi sono raggiungibili sostanzialmente attraverso due vie:
• consolidare la fiducia della nostra
clientela;
• mantenere una attenzione costante
al mercato in cui operiamo, ampliando e migliorando i prodotti ed i servizi offerti.
La fiducia è la conseguenza di solidità e
trasparenza.
E’ ancora presto per individuare il risultato finale d’esercizio, ma possiamo anticipare che il conto economico del 2015
sarà condizionato in negativo dalle rettifiche dei crediti anomali. Recenti modifiche normative ed il permanere della
crisi hanno indotto ad adottare linee guida ancor più rigorose nella valutazione
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delle garanzie immobiliari poste a tutela
dei nostri crediti e ciò ha creato una delle condizioni per tale risultato. Anche la
pazienza che abbiamo sempre mantenuto
nel gestire le posizioni in difficoltà dando
tempo ai nostri Soci e clienti di trovare
soluzioni condivise e non penalizzanti,
aspetto questo che riteniamo essere parte del ruolo di una Cassa rurale vicina al
territorio, si traduce ora in costi che vanno ad appesantire il conto economico.
La Cassa è comunque solida, con coefficienti patrimoniali adeguati alla propria
operatività, da sempre orientata a non far
mancare il proprio sostegno al territorio.
Migliorare i coefficienti patrimoniali è di
per sé semplice: basta non fare credito
al proprio territorio. Chiudere il rubinetto
dei prestiti, come è stato fatto dai principali istituti bancari, consente di recuperare rapidamente posizioni nella classifica
dei “virtuosi”, ma le Casse rurali non sono
nate per questo. Certamente dobbiamo
evitare di assumere rischi eccessivi e se
in passato non ci siamo riusciti dobbiamo
prenderne atto con decisioni coraggiose
e conseguenti, ma non possiamo far ricadere tale linea di condotta su chi ci chiede sostegno. In continuità con quanto
fatto fino ad ora, procederemo anche in
futuro a tenere una linea di attento equilibrio tra richiesta di credito e selettività
nell’erogazione.
Il secondo pilastro, ovvero la trasparenza,
è un valore che condividiamo quotidianamente con i nostri clienti. Ancor prima
che della documentazione, essa è figlia
della presenza di noi dipendenti sul territorio anche dopo l’orario di chiusura e
dal “metterci la faccia“ in prima perso-
D i r e t to r e
na. Spesso chi siede dall’altra parte della scrivania è legato a noi da rapporti di
amicizia o parentela. Non ci sono norme,
ripeto, che possono superare tali vincoli
nel comportamento.
Passando al secondo profilo, siamo convinti che per poter affrontare questo
“nuovo mondo” servano strumenti diversi
rispetto a quelli utilizzati sino ad oggi e
per questo stiamo lavorando con grande
determinazione per potervi offrire nuovi
servizi e prodotti al passo con il mercato.
Iniziamo con quello che riteniamo essere
un nostro fiore all’occhiello, ovvero il servizio di Consulenza Avanzata, annunciato in assemblea e pienamente operativo
da alcune settimane. È con orgoglio che
vogliamo sottolineare come siamo tra le
pochissime Casse rurali trentine in grado
di offrire un servizio di consulenza che
vi consentirà di scegliere la miglior soluzione di investimento dei vostri risparmi, controllando costantemente il rischio
a cui vi state esponendo. All’interno di
questo numero del bollettino troverete
uno specifico approfondimento. Abbiamo investito importanti risorse umane
e finanziarie nel progetto, ma crediamo
possa essere un elemento che identifichi
il nostro modo di esservi vicini.
Anche il servizio di Consulenza Assicurativa risulta sempre più apprezzato: a
conferma, basti osservare come registriamo al 31 ottobre un incremento del 50%
delle polizze rispetto allo stesso periodo
dell’anno precedente. Vogliamo sottolineare come il risultato sia ancor più significativo se consideriamo che volutamente
non fissiamo budget o premi di risultato
per i singoli collaboratori. Ciò che viene
offerto è nel puro interesse del cliente,
nel solco della semplicità e della trasparenza.
Le altre banche stanno chiudendo o limitando gli orari degli sportelli, anche
nel nostro comune. Noi abbiamo scelto
al contrario di avvicinarci ulteriormente
ai Soci ed ai clienti, installando un nuovo
sportello Bancomat e mantenendo per il
giovedì l’orario continuato. Per lo sportello Bancomat la risposta è andata oltre le
nostre attese, con un numero complessivo di operazioni di prelievo aumentato rispetto all’anno precedente e con il nuovo
sportello che ha superato quello installato presso la vecchia sede per numero di
prelievi. Anche sul fronte degli orari stiamo effettuando alcune valutazioni.
Nell’anno dell’Enciclica “Laudato si, sulla cura della casa comune”, non possiamo dimenticare d’essere figli del nostro
territorio e questo ci assegna una grande
responsabilità nel tutelarlo, anche sotto
il profilo economico. In questo senso un
grande valore, anche simbolico, ha rappresentato l’iniziativa di omaggiare i Soci
presenti in assemblea con dei buoni spesa
spendibili presso gli esercizi nostri clienti.
Accanto ai buoni dedicati ai neonati ed
agli studenti che intendono acquistare i
propri libri scolastici attraverso la cooperazione, un modo semplice per dar senso
compiuto al termine reciprocità.
Idee e proposte che definiscono l’identità
della Cassa rurale: prossimità, professionalità e reciprocità. Per cambiare assieme.
Nulla di questo sarebbe possibile senza
un gruppo di colleghi che condivide quotidianamente il percorso proposto e verso
il quale va il mio sincero ed incondizionato grazie. Un grazie anche al Consiglio di
Amministrazione ed al Collegio Sindacale
per il sostegno in questi anni di grande
complessità.
Infine da parte mia e di tutto il personale
della Cassa Rurale porgo un sincero augurio di Buone Feste e sereno 2016 a Voi
tutti, che sempre ci aiutate a migliorare.
Il Direttore
Sergio Pedot
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Ca s s a R u r a l e
BA I L - I N :
N
COSA PUÒ SUCCEDERE AI NOSTRI RISPARMI
el corso delle ultime settimane ascoltatori di tivù e radio o lettori di giornali e siti internet sono stati “bombardati” dal termine inglese “bail-in”, che tradotto letteralmente significa “salvataggio interno”. Posta un minima
attenzione a tali interventi, la legittima domanda che probabilmente si sono posti i nostri soci e clienti è la seguente:
“In concreto cos’è il ‘bail-in’ e cosa può succedere ai miei risparmi ?”.
In questo box cercheremo di illustrare cosa rappresenti tale strumento, rimandando al documento predisposto da
Banca d’Italia per un approfondimento più completo (https://www.bancaditalia.it/media/approfondimenti/documenti/QA_gestione_crisi_bancarie.pdf).
Lo strumento del “bail-in” è la novità contenuta all’interno della Direttiva in materia di gestione delle crisi (nota
come “Bank Recovery and Resolution Directive” - BRRD) a cui è stato dato maggior risalto dagli strumenti di informazione, ma rappresenta solo uno dei tasselli delle azioni possibili in caso di dissesto di una banca.
L’obiettivo delle nuove norme comunitarie è stato creare le condizioni per cui le singole banche rispondano esse
stesse dei propri errori, senza poter richiedere l’intervento dello Stato. Come noto infatti, il salvataggio di alcune
banche di grandi dimensioni è avvenuto nel corso degli ultimi anni a spese dei contribuenti (cosiddetto “bail-out”
o “salvataggio esterno”). Ciò ha significato maggiori imposte o aumento del debito pubblico. Questo, vogliamo
ricordarlo, è accaduto soprattutto negli altri Stati europei (lo stato tedesco ha impiegato 250 miliardi di euro, la
Spagna 60 miliardi di euro, etc), mentre in Italia l’intervento pubblico si è limitato a soli 4 miliardi di euro, peraltro
integralmente restituiti.
Il punto di partenza rispetto alla quale viene valutata la necessità di un intervento di risoluzione è la situazione
patrimoniale della banca. Il legislatore ha previsto che in caso di dissesto (azzeramento o riduzione significativa
del proprio capitale) non sanabile con misure “tradizionali” (es. aumenti di capitale) si debba valutare se procedere
ad una liquidazione ordinaria o procedere alla risoluzione. Verificata l’impraticabilità delle misure standard, verrà
valutato da una specifica autorità comunitaria (“Autorità di Risoluzione”) quali strumenti adottare, tra cui appunto
il ricorso al “bail-in”.
Il “bail-in” prevede un preciso ordine di intervento:
• la riduzione del valore o l’azzeramento delle azioni emesse; qualora insufficiente,
• la riduzione del valore o l’azzeramento delle obbligazioni o di altre forme di deposito; è anche possibile prevedere
la loro conversione in azioni.
Nonostante vi sia nella norma l’esplicito obiettivo di coinvolgere nel salvataggio i proprietari della banca (azionisti) e
successivamente i suoi creditori, non si poteva non tutelare il risparmio dei clienti. Riprendendo quanto già di fatto
in vigore, la BRRD esclude dal “bail-in” i depositi fino ad un importo di 100.000 euro e quanto detenuto dalla banca
per conto del cliente (ad esempio il contenuto delle cassette di sicurezza).
