====== AVVERTENZE ========================= Newsletter settimanale di Avvertenze http://avvertenze.aduc.it Notizie, riflessioni e guide pratiche per il consumatore: per conoscere ed aver coscienza dei propri diritti, per combattere le arroganze di ogni tipo. NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. Se ci ritieni utili, sostienici con una donazione http://www.aduc.it/info/sostienici.php ------------------------------------------Il numero integrale è scaricabile a questi indirizzi in versione TXT o PDF: http://avvertenze.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Avvertenze-2010-20.txt http://avvertenze.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Avvertenze-2010-20.pdf ------------------------------------------Archivio dal 12-05-2010 al 19-05-2010 2010-20 In questo numero: - Editoriale. 19-05-2010 08:16 Umani e mondo animale. Consumare e vivere in salute per vivere meglio e piu' felici http://avvertenze.aduc.it/editoriale/umani+mondo+animale+consumare+vivere+salute+vivere_17558.php - Notizie. http://avvertenze.aduc.it/notizie/ - La scheda. 13-05-2010 16:05 Conto corrente semplice http://sosonline.aduc.it/scheda/conto+corrente+semplice_17530.php - Osservatorio Legale. 14-05-2010 12:48 Contratti a distanza e diritto recesso. Corte di Giustizia: al venditore i costi della spedizione originaria http://avvertenze.aduc.it/osservatorio/contratti+distanza+diritto+recesso+corte+giustizia_17540.php - MacroMicro Economia. 14-05-2010 12:06 Siamo umani: andiamo in bici o applaudiamo alle panzane, rassicurati dal 'così fan tutti' http://avvertenze.aduc.it/macromicro/siamo+umani+andiamo+bici+applaudiamo+alle+panzane_17528.php - Il Condominio. 18-05-2010 16:37 Liti condominiali: come scegliere l’avvocato http://avvertenze.aduc.it/condominio/liti+condominiali+come+scegliere+avvocato_17555.php - Easytech. 17-05-2010 11:41 Dischi audio-video: dal vinile al Bluray http://avvertenze.aduc.it/easytech/dischi+audio+video+dal+vinile+al+bluray_17539.php 17-05-2010 11:38 Easytech: la tecnologia alla portata di tutti. Una nuova rubrica mensile. Presentazione http://avvertenze.aduc.it/easytech/easytech+tecnologia+alla+portata+tutti+nuova_17538.php - Vignetta 15-05-2010 07:57 Bandiere blu a Comuni che non smaltiscono le acque reflue? http://www.aduc.it/vignetta/bandiere+blu+comuni+che+non+smaltiscono+acque_17541.php - Giannino 18-05-2010 13:44 La reincarnazione politica http://www.aduc.it/giannino/reincarnazione+politica_17553.php - Comunicati 12-05-2010 13:34 Bandiere blu. Alla Liguria lo scudetto? Ma se e' stata appena deferita alla Corte di Giustizia per inadempienze ambientali... http://avvertenze.aduc.it/comunicato/bandiere+blu+alla+liguria+scudetto+ma+se+stata_17521.php 13-05-2010 11:28 Canone/Imposta Rai. Al ridicolo, all'illogico e ai favoritismi non c'e' mai limite. Il caso del Comune di Ventimiglia http://avvertenze.aduc.it/comunicato/canone+imposta+rai+al+ridicolo+all+illogico+ai_17524.php 13-05-2010 12:35 Ryanair: l'odissea di un viaggiatore all'aeroporto di Madrid e di Alghero http://avvertenze.aduc.it/comunicato/ryanair+odissea+viaggiatore+all+aeroporto+madrid_17527.php 13-05-2010 13:20 Regioni a statuto autonomo. Abolirle? http://avvertenze.aduc.it/comunicato/regioni+statuto+autonomo+abolirle_17529.php 14-05-2010 09:57 Lazio. Aumentare le tasse? No grazie, abbiamo gia' dato. Appello alla Polverini http://avvertenze.aduc.it/comunicato/lazio+aumentare+tasse+no+grazie+abbiamo+gia+dato_17532.php 14-05-2010 10:50 Aduc-Osservatorio Firenze. Piazza San Marco abbandonata a se stessa http://avvertenze.aduc.it/comunicato/aduc+osservatorio+firenze+piazza+san+marco_17534.php 14-05-2010 11:53 Acque urbane inquinate e loro trattamento. Italia deferita a Corte Ue per inadempienza oltre dieci anni dalla scadenza. Interrogazione http://avvertenze.aduc.it/comunicato/acque+urbane+inquinate+loro+trattamento+italia_17537.php 15-05-2010 11:04 Calderoli e i risparmi. Il fumo e l'arrosto. Diminuire lo stipendio ai parlamentari? Iniziamo a diminuire il numero dei ministri! 11 ministeri inutili su 23 http://avvertenze.aduc.it/comunicato/calderoli+risparmi+fumo+arrosto+diminuire+stipendio_17543.php 15-05-2010 11:33 Buche nelle strade delle nostre citta'? Arriva il metodo tedesco!!! E' gratis! http://avvertenze.aduc.it/comunicato/buche+nelle+strade+nostre+citta+arriva+metodo_17544.php 15-05-2010 14:12 Vulcano islandese. Enac multa Ryanair per 3 milioni. 'Bruscolini' per chi specula in modo arrogante. Cambiare le norme, aggravare le sanzioni http://avvertenze.aduc.it/comunicato/vulcano+islandese+enac+multa+ryanair+milioni_17545.php 17-05-2010 09:47 Il Ministro Calderoli e i risparmi. Il fumo e l'arrosto. Diminuire lo stipendio ai parlamentari? Quanto costano 11 ministeri inutili? http://avvertenze.aduc.it/comunicato/ministro+calderoli+risparmi+fumo+arrosto+diminuire_17546.php 17-05-2010 10:36 Le allergie e il fegato. Consigli di stagione http://avvertenze.aduc.it/comunicato/allergie+fegato+consigli+stagione_17547.php 18-05-2010 11:31 Calderoli e i risparmi. Il fumo e l'arrosto. Diminuire lo stipendio ai parlamentari? Il caso Molgora http://avvertenze.aduc.it/comunicato/calderoli+risparmi+fumo+arrosto+diminuire+stipendio_17551.php 18-05-2010 13:36 Viareggio-treno/Firenze/Toscana. Amministrare senza responsabilita'? Per non farsi mettere i piedi in testa http://avvertenze.aduc.it/comunicato/viareggio+treno+firenze+toscana+amministrare+senza_17552.php 18-05-2010 13:57 Ryanair non offre assistenza ai passeggeri? Come chiedere il rimborso e farsi valere http://avvertenze.aduc.it/comunicato/ryanair+non+offre+assistenza+ai+passeggeri+come_17554.php - Articoli 12-05-2010 10:12 Speculazione o deviazione finanziaria? http://avvertenze.aduc.it/articolo/speculazione+deviazione+finanziaria_17519.php 12-05-2010 11:46 Cannabis terapeutica. A Rovigo 40 mila euro in fumo! http://avvertenze.aduc.it/articolo/cannabis+terapeutica+rovigo+40+mila+euro+fumo_17520.php 12-05-2010 15:43 L'attualità dei vulcani: da Eyjafjoell al Vesuvio http://avvertenze.aduc.it/articolo/attualita+dei+vulcani+eyjafjoell+al+vesuvio_17522.php 13-05-2010 10:46 Uso terapeutico cannabis: il caso paradossale di Fabrizio Pellegrini http://avvertenze.aduc.it/articolo/uso+terapeutico+cannabis+caso+paradossale+fabrizio_17523.php 13-05-2010 20:26 CDS... parametro veramente affidabile? http://avvertenze.aduc.it/articolo/cds+parametro+veramente+affidabile_17531.php 14-05-2010 10:13 Permesso di soggiorno e Cassazione: entrambi i genitori del minore straniero ne hanno diritto http://avvertenze.aduc.it/articolo/permesso+soggiorno+cassazione+entrambi+genitori_17533.php 15-05-2010 09:54 Fermo amministrativo, è un diritto opporsi al preavviso. Cassazione http://avvertenze.aduc.it/articolo/fermo+amministrativo+diritto+opporsi+al+preavviso_17542.php 17-05-2010 11:19 Spagna. Nutrita a forza perché non aveva fatto il testamento biologico http://avvertenze.aduc.it/articolo/spagna+nutrita+forza+perche+non+aveva+fatto_17548.php 18-05-2010 14:32 Buco ozono... e nel cielo si produsse uno squarcio http://avvertenze.aduc.it/articolo/buco+ozono+nel+cielo+si+produsse+squarcio_17550.php - Notizie 12-05-2010 09:46 SPAGNA/Cocaina e cannabis nell'aria di città, studio shock http://avvertenze.aduc.it/notizia/cocaina+cannabis+nell+aria+citta+studio+shock_117816.php 12-05-2010 09:48 USA/Cannabis, studio: vaporizzatore riduce al minimo i danni all'apparato respiratorio http://avvertenze.aduc.it/notizia/cannabis+studio+vaporizzatore+riduce+al+minimo_117815.php 12-05-2010 10:13 ITALIA/Qualita' servizi, spiagge e acqua. Bandiere blu essenzialmente in Liguria http://avvertenze.aduc.it/notizia/qualita+servizi+spiagge+acqua+bandiere+blu_117818.php 12-05-2010 10:39 ITALIA/Pirateria digitale in calo e tutti vogliono l'Agcom come controllore http://avvertenze.aduc.it/notizia/pirateria+digitale+calo+tutti+vogliono+agcom+come_117820.php 12-05-2010 10:42 ITALIA/Tv digitale terrestre. Ordinamento canali su telecomando: l'Agcom 'affida' la questione ad un sondaggio http://avvertenze.aduc.it/notizia/tv+digitale+terrestre+ordinamento+canali_117819.php 12-05-2010 10:53 ITALIA/Media. Aumentano i consumatori multimediali http://avvertenze.aduc.it/notizia/media+aumentano+consumatori+multimediali_117821.php 12-05-2010 11:40 OLANDA/Divieto di fumo snobbato http://avvertenze.aduc.it/notizia/divieto+fumo+snobbato_117822.php 12-05-2010 11:55 ITALIA/Pochi libri per gli italiani: zero letture per oltre la metà http://avvertenze.aduc.it/notizia/pochi+libri+italiani+zero+letture+oltre+meta_117823.php 12-05-2010 12:14 ITALIA/Digitale terrestre: piano segreto per controllare le tv locali. Le accuse delle piccole emittenti a Governo e Agcom http://avvertenze.aduc.it/notizia/digitale+terrestre+piano+segreto+controllare+tv_117824.php 12-05-2010 13:42 USA/Arriva il test genetico fai da te senza obbligo di ricetta http://avvertenze.aduc.it/notizia/arriva+test+genetico+fai+te+senza+obbligo+ricetta_117827.php 12-05-2010 15:24 FRANCIA/Governo lancia corsi universitari per formare gli imam http://avvertenze.aduc.it/notizia/governo+lancia+corsi+universitari+formare+imam_117831.php 12-05-2010 15:52 USA/Internet, Amministrazione Obama finanzia Falun Gong contro censura Pechino http://avvertenze.aduc.it/notizia/internet+amministrazione+obama+finanzia+falun+gong_117833.php 12-05-2010 16:00 ITALIA/Contraccezione, ministro Fazio blocca procedura registrazione pillola 5 giorni dopo http://avvertenze.aduc.it/notizia/contraccezione+ministro+fazio+blocca+procedura_117834.php 12-05-2010 17:41 ITALIA/Vendita porta a porta di aspirapolvere 'anti-asma': la Finanza arresta cinque persone per truffa http://avvertenze.aduc.it/notizia/vendita+porta+porta+aspirapolvere+anti+asma+finanza_117835.php 12-05-2010 17:53 ITALIA/Assicurazioni. Istruttoria Antitrust su quattro compagnie: accordo di nonconcorrenza ai danni di Asl e ospedali campani http://avvertenze.aduc.it/notizia/assicurazioni+istruttoria+antitrust+quattro_117836.php 12-05-2010 17:59 ITALIA/Diritti televisivi calcio. Tar: delibera Antitrust contraddittoria ed illogica http://avvertenze.aduc.it/notizia/diritti+televisivi+calcio+tar+delibera+antitrust_117837.php 13-05-2010 09:56 USA/Telefonia mobile: maggiori tutele per gli utenti contro le bollette gonfiate http://avvertenze.aduc.it/notizia/telefonia+mobile+maggiori+tutele+utenti+contro_117838.php 13-05-2010 10:00 MONDO/Internet. Connettività: una ricerca Nokia ribadisce i ritardi dell'Italia http://avvertenze.aduc.it/notizia/internet+connettivita+ricerca+nokia+ribadisce_117839.php 13-05-2010 10:51 SPAGNA/Cabine telefoniche e auto elettriche hanno un futuro comune http://avvertenze.aduc.it/notizia/cabine+telefoniche+auto+elettriche+hanno+futuro_117841.php 13-05-2010 12:57 ITALIA/Disabili. Bene le leggi ma male l'applicazione. Libro Istat http://avvertenze.aduc.it/notizia/disabili+bene+leggi+ma+male+applicazione+libro_117842.php 13-05-2010 13:05 AUSTRALIA/Banche. Class action di 500.000 clienti http://avvertenze.aduc.it/notizia/banche+class+action+500+000+clienti_117843.php 13-05-2010 13:33 ITALIA/Biotestamento, finito l'esame del ddl 'tortura' http://avvertenze.aduc.it/notizia/biotestamento+finito+esame+ddl+tortura_117844.php 13-05-2010 13:44 ITALIA/Dolore, medici di famiglia poco aggiornati sui farmaci oppioidi. Indagine http://avvertenze.aduc.it/notizia/dolore+medici+famiglia+poco+aggiornati+sui+farmaci_117845.php 13-05-2010 13:53 ITALIA/Proibizionismo, mafia russa sempre più forte in Italia e nel mondo grazie alla droga http://avvertenze.aduc.it/notizia/proibizionismo+mafia+russa+sempre+piu+forte+italia_117846.php 13-05-2010 14:07 USA/Reato di clandestinità, boicottaggio dell'Arizona comincia a farsi sentire http://avvertenze.aduc.it/notizia/reato+clandestinita+boicottaggio+dell+arizona_117850.php 13-05-2010 15:07 ITALIA/Diritti televisivi calcio. Antitrust impugna sentenza Tar al Consiglio di Stato http://avvertenze.aduc.it/notizia/diritti+televisivi+calcio+antitrust+impugna_117853.php 13-05-2010 15:09 USA/Farmaci antidolorifici, studiosi Usa: la soluzione è l'Afghanistan http://avvertenze.aduc.it/notizia/farmaci+antidolorifici+studiosi+usa+soluzione_117852.php 13-05-2010 15:43 GERMANIA/Scuola, un insegnante su tre è afflitto da 'burnout' http://avvertenze.aduc.it/notizia/scuola+insegnante+tre+afflitto+burnout_117854.php 13-05-2010 15:57 GERMANIA/Musica. Calano i download illegali, ma anche i profitti dell'industria discografica http://avvertenze.aduc.it/notizia/musica+calano+download+illegali+ma+anche+profitti_117855.php 13-05-2010 19:30 AFGHANISTAN/Papavero oppio. Unodc: fungo distrugge coltivazioni http://avvertenze.aduc.it/notizia/papavero+oppio+unodc+fungo+distrugge+coltivazioni_117856.php 13-05-2010 19:48 ITALIA/Cannabis terapeutica. Consegnata a malato da Asl Avezzano http://avvertenze.aduc.it/notizia/cannabis+terapeutica+consegnata+malato+asl+avezzano_117857.php 14-05-2010 09:06 IRAN/Oscurati siti Internet di Repubblica e Bbc http://avvertenze.aduc.it/notizia/oscurati+siti+internet+repubblica+bbc_117859.php 14-05-2010 09:08 SLOVACCHIA/Governo: minoranza magiara potrebbe perdere cittadinanza http://avvertenze.aduc.it/notizia/governo+minoranza+magiara+potrebbe+perdere_117860.php 14-05-2010 09:11 ITALIA/Ddl farmaci Otc, verso la vendita senza presenza obbligatoria farmacista http://avvertenze.aduc.it/notizia/ddl+farmaci+otc+verso+vendita+senza+presenza_117861.php 14-05-2010 09:16 ITALIA/Ddl intercettazioni. Editori di libri: ingiustificata limitazione libertà http://avvertenze.aduc.it/notizia/ddl+intercettazioni+editori+libri+ingiustificata_117862.php 14-05-2010 10:32 USA/Adolescenti sms-dipendenti ... in un sondaggio http://avvertenze.aduc.it/notizia/adolescenti+sms+dipendenti+sondaggio_117868.php 14-05-2010 10:33 ITALIA/Usura dilaga. Indagine Eurispes http://avvertenze.aduc.it/notizia/usura+dilaga+indagine+eurispes_117869.php 14-05-2010 11:19 USA/Staminali, ricreati in laboratorio i peli dell'orecchio http://avvertenze.aduc.it/notizia/staminali+ricreati+laboratorio+peli+dell+orecchio_117870.php 14-05-2010 11:22 USA/Staminali dall'utero per curare il Parkinson http://avvertenze.aduc.it/notizia/staminali+dall+utero+curare+parkinson_117871.php 14-05-2010 11:55 MESSICO/Guerra alla droga. Ennesimo scandalo corruzione fra le forze di polizia http://avvertenze.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+ennesimo+scandalo+corruzione_117872.php 14-05-2010 12:34 GRAN BRETAGNA/Eutanasia. Ricercatori Oxford: legalizzazione potrebbe salvare migliaia di vite http://avvertenze.aduc.it/notizia/eutanasia+ricercatori+oxford+legalizzazione_117873.php 14-05-2010 16:19 ITALIA/Pubblicità online ed editori: gli impegni di Google all'Antitrust per 'alleviare' la posizione dominante http://avvertenze.aduc.it/notizia/pubblicita+online+editori+impegni+google+all_117882.php 14-05-2010 16:35 ITALIA/Tossicodipendenti in carcere? Il Sappe diserta la festa della Polizia penitenziaria http://avvertenze.aduc.it/notizia/tossicodipendenti+carcere+sappe+diserta+festa+della_117881.php 14-05-2010 20:45 ITALIA/Droga. Rapporto 2009 Direzione antidroga http://avvertenze.aduc.it/notizia/droga+rapporto+2009+direzione+antidroga_117883.php 15-05-2010 07:58 MAROCCO/Il primo giornale gay arabo http://avvertenze.aduc.it/notizia/primo+giornale+gay+arabo_117884.php 15-05-2010 08:38 U.E./Nuova rete in fibra: la Commissione 'raccomanda' investimenti condivisi http://avvertenze.aduc.it/notizia/nuova+rete+fibra+commissione+raccomanda_117892.php 15-05-2010 09:28 MYANMAR/Censura, attori di teatro arrestati e diffidati dal recitare in pubblico http://avvertenze.aduc.it/notizia/censura+attori+teatro+arrestati+diffidati+dal_117885.php 15-05-2010 09:53 GERMANIA/Buche in vendita per riparare le strade http://avvertenze.aduc.it/notizia/buche+vendita+riparare+strade_117890.php 15-05-2010 09:59 SENEGAL/Rete telefonica: copertura 'integrale' entro il 2012 http://avvertenze.aduc.it/notizia/rete+telefonica+copertura+integrale+entro+2012_117889.php 15-05-2010 10:15 ITALIA/Annunci. Entro 2015 Milano tutta in fibra ottica, rame addio http://avvertenze.aduc.it/notizia/annunci+entro+2015+milano+tutta+fibra+ottica+rame_117891.php 15-05-2010 13:41 ITALIA/Vulcano islandese. L'Enac multa Ryanair per mancata assistenza http://avvertenze.aduc.it/notizia/vulcano+islandese+enac+multa+ryanair+mancata_117893.php 15-05-2010 15:25 ITALIA/Mutui immobiliari. 125 milioni di contributi dallo Stato per il tetto del 4% http://avvertenze.aduc.it/notizia/mutui+immobiliari+125+milioni+contributi+dallo_117894.php 15-05-2010 18:19 GIAPPONE/Mercurio. Oltre i limiti nel sangue di chi mangia balene e delfini http://avvertenze.aduc.it/notizia/mercurio+oltre+limiti+nel+sangue+chi+mangia+balene_117895.php 16-05-2010 09:04 ITALIA/Immigrazione. Esperto: concetto tradizionale famiglia molto più sentito dagli stranieri http://avvertenze.aduc.it/notizia/immigrazione+esperto+concetto+tradizionale+famiglia_117896.php 16-05-2010 09:09 ITALIA/Pds e passaporti. Questore Bologna: basta poliziotti dietro scrivanie http://avvertenze.aduc.it/notizia/pds+passaporti+questore+bologna+basta+poliziotti_117898.php 16-05-2010 09:11 ITALIA/Tintarella artificiale, in arrivo prime linee guida dermatologi http://avvertenze.aduc.it/notizia/tintarella+artificiale+arrivo+prime+linee+guida_117899.php 16-05-2010 15:51 GRAN BRETAGNA/British Medical Association: l'omeopatia è una bufala, niente a vedere con scienza http://avvertenze.aduc.it/notizia/british+medical+association+omeopatia+bufala+niente_117900.php 17-05-2010 08:53 ITALIA/Ddl censura intercettazioni, cresce ancora la protesta nel Paese http://avvertenze.aduc.it/notizia/ddl+censura+intercettazioni+cresce+ancora+protesta_117903.php 17-05-2010 08:54 USA/Droga, giovani ipersensibili a comportamenti potenzialmente piacevoli. Studio http://avvertenze.aduc.it/notizia/droga+giovani+ipersensibili+comportamenti_117904.php 17-05-2010 09:02 TAILANDIA/Governo censura sito Cnn I-Report http://avvertenze.aduc.it/notizia/governo+censura+sito+cnn+report_117905.php 17-05-2010 10:47 GERMANIA/Privacy: l'automobile di Street View ha 'intercettato' dati, Google si scusa http://avvertenze.aduc.it/notizia/privacy+automobile+street+view+ha+intercettato+dati_117906.php 17-05-2010 11:00 ITALIA/Tariffe connessioni a Internet in mobilità: abbuffata per i gestori http://avvertenze.aduc.it/notizia/tariffe+connessioni+internet+mobilita+abbuffata_117907.php 17-05-2010 11:39 TAIWAN/Fine vita, oltre mille malati di cancro si sono tolti la vita in tre anni http://avvertenze.aduc.it/notizia/fine+vita+oltre+mille+malati+cancro+si+sono+tolti_117908.php 17-05-2010 11:59 USA/Cannabis al volante, l'unico rischio è la distrazione http://avvertenze.aduc.it/notizia/cannabis+al+volante+unico+rischio+distrazione_117909.php 17-05-2010 15:28 ITALIA/Deputato Pdl: per Chiesa è più cristiano opporsi a diritti gay che vivere onestamente http://avvertenze.aduc.it/notizia/deputato+pdl+chiesa+piu+cristiano+opporsi+diritti_117911.php 17-05-2010 15:49 ITALIA/Assicurazione auto. Nulla ferma gli aumenti, Antitrust apre istruttoria http://avvertenze.aduc.it/notizia/assicurazione+auto+nulla+ferma+aumenti+antitrust_117913.php 17-05-2010 15:55 ITALIA/Se fossi gay o trans oppure lesbica o bisex? Campagna contro l'omofobia http://avvertenze.aduc.it/notizia/se+fossi+gay+trans+oppure+lesbica+bisex+campagna_117914.php 17-05-2010 19:13 ITALIA/Droga. Arrestato consigliere comunale di Enna http://avvertenze.aduc.it/notizia/droga+arrestato+consigliere+comunale+enna_117916.php 17-05-2010 19:23 AUSTRALIA/Marijuana e the. Rintracciabile l'origine geografica. Studio http://avvertenze.aduc.it/notizia/marijuana+the+rintracciabile+origine+geografica_117917.php 18-05-2010 07:10 USA/Procreazione, scoperte cellule dormienti della fertilità nella donna http://avvertenze.aduc.it/notizia/procreazione+scoperte+cellule+dormienti+della_117920.php 18-05-2010 08:41 ITALIA/Per dodici milioni di italiani Rai2 e Rete4 solo sul digitale terrestre http://avvertenze.aduc.it/notizia/dodici+milioni+italiani+rai2+rete4+solo+sul_117840.php 18-05-2010 10:41 PORTOGALLO/Matrimonio tra omosessuali. E' legge grazie all'ok del presidente della Repubblica http://avvertenze.aduc.it/notizia/matrimonio+omosessuali+legge+grazie+all+ok_117921.php 18-05-2010 10:56 ITALIA/Mercato elettronica in crescita http://avvertenze.aduc.it/notizia/mercato+elettronica+crescita_117922.php 18-05-2010 11:03 MONDO/YouTube. Due miliardi di contatti al giorno http://avvertenze.aduc.it/notizia/youtube+due+miliardi+contatti+al+giorno_117923.php 18-05-2010 11:07 ITALIA/Personal Computer. Vendite in crescita http://avvertenze.aduc.it/notizia/personal+computer+vendite+crescita_117924.php 18-05-2010 11:12 GRAN BRETAGNA/'Soldatesse portatevi i preservativi' http://avvertenze.aduc.it/notizia/soldatesse+portatevi+preservativi_117925.php 18-05-2010 14:00 ITALIA/Tv digitale terrestre. Ordinamento canali su telecomando: emittenti locali contrarie al sondaggio dell'Agcom http://avvertenze.aduc.it/notizia/tv+digitale+terrestre+ordinamento+canali_117928.php 18-05-2010 14:04 ITALIA/La Rai 'spegne' un proprio canale senza avvertire il direttore http://avvertenze.aduc.it/notizia/rai+spegne+proprio+canale+senza+avvertire+direttore_117930.php 18-05-2010 14:30 U.E./Quotidiani: ad aprile calano Corriere e Repubblica, ma aumentano le copie vendute in edicola http://avvertenze.aduc.it/notizia/quotidiani+aprile+calano+corriere+repubblica+ma_117931.php 18-05-2010 17:04 ITALIA/Tabacco, in un anno quasi due milioni di fumatori in meno http://avvertenze.aduc.it/notizia/tabacco+anno+quasi+due+milioni+fumatori+meno_117932.php 18-05-2010 17:07 SVEZIA/Internet, Partito politico rimette online sito p2p Pirate Bay http://avvertenze.aduc.it/notizia/internet+partito+politico+rimette+online+sito+p2p_117933.php 18-05-2010 18:01 ITALIA/Strage Viareggio. A che punto e' l'indagine http://avvertenze.aduc.it/notizia/strage+viareggio+che+punto+indagine_117934.php 18-05-2010 18:18 ITALIA/Telecom Italia: abuso di posizione dominante? Fastweb denuncia, l'Antitrust apre istruttoria http://avvertenze.aduc.it/notizia/telecom+italia+abuso+posizione+dominante+fastweb_117935.php 18-05-2010 18:39 EUROPA/Vulcani e traffico aereo. Condannati all'immobilismo? http://avvertenze.aduc.it/notizia/vulcani+traffico+aereo+condannati+all+immobilismo_117936.php 18-05-2010 18:47 ITALIA/Dolore cronico. Sollievo con tecnologia dei telefonini http://avvertenze.aduc.it/notizia/dolore+cronico+sollievo+tecnologia+dei+telefonini_117937.php ------------------------------------------LE PETIZIONI DELL'ADUC Sono due, e sul sito c'è la documentazione che ne spiega i motivi e vi chiede di firmarle. Vi riportiamo uno stralcio di quanto troverete sul sito. ONU / VATICANO La petizione chiede al Segretario generale delle Nazioni Unite di modificare lo status del Vaticano, da "Stato non membro, Osservatore Permanente" con potere di voto, a Organizzazione non governativa con potere consultivo. http://avvertenze.aduc.it/info/vaticano.php PER L'ABOLIZIONE DEL CANONE RAI La petizione rivolta a Camera e Senato chiede l'abolizione del canone/tassa Rai http://tlc.aduc.it/rai/ ------------------------------------------Ricordiamo ai lettori che sul portale sono in lettura sei canali tematici e sei sottocanali con informazioni e consigli quotidiani, tutti editi dall'Aduc: - Avvertenze http://avvertenze.aduc.it Per conoscere i propri diritti e combattere le arroganze di ogni tipo Sottocanali: - Rimborso Windows: http://avvertenze.aduc.it/rimborsowindows/ - Censura: http://avvertenze.aduc.it/censura/ - Immobili: http://avvertenze.aduc.it/immobili/ - Investire Informati http://investire.aduc.it Informazione e consulenza finanziaria - Salute http://salute.aduc.it Uno spazio di informazione e discussione basato su un principio essenziale: solo l'individuo può disporre della propria salute. Oltre alla ricerca con le cellule staminali, alla clonazione, all'eutanasia e alla lotta al dolore, ADUC Salute informa su temi come fecondazione assistita, interruzione di gravidanza, tossicodipendenza, contraccezione, sessualità, etc. Sottocanali: - Eutanasia: http://salute.aduc.it/eutanasia/ - Cellule staminali: http://salute.aduc.it/staminali/ - Droghe http://droghe.aduc.it Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. - Telecomunicazioni http://tlc.aduc.it I diritti degli utenti di tv, Internet e telefonia Sottocanali: - Stop al canone Rai: http://tlc.aduc.it/info/specialecanonerai.php - Immigrazione http://immigrazione.aduc.it Diritti degli stranieri in Italia ------------------------------------------- EDITORIALE 19-05-2010 08:16 Umani e mondo animale. Consumare e vivere in salute per vivere meglio e piu' felici Sono rimasto colpito da una notizia che, riportandola da un quotidiano britannico, era oggi sul quotidiano “Il Giornale”, a firma di Oscar Grazioli, veterinario e scrittore. La riassumo. Millie, un cane di razza King Charles Spaniel di quattro anni, dormiva vicino alla culla di James, il suo “padroncino” di 18 mesi che sembrava dormire serenamente. La mamma, nella loro casa nello Yorkshire, stava facendo dei lavori di casa quando la sua attenzione e' stata attratta dall'abbaiare forsennato e inusuale di Millie, prontamente redarguita perche' rischiava di svegliare il piccolo. Ma Millie ha continuato ad abbaiare e saltare accanto alla culla, fino a mettere le zampe sul divano molto vicino alla testolina del piccolo. E' bene sapere che il King Charles, una sorta di cocker con il muso piu' appiattito, molto comune in Gran Bretagna e' un cane che viene definito con tre aggettivi: tranquillo, discreto, affascinante. Quell'abbaiare insistito e quell'affannarsi attorno alla culla erano decisamente fuori luogo, tanto che la mamma si e' avvicinata alla culla e, osservando attentamente il piccolo James, si e' accorta che, non solo dormiva ancora, ma non respirava affatto. Per fortuna non si e' persa d'animo ed ha cominciato a massaggiare il petto e il pancino del figlio. James e' sopravvissuto a quella che i medici chiamano sinteticamente “morte in culla”, una sindrome che si manifesta con l'improvvisa cessazione del respiro e la conseguente morta improvvisa del neonato. Non credo di essere solo nella miriade di riflessioni conseguenti alla conoscenza di quanto sopra. Riflessioni che non colpiscono solo chi, come me, ha un cane e una bambina nella propria quotidianita'. Coincidenza ha voluto che sempre oggi abbia parlato a lungo con un conoscente che fa il veterinario e con il quale stiamo sviluppando un progetto di informazioni e iniziative sul rapporto umano-consumatore/utente e il proprio animale di compagnia: dall'alimentazione di entrambi (umano che mangia animali e animale il cui cibo e' divenuto specificamente oggetto di mercato) alla salute sempre di entrambi (consenso informato nelle cure veterinarie e ricadute sanitarie sull'umano delle patologie animali). Quanti sono i sensi? Cinque! Ma quante volte, per scherzo o per piacere del mistero, abbiamo “intuito” l'esistenza di un sesto senso? E quante volte lo abbiamo “percepito” in noi o nei nostri animali, ma oltre la percezione non siamo andati? Quotidianita'. Cosi' come e' quotidianita' la nostra alimentazione e quella dei nostri cari, la nostra salute e quella dei nostri cari. E i “cari” sono tutti quelli che vivono con noi e che frequentiamo per scelta, animali inclusi. Un filone pratico e culturale -umani e mondo animale- da prendere in considerazione per vivere meglio e piu' felici. E' la nostra societa' disponibile ad approfondirlo e renderlo pratico? E' quello che proveremo a fare noi di Aduc per perfezionare le informazioni che ognuno puo' decidere di usare alla bisogna, cosi' come gia' avviene per tutti i contenuti del nostro sito Internet e dei nostri servizi di consulenza. (Vincenzo Donvito) ------------------------------------------LA SCHEDA PRATICA 13-05-2010 16:05 Conto corrente semplice Considerazioni Di “Conto Corrente Semplice” si sente parlare, per la prima volta, il 29 luglio 2009 con l’emanazione, da parte della Banca d'Italia delle nuove Disposizioni sulla "TRASPARENZA DELLE OPERAZIONI E DEI SERVIZI BANCARI E FINANZIARI / CORRETTEZZA DELLE RELAZIONI TRA INTERMEDIARI E CLIENTI" (si veda, in particolare, Sez. III, par. 4 - "Contratti"). Con l'introduzione di questo tipo specifico di conto corrente, la nuova trasparenza bancaria continua a perseguire le proprie finalità di chiarezza e comprensibilità dei prodotti finanziari, aumentando la concorrenza fra gli intermediari a vantaggio della clientela. Sia chiaro, a questo proposito, che la protezione del consumatore non è uno scopo diretto della Banca d'Italia. Il suo scopo primario è la sana e corretta gestione delle banche, nonché della stabilità complessiva del sistema finanziario, ma è evidente che la correttezza dei comportamenti, la protezione del consumatore e la conseguente fiducia del pubblico nel sistema finanziario, costituiscono mezzo rispetto al fine. In questo modo la protezione del consumatore è e rimane una componente determinante della normativa secondaria sulla trasparenza come è testimoniato, restando nell’ambito del contratto di conto corrente bancario, dalla introduzione di altri strumenti, di indubbio presidio e vantaggio per il consumatore stesso, che si vanno ad aggiungere al Conto Corrente Semplice. Ci riferiamo, in particolare, alla standardizzazione dei fogli informativi relativi ai contratti di conto corrente destinati ai consumatori, all'Indicatore Sintetico di Costo (ISC) e alla Guida intitolata "Il conto corrente in parole semplici" tutti mirati a chiarire, informare e semplificare. Nel Conto Corrente Semplice l’obiettivo di chiarezza e informazione si realizza per mezzo dell'estrema semplicità di contenuti e della loro tipicità ossia rigida predeterminazione. Può apparire strano, fino al punto di indurre qualche sospetto di una violazione della libertà di iniziativa economica che, come noto, è principio costituzionalmente tutelato, questo potere della Banca d'Italia di decidere tipologia e composizione di un prodotto da porre sul mercato non avendo essa, fra i propri compiti, quello di interferire nell'attività propria dei singoli intermediari. L'Istituto di Vigilanza, però, è ben conscio di muoversi sul sentiero angusto della propria funzione di regolatore (e non attore) del mercato ed è, altresì, accorto nell’evitare accuse di dirigismo e di ingerenza eccessiva che non gli verrebbero certo risparmiate. Pertanto l’introduzione della nuova figura di conto corrente è avvenuta a seguito della predisposizione di un quadro, normativo e pratico, pronto a riceverla e contraddistinto dalle caratteristiche seguenti: - la sussistenza di una previsione di legge che costituisce il fondamento della norma secondaria istitutiva del Conto Corrente semplice. Tale è l'art. 117 c. 8 del Testo Unico Bancario secondo cui "La Banca d'Italia, d'intesa con la Consob, può prescrivere che determinati contratti o titoli, individuati attraverso una particolare denominazione o sulla base di specifici criteri qualificativi, abbiano un contenuto tipico predeterminato. I contratti e i titoli difformi sono nulli. Resta ferma la responsabilità della banca o dell'intermediario finanziario per la violazione delle prescrizioni della Banca d'Italia adottate d'intesa con la Consob”. Ricordiamo, en passant, che queste nullità, secondo l'Art.127 c. 2 del Testo Unico Bancario, “possono essere fatte valere solo dal cliente”; - la libertà di autodeterminazione delle banche le quali, in base alle Disposizioni di Vigilanza del 29 luglio dello scorso anno, hanno una facoltà e non un obbligo di offrire il conto corrente semplice; - la preesistenza di realizzazioni concrete aventi caratteristiche similari già in uso presso il sistema bancario che, per proprio conto e indipendentemente da ogni sollecitazione amministrativa, aveva già proceduto alla standardizzazione di uno specifico rapporto – il Servizio Bancario di Base - destinato ad una clientela con esigenze limitate. UN PRECEDENTE: IL SERVIZIO BANCARIO DI BASE Si tratta di un servizio, da tempo esistente, proposto dal Consorzio Patti Chiari (Consorzio composto da banche, associazioni di consumatori, mondo accademico e professionale) le cui caratteristiche principali consentono di qualificarlo come: - un prodotto standard, a livello di settore, disegnato per soddisfare esigenze finanziarie di base. Il servizio….. presenta contenuti omogenei quanto a tipologia dei prodotti in esso contenuti sebbene necessariamente diversificati nelle modalita' di esecuzione e nelle modalita' del processo distributivo; - volto a “garantire una piena comparabilita' dei prezzi praticati dalle banche” per mezzo di vari accorgimenti tra cui l’adozione di una apposita Scheda Standard. Le componenti del servizio sono: - accredito di stipendio o pensione; - versamento di contanti e assegni; - prelevamento di contanti allo sportello; - bonifici; - pagamenti di bollette (luce, gas, telefono...) ed effettuazione di altri pagamenti ricorrenti (affitto, abbonamenti...); - carta Bancomat o… una carta prepagata; - investimenti tramite versamenti periodici (in fondi comuni, polizze vita...); - operatività su Internet o via telefono; - saldo del conto (periodicamente) con l'elenco delle entrate e delle spese effettuate. È importante notare che il Servizio Bancario di Base non è uno standard rigido in quanto le banche consorziate mantengono la libertà di strutturare il servizio in questione secondo le proprie preferenze economiche ed organizzative. Ciò ha dato luogo ad una maggiore difficoltà nella comparazione delle varie offerte per cui è stato necessario ricorrere ad un apposito parametro di valutazione (Indicatore Sintetico di Prezzo) dal quale la Banca d'Italia è partita per realizzare, a sua volta, un proprio criterio di valutazione economica costituito dall’Indicatore Sintetico di Costo – ISC. Il Servizio Bancario di Base, ad oggi, non ha ricevuto una grande diffusione. DESTINATARI DEL CONTO CORRENTE SEMPLICE Si è detto che, diversamente da quanto avvenuto per il Servizio Bancario di Base, nel Conto Corrente Semplice l'opera di standardizzazione è stata portata a conclusione. Si è realizzato, in questo modo, un prodotto di contenuto elementare e immodificabile destinato al consumatore che, secondo la definizione data nella SEZ. I, Par. 3 delle Disposizioni di Trasparenza, è "la persona fisica che agisce per scopi estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta". Il destinatario è un cliente bancario di esigenze e competenze modeste (“esigenze di base dei consumatori"afferma la Banca d'Italia); dal punto di vista sociologico, con molta probabilità, potrebbe essere uno degli oltre 8 milioni di italiani o residenti che non hanno ancora un conto corrente compresi i protestati, gli immigrati e i soggetti senza storia creditizia. Questi sono i clienti che il Conto Corrente Semplice (ma anche il Servizio Bancario di Base) si prefigge di “portare in banca”. L'inclusione finanziaria è vista come una leva per la più ampia inclusione sociale. CANONE E INDICATORE SINTETICO DI COSTO (ISC) Caratteristica primaria del Conto Corrente Semplice è la sua comprensibilità grazie ad una struttura semplicissima dei costi costituita da una sola voce, il canone annuo fisso onnicomprensivo oltre al quale nessuna spesa, onere o commissione può essere addebitata dalla banca al cliente, salvo, naturalmente, gli oneri fiscali previsti dalla legge. In esso sono inclusi i costi per l'informativa periodica che deve avvenire su base perlomeno trimestrale il che significa 4 estratti conto l'anno. L’unica libertà concessa alle banche è quella di poter proporre due distinte offerte a seconda che la conclusione e/o l'operatività contrattuale avvengano a sportello oppure on-line. Il canone periodico nel Conto Corrente Semplice coincide con l’Indicatore Sintetico di Costo (cfr. Allegato 5a delle Disposizioni di Trasparenza), parametro questo, che, a partire dal 26 maggio prossimo, dovrà essere inserito, a cura delle banche, nella documentazione di trasparenza, e che assume rilevanza ai fini della comparabilità dei vari conti correnti collocati sul mercato. Fatta eccezione per il caso del Conto Corrente Semplice in cui si identifica con il canone, l'ISC ha, in linea generale, dei limiti di affidabilità in quanto, pur realizzando una indubbia semplificazione, si scontra con la estrema difficoltà di elaborare algoritmi che generano valori comparabili tenendo in considerazione le numerose variabili inerenti a tipo, numero di operazioni, modalità di calcolo delle condizioni relative ecc. connesse al conto corrente. Pertanto altro non è che un parametro meramente indicativo che va valutato con la massima attenzione. Non è così nel Conto Corrente Semplice in cui l’anzidetta corrispondenza fra il canone e l’ISC è connessa con la rigidità del prodotto che comprende un determinato numero e tipo di operazioni e servizi ed elimina ogni problema di raffronto rendendo possibile immediatamente la valutazione di convenienza. CONTENUTO Le Disposizioni di Trasparenza prevedono che numero e tipo di operazioni incluse nel Conto Corrente Semplice sia stabilito dalla Banca d'Italia sulla base di un accordo tra l' Associazione Bancaria Italiana e la maggioranza delle Associazioni facenti parte del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti ( CNCU) dopo di che rimane alla banca che lo adotti la possibilità di variare solamente il canone annuo onnicomprensivo dovuto dal consumatore e il tasso di interesse creditore. La Banca d'Italia prevede che anche al prodotto in argomento si applicheranno tutte le disposizioni di legge e di trasparenza che riguardano in generale le operazioni e servizi bancari come, per esempio, quelle riguardanti le comunicazioni periodiche, la forma scritta, le tecniche di comunicazione a distanza ecc. L’accordo previsto è stato sottoscritto fra ABI e la maggioranza delle associazioni di consumatori in data 28 ottobre 2009; il 27 novembre 2009 l'Autorità di Vigilanza ha emanato disposizioni ulteriori nelle quali ha ribadito la disposizione che prevede la nullità dei prodotti che adottano la denominazione di Conto Corrente Semplice, ma sono difformi dallo standard previsto. L’Accordo nel riaffermare intento e finalità del del Conto Corrente Semplice, lancia un allarme su un ipotetico utilizzo distorsivo. Si prevede, cioè, che la banca non possa offrire il prodotto in questione quando non sia appropriato per poi menomarne la funzione e gli scopi attraverso l'applicazione dei costi relativi ad operazioni che eccedano lo standard. Se il Conto Corrente Semplice non dovesse essere idoneo alle esigenze del cliente, la banca dovrebbe attivarsi per offrire un prodotto diverso. Le operazioni incluse sono le seguenti: - Canone annuale del conto (con possibilità di addebito periodico) comprensivo di una carta di debito e dell'accesso ai canali alternativi; 1; - Elenco movimenti: 6; - Prelievo contante allo sportello: 6; - Prelievo tramite ATM della Banca o del Gruppo: illimitate; - Prelievo tramite ATM di altre banche: 6; - Operazioni di addebito delle domiciliazioni RID: illimitate; - Pagamenti ricevuti tramite bonifico (incluso accrediti, stipendio e pensione): illimitate; - Pagamenti ricorrenti effettuati con addebito in C/C: 12; - Pagamenti effettuati tramite bonifico SEPA con addebito in C/C: 6; - Versamenti contanti c/o versamenti assegni: 12; - Comunicazioni da trasparenza (incluse spese postali): 1; - Invio informativa periodica (estratti conto e documento di sintesi) (incluse spese postali): 4; - Operazioni PagoBancomat: illimitate. Non sono inclusi servizi primari connessi con l’utilizzo di un conto corrente quali il libretto degli assegni, la carta di credito, forme di finanziamento e deposito titoli per gli investimenti. I partecipanti all’accordo, evidentemente consci della pochezza dei contenuti, si sono impegnati a monitorare la effettiva rispondenza delle caratteristiche e del numero delle operazioni incluse nel Conto Corrente Semplice alle esigenze dei suoi destinatari. OPERAZIONI E SERVIZI ECCEDENTI Si è detto che il canone comprende soltanto un determinato tipo e numero di operazioni. Che cosa accade, allora, se vengono effettuate operazioni in numero superiore o di tipo diverso da quelle previste? La Banca d'Italia ha previsto che se il cliente, nel corso dell'anno, effettui operazioni in numero maggiore o di tipo diverso rispetto a quelle incluse nell'accordo, le banche hanno diritto di richiedere un compenso ulteriore rispetto al canone annuo. Tali compensi ulteriori però – dice ancora la Banca d'Italia - dovrebbero essere in linea con quelli previsti per i conti correnti offerti ai consumatori con esigenze di base. Ciò significa, se non intendiamo male, che le tariffe dovrebbero essere moderate. La Banca d'Italia disciplina i casi di “sforamento” disponendo che, nei fogli informativi e nei contratti, sia indicato chiaramente che: 1- le banche possono richiedere il pagamento di costi ulteriori rispetto al canone per le operazioni aggiuntive. E’, pertanto, importante che il consumatore verifichi in precedenza le proprie esigenze e caratteristiche operative al fine di evitare di aprire un Conto Corrente Semplice e poi trovarsi ad utilizzare servizi non standard, tariffati ad un prezzo superiore allo standard o ad effettuare un numero di operazioni maggiore di quello predefinito; 2- quali siano con precisione i costi di tali operazioni. In caso di applicazione di costi aggiuntivi rispetto al canone l’informativa periodica (estratto conto) deve riportare in modo evidente, in apertura le frasi: "Attenzione: i costi addebitati sono più elevati del canone fisso perché è stato effettuato un numero di operazioni superiore a quello previsto. Per conoscere il numero massimo di operazioni incluse nel canone è possibile consultare l'ultimo documento di sintesi inviato". In questo modo il consumatore sarà posto di fronte alla necessità di riflettere sulle caratteristiche dello strumento che ha utilizzato e sull'opportunità, o meno, di cambiarlo". 