Ogilvy&Mather Per la salute e la dignità, prendi posizione. Organo ufficiale d’informazione della Federazione dei Verdi Anno III - n.185 Ñ domenica 30 settembre 2007 Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma • Direttore resp.: Enrico Fontana • Comitato edit.: Roberto Poletti, Giuseppe Trepiccione, Gianpaolo Silvestri (inserto Mappe) • Caporedattore: Valerio Ceva Grimaldi • Editore: undicidue srl, via R. Fiore, 8 - Roma Stampa: Rotopress, via E. Ortolani, 33 - Roma • Reg. Trib. di Roma n. 34 del 7/2/2005 • Redazione: via A. Salandra, 6 - 00187 Roma - tel. 0642030616 - fax 0642004600 - [email protected] • Stampato su carta ecologica • La testata fruisce dei contributi di cui alla legge 7 agosto 1990 n. 250 Finanziaria per giovani e ambiente Il ministro Alfonso Pecoraro Scanio: “bisogna fare di più per la tutela del territorio e il sud” Ñ Più della metà delle richieste avanzate dal ministero dell’Ambiente sono state accolte nella Finanziaria: l’obiettivo è ora di rafforzare le misure in sede parlamentare Ñ a pagina 2 Ñ La Città dell’Altra Economia A Roma un bioequobar, un bioequoristorante, un centro documentazione e aree per mostre e spettacoli a cura di Luisa Miglionico Rispetto per l’ambiente: motore di sviluppo Intervento del Presidente del Consiglio Romano Prodi al “High Level Event on climate change” di New York Ñ2 “F orse il Presidente della Commissione Ambiente alla Camera Ermete Realacci non ha ancora potuto leggere bene la finanziaria varata dal Governo che contiene importanti misure per l’ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici. Gradiremmo un impegno più risoluto degli ecologisti del nascente Partito democratico per ampliare e rafforzare quanto il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio ed i Verdi sono riuscito ad ottenere nella Manovra”. Lo ha dichiarato Grazia Francescato, Capogruppo dei Verdi in Commissione Ambiente a Montecitorio. “I 150 milioni di euro in tre anni per i ‘polmoni verdi’ nelle città e nelle aree delle cinture che consentiranno di piantare 1 milione di alberi, i 530 milioni di euro per le misure di adattamento e la lotta al dissesto idrogeologico, i 1000 nuovi treni per i pendolari, i forti stanziamenti per le metropolitane di Roma, Napoli e Milano, la norma che prevede che i nuovi interventi pubblici devono essere per almeno il 40% accompagnati da un certificato che attesti la riduzione Dentro i problemi, dentro le comunità, dentro la realtà africana in rapido cambiamento. Questo, da 50 anni, è il modo di operare di AMREF: uomini e donne africani impegnati a costruire salute e dignità per i popoli più svantaggiati del continente. Se anche tu credi che il futuro dell’Africa incominci in Africa, sostienici adesso. | c/c postale n. 68 42 15 51 | www.amref.it AMREF Italia onlus, via Boezio 17 - 00192 Roma - tel.06.99704650 PP_D_257-390_HR.indd 1 U no spazio di 3.500 metri quadrati di esposizione, vendita, eventi e incontri su agricoltura biologica, commercio equo e solidale, energie rinnovabili, riuso e riciclo, turismo responsabile, finanza etica e comunicazione aperta. La Cae ha sede nel cuore di Testaccio, negli edifici recuperati delle antiche pese del bestiame, dalle tettoie e dalle pensiline del Campo Boario al Mattatoio. “Dal 2003 stiamo lavorando, insieme alle associazioni, ma già dal 2001 avevamo iniziato a elaborare progetti sull’area, per creare un luogo con un modello di sviluppo alternativo, più attento ai diritti delle persone e dell’ambiente- dichiara il sin- 24-09-2007 14:44:01 daco Walter Veltroni- con l’apertura della Cae si potrà sperimentare un approccio alternativo al mercato e ai consumi e un punto di rife- stenibilità ambientale, equa distribuzione del valore e inclusione sociale”. L’area, che ha al suo interno anche un bioequobar, un bioequo- Il sindaco Walter Veltroni: “Dal 2003 stiamo lavorando, insieme alle associazioni, ma già dal 2001 avevamo iniziato a elaborare progetti sull’area, per creare un luogo con un modello di sviluppo alternativo, più attento ai diritti delle persone e dell’ambiente con l’apertura della Cae si potrà sperimentare un approccio alternativo al mercato e ai consumi.” rimento per la promozione e l’incontro di imprese, associazioni e organizzazioni che si ispirano a criteri di so- Finanziaria: Francescato, Realacci distratto dei gas serra, per il rispetto del Protocollo di Kyoto, sono misure importanti che sicuramente devono essere ampliate e migliorate in Parlamento”. “Noi Verdi ci impegneremo per rafforzare ulteriormente queste misure nel passaggio parlamentare ed a questo scopo abbiamo pronti tutta una serie di pacchetti di emendamenti per rendere ancora più verde la manovra. Ci aspettiamo che gli ecologisti del Pd ci aiutino in questo lavoro”. ˛ ristorante, un centro documentazione, aree per mostre e spettacoli e varie sale per seminari e incontri, è stata oggetto di un intervento di restauro conservativo realizzato secondo principi di bioarchitettura e con soluzioni innovative nel rispetto del contesto storico. Il progetto s’inserisce, inoltre, nel più vasto recupero dell’area del Mattatoio che darà luogo alla Città delle Arti. “La Cae è un’esperienza unica in Europa- afferma Dante Pomponi, assessore alle Politiche per le periferie e lo sviluppo locale- che sarà in grado di dare visibilità a tutte le iniziative sociali, culturali e economiche già presenti o che nasceranno nel territorio. L’impegno è che questo spazio non si esaurisca all’interno di se stesso, ma sia il nodo centrale di una rete, un luogo dove economia, produzione e lavoro si coniughino con una migliore qualità della vita”. Il progetto della Cae è stato elaborato dal Comune di Roma insieme al Tavolo dell’Altra Economia, un gruppo di lavoro permanente di 40 organizzazioni no profit rivolto ad avvicinare le istituzioni e i cittadini alle associazioni che propongono modi alternativi di produzione, consumo, risparmio e lavoro. “Mi auguro che la Cae diventi un luogo popolare dove si ritrovino le famiglie anche per fare la spesa e per apprendere come migliorare il loro stile di vita quotidiano - spiega il sindaco Veltroniper produrre energia, per esempio la struttura è stata dotata di pannelli solari che in pochi anni consentiranno di ripagarci dell’investimento iniziale e iniziare a guadagnare anche un utile. Roma con quest’ultima iniziativa vuole confermarsi città simbolo della solidarietà e dell’inclusione culturale”. ˛ IN PERICOLO DI ESTINZIONE Ñ3 La nuova edizione della Lista Rossa IUCN conta 188 specie in pericolo in più rispetto al 2006. Seconda e ultima parte. Ecologia e libertà Alessio Postiglione Con la morte di Andrè Gorz viene a mancare un importantissimo intellettuale che fece della riflessione teorica e pratica dell’ecologia politica un caposaldo della teoria politica contemporanea. Gorz si è suicidato per non sopravvivere alla morte della moglie Dorine, che da tempo soffriva di una malattia degenerativa, proprio come nel 1911 avevano fatto il filosofo Paul Lafargue e la moglie Laura Marx, figlia di Karl Marx. Chi conosceva il filosofo temeva questo triste finale. L’amore della coppia era molto profondo, romantico, e ancor più anticonformista se lo si paragonava ad un altro grande amore, quello di Sartre e della De Beauvoir, che avevano fatto della libertà dei corpi e del desiderio, manifesto vivente della loro ideologia della liberazione. Proprio Sartre era l’amico prediletto di Gorz, colui che aveva avvicinato alla filosofia, alla politica ed al marxismo il giovane Andrè, laureatosi a Losanna in ingegneria chimica. Gorz, cofondatore del settimanale Nouvel Observateur nel 1964 insieme a Jean Daniel, si era avvicinato tramite il padre dell’esistenzialismo al marxismo e fu autore di una serie di saggi ecomarxisti che insieme a quelli di O’ Connor ottennero un grande successo; la tesi di fondo era che gli impatti degenerativi e distruttivi sull’ambiente rappresentavano la riprova oggettiva delle tendenze distruttrici dell’economia capitalistica. Ecologia e politica ed Ecologia e libertà rappresentano dei classici del pensiero ambientalista radicale. Gorz intrattenne numerosi e proficui rapporti con intellettuali di sinistra italiani come la Rossanda, Trentin e Foà. Egli era molto affascinato dall’humus culturale italiano socialista e comunista. La sua teoria politica si evolse, in seguito, in una direzione libertaria che lo portarono a concentrarsi sulle dinamiche del mercato del lavoro in cui ravvisava una moderna schiavitù, ad assumere una severa posizione antimaoista, in un momento storico Ñ continua a pagina 2 2 domenica 