Realizzazioni
N. 22/2010
Indice
04
Il pioniere di SFS, Hans Huber,
ripercorre con la memoria i
50 anni di attività produttiva.
14
IKEA, il famoso produttore di mobili, ha concluso in Francia la prima tappa
costruttiva di uno dei suoi centri logistici più grandi dell’Europa meridionale.
Al progresso del progetto contribuisce anche la tecnica di fissaggio di
SFS intec.
04
SFS intec festeggia i 50 anni del primo stabilimento di produzione
Intervista con Hans Huber, il fondatore dell’impresa
06
Brevi avvisi
Informazioni brevi su SFS intec
12
Fissaggio strutturale di costruzioni modulari
Il sistema di rivetti filettati SRB come mezzo di collegamento ideale
nelle strutture prefabbricate
14
IKEA si affida alle tecniche di fissaggio della SFS intec
SFS intec ha fornito soluzioni di raccordo per tetto e facciata
16
Forma e funzionalità in armonia
Il sistema di cerniere a bilico CAB-R 3D per porte a filo di design
18
Cina, rispondere alle esigenze locali stando vicini al cliente
Presenza locale per aziende fornitrici di elementi per l’industria cinese
automobilistica
20 Componenti di sistema da un’unica mano
Componenti strutturali perfettamente armonizzati tra loro per un nuovo
sistema di frizione
22 Nuovi parametri nella tecnica di ferramenta per finestre
I fissaggi con testa a fungo offrono maggiore affidabilità ai sistemi
di ferramenta per finestre
Editoriale
20
La nuova frizione doppia di LuK consente un cambio
di marcia particolarmente confortevole. Per un
funzionamento affidabile del sistema sono stati
utilizzati due componenti di SFS intec.
Era il 1960 quando SFS diede inizio alla produzione di
viti. Con lungimiranza imprenditoriale, il fondatore
della ditta Hans Huber e i suoi collaboratori di allora
osarono compiere il passo verso una produzione
propria. Successivamente sono state concepite nuove
idee e trasformate in realtà. Da questi primi semplici
passi, SFS intec è cresciuta diventando un’azienda
leader nel settore.
Oggi, a distanza di 50 anni, i nostri collaboratori sono
ancora animati dallo spirito pionieristico del fondatore.
Dall’unione di esigenze dei clienti, esperienze perso­
nali e nozioni desunte da ricerca e tecnica nascono
soluzioni innovative che fungono da guida per il set­
tore. Siamo sempre molto contenti quando possiamo
intraprendere importanti lavori insieme ai nostri clienti.
Alcuni risultati di questi progetti vengono presentati,
ormai da anni, nel nostro periodico «Realizzazioni».
Anche in questo caso, scoprirete molte novità. C’è
una cosa però che in 50 anni non è mai cambiata:
«Creare benefici per i clienti è il nostro obiettivo aziendale comune».
Vi auguro un’interessante e piacevole lettura.
Il vostro,
Helmut Binder
Amministratore SFS intec
Impressum
Staff di redazione
Collaboratori di SFS intec
Tipo di pubblicazione
Annuale
Realizzazione grafica e redazionale
Marketing Services SFS intec
Stampa
RDV, Rheintaler Druckerei und Verlag AG, Berneck
Editore
SFS intec
3
SFS intec festeggia i 50 anni del primo stabilimento di produzione. Intervista con Hans Huber
50 anni fa iniziò con SFS intec l’era di una produzione industriale
propria. Dopo un inizio positivo, il pioniere e fondatore Hans Huber
ha costruito con i suoi dipendenti
un’impresa industriale impostasi a
livello internazionale. Nella seguente intervista, Hans Huber parla di
quegli anni pionieristici, delle relazioni tra fornitore e clienti e del
significato di prestazioni massime.
Signor Huber, nel 1960 con la fondazione di Presswerk Heerbrugg ha posto la
prima pietra per la creazione dell’odierno Gruppo SFS intec. Che cosa prova
quando pensa a questo importante
anniversario?
Penso che questi ultimi 50 anni sono
stati molto brevi e che il tempo è volato. È stata un’impresa affascinante
sviluppare nuovi prodotti con nuove
tecnologie e diffonderli nei mercati
emergenti. Devo molto soprattutto
alle numerose cooperazioni con clienti,
collaboratori e fornitori, che hanno
contribuito alla creazione dell’azienda.
Sono molto soddisfatto e provo una
profonda gioia quando penso che
SFS intec è proiettata verso un futuro
promettente e ricco di prospettive.
Quali sono stati i motivi che l’hanno
spinta ad intraprendere questo investimento allora molto vasto?
All’inizio degli anni ’60 l’Europa aveva
un grande bisogno di prodotti industriali. La ricostruzione dell’Europa del
secondo dopoguerra richiedeva risorse
enormi. Nonostante il boom, i tradizionali prodotti intercambiabili già allora
non erano un argomento per noi.
Invece abbiamo posto grande atten­
zione alla soddisfazione di specifiche
esigenze dei clienti. All’epoca venivano
costruite numerose finestre a doppi
vetri ed era quasi impossibile procurarsi i fissaggi necessari perché dovevano
essere realizzati secondo procedure
specifiche. Per soddisfare l’elevata
domanda c’era solo una soluzione:
produrle da soli – malgrado avessimo
considerato il fatto che in quel momen-
to il rischio di una simile impresa era
relativamente alto. Munito di business
plan dettagliati, ho cercato dei finanziamenti per la mia quota del 50% presso
l’allora Banca Svizzera. Riuscii a ottenere il finanziamento tramite il deposito
del mio libretto di risparmio. Gli altri
mezzi li ricevemmo dalla ditta
Stadler AG, di Josef Stadler. Per i
successivi aumenti di capitale abbiamo
sempre cercato di ottenere una parte­
cipazione tra i collaboratori ai più alti
livelli dei quadri.
In tutti questi anni l’azienda è cresciuta
costantemente. Quali sono stati secondo lei i fattori che hanno decretato il
successo di questa crescita?
Principalmente sono stati due: le straordinarie capacità dei collaboratori e il
fatto che negli anni abbiamo sempre
investito nella tecnologia moderna
degli impianti. L’attività imprenditoriale
dei nostri collaboratori, unita a un ele­vato senso di responsabilità personale,
è stato ed è il pilastro su cui si regge
la nostra attività. Inoltre, grazie allo
stretto rapporto che ci lega ai nostri
clienti e ai nostri fornitori, possiamo
sempre superare situazioni difficili,
come ad esempio la continua rivalutazione del franco svizzero. La vicinanza
con i clienti e la grossa fiducia reci­
proca ha fatto sì che la nostra azienda
si sviluppasse sempre di più, passo
dopo passo.
Ci sono stati eventi che hanno avuto
un peso particolare nello sviluppo di
SFS intec?
Sì, naturalmente, e fin dall’inizio della
nostra crescita, a metà degli anni ’60.
Venimmo contattati allora dall’azienda
Sulzer e dal governo svizzero. Doveva-
n Hans Huber ha fatto la storia dell’azienda
SFS: come pioniere fondatore, amministratore
e successivamente presidente del consiglio
di amministrazione è riuscito a costruire da
un’impresa commerciale regionale un gruppo
attivo in tutto il mondo.
conseguire un importante know-how
in questo settore tecno­logico.
