DOCUMENTO
del
CONSIGLIO di CLASSE
della 5 A
a.s. 2012-2013
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
1
Indice del documento
Presentazione dell'Istituto
Pag.
3
Presentazione della classe e del consiglio di classe
“
4
La continuità didattica
“
5
Commissari interni
“
5
Programmazione didattica educativa
“
7
Attività di recupero
“
13
Alternanza Scuola Lavoro
“
16
Preparazione all'esame di Stato
“
17
La materie
“
18

Insegnamento della Religione Cattolica
“
18

Lingua e Letteratura Italiana
“
20

Storia ed educazione Civica
“
22

Economia Industriale con Elementi di
Diritto
“
23

Lingua Straniera Inglese
“
25

Matematica
“
27

Elettronica e Laboratorio
“
29

Telecomunicazioni e Laboratorio
“
32

Sistemi Automatici e Laboratorio
“
36

Tecnologie elettroniche, Disegno e
Progettazione e Laboratorio
“
40

Educazione Fisica
“
43
Modalità di lavoro del Consiglio di Classe
“
46
Strumenti di verifica adottati
“
47
Simulazioni delle prove di esame
“
48
N.B.
Al presente documento viene allegata un'appendice che viene consegnata alla Commissione all'atto
del suo insediamento e che costituisce parte integrante del Documento del Consiglio di Classe
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PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO “A. EINSTEIN” DI VIMERCATE
L’Istituto nasce nell’anno scolastico 1969/70, con sede provvisoria nella Scuola Media “A.
Manzoni”, come sezione staccata dell’I.T.I.S.“Hensemberger”di Monza; le due classi prime di
quell’anno diventeranno cinque (due seconde e tre prime) nell’anno successivo, nella nuova sede di
Via Bice Cremagnani in Vimercate.
Nell’anno scolastico 1973/74, l’I.T.I.S. di Vimercate per periti elettronici, diventa autonomo,
aggregando anche l’altra sezione staccata dell’Hensemberger che funzionava a Concorezzo già
dall’anno
scolastico
1963/64.
A partire dal 1978/79 vengono progressivamente trasferite le classi nel centro onnicomprensivo di
Via Adda.
Lo spostamento sarà completato nel 1982/83 e l’anno successivo la nostra scuola prende il nome di
I.T.I.S.“A. Einstein”.
Nell’anno scolastico 1985/86 prende avvio il progetto sperimentale “Ambra 2” (per periti in
Elettronica e Telecomunicazione) con due classi terze.
Nell’anno scolastico 1993/94 il nostro Istituto ha aderito al Progetto Brocca attivando il Liceo
Scientifico Tecnologico, affidato dal Ministero della Pubblica Istruzione agli Istituti Tecnici dotati
di strutture idonee; tale indirizzo garantisce una formazione moderna, aggiornata, fondata su uno
studio approfondito delle scienze inserito in un quadro armonico di formazione generale e
particolarmente attento agli aspetti metodologici.
A partire dall'anno scolastico 1994-95 il progetto sperimentale Ambra per Periti Industriali per
l'Elettronica e le Telecomunicazioni diventa curricolare; esso si propone di formare e definire una
figura professionale che riesca ad inserirsi in una realtà produttiva in continua evoluzione e con
molteplici differenziazioni, nonché in grado di procedere negli studi universitari.
Nell’anno scolastico 2004/05 è stato attivato il Liceo Scientifico-Biologico “Brocca”.
Si tratta di un progetto coordinato dal Ministero che risponde sia alle esigenze di rinnovamento
della scuola che alle richieste di nuovi percorsi formativi da parte del mondo del lavoro e della
ricerca.
Dall’anno scolastico 2005/2006 l’Istituto ha aderito al progetto Sirio con un corso serale per Periti
Industriali per l'Elettronica e le Telecomunicazioni.
Tale progetto risponde alla necessità, ormai largamente condivisa di realizzare più agili e nuove
forme di qualificazione di giovani e adulti privi di una professionalità aggiornata.
Questo intervento intende essere, da un lato, uno strumento volto a contenere la dispersione
scolastica e, dall’altro una prima risposta ai bisogni di maggiore formazione espressa dal mondo
imprenditoriale, il tutto in considerazione che l’educazione permanente rappresenta uno specifico
settore di intervento per l’Unione Europea.
Dall’anno scolastico 2006/07 ha attivato una sperimentazione didattica nell’ambito dell’autonomia
sull’impianto dell’indirizzo Scientifico Tecnologico, denominata Liceo Scientifico Tecnologico
Sportivo.
Dall’anno scolastico 2008/2009 ha attivato l’indirizzo Periti Industriali per l’Informatica Progetto
Abacus.
Dall’anno scolastico 2010/2011, in adeguamento al Riordino della Scuola Secondaria Superiore,
l’istituto ha confermato la sua vocazione di Polo Tecnologico e Scientifico attivando i seguenti corsi
di studio:
Istituto Tecnico – Settore Tecnologico
 Indirizzo Elettronica ed elettrotecnica – Articolazione ELETTRONICA
 Indirizzo Informatica e Telecomunicazioni – Articolazione INFORMATICA
 Indirizzo Chimica, Materiali e Biotecnologie – Articolazione BIOTECNOLOGIE
SANITARIE
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Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate
Dall’anno scolastico 2012/2013 è stato attivato il seguente corso di studio:
 Istituto Tecnico – Settore Tecnologico
 Indirizzo Chimica, Materiali e Biotecnologie – Articolazione BIOTECNOLOGIE
AMBIENTALE
 Indirizzo Elettronica ed elettrotecnica – Articolazione AUTOMAZIONE
Le risorse interne
L’Istituto offre svariate risorse agli studenti: laboratori, apparecchiature, biblioteca, aule speciali
quali: aula in rete, aula multimediale, centro sistemi, sala stampa, aula video - aula polifunzionale.
Tra i laboratori, ripartiti tra i vari indirizzi, si segnalano:
2 Laboratori di sistemi – 2 Laboratori di fisica – 2 Laboratori di chimica – Laboratorio di elettronica
ed elettrotecnica - Laboratorio di biologia – Laboratorio linguistico – Laboratorio di chimicafisica – 1 Laboratorio di matematica – 2 Laboratori di disegno – 1 Laboratorio di TDP –
1 Laboratorio di telecomunicazioni – 1 Laboratorio telematico.
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E DEL CONSIGLIO DI CLASSE
La classe 5A
La classe è formata da sedici studenti (erano 23 in classe terza, 20 in classe quarta)
Andreoli Alessio
Balsamo Omar
Bosisio Andrea
Cavagnoli Luca
Colasio Riccardo
Coppolaro Giovanni
La Greca Mirko
Maron Gabriele
Mauri Diego
Panunzio Sergio
Schivi Samuel
Tasca Davide
Valastro Filippo
Vera Aguikar Stefany
Vertemati Stefano
Vismara Gabriele
Composizione e caratteristiche della classe
Si distinguono, per continuità di rendimento e partecipazione attiva alcuni studenti,, sempre
puntuali anche nello studio, i quali hanno approfondito in termini anche teorici quanto da loro
elaborato e realizzato.
Uno secondo gruppo di studenti è stato comunque attivo ma con risultati meno brillanti e più
discontinui.
C'è infine una terza fascia di studenti che non si è riusciti, se non in misura limitata, a portare verso
risultati soddisfacenti.
La classe, nel suo complesso, ha risposto in maniera mediamente positiva alle sollecitazioni dei
docenti sia dal punto di vista dei contenuti teorici che applicativi.
Come indicato, tale impegno non è stato però generalizzato.
Mentre, infatti, l’atteggiamento della classe è stato partecipativo durante tutto l'anno scolastico, in
alcuni studenti un approccio rinunciatario ha fatto mancare risultati maggiormente proficui
Complessivamente, per le attività laboratoriali si è sempre rilevato un buon impegno generalizzato
da parte degli studenti circa l'aspetto realizzativo e su quello legato alla progettazione.
computerizzata, oltre che alla realizzazione circuitale. In tali settori gli studenti hanno ottenuto un
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soddisfacente livello di autonomia e risultati positivi.
E' stato sviluppato un programma PDP per uno degli studenti, che è stato svolto con regolarità e con
un supporto specifico per tutte le materie
Un buon numero di studenti ha svolto, negli anni scorsi un proficuo programma di Alternanza
Scuola Lavoro.
Esso ha riguardato un percorso in classe terza per otto studenti di questa classe e, successivamente,
per undici studenti in classe quarta
Un limitato numero di studenti ha anche partecipato a stage estivi presso le aziende del territorio
La classe ha anche svolto programmi di orientamento con aziende del territorio.
Il Consiglio di classe
Cognome / Nome
Materia
AVANZOLINI SILVIA
Lingua Straniera Inglese
MAGNI RAFFAELLA
Educazione Fisica
MAPELLI NICOLETTA
Matematica
RACANATI NICOLA
Telecomunicazioni
RACANATI NICOLA / URSO RENATO
Elettronica
RUSSO FRANCESCO / BACCINETTI GIAMPAOLO
Sistemi elettronici automatici
SCACCABAROZZI ANDREA
Lingua e Letteratura Italiana
SCACCABAROZZI ANDREA
Storia ed Educazione Civica
SCHIZZO GIUSEPPE
Diritto ed Economia
TOSELLI CRISTINA
Religione
VESCO ROSARIO / BACCINETTI G. PAOLO
Tecnologie elettroniche, Disegno e Progettazione
La continuità didattica
MATERIA
Italiano
Storia
Lingua Inglese
Matematica
Economia industriale con
elementi di diritto
Tecnologie Elettroniche,
Disegno e Progettazione
Meccanica e Macchine
Elettrotecnica
Elettronica
Sistemi Elettronici
Automatici
Telecomunicazioni
Educazione Fisica
Religione
Coordinatore di Classe
Classe 3a
Classe 4a
Classe 5a
SCACCABAROZZI
SCACCABAROZZI
AVANZOLINI
USUELLI
--
SCACCABAROZZI
SCACCABAROZZI
BEGHELLI
MAPELLI
SCHIZZO
SCACCABAROZZI
SCACCABAROZZI
AVANZOLINI
MAPELLI
SCHIZZO
VESCO
VESCO
VESCO
SANTO > GERVASONI
LOCATI/GRASSI
VESCO
RUSSO/NAVA
-LOCATI
RACANATI
RUSSO/BACCINETTI
--RACANATI
RUSSO/BACCINETTI
-MAGNI
TOSELLI
VESCO
RACANATI /URSO
MAGNI
TOSELLI
VESCO
RACANATI /URSO
MAGNI
TOSELLI
VESCO
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Commissari designati dal Consiglio di Classe
(verbale N°5 del 7/2/2013)
RACANATI NICOLA
Elettronica
RUSSO FRANCESCO
Sistemi elettronici automatici
SCACCABAROZZI ANDREA
Lingua e Letteratura Italiana
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PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA
(verbale N°1 del 19/9/2012) e (verbale N°2 del 16/10/2012)
OBIETTIVI EDUCATIVI
Tenere un comportamento corretto con i compagni, gli insegnanti e gli altri operatori scolastici.
Rispettare orari regole e scadenze.
Rispettare le consegne, le istruzioni e i tempi di esecuzione dei lavori individuali e di gruppo.
Dimostrare capacità di pianificazione del proprio lavoro, organizzazione e autonomia nello studio.
Dimostrare una capacità di intervento per chiedere chiarimenti e formulare proposte
Collaborare costruttivamente nel lavoro di classe e di gruppo: dimostrare capacità di scambio e
socializzazione delle informazioni, metodi e risultati.
Dimostrare capacità di relazione in merito al rispetto e alla collaborazione con i compagni e con gli
insegnanti, nella disponibilità ad accogliere eventuali opinioni diverse, evitando intolleranze e
prevaricazioni.
Dimostrare una capacità di autocritica e un’attitudine all’autovalutazione del proprio
apprendimento, finalizzata all’ottimizzazione del proprio percorso di apprendimento e di lavoro
anche attraverso attività di recupero.
Sentirsi responsabili delle proprie scelte.
Conoscere i propri diritti e doveri come cittadini come educazione alla legalità, alla democrazia e
alla difesa dei valori civili.
Obiettivi educativi
 Tenere un comportamento corretto con i compagni, gli insegnanti e gli altri operatori
scolastici.
 Rispettare orari regole e scadenze.
 Rispettare le consegne, le istruzioni e i tempi di esecuzione dei lavori individuali e di
gruppo.
 Saper costruire archivi ordinati di lavori e materiali, anche in vista dello studio riepilogativo
dell’esame di stato.
 Dimostrare capacità di pianificazione del proprio lavoro, organizzazione e autonomia nello
studio.
 Dimostrare una capacità di intervento per chiedere chiarimenti e formulare proposte
 Collaborare costruttivamente nel lavoro di classe e di gruppo: dimostrare capacità di
scambio e socializzazione delle informazioni, metodi e risultati.
 Dimostrare capacità di relazione in merito al rispetto e alla collaborazione con i compagni e
con gli insegnanti, nella disponibilità ad accogliere eventuali opinioni diverse, evitando
intolleranze e prevaricazioni.
 Dimostrare una capacità di autocritica e un’attitudine all’autovalutazione del proprio
apprendimento, finalizzata all’ottimizzazione del proprio percorso di apprendimento e di
lavoro anche attraverso attività di recupero.
 Sentirsi responsabili delle proprie scelte.
 Conoscere i propri diritti e doveri come cittadini come educazione alla legalità, alla
democrazia e alla difesa dei valori civili.
Obiettivi didattici
A. Area delle conoscenze (sapere)
1. Conoscere i contenuti disciplinari e le loro relazioni.
2. Saper collegare i nuovi argomenti alle conoscenze pregresse.
3. Conoscere i principi generali specifici o comuni delle diverse discipline.
4. Conoscere i metodi e le procedure disciplinari ed eventuali metodi e procedure interdisciplinari.
B. Area delle abilità / competenze (obiettivi cognitivi)
B.1) Applicazione
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1. Saper appuntare un discorso orale e schematizzare un testo scritto anche allo scopo di costruire
un archivio di informazioni
2. Saper utilizzare in autonomia il libro di testo e saperne integrare le informazioni con quelle di
altre fonti.
3. Saper scomporre un contenuto complesso e analizzare le relazioni.
4. Saper operare secondo le informazioni acquisite e saperle applicare anche a situazioni nuove.
5. Saper utilizzare contenuti, metodi e procedure delle discipline.
6. Saper utilizzare le apparecchiature correttamente e con la cura dovuta.
B.2) Rielaborazione
1Saper relazionare e confrontare contenuti, metodi e procedure disciplinari. Saper operare
collegamenti mono o pluridisciplinari riguardanti contenuti, metodi e procedure.
2. Saper riflettere criticamente su contenuti, metodi e procedure. Saper operare secondo relazioni
nuove. Saper utilizzare creativamente linguaggi e procedure almeno a un livello semplice.
3. Saper organizzare autonomamente le proprie conoscenze. Saper scegliere nell’apprendimento un
punto di vista personale e organizzare percorsi di studio e approfondimenti individuali
concretizzandoli in un prodotto finale.
4. Saper utilizzare le conoscenze specifiche delle discipline per l’elaborazione di percorsi di studio,
approfondimento e ricerca inter e multidisciplinare, anche finalizzati al colloquio d’esame.
5. Saper compiere ricerche su argomenti specifici. Acquisire una metodologia della ricerca per
l’elaborazione di percorsi di studio / approfondimento mono, inter e multidisciplinari, anche
finalizzati all’esame di stato.
B.3) Comunicazione
1. Sviluppare competenze e tecniche per l’esposizione orale. Saper produrre un discorso orale
dotato di chiarezza informativa e proprietà linguistica.
2. Saper pianificare una relazione orale su un contenuto complesso ( di tipo sia mono che multi
