Realizzazioni N. 22/2010 Indice 04 Il pioniere di SFS, Hans Huber, ripercorre con la memoria i 50 anni di attività produttiva. 14 IKEA, il famoso produttore di mobili, ha concluso in Francia la prima tappa costruttiva di uno dei suoi centri logistici più grandi dell’Europa meridionale. Al progresso del progetto contribuisce anche la tecnica di fissaggio di SFS intec. 04 SFS intec festeggia i 50 anni del primo stabilimento di produzione Intervista con Hans Huber, il fondatore dell’impresa 06 Brevi avvisi Informazioni brevi su SFS intec 12 Fissaggio strutturale di costruzioni modulari Il sistema di rivetti filettati SRB come mezzo di collegamento ideale nelle strutture prefabbricate 14 IKEA si affida alle tecniche di fissaggio della SFS intec SFS intec ha fornito soluzioni di raccordo per tetto e facciata 16 Forma e funzionalità in armonia Il sistema di cerniere a bilico CAB-R 3D per porte a filo di design 18 Cina, rispondere alle esigenze locali stando vicini al cliente Presenza locale per aziende fornitrici di elementi per l’industria cinese automobilistica 20 Componenti di sistema da un’unica mano Componenti strutturali perfettamente armonizzati tra loro per un nuovo sistema di frizione 22 Nuovi parametri nella tecnica di ferramenta per finestre I fissaggi con testa a fungo offrono maggiore affidabilità ai sistemi di ferramenta per finestre Editoriale 20 La nuova frizione doppia di LuK consente un cambio di marcia particolarmente confortevole. Per un funzionamento affidabile del sistema sono stati utilizzati due componenti di SFS intec. Era il 1960 quando SFS diede inizio alla produzione di viti. Con lungimiranza imprenditoriale, il fondatore della ditta Hans Huber e i suoi collaboratori di allora osarono compiere il passo verso una produzione propria. Successivamente sono state concepite nuove idee e trasformate in realtà. Da questi primi semplici passi, SFS intec è cresciuta diventando un’azienda leader nel settore. Oggi, a distanza di 50 anni, i nostri collaboratori sono ancora animati dallo spirito pionieristico del fondatore. Dall’unione di esigenze dei clienti, esperienze perso nali e nozioni desunte da ricerca e tecnica nascono soluzioni innovative che fungono da guida per il set tore. Siamo sempre molto contenti quando possiamo intraprendere importanti lavori insieme ai nostri clienti. Alcuni risultati di questi progetti vengono presentati, ormai da anni, nel nostro periodico «Realizzazioni». Anche in questo caso, scoprirete molte novità. C’è una cosa però che in 50 anni non è mai cambiata: «Creare benefici per i clienti è il nostro obiettivo aziendale comune». Vi auguro un’interessante e piacevole lettura. Il vostro, Helmut Binder Amministratore SFS intec Impressum Staff di redazione Collaboratori di SFS intec Tipo di pubblicazione Annuale Realizzazione grafica e redazionale Marketing Services SFS intec Stampa RDV, Rheintaler Druckerei und Verlag AG, Berneck Editore SFS intec 3 SFS intec festeggia i 50 anni del primo stabilimento di produzione. Intervista con Hans Huber 50 anni fa iniziò con SFS intec l’era di una produzione industriale propria. Dopo un inizio positivo, il pioniere e fondatore Hans Huber ha costruito con i suoi dipendenti un’impresa industriale impostasi a livello internazionale. Nella seguente intervista, Hans Huber parla di quegli anni pionieristici, delle relazioni tra fornitore e clienti e del significato di prestazioni massime. Signor Huber, nel 1960 con la fondazione di Presswerk Heerbrugg ha posto la prima pietra per la creazione dell’odierno Gruppo SFS intec. Che cosa prova quando pensa a questo importante anniversario? Penso che questi ultimi 50 anni sono stati molto brevi e che il tempo è volato. È stata un’impresa affascinante sviluppare nuovi prodotti con nuove tecnologie e diffonderli nei mercati emergenti. Devo molto soprattutto alle numerose cooperazioni con clienti, collaboratori e fornitori, che hanno contribuito alla creazione dell’azienda. Sono molto soddisfatto e provo una profonda gioia quando penso che SFS intec è proiettata verso un futuro promettente e ricco di prospettive. Quali sono stati i motivi che l’hanno spinta ad intraprendere questo investimento allora molto vasto? All’inizio degli anni ’60 l’Europa aveva un grande bisogno di prodotti industriali. La ricostruzione dell’Europa del secondo dopoguerra richiedeva risorse enormi. Nonostante il boom, i tradizionali prodotti intercambiabili già allora non erano un argomento per noi. Invece abbiamo posto grande atten zione alla soddisfazione di specifiche esigenze dei clienti. All’epoca venivano costruite numerose finestre a doppi vetri ed era quasi impossibile procurarsi i fissaggi necessari perché dovevano essere realizzati secondo procedure specifiche. Per soddisfare l’elevata domanda c’era solo una soluzione: produrle da soli – malgrado avessimo considerato il fatto che in quel momen- to il rischio di una simile impresa era relativamente alto. Munito di business plan dettagliati, ho cercato dei finanziamenti per la mia quota del 50% presso l’allora Banca Svizzera. Riuscii a ottenere il finanziamento tramite il deposito del mio libretto di risparmio. Gli altri mezzi li ricevemmo dalla ditta Stadler AG, di Josef Stadler. Per i successivi aumenti di capitale abbiamo sempre cercato di ottenere una parte cipazione tra i collaboratori ai più alti livelli dei quadri. In tutti questi anni l’azienda è cresciuta costantemente. Quali sono stati secondo lei i fattori che hanno decretato il successo di questa crescita? Principalmente sono stati due: le straordinarie capacità dei collaboratori e il fatto che negli anni abbiamo sempre investito nella tecnologia moderna degli impianti. L’attività imprenditoriale dei nostri collaboratori, unita a un elevato senso di responsabilità personale, è stato ed è il pilastro su cui si regge la nostra attività. Inoltre, grazie allo stretto rapporto che ci lega ai nostri clienti e ai nostri fornitori, possiamo sempre superare situazioni difficili, come ad esempio la continua rivalutazione del franco svizzero. La vicinanza con i clienti e la grossa fiducia reci proca ha fatto sì che la nostra azienda si sviluppasse sempre di più, passo dopo passo. Ci sono stati eventi che hanno avuto un peso particolare nello sviluppo di SFS intec? Sì, naturalmente, e fin dall’inizio della nostra crescita, a metà degli anni ’60. Venimmo contattati allora dall’azienda Sulzer e dal governo svizzero. Doveva- n Hans Huber ha fatto la storia dell’azienda SFS: come pioniere fondatore, amministratore e successivamente presidente del consiglio di amministrazione è riuscito a costruire da un’impresa commerciale regionale un gruppo attivo in tutto il mondo. conseguire un importante know-how in questo settore tecnologico. È stato alla guida dell’azienda per quasi 40 anni portandola