Preventivo
di sostenibilità
2009
Iniziative e impegni economici, sociali e ambientali
Via Villanova, 29/7
40055 Villanova di Castenaso (Bo)
tel. 051 6041111
[email protected]
Il testo integrale del Preventivo di sostenibilità 2009
è scaricabile dal sito internet
www.adriatica.e-coop.it
"Oggi la crescita è un affare redditizio solo a patto di farne sopportare il peso
e il prezzo alla natura, alle generazioni future, alla salute dei consumatori,
alle condizioni di lavoro degli operai e, soprattutto, ai paesi del Sud.
Dunque una rottura è indispensabile. Tutti, o quasi tutti, sono d'accordo su
questo punto, ma nessuno osa tirarne le conseguenze"
Serge Latouche
Indice
pag.
5
“
7
2. Chi siamo
2.1
Assetto istituzionale
2.2
Chi e come decide
2.3
Il Codice etico
2.4
Missione e valori
2.5
Il Sistema Coop
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10
11
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3. La nostra sostenibilità
3.1
Strategie e politiche
3.2
Il Governo dell’impresa e la partecipazione
3.3
Gli strumenti della sostenibilità
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Lettera del Presidente
1. Premessa
La metodologia e il processo di costruzione di questo Preventivo
4. I principali obiettivi
4.1
Il contesto socio-economico
4.2
Il Sistema Coop: innovazione per l’ampliamento della mutualità
4.3
Le linee e le azioni del Preventivo di sostenibilità 2009
4.4
Il gruppo Coop Adriatica e le partecipazioni strategiche
4.5
I principali indicatori
5. La Persona
5.1
I soci
5.1.1 Il socio proprietario
5.1.2 Il socio prestatore
5.1.3 Il socio cittadino-consumatore
5.2
I lavoratori
5.2.1 L’occupazione
5.2.2 La formazione
5.2.3 Salute e sicurezza
5.2.4 Motivazione e clima interno
5.2.5 Integrazione vita-lavoro
5.3
La comunità
5.3.1 ”C’entro anch’io”
5.3.2 “Ausilio per la spesa”
5.3.3 “Ausilio per la cultura”
5.3.4 “Brutti ma buoni”
5.3.5 Educazione al consumo consapevole
5.3.6 Altri interventi nei confronti della comunità
5.3.7 Solidarietà internazionale
5.4
La Finanza etica
3
6. Il Prodotto
6.1
La convenienza
6.2
Il prodotto “sostenibile”
6.2.1 I prodotti a marchio Coop
6.2.2 I prodotti Solidal Coop
6.2.3 I prodotti Libera Terra
6.3
Il prodotto tipico e locale
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7. Il Punto Vendita
7.1
Lo sviluppo della rete
7.2
La riduzione dell’impatto ambientale
7.3
Igiene e sicurezza
7.4
La qualità dei servizi
7.5
Il punto vendita come luogo di aggregazione culturale e sociale
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Glossario
pag.
57
4
Lettera del Presidente
Sobrietà e innovazione per affrontare il cambiamento
Anche nel 2009, Coop Adriatica si impegna pubblicamente, con il Preventivo di
sostenibilità, a svolgere un ruolo attivo in un momento particolarmente difficile per
l’andamento dell’inflazione, dei prezzi, dei redditi delle famiglie. Un ruolo di tutela,
ma anche di forte cambiamento e innovazione per ascoltare e dare risposte di
mutuo aiuto ai soci, ai lavoratori e alle comunità in cui siamo presenti.
Come Cooperativa di consumatori, dovremo innanzitutto contribuire a sostenere le
fasce della popolazione più esposte alla crisi e chi ha redditi più bassi. Dunque,
mantenere prezzi contenuti sulla spesa di ogni giorno, contrastare aumenti
ingiustificati e tentativi di speculazione ai danni dei cittadini, assicurare la
convenienza soprattutto per i prodotti di base e opportunità vantaggiose ai soci.
Senza smettere di vigilare con la massima attenzione sulla qualità e la sicurezza
degli alimenti che portiamo in tavola.
Il nostro obiettivo resta inoltre portare prezzi equi e qualità in settori dove è possibile
offrire nuovi benefici e opportunità ai soci e ai consumatori, come abbiamo fatto per
i farmaci e i prodotti per la salute, la telefonia, la scuola, i libri, i viaggi, la cultura e il
tempo libero.
Ma - in un contesto particolarmente difficile per i consumi - Coop Adriatica
continuerà anche l’impegno per una gestione sobria e una crescita sostenibile, che
riesca a unire equilibrio economico e attenzione ai risultati sociali e ambientali del
nostro operato. Nel 2009, investiremo anche nella crescita di una rete di negozi a
basso impatto ambientale e saremo in grado di generare nuova occupazione
stabile investendo nella formazione e nella sicurezza dei lavoratori. Nei punti
vendita della Cooperativa, cresceranno ancora l’attenzione al risparmio e
all’efficienza energetica, alla riduzione dei rifiuti e degli sprechi, all’offerta di
prodotti etici, ecologici e biologici, alla diffusione di modelli di consumo più
sostenibili per l’ambiente. Coop Adriatica e i suoi soci continueranno a alimentare
la solidarietà e la coesione sociale delle comunità dove sono presenti, con progetti
locali e internazionali per ridurre le disuguaglianze, includere le persone, sostenere
chi è in difficoltà.
Si tratta di innovare, crescere, migliorare ancora la nostra organizzazione e la
nostra capacità di offrire risposte concrete alle persone. E’ la strada, nel nuovo
contesto, per affrontare con fiducia un’evoluzione positiva e necessaria del nostro
compito, come sempre dalla parte dei soci e dei cittadini.
Gilberto Coffari
Presidente di Coop Adriatica
5
1. Premessa
La metodologia e il processo di costruzione di questo Preventivo
Il Bilancio Preventivo di sostenibilità è il documento con cui annualmente Coop
Adriatica rende noti i propri obiettivi in ambito economico, sociale e ambientale. Tali
obiettivi costituiscono gli impegni che essa si assume nei confronti di tutti i portatori
d’interesse. Il Preventivo è uno degli strumenti adottati dalla Cooperativa nell’ambito del
proprio percorso “Verso la sostenibilità” intrapreso nel 2002, che comprende anche la
redazione di un Bilancio di sostenibilità a consuntivo, tramite il quale è possibile verificare,
alla fine dell’anno, l’effettiva realizzazione degli impegni dichiarati.
La Cooperativa ha lavorato con convinzione per far crescere, sia all’esterno che al suo
interno, la cultura e la sensibilità rispetto ai temi della responsabilità sociale d’impresa. Di
conseguenza, il Preventivo è divenuto, nel tempo, uno strumento di lavoro per la struttura
dirigente e per i lavoratori della Cooperativa, che ne fanno un punto di riferimento per lo
svolgimento della propria attività. I principali indicatori vengono peraltro sottoposti
all’approvazione del Consiglio di Amministrazione, in un documento unitario di previsione
che include anche il budget economico e gestionale.