disciplinare ) secondo i necessari raccordi tematici e argomentativi, sulla base di scalette e
schemi-guida, anche in funzione della preparazione del colloquio d’esame.
3. Saper usare appropriatamente i linguaggi specifici delle discipline.
4. Saper produrre testi scritti di diversa tipologia ( relazioni, commenti e brevi saggi, lettere e
articoli, testi argomentativi, temi di contenuto culturale specifico o generale ) secondo
requisiti della pertinenza, della chiarezza e della competenza informativa, della coerenza
espositiva e della proprietà linguistica.
5. Sviluppare tecniche e competenze per l’argomentazione nella forma scritta. Sviluppare
competenze e tecniche per la produzione di testi dotati di efficacia comunicativa, soprattutto
per quanto attiene ai tipi espressivo-creativi richiesti dall’esame di stato.
MODALITA' DI LAVORO
Lezione frontale, interattiva, lavori di gruppo, attività di laboratorio, attività motorie;
STRUMENTI DI VERIFICA
Interrogazioni orali e scritte, esercitazioni di laboratorio, prove scritte e/o grafiche, questionari,
relazioni, test oggettivi, lavori di gruppo;
esercitazioni di tipo motorio;
NUMERO DI VERIFICHE
Almeno 2 verifiche scritte e 2 interrogazioni (orali e/o scritte) per il primo quadrimestre; almeno 3
verifiche scritte/grafiche e 2 interrogazioni (orali e/o scritte) per il secondo quadrimestre
TEMPI DI CORREZIONE DELLE VERIFICHE
Al massimo quindici giorni.
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GRIGLIA E CRITERI DI MISURAZIONE DELLE SINGOLE PROVE
I docenti si impegnano a comunicare agli studenti i criteri utilizzati per la valutazione.
Le valutazioni verranno trascritte sul libretto dello studente.
La scala di valutazione va dall’1 al 10
VALUTAZIONE
(POF di Istituto a.s. 2012-2013 approvato il 27 settembre 2012)
La valutazione costituisce una fase importante e delicata dell’attività didattica. Inoltre le
innovazioni normative degli ultimi anni hanno introdotto nella scuola maggior rigore per la
valutazione finale , per l’ammissione all’esame di Stato, per la valutazione della condotta.
Per queste ragioni il nostro istituto ha sentito il dovere di definire dettagliatamente e di rendere
espliciti i criteri di valutazione della scuola, al fine di garantire equità di trattamento a tutti gli
alunni e trasparenza sulle modalità di valutazione.
A questo scopo sono stati concordati dai docenti alcuni strumenti per la misurazione delle prove e i
criteri per lo svolgimento degli scrutini e per la sospensione del giudizio.
L’altra scelta fondamentale del nostro istituto è quella di far sì che una valutazione negativa diventi
per lo studente un momento formativo.
Per questo a ciascun alunno, insieme ai risultati quadrimestrali, viene consegnato l’elenco preciso
delle carenze che hanno determinato il voto insufficiente, per consentirgli di avviare un percorso di
recupero consapevole; coerentemente, in caso di sospensione del giudizio, a ogni alunno viene
somministrata una verifica personalizzata, relativa alle sue carenze specifiche.
Tutte le operazioni relative alla valutazione, vengono gestite attraverso uno specifico sistema
informatico, che consente di fornire alle famiglie notizie dettagliate e tempestive.
La valutazione disciplinare da parte del docente
E’ il risultato di una serie di attività:
- raccogliere una serie di dati oggettivi e di informazioni attraverso una tipologia differenziata di
verifiche (prove scritte e orali, strutturate e semi-strutturate, relazioni, elaborati di tipo grafico e
pratico) mediante le quali misurare le conoscenze e le abilità dello studente. considerare i livelli di
partenza e i progressi compiuti;
- confrontare i livelli d’apprendimento individuale con gli obiettivi disciplinari della scuola e
dell'indirizzo;
-considerare il comportamento dello studente (la partecipazione alle lezioni, l'impegno
nell'esecuzione dei compiti assegnati, la frequenza attiva alle attività di recupero, l'ordine nel
proprio lavoro, gli aspetti disciplinari)
Tipi di prova e criteri di misurazione
Le prove di verifica delle conoscenze e delle abilità disciplinari possono articolarsi su un ampio
ventaglio ditipologie, a seconda della disciplina e dell’aspetto da valutare: compiti domestici,
interrogazioni orali e scritte, relazioni orali e scritte, prove scritte individuali (e di gruppo),
questionari a risposta aperta, esercitazioni e relazioni di laboratorio, prove strutturate e/o
semistrutturate, test oggettivi, ricerche disciplinari e interdisciplinari, esercitazioni e test motori,
esercitazioni grafiche.
Gli standard minimi richiesti all’alunno per ottenere i livelli di sufficienza sono la conoscenza e la
comprensione dei contenuti e delle procedure disciplinari ad un livello applicativo semplice e la
capacità di esporli in forma chiara e con terminologia corretta.
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Per le prove orali i docenti si attengono ai criteri di misurazione contenuti nella Griglia di Istituto.
Per le discipline che prevedono prove scritte, la valutazione avviene seguendo i criteri stabiliti dai
Coordinamenti di Materia e allegati alla prova.
Test e prove oggettive: vengono valutati secondo il punteggio esplicitato per ogni esercizio o con
griglia.
Valutazioni intermedie e finali del Consiglio di Classe
Alla fine del 1° quadrimestre i Consigli di Classe procedono alla valutazione dei risultati e alla
assegnazione delle opportune strategie di recupero nel confronto degli studenti con profitto
negativo.
A questi ultimi si comunicano le carenze riscontrate e le modalità di recupero individuate dal
Consiglio di classe.
Alla fine di marzo viene comunicato alla famiglia l’esito delle azioni di recupero delle valutazioni
insufficienti del 1° quadrimestre.
Inoltre viene compilata una scheda di valutazione intermedia relativa al primo periodo del 2°
quadrimestre.
Nel mese di giugno, i Consigli di classe, presieduti dal Preside, sono convocati per gli scrutini di
fine anno scolastico.
Al fine di assicurare omogeneità nelle decisioni dei Consigli di classe, il Collegio dei docenti ha
concordato i criteri per la valutazione delle discipline in sede di scrutinio, i criteri per i criteri per
l'attribuzione del giudizio finale, i criteri per la valutazione nello scrutinio integrativo, i criteri per
l'attribuzione del credito.
CRITERI E GRIGLIE DI VALUTAZIONE
(verbale N°1 del 19/9/2012) e (verbale N°2 del 16/10/2012)
Griglia di misurazione per le prove orali
VOTO
Conosce in modo approfondito e critico gli argomenti trattati, li sa collegare,
applicare ed elaborare in modo autonomo con apporti personali, usa un linguaggio
corretto, appropriato e specifico.
Conosce in modo approfondito gli argomenti trattati e li sa collegare, applicare ed
organizzare; usa un linguaggio corretto, appropriato e specifico. Risolve problemi
mai fatti prima.
Conosce in modo completo gli argomenti e sa collegarli, usa un linguaggio corretto
ed appropriato. Risolve esercizi di tipo già noto.
Conosce in modo adeguato e consequenziale gli argomenti trattati, li sa applicare
senza commettere errori sostanziali, usa un linguaggio corretto ma non sempre
preciso
Conosce i contenuti fondamentali in maniera non approfondita,, con lievi errori
nell’analisi e nell’enucleazione dei concetti. Esegue correttamente i compiti
semplici. Qualche incertezza nella riapplicazione-rielaborazione di contenuti e
procedure in compiti complessi. Esposizione semplice e invariata ma chiara.
Conosce gli argomenti in modo elementare e/o parziale e risponde alle domande solo
se aiutato.
Espone in modo impreciso sia dal punto di vista dell’ordine sia dal punto di vista
linguistico
Possiede informazioni molto frammentarie e molto confuse. Espone in modo
lacunoso e linguisticamente improprio.
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8
7
6
5
4
10
Non conosce gli argomenti svolti, cerca di rispondere alle domande ma lo fa in
maniera incoerente.
Non conosce gli argomenti e non risponde alle domande
Non risponde ad alcuna domanda
3
2
1
Criteri per la valutazione delle discipline in sede di scrutinio
Ogni docente definisce la propria proposta di voto per ciascuna delle discipline insegnate e
utilizzando opportunamente:
 le valutazioni conseguite dagli alunni nelle prove scritte, nelle prove orali, nelle prove
pratiche e in altre forme di accertamento della preparazione
 i dati riguardanti la partecipazione degli alunni ad attività di recupero (frequenza e profitto)
o a percorsi di eccellenza (frequenza, risultati, riconoscimenti)
 le informazioni relative alle valutazioni conseguite nel 1° quadrimestre e ai dati della
valutazione intermedia
Il profitto è ritenuto non gravemente insufficiente in una disciplina se:
 deriva da un alternarsi di esiti positivi e negativi, o comunque da esiti non particolarmente e
insistentemente negativi
 l’alunno ha conseguito qualche risultato positivo in seguito ad attività di recupero
frequentate con assiduità di presenza e studio e avendo partecipato a progetti disciplinari
qualificanti
 il docente ritiene possibile che un recupero, anche guidato, delle conoscenze e delle abilità
non raggiunte possa essere conseguito dall’alunno nel corso delle vacanze estive, sia con la
frequenza dei corsi di recupero organizzati dalla scuola dopo il termine delle lezioni del
corrente a.s. e prima dell’inizio delle lezioni dell’a.s. Successivo
Il profitto è ritenuto gravemente insufficiente in una disciplina se:
 è il risultato di valutazioni sistematicamente e gravemente insufficienti
 risultati altrettanto insoddisfacenti sono stati riportati al termine delle attività di recupero
 una valutazione non sufficiente nelle prove di settembre dell’anno scolastico precedente
rende la valutazione ulteriormente negativa, in quanto costituisce pregiudizio per il pieno
apprendimento dei programmi della classe in corso, e per affrontare con competenza gli
esami conclusivi.
 in tutti i casi è di grande importanza che lo studente e la famiglia siano al corrente della
situazione e che tutti i dati concorrenti sono pienamente documentabili.
Criteri per l’attribuzione del giudizio finale
 Sulla base dei parametri indicati dal Consiglio di classe e con riferimento ai criteri definiti dal
Collegio dei docenti, viene delineato un profilo dello studente che tenga conto:
o del livello di partenza nelle singole discipline
o del raggiungimento dei livelli intermedi sia per quanto riguarda le abilità specifiche che
quelle trasversali
o degli esiti dell’eventuale partecipazione ad interventi di recupero
o del grado di partecipazione e di interesse al dialogo didattico-educativo
o dei progressi compiuti relativamente all’acquisizione di conoscenze e abilità, della
capacità di saper organizzare il proprio studio in maniera autonoma, della possibilità di
seguire proficuamente i programma di studi dell’anno successivo, in relazione sia ai
livelli di partenza sia agli obiettivi predefiniti
 Deliberazione di non ammissione agli esami conclusivi
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
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Accertato che i docenti hanno messo in atto iniziative e strategie didattiche volte al recupero delle
lacune rilevate nel corso dell'anno e pregresse, un alunno non è ammesso agli esami conclusivi se:
 presenta una o più situazioni di profitto giudicate gravemente insufficienti e/o situazioni di
profitto insufficiente, anche se non gravemente, in diverse discipline
 non ha conseguito, a parere del Consiglio, del tutto o in parte consistente le conoscenze, le
abilità e le competenze richieste per l’ammissione alla classe successiva
 Voto di condotta pari a 5
 la frequenza dei corsi di recupero non ha fatto registrare cambiamenti sostanziali della
preparazione, poiché l’alunno vi ha partecipato in modo discontinuo per presenza,
attenzione e studio, non conseguendo miglioramenti degni di nota
 in modo motivato, il Consiglio di classe non ritiene sussistere le possibilità per un recupero
sostanziale delle lacune rilevate nell’arco del periodo di vacanze estive; né il Consiglio
ritiene sussistere la preparazione di base necessaria per affrontare gli esami conclusivi.
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO
Credito scolastico
La media dei voti, come da norma, stabilisce la banda di oscillazione.
All’interno della banda, il punto massimo verrà attribuito considerando i seguenti criteri:
- assiduità della frequenza scolastica
- interesse, impegno e pro positività nella partecipazione al dialogo educativo
- voto di condotta non inferiore a 8
- presenza di eventuali crediti formativi
Credito formativo
Il riconoscimento del credito formativo avviene su domanda scritta presentata dallo studente alla
presidenza entro il 15 maggio. La documentazione va allegata a tale domanda.
I coordinatori di classe sono delegati dalla presidenza alla ricezione e all’esame preliminare delle
domande e della relativa documentazione
In base al D.M. 12.11.98 n. 452 art. 1 le esperienze sono acquisite in ambiti e settori della società
civile al di fuori della scuola di appartenenza legati alla formazione della persona e alla crescita
umana, civile e culturale, quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche, (corsi e
attestati linguistici, esperienze musicali), alla formazione professionale, al lavoro, alle attività
sportive, di cooperazione di volontariato sociale e ambientale.
GRIGLIA VOTO DI CONDOTTA
Voto di condotta : 10
•
rispetto di tutti coloro che operano nella scuola; rispetto degli spazi (aule, laboratori,
palestre, spazi comuni, servizi), degli arredi scolastici e dei beni altrui;costanza e puntualità
nell'esecuzione dei compiti assegnati
•
essere sempre munito del materiale richiesto dai docenti (libri di testo, supporti didattici,
ecc)
•
partecipazione attiva e collaborativa alle lezioni e alle attività proposte
Voto di condotta : 9
•
Comportamento corretto e rispettoso delle regole ricorrente costanza e puntualità
nell'esecuzione dei compiti assegnati
•
munito del materiale richiesto dai docenti (libri di testo, supporti didattici, ecc)
•
disponibilità a collaborare costruttivamente con insegnanti e compagni al raggiungimento
degli obiettivi formativi.
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
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Voto di condotta : 8
•
Comportamento solitamente corretto e rispettoso delle regole, pur in presenza di qualche
sporadica nota sul registro di classe
•
solitamente costante nell'esecuzione dei compiti assegnati e munito del materiale richiesto
dai docenti (libri di testo, supporti didattici, ecc).
•
solitamente disposto a collaborare costruttivamente con insegnanti e compagni al
raggiungimento degli obiettivi formativi
Voto di condotta : 7