a un livello di crescita internazionale. È stato facile per lei, quale fondatore dell’azienda, lasciare e passare la guida operativa a metà degli anni ’90 a una nuova generazione di manager più giovani? mo fornire le viti per motori e componenti strutturali del prestigioso velivolo militare «Mirage». Fin da subito ci siamo confrontati con due sfide molto speciali: la lavorazione di leghe estremamente resistenti e la realizzazione di pezzi dalla geometria molto sofisticata. La tecnologia delle stampatrici a più stazioni all’epoca era agli esordi. Il progetto è stato quindi molto impe gnativo. Poi, alla fine degli anni ’60, c’è stata la concessione della licenza per il Sistema Fabco, ovvero per i fissaggi per l’edilizia, anche questa ha avuto un grande successo. Incitati da questo passo in avanti nelle costruzioni industriali leggere, ci siamo cimentati nello sviluppo di una nostra vite autoforante. Il 1975 è stato l’anno del grande salto all’estero, per la precisione in Francia. Con l’acquisizione della Boulonnerie Callibré e della Visserie Technique, di sua proprietà, abbiamo potuto I legami tra partner sono estremamente importanti proprio in tempi di crisi. L’azienda deve concentrarsi in modo strategico sulle questioni più importanti, in particolare quelle relative a una competitività duratura. Un’ultima domanda: guardandosi indietro oggi, che cosa cambierebbe di quello che ha fatto? Il passaggio delle responsabilità e delle Nel complesso devo dire che lo svilupcompetenze è stato relativamente po dell’azienda corrisponde alle mie facile per me, perché tutto è avvenuto aspettative relativamente alte. Quando secondo le fasi previste. Nel 1995 ho si acquisiscono delle imprese ci si deve potuto passare la guida della nostra sempre chiedere se le acquisizioni ci più importante unità commerciale, fanno veramente progredire in modo il Gruppo Industriale, a Helmut Binder. strategico e se queste incoraggeranno Durante la riuniolo sviluppo ne generale del dell’azienda. «I legami tra partner sono Guardando al 1999, con il resoconto dell’ posso estremamente importanti passato anno d’esercizio dire che forse 1998, mi sono proprio in tempi di crisi.» mi sarei potuto dimesso dalla concentrare carica di presiancora di più dente della SFS Holding. Tramite però sulla divisione costruzione, soprattutto diversi mandati e la mia società di per le costruzioni leggere. partecipazione sono sempre in prima linea nelle attività imprenditoriali, insiePenso inoltre che sarebbe stato vanme a mia figlia e i miei due figli. taggioso per la tecnica di fissaggio intraprendere la strada della vendita Lo scorso anno è stato tutto all’insegna diretta, per poter offrire vantaggi ancodella crisi economica globale. Segue ra migliori ai clienti e comunicare meancora oggi gli eventi attuali presso la glio con loro. Ma come ho già detto SFS intec? prima: sono molto soddisfatto e felice per tutto quello che abbiamo raggiunto Sì, continuo a farlo, è naturale. Nello insieme. sviluppo della nostra azienda abbiamo dovuto superare diverse e importanti crisi economiche. Simile a quella del 2009 è stata la crisi petrolifera degli anni ’70. È naturale che in situazioni come queste è un grosso vantaggio avere una buona scorta finanziaria – cosa che il Gruppo SFS ha. Solo in questo modo l’azienda può sussistere a lungo. Tutte le persone coinvolte – collaboratori, clienti, fornitori e azionisti – devono assumersi una grande responsabilità per superare con successo periodi come questi. Per far ciò sono necessari soprattutto la disciplina di tutte le persone interessate, un’elevata flessibilità e un atteggiamento di base innovativo. 5 Ristrutturazione di tetti in Cina All’inizio del boom economico degli anni ’90, le industrie cinesi sono state dotate sempre più di tetti con profili metallici, molti dei quali necessitano attualmente di una ristrutturazione. Per motivi di salvaguardia ambientale e manutenzione, l’azienda elettronica statunitense MOTOROLA ha ristrutturato i suoi 14 stabilimenti in Cina. Su una superficie totale di oltre 50 000 m2 sono stati installati pannelli di isolamento termico a risparmio energetico sulla base preesistente. Per stabilire l’impiego specifico dei prodotti di fissaggio, l’organizzazione commerciale cinese di SFS intec ha calcolato i valori tecnici di resistenza alla depressione del vento. Il sistema di fissaggio ISO-TAK ® è quello che meglio si adattava alla situazione. La sintesi tra fissaggi, boccole e utensili di posa ha consentito di svolgere un lavoro veloce e sicuro. Inoltre, il sistema di SFS intec ha soddisfatto le richieste della commissione industriale americana FM Global (Factory Mutual). n Il sistema ISO-TAK ® ha consentito di ristrutturare il tetto dello stabilimento MOTOROLA entro i termini stabiliti. Risparmio energetico a Washington Columbia Heights è il distretto ammi nistrativo più vivace della capitale statunitense. Recentemente è stato sottoposto ad un intervento di rinno vamento che ha interessato anche l’illuminazione a energia solare delle piazze. I corpi illuminanti sono stati prodotti dall’azienda britannica Telling Architectural Ltd e oltre a illuminare lo spazio pubblico fungono anche da struttura portante per le celle solari fornite dall’impresa fotovoltaica spagnola Vidursolar. L’unità completa è stata bloccata con punti di fissaggio in ac ciaio inox e da crociere della SFS intec. La soluzione appositamente sviluppata non solo risponde in modo estetico al design ma contribuisce anche alla solidità generale della struttura. Passerella in legno a Berlino Sulla superficie di 47 000 m2 del castello al centro di Berlino, dove prima sorgeva il Palazzo della Repubblica, verrà ricostruito nel 2013 lo storico Berlin Stadtschloss. Nel frattempo, per non lasciare l’enorme area improduttiva, le autorità cittadine hanno fatto costruire una passerella di legno con tabelle informa tive sulla storia del luogo. La complessa realizzazione della struttura è stata affidata all’azienda Holzbau Hunold GmbH che ha usato elementi di legno lunghi 6 m e larghi da 2,3 a 3 m. Il lavoro richiedeva elevata precisione e cura. Inoltre bisognava garantire che gli elementi coincidessero esattamente, senza problemi durante il montaggio in cantiere. Per una affidabile giunzione dei vari elementi di legno sono state usate viti a doppio filetto WT di SFS intec. Questi fissaggi anticorrosione, dotati di filettatura nella parte superiore e inferiore, hanno garantito una veloce esecuzione dei lavori di montaggio, contribuendo anche a una maggiore resistenza della passerella al transito perché con i fissaggi WT la giunzione con il filetto resiste a carichi maggiori, anche su legni montati all’aperto e sottoposti a deformazioni. Usando invece le tradizionali viti par zialmente filettate il rivestimento