L’elaborazione del Bilancio Preventivo di Sostenibilità di Coop Adriatica è frutto di un
processo continuo, che coinvolge tutte le direzioni aziendali e prende in considerazione
diversi elementi, in parte correlati tra loro: le linee guida del Sistema Coop, il Piano
strategico triennale di Coop Adriatica, la Consulta sociale, le linee guida del budget, con il
coinvolgimento strutturato e continuo dei portatori di interesse, nonché le indicazioni
espresse annualmente dalla società esterna che verifica il Bilancio di sostenibilità. Da
quest’anno, inoltre, sono recepite anche le indicazioni sulla coerenza dei comportamenti
della Cooperativa e degli stakeholder rispetto ai principi definiti nel Codice, contenute nel
Rapporto etico, che nel 2008 è stato realizzato per la prima volta e presentato
all’assemblea dei soci. Oltre a ciò, quest’anno i contenuti del Preventivo sono stati
preventivamente sottoposti al Responsabile etico, al fine di raccogliere un parere sulle
azioni proposte e sulla loro adeguatezza rispetto alle evidenze emerse dalla sua attività.
Il Preventivo di sostenibilità 2009 mantiene l’impostazione degli anni scorsi: va a
misurare la sostenibilità della gestione di Coop Adriatica rispetto ai tre elementi che ne
caratterizzano l’attività:
-
le persone
i prodotti
i punti vendita
Per ciascuno di questi fattori sono riportati gli obiettivi che Coop Adriatica si pone, e i
relativi indicatori quantitativi.
I capitoli che seguono sono quindi dedicati all’identità della Cooperativa (capitolo 2),
alla sostenibilità di Coop Adriatica (capitolo 3), all’indicazione dei principali obiettivi del
2009 (capitolo 4), alle persone (capitolo 5), ai prodotti (capitolo 6), ai punti vendita
(capitolo 7).
Negli ultimi tre capitoli si esaminano in dettaglio le attività e i progetti che
caratterizzano maggiormente l’azione della Cooperativa verso i tre elementi.
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In particolare, per ciascun ambito:
- viene evidenziato il riferimento alla missione di Coop Adriatica, che motiva
l’importanza dell’obiettivo ed esprime la sua coerenza con essa,
- si riporta una sintesi delle azioni condotte finora,
- si specifica l’obiettivo generale che la Cooperativa si pone e si illustra la sua
traduzione in azioni,
- vengono riportati gli indicatori su cui la Cooperativa si impegna e i
corrispondenti valori obiettivo per il 2009. A fianco di questi ultimi, se sono
disponibili, vengono anche indicate le variazioni rispetto ai dati del 2008. A tal
proposito, si consideri che la stima dei valori relativi all’anno 2008 è stata
condotta nel mese di dicembre 2008, pertanto potrebbe non essere pienamente
confermata dall’effettiva contabilizzazione a consuntivo, che sarà condotta a
maggio 2009 e riportata nel Bilancio di sostenibilità 2008.
Gli indicatori sono articolati in etico/sociali, ambientali ed economici, secondo la
classificazione diffusamente utilizzata a livello internazionale nella rendicontazione della
responsabilità sociale d’impresa (People, Planet, Profit), e sono contraddistinti da un logo
grafico:
indicatori etico-sociali
indicatori ambientali
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indicatori economici
2. Chi siamo
2.1 Assetto istituzionale
Coop Adriatica è una cooperativa di consumatori costituita nel 1995 in seguito
all’integrazione tra Coop Emilia Veneto e Coop Romagna Marche. Oggi è presente in 79
comuni di quattro regioni (Veneto, Emilia-Romagna, Marche e Abruzzo), con una rete di
150 punti vendita, di cui 135 supermercati e 15 ipermercati.
I soci della Cooperativa, che nel corso del 2008 hanno superato il milione di unità,
sono persone che hanno scelto di associarsi allo scopo di tutelare il loro potere d’acquisto,
disporre di prodotti sicuri, promuovere il benessere e la coesione sociale nelle comunità,
secondo i principi contenuti nella Missione sociale, nel Codice etico e sulla base di quanto
stabilito dallo Statuto di Coop Adriatica.
Coop Adriatica è iscritta all’Albo delle Cooperative (numero A108794), nella sezione
Cooperative a mutualità prevalente (artt. 2512, 2513, 2514 del Codice Civile), nella
categoria Cooperative di consumo. Ciò in quanto oltre la metà della sua attività è dovuta al
rapporto mutualistico con i soci. Infatti, circa il 75% degli acquisti è effettuato dai soci.
2.2 Chi e come decide
I soci costituiscono la proprietà sociale della Cooperativa e la esercitano attraverso le
regole e gli strumenti della partecipazione democratica, secondo il principio di uguaglianza
“una testa un voto”. Essi approvano lo Statuto sociale e il Regolamento interno e, in base
a quanto stabilito in tali documenti, eleggono il Consiglio di amministrazione, il Collegio
sindacale, la Commissione etica e quella elettorale, nonché i propri rappresentanti nei
Consigli di zona territoriali. Ai soci spetta anche l’approvazione del Bilancio della
Cooperativa, attraverso assemblee che si tengono in modo capillare su tutto il territorio.
Il Consiglio di amministrazione, che ha compiti di indirizzo strategico e di controllo,
elegge il Presidente e il Vicepresidente; nomina i dirigenti e una Direzione operativa, che
ha la responsabilità della gestione.
Ha la
rappresentanza
e la firma sociale;
ha la facoltà di
nominare avvocati
e procuratori;
può delegare poteri
ad amministratori o
al Vicepresidente.
I soci partecipano
alle assemblee
per approvare il
Bilancio;
eleggono Consiglio
di amministrazione,
Collegio sindacale,
Commissione etica e
Commissione
elettorale.
Consiglio
di
amministrazione
Presidente
e Direttore
generale
Consiglio
di
Zona
Assemblea
dei soci
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Nomina
il Presidente,
il Vicepresidente
e il Comitato
consultivo.
Esercita i poteri
di indirizzo strategico
della Cooperativa
e il controllo sulla
gestione.
Realizza i principi
della Cooperativa;
mantiene vivo
il vincolo associativo;
consolida i rapporti
tra CdA e soci;
sollecita i soci alla
vita della Cooperativa;
promuove le attività
sociali nel territorio.
L’attuale modello di governo dell’impresa è nella sostanza quello definito al momento
della costituzione della Cooperativa, nel 1995, fondato sullo Statuto e il Regolamento
interno, che stabiliscono che tutti i soci in possesso di determinati requisiti si possono
candidare alle cariche sociali. Tuttavia, nel 2008 è stato elaborato, e poi approvato dalle
assemblee dei soci, un nuovo Regolamento di governance, la cui concreta attuazione
avverrà in modo graduale nel triennio corrente. Senza modificare i meccanismi di
rappresentanza democratica dei soci, esso prevede separazione e maggior equilibrio di
poteri al fine di una gestione dell’impresa efficiente, corretta e trasparente, e al tempo
stesso coerente con i valori, i principi e la missione della cooperazione. Una delle prime
innovazioni apportate in base al nuovo Regolamento riguarda la composizione del
Consiglio di amministrazione, eletto a giugno 2008: esso comprende tre membri
indipendenti e conta un maggior numero di donne rispetto al passato (10 su 30
Consiglieri, contro le 5 su 27 del precedente mandato).
