1° CIRCOLO DIDATTICO “SANTE GIUFFRIDA” Via Cusmano di Alcara li Fusi, 15 – Tel 0957692669 – Fax 0957690709 C.F. 80012080877 – Cod. Mecc. CTEE04200D - E-mail [email protected] email certificata: [email protected] 95031 Adrano (CT) Relazione del Dirigente Scolastico al Consiglio di Circolo sulla direzione e il coordinamento dell’attività formativa, organizzativa e amministrativa – a.s. 2013-2014 Ai sensi del D. Lgs. 165/01 art. 25, comma 6 e D.I. 44/2001 art. 6 ANNO SCOLASTICO 2013/2014 1 1. Premessa La presente relazione è elaborata ai sensi dell’art. 25 comma 6 del D.L.vo 165/2001, il quale prevede che “il dirigente presenti periodicamente al consiglio di circolo o al consiglio di istituto motivata relazione sulla direzione e il coordinamento dell'attività formativa, organizzativa e amministrativa al fine di garantire la più ampia informazione e un efficace raccordo per l'esercizio delle competenze degli organi della istituzione scolastica”, e dell’art. 6 del D.I. 44/2001 e del D.A. 895/2001 che assegnano al Consiglio di Istituto/Circolo il compito di verificare, entro il 30 giugno, lo stato di attuazione del Programma Annuale, al fine delle modifiche che si rendano necessarie, sulla base di apposito documento predisposto dal dirigente. Il riesame della direzione, effettuato sulla base di una valutazione globale dell’attività scolastica come emersa dai documenti e dalle relazioni prodotte dalle FF.SS., dai docenti Responsabili, Referenti e Coordinatori e Collaboratori, dai docenti dei corsi extra-curricolari, dalle riunioni degli organi collegiali, dall’Auto-analisi di Istituto, dalle relazioni interistituzionali con il territorio, dai documenti prodotti - consente al dirigente scolastico non solo di fare il punto della situazione attuativa e finanziaria di ogni attività/progetto, ma soprattutto di avere una visione generale dei punti di forza e di debolezza dell’attività formativa, organizzativa e amministrativa, di evidenziare le scelte strategiche vincenti e gli errori commessi e da non commettere l’anno successivo. Il riesame della direzione non può, inoltre, che trarre origine da un’accurata diagnosi della situazione di partenza, diagnosi che ha assunto nel corso dell’anno una dimensione sempre più definita e chiara, sulla base della quale il Dirigente ha definito gli obiettivi strategici ed operativi da perseguire in relazione a varie aree. Tali obiettivi mirano a promuovere e a sviluppare nella comunità scolastica senso di appartenenza, capacità di collaborazione, bisogno di auto-formazione ovvero comportamenti virtuosi che costituiscono la premessa per l’affermazione di una comunità professionale coesa e fattiva, capace di soddisfare i bisogni dell’utenza e di porre le basi per il raggiungimento degli obiettivi strategici: l’innalzamento delle competenze chiave di tutti gli studenti, soprattutto nell’area linguistica, logico-matematica e di cittadinanza, in vista della progressiva implementazione del modello di una scuola “aperta” e realmente inclusiva. L’impegno e, per una buona percentuale, l’interesse e la motivazione con cui il personale docente della scuola ha affrontato, nell’anno scolastico in corso, molteplici attività di formazione, autoformazione, aggiornamento, ricerca-azione costituiscono un chiaro indice del progresso compiuto dall’istituzione scolastica verso il raggiungimento della “comunità professionale” auspicata dalle Indicazioni nazionali 2012. Parallelamente il Dirigente scolastico ha inteso perseguire l’obiettivo di costruire un modello organizzativo efficiente ed efficace, reticolare e diffuso, sradicando le radici culturali e consuetudinarie di una gestione verticistica, in modo da costruire un funzionigramma razionale e in progress in quanto plasmato e progressivamente ricalibrato sulla base delle competenze, anch’esse in evoluzione, del personale scolastico. La motivazione e valorizzazione del personale costituiscono chiaramente una premessa indispensabile per il raggiungimento dell’ambizioso obiettivo che, vista la sua complessità, potrà essere realisticamente e pienamente raggiunto nell’arco di un triennio. Nei paragrafi successivi verrà effettuata una descrizione dettagliata dei risultati raggiunti, partendo dagli obiettivi prefissati, in relazione alle varie aree. 2 2. Area relazionale: la creazione di una comunità professionale È subito emerso come l’istituto fosse caratterizzato, pur in presenza di buone e anche ottime professionalità docenti, da mancanza di partecipazione dei singoli alla gestione democratica e condivisa della scuola, da un inadeguato livello di collaborazione tra i docenti, con alcune significative eccezioni, da forme radicate seppur non generalizzabili di individualismo, dalla tendenza esercitata da alcuni docenti alla conservazione dei privilegi acquisiti, da deresponsabilizzazione in merito alle decisioni collegiali, avvertite come mero adempimento formale, da basso livello di propensione all’autoformazione, soprattutto in ambito digitale, da parte del personale. Si aggiunga inoltre, come naturale conseguenza di quanto osservato, l’assenza di un modello organizzativo diffuso, partecipato e reticolare, una forte concentrazione delle funzioni su poche figure apicali, con inevitabile compromissione della tempestività e dell’efficacia delle azioni messe in atto, da scarsa proceduralizzazione delle varie azioni didattiche e organizzative. In questo contesto il dirigente neo-insediato ha ritenuto prioritario fissare obiettivi operativi di leadership miranti a promuovere e, successivamente, a sviluppare nella comunità scolastica senso di appartenenza, capacità di collaborazione, bisogno di auto-formazione, comportamenti virtuosi, in modo da favorire la graduale trasformazione della scuola da apparato burocratico gestito dal vertice, in sistema organizzativo complesso finalizzato a garantire ad ogni alunno il conseguimento delle competenze e degli strumenti necessari per continuare ad apprendere autonomamente per tutta la vita. È ferma convinzione del Dirigente che veri protagonisti di una comunità educativa siano i docenti, i quali si configurano non più come meri “trasmettitori di conoscenze” bensì come professionisti autoriflessivi dell’educazione, dotati di competenze psico-pedagogiche, metodologico-didattiche, disciplinari, organizzativo-relazionali, di ricerca e valutazione (come esplicitato dall’art. 27 del CCNL 2007), capaci di attivare processi di ricerca-azione e soprattutto capaci di evolversi in un team teaching caratterizzato da senso di appartenenza, scambi simmetrici, interdipendenza, integrazione e di proporsi, anche all’utenza, come comunità professionale capace di concretizzare il proprio ruolo nell’elaborazione collettiva, condivisa e partecipata del progetto di istituto, il POF. Solo attraverso un impegno sinergico, segnato da coerenza e reciprocità, solo in conseguenza di un paziente e laborioso intreccio di relazioni interpersonali, di un "clima" reso favorevole dall'apporto costruttivo e peculiare di tutti si può incidere infatti sulla qualità dell’offerta formativa.. Per questo motivo il Dirigente ha cercato e cercherà strenuamente di promuovere il valore di una "comunità professionale ed educante", in crescita continua, soggetto e oggetto di permanente formazione, aperta alla costruzioni di relazioni salde con tutti i soggetti coinvolti nel processo educativo ( docenti, personale, dirigente, alunni, famiglie) e con lo stesso territorio. Tuttavia, nonostante tali osservazioni, l’istituzione scolastica gode di un buon clima relazionale, come emerge con chiarezza dai seguenti dati. Alla domanda “Ritieni di aver instaurato un rapporto collaborativo e umanamente sereno con i colleghi, il DS, il DSGA, il personale ATA, gli alunni e i genitori” i docenti rispondono come segue, evidenziando purtroppo una percentuale di poco superiore al 13% che non è riuscita a stabilire un buon rapporto con i colleghi: Colleghi Dirigente Molto 29% (n. 9 doc. ) 51,6% (n. 16 doc) Abbastanza 58,1% (n. 18 doc) 32,3% (n. 10 doc) 3 Poco 3,2% (n. 1doc.) 12,9% (n. 4) Per nulla 9,7% (n. 3 doc.) 3,2% (n. 1doc.) Direttore SGA ATA Alunni Genitori 51,6% (n. 16 doc) 45,2% (n. 14 doc) 67,7% (n. 21 doc) 58,1% (n. 18 doc) 35,5% (n. 11 doc) 41,9%(n. 13 doc) 29% (n. 9 doc) 38,7% (n. 12 doc) 12,9% (n. 4) 9,7% (n. 3 doc.) 3,2% (n. 1 doc) 0% 0% 0% 0% 0% Si sottolinea inoltre che due docenti, nell’area riservata alle “libere osservazioni” del monitoraggio, auspicano “Maggiore rispetto tra i colleghi e meno critiche” e “Maggiore collaborazione tra docenti”. In particolare, alla domanda “Quale supporto vorresti dalle FF.SS.” alcuni docenti rispondono: “Riuscire a creare piùpartecipazione” e “maggiori informazioni”. La risposta fornita alla domanda sul clima relazionale fornita dal personale ATA, se da un lato conferma una diagnosi positiva, dall’altro preoccupa in merito al sensibile calo del descrittore “Molto” riferito ai rapporti tra colleghi e all’incremento dei descrittori “Poco” e “Per nulla”: Docenti Dirigente Direttore SGA ATA Alunni Genitori Molto 80% (n. 12) 86,7%(n. 13) 86,7%(n. 13) 53,3% (n. 8) 80% (n. 12) 53,3% (n. 8) Abbastanza 20% (n.3) 13,3% (n. 2) 13,3% (n. 2) 33,3%(n. 5) 13,3% (n. 2) 26,7% (n. 4) Poco 0% 0% 0% 6,7% (n.1) 6,7% (n.1) 6,7% (n.1) Per nulla 0% 0% 0% 6,7% (n.1) 0% 6,7% (n.1) Alla domanda, rivolta ai genitori, “Pensa che la scuola sia capace di creare un clima sereno?” gli stessi rispondono come segue: Genitori Infanzia Genitori Primaria Molto Abbastanza Poco 39,2% (20 gen.) 33,1% (117 gen.) 9,8%%(5 gen.) 58,8%(208 gen.) 11,8%% (6 gen.) 6,8% (24 gen.) Per nulla 0% 0,3% (1 genitore) Non risp. 39,2% 1% Preoccupa il 39% dei genitori della scuola dell’Infanzia che non risponde. Tenuto conto dell’analisi effettuata, per il prossimo anno scolastico il Dirigente si prefigge: di abbattere la percentuale del 13% dei docenti che non ha instaurato buoni rapporti con i colleghi, promuovendo ulteriormente la collaborazione e lo spirito di corpo; di rimuovere le cause, facilmente individuabili, dei conflitti tra il personale ATA; di riconquistare la piena fiducia dei genitori della scuola dell’Infanzia tramite un maggiore intervento del Dirigente nella gestione diretta del plesso Infanzia, la ricerca di forme di comunicazione periodiche e dirette con i genitori, un’organizzazione più flessibile della didattica con l’adozione del modello delle classi aperte e l’arricchimento curricolare dell’Offerta formativa. Ad inizio di anno scolastico il Dirigente, nel fermo proposito di coinvolgere tutti gli insegnanti in un processo di formazione continua e nella creazione di clima positivo e sinergico, basato sulla collaborazione e sul senso di appartenenza, aveva fissato i seguenti obiettivi. 