Presenza di una ammonizione scritta da parte della Dirigenza,
oppure:

Presenza di un congruo numero di inadempienze tra quelle previste dal regolamento
Disciplinare.
Voto di condotta : 6
•
sospensioni dalle lezioni.
Voto di condotta : 5
D.M. n.5 16/1/2009:
presenza di comportamenti di particolare gravità riconducibili alle fattispecie per le quali lo Statuto
delle studentesse e degli studenti - D.P.R. 249/1998, come modificato dal D.P.R. 235/2007 e chiarito
dalla nota prot. 3602/PO del 31 luglio 2008 - nonché i regolamenti di istituto prevedano
l'irrogazione di sanzioni disciplinari che comportino l'allontanamento temporaneo dello studente
dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni (art. 4, commi 9, 9 bis e 9 ter dello
Statuto).
ATTIVITA' DI RECUPERO
(verbale N°1 del 19/9/2012) e (verbale N°2 del 16/10/2012)
In merito alle attività di recupero si fa riferimento a quanto deliberato in merito nel Collegio dei
Docenti ed anche alle proposte dei coordinamenti di materia, secondo piano e le tipologie di seguito
riportati.
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
13
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
14
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
15
Recupero delle carenze del primo quadrimestre
Legenda: 0 = presenza di carenze non recuperate
Alternanza Scuola Lavoro
Hanno partecipato alle attività gli studenti:
Classe Terza
Classe Quarta
Andreoli
Alessio
Andreoli
Alessio
Balsamo
Omar
Balsamo
Omar
Colasio
Riccardo
Colasio
Riccardo
La Greca
Mirko
Coppolaro
Giovanni
Maron
Gabriele
La Greca
Mirko
Mauri
Diego
Maron
Gabriele
Tasca
Davide
Mauri
Diego
Vertemati
Stefano
Schivi
Samuel
Tasca
Davide
Vertemati
Stefano
Vismara
Gabriele
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PREPARAZIONE ALL'ESAME DI STATO
Tipologia della terza prova
Domande a risposta aperta, durata totale di 180 minuti.
Numero di domande per materia come di seguito riportato.
Date e Materie oggetto delle Simulazioni delle prove di esame
Prima simulazione
Seconda simulazione
Terza simulazione
1 a Prova
25 gennaio
15 marzo
3 maggio
2 a Prova
27 febbraio
15 maggio
3 a Prova
9 marzo
Materie: Inglese (3
30 aprile
Materie: Inglese (3
domande), Elettronica (3
domande), Matematica (2
domande), Sistemi
Elettronici Automatici (2
domande).
domande), Sistemi (3
domande), Matematica (2
domande), Elettronica (2
domande)
Le tracce delle prove di simulazione somministrate sono riportate più avanti nel presente
documento.
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LE MATERIE
INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
(Prof. Toselli Cristina)
Testo in adozione
F. Pajer, Religione, SEI
Finalità
La finalità generale della materia consiste nel perseguire lo sbocciare e lo svilupparsi di una
autentica cultura religiosa, che aiuti il giovane a conoscere meglio se stesso nella propria
dimensione corporea, psichica e spirituale, a situarsi meglio nel proprio contesto storico-sociale, a
riconoscere ed apprezzare il valore antropologico delle grandi domande che scorge in se stesso,
negli altri, nei testi letterari e filosofici; che conduca a riconoscere la specificità dell’esperienza
religiosa , del suo linguaggio, della peculiare natura del sapere della fede; che gli dia le chiavi della
comprensione dei grandi testi della rivelazione ebraico-cristiana, e dei testi fondamentali delle altre
religioni; che lo sostenga nella comprensione della cultura, dell’arte e della letteratura italiane ed
europee in quegli innumerevoli aspetti che esprimono il loro profondo legame con la fede, ebraica,
cristiana o islamica; che lo abiliti al dialogo con tutti i portatori di culture e fedi diverse dalla
propria in un clima di rispetto; che lo sensibilizzi alle nuove prospettive e problematiche poste alla
ragione etica;che gli offra un orientamento all’interno della varietà di espressioni e tradizioni
religiose, nuove e antiche; che lo apra alla dimensione della solidarietà, come conoscenza delle
sofferenze e dei disagi degli altri esseri umani e percezione della propria responsabilità personale e
sociale.
Scelte metodologiche generali
Sono stati privilegiati, in tutto l’arco dell’anno e in ogni singola lezione, metodi di tipo induttivo,
che partano sempre dall’analisi dei vissuti concreti degli studenti e incontrino i problemi e i dati
della conoscenza religiosa aprendo domande e interrogativi ad ampio raggio.
Si è dato ampio spazio in ogni lezione al dialogo e alla discussione con gli allievi, allo scopo di
stimolare l’interesse, di armonizzare i linguaggi, far emergere i collegamenti con la vita concreta dei
contenuti appresi, di migliorare la capacità di analisi della propria esperienza, di ottenere un
immediato feedback rispetto alle problematiche proposte.
Ogni lezione, nei limiti del possibile, è stata organizzata, data l’esiguità del monte ore e dell’ampio
spazio tra una lezione e l’altra, in modo da costituire una unità di per sé dotata di senso. A tale scopo
viene sempre introdotta da una sintesi del lavoro svolto e conclusa con l’annuncio degli ulteriori
sviluppi.
Gli strumenti privilegiati sono stati l’esposizione orale, la lettura e commento di testi e la
discussione e un uso ampio di strumenti audiovisivi, in linea con le scelte metodologiche degli
insegnanti che mi hanno preceduto.
Verifica e valutazione
La scelta del Coordinamento disciplinare è stata di verificare l’interesse e il profitto di ogni studente
attraverso l’osservazione della partecipazione al lavoro di classe e l’analisi degli interventi orali
anche spontanei. Si aggiunge che sono state valutate positivamente anche le conoscenze di ambito
non formale e informale dimostrate durante il lavoro didattico, le ricerche personali e il lavoro di
mutuo insegnamento.
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Obiettivi
Acquisizione di un minimo di strumentazione critica per l’analisi dell’incontro fede/cultura
Acquisizione di un metodo di ricerca applicabile a diversi argomenti
Raggiungimento di un maturo senso di rispetto verso le varie culture e religioni e apprezzamento
della differenza come ricchezza
Acquisizione di un minimo di linguaggio specialistico
Affinamento della capacità di analisi critica sulle problematiche etiche
Operare semplici collegamenti interdisciplinari
Contenuti
1) GIUDAISMO E ANTISEMITISMO
La storia degli Ebrei in Europa dalla diaspora, per cenni
L’antisemitismo, la creazione dei ghetti
La Shoah
La nascita dello Stato di Israele
2) LE FILOSOFIE E LE IDEOLOGIE DEL ‘900 E LA RELIGIONE
L’evoluzione dei rapporti tra fede e scienza
Nietzsche e la morte di Dio
Marx e il significato sociale della religione
La teoria psicoanalitica e la religione
3) LA CHIESA NEL NOVECENTO
Analisi dei principali fenomeni ecclesiali del secolo, con riferimento alle grandi figure dei Pontefici,
al rapporto con il mondo moderno.
4) ETICA SOCIALE
La guerra come questione etica. Visione e discussione di un film.
5) GLI ANNI ’60
I fermenti culturali, la contestazione studentesca, la rivoluzione sessuale, i cambiamenti nella
chiesa Cattolica
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LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
(Prof. Scaccabarozzi Andrea)
Testo in adozione
Baldi – Giusso – Razetti - Zaccaria, La letteratura Volumi 4, 5 e 6, ed. Paravia.
Programma
GIACOMO LEOPARDI
La biografia
Il pensiero e la poetica (breve ripasso sul Romanticismo)
Testi:
L’Infinito
Il sabato del villaggio
La quiete dopo la tempesta
A Silvia
Il passero solitario
Dialogo della Natura e di un Islandese
Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere
Breve introduzione su Verismo e Naturalismo
GIOVANNI VERGA
La biografia
Il pensiero: il verismo
Testi:
Rosso Malpelo
La roba
I Malavoglia (lettura antologica di passi scelti)
Breve introduzione sul Decadentismo
GIOVANNI PASCOLI
La biografia
Il pensiero e la poetica “decadente”
Testi:
X agosto
Arano
Lavandare
L’assiuolo
Il gelsomino notturno
Il fanciullino
GABRIELE D’ANNUNZIO
La biografia
Estetismo e superomismo
Testi:
“Il piacere”: lettura di un passo (“in bianco maggiore”)
La sera fiesolana
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20
La pioggia nel pineto
Il “Notturno”: lettura di un passo (“La prosa notturna”)
ITALO SVEVO
La biografia
La cultura
Testi:
La coscienza di Zeno: lettura antologica di passi scelti:
la morte del padre
Augusta
La vita è originale
La morte di Guido
Psico – analisi e l’apocalisse cosmica
GIUSEPPE UNGARETTI
La biografia
La poetica
Testi:
Il porto sepolto
Veglia
I fiumi
Fratelli
San Martino del Carso
Mattina
Non gridate più
EUGENIO MONTALE
La biografia
La poetica
Testi:
I limoni
Meriggiare pallido e assorto
Non chiederci la parola
Spesso il male di vivere ho incontrato
La casa dei doganieri
Produzione di analisi di testi, articoli di giornale, saggi brevi, temi storici e temi di ordine generale
in preparazione alle diverse tipologie testuali previste dall'Esame di Stato.
In occasione delle prove di simulazione sono state assegnate le prove dell’esame di stato degli anni
2009, 2011, 2012.
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STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA
(Prof. Scaccabarozzi Andrea)
Testo in adozione
De Bernardi – Guarracino, “La discussione storica”, volumi 2 e 3, ed. Bruno Mondadori
Programma
L’Europa liberale (1830 – 1880) (volume 2, unità 5): riassunto dei fatti più importanti:
la I guerra di indipendenza (1848)
la II guerra di indipendenza (1859 – 60)
la III guerra di indipendenza e la presa di Roma (1866 – 71)