3- allo scopo di tenere sotto controllo il numero di operazioni effettuate è consentito al cliente di verificare sempre e gratuitamente all'ATM il proprio elenco movimenti. Altre caratteristiche pattuite in sede di accordo sono le seguenti: - le comunicazioni di modifiche unilaterali (canone e interesse) sono gratuite . La previsione – a nostro avviso - dovrebbe riguardare le condizioni economiche e non le previsioni normative del contratto per le quali sembra necessaria una esplicita manifestazione di volontà; - l'ISC è calcolato sulla base dei soli servizi e operazioni inclusi nell'elenco; - la denominazione di "conto corrente semplice" è riservata al prodotto standard con le caratteristiche stabilite nell'accordo fra ABI e Consumatori dell'ottobre 2009. LA SCELTA DEL CONTO CORRENTE Il Conto Corrente Semplice è un prodotto di indubbio interesse per il consumatore. Tuttavia, come si è già detto, è necessario che ogni cliente della banca si interroghi in merito al fatto che esso sia effettivamente adatto per le proprie esigenze onde evitare di sostenere costi finanziari maggiori del previsto. Proprio per agevolare tale scelta, nel luglio scorso, insieme alle nuove Disposizioni di trasparenza bancaria, la Banca d'Italia ha predisposto anche una "GUIDA PRATICA AL CONTO CORRENTE" in cui vengono date delle indicazioni per la scelta del conto invitando il cliente a porsi delle domande sulla natura familiare o personale delle esigenze da soddisfare, sul numero operazioni previste, sull’operatività on-line o a sportello, sulla necessità o meno di una carta ecc. Importantissima, per la clientela, è la previsione in forza della quale le banche avranno l'obbligo di attivare adeguate procedure volte a garantire che ad ogni cliente siano offerti i prodotti adeguati al suo profilo operativo (ci viene in mente il caso, tutt’altro che infrequente, in cui una banca nel concedere un mutuo richieda la costituzione d'ipoteca, il rilascio di una fideiussione da parte di un garante ed un'assicurazione sulla vita del mutuatario). L'attivazione di queste procedure scatterà insieme all'entrata in vigore dell'obbligo di indicazione dell'Isc. Questa previsione è, a nostro avviso, fondamentale perché introduce una responsabilità della banca che deve valutare se il prodotto offerto sia effettivamente rispondente alle esigenze del cliente. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE Non sappiamo prevedere se il Conto Corrente Semplice avrà successo o meno. L’avvio, però, non ci sembra particolarmente brillante perché, stando a notizie di stampa, almeno per ora, molte banche e in particolare le grandi, non ritengono opportuno adottarlo e promuoverlo energicamente. Dobbiamo credere che continueranno ad offrire il Servizio Bancario di Base. A nostro avviso milita contro una affermazione del prodotto, il limite connesso alla povertà del suo contenuto che lo rende inidoneo alle esigenze di un considerevole numero di utenti bancari. Tuttavia, più che nei limiti contenutistici, a noi sembra di vedere la ragione di un possibile insuccesso nella resistenza che il sistema finanziario o parte di esso potrebbe opporre a questa novità. La spiegazione che ne diamo sta in una sola parola: “concorrenza”. Quando il contenuto di servizio è fisso, il canone costituisce il solo valore di prezzo e non si possono introdurre voci diverse e opache, l’offerta vincente è subito evidente e chi non si adegua va fuori mercato. In tal caso per vincere la sfida, le banche, non possono far altro che puntare su risparmi nei costi e sull'efficienza del servizio, cosa, questa, ben più difficile che aumentare le commissioni. La stessa scarsa affermazione del Servizio Bancario di Base che, a differenza del prodotto in esame, lasciava alla banca un certo margine di manovra, non lascia presagire un grande futuro. Noi saremo ben felici di sbagliare queste previsioni e, per adesso, non possiamo che plaudire all'introduzione del Conto Corrente Semplice ed auspicare il suo successo, perché vediamo in esso il primo piccolo (ma serio) tentativo di introdurre la concorrenza nel sistema finanziario, un cuneo attraverso il quale questa possa allargarsi in futuro ad altri contenuti e prodotti. LINK - Trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari / correttezza delle relazioni fra intermediari e clienti - Guida pratica di Bankitalia al conto corrente (Libero Giulietti) ------------------------------------------OSSERVATORIO LEGALE di: Claudia Moretti 14-05-2010 12:48 Contratti a distanza e diritto recesso. Corte di Giustizia: al venditore i costi della spedizione originaria La Corte di Giustizia dell'Unione Europea, con sentenza del 15 aprile 2010, nella Causa C511/08, ha emesso una pronuncia interpretativa delle norme relative ai contratti a distanza, ed in particolare della direttiva n. 97/7/Ce che ha dato origine, prima alla nostra legge 185/1999, poi alle norme di cui agli artt. 50 e seguenti dell'attuale codice al consumo (D.lgs. 206/2005). Si tratta di una pronuncia importante, perche' ribadisce il dettato della normativa europea, imponendo e accollando al venditore i costi della spedizione originaria della merce acquistata con contratto a distanza nei casi di ripensamento da parte dell'acquirente. La questione pregiudiziale e' stata sollevata dalla suprema corte federale tedesca, che ha ipotizzato un conflitto fra la norma interna e la direttiva su citata, laddove consente al venditore di chiedere all'acquirente un forfait a titolo di spese di consegna del bene, alla conclusione del contratto di acquisto a distanza e al momento del recesso/ripensamento. La Corte richiama quale disposizione applicabile l'art. 6 comma 1 della direttiva citata secondo cui: "le uniche spese eventualmente a carico del consumatore dovute all'esercizio del suo diritto di recesso sono le spese di spedizione dei beni al mittente". Con tale norma, la direttiva sembra lasciare spazio alle normative interne, per disciplinare la materia con oneri di spedizione a carico dell'acquirente recedente, ma solo in relazione ai costi di restituzione della merce che non si intende acquistare e non anche, invece, quelli per la consegna all'acquirente. Il ragionamento articolato dal governo Tedesco che ha preso le parti dei professionisti e' il seguente: il costo di consegna del bene corrisponde all'esigenza di supplire alla distanza fra l'acquirente e il bene acquistato, che si trova in possesso del venditore al momento della conclusione del contratto. Cio' renderebbe detto costo estraneo al regime di protezione del consumatore perseguito con la direttiva. In altre parole, fuoriuscirebbe dall'ambito dei costi presi in considerazione dalla direttiva. Secondo la Corte, invece cosi' non e'. Nella sentenza si chiarisce, invece, che nessuna spesa e' accollabile al consumatore, che si trova in posizione di debolezza nei confronti del professionista, in quanto non ha visionato la merce prima di acquistarla. Per questo e' escluso che detti oneri siano a lui attribuiti e che, in caso di recesso non siano integralmente rimborsabili. Non solo, ma a ben vedere, la logica secondo cui sono ripartiti i costi della mancata transazione a distanza (spese di consegna al venditore, spese di restituzione all'acquirente recedente), rappresenta, secondo la Corte, un buon equilibrio logico-giuridico e anche economico. Infatti, cosi' come al consumatore saranno accollate le conseguenze pecuniarie della sua scelta di recesso, altrettanto accadra' al venditore per la sua scelta di conservazione e gestione merci: l'addebito delle spese di consegna, infatti, sono controbilanciate dai risparmi che egli realizza non dovendo gestire magazzini e negozi o altri locali commerciali. Ci pare dunque assodato, secondo quanto previsto dall'art. 67 comma 3 del D.lgs 206/2005, e alla luce di quanto previsto interpretativamente da questa pronuncia, che laddove un venditore attribuisca, contrattualmente o meno, un costo per la consegna dei beni su cui un consumatore ha esercitato il diritto di recesso, commette una violazione di legge e detta clausola potra' essere annullata e disattesa. ------------------------------------------MACROMICRO ECONOMIA di: Domenico Murrone 14-05-2010 12:06 Siamo umani: andiamo in bici o applaudiamo alle panzane, rassicurati dal 'così fan tutti' Il leader proclama: siamo 5 milioni. La folla nella piazzetta applaude sorridente e inorgoglita. Nonostante l'impossibilità di vedere quasi il 10% della popolazione italiana stipata in mezzo chilometro quadrato. Ma si applaude e non è detto che i 5 mila plaudenti effettivi siano necessariamente ingenui creduloni. E allora perché applaudono? Nella città di Malmoe (Svezia) su tabelloni viene visualizzato il numero dei ciclisti che transitano sulle piste ciclabili. A che serve far sapere a tutti che in quella giornata sono passati 10/100/1000 ciclisti? Perché spendere soldi? Se l'individuo fosse perfettamente razionale sarebbero soldi buttati: il cittadino razionale userebbe la bici o meno a seconda del posto dove recarsi, delle condizioni meteo, ecc.; e, se l'individuo fosse perfettamente razionale, non applaudirebbe alle panzane del politico di turno. Ma non siamo razionali, siamo umani. Nel mondo degli individui reali la consapevolezza che in tanti usano la bici, stimola altri ad imitare questa 'massa'. Per lo stesso motivo la folletta ha applaudito reagendo ad un annuncio, volutamente esagerato. Sentirsi parte di una moltitudine fa piacere. Avere la copertura della massa, rafforza, consolida le proprie convinzioni, induce a reiterare azioni o ad intraprenderne di nuove mai esplorate. Spesso i venditori porta a porta, per invogliare alla sottoscrizione di un contratto, richiamano concetti tipo: ha firmato pure il panettiere, il prodotto è come quello visto in tv, ecc.. Sfruttare l'irrazionalità dell'essere umano, per indurre/suggerire determinati comportamenti, non è una cosa necessariamente brutta. Gli amministratori della città svedese lo hanno capito: il tabellone conta-ciclisti è un elemento importante di una strategia complessiva che mira a limitare l'uso delle auto: piste ciclabili in abbondanza e ben tenute, rastrelliere adeguate a tutte le fermate di bus, ecc.. Il contatore da solo, sarebbe una baggianata onerosa, ma inserito in un contesto organizzato dà il "la" a tutta la strategia che porta ad avere più ciclisti, meno auto, meno inquinamento, meno ingorghi. È l'esemplificazione di come gli strumenti del marketing possano essere proficuamente utilizzati dalla pubblica amministrazione, come fanno venditori, politici e maghi del marketing, per raggiungere i propri obiettivi (nobili, meno nobili, scellerati). La realtà è che siamo molto lontani dall'essere individui perfettamente razionali, come ipotizza l'economia classica (per tracciare le linee essenziali delle regole economiche). E di questo sarebbe bene che chi ha o si assume il ruolo di regolatore/pianificatore (pubblico o privato) ne tenga conto. Il supermercato sarebbe una buona scuola per la pubblica amministrazione. Imparerebbe a suggerire, senza imposizioni un determinato comportamento ad una moltitudine di consumatori, al fine di raggiungere i propri obiettivi. Per esempio, visto che l'obiettivo è vendere, nei supermercati cioccolatini e caramelle sono piazzati vicino alle casse ad altezza 'occhio di bambino'. Così i prodotti da 'pompare' si trovano negli scaffali ad altezza 'occhio d’adulto'. Al contrario, il sale (che è un prodotto indispensabile) non c’è verso di trovarlo senza chiedere ad un inserviente. ------------------------------------------IL CONDOMINIO di: Alessandro Gallucci 18-05-2010 16:37 Liti condominiali: come scegliere l’avvocato Affrontare una causa, per un condominio vuol dire sostanzialmente promuovere o resistere ad una lite per vedere accolta una propria richiesta o per sentire respinta quella della controparte. Per fare alcuni esempi: - l’azione promossa dal condominio contro l’appaltatore che mira ad ottenere il risarcimento per il danno da difetti di costruzione, - l’azione contro l’assicurazione per il pagamento dell’indennizzo previsto dalla polizza, - l’azione del terzo o del singolo condominio contro la compagine condominiale per il danno dal infiltrazioni, il giudizio d’impugnazione della deliberazione condominiale, ecc. Tutte situazioni, quelle dei contenziosi condominiali, che laddove il valore della controversia superi i 516,46 € (ai sensi dell’art. 82, primo comma, cod. proc. civ. al di sotto di quella soglia la parte che intende agire o resistere in giudizio può farlo personalmente) portano alla necessità di nominare un legale per l’assistenza in giudizio. Chiarito ciò e quindi lecito domandarsi: a) chi sceglie il legale del condominio? b) quali sono gli strumenti in mano alla compagine condominiale per sapere fin dal principio il costo per l’assistenza prestata dall’avvocato? Partendo dal primo dei due quesiti, in primo luogo è indispensabile consultare il regolamento di condominio. Questo documento, nell’intervenire sulle competenze ad iniziare o resistere ad un causa (che ai sensi del combinato disposto degli artt. 1130-1131 c.c. deve considerarsi ripartito tra amministratore ed assemblea) può contenere elementi utili alla scelta del difensore del condominio. Parlando per assurdo, una clausola di un regolamento che contenesse l’indicazione nominativa del legale, a parere di chi scrive, dovrebbe essere considerata nulla, al contrario di quelle pienamente legittime che specifichino i requisiti standard del procuratore legale cui rivolgersi (es. specializzato in una materia attinente all’oggetto del contendere, ecc.). In assenza di disposizioni regolamentari sarà necessario distinguere tra le cause per le quali la competenza ad agire e/o resistere è posta in capo all’amministratore di condominio e quei contenziosi sui quali, invece, è l’assemblea a dover stabilire il da farsi. Competenza dell’amministratore Si tratta, sostanzialmente dei procedimenti giudiziali che possono scaturire dalle attribuzioni del mandatario dei condomini riconosciutegli dalla legge (art. 1130, primo comma, c.c.). Si pensi, per citare l’ipotesi più ricorrente, alla necessità di agire legalmente per ottenere un decreto ingiuntivo di pagamento al fine di recuperare le somme dovute dal condomino moroso. In questi casi l’amministratore, di propria iniziativa, potrà nominare un legale dandogli quindi mandato d’agire. Allo stesso modo è pacifico che nelle ipotesi d’impugnazione di deliberazione l’amministratore possa, egli stesso, scegliere l’avvocato cui affidare l’incarico di difendere la compagine condominiale. Che cosa fare se non si è d’accordo con la scelta del legale rappresentante del condominio? Si tratta, come per altre ipotesi, di dover contestare un provvedimento dell’amministratore con un procedimento di per sé simile a quello che abbiamo indicato per la contestazione delle spese condominiali illegittime (vedi qui). Competenza assembleare Ai sensi del quarto comma dell’art. 1136 c.c. l’assemblea decide sulle liti attive e passive di sua competenza e la deliberazione deve essere presa con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti all’assemblea e almeno 500 millesimi (art. 1136, secondo comma, c.c.). Decidere se resistere o intraprendere una causa vuol dire anche, laddove e' obbligatoria la nomina, scegliere un avvocato. I quorum per la scelta del legale sono quelli previsti per la decisione sulla lite. Il compenso del legale Ai sensi dell’art. 2 della legge n. 248/06, tra le altre cose, sono state “abrogate le disposizioni legislative e regolamentari che prevedono con riferimento alle attività libero professionali e intellettuali: a) l'obbligatorietà di tariffe fisse o minime ovvero il divieto di pattuire compensi parametrati al raggiungimento degli obiettivi perseguiti”. Ad oggi, quindi, la contrattazione e' libera purché, laddove si decida un compenso che sia slegato dal rispetto delle tariffe, l’accordo ad esso inerente, a pena di nullità, sia redatto in forma scritta. In sostanza, tanto nel caso di azione di competenza dell’amministratore, tanto nell’ipotesi di decisione assembleare di intraprendere una causa o resistere in giudizio, si potrà contrattare con il legale il costo delle prestazioni di assistenza. ---------------------------------------------EASYTECH di: Ezio Rotamartir * 17-05-2010 11:41 Dischi audio-video: dal vinile al Bluray Da ogni parte troviamo inviti all’ascolto della musica in surround. Parlare di qualità della musica e dell’ascolto in un’epoca in cui il mezzo più gettonato è l’iPod, o qualche suo surrogato (con cuffietta), sembra assolutamente uno spreco di tempo e di energia. E invece no, qualcuno ha deciso che lo sviluppo di nuovi sistemi di riproduzione della musica avrebbe portato grandi guadagni nelle casse delle case discografiche e dei produttori di apparecchiature elettroniche, oltre, ovviamente, a qualche beneficio anche per chi ascolta, passando dal suono in stereo a quello in surround. Per chiarire: stereofonico è tutto ciò che viene riprodotto su due canali, destro e sinistro, in grado di ricreare nella mente di chi ascolta la sensazione di una musica suonata di fronte a sé. Il termine surround (dall’inglese to surround: circondare) indica un sistema di ascolto più complesso che prevede l’utilizzo di più canali, di fronte, di lato o dietro all’ascoltatore, in grado di ricreare anche la sensazione di spazialità del luogo ove il suono originale è stato registrato. La musica dai tempi in cui è diventata digitale, diciamo intorno al 1985 anno di apparizione sui mercati dei lettori di Compact Disc, ha sempre rincorso due grandi traguardi: la qualità assoluta e l’assoluta sicurezza dei dati riprodotti. Per chi non lo sapesse per musica digitale si intende tutto ciò che è “ridotto” in polvere numerica, fatta di lunghissime sequenze di numeri 0 e 1, che, una volta inserita negli appositi lettori, viene ricostruita e riprodotta con grande fedeltà al modello originale (l’ascolto dal vivo). All’epoca si partiva da due tipologie di ascolto: il nastro magnetico e il disco in vinile. Il primo era suscettibile di una serie infinita di problemi, non ultimo la dilatazione o la smagnetizzazione del nastro che portava alla cancellazione parziale o totale del suo contenuto. Il disco in vinile dopo qualche ascolto cominciava a soffrire di alcuni problemi indotti dallo sfregamento della puntina del giradischi nei solchi del disco stesso. Per parlare a fondo di questi problemi avremmo bisogno di così tanto spazio da aprire, forse, una nuova rubrica ma lasciamo la discussione agli appassionati di alta fedeltà che, ancora oggi, amano e venerano il disco nero (1). L’epoca del CD nacque all’insegna della purezza della musica e di una qualità che sarebbe rimasta inalterata nel tempo. Balle. I primi CD suonavano “puliti” perché la lettura dei dati avveniva attraverso un raggio laser e non meccanicamente come nei giradischi, ma il suono lasciava spesso a desiderare. Sul fatto che fossero eterni vorrei portare ad esempio le decine di CD che ho buttato perché il loro rivestimento metallico si è dissolto rendendoli illeggibili. Una piccola digressione su questo argomento. Forse non tutti sanno che il CD (così come tutti i suoi discendenti e derivati) viene stampato con un’apposita pressa che crea il disco già inciso ma trasparente, un semplice cerchietto bucato di policarbonato, una materia che ai più potrebbe apparire come semplice plastica. Il disco in quello stato è illeggibile, perché il raggio laser dei lettori lo passerebbe da parte a parte, senza rilevarne i dati contenuti. A questo proposito viene posto uno strato di materiale (solitamente una lega di argento) su di un lato così che il raggio laser puntando al disco rimbalzerà sullo stesso riportando al sistema le informazioni contenute che verranno trasformate in musica. Torniamo all’oggetto del discorso, il nostro nuovo formato musicale, il Compact Disc, un supporto di 12 centimetri che avrebbe rivoluzionato il modo di sentire la musica e non solo. Infatti negli anni il supporto si è moltiplicato ed è divenuto un contenitore di dati per il nostro computer, diventando CD-ROM (Read Only Memory, memoria a sola lettura) oppure supporto per la scrittura dei nostri dati, o CD-R (R come recordable, registrabile) o, ancora, addirittura riscrivibile CD-RW (dall’inglese ReWritable). Scopo iniziale del CD era l’ascolto tradizionale, cioè stereofonico, della musica. Non mi avventurerò particolarmente nei meandri tecnici della tecnologia ma accontentatevi del fatto che, per avvicinarsi il più possibile alla forma originale del suono prodotto in natura, un’informazione digitale deve approssimare i valori attraverso due fattori definiti come risoluzione (in bit) e come frequenza di campionamento (in kiloHertz). Più elevati sono questi valori (teoricamente) migliore dovrebbe essere il risultato ottenuto. Il CD ha una risoluzione di 16 bit e una frequenza di campionamento di 44.1 kHz Considerando che l’orecchio umano perfetto percepisce frequenze che arrivano a circa 20 kHz si pensò che un valore più che doppio garantisse una qualità musicale assoluta. Non fu così. I puristi gridarono allo scandalo, il suono risultava freddo e inconsistente rispetto al vinile ma, a dispetto di tutto ciò, fu l’alba di una nuova era, quella dell’assenza di rumore e della comodità: il CD si leggeva da un solo lato senza la necessità di “girarlo” e, presto, fu ascoltabile anche in auto o nei lettori portatili, fu in effetti una vera rivoluzione. I problemi cominciarono a sorgere quando le case discografiche, che si stavano di nuovo arricchendo a dismisura pubblicando di nuovo tutto il materiale che avevano in archivio, scoprirono l’amaro rovescio della medaglia: il contenuto digitale poteva essere copiato, dando vita così alla pirateria musicale. Non che questo fosse una novità, chi non ricorda di aver “copiato” su cassetta qualche disco a un amico o aver preparato delle compilation per un amico o per la persona amata? Già all’epoca gli ingordi discografici si lamentavano ma, allora, il fatto non costituiva reato e, soprattutto, non incideva in modo sensibile sulle vendite dei dischi. Il CD ha vissuto un grande momento di gloria. Oggi diciamo che … sopravvive. Resta il fatto che, a un certo punto, qualcuno si è posto il problema di correre ai ripari, proponendo un nuovo standard che, mantenendo il formato del CD, ne migliorasse le qualità sonore e la sicurezza contro la copia. Ecco che dai colossi Sony e Philips, scaturì il nuovo Super Audio CD (SACD). Il sistema di registrazione dei dati sul supporto, la cosiddetta codifica, avveniva in modo diverso e sia la risoluzione sia la frequenza di campionamento cambiavano. Problema: il disco materialmente non si distingueva da un semplice Compact Disc ma, per leggerlo, era necessario un lettore apposito. Risultato: bella novità, ma sicuro flop di mercato. Era il 1999. Nel frattempo, intorno al 1996, era comparso qualcosa che avrebbe cambiato il nostro modo di vedere i film a casa: il DVD o Digital Versatile Disc, disco digitale versatile e capiremo il perché. Anche in questo caso la tecnologia era nuova e si pensava, vista la sua complessità, che garantisse soprattutto l’impossibilità della copia dei contenuti. Il sistema, invece, venne craccato in un sesto del tempo che ci volle per decriptare quello, molto più semplice, del vecchio CD. Per dirla proprio tutta, verso il 1994, era comparso un formato ibrido, chiamato Video CD o VCD, che sfruttando il formato di compressione MPEG 1, dava la possibilità di guardare film memorizzati su un “normale” compact disc. Non ebbe alcuna fortuna da noi, ma si diffuse brevemente solo nel Sud Est asiatico. Il formato DVD, invece, garantiva la riproduzione a pieno schermo di immagini in movimento, con una colonna sonora in differenti formati, sottotitoli e altri eventuali contenuti digitali, come immagini e fogli di testo anche grazie al sistema di compressione più evoluto MPEG 2, lo stesso che ci permette di ricevere le immagini via satellite. Per leggere questi dischi era necessario, anche in questo caso, un lettore dedicato ma, dopo una fase iniziale di diffidenza del mercato, fu un successo, grazie anche al fatto che il DVD garantiva la compatibilità con i sistemi più vecchi, come ad esempio il CD. Quello che tuttavia risultò vincente fu la possibilità di gestire la parte audio dei film oltre che in stereo anche in formato multicanale, partendo dall’ormai noto 5.1, cioè un sistema con cinque canali di ascolto (tre frontali e due surround) oltre a un diffusore dedicato alle frequenze basse (subwoofer), in origine inventato dall'americana Dolby Laboratories. Al tempo stesso si andava diffondendo un nuovo formato televisivo, idoneo all’utilizzo attraverso i nuovi schermi panoramici, capaci di un rapporto dimensionale diverso rispetto ai televisori normali (ma di questo ne parleremo nei prossimi appuntamenti): il formato 16:9 (sedici noni, dalle proporzioni delle dimensioni larghezza e lunghezza dei nuovi schermi). Passo seguente è stato l’avvento del sistema televisivo ad alta definizione che, oltre a riprodurre immagini tecnicamente quasi perfette, necessitava di supporti capaci di memorizzare quantità di dati ancora maggiori rispetto al buon vecchio DVD. E allora, sempre dai giapponesi di Sony, ecco apparire un ennesimo nuovo formato, capace di tutto quello che si poteva fare con il DVD, ma con la caratteristica di poter gestire anche i contenuti in alta definizione, cioè capaci di riempire gli schermi Full HD con immagini di incredibile bellezza e realismo. Il tutto con un contorno di colonne sonore di grande impatto dinamico, pronte a far suonare anche fino a 8 canali contemporaneamente: la nuova meraviglia ha preso il nome di BluRay Disc o, semplicemente BD. A volte mi capita, soprattutto nei centri commerciali, di sentirlo chiamare Bluray DVD, e mi vengono i brividi perché ciò dimostra che anche gli addetti alla vendita non sanno esattamente che cosa stanno proponendo ai clienti. Il formato ha un nome che deriva dal tipo di laser impiegato (blu, a differenza di quello rosso che legge gli altri formati – blu ray, dall’inglese blu e raggio) nei lettori, un raggio laser con una frequenza diversa da quelli impiegati in precedenza, capace di leggere una quantità molto superiore di dati scritti su un disco sempre di 12 centimetri. Vediamo che cosa significa in termini di spazio (e di brani musicali): il CD contiene fino a un massimo di 700Mb o circa 20 brani, mentre il più capace DVD può arrivare a ben 9Gb, circa 220 canzoni; il nuovo venuto BD parte, nella versione base da 18Gb per arrivare fino a 50Gb, cioè circa mille pezzi di musica su un solo disco: che dire un successo di miniaturizzazione a dir poco incredibile. *direttore di Osservatorio Digitale - er (at) osservatoriodigitale.it (1) Ai giorni nostri si sta riaffacciando con grande veemenza il disco in vinile, ormai con costi elevati, proposto quasi come fosse un oggetto di culto: è una trappola commerciale pensata, ancora una volta, dai discografici che ritengono il disco nero di nuovo il re del mercato, non per le sue caratteristiche di qualità ma perché – ci risiamo – il suo contenuto è ritenuto incopiabile, almeno a livelli qualitativi accettabili. 17-05-2010 11:38 Easytech: la tecnologia alla portata di tutti. Una nuova rubrica mensile. Presentazione “Easytech, la tecnologia facile” e' la nuova rubrica dell'Aduc. Ogni mese Ezio Rotamartir * ci fornira' uno strumento per capire gli elementi essenziali di ciò che offre il mercato, aiutando l'acquisto consapevole di telefonini, tv, lettori audio-video, automobili, ecc.. Purtroppo, la tecnologia non sempre è così amica come vogliono farci credere, anche perché ha un difetto congenito: parla in inglese. Non lo fa per cattiveria, ma per comodità, per farsi comprendere in tutto il pianeta o perché, nei centri di ricerca, è la lingua parlata comunemente. In Italia no. Però è importante sapersi districare tra le mille sigle, gli acronimi, i simboli che vengono utilizzati, soprattutto in pubblicità, per identificare e capire i prodotti che stiamo per acquistare. Evitando di acquistare il prodotto migliore … per il venditore. Nei centri commerciali o nelle concessionarie, infatti, il prodotto che viene 'spinto', molto spesso, è quello di cui è pieno il magazzino, a prescindere dalle esigenze del consumatore. Il primo numero fa il punto sui dischi audio-video: dal vinile al Bluray * Direttore di “Osservatorio Digitale”, http://www.osservatoriodigitale.it, mensile dedicato alla fotografia professionale. PERCHE' EASYTECH di Ezio Rotamartir Con questa rubrica a cadenza mensile non si vuole certo avere la presunzione di insegnare chissà quali cose e rivelare chissà quali segreti relativi a un soggetto d’uso quotidiano, una costante in cui siamo immersi che, a volte nostro malgrado come dice una nota pubblicità, è tutto intorno a noi: la tecnologia. Spesso, tuttavia, questa non sembra esserci così amica come vogliono farci credere. Visti in televisione oppure sulle pagine delle riviste, i nuovi prodotti ammiccano alla volta del possibile acquirente gridando “guarda sono facile da usare” oppure “con me la tua vita sarà molto più semplice” o, ancora “come puoi fare a meno di me?”. Tutte trappole psicologiche in cui spesso cadiamo troppo facilmente ma, pare, non si riesca a evitarle. Ci lasciamo così convincere, complice anche l'età dell’oggetto che vorremmo sostituire – che ormai non regge il confronto con il nuovo, sia a livello di prestazioni sia a livello puramente estetico. Non parliamo del segreto piacere che proviamo nel possedere qualcosa di nuovissimo, un piacere che siamo pronti a negare con amici e parenti mascherandone l’acquisto con una giustificazione di mera necessità: ci piace tuttavia mostrare che l’ultimo ritrovato tecnologico ha trovato posto nella nostra vita, peccato per gli altri che possiedono e utilizzano ancora tutte cose ormai obsolete. Effimero piacere! Purtroppo si impara presto la lezione che tutto ciò che ha delle caratteristiche tecnologiche invecchia con la stessa semplicità di un abito di moda. Nulla, ahinoi, è destinato più a durare per sempre. Telefoni, televisori, impianti hi-fi per non parlare di prodotti informatici così come di elettrodomestici senza dimenticare le automobili sono tutte categorie di prodotti infarcite di soluzioni altamente tecnologiche destinate a invecchiare velocemente sotto i nostri, molto spesso ignari, occhi. Ma come, l’ho appena comprato e c’è già il modello nuovo? Volendo potremmo estendere all’infinito l’elenco fino a comprendere anche i prodotti di bellezza o per la cura della casa. Quello che oggi, al momento dell’acquisto, rappresenta il meglio del meglio, la soluzione più avanzata sul mercato che ci rende tanto orgogliosi con noi stessi e con gli amici probabilmente costituisce, in realtà, già la terzultima generazione di ciò che le case produttrici stanno sperimentando nei loro laboratori di ricerca. Per questi e altri motivi dobbiamo fare molta attenzione quando vogliamo o dobbiamo comprare qualcosa perché, se proprio lo dobbiamo fare, allora vale la pena di farlo essendo il più informati possibile. È importante sapersi districare tra le mille sigle, gli acronimi, i simboli e i nomi nuovi che vengono utilizzati, soprattutto in pubblicità, per identificare i prodotti che stiamo per acquistare. Li dobbiamo conoscere prima di recarci in negozio perché, una volta sul posto, ci sarà sempre qualcuno che tenterà di convincerci che le sue idee sono più chiare della nostre anche se, molto spesso, questo non corrisponde al vero. Nei centri commerciali o nelle concessionarie il prodotto migliore, molto spesso, è quello in stock, quello di cui è pieno il magazzino ma è assolutamente un nostro diritto decidere di acquistarne un altro: se non è disponibile o ci fanno delle difficoltà si può sempre salutare con garbo e cercarlo altrove. Oltre al nostro io ne trarrà sicuramente beneficio anche il nostro portafoglio. Un esempio? Una volta mi recai da un concessionario per acquistare una nuova auto. Allora la novità tecnologica in campo automobilistico era rappresentata dall’ABS, il sistema antibloccaggio della frenata ideato e brevettato dalla tedesca Bosch e adottato da tutti i produttori di auto al mondo. La sua funzione e la sua caratteristica di aumentare la sicurezza di guida è indubbia e totalmente accettata tanto che oggi è presente praticamente su tutte le auto in produzione e, addirittura, su alcune moto. Anni fa, erano i primi anni ’90, l’ABS era un accessorio opzionale, costoso e da richiedere esplicitamente al momento dell’acquisto. Il venditore quando manifestai l’intenzione di avere un’auto che avesse quell’accessorio mi disse con tutta sicurezza che non serviva a niente, era utile solo in autostrada alle alte velocità. Indubbiamente una panzana, dettata dal fatto che l’auto che volevo io avrebbe impiegato tre mesi ad arrivare mentre quelle sprovviste dell’ABS erano praticamente in pronta consegna, garantendo all’ignorante signore una più tangibile e immediata provvigione. Per sua sfortuna sull’argomento ero notevolmente più preparato di lui e, vista la sua insistenza, dopo averlo ringraziato per il tempo che mi aveva concesso lo salutai e decisi di acquistare un’altra vettura, di una marca che si preoccupasse di formare meglio i propri venditori oppure consigliasse loro di dire sempre la verità. Magari di ricordarsi anche della vecchia e buona regola che vuole che il cliente abbia sempre ragione. In questa rubrica sveleremo quindi i significati delle sigle più utilizzate da pubblicità e venditori ma che, spesso, restano senza significato quando ci riguardano direttamente. Prima, abbiamo incontrato la parola ABS, ad esempio. Forse non tutti sanno che è un acronimo, una sigla, che indica tre parole inglesi Antilock Braking System (che corrispondono in origine alla tedesca AntiBlockierSystem) che indicano appunto un sistema antibloccaggio del sistema frenante. Qualcuno dirà che essendo ormai in voga da oltre venticinque anni questo esempio è superato; provate a chiederlo a vostra madre o alla vostra fidanzata o, ancora, a un vostro collega di lavoro: probabilmente ne conoscerà la funzione ma non il significato. Qui sta la differenza, credetemi. Conoscere significa essere padroni delle proprie scelte e questa è una regola generale di vita, non solo riferita agli acquisti ma, in questo caso, aiuta più del consueto. La tecnologia ha spesso un difetto congenito che fa parte della sua incomprensibilità: parla una lingua diversa, si esprime, giocoforza, in inglese. Non lo fa per cattiveria ma per comodità, per farsi comprendere in tutto il pianeta o perché, nei centri di ricerca, è la lingua parlata comunemente. In Italia no, lo sappiamo, nel nostro Paese la conoscenza di una lingua straniera è ancora un argomento su cui aprire dibattiti e organizzare simposi. Sappiamo tutto di tutto, ne parliamo correntemente come se fossimo scienziati del MIT condendo i nostri discorsi di termini anglofoni ma poi, casca l’asino, non sappiamo rispondere alla semplice richiesta di un passante straniero che ci chiede una banale indicazione stradale. Per tutto questo speriamo che Easytech (dall’inglese easy, facile e tech, abbreviazione di technology, tecnologia) vi sia d’aiuto. *direttore di Osservatorio Digitale - [email protected] ------------------------------------------- VIGNETTA 15-05-2010 07:57 Bandiere blu a Comuni che non smaltiscono le acque reflue? Joshua Held Qui informazioni ------------------------------------------GIANNINO 18-05-2010 13:44 La reincarnazione politica ------------------------------------------- NOTIZIE 12-05-2010 09:46 SPAGNA/Cocaina e cannabis nell'aria di città, studio shock Tutti noi, consapevolmente o meno, inaliamo sostanze stupefacenti. E' questo il risultato di uno studio dell'Institute for Environmental Assessment and Water Research (IDAEA-CSIC) di Barcellona, che ha riscontrato la presenza di cocaina, eroina, cannabinoidi e amfetamine nel particolato presente nelle aree urbane spagnole. La quantità di queste sostanze nell'aria è stata rilevata nei centri di valutazione della qualità dell'aria attraverso una nuova metodologia analitica specificamente creata. Il nuovo sistema di analisi permette di rilevare anche i campioni temporali del consumo di cocaina e cannabis. Gli studiosi spiegano comunque che la quantità di sostanze stupefacenti nell'aria non pone alcun rischio per la salute umana. Il metodo pero', vista la scarsità di dati sulla presenza di sostanze nell'aria a livello mondiale, potrebbe rivelarsi un valido strumento di analisi dell'abuso di droghe nelle città. E' infatti possibile rilevare cambiamenti delle abitudini dei consumatori, individuare le aree urbane dove c'e' maggior consumo e spaccio di droghe, e la presenza di nuove droghe. 