È importante osservare come sia comunque possibile un intervento esterno a sostegno di una banca in difficoltà.
Rispettate alcune condizioni, è infatti prevista la possibilità escludere i depositi al dettaglio di importo superiore ai
100.000 euro a condizione che il “bail-in” sia stato prima applicato all’8% totale delle passività.
In conclusione, il “bail-in” richiama le banche a svolgere la propria attività con aumentata attenzione e senso di
responsabilità, limitando fortemente il rischio che si possano ancora perseguire comportamenti opportunistici come
osservato nel recente passato. Centrale diviene quindi valutare la solidità di una banca attraverso la sua consistenza
patrimoniale: alla data del 30 settembre il Capitale Primario della Cassa Rurale di Mezzocorona sfiora i 25,2 milioni
di euro, con un indice CET1 pari al 14,15%. Numeri che confermano la solidità della Cassa a cui avete affidato i
vostri risparmi.
Sperando di aver chiarito i dubbi principali, siamo a disposizione per eventuali chiarimenti.
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Ca s s a r u r a l e
QUALE FUTURO PER IL CREDITO COOPERATIVO?
■ Il domani che verrà per la nostra Cassa, dopo le riforme europee,
nazionali e locali del sistema del credito cooperativo.
È
una domanda che nasce spontanea in
molti Soci dopo la pioggia di notizie,
non sempre puntuali, che interessano il
mondo del credito in generale e quello
delle Banche di credito cooperativoCasse Rurali, in particolare.
Le molte riforme che riguardano il mondo
bancario, discusse in questi mesi su diversi tavoli a diversi livelli, derivano dalla necessità di dare maggior efficienza e
solidità ad un sistema che, nonostante la
negatività con cui è trattato dall’opinione
pubblica, rimane essenziale per sostenere
l’economia.
La crisi ha impattato fortemente sul sistema bancario. Molte banche americane
ed europee sono state “salvate” da aiuti di Stato che hanno fatto lievitare il
debito pubblico delle singole nazioni. Il
sistema bancario italiano, grazie ad una
minor esposizione nei settori della “finanza creativa” e ad un efficace sistema
di vigilanza, ha saputo contrastare in autonomia la prima fase della crisi senza
bisogno di chiedere aiuti gratuiti che uno
Stato già troppo indebitato non avrebbe
potuto garantire.
Se il sistema bancario italiano si fosse ritrovato nel 2008 nella critica situazione
delle banche americane, tedesche, francesi e di altri paesi europei, la nazione
sarebbe sprofondata in una crisi simile a
quella della Grecia.
La seconda fase della crisi, quella legata al decadimento dell’economia reale
(calo del Pil, aumento della disoccupazione, deprezzamento dei valori immobiliari) che in Italia è stata più violenta,
ha segnato fortemente anche le banche
italiane.
La maggior parte di esse è stata obbligata
a ricorrere al mercato, attraverso aumenti
di capitale, per coprire le enormi perdite
accumulate a causa di prestiti deteriorati.
C’è un solo sistema, che ha attraversato
le difficoltà di questi anni con le proprie
forze, senza alcun aiuto “esterno”….ed è
il credito cooperativo.
Certo, la crisi ha inevitabilmente ridotto
anche i patrimoni del sistema del credito
cooperativo, che permangono tuttavia
su livelli decisamente migliori del restante sistema bancario nazionale. Questo,
lo sottolineiamo, senza alcun ricorso ad
onerosi interventi degli azionisti e dei risparmiatori privati o istituzionali ma solo
grazie alla dimensione dei patrimoni indivisibili accumulati negli anni pre-crisi.
In prospettiva, il sistema del credito cooperativo presenta comunque profili di
debolezza strettamente connessi alla
straordinarietà del momento ed alle leggi
che ne regolano l’attività.
La riqualificazione del comparto dei prestiti ancora in atto ed il costante rafforzamento patrimoniale progressivamente
imposto dalla BCE rappresentano per
il nostro modello di credito elementi di
possibile criticità che sono all’attenzione
delle Autorità europee e nazionali.
Per compensare queste “debolezze” e
prevenire possibili crisi di singole Banche
di Credito Cooperativo la BCE, la Banca
d’Italia ed il Governo stanno “sollecitando” processi di riforma destinati a cambiare la struttura del nostro sistema. Si
richiede la creazione di un gruppo bancario forte che dovrà riconoscersi in una
capogruppo con un grande patrimonio
(minimo 1 mld. di euro) che avrà nuovi e
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Ca s s a r u r a l e
incisivi poteri di indirizzo nell’attività
delle singole BCC, poteri che ne determineranno anche la responsabilità
di assorbire immediatamente eventuali crisi delle sue associate. E’ ormai
prossimo il decreto legge del Governo
in merito, e non è ad oggi chiaro, ma
lo potrà essere entro l’anno, se lo stesso accoglierà la richiesta formulata da
Cassa Centrale Banca per un gruppo
autonomo rispetto a quello che farà
capo a ICCREA Banca, l’istituto centrale di tutto il credito cooperativo
nazionale con sede a Roma. Sembra
invece certa la concessione alle Raiffeisen altoatesine per la costituzione
di un gruppo autonomo. Incertezza
permane anche in riferimento alla
possibile individuazione attraverso decreto di un livello minimo di patrimonio per ogni singola BCC-CR (30 mln
?) aderente alla capogruppo.
Novità importanti ma non ancora definite che comportano incertezze e la
sospensione di alcune scelte strategiche riguardanti il futuro delle singole
casse.
Lo stesso piano di concentrazione del
credito varato dai nostri organismi
centrali più di un anno fa è in parte
condizionato da questa situazione di
stallo. In alcuni ambiti e valli del Trentino stanno comunque avanzando importanti ed estesi progetti di fusione
tra più Casse. È un processo faticoso
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ma opportuno e per alcune realtà necessario.
Gli obiettivi “tecnici” alla base del
prospettato piano di fusioni prevedono la possibilità di ottimizzare i costi, irrobustire i patrimoni, migliorare
le competenze di amministratori e
dipendenti, dedicare maggiori risorse agli aspetti della consulenza alla
clientela ed allo sviluppo commerciale compensando gli enormi costi che
sono stati addossati in misura sproporzionata alle nostre piccole realtà
di credito nell’ultimo decennio.
Esistono altre buone ragioni per intraprendere una nuova fase che permetta
di dare forza, attualità e prospettiva
al credito cooperativo nazionale e
trentino. Le basi sociali e gli amministratori sono chiamati ad accantonare
paure e antiche rivalità per dar vita a
nuove realtà saldamente ancorate ai
territori che le hanno generate. Realtà
che sappiano superare le logiche delle
somme algebriche dei più e dei meno
che ogni singola Cassa porta con sé,
per guardare al futuro con rinnovata
energia e con la stessa missione. Una
missione che si riassume nella capacità di generare servizi competitivi
ed equi, nella creazione di valore per
i Soci, i clienti e le Comunità di riferimento.
Anche la nostra Cassa, insieme a
quelle della Rotaliana, è interessata
dal piano di concentrazione previsto
dal movimento centrale. Il Consiglio,
ben prima dell’avvento della crisi e
delle novità normative che ne sono
conseguite ha sempre condiviso con
Voi Soci le opportunità derivanti da
un processo di concentrazione, pur
consapevole delle resistenze che una
tale scelta poteva incontrare.
Ad oggi nessun passo concreto ha
coinvolto i Consigli di amministrazione delle rispettive realtà.
Sarete comunque sempre e solo Voi
Soci gli attori ed i protagonisti di
eventuali scelte in questa direzione
valutando le proposte che i Consigli
hanno il dovere di elaborare e proporre alla Vostra attenzione.
In sintesi possiamo rassicurare che:
- le riforme in atto ed i cambiamenti
conseguenti sono funzionali a garantire ulteriore solidità al nostro
modello ed alle singole Casse che gli
danno vita.
- I progetti di fusione saranno attentamente valutati e se ritenuti validi
proposti alla vostra attenzione.
- L’impegno del Consiglio e della Direzione è concentrato a mantenere
efficiente, adeguata e competitiva
la Vostra Cassa nel futuro che ci attende, indipendentemente dall’esito
delle riforme in corso a livello nazionale e locale.
Ca s s a r u r a l e
INSIEME AD EXPO 2015
L
a Cassa Rurale in collaborazione con
il Circolo Anziani e Pensionati “San
Gottardo” ha organizzato una gita per i
rispettivi Soci e Clienti ad Expo Milano
2015 mercoledì 23 settembre.
Expo Milano 2015, conclusosi a fine
ottobre è stata l’esposizione universale
ospitata per la prima volta dall’Italia ed è
stato il più grande evento mai realizzato
sull’alimentazione e la nutrizione. Per sei
mesi Milano si è trasformata in una vetrina mondiale in cui i Paesi hanno mostrato il meglio delle proprie idee, delle
proprie tecnologie per dare una risposta
concreta a un’esigenza vitale: riuscire a
garantire cibo sano, sicuro e sufficiente
per tutti i popoli, nel rispetto del pianeta e dei suoi equilibri. Un’area espositiva di 1,1 milioni di metri quadri, più di
140 Paesi e organizzazioni internazionali
coinvolti, oltre 21 milioni le persone che
lo hanno visitato.