4 Obiettivo: Migliorare la motivazione e lo sviluppo professionale del personale docente. Risultati attesi. I docenti attivano processi di auto-formazione e partecipano ad attività di formazione/aggiornamento. Risultati raggiunti. Molto soddisfacenti, come attestato dalla partecipazione dei docenti alle seguenti attività di formazione/aggiornamento, auto-formazione, ricerca-azione oltre che dall’entusiasmo con cui alcuni di loro hanno aderito alle varie attività intraprese dalla scuola, contribuendo significativamente a rilanciare l’immagine pubblica dell’istituzione scolastica. Didattica inclusiva per bambini con Bisogni Educativi Speciali per i docenti della scuola Primaria e dell’Infanzia, corso tenuto dall’esperta pedagogista clinica Dott.ssa Teresa D’Agate. Partecipazione agli incontri seminariali previsti dall’ATP di Catania per dirigenti e docenti: Yoga della risata (alcuni docenti) Le nuove classificazioni internazionali della disabilità (FF.SS. e Dirigente) Le Indicazioni nazionali per il curricolo (F.S. Area 1 e Dirigente) Disabilità complesse, interveti psicoeducativi e nuove operatività. L’esperienza: “Se ti abbraccio non aver paura” (alcuni docenti) Tecniche cooperative e gestione dell’integrazione nel gruppo classe (organizzato da CTRH di Adrano, rivolto a quattro docenti) Piano di intervento regionale: “Progetto Ricerca-azione” finalizzato a contrastare la dispersione scolastica e migliorare le competenze di base degli alunni (rivolto a tre docenti) Formazione docenti su “L’uso del PC nella didattica” (con fondi progetto Aree a rischio), rivolto ai docenti della Primaria. Incontri formativi/informativi su: Sicurezza (tenuto dal consulente sulla sicurezza, rivolto a tutto il personale) I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (due incontri tenuti rispettivamente dalla dott.ssa La Mela e dalle dott. sse Lampa e Zammataro) Alimentazione (incontri formativi tenuti dalla dott.ssa Santangelo, pediatra ed esperta in alimentazione, e rivolti a gruppi di docenti) “La disostruzione delle vie aeree” (per tutto il personale, tenuto dalla Croce Rossa) Le Indicazioni nazionali 2012 (Collegio informativo, tenuto dal DS) La redazione del PAI (Collegio informativo, tenuto dal DS) Corso ECDL, presso Scuola Bruno, seguito da alcuni docenti della Scuola dell’Infanzia Formazione di inglese (terza annualità) presso ITC Branchina Formazione in ingresso docente neoassunta in ruolo. Auto-formazione docenti su Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione – 2012, con stesura del Curricolo verticale e coerenti criteri di valutazione Auto-formazione docenti Primaria su “Il curricolo locale” Auto-formazione docenti Primaria su “Il curricolo trasversale e verticale di Cittadinanza e Costituzione” Auto-formazione docenti Infanzia su “Sperimentazione gruppi di livello a classi aperte” Si sottolinea che alla domanda “La scuola offre ai docenti occasioni di crescita dal punto di vista professionale?” (domanda n. 12 del “Questionario di autovalutazione” rivolto ai docenti, area 5 Organizzazione): il 32,3% (10 docenti) risponde “molto”, il 54,8% ( 17 docenti) risponde “abbastanza” e solo il 9,7% (pari ad appena 3 docenti) risponde “poco”; nessuno risponde “per nulla”. Obiettivo: alimentare il senso di appartenenza, la partecipazione, la collegialità consapevole. Risultati attesi. I docenti adeguano la personale progettualità al “modello comune” e condiviso di scuola espresso nel POF, in cui esprimono collegialmente il “progetto di scuola” e non un insieme di progetti. I docenti partecipano con consapevolezza e responsabilità alle decisioni degli OO.CC. Risultati raggiunti. In merito all’adeguamento della progettualità al modello comune di POF si osserva, a conclusione di anno scolastico, che le iniziali resistenze dei docenti della Scuola dell’Infanzia, pur caratterizzati da buona professionalità e competenza, in merito alla finalizzazione della progettazione extra-curricolare ad obiettivi miranti al consolidamento delle competenze, erano dovute essenzialmente all’assenza di un chiaro indirizzo del POF oltre che al permanere di atteggiamenti di diffidenza nei confronti delle pur caute innovazioni proposte dalla dirigenza, a cui premeva, sin dall’inizio, puntare ad una didattica per competenze, come auspicato per altro dalle Indicazioni nazionali, ed ad una decisa evoluzione della Scuola dell’Infanzia verso un modello sempre meno assistenziale e sempre più formativo. Tale diffidenza si è progressivamente e parzialmente dissipata nel corso dell’anno scolastico, lasciando spazio ad atteggiamenti piùcollaborativi. Tuttavia permane nell’Istituzione scolastica un certo livello di individualismo, dal momento che il progetto del singolo docente o dei gruppi non viene ancora finalizzato ad un’idea comune di scuola. Tale problematica verrà fronteggiata, nell’anno scolastico successivo, tramite la redazione di un Atto di indirizzo del dirigente al Consiglio di circolo, redatto anche tenendo conto delle osservazioni dei genitori nell’autovalutazione di Istituto, al fine di “indirizzare” in modo più puntuale il POF e dare di conseguenza indicazioni al Collegio dei docenti in merito all’elaborazione di un modello realmente condiviso di POF, rispondente ai bisogni formativi e alle attese dell’utenza. In merito alla partecipazione dei docenti agli OO.CC. si osserva che l’attività degli organi collegiali si è svolta regolarmente, nel rispetto del Piano delle attività approvato dal collegio. La maggior parte dei docenti, come emerge dai dati restituiti dal monitoraggio, ritengono che i Consigli di interclasse/intersezione, il Collegio dei docenti e il Consiglio di Circolo abbiano contribuito abbastanza al raggiungimento degli obiettivi didattici ed educativi (rispettivamente il 48,4%, il 67,7% e il 61,3%); una percentuale minore si sbilancia a favore del giudizio molto (29%, 22,6%, 16,1%); ritengono che abbiano contribuito poco o per nulla rispettivamente il 19,4%, il 6,5%, il 16%. Certamente, considerato che la qualità dell’Offerta Formativa dipende non dalla singola professionalità ma dalla collaborazione e dalla progettazione condivisa della comunità professionale, i dati in oggetto, dai quali si evince una cauta e pudica sfiducia di una quantità non indifferente di docenti nella capacità progettuale degli OO.CC., devono indurre la dirigenza e i docenti a riflettere sull’opportunità di incentivare la creazione diffusa di team teaching coesi e produttivi. Per il prossimo anno scolastico il Dirigente definirà in maniera più puntuale e dettagliata l’o.d.g. dei consigli di interclasse e intersezione e, con il 6 supporto dei Collaboratori, proporrà una calendarizzazione degli impegni collegiali, nel Piano delle Attività, tale da consentirgli una presenza diffusa ma non invasiva a garanzia della qualità delle attività collegiali. Obiettivo: “Migliorare/incrementare la collaborazione tra docenti e la qualità dei processi interni alla comunità professionale”. Risultati attesi. I docenti sviluppano modalità di lavoro collegiali, “mettendo insieme” competenze e sensibilità individuali, acquisendo l’abitudine di scambiarsi informazioni, nella prospettiva della realizzazione di un modello comune di scuola. I docenti progettano attività di arricchimento ed ampliamento dell’Offerta Formativa coerenti con le reali esigenze degli alunni, sviluppando il grado di coerenza, integrazione ed inclusività del POF. Risultati raggiunti. Si riscontrano aree di eccellenza: laddove la collaborazione armonica tra i docenti del team assume livelli ottimali i risultati, in termine di progettazione di attività didattiche curricolari ed extra-curricolari, sono apprezzabili o addirittura notevoli. Persistono però alcune realtà residuali caratterizzate da individualismo e scarso livello di collaborazione. Obiettivo da perseguire nel prossimo biennio è il consolidamento e la disseminazione delle esperienze di collaborazione e la condivisione di un modello comune di POF che orienti e integri tutte le attività formative, con ricadute in termini di immagine della scuola e, soprattutto, di accrescimento delle competenze degli alunni. Obiettivo: “Valorizzare il personale docente nella prospettiva dell’affermazione di un sistema meritocratico” Risultati attesi. I docenti, opportunamente incentivati, sostenuti, incoraggiati, acquisiscono consapevolezza delle proprie potenzialità pedagogico-didattiche e/o organizzative e decidono di metterle al servizio della comunità scolastica. Risultati raggiunti. Si è già osservato come l’istituzione scolastica avesse assunto, nel corso degli anni, un assetto verticistico, caratterizzato da un basso livello di coinvolgimento dei docenti, i quali tuttavia, in percentuale molto elevata, sono caratterizzati da alta professionalità. Il dirigente scolastico pertanto, comprese le potenzialità del corpo docente, ha puntato a valorizzare le risorse umane, offrendo a tutti l’opportunità di porsi al servizio della comunità, al fine di evitare la creazione di una sorta di elite onnipresente e chiusa al resto della comunità scolastica che monopolizza ogni attività e determina un clima disarmonico di chiusura, ostilità e disaffezione. Al fine di ottenere collaborazione ha inteso mostrare comprensione e disponibilità a gratificare i soggetti per il lavoro svolto, ha guidato e sostenuto i docenti meno esperti nel loro “apprendistato”, ha assicurato una vigilata libertà d’azione ai docenti più esperti, facendosi comunque promotore di un clima amichevole, incoraggiando tutto ciò che accresce la cooperazione e scoraggiando la competizione, evitando che la discordanza dei caratteri potesse prevalere e gestendo con equilibrio i conflitti relazionali. L’obiettivo è stato in buona parte raggiunto, dal momento che molti docenti hanno acquisito o consapevolezza delle proprie potenzialità o motivazione a partecipare, secondo le proprie competenze, alla gestione democratica, diffusa e partecipata di una scuola avvertita come casa comune, come comunità solidale e inclusiva di apprendimento. L’obiettivo dirigenziale di generare entusiasmo, di “tirar fuori”, con metodo maieutico, quanto di meglio c’è nei docenti, di generare in loro passione per gli obiettivi comuni, senso di attesa circa ciò che è possibile fare, condivisione e ansia di partecipazione è stato dunque in buona misura raggiunto. 7 Non mancano però pochi docenti che avvertono l’operazione di valorizzazione delle risorse umane effettuata dal Dirigente come una forma pericolosa di destabilizzazione dei privilegi acquisiti. Tali atteggiamenti ostativi del successo della comunità professionale verranno piùdecisamente fronteggiati nel corso del successivo anno scolastico. L’obiettivo ulteriore rimane quello di fare in modo che tutti si sentano parimenti partecipi e responsabili, pur con le proprie peculiarità e competenze specifiche, del progetto comune di scuola, motivati a crescere sotto il profilo professionale e gratificati per il proprio apporto, disposti a collaborare con i pari, “mettendo in comune” le competenze e le inclinazioni specifiche e individuali. 