È stato alla guida dell’azienda per quasi
40 anni portandola a un livello di crescita internazionale. È stato facile per lei,
quale fondatore dell’azienda, lasciare e
passare la guida operativa a metà degli
anni ’90 a una nuova generazione di
manager più giovani?
mo fornire le viti per motori e componenti strutturali del prestigioso velivolo
militare «Mirage». Fin da subito ci
siamo confrontati con due sfide molto
speciali: la lavorazione di leghe estremamente resistenti e la realizzazione di
pezzi dalla geometria molto sofisticata.
La tecnologia delle stampatrici a più
stazioni all’epoca era agli esordi. Il
progetto è stato quindi molto impe­
gnativo. Poi, alla fine degli anni ’60, c’è
stata la concessione della licenza per il
Sistema Fabco, ovvero per i fissaggi
per l’edilizia, anche questa ha avuto un
grande successo. Incitati da questo
passo in avanti nelle costruzioni industriali leggere, ci siamo cimentati nello
sviluppo di una nostra vite autoforante.
Il 1975 è stato l’anno del grande salto
all’estero, per la precisione in Francia.
Con l’acquisizione della Boulonnerie
Callibré e della Visserie Technique,
di sua proprietà, abbiamo potuto
I legami tra partner sono estremamente importanti proprio in tempi di crisi.
L’azienda deve concentrarsi in modo
strategico sulle questioni più importanti, in particolare quelle relative a una
competitività duratura.
Un’ultima domanda: guardandosi
indietro oggi, che cosa cambierebbe di
quello che ha fatto?
Il passaggio delle responsabilità e delle
Nel complesso devo dire che lo svilupcompetenze è stato relativamente
po dell’azienda corrisponde alle mie
facile per me, perché tutto è avvenuto
aspettative relativamente alte. Quando
secondo le fasi previste. Nel 1995 ho
si acquisiscono delle imprese ci si deve
potuto passare la guida della nostra
sempre chiedere se le acquisizioni ci
più importante unità commerciale,
fanno veramente progredire in modo
il Gruppo Industriale, a Helmut Binder.
strategico e se queste incoraggeranno
Durante la riuniolo sviluppo
ne generale del
dell’azienda.
«I legami tra partner sono Guardando al
1999, con il
resoconto dell’
posso
estremamente importanti passato
anno d’esercizio
dire che forse
1998, mi sono
proprio in tempi di crisi.» mi sarei potuto
dimesso dalla
concentrare
carica di presiancora di più
dente della SFS Holding. Tramite però
sulla divisione costruzione, soprattutto
diversi mandati e la mia società di
per le costruzioni leggere.
partecipazione sono sempre in prima
linea nelle attività imprenditoriali, insiePenso inoltre che sarebbe stato vanme a mia figlia e i miei due figli.
taggioso per la tecnica di fissaggio
intraprendere la strada della vendita
Lo scorso anno è stato tutto all’insegna
diretta, per poter offrire vantaggi ancodella crisi economica globale. Segue
ra migliori ai clienti e comunicare meancora oggi gli eventi attuali presso la
glio con loro. Ma come ho già detto
SFS intec?
prima: sono molto soddisfatto e felice
per tutto quello che abbiamo raggiunto
Sì, continuo a farlo, è naturale. Nello
insieme.
sviluppo della nostra azienda abbiamo
dovuto superare diverse e importanti
crisi economiche. Simile a quella del
2009 è stata la crisi petrolifera degli anni
’70. È naturale che in situazioni come
queste è un grosso vantaggio avere una
buona scorta finanziaria – cosa che il
Gruppo SFS ha. Solo in questo modo
l’azienda può sussistere a lungo. Tutte
le persone coinvolte – collaboratori,
clienti, fornitori e azionisti – devono
assumersi una grande responsabilità
per superare con successo periodi
come questi. Per far ciò sono necessari
soprattutto la disciplina di tutte le persone interessate, un’elevata flessibilità
e un atteggiamento di base innovativo.
5
Ristrutturazione di tetti in Cina
All’inizio del boom economico degli anni ’90, le industrie
cinesi sono state dotate sempre più di tetti con profili
metallici, molti dei quali necessitano attualmente di una
ristrutturazione. Per motivi di salvaguardia ambientale
e manutenzione, l’azienda elettronica statunitense
MOTOROLA ha ristrutturato i suoi 14 stabilimenti in Cina.
Su una superficie totale di oltre 50 000 m2 sono stati installati pannelli di isolamento termico a risparmio energetico
sulla base preesistente. Per stabilire l’impiego specifico dei
prodotti di fissaggio, l’organizzazione commerciale cinese
di SFS intec ha calcolato i valori tecnici di resistenza alla
depressione del vento.
Il sistema di fissaggio ISO-TAK ® è quello che meglio si
adattava alla situazione. La sintesi tra fissaggi, boccole e
utensili di posa ha consentito di svolgere un lavoro veloce
e sicuro. Inoltre, il sistema di SFS intec ha soddisfatto
le richieste della commissione industriale americana
FM Global (Factory Mutual).
n Il sistema
ISO-TAK ® ha
consentito di
ristrutturare il tetto
dello stabilimento
MOTOROLA entro i
termini stabiliti.
Risparmio energetico a Washington
Columbia Heights è il distretto ammi­
nistrativo più vivace della capitale
statunitense. Recentemente è stato
sottoposto ad un intervento di rinno­
vamento che ha interessato anche
l’illuminazione a energia solare delle
piazze.
I corpi illuminanti sono stati prodotti
dall’azienda britannica Telling Architectural Ltd e oltre a illuminare lo spazio
pubblico fungono anche da struttura
portante per le celle solari fornite
dall’impresa fotovoltaica spagnola
Vidursolar. L’unità completa è stata
bloccata con punti di fissaggio in ac­
ciaio inox e da crociere della SFS intec.
La soluzione appositamente sviluppata
non solo risponde in modo estetico
al design ma contribuisce anche alla
solidità generale della struttura.
Passerella in legno a Berlino
Sulla superficie di 47 000 m2 del castello
al centro di Berlino, dove prima sorgeva
il Palazzo della Repubblica, verrà ricostruito nel 2013 lo storico Berlin Stadtschloss. Nel frattempo, per non lasciare
l’enorme area improduttiva, le autorità
cittadine hanno fatto costruire una
passerella di legno con tabelle informa­
tive sulla storia del luogo.
La complessa realizzazione della struttura è stata affidata all’azienda Holzbau
Hunold GmbH che ha usato elementi di
legno lunghi 6 m e larghi da 2,3 a 3 m.
Il lavoro richiedeva elevata precisione
e cura. Inoltre bisognava garantire che
gli elementi coincidessero esattamente,
senza problemi durante il montaggio in
cantiere.
Per una affidabile giunzione dei vari
elementi di legno sono state usate viti a
doppio filetto WT di SFS intec. Questi
fissaggi anticorrosione, dotati di filettatura nella parte superiore e inferiore,
hanno garantito una veloce esecuzione
dei lavori di montaggio, contribuendo
anche a una maggiore resistenza della
passerella al transito perché con i fissaggi WT la giunzione con il filetto resiste a
carichi maggiori, anche su legni montati
all’aperto e sottoposti a deformazioni.
Usando invece le tradizionali viti par­
zialmente filettate il rivestimento cederebbe gradualmente verso il basso, le
teste delle viti verrebbero spinte verso
l’alto costituendo un rischio di lesioni
o cadute per i passanti.