Il Consiglio di amministrazione è composto da 30 membri: 14 di essi (che sono i
presidenti delle zone soci) sono eletti direttamente da tutti i soci con voto individuale e
segreto, gli altri 16 sono eletti dall’assemblea dei soci in base a una lista formulata dalla
Commissione elettorale (anch’essa eletta ogni tre anni dall’assemblea dei soci). I Consigli
di zona soci sono 14; la loro consistenza varia da un minimo di 15 a un massimo di 35
rappresentanti, in relazione alla numerosità dei soci della zona e alla sua ampiezza
territoriale; complessivamente, per il triennio 2008-2011 sono stati eletti 407 consiglieri.
2.3 Il Codice etico
Coop Adriatica si è dotata, formalmente dal 1999, di un Codice etico e di una
Commissione etica. Il Codice contiene i punti di riferimento valoriali per la Cooperativa e le
norme di comportamento conseguenti. Nel corso del 2006 è stato elaborato, e
successivamente approvato nelle assemblee di Bilancio, un aggiornamento di questo
strumento, in modo da recepire i cambiamenti intervenuti con l’avvio del percorso “Verso
la sostenibilità” e in risposta alle mutate esigenze di tutela dei portatori d’interesse.
Nella nuova versione del Codice, i principi generali e i valori su cui Coop Adriatica
deve fondare il proprio modo di operare sono definiti in modo più stringente: mutualità,
democrazia e partecipazione, porta aperta, imparzialità, autonomia, onestà, sobrietà,
trasparenza, riservatezza, concorrenza leale, integrità, correttezza e completezza nella
formulazione dei contratti. L'attuazione di questi principi è legata a precise norme di
comportamento nei confronti dei più importanti portatori di interesse che hanno rapporti
con la Cooperativa. Il Codice etico disciplina le norme di comportamento in maniera
dettagliata, per assicurare che princîpi e valori si traducano in prassi quotidiane nella
gestione dell'impresa. Gli organismi chiamati ad assicurare l'attuazione del Codice sono:
- la Commissione etica, che ha l'obiettivo di garantire la coerenza tra valori, princîpi
etici e gestione quotidiana dell'impresa cooperativa;
- il Responsabile etico, che supporta la Commissione nell'attività di attuazione del
Codice e realizza il Rapporto etico annuale, rivolto ai soci e agli altri portatori di interesse,
sull'attività della Commissione e sulla coerenza dei comportamenti dell'impresa rispetto ai
principi e ai valori espressi nel Codice.
In seguito all’approvazione del Codice etico, la Cooperativa si è posta l’obiettivo di
diffonderne la massima conoscenza tra i soci, i lavoratori e tutti gli stakeholder: ha quindi
attivato un percorso formativo e informativo che negli ultimi due anni ha riguardato tutti i
lavoratori, a partire da quelli con ruoli di responsabilità; nel 2009 si procederà a indagare
la coerenza delle relazioni tra la Cooperativa e i principali stakeholder rispetto al Codice,
per poi progettare nuove modalità di informazione e sensibilizzazione degli stakeholder,
anche quelli esterni all’impresa.
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2.4 Missione e valori
La Missione di Coop Adriatica
1.
2.
3.
4.
5.
Fornire ai soci i prodotti e i servizi più convenienti, sicuri e adatti al
loro benessere, favorire l’educazione ai consumi.
Sviluppare la democrazia cooperativa e incrementare il patrimonio
sociale.
Valorizzare il lavoro e l’impegno dei dipendenti.
Realizzare lo sviluppo e l’innovazione dell’impresa. Ispirare ogni
rapporto di mercato ai principi di trasparenza ed equità.
Contribuire a migliorare gli ambienti fisici ed umani in cui la
Cooperativa opera. Rafforzare il ruolo del movimento cooperativo.
La mappa dei portatori di interesse
Coop Adriatica considera interlocutori privilegiati - stakeholder, cioè portatori di
interessi rilevanti ai fini della realizzazione della propria missione - alcuni soggetti, collettivi
e istituzionali: soci, lavoratori, cittadini-consumatori, fornitori, sistema Coop, sindacati,
movimento cooperativo, comunità locali e Pubblica amministrazione. I soci, in quanto
proprietari della Cooperativa e principali fruitori dei servizi da essa erogati, costituiscono
senza dubbio i portatori di interesse di riferimento.
Sindacati
Comunità
Lavoratori
Soci
Cittadini - consumatori
Fornitori
Sistema Coop
Pubblica
amministrazione
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Movimento
cooperativo
2.5 Il Sistema Coop
Coop Adriatica è parte integrante del Sistema Coop: aderisce cioè all’Ancc,
Associazione nazionale cooperative di consumatori, che costituisce la più grande
organizzazione di persone in Italia ed è, allo stesso tempo, il principale gruppo distributivo
nazionale.
Nel corso degli anni, il Sistema Coop si è dotato di strutture associative e
imprenditoriali comuni, con l’obiettivo di realizzare una crescente integrazione e
perseguire quindi politiche condivise, sinergie ed economie di scala, che consentano di
competere più efficacemente nel mercato, e dunque di garantire maggiore tutela e
vantaggi per i soci e i cittadini.
In particolare, agli organi dell’Ancc spettano le funzioni di rappresentanza politicoassociativa del Sistema, mentre alle società e ai Consorzi nazionali (come Coop Italia,
Inres, Scuolacoop), sono affidati compiti di gestione e sviluppo dell’attività commerciale, di
progettazione e innovazione tecnologica, di formazione dei dirigenti e dei quadri.
Un cambiamento importante riguarderà dal 2009 la governance di Coop Italia:
l’assemblea dei soci del consorzio ha infatti ratificato il nuovo sistema di governo,
organizzato secondo il modello duale. Semplificando il processo decisionale e
assegnando responsabilità più chiare ai diversi organismi che operano all’interno del
Sistema, esso consentirà a Coop Italia di assumere un ruolo di indirizzo strategico per le
cooperative associate.
All’origine del duale sta la separazione tra i rappresentanti della proprietà (i soci, nella
fattispecie le principali cooperative di consumo) e la gestione: i primi si riuniranno in un
Consiglio di indirizzo e sorveglianza, che sarà presieduto dal presidente di una
cooperativa e durerà in carica tre anni. I compiti del Consiglio di indirizzo e sorveglianza
sono quelli di nominare il Consiglio di gestione e indirizzare e controllare l’attuazione dei
piani strategici del Sistema Coop; al Consiglio di gestione spetta la responsabilità delle
scelte commerciali, per la cui realizzazione il presidente si avvarrà del management di
Coop Italia e delle singole cooperative.
A livello territoriale, il Sistema Coop si articola poi in diverse strutture associative ed
imprenditoriali. In particolare, Coop Adriatica è parte dell’Accda (Associazione cooperative
di consumatori del distretto adriatico) che riunisce le Coop che operano in sette regioni
(Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo,
Puglia). Queste cooperative nel 2003 hanno dato vita a Centrale Adriatica, società alla
quale è affidata la gestione delle politiche commerciali e di marketing e, dal 2008, anche
la logistica (in particolare lo stoccaggio e la distribuzione della merce destinata ai
supermercati), grazie all’integrazione al suo interno del consorzio interregionale Cicc.
Coop Adriatica aderisce inoltre a Legacoop, Lega nazionale delle cooperative e
mutue, la maggiore centrale cooperativa italiana e, tramite essa, è parte dell’Aci, Alleanza
cooperativa internazionale.