3. Area didattico-formativa: l’attuazione del POF Premessa Nella seduta plenaria del Collegio dei docenti, tenutasi il 27 giugno 2014, è stata condotta la verifica dell’attuazione del POF - sulla base delle relazioni prodotte dalle funzioni strumentali, dai docenti responsabili dei progetti, dei referenti e dallo staff del dirigente scolastico - che ha preso in considerazione sia la gestione generale dell’offerta formativa sia lo stato di attuazione di tutti i progetti previsti per l’anno scolastico 2013-2014. È necessario, prima di prendere in esame lo stato di attuazione del POF 2013/2104, ricordare i presupposti della progettazione d’istituto, al fine di valutare eventuali scostamenti rispetto all’indirizzo prioritario del Piano. Nella Premessa al POF 2013/2104 si legge: “L’inclusione costituisce lo sfondo culturale e valoriale del Piano dell’Offerta Formativa del 1° Circolo Didattico Sante Giuffrida, dei comportamenti professionali di tutto il personale scolastico e della corresponsabilità educativa scuola-famiglia-territorio. Tale principio impegna la scuola, che si configura come comunità educativa e come organizzazione orientata all’apprendimento collettivo e cooperativo, alla ricerca continua di una didattica inclusiva per tutti e per ciascuno.” La funzione di direzione e coordinamento delle attività formative è stata finalizzata pertanto a garantire l’effettivo orientamento della progettazione curricolare ed extra-curricolare al raggiungimento dell’inclusione e si è realizzata attraverso una serie di azioni concrete: riunioni informali e comunicazioni interne; valutazioni collegiali di scelte, progetti, esperienze, situazioni, avvenimenti significativi della scuola; costruzione di decisioni attraverso percorsi di coinvolgimento trasparenti formali e informali; predisposizione di condizioni per assicurare la piena realizzazione del Piano dell’offerta formativa. La ricerca-azione dei docenti e il processo di crescita professionale Al centro della progettualità del I Circolo Didattico, che trova espressione compiuta e coerente nel Piano dell’Offerta Formativa, c’è l’alunno con i suoi bisogni emotivi e formativi, le sue peculiarità individuali, le caratteristiche cognitive, psicologiche, meta-cognitive legate alla particolare fase dell’età evolutiva vissuta, le sue esigenze di comunicazione e di ascolto. A tali bisogni la Scuola ha risposto assicurando all’utenza l’impegno del personale ad affrontare un processo continuo di crescita professionale, atto a garantire un’offerta formativa variegata, attenta ai bisogni di ognuno, di qualità. Per questo motivo nell’anno scolastico in corso i docenti hanno avviato attività di auto-formazione e di riflessione, opportunamente in indirizzate e avviate dal Dirigente, che ha tenuto un Collegio tematico sull’argomento con produzione di Slide informative, sulle Indicazioni 8 nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione - 2012, che si sono concretizzate in un’accurata e complessa attività di revisione e stesura dei curricoli verticali e dei criteri di valutazione. L’attività si è sviluppata e articolata ulteriormente nell’ultima fase dell’anno scolastico, visto che, a conclusione delle lezioni, i docenti della Scuola Primaria, suddivisi in gruppi elettivi, hanno prodotto, in seguito ad un lavoro accuratamente preparato, coordinato da docenti responsabili, il “Curricolo locale” e il “Curricolo verticale di Cittadinanza e Costituzione”, mentre i docenti della Scuola dell’Infanzia hanno rivisitato il POF, proponendo al collegio un’organizzazione flessibile, a classi aperte, delle attività didattiche curricolari, con conseguente arricchimento mirato dell’Offerta Formativa. La messa a punto del nuovo modello organizzativo della Scuola dell’Infanzia e l’attività di revisione dei curricoli proseguirà nel successivo anno scolastico e si concretizzerà nell’ulteriore “limatura” e “calibratura” degli stessi sulla base dei reali bisogni formativi dell’utenza, nella stesura di modelli di massima di U.d.A. Anche i criteri di valutazione, approvati dal Collegio dei docenti nel mese di Dicembre, saranno sottoposti a revisione critica. Si è evidenziata inoltre la necessità di predisporre dei modelli di Programmazione per aree disciplinari e del team dei docenti e dei modelli comuni di Relazione finale, al fine di conferire omogeneità alle attività di progettazione e di consentire un resoconto finale significativo. In merito alle complesse attività di progettazione da effettuare in merito agli alunni diversamente abili si pone l’esigenza, per il prossimo anno scolastico, di definire un chiaro e dettagliato Cronoprogramma delle attività da svolgere, dei documenti da redigere, delle modalità e dei soggetti coinvolti, della tempistica relativa agli adempimenti, che possa fungere da esaustivo Vademecum per l’insegnante di sostegno. Quanto agli alunni con Bisogni Educativi Speciali, a favore dei quali è stato nominato il GLI, è stato redatto il PAI e predisposta una complessa modulistica, si rimanda alle relazioni prodotte dalle FF.SS. area 3 e 4. In supporto degli alunni a rischio dispersione con gravi problematiche personali e/o familiari è stato inoltre nominato il GOSP, anche se il gruppo di lavoro non ha avuto modo di esercitare la propria attività di consulenza e orientamento. In sintesi sono state attivate le seguenti azioni finalizzate a conferire organicità, omogeneità, chiarezza all’organizzazione della scuola, anche con il supporto della F.S. Area 1: Riformulazione del POF e nuova veste grafica Stesura dei curricoli verticali per la Scuola dell’Infanzia e Primaria Stesura ed approvazione collegiale dei criteri di valutazione (griglie relative alle discipline e al comportamento) Aggiornamento, revisione e ampliamento del Regolamento d’Istituto Stesura Regolamento di funzionamento degli Organi Collegiali Stesura Regolamento dell’Attività negoziale Stesura Regolamento Accesso agli atti Stesura della Carta dei Servizi Revisione dei Modelli di Certificazione competenze Per il prossimo anno scolastico, al fine di migliorare l’efficienza e il livello di inclusività del POF, ci si propone: di redigere il Protocollo di accoglienza stranieri, aggiornando parimenti la modulistica della Segreteria; predisporre U.d.A. per le varie discipline/aree disciplinari/attività trasversali; 9 rivedere il POF d’Istituto relativamente all’organizzazione della Scuola dell’Infanzia (flessibilità e arricchimento offerta curricolare, regolamentazione delle compresenze in occasione di particolari festività o attività didattiche, che dovranno essere stabilite dettagliatamente nel POF e sottoposte ad approvazione del Collegio plenario e del Consiglio di Circolo e non potranno essere superiori comunque a giorni 5); rivedere i modelli di Programmazione e Relazione finale relativi alle aree disciplinari e al team. redigere un Vademecum dell’insegnante di sostegno redigere un progetto, da inserire nel POF, finalizzato al recupero degli alunni con difficoltà di apprendimento, da gestire utilizzando le ore di compresenza (con chiara indicazione degli alunni cui è rivolto, degli obiettivi, degli indicatori di risultato, delle discipline, della tempistica, dei docenti referenti, delle attività da svolgere e documentare su un apposito registro) di aggiornare il Regolamento di Istituto in merito alle modalità dei trasferimenti degli alunni della Scuola dell’Infanzia ad altre sezioni e ad altro modello orario e all’inserimento degli stessi nelle sezioni redigere un Piano di miglioramento, definendo priorità e obiettivi strategici e operativi chiari, ambiziosi ma al tempo stesso realistici. In merito alle attività di formazione/aggiornamento e auto-formazione si è già detto nel Paragrafo n. 2. I progetti curricolari ed extra-curricolari Al fine di rendere l’Offerta Formativa ricca, articolata ed aderente ai bisogni degli alunni, abbiamo previsto nel nostro modello di apprendimento itinerari e percorsi finalizzati al miglioramento delle competenze, soprattutto linguistiche e matematico-scientifiche, attività sportive, laboratori didattici specifici su tematiche trasversali di Cittadinanza, attività extra-curricolari atte a soddisfare reali bisogni di formazione, laboratori vari atti a favorire ed attuare reali processi di integrazione degli alunni diversamente abili e con bisogni speciali, visite guidate nel territorio, al fine di valorizzare le tradizioni e i beni culturali locali. Finalità ultima della progettualità elaborata dai docenti e documentata nel POF è sempre il benessere dell’alunno, per il quale la scuola si deve configurare come un luogo “da vivere” e in cui sperimentare ogni giorno gioiosamente, sotto lo sguardo attento, comprensivo ma autorevole dei docenti e del personale scolastico, le regole del vivere civile. Purtroppo l’estrema esiguità delle risorse disponibili, limitate all’utilizzo del Fondo di Istituto e dei finanziamenti relativi alle Aree a rischio – dispersione scolastica (art. 9 del CCNL), ha impedito di realizzare appieno quanto programmato, causando una moderata delusione dell’utenza, che chiede con forza l’offerta di attività curricolari e/o extra-curricolari di informatica, educazione fisica e lingua straniera. Obiettivo prioritario, per il prossimo anno scolastico, sarà quello di indirizzare le risorse, anche prevedendo eventuali contributi volontari dei genitori, oltre che il ricorso a possibili finanziamenti nazionali e/o europei e ad “alleanze” territoriali, all’ampliamento dell’Offerta Formativa nella direzione proposta dall’utenza, in linea del resto con la finalità della scuola di predisporre un’offerta coerente con le competenze-chiave europee. Tanto premesso, si riassumono i progetti realizzati nell’a.s. 2013/14. Progetto curricolare di Educazione ambientale (referente ins. Falsaperna): la scuola ha partecipato all’iniziativa dell’Assessorato alla P.I. denominata “Ecoambiente” con il progetto “Sorella/Madre Terra”, mettendo in scena, l’8 ottobre 2013, uno spettacolo ispirato alla figura 10 di San Francesco, alla presenza del Sindaco e dei genitori, e realizzando una mostra di manufatti realizzati con materiale riciclato; in tal modo sono stati avviati gli studenti ad una riflessione sull’importanza della difesa dell’ambiente e sulla necessità di avviare pratiche legate al contrasto del consumismo. La classe II E, in orario curricolare, con il contributo professionale di un esperto, prestato a titolo gratuito, ha realizzato un laboratorio di riciclaggio con l’utilizzo di carta e plastica. Progetto di Educazione legalità (referente ins. Nasca): coerentemente con gli obiettivi del POF, che intende la scuola come una palestra di cittadinanza attiva, sono state svolte varie attività: le classi quinte hanno visitato la Caserma Maristaeli del Gruppo Elicotteristi della Marina Militare di Catania; nel mesi di dicembre gli alunni della scuola dell’Infanzia e delle classi prime e seconde della Primaria hanno assistito allo spettacolo teatrale Hamelin ed hanno effettuato una riflessione sul messaggio di legalità veicolato dallo spettacolo; in occasione della Giornata della Memoria, il 27 gennaio, le classi quinte hanno prodotto cartelloni, assistito alla proiezione di power point e filmati sul tema della persecuzione e dato vita ad un successivo dibattito sul tema; nel mese di febbraio le classi quarte si sono recate in visita