30 settembre 2007 domenica 30 settembre 2007 Manovra, più luci che ombre Grande novità: l’obbligo della certificazione per la riduzione delle emissioni di gas serra L dalla prima a Finanziaria 2008 è “la migliore degli ultimi anni”. E’ il pensiero del ministro dell’ambiente Alfonso Pecoraro Scanio. “Questa Finanziaria è finalmente attenta ai giovani, ai più poveri e all’innovazione. È la migliore degli ultimi anni, non ci sono stangate, ma c’è una restituzione forte ai cittadini e - ha detto ai giornalisti il ministro a margine di una manifestazione sui prodotti ‘no Ogm’ a Napoli - verso il Mezzogiorno una forte attenzione per quanto riguarda soprattutto i giovani”. Per Pecoraro, però, occorre fare di più per la tutela del territorio, il Sud e le giovani generazioni. “In Parlamento credo che dobbiamo ancora fare meglio per l’ambiente, il Mezzogiorno e soprattutto i giovani. Mi aspetto - ha proseguito il ministro - indubbiamente che in Parlamento si riesca a fare di più per Kyoto e per l’innovazione nel nostro Paese”. Apprezzamento, però, è stato espresso per la volontà espressa nella legge Finanziaria di piantare milioni di alberi “facendo mille nuovi Parchi urbani e giardini Verdi nelle città italiane contro lo smog e per assorbire l’anidride carbonica. Piu’ della meta’ delle richieste avanza- - ha sottolineato il ministro - Certo, va applicata bene”. Importanti anche i 500 milioni previsti per combattere il dissesto idrogeologico, anche se la cifra - risconosce Resta da vedere quali finanziamenti potranno trovare i Fondi per l’innovazione ambientale, quello cioè per le energie rinnovabili e il solare termodinamico e quello per la riduzione dei rifiuti e per il riciclaggio te dal ministero dell’ambiente sono state accolte nella Finanziaria: l’obiettivo e’ ora di rafforzare le misure in sede parlamentare. “Prevediamo di ottenere di piu’ - afferma all’Agi Alfonso Pecoraro Scanio - ad esempio vorrei che gli incentivi previsti per i frigoriferi venissero estesi a lavatrici e lavastoviglie”. Secondo Pecoraro Scanio la “grandissima novita’” della Finanziaria approvata dal Governo sta nell’obbligo della certificazione relativa alla riduzione delle emissioni di gas serra per tutti i nuovi interventi pubblici: “Puo’ essere una svolta il ministro - e’ inferiore alle esigenze. Dai 150 milioni di euro per i nuovi parchi urbani Pecoraro si aspetta che saranno piantati ben 5 milioni di alberi nel triennio, di cui 1 milione nel 2008. Resta da vedere quali finanziamenti potranno trovare i Fondi per l’innovazione ambientale, quello cioe’ per le energie rinnovabili e il solare termodinamico e quello per la riduzione dei rifiuti e per il riciclaggio, fondi per i quali il ministero dell’Ambiente ha gia’ pero’ individuato delle compensazioni. Secondo il ministro dell’Ambiente un altro intervento sulla Finan- ziaria potrebbe essere quello di utilizzare parte delle riserve auree per la ricerca e l’ambiente, come sperimentato in Francia. Altra proposta dei Verdi in Parlamento sara’ quella di estendere gli sgravi fiscali previsti per i pannelli solari a opere di risparmio idrico, come la realizzazione di cisterne per l’acqua piovana. Infine, Pecoraro vorrebbe che venissero eliminati dal patto di stabilita’ dei Comuni le misure sulla raccolta differenziata e sull’efficienza energetica. Pecoraro Scanio ha inoltre affermato che “chi propone di estendere l’Ici a tutti, anche a contribuenti come Berlusconi, compie un errore”. Il ministro si dice “sorpreso” della proposta avanzata dall’Udeur. “Capirei la proposta di inserire il contributo per i figli (richiesta dal ministro delle Politiche per la famiglia, Rosy Bindi ndr) - aggiunge Pecoraro - ma non certo l’estensione dell’Ici”. Quanto alla norma sugli ispettori della Guardia di Finanza, Pecoraro ritiene che vada recuperata, “inserendo anche carabinieri e polizia”. ˛ EDITORIALE continua dalla prima in cui molti intellettuali di sinistra venivano sedotti dalle sirene del libretto rosso e ad interessarsi ai lavori Ivan Illich per il quale curò la pubblicazione di una Une Société sans école. I corpi della coppia sono stati trovati, uno accanto all’altro, nella loro abitazione di Vosnon, nel dipartimento dell’Aube, nella Francia nord-orientale. Lo scorso anno fu pubblicata la sua ultima