PTOF PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA PREMESSA Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa, relativo alle Scuole della Comunità Ebraica di Milano è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n.107, recante la “Riforma del Sistema Nazionale di Istruzione e Formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”; Il Piano è stato elaborato sulla base degli indirizzi generali e le scelte di gestione e di amministrazione; Il Piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta del 13 gennaio 2016; Il Piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 25 gennaio 2016; Il Piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge; Il Piano è pubblicato nel portale unico dei dati dell’Istituto. PRIORITÁ STRATEGICHE CONTESTO E VALORI Le Scuole della Comunità Ebraica di Milano conciliano la pluralità delle proposte e degli insegnamenti più attuali con l'approfondimento dell'ebraismo, che deve essere fondamento morale e regola di vita. Si devono poter mettere a confronto la cultura italiana ed europea con quella ebraica, per rappresentarsi nel mondo come cittadini consapevoli e competenti; la scuola si propone di formare cittadini consci dei doveri e dei diritti nel contesto in cui vivono, attivando un'educazione alla vita civile e democratica secondo gli insegnamenti ebraici. Le Scuole della Comunità ebraica hanno un'organizzazione integrata verticalmente e offrono un progetto educativo unitario, che ha consequenzialità e coerenza dall’Asilo Nido fino alla Scuola Secondaria di secondo grado. La peculiarità educativa dell'Istituto è quella di fornire agli studenti una chiara consapevolezza della loro identità attraverso la trasmissione della memoria storica del popolo ebraico, dei valori della religione e le relative regole di vita della tradizione, della cultura e della lingua ebraica. Essendo presenti nuclei di origine e tradizioni diverse, la scuola deve istituire con le famiglie rapporti improntati alla collaborazione e al rispetto reciproco; soprattutto è fondamentale trovare una linea che soddisfi tutti, nel solco della tradizione dell'Ebraismo Italiano e nell'osservanza della Legge. FINALITÀ GENERALI Le Scuole della Comunità Ebraica si propongono di formare cittadini responsabili, consapevoli dei propri diritti e doveri, integrati nel contesto in cui vivono, ma consci della propria identità e con un forte legame con il Sionismo e con Israele, dove una gran parte degli studenti, a scuole ultimate, si reca a studiare o sceglie di vivere. Per il raggiungimento di questo importante obiettivo, le Scuole hanno come finalità imprescindibile quella di conciliare la pluralità delle proposte educative e degli insegnamenti più attuali con l'approfondimento dello studio della cultura e delle regole della vita ebraica, che diventano fondamento morale e regola di vita. Lo studio parallelo della cultura italiana/europea e di quella ebraica e la scoperta di quanto la prima affondi le sue radici nella seconda rivestono una primaria importanza. FINALITÀ EDUCATIVE Promuovere il pieno sviluppo della persona e la formazione del cittadino secondo i principi della Costituzione ponendo l’alunno al centro del progetto didattico – educativo, sviluppando in lui la consapevolezza delle proprie attitudini e fornendogli una preparazione solida per affrontare il proseguimento degli studi. Fornire agli allievi gli strumenti per costruire una propria interpretazione del mondo e della realtà. Far acquisire abilità e competenze per poter comprendere, tradurre ed elaborare codici e linguaggi multipli. Aiutare a sviluppare il senso di responsabilità, la capacità di aderire agli impegni assunti, l’autonomia e il senso critico. Rendere coscienti della propria identità ebraica e acquisire gli strumenti per un approccio alla vita e alla cultura ebraica nei suoi vari aspetti. Rendere il gruppo classe e la comunità scolastica luoghi fondamentali per la crescita dei ragazzi, favorendo con il dialogo e il confronto non solo lo sviluppo sociale, ma anche quello cognitivo. OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE SULLA BASE DELLE PRIORITÀ E DEI TRAGUARDI DEL RAV Risultati scolastici Utilizzare prove strutturate di verifica per classi parallele o per singola classe a livello intermedio e finale, a partire dalla scuola primaria. Monitorare formalmente i progressi individuali per individuarne le carenze e programmare sportelli e recuperi in itinere per gli studenti della scuola secondaria. Dati gli esiti difformi tra le classi e le differenze tra corsi liceali e tecnici, si intendono elevare i segmenti con performance inferiori. Risultati nelle prove standardizzate nazionali Ridurre la variabilità dei risultati, in particolare per la matematica, sia in terza media, sia nel biennio della secondaria di secondo grado. Elevare il livello degli allievi, con attività di potenziamento, per aumentare di almeno il 5% il numero delle eccellenze. Garantire l’acquisizione delle competenze in maniera uniforme con attività ad hoc di rinforzo e potenziamento; verificare i risultati con modelli adeguati. Competenze chiave e di cittadinanza Formalizzare l'osservazione dei comportamenti, individuando indicatori specifici ed elaborando questionari ad hoc. Condurre a un maggiore rispetto dell'altro, dei beni e degli spazi comuni con moduli didattici ad hoc e l’osservazione dei comportamenti individuali. Sviluppare percorsi integrati di educazione alla legalità, anche in verticale tra ordini di scuola. Risultati a distanza Fornire agli studenti gli strumenti culturali atti alla continuazione di un percorso di studi universitario. Migliorare la percentuale di successo dei Diplomati provenienti dall'Istituto in modo da ridurre al di sotto del 20% la dispersione universitaria. Verificare gli esiti formativi a distanza. Formalizzare strumenti di rilevazione appropriati con la collaborazione degli studenti. PIANO DI MIGLIORAMENTO - AZIONI CONCRETE DA PROGRAMMARE NEL TRIENNIO A seguito delle analisi effettuate, nel Rapporto di Autovalutazione sono emerse priorità specifiche sulle quali concentrare l’attività per il triennio 2015/18. 1) Curricolo, progettazione e valutazione Elaborare e utilizzare criteri di valutazione omogenei e condivisi per competenze, in linea con quanto suggerito a livello ministeriale. Elaborare i criteri e costruire rubriche valutative. Utilizzare strumenti di rilevazione degli esiti (prove strutturate periodiche, modelli di certificazione di competenza). Elaborare prove intermedie e finali per Secondaria di Primo e Secondo grado. Rivedere le prove strutturate della scuola Primaria. 2) Ambiente di apprendimento Migliorare costantemente le aule e gli spazi comuni in termini funzionali, di sicurezza e di estetica, anche con il potenziamento dell’ICT. Completamento lavori di ristrutturazione negli ambienti della Scuola Secondaria di Secondo grado. Completamento della rete; acquisto hardware per tutti gli ordini di scuola. Adeguamento aule informatica. Rendere funzionante lo spazio adibito ad aula docenti della scuola primaria. Manutenzione delle strutture e dei servizi. Adeguamento spazi comuni (mensa, palestra, impianti). 3) Inclusione e differenziazione Potenziare la programmazione e il confronto tra insegnanti di sostegno di tutti gli ordini. Formalizzare il GLI di Istituto con la partecipazione della Comunità. Rafforzare le procedure di passaggio tra ordini. Potenziare i progetti-ponte per le situazioni più gravi. Creare momenti di condivisione di strategie e metodi educativi. Raccogliere e condividere materiali e strumentazioni per la didattica inclusiva. 4) Continuità e orientamento Creare gruppi di docenti per accompagnare gli studenti nel passaggio tra i vari ordini di scuola. Portare a sistema azioni di orientamento esistenti e consolidarle. Monitorare gli esiti nel passaggio di ordine per realizzare azioni di potenziamento e orientamento facendo emergere inclinazioni individuali. Definire e manifestare le procedure di passaggio di indirizzo. Somministrare agli studenti test attitudinali con funzione orientativa. Realizzare e implementare gradualmente un sistema di rilevazione degli esiti universitari e lavorativi individuali mediante piattaforma dedicata. Costruire una piattaforma di placement per rilevare i livelli di occupabilità e corrispondenza al titolo conseguito e l’iter dei percorsi universitari per un biennio dal termine del conseguimento del diploma. 5) Orientamento strategico e organizzazione della scuola Obiettivi prioritari - individuazione delle priorità e loro condivisione interna e esterna. Condividere gli obiettivi prioritari definiti dal gruppo di lavoro con le componenti interne. Condividere con gli stakeholder gli obiettivi prioritari. Comunicare gli obiettivi attraverso strumenti formali (sito della Scuola). Gestione delle risorse economiche - assegnazione delle risorse per la realizzazione delle priorità. Individuazione di macro aree progettuali organizzate per moduli e assegnazione di un budget definito. Organizzazione delle risorse umane - individuazione di ruoli di responsabilità e definizione dei compiti per il personale. Individuazione di figure di staff a presidio di aree funzionali rilevanti (progettazione/pof, orientamento, inclusione, alternanza scuola-lavoro, tecnologie...) e relative forme di riconoscimento. Controllo dei processi - uso di forme di controllo strategico e monitoraggio dell'azione intrapresa dalla scuola per il conseguimento degli obiettivi. Individuazione di milestones per le macro aree progettuali. Definire modalità di monitoraggio dei percorsi attivati con il coinvolgimento degli stakeholder. Elaborare gli strumenti per il controllo di gestione e la verifica delle azioni progettuali. 6) Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane Definizione di un mansionario specifico per il personale ATA con indicazione di compiti e procedure. Ridefinire il piano di lavoro ATA con individuazione precisa dei compiti e del carico di lavoro, in collaborazione con gli uffici amministrativi della Comunità. 345 Definire procedure per la digitalizzazione progressiva dei servizi amministrativi. Individuazione di funzioni di supporto alla progettazione, ai processi educativo-didattici e organizzativi per docenti dal profilo ad hoc. Pianificare attività formative. 7) Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie Promuovere la partecipazione della scuola a reti scuole presenti sul territorio. Individuare partners per reti di scuole finalizzate a progetti specifici. Promuovere la partecipazione della scuola a strategie formative locali. PROGETTAZIONE CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE, EDUCATIVA E ORGANIZZATIVA La scuola ha predisposto il curricolo all’interno del Piano dell’offerta formativa con riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina. A partire dal curricolo di istituto, i docenti individuano le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, con attenzione all’integrazione fra le discipline e alla loro possibile aggregazione in aree, così come indicato dal Regolamento dell’autonomia scolastica, che affida questo compito alle istituzioni scolastiche. Il curricolo è predisposto in ottica verticale, secondo tre assi culturali: Per ciascuna delle tre aree sono state individuate le competenze essenziali: Sulla base delle competenze essenziali, sono stati elaborati traguardi formativi e obiettivi disciplinari per ogni segmento scolastico dell’Istituto. Gli obiettivi didattici trasversali comuni a tutte le discipline si riferiscono allo sviluppo delle capacità e alla acquisizione di abilità, conoscenze e competenze che ciascun alunno dovrà progressivamente raggiungere nell’arco del suo percorso formativo. Essi si riassumono in cinque macro obiettivi: Competenze comunicative; Capacità di affrontare e risolvere problemi; Metodo di studio; Autonomia; Orientamento. In sintesi, nell'arco del percorso scolastico, gli alunni dovranno sviluppare capacità di osservazione e di descrizione, di comprensione dei messaggi verbali e non verbali, competenze comunicative, capacità logico-critiche, capacità di problematizzare e di progettare. L’attività didattica si propone di essere formativa e orientativa. Riguardo all’aspetto formativo, la scuola si propone di sviluppare il senso di responsabilità, la consapevolezza rispetto alle 45 conseguenze di azioni, scelte, impegni e la capacità di far riferimento a criteri di condotta, a principi interiorizzati, 5 a valori morali e a regole di vita condivise; educare al rispetto delle persone, delle cose e delle norme che regolano la convivenza scolastica; sollecitare l’autonomia, come capacità di esprimere giudizi, di operare scelte, di prendere iniziative, di assumersi impegni e di sapersi organizzare. Riguardo all’aspetto orientativo, la scuola intende fornire a ciascun alunno il bagaglio di conoscenze, abilità e competenze necessarie per acquisire consapevolezza delle proprie capacità, interessi e attitudini per orientarsi nella realtà mutevole che lo circonda e per affrontare consapevolmente la prosecuzione degli studi. La scuola intende offrire anche gli strumenti per sviluppare la capacità di rapportarsi costruttivamente con gli altri e con l’ambiente circostante; di operare scelte consapevoli orientate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita. ORGANIZZAZIONE DIDATTICA COMPLESSIVA La Scuola Ebraica di Milano accoglie allievi dalla primissima infanzia alla scuola secondaria di secondo grado, in un percorso unitario e coerente. I settori sui quali si articola l’attività della scuola sono i seguenti: ASILO NIDO L'Asilo Nido Guido Moshè e Fernanda Jarach è nato nei primi anni Novanta per offrire anche ai bambini più piccoli un ambiente comunitario, garantendo un'atmosfera ebraica. L'Asilo è inserito in un grande complesso scolastico, insieme agli altri ordini, ed è accreditato presso il Comune di Milano. Il Nido accoglie i bambini dai 12 ai 36 mesi di età, che possono frequentare con orario part time o a tempo pieno. La cucina interna garantisce qualità e freschezza ai pasti kasher serviti ai bambini. La kasherut è sotto la diretta responsabilità del Rabbino Capo. Il progetto educativo si propone di migliorare sempre di più la qualità del quotidiano: ogni esperienza - cognitiva, fisica o emotiva - vissuta dai bambini è considerato molto importante. Esso inoltre, valorizza attentamente l'esperienza di ogni bambino, rispettandone i tempi e i bisogni. Il compito dell'educatore è quello di accogliere il bambino, sostenendolo nelle conquiste operate tramite il gioco e accompagnandolo nella scoperta delle proprie capacità. In questo modo è possibile favorire lo sviluppo di una personalità autentica e originale, punto di partenza per una socialità serena e fiduciosa. La realizzazione di giochi per i bambini parte da un’attenta osservazione delle loro inclinazioni e dal piacere di condividere con lui la scoperta di materiali nuovi con cui sperimentare il mondo. Le attività che vengono proposte quotidianamente spaziano dalla manipolazione, musica e travasi con materiali diversi ai primi disegni con pastelli e pennarelli per arrivare alla pittura e ai collage. Inoltre, in un ambiente appositamente attrezzato, i bimbi giocano con cerchi, coni e palloni; si misurano con piccoli percorsi per un armonico sviluppo dello schema corporeo. SCUOLA DELL’INFANZIA La Scuola dell’infanzia “Sally Mayer” si propone come contesto educativo sereno dove ciascun bambino si sente protetto e sostenuto nello sperimentare le proprie potenzialità. La progettazione didattica ha inizio sempre dall’osservazione e dall’ascolto, ponendo la massima attenzione allo sviluppo globale del bambino, alla costruzione delle sue competenze individuali, di natura sia cognitiva sia affettiva e relazionale e alla sua formazione come individuo appartenente alla tradizione e alla cultura ebraica. La Scuola dell’Infanzia comprende quattro sezioni omogenee per età, dotate di un computer e organizzate in angoli di esperienza ben riconoscibili, che favoriscono l’autonomia, la concentrazione, il gioco strutturato e progettuale e l’interazione positiva tra i bambini. Le aule si affacciano su due ampi atrii in cui si svolgono varie attività comuni. Sono presenti, inoltre, due laboratori, per lavori in piccolo gruppo, una palestra per la psicomotricità, un ampio giardino completamente rinnovato, con una sabbiera, strutture ludiche e un orto e una biblioteca multimediale, frequentata regolarmente dai bambini accompagnati dalle loro morot/insegnanti. Piano di studi/Giornata educativa La quotidianità alla Scuola dell’Infanzia è pensata nel rispetto dei tempi e delle esigenze del bambino. L’intero arco della giornata è scandita da routines, in modo tale che ogni momento sia comprensibile ai bambini e gradualmente prevedibile. La giornata scolastica è organizzata nel seguente modo: Ingresso (8.15-9.00) Preghiere del mattino Attività in sezione, nei laboratori o in palestra (Venerdì attività prevalentemente dedicate alla preparazione della Kabalat Shabbat, al racconto della Parashà e alla produzione di challòt). Merenda, giochi in salone o in giardino Preparazione al pranzo e pranzo (11.30-12.30 per le sezioni dei 3 e dei 4 anni e 12.30-13.30 per la sezione dei 5 anni) Prima uscita (12.30-13.00 per la sezione dei 3 e 4 anni; 13.30 per la sezione dei 5 anni –Venerdì uscita per tutti 12.30-13.00) Riposo e/o attività in sezione o nei laboratori Merenda, giochi in salone o in giardino Seconda uscita (15.45-16.15) Durante la giornata a scuola le attività e i laboratori sono condotti dalle insegnanti di sezione o dalle insegnanti specialiste in Ebraico-Ebraismo, Psicomotricità, Inglese e Musica. Alle sezioni dei bambini di quattro e cinque anni sono proposti anche laboratori multidisciplinari dedicati, per esempio, al teatro, alla musica o alle arti circensi. I laboratori, condotti da professionisti esterni, rinforzano il progetto educativo quotidiano di sezione e rispondono a bisogni specifici del gruppo classe. Spazi/sedi della Scuola dell’Infanzia I locali della Scuola dell’Infanzia sono così suddivisi: 4 aule organizzate al loro interno in “centri d’interesse” 2 grandi spazi comuni 1 laboratorio per l’ebraico e l’ebraismo 1 laboratorio per la psicomotricità 1 biblioteca da condividere con gli altri ordini di studio 1 palestra in comune con la Scuola Primaria 2 mense 1 teatro con palcoscenico attrezzato, in comune con gli altri ordini di studio 3 bagni 1 angolo del giardino della scuola dedicato alla Scuola dell’Infanzia e attrezzato con giochi adatti SCUOLA PRIMARIA La Scuola Primaria “Alessandro da Fano” persegue finalità educative progettate secondo i seguenti obiettivi: Fornire agli allievi gli strumenti per costruire una propria interpretazione del mondo e della realtà. Acquisire abilità e competenze per poter comprendere, tradurre ed elaborare codici e linguaggi multipli. Sviluppare il senso di responsabilità, la capacità di aderire agli impegni assunti, l’autonomia e il senso critico. Essere coscienti della propria identità ebraica e acquisire gli strumenti per un approccio alla vita e alla cultura ebraica. Rendere il gruppo classe e la comunità scolastica luoghi fondamentali per la crescita dei ragazzi, favorendo con il dialogo e il confronto non solo lo sviluppo sociale, ma anche quello cognitivo. Al fine di offrire modalità di apprendimento sempre più stimolanti e attraenti per gli allievi, la scuola si avvale di diversi laboratori, attrezzati a misura di bambino: un moderno laboratorio di scienze, un laboratorio di arte e manipolazione, un laboratorio di informatica e un laboratorio di lingue ed educazione musicale. Tempo Scuola e Schema Orario per tutte le classi: Lunedì, Martedì, Mercoledì e Giovedì dalle 8.15 alle 16.30 - Venerdì dalle 8.15 alle 13.15 Lezioni: 8.15 – 13-15 / 14.30 – 16.30 - Mensa: 13.15 – 14.30 SPAZI PRIMARIA: Laboratori Al fine di offrire modalità di apprendimento sempre più stimolanti e attraenti per gli allievi, la scuola si avvale di 45 7 diversi laboratori, attrezzati a misura di bambino. Un moderno laboratorio di SCIENZE, ad uso esclusivo dei bambini della Scuola Primaria, è uno “spazio dell’agire”, dello sperimentare, dell’osservare attraverso materiali strutturati a questo scopo (microscopi, provette, bilance…) e, soprattutto, opportunità di venire a contatto con la concreta realtà dei fenomeni scientifici analizzati. Un laboratorio di ARTE e MANIPOLAZIONE dove, oltre al lavoro delle classi, alcuni volontari esterni possono, su richiesta degli insegnanti e previo accordo con le famiglie e comunicazione al Consiglio d'Istituto, portare la propria competenza nelle classi, organizzando laboratori su diversi argomenti. Un laboratorio di INFORMATICA, a disposizione degli alunni con un parco macchine che consente un collegamento rapido e un utilizzo funzionale degli strumenti. Gli insegnanti dell’area scientifica hanno il compito di: 1. studiare le possibilità applicative della multimedialità nella didattica 2. esaminare materiali didattici e svilupparne di propri 3. cooperare con altri docenti della scuola o di scuole distanti (Rete) 4. coinvolgere classi o gruppi di alunni in attività non sistematiche e trasversali che richiedono l’uso della multimedialità Inoltre portano alla conoscenza dell’utilizzo di Internet e guidano gli alunni ad un accesso sicuro e didatticamente motivato all'esplorazione del Web. I docenti valutano e scelgono le opportunità offerte dalle TIC per l'individualizzazione dell'apprendimento, anche in presenza di situazioni di handicap. Un laboratorio di LINGUE che consente un costante rapporto “peer to peer” tra tutor e allievo. L’insegnante ha la possibilità di monitorare simultaneamente i progressi di tutti gli allievi che, a loro volta, sono costantemente sollecitati a comunicare con il docente, con i compagni e a prendere consapevolezza dei loro miglioramenti nella pronuncia. Attraverso il Pc dell’insegnante gli alunni possono vedere sui loro monitor anche delle videocassette, DVD e CD e tutto il materiale strutturato a loro proposto. Il laboratorio linguistico permette agli studenti di portare avanti, parallelamente allo studio della grammatica, anche un approfondimento mirato della lingua “reale” e della pronuncia dei vari paesi di lingua inglese. Un laboratorio di EDUCAZIONE MUSICALE con dotazione di computer per l'ascolto di musica e strumenti per l'accompagnamento alle canzoni. La mensa Gli allievi e i docenti, nei giorni di tempo prolungato, possono usufruire del servizio mensa, che offre pasti di carne o parve. Il pranzo è un luogo di acquisizione delle regole alimentari e un importante momento di socializzazione: il rispetto consapevole delle norme di kasherut e la recita corale e guidata delle benedizioni dopo il pasto rappresentano un momento formativo significativo nel percorso ebraico. Sala Teatro L'aula magna dell'Istituto è strutturata come sala teatrale e dotata di due palcoscenici, uno attrezzato per danza e recitazione, l’altro corredato da una postazione gradinata per il coro. Il giardino e la Succà La scuola è circondata da un magnifico giardino. A seguito di una recente ristrutturazione sono stati installati una pista di salto in lungo e un campo da calcetto, nel quale si svolgono i tornei promossi dagli insegnanti di Scienze Motorie; inoltre è stata eretta una nuova Succà. Altre dotazioni La Scuola dispone di due palestre con spogliatoi (1 maschile e 1 femminile) e di una biblioteca fornita di computer, supporti informatici e collegamento internet. Le aule sono dotate di una postazione computer con LIM, videoproiettore mobile e accesso a internet. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO La finalità della Scuola Secondaria di primo grado “Mario Falco” è quella di porre l’alunno al centro del progetto didattico – educativo per sviluppare in lui la consapevolezza delle proprie attitudini, fornire una preparazione solida per affrontare il proseguimento degli studi, accompagnarlo nell’elaborare il senso della propria esperienza e della propria appartenenza ebraica, promuovere la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione di una solida cultura di base. In tal senso l’attività didattica delle discipline si propone di essere formativa e orientativa. Riguardo all’aspetto formativo, la scuola si propone di sviluppare il senso di responsabilità, la consapevolezza rispetto alle conseguenze di azioni, scelte, impegni e la capacità di far riferimento a criteri di condotta, a principi interiorizzati, a valori morali e a regole di vita condivise; educare al rispetto delle persone, delle cose e delle norme che regolano la convivenza scolastica; sollecitare l’autonomia, come capacità di esprimere giudizi, di operare scelte, di prendere iniziative, di assumersi impegni e di sapersi organizzare. Nello specifico vengono perseguiti i seguenti obiettivi educativo- comportamentali: rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente, rifuggendo da atti di vandalismo e di violenza verbale o fisica accettazione di sé e degli altri, in particolare della diversità di appartenenza etnica e/o sociale, di abilità, di opinioni presa di coscienza delle regole e rispetto delle stesse assunzione di un atteggiamento collaborativo e responsabile nei confronti dell’istituzione, della comunità dei pari e del lavoro scolastico acquisizione di autonomia personale nell’uso del materiale scolastico e nella pianificazione ed esecuzione del compito richiesto sviluppo delle capacità di scegliere e comprendere le motivazioni di atteggiamenti più o meno consoni all’ambiente scolastico e di accettare le conseguenze delle proprie scelte Riguardo all’aspetto orientativo, la scuola intende fornire a ciascun alunno il bagaglio di conoscenze, abilità e competenze necessarie per acquisire consapevolezza del proprio essere, delle proprie capacità, dei propri interessi e delle proprie attitudini e per orientarsi nella realtà mutevole che lo circonda e affrontare serenamente e consapevolmente la prosecuzione degli studi. Inoltre fornisce gli strumenti per sviluppare la capacità di confrontarsi e di rapportarsi costruttivamente con gli altri e con l’ambiente circostante e operare scelte consapevoli, ispirate al dialogo, alla collaborazione e alla solidarietà e orientate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita. Gli obiettivi didattici trasversali comuni a tutte le discipline si riferiscono allo sviluppo delle capacità e alla acquisizione di abilità, conoscenze e competenze che ciascun alunno dovrà progressivamente raggiungere nell’arco del triennio; essi sono esplicitati nelle specifiche programmazioni annuali e si riassumono in cinque macro obiettivi: competenze comunicative, capacità di affrontare e risolvere problemi, metodo di studio, autonomia, orientamento. Nell'arco del triennio, gli alunni dovranno sviluppare: capacità di osservazione e di descrizione: saper osservare la realtà circostante, riconoscendone gli elementi che la costituiscono, saper descrivere un’esperienza indicandone le fasi salienti e il significato globale capacità di comprensione dei messaggi verbali e non verbali, di comprendere il senso globale di un messaggio, i dati analitici e gli elementi principali competenze comunicative per esprimersi correttamente dal punto di vista ortografico, morfologico, sintattico e logico; possedere un lessico ricco ed appropriato; usare adeguatamente diversi linguaggi, utilizzando la terminologia specifica; migliorare le capacità di analisi, di sintesi e di rielaborazione capacità logiche per riconoscere e analizzare i rapporti fra gli elementi di un insieme (relazioni temporali, spaziali, causali, di quantità e di qualità); collegare e sintetizzare le conoscenze acquisite; usare operativamente la logica induttiva- deduttiva capacità critiche per rielaborare personalmente i contenuti appresi, riflettere e confrontare le proprie con quelle degli altri, fruire dei messaggi dei mass-media in maniera critica, saper riconoscere e correggere i propri errori, consolidare la stima di sé e saper formulare e motivare i giudizi capacità di analizzare una situazione problematica e proporre soluzioni; essere in grado di predisporre materiali e strumenti per realizzare un progetto; saper trovare soluzioni operative nuove (stesso problema, soluzioni diverse); saper organizzare il proprio lavoro; saper usare gli strumenti necessari in modo sistematico e adeguato; acquisire un metodo di studio e di lavoro produttivi capacità creative per collegare in modo originale argomenti diversi, proporre soluzioni personali, elaborare in modo originale le conoscenze acquisite anche trasferendole in nuovi contesti. Orario delle lezioni LUNEDÌ E GIOVEDÌ: 8 ORE MARTEDÌ E VENERDÌ: 6 ORE MERCOLEDÌ: 7 ORE I ora: 8:10 – 9:00 I ora: 8:10 - 9:00 I ora: 8:10 - 9:00 II ora: 9:00 - 9:50 II ora: 9:00 - 9:50 II ora: 9:00 - 9:50 III ora: 9:50 - 10:40 III ora: 9:50 - 10:40 III ora: 9:50 - 10:40 Intervallo: 10:40 - 10:50 Intervallo: 10:40 - 10:50 Intervallo: 10:40 - 10:50 IV ora: 10:50 - 11:40 IV ora: 10:50 - 11:40 IV ora: 10:50 - 11:40 V ora: 11:40 - 12:30 V ora: 11:40 - 12:30 V ora: 11:40 - 12:30 VI ora: 12:30 - 13:20 VI ora: 12:30 - 13:20 VI ora: 12:30 - 13:20 intervallo pranzo 13:20 - 14:25 intervallo pranzo breve 13:20 - 13:35 VII ora: 14:25 - 15:15 VII ora: 13:35 - 14:25 VIII ora: 15:15 - 16:05 PIANO DEGLI STUDI Materia M Italiano 6 Storia 2 Geografia 2 Matematica 4 classe aII t e6 r2 i 2 e 4 Scienze 2 2 2 Inglese 3 3 3 Spagnolo 2 2 2 Tecnologia 2 2 2 Arte e immagine 2 2 2 Musica 2 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 Ebraico 3 3 3 Ebraismo 3 3 3 TOTALE 35 35 35 I III 5 3 2 4 945 SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO Nel 2010 la Scuola Secondaria di secondo grado “Comandante Federico Jarach” ha recepito la riforma Gelmini, pur mantenendo le caratteristiche fondamentali dell’ebraicità, nel rispetto dell’autonomia prevista dalla riforma stessa. Attualmente tre sono gli indirizzi di studio presenti: Liceo Linguistico Il profilo culturale del Liceo Linguistico è definito dalla presenza delle lingue straniere e dalla metodologia che ne caratterizza l’insegnamento, inserendolo in una solida preparazione, assicurata per tutto il corso di studi dalle componenti artistico-letteraria, storico-filosofica e matematico-scientifica. L’insegnamento delle quattro lingue (inglese, francese, ebraico e spagnolo) è finalizzato sia all’acquisizione di competenze linguistiche e comunicative orali e scritte, sia all’incontro con patrimoni di storia, letteratura e civiltà. Obiettivo dell’indirizzo linguistico è favorire una disposizione alla sintesi e all’analisi per un approccio critico ai testi e, mediante lo studio comparato delle diverse letterature, sviluppare le capacità di collegamento che completano una formazione prettamente umanistica, arricchita da competenze moderne, integrate dalle discipline scientifiche. Durante le lezioni di lingua l’uso della lingua straniera è pressoché esclusivo. Inoltre, è da sempre caratteristica della scuola la presenza di insegnanti madrelingua di conversazione inglese, francese ed ebraica. La componente artistica, presente nella Storia dell’Arte, rafforza l’identità dell’indirizzo sviluppando la sensibilità estetica e la conoscenza delle varie civiltà. L’indirizzo consente i seguenti sbocchi professionali o di proseguimento degli studi: accesso a qualsiasi facoltà universitaria, accesso a scuole per traduttori e interpreti, impiego nei settori delle pubbliche relazioni e della comunicazione. Liceo Scientifico - Scienze Applicate Finalità dell’indirizzo è quella di fornire agli allievi una preparazione sia in ambito scientifico (fisico, matematico, biologico e chimico), sia in ambito umanistico (letterario, storico, filosofico e artistico), che permetta loro di avere un bagaglio culturale e un approccio logico e sistematico ai problemi e di poter scegliere il loro futuro con la consapevolezza di aver acquisito metodi di analisi e capacità programmatiche fondamentali sia per affrontare gli studi universitari di qualunque facoltà sia, in seguito, per svolgere qualsivoglia lavoro. Caratteristica dell’indirizzo, rispetto alla sua versione tradizionale, è l’enorme ampliamento operativo e “laboratoriale” nello studio delle scienze - con particolare attenzione a saperi oggi molto richiesti sul mercato tanto delle conoscenze che del lavoro - combinato con un altrettanto ampliato orizzonte informatico e tecnologico. Istituto Tecnico Economico - Amministrazione, Finanza E Marketing - Relazioni Internazionali. Finalità dell’indirizzo tecnico è quella di fornire agli allievi sia l’acquisizione di competenze culturali che consentano di frequentare con successo corsi di studi superiori in Italia o all’estero presso facoltà come Economia e Giurisprudenza, che sono la naturale continuazione del quinquennio di scuola superiore, sia gli strumenti teorico/pratici che permettono di comprendere e operare nella realtà economica e sociale che ci circonda. Il diplomato di questo modernissimo indirizzo di studi sarà in possesso di una specifica conoscenza delle regole di amministrazione e conduzione che vigono all’interno dell’azienda moderna e del commercio globalizzato ed è in grado di affrontare le sfide professionali imposte dal mondo contemporaneo, grazie alla conoscenza dell’inglese, del francese e dell’ebraico, alla competenza informatica, e all’utilizzo degli strumenti tecnico/commerciali. A partire dal secondo biennio, e fino alla fine del ciclo, l’indirizzo acquista ancora maggiore respiro con l’approfondimento delle Relazioni internazionali - anche oltre il puro dato economico e, dunque, in senso giuridico-politico - e nell’uso, tra teoria e pratica, delle nuove tecnologie. Dall’anno scolastico 2010/2011 le classi fanno riferimento al Quadro Orario previsto dalla normativa vigente a cui, nell’ambito dell’autonomia, sono state aggiunte ore di Ebraismo e Lingua Ebraica e Spagnolo per il Linguistico. I due Licei e l’Istituto Tecnico hanno un monte ore che viene svolto per la maggior parte separatamente; per alcune materie, però è stata scelta l’opzione dei ‘gruppi articolati’, che permette di salvaguardare gli aspetti positivi che avevamo individuato nella nostra vecchia sperimentazione. Le materie in cui gli allievi non sono divisi per l’indirizzo a cui sono iscritti sono, generalmente: Lingua e letteratura italiana, Lingua e cultura inglese, Lingua e cultura ebraica, Scienze Motorie e Sportive, per un totale di 12 ore. Per realizzare la massima trasparenza e informazione nei confronti delle famiglie vengono impiegati i seguenti strumenti: pagelle dopo lo scrutinio (l’anno scolastico è stato diviso in due quadrimestri) libretto alunno lettere alle famiglie colloqui con i genitori da parte degli insegnanti (in orario settimanale) colloquio con i genitori che lavorano in due pomeriggi all’anno (uno in ciascun quadrimestre) colloqui con il coordinatore di classe (su richiesta del genitore o del coordinatore) incontri con la Presidenza (negli orari stabiliti su richiesta della Presidenza o della famiglia) La scuola sta sempre più incrementando l’informazione tramite internet, per permettere ai genitori di ricevere direttamente nella loro casella di posta elettronica il testo delle circolari e delle comunicazioni che vengono lette o consegnante in classe. È stato potenziato e migliorato l’ambiente “Scuola online”, introducendo il registro di classe con la specifica degli argomenti delle lezioni, un sistema per monitorare assenze e giustificazioni, per trasmettere compiti o avvisi e per la prenotazione automatica dei colloqui con gli insegnanti, e altro ORARIO DELLE LEZIONI Orario Lun. -Giov. Venerdì I 8,10-9,00 8,10-9,00 II 9,00-9,50 9,00-9,50 III 9,50-10,40 9,50-10,40 Intervallo 10,40-10,50 10,40-10,50 IV 10,50-11,40 10,50-11,40 V 11,40-12,30 11,40-12,30 VI 12,30-13,20 12,30-13,20 Intervallo 13,20-13,35 VII 13,35-14,25 VIII 14,25-15,15 13.20-14.10 PIANO DEGLI STUDI LICEO SCIENTIFICO Opzione scienze applicate 1° biennio 1° anno 4 Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura straniera 1 3+1 Lingua e cultura straniera 2 (ebraico) 3 Storia, Storia ebraica e Geografia 3+1 Storia e Storia ebraica Filosofia Matematica 5 Informatica 2 Fisica 2 Scienze naturali* (con laboratorio) 3 (2+1) Disegno e Storia dell’arte 2 Scienze motorie e sportive 2 Ebraismo 2 Totale spazi orari alla settimana 33 * Biologia, Chimica, Scienze della Terra 2° anno 4 3+1 3 3+1 2° biennio 3° 4° anno 4 anno4 3 3 2 2 5° anno4 3 2 4 (3+1) 2+1 2 4 2 3 5 2+1 2 4 2 3 5 2+1 2 4 2 3 5 2 2 2 2 2 2 33 2 2 34 2 2 34 2 2 34 4 2 2 45 11 LICEO LINGUISTICO Lingua e letteratura italiana Lingua latina Lingua e cultura straniera 1* Lingua e cultura straniera 2* Lingua e cultura straniera 3* Lingua e cultura straniera 4 Storia, Storia ebraica e Geografia Storia Storia Ebraica Filosofia Matematica/informatica Matematica Fisica Scienze naturali** Storia dell’arte Scienze motorie e sportive Ebraismo Totale in ore alla settimana 1° biennio 1° anno 4 2 3+1 4+1 3+1 2 3+1 2° anno 4 2 3+1 4+1 3+1 2 3+1 3 2° biennio 3° 4° anno4 anno4 5° anno 4 4+1 3+1 3+1 2 4+1 4+1 3+1 2 4+1 4+1 3+1 2 2 1 2 2 1 2 2 2 2 2 2 2 2 36 2 2 2 2 2 2 37 2 2 2 2 2 2 36 4° anno 4 3+1 3 3 anno 5° anno 4 3+1 3 3 2 3 2 2 2 2 34 2 2 34 * Sono comprese 33 ore annuali di conversazione col docente di madrelingua. ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra. PIANO DEGLI STUDI dell’ISTITUTO TECNICO Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura straniera 1* Lingua e cultura straniera 2* Lingua e cultura straniera 3 Storia e Storia ebraica Storia Storia ebraica Matematica Geografia Diritto ed Economia Diritto Scienze integrate** Fisica Chimica Informatica Economia Aziendale Economia Aziendale e Geopolitica Relazioni internazionali Tecnologie e tecniche della comunicazione Scienze motorie e sportive Ebraismo Totale spazi orari alla settimana 1° biennio 1° anno 4 3 3 3 2+1 2° anno 4 3 3 3 2+1 4 4 3 2 3 2 2 2° biennio 3° anno 4 3+1 3 3 2 1 3 2 1 3 2 2 2 2 5 2 2 2 2 35 5 2 2 2 2 35 6 3 3 2 2 2 2 2 2 2 37 * Sono comprese 33 ore annuali di conversazione col docente di madrelingua ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra 2 2 2 2 37 2 2 34 45 13 AUTONOMIA E FLESSIBILITÀ (D.L. 59/97 art. 21 e Legge n. 107/2015) Come concesso dalle norme vigenti, la scuola attiva spazi di autonomia e flessibilità al fine di inserire, nella programmazione curricolare, contenuti afferenti alle finalità specifiche della scuola: Ebraico ed Ebraismo Collegio Rabbinico Viaggio in Israele Potenziamento ore di lingua Ebraico ed Ebraismo L'Istituto Scuole della Comunità ebraica di Milano fonda le sue priorità sulla formazione dell’identità ebraica, naturalmente integrata con l’educazione europea e la didattica italiana, e sul senso di appartenenza al popolo ebraico. Nell’ambito dell’autonomia offre, quindi, agli studenti di ogni ordine e grado la possibilità di acquisire le 45 conoscenze utili a definire e consolidare questo progetto educativo identitario e di arricchirlo imparando la cultura, 15 la lingua, la storia e le tradizioni ebraiche. Tali insegnamenti sono organizzati in modo verticale: iniziano dal Nido e dalle scuole dell'Infanzia e Primaria, proseguono e si intensificano nella Scuola Secondaria di primo e di secondo Grado. Gli obiettivi principali sono: prendere coscienza della propria identità seguire e comprendere le parti fondamentali di una Tefillà (preghiera) recitata insieme conoscere le norme ebraiche della vita quotidiana e dei giorni di festa saper mettere in pratica l’insieme delle norme studiate conoscere i tratti essenziali delle vicende del popolo ebraico e delle relazioni con la storia dei gruppi umani acquisire un approccio ai testi della tradizione scritta e orale saper porre domande e ragionare sulle possibili risposte date dai Maestri creare o incrementare il rapporto con la terra d’Israele e con la realtà israeliana prendere coscienza dei punti di contatto e delle differenze fra la cultura ebraica e quella del mondo circostante Attività finalizzate (attività diversamente distribuite nei vari ordini) la Tefillà (preghiera) quotidiana, preceduta dalla Netilat Yadaym (abluzione delle mani) l’uso per i maschi di Kippà (durante la giornata scolastica) e degli zizit (durante la Tefillà) le Berachot (Benedizioni sul cibo) alla merenda, la Birkat Hamazon (benedizione dopo i pasti) ogni giorno dopo il pranzo, la Kabalat Shabat (benedizioni e canti per l’entrata del Sabato) ogni venerdì; il racconto della Parashat Hashavua (le sezioni settimanali della Torà), con approfondimenti e insegnamenti di etica ebraica. la celebrazione delle ricorrenze del calendario ebraico che, nel corso dell’anno, avviene attraverso la riproduzione dei riti e delle usanze, la comprensione dei significati, dei simboli e delle storie ad esse collegate, oltre all’apprendimento delle canzoni, le recite e le rappresentazioni. Le altre aree formative saranno perciò utili per potenziare le linee di continuità: Interiorizzare regole sociali viste alla luce della “halachà, norme di vita” (competenza trasversale) Conoscere personaggi e periodi storici (Storia) Conoscere musiche tradizionali e popolari (Ebraico, Ed. Musicale) Esprimersi attraverso drammatizzazione, attività manuali, attività grafico pittorica (Animazione Teatrale, Educazione all’Immagine) Capacità di analisi del testo (Lingua) Conoscere la geografia e la storia dello Stato d’Israele (Geografia, Storia) Educazione ambientale (incontri con il KKL – Fondo Nazionale per Israele) Infanzia: Il progetto di ebraico ed ebraismo si pone come obiettivo prioritario l’arricchimento dell’identità ebraica del bambino mediante la trasmissione della tradizione ebraica, dei suoi valori e della sua storia, con l’insegnamento delle Mitzvot (precetti), del significato delle Feste, della recitazione delle preghiere quotidiane, delle benedizioni sui cibi e l’apprendimento degli elementi di base della lingua ebraica. Nell’ambito della scuola dell’infanzia, e in supporto alle insegnanti di sezione, operano una referente per l’ebraismo, che cura e monitora lo svolgimento dei relativi progetti e interviene anche come specialista in sezione, e una morà/insegnante specialista di ebraico e di ebraismo che lavora con piccoli gruppi nel laboratorio di ebraico. La referente, inoltre, dà il proprio contributo alla preparazione delle Feste ebraiche durante l'anno, e alla preparazione dello Shabbat, ogni venerdì tramite il racconto settimanale della Parashà, la realizzazione delle challot e la cerimonia della Kabbalat Shabbat con canti e benedizioni. Primaria: All’insegnamento dell’ebraismo sono dedicate 3 ore settimanali in I e II e 2 ore settimanali in III, IV e V, con l’insegnante specialista e altre 3 ore con l’insegnante di classe, che si dedica all’approfondimento delle feste e di altri argomenti legati alla tradizione ebraica; l’educazione ebraica permea quindi l’insegnamento di tutte le materie ed è fondamentale il lavoro interdisciplinare. L’ebraismo non è solo studio, ma anche un modo di vivere. Le Mizvot, i precetti che regolano la vita ebraica, costituiscono una grande realtà di esperienza formativa. Gli allievi acquisiscono un bagaglio di nozioni e vivono con intensità, gioia e partecipazione i vari momenti di vita ebraica nella Scuola e fuori di essa. Un’importanza particolare ha lo studio delle fonti tradizionali. Questo metodo permetterà agli allievi di avere un primo contatto con il linguaggio ed il modo di ragionare della tradizione ebraica e di sviluppare il loro spirito critico. Il programma di Storia Ebraica prevede la trattazione dei periodi storici principali, dando particolare rilievo alla Storia antica e, negli ultimi due anni, alla storia contemporanea, con particolare riferimento al Sionismo e alla Shoà. Scuola secondaria di primo grado per tutto l’arco del Triennio, si svolgono settimanalmente 3 ore di lingua ebraica e 3 ore di Ebraismo, termine che include storia ebraica, religione, tradizioni e regole della vita ebraica. Scuola secondaria di secondo grado le ore di Ebraismo sono sempre 2 alla settimana, svolte nei tre indirizzi presenti nell’Istituto: Liceo Scientifico-Scienze applicate; Liceo Linguistico e Istituto tecnico-Relazioni internazionali per il Marketing. Il numero di ore dedicate all'insegnamento della lingua e della cultura ebraica varia a seconda dell'indirizzo scelto: al Liceo Scientifico esso viene impartito per 3 ore settimanali durante il primo biennio e per 2 ore settimanali negli anni successivi; al Liceo Linguistico la lingua ebraica costituisce la terza lingua straniera e rientra nella seconda prova dell’Esame di Stato; il suo insegnamento si articola su 3 ore settimanali alle quali si aggiunge un'ora di conversazione per tutto il quinquennio; all’Istituto tecnico la lingua ebraica costituisce la terza lingua straniera e il suo insegnamento viene impartito per 3 ore alla settimana in tutto il quinquennio. L'insegnamento della storia ebraica viene svolto, in tutti e tre gli indirizzi sincronicamente, in aggiunta alle lezioni curricolari di Geostoria, che risultano incrementate un'ora rispetto al quadro nazionale: il Liceo Scientifico scienze applicate e il Linguistico prevedono 4 ore di Geostoria al primo biennio e 3 ore negli anni successivi; l'Istituto Tecnico RIM, invece, prevede 3 ore di Geostoria per tutto il quinquennio. Approfondimento delle Materie Ebraiche: “Collegio Rabbinico” Nel rispetto del monte ore indicato dalla legge sull'autonomia scolastica (D.L. 59/97 art. 21), il Collegio Docenti della Scuola Secondaria di secondo grado ha deliberato di fornire agli allievi che ne fanno richiesta un approfondimento dello studio delle Materie Ebraiche, in special modo Torà, Halachà e Talmud. Il progetto prevede che gli allievi interessati seguano delle lezioni dedicate durante le ore curricolari di Ebraismo con insegnanti diversi da quelli assegnati alla loro sezione e delle lezioni supplementari in orario extra-curricolare, che verranno attestate da un certificato di frequenza e profitto. Alla fine dei cinque anni di corso, agli allievi verranno riconosciuti come superati alcuni esami del primo anno del Collegio Rabbinico. Insegnante referente: Rav Alfonso Arbib. Soggiorno in Israele (Classi Seconde, Secondaria di Secondo Grado) Il progetto prevede che gli allievi della seconda superiore trascorrano un periodo di studio in Israele visitando i luoghi più significativi dal punto di vista storico. Gli obiettivi che ci si propone di raggiungere con questo viaggio sono molteplici: migliorare la conoscenza della lingua ebraica; approfondire la comprensione della realtà israeliana; approfondire diversi aspetti della storia ebraica. Contenuti e metodi: soggiorno in un campus a Gerusalemme insieme agli insegnanti accompagnatori e sotto la sorveglianza di madrichim, che avranno anche il compito di organizzare attività di gruppo. Visita a Yad Vashem propedeutica al viaggio ad Auschwitz che verrà proposto in quarta superiore; visite guidate a Gerusalemme, Massada, Neghev, Galil e altri luoghi, organizzate da un tour operator locale, con guida in italiano o in ebraico. 45 17 Tempi di attuazione: circa diciassette giorni fra dicembre e gennaio. Insegnante referente: Prof.ssa Ruth Zarhi. Potenziamento dell'insegnamento delle lingue, incluso l'italiano. Nel rispetto del monte indicato dalla legge sull'autonomia scolastica (D.L. 59/97 art. 21), la Scuola secondaria di primo grado impartisce settimanalmente 10 ore di lettere (6 di italiano e 4 di storia e geografia nelle classi I^ e II^; 5 di italiano e 5 di storia e geografia nelle classi III^) e ha attivato l'insegnamento dello Spagnolo come seconda lingua comunitaria per 2 ore settimanali in tutto il triennio; questa scelta crea continuità con l'insegnamento dello Spagnolo come quarta lingua nel Liceo Linguistico. Tutte le lingue insegnate in questo indirizzo di studi sono accompagnate da un'ora settimanale di conversazione con docenti madrelingua; la lezione settimanale di conversazione in lingua Inglese interessa anche il Liceo Scientifico e l’Istituto Tecnico. ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA MACRO-AREE DI PROGETTO La scuola propone macroaree di progetto che afferiscono alle priorità strategiche generali ed educative più sopra espresse. Per tali macroaree, volte a raggiungere i traguardi sotto elencati, sono individuate figure di staff a presidio di aree funzionali rilevanti. SHOAH Obiettivi: Trasmettere la memoria della Storia e del passato, i valori della tradizione, della religione, della Legge ebraica e fornire agli studenti una chiara coscienza della loro identità, facendo riferimento a valori etici, morali, culturali e religiosi profondi e antichi, che sono percepiti come valori fondanti e imprescindibili da tutti gli stakeholder coinvolti (famiglie, Ente gestore e docenti). La Shoà e i Giusti tra le Nazioni (Scuola Primaria) Attività sulla Shoà (Secondaria di primo grado) Polonia - Auschwitz (Classi Quarte - Scuola secondaria di secondo grado): o Viaggio d’istruzione Cerimonia nel giorno di Yom Hashoah (classi Quinte- Scuola secondaria di secondo grado) Un dialogo per la memoria (Scuola secondaria di secondo grado) TEATRO Obiettivi: Fornire agli allievi gli strumenti per costruire una propria interpretazione del mondo e della realtà e far loro acquisire abilità e competenze per poter comprendere, tradurre ed elaborare codici e linguaggi multipli. Laboratorio teatrale (Scuola Primaria) Laboratorio teatrale (Scuola secondaria di primo grado) Laboratorio teatrale in lingua francese (Scuola secondaria di secondo grado) AREA SPORTIVA Obiettivi: Sviluppare il senso di responsabilità, la puntualità nell'adesione agli impegni assunti, l’autonomia e il senso critico, favorendo altresì con il dialogo e il confronto non solo lo sviluppo sociale, ma anche quello cognitivo. Mini Olimpiadi per le prime e le seconde classi, Torneo Intersezione multisport per le terze, quarte e quinte classi. (Scuola Primaria) Progetto Multisport (Scuola secondaria di primo grado e primo Biennio e primo anno del secondo biennio secondaria di secondo grado) Torneo interclasse di Basket e Uni Hoc (primo biennio secondaria di secondo grado) Progetto vela (classi III, secondaria di secondo grado) Progetto Difesa Personale/Krav Maga (secondaria di secondo grado) Lo sci a scuola (V secondaria di secondo grado) Corso di Orienteering (IV secondaria di secondo grado) PROGETTO POTENZIAMENTO SCIENTIFICO (matematica, fisica e scienze naturali) Obiettivi: Elevare i segmenti con performance inferiori, riducendo la variabilità dei risultati nel settore della matematica ed elevando il livello degli allievi con attività di potenziamento per innalzare di almeno il 5% i risultati delle performance e il numero delle eccellenze; fornire agli studenti gli strumenti culturali atti alla continuazione di un percorso di studi universitario, migliorando la percentuale di successo dei diplomati in modo da ridurre al di sotto del 20% la dispersione universitaria. Progetto “First in Math” per le strategie di calcolo mentale e risoluzione problemi (Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado); Progetto “Orto” per l’ampliamento delle conoscenze in ambito scientifico-naturalistico (Scuola Primaria) Olimpiadi di matematica (Liceo Scientifico) E.C.D.L. (Dalla I alla IV scientifico, alcune classi del linguistico e del tecnico) Olimpiadi di fisica (IV e V Scientifico) La scuola nella rete mondiale ORT: opportunità e progetti didattici. PROGETTO ORIENTAMENTO Obiettivi: accompagnare gli studenti nel passaggio tra i vari ordini di scuola, consolidando azioni di orientamento esistenti e monitorando gli esiti nel passaggio di ordine per realizzare azioni di potenziamento e orientamento per far emergere inclinazioni individuali durante: Il passaggio dalla Scuola primaria alla secondaria di primo grado Finalità: favorire il passaggio degli allievi da un ordine di studi all'altro, stimolando la curiosità dei ragazzi e attivando un confronto sereno e positivo tra genitori e insegnanti. Articolazione: open day per gli allievi, che potranno visitare gli spazi della scuola, conoscere la Preside e gli insegnanti, assistere e, se possibile, partecipare ad alcune attività organizzate con gli studenti della scuola secondaria di primo grado. Incontro per l'informazione e il confronto tra dirigenti, genitori e insegnanti. Il passaggio alla Scuola secondaria di secondo grado. Finalità: stimolare e potenziare negli allievi il processo di conoscenza di sé, delle proprie attitudini e dei propri interessi in vista degli studi successivi. Articolazione: a) attività inserite nella programmazione disciplinare e mirate alla conoscenza di sé e alla definizione dei propri interessi; b) incontri, visite, dibattiti con i docenti e gli studenti della Scuola secondaria di secondo grado nei mesi di novembre e dicembre; c)“Una lezione alle superiori”: gli studenti della Scuola secondaria di primo grado frequentano, a rotazione, una lezione caratterizzante ciascuno dei tre indirizzi di studio inerenti il Piano dell'Offerta Formativa della Scuola secondaria di secondo grado (dicembre-gennaio). L’orientamento post-diploma Obiettivi: favorire negli studenti una scelta più consapevole e ragionata dell'università, attraverso la diffusione di informazioni sulle possibilità di proseguire gli studi in Europa, in America e in Israele. Contenuti e metodi: il progetto prevede incontri, interni o esterni alla scuola, con la partecipazione di professori e operatori universitari rappresentativi delle diverse Università europee (Unitour) e israeliane (University Day). In ogni occasione utile, viene fornito materiale informativo per aumentare negli studenti la consapevolezza delle loro scelte future. In collaborazione con la Provincia di Milano (progetto Esagono) si effettuano anche test orientativi e sportelli di ascolto individualizzati. Sempre all'interno del percorso di orientamento si è svolta la prima edizione di Speed career, evento in cui vari professionisti hanno presentato la loro esperienza lavorativa. Alternanza scuola- lavoro Anche l'alternanza scuola-lavoro, con l'offerta di stage in diversi tipi di aziende, rientra nell'offerta per l'orientamento. Insegnanti referenti: Proff. Keret (per Israele), Maknouz, Kamkhagi (Alternanza ScuolaLavoro, Progetto Esagono, Unitour, offerte di eccellenza e Learning week). Nel corso del triennio sono previsti stage esterni e interni all'Istituto. Questi ultimi consistono in forme di collaborazione con le strutture della Comunità Ebraica: alcuni studenti sono stati impiegati nella redazione del Bollettino della Comunità; altri hanno svolto attività di assistenza in orario pomeridiano presso la Scuola Primaria. Gli stage esterni sono stati svolti presso l'AO San Giuseppe e l'agenzia Indiana Production (che gestisce le emittenti radiofoniche Virgin Radio e Radio 105): gli studenti si sono occupati di data entry, comunicazioni interne e gestione dei flussi documentari. Per i prossimi anni scolastici si profilano nuove possibilità di collaborazione: i professionisti che hanno partecipato agli incontri “Speed Career” si sono resi disponibili ad accogliere gli studenti nelle loro start up, che lavorano nei settori dell'informatica e della comunicazione. Da tre anni, l'Istituto di Ricerca Mario Negri accoglie, nei mesi estivi, un solo studente che affianca un ricercatore nello svolgimento delle sue attività scientifiche; costui, in qualità di tutor, redige la relazione finale relativa al servizio prestato. ATTIVITÀ SPECIFICHE DEI SINGOLI PROGETTI PROGETTO SHOÀ [Primaria] Particolare rilievo e cura ha da sempre la trattazione della Shoà, per approntare percorsi didattici adatti all’età della scuola primaria e alle implicazioni emotive dei bambini di una scuola ebraica, gli insegnanti sono stati formati presso Yad Vashem, il Museo della Shoà di Gerusalemme. Dal punto di vista didattico si vuole ribadire l'importanza di partire dalla positività di storie conclusesi con il ritorno delle vittime alla vita e alla costruzione di una nuova famiglia. Per tutte le fasce di età degli studenti, ma in particolare per le classi della primaria che ancora non affrontano gli aspetti più atroci della Shoà, questa metodologia emerge come indispensabile per attivare il sentimento di fiducia nei confronti dell'umanità e sicurezza che anche il periodo più buio può portare ad una nuova luce. Inoltre, fondamentale, si vuole in tal modo salvaguardare il forte impatto emotivo che storie più indicibili potrebbero avere sui nostri bambini, precludendone l'ascolto. Musica e Shoah Il presente lavoro è pensato per le classi quinte della scuola primaria. L’argomento sarà trattato nel momento in cui in storia verrà affrontato il periodo della Shoah. Si ascolteranno principalmente brani tratti dal repertorio di musica klezmer, canzoni yiddish/sefardite e chassidiche analizzando (eventualmente anche cantando) i brani: "Oifn pripetshok", “Choson kala mazel tov", "Zog nit kaimol". [Secondaria di primo grado] Conoscere le proprie radici, essere consapevoli del proprio posto nella società, del dovere di testimoniare e di combattere il pregiudizio. Risorse umane: alunni di Terza, insegnanti, esperti esterni, testimoni. Le proposte si articolano in diversi momenti dell'anno, a seconda della disponibilità degli esperti. Risorse economiche: il seminario è gratuito. 45 19 Monitoraggio e verifica: osservazione delle dinamiche della classe, discussioni, produzione di una relazione finale. Referente: prof.ssa Serio. Polonia - Auschwitz [Classi Quarte, Scuola secondaria di secondo grado] Il viaggio, organizzato in stretta collaborazione con la Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (nella persona di Marcello Pezzetti, esperto di rinomanza nazionale e internazionale sugli argomenti relativi alla Shoah in particolare al campo di Auschwitz), si propone come primo obiettivo quello di offrire agli studenti un approccio approfondito e significativo ai luoghi e alle vicende dello sterminio degli Ebrei d’Europa, messo in atto nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Viene privilegiata, rispetto ad altre analoghe esperienze già sperimentate in passato, una più meditata e mirata dimensione conoscitiva, pur non trascurando la fortissima e necessaria componente emotiva e identitaria, del tutto coerente con gli obiettivi educativi fondamentali della nostra scuola. Contenuti e metodi: visita guidata della Cracovia ebraica, dall’insediamento medioevale alla persecuzione nazista nel sistema concentrazionario di Auschwitz-Birkenau. Le visite dei luoghi sono precedute, accompagnate e seguite da lezioni e spiegazioni intese a offrire agli allievi una costante integrazione e “messa in prospettiva” della loro attuale esperienza nel più generale contesto della storia ebraica contemporanea (emancipazione, antisemitismo moderno, Sionismo, nascita e storia dello Stato di Israele, i rapporti tra la Diaspora e Israele, etc.). Non si escludono, anno per anno, piccole varianti organizzative dettate dall’opportunità e dall’eventuale offerta di collaborazione da parte di nuovi partners. Tempi di attuazione: quattro giorni, fra marzo e aprile. Insegnanti referenti: Prof.ssa Prof. Mino Chamla e Ruth Keret. Un dialogo per la memoria [Scuola secondaria di secondo grado] Dall’anno scolastico 2007-2008 gli allievi di IV superiore si incontrano con i loro coetanei dell’Istituto Elsa Morante di Limbiate per confrontarsi sulle tematiche legate alla Shoah. L’esperienza si è rivelata sempre fruttuosa e importante per i nostri ragazzi, non solo dal un punto di vista conoscitivo, ma anche per il confronto su esperienze e vissuti ancora così drammaticamente attuali. Obiettivi: sviluppare negli allievi la capacità di confrontarsi con l’esterno sugli snodi storici più cruciali per il popolo ebraico; accrescere le proprie conoscenze sulla Shoah. Contenuti e metodi: lavoro seminariale di preparazione all’incontro (lezioni, visione di film, dibattiti, ecc.) che ha luogo nel Giorno della Memoria (27 gennaio). A Yom ha–Shoah gli allievi di Limbiate ricambiano la visita venendo ad assistere alla cerimonia preparata dalle nostre classi Quinte. Insegnante referente: Prof. Mino Chamla PROGETTO TEATRO Laboratorio teatrale [Scuola Primaria] Il progetto teatrale “Facciamo finta che...” ha l’obiettivo di favorire la consapevolezza emotiva degli alunni nei confronti di se stessi e degli “altri” attraverso il gioco psicodrammatico e sociodrammatico. Il teatro sarà uno spazio per liberare le diverse potenzialità espressive dei bambini, indirizzare le loro energie in un percorso di crescita personale, entrare in contatto con quelle “parti di sé” che a causa di inibizioni personali o sociali spesso vengono fatte tacere. L’obiettivo comune sarà quello di progettare, attraverso la condivisione e la socializzazione, la messa in scena di un saggio finale. Ogni classe sarà coinvolta in giochi sociometrici, di relazione, di creatività, di role-playing mutuati dalle diverse tecniche teatrali (mimo, narrazione, danza e clownerie). I percorsi tematici di ogni laboratorio variano di classe in classe in considerazione dello sviluppo psicofisico di ogni bambino e del gruppo. Ogni laboratorio si dividerà in tre fasi di intervento ben distinte tra loro: · 5 ore di esercizi sullo spazio e giochi di ruolo per creare un gruppo coeso e collaborativo. · 5 ore di esercizi volti alla scoperta della voce e della mimica del corpo. · 7 ore di improvvisazioni per elaborare lo spettacolo finale. Laboratorio teatrale [Scuola secondaria di primo grado] Finalità: sperimentare linguaggi non verbali favorendo l'espressione gestuale; approfondire e migliorare le relazioni con la propria classe; superare blocchi emotivi, osservarsi e collaborare senza pregiudizi, inventare e proporre idee originali. Articolazione: 8 ore per la prima e le seconde, 15 per le terze. Risorse umane: insegnanti e specialista esterno. Risorse economiche: a carico delle famiglie, comprese nella retta di iscrizione. Monitoraggio e verifica: osservazione dell'insegnante presente durante il laboratorio e, per le terze, spettacolo finale. Referente: prof.ssa Meucci. Laboratorio teatrale in lingua francese [Scuola secondaria di secondo grado] Il progetto rivolto alle classi IV Tecnico e Linguistico, nato dall'esigenza di affiancare e integrare la lezione frontale con un laboratorio teatrale di lingua francese, è stato co-finanziato per tre anni (2011/2014) dalla Fondazione Cariplo e dalla Fondazione Scuola. Il progetto coinvolge un’equipe di insegnanti guidati dalla 45 professoressa Vanessa Kamkhagi. Gli studenti progettano, promuovono e mettono in scena uno spettacolo 21 diretto dal regista Sacha Oliviero e ispirato a un’opera letteraria francese; lo spettacolo partecipa al LAIV ACTION, un festival che propone tutte le rappresentazioni delle scuole lombarde vincitrici del bando della Fondazione Cariplo. Questo progetto rappresenta, quindi, un’occasione per approfondire un testo letterario e affinare l’espressione linguistica e anche un’opportunità di confronto con scuole diverse. Il progetto, dal punto di vista didattico, ha lo scopo di orientare gli studenti allo studio e all'attività creativa; migliorare la pronuncia e l’espressione scritta in lingua francese attraverso la riscrittura teatrale di un’opera letteraria e attraverso la creazione di inviti personalizzati; approfondire a livello letterario, sociale, culturale e storico l’opera da mettere in scena, sviluppando le competenze di analisi critica. Più in generale, il progetto stimola al lavoro di gruppo, al miglioramento della consapevolezza di sé e degli altri e all'approccio ludico-creativo e multidisciplinare dello studio. Insegnante referente: Prof.ssa Vanessa Kamkhagi. PROGETTO AREA SPORTIVA Scuola dell’infanzia Progetto di psicomotricità: gli obiettivi della pratica psicomotoria si realizzano attraverso attività motorie, ludiche ed espressive corporee, che costituiscono modalità comunicative privilegiate dal bambino, agite e vissute, con l’adulto e con i pari, per attivare un progressivo approfondimento della conoscenza del sé, delle proprie potenzialità simboliche e cognitive. Una delle peculiarità dell’intervento psicomotorio consiste nella non separazione dei diversi campi evolutivi, di conseguenza le proposte terranno sempre conto della globalità dei bambini ai quali si proporranno attività psicomotoria in palestra e attività di manualità fine e di giochi fonologici svolti nelle sezioni o in laboratorio a medio e piccolo gruppo. Con i bambini dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia si affronterà un percorso inerente l’avviamento al gesto grafico. Tale percorso prevede proposte di attività corporee e grafiche che avranno lo scopo di favorire la coordinazione occhio-mano, la scioltezza e lo scorrimento dell’attrezzo grafico e la gestione dello spazio grafico. [Scuola Primaria] L’Educazione Motoria è materia curricolare e viene praticata da ogni classe un’ora alla settimana. L’attività viene svolta all’interno di una cornice ludica, concorre alla formazione della persona e tiene conto dell’evoluzione del bambino. La lezione è strutturata come processo ciclico in cui sono presenti momenti di progettazione, esecuzione e verifica prevedendo il coinvolgimento diretto dei bambini in ogni fase; inoltre propone stimoli costituiti da ostacoli che ogni bambino supera secondo le sue capacità. L’obiettivo “educativo-didattico” dell’educazione motoria è conseguire una base motoria più ampia possibile ed il movimento è al pari degli altri linguaggi, totalmente integrato nel processo di maturazione dell’autonomia personale. Obiettivi trasversali: durante le lezioni si tiene conto dell’importanza di un lavoro interdisciplinare differenziato secondo le esigenze di ogni singola classe al fine di migliorare la trasferibilità delle informazioni e affinare la reazione stimolo e risposta appropriata. Nelle classi quinte si sottolinea una preparazione specifica che prepara i bambini all’acquisizione dei prerequisiti fondamentali per la scuola secondaria di primo grado e volta ad affrontare al meglio le prove valutative (i test d’ingresso) che vengono effettuate all’inizio del nuovo ciclo di studi. Progetto Multisport [Scuola secondaria di primo grado e primo triennio secondaria di secondo grado] Il Progetto, promosso dai Proff. Pedrotti e Pessina, offre l'opportunità agli alunni della scuola secondaria di potenziare l'area motoria praticando una o più attività sportive. Esso prevede un percorso di avviamento ai principali giochi di squadra (basket, pallavolo, calcio a 5, tennis, pallamano, ultimate, Unihoc), di avviamento all'atletica leggera e ai giochi non convenzionali strutturato in 20 lezioni di due blocchi ciascuna (50 min. + 50 min.) che hanno luogo di mercoledì pomeriggio presso la sede dell'Istituto. Alle lezioni si aggiungono anche delle partite e/o tornei amichevoli disputati contro squadre provenienti da altre scuole presenti sul territorio. Gli studenti possono scegliere una singola disciplina oppure lavorare su diverse proposte all'interno dello stesso ciclo di lezioni. Il progetto, che rende la scuola un centro di interesse e un luogo di aggregazione per tutti gli studenti, migliora le capacità comunicative stimolando gli studenti all'espressione non verbale, crea occasioni di confronto con studenti di altre scuole, stimola il miglioramento dell'autostima attuando una didattica differenziata e, all'occorrenza, individualizzata attraverso la quale ognuno può trovare un ambito di realizzazione delle proprie possibilità. Torneo interclasse di Basket e Unihoc [primo biennio Secondaria di secondo grado] Lo scopo è quello di insegnare a conoscere e rispettare le regole del gioco, controllare e orientare i movimenti del corpo in funzione di uno scopo, progettare e portare a termine uno schema di gioco e una strategia di gara, imparare a competere e a confrontarsi con l'avversario in modo rispettoso e corretto. Le partite si svolgeranno prevalentemente durante le ore di Scienze Motorie e anche durante altre ore curricolari nel mese di