presso la Compagnia Carabinieri di Paternò; il 17 marzo tutti gli alunni si sono riuniti, per gruppi, in Auditorium per celebrare l’anniversario dell’unità d’Italia con dibattito e canto dell’Inno nazionale; a Maggio gli alunni delle classi quinte hanno aperto il corteo in memoria dei giudici Falcone e Borsellino organizzato dal Comune di Adrano intonando i canti “I cento passi” e “Pensa”. Progetto Solidarietà “La mia scuola per la solidarietà” (referente ins. Liggeri): finalizzato a sviluppare nei bambini forme di collaborazione grazie a gesti concreti di solidarietà che entrino a far parte della quotidianità, il progetto ha coinvolto attivamente tutto il personale scolastico, gli alunni e soprattutto le mamme, che hanno aderito entusiasticamente e generosamente alle varie iniziative progetteuali. Il progetto è stato realizzato lungo tutto l’anno scolastico con le seguenti attività: donazioni all’UNICEF con l’acquisto dei semi di orchidea; la mostra mercato e la “Giornata del dolce” in periodo natalizio, con il contributo attivo e determinate delle mamme; adesione alla raccolta fondi per la Talassemia “Le ali della ricerca” e per la “Lega italiana fibrosi cistica”. Progetto educazione stradale (referente ins. Tomaselli): per quanto previsto nella programmazione annuale delle attività, non è stato realizzato. Progetto di educazione alla Salute ed Alimentazione (referente ins. Paratore). Il progetto di Educazione alimentare avviato nell’anno in corso con il supporto della pediatra ed esperta di alimentazione dott.ssa Anna Maria Santangelo ha avuto un riscontro positivo, anche se non sono mancati dei punti di debolezza sotto il profilo organizzativo. Il POF 2014/2015 contemplerà questa interessante iniziativa, che ha visto anche la collaborazione del medico scolastico, il quale ha effettuato rilevazioni antropometriche dei bambini delle classi prime; si curerà maggiormente l’aspetto organizzativo, prevedendo rapporti più frequenti tra l’esperto di alimentazione, le famiglie e i docenti coinvolti delle classi seconde. L’adesione della scuola al Progetto frutta, effettuata, come di consueto, nel mese di Maggio 2014, consentirà di aggiungere un’ulteriore tessera al progetto, così come la realizzazione dell’orto didattico. Progetto Biblioteca (referente ins. La Venia): l’insegnante non ha prodotto alcuna relazione sull’attività oggetto di incarico, che prevedeva la gestione della biblioteca, la predisposizione di 11 spazi e modalità per la fruizione delle riviste didattiche, la promozione dell’utilizzo della biblioteca, la predisposizione di schede di lettura, l’elaborazione e coordinamento di un progetto lettura di istituto. Tali attività, esplicitate nella lettera di incarico e non svolte nell’anno in corso, ad eccezione del fatto che l’insegnante ha messo a disposizione un’ora la settimana per la consultazione dei libri, dovranno essere effettuate nel corso del successivo anno scolastico, considerata l’importanza che la lettura riveste per lo sviluppo cognitivo, linguistico e creativo degli alunni. Progetto curricolare “Adotta un’aiuola”, finalizzato all’inclusione, efficacemente coordinato dalla Funzione Strumentale Area 3 “Prevenzione della dispersione, insegnante Saccone. Al fine di ottenere le risorse umane, strumentali e finanziarie necessarie per l’attuazione del progetto e di incrementare l’offerta formativa, rendendo più vario, interessante, gradevole il curricolo scolastico, pur in assenza di risorse economiche, la Dirigenza si è fatta promotrice di un Protocollo d’intesa in materia di prevenzione della dispersione e promozione della cittadinanza attiva siglato nel marzo 2014 con il Comune, il Corpo Forestale, l’IPAA di Adrano e la Scuola delle tre età; tale accordo interistituzionale, la cui stipula è stata preceduta da un accurato lavoro preparatorio, sia sotto il profilo negoziale che sotto il profilo tecnico, mette infatti a disposizione della scuola, senza oneri economici per le famiglie e per l’amministrazione, svariate risorse umane e strumentali, consentendo di arricchire l’Offerta Formativa: l’utilizzo del servizio scuola-bus per escursioni di carattere naturalistico, visite didattiche con la guida esperta degli ispettori del Corpo Forestale in siti di interesse ambientale, lezioni interattive e multimediali tenute da esperti del Corpo Forestale e/o da docenti dell’IPAA, attività laboratoriali presso l’azienda agraria dell’IPAA (realizzazione di erbari, laboratori di chimica, laboratori di cucina, laboratori di giardinaggio …), attività mirate al recupero delle tradizioni e dei giochi del passato con la guida della Scuola delle tre età e, soprattutto, attività di giardinaggio, con il tutoraggio degli studenti dell’IPAA. A tal proposito, per il prossimo anno scolastico, portato a termine l’impianto di irrigazione, grazie alla collaborazione dell’IPAA, della Scuola delle tre età e dei “nonni”, e la piantumazione e pulizia delle aiuole, previsto il supporto di un Collaboratore scolastico, si proporrà alle classi dell’istituto di “adottare un’aiuola”, stimolando nei bambini il senso estetico, il senso di appartenenza al territorio e l’approccio esperienziale allo studio dell’ambiente e delle scienze naturali. Si chiederà inoltre il supporto dei “nonni” e si farà ricorso, ove possibile, a sponsorizzazioni esterne. Progetto curricolare di ricerca-azione, efficacemente coordinato dalla Funzione Strumentale Area 3 “Prevenzione della dispersione”, insegnante Saccone, all’interno del Piano dell’USR finalizzato alla prevenzione della dispersione scolastica e al miglioramento delle competenze, che ha coinvolto la classe V C e II C. Progetto Aree a rischio 2013, rivolto agli alunni delle classi quarte e quinte, finalizzato al consolidamento delle competenze linguistiche. Per il prossimo anno scolastico verrà nuovamente proposto, prioritariamente agli alunni delle classi quarte e quinte con difficoltà logico-linguistiche e scientifico-matematiche, il progetto Aree a rischio 2014/2014 “Obiettivo inclusione!”; si utilizzerà una didattica multimediale al fine di accrescere l’attrattiva per la scuola e promuovere il successo formativo di tutti gli alunni. 12 Attività curricolare di drammatizzazione, danza e canto, con rappresentazione del musical Grease, di danze e canti su tematiche ambientali e in occasione della festa conclusiva dell’anno scolastico, rivolto agli alunni delle classi quinte e quarte. Progetti Lettura curricolari autonomamente svolti dalle classi seconde E, F, G e terza C. Progetto extra-curricolare “La salute in tavola”, condotto dagli insegnanti Liggeri e Ronsisvalle e rivolto agli alunni delle classi prime C e D. Gli insegnanti hanno mirato a creare continuità con le attività curricolari di educazione alimentare. Progetto “Vi racconto una storia”, realizzato dall’ins. Castiglione Rosaria e rivolto alla classe 3^ B; si è concluso con la lettura ai genitori delle storie prodotte, illustrate dai bambini e raccolte in un volumetto. Le classi quarte non hanno realizzato le attività extra-curricolari progettate finalizzate “Alla scoperta del territorio”, per ragioni organizzative. Si propongono pertanto di rinviarne la realizzazione al prossimo anno scolastico, con la realizzazione di un progetto di drammatizzazione sulla figura di San Nicolò Politi. Attività extra-curricolare di lettura e drammatizzazione “Ascoltando scopro e imparo”, finalizzato al consolidamento delle competenze e all’inclusione, con rappresentazione della Via crucis e coinvolgimento delle famiglie e dei media locali, in periodo pasquale, rivolto agli alunni delle classi quinte. Progetto extra-curricolare “Pallavolando”, realizzato con i fondi del FIS e con i fondi delle Aree a rischio 2014; rivolto agli alunni delle classi IV e V ha visto la partecipazione della squadra del I CD al torneo di pallavolo omonimo promosso dall’Istituto De Amicis di Catania. Vista l’importanza dello sport in età evolutiva, le numerose adesioni degli alunni e le richieste pressanti di attività motoria avanzate dai genitori, per il prossimo anno scolastico si prevede di mantenere e, se possibile, arricchire tale programmazione. Gli insegnanti della Scuola dell’Infanzia hanno realizzato il progetto extra-curricolare “Marta amica di carta”, rivolto ai bambini di cinque anni e finalizzato ad attività di prescolarizzazione. In merito all’Offerta Formativa si sottolinea inoltre che alcuni genitori esprimono insoddisfazione in relazione al fatto che solo cinque classi della Scuola Primaria hanno potuto partecipare al progetto di Educazione Fisica promosso dal CONI. L’iniziativa, infatti, che si è conclusa con manifestazioni sportive in presenza delle famiglie, ha riscosso grande successo ed è stata molto apprezzata dall’utenza direttamente coinvolta, ma ha deluso profondamente coloro i quali non ne hanno fruito. Per questo motivo il Dirigente ha chiesto al Collegio dei docenti di esprimere il proprio parere, sotto il profilo didattico, circa l’integrazione nel POF 2014/2015 di attività di Educazione Fisica curate in orario curricolare da Esperti esterni in possesso di Laurea in Scienze Motorie. Acquisito il consenso del Collegio, il Dirigente chiederà al Consiglio di Circolo di valutare la possibilità di richiedere un contributo volontario delle famiglie di non meno di € 20,00 al fine di integrare il POF con attività di Educazione Fisica svolte da esperti, in aggiunta a quelle proposte annualmente dal CONI, al fine di assicurare a tutte le classi la fruizione di attività motorie. Si accoglie e condivide inoltre l’auspicio di alcuni genitori e docenti circa il ricorso ad una didattica più laboratoriale e dinamica, capace di stimolare la creatività, l’interesse, la fantasia dei bambini. Atteso che già alcuni docenti “vivacizzano” la didattica tramite il ricorso ad attività laboratoriali, all’utilizzo delle risorse digitali, alla drammatizzazione, si accoglie la giusta segnalazione dei genitori circa l’auspicabile modernizzazione della didattica, precisando che tale obiettivo rientra già nella 13 programmazione didattica dirigenziale e collegiale dal momento che la scuola ha aderito al progetto PON FESR 1858 del febbraio 2014, azione A3 ed E1, grazie al quale sarà possibile incrementare la dotazione tecnologica della scuola. Sempre in questa direzione si è mossa la dirigenza nel momento in cui ha finalizzato, con il parere favorevole del collegio, una parte, sia pur piccola, del progetto Aree a rischio 14/15 “Obiettivo inclusione!” alla realizzazione di un corso di formazione per docenti su “Utilizzo didattico del Computer”: l’uso di giochi didattici, in particolari fasi dell’attività educativa, può infatti suscitare l’interesse degli alunni, stimolare in forma ludica l’apprendimento, suscitare sana competitività, stimolare la creatività e la gioia di stare insieme a scuola. Appurato l’intenso coinvolgimento dell’utenza in tutte le attività artistico-musicali o di drammatizzazione realizzate dalla scuola, il consenso delle famiglie, l’entusiasmo dei bambini, la soddisfazione degli insegnanti, il