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3. La nostra sostenibilità
Il Libro verde della Commissione europea (2001) definisce la responsabilità sociale
d’impresa come “la decisione volontaria di contribuire al progresso della società e alla
tutela dell’ambiente, integrando preoccupazioni sociali ed ecologiche nelle operazioni
aziendali e nelle interazioni con gli stakeholder”. Secondo questa visione, operare in modo
etico, rispettare i diritti delle persone, contribuire alla crescita sociale e civile del territorio
nel quale è inserita, è per un’impresa la condizione per potersi definire socialmente
responsabile.
Tuttavia, ridistribuire in modo eticamente corretto il valore aggiunto prodotto non è
sufficiente a garantire che anche la modalità di produzione del valore risponda ad una
esigenza di sostenibilità globale. Il “Rapporto Brundtland” della Commissione Onu su
ambiente e sviluppo, nel 1987 definisce la sostenibilità come “la capacità di assicurare il
soddisfacimento delle necessità del presente, senza compromettere la capacità delle
generazioni future di soddisfare i loro stessi bisogni”. Per le imprese ciò si concretizza
nell’adozione di strategie e modalità gestionali in grado di garantire al contempo efficienza
economica, tutela ambientale e attenzione alle conseguenze sociali del proprio operare.
Questo è possibile solo attraverso un processo strutturato di coinvolgimento di tutti gli
interlocutori nelle fasi di produzione e distribuzione del valore prodotto, a beneficio sia
degli attori impegnati nel processo imprenditoriale, sia della società nel suo complesso.
3.1
Strategie e politiche
Coop Adriatica è impegnata da molti anni sui temi della responsabilità sociale
d’impresa. E’ stata tra le prime cooperative a redigere il Bilancio sociale e, dal 1999,
anche il Bilancio sociale preventivo. Nel 1996 ha adottato un Codice etico aziendale.
Inoltre, in quanto parte attiva del Sistema Coop, contribuisce alla realizzazione e alla
diffusione dei prodotti a marchio Coop, realizzati da Coop Italia; quest’ultima ha ottenuto,
fin dal 1998, la certificazione SA8000, che attesta la garanzia del pieno rispetto dei diritti
umani e sociali da parte di tutti gli operatori della filiera di produzione.
Nel 2002 Coop Adriatica ha intrapreso il percorso strategico “Verso la sostenibilità”
che si è concretizzato, da un lato, nella definizione e realizzazione di una serie di
interventi e progetti con l’obiettivo di diffondere all’interno della Cooperativa la pratica di
una gestione sostenibile e, dall’altro, nella realizzazione di due bilanci, uno preventivo e
l’altro consuntivo, per verificare il livello di conseguimento degli obiettivi. Il Bilancio di
sostenibilità è redatto secondo le linee guida della Global reporting initiative (Gri) e del
Gruppo di studio per il Bilancio sociale (Gbs). I processi di rendicontazione, così come i
singoli dati riportati, sono sottoposti alle verifiche di un ente esterno, scelto per le sue
caratteristiche di autorevolezza ed indipendenza: la società Bureau Veritas ha il compito di
attestare la conformità delle informazioni esposte nel Bilancio di Sostenibilità, tramite
analisi dei documenti, interviste, visite agli ambienti di lavoro e alle strutture di vendita;
inoltre, esamina il coinvolgimento degli stakeholder nella definizione delle azioni e nella
loro successiva valutazione, secondo lo standard AA1000. A conclusione dei processi di
verifica, la direzione aziendale riceve un rapporto che evidenzia gli aspetti da migliorare e i
progressi realizzati rispetto all’anno precedente. I dati del rapporto sono utilizzati dalla
direzione aziendale per definire le proprie strategie in un’ottica di miglioramento.
Il percorso “Verso la sostenibilità” ha rappresentato per la Cooperativa una
trasformazione culturale, che si è realizzata grazie al coinvolgimento diffuso e
responsabile di tutte le funzioni dell’impresa e di tutti i lavoratori.
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3.2 Il Governo dell’impresa e la partecipazione
Per Coop Adriatica, la trasparenza e la partecipazione dei soci alle scelte dell’impresa
sono gli elementi fondanti del sistema di Governo dell’impresa stessa. Pertanto la
Cooperativa ha ritenuto importante dotarsi di strumenti che garantiscano questi principi e
ritiene indispensabile adeguarli rispetto a eventuali cambiamenti in ambito giuridico,
economico e sociale: nel 2004 ha provveduto alla revisione del proprio Statuto, alla luce
della nuova legge sul diritto societario; nel 2005 ha dato applicazione alla “legge 231”
(sulla prevenzione dei reati penali degli amministratori), istituendo la relativa Commissione
di Vigilanza; nel 2006 ha posto al voto dei soci, ottenendone l’approvazione, una nuova
versione del Codice etico e il nuovo Regolamento del Prestito sociale. Nel 2007 ha
provveduto a recepire anche dal punto di vista organizzativo il nuovo Codice etico e ha
diffuso la conoscenza del Codice presso i lavoratori e i soci volontari, al fine di favorire
l’applicazione del Codice stesso. Nel 2008 ha anche definito un nuovo modello di governo
dell’impresa, frutto di un processo di condivisione con gli stakeholder, conclusosi con
l’approvazione dei soci riuniti in assemblea.
Coop Adriatica sollecita la partecipazione dei soci agli appuntamenti istituzionali, a
partire dalle elezioni dei Consigli di zona e del Consiglio di amministrazione, che si
tengono ogni tre anni sulla base di autocandidature; facilita la partecipazione alle
assemblee per l’approvazione del Bilancio, con una presenza capillare sul territorio (sono
state 90 le assemblee tenute nel 2008), così come, per presentare e discutere gli obiettivi
del Preventivo di sostenibilità, organizza numerosi incontri aperti agli stakeholder e a tutti i
cittadini (nel 2008 sono stati 37).
Inoltre, la Cooperativa crea una molteplicità di occasioni di ascolto e confronto, rivolte
a tutti i portatori di interesse. Per esempio, nel corso dell’anno, sono previste occasioni di
incontro tra i lavoratori di ciascun punto vendita e la direzione aziendale, per discutere gli
andamenti, sia economici che sociali; e vengono realizzati ulteriori iniziative e progetti
strutturati per rendere possibile un coinvolgimento ampio.
3.3 Gli strumenti della sostenibilità
Non esiste strategia senza adeguati strumenti che siano in grado di farla vivere nella
vita aziendale, e quindi di concretizzarne gli obiettivi. Da qui, anzitutto, la scelta di
coinvolgere fin dall’inizio, nel percorso “Verso la sostenibilità”, gli organi istituzionali e
gestionali della Cooperativa. La sostenibilità in Coop Adriatica è stata perciò disegnata in
termini generali dal Consiglio di amministrazione, che ha stabilito gli orientamenti strategici
sulla base dei quali la Direzione aziendale ha definito il percorso, con l’obiettivo di
condurre la gestione dell’impresa secondo una strategia di sostenibilità, la cui attuazione
avviene in modo graduale, con un processo di continuo miglioramento. Ciò richiede una
piena adesione, un forte coinvolgimento e una totale assunzione di responsabilità da parte
di tutto il gruppo dirigente della Cooperativa, affinché i soci, i dipendenti e i diversi
interlocutori assumano il tema della sostenibilità come strategico, utile e “produttivo”. A tal
fine, in questi anni si è anche intensificata l’attività formativa di tipo istituzionale per tutti i
lavoratori e i soci volontari, che negli anni scorsi ha affrontato in modo specifico i temi
della sostenibilità e del Codice etico.