Expo Milano 2015 è stata la piattaforma di un confronto di idee e soluzioni
condivise sul tema dell’alimentazione,
l’occasione per stimolare la creatività dei
Paesi e promuovere le innovazioni per un
futuro sostenibile. Ma non solo.
Expo Milano 2015 ha offerto a tutti i visitatori la possibilità di conoscere e assaggiare i migliori piatti del mondo e scoprire
le eccellenze della tradizione agroalimentare e gastronomica di ogni Paese.
Il Consiglio di Amministrazione della
Cassa, in considerazione della straordinarietà dell’evento ha quindi deciso di
proporre insieme agli amici del Circolo
“San Gottardo” la possibilità di poter
visitare i meravigliosi padiglioni, le
suggestive ed originali scenografie.
La gita all’Expo è per oltre 100 soci
stato un momento di condivisione, di
confronto e l’occasione per stare in
compagnia per ciascun partecipante e
a giudicare dal numero delle adesioni, e dall’ottima riuscita dell’iniziativa
proposta in sinergia con il Circolo Anziani, confermiamo sin d’ora la piena
disponibilità a farci promotori di simili
occasioni anche in futuro.
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Ca s s a r u r a l e
SOCI IN FESTA
■ SOCIALITÀ E RECIPROCITÀ PROTAGONISTI DELL’ESTATE
L
o avevamo promesso già lo scorso
anno, in occasione dell’iscrizione del
2000° socio nel Libro Soci della Cassa
Rurale, ma le condizioni meteo incerte ci
avevano obbligati a posticipare l’evento.
Quest’anno ci abbiamo riprovato, ed è
stato un doppio successo: sia dal punto
di vista meteo che dal punto di vista organizzativo per la formula scelta.
La “Festa del Socio” quest’anno è stata
organizzata in maniera innovativa, tenendo conto delle diverse esigenze pervenuteci dalla base sociale e coinvolgendo l’associazionismo locale nell’ottica di
consolidare rapporti di reciprocità e collaborazione.
Tre i momenti dedicati allo stare insieme tra i quali il Socio poteva scegliere:
venerdì 24 luglio il Club Giovani Soci
ha proposto il concerto live di un noto
gruppo musicale trentino che ha fatto
da sottofondo alla degustazione di bevande e stuzzichini. Un incontro partecipato e vivacizzato dall’entusiasmo dei
giovani che si sono ritrovati nella corte
di Palazzo Martini.
A seguire, venerdì 31 luglio, i soci “senior” hanno partecipato ad un momento
conviviale semplice, sobrio ma ricco di
atmosfera ed emozioni. Oltre allo squisito piatto preparato dai Vigili del Fuoco
fuori servizio, i soci hanno festeggiato
insieme al presidente Sandro Pancher e
al direttore Sergio Pedot quanti di loro
hanno raggiunto i 50 anni e oltre di
fedeltà alla Cassa Rurale. Un momento
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particolarmente emozionante, durante il quale si sono ripercorse le singole
esperienze di vita che si intrecciano con
quelle della Cassa.
A chiudere la tre giorni di festa, sabato
1 agosto si sono incontrate le famiglie
con i bambini che nonostante il tempo
inclemente hanno animato il pomeriggio
saltando sui graditissimi giochi gonfiabili, partecipando agli spettacoli di magia, dei giocolieri e del burattinaio oltre
a godere dell’ottimo gelato e del nutella
party appositamente preparato con l’aiuto delle volontarie d diverse associazioni. La domenica successiva, si è deciso
di replicare, aprendo anche ai clienti e
residenti i cancelli dello storico palazzo
Martini trasformato per l’occasione in un
suggestivo parco divertimenti. Ottima la
risposta ottenuta anche in questo caso,
sia in termini di partecipazione che di
coinvolgimento degli animatori presenti.
Il sole poi ci ha ripagati di tutti gli sforzi
per la gioia di grandi e piccoli!
È evidente che le feste non sarebbero riuscite senza l’ insostituibile presenza di
ciascun socio che ha deciso di esserci per
confermare la propria appartenenza alla
grande famiglia della Cassa Rurale né
senza l’impegno e la collaborazione dei
singoli volontari appartenenti alle numerose associazioni di volontariato che
hanno risposto al nostro appello.
A tutti un caloroso e sentito ringraziamento e un … arrivederci alla prossima!
Ca s s a r u r a l e
PREMIO ALLO STUDIO 2015
“P
remio allo studio” è l’appuntamento annuale organizzato dalla Cassa Rurale per
premiare gli studenti che hanno raggiunto il traguardo del diploma o della laurea.
Abbiamo voluto spostare alla primavera l’evento dedicato, di conseguenza anche la raccolta delle richieste slitterà ad inizio anno nuovo. In collaborazione con il Club Giovani
Soci, si è pensato di cogliere l’occasione della premiazione agli studenti per promuovere
l’utilizzo degli spazi di pertinenza della sede della Cassa Rurale, che soprattutto durante
la bella stagione si prestano a diventare location privilegiata per la convivialità. A breve
sul nostro sito – www.cr-mezzocorona.net - e presso i nostri uffici, sarà pubblicizzato il
nuovo regolamento con le modalità ed i termini per la richiesta: seguiteci!
Il “Premio” è una bella occasione per stare insieme, incontrare i compagni di scuola e
celebrare i successi che hanno coronato un percorso di studi che permetterà ai giovani di guardare al futuro con maggior fiducia. Ma è pensata anche come momento
per offrire stimoli e modelli per i giovani nel delicato momento di scegliere la strada
per il loro futuro, che sia il proseguire ulteriormente gli studi o proporsi nel mercato
del lavoro o, perché no, avviare una propria attività.
Ricordiamo poi come la Cassa da anni sostiene le iniziative promosse dall’Istituto
Comprensivo e dalle scuole del territorio e in collaborazione con le altre realtà del
credito operanti nei paesi limitrofi, regala ogni anno – fra le altre cose – i libretti
scolastici per le comunicazioni scuola-famiglia distribuiti a ciascun studente.
La Cassa Rurale è vicina ai ragazzi in tante occasioni, in molti casi accompagna le loro
idee imprenditoriali, convinta che tra i propri ruoli, risulti strategico quello di sostenere l’imprenditoria giovanile nell’ottica di realizzare positive ricadute economiche
nel territorio di competenza e nella comunità in cui opera.
11
Ca s s a r u r a l e
PROMOZIONE SOCIO CULTURALE
■ LA CASSA RURALE C’È
F
edele ai principi dello Statuto che
prevede la promozione socio culturale, la Cassa Rurale in collaborazione con
le istituzioni locali e con gli operatori del
settore ha organizzato durante la primavera scorsa diversi momenti di approfondimento rivolti alla cittadinanza su temi
specifici e attuali. Particolarmente gradite a giudicare dal numero di presenze,
le serate promosse con le aziende produttrici e gli artigiani locali che hanno
spiegato nel dettaglio i benefici tecnici,
fiscali ed economici degli interventi di
ristrutturazione modifica degli impianti
previsti dalle normative vigenti. Grazie
12
all’intervento di professionisti quali Carlo Toniolli, ragioniere commercialiste e la
dottoressa Teresa Kaswalder dell’ufficio
tecnico della Comunità di Valle, soci e
clienti della Cassa hanno potuto conoscere i principali benefit fiscali per coloro che intendono effettuare interventi
in casa propria relativi. Non solo: esperti
delle costruzioni hanno dettagliatamente illustrato le più moderne tecnologie
che caratterizzano sin d’ora la “casa del
futuro”, che prevede domotica e sistemi di recupero delle risorse naturali
quali aria e acqua in maniera rispettosa
dell’ambiente.
Ca s s a r u r a l e
CONTADINI DI MONTAGNA
■ IL VALORE DELL’AGRICOLTURA PER L’ECONOMIA E IL PAESAGGIO
SFIDA E OPPORTUNITÀ PER IL FUTURO
A
pochi giorni dalla nomina a presidente della Fondazione Mach, la
Cassa Rurale ha avuto il piacere di ospitare il professor Andrea Segrè nel corso
di una serata organizzata ad aprile in
collaborazione con Imperial Wines, durante la quale è stato proiettato il docufil intitolato “Contadini di Montagna”
del regista Michele Trentini. L’evento
ha dato modo ad altri due importanti e conosciuti esperti di dialogare con
il pubblico sui temi dell’agricoltura e
della salvaguardia ambientale, anticipando i temi cari e riproposti da Papa
Francesco nell’enciclica “Laudato Sii”.
Luisa Mattedi, agronoma e da anni impegnata nella promozione del concetto
di agricoltura sostenibile, ha coinvolto
il pubblico presente presso l’auditorium
in un appassionato dialogo, presentando
non ricette precostituite ma invitando
ciascun operatore, i contadini in particolare, a consoliadre un rapporto sinergico e rispettoso della natura. Andrea
Segrè, ha parlato di sostenibilità a tutto
tondo, affrontando temi quali lo spreco
alimentare, la protezione del suolo, l’ingegneria genetica. «L’agricoltura sostenibile è oggi un’esigenza ineludibile» ha
ribadito più volte il neo presidente. Segrè ha fatto riferimento alla Fondazione
Mach: «È una realtà straordinaria, che
racchiude formazione, ricerca e consulenza tecnica; francamente, non avevo
mai visto nulla del genere. È un gioiello che deve continuare a brillare». E ha
aggiunto: «La fondazione può avere un
ruolo nella certificazione dell’agricoltura realmente sostenibile, attraverso la
creazione di un apposito marchio». A se-
guire Ugo Morelli, docente universitario
di sociologia, ha gettato luce sulla relazione tra identità culturale, agricoltura
e paesaggio: «La cultura non è soltanto
questione di libri o parole. Seminare un
chicco di grano anziché mangiarlo è uno
straordinario atto cognitivo. Da 12mila
anni, l’agricoltura è la via attraverso cui
il sapere umano si è affrancato».