12-05-2010 09:48 USA/Cannabis, studio: vaporizzatore riduce al minimo i danni all'apparato respiratorio Nel dibattito intorno alle politiche sulla cannabis si menzionano spesso le conseguenze negative sul sistema respiratorio causate dal metodo di assunzione della sostanza. Il vaporizzatore della cannabis, uno strumento che permette di inalare un vapore contenente i cannabinoidi senza fumo o altri irritanti respiratori, ha la potenzialità di ridurre al minimo i problemi respiratori. Lo scrivono i ricercatori dell'Università di Albany in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica International Journal of Drug Policy. Lo studio ha esaminato 20 consumatori assidui di cannabis (senza alcuna volontà di smettere) con almeno due sintomi respiratori. Per un mese i soggetti hanno assunto cannabis solo attraverso il vaporizzatore. Oltre a questionari, i soggetti sono stati sottoposti anche a spirometria (tra cui FEV1). I dati raccolti, spiegano gli scienziati, rivelano un significativo miglioramento della funzione respiratoria e suggeriscono la necessità di sperimentazioni cliniche random del vaporizzatore di cannabis. Il vaporizzatore, concludono gli autori, potrebbe divenire uno strumento per la somministrazione della cannabis terapeutica, oltre che di riduzione del danno nel caso di consumo ricreativo. 12-05-2010 10:13 ITALIA/Qualita' servizi, spiagge e acqua. Bandiere blu essenzialmente in Liguria Record della Liguria per le bandiere blu assegnate dalla Fee-Foundation for Environmental Education relativamente a qualita' dei servizi, pulizia di spiagge e acqua. Sono 17, seguite dalle 16 della Toscana e delle Marche, 13 dell'Abruzzo, 12 della Campania, fino alle 2 della Sardegna 12-05-2010 10:39 ITALIA/Pirateria digitale in calo e tutti vogliono l'Agcom come controllore Il fenomeno della pirateria e' legato alla diffusione della banda larga che, per i contenuti video, costituisce un discrimine importante. Crescita della banda larga dovrebbe significare aumento della piateria. Tuttavia, secondo uno studio sul traffico mondiale, il fenomeno del peer to peer (condivisione dei file) e' calato dal 40% del 2007 al 19% del 2009. E' quanto emerge dall'Indagine conoscitiva su "Il diritto d'autore sulle reti di comunicazione elettronica", commissionata dall'Autorita' garante nelle comunicazioni e presentata presso l'Universita' Luiss. L'obiettivo dell'indagine e' ricostruire e analizzare il quadro del diritto d'autore in Italia per garantire, da una parte, un'efficace applicazione dello stesso e, dall'altra, un'adeguata tutela dei diritti dei cittadini. Dopo aver analizzato tutte le diverse pratiche di pirateria, l'indagine ha esaminato le misure di contrasto di queste pratiche illegali, attuali e possibili. Le prime, sebbene efficaci nell'ambito di organizzazioni private o pubbliche, risultano poco adattabili all'utilizzo nel mercato residenziale a larga banda, perche' in contrasto con la normativa a tutela della privacy, il diritto di accesso a Internet e il principio di neutralita' della rete. Quanto alle misure preventive possibili, gli autori dello studio ne hanno individuate tre: trovare un sistema perche' i provider inviino periodicamente all'autorita' i dati sul traffico, anonimi e aggregati, per stimare il fenomeno; rendere l'autorita' parte attiva nella rimozione degli illeciti e nel monitoraggio costante della rete; istituire un tavolo di dialogo con tutte le parti coinvolte, presso l'autorita' e presieduto da quest'ultima. "Dallo studio emerge la consapevolezza - ha osservato il presidente di Agcom, Corrado Calabro' (foto)- che un'efficace strategia di tutela del diritto d'autore non puo' prescindere dall'istituzione di adeguate forme di cooperazione con tutti i soggetti coinvolti della filiera, e con gli internet provieder in particolare, la cui posizione nel mercato, essendo gli unici detentori del patrimonio conoscitivo imprescindibile dei dati di traffico internet, determina - ha concluso - un effetto catalizzatore delle relative iniziative". Altri commenti. 'E' impensabile che la Telecom si trasformi nella polizia della rete - precisa Stefano Parisi in rappresentanza della Asstel- la concorrenza sulla cultura va affrontata, non si puo' continuare a lavorare come lobbies e contare sempre sull'intervento dello Stato. Finche' i distributori manterranno le finestre di tempo tra uscita in sala e home video, i pirati poi saranno tutti contenti'. 'Mi sembra l'8 settembre del copyright - commenta Enzo Mazza della Fimi - in Italia mancano partner e piattaforme per i contenuti. L'Agcom controlli, perche' la pirateria e' anche evasione fiscale'. La distorsione, conclude Irene Pivetti per l'Associazione degli operatori Iptv, 'inizia non con il downloading illegale, ma con chi compra diritti per piattaforme che non possiede. Cosí si inibisce lo sviluppo della banda larga e si colpiscono gli utenti, spingendoli alla pirateria. Fondamentale e' che l'Agcom vigili in questa posizione 'terza', di arbitro'. 12-05-2010 10:42 ITALIA/Tv digitale terrestre. Ordinamento canali su telecomando: l'Agcom 'affida' la questione ad un sondaggio L'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni varera' con tutta probabilita' un sondaggio ad hoc sulla numerazione dei canali della tv digitale terrestre sul telecomando. E' il presidente della stessa Agcom, Corrado Calabro', ad annunciarlo spiegando che quella della numerazione sul telecomando (Lcn) "e' una materia molto delicata, ci sono dei problemi particolari anche differenziati territorialmente". Calabro' ha spiegato che l'Autorita' sta pensando di fare "un approfondimento con un sondaggio commissionato ad una societa' specializzata, perche' la legge dice che bisogna avere riguardo per le abitudini e le preferenze" degli utenti. Per questo si realizzera' "una indagine piu' mirata" che, quindi, tenga conto delle preferenze su base territoriale anche in relazione all'emittenza locale. "Ce ne occuperemo oggi in consiglio", afferma Calabro'. Di certo obiettivo dell'Agcom non e' la penalizzazione delle emittenti locali con l'avvento della tv digitale: a chi gli chiede un giudizio sulle perplessita' espresse a tale riguardo, il presidente dell'Autorita' risponde che "ogni valutazione rischia di non essere riferita al quadro attuale". 12-05-2010 10:53 ITALIA/Media. Aumentano i consumatori multimediali Cresce il consumo di internet e delle tv satellitari, mentre la televisione generalista e' stabile cosi' come, sostanzialmente - c'e' una lieve diminuzione - i quotidiani e i settimanali che mantengono i loro lettori abituali perdendo invece i cosiddetti occasionali. Sale anche l'ascolto della radio. E' quanto risulta, in sintesi, dall'indagine Eurisko Media Monitor sulla multimedialita'. La societa' di ricerca ha analizzato le scelte di mille persone al mese per sette mesi nell'arco di tempo fra febbraio e dicembre 2009. I risultati sono stati presentati oggi, fra gli altri, dall'ad di GfK Eurisko Remo Lucchi e sono diretti alle aziende che potranno avere una 'idea precisa' su dove e come distribuire la loro pubblicita'. Dal 2006 al 2009 l'esposizione alla tv generalista e' praticamente dal 100% al 99% (almeno 10 minuti al giorno), mentre la crescita dell'utilizzo della rete sale dal 18% al 32 (almeno 4/5 volte a settimana) e quella della tv satellitare passa da circa il 20% al 31% con tre aree: lo sport, l'intrattenimento che attira di piu' il pubblico femminile e la 'medialita' cool', cioe' lo stile di un gruppo giovanile elitario con professioni concentrate nel terziario avanzato. La stampa, in questo periodo, 'imputata di avere maggiori ricadute di penetrazioni', ha una diminuzione piuttosto contenuta che riguarda le cosiddette periferie socio culturali: i quotidiani perdono 2-3 punti percentuali dal 30% al 27-28% (lettura 4-5 volte alla settimana). La radio va dal 48 al 52%. Stabile al 4% la free-press. 12-05-2010 11:40 OLANDA/Divieto di fumo snobbato Aumenta il numero di locali dove il divieto di fumo viene ignorato. In Olanda, nonostante la pronuncia della Corte suprema, che ha confermato la legittimità della legge che dal primo gennaio 2008 vieta la sigaretta nei caffè, cresce il numero di bar che permette di fumare, al ritmo del 5-10% al trimestre, mentre sono in calo i locali che espongono il cartello divieto di fumo, dati Intraval. 12-05-2010 11:55 ITALIA/Pochi libri per gli italiani: zero letture per oltre la metà Nel 2009 il 45,1% della popolazione di 6 anni e più (oltre 25 milioni e 300 mila persone) dichiara di aver letto almeno un libro. Lo rileva l’indagine Istat “Aspetti della vita quotidiana”. La quota più alta di lettori si riscontra tra la popolazione di 11-17 anni (oltre il 58%), con un picco tra gli 11 e i 14 anni (64,7%), e decresce all’aumentare dell’età. Già a partire dai 35 anni la quota di lettori scende sotto il 50%, per diminuire drasticamente dai 65 anni in poi e raggiungere il valore più basso tra la popolazione di 75 anni e più (22,8%). Le donne leggono più degli uomini: le lettrici, infatti, sono il 51,6% rispetto al 38,2% dei lettori. Le differenze di genere sono presenti in tutte le fasce di età e risultano molto forti tra i 20 e i 24 anni, dove la quota di lettrici supera il 66%, mentre quella dei lettori si attesta al 39,2%. Le differenze di genere si annullano solo per le persone con 75 anni e più, fascia di età in cui dichiarano di leggere nel tempo libero il 23,3% degli uomini e il 22,5% delle donne. 12-05-2010 12:14 ITALIA/Digitale terrestre: piano segreto per controllare le tv locali. Le accuse delle piccole emittenti a Governo e Agcom Comunicato stampa del Comitato radio tv locali (Crtl). Via via, la strategia si è fatta chiara: fatta piazza pulita sul mercato nazionale, con l’asse Mediaset-RAI per il controllo del DTT e Telecom Italia Media spinta verso il business (al momento poco allettante per i big player) della tv on demand su Internet, rimaneva da bloccare la terza via per un’eventuale controffensiva al duopolio consolidato basata sulle nuove tecnologie televisive: quella delle tv locali. Ecco di seguito in sintesi i punti della strategia denunciata dal CRTL. Controllo delle nascite e crescita assistita I grandi player nazionali non avevano mai fatto mistero di ritenere eccessivo il numero delle disordinate ed eterogenee emittenti locali italiane. Non perché quella che si presentava come una fiacca armata brancaleone fosse pericolosa in termini commerciali o editoriali, bensì in quanto occupatrice di troppe preziose e ghiotte frequenze. Come operare quindi uno sfoltimento delle tv locali senza dare troppo nell’occhio, evitando di stimolare i sostenitori di quella noiosa palla al piede del pluralismo informativo che purtroppo non si può abrogare con decreto-legge? Semplice: puntare sulla zero natalità e sullo sviluppo controllato. Per la prima, il problema si è risolto in maniera estremamente semplice: l’assetto delle frequenze italiano, nella migliore delle ipotesi, avrebbe garantito la misera sopravvivenza dell’esistente. Per il secondo punto, lo sviluppo controllato, sarebbe bastato adottare un sistema collaudato efficacemente sulla carta stampata: la distribuzione dei contributi alle emittenti locali. Circolo virtuoso. Anzi, vizioso Attraverso una bizzarra modalità di ripartizione dei contributi relativi alla legge 448/1998, gradualmente, alcune emittenti locali sono state incoraggiate a fare affidamento alle sovvenzioni pubbliche secondo un meccanismo equivoco: più dimostrazione di investimenti, più contributi; più contributi più investimenti, secondo un circolo apparentemente virtuoso, ma che, alla prova dei fatti, si è dimostrato per quel che doveva essere: vizioso. Non a caso, come stanno accertando in questi mesi numerose procure della Repubblica, ai primi posti delle graduatorie dei Corecom non infrequentemente si registra la presenza di sostanziali “centri servizi editoriali”, che sviluppano fatturati notevoli ed hanno alle dipendenze decine e decine di giornalisti (le principali fonti di punteggio), che marginalmente prestano la propria attività per le tv di cui tali soggetti sono (incidentalmente) editori. La piramide rovesciata dei contributi Del resto, il meccanismo delle graduatorie Corecom, modellato secondo uno schema piramidale rovesciato, in base al quale a tanti imprenditori televisivi sono elemosinate erogazioni derisorie e a solo pochi soggetti sono riconosciute ingenti somme, consente di garantire un pluralismo di facciata con emittenti al guinzaglio in un sistema in cui la concorrenza è “drogata” da contributi elargiti in modo così dissimile che in alcune regioni poche emittenti privilegiate ricevono anche oltre 20 volte il contributo delle altre stazioni! Uno schema diabolicamente efficace, che si è addirittura dimostrato ulteriormente perfezionabile. Trovato l’inganno, proposta la legge Strategia che vince non si cambia. Quindi perché non sfruttare lo stesso meccanismo per arginare un altro pericolo recentemente profilatosi all’orizzonte, quello della numerazione dei canali sul digitale terrestre, i famigerati numeri LCN? Il logical channel number è uno strumento pericolosissimo in mano a chi non si fa controllare. Quindi meglio che sia gestito facendo in modo che alle prime posizioni del telecomando digitale ci siano emittenti “amiche”. Così, nello schema di provvedimento allegato alla delibera Agcom n. 122/10/CONS del 16 aprile 2010 (attualmente sottoposto a consultazione pubblica), ecco riciclare l’efficace procedimento delle graduatorie Corecom per l’estrazione alla lotteria degli LCN. Troppo rischioso, infatti, far riferimento per la ricostruzione in chiave digitale della sequenza del telecomando analogico (a garanzia del mantenimento delle abitudini dell’utenza e dell’avviamento delle tv locali), affidandosi magari alla rilevazione dell’audience … Molto meglio la sequenza controllata dei Corecom. E si sa mai che, così, ci scappi pure la possibilità di regalare a Mediashopping una posizione LCN prima delle locali (cfr. punto 6.2 del Regolamento)… Il patto scellerato Il coperchio della pentola, però, sta per saltare. Il meccanismo di contribuzione pubblica, sotto la pressione del debito pubblico, sta implodendo e anche i provvidenzialmente beneficiati dall’editoria, tirata fuori la testa dalla sabbia, vedono che la macchina si sta inceppando. Eppoi, per parte propria, l’UE ha mostrato di volerci vedere chiaro sugli strani funzionamenti del sistema televisivo italiano e sta mettendo il becco sulle delicate faccende di casa nostra più spesso di quanto i manovratori prevedessero. Il patto scellerato firmato da alcuni miopi editori locali coi grandi potenti della televisione sta infatti per rompersi. Libertà e legalità Siamo ad un passo del baratro. Ma c’è ancora la possibilità di arretrare. Per farlo, le emittenti locali devono riappropriarsi della loro indipendenza, contrastando con la massima energia possibile i meccanismi diabolici che hanno costretto quelle che si ritenevano ingenuamente privilegiate in una prigione sempre meno dorata e la maggioranza al nanismo imprenditoriale. Per parte propria il CRTL sta procedendo, con la massima determinazione, alla circostanziata denuncia del malaffare che inquina il mondo televisivo italiano a tutti gli organi competenti o che si riterranno tali. Ma per l’altra parte è opportuno che ciascuno prenda coscienza di quel che si sta verificando a danno di quel patrimonio di indipendenza informativa che sono, e vorremmo restassero, le tv locali. 12-05-2010 13:42 USA/Arriva il test genetico fai da te senza obbligo di ricetta Sapere che nel proprio patrimonio genetico c'e un forte rischio di sviluppare il morbo di Alzheimer, il tumore del seno o la sclerosi multipla: d'ora in avanti in America la risposta potra' venire da una visita al drugstore sotto casa. Da venerdi' infatti sbarchera' sugli scaffali delle farmacie della catena Walgreens il primo test genetico fai-da-te, in grado di rivelare la predisposizione individuale a ben 23 malattie nonche' la risposta a dieci diversi farmaci e sostanze di uso comune quali la caffeina. Ma l'annuncio della Pathway Genomics di San Diego - che ha messo a punto il kit - ha scatenato polemiche, dubbi di carattere bioetico e soprattutto il timore che la imprecisione nelle interpretazioni dei risultati dell'analisi causi confusione nei pazienti. La Food and drug administration (Fda) d'altronde non ha dato il disco verde all'esame genetico e sta indagando sulla legalita' del kit che 'promette risultati clinici non provati'. Alla Pathway Genomics ritengono invece che non vi siano dubbi sulla liceita' delle vendite in quanto i risultati dei test verranno letti nei loro stessi laboratori. Secondo la Fda pero' l'interpretazione delle analisi genetiche e' comunque troppo vaga e rischia di dare indicazioni fuorvianti: sia dal lato di allarmare inutilmente i pazienti in caso ad esempio dell'individuazione di un 'biomarker' che indichi la presenza di un gene legato al tumore del seno, che di tranquillizzarli eccessivamente in assenza del suddetto biomarker. Nel caso del cancro della mammella il kit analizza solo alcune mutazioni genetiche associate con la neoplasia che puo' pero' venire indotta anche da altre mutazioni. Questo primo kit di 'medicina genomica personalizzata' a disposizione del grande pubblico costera' tra i 79 ai 249 dollari, e comprendera' in ogni caso l'analisi del Dna dalla saliva dei consumatori con un campione che verra' spedito alla Pathway Genomics. Per 79 dollari gli acquirenti sapranno come il loro organismo reagisce a 10 sostanze, tra le quali i farmaci anti-colesterolo a base di statine; il medicinale anti-cancro tamoxifene; l'anticoagulante warfarina. Per 179 dollari invece i consumatori potranno conoscere la predisposizione genetica a ben 23 patologie che vanno dal tumore del seno, alla sclerosi multipla, ai reni policistici, alla talassemia, al diabete, nonche' all'ipertensione. E per 249 dollari si potranno ottenere tutti test insieme, perlopiu' con uno sconto. 12-05-2010 15:24 FRANCIA/Governo lancia corsi universitari per formare gli imam Mentre il parlamento francese comincia a discutere la legge che dovrebbe vietare l'uso del burqa, il governo apre il dialogo con l'islam lanciando due corsi di studi per imam. Si studiera' per diventare ministri di culto islamico negli atenei di Aix-Marseille e di Rennes dove, sin dal prossimo anno accademico, si diplomeranno una cinquantina di futuri imam. La data dell'annuncio del ministro dell'Immigrazione, Eric Besson, ieri, non sembra essere stata scelta a caso. Proprio ieri infatti il parlamento francese vota la risoluzione per definire il burqa ''contrario ai valori'' della nazione. Primo passo verso il bando generale che dovrebbe essere discusso a partire da luglio e votato a settembre. Il dibattito sul velo integrale sta pero' esasperando la comunita' musulmana di Francia, la piu' nutrita d'Europa (5-6 milioni di persone). La risoluzione votata ieri, centrata solo sul burqa, indossato da una minoranza di donne (2.000 in tutto il paese), non piace nemmeno al Consiglio francese del culto musulmano, che si e' detto spesso contrario agli estremismi. Ecco allora che, tra le tensioni, l'annuncio del controverso ministro dell'Immigrazione sembra voler mettere un po' di pace tra le parti. Besson era stamane all'Institut catholique di Parigi, dove gia' dal 2008 si tengono cicli di studi su religione e laicita', aperti ad una ventina di futuri imam e finanziati in parte dal governo (120.000 euro annui). Ma il carattere religioso dell'istituzione non convince molti musulmani. Sara' la prima volta quindi che, sin a partire dal prossimo anno accademico, due universita' pubbliche - e quindi laiche - proporranno formazioni di questo tipo, dove la teologia si mescola all'educazione civica, per una conoscenza piu' approfondita dei valori, della storia, della societa' francese. L'ok sarebbe arrivato dagli atenei di Aix-Marseille e di Rennes, mentre altre universita' parigine, scrive Le Monde, avrebbero rifiutato ''in nome della laicita''' di accogliere studenti religiosi. Oggi solo il 20% dei 2.000 religiosi che lavorano in Francia sono francesi e solo il 2% di loro e' nato in Francia, secondo il sociologo Olivier Bobineau, autore del libro 'Former des imam pour la Republique'. La maggior parte degli imam, ricorda ancora il quotidiano, sono formati all'estero, mentre gli studi di teologia in Francia non trattano gli aspetti storici e giuridici legati alla laicita'. 12-05-2010 15:52 USA/Internet, Amministrazione Obama finanzia Falun Gong contro censura Pechino Il Dipartimento di Stato Usa ha deciso di sovvenzionare un consorzio di esperti informatici, il Global internet freedom consortium, con sede negli Usa ma legato al movimento spirituale Falun Gong, considerato da Pechino nemico numero uno. Lo riferisce il quotidiano Washington Post sottolineando che questo finanziamento, da 1,5 milioni di dollari, potrebbe irritare Pechino dopo che il recente riavvicinamento tra Usa e Cina. "Il Gifc è un'organizzazione composta da membri del Falun Gong, che diffama il governo cinese fabbricando menzogne, mina la stabilità sociale del Paese e sabota le relazioni tra Usa e Cina", ha detto Wang Baodong, portavoce dell'ambasciata cinese a Washington. "Condanniamo qualsiasi azione del governo degli Stati Uniti che mira a favorire organizzazioni anticinesi". Tra le varie iniziative, il Global internet freedom consortium ha sviluppato un software che permette di aggirare la censura su Internet imposta da Pechino. 12-05-2010 16:00 ITALIA/Contraccezione, ministro Fazio blocca procedura registrazione pillola 5 giorni dopo Ogni decisione da parte dell'Aifa sulla pillola dei cinque giorni 'e' stata sospesa in attesa del parere degli esperti' circa la sua sicurezza e compatibilita' con la legge sull'aborto e la contraccezione. A spiegarlo e' stato il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, nel question time oggi alla Camera, rispondendo a un'interrogazione dell'on.Luisa Capitanio Santolini (Udc) in cui si chiedeva conto della sua differenza con la pillola abortiva RU486. Nella seduta del 23-24 marzo scorso, l'Aifa ha sottoposto la pillola all'esame della commissione tecnicoscientifica. 'Ogni decisione dell'Aifa sul farmaco EllaOne (questo il nome commerciale ndr) e' quindi sospesa - continua Fazio - in attesa del parere su due quesiti preliminari e vincolanti'. Il primo riguarda il giudizio di sicurezza 'in caso di uso ripetuto e individuazione delle modalita' di controllo per evitare la ripetibilita' dell'uso nel farmaco, nel caso in cui costituisca fattore di rischio per la salute. Il secondo e' un approfondimento dell'azione del prodotto finalizzato alla valutazione della sua compatibilita' con la legislazione vigente in tema di aborto e contraccezione'. Fazio ha inoltre fatto sapere che, una volta acquisita la valutazione della commissione tecnica-scientifica dell'Aifa, chiedera' un parere al Consiglio superiore di sanita' 'sulla compatibilita' del farmaco con la normativa vigente, e perche' sia chiarita la differenza con la RU486 e che sia escluso con certezza che il farmaco EllaOne agisca dopo il concepimento'. 12-05-2010 17:41 ITALIA/Vendita porta a porta di aspirapolvere 'anti-asma': la Finanza arresta cinque persone per truffa Una frode del 4,4 milioni di euro nel commercio della vendita 'porta a porta' di elettrodomestici, che venivano importati dagli Stati Uniti ad un prezzo di circa 300 euro ciascuno ed erano rivenduti in Italia con un prezzo 10 volte maggiore, pari cioè a circa 3.000/3.500 euro ciascuno. I finanzieri del comando provinciale di Firenze hanno eseguito 5 ordinanze di custodia cautelare, una in carcere e 4 ai domiciliari, nei confronti di 5 persone, 4 uomini ed 1 donna, indagate per associazione a delinquere finalizzata alla frode in commercio e frode fiscale. L'oggetto venduto porta a porta era un aspirapolvere, falsamente presentato come presidio medico chirurgico/elettromedicale anti-acaro, capace di risolvere problemi di asma ed altre malattie respiratorie. Moltissimi dei prodotti venduti non sono stati fatturati. Nei 5 anni di attività il sodalizio criminale ha commercializzato oltre un migliaio di elettrodomestici in evasione d`imposta. Si stima che il volume d`affari in nero realizzato sia pari a circa 5 milioni di euro. Indagate, oltre gli arrestati, altre 11 persone. 12-05-2010 17:53 ITALIA/Assicurazioni. Istruttoria Antitrust su quattro compagnie: accordo di nonconcorrenza ai danni di Asl e ospedali campani L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deciso di avviare un’istruttoria per verificare se le società HDI-Gerling Industrie Versicherung AG, Faro Compagnia di Assicurazioni e riassicurazioni, Navale Assicurazioni e Primogest abbiano posto in essere intese restrittive della concorrenza nella partecipazione ad almeno 19 gare per l’affidamento dei servizi assicurativi di ASL e aziende ospedaliere, tutte localizzate nella Regione Campania. Secondo l’Antitrust i primi elementi raccolti potrebbero far ipotizzare l’esistenza di un coordinamento tra le società Gerling, Navale e Faro e la società Primogest, in funzione di agenzia plurimandataria, per limitare il confronto concorrenziale, con l’obiettivo di dividersi il mercato delle gare relative alle assicurazioni delle strutture sanitarie per la responsabilità civile verso terzi per danni causati nel corso della attività medica e per la responsabilità civile verso i dipendenti. I comportamenti messi in atto, che hanno interessato gare bandite tra il 2003 e il 2009, vanno da offerte di sconti condizionate all’attribuzione di altri lotti a un’altra società concorrente così da pervenire ad una suddivisione dei servizi; alla mancata presentazione di offerte così da far aggiudicare la gara in presenza di una sola compagnia; alla presentazione di offerte in modo alternato, così da risultare vincitrici senza la presenza di offerte economiche concorrenti; al ricorso all’istituto della coassicurazione, sia prima dell’aggiudicazione che successivamente alla stessa. 12-05-2010 17:59 ITALIA/Diritti televisivi calcio. Tar: delibera Antitrust contraddittoria ed illogica La delibera del 18 gennaio 2010 con cui l'Antitrust ha accolto gli impegni della Lega Calcio per i diritti tv di serie A e B e' "complessivamente contraddittoria ed illogica", a prescindere "dall'effettiva esistenza di una fattispecie di abuso di posizione dominante da parte della Lega Nazionale Professionisti". Lo scrivono i giudici della Prima sezione del Tar del Lazio, presieduta da Giorgio Giovannini, nelle motivazioni della sentenza con cui lo scorso 21 aprile, accogliendo il ricorso proposto da Conto Tv, aveva annullato la delibera, che aveva anche chiuso l'istruttoria per abuso di posizione dominante con riferimento alle modalita' organizzative della gara per l'assegnazione dei diritti satellitari per i campionati di Serie A 2010-2012, finiti a Sky. Ora l'Antitrust potrebbe proporre ricorso contro la sentenza del Tar al Consiglio di Stato o riaprire l'istruttoria. 13-05-2010 09:56 USA/Telefonia mobile: maggiori tutele per gli utenti contro le bollette gonfiate D'ora in poi gli operatori telefonici Usa saranno costretti ad avvisare i clienti prima che questi scoprano i costi tariffari aggiuntivi al momento di ricevere il proprio conto mensile dell'abbonamento wireless. L'obiettivo dell'agenzia delle telecomunicazioni americana, la Federal Communications Commission, e' quello di aiutare ad evitare lo "shock da bolletta telefonica" che capita ai consumatori che oltrepassano i limiti del loro piano tariffario senza accorgesene, perche' non avvertiti dalle aziende. 13-05-2010 10:00 MONDO/Internet. Connettività: una ricerca Nokia ribadisce i ritardi dell'Italia Ultima tra i membri del G8 e ventiduesima sui 25 Paesi piu' avanzati: e' il piazzamento dell'Italia nella 'Connectivity Scorecard', la classifica annuale che misura il livello di connettivita' delle nazioni in base a alle infrastrutture e all'utilizzo di tecnologie da parte di cittadini, imprese e apparato statale. Commissionata da Nokia Siemens Network, la classifica 2010 vede l'Italia scivolare di tre posizioni rispetto al 2009. In testa si trova la Svezia, seguita da Stati Uniti e Norvegia, mentre confermano un buon piazzamento anche gli altri Paesi del Nord Europa. Dopo l'Italia soltanto Ungheria, Polonia e Grecia. Se l'adozione di tecnologie di telefonia puo' dirsi massiccia, il nostro Paese registra performance meno incoraggianti per la penetrazione di banda larga. Tra i cittadini si riscontra un uso particolarmente basso di Internet Banking, e-Commerce e, a sorpresa, i risultati elevati non arrivano nemmeno nell'utilizzo degli sms. Nelle aziende risultano bassi l'adozione di computer, gli investimenti e la ricerca in Ict, mentre va meglio sui fronti banda larga e telefonia. Nel settore pubblico, infine, si segnala il dato positivo relativo all'esistenza di servizi di e-Government. 'La ricerca evidenzia ancora una volta l'importanza della connettivita' quale fattore chiave per la crescita economica', ha detto Giuseppe Donagemma, responsabile della divisione Europa per Nokia Siemens Networks. 'Il gap che registra l'Italia deve far riflettere e spingere un'azione congiunta di tutto il sistema Paese, che non tralasci anche una decisa azione di alfabetizzazione digitale'. In Italia, secondo dati europei, 'il 58% della popolazione non ha mai usato Internet', ha ricordato Donagemma. 'Queste persone rappresentano un alto potenziale, ma per sfruttarlo servono infrastrutture e alfabetizzazione'. 13-05-2010 10:51 SPAGNA/Cabine telefoniche e auto elettriche hanno un futuro comune L'auto elettrica tirerà fuori dall'oblio le cabine telefoniche? E quest'ultime, favoriranno la diffusione dei veicoli elettrici? Endesa (azienda elettrica del gruppo Enel), Telefonica e amministrazione pubblica ci scommettano e hanno pianificato punti di rifornimento di energia elettrica per auto in corrispondenza di cabine telefoniche (che gia' sono allacciate alla rete elettrica). L'idea 'geniale' è quella di far pagare il 'carburante' tramite schede telefoniche ricaricabili. Inserita la scheda nel telefono, collegata l'auto alla presa elettrica, si imposta la durata del rifornimento. In base al tempo viene scalato dalla scheda l'importo da pagare. Dopo l'apertura del primo 'impianto' a Madrid, si prevede l'estensione del progetto a molte altre cabine con la caratteristica di essere vicine ad una strada principale della capitale. Fino ad allora, le carte di ricarica sono gratuite a carico del comune di Madrid. In Spagna ci sono 15.000 cabine telefoniche e una flotta di auto elettriche di 60.000, che possono essere dotate di questa tecnologia senza incorrere in "lavori supplementari". 13-05-2010 12:57 ITALIA/Disabili. Bene le leggi ma male l'applicazione. Libro Istat L'Italia ha fatto diversi passi in avanti sulle politiche per i disabili e la legge 104 del 1992 ne costituisce il principale esempio. Tuttavia, ci scontra ancora con numerosi problemi dovuti probabilmente alla lentezza delle amministrazioni nel recepimento delle norme e alla scarsita' di risorse finanziarie a disposizione dei governi locali. Il tema della disabilita' in Italia e' stato affrontato dall'Istat che in un volume ha ricostruito un quadro completo sulle condizioni di salute, l'esperienza lavorativa, le relazioni familiari e, piu' in generale, il livello di partecipazione sociale delle persone oggetto di indagine, nel nostro Paese. Sono state ripercorse le diverse fasi della vita dei disabili, dal periodo scolastico a quello della vecchiaia, approfondendo gli aspetti legati alle politiche sociali finalizzate all'inserimento scolastico, all'integrazione lavorativa e al complesso di aiuti, formali e informali, sui quali le persone con disabilita' possono contare. Viene inoltre documentata quella parte della protezione sociale dedicata al sistema di previdenza per le persone con disabilita'. Il risultato sono quindi contrastanti: sebbene appunto, l'Italia si sia dotata di normative importanti come la gia' citata legge 104 e la 68 del 1999 in materia di inserimento lavorativo o la 328 del 2000 in tema di integrazione socio sanitaria ponendo il Paese all'avanguardia in Europa, si evidenzia che, ad esempio, il principale strumento di supporto alle persone con disabilita' e alle loro famiglie e' rappresentato dal sistema dei trasferimenti monetari, sia di tipo pensionistico sia assistenziale. Perdura inoltre la carenza di servizi e assistenza formale da parte del sistema sociale e questo deficit ricade inevitabilmente sulle famiglie, che continuano a farsi carico della maggior parte delle attivita' di cura e di aiuto ai loro componenti in condizione di disabilita'. Le politiche sull'inserimento scolastico e lavorativo non hanno ancora conseguito pienamente gli obiettivi prefissati, come testimoniano i dati sui livelli di istruzione delle persone con disabilita', sensibilmente piu' bassi rispetto al resto della popolazione, e sul numero di occupati che non sono ancora in linea con il resto del Paese. I dati dei centri per l'impiego mostrano come il numero di coloro che e' disposto a lavorare sia ancora troppo basso, segno di una persistente sfiducia verso la reale possibilita' di svolgere una vita lavorativa a causa delle limitazioni imposte dalla condizione di salute e delle barriere, culturali e ambientali, che si frappongono tra le persone con disabilita' e il mondo del lavoro. Anche altri aspetti qualificanti della partecipazione sociale necessitano ancora di miglioramenti. I dati testimoniano che vi sono ambiti in cui la mancanza di autonomia costituisce un elemento di esclusione e marginalizzazione. E' questo il caso delle attivita' sociali, in cui ha una certa rilevanza la limitazione fisica. Un esempio e' rappresentato dalle difficolta' legate ai trasporti pubblici. Negli ambiti che non coinvolgono fattori fisici o impedimenti legati all'eta', le persone con disabilita' svolgono attivita' di partecipazione molto soddisfacente. In particolare, e' il segmento giovanile che si manifesta particolarmente vivace negli ambiti della partecipazione politica e dell'associazionismo ma anche nell'utilizzo delle nuove tecnologie della comunicazione e dell'informazione. Le conclusioni delle analisi svolte sottolineano con forza quanto la disabilita' non sia solo una condizione ineluttabile, frutto di problemi di salute ma sia anche la conseguenza dell'interazione con un ambiente spesso ostile. Pertanto, spiega l'Istat, le politiche sociali efficaci sono quelle finalizzate ad abbattere le barriere, di qualsiasi natura che ostacolano il processo di inclusione delle persone con disabilita' nel tessuto sociale. L'obiettivo di una maggiore inclusione e' perseguibile attraverso un processo virtuoso che parta dall'identificazione dei bisogni della popolazione e arrivi all'individuazione delle azioni da attuare. Il volume e' disponibile sul web Istat. 13-05-2010 13:05 AUSTRALIA/Banche. Class action di 500.000 clienti Quasi mezzo milione di persone aderiranno ad una class action contro 12 banche australiane e straniere, per gli oneri addebitati per pagamenti tardivi o scoperti su conti bancari e carte di credito, per un totale pari a oltre 3,5 miliardi di euro negli ultimi sei anni. Sara' la piu' grande azione legale collettiva mai intrapresa in Australia. Secondo i legali - che patrocinano in cambio di una quota degli eventuali risarcimenti - tali oneri sono illegali perche' configurano piuttosto una penale. Secondo il direttore dello studio legale, la causa si impernia sul diritto contrattuale e sul fatto che l'ammontare degli addebiti e' superiore ai costi sostenuti per processare i pagamenti tardivi o gli assegni respinti. Le quattro principali banche australiane, temendo proprio un'azione legale - avevano cominciato a ridurre gli oneri sugli scoperti lo scorso anno. 13-05-2010 13:33 ITALIA/Biotestamento, finito l'esame del ddl 'tortura' La Commissione Affari Sociali della Camera ha approvato il ddl sul testamento biologico, anche detto ddl 'tortura' perche' toglie ai pazienti il diritto di rifiutare i trattamenti vitali, terminando ieri l'esame degli ultimi due articoli, sui 9 totali di cui e' composto il testo. Un percorso lungo, quello del ddl Calabro' che, approvato il 26 marzo 2009 dal Senato, e' arrivato in Commissione a inizio luglio e, tra giugno e luglio prossimi fara' il suo ingresso in aula della Camera. Il provvedimento e' stato approvato a maggioranza con i voti di Pdl e Udc e i voti contrari di Pd e Idv. Come spiegato all'ASCA dal presidente della Commissione Giuseppe Palumbo, 'il testo non e' stato stravolto, ma ci sono state delle modifiche importanti che lo hanno cambiato un po' senza mutarne la struttura'. Queste le novita': . ALIMENTAZIONE E IDRATAZIONE. Non sono considerate terapie, come previsto nel ddl Calabro', ma potranno essere sospese se dovessero risultare non piu' efficaci nel fornire al paziente i fattori nutrizionali necessari o addirittura dovessero danneggiarlo. SI ALLARGA LA PLATEA. La legge non e' rivolta solo ai pazienti in stato vegetativo, ma anche a chi si trova 'nell'incapacita' permanente di comprendere le informazioni circa il trattamento sanitario e le sue conseguenze'. MODALITA'. Valide solo le Dat espresse nelle forme previste dalla legge: solo in forma scritta o dattiloscritta con la firma autografata del 'paziente'. Vengono quindi esclusi video o ricostruzioni postume. ASSISTENZA A STATI VEGETATIVI NEI LEA. Ai pazienti in stato vegetativo sara' garantita l'assistenza ospedaliera, residenziale o domiciliare, prevista nei Livelli essenziali di assistenza. FAMILIARI. Se un paziente non dovesse nominare un fiduciario i suoi compiti saranno adempiuti dai familiari nell'ordine previsto dal Codice Civile. COLLEGIO MEDICO. Le volonta' espresse dal paziente nelle dichiarazioni anticipate di trattamento restano non vincolanti per il medico curante. Infatti, in caso di controversie tra medico e fiduciario interverra' un collegio di medici il cui parere sara' vincolante. 