Dopo soli tre mesi di produzione e
montaggio, la passerella è stata inau­
gurata nel luglio 2009. Nei prossimi
tre anni turisti e residenti avranno la
possibilità di scoprire da soli la storia di
questa area. Trascorso questo periodo,
la struttura di legno verrà smontata e
ricostruita probabilmente in un’altra
zona. Il consiglio comunale sta considerando un eventuale riutilizzo in un parco
naturale.
Senza carico
Con carico
n Per il fissaggio degli elementi della passerella i progettisti hanno scelto le viti a doppia
filettatura WT di SFS intec che garantiscono
un montaggio solido delle assi che restano al
proprio posto anche sotto carico e in presenza
di deformazioni.
Fissaggio tradizionale con viti
a filettatura parziale
Fissaggio con viti a doppia
filettatura WT
7
Fissaggio stabile per un comfort di seduta
senza limiti
Dopo cinque anni di sviluppo, il produttore tedesco di mobili Wilkhahn ha
presentato il suo nuovo concetto di
sedia da ufficio mobile a tre dimensioni
«ON ®», dotata di un meccanismo di seduta intelligente. Grazie alla cinematica
di supporto sincrona e tridimensionale,
la nuova tecnica offre movimenti di
seduta e schienale ergonomici. La
sedia segue quindi ogni movimento del
corpo. I due bracci oscillanti si muovono
in modo indipendente e sono collegati
da elementi sferici con la struttura della
seduta e dello schienale.
Per quanto riguarda il fissaggio efficace
degli snodi sferici rotanti, Wilkhahn e
SFS intec hanno collaborato a stretto
contatto. La meccanica sferica è
stata collegata con viti autofilettanti
TAPTITE 2000 ®. Affinché queste
viti non si allentassero sotto il carico
dinamico, sono state dotate nella
parte filettata di adesivo microcapsulato spedcaps® che
consente di rinunciare
a qualsiasi ulteriore
elemento di sicurezza.
L’affidabilità delle viti è
stata dimostrata durante il
lavoro di sviluppo con test
di utilizzo intensivi. Questi
fissaggi quindi hanno consentito di creare una seduta conforte­
vole non solo dal punto di vista
ergonomico ma anche di sicurezza.
n Gli elementi sferici della sedia da ufficio
«ON ®» consentono una seduta ergonomica in
ogni posizione. I giunti sono collegati tra loro
con i fissaggi autofilettanti TAPTITE 2000 ®.
Un accordo perfetto
Chi decide di acquistare una Porsche
Cayenne, dà molto valore al comfort,
alla qualità e alla tecnica. Attributi
molto importanti che devono sod­
disfare anche il soundsystem di
Cayenne. SFS intec ha contribuito
alla realizzazione delle coperture delle
casse acustiche della vettura di lusso,
offrendo una perfetta qualità del suono
nell’abitacolo.
I componenti sono stati realizzati in
tre diversi modelli molto versatili, con
bordure, loghi e cornici decorative,
abbinati ai diversi colori degli interni.
Il montaggio finale viene realizzato
nello stabilimento produttivo ungherese di SFS intec, dal quale partono le
coperture finite per essere poi montate
direttamente sul rivestimento delle
portiere della Cayenne.
Processi ottimizzati Harman/Becker
Da sistemi audio high-end a pacchetti informativi completi:
Harman/Becker Automotive Systems trasforma i veicoli in
spazi di esperienze sensoriali.
Ciascun prodotto Harman/Becker è composto da numerosi
componenti singoli, che generano notevoli spese operative.
Lo scopo è ridurre al minimo questi costi.
Per questo motivo, a SFS intec è stato chiesto di sviluppare
un’efficiente soluzione di collegamento per il montaggio
dell’amplificatore su un telaio di lamiera. La soluzione:
una vite filettata autofilettante TAPTITE 2000 ® con
rondella isolante integrata.
Questa combinazione offre una notevole forza di
bloccaggio per un’elevata sicurezza di processo. La
rondella isolante viene premontata in modo fisso
escludendo ogni possibile errore di montaggio. Ulteriore vantaggio: Harman/Becker
riceve il componente direttamente e già
finito riducendo i costi e semplificando
il processo di fornitura.
9
Processi amministrativi efficienti con un settore informatico unitario
Un settore informativo stabile e proiettato verso il futuro,
piattaforme estese, processi unitari e un flusso informativo ottimale all’interno e all’esterno dell’impresa: questi
sono gli obiettivi che SFS intec si pone con l’introduzione
del software SAP ERP (Enterprise Resource Planning).
L’implementazione di SAP apre nuove possibilità di collaborazione ai partner commerciali. Lo scambio di dati
standardizzati velocizza i processi riducendo al minimo
gli errori. Inoltre SAP offre anche una piattaforma per
strumenti di comunicazione avanzati come scanner o
e-shop.
dati anagrafici. Grazie all’impiego integrato, SFS intec
riduce al minimo le spese di acquisizione, offrendo fasi di
elaborazione più veloci e processi più sicuri.
Dal 2005, SFS intec lavora al rollout della soluzione SAP.
La seguente tabella indica lo stato attuale e i progetti
pianificati. Ogni nuova sede sul SAP significa un passo in
più verso un’interfaccia accurata. Inoltre i processi unificati favoriscono la produttività, aumentando al massimo
la trasparenza.
SAP viene impiegato da SFS intec tanto nella produzione,
nell’economia dei materiali, nelle vendite e nella gestione
della qualità e del personale, quanto nel settore finanziario e amministrativo e di controllo. L’utilizzo unitario presuppone processi intercompartimentali e rappresenta
un grosso impegno per l’utilizzatore dal punto di vista dei
Introduzione SAP ERP 5.0
Europa
Svizzera
SFS intec AG
CH-9450 Altstätten
2005
Svizzera
SFS intec AG
CH-9435 Heerbrugg
2006
Francia
SFS intec SAS
FR-26902 Valence
2007
Germania
SFS intec GmbH
DE-75382 Althengstett
2007
Portogallo
SFS intec E y P, S.A.
PT-2655-400 Ericeira
2007
Spagna
SFS intec E y P, S.A.
ES-28670 Villaviciosa de Odón
2007
Svezia
SFS intec AB
SE-645 42 Strängnäs
2007
Norvegia
SFS intec AS
NO-1473 Lørenskog
2007
Finalandia
SFS intec Oy
FI-08500 Lohja
2007
Estonia
SFS intec Oy
EE-11313 Tallinn
2007
Svizzera
SFS intec AG
CH-9230 Flawil
2009
Germania
SFS intec GmbH
DE-61440 Oberursel/TS
2009
Polonia
SFS intec Sp.z.o.o.
PL-61315 Poznań
2009
Gran Bretagna
SFS intec Ltd.
GB-Leeds LS4 2AT
2010
Ungheria
SFS intec Kft.
HU-9421 Jánossomorja
2010
Austria
SFS intec GmbH
AT-2100 Korneuburg
2010
Repubblica Ceca
SFS intec s.r.o.
CZ-511 01 Turnov
2010
Italia
SFS intec s.p.a
IT-33074 Fontanafredda PN
programmato per il 2011
Canada
SFS intec Inc.
CA-Dundas, Ontario L9H 7P3
2010
USA
SFS intec Inc.