ritorno di immagine per la scuola, il conseguimento dell’integrazione e, in alcuni casi, dell’inclusione degli alunni “difficili” e/o diversamente abili, per il prossimo anno scolastico, compatibilmente con le risorse disponibili, si incentiveranno anche attività di drammatizzazione. È opportuno precisare che l’apprezzamento dei genitori per la presenza e disponibilità degli insegnanti della scuola dell’Infanzia e Primaria appare elevato e, in alcuni casi addirittura entusiastico. Non mancano però poche critiche di genitori della scuola dell’infanzia che chiedono “più insegnanti in classe”, “insegnanti più qualificati, creativi e pazienti” e di genitori della scuola Primaria ( cinque in tutto) che, pur apprezzando i docenti di classe, criticano o la mancanza di assiduità e pazienza o l’incapacità di creare un clima sereno di altri docenti. Azioni di accoglienza, orientamento e inclusione Articolate, funzionali ed efficaci sono state le azioni messe in atto dalla Funzione Strumentale Area 2 “Continuità orientamento e accoglienza”, ins. Rosalba Nicosia, ritenute molto funzionali dal 19,4% dei docenti, abbastanza funzionali dal 61,3%, poco funzionali dal 9,7% e per nulla funzionali da 6,5%. La docente ha organizzato, all’inizio dell’anno scolastico, il progetto “Accoglienza”; a dicembre il progetto “Natale nel mondo”, che ha coinvolto gli alunni delle classi quinte della scuola Primaria e della Scuola Secondaria di 1° grado e si è concluso con un concerto di Natale caratterizzato da canti nelle varie lingue straniere, da un commovente canto gestuale e dalla realizzazione di un presepe vivente; a gennaio/febbraio il progetto “Orientamento” per aiutare gli alunni delle classi quinte a scegliere consapevolmente la scuola secondaria; a giugno attività di continuità tra infanzia e scuola primaria con la partecipazione delle famiglie e della Scuola delle tre età. Ha contribuito a rilanciare l’immagine della scuola anche il video promozionale dell’Offerta Formativa, giudicato molto o abbastanza ben fatto dalla quasi totalità dei docenti che dichiarano di averlo visto (17 docenti su 19), 18 dei quali ritengono che possa contribuire a promuovere l’immagine della scuola, mentre 5 docenti pensano che contribuisca poco o per nulla a promuovere l’immagine della scuola. Per il prossimo anno scolastico dovrà essere prevista un’azione sistematica di diffusione e promozione dell’Offerta della scuola presso gli asili privati. Attività di prevenzione insuccesso scolastico e gestione di interventi a favore di alunni con B.E.S. Le attività finalizzate all’inclusione degli alunni con B.E.S. (produzione di schede di rilevazione, stesura del Piano Annuale per l’inclusione, predisposizione di un modello di Piano Didattico Personalizzato, revisione del PAI) sono state svolte in sinergica collaborazione dalle Funzioni 14 Strumentali Area 3 e 4. In particolare l’ins. Saccone, FS Area 3, ha effettuato, durante l’intero corso dell’anno scolastico, un accurato monitoraggio mensile relativo alle assenze degli alunni, intervenendo quando necessario contattando la famiglia, al fine di sensibilizzarla, generalmente con esiti positivi, o con segnalazioni al Dirigente perché attivasse gli interventi di sua competenza. L’insegnante ha inoltre coordinato con impegno proficuo il progetto Adotta un’aiuola e la Ricerca-azione. La docente Patanè, referente per l’handicap e il disagio, ha coordinato con cura il GLHO di Istituto ed ha sempre garantito il proprio supporto ai colleghi, anche partecipando ai consigli di classe su specifica richiesta dei docenti. Ha inoltre partecipato a varie attività formative specifiche, agli incontri periodici con l’ATP di Catania e con i diversi soggetti coinvolti nella gestione degli alunni con disabilità, ha organizzato e coordinato il progetto educativo di Musicoterapia. Per ciascun alunno inoltre sono stati organizzati incontri GHLI tra docenti, Genitori e Personale sanitario sia all’inizio della attività scolastica, sia a consuntivo; ciò ha permesso di redigere dei PEI puntuali e il piùpossibile condivisi e di valutarne poi i risultati. Sono stati programmati anche incontri con assistenti sociali e docenti per definire la funzione e le azioni possibili degli assistenti alla persona che seguono alcuni allievi disabili con difficoltà severe. Gli alunni sono stati tutti ammessi alla classe successiva tranne un caso per il quale il consiglio di classe ha predisposto un piano di permanenza. Per il prossimo anno si redigerà un Cronoprogramma delle attività, al fine di consentire una programmazione ancora piùefficace e serena. Verranno previste inoltre attività di integrazione degli alunni stranieri. Visite guidate, eventi, manifestazioni. Nel corso dell’anno molte classi hanno partecipato a visite guidate e ad escursioni sul territorio, come programmate dai consigli di classe e accuratamente organizzate dalla Funzione Strumentale Area 5, ins. Lupo. Alla domanda “L’organizzazione delle visite di istruzione è stata efficace” rispondono Molto e Abbastanza rispettivamente il 25,8% e il 32,3%; rispondono poco o per nulla rispettivamente il 25,8% e il 6,5%. Analizzando le ragioni per le quali una percentuale non indifferente di docenti lamenta un’organizzazione poco efficace delle visite guidate emerge con chiarezza che esse vanno addebitate non certo all’azione diligente della FS, ma ad una programmazione delle stesse inadeguata sia in merito alla tempistica che in merito alla modalità adottata di raccolta dei dati. Diverse classi hanno assistito inoltre a spettacoli teatrali e circensi. Queste attività hanno contribuito ad ampliare le conoscenze e gli orizzonti culturali degli alunni. Obiettivo da perseguire per il prossimo anno scolastico è la definizione di un chiaro e inderogabile crono-programma delle attività di programmazione a cui i Consigli di Interclasse e Intersezione dovranno rigorosamente attenersi e la definizione di una modulistica atta a favorire la raccolta dei dati predisposti dagli OO.CC. da parte della F.S. Valutazione degli alunni. Nel Dicembre del 2013 il Collegio dei docenti, dopo un complesso lavoro di ricerca e riflessione, ha elaborato ed approvato un documento contenente i principi generali relativi alla valutazione formativa di tutti gli alunni, compresi gli studenti con B.E.S. e con disabilità, e le griglie di valutazione relative alle singole discipline e al comportamento. Ha inoltre approvato un nuovo modello di certificazione delle competenze. La maggioranza degli alunni ha frequentato regolarmente le lezioni, anche se permangono alcuni casi di frequenza saltuaria e un caso di abbandono, ed ha raggiunto, pur con esiti differenziati, gli obiettivi 15 fissati dal team dei docenti. Cinque alunni non sono stati ammessi alla classe successiva; in tal modo il team ha inteso consentire loro, con il parere favorevole dei genitori, di consolidare le competenze e rendere possibile una regolare e proficua prosecuzione degli studi. Nella fase iniziale dell’anno si sono registrate sette richieste di nullaosta in uscita per motivazioni adducibili a trasferimento di residenza e sei richieste di nulla osta in ingresso. Al fine di rendere più trasparente, tempestiva ed efficace la comunicazione dei dati relativi alla valutazione (come fortemente sottolineato nell’art. 1 del DPR 122/2010) e di tenere sotto controllo il processo dell’apprendimento, la scuola ha introdotto un “Pagellino” di valutazione intermedia. Sono stati interpellati i genitori, chiedendo loro se hanno apprezzato l’introduzione di tale documento; dalle loro risposte emerge un elevato apprezzamento nei confronti dell’iniziativa, come si evince dai datti sotto riportati: Genitori Primaria Molto Abbastanza Poco 51,4% (163 gen.) 38,7%(169 gen.) 7,1% (15 gen.) Per Non nulla risp. 1,7% (2 1,1% genitori) Si registra inoltre un buon livello di soddisfazione in merito al “modo in cui vengono comunicate le valutazioni”, dal momento che i genitori rispondono come segue: Genitori Primaria Molto Abbastanza Poco 46% 47,7% 4,2% Per nulla 0,6% Non risp. 1,5% Obiettivi operativi da perseguire per il prossimo anno scolastico sono i seguenti. Al fine di contenere e monitorare le assenze degli alunni e sensibilizzare i genitori sull’importanza di una frequenza assidua (considerate le numerose assenze registrate ogni Sabato), verrà introdotto un libretto di giustificazioni autoprodotto dalla scuola (con un piccolo contributo volontario dei genitori) per ogni alunno. La dirigenza, nel corso di un incontro con i genitori previsto per i primi giorni di settembre, tenterà di sensibilizzare l’utenza sull’importanza del rispetto degli orari, in ingresso e in uscita, e sull’importanza del rispetto delle regole in merito ad un’ordinata e sicura evacuazione e in merito al rispetto degli orari di ricevimento della Segreteria. Verrà perseguito l’utilizzo a pieno regime del registro on-line, al fine di implementare il regime di trasparenza e tempestività della comunicazione scuola-famiglia, e lo scrutinio elettronico. Verrà effettuata la revisione critica dei criteri di valutazione, al fine di renderli coerenti rispetto agli obiettivi fissati nei curricoli verticali. Verrà promossa una decisa opzione dei docenti verso una didattica di tipo laboratoriale e digitale. Dovranno essere incrementate le competenze di tutti gli alunni, in vista di una scuola realmente inclusiva, in lingua madre e in ambito logico-matematico, anche al fine di migliorare le performance degli alunni nei test INVALSI. 