cederebbe gradualmente verso il basso, le teste delle viti verrebbero spinte verso l’alto costituendo un rischio di lesioni o cadute per i passanti. Dopo soli tre mesi di produzione e montaggio, la passerella è stata inau gurata nel luglio 2009. Nei prossimi tre anni turisti e residenti avranno la possibilità di scoprire da soli la storia di questa area. Trascorso questo periodo, la struttura di legno verrà smontata e ricostruita probabilmente in un’altra zona. Il consiglio comunale sta considerando un eventuale riutilizzo in un parco naturale. Senza carico Con carico n Per il fissaggio degli elementi della passerella i progettisti hanno scelto le viti a doppia filettatura WT di SFS intec che garantiscono un montaggio solido delle assi che restano al proprio posto anche sotto carico e in presenza di deformazioni. Fissaggio tradizionale con viti a filettatura parziale Fissaggio con viti a doppia filettatura WT 7 Fissaggio stabile per un comfort di seduta senza limiti Dopo cinque anni di sviluppo, il produttore tedesco di mobili Wilkhahn ha presentato il suo nuovo concetto di sedia da ufficio mobile a tre dimensioni «ON ®», dotata di un meccanismo di seduta intelligente. Grazie alla cinematica di supporto sincrona e tridimensionale, la nuova tecnica offre movimenti di seduta e schienale ergonomici. La sedia segue quindi ogni movimento del corpo. I due bracci oscillanti si muovono in modo indipendente e sono collegati da elementi sferici con la struttura della seduta e dello schienale. Per quanto riguarda il fissaggio efficace degli snodi sferici rotanti, Wilkhahn e SFS intec hanno collaborato a stretto contatto. La meccanica sferica è stata collegata con viti autofilettanti TAPTITE 2000 ®. Affinché queste viti non si allentassero sotto il carico dinamico, sono state dotate nella parte filettata di adesivo microcapsulato spedcaps® che consente di rinunciare a qualsiasi ulteriore elemento di sicurezza. L’affidabilità delle viti è stata dimostrata durante il lavoro di sviluppo con test di utilizzo intensivi. Questi fissaggi quindi hanno consentito di creare una seduta conforte vole non solo dal punto di vista ergonomico ma anche di sicurezza. n Gli elementi sferici della sedia da ufficio «ON ®» consentono una seduta ergonomica in ogni posizione. I giunti sono collegati tra loro con i fissaggi autofilettanti TAPTITE 2000 ®. Un accordo perfetto Chi decide di acquistare una Porsche Cayenne, dà molto valore al comfort, alla qualità e alla tecnica. Attributi molto importanti che devono sod disfare anche il soundsystem di Cayenne. SFS intec ha contribuito alla realizzazione delle coperture delle casse acustiche della vettura di lusso, offrendo una perfetta qualità del suono nell’abitacolo. I componenti sono stati realizzati in tre diversi modelli molto versatili, con bordure, loghi e cornici decorative, abbinati ai diversi colori degli interni. Il montaggio finale viene realizzato nello stabilimento produttivo ungherese di SFS intec, dal quale partono le coperture finite per essere poi montate direttamente sul rivestimento delle portiere della Cayenne. Processi ottimizzati Harman/Becker Da sistemi audio high-end a pacchetti informativi completi: Harman/Becker Automotive Systems trasforma i veicoli in spazi di esperienze sensoriali. Ciascun prodotto Harman/Becker è composto da numerosi componenti singoli, che generano notevoli spese operative. Lo scopo è ridurre al minimo questi costi. Per questo motivo, a SFS intec è stato chiesto di sviluppare un’efficiente soluzione di collegamento per il montaggio dell’amplificatore su un telaio di lamiera. La soluzione: una vite filettata autofilettante TAPTITE 2000 ® con rondella isolante integrata. Questa combinazione offre una notevole forza di bloccaggio per un’elevata sicurezza di processo. La rondella isolante viene premontata in modo fisso escludendo ogni possibile errore di montaggio. Ulteriore vantaggio: Harman/Becker riceve il componente direttamente e già finito riducendo i costi e semplificando il processo di fornitura. 9 Processi amministrativi efficienti con un settore informatico unitario Un settore informativo stabile e proiettato verso il futuro, piattaforme estese, processi unitari e un flusso informativo ottimale all’interno e all’esterno dell’impresa: questi sono gli obiettivi che SFS intec si pone con l’introduzione del software SAP ERP (Enterprise Resource Planning). L’implementazione di SAP apre nuove possibilità di collaborazione ai partner commerciali. Lo scambio di dati standardizzati velocizza i processi riducendo al minimo gli errori. Inoltre SAP offre anche una piattaforma per strumenti di comunicazione avanzati come scanner o e-shop. dati anagrafici. Grazie all’impiego integrato, SFS intec riduce al minimo le spese di acquisizione, offrendo fasi di elaborazione più veloci e processi più sicuri. Dal 2005, SFS intec lavora al rollout della soluzione SAP. La seguente tabella indica lo stato attuale e i progetti pianificati. Ogni nuova sede sul SAP significa un passo in più verso un’interfaccia accurata. Inoltre i processi unificati favoriscono la produttività, aumentando al massimo la trasparenza. SAP viene impiegato da SFS intec tanto nella produzione, nell’economia dei materiali, nelle vendite e nella gestione della qualità e del personale, quanto nel settore finanziario e amministrativo e di controllo. L’utilizzo unitario presuppone processi intercompartimentali e rappresenta un grosso impegno per l’utilizzatore dal punto di vista dei Introduzione SAP ERP 5.0 Europa Svizzera SFS intec AG CH-9450 Altstätten 2005 Svizzera SFS intec AG CH-9435 Heerbrugg 2006 Francia SFS intec SAS FR-26902 Valence 2007 Germania SFS intec GmbH DE-75382 Althengstett 2007 Portogallo SFS intec E y P, S.A. PT-2655-400 Ericeira 2007 Spagna SFS intec E y P, S.A. ES-28670 Villaviciosa de Odón 2007 Svezia SFS intec AB SE-645 42 Strängnäs 2007 Norvegia SFS intec AS NO-1473 Lørenskog 2007 Finalandia SFS intec Oy FI-08500 Lohja 2007 Estonia SFS intec Oy EE-11313 Tallinn 2007 Svizzera SFS intec AG CH-9230 Flawil 2009 Germania SFS intec GmbH DE-61440 Oberursel/TS 2009 Polonia SFS intec Sp.z.o.o. PL-61315 Poznań 2009 Gran Bretagna SFS intec Ltd. GB-Leeds LS4 2AT 2010 Ungheria SFS intec Kft. HU-9421 Jánossomorja 2010 Austria SFS intec GmbH AT-2100 Korneuburg 2010 Repubblica Ceca SFS intec s.r.o. CZ-511 01 Turnov 2010 Italia SFS intec s.p.a IT-33074 Fontanafredda PN programmato per il 2011 Canada SFS intec Inc. CA-Dundas, Ontario L9H 7P3 2010 USA SFS intec Inc. US-Wyomissing, PA 19610 programmato per il 2011 America del Nord FireFox, il nuovo avvitatore per dadi a rivetto cieco di GESIPA Basandosi sulla collaudata linea TAURUS, GESIPA ha sviluppato il nuovo avvitatore FireFox, che si contraddistingue per un raggio di avvitamento molto ampio (da M3 a M12), come