US-Wyomissing, PA 19610
programmato per il 2011
America del Nord
FireFox, il nuovo avvitatore per dadi a rivetto cieco di GESIPA
Basandosi sulla
collaudata linea
TAURUS, GESIPA
ha sviluppato il nuovo
avvitatore FireFox, che si
contraddistingue per un raggio di avvitamento molto ampio (da M3 a M12),
come anche per un processo di avvi­
tamento molto veloce. L’apparecchio
può essere utilizzato con un elevatore
costante o con la stessa grandezza dei
dadi (ad esempio M8). Così facendo,
è possibile installare con un’elevata
sicurezza dei processi, dei dadi a rivetto cieco di diversa lunghezza e di materiali di diverso spessore.
Con l’introduzione sul mercato di
FireFox, nel settore dei dadi a rivetto
cieco inizia una nuova epoca per
quanto riguarda la sicurezza e la
velocità di posizionamento.
n Attraverso l’uso del macchinario, il collo del
dado a rivetto cieco si deforma in maniera
radiale verso l’esterno. Sul lato cieco si forma
così un capo di chiusura, che resiste a forti
spinte assiali.
Ristrutturazione economica, ossia realizzazione
di solai in legno e cemento
I solai devono essere spesso rinforzati durante le
ristrutturazioni. In molti casi la miglior soluzione è la
connessione legno-calcestruzzo. Questo processo
risulta più economico del 40%, in media, rispetto ad
una demo­lizione con successiva riedificazione, in più
consente di risparmiare del tempo. Per un’efficace
giunzione di un sottile strato di cemento con gli elementi
portanti in legno, SFS intec ha sviluppato il sistema di
fissaggio VB, attraverso il quale si riesce ad incrementare
ulteriormente l’efficienza, partendo dalla pianificazione,
grazie ad un software di calcolo, elaborato appositamente.
Il fissaggio VB ora è disponibile in due misure. Ciò
aumenta il potenziale produttivo del sistema nelle sue
tipiche applicazioni fino al 70%. Un’ulteriore novità è
anche la comoda macchina posizionatrice, attraverso la
quale gli elementi di giunzione si possono posizionare
in maniera precisa e poco faticosa. Una guida aiuta il
processo di posizionamento preciso e costante.
Il sistema VB non mostra i suoi punti di forza solamente
nelle opere di ristrutturazione, ma anche per costruzioni
nuove dove legno e cemento vengono uniti per una
copertura assolutamente affidabile.
11
Jamie Lewis, FasteningSystems, [email protected]
Fissaggio strutturale di costruzioni modulari
Un sistema di avvitamento dei
rivetti a vite come mezzo di fissaggio per edifici modulari: ciò che
suona poco convenzionale si rivela
invece come una soluzione di fissaggio orientata verso il futuro. Lo
specialista inglese di costruzioni
modulari Wernick Buildings sfrutta
i vantaggi del sistema di fissaggio
SRB (Screw Rivet Bulb).
«Il tempo è denaro», dunque costruire
in modo economico oggigiorno significa soprattutto costruire velocemente.
Rapidità, alta qualità e sicurezza sono
però solo realizzabili se i vari elementi
dell’edificio sono premontati e le varie
fasi di assemblaggio sono collaudate
in modo affidabile. Il termine chiave in
questo caso è: costruzione modulare.
L’impresa britannica Wernick Buildings
permette attraverso i suoi edifici
modulari una pianificazione dello
spazio individuale, per diversi ambiti
di uso.
Varietà stilistica
Un design individuale, un’alta funziona­
lità e flessibilità si combinano in un
rapporto di qualità-prezzo vantaggioso.
In questo modo, in poco tempo, a
partire da moduli in acciaio prefabbricati
nascono uffici amministrativi, scuole,
asili, case di riposo, centri sociali, cucine, mense o altri edifici innovativi.
Allontanamento da viti e bulloni
Fino a poco tempo fa, la Wernick
Buildings era solita montare i propri
edifici con i mezzi di fissaggio comuni.
Ma ora è arrivato il momento di
voltare pagina. Da quando il direttore
delle vendite Andy King è venuto
a conoscenza del nuovo sistema SRB
di avvitamento, la Wernick Buildings
punta sui vantaggi del fissaggio diretto.
«Il guadagno non indifferente di tempo
durante il montaggio, la facile manegge­
volezza e la conseguente sicurezza di
tale sistema mi hanno convinto sin
dall’inizio», queste le parole di Andy
King. Sono stati questi argomenti
che infine hanno portato la Wernick
Buildings, per la prima volta nel corso
di una costruzione a rinunciare a viti e
«Il guadagno cospicuo di tempo nella fase di
montaggio, la maneggevolezza semplice e
confortevole, uniti alla sicurezza di questo sistema,
mi hanno convinto immediatamente.»
Andy King, Direttore delle vendite alla
Wernick Buildings Ltd, parla del sistema
di avvitamento SRB di SFS intec
Adatto anche alla sottile lamiera con profilo
n Il sistema di avvitamento SRB abbina
i vantaggi della vite a quelli del rivetto in un
unico prodotto.
bulloni, a vantaggio della nuova soluzione presentata da SFS intec.
Inizio e test di realizzazione
«Nel corso dello sviluppo del sistema,
SFS intec ha testato un gran numero
di casi di fissaggio, attraverso delle
prove di impiego», spiega Andy King.
«I risultati, valutati in maniera statistica,
ci sono serviti come punto di partenza
per i nostri test. Questi test specifici
sono stati da noi eseguiti su una
costruzione di riferimento. Siamo arri­vati a dei risultati straordinariamente
po­sitivi.»
semplice: posizionare il rivetto a vite
nella guida leggera e di facile utilizzo,
puntare ed attivare il macchinario ed il
fissaggio è fatto. Senza fatica e con
una sola mano. Viene meno qualsiasi
sforzo del polso, dato che i momenti di
torsione sono assorbiti dalla macchina.
Ed anche la grande produzione di rumori fastidiosi, che davano del filo da
torcere ai tecnici del montaggio, appartiene ormai al passato.
Dopo aver dimostrato una buona resa
nell’ambito degli edifici con presenza
rilevante di acciaio, il sistema di avvitamento SRB è stato usato dalla Wernick
Buildings in un altro ambito, facendo
un passo avanti. «Avevamo l’idea di
fissare tutti i nostri tipi di costruzioni,
su tutti i piani, dal pavimento fino alla
soffitta, con un’unica soluzione di
fissaggio», spiega Andy King. Di conseguenza lo spettro d’utilizzo del sistema
di avvitamento SRB venne allargato su
lamiere con un profilo sottile, mantenendo le eccezionali qualità di fissaggio. Per la prima volta è stato possibile
che un solo sistema di fissaggio garantisse la stabilità della struttura di un
intero edificio.
«Con il nuovo sistema SRB di avvitamento disponiamo di una soluzione
innovativa di fissaggio, che è in perfetta armonia con l’affidabilità ed un’alta
produttività», riassume Andy King.
«Sono sicuro che questo tipo di fissaggio in futuro costituirà una soluzione
standard per quanto riguarda il campo
delle costruzioni modulari.»
Grazie alle alte prestazioni, sono garantite sia una rapida applicazione che
un’alta affidabilità. La sfida per i costi di
costruzione viene pienamente vinta.