16 4. Direzione e coordinamento dell’attività organizzativa. L’area della comunicazione La promozione della diffusione tempestiva e capillare delle informazioni/comunicazioni rivolte ai docenti tramite diversi canali, è stato un obiettivo operativo prioritario perseguito dal Dirigente nell’anno scolastico in corso, per il quale ci si attendevano i seguenti risultati: Informazione tempestiva ed esaustiva dei docenti sulle novità normative e pedagogicodidattiche; Maggiore celerità e funzionalità del sistema di diffusione (cartaceo ed elettronico); Crescita del numero di accessi all’area del sito dedicata all’informazione/formazione. I risultati raggiunti sono in parte molto soddisfacenti, in parte piuttosto deludenti. Infatti, in merito al primo risultato atteso si osserva che l’esaustività è stata garantita, come dimostrano le oltre 130 circolari per docenti emanate dalla Dirigenza, i collegi tematici (sulla redazione del PAI, sugli alunni con BES, sulle Indicazioni nazionali 2012) con relativa produzione di slide o documenti cartacei, l’emanazione di direttive (sugli scrutini e sulla valutazione), e il livello di soddisfazione degli insegnanti, i quali alla domanda “Le comunicazioni e gli avvisi sono chiari, completi e tempestivi” rispondono: molto il 54,4% (17 docenti), abbastanza il 38,7% (12 docenti); due docenti, il 6,5% rispondono poco, ma non chiariscono se l’insoddisfazione sia relativa alla mancanza di chiarezza o di completezza o di tempestività o a tutti e tre gli aspetti. Sarebbe stato opportuno separare nel questionario il dato relativo alla chiarezza e completezza rispetto a quello relativo alla tempestività, in quanto la “circolazione” delle informazioni, nella prima fase dell’anno scolastico, risultava effettivamente molto lenta e inefficace, come è stato possibile appurare. Al problema, emerso in seguito ad alcune disfunzioni verificatesi, si è efficacemente sopperito, dopo i primi mesi di attività didattica, tramite l’individuazione, effettuata dal Direttore SGA sulla base delle direttive impartite dal Dirigente, di un responsabile della diffusione delle circolari. Se la diffusione cartacea è divenuta più celere e funzionale, oltre che esaustiva, la diffusione elettronica sul sito della scuola delle circolari e dei documenti informativi, per altro richiesta da alcuni docenti, non è stata ancora pienamente conseguita. Di conseguenza non è cresciuto il numero di accessi all’area del sito dedicata all’informazione/formazione. Obiettivo prioritario, per il prossimo anno scolastico, è la diffusione tempestiva e regolare delle circolari informative e delle comunicazioni formative in una sezione dedicata del nuovo sito della scuola, ad ulteriore garanzia di trasparenza, democrazia, condivisione, crescita professionale. Un buon livello di soddisfazione emerge anche dal monitoraggio genitori. Alla domanda: “La scuola comunica le informazione alla famiglia in modo adeguato e tempestivo”, sono state fornite infatti le seguenti risposte: Genitori Primaria Genitori infanzia Molto Abbastanza Poco 40,4% 52% 4,2% Per nulla 1,4% 39,2% 43,1% 11,8% 3,9% 17 Non risp. 2% Per il prossimo anno scolastico tuttavia il Dirigente si propone l’obiettivo di conferire maggiore organicità all’informazione, sia predisponendo un’apposita area sul sito, sia numerando le comunicazioni e prevedendo un’apposita bacheca interna ed esterna. La struttura organizzativa Oggi la complessità della scuola autonoma accredita l’idea che il solo Dirigente, sia pur supportato dal Direttore SGA e/o dal vicario, è insufficiente per l’efficace funzionamento dell’organizzazione; piuttosto è necessario considerare la leadership come una funzione svolta da un gruppo di persone che lavorano insieme. La funzione di direzione e coordinamento dell’attività organizzativa si è svolta pertanto nella convinzione che la scuola, per essere efficace, deve disporre: di una struttura organizzativa capace di valorizzare le risorse umane, con significative ricadute sull’efficienza ed efficacia dell’istituzione, e di socializzare e capitalizzare l’esperienza dei singoli di uno staff imperniato non solo sul dirigente ma anche su ruoli intermedi chiamati a coordinare le funzioni dei vari momenti della vita collettiva. Coerentemente con quanto affermato, il dirigente ha fissato, ad inizio di anno scolastico, il seguente obiettivo biennale: Migliorare la performance organizzativa tramite la definizione di un funzionigramma razionale e dinamico, attendendosi, a conclusione del biennio, i seguenti risultati: Il fuzionigramma “si adatta” allo sviluppo delle competenze del personale Il numero di funzioni delegate e di incarichi attribuiti viene incrementato. I carichi di lavoro assegnati diventano piùequi. L’organizzazione appare più diffusa, decentrata e reticolare Cresce il numero di riunioni di staff (allargate a FF.SS. e referenti), anche auto-convocate. I componenti dello staff condividono il proprio lavoro e progettano in sintonia. L’organizzazione della squadra di emergenza per la gestione della sicurezza diventa più efficiente. Quanto ai risultati raggiunti si sottolinea che, nell’anno scolastico in corso, non è stato possibile creare un funzionigramma pienamente razionale, sia per l’obiettiva impossibilità del dirigente neo insediato di individuare risorse umane coerenti per competenze ed inclinazioni con le funzioni da svolgere, sia perché il neo-dirigente ha ereditato una scuola caratterizzata da una gestione centralistica e da scarso livello di coinvolgimento del personale docente. Nel corso dell’anno scolastico però il dirigente ha avuto modo di individuare le risorse umane, come già evidenziato nel paragrafo 2, di valorizzarle e di raccogliere tutti gli elementi utili per la definizione di un nuovo funzionigramma razionale, calibrato sulle risorse umane disponibili e disposte alla collaborazione ed all’autoformazione permanente. In particolare, in merito all’attività svolta dai Collaboratori si sottolinea che il Dirigente scolastico si è trovato nella necessità di nominare un terzo collaboratore, senza per questo provocare un assottigliamento delle risorse del FIS, in quanto il secondo collaboratore, ins. Castiglione, si è assentata per motivi di salute nei mesi di Settembre e Ottobre. La collaborazione con il docente vicario è stata sempre proficua, intensa, leale e produttiva. L’ins. Maugeri, pur nominata alla fine del mese di Ottobre, in un periodo di intenso lavoro, reso più difficile dal fatto che il Dirigente era neo-insediato, per sopperire all’assenza prolungata del secondo collaboratore, si è mostrata sempre disponibile a collaborare e ad apprendere, nonostante la propria inesperienza, assicurando la propria presenza anche 18 nel giorno libero o nel pomeriggio quando necessario. L’ins. Castiglione dichiara nella relazione sulla propria attività, di aver svolto solo la funzione di Segretario verbalizzante, affermando di “non aver avuto la possibilità di svolgere altre attività, assegnatele nella nomina, nonostante la piena disponibilità”. In verità nessuno, e tanto meno il Dirigente, ha mai impedito alla docente di svolgere le deleghe assegnatele, dal momento che non le è stato mai negato di arrivare a scuola alle 8.10, anziché alle 8.30, per provvedere alle sostituzioni, non le è stato mai negato di discutere almeno la maniera di esercitare le proprie deleghe con il Dirigente, in orari non coincidenti con le lezioni, ovvero nel giorno libero o nelle ore libere, non le è stato mai negato di interessarsi fattivamente ai problemi della scuola, sostenendo le azioni messe in atto dallo staff di dirigenza e l’immagine stessa della scuola. Per il prossimo anno scolastico le deleghe saranno attribuite a due collaboratori tenendo conto delle loro effettive competenze e della disponibilità ad accrescerle, anche con percorsi di auto-formazione, della disponibilità a prestare sistematicamente il loro supporto al di fuori degli orari di insegnamento e a partecipare a tutti gli incontri di staff. Si solleciterà da parte dei collaboratori esercizio di spirito critico ma si richiederà anche fattiva e leale collaborazione. Al fine di migliorare le performance individuali, con positiva ricaduta sul tutta l’organizzazione scolastica, per il prossimo anno scolastico il Dirigente concorderà con ogni destinatario di incarico o delega un dettagliato crono-programma delle azioni da svolgere, che dovrà essere reso pubblico, che sarà oggetto di periodica relazione al Dirigente nel corso di riunioni di staff previste nel Piano annuale delle attività, e al quale sarà necessario attenersi salvo scostamenti puntualmente motivati e relazionati. Inoltre, preso atto che alcuni docenti eccedono nella richiesta di permessi orari (che devono essere restituiti e possono essere concessi solo se è possibile la sostituzione con personale in servizio, ai sensi dell’art. 16 del CCNL), nella richiesta di ferie, considerato che alcuni docenti hanno l’abitudine di comunicare al mattino la presunta esigenza di tardare “5 minuti”, che spesso si “dilatano” diventando 10, 20 o anche 60 minuti, arrecando in tal modo disservizi, insoddisfazione dell’utenza e reazioni di giustificata insofferenza da parte dei docenti costretti ad utilizzare le ore di compresenza per coprire i colleghi assenti, per il prossimo anno scolastico si adotteranno le seguenti misure. I permessi orari, sia per i docenti della Primaria che per i docenti dell’Infanzia, potranno essere concessi solo dal Dirigente e solo “se è possibile la sostituzione con personale in servizio”, ai sensi dell’art. 16 del CCNL, dovranno essere restituiti, anche in due soluzioni, prioritariamente con attività di supplenza e secondariamente con attività di compresenza nella classe propria o altrui in cui è previsto un progetto di recupero; al fine di consentire al docente vicario la predisposizione delle sostituzioni e al fine di rendere possibili gli opportuni controlli, sarà predisposto un “Registro dei permessi orari” con allegato “Calendario delle restituzioni orarie”. In merito ai sei giorni di ferie potranno essere concessi solo se è possibile “sostituire il personale che se ne avvale con altro personale in servizio nella stessa sede e, comunque, alla condizione che non vengano a determinarsi oneri aggiuntivi anche per l'eventuale corresponsione di compensi per ore eccedenti” (Art. 13 comma 9). Si precisa che il personale docente impegnato in attività di compresenza per le quali è stato redatto un Progetto di recupero potrà essere utilizzato in attività di sostituzione solo se l’assenza è dovuta a malattia, a permessi orari opportunamente certificati o a permessi retribuiti ai sensi dell’art. 15 comma 2 19 del CCNL; di regola non potrà essere utilizzato in attività di sostituzione di docenti che richiedono le ferie. I permessi retribuiti di cui all’art. 15 comma 2 dovranno essere richiesti con congruo anticipo, al fine di evitare disservizi. I ritardi di tutti i docenti (Primaria e Infanzia), anche se comunicati preventivamente, saranno monitorati, anche tramite il ritiro del registro delle presenze giornaliere; quando l’accumulo di frazioni orarie raggiunge i 60 minuti si chiederà la restituzione in attività di sostituzione o di compresenza. La richiesta di materiale non potrà essere frazionata, ma prevista, in fase di progettazione, dai consigli di interclasse o di intersezione, dai referenti o responsabili, dai docenti dei laboratori extra-curricolari, dal docente referente per il sostegno, ad inizio di anno scolastico, per ragioni di carattere amministrativo. Si sottolinea infine che, l’introduzione di un calendario degli impegni mensili, in aggiunta al Piano delle attività, ha permesso una più efficiente comunicazione e condivisione delle attività poste in essere dalla scuola, migliorando il servizio. 