anche per un processo di avvi tamento molto veloce. L’apparecchio può essere utilizzato con un elevatore costante o con la stessa grandezza dei dadi (ad esempio M8). Così facendo, è possibile installare con un’elevata sicurezza dei processi, dei dadi a rivetto cieco di diversa lunghezza e di materiali di diverso spessore. Con l’introduzione sul mercato di FireFox, nel settore dei dadi a rivetto cieco inizia una nuova epoca per quanto riguarda la sicurezza e la velocità di posizionamento. n Attraverso l’uso del macchinario, il collo del dado a rivetto cieco si deforma in maniera radiale verso l’esterno. Sul lato cieco si forma così un capo di chiusura, che resiste a forti spinte assiali. Ristrutturazione economica, ossia realizzazione di solai in legno e cemento I solai devono essere spesso rinforzati durante le ristrutturazioni. In molti casi la miglior soluzione è la connessione legno-calcestruzzo. Questo processo risulta più economico del 40%, in media, rispetto ad una demolizione con successiva riedificazione, in più consente di risparmiare del tempo. Per un’efficace giunzione di un sottile strato di cemento con gli elementi portanti in legno, SFS intec ha sviluppato il sistema di fissaggio VB, attraverso il quale si riesce ad incrementare ulteriormente l’efficienza, partendo dalla pianificazione, grazie ad un software di calcolo, elaborato appositamente. Il fissaggio VB ora è disponibile in due misure. Ciò aumenta il potenziale produttivo del sistema nelle sue tipiche applicazioni fino al 70%. Un’ulteriore novità è anche la comoda macchina posizionatrice, attraverso la quale gli elementi di giunzione si possono posizionare in maniera precisa e poco faticosa. Una guida aiuta il processo di posizionamento preciso e costante. Il sistema VB non mostra i suoi punti di forza solamente nelle opere di ristrutturazione, ma anche per costruzioni nuove dove legno e cemento vengono uniti per una copertura assolutamente affidabile. 11 Jamie Lewis, FasteningSystems, [email protected] Fissaggio strutturale di costruzioni modulari Un sistema di avvitamento dei rivetti a vite come mezzo di fissaggio per edifici modulari: ciò che suona poco convenzionale si rivela invece come una soluzione di fissaggio orientata verso il futuro. Lo specialista inglese di costruzioni modulari Wernick Buildings sfrutta i vantaggi del sistema di fissaggio SRB (Screw Rivet Bulb). «Il tempo è denaro», dunque costruire in modo economico oggigiorno significa soprattutto costruire velocemente. Rapidità, alta qualità e sicurezza sono però solo realizzabili se i vari elementi dell’edificio sono premontati e le varie fasi di assemblaggio sono collaudate in modo affidabile. Il termine chiave in questo caso è: costruzione modulare. L’impresa britannica Wernick Buildings permette attraverso i suoi edifici modulari una pianificazione dello spazio individuale, per diversi ambiti di uso. Varietà stilistica Un design individuale, un’alta funziona lità e flessibilità si combinano in un rapporto di qualità-prezzo vantaggioso. In questo modo, in poco tempo, a partire da moduli in acciaio prefabbricati nascono uffici amministrativi, scuole, asili, case di riposo, centri sociali, cucine, mense o altri edifici innovativi. Allontanamento da viti e bulloni Fino a poco tempo fa, la Wernick Buildings era solita montare i propri edifici con i mezzi di fissaggio comuni. Ma ora è arrivato il momento di voltare pagina. Da quando il direttore delle vendite Andy King è venuto a conoscenza del nuovo sistema SRB di avvitamento, la Wernick Buildings punta sui vantaggi del fissaggio diretto. «Il guadagno non indifferente di tempo durante il montaggio, la facile manegge volezza e la conseguente sicurezza di tale sistema mi hanno convinto sin dall’inizio», queste le parole di Andy King. Sono stati questi argomenti che infine hanno portato la Wernick Buildings, per la prima volta nel corso di una costruzione a rinunciare a viti e «Il guadagno cospicuo di tempo nella fase di montaggio, la maneggevolezza semplice e confortevole, uniti alla sicurezza di questo sistema, mi hanno convinto immediatamente.» Andy King, Direttore delle vendite alla Wernick Buildings Ltd, parla del sistema di avvitamento SRB di SFS intec Adatto anche alla sottile lamiera con profilo n Il sistema di avvitamento SRB abbina i vantaggi della vite a quelli del rivetto in un unico prodotto. bulloni, a vantaggio della nuova soluzione presentata da SFS intec. Inizio e test di realizzazione «Nel corso dello sviluppo del sistema, SFS intec ha testato un gran numero di casi di fissaggio, attraverso delle prove di impiego», spiega Andy King. «I risultati, valutati in maniera statistica, ci sono serviti come punto di partenza per i nostri test. Questi test specifici sono stati da noi eseguiti su una costruzione di riferimento. Siamo arrivati a dei risultati straordinariamente positivi.» semplice: posizionare il rivetto a vite nella guida leggera e di facile utilizzo, puntare ed attivare il macchinario ed il fissaggio è fatto. Senza fatica e con una sola mano. Viene meno qualsiasi sforzo del polso, dato che i momenti di torsione sono assorbiti dalla macchina. Ed anche la grande produzione di rumori fastidiosi, che davano del filo da torcere ai tecnici del montaggio, appartiene ormai al passato. Dopo aver dimostrato una buona resa nell’ambito degli edifici con presenza rilevante di acciaio, il sistema di avvitamento SRB è stato usato dalla Wernick Buildings in un altro ambito, facendo un passo avanti. «Avevamo l’idea di fissare tutti i nostri tipi di costruzioni, su tutti i piani, dal pavimento fino alla soffitta, con un’unica soluzione di fissaggio», spiega Andy King. Di conseguenza lo spettro d’utilizzo del sistema di avvitamento SRB venne allargato su lamiere con un profilo sottile, mantenendo le eccezionali qualità di fissaggio. Per la prima volta è stato possibile che un solo sistema di fissaggio garantisse la stabilità della struttura di un intero edificio. «Con il nuovo sistema SRB di avvitamento disponiamo di una soluzione innovativa di fissaggio, che è in perfetta armonia con l’affidabilità ed un’alta produttività», riassume Andy King. «Sono sicuro che questo tipo di fissaggio in futuro costituirà una soluzione standard per quanto riguarda il campo delle costruzioni modulari.» Grazie alle alte prestazioni, sono garantite sia una rapida applicazione che un’alta affidabilità. La sfida per i costi di costruzione viene pienamente vinta. Non ci volle così tanto tempo affinché le squadre di montaggio della Wernick Buildings entrassero in confidenza con il sistema di avvitamento SRB: ad impressionare di più è stato il sistema di posizionamento estremamente 13 Philippe Giol, FasteningSystems, [email protected] IKEA si affida alle tecniche di fissaggio della SFS intec Il produttore svedese