Il coinvolgimento degli interlocutori, fondamentale per una strategia sostenibile, è
divenuto ormai una modalità di operare per tutte le aree aziendali della Cooperativa: il
confronto con il territorio rientra nei processi di definizione delle strategie e delle attività
non solo sociali, ma anche commerciali e di sviluppo. Le linee di questo stesso Preventivo
di sostenibilità sono state condivise e discusse - oltre che nel Consiglio di
Amministrazione - nella Consulta sociale, così come le assemblee di Preventivo e di
Bilancio sono occasioni per un confronto strutturato con i portatori d’interesse.
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4. I principali obiettivi
4.1 Il contesto socio-economico
Siamo di fronte ad un cambiamento epocale dello scenario economico sociale e
finanziario mondiale: questa è la premessa dalla quale partire per definire i contenuti del
Preventivo di sostenibilità 2009.
Il modello di sviluppo che ha regolato fino ad ora la crescita delle economie e società
più avanzate segna pesantemente il passo e, anzi, gli stessi sostenitori delle filosofie
capitaliste e liberiste oggi si schierano apertamente affinché si pensi ad un nuovo modello
di sviluppo che coniughi crescita ed etica, utilizzo responsabile delle risorse e rispetto
degli equilibri ambientali.
Peraltro, il nuovo presidente degli Stati Uniti, se da un lato si trova costretto a
sostenere con risorse pubbliche le più grandi case automobilistiche del mondo per evitare
pesanti ripercussioni sul piano sociale, dall’altra parte ha già affermato la necessità di
ridefinire alle radici le politiche di sviluppo che dovranno ispirarsi all’innovazione e alla
ricerca di energie alternative, anche sottolineando l’esigenza del risparmio energetico e di
stili di vita basati sulla sobrietà.
In questa fase di crisi finanziaria e recessione risulteranno fondamentali le scelte dei
governi che è auspicabile vengano orientate al sostegno delle imprese e dei redditi da
lavoro dipendente privilegiando i ceti sociali più esposti alla crisi.
La globalizzazione deve essere governata a livello mondiale e la cooperazione fra gli
stati è condizione indispensabile per individuare le soluzioni più idonee alle difficoltà
economiche che incontreremo anche nel 2009; il ruolo delle economie emergenti di India,
Cina e Brasile può riverberarsi positivamente anche nel sostegno alle economie più
povere, per ridisegnare le politiche di sviluppo e di crescita di quei paesi.
Anche in Europa ed in Italia il sostegno a imprese e redditi è condizione essenziale
per sostenere i consumi; a questa condizione preliminare dovranno essere accompagnate
azioni del mondo della produzione e della distribuzione per governare la leva dei prezzi,
per trovare un virtuoso equilibrio fra convenienza verso i consumatori e sostenibilità
economica delle imprese.
Per il nostro paese la strategia da perseguire dovrebbe essere quella del sostegno ai
redditi delle famiglie, anche in relazione alle analisi e indagini effettuate che sottolineano
tale aspetto ed evidenziano, peraltro, un trend di ulteriore peggioramento nel primo
semestre del 2009, con crisi aziendali diffuse, aumento delle ore di cassa integrazione,
crescita della disoccupazione e della precarietà, accentuazione nella contrazione dei
consumi. Oltre allo strutturale divario fra le economie del nord e del sud del nostro paese,
si iniziano a registrare aree di difficoltà nei contesti socio-economici più avanzati delle
regioni “forti”.
E’ auspicabile, dunque, che nelle prossime settimane vengano adottati dal governo
misure e provvedimenti in grado di attenuare le difficoltà che il sistema produttivo e le
famiglie stanno incontrando perché, da sole, le tante iniziative di solidarietà attivate a
livello decentrato (gli enti locali, la cooperazione, la Chiesa,…) non possono essere
considerate sufficienti a fornire tutte le risposte necessarie.
15
4.2
Il Sistema Coop: innovazione per l’ampliamento della mutualità
Proprio i cambiamenti di scenario in atto, non ancora consolidati e quindi suscettibili di
ulteriori evoluzioni, sono i presupposti dai quali anche il Sistema Coop deve partire per
definire le azioni da attivare nel 2009.
Gli andamenti economici del 2008 delle imprese cooperative aderenti all’Associazione
nazionale delle cooperative di consumo e i rapporti con l’industria e con i fornitori presidiati
da Coop Italia, a fronte delle turbolenze sui prezzi delle materie prime, hanno evidenziato
la necessità di ripensare prioritariamente tutta la struttura della filiera di governo delle
politiche commerciali. Nella sostanza, per riuscire a mantenere e consolidare la leadership
di convenienza insieme ad un equilibrio nella gestione economica delle imprese, si è
ritenuto opportuno agire in 3 direzioni:
- innovare il modello di governance del Sistema Coop ridefinendo il ruolo di Ancc e
di Coop Italia, strutturando la centrale di acquisto nazionale con il modello duale
ed inserendo nel consiglio di sorveglianza i presidenti di 10 grandi cooperative;
- aggiornare la prassi ed i contenuti contrattuali con i fornitori, dando priorità alla
massima convenienza del prezzo finale al consumatore, da ottenere attraverso
una gestione oculata nei contratti di acquisto, al fine di evitare speculazioni in un
contesto di ribasso dei costi delle materie prime;
- ampliare e innovare gli assortimenti del prodotto a marchio per aumentare le
quote e la marginalità e per garantire al consumatore maggiore convenienza,
qualità e sicurezza.
Così come deciso dall’assemblea nazionale dei delegati Coop, proprio a partire da
inizio 2009 si avvieranno le azioni necessarie a rendere concreti i benefici previsti per le
cooperative ed i consumatori.
L’obiettivo di estendere la mutualità a nuovi ambiti di interesse per i soci e i cittadini
rimane prioritario: in questa direzione si proseguirà, al fine di corrispondere sempre più
alle attese dei soci e dei cittadini-consumatori, con ipotesi di iniziative nel campo
dell’energia e dei prodotti finanziari.
Per tutte le strutture del Sistema Coop ogni azione dovrà ispirarsi ed essere agita in
coerenza con i valori che sono alla base dell’identità della cooperazione di consumatori.
Ed è la strategia della responsabilità sociale d’impresa che sta progressivamente
affermandosi come riferimento imprescindibile di ogni azione, anche per aggiornare
strategie ed iniziative nel rapporto con gli stakeholder e per radicare la presenza della
cooperazione nel territorio.
Un punto di riferimento fondamentale è costituito dalla dimensione distrettuale, anche
per consolidare l’attività di ascolto dei soci. Insieme alle altre Coop del Distretto adriatico
sarà infatti realizzato il progetto “La Coop come vuoi tu” che prevede la possibilità, per un
gruppi di soci, di esprimere in modo strutturato giudizi e valutazioni sulla Cooperativa e sui
livelli di servizio erogati dai singoli punti vendita. Così come scaturito dall’assemblea
nazionale delle sezioni soci, svolta a Parma lo scorso autunno, ciò viene considerato utile
per meglio rispondere alle attese ed ai bisogni dei soci e dei cittadini/consumatori. Questo
obiettivo è inscindibile, peraltro, dalla necessità di operare con strategie e comportamenti
che assicurino, contemporaneamente, salvaguardia dell’ambiente, attenzione alle persone
e quindi coesione e inclusione sociale.