Luisa Mattedi, che con grande passione
si definisce «un tecnico di campagna»,
ha descritto luci ed ombre della moderna pratica agricola. La forte antropizzazione del territorio rende assai delicata
la convivenza tra frutti-viticoltura ed
attività urbane: «I trattamenti fitosanitari effettuati vicino alle abitazioni
sono una criticità, di cui occorre parlare
con franchezza». Negli anni, tuttavia,
la difesa della vite si è
evoluta, conseguendo
traguardi d’eccezione:
contro tignole ed acari
parassiti non si fa più
la lotta chimica, rimpiazzata da strategie
pienamente sostenibili, come la confusione
sessuale e l’equilibrio
tra popolazioni. «Il lavoro degli agricoltori
è difficilissimo: sono i
giardinieri del paesaggio, i custodi della madre terra», ha concluso
Mattedi, citando Alex
Langer e papa Francesco.
Andrea Segre
presidente Fondazione Mach
13
Ca s s a r u r a l e
■ CERTIFICAZIONE FAMILY
CASSA RURALE FORMATO FAMIGLIA
F
orte degli ottimi risultati ottenuti
in termini di gradimento da parte
di dipendenti e clienti, la Cassa Rurale ha deciso di proseguire l’esperienza
con il mantenimento dello standard
Family Audit, garantendo ai propri
dipendenti il livello di conciliazione
famiglia e lavoro raggiunto con le iniziative già poste in essere e ai clienti di
accedere agli uffici della Cassa potendo contare su servizi a misura di bambino. Ma cos’é Family Audit?
Family Audit è uno strumento manageriale che promuove un cambiamento culturale e organizzativo
all’interno delle organizzazioni e
consente alle stesse di adottare delle politiche di gestione del personale
orientate al benessere dei propri dipendenti e delle loro famiglie.
L’organizzazione che utilizza il Family Audit innesca, infatti, un ciclo
virtuoso di miglioramento continuo,
introducendo al proprio interno soluzioni organizzative innovative e competitive relativamente alla flessibilità
del lavoro e alla cultura della conciliazione.
Si realizza, concretamente, attraverso
un processo di valutazione sistematica e standardizzata che permette, alla
fine, di ottenere una certificazione,
come quella ottenuta, appunto, dalla
Cassa Rurale di Mezzocorona.
Si tratta, in sintesi, di uno strumento
che consente di creare valore eco-
14
nomico per le organizzazioni, di migliorare la loro identità aziendale, di
aumentare i livelli di produttività e la
soddisfazione dei loro dipendenti e
quindi, in definitiva, dei clienti stessi che possono incontrare consulenti
motivati e sereni.
La conciliazione rappresenta, infatti,
non solo una questione etica, riconducibile alla responsabilità sociale
dell’impresa, ma anche un obiettivo
di business aziendale e d’interesse
pubblico.
Le risorse umane sono un elemento
sempre più strategico per il successo
delle organizzazioni, ma il potenziale
conflitto tra vita professionale e vita
privata è, spesso una minaccia alla salute ed al benessere delle persone e allo
sviluppo stesso dell’organizzazione.
La Cassa Rurale di Mezzocorona ha
ottenuto nell’estate del 2013 la certificazione “FAMILY” della Provincia
Autonoma di Trento e a fine ottobre
ha confermato dopo ulteriore verifica
del piano delle attività poste in essere
in tal senso, tale impegno anche per
il futuro.
Oltre ai normali prodotti e servizi
bancari, citiamo a titolo di esempio
alcune iniziative specifiche a vantaggio delle famiglie:
Primi passi: l’iniziativa che offre ai
nuovi nati un buono spesa per l’acquisto di articoli per neonato valida
fino al compimento del primo anno
di vita del neonato.
Primi libri: buono spesa per l’acquisto
dei libri di testo delle scuole superiori.
Premio allo Studio: iniziativa destinata a tutti i ragazzi, Soci o figli di
Soci, che nel corso dell’anno hanno
conseguito il diploma o la laurea.
Tra le novità introdotte, oltre alla postazione collocata in salone con tavolino, sedie, colori e album da colorare
dove i bambini possono restare mentre i genitori effettuano le operazioni
allo sportello, è stata allestito a piano
terra un bagno con fasciatoio dove
le mamme possono cambiare tranquillamente i loro neonati e possono
allattare.
La Cassa Rurale inoltre contribuisce
annualmente a sostenere finanziariamente gli Istituti Scolastici che
hanno sede a Mezzocorona, le tante
associazioni sportive e ricreative che
coinvolgono famiglie e ragazzi in numerose attività per il tempo libero
durante tutto l’anno e in particolare
durante l’estate cofinanziando le salite al Monte con la colonia ”L’Asilo nel
Bosco” ed “Estate Giovani” promosse
in collaborazione con l’amministrazione comunale.
Particolarmente gradita è stata la festa soci formato “family”: due giorni
dedicati al divertimento dei bambini
durante i quali le pertinenze della
Cassa Rurale sono state trasformate
in un colorato parco giochi.
Ca s s a r u r a l e
■ PALAZZI APERTI
PALAZZO MARTINI
SI PRESENTA AL PUBBLICO
F
avorire la conoscenza del patrimonio culturale esistente sul territorio offrendo a cittadini e turisti
la possibilità di visitare siti ed edifici abitualmente chiusi permette di
entrare a contatto con la storia che
ha caratterizzato quel territorio. Con
questa finalità, la Cassa Rurale ha
aderito all’iniziativa “Palazzi Aperti” coordinata dal comune di Trento
aprendo le porte della propria sede
di rappresentanza: Palazzo Martini, il seicentesco edificio situato nel
cuore della borgata. Leone Melchiori,
appassionato storico locale, ha ripercorso insieme agli ospiti le tappe e i
momenti salienti della nobile dimora, illustrando le sale, gli affreschi e
mobili originari. Il palazzo dalle linee
eleganti e dal profilo pulito, nobile
residenza della famiglia Martini, custodisce al suo interno tele barocche
e stufe in ceramica preziose e originali.Palazzo Martini, elegante edificio
risalente alla seconda metà del XVII
secolo, sorge nel cuore del paese di
Mezzocorona, ma circondato dal verde dei vigneti e del giardino, quasi
sorvegliato da una secolare quercia.
La dimora fu prima della Casata De
Vescovi, come testimonia lo stemma
con i leoni rampanti affrescato sopra il portale d’ingresso, poi dei Conti
Martini, in seguito al matrimonio di
Teresa De Vescovi con Carlo Martini
di Calliano.
La facciata si propone maestosa con i
decori in pietra attorno alle finestre,
ed un prezioso affresco raffigurante
la Sacra Famiglia datato 1663.
Gli interni del palazzo riassumono
negli affreschi, negli arredi e nelle
decorazioni, secoli di storia. Gli arredi
sono di varie epoche e stili che spaziano dal Settecento ad inizio Novecento.
La valenza storica del palazzo e delle
sue pertinenze è riconosciuta e testi-
moniata da numerosi visitatori e da
diversi addetti ai lavori, esperti nel
valorizzare spazi e location di altro
pregio, testimoni silenziosi del tempo che fu. Questo patrimonio della
Cassa Rurale si riflette positivamente
sull’immagine pubblica di Mezzocorona non solo a livello nazionale, e ne
rappresenta una concreta possibilità
di promozione che potrebbe esprimersi in modo più continuativo.
Non è facile in tempi di scarse risorse
individuare e concretizzare le modalità per valorizzare compiutamente
tale patrimonio.
Alcune iniziative già realizzate, come
le produzioni cinematografiche o le
esposizioni artistiche realizzate all’interno delle ampie e suggestive sale,
ne hanno evidenziato tutto il potenziale che potrebbe esprimersi anche
attraverso la realizzazione di una vetrina esclusiva per i prodotti enogastronomici locali.
15
Prodotti e Servizi
■ CONSULENZA AVANZATA
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PER GLI INVESTIMENTI
I
n un’epoca denominata “a tassi zero”,
caratterizzata da grande incertezza
geopolitica, i mercati risentono e reagiscono in maniera rapida e impetuosa
rispetto a fattori imprevisti.
Le recenti disposizioni normative europee
in materia bancaria, introducono la necessità per il cliente di diversificare il proprio
portafoglio, non concentrandolo su un
unico emittente, ed obbligandolo di fatto
a ricercare operatori professionali che siano
in grado di controllare l’andamento del suo
patrimonio rispetto ai rischi del mercato
La Cassa Rurale in questo contesto ha ritenuto opportuno affiancare al proprio
servizio di consulenza di base, quello di
consulenza avanzata.