Non ci volle così tanto tempo affinché
le squadre di montaggio della Wernick
Buildings entrassero in confidenza con
il sistema di avvitamento SRB: ad
impressionare di più è stato il sistema
di posizionamento estremamente
13
Philippe Giol, FasteningSystems, [email protected]
IKEA si affida alle tecniche di fissaggio della SFS intec
Il produttore svedese di mobili IKEA
ha aperto un nuovo centro logistico
nella Francia meridionale. Le pareti
e il tetto devono soddisfare esigenze dettate da qualità e sicurezza
antincendio.
Quando il gigante svedese IKEA erige
un nuovo centro di distribuzione, solitamente le dimensioni risultano notevoli,
è il caso anche del nuovo complesso
di edifici nel sud della Francia, a Fossur-Mer, nei dintorni di Marsiglia. Nelle
immediate vicinanze del porto sorge un
magazzino con annesso complesso di
uffici, su di una superficie complessiva
che supera i 65 000 metri quadrati.
Come punto di snodo logistico a livello
europeo, questo sito assicura la forni­
tura dei punti vendita IKEA in Francia,
Spagna e Portogallo.
Inoltre, a partire dal mese di luglio del
2009, sono disponibili oltre 80 000 spazi
per bancali. Una cifra notevole, ma per
i progettisti responsabili ancora troppo
poco. Per questo motivo è stato pianificato un’ulteriore espansione nel 2012,
anche se le dimensioni attuali non
sono da disprezzare. Solamente
il nuovo magazzino si estende per
oltre 18 000 metri quadrati. Pilastri in
cemento armato tengono il tetto
dell’edificio a 35 metri d’altezza.
Impatto ambientale e protezioni
antincendio
Il progetto pone la ditta SCEBIS, esecutrice dei lavori, dinanzi a delle sfide
sicuramente non abituali. «La pressione esercitata dal vento, a cui devono
resistere le pareti ed il tetto è estremamente alta. Non bisogna poi dimenticare le elevate temperature, che sotto
l’esposizione completa al sole possono
arrivare an­che a 50°C», spiega il direttore Richard Le Tallec. Ma anche le
protezioni antincendio goderono di forti
priorità. «L’edificio non deve poter
resistere solamente alle insidie provocate dal vento e dal caldo, deve anche
proteggere in maniera efficace da
fiamme e fumo», continua Richard
Le Tallec.
SCEBIS
n Dopo la prima tappa costruttiva ci sono 80 000 posti per bancali nel nuovo centro logistico
IKEA. 40 operai della ditta SCEBIS, in carica per il lavoro, hanno fissato le pareti e il tetto
dell’edificio usando le tecnologie della SFS intec.
«È sempre conveniente
avere un partner specializzato come SFS intec
al proprio fianco
quando si tratta di lavori
di fis­saggio.»
Richard Le Tallec, direttore della ditta
edile SCEBIS a Les Echets, Francia.
Scelta della tecnica di fissaggio
Da molti anni ormai, Richard Le Tallec,
si affida ai prodotti e ai risultati di
SFS intec. «Reagiscono sempre velocemente e mi sostengono in maniera
competente nella risoluzione di problemi. Questo mi aiuta oltretutto a portare
a termine dei progetti entro i termini
prefissati, senza dover fare dei compromessi per quanto riguarda la qualità.»
Anche nell’ambito del progetto IKEA,
SFS intec ha saputo applicare il proprio
know-how in maniera produttiva. Dopo
aver analizzato le varie esigenze di
fissaggio, attraverso l’organizzazione
del mercato francese, le tecniche da
usare erano presto individuate.
Tutto il rivestimento dell’edificio
Per il montaggio degli elementi ignifughi di Arcelor, gli ingegneri responsabili
decisero di usare il fissaggio SXC 14,
in acciaio inossidabile. Nella parte del
tetto la facciata in lana di vetro viene
avvolta da un ulteriore strato di materiale ignifugo. In questo caso sono stati
usati dei fissaggi del tipo IFP2.
operai di SCEBIS attraverso il sistema
di fissaggio a distanza SDR2-L12.
Logistica affidabile
Cantieri di questo ordine di grandezza
sono quasi impossibili da portare a
termine senza un adeguato concetto
logistico. Attraverso un servizio logistico professionale e in collaborazione
con altre imprese, SFS intec è stata
capace di contribuire all’edificazione
senza intoppi. Per questo motivo la
sintesi di Richard Le Tallec è positiva:
«Non solo SFS intec soddisfa le nostre
esigenze, attraverso prodotti di alta
qualità e servizi eccezionali, ma è
anche attenta a creare i presupposti
per farci svolgere il nostro lavoro in
maniera più efficiente possibile. In
particolare di questi tempi, considero
questa capacità come un indiscusso
punto di forza.»
Anche nella struttura del tetto si ritrovano elementi di fissaggio di SFS intec.
Il sistema collaudato isofast ® permette
alle lamiere con profilo trapezoidale,
2 x 40 mm in lana di vetro, nonché alla
copertura FLAG PVC, di resistere a
venti dalla velocità di punta che arriva
fino ai 160 km/h. Il rivestimento esterno termico, infine, è stato fissato dagli
15
Sonia Malavasi, Hinge Technology, [email protected]
Forma e funzionalità in armonia
Per il produttore italiano di porte
Barausse, le porte non sono solo
elementi funzionali, ma componenti d’arredo che consentono di allestire gli spazi in modo creativo. Per questo l’azienda, insieme a SFS intec, ha avviato lo sviluppo di
un sistema di cerniere di stile e
design per porte pesanti. Dopo
un’intensa fase di progettazione è
nata l’innovativa cerniera CAB-R 3D.
Funzionalità incontra estetica: i prodotti
realizzati dal produttore italiano di
porte Barausse rappresentano
l’eleganza assoluta e convincono per la
loro raffinata semplicità. «Grazie al
nostro speciale design, non solo con­
feriamo un aspetto distintivo ai nostri
prodotti, ma miglioriamo anche l’ergonomia e contribuiamo a ridurre i costi
di montaggio. In tal modo creiamo
più valore aggiunto per i nostri clienti»,
afferma il responsabile della progettazione Federico Brogliato illustrando la
filosofia dell’azienda.
Da oltre quarant’anni Barausse è
sinonimo di stile e design nella produzione di porte per interni, uffici o hotel.
Fin dall’inizio è nata l’idea di coniugare
funzionalità perfetta ed eleganza
italiana. Tutti i prodotti Barausse
sono realizzati con materiali di pregio e
sono montabili in modo semplice ed
efficiente. Presso la sede centrale
dell’azienda di Vicenza si investono
tempo e denaro nell’anticipazione delle
esigenze della clientela e delle tendenze future. I collaboratori di ricerca e
sviluppo sfruttano le proprie vaste
conoscenze dei processi e delle applicazioni per perfezionare costante­
mente i propri prodotti e servizi. Anche
SFS intec metterà a disposizione il
proprio know-how per raggiungere tale
obiettivo.
n Vivere con stile:
l’estetica attraente
della cerniera
CAB-R 3D si basa
sulla riduzione
all’essenziale. Non
solo il design, ma
anche la tecnologia
è convincente.
Grazie a porte concepite in modo personalizzato e
realizzate ad alti livelli qualitativi, Barausse crea valore aggiunto per i propri clienti. In questa intervista
Federico Brogliato ci spiega i motivi per cui ha deciso di puntare sulla tecnologia delle cerniere SFS intec.
Sig. Brogliato, quando ha sentito parlare per la prima volta
di SFS intec?