16
4.3
Le linee e le azioni del Preventivo di sostenibilità 2009
La Consulta sociale (l’appuntamento annuale dei soci consiglieri e volontari) che si è
tenuta a Capodarco nel novembre 2008, ha rappresentato un momento importante di
riflessione per portare a sintesi le azioni svolte nel corso dell’anno e per definire le
strategie del Preventivo di sostenibilità del 2009.
I contenuti e le azioni dell’anno si inseriscono in un percorso che vedrà Coop Adriatica
agire prioritariamente in 3 direzioni:
- l’ambito imprenditoriale, che si dovrà caratterizzare avendo come obiettivi crescita
e convenienza;
- l’aggiornamento e la ridefinizione del Piano strategico, in relazione al cambiamento
sostanziale di scenario macroeconomico a livello mondiale e italiano;
- completamento del percorso della nuova governance aziendale, anche in relazione
alle scelte effettuate a livello di Sistema Coop, con interventi sulla struttura di
gestione dell’impresa, e al fine di rendere operative e funzionali tutte le leve del
CdA previste dal regolamento.
La dimensione imprenditoriale del gruppo Coop Adriatica e, nello specifico,
l’articolazione organizzativa della rete di vendita (con nuovi modelli come gli ipermercati
low cost e i piccoli negozi incoop), il superamento del milionesimo socio e la crescente
richiesta dei soci di ampliamento della mutualità in questa fase critica per le famiglie,
impongono il perseguimento e la concreta realizzazione di una strategia della sostenibilità
che sappia coniugare in tutte le azioni la crescita, la convenienza, la sostenibilità sociale e
quella ambientale.
Risulta altresì necessario aggiornare e valorizzare pienamente l’identità cooperativa, il
ruolo dei soci ed i vantaggi ad essi destinati, rafforzando in modo tangibile la politica
dell’ascolto e della partecipazione democratica. L’importante successo di partecipazione
alle elezioni 2008 per il rinnovo delle cariche sociali, che ha prodotto un forte
rinnovamento nei Consigli di zona soci e nel CdA, ha posto le basi per attrarre ed
impegnare i giovani soci su temi quali l’ambiente, l’intercultura, la solidarietà.
Le tematiche che caratterizzano il Preventivo di sostenibilità 2009 si orienteranno
prioritariamente nelle seguenti direzioni:
a) La difesa del potere d’acquisto dei soci e dei cittadini: il primo punto della
nostra agenda di lavoro
Partendo dalle scelte strategiche del Sistema Coop per il 2009, l’obiettivo prioritario di
Coop Adriatica sarà quello di garantire la massima convenienza ai soci e ai
consumatori, in ciascuno dei territori di presenza della cooperativa. Pertanto:
- si attiveranno azioni tese ad individuare un pacchetto di prodotti di largo consumo
e uso quotidiano su cui definire un posizionamento di prezzo il più conveniente
possibile. Le iniziative promozionali premieranno prioritariamente i soci.
- Verrà accentuata e rafforzata l’attività di forte valorizzazione e promozione dei
prodotti a marchio Coop, che, per le loro caratteristiche di qualità, convenienza ed
eticità, rappresentano sempre più una delle preferenze di acquisto da parte dei
consumatori. Sul prodotto a marchio si attiveranno scelte orientate al governo di
tutta la filiera, dal presidio della materia prima a tutti i passaggi della produzione,
per garantire maggiore convenienza ai soci e ai consumatori e contestualmente
perseguire risultati di marginalità adeguati.
- Sarà ampliato l’assortimento dei prodotti di primo prezzo per garantire ulteriore
convenienza all’insieme dei consumatori.
In generale, le scelte commerciali saranno gestite con il massimo della flessibilità e
della dinamicità per cogliere nel modo più veloce possibile tutti i cambiamenti di
contesto, al fine di salvaguardare il potere di acquisto dei soci e dei consumatori.
17
b) Coesione, solidarietà e legalità, rapporti con il territorio, educazione al
consumo consapevole: le nostre politiche sociali
Coop Adriatica articolerà il proprio percorso innovando e contemporaneamente
consolidando le iniziative che hanno caratterizzato le proprie politiche sociali negli
ultimi anni:
- si favorirà la partecipazione dei giovani soci alla vita democratica della
Cooperativa, individuando attività e modi di comunicazione appropriati; in
collaborazione con l’università di Urbino e il suo laboratorio di politica sociale
LaPolis, si realizzerà una ricerca sulle realtà giovanili nei territori di presenza di
Coop Adriatica, con il coinvolgimento di giovani soci, al fine di definire un percorso
di iniziative per sviluppare l’identità cooperativa fra i ragazzi.
- Il tema dell’intercultura, che è stato assunto anche dalla Consulta sociale come
uno dei terreni prioritari, avrà nella Biblioteca interculturale mobile uno degli
strumenti fondamentali; inoltre, il centro informativo della Provincia di Ascoli
Piceno per le persone immigrate, che sorge nell’area del centro commerciale
Porto Grande a San Benedetto del Tronto, potrà sviluppare ulteriormente le
proprie attività.
- La Carta Solidale sarà una delle novità più importanti sul terreno della solidarietà
locale. Nel 2009 sarà orientata a sostenere i progetti del bando C’entro anch’io in
aggiunta alle donazioni dei soci con il Ristorno e del contributo del CdA; essa
infatti consentirà donazioni da parte tutti i clienti, anche non soci.
- L’attività di educazione al consumo consapevole sarà oggetto di un convegno
nazionale con l’obiettivo di aggiornare contenuti e modalità del progetto, vista
l’attuale fase di cambiamento dei modelli di consumo.
- Brutti ma buoni, la destinazione a fini sociali dei prodotti alimentari invenduti,
procederà ad una ulteriore estensione con il coinvolgimento di altri punti vendita.
- Ausilio, l’attività di consegna a domicilio della spesa e dei libri a persone anziane
e/o non autosufficienti da parte di soci volontari, verrà sostenuta con interventi
formativi e di comunicazione per coinvolgere nuovi soci nel presidio dell’attività.
Per Coop Adriatica si tratta di una delle iniziative che maggiormente
caratterizzano la propria immagine e il proprio ruolo sociale.
- Il tema della legalità caratterizzerà diverse e molteplici iniziative locali, che si
affiancheranno alla promozione dei prodotti Libera terra; il film realizzato dal
regista Silvio Soldini “Un Paese Diverso” sarà un utile strumento per occasioni di
confronto e di relazione, per la sensibilizzazione sui temi della lotta contro tutte le
mafie, e per la promozione di nuova imprenditorialità cooperativa da parte dei
giovani.
- La solidarietà internazionale prevede la prosecuzione per il secondo anno del
progetto “Stop alla povertà” e il sostegno a progetti di aiuto allo sviluppo tramite il
Collezionamento punti.
Dal 1° gennaio 2009, inoltre, nei punti vendita Coo p non sarà più consentito l’acquisto
di alcolici da parte di minori di 18 anni; una decisione dell’Associazione delle
cooperative di consumatori che vuole contribuire concretamente a ridurre le aree di
rischio per la salute dei più giovani, e a sensibilizzare tutti i cittadini sugli effetti
dell’abuso di alcol. L’iniziativa è orientata anche a favorire il dispiegamento di azioni
comuni con altre organizzazioni, e come stimolo al legislatore per l’adozione di
normative utili a contrastare il consumo eccessivo di alcol. Siamo di fronte, infatti, ad
una vera emergenza sociale che, se contrastata con efficacia, potrà migliorare la
tenuta del tessuto sociale in tutti i territori dove Coop è presente.