il quadro internazionale: Usa (guerra di secessione, sviluppo economico), Gran Bretagna (il
primato mondiale), Francia (dalla monarchia alla repubblica), Germania (l’unificazione nazionale)
Alle origini del 900 (1880 – 1913) (volume 3, unità 1)
l’evoluzione della politica interna ed estera nell’Italia post – unitaria
il quadro internazionale: Usa (lo sviluppo industriale), Gran Bretagna (il primato insidiato),
Francia (l’affaire Dreyfus), Germania (la politica estera da Bismarck a Guglielmo II e la crescita
economica)
L’epoca del disordine mondiale (1914 – 1945) (Volume 3, unità 2)
La I guerra mondiale
Il periodo tra le due guerre
La II guerra mondiale
Il mondo nella guerra fredda (1945 - 1989) (volume 3, unità 3)
Brevi cenni alle problematiche post belliche
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ECONOMIA INDUSTRIALE CON ELEMENTI DI DIRITTO
(Prof. Schizzo Giuseppe)
Libro di testo: “ diritto ed economia industriale” autt. Crocetti-Fici. Ed. Tramontana.
Finalità del corso
Le finalità del corso di studio di diritto ed economia industriale del quinto anno, attraverso lo
svolgimento di tematiche legate alla realtà economico-imprenditoriale-aziendale, hanno avuto lo
scopo di consentire agli allievi la conoscenza del soggetto impresa sia sotto il profilo giuridico che
della sua organizzazione.
L’aspetto giuridico ha riguardato la trattazione del diritto commerciale che prevede lo studio della
regolamentazione giuridica dell’attività d’impresa (individuale e collettiva) e dell’azienda con
particolare riferimento alle norme del codice civile.
Per quanto riguarda,poi, l’organizzazione dell’attività dell’impresa le tematiche trattate nell’ambito
dell’economia aziendale hanno riguardato gli aspetti salienti di quel complesso fenomeno,l’azienda,
dal punto di vista strutturale,organizzativo e patrimoniale.
Strumenti e metodi
Libro di testo-codice civile-lezioni frontali-discussioni e approfondimenti tematici.
Verifiche e valutazione
Secondo quanto stabilito nei consigli di classe, sono state effettuate due verifiche per ogni
quadrimestre sia orali che scritte. Quelle scritte sono state somministrate con modalità a domanda
aperta. Inoltre è stata proposta una simulazione di terza prova a tre quesiti.
Per quanto riguarda la valutazione sono stati adottati i criteri e i parametri di valutazione approvati
nel consiglio di classe di inizio anno scolastico.
Valutazione della classe
Gli allievi della 5A, durante l’anno scolastico, hanno dimostrato,mediamente, un mediocre interesse
e partecipazione in classe per la disciplina oggetto del corso di studi e un impegno non sempre
costante nello studio a casa.
Gli obiettivi disciplinari si possono considerare raggiunti,mediamente, da diversi gli allievi, mentre,
per alcuni alunni permane una preparazione non del tutto soddisfacente o addirittura insufficiente.
Infine, alcuni studenti hanno dimostrato,invece, buone capacità e un impegno costante
raggiungendo ampiamente gli obiettivi didattici del corso di studi.
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
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Programma di Economia industriale con elementi di diritto
Parte 2 diritto commerciale
Modulo 4: imprenditore, impresa e azienda
u.d.1: i diversi tipi di imprese;
u.d.2: l’impresa commerciale;
u.d.3: l’azienda;
Modulo 5: le società
u.d.1: le società in generale;
Microeconomia: dispensa “ lo studio dell’azienda come soggetto economico “
Parte 4 Economia aziendale
Modulo 10: l’azienda e la sua organizzazione
u.d.1: l’attività economica e l’azienda;
u.d.2: la struttura organizzativa aziendale;
Modulo 11: la gestione dell’impresa
u.d.1: le operazioni di gestione;
Modulo 12: Pianificazione e controllo di gestione
u.d.2 : Analisi dei costi aziendali: costi diretti e indiretti, calcoli di convenienza diagramma di
redditività
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LINGUA STRANIERA INGLESE
( Prof. Avanzolini Silvia)
Libro di testo: “Gateway to Electricity, Electronics and Telecommunications” Land Edizioni
RELAZIONE SULLA CLASSE
La Classe VA, composta da studenti educati ma poco studiosi, ha affrontato l’anno scolastico in
maniera generalmente superficiale. Pochi sono stati coloro che hanno prestato attenzione e
partecipazione alle lezioni. La maggior parte della classe ha assunto un atteggiamento generalmente
passivo, incostante, che ha condotto a una preparazione affrettata, accentuata in prossimità delle
verifiche, ma poco efficace.
In particolare la classe può essere suddivisa in: un gruppo composto da pochi studenti dotato di
elevate capacità comunicative e buona rielaborazione personale; un gruppo discreto, composto da
alunni impegnati che, anche se in maniera scolastica, è riuscito a ottenere risultati buoni; un terzo
gruppo composto da alunni con notevoli difficoltà espositive dovute a gravi lacune nella
preparazione di base che, con il giusto impegno, è riuscito a progredire ottenendo la sufficienza;
infine un quarto gruppo composto da alunni pigri, passivi e refrattari che nonostante i continui inviti
da parte dell’insegnante, non ha accolto le opportunità di recupero offerte.
OBIETTIVI SPECIFICI
FINALITA’ DEL CORSO
Gli obiettivi specifici dell’insegnamento della lingua Inglese nelle classi quinte ITIS è quello di
potenziare le quattro abilità della lingua:
 reading, attraverso la lettura del libro di testo in classe con la traduzione delle parole non
note;
 speaking: attraverso l’esposizione da parte degli studenti dei contenuti di un testo, spesso
aiutati da domande guidate;
 listening: attraverso l’ascolto delle parole pronunciate dall’insegnante e dai compagni o da
un CD o DVD in lingua originale;
 writing: attraverso la produzione scritta (risposte a domande aperte, esecuzione di riassunti,
ecc)
METODOLOGIA
Gli alunni sono stati guidati dall’insegnante all’apprendimento della lingua Inglese attraverso
lezioni frontali durante le quali sono state comprese le reali carenze della classe. Sono stati eseguiti
schemi riassuntivi dei contenuti, domande aperte in grado di guidare l’alunno alla sintesi del testo,
correzioni collettive dei lavori autonomi, in grado di far sviluppare un atteggiamento critico. Ampio
spazio è stato dedicato all’acquisizione di un valido metodo di studio e all’analisi di testi tecnici.
STRUMENTI E METODI
Per il conseguimento degli obiettivi è stato utilizzato il libro di testo i cui contenuti sono stati
approfonditi e schematizzati dall’insegnante anche grazie alla produzione di domande guida.
CRITERI E MODALITA’ DI VALUTAZIONE
VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE
GRIGLIE
Verifiche orali: al termine di un’unità didattica sono state eseguite delle verifiche orali per tutta la
classe, due per quadrimestre. Ogni studente, rispettando una scaletta preventivamente concordata, è
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
25
stato chiamato a esporre in un colloquio gli argomenti precedentemente spiegati in classe.
I criteri di valutazione hanno tenuto conto dei contenuti lessicali, della correttezza grammaticale,
della precisione e della scioltezza con cui venivano esposti tenendo conto la scala dall’uno al dieci
approvata dal Collegio Docenti.
Verifiche scritte: le verifiche scritte sono state somministrate nel secondo quadrimestre, al fine di
esercitare lo studente alla tipologia proposta in terza prova: risposte a domande aperte sui contenuti
studiati.
Il criterio di valutazione ha tenuto conto della scala dall’uno al dieci approvata dal Collegio
Docenti, dell’impegno e del progresso di ciascun alunno.
CONTENUTI
Unit 10 Microprocessors
What is a microprocessor?
How does digital processing work?
Digital kitchen scale
Logic gates
New microchip is a giant in the computer world
Security under the skin
Unit 12 Automation
The advantages of automation
How automation works
Artificial intelligence
Two automated systems: the heating system
How does a robot work?
Humanoids on the march
Unit 13 What are telecommunications?
Electromagnetic waves
Inventions in telecommunications
Radar
Microwave oven
Electromagnetic weapons
Unit 14 Transmission of signals
Means of Transmission
Cables
Aerials
Unit 15 Radio and Television
What happens to radio signals?
Inside the radio
Modulation
Unit 16 Telephones
The telephone system
The first telephone networks
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
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MATEMATICA
( Prof. Mapelli Nicoletta)
Libro di testo: N.Dodero-P.Barboncini-R.Manfredi
Nuovi lineamenti di Matematica- vol.4,5-Ghisetti e Corvi Editori
Contenuti delle unità didattiche
Ripasso: calcolo delle derivate
Integrali indefiniti
definizione integrale indefinito
proprietà
- integrazioni immediate
- integrazione delle funzioni razionali
fratte
integrazione per sostituzione,per parti
Conoscenze abilità prestazioni
competenze acquisite
Saper calcolare le derivate
Saper individuare le primitive di una
funzione
Saper calcolare gli integrali
Saper risolvere gli integrali con le varie
strategie conosciute
Integrali definiti
- integrale definito
- proprietà
- Teorema fondamentale del calcolo
integrale (dim)
- Formula per il calcolo di un integrale
definito
- Teorema della media
Integrali impropri
6. Funzione integranda
7. Integrali impropri di vario tipo
8. Risoluzione degli stessi
Individuare la differenza tra integrale
indefinito e definito
Saper calcolare l’integrale definito
Saper calcolare l’area compresa tra una
curva e l’asse x
Saper calcolare l’area tra due curve
Saper applicare il teorema della media
Successioni e progressioni