Per la prima volta sfogliando il catalogo dei prodotti
SFS intec. Mi è subito balzato agli occhi un interessante
dispositivo – il rostro. Dato che fino a quel momento utiliz­
zavamo una nostra cerniera a sgancio, desideravo anzitutto
sperimentare e confrontare le differenze tecniche tra i due
prodotti. Per questo sono entrato in stretto contatto con la
gamma di prodotti SFS intec. Sono stati soprattutto i sistemi
di cerniere per porte resistenti al fuoco e fonoisolanti ad
attirare la mia attenzione. E così nel giro di poco tempo
abbiamo ricevuto la prima consegna di cerniere SFS intec.
All’inizio acquistavamo cerniere standard e autochiudenti,
modificate in base alle nostre esigenze applicative. Successivamente abbiamo approfondito la nostra collaborazione.
Dato che desideravamo da tempo una nostra cerniera
per porte a filo, abbiamo deciso di avviare uno specifico
progetto di sviluppo insieme a SFS intec. Così è nato il
prodotto CAB-R 3D.
Questo nuovo prodotto ha influito anche sui vostri processi
di produzione?
Rispetto a prima, siamo riusciti a semplificare la fresatura
della porta nella quale viene applicata la cerniera ed è stato
possibile migliorare la produttività nel processo produttivo.
Ma non ne abbiamo beneficiato solo noi. Anche il posatore
ha potuto incrementare notevolmente la propria efficienza.
Le porte e le cerniere sono infatti ottimizzate per le esigenze
tecniche del team di montaggio e vengono sempre fornite
sotto forma di kit completo pronto per il montaggio.
Esiste la possibilità di ottenere ulteriori benefici?
Grazie alla cerniera CAB-R 3D disponiamo di un sistema
di cerniere sicuro e ad alte prestazioni per le porte pesanti.
Finora dovevamo garantirne la stabilità e la funzionalità
anche con l’installazione di quattro cerniere. Tutto questo
andava però a scapito, oltre che dell’efficienza, anche
dell’estetica. Questi svantaggi appartengono ormai al passato. La nuova cerniera non solo convince per il suo raffinato
design, ma anche per i suoi vantaggi tecnici. Una volta montate, le porte possono essere comodamente regolate. In
altezza, lateralmente e in profondità. Un progresso rivoluzionario. Non c’è paragone rispetto alle cerniere tradizionali.
Le nostre porte possono in questo modo essere montate in
modo rapido, sicuro e di alta qualità.
Come si configura la collaborazione con SFS intec?
Profondità
±2 mm
Laterale
±1,5 mm
Oltre all’impegno di sviluppare un nuovo sistema di cerniere,
vi è naturalmente anche l’intenzione di immettere questa
innovazione il più rapidamente possibile sul mercato. Grazie
al prezioso supporto tecnico di SFS intec, siamo insieme
riusciti, in tempo utile, a portare il prodotto alla maturità
necessaria per la produzione in serie.
Quali attività sono previste per il futuro?
Viste le reazioni positive della clientela, intendiamo ampliare
il campo di applicazione della cerniera CAB-R 3D. In futuro
doteremo altre porte della nostra gamma con questo nuovo
sistema di cerniere. Non ci limiteremo solo alle porte di
grandi dimensioni 80 x 270 cm, ma punteremo soprattutto
alle porte standard.
Altezza
0 +3 mm
n L‘elegante cerniera a bilico per porte a filo CAB-R 3D permette
le regolazioni in altezza, lateralmente e in profondità. Tutte le regolazioni
possono essere effettuate facilmente a porta montata da un‘unica
persona.
17
Alfred Schneider, AutomotiveProducts, [email protected]
Cina, rispondere alle esigenze locali stando vicini al cliente
La Cina sta assumendo sempre
maggiore importanza per l’intera
industria automobilistica, non solo
come mercato di sbocco, ma anche
come sito produttivo. A partire dal
2008 la joint-venture tra Sunil ed
SFS intec gestisce uno stabilimeto
a Tianjin. Qui vengono prodotte viti
speciali e componenti stampati a
freddo, per le industrie automobilistiche locali. Le ultime approfittano
dei brevi tempi di reazione e di un
rifornimento produttivo flessibile.
Da un punto di vista dell’economia
nazionale, l’impennata della Cina, da
mercato marginale al primato di esportazioni, non conosce eguali. Dall’inizio
di questo trend negli anni novanta ad
oggi, il prodotto interno lordo si è decuplicato. In questo frangente, anche
SFS intec ha rafforzato la sua presenza
in questo paese in maniera continua.
Centri logistici a Shanghai e Guangzhou
riforniscono i clienti dell’industria elettronica ed edile con un assortimento
molto vasto di prodotti.
Impianto industriale in Cina
Il mercato automobilistico cinese negli
ultimi anni è cresciuto in maniera esponenziale. Nell’anno passato, per la
prima volta, uscirono dalle fabbriche
oltre dieci milioni di veicoli. Per poter
servire al meglio questa industria in
crescita, l’impegno di SFS intec in loco
è cresciuto sempre di più, diventando
socio della ditta consociata cinese
dell’azienda coreana Sunil Dyfas.
L’impresa comune si firma col nome
Sunil SFS intec e si focalizza sull’industria automobilistica.
Tecnologie moderne
Il centro di produzione si trova nella
città portuale cinese Tianjin. Un collocamento ideale, visto che Tianjin, con
i suoi dieci milioni e mezzo di abitanti,
si trova ad una sola ora e mezza di
macchina a sud-est di Pechino. Attualmente ci sono circa 120 operai che
fabbricano sia componenti prodotti
da stampaggio, che viti speciali,
da M8 a M24. Questi componenti
vengono utilizzati in diverse parti
di un’autovettura: nella scocca, nel
motore, nella tecnologia dei freni come
anche nelle sospensioni. L’azienda
dispone di moderne apparecchiature
e riunisce tutti i processi produttivi
sotto un solo tetto: stampatrici, rulli,
trattamento termico e delle superfici
e un controllo al 100% della qualità.
Un sistema di gestione certificato
secondo ISO/TS 16949 assicura una
qualità elevata costante dei risultati.
Totalmente nell’ottica di un rapporto
di collaborazione anche futuro, gli
ingegneri di Sunil SFS intec mettono
a disposizione il loro sapere tecnico
già nella fase di sviluppo di nuovi
componenti.
Con l’obiettivo futuro di poter soddis­
fare le esigenze del mercato in maniera
ancora più approfondita, lo stabilimento, nel corso del prossimo anno, verrà
ampliato ulteriormente con l’aggiunta
di altri macchinari, che permetteranno
la produzione di componenti dalle
forme più varie e difficili da realizzare.
n L’impianto produttivo di Sunil SFS intec si
trova nel complesso industriale di Tianjin,
distante 120 km dalla metropoli Pechino.
Fanno parte dell’impianto sistemi di produzione e di controllo.
Vantaggi notevoli per il cliente
L’allargamento delle possibilità tecno­
logiche corrisponde al proposito
strategico di SFS intec, rafforzare cioè
la presenza sul mercato e l’attività
commerciale come fornitore di
componenti stampati a freddo in Cina.
Con il concentrarsi sui clienti locali,
SFS intec è in grado anche di aumen­
tare il grado di vicinanza al cliente,
oltre a poter diminuire notevolmente
sia i tempi di consegna che i costi di
produzione.
n I componenti fabbricati in Cina
corrispondono agli standard qualitativi
mondiali di SFS intec.