18
c) Unire impegno sociale, culturale, imprenditoriale
Perseguire l’obiettivo di rafforzare la coesione sociale nelle comunità dove la
Cooperativa opera significa interpretare l’agire imprenditoriale cercando di coniugare
l’equilibrio economico e gestionale con il profilo sociale della Cooperativa. Alcuni
esempi:
- L’edizione 2008 di Ad alta voce ha identificato la solidarietà come tema degli
eventi culturali e ha evidenziato come l’impegno di tanti scrittori, poeti, attori,
persone espressione della società civile possa contribuire a difendere la legalità,
coltivare la memoria, promuovere il dialogo fra culture diverse; la collaborazione
dei volontari di Ausilio per la cultura e dei giovani Consiglieri di zona, che hanno
effettuato riprese filmate, consentirà nel 2009 di divulgare in modo efficace i
momenti più importanti della manifestazione.
- Le Librerie.coop, che hanno raggiunto il numero di 17 punti vendita con buoni
risultati, proseguiranno nel loro piano di sviluppo che prevede l’apertura di nuovi
spazi e la diffusione di iniziative culturali rivolte a tutti i cittadini.
- Dopo il completamento delle attività di catalogazione del fondo librario di Roberto
Roversi, nel 2009 sarà avviato un percorso per valorizzare il patrimonio della
Libreria Palmaverde, che coinvolgerà il mondo culturale, istituzionale ed
universitario di Bologna.
- Sarà proposto anche nel 2009 il premio “Coop for words”, un’opportunità per i
giovani scrittori di esprimersi con poesie, brevi racconti, fumetti e blog e di prender
parte ad occasioni in grado di veicolare e valorizzare i loro lavori.
- L’estensione ad altri punti vendita di “Seminar libri”, sarà accompagnata ad un
percorso di verifica dei risultati ottenuti in questi anni; sarà inoltre rinnovato il ruolo
di “Eureka!” nell’ipercoop Lame di Bologna.
d) Ambiente e risparmio energetico: le nostre scelte prioritarie
Nel 2009 si consoliderà l’impegno della Cooperativa per la tutela dell’ambiente.
- Con la campagna nazionale “Risparmia le energie”, nelle aree di Coop Adriatica
saranno coinvolte oltre 160 famiglie che, con il supporto di 15 tutor (soci volontari
tra i quali molti giovani), terranno monitorati i consumi energetici domestici anche
al fine di adottare comportamenti virtuosi di risparmio energetico.
- In 6 punti vendita della Cooperativa verrà introdotto un erogatore di detersivi liquidi
a marchio Coop, finalizzato alla riduzione dei rifiuti prodotti tramite il riutilizzo dei
contenitori in plastica; in base ai risultati di questa prima esperienza si valuterà la
possibilità di estensione ad altri negozi.
- A Faenza la Cooperativa parteciperà attivamente al progetto “Dall’etica
all’etichetta” volto ad orientare i comportamenti di acquisto verso i prodotti
ambientalmente sostenibili (biologici, ecologici).
- Verrà costituito un gruppo di lavoro multidirezionale “Archimede” per individuare
interventi volti a realizzare negozi ad elevata qualità energetico-ambientale, con
un piano operativo che coinvolgerà anche la rete già esistente.
- Proseguiranno le azioni per la riduzione l’impatto ambientale dell’attività della
Cooperativa, con l’installazione di nuovi impianti fotovoltaici, l’acquisto di energia
pulita e interventi progressivi di ammodernamento di tutta l’impiantistica dei punti
vendita per ridurre i consumi energetici.
- Si consolideranno ulteriormente i rapporti e le azioni comuni con le istituzioni locali
volte a informare e sensibilizzare i cittadini a comportamenti sostenibili per
l’ambiente, in coerenza con l’impegno più complessivo di tutto il Sistema Coop.
19
e) La cultura della sostenibilità ed i nostri valori per rafforzare l’identità dell’
impresa cooperativa
-
-
-
-
-
Nel corso dell’anno si organizzeranno iniziative di promozione del modello
cooperativo, anche giovandosi del libro “Il Giusto Prezzo”, la ricerca storica sulla
cooperazione di consumo (1861-1974) realizzata da Andrea Baravelli, e del film
“Le radici di Coop Adriatica (1964-1995)” realizzato da Giorgio Bassanese. Si
tratta di due documenti utili a ricordare, o far conoscere, la crescita sociale resa
possibile dallo sviluppo dell’impresa cooperativa. Allo stesso scopo, sarà
rinnovata la collaborazione con il mondo scolastico nei progetti territoriali di
Legacoop volti a far conoscere ai giovani i valori della cooperazione.
Proseguirà l’impegno per la diffusione della cultura della responsabilità sociale
d’impresa tra gli stakeholder, anche in collaborazione con Impronta Etica, insieme
alla quale Coop Adriatica organizzerà un evento pubblico in cui porterà una
testimonianza sulle proprie iniziative di sostenibilità.
Complessivamente le iniziative di promozione della sostenibilità verranno
rafforzate mediante le attività nel gruppo intercooperativo sulla R.S.I. e l’impegno
congiunto in ambito distrettuale. In questo ambito rientra anche la ricerca
commissionata all’istituto Econometica volta a indagare sul contributo di Coop alla
crescita del capitale sociale nelle comunità in cui è presente.
Sarà realizzato per la prima volta un progetto di Responsabilità sociale di territorio,
a Schio, con il coinvolgimento degli stakeholder più rappresentativi di quella realtà
per migliorare la coesione sociale nella comunità locale.
Sarà sperimentato un percorso di coinvolgimento del Responsabile Etico e di tutta
la Commissione Etica al fine di individuare le priorità per il Preventivo di
Sostenibilità, che sarà utile anche per la realizzazione del secondo Rapporto
Etico, da presentare alla assemblea di bilancio; gli stakeholder maggiormente
coinvolti da azioni riconducibili al Codice etico saranno i soci, i dipendenti e le
comunità, così come definito dal percorso prima formativo poi decisionale che ha
coinvolto tutti i dipendenti della cooperativa e i componenti dei consigli di zona
soci.
20
4.4
Il Gruppo Coop Adriatica e le partecipazioni strategiche
Oltre agli obiettivi che la Cooperativa si è posta nell’attività caratteristica - cioè la
vendita di prodotti e servizi ai soci e ai consumatori - è opportuno, per ragioni di chiarezza
e trasparenza, offrire un quadro d’insieme delle attività sviluppate dalle società che ad
essa fanno capo, nei diversi settori.
Igd, Immobiliare grande distribuzione spa
Igd è la società che detiene una parte rilevante del patrimonio immobiliare di Coop
Adriatica e Unicoop Tirreno, le due cooperative che ne hanno il controllo con circa il 56%
del capitale. E’ quotata alla Borsa di Milano nel segmento Star (segmento titoli ad alti
requisiti) dedicato alle società di media capitalizzazione che rispettino particolari requisiti
in termini di trasparenza informativa, liquidità e governo societario. Nel corso del 2008 si è
trasformata in Siiq, società di investimento immobiliare quotata: una scelta unica in Italia,
che le ha valso l’assegnazione del Real Estate Award 2008, premio istituito da MF/Milano
Finanza e Italia Oggi.