5. Direzione e coordinamento dell’attività amministrativa L’attività amministrativa è stata coordinata dal Direttore SGA sulla base delle direttive impartite dal Dirigente a inizio anno scolastico e si è svolta regolarmente, nel rispetto delle procedure concordate. Il Programma Annuale 2014 ed il Conto consuntivo 2013 hanno avuto parere favorevole dai revisori dei Conti e sono stati approvati dal Consiglio di Circolo nei termini previsti dalla normativa. Sono stati stipulati contratti di prestazione d’opera intellettuale con esperti esterni selezionati mediante Avviso pubblico e contratti di assistenza/manutenzione di apparecchiature e software gestionali. Il personale amministrativo ed ATA è stato assegnato ai vari compiti a seguito di incontri di inizio anno e secondo il Piano annuale delle attività. In merito all’assegnazione ai vari compiti del personale amministrativo e dei collaboratori scolastici, avvenuta sulla base dei criteri fissati nell’Informazione preventiva alla RSU, si ricercherà nel prossimo anno scolastico un dialogo più proficuo con il Direttore amministrativo, al fine di ottimizzare l’organizzazione del servizio, e di incentivare iniziative di formazione/aggiornamento del personale amministrativo, soprattutto in vista della dematerializzazione. Si provvederà inoltre ad una puntuale individuazione dei Responsabili dei singoli procedimenti, al fine di collegare alla responsabilità individuale il massimo impegno relativamente alla qualità del lavoro svolto e soprattutto in merito al rispetto della tempistica, migliorando le performance dell’organizzazione. L’obiettivo che il dirigente, ad inizio anno scolastico, ha inteso perseguire, in merito all’area in oggetto, consisteva nel migliorare e razionalizzare l’erogazione e la qualità dei servizi generali ed amministrativi; il dirigente si attendeva i seguenti risultati, da conseguire nell’arco di un triennio: a. I comportamenti dei Collaboratori scolastici nei confronti dell’utenza si ispirano a correttezza, disponibilità e cortesia. b. Cresce la percezione di pulizia dei locali scolastici e, soprattutto, dei servizi igienici da parte di tutti i portatori di interesse. c. Cresce il numero di personale formato in merito ad assistenza di base ed ausilio materiale di tipo generico e mirato a favore degli alunni disabili. 20 d. Aumenta la soddisfazione dell’utenza in merito a disponibilità, cortesia, capacità di ascolto e risposta, celerità degli Uffici di Segreteria. e. Viene avviata la dematerializzazione e la gestione informatizzata delle pratiche amministrative, predisponendo iniziative di formazione/addestramento del personale. f. Viene riorganizzato il sito web in funzione del conseguimento di trasparenza, accessibilità, condivisione. I risultati raggiunti, a conclusione del primo anno di dirigenza, sono i seguenti. a. In merito alla correttezza, disponibilità e cortesia dei Collaboratori scolastici si osserva un buon livello di consenso da parte dell’utenza, che alla domanda “Quanto la soddisfa l’efficacia e la disponibilità dei collaboratori scolastici” risponde: Genitori Infanzia Genitori Primaria Molto 25,5% 27,4% Abbastanza 54,9% 57,9% Poco 15,7% 11,6% Per nulla 3,9% 1,7% Non manca però qualche genitore che osserva la necessità di “migliorare le buone maniere del personale di front office”. Al fine di perseguire l’obiettivo, il Dirigente, coordinandosi con il Direttore SGA, ha sempre esercitato una vigilanza costante ma cortese e non invasiva nei confronti dei Collaboratori, sollecitando, quando necessario, alcuni di loro ad un rapporto nei confronti dell’utenza ispirato a massima correttezza, professionalità, gentilezza. b. In relazione alla percezione di pulizia dei locali scolastici e, soprattutto, dei servizi igienici da parte di tutti i portatori di interesse, emerge un chiaro elemento di criticità. Infatti alla domanda “Quanto la soddisfa la pulizia e l’igiene della scuola?” i genitori rispondono come segue: Genitori Infanzia Genitori Primaria Molto 17,6% 15,8% Abbastanza 41,2% 40,7% Poco 27,5% 33,6% Per nulla 13,7% 8,7% Molti genitori inoltre, nell’area riservata alle libere osservazioni, sottolineano che è necessaria maggiore igiene nei bagni, nelle aule, negli spazi esterni. Il Dirigente e il Direttore SGA hanno esercitato una costante vigilanza, sollecitando i Collaboratori ad una maggiore cura dell’igiene e pulizia dei locali; tuttavia le sollecitazioni non sono state accolte da tutti i Collaboratori con il medesimo scrupolo. Per alcuni di loro si è osservato anzi una certa insofferenza nei confronti dei richiami direttivi e dirigenziali. Per questo motivo, nel prossimo anno scolastico, nella Direttiva del Dirigente al Direttore SGA si evidenzierà l’esigenza di curare maggiormente l’igiene e la pulizia, prevedendo ispezioni sistematiche ed eventuali sanzioni in caso di inadempienza. c. La crescita del numero di personale formato in merito ad assistenza di base ed ausilio materiale di tipo generico e mirato a favore degli alunni disabili, non è stata ancora conseguita, ma si è ottenuta la disponibilità del personale ATA a T.I. a frequentare appositi corsi di formazione predisposti dall’USR Sicilia, Ufficio XII A.T.P. di Catania. 21 d. In merito al livello di gradimento dell’utenza sulla cortesia, capacità di ascolto e risposta offerto dagli Uffici di Segreteria si riscontra un buon livello di soddisfazione dei genitori (circa l’80% dei genitori è molto o abbastanza soddisfatto). g. Non ancora raggiunto l’obiettivo della dematerializzazione e gestione informatizzata delle pratiche amministrative. h. In merito alla riorganizzazione del sito web in funzione del conseguimento di trasparenza, accessibilità, condivisione si registra un forte ritardo rispetto a quanto previsto nel Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità - realizzato in ottemperanza all’art.11 del D.lgs. 150 del 27 ottobre 2009, della delibera n. 105/2010 della Commissione indipendente per la valutazione, la trasparenze e l’integrità delle Amministrazioni pubbliche (CIVIT), con le integrazioni e le modifiche previste dalla delibera CIVIT n. 2/2012. Obiettivo che il I Circolo Didattico “Sante Giuffrida” di Adrano intende perseguire tramite la riorganizzazione del sito, che dovrà necessariamente essere pienamente conseguita nel corso dei mesi estivi, è quello di porsi nei confronti dell’utenza come un’Amministrazione aperta e al servizio del cittadino, che si impegna a promuovere un miglioramento continuo dei servizi e a garantire la partecipazione di tutta la comunità scolastica, facilitando la circolazione delle informazioni istituzionali e implementando una cultura dell’organizzazione basata sulla consapevolezza, da parte di ogni soggetto, di essere parte indispensabile per il funzionamento dell’attività didattica o amministrativa. Solo se la cultura dell’organizzazione, al momento poco sviluppata, si diffonde e si struttura in modelli funzionali, anche in conseguenza di un preventivo piano di sviluppo delle competenze, soprattutto digitali, sarà possibile raggiungere performance di alto livello e mettere in atto il ciclo del miglioramento continuo. In tal senso diventa prioritaria l’attuazione di un processo di dematerializzazione, la gestione informatizzata delle pratiche amministrative, istituzionali e della stessa comunicazione tramite l’uso intensivo del sito web. Tuttavia il raggiungimento della dematerializzazione è un obiettivo a lunga scadenza considerate: l’inadeguatezza delle competenze informatiche del personale amministrativo rispetto alle nuove esigenze poste dalla dirompente digitalizzazione delle procedure amministrative; la difficoltà/inopportunità di avviare attività di formazione, vista la mancanza di stabilità del personale amministrativo in oggetto, che vanifica tali iniziative, rende difficoltoso “l’addestramento” e non consente una gestione razionale delle risorse finanziarie; il basso livello di alfabetizzazione informatica degli stessi docenti, in gran parte legati ancora all’uso dei documenti cartacei e in minor misura poco inclini, quanto non dichiaratamente ostili, alla digitalizzazione e all’utilizzo del web; le carenti risorse finanziarie, che inibiscono o rendono difficile l’avvio di iniziative di formazione; il determinarsi di un sovraccarico di lavoro per i soggetti “competenti” sotto il profilo digitale; la difficoltà conseguente, da parte del Dirigente, nell’organizzazione di un chiaro “funzionigramma” della Trasparenza, con definizione puntuale dei ruoli e delle responsabilità. L’amministrazione sta avviando e portando comunque a compimento l’adeguamento del sito web istituzionale, con l’adozione dell’estensione “.gov.it”, alle disposizioni contenute nel D.lgs 33/13; ha avviato corsi di formazione per docenti sull’utilizzo del PC nella didattica; ha avviato la sperimentazione/formazione sull’uso del registro elettronico; ha aderito al progetto E – 1 – FESR – 2014 – 1553 FESR avviso 1858 finalizzato all’arricchimento delle dotazioni tecnologiche (acquisto di 22 6 Kit LIM e potenziamento della rete); ha aderito alla Convenzione con l’IC San Giorgio finalizzata all’acquisto di un kit LIM; sta dunque orientando le risorse al raggiungimento progressivo dell’obiettivo della de-materializzazione e dell’evoluzione della scuola verso un modello, anche didattico, sempre piùtecnologico e innovativo. 6. I rapporti con le famiglie e il territorio Non meno importante è stata la ricerca, da parte della scuola, di una continua alleanza educativa con le famiglie, protagoniste privilegiate del processo di crescita degli alunni, con le agenzie educative, le Scuole, con le Associazioni del territorio e, soprattutto, con l’Amministrazione Comunale, con i quali la Scuola ha inteso intrattenere rapporti sinergici di fattiva collaborazione, nella convinzione che dall’interazione consapevole e mirata tra educazione formale, non formale e informale possa scaturire un milieu socio-culturale idoneo per la crescita e lo sviluppo delle competenze civiche e sociali dei nostri piccoli cittadini. Il rapporto con le famiglie In merito al rapporto con le famiglie, l’obiettivo posto, ad inizio anno scolastico, dal Dirigente scolastico era il seguente: Promuovere/incrementare il grado di coinvolgimento e di partecipazione delle famiglie. Ci si attendeva i seguenti risultati: a. I rappresentanti dei genitori sono coinvolti nella progettazione e/o attuazione del POF. b. I contenuti del POF vengono promossi e condivisi tramite eventi pubblici. c. Cresce la soddisfazione dell’utenza in merito alla qualità dell’Offerta Formativa e al rapporto educativo tra alunni e insegnanti. d. L’Ufficio di Presidenza è “aperto” all’utenza e disponibile a prestare ascolto e fornire risposte. e. Aumenta la soddisfazione dell’utenza in merito alla percezione di ordine e razionalizzazione del servizio ( gestione accoglienza alunni in ingresso ed evacuazione al termine delle lezioni; riduzione dei ritardi degli alunni in ingresso e delle richieste di ingresso posticipato/uscita anticipata). Inoltre la dirigenza intendeva Promuovere l’immagine della scuola nel territorio, attraverso le seguenti azioni: promozione di eventi pubblici per implementare la fiducia e la soddisfazione dell’utenza; elaborazione di prodotti multimediali (video promozionale dell’offerta formativa, video delle attività progettuali realizzate) diffusi tramite i media locali, il sito della scuola ed incontri con l’utenza. L’autovalutazione di Istituto fa emergere risultati molto soddisfacenti, anche se non mancano aree di criticità sulle quali sarà necessario lavorare negli anni successivi, in vista del miglioramento continuo dell’Offerta Formativa. La promozione e condivisione del POF della scuola tramite eventi pubblici, che hanno raccolto il pieno e soddisfatto consenso dell’utenza, è stata pienamente perseguita, anche grazie all’utilizzo delle potenzialità