'La differenza con il testo Calabro' - ha spiegato il relatore Domenico Di Virgilio all'ASCA - e' che in caso di una disputa interverra' un collegio di medici il cui parere sara' vincolante perche' si tratta di una valutazione clinica. Se il medico curante non condividera' la scelta del collegio potra' benissimo non applicarla e rinunciare al suo mandato'. "Il testo della legge sul testamento biologico, il cui esame si e' concluso oggi in Commissione Affari sociali della Camera, non rispetta la volonta' del paziente e non prevede la sua presa in carico e la valorizzazione della relazione di fiducia tra medico e lo stesso paziente". Lo sottolinea in una nota Livia Turco, capogruppo Pd in commissione Affari sociali di Montecitorio. "Rimane da parte nostra una valutazione profondamente negativa dei contenuti del Ddl Calabro' Rivendichiamo il lavoro fatto in questi mesi per tentare di migliorare il testo imposto dalla Destra che affronta un tema cosi' delicato con un approccio ideologico. Da parte della maggioranza c'e' stato un atteggiamento di arrogante chiusura e totale sordita' alle proposte del Pd". "La norma che di fatto impone l'accanimento terapeutico - incalza - per legge e' stato corretta solo marginalmente e in modo pasticciato. Quella mostruosita' viola il rispetto della liberta' di scelta della persona e l'autonomia professionale dei medici che, per noi, sono i due punti di riferimento fondamentali per una legge umana sul fine vita. Da parte nostra continueremo la battaglia durante la discussione in Aula", conclude. "Il testo del disegno di legge approvato dalla Commissione Affari Sociali della Camera sancisce l'abolizione della liberta' di scelta delle terapie e istituisce l'obbligo alle cure anche contro la volonta' del paziente. Una vera sopraffazione". E' questo il commento del senatore Ignazio Marino, presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul SSN in seguito all'approvazione del ddl sul testamento biologico di oggi. "Il PDL - insiste Marino - non ha voluto modificare la sostanza della legge sul testamento biologico, ribadendo una posizione che va contro la liberta' di scelta degli individui e va contro la costituzione che sancisce invece tale diritto. I deputati della destra si sono dimostrati ciechi e sordi non solo verso le proposte del PD, che non sono state accolte solo per logiche di schieramento, ma anche verso la societa' civile. I medici hanno infatti in piu' occasioni affermato la loro contrarieta' ad applicare l'articolo 3 della legge che impone la nutrizione e l'idratazione artificiale contro la volonta' espressa dal paziente. Lo hanno ribadito pubblicamente anche di recente al congresso della CIC, la societa' che riunisce tutti i chirurghi italiani". "Ora l'ultima speranza e' che emerga un po' di ragionevolezza nel dibattito in Aula. Rivolgo fin d'ora un appello a tutti i deputati, soprattutto a coloro che nel PDL rivendicano una cultura laica e liberale: che lo Stato imponga una terapia ad un essere umano e' profondamente illiberale, e' un'imposizione inaccettabile che portera' ad una legge che i cittadini rifiuteranno e che i medici cercheranno in ogni modo di aggirare per non venire meno alla loro etica professionale". 'L'approvazione odierna del testo sul cosiddetto testamento Biologico soddisfa il relatore che giudica lo stesso equilibrato e finalizzato al bene del paziente. Lo spazio concesso alla discussione, oltre dieci mesi e 43 sedute, sottolinea che il dibattito ha avuto ampio spazio, e' stato libero e partecipato e con l'intervento di chiunque abbia voluto esporre le proprie idee'. Cosi' Domenico Di Virgilio, deputato del Pdl e relatore del ddl sul biotestamento in commissione Affari sociali della Camera. 'Le norme previste dal testo approvato in Commissione - ha aggiunto Di Virgilio - hanno confermato 'i paletti' previsti dal testo licenziato dal Senato, come l'eutanasia, l'abbandono terapeutico e rispetto della vita umana. Da sottolineare che la legge si fonda su tre punti fondamentali ed irrinunciabili, un'alleanza terapeutica tra medico e paziente indispensabile base per un corretto rapporto di fiducia, su norme precise sul consenso informato, per la prima volta previsto in una legge dello Stato e sulle dichiarazioni anticipate di trattamento, rispettose della convenzione di Oviedo, dell'autonomia dell'individuo e del ruolo del medico. Le norme approvate sono state sostenute da tutta la maggioranza senza nessun cedimento alle varie componenti in un equilibrio finalizzato ad un testo rispettoso della dignita' del paziente e del rispetto della vita umana'. 13-05-2010 13:44 ITALIA/Dolore, medici di famiglia poco aggiornati sui farmaci oppioidi. Indagine Nonostante le recenti semplificazioni nella prescrizione degli oppioidi per il trattamento del dolore, circa l'80% dei medici di medicina generale utilizza nella pratica clinica ancora in misura ridotta questi farmaci - che rappresentano meno del 25% di tutte le prescrizioni a scopo antalgico riservandone l'impiego prevalentemente nella terapia del dolore di natura neoplastica (75% dei casi). Per quanto riguarda il dolore cronico non oncologico, poi, 8 volte su 10 la terapia risulta non appropriata. Questi alcuni dei dati emersi da una ricerca promossa dalla Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG), con il supporto del Centro Studi Mundipharma, allo scopo di valutare approccio terapeutico e comportamento prescrittivo dei medici di famiglia impegnati, a fianco dei pazienti, nella lotta alla sofferenza inutile. L'indagine, condotta da Metis (Societa' scientifica dei Medici di Medicina Generale), ha visto coinvolti 752 iscritti alla Federazione, equamente distribuiti su tutto il territorio nazionale, tramite la compilazione spontanea di un questionario, reso disponibile online per due mesi sul sito FIMMG. Dalla ricerca si evince che, sebbene oltre il 50% dei medici (52,76%) affermi di impostare la terapia antalgica con oppioidi piu' frequentemente, a seguito delle recenti semplificazioni nella prescrizione di questi farmaci, e che quasi il 49% dichiari di seguire le Linee Guida internazionali, in realta' il 52,74% degli intervistati non effettua di prassi nei pazienti una misurazione dell'intensita' del dolore, ne' per impostare la terapia, ne' per verificarne l'efficacia, determinando cosi' una mancata appropriatezza terapeutica. Per quanto riguarda, ad esempio, il trattamento del dolore cronico moderato, in circa il 64% dei casi vengono impiegati oppioidi deboli - da soli (22,7%) o in associazione (41,26%) - FANS (27,10%) e paracetamolo (7,6%), contro solo l'1,34% del campione, che ricorre agli oppioidi forti. La situazione non migliora di molto per quanto concerne il trattamento del dolore severo: se, da un lato, il 64% dei medici afferma di impiegare oppioidi forti, - da soli (46,6%) o in associazione (17,4%) - analizzando il tipo di terapia che viene adottata per curare il dolore cronico non oncologico, si scopre che nell'80% dei casi questi farmaci sono impiegati in maniera non corretta. Il 28% dei medici, infatti, utilizza oppioidi transdermici - contravvenendo alle Linee Guida, che indicano le formulazioni orali come via di somministrazione di prima scelta - mentre piu' del 50% usa oppioidi forti, come l'ossicodone coniugato a paracetamolo, che ha un'indicazione per il trattamento di dolore acuto e non cronico. 13-05-2010 13:53 ITALIA/Proibizionismo, mafia russa sempre più forte in Italia e nel mondo grazie alla droga In generale, la mafia russa in Italia si concentra dunque sul commercio di armi che è "una parte importante del business". Ma le sinergie con Cosa Nostra non si limitano a questo. "Ci sono altri settori importanti: le prostitute, il traffico di droga degli albanesi che sono la loro rappresentanza in Europa". Nel frattempo "l'Interpol non ha ancora dati neppure sulla dimensione approssimativa della cosiddetta "mafia russa" nel mondo, ma probabilmente, i pubblici ministeri italiani saprebbero rispondere. Lo scorso anno, il dipartimento per combattere la criminalità organizzata ha pubblicato dati che dimostrano che "la mafia russa" nel mondo puó contare su fino 300 mila persone. Ed è considerata la terza organizzazione per la sua influenza, dopo l'originale italiano e le reti criminali cinesi". Sempre secondo i dati italiani la mafia russa ricicla i propri profitti negli Stati Uniti, alle Isole Marianne (protettorato Usa) e Guam, nel Pacifico meridionale. "I nostri compatrioti - continua Gurevoy - pochi anni fa hanno preso il controllo del 90% del traffico di droga messicano. In realtà, si tratta di tutta l'area terminale del narcotraffico dall'America Latina verso gli Stati Uniti. Inoltre, il mafioso russo aiuta i trafficanti di droga messicani a riciclare il denaro, trattenendo il 30 per cento dell'importo per la transazione". In generale, la mafia russa in Italia si concentra dunque sul commercio di armi che è "una parte importante del business". Ma le sinergie con Cosa Nostra non si limitano a questo. "Ci sono altri settori importanti: le prostitute, il traffico di droga degli albanesi che sono la loro rappresentanza in Europa". Nel frattempo "l'Interpol non ha ancora dati neppure sulla dimensione approssimativa della cosiddetta "mafia russa" nel mondo, ma probabilmente, i pubblici ministeri italiani saprebbero rispondere. Lo scorso anno, il dipartimento per combattere la criminalità organizzata ha pubblicato dati che dimostrano che "la mafia russa" nel mondo puó contare su fino 300 mila persone. Ed è considerata la terza organizzazione per la sua influenza, dopo l'originale italiano e le reti criminali cinesi". Sempre secondo i dati italiani la mafia russa ricicla i propri profitti negli Stati Uniti, alle Isole Marianne (protettorato Usa) e Guam, nel Pacifico meridionale. "I nostri compatrioti - continua Gurevoy - pochi anni fa hanno preso il controllo del 90% del traffico di droga messicano. In realtà, si tratta di tutta l'area terminale del narcotraffico dall'America Latina verso gli Stati Uniti. Inoltre, il mafioso russo aiuta i trafficanti di droga messicani a riciclare il denaro, trattenendo il 30 per cento dell'importo per la transazione". 13-05-2010 14:07 USA/Reato di clandestinità, boicottaggio dell'Arizona comincia a farsi sentire Continuano le iniziative contro l'Arizona per l'introduzione del reato di clandestinità. Il consiglio comunale della città di Los Angeles ha messo in atto una forma di protesta molto efficace per protestare contro la legge, decidendo di boicottare qualsiasi tipo di rapporto finanziario e commerciale con Phoenix. I consiglieri comunali di LA hanno stabilito di non compiere nell'immediato futuro alcun viaggio ufficiale in Arizona e di evitare qualsiasi tipo di nuovo contratto con le aziende dello stato confinante. Una misura che potrebbe costare circa 8 milioni di dollari all'Arizona. Il mese scorso l'Arizona ha varato una legge per combattere l'immigrazione clandestina che consente alle forze dell'ordine di arrestare chiunque sia sospettato di trovarsi illegalmente negli Stati Uniti. Los Angeles è la seconda città degli Stati uniti per estensione e il 39% della sua popolazione è di origine straniera. "Pur essendo americano, oggi non posso andare in Arizona senza un passaporto", ha spiegato Ed Reyes, membro del consiglio comunale di LA, uno dei sostenitori della mozione. Intanto, numerose scuole in varie parti degli Usa hanno già cancellato gite scolastiche in Arizona anche per evitare problemi agli studenti dall'aspetto ispanico. Secondo un'indagine della camera di commercio di Phoenix, la campagna di boicottaggio dell'Arizona costerà alla città 100 milioni di dollari l'anno. Ma se, come sembra, continuerà a crescere il movimento contro il reato di clandestinità, il danno economico potrebbe essere di molto superiore. Una legge simile e per molti aspetti ancora più repressiva è in vigore in Italia, ma nessuna organizzazione europea ha lanciato il boicottaggio del Bel Paese. Per ora... 13-05-2010 15:07 ITALIA/Diritti televisivi calcio. Antitrust impugna sentenza Tar al Consiglio di Stato L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione di oggi, ha deciso all’unanimità di impugnare la sentenza con la quale il Tar del Lazio ha annullato la delibera dell’Autorità di accettazione degli impegni della Lega Calcio sui diritti televisivi. La decisione è stata adottata dal Collegio alla luce delle motivazioni della sentenza. Secondo l’Antitrust, infatti, il Tar ha rilevato due vizi nella delibera dell’Autorità. Il primo, di procedura, riguarda la consultazione sugli impegni: secondo il Tar, dopo il miglioramento degli impegni da parte della Lega, a seguito del market test, sarebbe stata necessaria una nuova verifica degli impegni stessi da parte di tutti gli interessati. Si tratta di una questione già da tempo affrontata dal Collegio dell’Antitrust secondo il quale tale possibilità va esclusa per non prorogare all’infinito una procedura che di per sé deve essere snella e semplice. Il secondo rilievo attiene al merito della valutazione degli impegni accettati e resi vincolanti dall’Autorità, ritenuti dal Tar insufficienti a superare l’originaria contestazione contenuta nel provvedimento di avvio dell’istruttoria. A parere del Collegio dell’Antitrust il Tar è entrato nel merito di una valutazione prettamente economica sul valore dei diritti offerti, prescindendo dichiaratamente dalla corretta definizione del mercato rilevante. 13-05-2010 15:09 USA/Farmaci antidolorifici, studiosi Usa: la soluzione è l'Afghanistan In un articolo pubblicato sulla rivista scientifica Medical Science Monitor, i ricercatori della Saint Joseph's University di Philadelphia dimostrano come l'Afghanistan potrebbe costituire la soluzione alla scarsità di farmaci antidolorifici nel mondo. Decine di milioni di persone affette da dolore moderato e acuto a causa del cancro, dell'Hiv/Aids, di ustioni e altre lesioni non hanno la possibilità di accedere ad anestetici oppioidi per alleviare la sofferenza. La maggior parte, scrivono gli studiosi, vive in Paesi poveri dove i farmaci oppioidi sono troppo costosi o non facilmente reperibili. Questo nonostante, sostengono gli autori, il diritto alla salute -che include la terapia del dolore- sia un diritto umano fondamentale. "La soluzione a questo problema potrebbe essere trovata in Afghanistan, un Paese ora afflitto da povertà e guerra", scrivono. "L'Afghanistan è il primo produttore al mondo di eroina. La crescita della produzione di eroina in Afghanistan ha spinto gli Stati Uniti e la comunità internazionale a cominciare l'eradicazione dei campi di papavero che a sua volta ha ulteriormente impoverito i coltivatori di papavero da oppio". Ma con l'adozione di un diverso paradigma, continuano i ricercatori, i contadini Afghani potrebbero continuare a coltivare i papaveri da oppio per creare farmaci come la morfina per i Paesi poveri. Questo paradigma prende in considerazione tutti i passaggi necessari per la fabbricazione di medicinali tra cui il procedimento di autorizzazione, la sicurezza, la coltivazione, il raccolto e la produzione industriale di farmaci oppioidi. Il tutto, concludono gli studiosi, costerebbe meno dell'eradicazione e darebbe la possibilità agli agricoltori Afghani di sopravvivere onestamente. 13-05-2010 15:43 GERMANIA/Scuola, un insegnante su tre è afflitto da 'burnout' Secondo uno studio tedesco, il 29 per cento degli insegnanti soffre di sindrome da "burnout" (o sfinimento). Simili risultati sono emersi da uno studio austriaco. Secondo i ricercatori dell'Università di Berna, che hanno indagato sulle cause dell' 'epidemia', il problema sta nel sistema scolastico stesso: la politica e la società hanno imposto agli insegnanti sempre più compiti. "Il rischio di stress, burnout e sfinimento professionale sono quasi istituzionalizzate", hanno detto gli studiosi. A fronte di questo, la formazione degli insegnanti è rimasta inadeguata, troppo burocratica e poco pratica. Ilse Esser, docente di pedagogia all'università di Vienna spiega la necessità di avere sempre più insegnanti professionisti invece di persone che si dedicano all'insegnamento per 'vocazione': "Una persona buona non necessariamente è un buon insegnante". 13-05-2010 15:57 GERMANIA/Musica. Calano i download illegali, ma anche i profitti dell'industria discografica E' piu' che dimezzato il numero di download illegali di musica dal Web in Germania. L'istituto tedesco di ricerche IWD ha reso noto i risultati di un'indagine secondo cui i download illegali sono passati dai 602 milioni nel 2003 agli attuali 258 milioni. Secondo l'IWD, le ragioni di questo drammatico calo stanno in una legislazione piu' severa, ma anche in nuove offerte -spesso piu' flessibili e meno costose- che sono apparse sul mercato online. Tuttavia, la pirateria musicale resta un problema serio, fa sapere l'IWD. Nel 2009 è costata all'industria discografica tra i 400 milioni e un miliardo di euro. Ma nonostante il fenomeno della pirateria si sia ridimensionato, le case discografiche continuano a incassare significativamente meno di qualche anno fa. Dal 2002 a oggi, gli incassi per la vendita di album, in formato CD DVD o online, sono passati da 2,2 miliardi di euro a poco più di un miliardo e mezzo. Segno forse che il problema dell'industria discografica non e' solo il download illegale. 13-05-2010 19:30 AFGHANISTAN/Papavero oppio. Unodc: fungo distrugge coltivazioni Un misterioso quanto aggressivo fungo sta attaccando le coltivazioni di papavero da oppio in Afghanistan, secondo quanto rivela Antonio Maria Costa, responsabile dell'Unodc, l'agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di droghe e criminalita', che ha sede a Vienna. In una intervista alla Bbc, Costa ha detto che quest'anno la produzione potrebbe essere ridotta ad un quarto, rispetto allo scorso anno. Il fungo - ha detto Costa - ha infettato circa la meta' delle coltivazioni del Paese, che produce il 92 per cento dell'oppio mondiale. In conseguenza della riduzione della produzione, il prezzo dell'oppio e' aumentato del 50 per cento. E - secondo Costa - a trarne vantaggio saranno i talebani, che dispongono di grandi scorte di oppio. Il fungo attacca la pianta dalle radici, quindi sale lungo il fusto fino a raggiungere la capsula che contiene i semi. Le zone maggiormente colpite sono quelle delle province di Helmand e Kandahar, roccaforti talebane. Alcuni coltivatori locali ritengono che siano state le truppe Nato presenti nella zona a diffondere il fungo alle coltivazioni di papavero da oppio, ma Costa smentisce decisamente. 'Non vedo alcuna ragione per credere ad una cosa del genere. Le coltivazioni di oppio sono state colpite da funghi su base regolare', ha detto Costa, secondo il quale la comunita' internazionale dovrebbe approfittare della situazione per convincere i contadini locali ad abbandonare l'oppio e passare ad altre coltivazioni. Costa ha precisato che i papaveri da oppio vengono attualmente coltivati solo in cinque o sei province afghane mentre 5 anni fa venivano coltivati in tutte e 34 le province. 13-05-2010 19:48 ITALIA/Cannabis terapeutica. Consegnata a malato da Asl Avezzano Marco Di Paolo, 42 anni, di Cansano (L'Aquila), ex poliziotto e malato di sclerosi multipla, e' il primo italiano ad avere ricevuto marijuana gratis dalla Asl a scopo terapeutico, in virtu' di una sentenza del Tribunale di Avezzano (L'Aquila), basata sul rispetto dell'articolo 32 della Costituzione, che riconosce il diritto inviolabile alla salute. La consegna della sostanza e' avvenuta nella farmacia dell'ospedale di Sulmona alla presenza degli avvocati dell'uomo, Bartolo De Vita e Maria Teresa Saporito. 'E' una vittoria di tutte le persone che soffrono e che sono costrette, per inspiegabili posizioni ideologiche e politiche - ha detto Di Paolo - a fare a meno di un medicinale che si e' dimostrato, anche scientificamente, essere molto piu' efficace e conveniente dei farmaci attualmente in commercio in Italia'. Sulla vicenda e' intervenuto il farmacologo e direttore dell'Istituto Mario Negri, Silvio Garattini, secondo il quale l'atto di dare marijuana ad un paziente e' 'fatto a scopo compassionevole e molto discutibile, perche' creera' confusione tra la gente'. 'Non ci sono dati che validino l'uso della marijuana come terapia per la sclerosi multipla - spiega Garattini - ne' pronunce dell'autorita' regolatoria. Quando si autorizza a dare della marijuana cosi', da fumare, bisognerebbe calcolare anche i danni di queste 'prescrizioni ingiuntive'. Questa pianta infatti e' cancerogena e tossica quando viene fumata, piu' del fumo di sigaretta'. L'istanza, presentata sette mesi fa, era stata accolta dal Tribunale nel febbraio scorso e oggi Di Paolo ha ricevuto la prima fornitura (270 grammi) che gli consentira' di curarsi per i prossimi tre mesi (tre grammi al giorno). Subito dopo il comitato 'Marco Di Paolo' - sorto a sostegno della battaglia legale portata avanti dall'ammalato - ha fatto partire una raccolta di firme per garantire l'accesso gratuito ai farmaci cannabinoidi da parte dei pazienti affetti da gravi patologie croniche come Sla, sclerosi multripla e ictus. La cura di marijuana costa circa 12 mila euro all'anno a paziente - che potrebbero diventare 5 mila euro se venisse prodotta in Italia - molto meno comunque dei farmaci convenzionali. 'La Regione Abruzzo - ha spiegato l'avvocato De Vita - spende molto e male per l'assistenza sanitaria ai pazienti con patologie neurologiche. La revisione del piano sanitario puo' essere l'occasione per riorganizzare il sistema di assistenza'. "Sono lieto che, pur a colpi di sentenze, l'ideologia venga spazzata via da evidenze scientifiche e cliniche. La persona deve essere sempre al centro dell'azione politica, senza pregiudizi". Cosi' il senatore del Pd Ignazio Marino commenta la somministrazione della sostanza a uso terapeutico di cannabis, avvenuta nell'ospedale di Sulmona a un paziente malato di Sclerosi multipla. "Mi chiedo perche' dobbiamo pagare 12 mila euro una cura che ne costerebbe 5 mila, se solo si consentisse di coltivare in Italia lamarijuana a scopo terapeutico", aggiunge Marino. "Da anni esistono farmaci derivati dalla cannabis e le ricerche sulla sclerosi multipla dimostrano che possiamo utilizzarli - precisa il senatore, che e' anche medico - sia nei trattamenti sintomatici che come prevenzione di danni maggiori. Usiamo dunque l'Istituto di farmaceutica militare per aiutare i 60 mila malati di sclerosi multipla italiani ai quali ogni anno si aggiungono 1800 nuovi casi. La legge attuale - conclude Marino - non aiuta le tante persone malate che potrebbero trarre beneficio dalla somministrazione attenta ed oculata dei cannabinoidi. Ignorare tanta sofferenza - dice - e' ipocrita e cinico." La novita' nella vicenda di Sulmona e' il fatto che un giudice abbia obbligato, con un provvedimento d'urgenza, un'azienda sanitaria locale a fornire gratuitamente, al di fuori di un trattamento ospedaliero, un medicinale particolarmente costoso a un paziente cronico affetto da una gravissima malattia degenerativa che versi nella condizione di non poter affrontare la spesa necessaria per l'acquisto di tali farmaci. Lo sottolinea il sottosegretario alla presidenza del consiglio Carlo Giovanardi. 'Non e' l'uso terapeutico di un farmaco a base di cannabis per un paziente affetto da sclerosi multipla, la novita' introdotta dal giudice del lavoro del Tribunale di Avezzano con l'ordinanza 2 febbraio 2010, oggi resa esecutiva con la consegna del prodotto dai sanitari dell'ospedale di Sulmona' fa notare Giovanardi ricordando che 'risalgono al 2007, i decreti ministeriali che, da un lato, inseriscono il THC, il principio attivo della cannabis, tra i medicinali della Tabella II allegata al testo unico in materia di sostanze stupefacenti, e dall'altro, disciplinano le operazioni di importazione di questi medicinali dai luoghi di produzioni situati in Paesi esteri dal momento che nessuna azienda farmaceutica ha mai intrapreso presso le nostre Autorita' sanitarie l'iter autorizzativo per immissione in commercio in Italia di farmaci che contengano tale principio attivo'. Chiarito questo Giovanardi chiede: 'e' giusto caricare sul Servizio sanitario nazionale il costo di una sorta di galenico industriale con riferimento al quale, a oggi, non esistono in letteratura, evidenze scientifiche di reale efficacia terapeutica e i cui presunti effetti terapeutici possono essere adeguatamente raggiunti con l'impiego di altri farmaci tradizionali meno costosi, senz'altro piu' sperimentati e di provata efficacia?'. 14-05-2010 09:06 IRAN/Oscurati siti Internet di Repubblica e Bbc In Iran da qualche giorno è vietato l'accesso alle homepage di Repubblica e della Bbc: "In base alla legge sulla criminalità informatica l'accesso al sito richiesto non è possibile", si legge sull'avvertimento che compare sullo schermo di chi cerca di collegarsi ai siti web dalla rete iraniana. La segnalazione è arrivata da "diversi operatori di ong presenti in Iran abituati a fare riferimento alle pagine web di Repubblica per avere un resoconto non censurato di quanto accade nel Paese". "Allo stesso modo iraniani residenti in Italia hanno tentato invano ieri di leggere le consuete corrispondenze dall'Iran di amici e familiari, trovandosi davanti a e-mail inspiegabilmente bianche". Repubblica - che pubblica nelle pagine dell'approfondimento interno un reportage di Vanna Vannuccini da Teheran - denuncia "forme di censura che rappresentano appunto un giro di vite, in quanto anche nei giorni piú caldi delle manifestazioni che hanno fatto seguito ai brogli elettorali dello scorso giugno Repubblica.it è sempre stata raggiungibile". Il quotidiano dà notizia di "nuovi fermenti di contestazione registrati negli ultimi giorni all'università Beheshti di Teheran che sembrano segnalare la possibilità di una nuova massiccia ondata di protesta", con il regime che sembra "intenzionato a fare di tutto per scongiurare quanto accadde poco meno di un anno fa quando cronache, filmati e immagini della brutale repressione furono divulgati attraverso i blog e i canali dei social network". 14-05-2010 09:08 SLOVACCHIA/Governo: minoranza magiara potrebbe perdere cittadinanza Il premier slovacco Robert Fico ha messo in guardia l'Ungheria contro il progetto di varare una legge che permetterebbe ai rappresentanti della minoranza ungherese in Slovacchia di ottenere la doppia cittadinanza, slovacca e magiara. Parlando ieri a Bratislava, Fico ha detto che se i magiari in Slovacchia adotteranno la cittadinanza ungherese potrebbero perdere quella slovacca. Ha anche affermato che la legge magiara sulla doppia cittadinanza e' un passo unilaterale in contrasto col diritto internazionale e che significherebbe un ulteriore deterioramento dei rapporti slovacco-ungheresi. 'Per la Slovacchia e' un rischio di sicurezza serio', ha detto Fico, aggiungendo che i nuovi cittadini magiari, dopo aver perso la cittadinanza slovacca, non potrebbero lavorare per esempio negli organi di sicurezza slovacchi. In Slovacchia, su una popolazione di circa cinque milioni, vivono circa 500.000 cittadini di origine ungherese. La legge slovacca in vigore permette in realta' di avere la doppia cittadinanza ma, a dispetto di cio', il premier minaccia ora di privare i cittadini di orgine ungherese di questo diritto. Fico non ha precisato in base a quali leggi vorrebbe privare gli slovacchi magiari di questo loro diritto. La controversa legge ungherese e stata prospettata dal nuovo premier conservatore Viktor Orban. La Slovacchia ne e' stata informata ieri e ha reagito richiamando il suo ambasciatore a Budapest. Il 12 giugno in Slovacchia si tengono le elezioni politiche, che in Ungheria si sono appena svolte. 14-05-2010 09:11 ITALIA/Ddl farmaci Otc, verso la vendita senza presenza obbligatoria farmacista Vendita senza la presenza obbligatoria di un farmacista e solo per un numero limitato di medicinali, come pomate antidolorifiche o pillole contro il mal di testa. E' quanto prevede il disegno di legge 'Disposizioni normative in materia di medicinali a uso umano e di riordino dell'esercizio farmaceutico', attualmente in discussione alla commissione Igiene e sanita' del Senato. "Entro tre mesi dall'entrata in vigore di questa legge - si legge nel testo - l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), di concerto con la Commissione permanente per la farmacopea ufficiale e con la conferenza dei Presidi delle facolta' di farmacia, provvede alla stesura di un elenco di medicinali, non soggetti all'obbligo di vendita dietro presentazione di ricetta medica, che, per tipo di principio attivo, per dose unitaria, per numero di unita' posologiche contenute nella singola confezione e per tipo di forma farmaceutica, possano essere vendute anche al di fuori delle farmacie e senza obbligo della presenza di un farmacista. Dall'elenco sono esclusi i farmaci che richiedono particolari condizioni di conservazione o che abbiano validita' inferiore a 18 mesi". Piu' nel dettaglio, "si trattera' di un modesto paniere di prodotti - precisa il relatore del provvedimento, il senatore Luigi D'Ambrosio Lettieri (Pdl) - individuati da un'apposita commissione come di assoluta sicurezza e di consolidato utilizzo. Il tutto per permettere, ad esempio, la vendita negli autogrill dove e' difficile che venga aperta una vera e propria parafarmacia e dove procurarsi un farmaco e' altrettanto scomodo: se la legge verra' approvata sara' presente un piccolo scaffale di vendita di questi farmaci". "Le strutture commerciali che intendono mettere in vendita esclusivamente farmaci inclusi nella lista prosegue il testo del Ddl - devono mantenerli in aree distinte dalle altre merci ed escluderli da qualunque forma di promozione o di concorso a premio, compresa qualsiasi forma di carta sconto o di carta fedelta'". "Gli esercizi commerciali che pongono in vendita esclusivamente questi prodotti non possono ritirare ricette mediche di alcun tipo e sono esonerati dall'obbligo di avere un farmacista alle proprie dipendenze; la possibilita' di esporre un'insegna, diversa da quelle delle farmacie e con l'indicazione chiara della scritta 'Parafarmacia' rimane riservata agli esercizi commerciali che abbiano alle proprie dipendenze un farmacista iscritto all'albo professionale, sempre presente all'interno dell'esercizio stesso". Il Ddl 863 "e' ancora in discussione generale alla commissione Sanita' del Senato - evidenzia D'Ambrosio Lettieri - e non e' ancora iniziata la fase emendativa. Con il dovuto condizionale possiamo dire che i tempi per la sua approvazione non saranno lunghissimi. Nel testo, fra l'altro, sono presenti provvedimenti ben piu' importanti: lo sblocco dei concorsi, l'apertura di 1.000 nuove farmacie in piccoli comuni italiani, l'ammodernamento e la 'sburocratizzazione' delle farmacie, che vengono in questo modo accompagnate verso il loro nuovo ruolo di 'farmacie dei servizi'", conclude il senatore. 14-05-2010 09:16 ITALIA/Ddl intercettazioni. Editori di libri: ingiustificata limitazione libertà Anche gli editori di libri sono preoccupati per il disegno di legge sulle intercettazioni. L'Associazione italiana editori (Aie) lancia infatti un nuovo appello verso tutte le istituzioni e le forze politiche "perch‚ sia riaperta un'accurata riflessione sul disegno di legge per scongiurare il pericolo di un'ingiustificata limitazione della libertà di informazione e di stampa". "Il ddl interessa anche l'editoria libraria e impatta in modo significativo sull'attività di autori ed editori. Gli spiragli di miglioramento del testo che erano stati aperti alla Camera sembrano chiudersi al Senato. Il divieto di pubblicazione, anche del contenuto o per riassunto, degli atti di indagine non piú coperti da segreto fino alla conclusione delle indagini, l'estensione della condizione di segretezza fino a comprendere genericamente le 'attività' di indagine, le pesantissime sanzioni pecuniarie a carico dell'editore che li pubblica costringono ad una sostanziale censura preventiva, di dubbia legittimità costituzionale e comunque incongruente con le finalità di tutela della persona, della privacy e del giusto processo che sono attribuite al disegno di legge. Per questo - concludono gli editori - chiediamo con forza che venga ridiscusso il testo per apportare miglioramenti assolutamente necessari". 14-05-2010 10:32 USA/Adolescenti sms-dipendenti ... in un sondaggio Più sms rispetto alla chiamate. Da un sondaggio tra adolescenti degli Stati Untiti condotto dal Pew Research Center i messaggini superano di gran lunga le telefonate. Il 75% degli adolescenti tra il 12 e il 17 anni, ha un cellulare. Tutte le ragazze si scambiano media 80 sms al giorno contro i 30 dei ragazzi .Un terzo di loro, soprattutto le ragazze, riesce ad inviarne oltre 100 al giorno. 14-05-2010 10:33 ITALIA/Usura dilaga. Indagine Eurispes Il Belpaese si sta rilevando sempre piu' 'incravattato'. Ostaggio, nella morsa della crisi economica, dell'usura e della criminalita' organizzata. A rilevarlo e', in una indagine, l'Eurispes che definisce l'usura un 'credito in nero' e stila una particolare classifica delle regioni piu' a rischio secondo l'Iru, l'Indice di rischio usura. Secondo questo particolare indice, particolarmente a rischio risultano essere le province della Calabria (tutte nelle prime sei posizioni della graduatoria), della Campania (a rischio 'Alto' tutte le province, ad esclusione di Napoli), e della Sicilia (quattro province a rischio 'Alto', cinque province a rischio 'Medio-Alto'). Nella categoria identificata come a rischio 'Medio' risultano essere, invece, la provincia di Perugia, quella di Viterbo e, in generale, quasi tutte quelle Centro Italia, mentre costituiscono una minoranza le province del Mezzogiorno e del Nord-Ovest. Al ridursi ulteriore dell'Iru e della classe di rischio usura 'Basso', il contributo delle province appartenenti alle diverse aree geografiche cambia nuovamente, con una presenza sempre piu' significativa delle province del Nord-Ovest e del Centro e la totale assenza di province del Mezzogiorno. Dal lato della domanda, mette in rilievo lo studio Eurispes, l'usura in questo momento riguarda sia le famiglie che le imprese, dato che le necessita' di finanziamento possono avere origine sia da esigenze di consumo che da esigenze legate all'attivita' produttiva. Ovviamente tra le imprese, le piu' colpite sono quelle mediopiccole e tra queste, in particolare, quelle operanti nei settori che, per motivi legati alla congiuntura economica o all'evoluzione strutturale dell'intero sistema economico, sono in crisi e piu' facilmente si trovano in condizioni di difficolta' nel reperire finanziamenti. Ad essere maggiormente colpita dall'usura, sempre secondo la ricerca, risulta essere la categoria dei commercianti, ma il raggio d'azione del fenomeno interessa numerosi altri soggetti: famiglie bisognose, anziani, piccoli commercianti e piccoli imprenditori, fasce piu' deboli della popolazione. Insomma, conclude l'Eurispes, l'usura e' un fenomeno diffuso in tutta Italia, anche se risulta piu' marcato nel Mezzogiorno ma la maggior parte dei casi continua a rimanere sommersa e negli ultimi anni il numero delle denunce risulta addirittura in diminuzione. Questo nonostante, specie nell'ultimo decennio, sia aumentato il numero di denunce per estorsione, rivolte quasi sempre a esponenti della criminalita' organizzata. Infine la ricerca punta sula rapporto tra italiani e banche defindendolo un 'rapporto costoso'. 'Di solito - conclude l'Eurispes - le vittime dell'usura sono famiglie e aziende in difficolta' economiche, alle quali e' precluso il credito bancario, in ragione della consapevolezza da parte della banca della presumibile insolvenza di chi chiede prestiti. Questi soggetti trovano, infine, credito presso canali non ufficiali'. Una 'incapacita' dell'attuale sistema bancario di farsi carico delle difficolta' delle famiglie', si sottolinea, che ha fatto si' che queste siano considerate dai cittadini 'come soggetti cui rivolgersi per far fronte a spese altrimenti insostenibili per il proprio reddito e risparmio, ma non in grado di farsi carico pienamente dei loro problemi o delle loro necessita''. 14-05-2010 11:19 USA/Staminali, ricreati in laboratorio i peli dell'orecchio Nuove speranze per recuperare l'udito che perde colpi con l'andare degli anni. I ricercatori californiani dell'ateneo di Stanford hanno ricreato in laboratorio i filamenti che si trovano all'interno delle nostre orecchie: sottilissimi peli presenti sulla superficie di particolari cellule ciliate che hanno un ruolo fondamentale. Danno infatti un prezioso contributo affinche' i segnali sonori giungano al nervo acustico, il quale a sua volta trasmette le informazioni al cervello. Nei topi l'insolita cura ha mostrato di funzionare, assicurano gli studiosi sulla rivista 'Cell'. E se la stessa tecnica potra' essere applicata a cellule umane, entro 10 anni - stimano - sara' possibile trapiantare i sottili peli creati in laboratorio nell'uomo, con l'obiettivo di recuperare l'udito e combattere la sordita'. Utilizzando per l'impresa' frammenti di pelle dei pazienti stessi, una fonte di cellule staminali in grado di generare 'pezzi di ricambio' potenzialmente perfetti per l'organismo. Non solo. Si apre anche la possibilita', altrettanto allettante, di creare farmaci per indurre nell'orecchio la crescita di cellule ciliate di propria iniziativa. "Nell'arco di un decennio circa -assicura Stefan Heller, uno degli studiosi del team di Stanford- potremo raccogliere i frutti di una minuziosa ricerca che va avanti gia' da 10 anni". 