marzo. Insegnanti referenti: Prof. Giuseppe Pedrotti, Elena De Nisco. Progetto vela (classi Terze, Secondaria di secondo grado) Attraverso la scoperta e la ricerca della cultura marinara, della navigazione, della barca e del suo funzionamento, ci si propone di instaurare dei corretti modelli di vita sportiva e di sviluppare una sana coscienza ambientale. Il progetto mira anche ad approfondire tematiche afferenti alla biologia, all'ecologia, alla meteorologia, alla geografia, alla storia e alla fisica. Esso si articola in 5 lezioni curricolari nei mesi di marzo/aprile e in un'uscita in barca a vela di una giornata sul lago di Como. La proposta consente agli alunni di conoscere le attrezzature e il funzionamento di un'imbarcazione, di governare per la prima volta a una barca a vela, di comprendere l'importanza della sintonia e della coordinazione tra i membri di un equipaggio. Insegnanti referenti: Prof. Giuseppe Pedrotti, Elena De Nisco. Progetto Difesa Personale/Krav Maga (secondaria di secondo grado) L’obiettivo principale del progetto è quello di dare agli alunni maggiore sicurezza in se stessi, determinazione, autocontrollo, capacità di problem solving e di prendere decisioni in modo rapido ed efficace, spirito di gruppo, tonificazione e miglioramento della forza esplosiva, capacità di trasformare una difficoltà in un punto di forza, capacità di leggere il fallimento come occasione di crescita e miglioramento. Il progetto si articola in 5 lezioni curricolari nei mesi di marzo/aprile e comprende una formazione teorica e delle esercitazioni pratiche sui primi rudimenti di difesa personale. Insegnanti referenti: Prof. Giuseppe Pedrotti, Elena De Nisco, Loris Pessina e Carla Sleiter coadiuvati da esperti di difesa personale individuati dal responsabile della Sicurezza delle Scuole della Comunità Ebraica. Lo sci a scuola (V secondaria di secondo grado) Il progetto si prefigge di far conoscere, attraverso un percorso didattico appropriato, lo sci e gli sport invernali per superare eventuali pregiudizi legati alla presunta pericolosità di tali attività motorie. Il progetto comprende una prima fase, che si articola in 5 lezioni curricolari, costituita da esercitazioni volte a migliorare la coordinazione, a stimolare l'osservazione attenta e il rispetto della natura, a migliorare la sensibilità ecologica; la seconda fase consiste in un'uscita didattica (marzo) nel corso della quale sono previste 2 ore di lezione di sci strutturate per livelli di capacità e tenute da Maestri della Federazione Italiana Sport Invernali. Insegnante referente: Prof. Loris Pessina, Carla Sleiter. Corso di Orienteering (IV secondaria di secondo grado) L’orienteering è un'attività di orientamento in ambiente naturale (boschivo, montano o collinare) originario dei paesi scandinavi; lo scopo è quello di acquisire la capacità di decidere, sulla base delle proprie capacità fisiche, quale sia il percorso più veloce e vantaggioso per raggiungere punti prefissati, utilizzando una bussola e particolari carte topografiche. La pratica di questa attività attiva le risorse motorie, psico-motorie, intellettive e caratteriali; permette di sviluppare la capacità di osservazione e di analisi, la capacità decisionale, l'autonomia e altre abilità quali l’orientamento, l’organizzazione spaziale e la coordinazione dinamica generale. Gli allievi più interessati al progetto potranno essere introdotti all’orienteering sotto forma di disciplina sportiva agonistica. Il progetto si svolge in 2 fasi, tra settembre e novembre: la prima 45 23 durante le ore curricolari, nelle quali si conoscerà lo sport e si approfondiranno le parti teoriche; la seconda fase consiste in un'uscita didattica di una giornata durante la quale gli studenti, seguiti da istruttori qualificati, metteranno in pratica quanto appreso partecipando a una gara di orienteering. Insegnanti referenti: Prof. Loris Pessina, Carla Sleiter. PROGETTO POTENZIAMENTO SCIENTIFICO (matematica, fisica e scienze naturali) Olimpiadi di matematica (Liceo Scientifico) Obiettivi: diffondere tra gli studenti l’interesse per la matematica e fornire loro la possibilità di misurarsi su problematiche che non rientrano nella normale programmazione scolastica. Dare agli alunni che superano la prima fase l’opportunità di confrontarsi con studenti di altre scuole. Il progetto è di portata nazionale, include più di 1500 scuole superiori ed è curato dalla Scuola Normale di Pisa in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione e l’Unione Matematica Italiana; si struttura in diverse fasi: i giochi di Archimede si svolgono a novembre (nelle sedi delle varie scuole), le gare provinciali di selezione si svolgono a febbraio, le olimpiadi nazionali a maggio; l'ultima fase è costituita dalle olimpiadi internazionali. L'Istituto propone 5 ore di preparazione al test in ogni classe coinvolta e 2 ore di attuazione del test (prima fase). Insegnante referente: Prof.ssa Dany Maknouz. E.C.D.L. (Dalla I alla IV scientifico, alcune classi del linguistico e del tecnico) Le nuove generazioni fanno un utilizzo sempre più diffuso – ma sempre meno strutturato, organizzato e approfondito – dello strumento informatico. Si intende pertanto superare tali limiti e rendere lo studente consapevole delle potenzialità dei principali software e delle ricadute positive in termini di capacità di comunicazione, di gestione di calcoli e dati, di elaborazione congrua di informazioni multiple. Il progetto prevede l’inserimento all’interno del programma curricolare di matematica (all’indirizzo Scientifico) e di informatica (al Tecnico e al Linguistico) di un corso preparatorio per il superamento degli esami Ecdl Advanced (European Computer Driving Licence Advanced). In ciascun anno scolastico verrà affrontato uno dei quattro moduli Ecdl Advanced (Powerpoint, Excel, Word e Database), in modo che gli alunni possano completare la certificazione all’interno del proprio percorso di studio. Il progetto prevede la fornitura di tutto il supporto necessario, sia economico sia organizzativo, affinché i test siano effettuati al meglio; per gli studenti che non superassero la prova nella prima sessione d'esame, la scuola offre il supporto per un secondo test. Nel corso di tutto l’anno scolastico gli allievi verranno preparati per l’esame e, se necessario, le insegnanti forniranno ore supplementari in orario extrascolastico. Insegnante referente: Prof.ssa Dany Maknouz. Olimpiadi di fisica (IV e V Scientifico) Obiettivi: diffondere tra gli studenti l’interesse per la fisica. Dare agli studenti che superano la prima fase l’opportunità di confrontarsi con studenti di altre scuole. Il progetto è di portata nazionale; è curato dalla AIF (Associazione Italiana per l'insegnamento della Fisica) in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione e la Società Italiana di Fisica e consiste di tre fasi nazionali più una internazionale: la gara d'Istituto si svolge a dicembre a scuola (2 ore); le gare locali di selezione sono febbraio (una mattina); la gara nazionale si svolge a Senigallia ad aprile; alla gara internazionale partecipano i vincitori della gara nazionale. Insegnante referente: Prof. Mario Brociner. La scuola nella rete mondiale ORT: opportunità e progetti didattici. World ORT è un'agenzia scolastica internazionale a cui la scuola ebraica di Milano è affiliata da diversi anni; l'organizzazione offre percorsi di formazione permanente all’avanguardia nell’uso della tecnologia finalizzati allo sviluppo di competenze utili alla formazione di sé, al lavoro e alla vita. World ORT offre agli studenti la possibilità di partecipare a diversi Summer Camp residenziali all'estero (es. c/o Weizmann Institute di Rehovot) insieme a ragazzi coetanei provenienti da Israele e dal resto del mondo. Le interazioni tra i nostri studenti e quelli di altre scuole ORT, nel corso dell’anno, non si sono limitate alle esperienze residenziali all’estero, ma sono state sviluppate anche ‘virtualmente’, attraverso progetti online portati avanti dai diversi ordini di scuola: i bambini della scuola primaria sono stai coinvolti nel progetto Sinai, orientato allo scambio di messaggi in inglese con coetanei di una scuola londinese; i ragazzi della secondaria di primo grado hanno aderito a Virtual Math e FirstinMath, due progetti a distanza per il potenziamento della matematica, sempre in inglese; gli alunni della secondaria di secondo grado hanno partecipato al progetto CPS (Collaborative Problem Solving) prodotto da Pearson America, che si focalizza sulle due aree di maggior interesse delineate dagli standard europei PISA 2015: lo sviluppo del problem solving collaborativo e delle competenze scientifiche. Gli studenti inseriti nel progetto, abbinati con degli studenti israeliani, si sono trovati per 8 incontri a ricercare le cause e le possibili soluzioni per risolvere i problemi di inquinamento di un immaginario ecosistema, “Animalia”, colpito da una inspiegabile moria di pesci. Gli studenti hanno dovuto selezionare e gestire i dati forniti, valutandone l’attendibilità e la pertinenza, scambiare informazioni tra loro e formulare ipotesi e proporre soluzioni. Accanto ai progetti sopra descritti, la scuola ebraica, in tutti i segmenti, propone diverse attività che afferiscono alle priorità generali ed educative più sopra espresse e integrano le azioni per raggiungere i traguardi espressi nelle macroaree di progetto. Di seguito le attività previste sono descritte nei diversi settori SCUOLA DELL’INFANZIA Progetto di inglese “LearnEng” è un progetto innovativo per l’insegnamento della lingua Inglese, proposto da un team d’insegnanti madrelingua. L’approccio, di tipo ludico-didattico, è basato sull’uso creativo dei cinque sensi con una metodologia assimilabile al CLIL (Method Content and Language Integrated Learning) e si pone il duplice obiettivo di focalizzarsi tanto sulla disciplina insegnata quanto sugli aspetti grammaticali, fonetici e comunicativi della lingua straniera. Si tratta di un metodo didattico di full immersion, che punta alla costruzione di competenze linguistiche e abilità comunicative in lingua straniera insieme allo sviluppo e all’acquisizione di conoscenze disciplinari. Attraverso attività didattiche multidisciplinari, basate su esperienze quotidiane concrete quali il gioco, le attività manuali, le canzoni e il divertimento, il bambino apprende la lingua Inglese con le stesse modalità naturali con le quali impara la propria lingua madre. L'insegnamento della lingua Inglese è previsto in tutte le sezioni della Scuola dell'Infanzia. Progetto di musica L’attività con l’insegnante di musica intende avvicinare i bambini al ritmo, ai suoni e alle produzioni musicali. Durante l’anno sono proposti momenti di ascolto, canzoni per bambini oltre che alcune inerenti le feste, utilizzo di semplici strumenti musicali. Progetto di arti circensi “A scuola con il circo” Proposto nella sezione dei 5 anni, offre ai bambini un percorso pedagogico alternativo, finalizzato allo sviluppo delle potenzialità psico-motorie e creative, in un’ottica di inclusione. Il progetto si propone di sviluppare sia le capacità di motricità globale e fine sia le capacità di espressione artistica per educare alle emozioni, alla comunicazione e alla creatività. Il percorso è condotto da un educatore del Maccabi. Progetto “I bambini incontrano gli anziani: due generazioni a confronto” Grazie alla sinergia di diversi attori del fare scuola e della rete di sostegno agli anziani della nostra Comunità, quest’anno le morot, in accordo con la responsabile della Residenza Anziani della Comunità Ebraica di Milano, hanno pensato di presentare ai bambini un percorso di avvicinamento e valorizzazione della figura dell’anziano. Il progetto mira a promuovere nei bambini il senso dell’importanza dell’anziano come: maestro di vita, risorsa preziosa, depositaria di racconti, insegnamenti e tradizioni antiche che vanno custodite come memorie uniche e inestimabili che costituiscono il nostro passato, parte del nostro presente e un monito fondamentale per il nostro futuro persona spesso in condizione di solitudine, bisognosa di affetto e di cure. Un venerdì al mese i bambini della classe dei 5 anni si recheranno in visita alla Residenza Anziani, in cui verranno organizzati dei momenti significativi in cui bambini e anziani saranno i protagonisti. Attraverso la narrazione e la presentazione dei “giochi di un tempo” e la celebrazione della Kabalat Shabbat, le diverse generazioni troveranno 45 25 un momento di vicinanza nella storia personale e nella tradizione ebraica. Ai bambini verrà spiegata l’importanza di prendersi cura di queste persone, andandole a trovare, portando loro un sorriso e la qualità del nostro tempo. SCUOLA PRIMARIA Per approfondire le varie attività curricolari e per offrire ulteriori opportunità di formazioni, conoscenza e momenti di aggregazione, ogni anno gli insegnanti organizzano vari tipi di uscite didattiche a classi singole o parallele. I referenti di ciascuna attività sono i docenti di classe, ove non altrimenti indicato. Laboratori teatrali (Insegnanti di classe e specialista) Visite guidate a musei e mostre Luoghi di interesse scientifico Luoghi di interesse geografico e storico Oasi protette Laboratori grafico – pittorici Viaggi d’istruzione in città d’arte e di interesse culturale, per la durata di alcuni giorni a discrezione del team docenti, per le classi quinte Viaggi d’istruzione da svolgersi in giornata Spettacoli musicali interattivi e ogni altra opportunità culturale in itinere che possa integrare la programmazione annuale (Insegnanti di classe e specialista) Attività con Istituzioni cittadine Incontri con scuole e agenzie del territorio Le classi ospitano coetanei delle Scuole Primarie del territorio che si propongono per visitare la nostra Scuola nell’ambito dei programmi di Religione e Alternativa, per conoscere la religione e la cultura Ebraica. Solitamente queste visite vengono programmate con gli alunni delle classi IV e V, per una maggior possibilità di confronto in un ambito di colloqui fondati su basi consolidate e una migliore esposizione di fronte agli invitati. Dopo una prima accoglienza, le classi esterne visitano i locali della nostra scuola e della Sinagoga, dove vengono presentati i concetti fondamentali dell’ebraismo. La Scuola solitamente offre una merenda conviviale per favorire la conoscenza tra gli studenti, al di là della visita formale. Collaborazione con l’Università Continua la collaborazione della nostra Scuola con gli Atenei milanesi, accogliendo studenti che desiderano compiere il loro tirocinio o attuare osservazioni e ricerche educativo-didattiche nelle nostre classi, con il costante monitoraggio dei professori tutor di riferimento. Progetti ASL di educazione sanitaria Annualmente vengono presi in considerazione i percorsi di educazione sanitaria proposti dalla ASL alle scuole e riguardanti tematiche inerenti la salute dei bambini e delle loro famiglie. La classe quinta segue un “Programma di educazione sessuale – Lo sviluppo del corpo umano e la procreazione” che si svolge in cinque incontri di cui due con le famiglie e tre con i ragazzi. Tali incontri sono concordati o con un Consultorio di riferimento o con una Dottoressa di fiducia contattata dagli insegnanti. Il progetto “prove di evacuazione” (D. Lgs. 81/08 ex 626) Ha lo scopo di far prendere coscienza ai ragazzi dei rischi presenti a scuola e di contribuire alla formazione di una coscienza civica consapevole. Il piano di evacuazione dell'istituto prepara gli allievi della scuola ad abbandonare ordinatamente l'edificio, nel caso in cui, in seguito ad una situazione di pericolo o ad un evento straordinario ciò si rendesse necessario. Nel corso di ogni anno scolastico vengono, generalmente, effettuate due prove di evacuazione: una programmata ed una a sorpresa. Lo stesso progetto viene riproposto in tutti gli ordini di scuola. Progetto monitoraggio classi prime Per la precoce individuazione di eventuali D.S.A. al fine di approntare tempestivi interventi di rinforzo. Progetto Biblioteca Gli alunni possono accedere ad una biblioteca interna alla scuola che, oltre al servizio di prestito dei libri, offre anche uno spazio piacevole dove realizzare laboratori didattici e attività ludiche che avvicinano i bambini al mondo dei libri e stimolano l'interesse per la lettura come piacere ed arricchimento. Vengono stabilite regole tra la bibliotecaria e gli alunni relativamente alle modalità di utilizzo degli spazi e della cura dei libri, con la finalità di renderli responsabili nell’utilizzo di un patrimonio comune. In alcune classi è presente una piccola biblioteca di classe, gestita interamente dai bambini sul modello della biblioteca della scuola, con catalogazione dei libri, prestito a casa, un bibliotecario a rotazione e momenti dedicati alla lettura individuale silenziosa. Conoscere la Shoà Particolare rilievo e cura ha da sempre la trattazione della Shoà, per approntare percorsi didattici adatti all’età della scuola primaria e alle implicazioni emotive dei bambini di una scuola ebraica, gli insegnanti sono stati formati presso Yad Vashem, il Museo della Shoà di Gerusalemme. Lo sportello di ascolto psicologico Nelle classi della Scuola Primaria la psicologa è chiamata anche per interventi preventivi di costruzione del gruppo classe, di avviamento alla convivenza civile e democratica ed eventualmente, su richiesta dei docenti, anche per monitorare eventuali situazioni di disagio e apportare il proprio contributo per risolvere momenti difficili. Progetto di arti circensi “A scuola con il circo” proposto nella classe prima offre ai bambini un percorso pedagogico alternativo, finalizzato allo sviluppo delle potenzialità psico-motorie e creative, in un’ottica di inclusione. Il progetto si propone di sviluppare sia le capacità di motricità globale e fine sia le capacità di espressione artistica per educare alle emozioni, alla comunicazione e alla creatività. Il percorso è condotto da un educatore del Maccabi. SECONDARIA DI PRIMO GRADO Educazione stradale/educazione alla legalità Finalità: rispetto delle regole nella guida di biciclette e ciclomotori; presa di coscienza delle proprie responsabilità nei confronti di se stessi e degli altri sulla strada. Articolazione: 6 ore nei mesi di marzo e aprile. Risorse umane: coinvolgimento di un agente di polizia locale. Risorse economiche: gratuita. Monitoraggio e verifica: prova di un percorso per dimostrare di saper leggere le indicazioni e i cartelli stradali. Referenti: prof. Pedrotti, prof.ssa De Nisco. “Presi nella rete” Il progetto è promosso e patrocinato dalla Polizia Locale di Milano. Poiché i ragazzi si trovano coinvolti sempre più spesso in situazioni potenzialmente rischiose connesse alla navigazione in rete, l'ufficio Educazione Stradale del Comune di Milano propone un ciclo di incontri per illustrare le potenzialità e i rischi del web, dei social network, della posta elettronica, degli smartphone. Finalità: fornire agli alunni gli strumenti utili a muoversi nell web in sicurezza. Risorse umane: coinvolgimento di un agente di polizia locale. Risorse economiche: gratuita. Referenti: prof. Pedrotti, prof.ssa De Nisco. Educazione all’affettività (classi terze) Finalità: favorire la conoscenza di sé dal punto di vista fisico e psicologico, affrontare le problematiche legate all'ambito relazionale e affettivo, mettere in relazione affettività e sessualità, imparare a rispettare la propria sessualità e quella dei compagni. Articolazione: 6/8 ore con esperti esterni e numero variabile di ore con gli insegnanti di scienze e di italiano. Risorse umane: esperti esterni. Risorse economiche: gratuita. Modalità di verifica: monitoraggio dei comportamenti e delle dinamiche emergenti. Referente: Prof.ssa Caputo. Kangourou di matematica Finalità: aumentare la diffusione della cultura matematica di base e sviluppare lo "spirito" matematico degli studenti attraverso la risoluzione di problemi stimolanti per migliorare l'apprendimento della matematica. Articolazione: la competizione ha carattere internazionale e ha luogo nello stesso giorno in tutti i paesi del mondo. Risorse economiche: a carico delle famiglie. Risultati attesi: i primi classificati dell'Istituto di ogni categoria ricevono un attestato di merito e un libro, mentre tutti gli altri ricevono un attestato di partecipazione. Referente: prof.ssa Morpurgo. 45 27 Kangourou della lingua inglese/ Wallaby (classi terze) Il progetto intende rinforzare le abilità linguistiche e la motivazione degli studenti facendoli partecipare a un concorso di lingua inglese. I partecipanti vengono scelti in base al merito, escludendo gli studenti bilingui. Le fasi di selezione sono tre: il primo test (questionario a risposta chiusa e a tempo definito a cui segue una listening) viene somministrato presso la sede della scuola; gli elaborati vengono corretti automaticamente e valutati dal Dipartimento di Matematica dell’Università Statale di Milano. I primi 100 concorrenti classificati a livello regionale sono ammessi alla semifinale, che si tiene presso le sedi del British Institute; la finale si svolge a Ravenna. Agli alunni che hanno partecipato al concorso viene consegnato un attestato di partecipazione. Risorse economiche: a carico delle famiglie. Referente: prof.ssa Careri. Compiti amici (tutte le classi del triennio) Finalità: costituire un supporto mirato agli alunni con problemi di apprendimento (DSA, BES, H) nella realizzazione dei compiti casalinghi, nell'acquisizione di metodo di studio e di strategie specifiche e personalizzate in inglese, matematica e italiano. Articolazione: un pomeriggio alla settimana, 3 ore. Risorse umane: esperti esterni/interni, in contatto con gli insegnanti curricolari. Risorse economiche: in parte a carico delle famiglie, in parte a carico della Fondazione per la Scuola. Referenti: prof.ssa Eliana Feyer. Progetto Beth Hamidrash Finalità: approfondimento di materie ebraiche, in particolar modo studio dei testi di Halakhà, Mishnà e Talmud. Il corso ha come scopo quello di discutere alcune tematiche che non vengono affrontate nel percorso curricolare. Secondo il numero di partecipanti, il corso può essere diviso su due livelli. Articolazione: 2 ore extra-curricolari a settimana, su partecipazione volontaria. Risorse umane: 1 / 2 docenti interni. Risorse economiche: gratuito. Modalità di verifica: breve esame a fine corso. Referente: Prof. Daniele Cohenca. CLIL E` l’acronimo di “Content and Language Integrated Learning”, ovvero “Apprendimento integrato di lingua e contenuti”. Si tratta di un percorso formativo che prevede l’insegnamento in lingua straniera di discipline non linguistiche. Da diversi anni l’approccio Clil viene utilizzato per progetti multidisciplinari che coinvolgono materie quali matematica, scienze, tecnologia e storia, svolti in inglese. Insegnante referente: Prof.ssa Evelyn Careri. Uscite didattiche Finalità: vivere esperienze fuori dalla scuola con i propri compagni e gli insegnanti, visitando mostre, eventi e luoghi diversi coerenti con le attività di studio. Articolazione: uno o più giorni nel corso dell'anno. Risorse umane: insegnanti accompagnatori. Risorse economiche: a carico delle famiglie. Referente: prof.ssa Shasha. SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO Educazione alla salute (Biennio) L’O.M.S., nei suoi più recenti studi, ha stabilito che “essere in salute” significa raggiungere uno stato di benessere psico-fisico e sociale. La scuola propone una serie di interventi mirati al potenziamento delle life skills, abilità che ogni individuo dovrebbe possedere per vivere una situazione di benessere. Contenuti e metodi: lavori di gruppo, autovalutazione, torneo interclasse di calcio (squadra maschile) e pallavolo (squadra femminile). Tempi di attuazione: durante le ore di scienze motorie e sportive nel corso dell’intero anno scolastico. Insegnante referente: Prof.ssa Elena De Nisco. CLIL CLIL è l’acronimo di “Content and Language Integrated Learning”, ovvero “Apprendimento integrato di lingua e contenuti”. Si tratta di un percorso formativo che prevede l’insegnamento in lingua straniera di discipline non linguistiche. In questo anno scolastico. Insegnanti referenti: Prof.sse Vanessa Kamkhagi ed Emma Strengacci. Londra -Summer School Ogni estate uno studente di seconda superiore viene scelto per partecipare alla WORLD ORT English & Science Summer School a Londra: un corso di una decina di giorni a cui partecipano circa 30 ragazzi provenienti dalle scuole ORT di tutto il mondo. Il corso è costituito da lezioni intensive di lingua inglese all’Hampstead School of English; a queste si aggiungono attività culturali, educative e ricreative di argomento scientifico-tecnologico e visite guidate alla scoperta della città di Londra. Lo studente prescelto mette a disposizione dei compagni l'esperienza fatta organizzando e gestendo alcuni incontri pomeridiani di conversazione inglese destinati ai compagni più giovani e finalizzati a migliorare le competenze di questi nel colloquio in lingua inglese. Viaggio in una capitale europea (classe v) Obiettivi: arricchire la personalità degli studenti attraverso il contatto con una realtà sociale, economica e culturale diversa; sviluppare, attraverso la conoscenza diretta di città straniere, i comportamenti che favoriscono il senso di appartenenza alla comunità europea; responsabilizzare gli alunni nella fase di scelta e di organizzazione dell’itinerario del viaggio. Acquisire conoscenze dirette della realtà geografica, storica, sociale, artistica, culturale ed economica della città scelta, attraverso la sua osservazione diretta. Applicare lo studio della lingua parlata nel Paese scelto (o dell’inglese). Contenuti e metodi: durante la fase di preparazione gli studenti si impegnano personalmente nella ricerca di materiale illustrativo (cataloghi, mappe, ecc.) e nella stesura di un itinerario con i punti di interesse della città (monumenti, musei, parchi, ecc.). Tempi di attuazione: il viaggio avrà una durata massima di 5 giorni e si effettuerà nel mese di marzo; il Consiglio di Classe si riserva di decidere anno per anno l’opportunità della sua attuazione. Insegnante referente: Prof.ssa Deborah Vitta. INCLUSIONE degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Strategie di intervento a favore dei soggetti con Bisogni Educativi Speciali – BES I Bisogni Educativi Speciali -BES- C.M.8 del 6 marzo 2013 comprendono 3 grandi categorie: Disabilità certificata - DiVersamente Abili - DVA - legge 104/1992 Disturbi Evolutivi Specifici, cioè sia i Disturbi Specifici dell’Apprendimento DSA - legge 170 del 2010, sia altri Disturbi Evolutivi Specifici (disturbo del linguaggio, della coordinazione motoria, dell’attenzione e dell’iperattività ...) Svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale e/o disagio familiare o psicologico. Il punto di partenza dell'opera educativa è l'allievo, quindi l'intervento dell'insegnante aspira ad offrire a ciascun alunno i sostegni che potrebbero essergli utili per compensare i bisogni rilevati per quanto riguarda sia l'apprendimento, sia l'ambito emotivo-relazionale, e gli stimoli per sviluppare le proprie potenzialità. ll lavoro di équipe pedagogica parte dall’osservazione degli alunni, anche con l’ausilio prove oggettive e strutturate, e rende flessibile ed individualizzato l'itinerario educativo-didattico, utilizzando modalità mirate. Al fine di garantire le stesse opportunità formative e didattiche a tutti i suoi alunni, la Scuola è impegnata nella realizzazione di percorsi individualizzati e personalizzati. Per tutti i bambini con BES. la scuola attiva risorse materiali, professionali ed umane atte promuovere la piena inclusione nella vita scolastica. Infatti, è possibile garantire una crescita armonica ed un sano sviluppo della personalità, solo inserendo il soggetto in una fitta rete di relazioni affettive e in un clima di accoglienza e sostegno, in grado di ascoltare le sue difficoltà e di sviluppare le sue potenzialità. L’INCLUSIONE ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA L’osservazione sistematica del bambino nella sua globalità si configura come metodo elettivo per monitorare, raccogliere dati e intervenire sul processo di crescita del soggetto nelle varie aree di sviluppo (fisica, intellettiva, motoria, affettiva, relazionale e comunicativa), che, strettamente correlate, concorrono a costituire in modo armonico la personalità. Ogni bambino possiede modalità individuali e uniche per l’acquisizione delle tappe di sviluppo; possono cambiare i tempi d’acquisizione, che dipendono dall’interazione di fattori ambientali e predisposizione genetica. Per questo, un passo fondamentale per promuovere lo sviluppo armonico del bambino è l’inclusione, nel lavoro educativo, di strategie, anche preventive, che possono aiutare a individuare precocemente gli specifici punti di forza e di debolezza, su cui eventualmente e/o precocemente intervenire. Con questa finalità, nell’anno scolastico 2012-2013, è stato realizzato il progetto pilota “La salute psicomotoria”, che ha coinvolto le sezioni dei bambini di tre e di quattro anni. Tale progetto, promosso dall’Associazione Medica Ebraica in collaborazione con la Fondazione Villa Santa Maria di Tavernerio 45 (Como), il Centro di Be’er Sheva, diretto dalla Dott.ssa Marina Norsi, e l’Università Ebraica di Gerusalemme, 29 rientra negli accordi siglati in campo medico, tra Stato D’Israele e Regione Lombardia, nel 2011. Per quanto concerne l’area linguistica, da alcuni anni viene effettuata un’indagine per osservare, nei bambini di cinque anni, le competenze meta fonologiche, con l’obiettivo di prevenire eventuali futuri disagi: il riscontro di difficoltà in tale ambito costituisce, infatti, un indice predittivo di possibili disturbi nell’apprendimento della lettura e della scrittura e consente così di progettare tempestive e adeguate modalità di intervento didattico. Un’attenzione specifica viene posta nell’offrire significative proposte educative per ogni bambino, quindi anche per coloro che presentano difficoltà di adattamento o di apprendimento. In particolare, la presenza di bambini in situazione di handicap prevede la realizzazione di percorsi – costruiti in stretta collaborazione tra i Servizi territoriali di Neuropsichiatria Infantile di riferimento, gli insegnanti di classe e sostegno e gli educatori, quando presenti – che, valorizzandone le risorse, ne favoriscano l’effettiva integrazione. L’intervento logopedico La presenza di una logopedista è volta a prevenire e affrontare, in modo adeguato e opportuno, problematiche relative al linguaggio e alla comunicazione. Alla Scuola dell’Infanzia è necessario identificare il più precocemente possibile eventuali problemi del bambino e fornire occasioni ambientali, quali il rinforzo delle competenze genitoriali, la formazione degli insegnanti e degli educatori e la creazione di progetti mirati all’organizzazione di spazi per giochi motori, linguistici o di training sulla comunicazione, determinanti nella scelta di un percorso educativo. L’esperto di problemi di linguaggio, nella finestra temporale dai 3 ai 5 anni del bambino, ha il compito di formare e informare chi interagisce con il bambino proponendo progetti di prevenzione primaria. Formare gli operatori della scuola in questo senso significa rinforzare la scuola nel suo ruolo di prima agenzia educativa, punto di riferimento irrinunciabile per la famiglia. INCLUSIONE DEGLI ALUNNI DVA ALLA SCUOLA PRIMARIA L’inclusione degli alunni DVA richiede la coordinazione fra competenze e ruoli diversi. Pertanto, la scuola crea intorno al bambino un team di supporto avvalendosi della collaborazione dell’insegnante di sostegno, degli insegnanti di classe, degli operatori socio-sanitari che hanno in carico il bambino e della famiglia. Con quest’ultima, interlocutrice privilegiata, l’équipe pedagogica stabilisce rapporti di confronto e condivisione dei percorsi e delle scelte operative per offrire al bambino l’aiuto personalizzato che richiede. In classe, l’inclusione del bambino è garantita dalla sua partecipazione all’interno del gruppo, dalla programmazione di compiti e provvedimenti specifici, dal rispetto dei suoi tempi e ritmi di apprendimento e dall’uso di speciali supporti materiali strutturati e non, giochi, schede e sussidi. Si propongono, inoltre, attività educative informali e si garantiscono sperimentazioni, laboratori, attività psicomotorie e di cooperative learning. La presenza di postazioni informatiche dotate di software specifico, assicura un approccio multimediale congeniale agli alunni poiché permette loro di esplorare una pluralità di linguaggi, affrontando le difficoltà presenti. La scuola, partendo dalla diagnosi medica e funzionale, seguendo il Curricolo, in accordo con gli insegnanti di classe, elabora un Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) adeguato alle abilità e alle competenze raggiunte dal bambino. Tali informazioni vengono integrate da un’osservazione in classe che permette di valutare come egli sia in grado di lavorare e partecipare alla vita di gruppo. In base ai risultati degli esiti formativi evinti dal loro accurato monitoraggio, si procede ad eventuali aggiustamenti del progetto per ottimizzare gli interventi e attuare percorsi migliorativi. Per poter realizzare un progetto efficace, la Scuola Primaria si propone di valorizzare la continuità educativa attraverso un adeguato raccordo tra i diversi ordini scolastici. Durante l’anno scolastico pertanto, le équipes pedagogiche organizzano incontri con i docenti degli altri ordini. Questi momenti di confronto sono finalizzati ad organizzare un lavoro mirato e condiviso, il più possibile adeguato alle reali esigenze dell’alunno. Gli insegnanti di sostegno arricchiscono la loro formazione attraverso corsi d’aggiornamento, seminari e stages su una molteplicità di metodologie e tematiche riguardanti la disabilità. All’interno della scuola, in momenti specificamente dedicati, possono essere attivate terapie indispensabili per la