19
Roland Deisböck, AutomotiveProducts, [email protected]
Componenti di sistema da un’unica mano
In collaborazione con il fornitore tedesco di componenti di automobili LuK, SFS intec ha sviluppato due elementi per un nuovo tipo di sistema di frizione, elaborandolo nei tempi previsti, al fine di poterlo produrre in serie. Questi due componenti sono parte fondamentale del funzionamento del sistema.
n Con il sistema di
frizione innovativo
presentato da LuK,
viaggiare con autovetture dotate di
cambio automatico
sarà ancora più
confortevole ed
ecologico.
Prendersi cura delle risorse naturali fa
parte comunque dei temi centrali della
nostra epoca. Gli obiettivi prefissati di
riduzione del consumo di carburanti e
della produzione di CO2, pongono i
produttori di autoveicoli davanti ad una
grande sfida. Il fornitore di componenti
automobilistici LuK, un’azienda affiliata
al gruppo tedesco Schaeffler, con il suo
sistema innovativo di frizioni offre una
soluzione importante per i motori con
cambio automatico. La doppia frizione
a secco, presentata per la prima volta
nel 2008, impressiona per i notevoli
vantaggi per quanto riguarda il confort
ed i consumi.
Efficienza e dinamicità
Volendo fare un confronto tra cambi
automatici convenzionali e la doppia
frizione di LuK, pare non esserci paragone. Con l’eliminazione del sistema di
raffreddamento ad olio (frizione bagnata) e del relativo impianto idraulico, si
arriva ad un risparmio energetico che
va dal 6 al 10%. L’abbassamento del
livello di CO2 invece è da misurare in
un ambito che va dal 12 al 18%.
Tra le altre cose, questo è reso possi­
bile da un nuovo attuatore di frizione,
che sostiene il processo del cambio in
maniera elettromeccanica. Per il funzionamento senza problemi di questo
nuovo sistema, SFS intec contribuisce
con due componenti, ossia un componente cilindrico filettato con speciale
bullone apposito. Entrambi gli elementi
sono accordati in maniera perfetta
l’uno verso l’altro, e assicurano un
funzionamento ottimale dei componenti del sistema.
Con lo sguardo rivolto verso un processo di sviluppo il più efficiente possibile,
SFS intec è stata coinvolta già nelle fasi
iniziali del progetto, una scelta che si è
ripagata da sola. Infatti il percorso che
dall’idea iniziale ha portato ad un oggetto da produrre in serie fu caratterizzato
da una sinergia intensa tra gli ingegneri
coinvolti. L’obiettivo finale era quello di
garantire il funzionamento impeccabile
dell’attuatore di LuK. In questo frangente i componenti forniti da SFS intec
svolgono un ruolo importante: con­
sentono la regolazione della molla
antagonista verso l’innesto, al fine di
permettere di raggiungere la coppia
necessaria e trasmetterla alla frizione.
Ciò permette un inserimento preciso
e dinamico delle marce senza inter­
rompere il flusso di spinta del motore.
Stretta collaborazione
Ci furono una serie di ostacoli tecnici
da superare per arrivare ad una soluzio-
ne efficiente. Nel nome di una stretta
collaborazione, gli ingegneri di LuK e
SFS intec sono avanzati passo dopo
passo, finche una soluzione accettabile
assumesse delle forme concrete. Il
lavoro di coordinamento si muoveva in
frangenti di tolleranza di centesimi di
millimetro.
Ottimizzazione della filettatura
dopo una serie di test
Tramite test approfonditi i primi proto­
tipi furono provati sulla loro funzionalità,
con risultati iniziali poco soddisfacenti:
l’impianto di simulazione mostrò un
disfacimento dei componenti sottoposti ad un alto carico dinamico. Questo
problema potè tuttavia essere risolto
con un adeguamento della geometria
della filettatura. Grazie ad un collaudato
know-how nella tecnica di filettatura e
di stampaggio, SFS intec è riuscita a
risolvere i problemi riguardanti questi
componenti in maniera totale e nei
tempi previsti. Questa concretezza
nella resa, ha permesso all’azienda di
raggiungere gli obiettivi riguardanti
l’affidabilità del funzionamento e del
contenimento dei costi.
Affermata anche nella prassi
La moderna tecnica della doppia frizione LuK ha già convinto una serie di
produttori di automobili. Possiamo
trovare questo sistema in vetture delle
case Renault e Ford. L’esperienza e la
tecnica di SFS intec, orientata a trovare
sempre una soluzione, hanno contribuito a portare al punto, ovvero in strada,
un’idea innovativa senza ostacoli.
Matthias Ehrlich, caporeparto
dello sviluppo presso LuK, ha
svolto una funzione chiave nello
sviluppo della doppia frizione. I
risultati raggiunti lo soddisfano
pienamente.
«Questo sistema di frizione anche
per noi è una cosa del tutto nuova.
Ed è per questo che abbiamo prestato grande attenzione alla scelta di un
partner da avere accanto che abbia
un potenziale di resa molto ampio.
Il potenziale, le competenze necessarie riunite tutte sotto un tetto,
sono stati questi i punti cardine
della scelta di SFS intec come for­
nitore per entrambi i componenti.
La concentrazione delle forze e
una buona collaborazione di tutto
il personale coinvolto infine hanno
portato ad una riduzione notevole
dei tempi di sviluppo. Il contributo
prezioso di un partner del calibro di
SFS intec ci permette di differen­
ziarci sul mercato, di soddisfare
le sue aspettative.»
Una tecnica innovativa per il futuro dell’automobile
La doppia frizione di LuK unisce il confort di un cambio
automatico con i vantaggi in chiave di efficienza di un
cambio manuale. Il sistema è composto da due frizioni,
sistemate su due alberi motore differenti. Una frizione
opera sulle marce dispari, mentre la rimanente regola il
funzionamento delle marce di numero pari e della retromarcia. Per attivare un disco della frizione, l’attuatore
della frizione elettromeccanico trasferisce la forza necessaria su di una molla, con l’ausilio dei componenti forniti
da SFS intec. Data la grande velocità di questa operazione, il cambio di marcia risulta essere estremamente
dinamico e appena percettibile per chi si trova alla guida
del mezzo.
21
Daniel Schmid, Hardware Components, [email protected]
Nuovi parametri nella tecnica di ferramenta per finestre
Il produttore tedesco di rinforzi
SIEGENIA-AUBI apre le porte ad
una nuova dimensione della tecnica
di rinforzo. Il sistema innovativo di rinforzo TITAN convince per il
grande confort di installazione e
una capacità di aggiustamento
esemplare. Ora produttori e installatori di finestre hanno l’occasione
di incrementare la propria produt­
tività in maniera evidente.
Un piccolo grande pezzo
Ha un aspetto molto poco appariscente, il fissaggio con il quale SFS intec
contribuisce al sistema di rinforzo TITAN.
Ma tuttavia questo componente filigranato nasconde in se molte innovazioni
e si ripaga sotto diversi aspetti:
Il produttore SIEGENIA-AUBI lo utilizza
per ottimizzare i propri processi di
produzione e quelli logistici. I produttori
e gli installatori di finestre approfittano
di una produttività incrementata sia nel
momento della lavorazione che nel
momento dell’installazione. I proprietari
degli immobili, a loro volta, sono soddisfatti della facilità d’uso e dell’efficienza della protezione da freddo e scasso.