14-05-2010 11:22 USA/Staminali dall'utero per curare il Parkinson Cellule staminali dell'utero che si trasformano in cellule cerebrali sono una possibile terapia contro il Parkinson, almeno secondo le conclusioni di uno studio su topi pubblicato sul Journal of Cellular and Molecular Medicine. I risultati suggeriscono la possibilita' che le donne affette da Parkinson potrebbero essere le stesse donatrici di queste cellule, che si reperiscono facilmente, mentre si potrebbero anche creare delle banche per la conservazione delle cellule staminali endometriali. "Il tessuto endometriale e' forse la fonte piu' accessibile e sicura di cellule staminali. Confidiamo che le cellule che siamo riusciti ad ottenere siano le prime di molti altri tipi che potrebbero essere utilizzate per curare molte malattie", spiega il dr. Hugh Taylor, della scuola di medicina dell'Universita' di Yale nel Connecticut. "Credo che questa sia solo la punta dell'iceberg di cio' che potremmo fare con queste cellule", ha aggiunto il dr. Taylor che con la sue equipe ha ottenuto cellule staminali da nove donne, non affette da Parkinson, e in laboratorio le ha trasformate in cellule nervose produttrici di dopamina, come quelle che si trovano nel cervello. Queste cellule sono state iniettate nel cervello di topi in condizioni simili a pazienti di Parkinson e le cellule hanno iniziato a produrre dopamina. Ora bisognera' aspettare per vedere se l'effetto e' anche quello di veder diminuire i sintomi del Parkinson. 14-05-2010 11:55 MESSICO/Guerra alla droga. Ennesimo scandalo corruzione fra le forze di polizia Un altro scandalo colpisce le forze di polizia impegnate nella guerra alla droga in Messico. Il quotidiano Reforma ha ottenuto copia di numerosi documenti ufficiali rinvenuti nell'auto di un boss del narcotraffico. Questi documenti contengono informative segrete del Dipartimento di pubblica sicurezza, preziose informazioni che le organizzazioni criminali possono utilizzare per capire e sconfiggere le operazioni antidroga. Sarebbero coinvolti numerosi ufficiali delle forze di polizia e dell'esercito. Appaiono anche i nominativi di alcuni agenti della Dea, il dipartimento antidroga Usa, la cui identità avrebbe dovuto essere segreta. La scoperta giunge dopo due anni dall'operazione "Casa pulita" che aveva portato all'arresto dello zar antidroga del Messico Noe Ramirez per i suoi favori ai narcotrafficanti. Un'operazione che evidentemente, suggerisce Reforma, non ha risolto i grossi problemi di corruzione nelle forze dell'ordine in materia di droghe. "L'operazione 'Casa pulita' era un segno che c'era qualcosa che non funzionava, e questo (ritrovamento) conferma che ancora non funziona", spiega Jorge Chabat, esperto sui cartelli messicani della droga. La corruzione delle forze dell'ordine è una delle più devastanti conseguenze del proibizionismo. La guerra alla droga in Messico, lanciata due anni fa dal presidente Felipe Calderon alla fine del 2006, ha già causato oltre 20mila morti. 14-05-2010 12:34 GRAN BRETAGNA/Eutanasia. Ricercatori Oxford: legalizzazione potrebbe salvare migliaia di vite Secondo alcuni esperti di bioetica dell'Università di Oxford, è necessario prendere in seria considerazione la legalizzazione dell'eutanasia volontaria non solo per rispettare la volontà dei pazienti e alleviare le sofferenze, ma anche per sopperire alla cronica deficienza di organi da trapiantare. Migliaia di pazienti ogni anno muoiono in attesa di essere trapiantati, spiegano gli studiosi in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica Bioethics. "Ma esiste una fonte di organi attualmente disponibile e sottoutilizzata", scrivono. La maggioranza degli organi infatti va distrutta. I ricercatori ripercorrono le strade già suggerite in passato e talvolta adottate in alcuni Paesi, come la donazione obbligatoria di organi dopo la morte cerebrale oppure l'iscrizione automatica nella lista dei donatori. Ma queste pratiche violerebbero i diritti fondamentali dei pazienti, spiegano i ricercatori, in primis il diritto all'autodeterminazione. L'alternativa è l'eutanasia volontaria finalizzata alla donazione di organi. Questa permetterebbe di migliorare la pratica della sospensione dei trattamenti vitali, diffusa nei reparti di terapia intensiva. L'individuo, malato terminale, avrebbe così la possibilità di evitare una lenta morte dovuta alla sospensione dei trattamenti, unica opzione offerta per porre fine alle proprie sofferenze, e al contempo di salvare vite umane. Il tutto nel rispetto assoluto della volontà e dell'autonomia del paziente. Solo così si potrebbe evitare che gli organi deperiscano insieme al paziente non più curato. "Sosteniamo che i pazienti (terminali) dovrebbero poter scegliere come e se donare organi nel caso di sospensione dei trattamenti vitali in terapia intensiva", concludono i ricercatori. Ragionamento che non fa una piega. Quello che però i ricercatori sembrano ignorare è la religione cristiana che, sul tema del fine vita, domina il dibattito politico. Di fronte alla croce, in alcuni Paesi affissa per legge nelle aule di tribunale e nelle scuole pubbliche, difficile invocare razionalità, scienza e libertà individuale quali fondamenta delle politiche sanitarie. 14-05-2010 16:19 ITALIA/Pubblicità online ed editori: gli impegni di Google all'Antitrust per 'alleviare' la posizione dominante L'Antitrust ha pubblicato, per permettere ai terzi interessati di esprimere le loro osservazioni, gli impegni presentati dalle società Google Inc. e Google Ireland Limited nell'ambito dell'istruttoria avviata dall'Antitrust per possibile abuso di posizione dominante, nell'ambito della pubblicità online. L'Antitrust aveva aperto l'istruttoria su Google a seguito di una denuncia della Fieg (Federazione editori giornali). Gli impegni di Google prevedono, in sintesi: 1) il mantenimento per tre anni di un programma distinto per Google News idoneo a consentire agli editori di escludere i propri contenuti da Google News, senza che tale scelta determini alcun effetto sull’inclusione degli stessi contenuti nel motore generale di ricerca di Google; 2) la comunicazione, attraverso l’interfaccia della rete AdSense (il programma di affiliazione attraverso il quale i proprietari di siti internet possono vendere spazi pubblicitari utilizzando Google come intermediario) disponibile on-line, della percentuale di revenue-sharing, e delle sue eventuali modifiche, spettante agli editori affiliati al programma AdSense Online. Il procedimento di valutazione degli impegni dovrà essere concluso entro il 30 settembre. 14-05-2010 16:35 ITALIA/Tossicodipendenti in carcere? Il Sappe diserta la festa della Polizia penitenziaria "Spero tanto che la politica, che spesso nasconde la testa sotto la sabbia, si renda conto dello stato di tensione che vi e' nelle carceri e con un provvedimento deflattivo, ricorrendo anche a qualche misura alternativa al carcere, renda il carcere piu' vivibile. Continuare cosi' non e' piu' possibile. Ed e' per questo motivo che il giorno 18, quando si celebrera' a Roma l'annuale festa del Corpo, il sindacato Sappe che io rappresento non sara' presente. Anzi, in segno di protesta lascera' le sedie vuote. Faremo arrivare un segnale molto chiaro al ministro e agli altri dicendo: noi non abbiamo niente da festeggiare in questa tragedia che purtroppo incombe sui penitenziari italiani". Cosi' ai microfoni di CNRmedia il segretario del sindacato di Polizia Penitenziaria SAPPE. "Il sovraffollamento incide pesantemente sul carico di lavoro della polizia penitenziaria. Teniamo presente che un agente, specie negli istituti del nord, e' costretto a vigilare su circa 100 detenuti - quando gli va bene. In carcere ci sono detenuti stranieri, detenuti extracomunitari, detenuti tossicodipendenti che dovrebbero avere un'attenzione particolare; questo ricade sulla polizia penitenziaria in maniera pesante, perche' sono coloro che non hanno nulla da perdere e scaricano le loro tensioni sull'agente, che poi e' il baluardo delle istituzioni e colui che e' esposto in prima linea", conclude Capece. CORLEONE, DDL ALFANO E' PROVVEDIMENTO INUTILE - Il ddl Alfano sulle carceri? 'Una provocazione'. Lo ha detto il garante fiorentino dei detenuti ed ex componente della Commissione giustizia della Camera, Franco Corleone, parlando a margine di un convegno nazionale sulle carceri in corso a Fiesole (Firenze). 'Avevo gia' giudicato il primo testo Alfano una schifezza - ha detto Corleone -. Si poteva utilizzare questo provvedimento come un 'taxi' per renderlo un'occasione importante ed e' quello che abbiamo fatto come associazioni presentando a Governo e Parlamento una serie di emendamenti per incidere sulla questione dei tossicodipendenti in carcere'. 'Perche' - spiega Corleone - e' questa la vera e grande questione che spiega il sovraffollamento delle carceri, visto che oltre la meta' dei detenuti in carcere sconta la violazione della legge sulle droghe oppure perche' tossicodipendenti e quindi produttori di reati di microcriminalita''. 'I nostri emendamenti non sono stati colti: non mi stupisce che non l'abbiano fatto ne' Alfano ne' Maroni che hanno invece sostenuto la commedia delle parti, uno sul piano dell'improvvisazione l'altro sul piano della demagogia. Ma nemmeno Giovanardi ha avuto la forza di presentare questi emendamenti e nemmeno l'opposizione. Quindi si va ad un provvedimento del tutto inutile. Lascino perdere: non sono capaci di fare riforme. E si preparino perche' il 'dies irae' si sta avvicinando' 14-05-2010 20:45 ITALIA/Droga. Rapporto 2009 Direzione antidroga I sequestri di eroina in Italia nel 2009 sono diminuiti rispetto all'anno precedente anche se non e' possibile affermare che c'e' stata una flessione nell'offerta di questo stupefacente. In aumento, invece, i sequestri di marijuana (+211,75%) e degli anfetaminici (+24,18% per le dosi e +17,54% per i kg). E' quanto emerge dall'attivita' annuale 2009 della Direzione Centrale dei Servizi Antidroga, elaborato sulla base della sistematica raccolta ed elaborazione dei dati dell'attivita' di contrasto alla droga svolta dalle forze di polizia e sulle relazioni informative degli esperti antidroga dislocati nei punti nevralgici rispetto alla produzione e al transito della droga. A livello mondiale la domanda e l'offerta di droga permangono elevate malgrado il traffico illecito venga incisivamente contrastato dalle forze di polizia in sempre maggiore sinergia e coordinamento internazionale, riferisce la Polizia. Il numero complessivo delle operazioni antidroga, spiega, presenta un segno positivo e' quindi lecito supporre che l'impegno delle forze di polizia abbia mantenuto i livelli del 2008, pur orientandosi verso altri tipi di sostanza maggiormente presenti sul mercato illegale. In base al rapporto aumentano anche le denunce a carico di stranieri (uno su tre), segnalando cosi' il loro crescente coinvolgimento negli affari del narcotraffico. I decessi per abuso di stupefacenti hanno registrato una lieve diminuzione (-6,38%), in linea con l'andamento decrescente delle morti per droga nell'ultimo decennio. Sono stati sequestrati circa 33.000 kg di droga con particolare incremento nei sequestri di marijuana (+211,75%) e delle droghe sintetiche (+15%). I narcotrafficanti attivi in Italia si riforniscono per lo piu' presso il mercato: colombiano per la cocaina, transitata principalmente per l'Africa, la Spagna ed il Venezuela; marocchino per l'hashish, transitato in particolare per la Spagna e l'Olanda e olandese per le droghe sintetiche. Nel 2009 l'attivita' di coordinamento investigativo e di sviluppo dei rapporti di cooperazione internazionale, svolta dal Dipartimento della Polizia di Stato attraverso la Dcsa si e' mantenuta a livelli elevati consentendo di fronteggiare efficacemente il fenomeno. E' stata posta una particolare attenzione nella predisposizione di proposte per la promozione di 'Accordi di cooperazione' e di partecipazione ai principali fori internazionali in materia di lotta al traffico illecito degli stupefacenti. Altrettanto rilevanti le riunioni organizzate in Italia e all'estero con omologhi organismi e con gli Ufficiali di collegamento antidroga accreditati in Italia, la preparazione di corsi di formazione a favore di Paesi che ne hanno fatto richiesta e la partecipazione alle iniziative ed ai programmi di Europol, Cepol e partenariato con omologhi esteri nei programmi Agis. In tale contesto un ruolo di estrema rilevanza e' stato assolto dai 20 esperti e ufficiali di collegamento antidroga distaccati nelle aree geografiche strategicamente piu' importanti per la produzione e traffico mondiale di sostanze stupefacenti. 15-05-2010 07:58 MAROCCO/Il primo giornale gay arabo All'inizio in molti pensavano si trattasse di un pesce d'aprile perche' e' stato pubblicato lo scorso 1 aprile. E' la prima rivista gay del mondo arabo: Mithly, un gioco di parole che in arabo significa nello stesso tempo "omo" e "come me". La pubblicazione e' stata una rivoluzione nell'ambito delle battaglie libertarie. "Le sue 19 pagine, interamente deidate ad un argomento ultra-tabu' in Marocco, ha creato molte aspettative -dice Amélie Amilhau. nel quotidiano Le Soir di Bruxelles. "Fino ad oggi tutto cio' che si potevaleggere su di noi nei giornali marocchini era profondamente ingiurioso. Venivamo presentai come dei perversi, pericolosi per la societa' marocchina. Con Mithly, abbiamo voluto fornire la nostra versione delle cose -dice Murad, dice uno dei giornalisti di questo giornale. Lo scopo e' di far conoscere la voce dei gay. Ma sia mOurad che gli altri giornalisti non hanno intenzione di far conoscere la loro vera identita'. La rivista viene scritta in clandestinita'". La versione cartacea, stampata a Rabat, e' stata tirata in 200 copie. Ma e' il sito Internet di Mithy e' quello a cui i fondatori del mensile mirano per avere maggiori lettori. L'edizione in lingua araba e' finanziata dell'Unione Europea ed e' senza fini di lucro. Un sito che ha subito registrato un enorme successo. E' il fenomeno Intrernet delle ultime settimane. "Piu' di un milione di visite in tre settimane. Nella rivista non vengono pubblicate foto scioccnatri, ma informazioni pratiche, testimonianze di coing-out, un articolo sulla festa mondiale della donna, il ritratto letterario dello scrittore omosessuale Abdellah Taia e una risposta alle polemiche sollevate dalla visita di Elton John in Marocco. Una rivista che e' divenuta la bestia nera, il nemico degli islamici. "Abbiamo ricevuto delle minacce sul sito, del tipo se vi si trova vi uccidiamo. Quando leggi questo tipo di commenti, viene paura" -dice Mourad. Risultato: i cinque redattori marocchini, salvo uno he vive in Spagna, srivono con degli pseudonimi in totale segretezza. "In Marocco, essere omosessuali e' un crimine passibile di una pena da sei mesi a tre anni. Dopo l'indipendenza del Paese, nel 1956, piu' di 5.000 persone sono state arrestate per "atti licenziosi o contronatura con una persona del medesimo sesso", cosi' come fa sapere l'associazione marocchina di difesa dei diritti dei Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transessuali). Kif-Kif. 15-05-2010 08:38 U.E./Nuova rete in fibra: la Commissione 'raccomanda' investimenti condivisi L'unione fa la forza, anche per superare il digital divide. Sembra questo l'orientamento di Neelie Kroes, commissario europeo per l'agenda digitale, che nella bozza della sua raccomandazione in materia di accesso regolamentato alle reti di nuova generazione mette in evidenza come 'Co-investimenti nelle reti di nuova generazione sono in grado di ridurre sia i costi che il rischio sostenuti da un'impresa di investimento, e possono quindi condurre a piu' ampia diffusione dei collegamenti 'fiber to the home'. La raccomandazione potrebbe essere pubblicata dalla Commissione insieme alla comunicazione sulla Digital Agenda, il prossimo 18 maggio, o, piu' probabilmente, dopo l'estate e al momento e' sottoposta ai commenti delle varie Direzioni Generali della Commissione Europea. Le considerazioni della Kroes partono dal presupposto che 'lo sviluppo di servizi a banda larga ad altissima velocita', e' fondamentale per determinare la crescita economica e conseguire gli obiettivi fissati nell'agenda di Digital e in Europa 2020' e che lo sviluppo della rete di nuova generazione ' richiede cospicui investimenti'. 'Dovrebbero essere promossi - riflette la Kroes nella bozza che l'Ansa ha potuto leggere - investimenti efficienti e innovazione nelle infrastrutture, tenendo debitamente conto dei rischi di investimento assunti da tutte le imprese e la necessita' di mantenere una concorrenza effettiva'. La commissione vuole con la sua direttiva dare 'coerenza alle strategie di regolamentazione adottate dalle autorita' nazionali' per ' evitare distorsioni del mercato unico' e dare certezza giuridica alle imprese che investono. La direttiva tocca un tema caldo in queste settimane in Italia dopo la presentazione del progetto di societa' della fibra per cablare l'Italia presentato da fastweb, vodafone e wind da una parte e il rilancio di Telecom che invita gli operatori alternativi e l'Authority a partecipare al suo progetto per Expo2015 che punta invece su Milano. Secondo la nuova direttiva inoltre le Authority dovrebbero regolare il prezzo di accesso alla rete di nuova generazione come attualmente avviene con il 'local loop unbundling'. 15-05-2010 09:28 MYANMAR/Censura, attori di teatro arrestati e diffidati dal recitare in pubblico Tre attori teatrali sono stati arrestati e tenuti in custodia cautelare dalla polizia di Rangoon con l'accusa di aver messo in scena uno spettacolo 'politicamente motivato'. Secondo quanto riferito dai media birmani in esilio, Chaw Ei Thein, nota artista della scena birmana, Htein Lin e un altro ragazzo non ancora identificato avevano inscenato la vendita di medicinali tradizionali prezzandoli secondo un sistema monetario obsoleto. La polizia quindi, dopo aver raggiunto i tre presso le loro abitazioni, li ha messi in stato di arresto. Dopo 'quattro giorni di interrogatori ininterrotti', come riferito dall'agenzia birmana 'Irrawaddy', i tre sarebbero stati rilasciati con l'avvertimento di non ripetere mai più la performance in pubblico. Non è la prima volta che le autorità di sicurezza si scagliano contro rappresentazioni teatrali, mostre di pittura o fotografiche. Da sempre spettacoli ed esposizioni vengono tenute in case private o piccole gallerie e sempre soggette alle dure leggi della censura. Dal 1962, anno della salita al potere dei generali, ogni forma d'arte e d'espressione nell'ex-Birmania è stata sempre oggetto della censura. Un particolare ufficio del ministero dell'Informazione, noto come il 'consiglio della censura', decide cosa può e cosa non può essere di pubblico dominio. 15-05-2010 09:53 GERMANIA/Buche in vendita per riparare le strade A Niederzimmern, in Turingia, un paesino di mille abitanti il Sindaco Christoph SchmidtRose ha deciso di vendere le buche per strada pur di raccogliere denaro per riparare il manto stradale. 257 buche in poco piu' di due mesi per un totale di 12.000 euro e' il risultato. Grazie ad Internet gli acquirenti sono arrivati anche da Canada, Russia e Spagna. Ogni buca e' stata venduta a 50 euro, prezzo fisso. L'acquirente ha potuto inserire nel manto stradale una targhetta con il proprio nome, un po' come si faceva una volta sulle panchine dei parchi pubblici. 15-05-2010 09:59 SENEGAL/Rete telefonica: copertura 'integrale' entro il 2012 Entro il 2012 tutto il territorio del Senegal sara' coperto dalla rete telefonica. Lo ha assicurato Omar Sakh, dirigente dell'Agenzia senegalese per le Poste e Telecomunicazioni (ARTP), "Oggi", ha detto Sakho in una dichiarazione riportata dai media locali, "l'85 per cento dei villaggi del Senegal gode delle copertura telefonica. Ma prima del 2012 sara' coperta la totalita' del territorio del Senegal". Sakho ha spiegato che l'ARTP ha indicato parametri che tengono conto della demografia e di altre caratteristiche di una determinata zona, per la scelta dei centri da collegare alla rete telefonica. "In questo modo", ha precisato, "villaggi con piu' di 300 abitanti e dotati di scuole, uffici postali e centri sanitari avranno la priorita' nell'installazione di servizi telefonici pubblici, mentre le linee telefoniche domestiche saranno disponibili nei villaggi con oltre 800 abitanti". 15-05-2010 10:15 ITALIA/Annunci. Entro 2015 Milano tutta in fibra ottica, rame addio Entro il 2015 Milano punta ad abbandonare la rete telefonica in rame in favore di quella in fibra. L'idea e' stata discussa dall'a.d. di Telecom Italia Franco Bernabe' con l'a.d. di Expo 2015, Lucio Stanca, Bernabe', che era stato anche in Regione Lombardia, ha spiegato che "c'e' un progetto di una nuova rete e lo switch-off della rete in rame con l'innesto di nuovi servizi sulla nuova rete". Il progetto punta a includere molti attori: "Oltre all'Expo e alla Regione - ha spiegato Bernabe' - i soggetti coinvolti sono tutti quelli che fanno parte del sistema a Milano, Metro web, gli operatori alternativi e l'autorita' di regolamentazione a cui abbiamo gia' presentato l'idea". L'investimento complessivo resta da stimare: "Dal nostro punto di vista sara' di 400 milioni al 2015 - ha precisato l'a.d. di Telecom Italia - ma il totale tra investimenti diretti e indiretti sara' molto rilevante". "La fibra ottica e' una delle eredita' che Expo lascera' a Milano, e' una infrastruttura immateriale che rendera' piu' moderna la citta'". Cosi' Lucio Stanca amministratore delegato di Expo ha commentato il progetto discusso con l'amministratore delegato di Telecom Italia. 15-05-2010 13:41 ITALIA/Vulcano islandese. L'Enac multa Ryanair per mancata assistenza L'ENAC, Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, comunica che, al termine delle indagini svolte, ha comminato alla compagnia aerea irlandese Ryanair multe per 3 milioni di euro circa per aver violato in 178 casi gli obblighi di assistenza ai passeggeri stabiliti dalla legge in caso di cancellazione del volo. Le 178 violazioni contestate si riferiscono ad altrettanti casi accaduti nei giorni compresi fra sabato 17 e giovedí 22 aprile scorso, durante i quali furono cancellate centinaia di voli, per effetto del blocco degli spazi aerei in quasi tutta Europa, a seguito dell'eruzione del vulcano islandese Eyjafjallaj”kull e moltissimi passeggeri rimasero bloccati negli aeroporti. In particolare l'Enac ha addebitato a Ryanair di non aver prestato ai passeggeri rimasti a terra nello scalo di Ciampino, l'assistenza prescritta in questi casi dall'art. 9 del Regolamento (CE) n. 261/2004 (pasti, bevande, pernottamento). Nella circostanza i passeggeri bloccati nello scalo romano furono assistiti dall'Enac, dalla Protezione Civile e dalla societa' di gestione ADR. L'Enac sottolinea che nelle stesse eccezionali circostanze la quasi totalita' delle altre compagnie aeree risultano invece aver prestato la dovuta assistenza e fornito un fondamentale contributo a limitare i disagi sofferti dalle migliaia di passeggeri bloccati negli scali italiani. Qui ulteriori informazioni 15-05-2010 15:25 ITALIA/Mutui immobiliari. 125 milioni di contributi dallo Stato per il tetto del 4% Lo Stato ha rimborsato quasi 125 milioni di euro in seguito al decreto anticrisi 185/2008 che ha posto un tetto del 4% agli interessi da versare nel corso del 2009 sui finanziamenti prima casa a tasso non fisso. Il Governo aveva stanziato 330 milioni sulla base dei propri calcoli ma, grazie al crollo dell'Euribor (dal 5% dell'epoca e' passato all'attuale 1%) l'esborso per le casse dello Stato e' stato meno oneroso. La cifra e' stata comunicata al quotidiano IlSole24Ore. Ma rischia di essere provvisoria perche' molte banche non hanno ancora completato l'iter dei rimborsi. Poi c'e' la questione che, grazie anche ad una circolare del ministero dell'Economia, le disposizioni si applicavano anche per i mutui che non fossero a tasso fisso per l'intera durata dell'ammortamento, quindi anche ai misti. Interpretazione confermata dall'Abi ma che ogni banca ha interpretato a proprio modo. Ora il parere favorevole dell'Ombudsman all'applicazione estensiva del tasso del 4%,, sollecitato da parte di un risparmiatore che si era visto vietare l'agevolazione, potrebbe aprire uno spiraglio e le altre banche dovrebbero adeguarvisi. 15-05-2010 18:19 GIAPPONE/Mercurio. Oltre i limiti nel sangue di chi mangia balene e delfini Pericolo mercurio in Giappone. Le analisi effettuate dal National institute for Minamata disease hanno evidenziato alti livelli del metallo tossico nel sangue degli abitanti delle isole Taiji e la colpa e' da attribuire alla loro dieta basata sulla carne di delfino e di balena. Dai test effettuati sulla popolazione delle isole nipponiche, che hanno coinvolto 1.137 persone del comune che conta in totale circa 3.500 abitanti, sono emersi livelli di mercurio nel sangue superiori alla media nazionale. Un dato questo che e' strettamente correlato alla dieta dei residenti del luogo basata sulla predilezione di carne di delfini e balene. 'I risultati delle analisi - ha affermato il direttore dell'istituto, Koji Okamoto - indicano che ci sia una connessione diretta tra i livelli di mercurio, trovati grazie all'analisi dei capelli dei residenti, e l'abitudine delle isole di mangiare cetacei'. 16-05-2010 09:04 ITALIA/Immigrazione. Esperto: concetto tradizionale famiglia molto più sentito dagli stranieri L'unione all'interno delle famiglie immigrate e' piu' 'solida' rispetto a quella che si registra all'interno delle famiglie italiane. E mediamente produce anche un figlio in piu'. E' quanto ha osservato il demografo Antonio Golini dell'Universita' La Sapienza durante un convegno sulla multiculturalita' delle famiglie italiane, ieri a Roma. 'Ormai le famiglie italiane si avviano a un'alta percentuale di rottura, pari al 20-30%. Un dato simile alla media dei paesi del Nord Europa'. E oltre a essere piu' litigiose, sono anche meno feconde. Una donna straniera che vive in Italia mette al mondo in media 2,3 figli a 27,9 anni; una donna italiana ne partorisce 1,3 a 30,8 anni. 'A mettere al mondo piu' figli tra le straniere in Italia sono le coppie romene e dell'Africa del Nord'. 16-05-2010 09:09 ITALIA/Pds e passaporti. Questore Bologna: basta poliziotti dietro scrivanie Sarebbe il caso che dietro agli sportelli dell'Ufficio immigrazione e dell'Ufficio passaporti (dove il carico di lavoro e' in continuo aumento) non ci stessero dei poliziotti, ma dei semplici impiegati, come dipendenti comunali, delle Poste o di un altro ente, nati per fare lavoro d'ufficio e non altro. In questo modo, i tanti agenti che oggi si ritrovano a svolgere mansioni per lo piu' "burocratiche" potrebbero tornare a lavorare sulla strada e dedicarsi ad "attivita' operative". E' l'appello che ha lanciato ieri il Questore di Bologna, Luigi Merolla, durante i festeggiamenti per il 158^ anniversario della Festa della Polizia. "Desidero sottolineare l'enorme impegno profuso dal personale addetto ai due uffici in cui prevalgono le mansioni burocratiche: l'Ufficio immigrazione e l'Ufficio passaporti- afferma Merolla- auspicando che i loro compiti vengano al piu' presto affidati ad altri, restituendo ad attivita' operative gli agenti destinati a tali incombenze che oggi comportano carichi di lavoro crescenti". La questione non e' certo nuova. In passato si e' piu' volte presa in considerazione la possibilita' di far passare la competenza dell'ufficio passaporti o immigrazione (che ora per legge e' delle Questure) ad esempio ai Comuni. Oggi Merolla torna a chiederlo e lo fa con una certa sollecitudine, a maggior ragione dal momento che i carichi di lavoro sono "crescenti", spiega il Questore. La situazione e' particolarmente critica all'Ufficio immigrazione, sottolinea Merolla, che e' "letteralmente assediato da un'utenza crescente e ha registrato, nello scorso anno, non pochi momenti di difficolta' determinati da improvvise resse dinanzi alla sua sede". Proprio per questo (in attesa di non doversene piu' occupare) la Questura ha studiato un sistema di prenotazione online per gli stranieri. La novita' e' stata annunciata ieri dal Questore Merolla: il nuovo sistema di prenotazioni web, che e' stato progettato per l'Ufficio immigrazione con la collaborazione del Cineca (il Consorzio informatico interuniversitario) di Casalecchio di Reno, alle porte di Bologna, e' frutto di una 'trovata' di piazza Galilei che, dice Merolla, ha "dovuto fare di necessita' virtu'". Proprio allo scopo di "velocizzare le pratiche" ed "eliminare definitivamente le code", spiega il Questore, dopo un'attivita' di studio portata avanti con il supporto del Cineca "e' stato messo a punto un innovativo servizio di prenotazione online". Sara' attivato "a giorni", annuncia Merolla, sul sito web della Questura. Nonostante il carico di lavoro e l'afflusso di pubblico, i tempi con cui vengono elaborate le pratiche per gli immigrati, ricorda il Questore, a Bologna sono fra i "piu' rapidi in Italia". Il record vale anche per l'Ufficio passaporti, che proprio in questi giorni e' oberato di lavoro per l'emissione del nuovo passaporto 'biometrico' (dove sono registrate anche le impronte digitali). Con il passaggio a questa nuova fase, il compito di seguire l'iter di richiesta e consegna dei passaporti e' passato tutto sulle spalle della Polizia, escludendo la competenza di Carabinieri e Vigili urbani (che invece prima potevano occuparsene). Merolla non manca di ricordarlo, subito dopo aver auspicato che i compiti burocratici svolti ora dai poliziotti che stanno chiusi in ufficio vengano "al piu' presto affidati ad altri". Dice infatti il Questore a proposito dell'Ufficio passporti: "In questi giorni puo' fare affidamento solo sull'apporto del personale dei commissariati e non piu' su quelo delle altre forze di polizia che contribuivano, quanto meno, all'istruttoria del procedimento di rilascio". 16-05-2010 09:11 ITALIA/Tintarella artificiale, in arrivo prime linee guida dermatologi Ecco a chi e' fortemente sconsigliato sottoporsi alle lampade abbronzanti e il decalogo per una tintarella artificiale sicura che arrivano con le prime linee guida italiane sull'utilizzo dei lettini solari, che saranno presentate in anteprima durante il Congresso Nazionale della Societa' Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST), a Rimini nei prossimi giorni. A CHI SONO SCONSIGLIATE LE LAMPADE 1) Minori di 18 anni: dovranno mostrare un attestato dei genitori o del tutore legale prima di sottoporsi a lampade e lettini solari 2) Adulti che appartengono al fototipo I o II ovvero con pelle e capelli chiari e piu' di 20 nei 3) Adulti con storia personale di frequenti ustioni solari in eta' infantile e nell'adolescenza 4) Adulti con lesioni cutanee precancerose e cancerose 5) Se una persona a rischio decide comunque di utilizzare le apparecchiature abbronzanti è necessario che adotti le misure idonee a ridurre il rischio ai livelli piu' bassi possibili, non superando la dose massima annuale di 3-4 lettini solari IL DECALOGO Per un corretto utilizzo di apparecchiature abbronzanti: 1) Visita dermatologica preventiva 2) No farmaci fotosensibilizzanti o cosmetici nel periodo in cui ci si sottopone alle sedute abbronzanti. 3) Prima della seduta abbronzante, rimuovere bene i cosmetici e non applicare creme solari o prodotti per accelerare o intensificare l'abbronzatura 4) Utilizzare sempre gli occhialini protettivi 5) Lasciar trascorrere almeno 48 ore fra una seduta e l'altra 6) Non prendere il sole e fare la lampada nello stesso giorno 7) Per la prima seduta scegliere una durata dimezzata rispetto a quella permessa al fine di valutare la risposta della pelle 8) Se dopo la prima lampada si notano reazioni anomale, meglio interrompere il ciclo di sedute e chiedere consiglio al dermatologo 9) Seguire le istruzioni circa la distanza dalla lampada, la durata e gli intervalli fra le esposizioni 10) Chiedere sempre consiglio allo specialista in caso si verifichino reazioni cutanee. (Ansa) 16-05-2010 15:51 GRAN BRETAGNA/British Medical Association: l'omeopatia è una bufala, niente a vedere con scienza «Non chiamatela omeopatia, ma "stregoneria” , perché non ha basi scientifiche che possano confermare la validità dei suoi rimedi». Non si sono preoccupati di essere diplomatici gli esponenti della «British Medical Association» (Bma ), una delle più prestigiose associazioni mediche al mondo, nella mozione presentata durante la conferenza annuale dei giovani medici e nella quale hanno denunciato l’uso della medicina alternativa, spiegando che il servizio sanitario inglese (NHS) non dovrebbe sperperare i soldi dei contribuenti, visto che tale pratica non avrebbe alcun merito terapeutico. Per la verità, non è la prima volta che la BMA si dimostra scettica nei confronti dell’omeopatia, ma questa volta ha messo in campo un voto a schiacciante maggioranza a supporto del divieto, a cui ha fatto seguito anche la proposta di evitare i collocamenti dei tirocinanti negli ospedali in cui vengono insegnati i principi dell’omeopatia, visto che «non sono di alcuna utilità e fanno solo perdere del tempo». Continua... 17-05-2010 08:53 ITALIA/Ddl censura intercettazioni, cresce ancora la protesta nel Paese Si moltiplicano le adesioni all'appello degli editori, partito dal Salone del Libro di Torino, contro il disegno di legge 1425 in materia di intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali che, secondo i firmatari, non tocca solo i giornalisti e i giornali, ma l'editoria tutta. Stefano Mauri, presidente del Gruppo Gems e del gruppo editori varia dell'Aie, racconta, il giorno dopo la mancata firma di Mondadori all'appello: ''Sono arrivate le adesioni di Nottetempo, Zanichelli, Neri Pozza, Codice Edizioni, ma tutti gli editori vogliono firmare e lo potranno fare da domani sul sito di Laterza. Mi aspetto che destra e sinistra, proprio perche' c'e' uno scontro in atto da 15 anni fra politica e magistratura, si rendano conto che e' bene che i cittadini siano informati sulle iniziative dei magistrati e sulla fondatezza o meno delle smentite dei politici''. ''Questo disegno di legge, che dopo l'approvazione alla Camera sta per essere discusso al Senato - spiega Lorenzo Fazio, direttore editoriale di Chiarelettere - si aggancia ad un'altra legge, la 231, che regola i rapporti aziendali e costringe dirigenti, imprenditori e direttori a vigilare. Le multe per chi pubblica testi di intercettazioni su inchieste non ancora finite sono di massimo 465 mila euro. E' una forma di censura molto furba''. 17-05-2010 08:54 USA/Droga, giovani ipersensibili a comportamenti potenzialmente piacevoli. Studio Alcol, droghe, guida spericolata; gli adolescenti amano i rischi perche' il loro cervello e' ipersensibile e si sovraeccita al pensiero di un possibile esito positivo e piacevole di un certo comportamento. Secondo quanto suggerito dai risultati di uno studio apparso sulla rivista Nature Neuroscience, e' come se nel cervello dei teenager i circuiti dell'appagamento e del piacere fossero piu' sensibili ai feedback positivi che vengono dall'esterno, specie se inattesi. Lo studio e' stato condotto da Jessica Cohen dell'Universita' di Los Angeles. Gli adolescenti spesso compiono azioni sconsiderate, ma sono irresponsabili e immaturi? Forse c'e' di piu'. Infatti gli scienziati Usa hanno confrontato le risposte neurali di adolescenti, adulti e bambini a certi stimoli. E' emerso che il loro cervello e' ipersensible a eventi da cui c'e' la possibilita' di ricevere un feedback positivo, specie se con risultati maggiori delle aspettative. Gli esperti hanno coinvolto nello studio 18 bambini di 6-12 anni, 16 adolescenti di 14-19 anni, 11 adulti di 25-30. Tutti dovevano svolgere un compito che consisteva nell'indovinare a quali atenei degli States (del Nord o dell'Est) si riferissero certe immagini. All'esecuzione corretta del test in alcuni casi corrispondeva un premio in denaro. Gli psicologi hanno dimostrato che il cervello degli adolescenti, a differenza di quello di bambini e adulti, si iperattiva all'arrivo di una ricompensa inattesa. Cio' significa che i ragazzi sono piu' inclini a gettarsi in imprese anche se l'esito positivo non e' scontato, perche' sono mossi dal 'brivido' di una potenziale ricompensa, afferma Cohen. Questo spiega la loro predisposizione alla ricerca di stimoli, anche se cio' implica avere comportamenti pericolosi, che per di piu' non sono messi a freno da un sistema di controllo cognitivo in loro ancora immaturo. 17-05-2010 09:02 TAILANDIA/Governo censura sito Cnn I-Report Il sito 'iReport' della Cnn, dove chiunque puo' caricare su Internet i video dei maggiori eventi di attualita', e' stato bloccato in Thailandia dalle autorita'. Lo ha constatato un giornalista dell'ANSA a Bangkok: al posto della solita pagina compare una schermata della task-force militare che gestisce lo stato di emergenza contro la protesta dele ''camicie rosse''. Il provvedimento, non annunciato ufficialmente, si va ad aggiungere a quelli che nelle ultime settimane hanno gia' portato all'oscuramento di centinaia di siti non sempre allineati sulle posizioni dei manifestanti. Negli ultimi giorni, centinaia di cittadini avevano pubblicato su YouTube e altri siti di condivisione video le loro testimonianze degli scontri tra l'esercito e i dimostranti, con immagini anche cruente. 17-05-2010 10:47 GERMANIA/Privacy: l'automobile di Street View ha 'intercettato' dati, Google si scusa Il Grande Fratello ha occhi e orecchie, come le automobili di Google. Davanti all'autorità tedesca per la protezione dei dati, la società informatica ha ammesso di aver registrato "involontariamente" le attività online degli utenti di reti pubbliche Wi-Fi con le antenne delle sue auto, quelle che dal 2007 girano le strade di tutto il mondo per creare le mappe fotografiche che possiamo consultare su "Street View". Un'ammissione che alimenta nuove perplessità sulla salvaguardia della privacy in rete. Google ha chiesto scusa, dichiarando di aver scoperto 'il problema' solo dopo le indagini delle autorità tedesche, già contrarie a vedere scorrazzare per le strade le sue auto, che fotografano automobili, case e persone, ponendo seri dubbi sul rispetto della privacy. Negli ultimi anni, Google avrebbe cosí registrato frammenti di dati in 30 Paesi, per un totale di 600 gigabytes (la capacità di un normale hard disk), assicurando peró di non aver memorizzato dati di reti protette da password. Tra gli appassionati di informatica e internet, peraltro, questa 'disattenzione' era già nota da tempo. Strano che gli ultimi ad accorgersi delle falle nella privacy siano sempre i dirigenti di Google. 