opera, Lettere a D. La storia di un amore, in cui metteva da parte il suo impegno pubblico, per parlare di sé e del privato; si trattava di una struggente lettera d’amore dedicata alla moglie, di un anno più giovane e di origine inglese. Dorine era stata per tutta la sua vita un amore immenso, capace di dare un senso a tutta la sua esistenza. Ormai ottuagenario, egli le si volgeva ad ammirarne la bellezza come se fossero stati due fanciulli. Il 24 settembre del 2007, l’ultima cosa che Gorz ha fatto, prima di togliersi la vita, è stata apporre sulla porta di casa un foglietto: “Chiamate la gendarmeria”. AMBIENTE Floriana Bulfon impattozero.it www.impattozero.it è il sito di un’organizzazione impegnata nella salvaguardia del pianeta che promuove un progetto volto a neutralizzare il nostro impatto sull’ambiente attraverso gesti concreti. Attraverso il sito, rispondendo ad una serie di domande sulle proprie abitudini, è possibile valutare il proprio impatto nocivo sul pianeta, ossia quanti chili di CO2 produciamo. Tutti noi produciamo anidride carbonica nella vita di tutti i giorni, inoltre le materie prime più usate per produrre energia, come petrolio carbone e metano, bruciando emettono anidride carbonica. Una volta valutate le proprie emissioni, si può pensare a come agire. Gli alberi hanno la preziosa proprietà di assorbire l’anidride carbonica. E’ quindi fondamentale proteggere le ultime grandi aree verdi della nostra Terra, e crearne di nuove. Ed ecco che occorre sapere ad esempio che per compensare un viaggio aereo a Parigi da 200 Kg di anidride carbonica servono 250 mq di verde pari a una spesa di 10 euro. Intervento del Presidente del Consiglio Romano Prodi al “High Level Event on climate change” di New York I essere consapevoli che problemi globali come quello di cui stiamo parlando richiedono soluzioni anch’esse globali. Soluzioni condivise. Non possono quindi che essere le Nazioni Unite la cornice di riferimento del nostro agire. Un approccio dove cambiamenti climatici/sicurezza energetica/sviluppo economico sono tutti aspetti del medesimo problema può offrire nuove opportunità. Perché un sistema di contenimento delle emissioni di gas nocivi è anche un sistema che, oltre a migliorare la qualità della vita di ciascuno di noi, attenua la dipendenza energetica, riduce la forbice tra paesi ricchi e paesi poveri del mondo, disincentiva i processi migratori... Abbiamo davanti ancora anni di ricerca e di sviluppo tecnologico. Ma chi punta il dito solo sui costi di una politica ambientale all’altezza delle sfide del nostro tempo non considera un altro elemento egualmente importante: il fatto che sarà presto la domanda di prodotti puliti a far calare sensibilmente il costo delle nuove tecnologie. Ricordiamoci dei telefonini o di internet appena quindici anni fa... In Europa abbiamo preso decisioni importanti al Vertice dei capi di Stato e di governo di primavera: la riduzione unilaterale del 20% entro il 2020 di emissioni di gas serra e una serie di misure egualmente ambiziose in tema di efficienza energetica, fonti rinnovabili e biocombustibili. Ma è evidente che un’intesa post-Kyoto non potrà che essere raggiunta all’interno delle Nazioni Unite. L’Italia continuerà a fare la propria parte in questo processo. E non potrebbe essere diversamente. Dalla Conferenza Sempre a Roma, in novembre, si svolgerà il Congresso Mondiale dell’Energia, che riunirà rappresentanti delle industrie, dei governi, delle organizzazioni internazionali, degli enti di ricerca, oltre che studiosi ed esperti; Abbiamo studiato, analizzato i problemi. Ma dopo la diagnosi, bisogna passare alla terapia. Non possiamo più aspettare. Dobbiamo accelerare i tempi se vogliamo stabilire una nuova alleanza con la natura prima che sia troppo tardi. Da essa avremmo molto da guadagnare. Anche perché il rispetto per l’ambiente può diventare un potente motore di sviluppo nazionale sui cambiamenti climatici svoltasi a Roma nei giorni scorsi è emerso chiaramente come il territorio italiano costituisca un patrimonio di enorme valore per la sua biodiversità, la qualità ambientale e paesaggistica, per la presenza diffusa di beni culturali, archeologici e storici. Un ambiente unico al mondo, una risorsa fondamentale ai fini del discorso che stiamo facendo, che ci impone