di mobili IKEA ha aperto un nuovo centro logistico nella Francia meridionale. Le pareti e il tetto devono soddisfare esigenze dettate da qualità e sicurezza antincendio. Quando il gigante svedese IKEA erige un nuovo centro di distribuzione, solitamente le dimensioni risultano notevoli, è il caso anche del nuovo complesso di edifici nel sud della Francia, a Fossur-Mer, nei dintorni di Marsiglia. Nelle immediate vicinanze del porto sorge un magazzino con annesso complesso di uffici, su di una superficie complessiva che supera i 65 000 metri quadrati. Come punto di snodo logistico a livello europeo, questo sito assicura la forni tura dei punti vendita IKEA in Francia, Spagna e Portogallo. Inoltre, a partire dal mese di luglio del 2009, sono disponibili oltre 80 000 spazi per bancali. Una cifra notevole, ma per i progettisti responsabili ancora troppo poco. Per questo motivo è stato pianificato un’ulteriore espansione nel 2012, anche se le dimensioni attuali non sono da disprezzare. Solamente il nuovo magazzino si estende per oltre 18 000 metri quadrati. Pilastri in cemento armato tengono il tetto dell’edificio a 35 metri d’altezza. Impatto ambientale e protezioni antincendio Il progetto pone la ditta SCEBIS, esecutrice dei lavori, dinanzi a delle sfide sicuramente non abituali. «La pressione esercitata dal vento, a cui devono resistere le pareti ed il tetto è estremamente alta. Non bisogna poi dimenticare le elevate temperature, che sotto l’esposizione completa al sole possono arrivare anche a 50°C», spiega il direttore Richard Le Tallec. Ma anche le protezioni antincendio goderono di forti priorità. «L’edificio non deve poter resistere solamente alle insidie provocate dal vento e dal caldo, deve anche proteggere in maniera efficace da fiamme e fumo», continua Richard Le Tallec. SCEBIS n Dopo la prima tappa costruttiva ci sono 80 000 posti per bancali nel nuovo centro logistico IKEA. 40 operai della ditta SCEBIS, in carica per il lavoro, hanno fissato le pareti e il tetto dell’edificio usando le tecnologie della SFS intec. «È sempre conveniente avere un partner specializzato come SFS intec al proprio fianco quando si tratta di lavori di fissaggio.» Richard Le Tallec, direttore della ditta edile SCEBIS a Les Echets, Francia. Scelta della tecnica di fissaggio Da molti anni ormai, Richard Le Tallec, si affida ai prodotti e ai risultati di SFS intec. «Reagiscono sempre velocemente e mi sostengono in maniera competente nella risoluzione di problemi. Questo mi aiuta oltretutto a portare a termine dei progetti entro i termini prefissati, senza dover fare dei compromessi per quanto riguarda la qualità.» Anche nell’ambito del progetto IKEA, SFS intec ha saputo applicare il proprio know-how in maniera produttiva. Dopo aver analizzato le varie esigenze di fissaggio, attraverso l’organizzazione del mercato francese, le tecniche da usare erano presto individuate. Tutto il rivestimento dell’edificio Per il montaggio degli elementi ignifughi di Arcelor, gli ingegneri responsabili decisero di usare il fissaggio SXC 14, in acciaio inossidabile. Nella parte del tetto la facciata in lana di vetro viene avvolta da un ulteriore strato di materiale ignifugo. In questo caso sono stati usati dei fissaggi del tipo IFP2. operai di SCEBIS attraverso il sistema di fissaggio a distanza SDR2-L12. Logistica affidabile Cantieri di questo ordine di grandezza sono quasi impossibili da portare a termine senza un adeguato concetto logistico. Attraverso un servizio logistico professionale e in collaborazione con altre imprese, SFS intec è stata capace di contribuire all’edificazione senza intoppi. Per questo motivo la sintesi di Richard Le Tallec è positiva: «Non solo SFS intec soddisfa le nostre esigenze, attraverso prodotti di alta qualità e servizi eccezionali, ma è anche attenta a creare i presupposti per farci svolgere il nostro lavoro in maniera più efficiente possibile. In particolare di questi tempi, considero questa capacità come un indiscusso punto di forza.» Anche nella struttura del tetto si ritrovano elementi di fissaggio di SFS intec. Il sistema collaudato isofast ® permette alle lamiere con profilo trapezoidale, 2 x 40 mm in lana di vetro, nonché alla copertura FLAG PVC, di resistere a venti dalla velocità di punta che arriva fino ai 160 km/h. Il rivestimento esterno termico, infine, è stato fissato dagli 15 Sonia Malavasi, Hinge Technology, [email protected] Forma e funzionalità in armonia Per il produttore italiano di porte Barausse, le porte non sono solo elementi funzionali, ma componenti d’arredo che consentono di allestire gli spazi in modo creativo. Per questo l’azienda, insieme a SFS intec, ha avviato lo sviluppo di un sistema di cerniere di stile e design per porte pesanti. Dopo un’intensa fase di progettazione è nata l’innovativa cerniera CAB-R 3D. Funzionalità incontra estetica: i prodotti realizzati dal produttore italiano di porte Barausse rappresentano l’eleganza assoluta e convincono per la loro raffinata semplicità. «Grazie al nostro speciale design, non solo con feriamo un aspetto distintivo ai nostri prodotti, ma miglioriamo anche l’ergonomia e contribuiamo a ridurre i costi di montaggio. In tal modo creiamo più valore aggiunto per i nostri clienti», afferma il responsabile della progettazione Federico Brogliato illustrando la filosofia dell’azienda. Da oltre quarant’anni Barausse è sinonimo di stile e design nella produzione di porte per interni, uffici o hotel. Fin dall’inizio è nata l’idea di coniugare funzionalità perfetta ed eleganza italiana. Tutti i prodotti Barausse sono realizzati con materiali di pregio e sono montabili in modo semplice ed efficiente. Presso la sede centrale dell’azienda di Vicenza si investono tempo e denaro nell’anticipazione delle esigenze della clientela e delle tendenze future. I collaboratori di ricerca e sviluppo sfruttano le proprie vaste conoscenze dei processi e delle applicazioni per perfezionare costante mente i propri prodotti e servizi. Anche SFS intec metterà a disposizione il proprio know-how per raggiungere tale obiettivo. n Vivere con stile: l’estetica attraente della cerniera CAB-R 3D si basa sulla riduzione all’essenziale. Non solo il design, ma anche la tecnologia è convincente. Grazie a porte concepite in modo personalizzato e realizzate ad alti livelli qualitativi, Barausse crea valore aggiunto per i propri clienti. In questa intervista Federico Brogliato ci spiega i motivi per cui ha deciso di puntare sulla tecnologia delle cerniere SFS intec. Sig. Brogliato, quando ha sentito parlare per la prima volta di SFS intec? Per la prima volta sfogliando il catalogo dei prodotti SFS intec. Mi è subito balzato agli occhi un interessante dispositivo – il rostro. Dato che fino a quel momento utiliz zavamo una nostra cerniera a sgancio, desideravo