gestione di particolari disturbi dello sviluppo e della comunicazione. A tal fine, gli insegnanti interessati saranno coinvolti in attività formative con gli specialisti del settore. INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI O ALTRI BES ALLA SCUOLA PRIMARIA Nell’ambito degli interventi messi in atto per favorire l’inclusione, si inseriscono le azioni rivolte agli alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) o con altri Disturbi Evolutivi Specifici (DES). All’inizio della prima classe vengono somministrate prove di prerequisito per l’individuazione precoce di difficoltà di apprendimento, in collaborazione con la logopedista della scuola. Dall’esito di tali prove di screening si procede alla formazione di laboratori linguistici mirati al rafforzamento delle competenze risultate deboli. Alla fine della classe prima, viene somministrato ai bambini segnalati dagli insegnanti un test di valutazione delle competenze meta fonologiche (in continuità con quanto esperito nella Scuola dell’Infanzia). Nelle classi successive alla prima vengono utilizzate prove di valutazione per monitorare e seguire gli sviluppi individuali. Poter individuare precocemente eventuali problematiche di apprendimento rappresenta un traguardo importante proprio in una fase estremamente delicata dello sviluppo del bambino, sia perché consente agli insegnati di attuare strategie più adatte ai bisogni dei propri alunni, sia perché un tempestivo invio del bambino alle strutture sanitarie specialistiche permette, in caso la diagnosi di DSA o di altro DES venga confermata, di intervenire anche in sede terapeutica. I bambini con B.E.S, secondo le indicazioni della Legge n. 170 dell’8 Ottobre 2010 e della Direttiva Ministeriale del 27 Dicembre 2012 e la successiva C.M. dell'8 marzo 2013 che estendono il diritto alla personalizzazione del percorso di apprendimento a tutti gli alunni in difficoltà, hanno diritto a beneficiare di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica: tali strumenti sono utilizzati in tutte le fasi del percorso scolastico, compresi i momenti di valutazione finale. È prevista dalla LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 e successivo Decreto 5669 del 12 luglio 2011, la predisposizione di un Piano Didattico Personalizzato (P.D.P) ovvero un “patto formativo” che va condiviso con la famiglia, per chiarire le linee generali del percorso di insegnamento/apprendimento individuale, sulla base delle indicazioni acquisite con la diagnosi. Con la C.M. 8 marzo 2013 il PDP si può predisporre anche per i bambini con B.E.S. non in possesso di una diagnosi, giustificandolo con una relazione del team dei docenti. È necessario che anche i genitori firmino il PDP per una maggiore trasparenza e condivisione del patto formativo. -La scuola, nell’ambito dell’autonomia di cui al D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275, e gli insegnanti, nell’ambito della libertà di insegnamento garantita dalla Costituzione, sono liberi nell’individuazione delle modalità di insegnamento più idonee a corrispondere alle necessità di ciascun allievo, ivi compresi gli strumenti compensativi e dispensativi per gli allievi con DSA. Nella scuola è presente un insegnante referente dei Bisogni Educativi Speciali che fornisce un servizio di counseling agli insegnanti e ai familiari degli allievi, finalizzato all’individuazione, alla prevenzione e all’adozione di aiuti specifici da impiegare in ambito didattico- educativo per facilitare l’apprendimento degli alunni in difficoltà. Il lavoro degli insegnanti è supportato dall’intervento di una logopedista. La presenza di un logopedista all’interno della Scuola è volta a prevenire, affrontare e sostenere in modo adeguato problematiche relative, alla comunicazione, al linguaggio e alle strategie di apprendimento, aiutando le insegnanti a delineare il profilo di sviluppo del singolo bambino. A Scuola è presente uno Sportello d'Ascolto Psicologico: è un servizio finalizzato alla promozione del 45 benessere ed alla prevenzione del disagio. Si tratta di un libero spazio d’ascolto rivolto a genitori ed 31 insegnanti che sentono la necessità di fare una consulenza nel totale rispetto della riservatezza. In questo spazio l’intervento della psicologa non ha finalità diagnostiche né terapeutiche ma di sostegno ed orientamento. In presenza di dinamiche relazionali che possono creare disagio, la psicologa può intervenire sui gruppi classe in collaborazione con i docenti o su un singolo alunno su richiesta della famiglia. La Scuola collabora con i Servizi Sociali della Comunità. Obiettivi, finalità, strumenti e metodi per l’inclusione sono dettagliatamente descritti nei Piani annuali inclusione, elaborati dal Gruppo di Lavoro Inclusione - GLI - ed approvati dal Collegio Docenti. (vedi allegato…) INCLUSIONE alla Scuola Secondaria di Primo e Secondo grado Obiettivo della Scuola Ebraica è promuovere il diritto allo studio e alle pari opportunità per ogni allievo, anche per i diversamente abili, personalizzando l’offerta educativa con attenzione al singolo alunno e al gruppo. Stimolare l’apprendimento e migliorare i processi cognitivi di ognuno per potenziare il livello generale delle conoscenze. Favorire l’integrazione e l'inclusione di ogni alunno nel gruppo classe. In linea con le ultime disposizioni di legge a favore degli alunni con problemi di apprendimento, la scuola secondaria di Primo e Secondo grado, in continuità con tutti gli altri ordini delle Scuole della Comunità ebraica di Milano, accoglie gli alunni che presentino una diagnosi di disabilità (Legge 104/92), o una certificazione DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento secondo la Legge 170/2010) o un BES (Bisogno Educativo Speciale come descritto nel recente DM del 27 dicembre 2012) e mette in atto quanto richiesto dalla normativa per realizzare la loro “presa in carico” da parte della scuola e l’effettiva integrazione di ogni allievo in un percorso di studi che sia a misura della sua specifica situazione. A differenza di qualche anno fa, sono diminuiti i casi di alunni certificati per i quali sia richiesto un Piano Educativo individualizzato (PEI) e la presenza di un insegnante di sostegno titolare con gli altri docenti della classe della programmazione, attuazione e verifica degli interventi didattico- educativi previsti dal piano individualizzato. Ora l’integrazione degli alunni con DSA e BES è affidata a tutti i docenti dei consigli di classe in cui è inserito l’allievo, i quali, dopo un’iniziale fase di analisi della situazione, mettono a punto un Piano Didattico Personalizzato (PDP) finalizzato a mettere l’alunno nella condizione di realizzare i propri obiettivi formativi attraverso l’adozione di misure compensative e dispensative idonee al proprio specifico disturbo o situazione socio-culturale. Dall’anno scolastico 2013-2014, infatti, la nostra scuola, pur aderendo come sempre agli obiettivi generali ed educativi definiti a livello nazionale, si propone di attuare un’effettiva politica di inclusione dei singoli alunni in modo che eventuali problematiche, più o meno durature e/o invalidanti, non ne precludano il successo formativo. Per assicurare la giusta attenzione, richiesta anche per legge, agli alunni che presentino una certificazione H – DSA – BES, la scuola offre il supporto di una referente interna che coordini le diverse necessità di genitori, allievi e consigli di classe, quando coinvolti in situazioni certificate. Grazie a questo canale dedicato viene recepita e trasmessa più velocemente l’eventuale segnalazione di situazioni di disagio e/o di difficoltà degli alunni, così come la presa in carico da parte dei docenti delle certificazioni consegnate alla scuola dalla famiglia. LA CONTINUITÀ Asilo nido- Scuola dell’infanzia – Scuola primaria La Scuola dell’Infanzia si pone in continuità con il Nido nel sostenere i bambini nei loro processi di apprendimento e di crescita, attuando uno scambio comunicativo costante finalizzato alla creazione di stili educativi coerenti. Si pone in continuità con la Scuola Primaria prevedendo un sistema di rapporti interattivi, ponendo attenzione alla coerenza degli stili educativi e abituando i bambini all’ascolto e al confronto anche attraverso il rispetto di alcune importanti regole e anticipando alcune conoscenze proprie della Scuola Primaria. Il “progetto continuità” tra la Scuola Primaria e gli altri ordini di Scuola prevede momenti di raccordo pedagogico, curricolare ed organizzativo atti a promuovere la continuità del processo educativo; si esplica in: Raccolta di dati relativi alle competenze cognitive, alle capacità relazionali, alla sfera emotiva che evidenzi le effettive capacità/difficoltà dell’alunno, validi come punto di riferimento per i passaggi agli ordini scolastici successivi Coordinamento dei curricoli dei diversi ordini di scuola, che abbiano come finalità il raggiungimento di un’autonomia pratica come capacità di gestione del proprio sapere, l’acquisizione di competenze, abilità, sistemi di padronanza delle strutture delle varie discipline, l’alfabetizzazione culturale (imparare ad imparare) Progettazione nella pratica di lavori comuni, attraverso attività di confronto e collaborazione incrociata tra insegnanti dei diversi ordini per concordare prerequisiti e obiettivi comuni e per un proficuo scambio di informazioni che tenga conto delle abilità cognitive degli alunni, delle capacità di relazione e dei bambini svantaggiati nelle classi di passaggio incontri degli alunni con i futuri insegnanti incontri ed eventuali attività in comune per le classi di passaggio dalla Scuola dell’infanzia alla Scuola Primaria partecipazione degli alunni delle classi quinte ad alcune lezioni della Scuola Secondaria di Primo Grado conoscenza dei percorsi didattici adottati dai diversi ordini individuazione dei referenti per il raccordo con gli altri ordini incontro tra gli insegnanti e i bambini dell’ultimo anno della nostra Scuola dell’Infanzia e gli iscritti alla Prima Primaria provenienti da scuole esterne continuità del percorso educativo/formativo a favore degli alunni diversamente abili Formazione delle classi Scuola Primaria: le classi vengono formate da una Commissione, composta dai seguenti membri: le insegnanti della classe uscente della Scuola dell’Infanzia, un insegnante della Scuola Primaria non coinvolto con le prime classi, un rappresentante dei non docenti, un genitore delegato dal Consiglio d’Istituto, non coinvolto nelle prime classi, e la Coordinatrice Didattica, se non coinvolta direttamente, o la Vicaria in sua vece. La logopedista presenta i risultati degli screening effettuati durante la Scuola dell’Infanzia. La Commissione segue determinati criteri: analisi del profilo elaborato dalle insegnanti del team della nostra Scuola dell’Infanzia, con particolare riferimento alle abilità cognitive e alla socializzazione analisi dei profili dei bambini provenienti da altre scuole equilibrio tra il numero di maschi e femmine equilibrio tra gli “anticipi” equilibrio delle provenienze linguistiche inserimento mirato e consapevole degli alunni diversamente abili e con disagio Scuola Secondaria di Primo Grado: le insegnanti della Scuola Primaria collaborano ai lavori della Commissione Formazioni Classi Prime della Scuola Secondaria di Primo Grado. analisi del profilo elaborato dalle insegnanti di scuola primaria esiti finali della scuola primaria equilibrio tra il numero di maschi e femmine equilibrio tra gli “anticipi” equilibrio delle provenienze linguistiche inserimento mirato e consapevole degli alunni diversamente abili e con disagio LA VALUTAZIONE È lo strumento di controllo dei processi di apprendimento, di verifica dei traguardi che lo studente deve aver 45 raggiunto, di monitoraggio dell’efficacia delle azioni messe in atto dalla scuola per favorire per lo sviluppo delle 33 competenze. Ha finalità formativa, poiché aiuta gli allievi a prendere consapevolezza delle conoscenze, abilità e competenze acquisite e, dunque, concorre ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi. Ha per oggetto non solo gli esiti, ma anche il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. E` oggetto di adeguata informativa per le famiglie, tramite la pagella del quadrimestre, integrata costantemente da colloqui con i docenti e da eventuali comunicazioni redatte su supporto cartaceo e online. SCUOLA PRIMARIA Verifica e valutazione della strategia attuata: in itinere finale La validità di una modalità di intervento è data dalla sua rispondenza agli obiettivi di apprendimento previsti Verifica e valutazione dell’alunno la verifica è adeguata al programma svolto ogni bambino viene valutato per i reali progressi conseguiti durante il suo percorso didattico ed educativo ogni alunno viene guidato ad una autovalutazione affinché diventi consapevole delle proprie capacità e del proprio percorso didattico ed educativo SCUOLA SECONDARIA DI I E II GRADO La valutazione effettuata dalla Scuola si diversifica a seconda che sia effettuata durante o alla fine del processo formativo ed è suddivisa in: Valutazione diagnostica. Si attua attraverso i colloqui iniziali e le prove di ingresso, si propone di accertare le competenze in relazione al possesso di conoscenze e capacità ed è utilizzata dai Consigli di Classe per stendere la programmazione didattico – disciplinare annuale. Valutazione formativa: fornisce indicazioni sullo svolgimento del processo educativo, interessa brevi tratti di percorso, si occupa di un limitato numero di obiettivi, registra il livello di progresso degli studenti e consente di organizzare strategie di recupero in itinere. Sono strumenti di valutazione formativa: test, esercitazioni in classe, controllo dei quaderni, domande poste alla classe durante o dopo una spiegazione….. Valutazione sommativa: valuta l’esito del processo di apprendimento per formulare un giudizio sull’allievo che tenga conto del risultato di tutte le attività svolte (anche della verifica intermedia) Procedure e strumenti di valutazione La valutazione periodica e annuale degli apprendimenti degli alunni viene effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici, riportati in lettere sui documenti di valutazione. La valutazione del comportamento è espressa con voto numerico, anch’esso espresso in lettere. Le modalità di verifica sono di vario tipo: orali, scritte, pratiche, a carattere strutturato, semi strutturato, non strutturato, osservazioni occasionali e sistematiche. Al fine di garantire maggiore completezza di percorso valutativo e di attribuzione di voto, le prove di verifica sommativa quadrimestrale e finale saranno non meno di TRE (tra scritte, orali, pratiche) per ogni quadrimestre e per ogni materia. Allo scopo di assicurare l’omogeneità e la trasparenza della valutazione, sono adottati comuni criteri per l’assegnazione dei voti, per la individuazione della corrispondenza tra voti e livelli di conoscenza e competenza. Criteri per l’attribuzione del giudizio di disciplina periodico e finale Al fine di rendere omogeneo il sistema di valutazione nei metodi e nella traduzione in codice numerico si utilizza la scala dei voti da 1 a 10 (art. 2-legge 169/2008). I criteri di attribuzione dei voti sono indicati dalla seguente scheda: Indicatori generali di riferimento della valutazione in decimi 10 Competenze pienamente consolidate. Conoscenze complete, approfondite e arricchite da integrazioni personali. L’alunno comprende, applica, spiega concetti, procedimenti e strategie in modo sicuro e pienamente corretto; è autonomo in situazioni di apprendimento complesse e nuove 9 Competenze pienamente acquisite. Conoscenze complete e approfondite. L’alunno comprende, applica, spiega concetti, procedimenti e strategie in modo sicuro e corretto; è autonomo in situazioni complesse di apprendimento 8 Competenze acquisite. Conoscenza completa dei contenuti. L’alunno comprende, applica, spiega concetti, procedimenti e strategie in modo complessivamente sicuro e corretto; è autonomo in semplici situazioni di apprendimento 7 Competenze complessivamente acquisite. Conoscenza discretamente approfondita di buona parte degli argomenti proposti. L’alunno comprende, applica, spiega concetti, procedimenti e strategie in modo abbastanza corretto; è sicuro e autonomo in situazioni semplici e/o guidate di apprendimento 6 Competenze essenzialmente acquisite. Conoscenza essenziale dei contenuti. L’alunno comprende, applica, spiega concetti, procedimenti e strategie in modo essenzialmente corretto; è parzialmente sicuro e autonomo in situazioni semplici e/o guidate di apprendimento 5 Competenze non del tutto acquisite. Conoscenze degli argomenti essenziali frammentarie e/o superficiali. L’alunno comprende, applica, spiega concetti, procedimenti e strategie se guidato/stimolato; non è sempre sicuro e autonomo nelle situazioni di apprendimento 4 Competenze non acquisite. Conoscenze molto superficiali e lacunose. Abilità scarsamente esercitate. 3,2,1 Assenza totale di conoscenze, competenze e abilità. L’impegno, l’interesse e la partecipazione dimostrati e i progressi rispetto alla situazione di partenza concorrono alla formulazione del giudizio quadrimestrale delle singole discipline. In sede di scrutinio i voti sono proposti dai singoli docenti e traducono concretamente un giudizio motivato e articolato. Il giudizio relativo ad ogni disciplina è desunto da un congruo numero di elementi e si riferisce ad una valutazione complessiva del raggiungimento dei livelli di competenza, dell’impegno, interesse e partecipazione dimostrati nell’intero percorso formativo. La proposta di voto alla fine dell’anno tiene altresì conto delle valutazioni espresse in sede di primo quadrimestre, nonché delle verifiche intermedie e degli interventi di recupero eventualmente effettuati. Nell’ambito dell’arrotondamento per la valutazione si farà altresì riferimento a considerazioni più generali relative all’acquisizione di un metodo di lavoro, ai risultati di percorsi formativi di recupero, ad atteggiamenti e comportamenti cognitivi richiesti dallo specifico disciplinare: metodo, impegno, ricerca, continuità nel lavoro, creatività. I Consigli di Classe, acquisite le proposte di singolo voto e i relativi giudizi, in sede di scrutinio deliberano il voto finale per ogni singola disciplina relativamente ad ogni singolo alunno e procedono al giudizio finale di ammissione-non ammissione alla classe successiva e/o agli esami di licenza VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Nella verifica e valutazione l'Istituto Scuole della Comunità ebraica di Milano tiene in considerazione la legislazione adottata a livello nazionale e provinciale nei casi di DSA (Disturbi specifici di apprendimento), legge 104 e BES. In presenza di certificazione ufficiale, i docenti applicano gli strumenti compensativi (fra cui si citano a titolo esemplificativo: tavola pitagorica; tabella delle misure, tabelle delle formule; calcolatrice; registratore; computer con programmi di videoscrittura con correttore ortografico e sintesi vocale, commisurati al singolo caso) e le misure dispensative nei confronti degli studenti, in tutti i momenti di lavoro in classe e di valutazione. Nella scuola secondaria di primo e secondo grado, in tutti i casi specifici in cui venga certificata da parte di un medico neuropsichiatra la necessità che l’alunno/a segua un programma per obiettivi minimi, gli insegnanti adottano nella loro programmazione questo criterio di individualizzazione nella definizione dei traguardi di minima a livello di contenuti da svolgere e di competenze da sviluppare. Tutti gli insegnanti operano affinché l’alunno/a sia messo/a in condizione di seguire la stessa programmazione di classe attraverso un atteggiamento di sensibile attenzione alle specifiche difficoltà diagnosticate, in modo che non sia precluso a nessuno il diritto allo studio e il conseguimento del diploma finale del corso intrapreso. Nei confronti degli alunni disabili si procede, di norma, a valutazioni differenziate, tenendo conto degli obiettivi prefissati nel Piano Educativo Individualizzato (PEI). L’articolo 9 del Regolamento sulla valutazione degli alunni (dpr 122/2009) prevede che, in sede di esame 35 45 conclusivo del primo ciclo di istruzione, le prove siano adattate in relazione agli obiettivi del PEI. Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell’esame e del conseguimento del diploma di licenza. Nel caso in cui gli obiettivi previsti dal PEI non siano riconducibili ai programmi ministeriali, il percorso formativo consente l’acquisizione di un attestato di credito formativo valido anche per l’accesso ai percorsi integrati di istruzione e formazione (art. 9 dpr 122/2009). Per le prove di esame (art. 318 del Testo Unico - D.Lvo 297/1994) sono predisposte prove equipollenti e tempi più lunghi per l'effettuazione delle prove scritte. Valutazione degli alunni con DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) Nel caso di alunni con Dsa regolarmente certificati, il Consiglio di classe compila un Piano Didattico Personalizzato (PDP) nel quale vengono indicati gli strumenti compensativi e dispensativi e i criteri di verifica e valutazione utilizzati e concordati con la famiglia, nonché i criteri di valutazione per le prove d’esame (legge 170/2010). SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Procedure e criteri per l’attribuzione del giudizio sul comportamento La valutazione del comportamento, attribuita collegialmente dal Consiglio di Classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo (dpr 169/2008 art.2). La valutazione del comportamento dell'alunno si propone di favorire l'acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell'adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell'esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento influisce sulla valutazione del profitto, fermo restando che distrazioni, ripetute assenze, disordine, poca cura del rispetto dei tempi di consegna influiscono sul rendimento scolastico. Il giudizio sul comportamento viene proposto dal docente che nella classe ha il maggior numero di ore di insegnamento. In caso di disaccordo prevale la maggioranza. Gli indicatori utili alla formulazione del giudizio sono: regolarità della frequenza scolastica; puntualità nella presenza; riconoscimento- consapevolezza- rispetto-condivisione di regole sociali nei diversi contesti relazionali e situazioni educative; conoscenza, rispetto di sé e degli altri e progressiva consapevolezza e rispetto dei ruoli; attivazione di atteggiamenti di relazione positiva; capacità di autocontrollo sia nelle condotte emotivo- relazionali che nel comportamento di lavoro; responsabilità e rispetto delle cose proprie ed altrui e degli ambienti comuni; correttezza e adeguatezza delle condotte. I criteri che informano la proposta di voto di comportamento per gli alunni della scuola secondaria di primo grado sono esposti nella tabella seguente: 10 Alunno corretto e responsabile, rispettoso delle norme che regolano la vita dell'Istituto e consapevole dei propri doveri. Atteggiamento collaborativo e costruttivo all'interno della classe, non limitato ad una correttezza solo formale 9 Alunno corretto e responsabile, rispettoso delle norme che regolano la vita dell'Istituto, delle persone e degli strumenti di lavoro e consapevole dei propri doveri. 8 Alunno con comportamento a volte poco collaborativo nei rapporti con compagni, insegnanti e altre figure operanti nella scuola, che assume comportamenti non sempre rispettosi delle regole, quali ritardi e/o assenze, e distrazioni che comportino richiami durante le lezioni. 7 Alunno con comportamenti poco rispettosi o di conflittualità con adulti e coetanei, di mancanza di osservanza delle regole dell'Istituto, di partecipazione al dialogo educativo e di rispetto delle persone e delle attrezzature. 6 Alunno con frequenti e consapevoli comportamenti irrispettosi e di conflittualità con adulti e coetanei e/o mancanze disciplinari anche gravi, annotate sul registro e delle quali siano stati messi al corrente il Consiglio di classe, l'ufficio di direzione e la famiglia. 5 Alunno che abbia manifestato comportamenti di particolare ed oggettiva gravità, al quale sia stata irrogata una sanzione disciplinare ai sensi del Regolamento d'Istituto (redatto in base all'art. 4 del DPR 24 giugno 1998 n° 249) e che non abbia dimostrato apprezzabili cambiamenti nel comportamento anche a fronte dei percorsi educativi e formativi attuati. Criteri di ammissione alla classe successiva ovvero agli esami Per ammettere uno studente alla classe successiva il Consiglio di Classe valuta i seguenti elementi: frequenza per il numero di giorni previsti dalla normativa per la validazione dell’anno scolastico (3/4 dell’orario annuale, dpr 122/2009) considerazione di eccezionalità di caso, in deroga al criterio precedente, su proposta motivata del Consiglio di Classe presenza di una generale positività degli esiti scolastici che si traduce in risultati sufficienti in tutte le materie e nel comportamento e in un soddisfacente sviluppo del processo di maturazione, considerati rispettivamente il percorso scolastico compiuto dall’allievo con riferimento alla media annuale dei voti di disciplina, e il giudizio dei risultati riferiti al conseguimento degli obiettivi formativi indicati nella valutazione del livello globale di maturazione. L’ammissione all’Esame di Stato è disposta, previo accertamento della prescritta frequenza ai fini della validità dell’anno scolastico, nei confronti dell’alunno che ha conseguito una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con attribuzione di voto unico secondo l’ordinamento vigente (dpr169/2008 art.3) e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi (dpr169/2008 art.2) In presenza di carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, si può deliberare l’ammissione, inserendo una specifica nota sulla scheda, tenuto conto di: progressione rispetto ai livelli di partenza eventuali situazioni di svantaggio (malattia, problemi familiari, vicissitudini personali, inserimento a scuola in corso d’anno, recente immigrazione …) risultati conseguiti in attività di recupero e intervento personalizzato impegno e motivazione dimostrati Criteri di non ammissione alla classe successiva ovvero agli esami Il Consiglio di classe procederà alla non ammissione dell’alunno alla classe successiva o all’Esame di Stato nei seguenti casi: frequenza insufficiente a validare l’anno, senza che sussistano elementi di eccezionalità da valutarsi caso per caso grave e documentata insufficienza comportamentale insufficienza in alcune discipline, giudicata rappresentativa di carenze nella preparazione complessiva la cui gravità sia tale da non rendere proficua la frequenza alla classe successiva presenza di carenze gravi, giudicate non colmabili con interventi integrativi, né con lo studio autonomo e corrispondente valutazione di positività di fermare per consentire tempi più lunghi di apprendimento L’eventuale decisione di non ammissione alla classe successiva o all'esame è, comunque, assunta a maggioranza da parte dei componenti del consiglio di classe. Criteri di valutazione prove d’esame Prova scritta di lingua italiana Pertinenza alla traccia coerenza e coesione del testo Pertinenza lessicale in relazione alla tipologia del testo Correttezza morfologica e sintattica Correttezza ortografica Prova scritta di lingua straniera: Comprensione della traccia d’esame/ dei quesiti Correttezza linguistico-strutturale e lessicale (strutture, funzioni, lessico) Originalità e autonomia Rielaborazione personale Prova scritta di matematica Conoscenza degli elementi propri della disciplina Applicazione di proprietà e relazioni Correttezza formale e di calcolo Capacità di risoluzione dei problemi Uso del linguaggio scientifico e simbolico Criteri per lo svolgimento del colloquio pluridisciplinare d’esame Il colloquio, condotto collegialmente alla presenza dell’intera sottocommissione esaminatrice, dovrà consentire di valutare la maturazione globale dell’alunno e l'acquisizione di capacità di collegamento interdisciplinare e di rielaborazione personale delle esperienze scolastiche. Per le discipline grafiche, tecniche ed espressive, saranno predisposte cartelline, in cui sarà stata raccolta la documentazione delle parti significative dell'apprendimento; Criteri di valutazione del colloquio Capacità di orientarsi rispetto alle conoscenze acquisite Padronanza delle conoscenze e consapevolezza e delle abilità connesse Capacità di esposizione Competenza lessicale Capacità di collegamento Capacità di rielaborazione personale Controllo emotivo 45 37 Criteri per la formulazione del giudizio finale La valutazione dell’esame finale del ciclo è effettuata mediante attribuzione di voti numerici espressi in decimi, tenendo conto di: media dei voti in decimi, ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità, arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5 corrispondenza tra gli esiti delle prove d’esame e l’iter scolastico preparazione culturale generale capacità espositive ed espressive abilità nel fare collegamenti tra le conoscenze capacità di rielaborazione e di approfondimento livello globale di maturazione (in particolare autonomia, responsabilità, impegno) A chi non superi le prove verrà attribuito il giudizio di ‘non licenziato’. La valutazione finale dell'esame è espressa con un voto in decimi. Criteri e modalità della valutazione sono definiti dal Regolamento di coordinamento delle norme sulla valutazione degli alunni (dpr 122/2009) Criteri per la formulazione del giudizio orientativo (classi terze) Il consiglio di classe, nei primi giorni del mese di gennaio, esprime un consiglio orientativo che ha lo scopo di aiutare l’alunno e la sua famiglia nella scelta della scuola superiore. Per la formulazione del giudizio orientativo i docenti realizzano osservazione sistematica nel triennio analisi dei giudizi e delle valutazioni nelle singole discipline; riflessione sui risultati raggiunti e individuazione punti di forza; riflessione su temi, discussioni fatte dai ragazzi in materia; analisi dei colloqui fatti con i ragazzi in occasioni informali; visita alle scuole superiori dell’istituto analisi delle attitudini rilevate dai docenti stessi; analisi degli interessi e delle motivazioni ad apprendere desunte dall’osservazione dei ragazzi stessi analisi dei dati raccolti ed elaborazione dei consigli orientativi in sede di Consiglio di Classe. Nell’esprimere il consiglio orientativo i Consigli di Classe tengono conto di: attitudini ed interessi manifestati nel corso del triennio atteggiamento nei confronti delle attività scolastiche generali e specifiche autonomia nel lavoro metodo di studio acquisito competenze disciplinari, trasversali e metacognitive acquisite Il consiglio orientativo viene consegnato alle famiglie dal docente coordinatore nei primi giorni di gennaio. SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO Criteri per la valutazione del comportamento mediante l'attribuzione di un voto numerico Il D.M.137/2008, art. 2 comma 3 (convertito in Legge 169/08, art. 4) prevede che la valutazione del comportamento concorra alla determinazione della media dei voti ai fini dell’ammissione alla classe successiva: “a decorrere dall'anno scolastico 2008/2009, la valutazione del comportamento è effettuata mediante l'attribuzione di un voto numerico espresso in decimi. La valutazione del comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo”. Il Collegio dei Docenti della Scuola Secondaria di Secondo Grado ha deliberato i seguenti criteri per la valutazione del comportamento: rispetto delle norme e dei regolamenti (rispetto delle persone, dei ruoli, delle regole, delle cose); correttezza formale e autocontrollo durante le lezioni e disponibilità nei rapporti personali con adulti e compagni; regolarità nella frequenza; rispetto delle consegne e delle scadenze (puntualità e precisione nell’assolvimento dei compiti e nello studio delle lezioni, puntualità nel materiale scolastico adeguato, presenza in occasione di verifiche, precedentemente stabilite) interesse e impegno (partecipazione alle attività didattiche e al dialogo educativo). 10 / - È corretto e responsabile in ogni circostanza. - Partecipa alle attività didattiche con ordine e pertinenza. 9 - È disponibile alla collaborazione con compagni e adulti. - Partecipa in modo costruttivo al dialogo educativo. - È sempre rispettoso delle regole, delle persone e degli strumenti di lavoro. 8 - È generalmente corretto. - Partecipa adeguatamente alle attività didattiche. - È abbastanza disponibile alla collaborazione e al dialogo educativo. - Rispetta quasi sempre le regole, le persone e gli strumenti di lavoro. 7 - Rispetta le regole della convivenza se controllato. - Partecipa alle attività didattiche saltuariamente, in modo non sempre ordinato e pertinente. - Non è sempre disponibile alla collaborazione e al dialogo educativo. - Non sempre rispetta le regole della scuola, le persone e gli strumenti di lavoro. 6 - Assume comportamenti poco corretti. - Partecipa alle attività didattiche in modo poco ordinato e pertinente. - È poco disponibile alla collaborazione e agli interventi educativi. - È poco rispettoso delle regole, delle persone, degli strumenti di lavoro. 