Definizione di successione
Progressioni aritmetiche e geometriche
Serie Numeriche:
 Serie numeriche
 Serie telescopiche e geometriche
 Criteri di convergenza per serie a
termini non negativi
 Criterio di convergenza: criterio della
radice e quello del rapporto.
 Primo e secondo criterio del
confronto
Saper risolvere un integrale improprio
Saper stabilire se un integrale è
convergente, divergente o
indeterminato

Rappresentazione di una successione
Saper applicare le formule relative
alle progressioni
Saper calcolare la somma dei termini
di una progressione
Saper stabilire se la serie è convergente,
divergente o indeterminata.
Conoscere la C.N. per la convergenza di
una serie
Saper scomporre una serie telescopica.
Saper determinare la somma della serie
geometrica.
Saper applicare i criteri di convergenza
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
27



Saper determinare la convergenza
Criterio dell’integrale
assoluta di una serie
Criterio di convergenza di Leibniz
Sapere
il legame tra convergenza assoluta
per le serie a termini di segno alterno
e semplice
Convergenza assoluta di una serie
Serie di funzioni
Successioni di funzioni
Serie di funzioni
Convergenza puntuale
Serie di potenze
•
Definizione di serie di potenze
•
Intervallo e raggio di convergenza
•
Integrazione e derivazione delle serie
di potenze
•
Criteri di convergenza del rapporto e
della radice
•
Teorema: una serie di potenze e la
corrispondente serie derivata hanno lo stesso
raggio di convergenza .
Saper stabilire se la serie è convergente o
divergente.
Saper determinare la somma della serie.
Saper determinare raggio e intervallo di
convergenza.
Saper determinare la somma della serie
Saper individuare serie derivate e serie
integrale della serie data.
Saper individuare la loro rispettiva
somma.
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28
ELETTRONICA E LABORATORIO
( Proff. Racanati Nicola, Urso Renato)
Finalità della disciplina
Il programma di Elettronica del quinto anno è orientato ai problemi di generazione dei segnali
ed alla analisi e la progettazione di semplici sistemi di acquisizione e presentazione dei dati.
Obiettivi disciplinari
analisi e progettazione di semplici circuiti per la generazione di segnali sinusoidali e non
sinusoidali
comprensione
delle
problematiche
inerenti
alla
conversione
(analogico/digitale
e
digitale/analogico, tensione/frequenza e frequenza/tensione)
dimensionamento di un sottosistema di acquisizione dati
dimensionamento di un filtro attivo del secondo ordine
La materia si pone anche obiettivi formativi orientati alla crescita, che per il quinto anno sono:
il rafforzamento dell'atteggiamento responsabile e collaborativo nei gruppi di studio e di lavoro;
il rispetto della puntualità nella consegna e nello svolgimento dei lavori;
l’autonomia operativa nella progettazione di semplici circuiti.
Metodi e strumenti
Il corso è stato organizzato seguendo lo schema metodologico “ analisi –progettazione –verifica
di laboratorio –produzione di documentazione “. L’attività di laboratorio è risultata molto utile
in quanto ha favorito l’acquisizione dei concetti teorici svolti in classe. Ampio spazio è stato
dedicato alla conversione A/D e D/A per la importanza che tale argomento riveste nella
tecnologia odierna.
Verifiche e valutazione
Sono state somministrate verifiche orali, scritte e pratiche. La valutazione ha tenuto conto
della:
capacità di analisi e sintesi
capacità di elaborazione autonoma
chiarezza del linguaggio tecnico
correttezza dei risultati
collaborazione nell’attività di laboratorio
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
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Livello di raggiungimento degli obiettivi
Dal punto di vista relazionale ed educativo la classe non ha mai presentato particolari problemi,
il clima in classe è stato improntato alla cordialità ed il rapporto tra gli allievi ed il docente è
stato caratterizzato da correttezza e rispetto reciproco.
Purtroppo il giudizio positivo per il comportamento non può essere confermato per ciò che
concerne il raggiungimento degli obiettivi didattici. Solo pochi studenti hanno raggiunto
risultati buoni grazie al loro impegno nello studio domestico ed in classe e ad un interesse per
la materia.
Per quanto riguarda il resto della classe, una buona parte di allievi ha comunque raggiunto gli
obiettivi di apprendimento teorico e tecnico/pratico relativi al programma sopra esposto.
Un ristretto numero di allievi ha continuato ad avere atteggiamenti di scarsa maturità e di
impegno superficiale. Solo verso la fine dell’anno scolastico il loro impegno è aumentato nel
tentativo di memorizzare nozioni e metodi , ovviamente in modo superficiale e temporaneo.
Contenuti
GENERATORI DI FORME D’ONDA NON SINUSOIDALI
Comparatori di isteresi
Generatori di onda quadra
Generatore di onda triangolare
Multivibratori astabili e monostabili con NE 555
Generatore di forma d’onda con NE 555
GENERATORI DI FORME D’ONDA SINUSOIDALI
Principio di funzionamento di un oscillatore
Oscillatori per basse frequenze
oscillatore a sfasamento
oscillatore a ponte di Wien
Oscillatori per frequenze elevate
Oscillatore a tre punti: Hartley, Colpitts
TRASDUTTORI
Considerazioni generali
Trasduttori di temperatura
Termoresistenze
Sensori di temperatura integrati ( AD 590, LM335)
CONDIZIONAMENTO DEL SEGNALE
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30
Amplificatore differenziale
Amplificatore di strumentazione
Parametri caratteristici dell’amplificatore di strumentazione
CONVERSIONE CORRENTE /TENSIONE E TENSIONE/CORRENTE
Convertitori I/V
Convertitori V/I
CONVERSIONE DIGITALE/ANALOGICA
Convertitori digitali/ analogici: generalità
Convertitore a resistori pesati
Convertitore a scala R –2R
Convertitore a scala R –2R invertita
Convertitore D/A integrato DAC 0800
Caratteristiche e parametri dei convertitori D/A
CONVERSIONE ANALOGICA/DIGITALE
Convertitori analogici/digitali : generalità
Modulo Sample e Hold
Convertitore ad approssimazioni successive
Convertitore a comparatori in parallelo
Convertitore a rampa digitale
Convertitore A/D integrato ADC 0804
CONVERSIONE TENSIONE/FREQUENZA E FREQUENZA/TENSIONE
Architettura e principio di funzionamento di un convertitore V/f e f/V
Parametri fondamentali di un convertitore V/f e f/V
Applicazioni tipiche
FILTRI ATTIVI
Funzione di trasferimento di un filtro passa –basso, passa –alto e passa –banda del 1° e 2°
ordine
Progetto filtro di Butterworth a retroazione multipla secondo ordine
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
31
TELECOMUNICAZIONI E LABORATORIO
(Proff. Racanati Nicola,Urso Renato)
Finalità della disciplina
Gli obiettivi dichiarati di questa disciplina sono la conoscenza delle tecniche di trasmissione dei
segnali ( modulazione analogica e digitale ) e della multiplazione dei segnali numerici ( tecnica
TDM), la capacità di interpretare norme relative a standard internazionali, la conoscenza dei
moderni sistemi di trasmissione dati tramite modem, nonché la padronanza nell’uso della
strumentazione di misura. Da qualche anno ampio spazio viene dato alla trattazione delle reti di
computer in un contesto TCP/IP.
Obiettivi disciplinari
Al termine del corso lo studente deve essere in grado di:
Risolvere semplici problemi sui sistemi di modulazione e demodulazione analogica;
Disegnare lo spettro di frequenza delle funzioni più comuni;
Conoscere le caratteristiche delle modulazioni analogiche;
Conoscere le caratteristiche delle varie modulazioni numeriche;
Conoscere le problematiche del processo di codifica PCM;
Comprendere l’architettura ed il funzionamento di una rete di trasmissione dati
Comprendere le problematiche di comunicazione su Internet
La materia si pone anche obiettivi formativi orientati alla crescita, che per il quinto anno sono:
il rafforzamento dell'atteggiamento responsabile e collaborativo nei gruppi di studio e lavoro;
il rispetto della puntualità nella consegna e nello svolgimento dei lavori;
l’autonomia operativa nella progettazione di semplici sistemi.
Il programma preventivato è stato svolto quasi interamente. Si è deciso di non trattare i Sistemi
Radiomobili Cellulari, utilizzando il tempo necessario per approfondire sia gli argomenti già trattati
che per svolgere problemi in vista della preparazione alla seconda prova scritta.
Metodi e strumenti
Il corso è stato organizzato seguendo lo schema metodologico “ analisi –progettazione –verifica
di laboratorio –produzione di documentazione “. L’attività di laboratorio è stata limitata a
causa della unica ora di laboratorio che questa disciplina ha a disposizione. Le esperienze
effettuate hanno riguardato la modulazione analogica e la modulazione digitale.
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
32
Verifiche e valutazione
Sono state somministrate verifiche orali, scritte e pratiche. La valutazione ha tenuto conto della:
capacità di analisi e sintesi
capacità di elaborazione autonoma
chiarezza del linguaggio tecnico
correttezza dei risultati
collaborazione nell’attività di laboratorio
Livello di raggiungimento degli obiettivi
Dal punto di vista relazionale ed educativo la classe non ha mai presentato particolari problemi,
il clima in classe è stato improntato alla cordialità ed il rapporto tra gli allievi ed il docente è
stato caratterizzato da correttezza e rispetto reciproco.
L’interesse generale positivo mostrato ad inizio anno scolastico non è stato tradotto in un
risultato equivalente. Pochi allievi, grazie ad una attenzione in classe e ad uno studio continuo
a casa, hanno conseguito risultati decisamente buoni. Il corpo centrale della classe ha denotato
un rendimento incerto e ha raggiunto solo parzialmente gli obiettivi disciplinari indicati
all’inizio dell’anno.
Un ristretto numero di studenti ha avuto invece un atteggiamento di scarsa maturità e impegno
superficiale. Per questi ultimi la preparazione complessiva si può ritenere complessivamente
insufficiente.
Contenuti
ANALISI DI FOURIER
Serie di Fourier e analisi dei segnali
Spettro delle ampiezze di alcuni segnali tipici
Spettro di un treno di impulsi
Trasformata e integrale di Fourier
Spettro di un segnale dati
MODULAZIONE ANALOGICA
Generalità sulla modulazione
Modulazione di ampiezza: analisi dell'onda modulata
Potenza del segnale modulato AM
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
33
Modulatore quadratico
Modulazione DSB: Modulatore ad anello
Modulazione SSB: modulatore a spostamento di fase
Demodulazione AM: rivelatore a valore massimo
Modulazione FM: analisi dell'onda modulata
Potenza e banda di un segnale modulato FM
MODULAZIONI DIGITALI
Modulazione nPSK : schema a blocchi di un modulatore 4_PSK
Demodulazione 4_PSK
Modulazione FSK : schema a blocchi di un modulatore digitale FSK
Modulazione QAM (16_QAM,64_QAM)
Confronto fra i vari tipi di modulazione
Tecnologia ADSL
TEORIA DELL’INFORMAZIONE
9. Misura della informazione
10. Entropia della sorgente
11. Ridondanza
12. Codifica di sorgente
13. Ccodifica di canale
ELEMENTI DI TRASMISSIONE DATI
Caratteristiche fondamentali di un protocollo
Sincronizzazione e Trasparenza
Controllo di flusso di tipo stop and wait e sliding-window
Rivelazione degli errori : controllo a ridondanza ciclica (CRC)
Calcolo tempo di trasferimento di un file
RETI LOCALI (LAN)
Mezzi trasmissivi impiegati nelle reti locali
Topologia di una LAN
Tecniche di accesso
Rete Ethernet
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
34
Interconnessione delle LAN: Hub e Switch
LA RETE INTERNET
La famiglia di protocolli TCP/IP
Indirizzi IP : metodologia classfull e subnetting
Collegamento all’ISP: modem ADSL,ROUTER
Esempio di progetto di una rete LAN
MODULAZIONE A DIVISIONE DI TEMPO
Campionamento di un segnale
Teorema di Shannon
Spettro di un segnale campionato
Ricostruzione del segnale campionato. Problemi di distorsione( Effetto Aliasing)
Rapporto S/N del sistema PAM
Conversione A/D di un segnale
Quantizzazione lineare e non lineare
Compressione ed espansione
Schema a blocchi di un CODEC PCM
Struttuta della trama di un sistema PCM a 2,048 Mbit/sec
Libro di Testo: CORSO di TELECOMUNICAZIONI - D. TOMMASINI
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
35
SISTEMI AUTOMATICI E LABORATORIO
(Prof. Russo Francesco – Prof. Baccinetti Giampaolo)
Finalità
Il percorso di Sistemi Elettronici Automatici è stato orientato alla definizione del sistemista, sia nel
senso dell'analisi di processi e sistemi di tipo fisico, impiegando concetti, metodi e strumenti di tipo
sistemistico, sia nel senso delle conoscenze informatiche come l’hardware ed il software dei
computer, i microcontrollori, i linguaggi di programmazione (C, assembler PIC), l’acquisizione e
trasmissione dei dati, le reti informatiche.
Obiettivi disciplinari
Al termine del percorso lo studente deve essere in grado di:
 analizzare e progettare semplici sistemi di acquisizione e trasmissione dati, in sinergia con le
competenze acquisite nelle discipline affini;
 risolvere problemi tecnici servendosi di strumenti informatici.
La materia si è posta anche obiettivi formativi orientati alla crescita, che per il quinto anno sono:
 il rafforzamento dell'atteggiamento responsabile e collaborativo nei gruppi di studio e di
lavoro;
 il rispetto della puntualità nella consegna e nello svolgimento dei lavori;
 l’autonomia operativa nella progettazione di semplici sistemi.
Metodi e strumenti
Per acquisire la formazione occorre procedere secondo un iter ben definito, programmato e
concordato dai due docenti, il teorico e il pratico, sin dall’inizio del triennio capace di fornire non
solo saperi, ma anche abilità.
Alla definizione degli obiettivi hanno inoltre contribuito due momenti operativi ben distinti,
l’attività puramente teorica in classe, e l’attività di laboratorio; quest’ultima non è stata solo
orientata alla realizzazione pratica, collaudo e documentazione dei progetti proposti, ma è servita
anche come momento di acquisizione delle conoscenze funzionali alle attività di progetto .
Gli obiettivi sono stati perseguiti ricorrendo non solo ai tradizionali strumenti come la lezione
frontale, utile per il trasferimento delle conoscenze preliminari indispensabili e per
formalizzare/generalizzare quanto appreso nelle esperienze pratiche; ma anche a metodi attivi che
pongono lo studente di fronte a problemi che implicano attività di documentazione, ad esempio via
web, studio, analisi e scelta.
Dal punto di vista delle abilità gli allievi avevano già acquisito dal terzo anno la capacità di saper
sviluppare algoritmi di programmazione e di programmare in C e al quarto anno le nozioni di base
del linguaggio assembler del PIC 16F684, nonché la capacità di realizzare interfacciamenti del PIC
con semplici circuiti esterni. Quindi gli obiettivi del quinto anno sono stati il perfezionamento nella
programmazione in assembler e in C del PIC, e l’introduzione alle tecniche di acquisizione e
trasmissione dati.
Verifiche e valutazione
Sono state somministrate verifiche orali, scritte e pratiche atte ad evidenziare:
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
36

il know-how acquisito;

il linguaggio specifico adottato;

la capacità di analizzare problemi ed individuarne possibili soluzioni.
Per le verifiche orali si è fatto ricorso essenzialmente a prove scritte sia a risposta chiusa che a
risposta aperta, salvo poi, quando necessario, ricorrere all’interrogazione orale.
Per quanto riguarda le esercitazioni di laboratorio sul PIC, per ogni circuito proposto, dopo lo studio
iniziale delle specifiche e la stesura di uno schema elettrico di massima comprensivo di flow chart,
si è passato alla stesura del programma, al disegno del circuito e alla simulazione in ambiente
Proteus, al suo collaudo finale e alla documentazione tecnica. Per la valutazione sono state prese in
considerazione le esercitazioni in laboratorio e singole interrogazioni sulla documentazione tecnica.
Livello di raggiungimento degli obiettivi
I risultati raggiunti dalla classe sono nel complesso sufficienti, tuttavia un gruppo ristretto di allievi
ha seguito con un certo interesse e partecipazione, ha sempre risposto in modo puntuale alle
richieste e ha dimostrato delle capacità, competenze e conoscenze tali da potere accedere a risultati
di eccellenza. Purtroppo questo gruppo non è riuscito a realizzare un effetto traino soddisfacente sul
resto della classe.
Un secondo gruppo di alunni ha evidenziato un impegno limitato ed uno studio casalingo non
sempre adeguato, anche a causa di carenze mai del tutto colmate. Questi allievi hanno comunque
cercato di stare al passo, ma i risultati raggiunti sono stati appena sufficienti.
Il resto della classe ha conseguito risultati negativi a causa dell’assenza di impegno e scarsa
partecipazione alle attività proposte. In qualche caso la prestazione è stata penalizzata da carenze di
base mai recuperate. Quest’ultimo gruppo di allievi non ha di sfruttato i momenti di recupero messi
a disposizione dalla scuola. Qualcuno ha tentato un recupero in extremis, concentrando l’impegno
nella parte finale dell’anno scolastico. Questo atteggiamento purtroppo ha penalizzato l’attività
didattica costringendo a riprendere più volte concetti studiati in precedenza, con conseguente
rallentamento del programma.
Dal punto di vista disciplinare non vi sono episodi da segnalare, gli allievi hanno sempre avuto un
atteggiamento improntato al rispetto delle regole comportamentali. Va segnalata, comunque, una
recidività nell’ingresso in ritardo alla prima ora da parte di qualche allievo..
Contenuti
Teoria (prof. Russo Francesco)
 Ripasso
o
Analisi dei sistemi del I° e del II° ordine: Funzione di trasferimento. Risposta del sistema
del I° ordine ad un gradino: decomposizione in fratti ed antitrasformazione, tempo di salita e
tempo di assestamento. La forma canonica della funzione di trasferimento del II° ordine.
Pulsazione naturale non smorzata, coefficiente di smorzamento, sovraelongazione. Risposta
del sistema del II° ordine ad un gradino: tempo di salita, tempo di ritardo e tempo di
assestamento.
o
Diagrammi di Bode: Gli assi. Contributo in modulo e fase del guadagno statico, di radici
reali in zero e diversi da zero, semplici o con molteplicità. Contributo in modulo e fase di
radici complesse e coniugate semplici o con molteplicità. Costruzione dei diagrammi.