in un certo senso di dare l’esempio. un’occasione di dibattito mondiale al più alto livello sulle tematiche energetiche. Il 2009, in cui l’Italia avrà la presidenza del G8, sarà un anno cruciale per definire il quadro post-2012. Ed è con questa consapevolezza che ci stiamo preparando. Vorrei ora soffermarmi brevemente su 4 punti relativi al tema specifico dell’adattamento. Tema cruciale, assieme all’altro della mitigazione, perché tratta di come vivere nel modo migliore possibile in un situazione climatica nuova, non reversibile nel breve-medio periodo. Il primo punto è programmare. E’ necessario integrare nei piani di sviluppo nazionali le misure di adattamento. La programmazione, infatti, ha costi inferiori rispetto alle misure di riparazione e costituisce il modo più efficace per sostenere gli investimenti pubblici e privati che rafforzano le capacità di risposta ed evitare quelli che invece accrescono le vulnerabilità del sistema. Il settore privato è determinante. Un secondo punto è quello della prevedibilità. La capacità di conoscere in anticipo costituisce uno degli elementi indispensabili alla predisposizione dei piani di adattamento. E’ necessario sollecitare una partecipazione piena della comunità scientifica e dei vari soggetti titolari di attività di monitoraggio per evitare che l’inazione dovuta alla mancata o errata conoscenza possa ripercuotersi in danni irreversibili per l’ambiente con conseguenze gravissime per le popolazioni. Il terzo riguarda le politiche di aiuto allo sviluppo. Il ruolo delle politiche di aiuto allo sviluppo in materia di adattamento diventa decisivo poiché i cambiamenti climatici spesso vanificano i programmi di lotta alla povertà, per esempio in campo agricolo o turistico. Questo vale per l’aiuto bilaterale e per quello multilaterale, sia esso europeo, ONU, siano Bonelli, protocollo welfare non immodificabile “Sostenere che il protocollo sul Welfare non si tocca e’ sbagliato, perche’ e’ inammissibile che un giovane che entra da precario nel mondo del lavoro non sappia il giorno in cui potra’ costruirsi una famiglia o accedere ad un mutuo per comprare una casa. Bisogna porre un limite ai contratti a termine”. Lo ha dichiarato Angelo Bonelli, capogruppo alla Camera dei Verdi, che ha aggiunto: “Il dibattito politico che si sta sviluppando intorno al welfare presenta degli aspetti francamente disumani, perche’ non considera che in gioco c’è il futuro di circa 6 milioni di cittadini”. “Non vogliamo assolutamente sabotare il protocollo, ma inserire dei miglioramenti che riguardano i cittadini, in particolare i giovani, e che pur essendo a costo zero per lo Stato hanno un grande valore per la vita delle persone - ha concluso Bonelli -. Noi Verdi lavoreremo per introdurre ancora piu’ misure per contrastare i cambiamenti climatici ed a favore dell’ambiente nella Finanziaria e per una modifica del protocollo sul welfare sui contratti a termine”. TERRITORIO Rispetto per l’ambiente: motore di sviluppo l pianeta si scalda. Qualcuno ancora ne dubita, ma il surriscaldamento dovuto alla incontrollata emissione di gas da parte dell’uomo, primo fra tutti il C02, è un fatto oramai accertato. Invece che rassegnarci, dobbiamo intervenire. Non possiamo affrontare il rischio dell’inazione, anche per un obbligo morale nei confronti delle generazioni future. Il fatalismo non ha mai portato a nulla di buono. In questo caso potrebbe avere conseguenze nefaste per milioni di esseri umani e per il pianeta. Ci siamo a lungo consultati prima di deciderci ad agire. Abbiamo studiato, analizzato i problemi. Ma dopo la diagnosi, bisogna passare alla terapia. Non possiamo più aspettare. Dobbiamo accelerare i tempi se vogliamo stabilire una nuova alleanza con la natura prima che sia troppo tardi. Da essa avremmo molto da guadagnare. Anche perché il rispetto per l’ambiente può diventare un potente motore di sviluppo. Dal vertice dei paesi più industrializzati di Heiligendamm, lo scorso mese di giugno, sono usciti un segnale politico forte e un quadro di riferimento chiaro che dobbiamo ora riempire dì contenuti. Il nostro obiettivo deve essere quello di prepararci alla Conferenza mondiale sul clima di Bali del dicembre prossimo e in questa prospettiva le riunioni di Washington e Berlino saranno un appuntamento