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essere protagonista delle proprie scelte
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«Portafoglio modello»
È definito con una determinata composizione di prodo< finanziari Prodo< finanziari coeren0 con il «budget» di rischio di una determinata fascia di clientela Ar0colato opportunamente in prodo< finanziari, classificabili in «asset class» È caraHerizzato quindi da uno specifico livello di rischio e di rendimento aHeso Definizione della misura massima tollerata di scostamento del portafoglio effe<vo dal «portafoglio modello» Consulenza Avanzata
«Riassumiamo le varie fasi»
Individuazione profilo di rischio del cliente Eventuale proposta azioni corre<ve Portafoglio modello Monitoraggio posizione Catalogo prodo< -­‐
Strumen0 Esecuzione operazioni Consiglio di Amministrazione del 23 Dicembre 2014 16
Consiglio di Amministrazione del 23 Dicembre 2014 Prodotti e Servizi
■ VIRTUAL BANKING
APP – LA BANCA IN TASCA
O
ggi gli Smartphone condizionano
inevitabilmente il comportamento
delle persone e non potrebbe essere altrimenti, perché essere sempre connessi,
avere in ogni momento la possibilità di
reperire informazioni in modo semplice
e rapido è inevitabilmente un fattore dirompente nelle abitudini delle persone.
Il numero dei clienti che accedono alla
banca in mobilità (Mobile Banking), tramite smartphone e tablet, risulta in costante crescita.
La Cassa Rurale ha percepito le potenzialità del canale mobile e le esigenze della
clientela sempre più evoluta e si è attivata per collocarlo all’interno dell’offerta multicanale, affiancandolo ai canali
distributivi dei prodotti e servizi già disponibili per la clientela (Internet banking, ATM banking, SMS banking).
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movimenti del tuo conto corrente.
Decidi tu di cosa hai bisogno: potrai, ad esempio, essere
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del conto deposito, delle carte prepagate, del dossier titoli
soglia, oppure quando ti è stato accreditato lo stipendio,
meglio. Tra i widget a tua disposizione avrai il saldo del
e del mutuo.
o quando le tue uscite sono maggiori di un determinato
tuo conto, l’andamento degli ultimi mesi, le informazioni sul
importo.
tuo dossier, il bonifico veloce, le ultime notifiche, gli ultimi
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pleto della tua posizione finanziaria.
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■ ORESTE CARLI: 50 ANNI DA SOCIO E LO SGUARDO RIVOLTO AL FUTURO
ORESTE CARLI: 50 ANNI DA SOCIO DI CORSA!!
S
ocio, a lungo amministratore e
vicepresidente della Cassa Rurale,
artigiano capace e lungimirante, convinto sostenitore del ruolo della cooperazione come modello di crescita
ed emancipazione della comunità locale. Ha saputo guadagnarsi la stima
e l’affetto di tutti spendendosi senza
riserve sia come individuo e padre di
famiglia che come amministratore
per il raggiungimento del bene comune, riuscendo a mediare con pacatezza anche nelle situazioni più difficili, con autentico spirito di servizio
alla sua comunità. Uomo schietto e
sportivo, ha dato lustro al suo esser
cooperatore prestando a puro titolo
di volontariato la sua esperienza e
le sue doti umane alla gestione della
Cassa dal 1969 al 1994.
Oreste Carli, classe 1928, arzillo ultraottantacinquenne, festeggia
quest’anno un importante traguardo:
mezzo secolo da socio della cassa!
“Oggi il mondo è davvero altra cosa
rispetto alla mia gioventù! Il cambiamento ha interessato ogni ambito
della vita sia individuale che collettivo e guardandomi indietro, ripensando agli anni andati, mi accorgo che
molte situazioni sono peggiorate invece che migliorare. Non mi sento di
dare giudizi né proporre ricette miracolose per nessuno, ma un aspetto mi
preme sottolinearlo…auspico maggior
sobrietà da parte di tutti, in particolare da chi è chiamato a governare la
cosa pubblica. Invito inoltre i giovani
a mantenersi in forma sia con il corpo che con la mente…io ho imparato
ad usare il computer e i social solo
recentemente ma mi permettono di
essere sempre in contatto con il mondo” commenta Oreste.
Figlio di Ampelio, a sua volta già
socio del nostro istituto di credito,
Oreste racconta volentieri la sua storia, ripercorrendo gli anni della sua
formazione professionale in quel di
Trento, durante gli anni della guerra
e dei bombardamenti.
”Frequentavo l’istituto tecnico per
imparare a fare il falegname, come
lo era stato mio padre e mio nonno e suo padre ancora prima di lui.
Lavoriamo il legno da cinque generazioni, nonostante la mia passione
sia sempre stata la meccanica. Negli
anni in cui ero ragazzo ho lavorato
come meccanico presso l’officina di
Francesco Hauser. Riparavo i mezzi
ammaccati dei tedeschi e se all’interno trovavamo dei resti di cibo, del
pane o altro, ricordo che ce lo strappavamo di mano con i colleghi per
mangiarcelo. Anni duri, di grande lavoro ai quali sono seguiti periodi più
tranquilli. Finita la guerra, assieme al
fratello Marco, ho ampliato il nostro
magazzino che si trovava nella zona
dove oggi sorge il supermercato Conad. Nel 1954 ho ampliato la casa di
via Canè e realizzato il laboratorio
dove lavoravo 10, 12 ore al giorno per
poi la sera iniziare il giro delle consegne con il mio camioncino”.
Oreste nel 1961 sposa Annamaria e
allarga la famiglia mettendo al mondo quattro figli che lo hanno poi reso
nonno di otto nipoti.
“Quando nel 1980 ho acquistato il
terreno dalla Edison per costruire
l’attuale mobilificio e la falegnameria
annessa, la Cassa Rurale mi ha aiutato finanziariamente e di questo sono
21
Soci
riconoscente perché ho potuto realizzare ciò che avevo in mente e lasciare in
mano a figli e nipote un’azienda sana e
proiettata al futuro. Nel tempo il lavoro
è radicalmente mutato: in falegnameria
sono entrati macchinari sempre più tecnologici, serramenti e mobili vengono
realizzati in maniera industriale e spesso chi ordina lavori specifici su misura,
propongono soluzioni sofisticate, con
legni diversi e gusto indubbio” chiarisce
Oreste. “Gli anni più fecondi sono stati
quelli in cui realizzavamo le stubi sia per
privati che per altri mobilifici altoatesini” ricorda con orgoglio.
E in Cassa Rurale? Quali i ricordi più significativi e quali i momenti più difficili che ricorda? “Una volta i dipendenti
erano una decina e la sede era modesta.
Oggi possiamo godere di una sede realizzata con grande coraggio dagli attuali
amministratori che invita alla socialità e
alla condivisione, nonostante l’individualismo esasperato. Tra i mie ricordi più cari,
vissuti con tutti i colleghi della Cassa, le
partecipazioni alla Slipegada, gli incontri
conviviali e anche i momenti che anticipavano le ispezioni della Banca d’Italia…
ogni volta ci raccomandavamo al Padre
Eterno sperando che non trovassero di
che criticare il nostro operato!”
Qualche rimpianto? “Nessuno…l’unico
dispiacere è constatare che oggi non
posso più salire e scendere dal Monte
con la velocità di un tempo a causa di
un ginocchio malandato…ma comunque
en su ghe la fago ancora a nar…e de corsa anca!”.
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ariateresa, per le amiche semplicemente Teresa,
ha festeggiato quest’anno un importante traguardo professionale: 30 anni da titolare del salone
di parrucchiera e acconciature. Anni di grande lavoro, con un occhio sempre rivolto all’aggiornamento
costante per essere sempre al passo della moda e delle tendenze più attuali. Ciò che caratterizza il salone,
oggetto fra l’altro di un restyling completo sia negli
22
arredi che nella grafica pubblicitaria, è il senso di accoglienza e confort che si respira non appena entrati.
Teresa accoglie tutte le clienti con un sorriso e ciò
basta ad infondere sicurezza e tranquillità: chiunque
affidi alle sue sapienti mani i propri capelli, sa che
non rimarrà delusa. Con una calorosa e partecipata
festa, le amiche storiche e le giovani clienti hanno
festeggiato la loro parrucchiera ma soprattutto l’amica pronta a raccogliere confidenze e dispensare
buoni consigli con estrema discrezione e affidabilità.
“E pensare che ho aperto il salone più per compiacere mio papà che per reale convincimento. Con il
tempo poi è arrivata la passione e un profondo legame con tutte le clienti che in certi casi ho visto crescere come figlie: dai tempi in cui intrecciavo i loro
capelli al momento in cui le ho pettinate per il loro
matrimonio per poi tagliare i capelli ai loro bambini.
A volte mi sembra di avere una grande famiglia allargata!” sottolinea Mariateresa che, conferma come
nel corso degli anni abbia sempre potuto contare
sull’apoggio concreto della Cassa Rurale ogni volta
che serviva.
Soci
DA MEZZO SECOLO FEDELI ALLA CASSA
■ Alla Cassa Rurale premiati i soci storici: tra ricordi e sfide future
«C
elebrare il passato e guardare al
futuro con rinnovato senso cooperativistico”. E’ questo lo spirito che
ha animato la serata dedicata alla premiazione dei soci fedeli iscritti da oltre
mezzo secolo nel libro soci della Cassa.