Stabilità: Definizione di sistema stabile e principio generale della stabilità. Stabilità
asintotica e marginale. Il criterio di Bode (I° e II° enunciato). Margine di fase e di guadagno.
Effetti della retroazione sui sistemi del I° e del II° ordine. L’influenza del guadagno statico
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
37
sulla stabilità. Reti di compensazione: attenuatrici, a polo dominante, ritardatrice,
anticipatrice, a sella.

Caratteristiche statiche di un sistema a catena chiusa: L’errore a regime. Teorema del valore
finale. Tipi di sistemi: zero, uno e due. Errori per i vari tipi di sistemi: di posizione, di
velocità e di accelerazione. La banda passante di un sistema retroazionato. I disturbi.

Scheda di acquisizione dati via parallela: Schema a blocchi. Le fasi dell'acquisizione:
conversione AD, multiplexing, e porta parallela. Porta parallela: generalità, piedinatura,
Modalità Centronics, indirizzi 378h, 379h e 37Ah e relativo utilizzo, shift sinistro e destro
dei dati acquisiti. Convertitore ADC0809: multiplexing di ingresso, timing e segnali OE,
ALE e SOC. Multiplexing con 74257. Optoisolatori 4N25. Flow chart del programma di
gestione della scheda di acquisizione.

Trasmissione seriale: Generalità. Full_duplex ed half_duplex. La velocità di trasmissione,
baud e bps. Modalità di trasmissione: sincrona ed asincrona. Standard RS232: caratteristiche
elettriche e formato del segnale (space e mark); interfaccia standard DB9 e significato dei
relativi pin; il traslatore di livell MAX232. Flow chart della gestione software della porta
seriale di un PC: interrupt software, i registri AH, AL e DX.

Reti sequenziali: Circuiti combinatori e sequenziali. Rappresentazione con i grafi di flusso.
Macchine di Mealy e di Moore. Esempi di progettazione i reti sequenziali. Sintesi di reti
combinatorie con multiplexer ed EEPROM.

Regolatori industriali: Regolatore ad azione proporzionale P. Regolatore PI. Regolatore PD.
Regolatore PID.
Laboratorio (prof. Baccinetti Giampaolo)

Ripasso

Sistemi di numerazione: Sistemi decimale, binario ed esadecimale e relative conversioni. Il
complemento a 10 e a 2. Addizione e sottrazione binaria. Rappresentazione di interi: signed
ed insigne. Codice BCD.

Architettura di un microprocessore: Generalità : memorie, bus, program counter, Alu,
accumulatore, Input/output. Prelievo ed esecuzione di una istruzione. Ripasso delle flow
chart, esempi.

Memorie: Memoria cache. Struttura di una memoria RAM.

Timer/counter: Schema a blocchi del timer TMR0 e relativo funzionamento.

Architettura del PIC16F684: ALU, il registro W, il Program Counter, organizzazione della
Program memory, organizzazione del Register File.

Set di istruzioni del PIC16F684: Istruzioni sul File Register orientate al byte. Istruzioni sul
File Register orientate al bit. Istruzioni con letterali ed operazioni di controllo (ad esclusione
di: CLRWDT, IORLW, SLEEP, RETLW).

Scrittura , compilazione simulazione di un programma assembler: MPLAB IDE v8.10.
Direttive dell’assembler MPASM limitatamente a: ORG, CBLOCK, DEFINE, _CONFIG.
Simulazione di un programma assembler con MPASM e con ISIS Professional della suite
Proteus.

Timer/counter: Watchdog timer. Flag di overflow. Registro OPTION_REG: bit RAPU ed
INTEDG, prescaler PS<2:0>, prescaler assignment PSA, bit TOCS e TOSE.

Conversione A/D: Registro ANSEL. Registro ADCON0: bit ADFM, bit VCFG, bit
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
38
GO/DONE, bit ADON, bit CHS<0:2>. Registro ADCON1. I registri ADRESH ed ADRESL.

Indirizzamento diretto/indiretto: Confronto . La funzione dell’indirizzamento indiretto e
confronto con gli array in C. Registro indice FSR. Registro fittizio INDF.

Interrupt: Polling ed interrupt. Tipi e sorgenti di interrupt. Registro INTCON e relativi bit:
GIE, PEIE, INTE, RAIE, INTF, RAIF. Interrupt per transizione su portA, il registro IOCA.

Trasmissione seriale asincrona: Bit rate, Sincronizzazione. Bit di Start e Bit di Stop.
Diagramma di flusso dell’algoritmo del trasmissione e della ricezione.

Ripasso ANSI C: Tipi di variabili int ,char, float. Array di int e char . Strutture di controllo If
/else , for , while, do while . le funzioni

Programmazione in C: MikroC IDE. Specificità del linguaggio mikroC: varibili globali e
costanti predefinite; accesso ai singoli bit dei registri; interrupt. Le librerie del mikroC:
istruzioni della libreria LCD (gestione a 4 bit), istruzioni della libreria USART.

PIC16F877 (accenni) Differenze rispetto al 16F684. La struttura. Le port di I/O. UART e
USART.

Esercitazioni: Ogni attività è comprensiva di schema elettrico realizzato in ambiente di
simulazione Proteus, flow chart e codifica assembler del PIC 16f684 del programma:
1. Lettura di un dato dal PORTA e scrittura su PORTC (schema elettrico, flow chart ,
codifica assembler).
2. Sottoprogramma di ritardo tramite TMR0.
3. Acquisizione di un segnale analogico e conversione in digitale tramite A/D interno al
PIC
4. Acquisizione di un segnale analogico ad intervalli di tempo prefissati, conversione in
digitale tramite A/D interno al PIC e memorizzazione dei dati tramite l’indirizzamento
indiretto
5. Gestione di un display LCD multiplexato (codifica in mikroC).
6. Semaforo ( schema elettrico e flow chart, codifica in mikroC);
7. Riconoscimento combinazione e apertura di una cassaforte (codifica in mikroC).
8. Conversione binario BCD (limitatamente a numeri binari <127 ) ( schema elettrico, flow
chart , codifica in mikroC).
Fonti:
 A. De Sanctis – M. Cacciaglia – C. Saggese “Corso di sistemi” vol 2 – Calderini Edagricole
 A. De Sanctis – M. Cacciaglia – C. Saggese “Corso di sistemi” vol 3 – Calderini Edagricole
 Appunti forniti dai docenti
 Dispense, manuali e datasheet pubblicati sulla piattaforma e_learning dell’Istituto
 Manuali in formato PDF del PIC in uso e di eventuali ambienti di sviluppo forniti ad inizio
anno scolastico
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
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TECNOLOGIE ELETTRONICHE, DISEGNO E PROGETTAZIONE E LABORATORIO
( R. Vesco – G. Baccinetti)
Testo e riferimenti:

Cuniberti: Tecnologia, disegno e progettazione
 Sintesi teoriche sugli argomenti trattati, pubblicati sulla piattaforma e_learning dell’Istituto e
documentazione disponibile in rete

Datasheet dei componenti utilizzati
Finalità
Tecnologie Elettroniche, Disegno e Progettazione (T.D.P.) è una disciplina di sintesi,
principalmente mirata al conseguimento delle seguenti finalità:
 far acquisire, attraverso un' attività progettuale rivolta ad uno specifico ambito tecnologico,
capacità generali di sintesi e di organizzazione;
 far acquisire, con una impostazione didattica che procede per progetti, capacità di
sistematizzazione delle conoscenze tecnologiche caratteristiche dell' indirizzo;
 fornire capacità specifiche di rivisitazione e riorganizzazione di contenuti appresi in altre
discipline, necessari per condurre in modo completo un progetto specifico.
Obiettivi cognitivi disciplinari
Al termine del corso l'allievo, affrontando problemi di complessità crescenti, dovrà possedere
conoscenze ed operatività specifiche connesse ai passi tipici della progettazione:
 posizione del problema e documentazione sull'oggetto del progetto; scelta di una possibile
soluzione ed individuazione delle componenti tecnologiche e degli strumenti operativi
occorrenti; documentazione specifica su materiali e componenti ed organizzazione delle risorse
disponibili e reperibili (con riferimento agli aspetti tecnici ed economici); progetto esecutivo;
simulazione; realizzazione e collaudo; produzione di documentazione d'uso.
 fare acquisire, attraverso un'attività progettuale rivolta ad uno specifico ambito tecnologico,
capacità generali di sintesi e progettazione.
In questa ottica, il corso ha come obiettivi:
 Introduzione allo studio e alla applicazione dei trasduttori oltre che alle problematiche dei
sistemi di acquisizione dati e comando

Conoscenze specifiche sui trasduttori e sui relativi circuiti di condizionamento

Conoscenze generali sui dispositivi optoelettronici e sugli attuatori
Metodi e strumenti
 Studio e dimensionamento di circuiti elettronici
 Collaudo e strumentazione attraverso l'utilizzo di Personal Computer, oscilloscopio,
multimetro, generatori di segnali, con relazioni, individuali o di gruppo, sulle esperienze di
laboratorio
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
40
 Software Orcad Capture, Orcad Layout, per la realizzazione individuale dei circuiti
 Lezione frontale o, più spesso, lezione interattiva con l'utilizzo di PC e proiettore
 Attività di laboratorio su vari argomenti e/o circuiti: il laboratorio e il gruppo classe; gruppo
come risorsa.
 Realizzazione di circuiti con l'ausilio di stampante ad hoc per la realizzazione dei layout
Verifica e valutazione



Prove orali: mediamente due per quadrimestre, anche mediante prove strutturate
Prove grafiche: due nel primo quadrimestre; tre nel secondo quadrimestre
Laboratorio: Valutazioni in itinere sulle attività pratiche attraverso la realizzazione di
circuiti, la stesura di relazioni e approfondimenti sulle attività svolte
Criteri di misurazione:
 Scala e griglia di valutazione in linea con quanto definito ad inizio d’anno dal Consiglio di
Classe
 Griglie specifiche per ciascuna prova e relazione / test strutturato su quanto realizzato
Standard minimi in termini di conoscenza e abilità