17-05-2010 11:00 ITALIA/Tariffe connessioni a Internet in mobilità: abbuffata per i gestori Un vortice che trascina i costi verso lo zero assoluto. Ma perché, tutto d'un tratto, la connessione a Internet in mobilità è diventata tanto economica? Fino all'anno scorso un megabyte di traffico costava da 3 a 6 euro, ma con la benedizione del commissario europeo nel 2009 era stato inserito un limite di 2 euro a megabyte. Ora però le offerte di connessione a volume si sono moltiplicate. Continua ... 17-05-2010 11:39 TAIWAN/Fine vita, oltre mille malati di cancro si sono tolti la vita in tre anni Uno studio rivela come i pazienti terminali spesso non attendano la legalizzazione dell'eutanasia o del suicidio assistito per porre fine alle proprie sofferenze. E spesso lo fanno con metodi violenti. Una ricerca condotta a Taiwan, che ha preso in considerazione oltre mille casi in tre anni di suicidio fra pazienti malati di cancro, ha cercato di individuare i diversi fattori che influenzano i metodi scelti per togliersi la vita. Gli studiosi dell'università di Taipei, in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica Suicide and Life- Threatening Behavior, hanno rilevato ad esempio che i pazienti affetti da cancro genitourinario scelgono metodi violenti per togliersi la vita con una frequenza molto inferiore (55%) rispetto a chi e' affetto da tumore alle vie respiratorie. Tra coloro che si sono tolti la vita fuori città è invece molto più diffusa (1,39 volte) la scelta di metodi violenti rispetto a coloro che invece si suicidano nella propria città. Infine, chi ha un reddito medio (dai 15 ai 25 mila dollari) sceglie metodi non violenti circa il 42% in più rispetto a chi non ha reddito. 17-05-2010 11:59 USA/Cannabis al volante, l'unico rischio è la distrazione Negli Stati Uniti un giovane su sei ammette di aver guidato sotto l'influenza della cannabis. Anche se la marijuana è utilizzata meno frequentemente dell'alcool, al volante le due sostanze sembrano utilizzate in egual misura. Gran parte della ricerca sugli effetti della cannabis sulle capacità di guidare è stata condotta negli anni 1970, ed ha portato a risultati equivoci. Al tempo, pochi erano gli studi che includevano le donne e i simulatori di guida erano rudimentali. Inoltre, la potenza della cannabis ad uso ricreazionale è aumentata. Uno studio dell'Olin Neuropsychiatry Research Center di Hartford pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Psychoactive Drugs, si è concentrato su sei effetti acuti da cannabis sulle capacità di guida utilizzando simulatori realistici e avanzati. Un totale di 85 soggetti, tra cui 35 donne, sono stati sottoposti ad una serie di test pratici. Oltre a prove di guida senza particolari ostacoli, sono stati posti davanti a ostacoli improvvisi da evitare o a situazioni che solitamente distraggono il conducente. Sorprendentemente, il gruppo di soggetti che aveva assunto cannabis non ha mostrato alcuna differenza dai soggetti sobri nella guida in circostanze normali né nella capacità di evitare ostacoli. In generale, chi guida sotto l'influenza della cannabis diminuisce la velocità. Per quanto riguarda invece gli scenari in cui i conducenti venivano sottoposti a circostanze distraenti, i soggetti sotto l'effetto di cannabis hanno mostrato una diminuita capacità di sopperire all'assenza di concentrazione con gli effetti della pratica. Non risultano esservi differenze fra uomini e donne. 17-05-2010 15:28 ITALIA/Deputato Pdl: per Chiesa è più cristiano opporsi a diritti gay che vivere onestamente "Oggi appare 'piu' cristiano' il politico che si oppone al divorzio breve o al riconoscimento delle unioni gay di chi vive con coerenza di esempio e di testimonianza la propria fede. Sembra diventato piu' cristiano opporsi ai Pacs che non rubare, non mentire, non mancare ai doveri di giustizia''. Cosi' oggi il deputato del PdL Benedetto Della Vedova, con un articolo intitolato ''Settimo non rubare'' e pubblicato in contemporanea su FFwebmagazine.it e Libertiamo.it, denuncia il rischio che la Chiesa, attenta solo ai ''valori non negoziabili'' dell'agenda biopolitica, abdichi al suo ruolo da protagonista per la crescita di un'etica civile, rispettata e condivisa, volta al bene comune. ''La 'predicazione politica' della Chiesa - prosegue della Vedova - e' in larghissima parte centrata sulla morale della vita, della sessualita' e del matrimonio e non su virtu' (l'onesta', la dedizione, la sincerita', il rispetto, la dignita', il lavoro, l'impegno) che attengono alla dimensione comune della vita e delle relazioni sociali. Questo uso dei temi bioetici e della morale sessuale possono al piu' nutrire il neo-confessionalismo politico, non divenire la comune frontiera della moralita' civile del paese''. Su questo punto Della Vedova chiede che si apra un ''confronto appassionato'' all'interno della societa' italiana e delle forze politiche sensibili ai richiami della Chiesa. ''Io credo - conclude - che cattolici e laici abbiano oggi piu' ragioni di unione sul piano dell'etica civile che di divisione in uno scontro, che rischia di divenire senza sbocco sui valori non negoziabili''. 17-05-2010 15:49 ITALIA/Assicurazione auto. Nulla ferma gli aumenti, Antitrust apre istruttoria L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deciso di avviare un’indagine conoscitiva sul settore della Rc Auto. L’indagine dovrà individuare le cause per le quali, nonostante i numerosi interventi legislativi e regolatori degli ultimi cinque anni finalizzati a rendere il comparto più competitivo, i prezzi continuino a registrare incrementi significativi e generalizzati. L’analisi punterà a ricostruire l’andamento dei prezzi effettivi e dei costi del settore, con particolare riguardo all’entrata in vigore della procedura di risarcimento diretto: dopo tre anni di applicazione del nuovo sistema, l’attesa riduzione dei costi, con effetti benefici sui consumatori, non si è verificata. Per questo occorre capire se la riforma, nella sua concreta attuazione, abbia prodotto la necessaria spinta competitiva o se, al contrario, occorra introdurre correttivi per rimuovere eventuali ostacoli alla piena produzione degli attesi effetti pro-concorrenziali. Verranno a questo fine analizzate le diverse politiche di controllo dei costi dei risarcimenti adottate dalle compagnie, le politiche commerciali effettuate in termini di ristrutturazione dei portafogli clienti, aree del territorio nazionale coperte, tipologie di veicoli assicurati e rischi assunti, con conseguenti effetti sulla domanda e sul confronto competitivo dell’offerta. La Rc Auto è uno dei mercati principali nel settore assicurativo: nel 2009, la raccolta premi ha superato i 17 miliardi di euro, con un’incidenza del 46,3% sul totale rami danni e del 14,4% sul portafoglio complessivo. Secondo i dati Istat, inoltre, nel 2007 ciascuna famiglia ha speso in media, per l’assicurazione dei mezzi di trasporto privati, 940 euro annui, pari all’1,2% del PIL. Il testo del provvedimento 17-05-2010 15:55 ITALIA/Se fossi gay o trans oppure lesbica o bisex? Campagna contro l'omofobia Se fossi gay?", "Se fossi trans?", oppure lesbica o bisex? La provocatoria domanda campeggia sulle foto dei politici toscani, tra cui il presidente della provincia di Firenze, che partecipano, con la propria faccia, alla campagna di "vaccinazione contro l'omofobia" organizzata da Arcigay, Il Giglio Rosa e Certi Diritti. I manifesti saranno visibili per due settimane, con l'affissione pubblica, nelle strade di Firenze, e anche in biblioteche e scuole. "Gay? sì, potrei esserlo - commenta Andrea Barducci (Pd), presidente della Provincia di Firenze - questo non cambierebbe assolutamente niente nell'impegno, nella serietà, nella trasparenza delle cose che uno fa. E' campagna bella e positiva che credo aiuti la gente a capire meglio queste problematiche, in un giusto ambito". La senatrice (Pd-Radicali) Donatella Poretti compare come ipotetica "lesbica", in foto, assieme alla figlia di 4 anni: "Se io fossi lesbica? Chissenefrega, sarebbe la risposta giusta". C'e' anche il consigliere provinciale fiorentino del Pdl Massimo Lensi. L'iniziativa serve anche a denunciare, secondo i protagonisti, l'assenza di dibattito parlamentare sui diritti dei gay. "E' un periodo in cui dei diritti se ne parla poco, nonostante non manchino gli spunti. Il Parlamento non interviene, è uno dei tanti, importanti argomenti su cui si preferisce non legiferare. Neanche le recenti sentenze della Corte Costituzionale riescono a dare il là all'attività legislativa in materia". Matteo Pegoraro, segretario di Arcigay Firenze, aggiunge: "apparire in un manifesto con la scritta gay, lesbica, bisex o trans, per un politico, è un passo in avanti non indifferente. A livello parlamentare purtroppo il dibattito sembra morto, nonostante le iniziative di legge di Paola Concia (Pd) e dei radicali. Le attività parlamentari contro l'omofobia sono affossate. Spero che da Firenze arrivi questo messaggio a livello nazionale".Firenze, continua Pegoraro "è una città dove purtroppo non mancano le aggressioni per discriminazione. Qui i manifesti della campagna: 1 2 17-05-2010 19:13 ITALIA/Droga. Arrestato consigliere comunale di Enna Un consigliere comunale di Enna del Pd, Giampiero Di Venti, 44 anni, impiegato della Prefettura, e' stato arrestato dagli agenti della squadra mobile con l'accusa di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio. Nell'ambito della stessa operazione antidroga la polizia ha arrestato insieme con l'esponente politico anche un'altra persona. Gli agenti della squadra mobile li hanno sorpresi a Enna bassa, mentre viaggiavano su un'auto con cento grammi di hascisc e quattro grammi di cocaina nascosti all'interno di un quotidiano. Nel corso di una perquisizione nell'ufficio in Prefettura del dipendente, gli investigatori hanno sequestrato altri 50 grammi di hascisc. Di Venti, consigliere uscente, e' candidato alle elezioni amministrative del 30 maggio prossimo in una lista che sostiene il candidato sindaco del centrosinistra Paolo Garofalo. In passato l'esponente politico era stato coinvolto nell'inchiesta 'Clapton' condotta dalla squadra mobile di Enna su un vasto giro di cocaina in citta'. Tra i circa 200 indagati figuravano anche numerosi esponenti della buona borghesia, due militari della Guardia di Finanza e un agente di polizia. 17-05-2010 19:23 AUSTRALIA/Marijuana e the. Rintracciabile l'origine geografica. Studio Scienziati australiani hanno messo a punto una tecnica che consente di analizzare un campione di te' e individuare da quale particolare piantagione nel mondo proviene. Il gruppo di chimica analitica e forense dall' universita' dell'Australia occidentale sostiene che la tecnica di 'geographical provenancing', oltre ad assicurare la qualita' e autenticita' di prodotti potra' servire a rintracciare l'origine di droghe come cocaina, eroina e cannabis. 'Abbiamo analizzato il te' perche la dogana non ci era permesso importare cannabis e eroina, e volevamo stabilire che e' possibile analizzare un prodotto naturale e rintracciarne le origini', ha detto alla radio Abc il prof John Watling che ha guidato la ricerca. 'Abbiamo le 'impronte digitali' di piantagioni di te' attorno all'India e di altre 800 nel mondo'. Se la ricerca puo' appassionare i fanatici del te' che vogliono essere sicuri dell'autenticita' del loro pregiato Darjeeling, il reale valore della ricerca sara' di assistere la polizia nel contrastare il traffico di droghe. Watling ha spiegato che la sua equipe puo' gia' determinare dove e' stato coltivato una certo campione di marijuana. 'La pianta assorbe materiale dal suolo, o dalla soluzione idroponica se e' coltivata artificialmente in soffitta, e conterra' la 'firma' di un elemento di traccia legato al fertilizzante usato, o alla geologia e tipo di suolo. Con simile tecnica si puo' risalire all'origine di partite di eroina o cocaina', ha spiegato. 'Se si puo' dimostrare che l'eroina viene da una particolare regione geografica ,e dal passaporto o dai biglietti aerei di una persona sospettata risulta che ha viaggiato in quella regione, questo aggiunge forti prove a carico', ha aggiunto lo scienziato. 'E se una persona e' trovata in possesso di droga ed e' sospettata di far parte di una catena di distribuzione di una grossa importazione, ma dice di essersela procurata localmente, vi sara' la prova che collega la persona all'importazione'. 18-05-2010 07:10 USA/Procreazione, scoperte cellule dormienti della fertilità nella donna Ecco la ricetta per dare alla donna una riserva virtualmente infinita di cellule riproduttive (ovociti), massimizzando le possibilita' di restare incinta anche in tarda eta' e anche dopo trattamenti oncologici: infatti 'cellule riproduttive dormienti' sono state risvegliate con una sveglia molecolare e trasformate in cellule uovo mature che, fecondate, hanno dato alla luce una nidiata di topolini. Reso noto sulla rivista dell'Accademia Americana delle Scienze 'PNAS', l'esperimento e' stato ripetuto con analoghi risultati usando celule di donne, poi pero' non fecondate per motivi etici. Il traguardo e' dell'equipe di Aaron Hsueh, della Stanford University Medical School in California. A differenza del maschio che ha una riserva di spermatozoi potenzialmente infinita, la femmina dispone di un numero limitato di ''cartucce'' da sparare per fare figli. Infatti le bambine nascono avendo in dotazione un certo numero di follicoli ovarici (costituiti ciascuno da un ovocita circondato da uno strato di cellule piatte) che poi in adolescenza cominciano a maturare uno a uno espellendo ad ogni ciclo l'ovocita maturo e fecondabile. Ma non tutti i follicoli si svegliano dal loro pluriennale letargo per dare l'ovocita maturo. Altri restano dormienti e quindi inutilizzabili fino all'inesorabile arrivo della menopausa. Forti delle conoscenze di precedenti studi, pero', gli esperti Usa hanno risvegliato follicoli dormienti presi da topoline neonate. Per farlo hanno usato due 'sveglie molecolari', le proteine PTEN e PI3K che controllano il letargo follicolare. Una volta risvegliati, i follicoli sono stati trapiantati in topoline adulte senza ovaie, dove hanno continuato il loro ciclo di sviluppo fino a produrre ovociti maturi. Questi sono stati poi fecondati in vitro e infine impiantati in uteri di topoline. Ne e' nata una cucciolata. Follicoli dormienti di donne (malate di tumore cui era stato asportato il tessuto ovarico) sono stati trattati allo steso modo: riattivati e impiantati in topoline hanno dato ovociti maturi che pero' poi non sono stati fecondati. Lo studio fornisce un modo per utilizzare tutta la riserva riproduttiva femminile: le donne anche in tarda eta' in questo modo potrebbero avere altre 'cartucce' per fare un figlio. 18-05-2010 08:41 ITALIA/Per dodici milioni di italiani Rai2 e Rete4 solo sul digitale terrestre Passaggio al digitale di Raidue e Retequattro: da martedi' 18 maggio altri 12 milioni di persone - in Lombardia, Piemonte orientale e nelle province di Parma e Piacenza - smetteranno di vedere le due reti sulla normale tv analogica. 18-05-2010 10:41 PORTOGALLO/Matrimonio tra omosessuali. E' legge grazie all'ok del presidente della Repubblica Il presidente della Repubblica, Anibal Cavaco Silva, ha promulgato la legge che riconosce il matrimonio tra persone omosessuali, senza diritto all'adozione di figli, che il Parlamento aveva approvato lo scorso 11 febbraio. Il timore che Cavaco Silva, conservatore, ponesse il veto e' stato smentito. Il presidente si e' rivolto alla nazione con un messaggio televisivo di quattro minuti in cui ha annunciato la promulga della legge pur evidenziando di non essere d'accordo su tutto il testo, nella fattispecie l'uso del termine "matrimonio" per l'unione di persone del medesimo sesso. Il Governo socialista, per voce del ministro de "Asuntos Parlamentarios" Jorge Lacao, ha salutato la promulga come un "passo di civilizzazione democratica". La legge era stata approvata col voto favorevole di socialisti, comunisti e Blocco della sinistra, mentre socialdemocratici e popolari avevano votato contro. Il presidente Cavaco Silva lo scorso 13 marzo aveva chiesto un parere di costituzionalita' alla Corte Costituzionale. Col parere favorevole di quest'ultima, il presidente si e' preso un periodo di riflessione fino alla decisione di oggi. 18-05-2010 10:56 ITALIA/Mercato elettronica in crescita Secondo Gfk Temax, il mercato italiano del "Technical Consumer good" e' in crescita del 2% nel primo trimestre del 2010 rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente, con un giro d'affari di 4.622 milioni. Nel particolare: office equipement +10,8% a 446 milioni, elettronica di consumo +6,9% a 1.228 milioni, grandi elettrodomestici +2,5% a 867 milioni, piccoli elettrodomestici +1,6% a 312 milioni. In perdita: informatica -2,4%, telefonia -2,3%, fotografia -10,9%. 18-05-2010 11:03 MONDO/YouTube. Due miliardi di contatti al giorno YouTube ha superato i due miliardi di contatti al giorno, circa il doppio delle persone che si sintonizzano sulle tre principali emittenti televisive nel prime-time. La notizia arriva in occasione del quinto compleanno del piu' diffuso sito web di video-streaming. YouTube e' stata acquistata da Goggle nel 2006 per 1,65 miliardi Usd. 18-05-2010 11:07 ITALIA/Personal Computer. Vendite in crescita Il mercato del pc ha visto un balzo del 14,2% nel primo trimestre di quest'anno, con circa due milioni di pezzi venduti, il 52% dei quali sono Acer e Hewlett Packard. In Europa l'incremento e' del 19,4% con circa 18 milioni di pezzi. Cosi' una rilevazione Gartner. 18-05-2010 11:12 GRAN BRETAGNA/'Soldatesse portatevi i preservativi' Secondo il ministro della Difesa, le soldatesse dovrebbero portarsi al fronte anche i preservativi. "Per ogni donna ci sono almeno 50 uomini" -dice una campagna pubblicitaria sulla rivista 'Soldier'- "e sebbene i rapporti sessuali tra soldati non siano consentiti, i dati rilevano che sono numerosi". "Mi cheido come mai questa campagan sia iniziata solo ora. Il rimpatrio dellesoldatesse incinte e' diventata una spesa ormai ingente" dice il parlamentare conservatore Patrick Mercer 18-05-2010 14:00 ITALIA/Tv digitale terrestre. Ordinamento canali su telecomando: emittenti locali contrarie al sondaggio dell'Agcom La Frt, Federazione radio e televisioni, e' contraria al sondaggio dell'Agcom per verificare lo storico posizionamento delle emittenti locali sul telecomando al fine di stabilire la numerazione automatica sul digitale terrestre. Nel report di oggi la Federazione sviscera due ragioni: la prima e' che nelle regioni gia' passate al digitale terrestre l'indagine e' praticamente impossibile in quanto, ad esclusione delle tradizionali reti Rai e Mediaset, il resto delle emittenti ha perso le posizioni storiche che aveva sull'analogico. La seconda e' che l'indagine portera' via molto altro tempo prezioso che il mercato non puo' assolutamente permettersi". Peraltro, a causa dei ritardi sulla regolamentazione, le emittenti locali operanti nelle aree gia' digitalizzate "sono agonizzanti". La Frt torna dunque a ribadire le richieste gia' espresse in audizione all'Autorita': almeno 10 numeri consecutivi dopo la numerazione assegnata alle tv generaliste nazionali e il ripristino del rapporto di ripartizione tra nazionali e locali nel primo blocco numerico previsto dalla proposta Dgtvi (50 nazionali e 49 locali e non 60 contro 40) da ripetere nei blocchi successivi. Inoltre la Federazione chiede che venga riservato alle ulteriori offerte delle tv locali l'intero settimo arco di numerazione (601 - 699). 18-05-2010 14:04 ITALIA/La Rai 'spegne' un proprio canale senza avvertire il direttore Rainews momentaneamente 'oscurata'. Lo dice il direttore, Corradino Mineo (foto), che assicura che sarà fatto di tutto per comprenderne le ragioni. "Rainews informa - si legge in una nota del direttore - che da questa mattina gli utenti non ci trovano piú al Canale 42 della piattaforma digitale terrestre. Centinaia di mail pervenute al nostro sito e altrettante telefonate testimoniano che, in realtà, molti spettatori non riescono piú in alcun modo a sintonizzarsi sul nostro Canale. Rainews non va in onda nemmeno al canale 506 della piattaforma Sky. Ci scusiamo con gli utenti. Faremo di tutto per comprendere le ragioni di questo oscuramento e di porvi rimedio. Rainews informa, inoltre, che da oggi il Canale non si chiama piú Rainews24 ma solo Rainews e che, per omologare l'intera offerta aziendale, la Direzione Generale ha deciso di spostare il logo in alto a destra dello schermo. Il logo, purtroppo, risulta poco leggibile, mentre la nuova grafica impedisce, per il momento, di mandare in onda i flash, strumento indispensabile per una all news. Anche di questo ci scusiamo con gli utenti". La Rai, per bocca del vice direttore generale, Antonio Leone, spiega il black out come un disagio temporaneo per un risultato migliore nella ricezione di Rainews 24 sul digitale, che da stasera tornerà visibile a tutti gli utenti. C'e' qualcosa che non va, pero'. Di solito di questi aggiustamenti tecnici un avviso viene diffuso, invece, neppure il direttore della testata lo sapeva. 18-05-2010 14:30 U.E./Quotidiani: ad aprile calano Corriere e Repubblica, ma aumentano le copie vendute in edicola Corriere della Sera a 482 mila copie, Repubblica a 451 mila. I dati Fieg di aprile sulla diffusione dei quotidiani vede assottigliarsi la distanza tra le prime due testa. Ambedue perdono rispetto ad un anno prima, ma la caduta delle copie del Corriere è maggiore. I due concorrenti, pero', vedono aumentare le vendite in edicola. Nella diffusione, infatti, oltre alle copie vendute dai giornalai, sono incluse quelle in abbonamento. Al terzo posto la Gazzetta dello Sport a 320 mila copie, in aumento rispetto ad un anno fa. Buon risultato per il Giornale. 18-05-2010 17:04 ITALIA/Tabacco, in un anno quasi due milioni di fumatori in meno Da 13 milioni a 11,1 milioni: cala di 1,9 milioni, pari a 3,7 punti percentuali (dal 25,4 al 21,7%) il numero degli italiani che fumano rispetto all'anno scorso. E' questo il dato significativo emerso dall'indagine condotta dalla Doxa per conto dell'Istituto Superiore di Sanita' (Iss), in collaborazione con la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (Lilt) di Milano e l' Istituto Mario Negri e presentata oggi in vista del 31 maggio, Giornata Mondiale senza Tabacco, indetta dall'Oms. Degli 11,1 milioni di fumatori italiani, 5,9 milioni sono uomini e 5,2 milioni sono donne. Ma sono i maschi fumatori italiani che hanno assestato un colpo al fumo, diminuendo di 5 punti percentuali secchi, dal 28,9% al 23,9%; mentre le signore sono passate dal 22,3 al 19,7%, con un piu' modesto meno 2,6%. In pratica, quest'anno, e' stato annullato il picco inaspettato del 2009 quando, dopo anni di decrescita costante, si era verificato un rialzo (dal 22% del 2008 al 24,4 del 2009). Quest' anno infatti si e' tornati al di sotto della prevalenza di fumatori registrati nel 2008. ''In questo trend - commenta Piergiorgio Zuccaro, direttore dell'Osservatorio Fumo, Alcol e Droga dell'Iss preoccupa il dato femminile. Infatti le donne, che fumavano (e fumano) meno degli uomini, hanno piu' difficolta' a diminuire. Sembrerebbe quasi che per le donne siamo arrivati a uno zoccolo duro, e quello del 20% di prevalenza sembrerebbe un valore difficile da intaccare''. Da notare che il dato percentuale delle donne fumatrici nel 2010, 19,7%, resta superiore anche al dato del 2007, quando era 19,3%. 18-05-2010 17:07 SVEZIA/Internet, Partito politico rimette online sito p2p Pirate Bay Il Partito pirata svedese, che sull'onda delle battaglie per la liberta' in Internet, ha portato due deputati al Parlamento europeo, e' il nuovo provider del sito 'peet-to-peer', "The Pirate Bay", bloccato dalla magistratura di mezza Europa con l'accusa di violare il copyright. L'ultima inibizione, su richiesta della major hollywoodiane dello spettacolo, era venuta nei giorni scorsi da una corte tedesca di Amburgo, che aveva imposto il distacco dalla Rete dei server del sito 'pirata', ospitati in Olanda. Analoghi provvedimenti erano gia' stati presi dalla magistratura prima in Svezia e anche in Italia. "Oggi 18 maggio annuncia con una nota il leader del Partito pirata svedese, Rick Falkvinge - abbiamo intrapreso la fornitura di banda per The Pirate Bay. Ci siamo stufati del gioco al gatto con il topo da parte delle major di Hollywood, e' giunta l'ora di prendere il toro per le corna e di schierarci con quella che riteniamo un'attivita' legittima: The Pirate Bay e' un motore di ricerca e non e' responsabile dei risultati delle ricerche. Il Partito pirata si assume la responsabilita' di agire con le proprie risorse per proteggere la liberta' di informazione e di espressione. La censura di The Pirate Bay su Internet e' il tentativo di mettere a tacere una delle voci piu' importanti in materia di diritti civili e di liberta' presenti sulla Rete. E' una censura politica, che ogni democratico deve condannare". Il Partito pirata sta sostenendo anche altre iniziative a sostegno della liberta' di comunicazione su Internet, a partire dalla gestione di server che appoggiano gli attivisti democratici in Iran e in altri paesi. 18-05-2010 18:01 ITALIA/Strage Viareggio. A che punto e' l'indagine "A giorni verrano fuori altri nomi, più 'sostanziosi'", nell'ambito dell'inchiesta sulla strage di Viareggio. I sette nomi iscritti finora, infatti, avrebbero avuto la precedenza perché stranieri, non perché più importanti di altri. Lo rivelano i familiari delle vittime della strage del 29 giugno, ricevuti questa mattina dal Procuratore Generale della Toscana. L'inchiesta starebbe perciò acquisendo connotati tutt'altro che scontati. In primo luogo, perché le indagini starebbero procedendo ben oltre le responsabilità dell'officina di manutenzione che, il 2 marzo (4 mesi prima della strage) aveva rilasciato il treno, compreso naturalmente il primo, fatale carro, del convoglio. E, in secondo luogo, perché la Procura ha mostrato di tenere conto di molte delle segnalazioni fatte dalle quattro associazioni che si sono attivate dall'epoca del disastro. Stando a quanto riportato dai tre rappresentanti dei familiari delle vittime, ricevuti dal Procuratore generale della Toscana, Beniamino Deidda, per più di un'ora, i sette nomi iscritti non sarebbero affatto la cornice principale dell'inchiesta, ma un passo necessario per acquisire la documentazione, all'estero, prima di poter passare a nomi più "sostanziosi". Daniela Rombi, che perse la figlia di 21 anni dopo 40 giorni di agonia, ha raccontato: "Deidda ci ha detto di stare tranquilli e che la giustizia farà il suo corso. Si amplierà anche il numero degli indagati. Ha detto che i nomi non solo non può dirceli, ma non riesce a pronunciarli perché sono stranieri. Voi avrete capito, ci ha detto Deidda, che quei sette nomi non sono quelli importanti. Grazie alla loro iscrizione sul registro degli indagati, è stato possibile acquisire una documentazione estera. Anche usciti nuovi nomi -continua Daniela Rombi- si potrà solo andare avanti per produrne altri. Non ci fossilizzeremo lì". Deidda ha ricevuto Daniela Rombi, Alessandra Biancalana e l'avvocato Filippo Antonini. La rottura dell'assile, cioè dell'asse che unisce le due ruote, non è l'unica pista seguita nell'inchiesta sulla strage di Viareggio. Stando a quanto riportato dai tre rappresentanti dei familiari delle vittime, ricevuti questa mattina in Procura a Firenze, l'inchiesta sta tenendo conto anche di elementi "contestualizzanti" ben più complessi. Rispetto alla conferenza stampa di un mese fa, tenuta dal procuratore di Lucca, Aldo Cicala, "la magistratura dimostra di prendere nella giusta considerazione le nostre segnalazioni", dichiara Riccardo Antonini, ex ferroviere, presente questa mattina al presidio davanti alla Procura in via Cavour. "Deidda ci ha detto espressamente -racconta Daniela Rombi, una delle tre persone ricevute dal Procuratore Generale della Toscana- che, ad esempio, bisogna accertare le responsabilità della composizione del convoglio, che non aveva i carri-cuscinetto". Secondo una denuncia delle associazioni, infatti, il primo carro, che è quello da cui è fuoriuscito il Gpl, avrebbe dovuto essere vuoto, perché una circolare dispone che il primo e l'ultimo debbano esserlo. I rapporti tra le associazioni viareggine e le autorità vanno dunque avanti: "abbiamo depositato a Bruxelles un pacchetto di sicurezza per quanto riguarda il trasporto di sostanze pericolose abbiamo avuto un incontro con Alberto Chiovelli dell'Agenzia Nazionale per la Sicurezza ferroviaria e ha detto che le nostre proposte sono sensate". Chiovelli, secondo Antonini, avrebbe anche ammesso che "l'incidente di Viareggio poteva essere evitato". Intanto, come ricorda Antonini, "lo stesso treno del 29 giugno ha poi avuto altri due incidenti. Uno mentre percorreva la medesima tratta, da Tricate a Gricignano, trasportando sempre Gpl: è stato fermato a Grosseto, il 22 dicembre, con la 'sala' surriscaldata; e un'altra volta, poche settimane fa, ad Alessandria". "E' indubbio -conclude Antonini- che le responsabilità dell'insicurezza ferroviaria è molteplice. Basti pensare che, nella strage di Viareggio, Trenitalia era la proprietaria del locomotore che trainava il treno, poi c'era la Gatx proprietaria delle cisterne, poi Rfi che si occupa delle infrastrutture." Quanto alla segnalazione dell'obbligo di "carri-cuscinetto", ribadiscono le associazioni, "lo afferma una circolare, lo abbiamo pubblicizzato, è venuto fuori sui giornali e questo dimostra che la nostra azione non rimane inascoltata in Procura". Qui alcune valutazioni dell'Aduc 18-05-2010 18:18 ITALIA/Telecom Italia: abuso di posizione dominante? Fastweb denuncia, l'Antitrust apre istruttoria L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 13 maggio 2010, ha deciso di avviare un’istruttoria nei confronti di Telecom Italia per verificare se abbia abusato della propria posizione dominante nei confronti degli operatori concorrenti. In particolare l’Antitrust dovrà verificare se la società abbia rifiutato (rendendoli invece disponibili alle proprie divisioni commerciali) informazioni e servizi all’ingrosso necessari ai ‘competitor’ per potere predisporre offerte economiche e tecniche competitive alla clientela non residenziale. L’istruttoria è stata avviata alla luce di una denuncia presentata da Fastweb: secondo i fatti segnalati Telecom Italia, sfruttando la sua natura di operatore verticalmente integrato, avrebbe cercato di escluderla dalla competizione per le gare Consip e Enel per l’affidamento dei servizi di telefonia fissa e connettività IP. In particolare, Telecom si sarebbe rifiutata di fornire le informazioni tecnico-economiche ritenute necessarie da Fastweb per la predisposizione delle proprie offerte. Le gare Consip ed Enel, oltre ad avere una particolare rilevanza in termini di valore complessivo (rispettivamente 1,3 miliardi e 240 milioni di euro come base d’asta), hanno un significativo valore strategico per gli operatori. L’aggiudicazione di forniture così consistenti e di lunga durata, infatti, consente ad un operatore alternativo di utilizzare gli investimenti infrastrutturali effettuati per la fornitura ai grandi clienti per espandere geograficamente la propria capacità concorrenziale, nonché per raggiungere in tempi accelerati una soglia di clienti sufficiente a generare economie di scala necessarie per poter competere efficacemente con Telecom. 18-05-2010 18:39 EUROPA/Vulcani e traffico aereo. Condannati all'immobilismo? L'eruzione del vulcano islandese che ha lasciato a terra centinaia di migliaia di viaggiatori europei potrebbe essere solo l'inizio di una fase di forte attività vulcanica capace di far sentire la sua influenza sull'Europa per decenni. Lo afferma un gruppo di scienziati dell'università di Eidnburgo che, secondo quel che riferisce il quotidiano britannico The Times, hanno ricostruito il calendario delle ultime 205 eruzioni in Islanda negli ultimi 1.100 anni e riscontrato che l'attività vulcanica ha cicli regolari: la fase relativamente tranquilla degli ultimi 50 anni sta finendo. Almeno altri tre grandi vulcani islandesi si stanno preparando a un'eruzione, spiega Thor Thordarson, vulcanologo dell'università di Edinburgo. "La frequenza delle eruzioni islandesi sembra crescere e calare in un ciclo di circa 140 anni" dice lo scienziato. "Nell'ultima parte del ventesimo secolo c'è stata una fase di bassa attività, ma ora ci sono segnali di un aumento". Le scoperte di Thordarson coincidono con gli allarmi di altri vulcanologi, secondo cui l'eruzione dello Eyjafjallajokull, che ha compromesso il traffico aereo europeo per settimane, potrebbe proseguire per mesi, forse anni. Qualche geologo sottolinea anche la grave minaccia rappresentata da un quarto vulcano, il Katla, a poco più di 20 chilometri dallo Eyjafjallajokull. Due delle sue ultime tre eruzioni sembrano essere state scatenate da quelle del suo vicino più piccolo e un rapporto pubblicato appena prima dell'esplosione dello Eyjafjallajokull affermava che il Katla era "prossimo all'eruzione". Gli altri tre vulcani che vengono monitorati perchè a rischio di forte eruzione sono il Grimsvotn, l'Hekla e l' Askja, tutti più grandi dello Eyjafjallajokull. Nel passato le loro eruzioni si sono rivelate devastanti. Il solo Hekla ha eruttato 20 volte dall'anno 874 a oggi: c'è stata una piccola eruzione nel 2000 e i geologi riferiscono che la neve sulla sua sommità di sta sciogliendo, indicando che il magma sale. Il Grimsvotn, un altro vulcano molto attivo, giace sotto il grande ghiacciaio Vatnajokull nel sud est del'Islanda. Un'eruzione nel 1996 ha sciolto gran parte del ghiaccio, allagando la principale autostrada islandese. Il vulcano è collegato a un altro, il Laki, che in un'eruzione nel 1783 espulse tanta cenere da raffreddare l'emisfero settentrionale per tre anni. Il calo delle temperature mandò in malora i raccolti, causando una carestia che uccise due milioni di persone e contribuì a scatenare la Rivoluzione francese. Thordarson ritiene che il comportamento dei vulcani sia legato ai movimenti della crosta terrestre, che creano enormi tensioni sotterranee su vaste aree. Quando le tensioni si accumulano, si manifestano nuove eruzioni e quando lo stress scompare, i vulcani si calmano. Ma è una teoria controversa: Gillian Foulger, professore di geofisica dell'università di Durham, afferma che le coincidenze dell'attività vulcanica potrebbero essere casuali. "Serve un rigoroso sostegno statistico" afferma. Tuttavia entrambi gli scienziati ritengono che l'Europa debba prendere più seriamente la minaccia di eruzioni in Islanda, migliorando il monitoraggio dei vulcani attivi sull'isola. "Ci sono circa 35 vulcani attivi in Islanda e se mettessimo dei sismografi di alta qualità oltre a dei localizzatori gps sulla cima di ciascuno spesso potremmo prevedere in anticipo le eruzioni. Sarebbe un costo minimo rispetto al potenziale danno economico di un'eruzione inattesa" dice la Foulger. 18-05-2010 18:47 ITALIA/Dolore cronico. Sollievo con tecnologia dei telefonini La stessa tecnologia utilizzata in alcuni telefoni cellulari per adattare automaticamente l' immagine alla posizione verticale o orizzontale del display, assicurera' ora il sollievo al paziente sofferente di dolore cronico alla schiena e agli arti, indipendentemente dalla sua posizione e dai suoi movimenti. E' stata applicata, infatti, a un neurostimolatore impiantato per la prima volta in Italia in un paziente all'Ospedale di Pisa. Il dolore cronico, che interessa il tronco e gli arti, rappresenta un grave problema per le sue gravi ripercussioni sulla qualita' di vita del paziente. 'E' un dolore continuo, lancinante e intrattabile - spiega Paolo Poli, direttore dell' Unita' operativa Terapia Antalgica dell' Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana - e richiede un trattamento terapeutico adeguato che ben si adatti alle condizioni del malato'. Un approccio curativo e' rappresentato dalla stimolazione del midollo spinale con un 'neurostimolatore' impiantabile sottopelle, trattamento ormai entrato nella pratica routinaria: il dispositivo trasmette livelli prefissati di analgesia ma spesso i pazienti devono manualmente modificare tali livelli quando cambiano posizione (eretta, supina, prona). In caso contrario il dolore resta alto. 'Il nuovo stimolatore, recentemente impiantato in un paziente, che e' pienamente soddisfatto dei benefici avuti - continua il dottor Poli - e' stato messo a punto da Medtronic e utilizza una tecnologia che include l'uso di un algoritmo e di un accelerometro, componente innovativa che sfrutta la forza di gravita' terrestre per rilevare la posizione del malato e adottare automaticamente il livello di stimolazione richiesto per alleviare il dolore. L' accelerometro - spiega Poli - e' una tecnologia presente anche in alcuni telefoni cellulari, per riconoscere l' angolazione del telefono e cambiare il monitor da orizzontale a verticale. Allo stesso modo, il nuovo neurostimolatore e' il primo che 'sente' le posizioni e i movimenti del paziente, apprende le regolazioni impostate e adatta automaticamente la terapia alla posizione'. ------------------------------------------COMUNICATI 12-05-2010 13:34 Bandiere blu. Alla Liguria lo scudetto? Ma se e' stata appena deferita alla Corte di Giustizia per inadempienze ambientali... Primo Mastrantoni Assegnate le bandiere blu 2010. Significa mare pulito (anzitutto) ma anche servizi ecologici. A guidare la classifica c'e' la Liguria con ben 17 localita' premiate dalla Federazione per l'educazione ambientale. La notizia ci lascia perplessi perche' pochi giorni fa la Commissione europea ha deferito l'Italia alla Corte di Giustizia dell'UE per violazione della direttiva 91/271/CEE (e' del 1991, 19 anni fa!) sulle acque reflue (inquinate). In Liguria ci sono ben 19 Comuni e aggregazioni urbane inadempienti, quali: Albenga, Borghetto Santo Spirito, Camisano, Finale Ligure, Genova – Pegli, Genova - Ora/Volti, Genova - Sestri Ponente, Genova-Val Polcevera, Genova-Darsena, Quinto, Imperia, La Spezia, Margherita Ligure, Quinto, Rapallo, Recco, Riva Ligure, Sanremo, Sestri Ponente e Ventimiglia. Certo, le localita' da bandiera blu non sono, nella quasi totalita', quelle sotto accusa, pero' c'e' un caso interessante che riguarda Finale Ligure, che ha contestualmente la bandiera blu e l'accusa per inadempienza alla predisposizione di sistemi adeguati per il convogliamento e il trattamento delle acque urbane. Come la mettiamo? 