Niente di nostalgico né un triste amarcord: nella splendida cornice della corte
di Palazzo Martini, complice la tiepida
serata estiva, centinaia di soci si sono
ritrovati in compagnia per festeggiare
il traguardo degli oltre 2000 soci iscritti
nel registro della Cassa e premiare i veterani, coloro che da oltre 50 anni sono
soci fedeli.
Particolarmente emozionante il momento in cui il presidente Sandro Pancher e
il direttore Sergio Pedot hanno premiato
i soci consegnando loro una suggestiva
realizzazione artistica del maestro Mastro 7, raffigurante la vite, simbolo di
prosperità. “I cambiamenti sono velocissimi e le sfide a cui siamo quotidianamente chiamati impongono attenzione
e lungimiranza. Ciò nonostante siamo
convinti che solo valorizzando le nostre
origini, attualizzando i valori che sto-
ricamente sono stati condivisi da migliaia di trentini possiamo distinguerci
nel mercato e nelle comunità dove lavoriamo ed operiamo. Il futuro per certi
versi rappresenta un’incognita ed è per
questo che dobbiamo puntare sulle poche certezze che abbiamo: una di queste
è sicuramente rappresentata dalla base
sociale, in costante crescita, a riprova del
fatto che la fiducia che abbiamo conquistato resta il miglior biglietto da visita”
ha sottolineato Sandro Pancher. A ciascun socio è stata consegnata una targa commemorativa realizzata da Mastro
7 sulla quale è stata incisa una frase in
segno di gratitudine e a testimonianza
del legame autentico che lega socio e
cassa rurale. Questo l’elenco dei decani
premiati: Bruno Toniolli, Carlo Weber,
Celeste Bazzanella, Enrico Rampazzo,
Ermanno Weber, Fabio Giovannini, Francesco Tamin, Gino Endrizzi, Giovanni
Marcon, Giuseppe Tamin, Lino Pedron,
Luigi Calovi, Luigi Pedot, Luigino Betta,
Mario Agostini, Oreste Carli, per oltre 25
anni amministratore della cassa rurale,
Pierino Weber, Tullio Weber e Ugo Dalrì.
23
Soci
■ MOMENTI IN CASSA 2015
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Soci
■ MOMENTI IN CASSA 2015
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C l u b G i o va n i S o c i
CLUB GIOVANI SOCI
S
abato 30/05/2015 c’è stata l’assemblea annuale che ha chiuso il quinto
anno di attività del club.
Durante la serata abbiamo potuto rendicontare ai soci le attività svolte e presentare il bilancio economico dal 31/12/14
al 31/12/15.
Tra le iniziative più significative dello
scorso anno c’è il progetto “autonomia e
cooperazione” finanziato dal tavolo delle
politiche giovanili della piana rotaliana.
Il progetto ha coinvolto 20 ragazzi dai
18 ai 29 anni residenti nei paesi della
Rotaliana Konisberg. I partecipanti hanno seguito delle serate di formazione su
autonomia cooperazione ed ambiente,
visitato l’isola di Tenerife dal punto di
26
vista politico, ambientale e socio economico, e rendicontato alla popolazione.
Oltre alla collaborazione con varie associazioni del paese, il Club ha organizzato
il premio allo studio, evento importante
dove è stato creato un momento istruttivo con il dottor Beozzo e dottor Tonelli
della Federazione ed un momento riflessivo con Roberto De Laurentis.
Particolarmente importante il nostro
contributo all’organizzazione della festa dei soci dedicata ai giovani. Le attività sono proseguite con l’iniziativa
“Alimentiamo il nostro sapere”, la visita
all’Expo di Milano, ed un corso di educazione finanziaria diretto a tutti i giovani soci.
La parola alle Associazioni
PRO LOCO MEZZOCORONA
A
fine marzo si è tenuta l’annuale assemblea della Pro Loco di Mezzocorona con il completo rinnovo del direttivo.
Un momento importante per l’associazione
volontaria di valorizzazione del territorio,
per anni guidata da Alois Furlan, il quale con entusiasmo e dedizione ha saputo
coinvolgere il suo gruppo di lavoro nella
realizzazione dei numerosi eventi. Il nuovo gruppo è guidato da Ingrid Permer che
sottolinea l’intenzione di continuare a
spendersi con determinazione e vigore per
la buona riuscita degli eventi in calendario.
Numerose le iniziative programmate, alcune già realizzate con successo, che hanno
visto la numerosa partecipazione dei cittadini. Preziosa la collaborazione come
primo evento del neo eletto consiglio in
occasione della serata “Contadini di Montagna...sfide ed opportunità per il futuro”
organizzata proprio dalla Cassa Rurale. A
seguire, in primavera, la collaborazione
con il progetto “Sotto Sopra” workshop
di antropologia e architettura coordinato
da Piero Zanini e Alessia de Biase de l’università la Villette di Parigi, ospitato presso
Palazzo Martini. L’annuale “marcia di primavera” ha registrato il tutto esaurito in
termini di partecipanti come di consueto.
A giugno la Pro Loco ha collaborato con
il Gruppo Arte all’interno del festival “Solstizio D’estate” gestendo l’aperitivo a base
di Teroldego nel pre serata. Vino al quale
la Pro Loco dedica particolare attenzione,
quale prodotto d’eccellenza del territorio e
celebrato all’interno del “Settembre Rotaliano” durante il quale è stata organizzata
la “Mostra dei Vini” presso Palazzo Martini
messo a disposizione dalla Cassa Rurale. A
fine settembre è stata proposta la “festa
d’autunno” Monte mentre il 21 dicembre si
terrà l’annuale evento “ Scintille di Natale”.
da sx a dx: Ilenia Postal, Ilaria
Siori, Nicola Sollecito, Manuela
Giovannini, Roberto Facci,
Leandro Muller, Giulia Piazzi,
Eleonora Trapin, Demis Risser,
Andrea Boz, Chiara de Vescovi,
Ingrid Permer
CORO RIGO VERTICALE
■ al Festival internazionale “Zlatna vila” di Prijedor
C
he onore per il Coro Rigoverticale di Mezzocorona rappresentare
l’Italia al festival internazionale di cori
“Zlatna vila“ (la fata dell’oro) di Prjiedor,
in Bosnia Erzegovina, lo scorso mese di
maggio! E grande soddisfazione per la
nostra esibizione con 5 brani che hanno spaziato tra generi ed epoche diverse,
soprattutto per l’esecuzione del brano
“Tebe Pojem” in lingua serba. La trasferta
è stata cofinanziata dalla Cassa Rurale e
della Federazione Cori del Trentino. L’occasione è stata importante soprattutto
dal punto di vista umano: durante la
permanenza in Bosnia il coro ha visitato
la città e incontrato una ragazza precedentemente adottata a distanza con la
quale hanno potuto conoscere la storia
e le vicessitudini di quella terra martoriata dalla guerra civile che – grazie anche agli aiuti della nostra Regione – sta
risollevandosi.
27
La parola alle Associazioni
■ OPERATORI ECONOMICI
NATALE A MEZZOCORONA…
LA MAGIA DELL’ATTESA
P
er il terzo anno consecutivo, torna
a Palazzo Martini l’evento capace
di monopolizzare l’attenzione di grandi
e piccoli organizzato dagli instancabili
Operatori Economici e Artigiani con protagonista Babbo Natale e il suo mondo
fatato. Per oltre un mese, la storica dimora Martini, la corte e il giardino esterno
si trasformano in un suggestivo paese
dei balocchi, con numerose attrazioni,
laboratori, e altrettante occasioni di divertimento. “Natale a Mezzocorona”, il
format ideato dagli Operatori Economici,
punta a coinvolgere tutta la cittadinanza e i luoghi del paese limitrofi a Palazzo
Martini. La piazza della chiesa, le vie del
centro saranno infatti animate durate
il periodo natalizio da eventi promossi
in collaborazione con l’amministrazione
comunale, coinvolgendo anche il mondo
dell’associazionismo locale. Ricco il calendario delle proposte e le novità introdotte
per l’edizione 2015: confermati “L’Atelier
della fantasia” promosso dalla biblioteca
in sinergia con il Gruppo Arte, i laboratori
manuali e di falegnameria, la mostra dei
28
presepi allestita quest’anno in piazza della Cooperazione, nelle vetrine messe a disposizione dalla Cassa Rurale, il trenino e
la giostra musicale collocati nel parco del
palazzo. “Le renne di nonna Donatella”,
centinaia di esemplari del mitico animale
simbolo del Natale per eccellenza, proposti in ogni foggia, faranno bella mostra
di sé all’interno delle stanze di Palazzo
Martini, temporaneamente trasformato
in casa di Babbo Natale. Nel centro del
paese trovano posto gli hobbysti trentini, presenti con i loro manufatti e la loro
fantasia. Immancabile anche in quest’occasione l’attenzione che gli Operatori rivolgono ai più deboli: per tutta la durata dell’evento sarà presente il mercatino
solidale della sezione pediatrica di Atmar,
l’associazione trentina che unisce i malati reumatici. I volontari dell’associazione
mediante offerta, offriranno ai bambini
giocattoli e libri usati in buono mentre
ai genitori forniranno informazioni dettagliate circa le malattie reumatiche che
colpiscono anche in età pediatrica.