importante. E’ fondamentale WELFARE oppure delle istituzioni finanziarie internazionali. La situazione nei Caraibi e nelle piccole isole, tanto per fare un esempio, diventa sempre più drammatica. E’ per questo che l’Italia ha avviato programmi regionali sulle energie rinnovabili nei piccoli Stati insulari. Ho lasciato per ultimo un punto cui tengo in modo particolare. L’acqua. Considerata tradizionalmente come una risorsa abbondante, l’acqua è finalmente percepita per quello che è veramente: una risorsa preziosissima e limitata. Giustamente figura tra gli Obiettivi del Millennio visto che - secondo la FAO -nel 2025 1,8 miliardi di persone vivranno in aree con assoluta mancanza di acqua mentre i 2/3 della popolazione mondiale potrebbe fare i conti con una situazione di scarsità. I problemi connessi all’accesso e alla gestione delle risorse idriche, aggravati dai cambiamenti climatici, rappresentano una seria minaccia alla crescita e alla stabilità in molti paesi. Misure di adattamento sono qui assolutamente prioritarie. Il know-how esiste, ma occorre agire subito. E’ in questa ottica che il governo italiano - tra i maggiori donatori delle istituzioni internazionali per programmi idrici e di lotta alla desertificazione ha chiesto che l’acqua sia riconosciuta a livello internazionale come un bene comune, cui consegue un diritto umano inalienabile. ˛ Roma. Prc-Sd-Verdi- Pdci: un presidio permanente all’ambasciata di Myanmar I capogruppo dei partiti del PRC, Maurizio Fabbri, Verdi, Gianluca Cavino, Sd, Massimo Cervellini, e PdCI, Bruno Valentini, alla Provincia di Roma lanciano una iniziativa di protesta sotto l’ambasciata della ex-Birmania, richiamando la partecipazione dei rispettivi partiti alla Regione, al Comune e a livello nazionale, ma anche dei militanti e dei cittadini, per un presidio permanente sotto la sede della delegazione birmana. “Esprimiamo grande sdegno e preoccupazione per quanto accade nel Myanmar. Siamo convinti che espressioni di protesta e di solidarietà nei confronti della popolazione birmana, oggetto di una forte repressione da parte di un governo tiranno, siano doverose e utili per mobilitare l’intervento della comunità internazionale. Proponiamo, pertanto, di fissare una tenda in presidio permanente davanti alla sede dell’ambasciata del Myanmar, in via della Camilluccia, dove sono invitati a partecipare tutti coloro che intendono dare solidarietà al popolo che sta lottando per la democrazia e la libertà. In quel presidio chiederemo di incontrare l’ambasciatore birmano, affinché sia portata nel paese asiatico la voce della cittadinanza romana e provinciale.” Hanno dichiarato i capogruppo che aggiungono: per questa proposta chiederemo con una lettera anche l’intervento del presidente Gasbarra verso l’ambasciatore birmano, che si è più volte dimostrato sensibile alle problematiche di questo genere”. In pericolo di estinzione La nuova edizione della Lista Rossa IUCN conta 188 specie in pericolo in più rispetto al 2006 La crisi dell’avvoltoio Gli uccelli inseriti nella Lista rossa 2007 sono 9.956, di cui 1.217 segnalati come in pericolo. Il numero di avvoltoi in Africa e Asia si è ridotto, e cinque specie sono state riclassificate. In Asia, l’avvoltoio dalla testa rossa (Sarcogyps calvus) è passato dalla categoria “prossimo alla minaccia” a quella “in pericolo critico”, mentre l’avvoltoio egiziano (Neophron percnopterus) è passato dalla categoria “minima preoccupazione” a quella “in pericolo”. Il rapido declino degli uccelli negli ultimi otto anni è imputabile soprattutto al diclofenaco, un farmaco usato per curare il bestiame. In Africa, sono stati riclassificate tre specie di avvoltoi: l’avvoltoio testa bianca (Trigonoceps occipitalis), passato dalla categoria “minima preoccupazione” a quella “vulnerabile”, il Grifone dorsobianco africano (Gyps africanus) e il Grifone di Rüppell (Gyps rueppellii), entrambi passati dalla categoria “minima preoccupazione” a quella “prossimo alla minaccia”. Il declino degli uccelli è imputabile alla mancanza di cibo, a causa della riduzione delle prede (mammiferi), alla perdita di habitat e alla collisione con le linee elettriche, ma anche dall’avvelenamento. E’ purtroppo diffusa la pratica di avvelenare deliberatamente carcasse con pesticidi, per uccidere i predatori