13-05-2010 11:28 Canone/Imposta Rai. Al ridicolo, all'illogico e ai favoritismi non c'e' mai limite. Il caso del Comune di Ventimiglia Il cosiddetto canone che si paga per il possesso di un apparecchio tv e' un'imposta, e come tale andrebbe trattata, da contribuenti ed esattori. Ma non e' proprio cosi'. Vediamo il caso della Citta' di Ventimiglia, di cui siamo venuti a conoscenza grazie alla stessa amministrazione del Comune in provincia di Imperia. Presumibilmente si sono informati sullo specifico canale dedicato al canone/imposta Rai che e' sul nostro sito Internet. Nella loro corrispondenza con la 'Direzione amministrazione abbonamenti' della Rai ci hanno inserito in copia conoscenza che noi abbiamo pubblicato sul nostro sito. Nello specifico Rai. Il gestore della tv di Stato chiede al Comune il pagamento del cosiddetto “abbonamento speciale” per la detenzione di un apparecchio tv nel suo museo civico spiegandogli che si tratta di un'imposta. Chiede il pagamento di 390,59 euro comprensivo di Iva (4%) in quanto categoria D-uffici per il periodo gennaio/dicembre 2010, specificando che sul versato potranno essere applicate le relative deduzioni fiscali. Torna tutto? No! Nel rispetto delle leggi vigenti, inclusa quella che legittima il pagamento del canone: - da quando in qua su un'imposta grava l'Iva e la stessa e' fiscalmente deducibile? - la richiesta Rai e' datata 8 aprile 2010, molto in la' dalla scadenza entro cui il canone/imposta avrebbe dovuto essere pagato (31 gennaio), come mai l'importo richiesto (390,59 euro) non e' gravato di penali e more per la ritardata esenzione? Esistono due pesi e due misure per i comuni mortali e per le pubbliche amministrazioni oppure, come si fa tra aziende private “mi devi 100? dammi 80 e chiudiamo li'...” ... non crediamo ci sia una norma che consenta alla Rai di decidere gli sconti sul pagamento di imposte'.... Nello specifico Comune Ventimiglia. Quest'ultimo chiede alla Rai di “riconoscere il diritto all'esenzione del pagamento del canone speciale per la detenzione dell'apparecchio televisivo” perche' lo stesso serve a svolgere una funzione pubblica di un ente riconosciuto dal ministero dei Beni Culturali, apparecchio che non ha antenna ed e' solo collegato ad un lettore Dvd che informa sulle vestigia archeologiche d'epoca romana, etc.... .... esenzione che, nel rispetto della legge che immaginiamo il Comune conosca, non potrebbe essere concessa. Il Comune pero' ci prova, ed e' comprensibile: nel marasma normativo in merito, ognuno “tira per se'”. Conclusioni. Questo accade grazie alla ridicolo, illogica e mostruosa normativa con cui si obbliga a pagare un'imposta per il possesso di un apparecchio tv, chiamandola canone o abbonamento, anche se non si guarda la Rai ma i suoi concorrenti o anche se si guardano Dvd per cui si pagano altre imposte. Continuiamo a farci male? Qui il nostro canale web per l'abrogazione di questa odiosa gabella 13-05-2010 12:35 Ryanair: l'odissea di un viaggiatore all'aeroporto di Madrid e di Alghero La compagnia aerea Ryanair disattende le norme europee previste per la compensazione e l'assistenza in caso di cancellazione voli. Questo e' quanto e' capitato a tre cittadine italiane (una delle quali e' un legale che collabora con la nostra associazione) di rientro da Madrid martedi' 11 scorso. Le passeggere hanno comprato un biglietto Ryanair on line Pisa/Madrid con andata 8 maggio ore 7.15 e rientro 11 maggio, ore 9.55. Una volta a Madrid, il 9 per l'esattezza, ricevono una mail dalla compagnia che annuncia il disagio di aver cancellato il volo dell'8 maggio. Anche se appare subito evidente l'errore, verificano piu' volte il sito Ryanair, e consultano l'aeroporto su eventuali problemi o cancellazioni del loro volo di rientro. Tutto bene, fino alla mattina dell'11 scorso, quando, arrivate in aeroporto, scoprono la cancellazione del volo e una fila chilometrica di fronte allo sportello Ryanair. Dalle 8.50 alle 11.30 le nostre passeggere stanno in fila, nell'attesa di vedere se e come rientrare. Una volta allo sportello, l'addetta alle informazioni annuncia loro che non e' possibile volare su Pisa se non fino a domenica, che nelle more dell'attesa le spese saranno a loro carico, perche' Ryanair non si fa carico dell'assistenza. Alla domanda se conoscono il regolamento europeo che impone alla compagnia aerea di pagare i costi dell'assistenza, i pernottamenti, i pasti e le trasferte, l'addetto risponde: “con Ryanair e' cosi': se va tutto bene, bene, altrimenti e' merda”. Le ragazze chiedono di parlare con un superiore, che pero', dicono, non esiste. Scoraggiate chiedono se sia possibile volare su altra destinazione. Alghero, rispondono. La sera dell'11. L'indomani, il 12 avrebbero potuto prendere il volo Ryanair per Pisa delle 8.05. Naturalmente l'addetto fa presente che la compagnia non avrebbe pagato il volo, seppur tenuta a farlo. Sarebbe stato meglio acquistarlo su Internet, perche', tramite l'addetto stesso sarebbe costato molto caro. Scoraggiate, le passeggere chiedono ai propri cari di acquistare il volo via Internet, per un totale di 225,00 euro in tre. Arrivate ad Alghero, alloggiate a proprie spese, chiedono all'albergo di accedere ad Internet (cosa che in aeroporto non e' stato possibile fare) per il check in on line, obbligatorio per completare la transazione gia' effettuata di acquisto del biglietto per il volo della mattina dopo. Nulla, sito fuori funzione: dopo mezz'ora di tentativi, alle 11.30 riescono ad avere una schermata Internet dove si confermano i dati della prenotazione e del pagamento, ma non ad effettuare il check in. La mattina dopo, all'aeroporto di Alghero, fanno presente il problema e l'addetta allo sportello annuncia che non e' possibile considerare valido il biglietto. Ben avrebbero potuto comprarne un altro, perche' c'era ancora posto. Incredule e molto arrabbiate, le nostre, costrette alle minacce, finalmente riescono ad imbarcarsi per Pisa. Ovviamente, laddove Ryanair non facesse fede agli obblighi di legge, come sin qui ha fatto, e non rimborsasse tutto quanto speso per l'assistenza negata, il costo del volo e l'albergo ad Alghero, procederanno ad un'azione legale. 13-05-2010 13:20 Regioni a statuto autonomo. Abolirle? Primo Mastrantoni Abolire le regioni a statuto autonomo? L'autonomia avrebbe dovuto consentire a queste regioni di meglio governarsi ed avere, quindi, bilanci in pareggio o, addirittura, in attivo, secondo la vulgata del federalismo fiscale che va tanto di moda: maggiore autonomia significa miglior utilizzo delle risorse esistenti. Invece, secondo i dati della Cgia Mestre, riportati da La Repubblica, una maggiore autonomia regionale non ha portato ai risultati che ci si aspettava. Le Regioni a statuto autonomo, Valle d'Aosta, Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Sardegna ricevono, in servizi e trasferimenti, piu' di quello che i loro cittadini pagano con le tasse e i contributi, la cosiddetta "differenza fiscale". Insomma, tutte costano di piu' di quello che danno, anche quelle del nord che, sempre secondo la vulgata, dovrebbero essere piu' virtuose. Le regioni che danno di piu' di quel che ricevono (in ordine decrescente) sono la Lombardia, il Lazio, il Veneto, l'Emilia Romagna e il Piemonte, tutte a statuto ordinario. L'idea che a maggior autonomia corrisponda un miglior funzionamento lascia, dunque, il tempo che trova. E' arrivato il tempo di riconsiderare la validita' di un istituto, quello delle regioni autonome, che nel tempo non ha dato la miglior prova di se'. 14-05-2010 09:57 Lazio. Aumentare le tasse? No grazie, abbiamo gia' dato. Appello alla Polverini Primo Mastrantoni Aumentare le tasse per coprire i buchi di bilancio sanitario? No grazie, abbiamo gia' dato. E' dal 2006 che l'addizionale Irpef e' stata aumentata per coprire il disavanzo sanitario. I contribuenti hanno gia' fatto la loro parte, sia per le tasse nazionali che per quelle regionali, ora tocca alla presidente della regione Lazio, Renata Polverini, rimboccarsi le maniche e mettere ordine nelle casse regionali, soprattutto con una coraggiosa riorganizzazione dei servizi sanitari: ridimensionamento e riqualificazione della rete ospedaliera, potenziamento dei servizi distrettuali, governo degli accreditamenti, integrazione tra sociale e sanitario e controllo della qualita' della spesa. Da subito si possono razionalizzare i 75 Enti e Agenzie regionali, che costano 4 miliardi di euro e che hanno insediato 45 Presidenti, 167 Consiglieri di Amministrazione, 39 Direttori generali, 189 Revisori dei conti, 88 membri di Comitati Tecnico-Scientifici. Razionalizzare, dovrebbe essere la parola d'ordine della Presidente Polverini che significa risparmiare e non gravare ulteriormente sulle tasche del contribuente laziale. 14-05-2010 10:50 Aduc-Osservatorio Firenze. Piazza San Marco abbandonata a se stessa Sono ormai passati oltre cinque mesi dalla pedonalizzazione del Duomo, misura importante ma fatta in fretta e furia con conseguenze pesanti per la vivibilità della città. A farne le spese, fra le altre zone, è piazza San Marco, dove sono state dirottate numerose linee Ataf costrette a improbabili slalom fra spartitraffico mobili e fermate temporanee. Ebbene, dopo cinque mesi quella risistemazione temporanea sembra diventata definitiva, e il degrado di questa bella piazza è sotto gli occhi di tutti. In particolare, la presenza massiccia di mezzi pesanti ha deteriorato ulteriormente il fondo stradale, che presenta da tempo buche pericolosissime per pedoni, ciclisti e motociclisti. Ricordiamo che in campagna elettorale, il sindaco Matteo Renzi aveva solennemente detto: "Chi fa politica non può solo parlare, chiacchierare, disquisire. Occorre fare. Il coraggio di promettere cose concrete. E di realizzarle. Siamo pieni di politici che saltano da una poltrona all'altra lasciando agli atti solo le loro parole. Persone che scaldano seggiole in attesa di occupare poltrone, mai disponibili a mettersi in gioco fino in fondo. Il sogno di una Firenze più semplice, più coraggiosa, più bella passa dalla disponibilità a mettersi a rischiare. A cambiare davvero. Se sarò eletto Sindaco, mi impegno nei primi cento giorni a fare cento cose concrete. Non è il programma di governo di mandato: sono 100 cose, piccole e grandi, da fare subito. E da verificare pubblicamente con i cittadini". Fra i cento punti "da fare subito" si legge: "Pronti? Via! Trenta dipendenti pubblici selezionati con bando si muoveranno quotidianamente nei vari quartieri per segnalare piccoli interventi (buche, scritte sui muri) e per garantire una risposta entro 48 ore da parte dell'Amministrazione". Da allora si sono succedute promesse: ex "vigilini" trasformati in osservatori anti-degrado, vendite di immobili per coprire le buche, e così via. Ma niente di tutto ciò sembra aver giovato a Piazza San Marco, nel bel centro di Firenze, con la sede dell'omonimo museo, dell'Accademia delle Belle Arti, della segreteria dell'Universita', accanto all'Accademia del David e all'Orto Botanico sotto gli occhi di migliaia di turisti e cittadini . Per dirla con Renzi: "Chi fa politica non può solo parlare, chiacchierare, disquisire. Occorre fare". Qui le foto di alcune delle buche più pericolose in Piazza San Marco. 14-05-2010 11:53 Acque urbane inquinate e loro trattamento. Italia deferita a Corte Ue per inadempienza oltre dieci anni dalla scadenza. Interrogazione Donatella Poretti * In base alla direttiva 91/271/CEE il nostro Paese avrebbe dovuto predisporre, entro il 31 dicembre 2000, sistemi adeguati per il convogliamento e il trattamento delle acque nei centri urbani con oltre 15mila abitanti. Nonostante questo, il nostro Paese e' risultato inadempiente e la Commissione europea ha deciso di deferirlo alla Corte di giustizia dell'UE, dopo che gia' nel 2004 e nel 2009 era stato diffidato. Sono circa 178 le città e i centri urbani che non si erano conformati alla direttiva. Tra questi Reggio Calabria, Lamezia Terme, Caserta, Capri, Ischia, Messina, Palermo, San Remo, Albenga e Vicenza. Il deferimento alla Corte di Giustizia, infine, ha riguardato Comuni come Capri, Ischia, San Remo, Albenga e Vicenza. L'Aduc (associazione per i diritti degli utenti e consumatori) che ha pubblicamente denunciato queste inadempienze, ha anche evidenziato come, proprio negli stessi giorni, la Federazione per l'educazione ambientale avesse assegnato il maggior numero di bandiere blu (17 per mare e spiagge pulite e qualita' dei servizi) alla Liguria, regione in cui ci sono ben 19 Comuni e aggregazioni urbane inadempienti al trattamento delle acque reflue urbane. E non si tratta solo di un puntiglio burocratico, ma anche ed essenzialmente di salute pubblica: le acque reflue non trattate possono essere contaminate da batteri e virus dannosi, contengono quantità notevoli di nutrienti come l'azoto e il fosforo che possono contaminare le acque dolci e l'ambiente marino favorendo la crescita eccessiva di alghe che soffocano le altre forme di vita (eutrofizzazione). Per questo motivo, col senatore Marco Perduca, ho presentato un'interrogazione al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'Ambiente per sapere: - i motivi del clamoroso ritardo da parte di queste amministrazioni comunali; - quali provvedimenti si intendano adottare per adeguare nel territorio nazionale il trattamento delle acque reflue a quanto disposto dalla normativa comunitaria, ed evitare in tal modo una condanna dell'Italia da parte della Corte di giustizia della Ue. Qui il testo dell'interrogazione * senatrice Radicali/Pd, segretaria commissione Igiene e Sanita' 15-05-2010 11:04 Calderoli e i risparmi. Il fumo e l'arrosto. Diminuire lo stipendio ai parlamentari? Iniziamo a diminuire il numero dei ministri! 11 ministeri inutili su 23 Primo Mastranotni Diminuire lo stipendio ai parlamentari? Cominciamo a diminuire il numero dei ministri, che e' piu' semplice perche' basta un semplice atto governativo. Vediamo. C'e' il ministero della Semplificazione Normativa (Roberto Calderoli) che potrebbe essere accorpato con quello della Pubblica Amministrazione e Innovazione (Renato Brunetta); la Semplificazione Normativa, inoltre, ha un omologo sottosegretariato alla Presidenza del Consiglio (Francesco Belsito), un doppione, insomma; stessa considerazione per il ministero Riforme per il Federalismo (Umberto Bossi), perche' c'e gia' un sottosegretariato alla Presidenza del Consiglio (Aldo Brancher) che si occupa del problema; il ministero per l'Attuazione del Programma di Governo (Gianfranco Rotondi) potrebbe trasformarsi direttamente in struttura della Presidenza del Consiglio; medesimo discorso vale per il ministero per i Rapporti con le Regioni (Raffaele Fitto), per quello dei rapporti con il Parlamento (Elio Vito). Il ministero delle Politiche Europee (Andrea Ronchi) potrebbe confluire nel ministero degli Affari Esteri (Franco Frattini), quello per le Pari Opportunita' (Mara Carfagna) in quello del Lavoro e Politiche Sociali (Maurizio Sacconi). Non si capisce la necessita' di un ministero della Gioventu'. Nel 2009 e' stato reistituito il ministero del Turismo (Michela Vittoria Brambilla). Abolito con un referendum e' risorto come non si sa per quali meriti: il Turismo potrebbe essere tranquillamente accorpato con il ministero allo Sviluppo Economico. Di 10 ministeri "senza portafoglio", insomma, se ne potrebbe salvare uno solo, quello della Pubblica Amministrazione e Innovazione. Sempre nel 2009 e' stato re-istituito il ministero alla Salute (Ferruccio Fazio), che poteva rimanere in quello del Lavoro e Politiche Sociali; anche in questo caso non se ne ravvedeva la necessita' visto che le competenze in materia di salute sono state sostanzialmente trasferite alle Regioni. L'Ambiente (Stefania Prestigiacomo) potrebbe confluire in quello dei Beni e Attivita' Culturali (Sandro Bondi). In conclusione, al ministro Calderoli vorremmo dire che di fumo agli occhi il contribuente non ne ha bisogno. Quando si parla di diminuire le spese sarebbe opportuno iniziare da quelle governative che sono numerose, inutili e dispendiose e a carico del cittadino contribuente. 15-05-2010 11:33 Buche nelle strade delle nostre citta'? Arriva il metodo tedesco!!! E' gratis! Vincenzo Donvito Il problema delle buche nelle nostre citta' e' drammatico. Molti incidenti avvengono, soprattutto per biciclette e motorini, proprio per la cattiva manutenzione del manto. La questione non e' secondaria, perche' i Comuni, per farvi fronte, non solo devono affrontare ingenti spese ma devono anche districarsi con vincitori o meno di appalti che, talvolta, non forniscono servizi di eccellente qualita'... il loro mestiere e' riempire buche e se di queste ce ne sono meno.... Siamo maligni? Non crediamo!! Ed i soldi delle amministrazioni mancano sempre.... Ecco, finalmente, che e' arrivato il metodo tedesco!! Germania quindi, non solo per i mitici elettrodomestici bianchi che imperversavano qualche decina d'anni fa, ma anche per le buche. Questa la notizia: A Niederzimmern, in Turingia, un paesino di mille abitanti, il Sindaco Christoph Schmidt-Rose ha deciso di vendere le buche per strada pur di raccogliere denaro per riparare il manto stradale. 257 buche in poco piu' di due mesi per un totale di 12.000 euro e' il risultato. Grazie ad Internet gli acquirenti sono arrivati anche da Canada, Russia e Spagna. Ogni buca e' stata venduta a 50 euro, prezzo fisso. L'acquirente ha potuto inserire nel manto stradale una targhetta con il proprio nome, un po' come si faceva una volta sulle panchine dei parchi pubblici. --------------------Ogni citta' potrebbe applicare il proprio prezzo. Una targhetta su una buca a Firenze o Roma o Napoli? 100 euro!! E cosi' via: ogni citta' con il proprio tariffario, non solo ma anche diverso rispetto al tipo di targhetta che verrebbe installata. Vuoi mettere, per esempio, Mr John Smith dell'Oklahoma (Usa) che, nel salotto di casa sua, tiene in bella mostra una foto in cui vanta il proprio contributo alla bellezza di una citta' come Firenze o Roma? E Mr Stephan Lucchiari da Buenos Aires, coi bisnonni emigranti veneti dell'inizio del '900, che in salotto mostra la foto col suo contributo alla bellezza del manto stradale di Padova? Ogni citta' una storia. L'Italia e' stata un popolo di migranti soprattutto nel secolo scorso (oggi migrano “solo” i cervelli...): nomi, storie e ricordi si possono intrecciare facendo bene a chi dona e a chi riceve il dono. Anche questa e' la globalizzazione!! L'idea l'abbiamo data. Buon lavoro a Sindaci e Assessori. 15-05-2010 14:12 Vulcano islandese. Enac multa Ryanair per 3 milioni. 'Bruscolini' per chi specula in modo arrogante. Cambiare le norme, aggravare le sanzioni Vincenzo Donvito L'Enac, Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, comunica che, al termine delle indagini svolte, ha comminato alla compagnia aerea Ryanair multe per 3 milioni di euro circa per aver violato in 178 casi gli obblighi di assistenza ai passeggeri stabiliti dalla legge in caso di cancellazione del volo. Ci sembra un provvedimento dovuto, ma non basta. Oltre alle numerose segnalazioni dei viaggiatori che nel tempo sono servite a documentare il comportamento di questa compagnia, nello specifico, coinvolto a Madrid un avvocato del nostro studio legale, abbiamo denunciato il comportamento illecito ed arrogante del vettore . Non basta, pero'! Questo non fermera' il comportamento di questa compagnia! Tre milioni di euro sono “bruscolini” per un vettore di quel livello quantitativo che, fatti i propri calcoli, valutera' come accettabile il pagamento di un simile importo rispetto a quanto avrebbe dovuto spendere per rispettare i diritti dei passeggeri che trasporta. E' come le multe che l'Autorita' delle Comunicazioni e Antitrust comminano ai gestori telefonici che ogni giorno truffano gli utenti: sono forse servite a far diminuire illeciti e truffe? No, questi ultimi sono in aumento e i vari gestori inseriscono nei loro budget anche queste multe i cui irrisori importi sono facilmente recuperabili rispetto alle entrate da illeciti e truffe. Perche' Ryanair dovrebbe fare il contrario? Perche' cio' non accada, c'e' un solo metodo: comminare sanzioni in percentuale rispetto al fatturato, con numeri in crescita rispetto alla gravita' dell'illecito. Ryanair se la cavera' con questi “bruscolini” dell'Enac, anche perche', come nel caso del nostro avvocato bloccato a Madrid, sono pochissimi i viaggiatori che poi proseguono, oltre alle denunce alle specifiche autorita' di controllo (come l'Enac), con la richiesta rimborso danni in sede civile. Nella nostra esperienza e con le quotidiane informazioni che riceviamo da chi ci chiede consigli, abbiamo imparato che la timidezza delle autorita' preposte e' solo un incentivo perche' quelli come Ryanair si organizzino solo meglio per continuare a violare i diritti dei passeggeri. Nei prossimi giorni, anche in sede parlamentare, proporremo sostanziali modifiche alle attuali normative che, come nel caso Enac/Ryanair, non contribuiscono a qualita' dei servizi, dei diritti e dell'economia. - Qui i nostri consigli per i disastri del vulcano islandese - Qui alcune valutazioni scientifiche e di sicurezza su quanto sta accadendo col vulcano 17-05-2010 09:47 Il Ministro Calderoli e i risparmi. Il fumo e l'arrosto. Diminuire lo stipendio ai parlamentari? Quanto costano 11 ministeri inutili? Primo Mastrantoni Quanto costano 11 ministeri inutili su un totale di 23, con relativi sottosegretari, personale di segreteria, consulenti, auto blu, uffici, ecc.? Siamo gia' intervenuti nella analisi dell'attuale compagine governativa rilevando che una semplice razionalizzazione porterebbe alla eliminazione di ben 11 dicasteri: Semplificazione Normativa (quello del ministro Roberto Calderoli), Riforme per il Federalismo (Umberto Bossi), Attuazione del Programma (Gianfranco Rotondi), Rapporti con le Regioni (Raffaele Fitto), Rapporti con il Parlamento (Elio Vito), Politiche Europee (Andrea Ronchi), Pari Opportunita' (Mara Carfagna), Gioventu' (Giorgia Meloni), Turismo (Maria Vittoria Brambilla), Ambiente (Stefania Prestigiacomo) e Salute (Ferruccio Fazio). Il ministro alla Semplificazione Normativa, Roberto Calderoli, fiutata l'aria che tira propone il solito specchietto delle allodole: diminuire lo stipendio di ministri e parlamentari del 5%. Ricordiamo che le indennita' parlamentari sono gia' state decurtate del 10% nel 2006 e sono bloccate dal 2007 (non adeguate a quello del primo presidente di Corte di Cassazione). Il ministro Calderoli sul sito del suo ministero, dichiara che "La stima complessiva del risparmio annuo potenziale connesso all'attuazione delle misure di semplificazione e' pari a oltre 21 miliardi di euro". La notizia ci ha piacevolmente sorpreso; abbiamo pensato che in questo modo non avremmo dovuto sottoporci all'ennesimo salasso per coprire i buchi delle pubbliche finanze del governo di cui fa parte, ma ci siamo subito ripresi leggendo attentamente: si tratta di "stima". Pensavano di aver risolto i nostri problemi finanziari con la riduzione del 5% e i risparmi della semplificazione. Non ci sembra che sia proprio cosi'. Al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, chiediamo atti di rigore e serieta' per affrontare la difficile situazione economica, ad iniziare dalla composizione del suo governo: tagliare i rami secchi, inutili e dispendiosi, ci pare cosa buona e giusta. 17-05-2010 10:36 Le allergie e il fegato. Consigli di stagione Giuseppe Parisi Siamo ormai in piena stagione primaverile. Buona parte della gente, in tale periodo, inizia a soffrire di fenomeni allergici, naso chiuso, occhi che lacrimano, starnuti eccessivi, fino ai casi più severi della fenomenologia allergica, che possono impedire il normale svolgere delle attività quotidiane. La terapia classica è la prescrizione di antistaminici, che attenuano la sintomatologia. La prevenzione va iniziata qualche mese prima del manifestarsi del periodo stagionale. Un consiglio è alleggerire il carico invernale di tossine. E’ soprattutto il fegato, che nella stagione primaverile modula la risposta allergica. Detossificare e drenare, è il sistema migliore per alleviare, e di molto, i disturbi di natura allergica. Molta attenzione va impiegata per l’alimentazione. E’ necessario passare ai cibi meno calorici e grassi, preferendo il cucinare a vapore o al barbecue le verdure, soprattutto quelle a foglia verde, assumere almeno 4-5 dosi di frutta preferibilmente quella stagionale. Praticare un’attività fisica con regolarità, attenua fino a contrastare le forme allergiche, non solo quelle di natura stagionale. Nei casi più severi è sempre consigliabile chiedere aiuto al medico. 18-05-2010 11:31 Calderoli e i risparmi. Il fumo e l'arrosto. Diminuire lo stipendio ai parlamentari? Il caso Molgora Primo Mastrantoni Il ministro alla Semplificazione Normativa, Roberto Calderoli, propone di diminuire lo stipendio ai parlamentari. Il nostro ministro dovrebbe pero' iniziare dalle pluricariche che assumano gli esponenti della Lega. Caso esemplare e' rappresentato dall'on. Daniele Molgora, che e' contemporaneamente deputato, con relativo stipendio, sottosegretario al ministero dell'Economia, con relativo staff, macchine blu e uffici (non sappiamo se l'indennita' parlamentare e' aumentata) e, dulcis in fundo, presidente della Provincia di Brescia, carica che comporta una indennita', lo staff, gli uffici e le macchine blu. Ma non basta perche' l'on. Malgora non si limita ad essere presidente di una provincia ma assume una impressionante serie di deleghe, quali: Interventi nell'ambito della Cooperazione internazionale, Comunicazione e Rapporti con i mass-media, Bilancio - Gestione Finanziaria - Partecipazioni, Controllo di Gestione, Sportello Europa e monitoraggio dei relativi progetti, Attività e beni culturali, valorizzazione delle identità, culture e lingue locali, Turismo e servizi di trasporto a fune connessi all'attività turistica, Economato e Provveditorato, Ogni altra materia non espressamente conferita a singoli assessori. Come sottosegretario ha le deleghe: al trattamento delle questioni concernenti le entrate tributarie erariali assegnate alla competenza dell'Agenzia delle Entrate, ivi incluse quelle attinenti all'assistenza ai contribuenti ed ai controlli diretti a contestare gli inadempimenti e l'evasione fiscale, nonché quelle concernenti il federalismo fiscale Bum! Abbiamo un nuovo Superman? Il ministro Calderoli prima di agitare lo specchietto per le allodole dovrebbe rivedere la struttura del governo che ha 11 ministeri inutili come abbiamo gia' scritto, e guardare in casa propria secondo il detto evangelico della trave e del fuscello. D'altronde non e' il ministro alla Semplificazione? 18-05-2010 13:36 Viareggio-treno/Firenze/Toscana. Amministrare senza responsabilita'? Per non farsi mettere i piedi in testa Vincenzo Donvito Ma gli amministratori che responsabilita' hanno? Civile e penale, risponderebbe uno studente di giurisprudenza e non solo. Ed e' vero... ma quando ci si mette in mezzo la politica... siccome quest'ultima per alcuni e' considerata l'arte dell'impossibile... tutto e' possibile, con gli amministratori della giustizia che danno una mano. Due casi toscani ci servano da esempio. La strage del treno di Viareggio del 29 giugno 2009 e l'inquinamento da pm10 a Firenze e in Toscana. Gli amministratori ci sono in entrambi i casi, con specifiche responsabilita'. Ma i 32 morti di Viareggio e gli XX morti e malati in Firenze e in Toscana per lo smog sembra che siano frutto di quel destino che, come nei romanzi d'appendice, e' maligno e imprevedibile, come uno tsunami che devsta un continente o un vulcano che sputa lapilli e fumo e blocca il traffico aereo. Per Viareggio, ad oggi, ci sono solo 7 misteriosi indagati, ma nel contempo l'amministratore delegato delle Ferrovie Spa, Mauro Moretti, il 19 maggio sara' riconfermato al suo incarico in questa azienda a capitale pubblico... almeno il pudore di tenerlo sospeso in attesa di un sussulto di chi sta ancora indagando... no, questa logica non appartiene a chi amministra in nome dei cittadini. Per Firenze e la Toscana, con l'assoluzione per l'inquinamento da pm10, si registra la stessa assenza di pudore. “Il fatto non sussiste” hanno detto i magistrati con la sentenza di ieri 17 maggio: l'inquinamento c'e', ma siccome non e' solo colpa di chi amministra questo territorio ma planetaria, il non aver preso i provvedimenti che l'Ue aveva indicato non puo' essere ricondotto a mala-amministrazione. Questi sono solo due esempi, perche' ogni citta' avrebbe il suo, piu' o meno portato all'attenzione pubblica. Ma, come hanno voluto ben rilevare gli avvocati dell'ex-Sindaco di Firenze e dell'ex-presidente della Regione Toscana, la sentenza di assoluzione sul pm10 costituisce un precedente giurisprudenziale importante: da oggi, quindi, inquinamento a go-go, responsabilita' zero alla faccia dell'Ue e dei soldi dei cittadini che la mantengono. Alcune cose da fare per non rassegnarsi solo a far dispetti individuali nell'accezione dantesca del termine petere (1), quando si passa davanti al Comune o alla Regione o alle sede delle Fs: - per Viareggio: petere nella diffusa accezione attuale, cioe' firmare le petizioni e sostenere l'attivita' dei vari comitati che chiedono giustizia dopo la strage; - per l'inquinamento da pm10: difendersi dal potere che crede sempre di avere ragione, estendendo e moltiplicando le denunce contro chi, amministrando, lo ha fatto e continua a farlo male; le sentenze, come quella di Firenze, possono sempre essere capovolte, in appello e da altri tribunali. (1) Canto XXI dell'Inferno di Dante recita: “ed elli avea del cul fatto trombetta” 18-05-2010 13:57 Ryanair non offre assistenza ai passeggeri? Come chiedere il rimborso e farsi valere Attenzione alla compagnia aerea Ryanair. Dietro i suoi voli low cost si nasconde un potenziale salasso in caso di cancellazione dei voli. Lo sanno bene coloro che sono rimasti a terra a seguito dell'eruzione del vulcano islandese Eyjafjoell. Invece di offrire assistenza agli sfortunati passeggeri così come previsto dalla normativa europea, compreso vitto e alloggio, questa compagnia a basso prezzo si è rivelata una vera e propria compagnia di poco valore. Abbiamo ricevuto denunce di clienti abbandonati a loro stessi, costretti a pagarsi vitto e alloggio e in alcuni casi addirittura biglietti aerei per rientrare a casa. E così un viaggio di andata e ritorno pagato meno di cento euro si è trasformato per molti in una odissea pagata a caro prezzo. Coloro che hanno dovuto sborsare anche un solo euro a causa del comportamento di Ryanair possono, al loro rientro, chiedere il rimborso di tutte le spese sostenute a causa delle cancellazioni: pasti, trasporto, albergo, telefonate e fax. Qui un modulo da compilare e inviare per raccomandata a/r a Ryanair. E' importante inviare la lettera per conoscenza anche all'Enac affinche' provveda a sanzionare la compagnia aerea per le sue assidue violazioni di legge. Recentemente l'Enac ha comminato una sanzione di tre milioni di euro alla Ryanair per mancata assistenza ai propri clienti. Non basta. Grazie alle denunce nei prossimi giorni, verranno inflitte altre sanzioni che potrebbero finalmente persuadere il vettore irlandese che gli conviene rispettare la legge. Se Ryanair non provvedesse entro 7 giorni a rimborsare le spese, si potrà procedere dal proprio giudice di pace anche senza avvocato. Infine, lo strumento piu' efficace per far sentire la propria voce a chi non rispetta i consumatori è la consapevolezza. La prossima volta che si acquista un biglietto aereo online, si tenga a mente che Ryanair viola i diritti dei propri utenti. E' sempre bene non premiare chi ci considera vacche da mungere. Qui una scheda sui diritti dei passeggeri ------------------------------------------ARTICOLI 12-05-2010 10:12 Speculazione o deviazione finanziaria? Alessandro Pedone In questi giorni sui media si sta scatenando la caccia allo speculatore, visto in chiave negativa come l’untore di manzoniana memoria. Gli speculatori sarebbero i “cattivi” che in questo momento stanno affamando la Grecia e che rischiano di fare altrettanto con altre nazioni. Sarebbero gli stessi, “cattivi”, che durante la precedente crisi avrebbero messo a repentaglio la sopravvivenza stessa del nostro sistema finanziario. La realtà è diversa. Se vogliamo fare un ragionamento sensato è necessario distinguere fra speculazione finanziaria e deviazioni prodotte dall’attuale sistema finanziario. Che cos’è la speculazione finanziaria? Il termine “speculare” si usa anche in ambito umanistico. Si suol dire “questa è una speculazione filosofica”, riferendosi ad argomentazioni che non poggiano su solide basi. L’etimologia della parola deriva da specula (vedetta) e da specere (scrutare) e fa quindi riferimento a colui che stava di vedetta per guardare più lontano i movimenti delle truppe nemiche. Speculare, quindi, significa guardare più lontano degli altri. Naturalmente, in filosofia come in finanza, nel tentare di “guardare più lontano di altri” si può aver ragione, ma si può anche aver torto. Si parla di “speculazione filosofica” proprio in riferimento ad argomentazione che non sono affatto acclarate e che anzi poggiano su fondamenta poco solide, proprio perché sono frutto di un tentativo di spostare il pensiero oltre le frontiere comuni. Così in finanza si compie un’operazione speculativa quando ci si assumono forti rischi, poiché si prendono posizioni basandosi su aspettative che vanno oltre ciò che mediamente gli altri operatori “vedono”. Mentre un investitore, solitamente, prende posizioni sulla base di solide aspettative (ad esempio: acquista azioni poiché crede nella capacità di produrre utili delle aziende che ha acquistato), lo speculatore si muove sulla base di aspettative molto meno solide. L’investitore è molto interessato all’andamento dell’attività sottostante il titolo che ha acquistato. Al contrario, allo speculatore interessa il movimento del titolo, non il titolo stesso o l’attività che vi sta dietro (ed a volte opera contro di essa). L’attività di speculazione è un’attività - per sua natura - altamente rischiosa. Le scommesse si vincono e si perdono. Quando si vince si guadagna - anche bene - e quando si perde si rimettono soldi - anche tanti. In entrambi i casi, le probabilità di vincere sono - mediamente - simili alle probabilità di perdere. A prescindere dai giudizi etici circa un’attività che è esclusivamente orientata a fare delle scommesse per guadagnare prescindendo dalle sorti delle attività sulle quali si scommette, l’attività di speculazione è fondamentale per i mercati finanziari. Senza la speculazione finanziaria non potrebbero esistere gli investimenti finanziari così come li conosciamo oggi. Gli speculatori finanziari garantiscono ai mercati il servizio più importante: la liquidità. Se un investitore acquista un’attività finanziaria, ha la ragionevole certezza che in un qualsiasi momento futuro potrà rivenderla ad un prezzo di mercato. Chi gli offre questa “ragionevole certezza”? Gli speculatori. La maggioranza delle negoziazioni sui mercati avvengono per mano di quei soggetti che non sono realmente interessati a titoli sottostanti, ma che stanno compiendo scommesse su tali titoli. Se non vi fossero loro, i mercati sarebbero drammaticamente meno liquidi. Dovremmo ripensare completamente tutte le logiche di negoziazione delle attività finanziarie (il che potrebbe non essere necessariamente negativo, ma dobbiamo ripensare tutto da zero: vasto programma, direbbe il Generale Charles De Gaulle). Se un titolo non fosse facilmente vendibile in futuro, chi sarebbe disposto a comprarlo oggi? In altri termini, gli speculatori sono essenziali al funzionamento dei mercati finanziari. Il problema, quindi, non risiede nell’attività di speculazione in sé, bensì nell’inadeguata regolamentazione della stessa. Affinché la speculazione non si trasformi in una deviazione della finanza sono necessari almeno due requisiti. 1. Se perdi paghi, altrimenti non scommetti. Non può esistere una condizione nella quale se scommetto e vinco prendo una montagna di soldi e se perdo paga la collettività. Questo non è speculare, questo è tradire ogni logica di mercato. Le speculazioni finanziarie devono essere possibili solo all’interno di precise dimensioni che assicurino la solvibilità di chi compie le scommesse. Nell’ultima crisi del 2007/2008 questa condizione è stata violata. Le grandi istituzioni finanziarie hanno assunto rischi ai quali non erano in grado di far fronte. Qui il problema non è della speculazione finanziaria, ma della deviazione di un sistema finanziario il quale, al fine di speculare, si è inventato marchingegni talmente complessi da essere fuori controllo. I sistemi di incentivi delle grandi banche (tutti ancora in essere) fanno sì che agli operatori convenga fare scommesse, anche azzardate, tanto se vincono si prendono enormi bonus, se perdono, perde la banca. Questo non è tollerabile. 2. Investitore e speculatore devono giocare allo stesso tavolo. La speculazione ha senso (dal punto di vista della collettività) nella misura in cui serve ai mercati finanziari i quali hanno (o dovrebbero avere) come scopo primario mettere in comunicazione coloro che svolgono attività produttive con coloro che desiderano investire in dette attività. Gli strumenti che utilizza la speculazione devono essere compatibili con l’attività d’investimento e non devono essere in grado, neppure potenzialmente, di creare complicazioni all’attività d’investimento. Facciamo un esempio che molti comprendono. La possibilità di vendere un titolo anche se non si è precedentemente comprato (così detto: short selling) è utile nella misura in cui crea liquidità sul mercato. Se questa attività è correttamente regolamentata (cioè prima di eseguire l’operazione devo trovare un soggetto che presta il titolo, quindi - materialmente - un titolo sottostante all’operazione deve esistere) nulla da eccepire, ma se si possono immettere ordini di vendita per quantità illimitate, allora si può generare un disturbo al sistema il quale non porta alcun vantaggio, ma solo svantaggi. Ci sarebbero tanti altri esempi, più tecnici, di meccanismi finanziari che sono utili esclusivamente per l’attività di speculazione e che sono potenzialmente dannosi al sistema in quanto tale. Questi strumenti devono essere regolamentati e limitati. In sintesi. La speculazione finanziaria, all’interno di questo contesto economico, è utile e va bene, ma deve essere la speculazione al servizio dell’investimento e non viceversa. 