Info: www.nataleamezzocorona.it
La parola alle Associazioni
Programma
La Casa di Babbo Natale apre le porte ai visitatori
per l’inaugurazione
sabato 21 novembre 2015 alle ore 17.00.
Rimarrà poi aperta tutti i sabati, le domeniche,
i giorni 5-6-7-8 Dicembre e la Vigilia di Natale
dalle ore 10.00 alle ore 19.00.
Laboratori
Divertimento
Palazzo Martini
L’ATELIER DELLA FANTASIA
LE BELLE STATUINE
GLI ELFI DEL LEGNO
Palazzo Martini
UN TRENINO PER BAMBINI
GIOSTRA MINI CARILLON
(nei giorni di apertura della
Casa di Babbo Natale dalle 10.00 alle 19.00)
(orari laboratori nelle pagine successive)
Piazza della Chiesa
MAGICO PONY
Esposizioni
e Mercatini
(sabato dalle 14.00 alle 19.00,
domenica e festivi dalle 10.00 alle 19.00)
Cassa Rurale
MOSTRA DEI PRESEPI
Concerti
(nei giorni di apertura della Casa di Babbo Natale
dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 19.00)
Palarotari
FISARMONICI
Piazza della Chiesa
HOBBY CHE PASSIONE!
(sabato dalle 14.00 alle 19.00,
domenica e festivi dalle 10.00 alle 19.00)
(sabato 12 dicembre 2015 ore 20.45)
Spettacoli
Auditorium Cassa Rurale di Mezzocorona
CIPOLLINO
E LA NOTTE DI NATALE
(24 dicembre 2015 ore 16.30)
1,00
EURO
INGRESSO CASA DI BABBO NATALE
BAMBINI MAGGIORI DI 2 ANNI E ADULTI 1,00 EURO
COMPRESI LABORATORI E GIOCHI
29
La parola alle Associazioni
CIRCOLO TENNIS
P
artecipazione, entusiasmo e numeri
in costante crescita quelli registrati
dal locale circolo guidato da Mauro Giovannini. Il circolo ha iniziato l’anno con
il rinnovo di parte del proprio direttivo
che ha dato nuovo impulso all’attività
e alla progettualità del gruppo. Più che
positivo il bilancio dei primi mesi, con la
realizzazion del primo torneo intercircoli “Cassa Rurale Mezzocorona”, che
ha registrato numeri da tutto esaurito:
oltre un centinaio i bambini e i ragazzi iscritti, risultando il torneo disputato
a livello provinciale con il maggior numero di ragazzi provenienti da tutti i
maggiori circoli regionali. Grazie inoltre
al perdurare della bella stagione, i due
campi in terra battuta presso il centro
polivalente Sottodossi, hanno ospitato
in maniera continuativa le lezioni della
scuola tennis destinata a bambini e giovani provenienti anche dai paesi limitrofi
e offerto agli appassionati la possibilità
di giocare fino a fine novembre. Le lezioni tenute dal maestro Stefano Ma-
30
tuella sono sempre molto partecipate e
incontrano il favore di grandi e piccoli.
Ne sono una prova gli iscritti al “Diploma
Day” festeggiato quest’anno a giugno, a
chiusura della scuola primaverile e come
avvio ai corsi estivi al quale sono intervenuti oltre 80 piccoli tennisti. Progetto già in fase di studio e all’attenzione
dell’amministrazione comunale, riguarda
la copertura dei due campi che permetterebbe di garantire il prosieguo della
preparazione atletica ed agonistica anche durante l’inverno, evitando così ai
ragazzi di spostarsi presso altre strutture
e con altri insegnanti. “Abbiamo avuto
rassicurazioni per il futuro. Noi e le famiglie che gravitano attorno al circolo
siamo fiduciosi di poter realizzare la copertura a breve” sottolinea il presidente
Giovannini. A chiusura della stagione è
stata organizzata l’annuale cena sociale
alla quale hanno partecipato oltre 120
persone che hanno condiviso in allegria
e spensieratezza una serata tutta dedicata al tennis.
La parola alle Associazioni
CIRCOLO ACLI… AVANTI TUTTA!
I
primi mesi di quest’anno sono volati veloci a conferma che quando si
è molto impegnati, il tempo sembra
scappare ad altre velocità! Molti sono
stati gli appuntamenti e le iniziative
realizzate dal neo eletto direttivo del
circolo locale. La neo presidente Lucia,
affiancata dalla vice Liliana, da Daniela, Gigliola, Anna, Renè e Franco,
convinta sostenitrice della necessità
di promuovere sinergie virtuose con le
altre associazioni locali, ha organizzato
diversi momenti di approfondimento
su tematiche specifiche: in primavera
in collaborazione con il Club Giovani
Soci della Cassa Rurale è stata organizzata una serata che ha visto la partecipazione di Fulvio Gardumi, presidente delle Acli trentine, di Joseph Valer,
segretario organizzativo e di Walter
Nicoletti, giornalista laico e profondo conoscitore del movimento che
quest’anno ha festeggiato i suoi primi 70 anni dalla fondazione. I relatori
insieme al pubblico hanno ripercorso
la storia e i valori della Cooperazione
trentina e delle Acli, soffermandosi
sulle similitudini e sottolineando le
profonde convergenze ideologiche
che li accomunano. A seguire è sta-
ta la volta dell’incontro con lo scrittore e giornalista Gigi Zoppello che
al pubblico intervenuto presso l’auditorium in piazza della Cooperazione ha presentato la sua ultima fatica
letteraria dal titolo “In lungo in largo
– due traversate del Trentino. A piedi” (Valentina Trentini editore, 2014)
“Se l’automobile vi lascia per strada,
magari scoprite che potete proseguire a piedi. Poi vi verrà voglia di farlo
più spesso. A me è venuto in mente di
fare un viaggio di 280 chilometri nelle
vallate. E questo libro ve lo racconta.
Un passo dopo l’altro, naturalmente”.
Tutto iniziò quella volta che – andando da Trento a Rovereto per lavoro – la
mia auto si fermò in panne ed io decisi di proseguire a piedi. Quel giorno
fu un giorno di beatitudine e mi fece
pensare che avrei potuto anche andare oltre: camminare tutto il giorno, e
poi ancora il giorno dopo, e attraversare la mia terra con occhi diversi” ha
spiegato l’autore che ha intrattenuto
il pubblico raccontando i benefici non
solo fisici che il camminare produce. Durante l’estate le acliste hanno
dato la loro disponibilità partecipando
come di consueto all’iniziativa “Estate
giovane” promossa dall’amministrazione comunale. E’ stato organizzato un
corso destinato a bambine e ragazze
sull’antica arte del ricamo e dell’uncinetto. La ginnastica dolce, tenutasi in
palestra fino a giugno e poi lungo le
rive del Noce durante l’estate ha visto
la numerosa partecipazione di quante desiderano mantenersi in forma in
maniera “dolce”. Seguite dall’insegnante Francesca Ribiani che con pazienza
e molta professionalità, riesce a “snodare” anche le più pigre e chi non ama
fare ginnastica in maniera costante
i corsi sono ripresi ad ottobre nella
palestra della scuola elementare. Ad
agosto, le volontarie del circolo hanno
collaborato alla riuscita festa dei soci
nella giornata dedicata alle famiglie. In
questi ultimi mesi dell’anno gli aclisti
si sono mossi per sostenere l’iniziativa
popolare contro i privilegi dei politici,
organizzando due momenti di raccolta
firme con apposito gazebo. Il Circolo
Acli, come molte altre associazioni di
volontariato, sconta il passaggio generazionale che determina un’età media
dei volontari piuttosto alta, con conseguente limitazioni nell’attività dovuta
appunto all’età e agli impegni di ciascuno. Ciò nonostante il direttivo invita quanti credono nei valori fondanti
del movimento, impegnato nella difesa
dei lavoratori attraverso i propri patronati e condivide le principali iniziative
popolari che puntano all’eguaglianza e
alla dignità sociale, a farsi parte attiva, tesserandosi e impegnandosi per la
promozione sociale .Per informazioni e
tesseramento inviare una mail a [email protected]
31
S o l i d a r i e tà
■ LA GENEROSITÀ ROTALIANA
IN NEPAL CON SANDRO ROSSI
S
ono state oltre 500 le persone che
hanno partecipato alla serata “pro
Nepal” organizzata il 9 giugno scorso
dall’alpinista Sandro Rossi in collaborazione con tutte le associazioni di volontariato locale e tenuto presso corte
del Palazzo Martini. Una spaghettata
all’insegna dello stare insieme con un
obiettivo condiviso: raccogliere fondi
da destinare alle popolazioni martoriate del Nepal, devastato a maggio
da un forte terremoto che ha messo
in ginocchio la popolazione nepalese.