Saper progettare e realizzare sistemi elettronici di limitata complessità
Conoscere le basi tecnologiche e applicative dei trasduttori e dei circuiti di potenza
Conoscere le fasi di progettazione di un circuito elettronico e prima costruzione della
capacità di metterle in pratica con riflessioni critiche e correzione di errori;
Conoscere e saper utilizzare le tecniche per il disegno manuale e con l’ausilio del
programma ORCAD
Conoscenza e capacità di applicazione delle tecniche per la realizzazione dei master
elettronici
Livello di raggiungimento degli obiettivi
Per le attività laboratoriali si è sempre rilevato mediamente un buon impegno da parte degli
studenti circa l'aspetto realizzativo e su quanto legato alla progettazione computerizzata e alla
realizzazione circuitale.
In tali settori la maggior parte degli studenti hanno ottenuto un soddisfacente livello di
autonomia complessivo.
Si è notato altresì notato un progresso operativo piuttosto differenziato tra gli studenti. Alcuni,
infatti, hanno mostrato scarsa motivazione specifica, non accompagnando con adeguato studio
quanto oggetto delle attività svolte in aula/laboratorio e/o con il necessario impegno nel recupero
recupero di carenze pregresse.
I tempi realizzativi di alcuni circuiti si sono protratti spesso oltre l'atteso, ma non per tutti gli
studenti.
Nel secondo quadrimestre, i tempi si sono ulteriormente dilatati anche a causa di un guasto
hardware alla stampante atta alla specifica realizzazione dei circuiti.
I contenuti teorici principali e alcune delle attività di laboratorio della materia sono stati, di
conseguenza, svolti con una calendarizzazione diversa da quanto inizialmente prevista per il
dilatarsi dei tempi sopra indicati.
Alcuni approfondimenti, che ad inizio d'anno scolastico si era ipotizzato di potere effettuare dal
punto di vista progettuale, non sono stati possibili o hanno richiesto più tempo per essere
acquisiti.
Alcuni temi sono stai appena accennati. In particolare ciò ha riguardato gli attuatori e alcune
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
41
applicazioni e componenti circuitali.
Contenuti disciplinari
Generalità sui sistemi di acquisizione dati
 Schemi a blocchi
 Trasduttori: prima parte: generalità e primi esempi
 Sensori di temperatura a semiconduttore LM35-LM335 – AD590
 Utilizzo del segnale ricavato dai trasduttori
 Condizionamento del segnale
Circuiti integrati di segnali
 Riferimenti di tensione
 Dimensionamento di circuiti che utilizzano i riferimenti di tensione
 Richiamo sull’amplificazione differenziale
 Amplificatori da strumentazione
Sensori di temperatura
 Sensori di temperatura a semiconduttore (approfondimenti)
 Termoresistenze
 Termistori (PTC, NTC) ed esempi di circuiti applicativi
 Termocoppie
 Compensazione del giunto freddo nelle termocoppie con integrati dedicati
Trasduttori di energia raggiante (fotorilevatori)
 Fotoaccoppiatori
Trasduttori di posizione lineari
Trasduttori ottici di rotazione
 Encoder assoluto con dati in codice Gray
 Encoder incrementale
 Controllo rotazione per encoder incrementale
Sensori Hall e applicazioni
Amplificatori e circuiti di potenza
 Generalità
 Schemi base e classificazione degli amplificatori di potenza, rendimento
 Alcuni amplificatori di potenza integrati e loro utilizzo
 Classificazione e tecnologie. Diodi, transistor BJT e MOS. Tiristori.
 Relè a stato solido.
Laboratorio
 Software Orcad Capture, Orcad Layout
 Studio e realizzazione circuito di condizionamento sensore di temperatura
 Studio e realizzazione circuito di condizionamento 4-20mA
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
42
EDUCAZIONE FISICA
(Prof.ssa Magni Raffaella)
Gli obiettivi della programmazione iniziale partivano dalla ricerca della consapevolezza delle
qualità fisiche e neuromuscolari da utilizzare in modo adeguato nelle diverse situazioni motorie
tenendo in considerazione i vari contenuti tecnici delle discipline sportive.
L’obiettivo precedente ha dato spunto ad ampliamento delle capacità operative sportive nei ruoli
congeniali ai singoli alunni; supportate dalla conoscenza delle caratteristiche tecniche e
metodologiche in relazione all’allenamento.
Dal punto di vista della prevenzione degli infortuni si è cercato di far conoscere agli alunni i
comportamenti più adeguati da adottare nei vari casi.
Tutti gli alunni sono in grado di eseguire le manovre R.C.P.
La metodologia seguita è stata di tipo analitico per rappresentazione mentale, volta alla
realizzazione di azioni originali per la risoluzione di azioni motorie sempre nuove, tipiche dei
giochi sportivi.
Per quanto riguarda i tempi di sviluppo del programma, durante il primo quadrimestre si è dato
maggior spazio alle attività sportive di squadra: calcetto, pallavolo, alternandole al lavoro di
potenziamento generale e all’attività di ginnastica artistica.
Nel secondo quadrimestre si è continuato con la pratica del calcetto e della pallavolo e si è
introdotta l’atletica leggera e l’unihoc.
Durante tutto l’anno gli allievi hanno potuto approfondire le tecniche del tennis tavolo.
La verifica e la valutazione per l’Educazione Fisica hanno avuto le seguenti caratteristiche in
relazione al principio che la prestazione motoria è una produzione complessa; per cui è difficile
definirne oggettivamente i criteri. All’interno di ogni obiettivo è stato preso in considerazione il
significativo miglioramento qualitativo, in riferimento alla correttezza tecnica, alla precisione e alla
puntualità del gesto, o quantitativo in riferimento al ripetersi degli eventi sportivi e tecnici ricercati.
Si è data particolare importanza alla partecipazione attiva degli studenti alle lezioni.
Alla fine dell'anno scolastico gli alunni sono mediamente in grado di utilizzare le qualità fisiche e
neuromuscolari in modo adeguato nelle situazioni motorie proposte e sono consapevoli del
percorso effettuato per conseguirne il miglioramento.
Ciascuno di loro è in grado di praticare due degli sport programmati nel ruolo più congeniale alle
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
43
proprie attitudini, conoscendone le caratteristiche tecnico-tattiche e metodologiche.
PROGRAMMA SVOLTO DI EDUCAZIONE FISICA
CONTENUTI PRATICI
- Lavoro di base con interessamento specifico delle diverse parti del corpo:
1.
autonomia e gestione delle fasi di avviamento motorio finalizzato alle attività da svolgere.
2.
lavoro di potenziamento muscolare a carico naturale e con piccoli attrezzi
ELEMENTI DI GINNASTICA ARTISTICA

Anelli tenute, capovolta avanti e verticale
ELEMENTI DI ATLETICA LEGGERA
 Tecnica e regolamento del getto del peso

Corse di velocità

Corsa di resistenza
FONDAMENTALI DEI GIOCHI DI SQUADRA
Pallavolo:
1. fondamentali individuali - analisi ed approfondimento di gesti precedentemente appresi per
costruire un gioco di squadra minimamente organizzato
Pallacanestro:
1. fondamentali individuali – analisi e approfondimento
2. fondamentali di squadra: dai e vai, dai e segui.
3. costruzione di un gioco organizzato.
Pallavolo:
1. fondamentali individuali – analisi e approfondimento
2. fondamentali di squadra
3. costruzione di un gioco organizzato
Calcio a 5:
1. fondamentali individuali.
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
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2. fondamentali di squadra.
Unihoc:
1. approccio al gioco
Tennis da tavolo:
1. esercitazioni a coppie
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
45
MODALITÀ DI LAVORO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Lezione
frontale
interattiva
Religione


Lingua e Lettere Italiane


Storia ed Educazione Civica


Lingua Straniera Inglese


Materia
Economia Industriale ed
Elementi di Diritto
lavori di
gruppo
attività di
laboratorio

Matematica


Elettronica




Sistemi Automatici




Telecomunicazioni








Tecnologie Elettroniche,
Disegno e Progettazione
Educazione fisica
●
●
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
46
STRUMENTI DI VERIFICA ADOTTATI
Esercitazioni motorie
Lavori di gruppo
Test oggettivi
Questionari, relazioni
Prove grafiche
Prove scritte
Esercitazioni di laboratorio
Religione
Interrogazioni orali
Interrogazioni scritte
Materia
●
Lingua e Lettere Italiane
●
●
Storia ed Educazione Civica
●
●
Lingua Straniera Inglese
●
●
Economia Industriale ed
●
●
●
Elementi di Diritto
Matematica
●
Elettronica
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
●
Sistemi Automatici
Telecomunicazioni
Tecnologie Elettroniche,
Disegno e Progettazione
●
●
●
●
●
Educazione fisica
●
●
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47
Prima simulazione della Terza Prova
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48
ITIS “A. Einstein”- Vimercate Classe 5 A A.s. 2012_2013
(prima) Simulazione terza prova
Rispondere negli spazi assegnati dopo il testo della domanda, in non più di 10 righe
MATERIA:
ELETTRONICA
Domanda 1
Un convertitore D/A a resistori pesati a 4 bit presenta una resistenza di riferimento R=1Kohm, la
resistenza di reazione Rf=500 ohm, la tensione di riferimento
Vref=-5V.
Determinare :
Il valore massimo della tensione di uscita
L’intervallo di quantizzazione del convertitore
Il valore della tensione di fondo scala
L’intensità della corrente che scorre nella resistenza di peso maggiore
Rappresentare la forma d’onda d’uscita relativa alla seguente sequenza di ingressi digitali
Periodo 1
0010
( bit a sinistra MSB)
Periodo 2
1100
Periodo 3
0101
Periodo 4
1000
Domanda 2
Dopo aver disegnato lo schema a blocchi di un convertitore a rampa digitale, si descriva il principio
di funzionamento.
Domanda 3
Dimensionare un circuito in grado di fornire in uscita una tensione da 0 a 5 Volt in corrispondenza
di una variazione di temperatura da 0°C a 100 °C.
A tale proposito si dispone di un sensore di temperatura con legge
I=KT ( K = 1µA/°K)
T temperatura in gradi Kelvin
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
49
MATERIA:
SISTEMI ELETTRONICI AUTOMATICI
Domanda 1
Si vuole utilizzare un PIC16F684 per realizzare una porta OR. A tal fine i segnali di ingresso sono
simulati da due interruttori collegati alla PORTA, mentre l’uscita è visualizzata su un diodo LED
collegato alla PORTC. Si chiede: lo schema elettrico del circuito, la flow chart del programma, la
codifica in Assembler .
Domanda 2
Disegnare il diagramma di Bode di un sistema retroazionato rappresentato dalla seguente funzione
di trasferimento (riportare tutti i riferimenti sugli assi).
( s  1)
W(s) = ( s  10)(s  0,01)
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
50
MATERIA:
LINGUA STRANIERA INGLESE
Domanda 1
Answer the following questions:
1. Give a complete definition of telecommunications, explaining how they have developed in
history.
Domanda 2
2. Explain how automation works, providing examples which show its importance for our modern
society.
Domanda 3
3. Explain how a microprocessor works, pointing out the difference between RAM and ROM
memories.
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
51
MATERIA: MATEMATICA
Domanda 1
Calcolare il seguente integrale improprio:
Domanda 2
Sono date le progressioni geometriche
Quale delle due è convergente ? Perché?
Quanto vale (somma degli infiniti termini )in ognuno delle due
progressioni ?
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
52
Seconda simulazione della Terza Prova
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
53
ITIS “A. Einstein”- Vimercate Classe 5 A A.s. 2012_2013
(seconda) Simulazione terza prova
Rispondere negli spazi assegnati dopo il testo della domanda, in non più di 10 righe
MATERIA:
ELETTRONICA
Domanda 1
Utilizzando amplificatori operazionali da ritenersi ideali, dimensionare :
un generatore di onda triangolare di ampiezza ±5 V, frequenza f= 1 KHz, durata della rampa
di salita uguale a quella di discesa. Si consideri Vsat= 10 V. [ 2]
un generatore di onda triangolare di ampiezza ±5 V, frequenza f= 1 KHz, durata della rampa
di salita metà di quella di discesa. Si consideri Vsat= 10 V. [ 2]
Domanda 2
La termoresistenza è una resistenza in cui la dipendenza della resistenza elettrica dalla
temperatura è data dalla seguente relazione:
R (T )= R (0) * ( 1 + α T ),
con 0 <T < 400 ° C
T
Temperatura in gradi centigradi
R (T)
Resistenza elettrica a T ° C
R (0 )
Resistenza elettrica a 0 ° C ( 100 )
α
costante di temperatura pari a 3,675* 10exp(-3)
Condizionare il sensore per avere in uscita una tensione compresa nell'intervallo 0 5V in
corrispondenza del range di temperatura 200 ─ 400 °C.
MATERIA:
SISTEMI ELETTRONICI AUTOMATICI
Domanda 1
Il sistema G(s) = viene retroazionato negativamente in modo unitario: calcolare l’errore a regime
quando in ingresso c’è una rampa unitaria. Di che tipo è l’errore? Quanto è la percentuale di errore?
A quanto deve ammontare il guadagno statico per avere un errore del 25%?
Domanda 2
Dato un sistema rappresentato dalla seguente funzione di trasferimento, G(s) = , retroazioniamolo
negativamente in modo unitario e calcoliamo la funzione di trasferimento, il guadagno statico e
la costante di tempo. Introduciamo una regolazione proporzionale con KP = 9, dopo aver
calcolato la nuova funzione di trasferimento, calcoliamo il guadagno statico, la costante di
tempo e l’errore di posizione a regime del nuovo sistema.
Domanda 3
Con riferimento allo schema elettrico sotto riportato, scrivere un programma in assembler che
accende il led D1 per un tempo pari a 100msec quando viene premuto il pulsante.
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
54
DO
U1
R1
13
12
11
4
3
2
10k
RA0/AN0/C1IN+/ICSPDAT/ULPWU RC0/AN4/C2IN+
RA1/AN1/C1IN-/VREF/ICSPCLK
RC1/AN5/C2INRA2/AN2/T0CKI/INT/C1OUT
RC2/AN6/P1D
RA3/MCLR/VPP
RC3/AN7/P1C
RA4/AN3/T1G/OSC2/CLKOUT
RC4/C2OUT/P1B
RA5/T1CKI/OSC1/CLKIN
RC5/CCP1/P1A
10
9
8
7
6
5
D1
LED-GREEN
PIC16F684
R2
180R
MATERIA:
LINGUA STRANIERA INGLESE
Domanda 1
Answer the following questions:
Write a few lines about the different kinds of antennas, explaining how they work.
Domanda 2
2. Explain how electromagnetic waves are produced, providing some examples of their use in our
modern technology.
MATERIA: MATEMATICA
Domanda 1
Calcolare l’area della regione piana formata dalla parabola
y  x 2  3x
e dall’asse x.
Domanda 2
Enuncia la “ condizione necessaria per la convergenza di una serie”e, attraverso opportuni esempi,
illustra il suo utilizzo nella determinazione del carattere di una serie.
Domanda 3
Determinare la convergenza assoluta e semplice della seguente serie a segno alterno :
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
55