12-05-2010 11:46 Cannabis terapeutica. A Rovigo 40 mila euro in fumo! Donatella Poretti * Nonostante avessimo avvertito il Governo del rischio di mandare in fumo 40 mila euro di possibile cannabis terapeutica, nulla e' accaduto e cosi' e' giunto al Centro di ricerca per le colture industriali di Rovigo l'ordine di bruciare 8 chili di cannabis invece che permettere la loro trasformazione in farmaco. Rovigo e’ un istituto pubblico autorizzato da anni per, a scopo di ricerca, produrre cannabis di diverso tipo e con varie combinazioni di cannabinoidi, materiali vegetali che devono essere periodicamente distrutti. Lo scorso anno la Guardia di Finanza aveva sequestrato delle piante e la scorsa settimana le ha dissequestrate, quasi 8 kg di fiori e foglie ad alto titolo -12-13%- di THC. La situazione paradossale in cui si trova il Centro e’ la seguente: il quantitativo di materiale era fuori dai conteggi perche’ sequestrato, adesso entra in carico e si aggiunge al resto facendo superare il quantitativo massimo per cui il Centro e’ autorizzato. La conseguenza e’ che stata richiesta una nuova autorizzazione all’incenerimento per un quantita’ equivalente (8 kg x 5 euro/gr =40.000 euro) per bilanciare la situazione. E l'autorizzazione e' giunta dal ministero della Salute. Tutto questo accade mentre per la prima volta in Italia dopo 3 mesi dalla condanna pronunciata dal tribunale di Avezzano (Aq) in base all’articolo 32 della Costituzione che riconosce il diritto inviolabile alla salute, l’ASL di Avezzano-Sulmona-L’Aquila consente di avviare per un malato di sclerosi multipla allo stadio avanzato, il percorso terapeutico appropriato, con la somministrazione gratuita di un farmaco a base di cannabis prodotto fuori dall’Italia e dimostratosi l’unico efficace ad alleviarne le sofferenze. Fino ad oggi infatti poche Asl rimborsavano farmaci importati dall’estero il cui costo superava 500 euro al mese, oltre alla trafila burocratica cui i pazienti dovevano sottoporsi. In occasione dell’approvazione della legge sulle cure palliative in Senato, il Governo ha fatto proprio un mio ordine del giorno in cui si sollecitava: “a considerare l’opportunita’ e la fattibilita’, previa valutazione congiunta del Ministero della salute e del Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri, di una produzione in Italia di medicinali a base di cannabis, tramite il centro di ricerca per le colture industriali di Rovigo e lo stabilimento farmaceutico militare di Firenze”. Quanto accade oggi al Centro di ricerca per le colture industriali di Rovigo e’ occasione per il Governo di evitare di mandare in fumo 40 mila euro e investirli in una produzione di farmaci antidolorifici. * sen. Radicali/Pd, segretaria commissione Igiene e Sanita' 12-05-2010 15:43 L'attualità dei vulcani: da Eyjafjoell al Vesuvio Rosa a Marca Ai primi di maggio si è tenuta a Vienna la Conferenza annuale della Società Europea di Scienze Geologiche, con migliaia di ricercatori a riferire di terremoti, permafrost e campi magnetici. Ma il maggior interesse l'hanno riscosso i vulcanologi che si sono cimentati con l'eruzione di Eyjafjoell (questo il nome corretto, a detta del geologo islandese Thorvaldur Thordarson). I dati più recenti li hanno portati le esperte Silke Gross dell'Università di Monaco e Bernadett Weinzierl del Centro di spazio aereo (DLR), confrontati poi con i risultati dei colleghi europei -un lavoro spalmato su undici interventi, decine di cartelloni e grafici, discussione generale e conferenza stampa. La vulcanologia fa passi da gigante. A Vienna, accanto alla soddisfazione per le ultime nozioni acquisite, i ricercatori hanno espresso disappunto verso le critiche delle società aeree, che hanno tacciato di “pura teoria” i loro calcoli sull'espansione delle ceneri vulcaniche. “Ben 25 istituti di ricerca in tutt'Europa avevano spontaneamente avviato le misurazioni e seguito il diffondersi della nuvola”, ha precisato Ina Matthis dell'Università di Lipsia. Il suo istituto fa parte di Earlinet, un consorzio di gruppi dediti a rilevare sui liar i dati atmosferici tra Tromso e Lecce o tra la Spagna e la Bulgaria. Altri specialisti, olandesi e svizzeri, hanno seguito la nube attraverso vari satelliti confermando che le ceneri avevano seguito la rotta indicata. “Una gran quantità di gente si è mossa subito, malgrado non avesse alcuna responsabilità nel trasporto aereo”, conferma Augusto Neri dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Pisa. Nelle tre settimane d'eruzione del vulcano i ricercatori hanno imparato molto. E anche le autorità europee del trasporto aereo hanno colto l'occasione per discutere di limitazioni. Così hanno deciso che entro i 2000 microgrammi di polvere vulcanica per metro cubo è consentito volare sebbene con certi limiti. La stessa industria aerea sta pensando di misurare sistematicamente le ceneri. L'australiano Fred Prata, dell'Istituto norvegese di ricerche atmosferiche, ha esibito un panno utile a rilevare la quantità di cenere nelle turbine. “Sono vent'anni che consiglio questo test alle compagnie aeree e finalmente sembrano disposte a collaborare”. La sicurezza del trasporto aereo è migliorata e i ricercatori sono più attrezzati. “Se domani capitasse una nuova eruzione, 200-300 esperti di tutt'Europa sarebbero pronti a monitorare la cenere e a fornire una stima ragionevole della sua concentrazione”, chiosa il ricercatore Ulrich Schumann. Intanto a Napoli... A Vienna si è parlato anche di Vesuvio . E' stato ricordato che sotto la città partenopea “dorme” uno dei maggiori vulcani del mondo, grave minaccia per un territorio di 150 chilometri quadrati ad alta densità abitativa. Attualmente il colosso mostra un'attività insolita che allarma i ricercatori. Esiste già un progetto per andare a vedere cosa succede nelle viscere dei Campi Flegrei, per capire dove bolle il magma. “Siamo pronti”, ha detto il direttore del progetto, Giuseppe Di Natale dell'Osservatorio Vesuviano di Napoli, presente alla Conferenza. Il piano consiste nell'istallare strumenti di rilevazione lungo le perforazioni del sottosuolo. Manca una parte di finanziamento, ma le prime trivellazioni sono state autorizzate e si dovrebbe iniziare a settembre in un'area industriale dismessa lungo la costa. In realtà i lavori dovevano partire a dicembre 2009, ma sono stati ritardati da intoppi burocratici. Al Centro di ricerche geografiche di Potsdam è stato elaborato uno strumento di perforazione refrattario al calore, che potrebbe servire. Gli esperti calcolano che il magma riscaldi a più di 500 gradi la crosta terrestre nell'area trivellata. Nessun pericolo, tranquillizza De Natale. Cosa può capitare se la trivellazione raggiunge il magma? Alcuni indizi fanno pensare che esso si trovi a sette-otto chilometri di profondità, e il quesito è -secondo Di Natale- se la roccia fusa sia in stato latente anche a una profondità inferiore. Le perforazioni dovrebbero scendere a quattro chilometri, ciò che rende improbabile l'impatto con il magma. Ma se anche dovesse accadere, nessun rischio, secondo il vulcanologo tedesco Bernd Zimanowski: un buco in una camera magmatica è come una puntura di spillo nella pasta dura di una torta. E' d'accordo Christopher Kilburn dell'University College di Londra, uno dei responsabili del progetto. Il magma potrebbe esplodere solo se il vulcano “fosse sul punto di eruttare”, ritiene Kilburn. Ma non ci sono indizi di un'imminente esplosione ai Campi Flegrei. E' vero che dal 1968 il vulcano è più irrequieto e che da allora il porto di Pozzuoli si è alzato di tre metri. L'innalzamento del terreno non è però un segnale attendibile d'allerta, sostiene De Natale. E' probabile che non c'entri il magma, ma potrebbe dipendere dalle falde acquifere surriscaldate. Quando all'inzio degli anni '80 il terreno si mise a tremare sempre più spesso e alcuni edifici si lesionarono, le autorità si preoccuparono e migliaia di abitanti dovettero abbandonare la città vecchia di Pozzuoli. Il vulcano però rimase tranquillo. Da allora il terreno si è di nuovo abbassato. Però sei anni fa è tornato a lievitare, dice De Natale, e molti abitanti si stanno chiedendo: che cosa succede sotto terra? Le trivellazioni dovrebbero servire proprio a svelare il segreto dei Campi Flegrei. 13-05-2010 10:46 Uso terapeutico cannabis: il caso paradossale di Fabrizio Pellegrini Pazienti impazienti cannabis Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo appello dell'associazione Pazienti impazienti cannabis. La mattina del 18 maggio si svolgeranno a Chieti 2 processi per lo stesso reato a carico di un paziente e membro dell'associazione Pazienti impazienti cannabis, Fabrizio Pellegrini, accusato di aver coltivato poche piantine di cannabis sul suo balcone a fini di spaccio. La storia di Fabrizio, 41 anni, musicista e pittore, parte una dozzina di anni fa. Scopre allora che gli effetti benefici di questa pianta gli permettono di alleviare i sintomi della fibromialgia che da un po' di tempo gli rende difficile svolgere le sue attività artistico-lavorative. Ma scoperta la cura sono iniziati problemi di altra natura. Come per molti altri malati il primo interrogativo di Fabrizio fu: come accedere alla medicina? In quel periodo le possibili risposte a questa domanda erano soltanto due: o rivolgersi al mercato nero o autocoltivarsi la propria medicina. Fabrizio, come molti altri sceglie la seconda strada. Non vuole finanziare la criminalità organizzata, non vuole correre il rischio di assumere sostanze adulterate di bassa qualità e non ha comunque la possibilità economica di sostenere i costi del mercato illegale. Decide che l'unica soluzione praticabile in assenza di alternative, e in teoria la più semplice, auspicata dalla maggior parte dei malati a livello mondiale, sia quella di coltivarsi la sua medicina. Nel frattempo Fabrizio conosce il nascente pic, altre persone che come lui rivendicano il diritto a curarsi con questa pianta, e partecipa fin dai primi momenti alla vita del gruppo. Quando, dopo, si apre la possibilità di utilizzare la cannabis medicinale prodotta in Olanda e importata attraverso le farmacie delle Asl, Fabrizio riesce a consegnare la richiesta del medico ed ottenere una prima fornitura, ma i problemi economici e la negazione della sua Asl di farsi carico dei costi non gli permettono di proseguire la cura. Rimane sempre la soluzione precedente e Fabrizio a primavera rimette i vasetti sul balcone. Ma quasi ogni anno riceveva una visita delle FF.OO. e l' ultima casualmente proprio il giorno del suo 40esimo compleanno. Fabrizio Pellegrini è una persona che come noi ha trovato beneficio nell'utilizzare la cannabis come medicina, ma il 18 maggio sarà un'altra volta davanti al giudice per difendere il suo e il nostro diritto alla salute. Un diritto che dovrebbe essere garantito a tutti ma che sembra non valere quando per curarsi si utilizza questa pianta. Fabrizio ha già subito arresti, condanne, prigione ed ha altri processi in corso solo per aver scelto di curarsi con una pianta. Viene considerato come uno dei peggiori criminali, rischia oltre 20 anni di galera, e soprattutto continua a non poter alleviare le sofferenze dovute alla malattia e a non poter migliorare la sua qualità di vita. Tutto questo nonostante nel nostro paese il THC, unico principio attivo psicotropo della cannabis, sia inserito nella tabella 2b dei farmaci stupefacenti e quindi legalmente prescrivibile, e in teoria tale prescrizione sia l'unico requisito richiesto per ottenere l'importazione della medicina a lui necessaria dall' Olanda. Fabrizio ha bisogno della solidarietà di tutti, di poter far conoscere la sua storia e di non essere lasciato solo. Chi volesse può portare il suo contributo con la presenza davanti al tribunale di Chieti la mattina dei processi. Per scrivergli: Fabrizio Pellegrini www.pazienticannabis.org [email protected] 13-05-2010 20:26 CDS... parametro veramente affidabile? Filippo Sgherri Il pacchetto di aiuti varato domenica sera ha contribuito a rilanciare i mercati azionari mondiali ed ha prodotto un effetto immediato anche sui CDS la percezione di un rischio default degli stati sovrani in misura significativa in appena due giorni. I CDS, ormai in pochi sono rimasti a non saperlo, sono diventati, dopo l'inefficacia dei rating dimostrata nel caso Lehman Brothers, un parametro di riferimento molto importante per la misurazione del rischio d'insolvenza degli emittenti. Ma cosa sono i CDS? I Credit Default Swap sono contratti derivati su crediti che consentono di trasferire il rischio di credito relativo a una determinata attività finanziaria sottostante da un soggetto che intende acquisire copertura dal suddetto rischio a un soggetto che intende prestarla; in buona sostanza rappresentano il costo di assicurazione per coprirsi dal rischio di default di uno Stato o di un'azienda. Questi parametri possono veramente aiutarci per prendere decisioni di investimento sulle obbligazioni emesse da Stati Sovrani? Gli eventi dell'ultima settimana ci permettono di comprendere come si muovono questi parametri e per semplicità abbiamo riportato una tabella che evidenzia i prezzi dei CDS per una serie di Paesi nel mondo e per ognuno viene indicato: il valore attuale, il valore del CDS di venerdi' 7 maggio, il valore al 31 dicembre 2009 e quello ad inizio 2008. Come possiamo vedere tutti i paesi dell'area euro hanno messo a segno una sensibile diminuzione dei loro CDS, soprattutto Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Spagna (gli ormai noti Piigs), che venerdi' 7 maggio hanno visto un'impennata dei rispettivi valori. Oggi, i soliti noti riportano parametri ridotti del 30% o più e tutto questo in soli due giorni. Nello specifico il rischio di default per il Portogallo e la Grecia si è magicamente dimezzato in appena 48 ore. Un parametro così variabile può essere utilizzato per compiere scelte d'investimento? Ormai i Credit Default Swap hanno perso la loro funzione originaria; oggi assomigliano più ai numeri del tappeto verde di una roulette su cui scommettere per fare profitti che non a strumenti idonei a quantificare il reale costo di una copertura e quindi a definire il rischio di un paese sovrano. La scarsa trasparenza e complessità di questi strumenti fa sì che siano utilizzati essenzialmente a fini speculativi, in particolare proprio da coloro che non hanno nulla da assicurare. Non vogliamo porre sul patibolo questi strumenti, ma riteniamo che una maggiore regolamentazione di questo mercato, al fine di renderlo più trasparente, stabile ed efficiente sarebbe utile. Ma questo, almeno per il momento, risulta praticamente improponibile, considerando che il 90% del mercato è in mano solamente ad alcune potenti banche mondiali. Pensare che i CDS, come sono oggi strutturati e commercializzati, ci aiutino a fare scelte di portafoglio, senza portare a degli errori, è assai ingenuo. I fatti ormai verificatisi più volte sul mercato dimostrano come i CDS piacciano soprattutto agli speculatori, specialmente quando vogliono e riescono ad accordarsi su quale sarà la prossima vittima. 14-05-2010 10:13 Permesso di soggiorno e Cassazione: entrambi i genitori del minore straniero ne hanno diritto Claudia Moretti La Corte di Cassazione, con recente sentenza della prima sezione civile n. 823 del 19 gennaio 2010 ha rivisitato i presupposti che consentono ai genitori irregolari di un bimbo che si trova sul nostro territorio, di ottenere l'autorizzazione del Tribunale per i minorenni all'ingresso o alla permanenza, in ragione della vicinanza col figlio, e nel suo solo interesse. La norma posta dall'art. 31 comma 3 del testo unico sull'immigrazione prevede che: "3. Il Tribunale per i minorenni, per gravi motivi connessi con lo sviluppo psicofisico e tenuto conto dell'età e delle condizioni di salute del minore che si trova nel territorio italiano, può autorizzare l'ingresso o la permanenza del familiare, per un periodo di tempo determinato, anche in deroga alle altre disposizioni del presente testo unico. L'autorizzazione è revocata quando vengono a cessare i gravi motivi che ne giustificano il rilascio o per attività del familiare incompatibili con le esigenze del minore o con la permanenza in Italia. I provvedimenti sono comunicati alla rappresentanza diplomatica o consolare e al questore per gli adempimenti di rispettiva competenza." A fronte del dettato "per gravi motivi connessi con lo sviluppo psicofisico e tenuto conto dell'età e delle condizioni di salute del minore che si trova nel territorio italiano" la giurisprudenza, fino allo scorso anno, aveva chiaramente interpretato la disposizione di legge in senso restrittivo. Perche' il genitore clandestino fosse autorizzato a rimanere accanto al figlio minore, con apposito decreto del Tribunale per i minorenni, avrebbero dovuto sussistere ragioni eccezionali e eccezionalissime, connesse a malattie o disabilita' particolari, e non semplicemente il disagio del figlio a crescere senza il padre o la madre. Tutt'al piu' si era arrivati ad accordare la possibilita' (sempre provvisoria e non convertibile in una permanenza a tempo indeterminato) di ottenere il permesso di soggiorno ex art. 31 per uno dei due genitori al fine di mantenere economicamente il figlio, rendendo cosi' superflua la permanenza dell'altro sul nostro territorio. Finalmente, confermando un proprio recente orientamento espresso con sentenza del 26 giugno 2009 (su ricorso n. 25557/08), la Corte di Cassazione ha reinterpretato (speriamo in via definitiva) la norma, non tanto e non solo in via letterale, ma inserendola nel contesto piu' ampio e internazionale di protezione del minore e del fanciullo, cui la normativa italiana si ispira. Si legge, infatti, nella sentenza, un richiamo corposo ai principi contenuti in varie fonti del nostro diritto nazionale e supranazionale: "Il Collegio reputa di non poter condividere le conclusioni contenute nella relazione apparendo il ricorso - alla luce del mutato quadro giurisprudenziale - manifestamente fondato. Infatti, con la sentenza resa su ricorso n. 25557/08 in data 26.6.2009 (quindi successivamente al deposito della relazione) la Prima Sezione di questa Corte, anche alla luce della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea (Nizza, 7 dicembre 2000), e dei diritti fondamentali in essa tutelati, - come quelli che coinvolgono direttamente o indirettamente la vita familiare (e in particolare il rapporto genitori-figli), la protezione e il rispetto della dignità umana (art. 6), il diritto al rispetto della propria vita privata e familiare (art. 7); i diritti dei minori alla protezione e alle cure necessarie per il loro benessere; i loro diritti ad intrattenere regolarmente relazioni e contatti diretti con i genitori, salvo che ciò appaia contrario al loro interesse (art. 24) - nonchè d i quelli di cui alla L. n. 184 del 1983, art. 1 (che enuncia il diritto del minore a crescere ed essere educato nella propria famiglia) e all'art. 155 c.c., (per cui il minore ha diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno dei genitori, nonchè di ricevere cura, educazione ed istruzione da entrambi) - ha escluso la correttezza delle conclusioni del giudice del merito secondo cui "la regolare permanenza in Italia del minore è garantita dalla presenza del padre, autorizzato D.Lgs. n. 286 del 1998, ex art. 31, non sussistendo invece quelle condizioni di carattere eccezionale, strettamente collegate con la salute del minore, tali da giustificare la permanenza della madre nel territorio italiano". Pare allora evidente alla Corte che, anche se un genitore e' gia' stato autorizzato a rimanere in Italia per lavorare e mantenere il figlio, cio' non di meno permane l'interesse e la tutela di quest'ultimo a mantenere i rapporti e a convivere anche con l'altro genitore: "Invero, non può ragionevolmente dubitarsi che, per un minore, specie se in tenerissima età, subire l'allontanamento di un genitore, con conseguente impossibilità di avere rapporti con lui e di poterlo anche soltanto vedere, costituisca un sicuro danno che può porre in serio pericolo uno sviluppo psicofisico, armonico e compiuto. Nè si può ritenere che l'interesse del minore venga strumentalizzato al solo fine di legittimare la presenza di soggetti privi dei requisiti dovuti per la permanenza in Italia. Com'è noto, l'art. 31, più volte ricordato, riconosce allo straniero adulto la possibilità di ottenere un permesso di soggiorno, necessariamente temporaneo o non convertibile in permesso per motivi di lavoro." Un passo importante nell'affermazione dell'uguaglianza dei diritti fondamentali della persona nei confronti degli stranieri, e della supremazia delle norme e dei principi a tutela dell'unita' familiare e dei minori su quelle di natura amministrativa sulla regolarita' dello straniero. 15-05-2010 09:54 Fermo amministrativo, è un diritto opporsi al preavviso. Cassazione Isabella Cusanno * Profonde perplessità provoca la massima della sentenza della Cassazione a sezioni unite n. 11087 del 7 maggio 2010, massima non ancora pubblicata nel sito ufficiale della Suprema Corte. Il testo diffuso risulta essere opposto alla lettera ed al senso della sentenza stessa ed alla massima nella sentenza contenuta . La massima diffusa dice:” Il preavviso di fermo amministrativo per violazione del codice della strada è impugnabile dinanzi al giudice tributario. Infatti il preavviso di fermo amministrativo ex art.56 del Dpr 29 settembre1973 n.602 che riguardi una pretesa creditoria dell’ente pubblico di natura tributaria è impugnabile innanzi al giudice tributario, in quanto atto funzionale a portare a conoscenza del contribuente una determinata pretesa tributaria, rispetto alla quale sorge ex art.100 cpc l’interesse del contribuente alla tutela giurisdizionale per il controllo della legittimità sostanziale della pretesa impositiva , a nulla rilevando che detto preavviso non compaia esplicitamente nell’elenco degli atti impugnabili contenuto nell’art.19 del dlgs 31 dicembre 1992 n. 546, in quanto tale elencazione va interpretata in senso estensivo, sia in ossequio alle norme costituzionali di tutela del contribuente e di buon andamento della PA, che in conseguenza dell’allargamento della giurisdizione tributaria operato con la legge 28 dicembre 2001,n.448.” La massima contenuta in sentenza così sancisce :”Il preavviso di fermo amministrativo ex art 86 del Dpr 29 settembre 1973 n 602 che riguardi una pretesa creditoria dell’ente pubblico di natura tributaria , in quanto atto funzionale a portare a conoscenza del contribuente una determinata pretesa tributaria , rispetto alla quale sorge ex art. 100 cpc l’interesse del contribuente alla tutela giurisdizionale per il controllo della legittimità sostanziale della pretesa impositiva , a nulla rilevando che detto preavviso non compaia esplicitamente nell’elenco degli atti impugnabili contenuto nell’art. 19 del decreto legislativo 31 dicembre 1992 n. 546 in quanto tale elencazione va interpretata in senso estensivo, sia in ossequio alle norme costituzionale di tutela del contribuente e di buon andamento della P.A. che in conseguenza della allargamento della giurisdizione tributaria operato con la legge 28 dicembre 2001 n 448 . Analoghe considerazioni valgono, mutatis mutandis , allorquando il preavviso riguardi obbligazioni extratributarie” Ed il “ mutatis mutandis” contiene ogni cambiamento necessario alla definizione della diversa fattispecie. Inoltre la massima diffusa se fosse stata perseguita dalla Cassazione avrebbe comportato la vittoria in giudizio dell’ Equitalia che invece ha perduto su tutti i fronti. Inoltre la sentenza della Cassazione a sezioni Unite n. 1088 del medesimo giorno ribadisce la ripartizione per materia ossia dove il carico o l’obbligazione è tributaria la competenza è tributaria ove il carico o l’obbligazione è ordinaria la competenza è del giudice ordinario. Se poi la Cassazione vuole affermare nel caso dell’opposizione al preavviso di fermo amministrativo la possibilità di ricorrere ad entrambi i giudici, diventa indispensabile che il principio venga espresso apertis verbis. La sentenza della Cassazione n 11087 a sezioni unite del 7 maggio 2010 sancisce definitivamente la sconfitta dell' Equitalia su almeno tre motivi, tre fronti, con cui costantemente l'Ente difende il suo operato in sede giudiziaria quando le vengono proposte opposizioni a preavviso di fermo amministrativo . Ciascuno di questi tre motivi appartengono al repertorio classico dell'Equitalia e si tramandano , nonostante le pronunce negative dei giudici del merito,di giudizio in giudizio, quali consumati clichè. 1) Competenza del giudice ordinario o tributario: L'Equitalia contesta la competenza del giudice ordinario volendo ravvisare sempre e comunque la competenza del giudice tributario La Cassazione a sezione unite ritiene la contestata decisione del giudice di pace assolutamente corretta nella parte in cui vengono tenute distinte le obbligazioni di natura tributaria da quelle di natura extratributaria come possono essere quelle dovute a titolo di sanzioni amministrative per violazioni del codice della strada 1) Opponibilità del preavviso di fermo amministrativo. L'Equitalia ribadisce come sempre la non impugnabilità di un atto meramente preparatorio. La Cassazione a sezioni unite riconosce una volta per tutte l'esistenza dell'interesse del contribuente alla" tutela giurisdizionale per il controllo della legittimità sostanziale della pretesa impositiva "" a nulla rilevando che detto preavviso non compaia esplicitamente nell'elenco degli atti impugnabili in quanto tale elencazione va interpretata in senso estensivo, sia in ossequio alle norme costituzionali di tutela del contribuente e di buon andamento della P.A., che in conseguenza della giurisdizione tributaria. Analoghe considerazioni valgono, mutatis mutandis, allorquando il preavviso riguardi obbligazioni extra tributarie." 3) Il destinatario del provvedimento di preavviso di fermo non deve aspettare l'effettività del provvedimento per agire in difesa dei suoi diritti"; il destinatario del preavviso di fermo , sancisce la Cassazione, ha un interesse specifico e diretto al controllo della legittimità sostanziale della pretesa che è alla base del preannunciato provvedimento cautelare." Fonti normative: art.615 cpcart.57 dpr 602/1973 art.86 DPR 602/1973 art.50 Dpr 602/1973 art.19 d.lgs n.546/1992 * Avvocato 17-05-2010 11:19 Spagna. Nutrita a forza perché non aveva fatto il testamento biologico redazione * Il caso di Maria Antonia Astorga, la paziente in coma alimentata forzatamente da un tribunale di Madrid contro la volontà della sua famiglia, mette in evidenza le difficoltà sul fine vita in Spagna. L'ospedale Infanta Leonor della Comunidad de Madrid ha negato alla famiglia la sospensione della nutrizione artificiale per il fatto che il paziente non aveva lasciato un testamento biologico. Il Ministero della Salute ha preso la parte della famiglia: "Dobbiamo accettare la posizione della famiglia, che è meglio in grado di interpretare la volontà del paziente", ha detto il segretario generale della Sanità, José Martinez Olmos. Secondo il quotidiano El Pais, il caso assomiglia a quella dell'italiana Eluana Englaro, morta nel febbraio 2009 dopo una lunga battaglia legale del padre, a seguito della sospensione dell'alimentazione e idratazione. La giustizia italiana ha accettato le testimonianze della famiglia e degli amici di Eluana, da 17 anni in stato vegetativo. In vita, Englaro aveva infatti detto che non avrebbe voluto mai vivere nello stato in cui poi si è ritrovata dopo un incidente stradale. In Spagna, invece, i giudici di Madrid hanno dato ragione ai medici. ordinando loro di alimentare Maria Antonia, anche se non aveva "alcuna possibilità di recupero o trattamento" dopo l'ictus che l'aveva colpita il 25 novembre scorso. Martinez Olmos, numero due della Salute, dice che in questi casi "sarebbe logico accettare la volontà della famiglia" perché "sanno come pensa e che cosa avrebbe voluto fare in quella situazione". I figli di Maria Antonia dicono che non era religiosa e che la sua volontà non sarebbe stata quella di essere mantenuta in vita artificialmente. La storia delle opinioni e convinzioni del paziente dovrebbe essere importante per decidere come agire negli ultimi momenti della vita. La legge sull'autodeterminazione del 2002 consente al paziente di rinunciare al trattamento sanitario e prevede che in caso di stato di incoscienza sia la famiglia a decidere. Ma i legali dell'ospedale Infanta Leonor hanno ritenuto non rinunciabile l'alimentazione artificiale attraverso un sondino nasogastrico in quanto Maria Antonia non aveva lasciato alcun testamento biologico. Per questo, ha fatto ricorso al tribunale. "Ci sono decisioni che non sono facili," ha spiegato il responsabile del ministero, il quale sottolinea che questi casi aumenteranno con l'invecchiamento della popolazione. "Incoraggiamo tutti a fare un testamento biologico in modo che non vi siano dubbi", ha detto Martinez Olmos, altrimenti decide un giudice nel caso di contrasto fra medici e famiglia. Attualmente circa 60.000 persone hanno fatto il testamento biologico. Il ministero sta lavorando al registro nazionale delle direttive anticipate di trattamento che sarà accessibile da tutti gli ospedali. Dopo aver lasciato l'ospedale, Maria Antonia Liébana è morta sotto sedazione, seguita a domicilio dai medici Montes Luis e Fernando Marin, dell'associazione per il diritto ad una morte dignitosa "Admd". Il primo medico era stato accusato nel 2005 di aver praticato l'eutanasia a numerosi pazienti presso l'ospedale Legane, ma tutte le accuse sono state archiviate dalla giustizia. * Articolo tratto dal quotidiano El Pais 18-05-2010 14:32 Buco ozono... e nel cielo si produsse uno squarcio Alexander Stim * Venticinque anni fa i ricercatori scoprirono che lo strato d'ozono s'assottigliava. La storia di un'azione di salvataggio. Un buco nell'ozono? Sciocchezze! Jonathan Shanklin, giovane fisico del Centro di ricerche sui Poli a Cambridge, non dava nessun peso agli scenari terrorizzanti che i giornali britannici dipingevano nei primi anni '80. Lui aveva a che fare tutti i giorni con i dati dell'ozono e non s'era mai imbattuto in variazioni significative. Perciò, quando nel 1983 dovette organizzare la Giornata delle porte aperte del suo Istituto, stampò alcuni grafici utili a convincere i visitatori che la fascia d'ozono era nella norma. Solo che quei diagrammi mostrarono il contrario, persino a lui. Uno sguardo più approfondito alle cifre e alcune discussioni lo indussero a rivedere la sua posizione. Due anni dopo, il 18 maggio 1985, egli pubblicò con alcuni colleghi un saggio innovativo su Nature, dove spiegava che per la fascia d'ozono i problemi erano seri. Senza volerlo, Shanklin aveva scoperto il buco nell'ozono. La conseguenza fu la paura che cominciò a serpeggiare tra la gente, ma anche una nuova consapevolezza. In poco tempo le scoperte di Shanklin divennero il simbolo della distruzione della Terra a opera dell'uomo e l'avvio del piano di salvataggio più grande e più efficace mai intrapreso. "Come per molte scoperte scientifiche, anche nel nostro caso la fortuna ha giocato un ruolo importante", spiega oggi Shanklin. All'inizio degli anni 1980 egli doveva elaborare al computer i valori dell'ozono misurati manualmente dal British Antartic Survey. Ma le cose andavano per le lunghe e i dati storici da immettere si accumulavano. "Per caso, in quel cumulo si trovava anche il decennio decisivo, quello in cui i valori dell'ozono cominciarono a scendere", ricorda Shanklin nell'articolo odierno su Nature. Le preoccupazioni a farsi la barba Che lo strato d'ozono fosse a rischio l'avevano previsto già dieci anni prima i chimici Mario Molina e Sherwood Rowland, poi insigniti del premio Nobel. Leggenda vuole che, all'epoca, mentre si stava radendo, Molina un giorno s'interrogasse sui possibili effetti per l'ambiente del propellente della schiuma da barba. A seguito di ricerche approfondite, il duo giunse a una conclusione inquietante: i composti chimici industriali fluoroclorocarburi (cfc) sono potenzialmente dannosi alla fascia protettiva d'ozono. Ma Molina allora non disponeva di dati attendibili dell'atmosfera. Quei dati si trovavano invece nell'archivio di Shanklin, che, insieme ai colleghi Joseph Farman e Brian Gardiner, andò a frugare tra le cifre dell'ozono del periodo 1957-1984. E dai loro calcoli emerse un quadro che impressionò il mondo scientifico: non solo esso dimostrava una forte riduzione della concentrazione d'ozono a partire dalla metà degli anni 1970, ma ne attribuiva una delle responsabilità agli cfc. Prontamente la Nasa rielaborò le misurazioni satellitari degli anni prima che non avevano rilevato alterazioni nella fascia. Questa volta dovette ammettere che un algoritmo automatico aveva selezionato dei dati ingannevoli: essendo minimi, il computer li aveva considerati come semplici errori di misurazione, mentre ora emergeva che, tra il 1975 e il 1985, la concentrazione d'ozono sull'Antartico era diminuita del 40%. Per l'opinione pubblica fu uno choc. In un'epoca di crescente consapevolezza ecologica e in cui si discuteva di lotta alle deforestazione, la notizia del "buco nell'ozono" provocò nuove paure, soprattutto riguardo ai tumori della pelle, visto che l'ozono protegge in modo naturale dai raggi solari. Le sue molecole, composte di tre atomi d'ossigeno, assorbono infatti oltre il 90% dei raggi uv-b a un'altitudine di 15-25 chilometri. E basta una minima riduzione a causare delle conseguenze negative; se la concentrazione d'ozono nella stratosfera diminuisce del 10%, l'impatto dei raggi uv-b aumenta della metà sulla superficie terrestre, ciò che, secondo le previsioni dell'epoca, poteva causare ogni anno 250.000 nuovi casi di cancro alla pelle. "Una leggenda fantascientifica" I produttori dei killer dell'ozono fecero spallucce. Il responsabile dell'azienda chimica DuPont viene ricordato ancora oggi per aver detto che la teoria della distruzione della fascia protettiva d'ozono altro non era che "fantascienza, un mucchio di stupidaggini, pura idiozia". I politici non seguirono le lobby industriali. Il 16 settembre 1987, appena due anni dopo la pubblicazione di Shanklin, 47 Stati sottoscrissero il protocollo di Montreal, in base al quale i cinque cfc più nocivi dovevano essere banditi entro il 1996. In seguito, nella lista delle sostanze vietate vennero aggiunti altri prodotti chimici al cloro e al bromo. Nel frattempo il protocollo è stato firmato da 196 Stati. Per Kofi Annan, ex Segretario generale dell'Onu, è stato probabilmente "l'intesa internazionale di maggior successo di tutti i tempi". In effetti sembra che funzioni. E' vero che il buco nell'ozono sopra l'Antartico s'allarga sempre a settembre -l'anno scorso era di 24 milioni di chilometri quadrati (a causa delle condizioni meteo al Polo Sud). Ma sul Nordeuropa la concentrazione è continuata a crescere; dalla metà degli anni '90 è cresciuta dello 0,2% l'anno. Per i ricercatori il maggior successo dell'accordo di Montreal è però la riduzione dei valori di cloro e bromo nella stratosfera, la cui concentrazione dieci anni fa aveva superato il limite massimo. Ci vorrà ancora tempo prima che lo strato d'ozono si ricostituisca completamente. Non prima del 2050; Shanklin calcola il 2080. Il motivo della lunga attesa? I cfc hanno una vita lunga. In più, la fascia d'ozono è minacciata da un nuovo rischio. Mentre le temperature aumentano sulla Terra, il mutamento climatico riserva giorni più freddi alle sfere superiori dell'atmosfera. E il freddo, soprattutto se la temperatura è sotto i 78 gradi celsius, è nemico dell'ozono. Non c'è una soluzione rapida per la salvaguardia del clima A differenza del buco dell'ozono, la tutela del clima non avrà una soluzione veloce. "Allora l'opinione pubblica voleva che succedesse subito qualcosa. Le prove erano forti e convincenti, il buco dell'ozono aveva un suono sinistro, il legame con il tumore della pelle sfuggiva alle previsioni", dice Jonathan Shanklin. Inoltre, l'industria, dopo le resistenze iniziali, trovò subito le alternative ai killer dell'ozono, ricavandoci dei bei guadagni. Nessuno ci ha rimesso, nessuno ha dovuto rivoluzionare il proprio stile di vita. "Il cambiamento climatico attuale è diverso. Le persone hanno l'impressione che la civiltà stia per sprofondare se non rinunciamo all'auto e se non modifichiamo radicalmente la nostra vita. Nessuna meraviglia dunque se l'irritazione e le resistenze sono forti". Ma anche la partita dell'ozono non è conclusa. Nonostante le alternative ai cfc, nonostante Montreal, nonostante le prove convincenti... la fascia non è ancora salva. Negli ultimi anni gli studiosi dell'atmosfera hanno individuato un nuovo nemico della protezione solare terrestre: il gas N2O. Questa sostanza incolore innesca nella stratosfera un'incontrastata reazione a catena che distrugge velocemente l'ozono. Ed entra sempre più spesso in azione. Il gas -protossido d'azoto- viene dall'agricoltura intensiva e dall'allevamento industriale tramite gli impianti d'incenerimento e di depurazione, ma soprattutto dall'uso dei fertilizzanti all'azoto. E ciò potrebbe rappresentare una nuova minaccia. Dunque, malgrado i successi, la battaglia non è ancora vinta. Anche perché, rispetto alle bombolette spray e ai prodotti refrigeranti, l'agricoltura è un osso molto più duro, meno facilmente convertibile e con costi di ben altra dimensione. * pubblicato sul quotidiano Sueddeutsche Zeitung del 18/05/2010 (traduzione di Rosa a Marca) ------------------------------------------AVVERTENZE è un quotidiano dell'Aduc registrato al n. 5761/10 del Tribunale di Firenze. Direttore Domenico Murrone. 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