ISAIA
Così dice il Signore:
“come la pioggia e la neve
cadono dal cielo e non vi
ritornano senza avere irrigato
la terra, senza averla
fecondata e fatta
germogliare, perché dia il
seme al seminatore e il pane
da mangiare, così sarà della
parola uscita dalla mia
bocca: non ritornerà a me
senza effetto, senza avere
operato ciò che desidero e
senza aver compiuto ciò per
cui l’ho mandata” (Is. 55, 10-11)
I profeti
sono coloro che parlano in
nome di Dio.
Mandati e scelti da Dio
Portano al popolo un
messaggio di conversione e
una speranza di salvezza
Danno una testimonianza che
spesso pagano con la vita
Primo Isaia: a Gerusalemme nel 760700 a.C capitoli 1-39
Secondo ISAIA: esilio babilonese (587539) capitoli 40-55
Terzo Isaia : Israeliti tornati dall’esilio
(dopo il 539) capitoli 56-66 esortazione
alla ricostruzione
Simili però:
• nel linguaggio alto e solenne
•Nella fiducia riposta in Dio e la
condanna in quella dell’uomo che si
crede autosufficiente
•Nella continuità tematica dell’attesa del
riscatto di Israele
Il popolo eletto
• I Giudei pensavano che (nonostante la loro
malvagità) Dio non avrebbe permesso la conquista
di Gerusalemme da parte degli Assiro - Babilonesi
perché quella era la Sua città e lo aveva promesso a
Davide …
… ma ad una condizione: “se mi sarete fedeli ed avrete
fiducia in me”
Invece il popolo lo onorava con sacrifici esteriori ma
non con il cuore, ed aveva fiducia più in alleanze
politiche che in Dio.
E noi?..... chi è il popolo scelto da DIO? anche Gesù
dice “ mia madre e i miei fratelli sono coloro che
ascoltano la mia parola e le mettono in pratica”
Il canto della vigna
• Come la vigna curata doveva produrre
frutti buoni in abbondanza, così il
popolo amato avrebbe dovuto praticare
la giustizia.
• E noi? Salvati da Gesù come ci
comportiamo?...
Maledizioni di Isaia
• Nuove invettive contro i prepotenti e più che altro contro
l'orgoglio, il vero "peccato originale”
le maledizioni sono:
• Contro i ricchi che continuano ad accumulare case e
ricchezze non occupandosi del povero.
• contro chi crede di godersi la vita ubriacandosi. Ad essi
predice fame, sete ed umiliazioni.
• contro gli scettici e gli sfiduciati, che aspettano gli eventi
senza muoversi in prima persona.
• contro la morale accomodante che chiama bene il male.
• contro gli intelligenti, orgogliosi della propria cultura,
contro i giudici iniqui. L'Assiria impersona la punizione di
Dio.
• E noi? Come ci comportiamo?........
La vocazione di Isaia
• Isaia non si sente santo, bensì impuro, si
sente di condividere il peccato del popolo
ma un angelo lo purifica toccandogli le
labbra con un carbone infuocato. A questo
punto è pronto a servire Dio.
• E Noi? Abbiamo peccato ma abbiamo il
sacramento della riconciliazione. Ora
possiamo partire a testimoniare Gesù.
L’Emmanuele
Al re Acaz Isaia prospetta una scelta:
• O fidarsi di Dio (che avrebbe mandato
l’Emmanuele). La profezia fu scritta per la
nascita di suo figlio Ezechia.
• O contare solo di sé e su alleanze umane
• E noi? davanti alla scelta, ci fidiamo di Dio
affidandoci a lui o contiamo su di noi
scegliendo di affrontare il suo giudizio?
Il senso
messianico
•
•
•
•
Isaia paragona il nascente figlio del re al figlio di Dio
dandogli i titoli di:
Consigliere sapiente (per la saggezza)
Divino guerriero (forte in battaglia)
Padre per sempre (padre per il suo popolo)
Principe della pace (porterà prosperità al popolo)
Ma può un uomo incarnare tutto ciò?
Ecco che il bambino sarà già visto dai profeti seguenti
e da Matteo e i cristiani in senso messianico.
Un grande discendente
Per l’elezione al trono di Ezechia Isaia fa un nuovo
oracolo dicendo che se seguirà il Signore:
• Incarnerà i doni dello Spirito
• Sosterrà i poveri
• Porterà la giustizia
• Inizierà un regno di pace
Neppure con Gesù queste profezie si sono avverate?