Il progetto ha incontrato il favore non
solo del mondo dell’associazionismo ma
anche di moltissimi cittadini che in forma privata hanno deciso di sostenere
l’iniziativa continuata anche durante il
“Settembre Rotaliano”. Durante la festa
in paese infatti, presso ogni stand era
presente una cassettina per la raccolta
delle offerte, a testimonianza del forte
impegno dimostrato dai residenti verso questa causa. Dopo aver nutrito il
corpo grazie ad uno squisito piatto di
pasta cucinata dai vigili del fuoco fuori
servizio e servito ai tavoli dai volonta-
32
ri, è stata la volta dello spirito…nutrito
con le suggestive immagini e filmati
realizzati da Sandro durante le sue spedizioni nella terra dell’Himalaya. Foto
e filmati hanno documentato la grande umanità di quel popolo, capace di
vivere in simbiosi con la natura e, nonostante la povertà diffusa, generoso
nel condividere con i numerosi appassionati di alpinismo e trekking che annualmente visitano il paese quel poco
che possiedono. L’iniziativa ha permesso di raccogliere una cifra importante,
consegnata direttamente nelle mani
di Gopal, giunto in paese ai primi di
luglio, ospitato dalla famiglia Rossi. “I
fondi – ha spiegato la guida nepalese –
serviranno per costruire tetti in lamiera
sulle abitazioni provvisorie realizzate
prima della stagione dei monsoni al fine
di riparare le famiglie rimaste prive di
casa”. Tra le emergenze che incombono
sul Nepal, anche il timore che il clamore
e gli aiuti avviati all’indomani del sisma
a livello internazionale, scemino contestualmente al graduale ritorno alla
normalità della popolazione.
S o l i d a r i e tà
L’OPERA DI SUOR AUGUSTA
RACCONTATA DALLA NIPOTE CRISTINA
C
ristina Weber, nipote di suor Augusta Weber, ha visitato lo scorso novembre la zia in Uruguay e racconta in
esclusiva per i nostri Soci, impressioni
sul viaggio e sugli interventi di ristrutturazione del complesso cofinanziati dalla Cassa Rurale che ospita le suore e la
scuola.
“Sono stata presso la comunità delle
“Suore della Provvidenza Rosa Mistica”
di Montevideo, in Uruguay dove due nostre compaesane prestano la loro opera gia’ dal 1958, Suor Augusta Weber
e Suor Gemma Lilia Selber. All’interno
della missione c’è una scuola frequentata da circa 150 ragazzi, un oratorio
aperto a tutti i giovani con un gruppo
di volontari che supportano le attività
e una casa per le “sorelle” ammalate e
anziane. Nel 1986 una donazione da
parte di una comunita’ tedesca permise
alle “Suore della Provvidenza” di avere
una casa vicino al mare dove poter trascorrere le vacanze e ospitare orfane e
bambine abbandonate.Le bambine vengono sistemate nelle due stanze grandi
con letti a castello o in terra per poterle
ospitare tutte. All’esterno sono stati realizzati due bagni con doccia e un prato dove possono giocare e stare insieme
senza paura e senza violenza, come vorrebbero tutti i bambini. L’edificio viene
utilizzato anche per i ritiri spirituali
delle Suore sia di Montevideo che di
altre comunità dell’America Latina. Numerosi sono gli interventi necessari alla
struttura, deteriorata dal tempo e dagli
agenti atmosferici: la parte interna, la
cucina e i bagni sono in condizioni disastrose, nonostante le suore si preoccupino di mantenere condizioni igieniche
accettabili”. Cristina ha organizzato una
cena solidale presso l’oratorio durante
la quale sono stati raccolti fondi già inviati, che hanno permesso di sostituire
alcuni elettrodomestici in cucina. Molto
comunque resta ancora da fare e insieme alla Cassa Rurale che sostiene il
progetto, Cristina chiede dalle pagine
del nostro notiziario, un ulteriore aiuto
per l’importante opera missionaria svolta dalla zia Augusta e dalle consorelle.
Eventuali offerte possono esser inviate
al Gruppo Missionario di Trento, indicando quale causale: “Casa Accoglienza
Padre Luis – Uruguay“.
Opera Diocesana Pastorale Missionaria
Via San Giovanni Bosco 7/1
38122TRENTO
Cassa Rurale della Valle dei Laghi
IBAN IT56A 08132 34442 000120300338
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S o l i d a r i e tà
LA PARROCCHIA CHIEDE …
LA COOPERAZIONE RISPONDE!
“C
ome ogni organismo, anche uno
strumento complesso come l’organo della chiesa, invecchia e con l’età
che avanza, va incontro a malanni più o
meno gravi”. Sono queste le parole che
don Agostino Valentini ha scritto nel bollettino parrocchiale a fine anno 2014, per
informare la comunità sulla necessità di
un intervento di restauro radicale, in vista
del 150° compleanno della chiesa dedicata a Santa Maria Assunta che sarà festeggiato nel 2017. Un appello fatto proprio
dalle cooperative che operano in paese e
dall’amministrazione comunale, che hanno deciso di concorrere all’intervento di
ripristino dell’intero impianto devolvendo
un contributo significativo equamente sostenuto dalla Cassa Rurale, dalla Famiglia
Cooperativa, dal punto Multiservizi insieme alla Cantina Sociale Mezzocorona. Già
in occasione del centesimo anniversario
di fondazione, nel 2002, la Cassa Rurale
aveva sostenuto l’intera spesa necessaria
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per i lavori di manutenzione straordinaria dell’organo. Quest’anno, la parrocchia ha contattato degli organari trentini di Rumo, che dopo aver effettuato un
accurato sopralluogo, hanno stilato un
dettagliato preventivo di spesa superiore
a 15.000 euro. Le cronache storiche raccontano che il primo organo della chiesa
suonò nell’anno 1656. L’8 settembre 1872
la chiesa interamente ricostruita fu dotata di un nuovo organo che probabilmente
durò fino alla sostituzione, avvenuta nel
1967 in occasione del centenario della sua
consacrazione. Nelle scorse settimane,
don Agostino e il suo staff ha organizzato
l’inaugurazione avvenuta durante la celebrazione solenne della messa, resa ancora
più emozionate dalla partecipazione dei
tre cori parrocchiali e dal maestro Paolo Delama, responsabile diocesano per la
musica sacra che ha entusiasmato i fedeli
con un magistrale concerto col restaurato
strumento.
C o n c e r to d i N a t a l e
CONCERTO DI NATALE
■ venerdì 25 dicembre 2015 ore 18.30
I
l Concerto di Natale a Mezzocorona
è l’atteso appuntamento musicale di
fine anno dedicato dalla banda alla popolazione della Borgata. Il concerto negli anni ha assunto sempre più occasione
di collaborazione con ospiti e solisti di
prestigio e possiamo a ragione dire che
anche quest’anno le aspettative saranno mantenute, grazie alla straordinaria
partecipazione di Enrico Bronzi, violoncellista di fama internazionale, direttore
d’orchestra e fondatore del Trio di Parma.
Il programma della serata si apre con
l’Ouverture dal Guglielmo Tell di Gioacchino Rossini, l’ultima opera lirica composta dal maestro pesarese nel 1829, che
racconta del processo di liberazione dalla
dominazione austriaca del popolo svizzero guidato, appunto, dal leggendario Guglielmo Tell. L’opera è famosa anche per
l’ouverture che sintetizza tutta la vicenda,
articolata in quattro movimenti: il dialogo cameristico tra violoncelli solisti (nella
trascrizione proposta tra violoncello e
sezione di sassofoni), seguito dallo scatenarsi della tempesta; l’andante pastorale
con la melodia del corno inglese contrappuntata dal flauto; la fanfara aperta dalle
trombe e sviluppata da tutta l’orchestra
nel famoso trascinante finale.
Al solista è dedicata la parte centrale
della serata, prima con l’Elegia in do
minore per violoncello ed orchestra di
Gabriel Fauré, un brano ispirato ad un
lirismo profondo e controllato al tempo
stesso, dalla forma semplice ma accuratamente strutturata; seguirà il concerto
per violoncello e orchestra di fiati del
contemporaneo pianista e compositore
viennese Friedrich Gulda. In questo inconsueto e originale lavoro, che mescola
elementi jazz, contrastanti passaggi lirici e richiami folcloristici, aleggia chiara
anche la presenza di Mozart, autore da
Gulda particolarmente amato ed eseguito. Insomma una sintesi un po’ pazzoide
di elementi musicali apparentemente
poco conciliabili, ma efficace ed assolutamente coinvolgente, sia per chi la suona che per chi l’ascolta.
La parte finale del concerto propone il
Camino Real, dell’autore contemporaneo americano Alfred Reed, una vivace
composizione originale per orchestra di
fiati di basata sull’idioma brillante tipico
del flamenco e si chiude con una coinvolgente versione di Sing, Sing, Sing,
uno dei brani più rappresentativi del genere big band e swing, portato al successi alla fine degli anni trenta dall’orchestra Benny Goodman. Vi aspettiamo
per una serata di grande musica e festa.
IL PRESIDENTE
Stefano Paternoster
BANDA
MUSICALE
MEZZOCORONA
Direttore:
Giuliano Moser
Violoncello:
Enrico Bronzi
PROGRAMMA
GUGLIELMO TELL Overture
Gioacchino Rossini
trascr. Jos van de Braak
ELEGIA IN DO MINORE
PER VIOLONCELLO E
ORCHESTRA op. 24
Gabriel Fauré
trascr. Yves Bouillot
CONCERTO PER
VIOLONCELLO E
ORCHESTRA DI FIATI
Overture - Idyll Finale alla marcia
Friedrich Gulda
EL CAMINO REAL
(A Latin Fantasy)
Alfred Reed
SING, SING, SING
Louis Prima
arr. Naohiro Iwai
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Nuova Edizione Dicembre 2015 - Cassa Rurale di Mezzocorona