Data SARDANEWS.IT (WEB2) 08-11-2014 Pagina Foglio 1/2 Ultime Notizie Confcommercio, mai più Deidda: Alberto Bertolotti nuovo presidente Blogger News Al via “Innovazione a microonde”: la web series del progetto I’M Sardegna Sarda News HOME PRIMA PAGINA BLOGGERS MONDO CONTATTI RADIO FUSION In scena al Lirico di Cagliari La Traviata dei contrasti BLOG Sandalyon Cerca Notizia VAI Una settimana dedicata a La Traviata. L’opera di Giuseppe Verdi, andata in scena per la prima volta a Venezia nel 1853, riempirà le scene del Teatro Lirico di Cagliari sino al 16 novembre. Sette rappresentazioni (più due dedicate ai bambini e ai ragazzi) con, sul palcoscenico, un applauditissimo tenore “di casa”: Francesco Demuro, “vecchio” allievo del Conservatorio di Cagliari nei panni di Alfredo Germont. Donna provocante, innamorata e disposta al sacrificio, umiliata e riaccolta tra le braccia solo in punto di morte, eppure ancora piena di amore per il suo Alfredo. Questa è la Violetta Valéry di Giuseppe Verdi. Questa con tutte le sue sfumature è la Violetta portata in scena 124033 ieri sera da Irina Lungu sul palcoscenico del Teatro Lirico di Cagliari. Codice abbonamento: SARDANEWS.IT (WEB2) Data 08-11-2014 Pagina Foglio 2/2 Vicino a lei, Alfredo Germont, Francesco Demuro, una voce che esprime tutta la potenza di un giovane che vive travolto da passioni forti: amore, rabbia, ira, rimorso, zittito, alla fine, solo dalla disperazione della morte, che non toglie le parole anche alla speranza. Voci che si incastrano e dialogano in armonia e con eleganza; riempiono il palcoscenico e il teatro, strappando, più di una volta, applausi a scena aperta. La Traviata andata in scena ieri sera al Teatro Lirico di Cagliari è una rappresentazione senza mistificazioni, fedele al libretto e a tutti quei piccoli dettagli di regia inseriti dal librettista, Francesco Maria Piave, e sottolineati e ripresi dalla musica di Giuseppe Verdi. Si sa, La Traviata è l’opera delle contraddizioni, con la borghesia, scissa tra una morale rigida e l’ipocrisia dei suoi vizi, e con il racconto di un amore apparentemente tanto grande ma messo facilmente in dubbio da uno dei suoi protagonisti senza un attimo di esitazione. Come si fa a restare fedeli a tutto questo? Come si fa a sottolineare il gioco di contrasti e di continui richiami con cui gioca lo spartito di Verdi? Mandando in scena una Traviata che, anche a livello scenico, trova nelle contraddizioni il suo punto di forza: il lusso sfacciato e lo splendore ostentato nei saloni di Violetta e, subito dopo, la ricca sobrietà del nido d’amore dei due amanti, avvolti in un bianco abbagliante, quasi fatato. Un attimo e si torna nuovamente al lusso e all’ostentazione dei saloni di Flora, Codice abbonamento: 124033 ancor più forte, questa volta, ancora più stridente.