anzitutto sperimentare e confrontare le differenze tecniche tra i due prodotti. Per questo sono entrato in stretto contatto con la gamma di prodotti SFS intec. Sono stati soprattutto i sistemi di cerniere per porte resistenti al fuoco e fonoisolanti ad attirare la mia attenzione. E così nel giro di poco tempo abbiamo ricevuto la prima consegna di cerniere SFS intec. All’inizio acquistavamo cerniere standard e autochiudenti, modificate in base alle nostre esigenze applicative. Successivamente abbiamo approfondito la nostra collaborazione. Dato che desideravamo da tempo una nostra cerniera per porte a filo, abbiamo deciso di avviare uno specifico progetto di sviluppo insieme a SFS intec. Così è nato il prodotto CAB-R 3D. Questo nuovo prodotto ha influito anche sui vostri processi di produzione? Rispetto a prima, siamo riusciti a semplificare la fresatura della porta nella quale viene applicata la cerniera ed è stato possibile migliorare la produttività nel processo produttivo. Ma non ne abbiamo beneficiato solo noi. Anche il posatore ha potuto incrementare notevolmente la propria efficienza. Le porte e le cerniere sono infatti ottimizzate per le esigenze tecniche del team di montaggio e vengono sempre fornite sotto forma di kit completo pronto per il montaggio. Esiste la possibilità di ottenere ulteriori benefici? Grazie alla cerniera CAB-R 3D disponiamo di un sistema di cerniere sicuro e ad alte prestazioni per le porte pesanti. Finora dovevamo garantirne la stabilità e la funzionalità anche con l’installazione di quattro cerniere. Tutto questo andava però a scapito, oltre che dell’efficienza, anche dell’estetica. Questi svantaggi appartengono ormai al passato. La nuova cerniera non solo convince per il suo raffinato design, ma anche per i suoi vantaggi tecnici. Una volta montate, le porte possono essere comodamente regolate. In altezza, lateralmente e in profondità. Un progresso rivoluzionario. Non c’è paragone rispetto alle cerniere tradizionali. Le nostre porte possono in questo modo essere montate in modo rapido, sicuro e di alta qualità. Come si configura la collaborazione con SFS intec? Profondità ±2 mm Laterale ±1,5 mm Oltre all’impegno di sviluppare un nuovo sistema di cerniere, vi è naturalmente anche l’intenzione di immettere questa innovazione il più rapidamente possibile sul mercato. Grazie al prezioso supporto tecnico di SFS intec, siamo insieme riusciti, in tempo utile, a portare il prodotto alla maturità necessaria per la produzione in serie. Quali attività sono previste per il futuro? Viste le reazioni positive della clientela, intendiamo ampliare il campo di applicazione della cerniera CAB-R 3D. In futuro doteremo altre porte della nostra gamma con questo nuovo sistema di cerniere. Non ci limiteremo solo alle porte di grandi dimensioni 80 x 270 cm, ma punteremo soprattutto alle porte standard. Altezza 0 +3 mm n L‘elegante cerniera a bilico per porte a filo CAB-R 3D permette le regolazioni in altezza, lateralmente e in profondità. Tutte le regolazioni possono essere effettuate facilmente a porta montata da un‘unica persona. 17 Alfred Schneider, AutomotiveProducts, [email protected] Cina, rispondere alle esigenze locali stando vicini al cliente La Cina sta assumendo sempre maggiore importanza per l’intera industria automobilistica, non solo come mercato di sbocco, ma anche come sito produttivo. A partire dal 2008 la joint-venture tra Sunil ed SFS intec gestisce uno stabilimeto a Tianjin. Qui vengono prodotte viti speciali e componenti stampati a freddo, per le industrie automobilistiche locali. Le ultime approfittano dei brevi tempi di reazione e di un rifornimento produttivo flessibile. Da un punto di vista dell’economia nazionale, l’impennata della Cina, da mercato marginale al primato di esportazioni, non conosce eguali. Dall’inizio di questo trend negli anni novanta ad oggi, il prodotto interno lordo si è decuplicato. In questo frangente, anche SFS intec ha rafforzato la sua presenza in questo paese in maniera continua. Centri logistici a Shanghai e Guangzhou riforniscono i clienti dell’industria elettronica ed edile con un assortimento molto vasto di prodotti. Impianto industriale in Cina Il mercato automobilistico cinese negli ultimi anni è cresciuto in maniera esponenziale. Nell’anno passato, per la prima volta, uscirono dalle fabbriche oltre dieci milioni di veicoli. Per poter servire al meglio questa industria in crescita, l’impegno di SFS intec in loco è cresciuto sempre di più, diventando socio della ditta consociata cinese dell’azienda coreana Sunil Dyfas. L’impresa comune si firma col nome Sunil SFS intec e si focalizza sull’industria automobilistica. Tecnologie moderne Il centro di produzione si trova nella città portuale cinese Tianjin. Un collocamento ideale, visto che Tianjin, con i suoi dieci milioni e mezzo di abitanti, si trova ad una sola ora e mezza di macchina a sud-est di Pechino. Attualmente ci sono circa 120 operai che fabbricano sia componenti prodotti da stampaggio, che viti speciali, da M8 a M24. Questi componenti vengono utilizzati in diverse parti di un’autovettura: nella scocca, nel motore, nella tecnologia dei freni come anche nelle sospensioni. L’azienda dispone di moderne apparecchiature e riunisce tutti i processi produttivi sotto un solo tetto: stampatrici, rulli, trattamento termico e delle superfici e un controllo al 100% della qualità. Un sistema di gestione certificato secondo ISO/TS 16949 assicura una qualità elevata costante dei risultati. Totalmente nell’ottica di un rapporto di collaborazione anche futuro, gli ingegneri di Sunil SFS intec mettono a disposizione il loro sapere tecnico già nella fase di sviluppo di nuovi componenti. Con l’obiettivo futuro di poter soddis fare le esigenze del mercato in maniera ancora più approfondita, lo stabilimento, nel corso del prossimo anno, verrà ampliato ulteriormente con l’aggiunta di altri macchinari, che permetteranno la produzione di componenti dalle forme più varie e difficili da realizzare. n L’impianto produttivo di Sunil SFS intec si trova nel complesso industriale di Tianjin, distante 120 km dalla metropoli Pechino. Fanno parte dell’impianto sistemi di produzione e di controllo. Vantaggi notevoli per il cliente L’allargamento delle possibilità tecno logiche corrisponde al proposito strategico di SFS intec, rafforzare cioè la presenza sul mercato e l’attività commerciale come fornitore di componenti stampati a freddo in Cina. Con il concentrarsi sui clienti locali, SFS intec è in grado anche di aumen tare il grado di vicinanza al cliente, oltre a poter diminuire notevolmente sia i tempi di consegna che i costi di produzione. n I componenti fabbricati in Cina corrispondono agli standard qualitativi mondiali di SFS intec. 