Lui ci ha insegnato, e poi ci ha lasciato la libertà! Il
regno si avvera nella misura in cui noi siamo capaci
di costruire il mondo che egli desidera.
La fedeltà
Anche dopo la caduta ad opera di Babilonia ci si
aspetta qualcuno (discendente di Davide) che
riscatterà il popolo.
Ci si interroga. Perché la sconfitta?
• Dio non è fedele? (NO, è Israele che non è stato
fedele).
• Altri Dei più grandi di Jahvè? (NO, non esistono altri
dei; gli altri sono solo idoli).
E Noi? Perché oggi molte cose vanno male?.........
• Ci affidiamo realmente a Dio, facciamo la sua
volontà, o la nostra fiducia si limita a parole di cui
sotto sotto dubitiamo?
La speranza di una rinascita
• Come un padre che non abbandona i suoi figli, Il
Signore non abbandonerà il suo popolo anche
se sconfitto, e da un "resto" rimasto fedele, il
popolo non solo risorgerà ma darà vita ad un
regno diverso che porterà giustizia sulla terra.
• Grazie a questo aspetto messianico il termine
profeta passa dal significato originale di
interprete della volontà divina al significato di
previsione del futuro
Il servo di Dio
• Nel secondo Isaia si aspetta un “servo”, pieno di
mitezza che porterà la giustizia e la salvezza a
tutti i popoli.
• Questo servo per Isaia è Israele, ma il Nuovo
Testamento lo ha identificato con Gesù,
mediatore della Nuova Alleanza, proclamatore
delle Beatitudini.
• E noi? Siamo pronti a portare la salvezza di
Gesù: il messaggio, l’aiuto, la pace?
Il servo
sofferente
• Il servo di Dio sopporta dolore e morte per redimere
il popolo di Dio dai suoi peccati
• Dio lo farà risorgere dai morti perché è stato pronto
a soffrire e a morire per gli uomini (il servo è Israele,
l’esilio era come la morte ed il ritorno come la
resurrezione).
E noi?...
• Dobbiamo rimanere fedeli anche durante le
immeritate sofferenze? Solo in questo modo
possiamo dare testimonianza e aiutare quelli che si
sono allontanati a tornare a Dio .
Un Dio unico
• Isaia è il più instancabile monoteista fra i
profeti: non esistono altri dei.
• Il Dio di Israele è l’unico vero Dio a cui si
dovranno convertire anche i popoli stranieri.
• Un Dio non solo liberatore ma anche creatore
che è riconosciuto eterno (a questo periodo
risale la tradizione Sacerdotale della Genesi).
• E noi ? su quali altri dei facciamo
affidamento? La scienza … Il denaro …
Dio nella storia
• L’Assiria, Babilonia, sono visti strumento della
punizione di Dio
• Ciro, re dei persiani, è visto come lo strumento con
cui Dio dà la salvezza al popolo.
• La liberazione dai Babilonesi affianca quella
dall’Egitto
Ma la liberazione comincia a prendere un taglio
spirituale
E noi? Sappiamo riconoscere il Dio Padre
presente negli avvenimenti della nostra vita?
La salvezza diventa spirituale
• Dopo il ritorno e la ricostruzione del tempio (515 a.C) la vita religiosa
si appanna
• Il profeta chiede a Dio di squarciare i cieli e scendere fra i suoi figli,
immagine rievocata nel battesimo di Gesù
• Anche lo straniero ha diritto alla cittadinanza nella nuova
Gerusalemme
• Per salvarsi non basta essere ebrei ma è necessario vivere la carità
fraterna (pur passando attraverso la legge mosaica a cui tutti i popoli
dovranno attenersi)
• E noi? Come viviamo il nostro battesimo?
Il culto gradito a
Dio
• Il vero culto richiede amore più che parole e riti.
• Non si può fare digiuni e litigare o schiavizzare i
poveri.
• Il sacrificio gradito a Dio è la condivisione.
• Solo così Dio trasformerà i lamenti in canti di gioia.
• Gesù applicherà a sé il compito di portare il lieto
messaggio di liberazione.
• E i nostri riti? Siamo in grado di danneggiare i nostri
interessi per vivere le beatitudini o ci fermiamo alla
superficie? Siamo in grado di proclamare coi fatti
l’avvento del regno? Siamo in grado di amare?
Scarica

E Noi? - Qumran