di bestiame (iene, sciacalli, e grossi felini): restano uccisi anche avvoltoi. rossa sono state inserite 723 nuove specie, portando così il totale per la regione a 738. Di queste, 90 sono a rischio di estinzione. Due tartarughe di acqua dolce messicane, la Cuatro Cienegas Slider (Trachemys taylori) e la Ornate Slider (Trachemys ornata), sono rispettivamente incluse nella categoria “in pericolo” e “vulnerabile”, ed entrambe sono minacciate dalla perdita di habitat. Anche il serpente a sonagli (Crotalus catalinensis) dell’isola messicana di Santa Catalina è stato inserito nella categoria “in pericolo critico”, dopo essere stato a lungo preda di collezionisti illegali. Piante in pericolo Nella Lista rossa sono ora presenti 12.043 piante, 8.447 delle quali considerate “prossime alla minaccia”. La sola specie dichiarata estinta quest’anno è la Begonia eiromischa, pianta della Malesia nota solo grazie alle raccolte effettuate nel 1886 e nel 1898 sull’isola di Penang. Le intense ricerche condotte negli ultimi 100 anni nelle foreste adiacenti non hanno permesso di trovare altri esemplari. L’albicocco selvatico (Armeniaca vulgaris) dell’Asia centrale è stato monitorato e inserito per la prima volta nella Lista rossa, nella categoria “in pericolo”. Si tratta di un antenato diretto delle piante largamente coltivate in molti paesi del mondo, ma la sua popolazione sta gradualmente diminuendo per la perdita di habitat dovuto allo sviluppo del turismo e al suo uso come legname, cibo e materiale genetico. Rettili del Nord America Dopo un approfondito esame dei rettili messicani e nordamericani, nella Lista Il pesce cardinale di Banka duramente sfruttato nel commercio dei pesci da acquario La pesca eccessiva e Più fondi alla cooperazione “La situazione migliora, ma serve raggiungere lo 0,51% del Pil entro il 2010” Elsa Raciti N on è confortante il bilancio degli aiuti allo sviluppo ai paesi poveri da parte dell’Italia. Il nostro paese si è fermato allo 0,20% del PIL, mentre l’obiettivo europeo era di raggiungere lo 0,33% entro il 2006. Nonostante ciò migliaia di persone (volontari, associazioni, ONG) lavorano ogni giorno con l’obiettivo di risollevare le sorti dei paesi poveri. È un mondo sommerso che non riceve gli onori della cronaca, ma che costituisce la vera base della cooperazione allo sviluppo. Non si tratta infatti, come molti credono, soltanto di donare soldi a fondo perduto ai più bisognosi, ma di dare lavoro e dignità a coloro che hanno perso la speranza. In questo senso, già da un po’ di tempo, l’agenzia UNDP (United Nations Development Programme), parla di Indice di Sviluppo Umano (ISU) che permette di avere una visione dello sviluppo di un paese più completa. In particolare questo indice si basa su tre dimensioni dello sviluppo umano: vivere una vita lunga e sana; essere istruiti e avere uno standard di vita dignitoso, 3 non si parla più solo di reddito. Per avere più chiaro il tipo di aiuto di cui questi paesi necessitano, e individuare i problemi maggiori da risolvere, sono stati fissati dall’ONU gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Sono otto punti, otto mete, delle quali l’ultima riguarda il partenariato per lo sviluppo. In termini concreti, fra le altre cose, i paesi si sono impegnati a raggiungere entro il 2015 un rapporto APS (Aiuto Pubblico allo Sviluppo)/PIL pari allo 0,7%. L’evidenza del fatto che l’Italia è molto indietro rispetto agli impegni presi, ha spinto l’Assemblea della Associazione ONG Italiane a fare delle richieste precise al governo. In particolare, si chiede di destinare maggiori risorse per l’APS e porre in primo piano gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, eliminare dal conteggio delle risorse impiegate per i Paesi in via di Sviluppo quelle che si riferiscono alla cancellazione del debito, raggiungere entro il 2010 un aiuto corrispondente allo 0,51% del PIL ed entro il 2015 lo 0,7%. Oltre a non essere sufficiente, l’aiuto italiano non è proprio disinteressato. Spesso, infatti, il nostro governo chiede in cambio, ai paesi a Non si tratta, come molti credono, soltanto di donare soldi a fondo perduto ai più bisognosi, ma di dare lavoro e dignità a coloro che hanno perso la speranza cui è rivolto il sostegno, di acquistare prodotti italiani. Questa pratica