In questo modo SIEGENIA-AUBI è in
grado di soddisfare le più svariate
richieste dei suoi partner sul mercato
in maniera pienamente esaustiva.
Vantaggi anche in spazi ristretti
La tecnica di rinforzo TITAN si determina attraverso dettagli raffinati. Queste
agevolano la crescente tendenza all’automazione nel campo della produzione
delle finestre. Senza ombra di dubbio,
l’innovazione più importante del sistema è rappresentato dal nuovo tipo di
fissaggio. Questo elemento è composto da un perno eccentrico e un rullo a
fungo. Entrambi gli elementi vengono
corredati da SIEGENIA-AUBI da una
molla a spirale e chiodati. In uno spazio
molto ristretto questo componente
unisce dei chiari vantaggi per coloro
che producono e installano le finestre.
Gli ultimi approfittano di una regolazione continua esatta ed efficiente.
L’assortimento della linea TITAN è
composto da diverse varianti di sistema. La vastità dell’offerta fa si che oltre
al rullo a fungo ci siano ben 16 tipologie
disponibili del bullone eccentrico. Per
questo motivo SIEGENIA-AUBI si affida
ad un fornitore che non abbia solo
saldamente in mano l’aspetto tecnico,
ma anche quello logistico. Per non
dover affrontare degli scomodi compromessi in questo campo, SFS intec
è stata coinvolta come fornitore nell’­
arco di molti anni per quanto riguarda
il progetto di sviluppo di TITAN.
Il pezzo stampato sostituisce quello tornito
Sia il bullone eccentrico che il rullo
a fungo hanno dato ai tecnici della
SFS intec svariate occasioni di ap­
plicare il loro know-how in maniera
produttiva. Infatti la geometria dei
componenti è stata adattata alle
esigenze dello stampaggio a freddo.
Facendo ciò era importante che
SIEGENIA-AUBI potesse mantenere
il suo processo produttivo in maniera
invariata.
n TITAN, la serie di
rinforzi per finestre
di SIEGENIA-AUBI,
convince per un
design raffinato,
buona funzionalità
e un eccellente
confort nella fase di
montaggio.
Il sistema di rinforzo TITAN è parte dei risultati più importanti nell’assor­
timento di SIEGENIA-AUBI. Il sig. Thomas Mohrbach spiega, perché per
la produzione del bullone a fungo si sono affidati a SFS intec.
«L’affidabilità per noi è un elemento determinante. La nostra produzione di sistemi di rinforzo avviene in processi di montaggio automatizzati, per un gran numero
di pezzi. Un punto fondamentale è evitare qualsiasi tipo di ritardo o inconveniente
più o meno grave nella produzione.
Dato il livello elevato di automazione nel campo della costruzione di finestre a
livello industriale, ci aspettiamo dai nostri fornitori i seguenti requisiti:
nuna qualità elevata e costante sia per quanto riguarda il prodotto che per
la consegna
npossibilità di poter reagire in tempi brevi ad un bisogno immediato di
componenti
ncollaborazione nello sviluppo
Con SFS intec abbiamo trovato un partner che soddisfa tutte le nostre aspet­
tative. Ciò che apprezzo maggiormente sono l’affidabilità e la flessibilità della
fornitura. Questo ci assicura una fornitura anche a breve termine, restando però
sempre su livelli qualitativi alti, senza dover scendere a compromessi.»
n Grande precisione
su spazi ristretti:
grazie ad una struttura interna ingegnosa,
il bullone a fungo
offre una regolazione
continua per un
montaggio delle
finestre semplice e
preciso.
L’elemento giusto al posto giusto
L’impegno di SFS intec non finisce
semplicemente con l’assoluzione dei
compiti tecnici, l’azienda si mostra
anche responsabile di imballare, immagazzinare e spedire correttamente le
sue 16 varianti del prodotto. Questo
punto è reso possibile da una catena
logistica elaborata in accordo, coor­
dinata nell’ambito del Supply Chain
Management. Ma non finisce qui:
dato che i singoli elementi possono
facilmente essere confusi, ogni
pezzo viene contrassegnato individual-
mente. Ciò permette un flusso di merci
conforme alle aspettative e fornisce
a SIEGENIA-AUBI la certezza che il
processo produttivo nei propri stabilimenti avvenga senza imprevisti.
23
Un inciso dalla storia dell’azienda
1960
Fondazione del SFS Presswerk Heerbrugg AG,
società per lo stampaggio a freddo
1965
Acquisizione della Licenza Fabco ed esordio nel mercato de fissaggi
edili
1966
Acquisizione della prima stampatrice multi stazione per la produzione
di elementi stampati
1971
Partecipazione alla Fritz Haas GmbH & Co. in Germania, inizio della
composizione della prima organizzazione di mercato estero
1976
Sviluppo di un’organizzazione di mercato e della prima compagnia
produttiva in Francia
1977
Sviluppo di un’organizzazione di mercato in Svezia
1980
L’azienda raggiunge i 350 collaboratori ed un utile di 60 milioni
di Franchi Svizzeri
1983
Acquisizione di un’organizzazione di mercato, una società di produzione
in Gran Bretagna
1984
Acquisizione di una licenza per la produzione di viti filettate
1985
Fondazione di un’organizzazione di mercato negli Stati Uniti d’America
1987
Acquisizione della ditta Sassba, a Fontanafredda (Italia), esordio sul
mercato delle cerniere
1990
L’azienda, con i suoi 1250 collaboratori, raggiunge un utile di 240 milioni
di Franchi Svizzeri. È presente in 9 nazioni diverse e dispone di 5 siti
di produzione.
1993
Sintesi di tutte le attività industriali sotto il nome di
SFS Industrie Holding AG
1996
Acquisizione dell’azienda di materiali sintetici Ego, ad Altstätten in
Svizzera ed esordio nel campo della tecnologia della lavorazione di
materiali plastici
2000
L’azienda, con i suoi 2110 collaboratori, raggiunge un utile di 505 milioni
di Franchi Svizzeri.
2001
Acquisizione della HB-Plastic GmbH, con stabilimenti Korneuburg
(Austria) e Jánossomorja (Ungheria)
2002
Cambio nome in SFS intec a tutte le produzioni e vendite
2005
Inizio introduzione del software SAP nelle organizzazioni di mercato
Acquisizione di K-Plast AB a Strängnäs (Svezia) e della Lüdi AG di Flawil
(Svizzera) con inizio stampaggio lamiera
2007
Fusione delle aziende Schwarz Verbindungs-Systeme GmbH (SVS) e
Europa Fasteners GmbH (EUFA) nella SFS intec Aircraft Components
GmbH, sito di produzione a Althengstett in Germania
Acquisizione di una partecipazione del 50% dell’azienda
Dekim Metal AS a Izmir (Turchia)
2008
Acquisizione delle quote societarie della ditta GESIPA, con sede
a Mörfelden-Walldorf (Germania)
Acquisizione del 50% della ditta affiliata cinese Sunil Dyfas, con sede
a Tianjin (Cina)
2010
L’azienda prevede un utile di 735 milioni di Franchi Svizzeri, con
3320 collaboratori, 45 sedi operative in 21 nazioni diverse
© SFS intec 2010
Salvo modifiche tecniche
GMi 903707 IT / 08/10 / Stampato in Svizzera
Acquisizione della Construction Fasteners, Inc. con uffici negli
Stati Uniti d’America e Canada
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InPractice 22/2010