19 Roland Deisböck, AutomotiveProducts, [email protected] Componenti di sistema da un’unica mano In collaborazione con il fornitore tedesco di componenti di automobili LuK, SFS intec ha sviluppato due elementi per un nuovo tipo di sistema di frizione, elaborandolo nei tempi previsti, al fine di poterlo produrre in serie. Questi due componenti sono parte fondamentale del funzionamento del sistema. n Con il sistema di frizione innovativo presentato da LuK, viaggiare con autovetture dotate di cambio automatico sarà ancora più confortevole ed ecologico. Prendersi cura delle risorse naturali fa parte comunque dei temi centrali della nostra epoca. Gli obiettivi prefissati di riduzione del consumo di carburanti e della produzione di CO2, pongono i produttori di autoveicoli davanti ad una grande sfida. Il fornitore di componenti automobilistici LuK, un’azienda affiliata al gruppo tedesco Schaeffler, con il suo sistema innovativo di frizioni offre una soluzione importante per i motori con cambio automatico. La doppia frizione a secco, presentata per la prima volta nel 2008, impressiona per i notevoli vantaggi per quanto riguarda il confort ed i consumi. Efficienza e dinamicità Volendo fare un confronto tra cambi automatici convenzionali e la doppia frizione di LuK, pare non esserci paragone. Con l’eliminazione del sistema di raffreddamento ad olio (frizione bagnata) e del relativo impianto idraulico, si arriva ad un risparmio energetico che va dal 6 al 10%. L’abbassamento del livello di CO2 invece è da misurare in un ambito che va dal 12 al 18%. Tra le altre cose, questo è reso possi bile da un nuovo attuatore di frizione, che sostiene il processo del cambio in maniera elettromeccanica. Per il funzionamento senza problemi di questo nuovo sistema, SFS intec contribuisce con due componenti, ossia un componente cilindrico filettato con speciale bullone apposito. Entrambi gli elementi sono accordati in maniera perfetta l’uno verso l’altro, e assicurano un funzionamento ottimale dei componenti del sistema. Con lo sguardo rivolto verso un processo di sviluppo il più efficiente possibile, SFS intec è stata coinvolta già nelle fasi iniziali del progetto, una scelta che si è ripagata da sola. Infatti il percorso che dall’idea iniziale ha portato ad un oggetto da produrre in serie fu caratterizzato da una sinergia intensa tra gli ingegneri coinvolti. L’obiettivo finale era quello di garantire il funzionamento impeccabile dell’attuatore di LuK. In questo frangente i componenti forniti da SFS intec svolgono un ruolo importante: con sentono la regolazione della molla antagonista verso l’innesto, al fine di permettere di raggiungere la coppia necessaria e trasmetterla alla frizione. Ciò permette un inserimento preciso e dinamico delle marce senza inter rompere il flusso di spinta del motore. Stretta collaborazione Ci furono una serie di ostacoli tecnici da superare per arrivare ad una soluzio- ne efficiente. Nel nome di una stretta collaborazione, gli ingegneri di LuK e SFS intec sono avanzati passo dopo passo, finche una soluzione accettabile assumesse delle forme concrete. Il lavoro di coordinamento si muoveva in frangenti di tolleranza di centesimi di millimetro. Ottimizzazione della filettatura dopo una serie di test Tramite test approfonditi i primi proto tipi furono provati sulla loro funzionalità, con risultati iniziali poco soddisfacenti: l’impianto di simulazione mostrò un disfacimento dei componenti sottoposti ad un alto carico dinamico. Questo problema potè tuttavia essere risolto con un adeguamento della geometria della filettatura. Grazie ad un collaudato know-how nella tecnica di filettatura e di stampaggio, SFS intec è riuscita a risolvere i problemi riguardanti questi componenti in maniera totale e nei tempi previsti. Questa concretezza nella resa, ha permesso all’azienda di raggiungere gli obiettivi riguardanti l’affidabilità del funzionamento e del contenimento dei costi. Affermata anche nella prassi La moderna tecnica della doppia frizione LuK ha già convinto una serie di produttori di automobili. Possiamo trovare questo sistema in vetture delle case Renault e Ford. L’esperienza e la tecnica di SFS intec, orientata a trovare sempre una soluzione, hanno contribuito a portare al punto, ovvero in strada, un’idea innovativa senza ostacoli. Matthias Ehrlich, caporeparto dello sviluppo presso LuK, ha svolto una funzione chiave nello sviluppo della doppia frizione. I risultati raggiunti lo soddisfano pienamente. «Questo sistema di frizione anche per noi è una cosa del tutto nuova. Ed è per questo che abbiamo prestato grande attenzione alla scelta di un partner da avere accanto che abbia un potenziale di resa molto ampio. Il potenziale, le competenze necessarie riunite tutte sotto un tetto, sono stati questi i punti cardine della scelta di SFS intec come for nitore per entrambi i componenti. La concentrazione delle forze e una buona collaborazione di tutto il personale coinvolto infine hanno portato ad una riduzione notevole dei tempi di sviluppo. Il contributo prezioso di un partner del calibro di SFS intec ci permette di differen ziarci sul mercato, di soddisfare le sue aspettative.» Una tecnica innovativa per il futuro dell’automobile La doppia frizione di LuK unisce il confort di un cambio automatico con i vantaggi in chiave di efficienza di un cambio manuale. Il sistema è composto da due frizioni, sistemate su due alberi motore differenti. Una frizione opera sulle marce dispari, mentre la rimanente regola il funzionamento delle marce di numero pari e della retromarcia. Per attivare un disco della frizione, l’attuatore della frizione elettromeccanico trasferisce la forza necessaria su di una molla, con l’ausilio dei componenti forniti da SFS intec. Data la grande velocità di questa operazione, il cambio di marcia risulta essere estremamente dinamico e appena percettibile per chi si trova alla guida del mezzo. 