comunicative dei media (TVA e testata giornalistica “La Sicilia”): il Video promozionale dell’Offerta Formativa, i vari servizi giornalistici su Progetto eco-ambiente, sul Concerto di Natale, sulla Via Crucis, sulle Iniziative di solidarietà, sulle attività formative (Corso sulla disostruzione delle vie aeree), sulle attività di continuità e accoglienza (ad inizio anno scolastico e a conclusione dell’anno, con l’iniziativa dei “Giochi del passato”), sulle attività di piantumazione e lotta contro la dispersione hanno avuto infatti l’effetto di promuovere l’immagine della scuola e favorire la condivisione del POF. Le famiglie inoltre sono state continuamente e fattivamente coinvolte 23 nella realizzazione di vari progetti, contribuendo in maniera significativa alla realizzazione del POF e alla creazione di un clima relazionale cordiale, aperto e collaborativo. Alla domanda rivolta ai genitori: “Considera adeguate le occasioni di partecipazione e di coinvolgimento delle famiglie nella vita scolastica?” sono state fornite infatti le seguenti risposte: Genitori Primaria Genitori infanzia Molto 37,9% 41,2% Abbastanza 48,6% 49% Poco 13% 5,9% Per nulla 0,6% 3,9% Le ragioni per le quali il 13% dei genitori della scuola primaria e il 10% dei genitori della Scuola dell’Infanzia sono poco soddisfatti sono state oggetto di indagine e di colloquio della Dirigenza con l’utenza ed appaiono circoscritte a situazioni ben individuabili e che saranno oggetto di deciso intervento del Dirigente scolastico nel corso del prossimo anno scolastico. Buono è anche il livello di soddisfazione dell’utenza in merito alla qualità dell’offerta, anche se alcuni genitori chiedono l’arricchimento del POF con attività di informatica, sport, arte e lingua straniera. Un apprezzabile livello di gradimento è stato manifestato dall’utenza, soprattutto della Scuola Primaria, in merito alla disponibilità ed efficienza dell’ufficio di presidenza, come emerge dal monitoraggio e dalla tabella sotto riportata: Soddisfazione in merito a: Gen. Infanzia disponibilità uff. di presid. Gen.Primaria Gen. Infanzia efficienza ufficio presid. Gen.Primaria Molto 33,3% 42,4% 33,3% 37,6% Abbastanza 54,9% 51,1% 49% 54,2% Poco 7,8% 5,6% 7,8% 5,6% Per nulla 2% 0,3% 2% 0,8% Non risp. 5,9% Il pur leggero calo di gradimento registrato tra i genitori della scuola dell’Infanzia è stato fatto oggetto di indagine ed è riconducibile essenzialmente a disservizi determinati dalla difficoltà nella copertura delle assenze dei docenti e alle seguenti ragioni, annotate dai genitori nell’area del monitoraggio riservata alle libere osservazioni: mancanza di un servizio mensa maggiori agevolazioni organizzative quali apertura del terzo cancello e “un ingresso più funzionale per chi ha bambini nell’Infanzia e nella Primaria”; l’esigenza di maggiori controlli esterni (con personale esterno e telecamere) e di maggiore pulizia In merito alla mancanza di un servizio mensa si è più volte spiegato ai docenti ed ai genitori l’impossibilità logistica di realizzare il servizio. Sarebbe dunque necessaria una maggiore collaborazione dei docenti nel riferire ai genitori le insormontabili ragioni ostative alla realizzazione del servizio. Dal prossimo anno scolastico sarà possibile l’apertura del terzo cancello; quanto all’ingresso, la “funzionalità” non può essere certamente commisurata alle esigenze individuali ma deve rispondere alle esigenze del maggior numero di utenti. 24 Obiettivi. Al fine di approfondire il confronto aperto e franco e la collaborazione con le famiglie, da cui non può che derivare il miglioramento progressivo del servizio, dell’offerta formativa, dell’organizzazione, sarà previsto ogni anno, nel mese di settembre, un incontro con il genitori finalizzato essenzialmente alla restituzione dei dati emersi dall’Autovalutazione di Istituto e alla condivisione del Piano di Miglioramento . Il rapporto con l’Amministrazione e il territorio Ad inizio anno scolastico il Dirigente si proponeva l’obiettivo di Incrementare la qualità dei rapporti e le intese programmatiche con l’Amministrazione comunale, attendendosi i seguenti risultati: La scuola si fa promotrice di accordi/progetti con l’Amministrazione comunale (in merito ad attività di educazione ambientale, legalità, cura delle aiuole e degli spazi verdi della scuola, progetti di educazione alla lettura con il coinvolgimento della Biblioteca comunale). La scuola si fa promotrice di iniziative/ intraprende azioni atte a razionalizzare l’utilizzo dei servizi predisposti dall’Amministrazione (servizi scuola-bus, assistenza socio-sanitaria per alunni con disabilità grave). La scuola incrementa la comunicazione con l’Ufficio Tecnico dell’Amministrazione comunale al fine di segnalare e ottenere interventi manutentivi atti a garantire la sicurezza. A tal fine la scuola si è fatta promotrice della stipula di Protocolli d’intesa con l’Amministrazione comunale, in particolare con l’Assessorato alla P.I. e all’ambiente e con il Sindaco, otre che con altri enti e associazioni del territorio (Corpo forestale, Scuola delle tre età, Associazioni sportive). Si sottolinea con piena soddisfazione che il supporto fornito dall’Amministrazione comunale, dall’Ufficio Tecnico, dal Servizio Istruzione, dall’Ufficio di Gabinetto del Sindaco, è sempre stato tempestivo, efficiente e cordiale. In particolare, l’Amministrazione ha fornito supporto alla realizzazione delle attività previste all’interno del Protocollo d’intesa in materia di prevenzione della dispersione e promozione della cittadinanza attiva, ha garantito interventi tecnici e strutturali tempestivi ed efficienti (manutenzione tecnica, ripristino impianto idrico, intervento manutentivo sul tetto della Palestra e dell’Auditorium, messa in sicurezza dei locali Archivio con realizzazione di una nuova aula, realizzazione di nuovi bagni, adeguamento dei bagni della scuola dell’infanzia, arredi per la nuova sezione dell’Infanzia, fornitura di materiale per consentire ai Collaboratori la tinteggiatura delle pareti, fornitura di materiale per la realizzazione delle aiuole). La scuola ha intessuto inoltre proficui rapporti di collaborazione con il territorio, stipulando accordi con il Corpo Forestale, con Associazioni culturali e sportive, con Enti di formazione al fine di ospitare allievi per attività di stage formativo. La dirigenza si propone di incentivare ulteriormente tali proficui rapporti con lì’Amministrazione e il territorio, anche ricorrendo a strumenti quali Accordi, Protocolli, Reti, Convenzioni. Il rapporto con le scuole del territorio Incentivare reti/forme di collaborazione con le scuole del territorio è l’obiettivo posto all’inizio del nuovo incarico dirigenziale e soddisfacentemente raggiunto a conclusione di anno scolastico: sono state stipulate infatti quattro accordi di reti con le scuole del territorio finalizzate all’attuazione di iniziative di formazione sulla sicurezza, sulle Indicazioni nazionali 2012 e finalizzate alla realizzazione di attività progettuali finalizzate a contrastare la dispersione e a promuovere la cittadinanza attiva. Inoltre sono stati elaborati progetti ed attuate iniziative, in sinergia con altre scuole del territorio, finalizzati a favorire la continuità e l’orientamento, con il coordinamento della F.S. area 2. 25 Tale politica di collaborazione sinergica verrà sicuramente perseguita anche nei prossimi anni; in particolare si consoliderà il rapporto di collaborazione con l’IPAA per le rilevanti ricadute in termini di arricchimento dell’Offerta Formativa. 7. L’attività negoziale, i rapporti con la RSU e la gestione delle risorse La pluralità di rapporti che quotidianamente ha intrecciato il dirigente scolastico, non circoscritta solo all’impegno di contrattazione con le Rappresentanze Sindacali Unitarie, è stata sempre ispirata a comportamenti corretti sotto il profilo professionale ed etico, in applicazione delle norme regolatrici della vita della scuola e nel rispetto della specificità di ruoli e funzioni. Il principale obiettivo fissato dal Dirigente ad inizio anno scolastico consisteva nella finalizzazione delle risorse alla valorizzazione del merito. Nonostante l’esiguità delle risorse, l’obiettivo si considera in buona parte raggiunto. Si sottolinea la moderata soddisfazione dei docenti in merito alla trasparenza sull’assegnazione dei fondi di istituto, come emerge dalla tabella sotto proposta: Sei soddisfatto: Molto 9,7% (n. 3 doc.) Abbastanza 77,4% (n. 24) Poco 3,2% (n. 1) Per nulla 6,5% (n. 2) Il Dirigente, infatti, al fine di garantire la più assoluta trasparenza ha messo a disposizione di tutti i docenti il contratto di Istituto, l’Informazione preventiva, la tabella relativa alla ripartizione del fondo di Istituto. Decisamente minore la soddisfazione del personale ATA, dal momento che il 40% si ritiene poco o per nulla soddisfatto. Trattasi di una situazione di criticità che verrà fatto oggetto di indagine e successivo intervento nel corso del prossimo anno scolastico. La gestione è stata finalizzata ad incrementare l’acquisizione delle risorse finanziarie tramite la partecipazione a bandi nazionali ed europei: la scuola ha ottenuto il finanziamento per le Aree a rischio con il progetto “Obiettivo inclusione!”, è stata ammessa a finanziamento per l’Azione E1 del PON FESR ambienti per l’apprendimento ed in attesa di notizie in merito all’eventuale finanziamento dell’azione A3. Tale attività progettuale consentirà alla scuola di incrementare la dotazione tecnologica ed arricchire l’Offerta Formativa. 8. CONCLUSIONE Dall’articolata relazione presentata al Consiglio di Circolo, supportata dai dati emersi dall’Autovalutazione di Istituto condotta dal docente vicario ins. Antonino Bua, emerge con chiarezza un buon livello di soddisfazione dell’utenza sulle attività condotte dalla scuola, un clima relazionale armonico, sereno, fattivo e, soprattutto, la disponibilità piena del corpo docente a collaborare con la Dirigenza in funzione di un miglioramento progressivo dell’Offerta Formativa, condizione fondamentale per la realizzazione di una vera comunità professionale. Un ringraziamento sentito e sincero va rivolto a tutto il personale, docente ed ATA, per la disponibilità dimostrata, agli organi collegiali e, in particolare, alla componente genitori del Consiglio di Circolo, per la cordialità e la fattiva partecipazione fornita alla gestione democratica della scuola, al Direttore SGA per il fondamentale supporto fornito alla dirigenza, allo staff di presidenza per la collaborazione 26 generosa e fattiva e, in particolare, al docente vicario per l’instancabile e leale apporto fornito all’intera comunità scolastica. Gli elementi di criticità evidenziati tuttavia saranno oggetto di ulteriore e approfondita riflessione, al fine di trovare soluzioni atte a veicolare la scuola verso traguardi progressivamente sempre piùelevati di efficacia, efficienza, trasparenza, condivisione. IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Loredana LORENA Relazione allegata al Consiglio di Circolo del 30 giugno2013 27