è definita “aiuto legato” e svuota il senso della parola “aiuto”. Il programma italiano per la cooperazione 20072009 e le parole dei rappresentanti di governo, lasciano spazio a un po’ di ottimismo dopo anni di sostanziale disimpegno. Viene data ad esempio la priorità agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, al tema del partenariato, con l’incremento delle risorse, la progressiva cancellazione del debito, lo slegamento degli aiuti. Inoltre, si fa riferimento all’importanza del rapporto con le comunità locali e con gli attori che lavorano nella cooperazione, la base civile fondamentale per una vera crescita. ˛ il commercio delle specie da acquario continuano a esercitare una forte pressione su molte specie ittiche. Il pesce cardinale di Banka (Pterapogon kauderni), estremamente ricercato nel settore commerciale, entra per la prima volta nella categoria “in pericolo” della Lista rossa. Il pesce, che si trova solo nell’arcipelago Banka presso Sulawesi (Indonesia), è stato pesantemente sfruttato, con circa 900.000 esemplari catturati ogni anno. Gli esperti della conservazione chiedono che il pesce venga allevato in cattività per gli usi commerciali, in modo che la popolazione libera possa ripopolarsi. Questi casi tratti dalla Lista rossa 2007 sono solo pochi esempi del rapido tasso di perdita di biodiversità nel mondo. La scomparsa di specie naturali ha un impatto diretto sulla vita della gente. Il ridursi dei pesci di acqua dolce, ad esempio, priva le comunità rurali povere non solo della loro maggiore fonte di cibo, ma anche dei loro mezzi di sostentamento. La (unica) buona notizia In alcuni casi l’azione di salvaguardia sta rallentando la perdita di biodiversità, ma vi sono molte specie che richiedono un’attenzione ancora maggiore da parte degli esperti della conservazione. Quest’anno una sola specie è passata a una categoria di pericolo più bassa. Il Parrocchetto Echo (Psittacula eques), che 15 anni orsono era uno dei pappagalli più rari al mondo, è passato dalla categoria “in pericolo critico” alla categoria “in pericolo”. Il miglioramento è il risultato di una felice azione di salvaguardia, che ha incluso anche il costante monitoraggio dei nidi e un’alimentazione supplementare, completata da un programma di allevamento in cattività e di reintroduzione. Jean-Christophe Vié, responsabile aggiunto del programma Species dell’IUCN, ha detto: “In base alle precedenti esperienze, sappiamo che la salvaguardia può funzionare, ma purtroppo quest’anno possiamo registrare il miglioramento di una sola specie. È un vero peccato, considerati gli impegni assunti dai governi di tutto il mondo, come ad esempio l’obiettivo di ridurre entro il 2010 il tasso di perdita di biodiversità. Ciò dimostra ovviamente che resta ancora molto da fare per sostenere il Holly Dublin, presidente dalla Commissione Specie dell’IUCN: “Le reti di conservazione dedicate a combattere la catastrofe dell’estinzione, ad esempio la Species Survival Commission, stanno lavorando efficacemente. Ma è necessario molto più aiuto e sostegno, perché gli ambientalisti non possono farcela da soli lavoro di migliaia di persone entusiaste che ogni giorno si danno da fare in tutto il mondo per preservare la diversità di vita sul pianeta”. Holly Dublin, presidente dalla Commissione Specie dell’IUCN: “Le reti di conservazione dedicate a combattere la catastrofe dell’estinzione, ad esempio la Species Survival Commission, stanno lavorando efficacemente. Ma è necessario molto più aiuto e sostegno, perché gli ambientalisti non possono farcela da soli. La sfida della catastrofe dell’estinzione richiede l’attenzione e la partecipazione anche del grande pubblico, del settore privato, dei governi e dei responsabili politici, in modo da garantire che la biodiversità globale rimanga intatta per le future generazioni”. La nuova edizione della Lista Rossa, sottolinea il WWF, è un barometro che ci mostra gli effetti della perdita di habitat e del suo degrado e sovra-sfruttamento, dell’inquinamento, dell’invasione di specie animali e vegetali e dei cambiamenti climatici. “Dobbiamo agire subito e invertire la rotta se non vogliamo essere ricordati come la generazione responsabile di una vera e propria estinzione di massa”.˛ Traduzione di Carlo Pappalardo, da www.wwf.it.