5 - Assume ripetutamente comportamenti gravemente scorretti, pericolosi e/o violenti nei confronti degli altri. - Non partecipa alle attività didattiche. - Non è disponibile alla collaborazione e agli interventi educativi. - Non rispetta le regole, le persone, gli strumenti. - Non dimostra apprezzabili cambiamenti nel comportamento anche a fronte dei percorsi educativi e formativi attuati. Le entrate posticipate e le uscite anticipate influiscono comunque sul voto di comportamento, tranne quelle giustificate da motivazioni mediche suffragate da apposito certificato o in casi eccezionali valutati volta per volta dalla Direzione scolastica (esame della patente, rinnovo passaporto, altro) Criteri per l'ammissione all'anno successivo e all'esame di stato Il Collegio Docenti, in fase di valutazione: adotta per intero la scala decimale (1 – 10); considera i progressi individuali rispetto ai livelli di partenza, oltre che la partecipazione e l'impegno; tiene conto dei vari livelli raggiunti: nell'acquisizione delle conoscenze; nella capacità di applicazione/rielaborazione complessiva delle stesse; nelle abilità linguistico/espressive; nelle competenze acquisite in relazione agli assi culturali. Ha convenuto che per la sufficienza siano richieste: la conoscenza essenziale degli argomenti, la capacità di applicare le conoscenze in situazioni semplici, l'esposizione sostanzialmente corretta. Ha definito i seguenti criteri di valutazione: comprensione della richiesta e pertinenza della risposta, correttezza contenutistica ed espositiva, coerenza logica, riconoscimento di analogie e differenze, collegamenti in ambito disciplinare e pluridisciplinare, proprietà nell'uso del linguaggio specifico, 45 39 rielaborazione personale e capacità critica. La sufficienza non può prescindere dalla risposta positiva ai primi tre punti, che corrispondono al conseguimento di due obiettivi prioritari: conoscenza e competenza comunicativa. Ai fini della valutazione complessiva finale si tiene anche conto di: puntualità e rispetto degli impegni; interesse e partecipazione al dialogo educativo; capacità di migliorare e di recuperare; costanza e continuità nello studio e nel lavoro scolastico; determinazione nel raggiungimento degli obiettivi. Pertanto, a decorrere dall’a. s. 2010/2011, sono ammessi allo scrutinio gli studenti che abbiano raggiunto la sufficienza in tutte le materie e le cui assenze non superino il 25% del totale delle lezioni con le deroghe previste dalla legge (cfr. D.P.R. N. 122/2009, art.14, c. 7). Il giudizio di ammissione all'anno successivo viene sospeso in presenza di un massimo di tre materie insufficienti. Per gli studenti con giudizio sospeso, la valutazione finale sarà effettuata prima dell’inizio del nuovo anno scolastico sulla base di prove di saldo del debito scritte, orali e pratiche opportunamente preparate dai singoli Consigli di Classe, cui seguirà uno scrutinio integrativo (vedi O.M. 80/07). A tali prove sono tenuti a partecipare tutti gli allievi che abbiano conseguito un debito, che abbiano o meno seguito i corsi di recupero previsti dal Collegio Docenti. Criteri di riconoscimento del credito formativo e attribuzione del credito scolastico per le classi del triennio I criteri, formulati dal Collegio Docenti, sono stati fatti propri dai Consigli di Classe. A tale scopo si è fatto riferimento per il credito formativo all'art. 12 del decreto 23 luglio 1998, comma 1, Art. 1 D.M. 452 del 1211-'98 e per il credito scolastico alla Circ. 77 del 24-3-'99, Art. 1, al D.M. 42 del 22-5-07 e successivi aggiornamenti. Per ottenere il riconoscimento del credito formativo, gli alunni del Triennio devono consegnare ai loro Coordinatori di Classe, entro le scadenze stabilite, la documentazione delle diverse attività extra-scolastiche (sport agonistico, volontariato, musica, lingue, lavoro, patente ECDL, stage estivi) e l'attestazione di enti, associazioni, istituzioni presso i quali il candidato ha realizzato le varie esperienze, contenente anche una sintetica descrizione dell'esperienza stessa; detta certificazione deve indicare la quantità delle prestazioni (ore settimanali, mensili, annue) e, per le certificazioni dei crediti formativi acquisiti all'estero, queste devono essere legalizzate dall'autorità diplomatica o consolare. Per quanto riguarda il credito scolastico il Consiglio di classe in sede di scrutinio finale valuta caso per caso i sotto-indicati elementi da tenere presente per l'attribuzione: media dei voti, compreso il voto di comportamento profitto e progresso nell'apprendimento frequenza scolastica impegno, interesse, partecipazione al dialogo educativo partecipazione certificata ad attività integrative all'interno della scuola eventuali crediti formativi Il credito formativo, di norma, non viene riconosciuto qualora lo studente, alla fine dell’anno, risulti: -promosso, ma con carenze sanabili con studio individuale; - con giudizio sospeso, sebbene le carenze risultino sanate allo scrutinio integrativo, a meno che il risultato non sia ottimo (8-9-10) Allo scopo di assicurare l’omogeneità e la trasparenza della valutazione, sono adottati comuni criteri per l’assegnazione dei voti, per la individuazione della corrispondenza tra voti e livelli di conoscenza e competenza. La certificazione delle competenze La Scuola ebraica di Milano, come scuola paritaria e come scuola particolarmente attenta alle indicazioni provenienti dallo Stato e dall’Unione Europea, emette alla fine del secondo anno delle scuole secondarie di secondo grado una certificazione delle competenze acquisite dall’allievo (allegato 1 al Regolamento n. 139 del 22 agosto 2007). Tale documento, rilasciato su richiesta della famiglia, attesta il raggiungimento di competenze negli assi fondamentali del sapere e dell’agire richieste per essere membro attivo e propositivo della società. Gli ambiti più generali (asse dei linguaggi, matematico, tecnologico, storico sociale, digitale) si articolano in una serie di indicatori utili per un’osservazione attenta e continuativa. La competenza viene valutata sulla base di livelli recepiti dalle indicazioni europee. Questa certificazione, oggetto di continua attenzione da parte dello Stato, consente di valorizzare ogni competenza posseduta dalla persona, in una logica di apprendimento permanente, non limitato alle attività 45 strettamente didattiche, ma aperto a saperi o abilità costruiti anche al di fuori dei luoghi tradizionalmente 41 deputati alla trasmissione della conoscenza. Questa procedura è tutt’altro che formale perché punta a fissare standard minimi nazionali che assicurino la validità di ciò che si certifica e di conseguenza la spendibilità. La Scuola ebraica inserisce la certificazione all’interno di un progetto di articolazione delle competenze secondo un curricolo verticale che collega percorsi delle diverse aree dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado. La certificazione coerentemente recepisce e fotografa il livello raggiunto in un punto avanzato del percorso e può essere uno strumento utile per affrontare la parte conclusiva della scuola superiore, per facilitare l’ingresso nel mondo dell’università o del lavoro e per facilitare quella mobilità geografica e professionale tipica del nostro tempo. FABBISOGNO DI ORGANICO a. posti comuni e di sostegno SCUOLA INFANZIA Scuola dell’Infanzia a. s. a.s a.s. 2016-17 2017-18 2018-19 Motivazione: indicare il piano delle classi previste e le loro caratteristiche POSTI COMUNI 8 8 8 Non si prevedono variazioni del numero di sezioni SOSTEGNO 1 1 1 Non sono ancora definiti i dati dei nuovi ingressi 55 h 55 h 55 h SPECIALISTI * Non si prevedono variazioni del numero di attività *Specialisti di ebraico, ebraismo, inglese, musica, psicomotricità SCUOLA PRIMARIA a. s. a.s. 2016-17 2017-18 2018-19 POSTI COMUNI 12 14 14 Si prevedono variazioni del numero di classi SOSTEGNO 3 3 3 Sono previste diminuzioni nel triennio per passaggi 59 h 59 h 59 h Non si prevedono variazioni del numero di attività Scuola Primaria SPECIALISTI * a.s. *Specialisti di ebraico, ebraismo, inglese, musica, motoria Motivazione: indicare il piano delle classi previste e le loro caratteristiche SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Classe di concorso / sostegno a. s. a.s. a.s. Motivazione: indicare il piano delle classi previste e le loro caratteristiche 2016-17 2017-18 2018-19 A028 10 h 10 h 10 h Invariato numero studenti. A030 10 h 10 h 10 h Invariato numero studenti. A032 10 h 10 h 10 h Invariato numero studenti. A033 10 h 10 h 10 h Invariato numero studenti A039 10 h 10 h 10 h Invariato numero studenti. A043 2e4h 2e4h 2e4h Invariato numero studenti. A059 1 e 12 h 1 e 12 h 1 e 12 h Invariato numero studenti. A345 15 h 15 h 15 h Invariato numero studenti. A445 10 h 10 h 10 h Invariato numero studenti. AC46 15 h 15 h 15 h Invariato numero studenti. Ebraismo 3 3 3 Invariato numero studenti. AD00 2h 2h 2h Invariato numero studenti. Motivazione: indicare il piano delle classi previste e le loro caratteristiche SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO Classe di concorso / sostegno a.s. a.s. a.s. 2016-17 2017-18 2018-19 A017 18 e 2h 18 e 2h 18 e 2h Invariato numero studenti. A019 17 h 17 h17h 17h Invariato numero studenti. A025 10 h 10 h 10 h Invariato numero studenti. A029 14 h 14 h 14 h Invariato numero studenti. A037 2 e 1h 2e1h 2e1h Invariato numero studenti. A038 15 h 15 h 15 h Invariato numero studenti. A039 1e3h 1e3h 1e3h Invariato numero studenti. A042 1 1 1 Invariato numero studenti. A047 1e 1 h 1e 1 h 1e 1 h Invariato numero studenti. A049 1e9h 1e9h 1e9h Invariato numero studenti. A050 2 e 16 h 2 e 16 h 2 e 16 h Invariato numero studenti. A051 4h 4h 4h Invariato numero studenti. A060 2e2h 2e2h 2e2h Invariato numero studenti. A061 6h 6h 6h Invariato numero studenti. A246 1e2h 1e2h 1e2h Invariato numero studenti. A346 2e1h 2e1h 2e1h Invariato numero studenti. A446 10 h 10 h 10 h Invariato numero studenti. AC46 18 e 8 h 18 e 8 h 18 e 8 h Invariato numero studenti. AD01 8h 8h 8h Invariato numero studenti. AD02 6h 6h 6h Invariato numero studenti. C031 5h 5h 5h Invariato numero studenti. C032 8h 8h 8h Invariato numero studenti. C03C 5h 5h 5h Invariato numero studenti. Ebraismo 16 h 16 h 216 h Invariato numero studenti. b. Posti per il potenziamento Tipologia (es. posto comune primaria, classe di concorso scuola secondaria, sostegno…)* n. docenti Motivazione (con riferimento alle priorità strategiche al capo I e alla progettazione del capo III) Docente scuola primaria 1 Sdoppiamento classe numerosa Ebraismo (secondaria di I e II grado) 6 Collegio Rabbinico (priorità strategiche e finalità generali) A042 1 Compiti amici (potenziamento metodo di studio – inclusione). A047 1 Compiti amici (potenziamento metodo di studio - inclusione). A446 1 Compiti amici (potenziamento metodo di studio - inclusione). A346 1 Compiti amici (potenziamento metodo di studio - inclusione ). A051 1 Compiti amici (potenziamento metodo di studio - inclusione). A345 1 Compiti amici (potenziamento metodo di studio - inclusione). C032 (secondaria di II grado) 1 Potenziamento lingua inglese per percorsi CLIL c. Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015 Tipologia n. Assistente amministrativo 3 Collaboratore scolastico 8 Assistente tecnico e relativo profilo 1 informatico 1 laboratorio scienze Altro // 45 43 PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE Attività formativa Personale coinvolto Priorità strategica correlata Corso in collaborazione con l’Università Bicocca di Milano, per la realizzazione del Curricolo Verticale delle Scuole della Comunità e l’avvio di un progetto finalizzato alla valutazione del corpo docente Corso di pronto intervento pediatrico Gruppo educativo della Scuola dell’Infanzia Adeguamento normativo e programmatico della scuola alle richieste ministeriali Gruppo educativo della Scuola dell’Infanzia Prevenzione e tutela del bambino Corso “Disprassia in età evolutiva”, tenuto dagli operatori del gruppo AIDEE di Milano e di Seregno Gruppo educativo della Scuola dell’Infanzia Tematiche di prevenzione primaria Gruppo educativo della Scuola dell’Infanzia Approfondimento di una specifica area di sviluppo dell’età evolutiva nella fascia d’età 3-6 per prevenire e intervenire, mediante la progettazione di percorsi educativi specifici, eventuali difficoltà prassiche del bambino Osservazione sistematica del singolo bambino per prevenire, riconoscere e intervenire precocemente sui punti di forza e di debolezza rilevati nelle diverse aree di sviluppo Ebraismo: Incontri periodici col Prof. Shmuel Wygoda, dell'Università di Gerusalemme, per la compilazione di un curricolo di ebraismo per le classi 3°/4°/5° primaria; si introdurrà un nuovo approccio di studio del Chumash (Pentateuco). Al progetto lavora un gruppo di docenti della scuola primaria, di cui fanno parte tre specialisti di ebraismo e tre insegnanti di classe. Il Chumash è lo studio testuale della Torà in lingua ebraica. La priorità del corso è quella di analizzare, verso per verso, alcune parti del libro di Bereshit (Genesi), compilando delle schede che corrispondono a Unità di studio, che possono rappresentare una o più lezioni in classe. Ogni scheda contiene il titolo dell’Unità, gli obiettivi, i concetti da enfatizzare, le abilità da sviluppare, i commentari al testo con relativi obiettivi, le proposte didattiche e infine i metodi di valutazione. Corso di formazione con la Professoressa Monducci per la valutazione d'istituto per approntare il Piano di Miglioramento. Aggiornamenti organizzati dall’USP di Milano e Provincia o da altri Enti accreditati, soprattutto per quanto concerne gli adeguamenti dei piani di studio alle indicazioni del Ministero della Pubblica Istruzione. Al corso partecipa un gruppo di docenti della scuola primaria, della secondaria di primo e secondo grado e le dirigenti scolastiche. Gli aggiornamenti vengono seguiti dall’intero personale docente della scuola primaria e della scuola dell’infanzia. Adeguamento normativo e programmatico della scuola alle richieste ministeriali Incontri periodici organizzati dai docenti specialisti di ebraismo, sulla didattica delle feste ebraiche e progetti sull'etica ebraica, volti alla preparazione dei programmi che si svolgeranno durante l’anno. Gli incontri vengono seguiti dall’intero corpo docenti della scuola primaria. Corso d’aggiornamento e approfondimento sul tema della disprassia condotto dalla Dott.ssa Risoli. Corso B.E.S. Corso sull'utilizzo dei devices digitali (pc, lim, tablet). Il corso viene seguito dall’intero personale docente della scuola primaria. Gli insegnanti si dedicano da sempre a seguire con attenzione corsi proposti da enti e scuole per gli aggiornamenti relativi all’inclusione scolastica di bambini con bisogni educativi speciali, ai disturbi specifici dell’apprendimento e alle nuove tecnologie applicate alla didattica, nonché alle novità in campo di insegnamento delle lingue straniere Questi incontri permettono di approfondire aspetti delle feste e ricorrenze ebraiche dal punto di vista didattico, proponendo racconti, aneddoti e curiosità che possano essere integrati alle spiegazioni in classe. Questi appuntamenti permettono ai docenti di classe di formarsi, grazie all’esperienza degli specialisti, per affrontare al meglio la spiegazione di diversi aspetti della religiosità e renderli di facile fruizione per i bambini. Corso nell'ambito del continuo aggiornamento del corpo docente riguardo a quanto di nuovo nel campo delle Difficoltà di Apprendimento e Relazionali. Docenti neo assunti. Docenti. Inclusione e differenziazione. Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane. Corso sul protocollo informatico. Corso sull'approccio didattico CLIL. Innovazione della didattica (es. flipped classroom) ATA, direzione scolastica. Docenti in possesso dei requisiti richiesti dalla legge. Docenti. Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane. Potenziamento offerta formativa. Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane. ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE L’istituto si avvale di diversi laboratori per dare la possibilità agli studenti di imparare e studiare attraverso attività particolari e progettate su misura per ogni materia. LABORATORIO DI SCIENZE: è possibile trovare un’attrezzatura adeguata per svolgere ogni tipo di esperimento, attraverso materiali strutturati quali microscopi, provette, bilance, etc, dando agli alunni 45 l’opportunità di venire a contatto con la concreta realtà dei fenomeni scientifici analizzati. LABORATORIO DI INFORMATICA: è a disposizione degli alunni con un parco macchine che consente un collegamento rapido e un utilizzo funzionale degli strumenti. I bambini si confrontano con programmi che riguardano la logica, altri che si occupano di ritmi e suoni, altri ancora che riguardano lettura e scrittura. L’indicazione metodologica è quello di inserire il programma computerizzato nel più ampio itinerario delle attività didattiche. Inoltre i docenti portano alla conoscenza dell’utilizzo di Internet e guidano gli alunni ad un accesso sicuro e didatticamente motivato all'esplorazione del Web. Nell’anno 2015/16 la scuola ha avviato un progetto per le classi quinte volto a coinvolgere in prima persona i ragazzi nella scoperta di internet, per renderli consapevoli delle potenzialità che esso offre e dei pericoli che si possono incontrare. Il progetto si basa sull’utilizzo di un blog creato appositamente per gli alunni, LABORATORIO DI ARTE E MANIPOLAZIONE: offre la possibilità di accogliere alcuni volontari esterni che possono, su richiesta degli insegnanti e previo accordo con le famiglie e comunicazione al Consiglio d'Istituto, portare la propria competenza nelle classi, organizzando laboratori su diversi argomenti. Nell'anno scolastico 2013/14 è stato svolto un progetto per la costruzione di un plastico in terracotta sulla città di Roma nell'antichità. Nell'anno 2014/15 lo stesso laboratorio ha visto la costruzione di diversi plastici di ambientazione dell'uomo primitivo. In altri casi si sono svolti laboratori di découpage e fiori di carta. LABORATORIO LINGUISTICO: consente un costante rapporto “person to person” tra tutor e allievo. L’insegnante ha la possibilità di monitorare simultaneamente i progressi di tutti gli allievi che, a loro volta, sono costantemente sollecitati a comunicare con il docente, con i compagni e a prendere consapevolezza dei loro miglioramenti nella pronuncia. Attraverso il Pc dell’insegnante gli alunni possono vedere sui loro monitor anche delle videocassette, DVD e CD e tutto il materiale strutturato a loro proposto.Il laboratorio linguistico permette agli studenti di portare avanti, parallelamente allo studio della grammatica, anche un approfondimento mirato della lingua “reale” e della pronuncia dei vari paesi di lingua inglese. LABORATORIO TEATRALE: uno spazio per liberare le diverse potenzialità espressive dei bambini, indirizzare le loro energie in un percorso di crescita personale, entrare in contatto con quelle “parti di sé” che a causa di inibizioni personali o sociali spesso vengono fatte tacere. L’obiettivo comune sarà quello di progettare, attraverso la condivisione e la socializzazione, la messa in scena di un saggio finale.In particolare, il progetto “Facciamo finta che...” ha l’obiettivo di favorire la consapevolezza emotiva degli alunni nei confronti di se stessi e degli “altri” attraverso il gioco psicodrammatico e sociodrammatico. Ogni classe viene coinvolta in giochi sociometrici, di relazione, di creatività, di role-playing mutuati dalle diverse tecniche teatrali (mimo, narrazione, danza e clownerie). I percorsi tematici di ogni laboratorio variano di classe in classe in considerazione dello sviluppo psicofisico di ogni bambino e del gruppo. Ogni laboratorio si divide in tre fasi di intervento ben distinte tra loro: 5 ore di esercizi sullo spazio e giochi di ruolo per creare un gruppo coeso e collaborativo. ·5 ore di esercizi volti alla scoperta della voce e della mimica del corpo. 7 ore di improvvisazioni per elaborare lo spettacolo finale. FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI Infrastruttura/ attrezzatura Rendere funzionante lo spazio adibito ad aula docenti della scuola primaria. Adeguamento aule informatica: migliorare funzionamento degli strumenti Acquisto e/o manutenzione hardware per tutti gli ordini di scuola. (LIM, PC di classe e nei diversi laboratori) Completamento lavori di ristrutturazione negli ambienti della Scuola Secondaria di Secondo grado. Potenziamento wireless. Postazioni pc per gli studenti della secondaria di II grado. Messa a norma laboratorio di scienze. Aula sostegno Motivazione, in riferimento alle priorità Fonti di finanziamento strategiche del capo I e alla progettazione del capo III Permettere ai docenti della scuola primaria di trovare Ente privato un luogo principe per il lavoro personale e di team, un luogo ove trovare strumentazioni informatiche adeguate alla preparazione del lavoro nelle classi, nonché spazio di incontro e scambio. Permettere alle classi di lavorare con strumenti Ente privato all'avanguardia, per perseguire quei risultati ottimi a cui si vuole tendere anche in ambito informatico Permettere alle classi di lavorare con strumenti Ente privato all'avanguardia, per perseguire quei risultati ottimi a cui si vuole tendere anche in ambito informatico Migliorare aule e spazi comuni. Ente privato Migliorare aule e spazi comuni. Privati Scuola Privati Scuola Privati Scuola Privati Scuola Migliorare aule e spazi comuni. Inclusione e differenziazione e Fondazione e Fondazione e Fondazione e Fondazione L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta destinazione a questa istituzione scolastica da parte delle autorità competenti delle risorse umane e strumentali con esso individuate e richieste. SERVIZI E DOTAZIONI le Sinagoghe la mensa lo Sportello di Ascolto Psicologico Scuola on line Laboratori e aule dedicate Sala Medica Sala Teatro il giardino e la Succà altre dotazioni Le Sinagoghe La Scuola è dotata di due Sinagoghe: in quella superiore si tengono le Tefillot quotidiane alle ore 7.30 e alcune lezioni di ebraismo attinenti ai rituali; la sinagoga del piano inferiore è dedicata anche alle cerimonie di Bar Mizvà. Da diversi anni la Scuola si adopera affinché queste ultime si svolgano all’interno della struttura piuttosto che in sinagoghe esterne: sovrapponendosi in parte all'orario scolastico, il Bar Mizvà diventa uno strumento didattico e di socializzazione molto rilevante perché coinvolge anche gli studenti coetanei delle sezioni parallele, oltre che le famiglie. La mensa Gli allievi e i docenti, nei giorni di tempo prolungato, possono usufruire del servizio mensa, che offre pasti di carne o parve. Il pranzo è un luogo di acquisizione delle regole alimentari e un importante momento di socializzazione: il rispetto consapevole delle norme di kasherut e la recita corale e guidata delle benedizioni dopo il pasto rappresentano un momento formativo significativo nel percorso ebraico. Lo sportello di ascolto psicologico La scuola, insieme alla famiglia, è la principale agenzia di formazione e di socializzazione dell’individuo e uno dei perni su cui far leva per promuovere il benessere integrale (fisico, psicologico, relazionale) dei nostri ragazzi. A questo scopo è istituito uno Sportello d’Ascolto Psicologico finalizzato a valorizzare l’individuo nella sua interezza e a stimolarne la crescita sia cognitiva che emozionale; lo Sportello è dedicato prioritariamente ai ragazzi, ma è aperto anche ai genitori e agli insegnanti. Tali le principali finalità: educare alla salute e prevenire il disagio e l'abbandono scolastico promuovere negli studenti la motivazione allo studio e la fiducia in loro stessi formare e riqualificare il personale docente entrare in dialogo con i genitori. Scuola on line “Scuola on line” è un registro informatico accreditato consultabile via internet; oltre alle valutazioni nelle singole discipline, il registro riporta le assenze e le giustificazioni, gli argomenti delle lezioni svolte e le valutazioni intermedie/finali. Esso consente anche l'assegnazione dei compiti, la prenotazione dei colloqui con i docenti, la comunicazione di note disciplinari e di avvisi. Laboratori e aule dedicate Il laboratorio di Scienze è dotato attrezzature e strumentazioni moderne e aggiornate; è a disposizione degli insegnanti di Scienze che, con il supporto di un tecnico di laboratorio, eseguono esperimenti di fisica, chimica e biologia pertinenti agli argomenti affrontati a lezione. In questo modo gli studenti possono apprendere attraverso l'osservazione dei fenomeni e verificare anche in via sperimentale quanto hanno appreso. La scuola svolge parte delle lezioni di lingue straniere in un laboratorio linguistico dotato di strumentazione digitale che permette agli studenti di svolgere esercizi di ascolto utili a migliorare gli aspetti fonetici e a migliorare le dinamiche di interazione. Per sviluppare e consolidare le competenze digitali e aggiornare la didattica alle moderne e nuove richieste in ambito informatico, la scuola si è dotata di due laboratori informatici, uno dei quali multimediale completamente rinnovato, arredato ad isole dotate di quattro postazioni con un computer per allievo, di lavagna interattiva e di possibilità di videoconferenze. A questi tre laboratori si aggiungono l'aula video, appositamente attrezzata per la fruizione di materiali multimediali e l'aula di disegno. Sala Medica La Scuola è dotata di una Sala Medica presidiata a tempo pieno da un operatore sanitario che si occupa degli interventi di primo soccorso. Sala Teatro L'aula magna dell'Istituto è strutturata come sala teatrale e dotata di due palcoscenici, uno attrezzato per danza e recitazione, l’altro corredato da una postazione gradinata per il coro. Il giardino e la Succà La scuola è circondata da un magnifico giardino. A seguito di una recente ristrutturazione sono stati installati una pista di salto in lungo e un campo da calcetto, nel quale si svolgono i tornei promossi dagli insegnanti di Scienze Motorie; inoltre è stata eretta una nuova Succà. 45 47 Altre dotazioni La Scuola dispone di due palestre con spogliatoi (1 maschile e 1 femminile) e di una biblioteca fornita di computer, supporti informatici e collegamento internet. Le aule sono dotate di una postazione computer con videoproiettore mobile e accesso a internet e LIM. ORGANIGRAMMI SCUOLA PRIMARIA E INFANZIA Dirigenza Scolastica e Collaboratori: Coordinatrice Didattica: Claudia Bagnarelli Vicaria: Diana Segre Referente Bes: Daniela Fuchs Direttore Ebraismo: Rav Alfonso Arbib Referente Ebraismo: Moria Maknouz Specialisti: Specialista Ebraico: Tova Kaminski, Galit Tzarno Specialista Ebraismo: Moria Maknouz, Nurit Richetti, Johanna Bekhor, Shmuel Heskia. Specialista Psicomotricità: Rachele Ajò Specialista Musica: Silvia Cucchi Specialista In Inglese: Federica Anchieri E Referente “Learneng” Specialista Educazione Motoria: Carla Sleiter Specialista Teatro: Mario Razzino Area Gestione: Segreteria Scolastica: Irit Mazar Area Realizzazione: Referenti Scuola dell'Infanzia Ordine materiale scolastico e smistamento: Tania Klein, Moria Maknouz, Silvia Orlando; Orario: Lia Cabibbe, Anna Fubini, Moria Maknouz; Registro (archivio progetti annuali delle sezioni): Lella Ajò , Claudia Reschini; BES: Claudia Reschini; POF: Francesca Fallati; Contatti scuole per tirocinio: Marta Vicentini. Area Realizzazione: Referenti Scuola Primaria Ebraismo: Olga Saltiel, Moria Maknouz. Lingua Ebraica: Tova Kaminski, Galit Dzarno. Lingua Inglese: Federica Anchieri, Claudia Bagnarelli. Orario: Sandra De Castro. Materiale: Carla Sleiter, Elisabetta Nolli. Gite: Doris Slucki, Elinor Zabichi, Martina Degli Agosti. Strumentazione Informatica: Tova Kaminski. Responsabile laboratorio informatica: Elena Catella, Sandra De Castro, Elisabetta Nolli. Area Ricerca e Progettazione: Commissioni di lavoro Curricolo: Claudia Bagnarelli, Diana Segre, i docenti interessati delle varie aree. RAV e PDM: Claudia Bagnarelli, Diana Segre, Daniela Fuchs, Elisabetta Nolli, Elena Catella, Chiara Brambilla, Moria Maknouz, Francesca Fallati. PTOF: Claudia Bagnarelli, Diana Segre, Daniela Fuchs, Elisabetta Nolli, Elena Catella, Chiara Brambilla, Moria Maknouz, Francesca Fallati. Gruppo GLI: Daniela Fuchs, Rosa Fazzina, Chiara Brambilla, Martina Degli Agosti, Elena Catella, Silvia Cucchi, Elinor Zabichi, Elisabetta Nolli, Claudia Reschini, Rachele Ajò, Tania Klein, Francesca Fallati, Lia Pesaro, Lia Cabibbe. Invalsi: Doris Slucki, Elisabetta Nolli, Daniela Fuchs. Prove oggettive: per Italiano: Doris Slucki, Olga Saltiel, Rosa Fazzina, Chiara Brambilla, Elisabetta Nolli. Per (Matematica) Elena Catella, Martina Degli Agosti, Sandra De Castro. Figure Specialistiche: Logopedista: Manuela Spizzichino Sportello Psicologico: Sandra Goldin Sicurezza: Doron Pronto Intervento: Elena Guidarelli, Carla Sleiter ORGANIGRAMMA SCUOLA SECONDARIA 45 49 Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico. Piani inclusività Infanzia/Primaria e Secondaria di I e II grado Curricolo N.B.: La Carta dei Servizi e i Regolamenti dell’Istituto sono pubblicati a norma di legge e visionabili sul sito web dell’Istituto nella sezione Amministrazione Trasparente o in altra area dedicata. PIANO ANNUALE INCLUSIONE A.S. 2015/16 - 5776 RIFERIMENTI ALLA NORMATIVA Direttiva Ministeriale emanata dal Miur il 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” La Direttiva ridefinisce e completa il tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità, estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES). Cosa sono i Bisogni Educativi Speciali? La Direttiva afferma che l’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit e quindi di certificazione. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per varie ragioni. I BES comprendono tre grandi sotto-categorie: - Disabilità certificata (legge 104/1992) - Disturbi Evolutivi Specifici. Con “disturbi evolutivi specifici” si intende oltre i disturbi specifici dell’apprendimento (DSA pertanto in possesso di una diagnosi), anche i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, ricomprendendo – per la comune origine nell’età evolutiva – anche quelli dell’attenzione e dell’iperattività (ADHD), mentre il funzionamento intellettivo limite (FIL) può essere considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo specifico. Per tutti questi disturbi è possibile adottare le misure previste dalla legge 170 del 2010 per i DSA - Svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale e/o disagio familiare o psicologico La Direttiva estende pertanto a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003. Fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA, è compito doveroso dei Consigli di classe o dei team docenti nelle scuole primarie indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni. Nella Direttiva viene evidenziata la necessità di elaborare un percorso individualizzato e personalizzato per alunni e studenti con bisogni educativi speciali, anche attraverso la redazione di un Piano Didattico Personalizzato (PDP), individuale o anche riferito a tutti i bambini della classe con BES, ma articolato, che serva come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ed abbia la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate e condividere con loro il percorso intrapreso. Nella successiva C.M. 8 del 6 marzo 2013 e nella Comunicazione della Direzione Generale Ufficio IV “Rete scolastica e politiche per gli studenti” dell’11 giugno 2013, Prot. n. MIUR AOODRLO R.U. 6945 (Oggetto: Piano Annuale per l’Inclusività, PAI – adempimenti delle scuole) viene ribadito che la scuola deve essere inclusiva al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficoltà. Per perseguire tale “politica per l’inclusione”, la Direttiva fornisce indicazioni alle istituzioni scolastiche, che dovrebbero esplicitarsi, a livello di singole scuole, in alcune azioni strategiche tra cui la elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico, entro il mese di Giugno, a cura del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione. A tale scopo, il Gruppo Lavoro Inclusione si è riunito per procedere ad un’analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica, operati nell’anno appena trascorso, e formulare un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusività generale della scuola nell’anno successivo. Una volta redatto, il Piano Annuale Inclusione è stato discusso e deliberato in Collegio Docenti e sottoposto a chi di competenza per proposta di assegnazione delle risorse per il sostegno agli alunni BES. Nel mese di Settembre, in relazione alle risorse umane effettivamente assegnate alla scuola, il Gruppo GLI provvederà ad un adattamento del Piano, sulla base del quale la Coordinatrice Didattica procederà all’assegnazione definitiva delle risorse, sempre in termini “funzionali”. PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ – SCUOLA DELL’INFANZIA Direttiva M. 27/12/2012 e CM n° 8 del 6/3/2013 A.S. 2015-2016 Proposto dal G.L.I. in data 29 GIUGNO 2015 Deliberato dal collegio dei docenti in data 30 GIUGNO 2015 1) SITUAZIONE ATTUALE SCUOLA DELL’INFANZIA Quadro generale della distribuzione degli alunni con BES nella Scuola dell’Infanzia Sally Mayer, Anno Scolastico 2014_15 Alunni con Disturbo Evolutivo Specifico Disturbo specifico del linguaggio Deficit della coordinazione motoria Alunni con difficoltà generiche Disturbo generico del linguaggio Difficoltà motoria/relazionale Difficoltà emotivo-relazionale Disturbo comportamentale/relazionale A. Risorse professionali specifiche Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Psicopedagogisti e affini interni B. Coinvolgimento docenti curricolari Docenti prevalenti Docenti specialisti Prevalentemente utilizzate in Attraverso Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativo prevalente tematica inclusiva Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi prevalente tematica inclusiva Attività in piccolo gruppi Sì / No Sì Logopedista Psicologa Sì / No Sì Sì No a Sì Sì Sì No a Sì Sì Punti di criticità: mancanza di risorse umane da utilizzare per il sostegno degli alunni BES; difficoltà nel desumere, per gli alunni neo-iscritti, dalla documentazione presentata, informazioni sufficienti utili a prevedere eventuali BES per l’anno scolastico successivo. ritardi nei percorsi effettuati presso le Uonpia difficoltà nel ricavare dati utili da diagnosi e relazioni difficoltà ad individuare centri idonei con specialisti competenti nuove tecnologie non sempre funzionanti Punti di forza: flessibilità dei docenti; lavori di gruppo eterogeneo per competenza all’interno della stessa classe guidate dai docenti; tutoring tra pari e bambini di età diverse uso di nuove tecnologie: P.C. collaborazione del corpo docente; Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Valorizzazione delle risorse esistenti. OBIETTIVI Tutti gli alunni, inclusi quelli con BES, hanno diritto a due forme di accoglienza: accoglienza di natura socio-affettiva nella comunità scolastica accoglienza in ragione del proprio stile cognitivo, ossia diritto ad una comunicazione che tenga conto delle proprie specifiche preferenze e risorse di apprendimento; Gli alunni con disagio certificato hanno diritto ad uno specifico piano “Piano Educativo Individualizzato” ex art. 12, comma 5 della L. 104/1992, a favore degli alunni con disabilità; I bambini con BES hanno diritto ad un percorso individualizzato e/o personalizzato. Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) Attuazione di un protocollo di intervento della Logopedista nelle sezioni della Scuola dell’Infanzia e nelle classi I e II della Scuola Primaria Somministrazione e valutazione prove predittive per difficoltà di apprendimento (PRCR, MT, APCM, CMF) Condivisione all’interno del gruppo dei diversi compiti Collaborazione tra GLI infanzia/primaria e GLI secondaria di primo e secondo grado Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Corso sulla Disprassia in età evolutiva Organizzazione di diverse attività di sostegno ed attuazione di progetti INCLUSIVI Attività metafonologiche Attività di psicomotricità fine Progetto arti circensi (sezioni 3 e 4 anni Scuola Infanzia, classi I, II, III, IV) Progetti da sviluppare in corso d’anno Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione. Attività mirate di rinforzo e potenziamento Attività di recupero e di sostegno Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola. Continuità tra Nido e Scuola dell’INFANZIA con attenzione agli alunni BES Continuità tra Scuola dell’INFANZIA e Scuola PRIMARIA con attenzione agli alunni BES: incontro previsto per metà ottobre ed all’occorrenza. PREVISIONI DEL FABBISOGNO DI RISORSE UMANE PER L’A.S. 2015-2016 Visto la numerosità dei casi di alunni con BES, il Gruppo GLI con approvazione del Collegio Dei Docenti e della Coordinatrice Didattica, si auspica di poter acquisire risorse umane aggiuntive da distribuire nei diversi team ed utilizzare per la realizzazione dei progetti di inclusione per un totale di 18 ore. PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ Direttiva M. 27/12/2012 e CM n° 8 del 6/3/2013 SCUOLA PRIMARIA A. DA FANO A.S. 2015 / 2016 Proposto dal G.L.I. in data 24 Giugno 2014 Deliberato dal Collegio Docenti in data 25 Giugno 2014 Nei punti che seguono sono riportate le opzioni programmatiche e le variabili significative che orientano le azioni volte a dare attuazione e migliorare il livello di inclusività dell’istituzione scolastica. LA NOZIONE DI INCLUSIONE “Inclusione” si distingue da “integrazione” per il suo grado di pervasività. Integrazione consiste nel fornire alle persone che scontano rilevanti problemi nell’esercizio dei diritti/doveri di cittadinanza, l’aiuto ad hoc necessario per accedere ai predetti diritti/doveri; in altri termini l’aiuto serve alla persona svantaggiata per accedere a quello che per gli altri corrisponde alla “normalità”. Come si vede l’integrazione investe prioritariamente sul soggetto in difficoltà e molto di meno sul contesto. Inclusione significa invece progettare, sin dalle sue fondamenta, la “piattaforma della cittadinanza” in modo che ciascuna persona abbia la possibilità di esercitare diritti e doveri come modalità ordinaria (“siamo tutti normali”). L’inclusività non è quindi un “aiuto” per scalare la normalità ma una condizione connaturata e intrinseca della normalità. L’inclusione interviene sul contesto non meno che sul soggetto. In altri termini, inclusività implica l’abbattimento degli “ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione”. Questa condizione esige che l’intera piattaforma della cittadinanza sia programmaticamente aperta e agibile da tutti. Una scuola inclusiva deve progettare se stessa e tutte le sue variabili e articolazioni per essere, in partenza, aperta a tutti; ne consegue che l’inclusività non è uno status ma un processo in continuo divenire. IL BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE (BES) è una categoria generale comprensiva di tutte le condizioni richiedenti l’impiego calibrato, in modo permanente o temporaneo, dei cinque pilastri dell’inclusività: 1) individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni); 2) personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati); 3) strumenti compensativi; 4) misure dispensative; 5) impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e immateriali. LA FORMALIZZAZIONE DEI BES Nella scuola inclusiva “si deve già sapere prima cosa si deve fare” quando c’è un alunno con BES; per questo è necessario avere conoscenza preventiva delle varie tipologie di BES e delle risorse e delle strategie necessarie per operare con buona speranza di successo. Il riconoscimento formale (con verbalizzazione motivata) da parte del consiglio di classe/team è il primo momento della “storia inclusiva” dell’alunno con BES diverso dalla disablità o da un DSA o assimilabile (in quanto per questi ultimi la formalizzazione consegue a disposizione di legge: 104/1992 e 170/2010 come integrata ai punti 1.2 e 1.3 della Direttiva Ministeriale del 27/12/2012). LA SITUAZIONE ATTUALE Scuola Primaria Quadro generale della distribuzione degli alunni con BES nella Scuola Primaria A. Da Fano, Anno Scolastico 2014/15 Alunni con disabilità certificate Disabilità psicofisica Disturbo pervasivo dello sviluppo Alunni con Disturbo Evolutivo Specifico DSA Deficit del linguaggio Difficoltà della coordinazione motoria Disturbo generico dell’apprendimento (F.I.L) Bes in attesa di valutazione Alunni con svantaggio Disagio psicologico Difficoltà generica dell’apprendimento Documenti redatti N° PEI redatti dai GLH-O N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria A. Risorse professionali specifiche prevalentemente utilizzate in Attività individualizzate Attività di piccolo gruppo Partecipazione a GLHO/GLI Insegnanti di sostegno Rapporti con famiglie Rapporti con specialisti esterni/interni Tutoraggio alunni con disagio certificato Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva PRESENZA DI Referente di Istituto (disabilità, DSA, BES) Referente Disagio DSA ed altri BES Psicopedagogisti e affini interni Logopedista e Psicologa B. Coinvolgimento docenti curricolari attraverso Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Docenti prevalenti Rapporti con specialisti esterni/interni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva attraverso Rapporti con famiglie Docenti specialisti Rapporti con specialisti interni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Punti di criticità: necessità di attività mirate, individuali o di piccolo gruppo per il rinforzo e il potenziamento degli alunni BES; mancanza di risorse umane aggiuntive da distribuire per il sostegno degli alunni BES; difficoltà nel desumere, per gli alunni neo-iscritti, dalla documentazione presentata, informazioni sufficienti utili a prevedere eventuali BES per l’anno scolastico successivo. Punti di forza: flessibilità dei docenti curricolari e di sostegno; lavori di piccolo gruppo guidati dall’insegnante di sostegno nelle classi in cui sono presenti alunni con disabilità certificata; lavori di gruppo eterogeneo per competenza (apprendimento cooperativo) all’interno della stessa classe guidate dal docente curricolare; tutoring tra pari; classi con LIM; uso di nuove tecnologie: P.C., I-PAD, software didattici specifici; collaborazione del corpo docente; sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive valorizzazione delle risorse esistenti; attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico; continuità tra i diversi ordini di scuola; organizzazione di diverse attività coordinate dai docenti di sostegno; possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti presso la nostra Scuola, grazie all’utilizzo di finanziamenti di Enti privati; realizzazione nell’A.S. 201472015 del progetto “Alunni con BES” OBIETTIVI E VALUTAZIONE Tutti gli alunni riconosciuti e riportati nel precedente punto 4 hanno diritto ad uno specifico piano Piano Educativo Individualizzato ex art. 12, comma 5 della L. 104/1992, a favore degli alunni con disabilità; Piano Didattico Personalizzato ex art. 5 del DM N° 5669 del 12/7/2011 e punto 3.1 delle "linee guida" allegate, per gli alunni con DSA o con disturbi riconducibili ex punto 1 della direttiva ministeriale del 27/12/2012; Piano Didattico Personalizzato per tutti gli alunni con BES diversi da quelli richiamati alle lettere “a” e “b”. Nei predetti piani devono essere esplicitati gli obiettivi didattici da perseguire per il tramite dei piani medesimi. In aggiunta agli obiettivi didattici specifici sono indicati anche i seguenti “obiettivi di sistema” di carattere trasversale: accoglienza: tutti gli alunni, inclusi quelli con BES, hanno diritto a due forme di accoglienza: 1. accoglienza di natura socio-affettiva nella comunità scolastica; 2. accoglienza in ragione del proprio stile cognitivo, ossia diritto ad una comunicazione didattica che tenga conto delle proprie specifiche preferenze e risorse di apprendimento; a tale riguardo si richiamano: canale iconico (preferenza per disegni, immagini, schemi etc), canale verbale (preferenze per il testo scritto/orale), canale operativo-motorio (preferenza per manipolazioni, costruzioni); valutazione formativa: deve essere coerente con il percorso di apprendimento, tenere conto del punto di partenza dell’alunno, degli obiettivi esplicitati nel PDP e rispecchiare i reali progressi conseguiti in itinere dall’alunno, sostenendo autostima e motivazione. L’errore acquisisce valenza positiva in quanto punto di partenza per apprendere. Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo Attenzione di un protocollo di intervento della Logopedista nelle sezioni della Scuola dell’Infanzia e nelle classi I e II della Scuola Primaria Somministrazione e valutazione prove predittive per difficoltà di apprendimento (PRCR, MT, APCM, CMF) Formazione di un Gruppo di Inclusione di ISTITUTO che comprenda Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria Collaborazione tra GLI infanzia/primaria e GLI secondaria di primo e secondo grado Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Corso sulla Didattica dell’Ebraismo Programma di arricchimento strumentale (PAS) basic I° livello Corso sulla Disprassia in età evolutiva Corso sull’uso della tecnologia nella didattica Organizzazione di diverse attività di sostegno ed attuazione di progetti INCLUSIVI Progetto sulla diversità (classe III e IV) Progetti sulle emozioni (classi II e III) Progetto Feuerstein sulla classe IV ( metodo di studio ed emozioni) Progetto arti circensi (sezioni 3 e 4 anni Scuola Infanzia, classi I, II, III, IV) Progetto internet ( classi V) Progetti da sviluppare in corso d’anno Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione. Attività mirate di rinforzo e potenziamento Attività di recupero e di sostegno Attività di approfondimento degli apprendimenti curricolari Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola. Continuità tra Scuola dell’INFANZIA e Scuola PRIMARIA con attenzione agli alunni BES Continuità tra Scuola PRIMARIA e Scuola Secondaria di Primo Grado con attenzione agli alunni BES PREVISIONI DEL FABBISOGNO DI RISORSE UMANE DA ASSEGNARE AL SOSTEGNO DI ALUNNI BES PER L’A.S. 2015/2016 Per fare fronte all’esigenza di realizzare pratiche educative e didattiche che sapessero rispondere in maniera efficace ai bisogni educativi di tutti gli alunni, anche di quelli con una situazione molto complessa, durante l’Anno Scolastico 2014/15 i docenti della Scuola Primaria si sono impegnati nell’attuare una didattica inclusiva. In seguito all’osservazione dei bisogni educativi speciali degli alunni, in ogni sezione sono state adottate strategie e metodologie favorenti l’inclusione, quali l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo o a coppie, il tutoring, l’apprendimento per scoperta, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, l’utilizzo della LIM e del PC per attività che hanno coinvolto tutta la classe, l’uso di software specifici come ad esempio per la costruzione di mappe. Le misure dispensative e gli strumenti compensativi sono stati inseriti nella didattica quotidiana in modo da tutelare l’aspetto emotivo relazionale degli alunni maggiormente in difficoltà. La varietà nelle proposte didattiche è stata d’ausilio per raggiungere i diversi stili cognitivi degli alunni. Durante l’A.S. appena trascorso è stato inoltre possibile sostenere alcuni allievi grazie al progetto “Alunni con BES”, di cui una copia e relativa relazione sono depositate agli atti. Ci si auspica che ciò si possa realizzare anche il prossimo anno. Emerge che per poter veramente includere gli alunni con Bisogni Educativi Speciali è necessario poter intervenire individualmente e/o in piccolo gruppo, con attività mirate di recupero e potenziamento parallelamente al lavoro di inclusione svolto in classe. Per poter attuare una vera inclusione sarebbero pertanto necessarie, anche per il prossimo anno scolastico, delle risorse umane aggiuntive da distribuire nei diversi team. Vista la numerosità dei casi accertati e da accertare di alunni con BES, il Gruppo GLI con approvazione del Collegio Docenti e della Coordinatrice Didattica, si auspica per l’Anno Scolastico 2015/16 di poter acquisire quelle risorse umane aggiuntive necessarie per un’efficace realizzazione dei progetti di inclusione per un totale di 24 ore. La Coordinatrice Didattica Claudia Bagnarelli Firma autografa omessa ai sensi dell’articolo 3 D.L.gs N°39/1993 PIANO DI INCLUSIONE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO RIFERIMENTI ALLA NORMATIVA Direttiva Ministeriale emanata dal Miur il 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. La Direttiva ridefinisce e completa il tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità, estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES). Cosa sono i Bisogni Educativi Speciali? La Direttiva afferma che l’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit e quindi di certificazione. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per varie ragioni. I BES comprendono tre grandi sotto-categorie: Disabilità certificata (legge 104/1992); Disturbi Evolutivi Specifici. Con “disturbi evolutivi specifici” si intende oltre i disturbi specifici dell’apprendimento (DSA pertanto in possesso di una diagnosi), anche i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, ricomprendendo – per la comune origine nell’età evolutiva – anche quelli dell’attenzione e dell’iperattività (ADHD), mentre il funzionamento intellettivo limite (FIL)può essere considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo specifico. Per tutti questi disturbi è possibile adottare le misure previste dalla legge 170 del 2010 per i DSA; Svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale e/o disagio familiare o psicologico. La Direttiva estende pertanto a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003. Fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA, è compito doveroso dei Consigli di classe o dei team docenti nelle scuole primarie indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni. Nella Direttiva viene evidenziata la necessità di elaborare un percorso individualizzato e personalizzato per alunni e studenti con bisogni educativi speciali, anche attraverso la redazione di un Piano Didattico Personalizzato (PDP), individuale o anche riferito a tutti i bambini della classe con BES, ma articolato, che serva come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ed abbia la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate e condividere con loro il percorso intrapreso. Nella successiva C.M. 8 del 6 marzo 2013 e nella Comunicazione della Direzione Generale Ufficio IV “Rete scolastica e politiche per gli studenti” dell’11 giugno 2013, Prot. n. MIUR AOODRLO R.U. 6945 (Oggetto: Piano Annuale per l’Inclusività, PAI – adempimenti delle scuole) viene ribadito che la scuola deve essere inclusiva al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficoltà. Per perseguire tale “politica per l’inclusione”, la Direttiva fornisce indicazioni alle istituzioni scolastiche, che dovrebbero esplicitarsi, a livello di singole scuole, in alcune azioni strategiche tra cui la elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico, entro il mese di giugno, a cura del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione. A tale scopo, il Gruppo Lavoro Inclusione si è riunito per procedere ad un’analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica, operati nell’anno appena trascorso, e formulare un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusività generale della scuola nell’anno successivo. Una volta redatto, il Piano Annuale Inclusione è stato discusso e deliberato in Collegio Docenti e sottoposto a chi di competenza per proposta di assegnazione delle risorse per il sostegno agli alunni BES. Nel mese di settembre, in relazione alle risorse umane effettivamente assegnate alla scuola, il Gruppo GLI provvederà ad un adattamento del Piano, sulla base del quale la Coordinatrice Didattica procederà all’assegnazione definitiva delle risorse, sempre in termini “funzionali”. PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ – SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO Direttiva M. 27/12/2012 e CM n° 8del 6/3/2013 Approvato dal Gruppo di Lavoro e deliberato dal Collegio dei Docenti in data 13/01/2016 Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità Rilevazione dei BES presenti: 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) Psicofisici 2. disturbi evolutivi specifici DSA ADHD Borderline cognitivo Altro (BES certificati) 3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico Linguistico-culturale Disagio comportamentale/relazionale Altro PEI redatti dai GLHO PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria -Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Assistenti educatori comune Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo Coordinatori di classe: Raccolta e gestione con i colleghi e con le famiglie docenti tutor delle informazioni sensibili relative a tutti gli alunni della classe. Segnalazione di eventuali situazioni che richiedano un approfondimento Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES): Coordinamento delle informazioni e messa a punto Prof.ssa Feyer con i consigli di classe degli interventi relativi agli alunni con certificazione e/o disagio Psicopedagogisti e affini esterni/interni Sportello d’ascolto per alunni -- Coinvolgimento docenti curricolari Coordinatori di classe Docenti con specifica formazione Altri docenti: tutti i docenti curricolari Attraverso… Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva tra i quali: laboratorio teatrale, laboratorio di manipolazione dell’argilla, progetto di “gamification” COMPITI AMICI Altro: strategie individualizzate di rinforzo dell’apprendimento da parte di alcuni docenti per sviluppare autonomia e autostima negli alunni BES. Strategie di incremento linguistico insegnamento dell’TALIANO come L2 nel caso di alunni stranieri -Assistenza alunni disabili Coinvolgimento personale ATA Progetti di inclusione / laboratori integrati Altro: Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva Coinvolgimento in progetti di inclusione Coinvolgimento famiglie Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante, in momenti particolarmente critici del gruppo-classe e/o dei singoli alunni Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e Procedure condivise di intervento sulla disabilità istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con Procedure condivise di intervento su disagio e CTS / CTI simili Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Rapporti con CTS / CTI Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe Didattica speciale e progetti educativo-didattici a Formazione docenti prevalente tematica inclusiva Didattica interculturale / italiano L2 Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…) Altro: -Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Valorizzazione delle risorse esistenti Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei x progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. * 0 = per niente; 1 = poco; 2 = abbastanza; 3 = molto; 4 = moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici 1 x x Aspetti organizzative gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) Preside: coordina tutte le attività, presiede il GLI (Gruppo di lavoro sull’inclusione). Referente disagio e alunni H : collabora con la presidenza in fase di consegna delle certificazioni dei BES da parte delle famiglie, di informazione delle situazioni sensibili ai rispettivi consigli di classe, di pianificazione e verifica degli interventi mirati all’inclusione degli alunni con i coordinatori di classe, riferisce sulle normative al collegio docenti e mette a disposizione di tutti gli operatori scolastici materiali utili sui BES; promuove un sostegno che risponda ai bisogni e alle diversità di tutti gli alunni. Coordinatori di classe: raccolgono le osservazioni dei docenti curriculari che individuano i BES che segnalano poi al GLI e propongono interventi di recupero confrontandosi con le famiglie e con le figure di riferimento. Docenti curriculari: rilevano situazioni di disagio –bisogni educativi speciali - all’interno delle classi, si confrontano con il coordinatore e suggeriscono interventi specifici, confrontandosi col referente disagio e stilando il piano didattico personalizzato (PDP). Alunni: attività di collaborazione in sede di apprendimento, attraverso il lavoro in piccoli gruppi. Personale ATA: collaborazione con tutte le figure coinvolte e osservazione di aspetti non formali e dei comportamenti degli alunni. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti "Lo scopo è quello di promuovere modalità di formazione affidate alla partecipazione degli insegnanti, coinvolti non come semplici destinatari, ma come professionisti che riflettono e attivano modalità didattiche orientate all’integrazione efficaci nel normale contesto del fare scuola quotidiano". La formazione avverrà: in occasione dei collegi docenti on-line sui siti web dedicati all’argomento dove reperire materiali specifici sui BES (ausili, normative, convegni, ecc. …) da condividere con i colleghi dei diversi consigli di classe attraverso corsi di formazione specifica sui bisogni educativi speciali, in sede, e possibilmente attraverso la partecipazione a reti di scuole. Adozione di metodologie / strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive “L’esercizio di tale diritto comporta da parte dei docenti un particolare impegno in relazione agli stili educativi, al ripensamento della trasmissione-elaborazione dei saperi, ai metodi di lavoro, alle strategie di organizzazione delle attività in aula; il tutto si traduce nel passaggio, dalla scuola dell’insegnare alla scuola dell’apprendere che tiene insieme l’importanza dell’oggetto culturale e le ragioni del soggetto”. Si prevede: - utilizzo della LIM in fase di mediazione didattica; - interrogazioni programmate, con diversa modulazione temporale; - prove strutturate; - prove scritte programmate e/o non valutate; misure compensative e dispensative Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola BES (104 e DSA) Coordinamento tra docenti curriculari e di classe per la rilevazione iniziale e in corso d’anno delle potenzialità e la definizione dei percorsi personalizzati (PEI - PDP) BES (altra tipologia) Apprendimento cooperativo per veicolare conoscenze, abilità e competenze tra pari Tutoring (apprendimento fra pari: lavori a coppie e in piccoli gruppi) Didattica laboratoriale per sperimentare in situazione (lavoro di gruppo e a coppie) Didattica attraverso l’uso della LIM e di materiale strutturato Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti 1. Rapporti con ASL (UONPIA- neuropsichiatria e assistenza sociale) per confronti periodici, rispetto alle situazioni certificate e per l’attivazione di percorsi. 2. Collaborazioni con le cooperative di educatori per l’assistenza specialistica. 3. Eventuali collaborazioni con Enti pubblici (Comune, consiglio di zona, ecc.) Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative La scuola prevede di fornire informazioni e di richiedere la collaborazione e il coinvolgimento delle famiglie nella redazione dei PDP attraverso incontri periodici del referente e dei coordinatori con i genitori degli alunni BES per incrementare la collaborazione alla realizzazione del loro piando didattico ed educativo. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi Prevenzione: identificazione precoce e segnalazione tempestiva di eventuali difficoltà alle figure di riferimento (coordinatori di classe, referente area disagio) per intervenire prima che si trasformino in problemi più gravi; Insegnamento/Apprendimento che procede tenendo conto dei diversi alunni e del loro modo di apprendere: es. potenziamento dell'esposizione orale, potenziamento della competenza digitale e di progettazione, meta-cognizione Valorizzazione della vita sociale: per promuovere un apprendimento cooperativo, quando possibile e/o necessario (lavori a coppie o a piccoli gruppi) Sostegno ampio e diffuso: capacità da parte della scuola di rispondere alle diversità degli alunni, di cui il sostegno individuale è solo una parte. Valorizzazione delle risorse esistenti La scuola prevede di individuare e valorizzare le risorse umane e le competenze specifiche di ciascun docente, tramite l’attivazione di progetti didattico-educativi e di percorsi per l’integrazione di tutti gli alunni BES Laddove possibile si promuoverà anche la partecipazione dei docenti che lo volessero a corsi di aggiornamento sul tema dei BES e dell’inclusione presso il C.T.S. (Centro territoriale di supporto) di riferimento. Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Purtroppo la nostra scuola non riceve l’erogazione di alcuna risorsa economica da parte della provincia per l’assistenza specialistica riservata ai BES, ma da parte della Fondazione Scuola Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. La scuola prevede una serie di incontri tra i docenti delle classi di inizio scuola secondaria di primo grado con le maestre della scuola primaria, per assicurare l’inserimento e la continuità didattica nel sistema scolastico per gli alunni con bisogni educativi speciali. La scuola prevede attività di orientamento nel corso del triennio verso la scelta della scuola secondaria di secondo grado. La coordinatrice didattica PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ – SCUOLA SECONDARIA 2° GRADO Direttiva M. 27/12/2012 e CM n° 8del 6/3/2013 Approvato dal Gruppo di Lavoro e deliberato dal Collegio dei Docenti in data 13/01/2016 Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità Rilevazione dei BES presenti: 4. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) Psicofisici 5. disturbi evolutivi specifici DSA ADHD Borderline cognitivo Altro (BES certificati) 6. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico Linguistico-culturale Disagio comportamentale/relazionale Altro PEI redatti dai GLHO PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Assistenti educatori comune Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Raccolta e gestione con i colleghi e con le famiglie delle informazioni sensibili relative a tutti gli alunni della classe. Segnalazione di eventuali situazioni che richiedano un approfondimento Coordinamento delle informazioni e messa a punto con i consigli di classe degli interventi relativi agli alunni con certificazione e/o disagio Sportello d’ascolto per alunni Attraverso… Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva tra i quali: laboratorio teatrale, laboratorio di manipolazione dell’argilla, progetto di “gamification” COMPITI AMICI Altro: strategie individualizzate di rinforzo dell’apprendimento da parte di alcuni docenti per sviluppare autonomia e autostima negli alunni BES. Strategie di incremento linguistico insegnamento dell’TALIANO come L2 nel caso di alunni stranieri Assistenti alla comunicazione Coordinatori di classe: docenti tutor Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES): Prof.ssa Feyer Psicopedagogisti e affini esterni/interni Coinvolgimento docenti curricolari Coordinatori di classe Docenti con specifica formazione Altri docenti: tutti i docenti curricolari – Coinvolgimento personale ATA Coinvolgimento famiglie Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI Assistenza alunni disabili Progetti di inclusione / laboratori integrati Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva Coinvolgimento in progetti di inclusione Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante, in momenti particolarmente critici del gruppo-classe e/o dei singoli alunni Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili Procedure condivise di intervento sulla disabilità Procedure condivise di intervento su disagio e simili Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Rapporti con CTS / CTI Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva Didattica interculturale / italiano L2 Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…) Formazione docenti -Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Valorizzazione delle risorse esistenti Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei x progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. * 0 = per niente; 1 = poco; 2 = abbastanza; 3 = molto; 4 = moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici 1 x x Aspetti organizzativi gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) Preside. Coordina tutte le attività, presiede il GLI (Gruppo di lavoro sull’inclusione) Referente disagio e alunni H : collabora con la presidenza in fase di consegna delle certificazioni dei BES da parte delle famiglie, di informazione delle situazioni sensibili ai rispettivi consigli di classe, di pianificazione e verifica degli interventi mirati all’inclusione degli alunni con i coordinatori di classe, riferisce sulle normative al collegio docenti e mette a disposizione di tutti gli operatori scolastici materiali utili sui BES; promuove un sostegno che risponda ai bisogni e alle diversità di tutti gli alunni; Coordinatori di classe: raccolgono le osservazioni dei docenti curriculari che individuano i BES che segnalano poi al GLI e propongono interventi di recupero confrontandosi con le famiglie e con le figure di riferimento; Docenti curriculari: rilevano situazioni di disagio –bisogni educativi speciali - all’interno delle classi, si confrontano con il coordinatore e suggeriscono interventi specifici, confrontandosi col referente disagio e stilando il piano didattico personalizzato (PDP); Alunni: attività di collaborazione in sede di apprendimento, attraverso il lavoro in piccoli gruppi Personale ATA- Collaborazione con tutte le figure coinvolte e osservazione di aspetti non formali e dei comportamenti degli alunni Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti "Lo scopo è quello di promuovere modalità di formazione affidate alla partecipazione degli insegnanti, coinvolti non come semplici destinatari, ma come professionisti che riflettono e attivano modalità didattiche orientate all’integrazione efficaci nel normale contesto del fare scuola quotidiano. " La formazione avverrà: in occasione dei collegi docenti on-line sui siti web dedicati all’argomento dove reperire materiali specifici sui BES (ausili, normative, convegni, ecc. …) da condividere con i colleghi dei diversi consigli di classe attraverso corsi di formazione specifica sui bisogni educativi speciali, in sede, e possibilmente attraverso la partecipazione a reti di scuole. Adozione di metodologie / strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive "L’esercizio di tale diritto comporta da parte dei docenti un particolare impegno in relazione agli stili educativi, al ripensamento della trasmissione-elaborazione dei saperi, ai metodi di lavoro, alle strategie di organizzazione delle attività in aula; il tutto si traduce nel passaggio, dalla scuola dell’insegnare alla scuola dell’apprendere che tiene insieme l’importanza dell’oggetto culturale e le ragioni del soggetto." Si prevede: - utilizzo della LIM in fase di mediazione didattica, - interrogazioni programmate, con diversa modulazione temporale; - prove strutturate; - prove scritte programmate e/o non valutate; misure compensative e dispensative Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola BES (104 e DSA) Coordinamento tra docenti curriculari e di classe per la rilevazione iniziale e in corso d’anno delle potenzialità e la definizione dei percorsi personalizzati (PEI - PDP) BES (altra tipologia) Apprendimento cooperativo per veicolare conoscenze, abilità e competenze tra pari Tutoring (apprendimento fra pari: lavori a coppie e in piccoli gruppi) Didattica laboratoriale per sperimentare in situazione (lavoro di gruppo e a coppie) Didattica attraverso l’uso della LIM e di materiale strutturato Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti 4. Rapporti con ASL (UONPIA- neuropsichiatria e assistenza sociale) per confronti periodici, rispetto alle situazioni certificate e per l’attivazione di percorsi. 5. Collaborazioni con le cooperative di educatori per l’assistenza specialistica 6. Eventuali collaborazioni con Enti pubblici (Comune, consiglio di zona, …) Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative La scuola prevede di fornire informazioni e di richiedere la collaborazione e il coinvolgimento delle famiglie nella redazione dei PDP attraverso incontri periodici del referente e dei coordinatori con i genitori degli alunni BES per incrementare la collaborazione alla realizzazione del loro piando didattico ed educativo. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi Prevenzione: identificazione precoce e segnalazione tempestiva di eventuali difficoltà alle figure di riferimento (coordinatori di classe, referente area disagio) per intervenire prima che si trasformino in problemi più gravi; Insegnamento/Apprendimento che procede tenendo conto dei diversi alunni e del loro modo di apprendere: es. potenziamento dell'esposizione orale, potenziamento della competenza digitale e di progettazione, meta-cognizione Valorizzazione della vita sociale: per promuovere un apprendimento cooperativo, quando possibile e/o necessario (lavori a coppie o a piccoli gruppi) Sostegno ampio e diffuso: capacità da parte della scuola di rispondere alle diversità degli alunni, di cui il sostegno individuale è solo una parte. Valorizzazione delle risorse esistenti La scuola prevede di individuare e valorizzare le risorse umane e le competenze specifiche di ciascun docente, tramite l’attivazione di progetti didattico-educativi e di percorsi per l’integrazione di tutti gli alunni BES. Laddove possibile si promuoverà anche la partecipazione dei docenti che lo volessero a corsi di aggiornamento sul tema dei BES e dell’inclusione presso il C.T.S. (Centro territoriale di supporto) di riferimento. Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Purtroppo la nostra scuola non riceve l’erogazione di alcuna risorsa economica da parte della provincia per l’assistenza specialistica riservata ai BES, ma da parte della Fondazione Scuola Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. La scuola prevede una serie di incontri tra i docenti delle classi di inizio scuola secondaria di primo grado con le maestre della scuola primaria, per assicurare l’inserimento e la continuità didattica nel sistema scolastico per gli alunni con bisogni educativi speciali. La scuola prevede attività di orientamento nel corso del triennio verso la scelta della scuola secondaria di secondo grado La coordinatrice didattica AREA DEI LINGUAGGI –(ITALIANO, EBRAICO L2; ED.IMMAGINE/ARTE, ED.MUSICALE, …….) TRAGUARDI DI COMPETENZA SECONDARIA SECONDO GRADO COMPETENZA COMPRENDERE INFANZIA Ascolta e riconosce l’altro come interlocutore portatore di pensieri, idee ed emozioni differenti Comprende richieste e consegne specifiche Risponde a semplici richieste e a consegne specifiche Ascolta e comprende il significato di una narrazione Comprende parole e discorsi Comprendere alcune espressioni in lingua ebraica relative alla vita quotidiana Comprende alcune espressioni in lingua inglese relative alla vita quotidiana Ascolta e comprende le storie della Torà raccontate dall’adulto con l’aiuto d’immagini, disegni e burattini Riconosce semplici ritmi, canti, rumori e suoni dell’ambiente circostante COMUNICARE Verbalizza, acquisendo progressivamente fiducia nelle proprie capacità, i pensieri, le idee e le emozioni personali Si esprime con frasi semplici e corrette sintatticamente, utilizzando con sempre maggior proprietà la lingua italiana Partecipa a piccole discussioni, cercando, con l’aiuto dell’adulto, di intervenire in modo pertinente e rispettando il proprio turno Racconta e descrive situazioni o esperienze vissute Riassume, con l’aiuto dell’adulto, un racconto ascoltato Verbalizza una sequenza di azioni con rapporti di tempo, di causa-effetto in un racconto Descrive immagini con rapporti di spazio o semplici sequenze d’immagini con rapporti di tempo, causa-effetto Estende e precisa il proprio lessico, fa ipotesi sui significati delle parole Si esprime con frasi semplici e compiute Usa la lingua per progettare attività e definire regole Ebraico Si sperimenta con la lingua ebraica in contesti di gioco, nella routine quotidiana (saluti, richieste, etc.), nelle filastrocche e nei canti Partecipa attivamente con interventi e domande ai racconti legati alle storie della Torà e alle festività ebraiche Conosce le canzoni della tradizione ebraica Inglese Si sperimenta con la lingua inglese in contesti di gioco, nella routine quotidiana (saluto, richieste, etc.), nelle filastrocche e nei canti Utilizza la voce in modo creativo nel gioco Inventa semplici ritmi e canti Canta in coro RIELABORARE Realizza creazioni plastiche con materiali diversi, strutturati e non strutturati Sceglie, manipola, trasforma materiali in modo creativo Rielabora situazioni vissute quotidiane attraverso il gioco e la drammatizzazione Rielabora storie ascoltate attraverso la drammatizzazione in attività guidate Rielabora situazioni vissute quotidiane o storie ascoltate attraverso il disegno, i colori PRIMARIA TERZA Descrive oralmente in modo semplice elementi del proprio ambiente. Interagisce nel gioco con semplici espressioni memorizzate. Interagisce negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione) Prende la parola rispettando i turni di parola e la pertinenza dell'argomento) Produce testi orali monologici: descrive in modo semplice elementi del proprio ambiente ,racconta storie personali o fantastiche rispettando l'ordine cronologico, ricostruisce verbalmente le fasi di un'esperienza vissuta, usando le parole man mano apprese Mostra di aver appreso la tecnica della scrittura Produce semplici testi scritti funzionali, narrativi e descrittivi legati a scopi concreti, situazioni quotidiane Scrive frasi semplici e compiute, le strutturate in brevi testi rispettando le convenzioni di ortografia e interpunzione Attraverso voce e strumenti improvvisa eventi sonori/musicali di vario genere. Produce brevi frasi per dare informazioni essenziali su se stesso, l’ambiente familiare e la vita della classe; Produce poche semplici frasi significative riferite ad oggetti, luoghi, persone; Sa utilizzare poche e semplici strutture in un contesto situazionale adatto; Interagisce con i compagni per presentarsi e/o giocare mediante l’utilizzo di strutture già apprese e memorizzate. Scopre e utilizza il linguaggio visivo e dell’arte RIFLETTERE SUL SISTEMA LINGUISTICO CULTURALE PERCORSO TECNICO TRAGUARDI SPECIFICI BIENNIO SECONDARIA 1° grado- TERZA TRAGUARDI COMUNI TRAGUARDI SPECIFICI BIENNIO Ascolta, legge e comprende testi di vari tipo, letterari e non, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente. Ascolta e comprende testi di vario tipo «DIRETTI» e «TRASMESSI» riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, punto di vista dell'emittente. Legge testi letterari comincia a costruirne un'interpretazione con compagni e insegnanti. Comprende le parole del vocabolario di base. Riconosce e comprende termini specialistici in base ai campi di discorso. Ebraico (livello A2): Sa riconoscere espressioni famigliari di uso frequente; sa leggere testi semplici e quotidiani. Inglese: (livello A2) L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero. Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo. Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline. Spagnolo: (livello A2) Lo studente sa comunicare in attività semplici e di abitudine che richiedono un semplice scambio di informazioni su argomenti familiari e comuni. Sa descrivere in termini semplici aspetti della sua vita e dell’ambiente circostante. Sa esprimere bisogni immediati Ascolta e comprende brani musicali di vario genere riconoscendone il contesto storico- artistico e sociale Legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento. Ascolta, legge, comprende e interpreta testi scritti di diversa natura, letterari e non, di carattere complesso. Sa cogliere le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale Comprende globalmente e analiticamente testi orali di vario tipo, articolati e complessi, utilizzando metodi e strumenti per fissare i concetti fondamentali Comprende il significato, letterale e figurato, di parole ed espressioni e riconoscere le relazioni tra parole. Individua informazioni date esplicitamente nel testo. Coglie le relazioni di coesione e di coerenza testuale (organizzazione logica entro e oltre la frase). Sa fare un’inferenza diretta, ricavando un’informazione implicita da una o più informazioni date nel testo e/o tratte dall’enciclopedia personale del lettore. Legge e interpreta testi scritti di diversi periodi del corso storico della letteratura, sapendoli contestualizzare Ebraico: :(livello B1) Riesce a capire gli elementi principali in un discorso chiaro in lingua standard su argomenti familiari. Riesce a capire l’essenziale di molte trasmissioni radiofoniche e televisive. Inglese: (Livello B1): Sa comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari Francese (livello A2): Sa riconoscere espressioni famigliari di uso frequente; sa leggere testi semplici e quotidiani. Spagnolo: (livello A2): Sa riconoscere espressioni famigliari di uso frequente; sa leggere testi semplici e quotidiani. Descrive oralmente e per iscritto in modo semplice elementi del suo ambiente. Interagisce in diverse situazioni comunicative. Partecipa a scambi comunicativi in classe rispettando il Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri nella realizzazione di giochi o turno di parola, con messaggi chiari e pertinenti in un registro il più possibile adeguato prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi alla situazione Produce testi orali monologici: racconta riguardanti vari ambiti culturali e sociali. esperienze personali o storie inventate rispettando ordine cronologico e logico, Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche inserendo descrizioni e informazioni , organizza un semplice discorso orale su un tema avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.). affrontato in classe, lo espone utilizzando una scaletta Scrive correttamente testi coerentidi tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, Produce testi scritti chiari e coerenti, corretti nell'ortografia, legati all'esperienza e a regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario, usando diverse occasioni di scrittura che la scuola offre (testi personali:racconti di esperienza, registri appropriati, riconoscendo e negoziando i punti di vista lettere a destinatari noti r no, brevi articoli di cronaca per giornalino o sito web scuola, Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi diari, testi funzionali: regole, ricetti, progetti per attività, testi creativi sulla base di verbali con quelli iconici e sonori. modelli dati anche attraverso la scrittura elettronica) Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa È in grado di sostenere conversazioni semplici sul suo vissuto e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate. Attraverso voce e strumenti improvvisa eventi sonori/musicali in modo creativo e Usa in modo appropriato termini specialistici in base ai campi del discorso consapevole ampliando le capacità di invenzione Pone domande semplici e brevi Descrive beni culturali utilizzando il linguaggio adeguato frasi per chiedere e fornire informazioni su se stessi, l’ambiente familiare e la vita della classe. Inglese: (Livello A2) Descrive persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole interiorizzate durante il Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone percorso scolastico; argomenti di studio. Interagisce esprimendosi linguisticamente in modo pressappoco comprensibile, Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti. utilizzando semplici frasi di uso quotidiano e formule note adatte alla situazione Ebraico: (anche se a volte non connesse e formalmente difettose); (Livello A2): sa presentarsi, sa esprimere delle opinioni e descrivere il suo vissuto con un Utilizza forme espressive e di comunicazione spontanee sempre più consapevoli e repertorio linguistico abbastanza elementare e con delle parole di uso famigliare. strutturate. Sa ascoltare in modo consapevole e attivo Ebraico: :(livello B1) Riesce a capire gli elementi principali in un discorso chiaro in lingua standard su argomenti familiari. Riesce a capire l’essenziale di molte trasmissioni radiofoniche e televisive. Inglese: (Livello B1): Sa comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari Francese (livello A2): Sa riconoscere espressioni famigliari di uso frequente; sa leggere testi semplici e quotidiani. Spagnolo: (livello A2): Sa riconoscere espressioni famigliari di uso frequente; sa leggere testi semplici e quotidiani. Padroneggia l’intera gamma degli strumenti espressivi ed argomentativi per Padroneggia l’intera gamma degli strumenti espressivi ed argomentativi gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti Inglese: (Livello B2): per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti Si esprime in modo scorrevole e spontaneo senza un eccessivo sforzo, Ebraico: (Livello B1) mostrando un livello relativamente alto di controllo grammaticale. Riesce ad affrontare molte delle situazioni che si possono presentare Francese (Livello B2): sa interagire con scioltezza senza fatica su diversi viaggiando in Israele. Riesce a partecipare in modo spontaneo a argomenti di media difficoltà. Sa presentare i pro e i contro argomentando le conversazioni su argomenti familiari, di interesse personale o riguardanti la diverse posizioni. vita quotidiana. Riesce a descrivere, collegando semplici espressioni, Dispone di un ampio vocabolario non solo di uso famigliare ma anche nel esperienze ed avvenimenti. Riesce a motivare e spiegare brevemente settore di specializzazione. opinioni e progetti. Riesce a narrare una storia e la trama di un libro o di Spagnolo: (Livello B2): sa interagire con scioltezza senza fatica su diversi argomenti di media difficoltà. Sa presentare i pro e i contro argomentando le un film e a descrivere le sue impressioni. diverse posizioni. Inglese: (Livello B1): Sa affrontare molte situazioni che si possono Dispone di un ampio vocabolario non solo di uso famigliare ma anche nel presentare viaggiando in una regione dove si parla la lingua standard settore di specializzazione Inglese: (Livello A2) utilizzando un repertorio linguistico semplice ma corretto. Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone Francese (Livello A2): sa presentarsi, sa esprimere delle opinioni e argomenti di studio. descrivere il suo vissuto con un repertorio linguistico abbastanza Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti. elementare e con delle parole di uso famigliare. Ebraico: Spagnolo: (Livello A2): sa presentarsi, sa esprimere delle opinioni e (Livello A2): sa presentarsi, sa esprimere delle opinioni e descrivere il suo vissuto con descrivere il suo vissuto con un repertorio linguistico abbastanza un repertorio linguistico abbastanza elementare e con delle parole di uso famigliare. elementare e con delle parole di uso famigliare. Padroneggia gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti. Domina la scrittura e l’espressione orale in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico), Sa applicare tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi Sa produrre testi orali e scritti di varia natura adeguati allo scopo e al contesto comunicativo Partecipa adeguatamente in occasione di comunicazioni dialogiche Sa esprimere e sostenere il proprio punto di vista e riconoscere quello altrui attraverso la pratica dell'argomentazione e del confronto Scrive semplici frasi chiare e corrette nell’ortografia Utilizza voce, strumenti e oggetti sonori per creare diverse possibilità espressive sonoro/ musicali. Trascrive correttamente parole di uso quotidiano inerenti alle attività svolte in classe e ad interessi personali e del gruppo; Copia correttamente semplici frasi presentate in classe Rielabora in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e Ebraico Rielabora situazioni di vita quotidiana in lingua strumenti ebraica attraverso la drammatizzazione Rielabora storie lette attraverso il disegno e i colori, il fumetto Rielabora le storie della Torà raccontate dall’adulto utilizzando modalità grafico-pittoriche, Rielabora testi trasformandoli (cambiando i personaggi, il plastiche e manipolative finale, etc,) Scrive frasi e brevi testi chiari, coerenti e corretti nell’ortografia. Rielabora testi attraverso PARAFRASI, AVVIO AL RIASSUNTO , COMPLETAMENTI, TRASFORMAZIONI Utilizza strategie funzionali allo studio Legge e confronta informazioni provenienti da testi diversi per farsi un'idea di un argomento, per documentarsi per parlare o scrivere Sperimenta anche con l'uso del computer diverse forme di scrittura, adattando il lessico, la struttura del testo, l'impaginazione, le soluzioni grafichealla forma testuale scelta, integrando il testo verbale con materiali multimediali Utilizza voce, strumenti e nuove tecnologie in modo creativo e consapevole per creare diverse possibilità espressive sonoro/musicali. Trascrive correttamente semplici messaggi familiari; Risponde a domande scritte utilizzando il lessico e le strutture noti Scrive in forma comprensibile (anche se formalmente difettosa) semplici e brevi messaggi/testi (per presentarsi, per fare gli auguri, per ringraziare qualcuno, per chiedere/dare informazioni, per raccontare le proprie esperienze…) Utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi. Elabora opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali a patire da un Ascolta in modo funzionale a comprendere, memorizzare, rielaborare, utilizzando Ebraico: (Livello B1) confronto dialogico. Rielabora testi attraverso parafrasi, sintesi, riscritture su metodi e strumenti per fissare i concetti fondamentali (appunti, scalette, mappe, etc.) Riesce a scrivere testi semplici e coerenti su argomenti noti o di suo consegne date (cambio di punti di vista, esercizi di stile) interesse. Riesce a scrivere lettere personali esponendo Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui, misti) nelle attività di Rielabora informazioni attraverso SCHEMI, MAPPE per studiare, SCALETTE, PPT esperienze e impressioni. studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e (dallo scritto all'orale) , RELAZIONI / PRODTTI MULTIMEDIALI, SAGGIO BREVE o Inglese: (Livello B1): Sa produrre testi semplici e coerenti su argomenti concetti. SCRITTURA DI SINTESI (da più testi) , ARGOMENTAZIONI , RISCRITTURE (variazioni di familiari o di suo interesse. E' in grado di descrivere esperienze e Costruisce, sulla base di quanto letto, testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti genere/di stile) Produce testi coerenti avvenimenti, di esporre brevemente ragioni e di dare spiegazioni su tradizionali e informatici di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi con perfetta padronanza opinioni e progetti. Usa termini specialistici in base ai campi di discorso. dell’ortografia Francese (livello A2) sa scrivere brevi messaggi e brevi lettere copiando Inglese (Livello A2): Domina la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e espressioni pronte. Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari. morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del Spagnolo: (livello A2) sa scrivere brevi messaggi e brevi lettere copiando Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per lessico, anche letterario e specialistico), Sa espressioni pronte apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i ricostruire il significato di una parte più o meno estesa del testo, integrando più compagni nella realizzazione di attività e progetti. informazioni e concetti, anche formulando inferenze complesse. Ebraico: Sa esplicitare relazioni (ad es. causa-effetto o temporali) tra fatti ed eventi anche (livello A2) sa scrivere brevi messaggi e brevi lettere copiando espressioni pronte distanti nel testo, integrandolo anche con informazioni tratte dall’enciclopedia Collega il linguaggio musicale ad altri linguaggi; improvvisa brani musicali utilizzando personale semplici schemi o strutture aperte. Sa individuare elementi o informazioni del testo che autorizzano un’inferenza Realizza elaborati personali e creativi complessa (fornita nella domanda oppure da costruire nel processo di risposta) Sa modulare tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi Sa curare l’esposizione orale e sa adeguarla ai diversi contesti Sviluppa progressivamente le competenze metafonologiche (capacità di usione/segmentazione delle parole, di riconoscimento delle rime, etc.) Formula ipotesi sulla lingua scritta Scopre la presenza di linguaggi e lingue diverse Fa ipotesi sul significato di parole, inventa parole nuove, cerca analogie tra suoni e significati Formula ipotesi sulla lingua scritta anche incontrando le tecnologie digitali. Fa previsioni sul significato di parole non note in base al contesto e/o alla conoscenza intuitiva delle famiglie di parole Comprende ed usa nell'orale e nello scritto le parole del lessico fondamentale e del lessico ad alto uso Riconosce se una frase è o no completa Riflette sui testi, in attività guidate, per cogliere regolarità morfosintattiche, e caratteristiche del lessico Fa attenzione alla grafia delle parole e applica le conoscenze ortografiche alla propria produzione scritta Coglie correlazioni tra forme linguistiche e usi della lingua ebraica. Impara a conoscere e a usare le leggi grammaticali di base. Comprende e usa i vocaboli più frequenti termini delle discipline Riflette sui testi per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico E' consapevole che le scelte linguistiche sono in relazione alla situazione comunicativa (varietà della lingua) Padroneggia e applica le conoscenze fondamentali relative all'organizzazione-logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso, ai principali connettivi Coglie correlazioni tra forme linguistiche e usi della lingua ebraica Conosce e usa le leggi grammaticali di base. Manifesta sensibilità e rispetto per la salvaguardia del patrimonio artistico- culturale del proprio territorio Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali.comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (FO, AU, AD); termini specialistici Adatta i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa Utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti I nglese (livello A2) B. Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto. Ebraico: B. comincia a riflettere sui diversi sistemi linguistici e culturali mettendo a confronto le diverse culture e civiltà. Legge le opere più significative sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali. E’ sensibile ai problemi della tutela e conservazione degli elementi principali del patrimonio culturale artistico e ambientale del proprio territorio. Riconosce elementi di base di un brano musicale come ritmo, timbro e melodia. Riconosce differenze vocali timbriche e elementi principali di un brano musicale come b. Comincia a costruire un’interpretazione dei testi letterari letti, collaborando con ritmo, timbro, melodia e dinamiche compagni e insegnanti.riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo)e il loro uso nello spazio geografico, sociale, comunicativa Realizza oggetti rituali legati alle festività ebraiche (es. chanukyà, meghillà, candelieri di shabbat, tovaglietta coprimatzot) Inglese Rielabora situazioni di vita quotidiana o racconti in lingua inglese attraverso la drammatizzazione e modalità grafico-pittoriche Simbolizza graficamente le esperienze sonore Si muove seguendo gli impulsi ritmici di un brano musicale Esegue per imitazione ritmi elementari con il corpo e con semplici strumenti RIFLETTERE SULLA LINGUA PRIMARIA QUINTA Ascolta, legge e comprende testi di vario tipo Comprende brevi messaggi orali e scritti sugli argomenti studiati Ascolta, legge e comprende brevi semplici testi Ascolta e comprende l'argomento, le informazioni principali, Comprende brevi messaggi orali. coglie le posizioni espresse dai compagni negli scambi comunicativi in classe Esegue semplici comandi o istruzioni. Negli scambi comunicativi ascolta e Ascolta e comprende testi orali comprende l'argomento e le informazioni principali dei discorsi e degli scambi «DIRETTI» o «TRASMESSI» cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo. comunicativi in classe . Ascolta e comprende brevi messaggi orali Comprende nell'uso orale parole del lessico fondamentale e di (consegne, istruzioni); esegue semplici consegne e istruzioni relative a un'attività alto yuso, i termini più frequenti delle discipline conosciuta . Ascolta e comprende il senso globale di Legge e comprende testi scritti di vario tipo, ne coglie il senso globale, le informazioni semplici testi (storie e racconti, testi informativi di divulgazione) , è in grado di principali utilizzando strategie adatte agli scopi . riesporli in modo comprensibile Padroneggia la lettura Legge testi di vario genere della letteratura per l'infanzia anche in lettura strumentale (decifrazione) in modo da saper cogliere il senso del testo silenziosa e autonooma e formula giuduzi personali Legge in lettura silenziosa/ad alta voce brevi Osserva, esplora, descrive e legge messaggi multimediali in lingua semplici testi, narrativi,descrittivi, informativi, ne comprende l'argomento, le Esegue in gruppo o individualmente brani vocali/strumentali informazioni principali e le loro relazioni Legge e anche polifonici, curando intonazione e interpretazione comprende testi continui e non continui per scopi pratici Comprende espressioni familiari di uso quotidiano e formule comuni utili per soddisfare bisogni di tipo concreto, espresse oralmente in modo chiaro e lento; Sa cantare diverse canzoni Ascolta/guarda brevi e semplici testi multimediali, identificandone il senso generale e Ascolta - esegue semplici brani vocali o strumentali di vario genere. qualche parola-chiave; Riconosce ritmi e intonazioni caratteristici della lingua Identifica il tema generale di un discorso e/o di semplici testi in cui si parla di straniera; argomenti conosciuti, cogliendone, inoltre, alcuni dettagli; Comprende in modo globale vocaboli e istruzioni di uso quotidiano pronunciati Legge lentamente semplici testi scritti con pronuncia pressappoco corretta chiaramente e lentamente relativi a se stesso, ai compagni, alle attività di classe e Osserva, esplora, descrive e legge immagini e messaggi multimediali alla famiglia; Comprende in modo globale semplici descrizioni relative ad oggetti, personaggi e luoghi; Riconosce e legge singole parole e semplici frasi già note oralmente, individuandone il significato; Osserva, esplora, descrive e legge immagini PERCORSO LICEALE Conosce le strutture della lingua italiana e le loro funzioniL Osserva le differenze generali nell’uso della lingua orale, scritta e trasmessa,Sa utilizzare gli strumenti di base per una iniziale fruizione del patrimonio artistico-letterario Sa sviluppare un’interpretazione del testo, a partire dal suo contenuto o dalla sua forma, andando oltre una comprensione letterale. Sa riflettere sul testo e valutarne il contenuto e/o la forma alla luce delle conoscenze ed esperienze personali. Sa ricostruire il significato globale del testo, integrando più informazioni e concetti, anche formulando inferenze complesse. Conosce le strutture della lingua italiana e le loro funzioni Utilizza gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio letterario Inglese: A. Comincia a riflettere sulla struttura morfo-sintattica della lingua straniera e a confrontarla con quella della lingua madre. Francese: A.comincia a riflettere sulla struttura morfo-sintattica della lingua straniera e a confrontarla con quella della lingua madre. B. INGLESE Comincia a riflettere sui diversi sistemi linguistici e culturali mettendo a confronto le diverse culture e civiltà. B.Francese: comincia a riflettere sui diversi sistemi linguistici e culturali mettendo a confronto le diverse culture e civiltà. B?Spagnolo: comincia a riflettere sui diversi sistemi linguistici e culturali mettendo a confronto le diverse culture e civiltà. Inglese: Sa riflettere in maniera matura su diversi argomenti, mettendo a confronto in maniera sciolta in L2 diversi aspetti culturali, sociali e linguistici dei diversi paesi europei e non. Francese: Sa riflettere in maniera matura su diversi argomenti, mettendo a confronto in maniera sciolta in L2 diversi aspetti culturali, sociali e linguistici dei diversi paesi europei e non. Spagnolo: Sa riflettere in maniera matura su diversi argomenti, mettendo a confronto in maniera sciolta in L2 diversi aspetti culturali, sociali e linguistici dei diversi paesi europei e non. AREA MATEMATICO – SCIENTIFICO- TECNOLOGICA SCUOLA DELL'INFANZIA COMPETENZA OSSERVARE TRAGUARDI IN USCITA SCUOLA PRIMARIA CLASSE TERZA SECONDARIA 1° grado CLASSE QUINTA Legge, scrive e confronta i numeri decimali ed esegue le quattro operazioni. Descrive, denomina e classifica figure geometriche identificando elementi significativi e simmetrie. Esplora fenomeni con approccio scientifico: osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. Acquisisce consapevolezza di sé anche attraverso la padronanza degli schemi motori e posturali. Riconosce nell’ambiente che lo circonda elementi di tipo artificiale. SECONDARIA DI SECONDO GRADO- BIENNIO TRAGUARDI AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA TRAGUARDI COMUNI TRAGUARDI PERCORSO LICEALE Osserva con attenzione i fenomeni naturali, gli organismi viventi e i loro ambienti e si accorge dei loro cambiamenti Osserva elementi e li raggruppa o ordina secondo criteri differenti (classificare, seriare, etc.) Osserva elementi e li quantifica Confronta insiemi con numerosità diverse Osserva e riconosce le figure geometriche di base Inizia a capire la corrispondenza biunivoca tra numero e oggetti contati Familiarizza con il contare anche attraverso il conteggio dell’Omer e dei lumi della Chanukyà Discrimina i cinque sensi Osserva ed esplora lo spazio attraverso il movimento e il corpo Inizia a prendere coscienza del corpo e di alcune sue necessità Inizia a comprendere l’importanza e il piacere del prendersi cura di sé e del proprio corpo Inizia a capire, con l’aiuto dell’adulto, che mangiare correttamente, rispettando alcune regole comportamentali e posturali, significa prendersi cura di sé e del proprio corpo Padroneggia le abilità motorie di base Inizia a prendere coscienza della propria globalità somatica e dei singoli segmenti corporei Conosce e consolida gli schemi motori di base, sia statici che dinamici Esplora le possibilità del linguaggio corporeo e gestuale Riconosce, legge e scrive i numeri naturali in notazione decimale, con la consapevolezza del valore posizionale delle cifre. Riconosce, denomina e descrive forme geometriche nel piano e nello spazio. Riconosce le principali caratteristiche degli organismi viventi e non viventi. Acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo nello spazio. Inizia ad analizzare in modo organizzato, con l’aiuto dell’adulto, i cambiamenti dei fenomeni naturali, degli organismi viventi e dei loro ambienti Analizza e confronta immagini Conoscere i problemi dell’inquinamento e attua la raccolta differenziata Formula ipotesi, con l’aiuto dei compagni, riferendosi a semplici e comuni elementi o eventi naturali osservati, anche utilizzando strumenti specifici (es. microscopio, lenti di ingrandimento, prisma) Inizia, con l’aiuto dell’adulto, a riconoscere e descrivere il corpo, le sue parti ed espressioni Inizia a decodificare le emozioni attraverso le espressioni facciali e del corpo Confronta ed ordina i numeri naturali. Confronta ed ordina i numeri decimali. Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali. MATEMATICA A) L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni. B) Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi. C) Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni. D) Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza. E) Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. F) Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi. H) Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta. I) Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, ...) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale. L) Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, ...) si orienta con valutazioni di probabilità. M) Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà SCIENZE N) L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. O) Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. P) Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali. R) Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali. S) Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute. T) Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale. V) Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano. TECNOLOGIA a. L’alunno osserva l’ambiente che lo circonda con curiosità, riconoscendo i principali sistemi tecnologici e le relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli elementi naturali. b. Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte. c. E’ in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi. d. E’ in grado di analizzare e di capire la funzione degli oggetti che utilizza, in relazione alla loro forma, struttura, materiale. f. Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi anche collaborando con i compagni. MOTORIA E' in grado di utilizzare i test motori riconoscendone le caratteristiche di validità, obiettività e attendibilità. E' in grado di analizzare gli effetti delle attività motorie e sportive su se stesso. Riconosce le caratteristiche fisiologiche che influenzano le prestazioni di resistenza. E' in grado di adattare per sé e per gli altri le norme per mantenere corretti stili di vita. Progetta in modo del tutto personale, oppure in piccolo gruppo e con l’aiuto dell’adulto, strumenti per osservare, registrare o descrivere i fenomeni e i loro cambiamenti. Manipola, smonta e rimonta seguendo un’idea progettuale Costruisce oggetti rituali per le festività, seguendo le indicazioni dell’adulto. Sa costruire percorsi da solo e con gli altri Sa utilizzare il materiale a disposizione per costruire, condividendolo con i pari Sa organizzarsi per il riordino dei materiali di psicomotricità Ricerca dati per ricavarne informazioni e costruisce tabelle e grafici. Esegue attività di ripartizione, distribuzione schieramento con oggetti e li sa rappresentare graficamente. Disegna figure geometriche e costruisce modelli materiali, utilizzando gli strumenti appropriati. Osserva e descrive lo svolgersi dei fatti e formula domande. Segue istruzioni di uso e sa fornirle ai compagni. Ricava informazioni da dati rappresentati in tabelle e grafici e costruisce rappresentazioni. Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri. Propone e realizza semplici esperimenti. Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura. Utilizzare Tecnologie della Informazione e delle Comunicazione (TIC) nel proprio lavoro. SCIENZE O) Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. V) Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano. TECNOLOGIA e. Utilizza adeguate risorse materiali, informatiche ed organizzative per la progettazione e per la realizzazione di semplici prodotti. f. Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi anche collaborando con i compagni. g. Progetta e realizza rappresentazioni grafiche e infografiche relative alla struttura e al funzionaento si sistemi materiali ed immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali Impara a raccogliere dati. Sa formulare ipotesi e argomenta le proprie scelte Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali. Esegue mentalmente semplici operazioni con i numeri naturali e verbalizza le procedure di calcolo. Legge, rappresenta relazioni e dati con diagrammi, tabelle e schemi. Argomenta sui criteri usati per realizzare classificazioni, ordinamenti. Classifica e descrive e figure geometriche piane. Sa formulare ipotesi e ne controlla le conseguenze MATEMATICA M) Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà Sperimenta e confronta i dati con le ipotesi SCIENZE formulate. O) Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi Utilizza i dati raccolti per negoziare e costruire personali, propone e realizza semplici esperimenti. significati interindividuali. P) Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali. Sperimenta una pluralità di esperienze che Q) Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli. permettono di maturare competenze di gioco T) Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale. sport anche come orientamento alla futura pratica U) Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato. sportiva V) Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano. Descrive situazioni quotidiane utilizzando numeri TECNOLOGIA decimali, frazioni e percentuali. c. E’ in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi. Interpreta i numeri interi negativi in contesti d. E’ in grado di analizzare e di capire la funzione degli oggetti che utilizza, in relazione alla loro forma, struttura, materiale. concreti. e. Utilizza adeguate risorse materiali, informatiche ed organizzative per la progettazione e per la realizzazione di semplici prodotti. Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di f. Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi anche collaborando con i compagni. oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, g. Progetta e realizza rappresentazioni grafiche e infografiche relative alla struttura e al funzionaento si sistemi materiali ed immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali MOTORIA Sa controllare il movimento percentuali, scale di riduzione …). dei segmenti corporei, adattandolo ai cambiamenti morfofologici del corpo, rielaborando le informazioni percettive. Descrive e classifica figure geometriche identificando elementi significativi e simmetrie. Sa utilizzare le procedure proposte per l’incremento delle capacità condizionali ( forza, resistenza, velocità, mobilità articolare.) Sa addattare per sé e per gli altri le norme per mantenere corretti stili di vita. Attraverso la conoscenza delle regole degli sport , mostra più abilità tecniche e tattiche con “stile sportivo”. MATEMATICA: A) Risolve brevi espressioni nei diversi sistemi numerici. B) Risolve semplici problemi diretti e inversi. C) Risolve equazioni e sistemi di primo grado e verifica la correttezza dei procedimenti utilizzati e dei risultati ottenuti. D) Applica le principali formule relative alla geometria piana e conosce i fondamenti della geometria euclidea SCIENZE E TECNOLOGIE 1) Applica conoscenze scientifiche in una determinata situazione SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE X) Sperimentare il proprio corpo e la sua funzionalità: posture, funzioni fisiologiche, capacità motorie (coordinative e condizionali ). Y) Sperimentare le caratteristiche della musica e del ritmo in funzione del movimento. Z) Sperimentare nelle attività i diversi ruoli, il fair play e l’arbitraggio. T) Adottare comportamenti attivi per migliorare il proprio stato di salute perché consapevole della loro utilità per il benessere. MATEMATICA a) Risolve espressioni complesse conoscendo e applicando le strutture algebriche da applicare. b) Applica le principali formule relative al piano cartesiano e alla retta sul piano cartesiano. c) Risolve un problema di geometria euclidea, sviluppando una dimostrazione logico- deduttiva DISEGNO TECNICO X) Sperimentare i diversi metodi di costruzione e proiezione acquisiti per rappresentare lo stesso oggetto da più punti di vista e posizioni nello spazio. Legge e comprende facili testi che riguardano aspetti matematici. Riesce a risolvere facili problemi, il più possibile legati a esperienze concrete. Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi elaborare strategie risolutive Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc…) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano. Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici. Descrive il procedimento seguito in situazione problematiche e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria. Trasferisce i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri nell’ambiente scolastico ed extrascolastico. Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni. MATEMATICA: A) Risolve un problema, individuando metodi alternativi e valutando la migliore soluzione in chiave logico- deduttiva. B) Risolve sequenze di operazioni e problemi, sostituendo alle variabili letterali i valori numerici. C) Sa progettare un percorso risolutivo strutturato in tappe. SCIENZE E TECNOLOGIE 1) Rende consapevoli dei legami tra scienza e tecnologia, della loro correlazione con il contesto culturale e sociale, con i modelli di sviluppo e la salvaguardia dell’ambiente SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE X) Elabora risposte motorie efficaci riconoscendo le variazioni fisiologiche indotte nella pratica sportive; assume posture corrette Y) Adatta le abilità tecniche alle situazioni richieste dai giochi e dagli sport in forma personale Z) Partecipa in forma propositiva alla scelta e alla realizzazione di strategie e tattiche dell’attività sportiva. W) Riconosce e mette in atto strategie personali per raggiungere e mantenere uno stato di benessere. MATEMATICA a) Formalizza il percorso di soluzione di un problema attraverso modelli algebrici e grafici. B) Convalida i risultati conseguiti sia empiricamente sia mediante argomentazioni deduttive. C) E' in grado di applicare le nozioni di geometria euclidea per definire una via innovativa alla risoluzione di problemi complessi ANALIZZARE MATEMATICA A) L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni. B) Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi. C) Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni. D) Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza. F) Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi. I) Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, ...) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale. L) Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, ...) si orienta con valutazioni di probabilità. M) Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà SCIENZE N) L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. O) Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. P) Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali. Q) Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli. R) Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali. S) Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute. T) Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale. V) Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano. TECNOLOGIA a. L’alunno osserva l’ambiente che lo circonda con curiosità, riconoscendo i principali sistemi tecnologici e le relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli elementi naturali. b. Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte. d. E’ in grado di analizzare e di capire la funzione degli oggetti che utilizza, in relazione alla loro forma, struttura, materiale. MOT'ORIA Osserva durante lo svolgimento della pratica e riconoscee gli elementi delle capacità coordinative utilizzate. Riconosce le corrette posture su se stesso e sui compagni. Osserva il gioco come giudice e svolge funzioni di arbitraggio. E'in grado di rilevare i principali cambiamenti morfologici del corpo. Riconosce gli aspetti comunicativo - relazionali del linguaggio corporeo, motorio, sportivo. MOTORIA movimento nella dimensione spazio– temporale, non solo rispetto a se stesso, ma anche verso avversari, compagni, attrezzi. E' in grado di prevedere l’andamento , la successione, gli esiti dell’azione e di programmare conseguentemente la propria condotta. PROGETTARE Mostra curiosità, esplora, pone domande, discute, confronta e ipotizza soluzioni e azioni Manipola materiale vario (creta, pittura) Mostra curiosità, esplora, pone domande, discute, confronta e ipotizza soluzioni e azioni Si muove nello spazio acquisendo una progressiva fiducia nelle proprie capacità Si sperimenta in salti, corse, arrampicate, salite e discese, calci, lanci, atterraggi, etc. Esegue giochi motori individuali, a coppia e a squadra, anche con l’ausilio di attrezzi sportivi Sperimenta, schemi posturali e motori SPERIMENTARE Inizia a capire che con il corpo (postura, movimenti e mimica) si possono comunicare emozioni, pensieri, vissuti ed esperienze. Utilizza la mimica e il travestimento nel gioco simbolico ELABORARE STRATEGIE RISOLUTIVE (MATEMATICA, SCIENZE, TECNOLOGIA, MOTORIA, ECONOMIA….) - TRAGUARDI DI COMPETENZA Fa giochi strutturati con le quantità e i numeri. Inizia a elaborare, confrontandosi con i pari e con l’aiuto dell’adulto, strategie per rispettare l’ambiente Usa i dadi nei giochi di società (giro dell’oca) Si confronta con i compagni facendo ipotesi di soluzioni ed azioni nel gioco Impugna correttamente gli strumenti di uso comune (matita, forbici, pennelli, posate, etc.) E’ in grado di eseguire alcune azioni quotidiane legate all’autonomia (abbottonarsi, vestirsi, mettere le scarpe, etc.) Inizia a controllare il corpo a livello globale e fine Sa orientarsi nello spazio scolastico e negli spazi conosciuti Inizia a collocare nello spazio se stesso, le persone e gli oggetti Imita semplici sequenze motorie in una successione corretta TRAGUARDI PERCORSO TECNICO MATEMATICA MATEMATICA A) L'alunno comprende il significato logico- operativo di numeri appartenenti a diversi a) Sa convertire numeri nei diversi sistemi numerici sistemi numerici. SCIENZE E TECNOLOGIE B) Riconosce i principali enti, figure e luoghi geometrici e li descrive con linguaggio naturale. 1) E' consapevole del ruolo che i processi tecnologici giocano nella modifica SCIENZE E TECNOLOGIE dell'ambiente che ci circonda considerato come sistema 1) Osserva e descrive fenomeni appartenenti alla realtà naturale e antropizzata e riconosce DISEGNO TECNICO nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità x) E' attento all'applicazione delle regole geometriche, all'utilizzo corretto 2) E' in grado di racocgliere dati attraverso l'osservazione diretta dei fenomeni naturali (fisici, degli strumenti e mezzi tecnici chimici, biologici, geologici, ecc.) o degli oggetti artificiali o la consultazione di testi e manuali y) E' in grado di osservare e trasferire quanto rilevato dalla realtà in termini o media. grafici bidimensionali e tridimensionali. 3) Riconosce e definisce i principali aspetti di un ecosistema 4) Impatto ambientale; limiti di tolleranza Concetto di sviluppo sostenibile SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE X) Osservare il gioco dei compagni compilando schede tecniche di osservazione. Y) Orientarsi negli ambiti motori e sportivi, riconoscendo le variazioni fisiologiche e le proprie potenzialità. Z) Riconoscere la differenza fra movimento biomeccanico ed espressivo. MATEMATICA A) Comprende il significato di potenza e le relative proprietà B) Comprende il significato logico- operativo di rapporto e grandezza derivata. C) Individua le proprietà essenzali delle figure e le riconosce in situazioni concrete. D) Comprende i principali passaggi logici di una dimostazione. E) Analizza dati e li interpreta sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l'ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni scientifiche di tipo informatico. F) Raccoglie, organizza e rappresenta un insieme di dati. G) Legge e interpreta tabelle e grafici in termini di corrisondenze tra due elementi di due insiemi. H) Valuta l'ordine di grandezza di un risultato. I) Elabora e gestisce semplici calcoli con l'utilizzo di un foglio elettronico. SCIENZE E TECNOLOGIA 1) E' in grado di individuare una possibile interpretazione dei dati in base a semplici modelli studiati 2) Analizza in maniera sistemica un determinato ambiente al fine di valutare i rischi per i suoi fruitori 3) Interpreta un fenomeno naturale o un sistema artificiale dal punto di vista energetico, distinguendo le varie trasformazioni di energia in rapporto alle leggi che le governano 4) Riconosce il ruolo della tecnologia nella vita quotidiana e nell'economia della società. 5) Sa cogliere le interazioni tra esigenze di vita e processi tecnologici 6) Analizza qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni fisiche e chimiche a partire dall’esperienza SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE X) Conoscere le funzioni fisiologiche in relazione al movimento. Y) Assumere posture corrette. Z) Conoscere le abilità tecniche dei giochi e degli sport praticati. T) Approfondire i principi di una corretta alimentazione e le informazioni sulle dipendenze e sulle sostanze illecite. MATEMATICA: A) Sa rappresentare la soluzione di un problema attraverso un'espressione. B) Imposta uguaglianze di rapporti per risolvere problemi di porporzionalità e percentuale. C) Rappresenta graficamente equazioni di primo grado, comprende e sa utilizzatre il concetto di equazione e funzione. D) Disegna figure geometriche con semplici tecniche grafiche e operative. SCIENZE E TECNOLOGIE 1) E' in grado di organizzare dati sperimentali raccolti in modo scientifico e sistematico E' in grado di organizzare il 2) Adotta semplici progetti per la risoluzione di problemi pratici 3) Utilizza le funzioni di dase dei software più comuni per produrre testi e comunicazioni multimediali, calcolare e rappresentare dati, disegnare, catalogare informazioni, cercare informazioni e comunicare in rete. 4) Interpreta dati scientifici e prende e comunica decisioni, individua i presupposti, gli elementi di prova e il ragionamento che giustificano determinate conclusioni SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE X) Riprodurre ritmi interni ed esterni attraverso il movimento. Y) Elaborare risposte motorie efficaci, riconoscendo le variazioni fisiologiche indotte nella pratica sportiva. Z) Ideare e realizzare sequenze ritmiche di movimento, rispettando spazi, tempi, compagni.Adattare le abilità tecniche alle situazioni richieste dai giochi e dagli sport di squadra in forma personale. T) Per mantenere lo stato di salute scegliere di evitare l’uso di sostanze illecite e adottare principi igienici e alimentari corretti MATEMATICA MATEMATICA a) Calcola potenze, applicando debitamente le proprietà. a) Utiliza le proporzionalità e le percentuali, finalizzate ai calcoli inerenti alle b) Sa rappresentare classi di dati mediante istogrammi e diagrammi a torta. applicazioni economiche e commerciali e tecniche c) Riconosce una relazione tra variabili, in termini di porporzionalità diretta o inversa e la formalizza attraverso una funzione matematica. Sa rappresentare su un piano cartesiano il grafico di una funzione. d) Elabora e gestisce un foglio elettronico per rappresentare in forma grafica i risultati di calcoli eseguiti o una funzione matematica. SCIENZE E TECNOLOGIE 1) Utilizza classificazioni e generalizzazioni e/o schemi logici per riconoscere il modello di riferimento. 2) E' in grado di analizzare un oggetto o un sistema artificiale in termini di funzioni o di architettura 3) Ha la consapevolezza dei possibili impatti sull'ambiente naturale dei modi di produzione e di utilizzazione dell'energia nell'ambito quotidiano DISEGNO TECNICO x) E'in grado di analizzare un singolo oggetto o inserito all'interno di uno spazio sia in termini architettonici che spaziali y) E' attento ad applicare e trasferire le regole acquisite nello sviluppo successivo della disciplina MATEMATICA a) Riconosce l'opportuità di risolvere un problema matematico o di realtà attraverso un rapporto di proporzione o di percentuale. b) E' in grado di progettare una figura complessa elaborando le nozioni elementari di disegno tecnico. c) Conosce la geometria euclidea ed è in grado di impostare correttamente un problema, definendone ipotesi e tesi. DISEGNO TECNICO x) E' in grado di progettare e sviluppare le figure complesse e gli oggetti nello spazio applicando la geometria descrittiva in particolare il metodo delle proiezioni di Monge e delle proiezioni assonomotriche. y) Sa proiettare in dimensioni spaziali le figure acquisite in termini bidimensionali. MATEMATICA a) Riconosce variabili implicite, mediante l'applicazione di formule inverse b) E' in grado di produrre documenti di carattere commericale (fatture, bilanci) utilizzando nozioni matematiche elementari Familiarizza con le strategie del contare Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato. Riproduce le figure geometriche di base graficamente o Descrive il procedimento usato per risolvere un con materiale manipolabile problema. Utilizza la numerazione ordinaria Inizia a operare con le quantità Esegue il conteggio dell’Omer Fa giochi motori che implicano un semplice ordine di spazio e di tempo, il rispetto di consegne e l’imitazione di movimenti Inizia a conoscere e utilizzare i concetti di spazio e di direzione Riconosce le relazioni topologiche rispetto a se stesso e all’oggetto Riconosce le relazioni topologiche del foglio Espone ciò che ha sperimentato utilizzando un linguaggio appropriato Sa utilizzare simboli diversi per registrare eventi e per classificare oggetti Utilizza il corpo come strumento comunicativo e relazionale Acquisisce progressivamente armoniosità e coordinazione nei movimenti SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Presenta i dati sottoforma di tabelle e grafici X) Esprimere con creatività azioni, emozioni, sentimenti, con finalità comunicativo – espressiva. Produce rappresentazioni grafiche del proprio Y) Stabilire corretti rapporti interpersonali. operato usando elementi del disegno tecnico o Z) Partecipare attivamente alla scelta della tattica di squadra e alla sua realizzazione al gioco. strumenti multimediali. T) Relazionarsi positivamente con il gruppo rispettando le diverse capacità, le esperienze pregresse, le caratteristiche personali. Esprime i propri stati d’animo utilizzando la Riconoscere e utilizzare i gesti arbitrali degli sport praticati e comprenderne la funzione comunicativa. drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali Comprendere e utilizzare il linguaggio specifico della disciplina. e coreutiche Utilizza il Fair-Play UTILIZZARE IL LINGUAGGIO SPECIFICO COMUNICARE E SIMBOLIZZARE Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare MATEMATICA A) L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni. B) Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi. C) Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni. D) Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza. E) Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. F) Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi. G) Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione). H) Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta. I) Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, ...) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale. L) Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, ...) si orienta con valutazioni di probabilità. M) Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà SCIENZE N) L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. O) Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. P) Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali. R) Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali. S) Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute. T) Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale. V) Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano. TECNOLOGIA a. L’alunno osserva l’ambiente che lo circonda con curiosità, riconoscendo i principali sistemi tecnologici e le relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli elementi naturali. b. Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte. c. E’ in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi. d. E’ in grado di analizzare e di capire la funzione degli oggetti che utilizza, in relazione alla loro forma, struttura, materiale. e. Utilizza adeguate risorse materiali, informatiche ed organizzative per la progettazione e per la realizzazione di semplici prodotti. f. Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi anche collaborando con i compagni. g. Progetta e realizza rappresentazioni grafiche e infografiche relative alla struttura e al funzionaento si sistemi materiali ed immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali MOTORIA Sa utilizzare il linguaggio corporeo , riconoscendo che agisce in modo parallelo a quello verbale, ampliandolo o completandolo. Sa riconoscere e utilizzare i gesti arbitrali degli sport praticati e comprenderne la funzione comunicativa. Comprende e utilizza il linguaggio specifico della disciplina. MATEMATICA A) Traduce dal linguaggio naturale al linguaggio algebrico e viceversa. SCIENZE E TECNOLOGIE 1) E' capace di presentare i risultati di analisi e di modellizzazione della realtà attraverso opportune strutture proprie della disciplina SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE X) Conoscere la differenza fra movimento biomeccanico ed espressivo. Y) Conoscere modalità relazionali che valorizzino le diverse capacità sia di sviluppo che di prestazione. Z) Conoscere gli aspetti essenziali della struttura dell’evoluzione dei giochi e degli sport di rilievo nazionale, la terminologia, il regolamento e la tecnica dei giochi e degli sport SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE X) Esprimere con creatività azioni, emozioni, sentimenti, con finalità comunicativo – espressiva. Y) Stabilire corretti rapporti interpersonali. Z) Partecipare attivamente alla scelta della tattica di squadra e alla sua realizzazione al gioco. T) Relazionarsi positivamente con il gruppo rispettando le diverse capacità, le esperienze pregresse, le caratteristiche personali MATEMATICA MATEMATICA a) E' in grado di descrivere una dimostrazione nelle sue parti essenziali con le a)Descrive in modo appropriato e specifico le variabili relative alla opportune simbologie e definizioni specifiche. documentazione commerciale ed economica. SCIENZE E TECNOLOGIE a) Sa spiegare opportunamente il principio di funzionamento e la struttura dei principali dispositivi fisici e software. DISEGNO TECNICO a) Sa spiegare le regole applicate nella rappresentazione attraverso termini corretti. a) Sa applicare opportunamente i metodi rappresentativi in funzione dello scopo da raggiungere nella descrizione di un oggetto. AREA ANTROPOLOGICA ( STORIA – GEOGRAFIA – EBRAISMO – Ed. CONVIVENZA) - TRAGUARDI DI COMPETENZA SECONDARIA SECONDO GRADO COMPETENZA INFANZIA Esplora la realtà che lo circonda (contesti e ESPLORARE/ contenuti) OSSERVARE/ Esplora lo spazio PORSI DOMANDE/ partendo dall’esperienza personale (aula, scuola, INTERPRETARE casa, etc. Osserva, con l’aiuto dell’adulto, la realtà che lo circonda (contesti e contenuti) Osserva, con l’aiuto dell’adulto, la velocità e la durata degli eventi Osserva, con l’aiuto dell’adulto, lo spazio partendo dai luoghi dell’esperienza personale (aula, scuola,casa, etc.) Osserva, con l’aiuto dell’adulto, elementi e fenomeni naturali ANALIZZARE/ ORIENTARSI Impara a farsi domande sulla realtà osservata e a darsi delle risposte Impara fare domande e a chiedere spiegazioni sulla realtà osservata Analizza, con l’aiuto dell’adulto, le specificità, i’organizzazione e i cambiamenti della realtà osservata Sviluppa una prima idea di contemporaneità Opera semplici scansioni temporali Conosce alcuni concetti topologici Colloca azioni quotidiane nel tempo e nello spazio Colloca esperienze vissute nella propria storia personale e famigliare Colloca e si colloca nello spazio a partire dai luoghi dell’esperienza personale PRIMARIA TERZA PRIMARIA QUINTA SECONDARIA 1° gradoTERZA TRAGUARDI COMUNI AI PERCORSI LICEALE E TECNICO TRAGUARDI SPECIFICI BIENNIO PERCORSO TECNICO Individua nel proprio vissuto personale e familiare elementi collegati al passato Riconosce i diversi elementi del territorio Si assume responsabilità nei confronti di persone e cose Riconosce tracce storiche nel territorio anche legate alla presenza ebraica Identifica nel proprio vissuto gli elementi che lo ricollegano alla tradizione del popolo ebraico Comprende l’importanza di porsi domande per lo studio della Torah Individua relazioni tra diversi contesti Comprende le relazioni di causa-effetto Sa cogliere trasformazioni Esplora il testo della Torah ponendosi domande in maniera autonoma per interpretarlo, mettendosi in relazione con i commenti tradizionali. L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici Osserva, legge ed analizza sistemi territoriali vicini e lontani nello spazio e nel tempo. Riconosce nei paesaggi europei e mondiali gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche, architettoniche Conosce aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia europea e mondiale Si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici. Riconosce le origini storiche delle principali istituzioni politiche, economiche, giuridiche e religiose del mondo attuale e le loro interconnessioni. Riconosce l’importanza della sostenibilità territoriale, la salvaguardia degli ecosistemi e della bio–diversità. Riconosce le relazioni tra tipi e domini climatici e sviluppo di un territorio. Utilizza strumenti modelli e rappresentazioni nel trattamento quantitativo del’informazione in ambito economico, storico e sociale. Riconosce il ruolo delle Istituzioni nazionali e comunitarie riguardo allo sviluppo, al mercato del lavoro e all’ambiente. Analizza aspetti e comportamenti delle realtà personali e sociali e li confronta con il dettato della norma giuridica. Analizza il ruolo dei diversi soggetti pubblici e privati nel promuovere e orientare lo sviluppo economico e sociale, anche alla luce della Costituzione italiana. Usa riferimenti temporali Si costruisce un’immagine mentale dello spazio esplorato Decodifica i simboli principali nelle rappresentazioni convenzionali dello spazio geografico Percepisce la ciclicità del tempo legata alle festività ebraiche Usa la linea del tempo Colloca gli avvenimenti della storia del popolo ebraico sulla linea del tempo Usa gli strumenti convenzionali per rappresentare lo spazio geografico Comprende testi storici Analizza e comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana Sa analizzare le fonti storiche di natura differente Sa utilizzare opportunamente i diversi strumenti della geografia (carte, immagini, sistemi informativi geografici..) per comunicare efficacemente informazioni spaziali Sa leggere elaborazioni grafiche, dati statistici, sistemi informativi geografici Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del passato e del presente Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala Utilizza strumenti della ricerca storica a partire dalle fonti e dai documenti accessibili agli studenti con riferimento al periodo e alle tematiche studiate nel primo biennio. Individua e sa leggere correttamente fonti di natura differente relative ad un evento o ad un periodo. Individua la distribuzione spaziale degli insediamenti e delle attività economiche e identifica le risorse di un territorio. Descrive e analizza un territorio utilizzando metodi, strumenti e concetti della geografia. Individua la varietà e l’articolazione delle funzioni pubbliche (locali, nazionali e internazionali) in relazione agli obiettivi da conseguire. Colloca gli eventi storici affrontati nella giusta successione cronologica e nelle aree geografiche di riferimento. Sa cogliere gli elementi di affinità-continuità e diversitàdiscontinuità fra civiltà diverse, si orienta sui concetti generali relativi alle istituzioni statali, ai sistemi politici e giuridici, ai tipi di società, alla produzione artistica e culturale. Si sa orientare all’interno delle coordinate spaziali collocando correttamente luoghi e fenomeni nello spazio e sulle carte di diversa scala. Reperisce e distingue le differenti fonti normative e la loro gerarchia con particolare riferimento alla Costituzione italiana e alla sua struttura. Individua varietà, specificità e dinamiche elementari dei sistemi economici e dei mercati locali, nazionali e internazionali. RICOSTRUIRE Rappresenta graficamente sequenze di fatti e di Organizza le informazioni in quadri eventi d’insieme storici e della tradizione ebraica Ricostruisce, in sequenza logico-temporale, semplici eventi o esperienze vissute Crea rappresentazioni non convenzionali del tempo Crea rappresentazioni non convenzionali dello spazio Crea calendari settimanali, indicando l’importanza del giorno dello Shabbat Crea, con l’aiuto dell’adulto, calendari mensili, basati sul ciclo lunare, evidenziando il capo-mese (rosh chodesh) Crea, con l’aiuto dell’adulto, tabelloni per il ciclo annuale delle ricorrenze ebraiche, inserendoli nel calendario ebraico dei mesi VALUTARE Riconosce l’altro come soggetto portatore di pensieri, emozioni, punti di vista diversi Inizia a comprendere la responsabilità personale nell’interazione con l’altro (diritti e doveri) Riconosce la diversità di genere Inizia a capire che ciascun contesto sociale ha le proprie regole Riconosce di appartenere a un gruppo (classe) con caratteristiche e regole specifiche Inizia a conoscere le diversità culturali e religiose e a esserne rispettoso Iniziano ad acquisire di vivere in una comunità con le sue regole, le sue tradizioni e riti (conosce i precetti, gli usi, le tradizioni e i rituali della religione e della cultura ebraica) Riconosce la diversità di genere anche attraverso simboli e azioni specifiche compiute tradizionalmente da un genere o dall’altro (chippà, Kabbalat Shabbat) nella religione ebraica Inizia a conoscere gli insegnamenti etici della tradizione ebraica relativi ai rapporti dell’uomo con il suo prossimo (ospitalità, visita ai malati, agli anziani, etc) e li mette in pratica, sviluppando un senso di solidarietà verso l’altro (visita alla residenza anziani, Tzedakà) Inizia a comprendere il legame storico, tradizionale, emotivo e affettivo che il popolo ebraico ha con la terra d'Israele UTILIZZARE IL LINGUAGGIO SPECIFICO DI AREA Organizza le informazioni apprese mettendole in relazione e facendo inferenze Mette in relazione gli avvenimenti della storia del popolo ebraico con la storia generale Produce informazioni storiche e geografiche con fonti di vario genere e le sa organizzare. Sa rielaborare un testo di argomento storico e geografico con un personale metodo di studio Sa esporre oralmente e con scritture le conoscenze storiche e geografiche Sa operare confronti tra le diverse età della storia Sa descrivere e inquadrare nello spazio i problemi del mondo attuale, mettendo in relazione le ragioni storiche di “lunga durata”, i processi di trasformazione, le condizioni morfologiche e climatiche, la distribuzione delle risorse, gli aspetti economici, giuridici e demografici delle diverse realtà. Ha un’adeguata consapevolezza delle complesse relazioni che intercorrono tra le condizioni ambientali, le caratteristiche socioeconomiche e culturali e gli assetti demografici di un territorio. Rielabora ed espone i temi trattati in modo articolato e attento alle loro relazioni applicando un personale metodo di studio. Espone oralmente e con scritture le conoscenze storiche, geografiche o giuridiche apprese nel corso del primo biennio. Sa esporre oralmente e con scritture le conoscenze storiche argomentando con proprie riflessioni. Sa esprimere valutazioni fondate sui problemi fondamentali del mondo contemporaneo. Sa valutare gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali Sa leggere e valutare i diversi tipi di fonti storiche in base al periodo studiato. Sa discutere e confrontare diverse tesi interpretative di fatti o fenomeni storici, sociali ed economici anche in riferimento alla realtà contemporanea. Sa esporre oralmente e per iscritto le conoscenze storiche, giuridiche ed economiche argomentando con proprie riflessioni. Sa interpretare il linguaggio cartografico e saper rappresentare i modelli organizzativi dello spazio in carte tematiche, grafici, tabelle anche attraverso strumenti informatici. Sa valutare gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali e sull’ambiente Sa comprendere ed utilizzare il linguaggio specifico della storia e della geografia. Sa usare in maniera appropriata il lessico e le categorie interpretative proprie delle materie storico-giuridiche, dell’economia e della geografia.