21 Daniel Schmid, Hardware Components, [email protected] Nuovi parametri nella tecnica di ferramenta per finestre Il produttore tedesco di rinforzi SIEGENIA-AUBI apre le porte ad una nuova dimensione della tecnica di rinforzo. Il sistema innovativo di rinforzo TITAN convince per il grande confort di installazione e una capacità di aggiustamento esemplare. Ora produttori e installatori di finestre hanno l’occasione di incrementare la propria produt tività in maniera evidente. Un piccolo grande pezzo Ha un aspetto molto poco appariscente, il fissaggio con il quale SFS intec contribuisce al sistema di rinforzo TITAN. Ma tuttavia questo componente filigranato nasconde in se molte innovazioni e si ripaga sotto diversi aspetti: Il produttore SIEGENIA-AUBI lo utilizza per ottimizzare i propri processi di produzione e quelli logistici. I produttori e gli installatori di finestre approfittano di una produttività incrementata sia nel momento della lavorazione che nel momento dell’installazione. I proprietari degli immobili, a loro volta, sono soddisfatti della facilità d’uso e dell’efficienza della protezione da freddo e scasso. In questo modo SIEGENIA-AUBI è in grado di soddisfare le più svariate richieste dei suoi partner sul mercato in maniera pienamente esaustiva. Vantaggi anche in spazi ristretti La tecnica di rinforzo TITAN si determina attraverso dettagli raffinati. Queste agevolano la crescente tendenza all’automazione nel campo della produzione delle finestre. Senza ombra di dubbio, l’innovazione più importante del sistema è rappresentato dal nuovo tipo di fissaggio. Questo elemento è composto da un perno eccentrico e un rullo a fungo. Entrambi gli elementi vengono corredati da SIEGENIA-AUBI da una molla a spirale e chiodati. In uno spazio molto ristretto questo componente unisce dei chiari vantaggi per coloro che producono e installano le finestre. Gli ultimi approfittano di una regolazione continua esatta ed efficiente. L’assortimento della linea TITAN è composto da diverse varianti di sistema. La vastità dell’offerta fa si che oltre al rullo a fungo ci siano ben 16 tipologie disponibili del bullone eccentrico. Per questo motivo SIEGENIA-AUBI si affida ad un fornitore che non abbia solo saldamente in mano l’aspetto tecnico, ma anche quello logistico. Per non dover affrontare degli scomodi compromessi in questo campo, SFS intec è stata coinvolta come fornitore nell’ arco di molti anni per quanto riguarda il progetto di sviluppo di TITAN. Il pezzo stampato sostituisce quello tornito Sia il bullone eccentrico che il rullo a fungo hanno dato ai tecnici della SFS intec svariate occasioni di ap plicare il loro know-how in maniera produttiva. Infatti la geometria dei componenti è stata adattata alle esigenze dello stampaggio a freddo. Facendo ciò era importante che SIEGENIA-AUBI potesse mantenere il suo processo produttivo in maniera invariata. n TITAN, la serie di rinforzi per finestre di SIEGENIA-AUBI, convince per un design raffinato, buona funzionalità e un eccellente confort nella fase di montaggio. Il sistema di rinforzo TITAN è parte dei risultati più importanti nell’assor timento di SIEGENIA-AUBI. Il sig. Thomas Mohrbach spiega, perché per la produzione del bullone a fungo si sono affidati a SFS intec. «L’affidabilità per noi è un elemento determinante. La nostra produzione di sistemi di rinforzo avviene in processi di montaggio automatizzati, per un gran numero di pezzi. Un punto fondamentale è evitare qualsiasi tipo di ritardo o inconveniente più o meno grave nella produzione. Dato il livello elevato di automazione nel campo della costruzione di finestre a livello industriale, ci aspettiamo dai nostri fornitori i seguenti requisiti: nuna qualità elevata e costante sia per quanto riguarda il prodotto che per la consegna npossibilità di poter reagire in tempi brevi ad un bisogno immediato di componenti ncollaborazione nello sviluppo Con SFS intec abbiamo trovato un partner che soddisfa tutte le nostre aspet tative. Ciò che apprezzo maggiormente sono l’affidabilità e la flessibilità della fornitura. Questo ci assicura una fornitura anche a breve termine, restando però sempre su livelli qualitativi alti, senza dover scendere a compromessi.» n Grande precisione su spazi ristretti: grazie ad una struttura interna ingegnosa, il bullone a fungo offre una regolazione continua per un montaggio delle finestre semplice e preciso. L’elemento giusto al posto giusto L’impegno di SFS intec non finisce semplicemente con l’assoluzione dei compiti tecnici, l’azienda si mostra anche responsabile di imballare, immagazzinare e spedire correttamente le sue 16 varianti del prodotto. Questo punto è reso possibile da una catena logistica elaborata in accordo, coor dinata nell’ambito del Supply Chain Management. Ma non finisce qui: dato che i singoli elementi possono facilmente essere confusi, ogni pezzo viene contrassegnato individual- mente. Ciò permette un flusso di merci conforme alle aspettative e fornisce a SIEGENIA-AUBI la certezza che il processo produttivo nei propri stabilimenti avvenga senza imprevisti. 23 Un inciso dalla storia dell’azienda 1960 Fondazione del SFS Presswerk Heerbrugg AG, società per lo stampaggio a freddo 1965 Acquisizione della Licenza Fabco ed esordio nel mercato de fissaggi edili 1966 Acquisizione della prima stampatrice multi stazione per la produzione di elementi stampati 1971 Partecipazione alla Fritz Haas GmbH & Co. in Germania, inizio della composizione della prima organizzazione di mercato estero 1976 Sviluppo di un’organizzazione di mercato e della prima compagnia produttiva in Francia 1977 Sviluppo di un’organizzazione di mercato in Svezia 1980 L’azienda raggiunge i 350 collaboratori ed un utile di 60 milioni di Franchi Svizzeri 1983 Acquisizione di un’organizzazione di mercato, una società di produzione in Gran Bretagna 1984 Acquisizione di una licenza per la produzione di viti filettate 1985 Fondazione di un’organizzazione di mercato negli Stati Uniti d’America 1987 Acquisizione della ditta Sassba, a Fontanafredda (Italia), esordio sul mercato delle cerniere 1990 L’azienda, con i suoi 1250 collaboratori, raggiunge un utile di 240 milioni di Franchi Svizzeri. È presente in 9 nazioni diverse e dispone di 5 siti di produzione. 1993 Sintesi di tutte le attività industriali sotto il nome di SFS Industrie Holding AG 1996 Acquisizione dell’azienda di materiali sintetici Ego, ad Altstätten in Svizzera ed esordio nel campo della tecnologia della lavorazione di materiali plastici 2000 L’azienda, con i suoi 2110 collaboratori, raggiunge un utile di 505 milioni di Franchi Svizzeri. 2001 Acquisizione della HB-Plastic GmbH, con stabilimenti Korneuburg (Austria) e Jánossomorja (Ungheria) 2002 Cambio nome in SFS intec a tutte le produzioni e vendite 2005 Inizio introduzione del software SAP nelle organizzazioni di mercato Acquisizione di K-Plast AB a Strängnäs (Svezia) e della Lüdi AG di Flawil (Svizzera) con inizio stampaggio lamiera 2007 Fusione delle aziende Schwarz Verbindungs-Systeme GmbH (SVS) e Europa Fasteners GmbH (EUFA) nella SFS intec Aircraft Components GmbH, sito di produzione a Althengstett in Germania Acquisizione di una partecipazione del 50% dell’azienda Dekim Metal AS a Izmir (Turchia) 2008 Acquisizione delle quote societarie della ditta GESIPA, con sede a Mörfelden-Walldorf (Germania) Acquisizione del 50% della ditta affiliata cinese Sunil Dyfas, con sede a Tianjin (Cina) 2010 L’azienda prevede un utile di 735 milioni di Franchi Svizzeri, con 3320 collaboratori, 45 sedi operative in 21 nazioni diverse © SFS intec 2010 Salvo modifiche tecniche GMi 903707 IT / 08/10 / Stampato in Svizzera Acquisizione della Construction Fasteners, Inc. con uffici negli Stati Uniti d’America e Canada