n 1
 1n n
n2 1
Simulazioni della Terza Prova - Criteri e griglia di valutazione
INDICATORI
CONOSCENZE
Il candidato possiede
conoscenze:
COMPRENSIONE E
CAPACITA’ DI
RIELABORAZIONE
DELLE RICHIESTE
Il candidato:
CAPACITA’
ESPOSITIVA
Il candidato:
PUNT
I
6
5
4
3
2
4
Complete ed approfondite
Complete
Accettabili
Parziali
Limitate
Coglie con sicurezza l’argomento proposto rispondendo
pertinentemente e organizza i contenuti in sintesi complete
efficaci ed organiche
Sa cogliere l’argomento ed organizza i contenuti in
3
modo sufficientemente completo
Sa cogliere parzialmente l’argomento ed organizza i
2
contenuti in modo sufficientemente completo anche se con
qualche imprecisione
Elenca semplicemente le nozioni, non coglie l’argomento
1
proposto e la risposta non è pertinente
Si esprime in modo chiaro, corretto ,coerente e utilizza un
5
linguaggio specifico
Si esprime in modo chiaro, abbastanza corretto, coerente
4
Tratta l’argomento in modo sufficientemente chiaro
3
anche se non sempre coerente
Tratta alcune parti in modo confuso e scorretto.
2
L’esposizione non è sempre chiara e coerente
Tratta l’argomento in modo confuso e incoerente.
1
NESSUN QUESITO SVOLTO
1
TOTALE / 15
VALUTAZIONE /15
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
56
Simulazioni della Prima Prova
In occasione delle prove di simulazione sono state assegnate le prove dell’esame di stato degli anni
2009, 2011, 2012. Ad esse si rimanda per le relative tracce.
Griglia di valutazione della PRIMA PROVA SCRITTA - Tipologia A
P
u
n CONOSCENZE
t
e
g
g
Sa comprendere
i
e/o riassumere il
Conosce
o
contenuto
l’argomento
informativo di un
testo
/
1
5
In maniera
In maniera ben
approfondita articolata,
15
ed esauriente approfondita ed
esauriente
In maniera
In maniera
articolata con
14 approfondita
precisione e
sempre corretta
P
u
n
t
e
g
g
i
o
/
1
0
10
9
8
13
In maniera
completa
In maniera
articolata e
coerente
7
12
In maniera
adeguata
In maniera
articolata
6½
6
In maniera
pertinente,
11 anche se non
sempre
puntuale
In maniera
sufficiente,
anche se con
10
alcune
imprecisioni
5
9
In maniera
imprecisa,
generica
4
7-8
In maniera
lacunosa
2-3
1
In maniera
2-6 lacunosa e
confusa
1
INDICATORI DI MISURAZIONE
ABILITA’
Sa analizzare
e/o interpretare un
testo
COMPETENZE
Sa scrivere un testo
corretto dal punto di
vista formale e lessicale
In modo originale ed
In maniera
efficace, con piena
criticamente fondata
padronanza linguistica
In maniera contestualizzata
originale ed efficace
In maniera
approfondita ed
esauriente
Con piena padronanza
linguistica
In maniera articolata e con
diversi spunti interessanti
In modo chiaro e
scorrevole
In maniera articolata, con
qualche spunto interessante
Con lievi imprecisioni,
sia formali che lessicali
In maniera discretamente
articolata
Con sporadici errori sia
formali che lessicali
In maniera discretamente
pertinente
In maniera
completa, sviluppa
tutti i punti, alcuni in
modo ampio e
approfondito
In maniera
completa, sviluppa
adeguatamente tutti i
punti
In maniera
discretamente
articolata, con
qualche
imprecisione
In maniera completa
In maniera
essenziale, con
alcune
imprecisioni
In maniera
Con alcuni errori sia
sufficientemente
corretta, alcuni punti formali che lessicali
solo accennati
In maniera
parzialmente
corretta, con
incertezze e/o
qualche omissione
In maniera parziale
In maniera
frammentaria
In maniera scarsa
In maniera del tutto
In maniera confusa inadeguata, fuori
tema
In maniera
In maniera del
inconsistente tutto inadeguata
Sa contestualizzare,
rielaborare conoscenze,
operare collegamenti,
esprimere valutazioni
critiche
In maniera
inconsistente
In maniera generica ma
sufficientemente pertinente
Con errori diffusi ma non
gravi, sia formali che
In maniera superficiale
lessicali
Con errori gravi ma non
numerosi, sia formali che
lessicali
Con errori numerosi e
gravi, sia formali che
lessicali
Con errori diffusi molto
gravi, sia formali che
lessicali
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
In maniera incerta e confusa
In maniera lacunosa
In maniera inconsistente
57
Griglia di valutazione della PRIMA PROVA SCRITTA - Tipologia B-C-D
P
u
n
t
e
g
g
i
o
P
u
n
t
e
g
g
i
o
/
1
0
/
1
5
10
INDICATORI DI MISURAZIONE
ABILITA’
CONOSCENZE
Conosce
l’argomento
In maniera
approfondita ed
15
esauriente
In maniera
approfondita
Sa strutturare il
testo secondo la
tipologia
testuale
richiesta
(tipologia B)
Sa scrivere un
testo organico e
coerente
In maniera
efficace
In maniera
approfondita ed
esauriente
In maniera fluida
e ampiamente
articolata
In maniera
appropriata
In maniera ben
articolata e
scorrevole
In modo originale
ed efficace, con
piena padronanza
linguistica
Con piena
padronanza
linguistica
In maniera
articolata
In modo chiaro e
scorrevole
In maniera
discretamente
scorrevole
Con lievi
imprecisioni, sia
formali che
lessicali
Con sporadici
errori sia formali
che lessicali
9
14
8
In maniera
13 completa
In maniera
adeguata
In maniera
adeguata
In maniera
corretta
In maniera
sostanzialmente
corretta
In maniera
In maniera lineare
sostanzialmente
corretta
Con alcune
imprecisioni
In maniera
sufficientement
e corretta,
alcuni punti
solo accennati
In maniera
parziale
12
In maniera
pertinente, anche
6½ 11
se non sempre
puntuale
In maniera
sufficiente, anche
6 10 se con alcune
imprecisioni
5
4
2-3
1
In maniera
7- lacunosa
8
In maniera
confusa
In maniera
scarsa
In maniera
sostanzialmente
lineare, con
qualche
imprecisione
In maniera
parzialmente
lineare, con
incertezze
In maniera
confusa
In maniera
2- lacunosa e
6 confusa
In maniera
inadeguata
In maniera
inadeguata
In maniera
frammentaria
In maniera del
tutto inadeguata
In maniera del
tutto
inadeguata,
fuori tema
In maniera
inadeguata
9
1
In maniera
imprecisa,
generica
In maniera
inconsistente
Sa scrivere un
testo corretto dal
punto di vista
formale
e
lessicale
Si attiene alla
traccia
(tipologie C e
D)
In maniera
completa,
sviluppa tutti i
punti, alcuni in
modo ampio
Sviluppa
adeguatamente
tutti i punti
In maniera
corretta
7
COMPETENZE
In maniera
imprecisa o
parziale
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
Sa utilizzare
documenti,
rielaborare
conoscenze,
esprimere
osservazioni
personali e
valutazioni critiche
In maniera
contestualizzata
originale ed efficace
In maniera articolata,
con diversi spunti
interessanti
In maniera articolata,
con qualche spunto
interessante
In maniera
discretamente
articolata
In maniera
discretamente
pertinente
Con alcuni errori
sia formali che
lessicali
In maniera generica
ma sufficientemente
pertinente
Con errori diffusi
ma non gravi, sia
formali che
lessicali
Con errori gravi
ma non numerosi,
sia formali che
lessicali
Con errori
numerosi e gravi,
sia formali che
lessicali
Con errori diffusi
molto gravi, sia
formali che
lessicali
In maniera
superficiale
In maniera incerta e
confusa
In maniera lacunosa
In maniera
inconsistente
58
Prima Simulazione della Seconda Prova
Tema di : TELECOMUNICAZIONI
Un segnale dati, costituito da un’onda quadra determinata bipolare di ampiezza ±1V, modula a 2400
bit/sec una portante sinusoidale di ampiezza 1V con periodo 0,1ms effettuando una modulazione digitale
2-PSK ( Phase Shift Keying ).
Lo studente, formulate le necessarie ipotesi aggiuntive :

disegni in opportuna scala lo spettro di frequenza del segnale dati, indicando il valore delle
ampiezze delle righe ;

disegni in opportuna scala lo spettro di frequenza del segnale modulato, indicando il valore delle
ampiezze delle righe;

indichi il valore della banda passante e ne giustifichi la estensione;

illustri un sistema di demodulazione che possa rilevare il segnale dati in ricezione;

dopo aver indicato un metodo di modulazione che consenta di raddoppiare la velocità di
trasmissione a parità di banda disponibile, si descriva il principio di funzionamento del
modulatore;

con riferimento al modulatore indicato al punto 5, illustri un sistema di demodulazione che
possa rilevare il segnale dati in ricezione;

calcolare la efficienza spettrale ed il rapporto segnale /rumore(S/N) in decibel per le
modulazioni 4PSK,8PSK,16PSK nel caso di probabilità di errore pari a 10exp(-7);

la modulazione multilivello M-QAM è l’estensione del concetto di modulazione PSK multifase.
Poichè mantenendo costante l’inviluppo con un numero di fasi superiore a 8(punti su un unico
cerchio delle fasi) si va incontro a probabilità di errore eccessivo si usano cerchi concentrici per
avere punti di modulazione elevati e superiore a 16; ciò è possibile con una modulazione mista
di ampiezza e fase. Tale modulazione consente di raggiungere256 stati su canali poco rumorosi.
Con riferimento al segnale dati casuale a 2400 bps modulato 2-PSK,scegliere l’ordine della
modulazione QAM per ottenere a parità di banda una velocità di trasmissione 6 volte più grande.

la modulazione QAM trova una importante applicazione nella tecnologia ADSL. Dopo aver
descritto in generale gli aspetti tecnici di tale tecnologia, determinare:

lo spettro di frequenza di una linea telefonica ADSL

la massima velocità di trasmissione teorica in upload e download

la velocità di trasmissione reale in upload e download supponendo un rapporto segnale rumore
S/N=30dB
Durata della prova :5 ore
E’ consentito soltanto l’uso di manuali tecnici e calcolatrici tascabili
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
59
Simulazione della Seconda Prova di Telecomunicazioni
CRITERI E GRIGLIA DI MISURAZIONE
La soglia della sufficienza è fissata in dieci/quindicesimi ed è evidenziata in grassetto.
DESCRITTORI
PUNTEGGI
O Massimo
Individua una strategia risolutiva ma in modo parziale e
confuso
1
c
a
n
d
iI
l
Individua una strategia risolutiva in modo parziale ma
sostanzialmente corretta
2
Individua una strategia risolutiva pertinente e funzionante
3
Non conosce gli argomenti trattati
1
c
a
n
d
i
d
a
I
l
Sa individuare solo alcuni dei contenuti proposti con un
livello di approfondimento appena sufficiente
2
Individua in modo completo i contenuti proposti seppur con
qualche imprecisione ed inesattezza
3
Individua in modo completo e adeguato i contenuti proposti
e dimostra di possedere solide conoscenze
4
Non sa organizzare le conoscenze e si esprime con
linguaggio e terminologia non del tutto adeguate
1
c
a
n
d
i
d
a
I
l
Non sa applicare le conoscenze e li espone con linguaggio e
terminologia non del tutto appropriate
2
Sa
applicare
le
conoscenze
ed
espone le
argomentazioni con linguaggio e terminologia adeguate
seppur con lievi imprecisioni
3
Sa applicare le conoscenze in modo adeguato ed efficace
con una esposizione chiara e coerente
4
Commette errori anche nella esecuzione di compiti semplici
1
c
a
n
d
i
d
a
Commette errori di lieve entità anche nella esecuzione di
compiti semplici
2
Non commette errori nella esecuzione di compiti
semplici ed usa un linguaggio semplice ma corretto
3
Espone i contenuti in modo corretto anche nella esecuzione
di compiti complessi
4
CRITERI
Individuazione
della strategia
risolutiva
I
l
Conoscenza
ed
individuazion
e dei
contenuti
Capacità di
sintesi,
organizzazio
ne delle
conoscenze
ed
esposizione
degli
argomenti
Correttezza ed
ordine nella
esecuzione
PUNTEGGIO
PUNTEGGIO/15
Vimercate, ___/___/______
Il Docente
____________________________________________
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
60
APPROVAZIONE DEL DOCUMENTO
Il presente Documento è condiviso in tutte le sue parti da tutti i Docenti del Consiglio di Classe
della Quinta Sezione A.
Cognome / Nome
Materia
AVANZOLINI SILVIA
Lingua Straniera Inglese
BACCINETTI GIAMPAOLO
Lab. Sistemi elettronici automatici
Lab. Tecnologie elettroniche, Disegno
e Progettazione
MAGNI RAFFAELLA
Educazione Fisica
MAPELLI NICOLETTA
Matematica
RACANATI NICOLA
Elettronica
Telecomunicazioni
RUSSO FRANCESCO
Sistemi elettronici automatici
SCACCABAROZZI ANDREA
Lingua e Letteratura Italiana
Storia ed Educazione Civica
SCHIZZO GIUSEPPE
Diritto ed Economia
TOSELLI CRISTINA
Religione
URSO RENATO
Lab. Elettronica
VESCO ROSARIO
Tecnologie elettroniche, Disegno e
Progettazione
Documento del Consiglio di Classe della 5a A - a.s. 2012 2013
Firma
61
Scarica

DOCUMENTO del CONSIGLIO di CLASSE della 5 A a.s. 2012-2013