Le scelte imprenditoriali e finanziarie di Igd, improntate al massimo della trasparenza,
sono coerenti con i valori del movimento cooperativo e mirano a realizzare strutture
sempre più compatibili con l’ambiente, oltre che a promuovere iniziative di socializzazione
e di crescita civile e culturale.
Nell’ultimo anno il Gruppo ha acquistato un portafoglio di 15 gallerie commerciali ed
un ufficio in Romania, ha acquisito da Coop Adriatica il centro Lungo Savio di Cesena e
da Coop Lombardia la galleria commerciale di Crema; ha inoltre siglato l’accordo di
acquisto di una società che possiede una galleria commerciale ad Asti che verrà
inaugurata entro la prima metà del 2009.
Librerie.coop spa
Nel 2006 Coop Adriatica ha costituito, insieme a Unicoop Tirreno, Coop Consumatori
Nordest, Novacoop e Coop Liguria, una società per lo sviluppo di una rete di librerie
fondata sui valori della cooperazione di consumatori. L’obiettivo è quello di proporre
librerie con elevati standard di servizio, grazie ai giovani librai selezionati e appositamente
formati; caratterizzate da un’offerta non generalista, con un assortimento vasto ed attento
all’editoria locale e indipendente. In linea con gli obiettivi di Coop di diffondere la cultura e
renderla accessibile a tutti, nelle Librerie.coop si svolgono presentazioni di proposte
editoriali, eventi culturali e occasioni di incontro per gli amanti dei libri, spesso organizzati
insieme alle zone soci della Cooperativa. Inoltre ai soci Coop sono riservati speciali sconti
e promozioni.
A fine 2008 la società contava 17 librerie, di cui 7 nell’area di Coop Adriatica. Tra
queste, l’apertura più recente è quella di Ambasciatori, nel centro storico di Bologna: un
innovativo polo della cultura e dei sapori, che all’offerta libraria affianca l’enogastronomia
di qualità di Eataly, la società - partecipata da Coop Adriatica - creata per valorizzare le
migliori tradizioni italiane in campo alimentare.
L’attività di promozione culturale proseguirà e sarà intensificata su tutto il territorio;
insieme a Coop Adriatica saranno anche organizzate iniziative per valorizzare il fondo
librario proveniente dalla storica libreria Palmaverde di Bologna del poeta Roberto
Roversi. Per conservare la memoria della Palmaverde, peraltro, all’interno di Ambasciatori
è stato dedicato uno spazio con gli scaffali originali.
Nel 2009 le Librerie.coop puntano a sviluppare un fatturato di 23 milioni di euro, 10 in
più del 2008, e a dare occupazione a 130 persone.
21
Robintur spa
Robintur è la società di Coop Adriatica e Coop Estense impegnata nel settore
turistico. Costituita nel 1989, oggi consiste in una rete di oltre 250 agenzie di viaggio di
proprietà e affiliate, distribuite nelle principali regioni italiane, e un settore tour operating
con i marchi Firmatour, Atitur e Mediterraneo. Robintur riserva condizioni particolarmente
vantaggiose ai soci Coop, tra le quali la possibilità di accumulare e spendere i punti del
collezionamento Coop. L’attività svolta con i soci Coop rappresenta un aspetto
significativo e duraturo dell’attività di Robintur, che nel 2009 continuerà ad ampliare la
propria offerta, in particolare per i viaggiatori più giovani. Inoltre la società continuerà a
promuovere progetti di turismo responsabile, come quello già realizzato con Coop
Adriatica e Libera Terra, in Sicilia, alla scoperta delle terre confiscate alla mafia. Da
questa esperienza potrà altresì scaturire una partnership su altre destinazioni come la
Puglia e la Calabria.
Il gruppo, che nel complesso delle sue attività ha chiuso il 2008 con un giro d’affari di
circa 210 milioni di euro e un utile di mezzo milione di euro, ha confermato una buona
tenuta sul mercato nonostante la crisi economica, e si propone di consolidare, in un anno
che si annuncia difficile come il 2009, le vendite e l’utile del 2008. Infine, grazie
all’acquisizione della la società Viaggia con noi, Robintur mira a incrementare la propria
rete di una cinquantina di agenzie sul territorio.
Pharmacoop Adriatica spa
Pharmacoop Adriatica è la società che detiene il controllo delle Farmacie comunali di
Padova, acquisito tramite asta pubblica. Alla società, di cui Coop Adriatica detiene il
67,10% del capitale, partecipano anche Banca Popolare Etica, Coopersviluppo e
Pharmacoop (la holding detenuta da quattro cooperative di consumatori: Coop Adriatica,
Coop Lombardia, Coop Consumatori Nordest e Coop Estense).
L’obiettivo di Pharmacoop Adriatica è quello di favorire una distribuzione dei farmaci
particolarmente attenta agli interessi dei cittadini. Le farmacie comunali di Padova, infatti,
oltre a proporre prezzi vantaggiosi sui prodotti farmaceutici da banco e sui
parafarmaceutici (anche con iniziative dedicate a capitoli di spesa importanti per le
famiglie, come i prodotti per l’infanzia), sono impegnate a promuovere un uso corretto e
responsabile dei medicinali e a informare sulle opportunità di cura e assistenza offerte dal
sistema sanitario pubblico.
Nel 2008 la società Farmacie comunali di Padova Spa ha realizzato un utile di bilancio
di circa 175 mila euro, che si prevede in leggera crescita per il 2009.
Ipercoop Sicilia spa
Coop Adriatica ha costituito - insieme a Coop Consumatori Nordest, Coop Lombardia
e Coop Liguria - una società che ha l’obiettivo di estendere la presenza della
cooperazione di consumatori anche in Sicilia, al fine di diffondere anche nell’isola, dove
erano presenti solamente due piccole cooperative, il modello imprenditoriale che offre
qualità e convenienza basandosi sul principio della mutualità.
I due punti vendita già inaugurati, situati a Ragusa e Milazzo, hanno realizzato nel
2008 vendite per un totale di 55 milioni di euro; nel 2009 Ipercoop Sicilia mira a superare i
100 milioni di euro di vendite, grazie all’apertura del terzo ipercoop dell’isola - a Catania che contribuirà notevolmente a far crescere l’attività della società e a realizzare le prime
economie di scala, riducendo così le perdite dovute ai forti investimenti iniziali.
22
4.5 I principali indicatori
L’andamento economico
Indicatori
Andamento
rispetto
al 2008
Obiettivi 2009 in euro
Vendite
1.989.500.000
Vendite ipermercati
938.500.000
Vendite supermercati
1.051.000.000
Vendite a rete omogenea
1.922.645.000
Investimenti
155.577.000
Prestito sociale
1.790.000.000
Gestione finanziaria
9.192.000
Margine operativo omogeneo
128.482.000
23
La persona
I soci
Andamento
rispetto
al 2008
Indicatori
Obiettivi 2009
Soci
1.044.000
Soci prestatori
227.000
Incidenza delle vendite ai soci
74,7%
Soci che svolgono attività di volontariato
1.125
Soci coinvolti nei gruppi di ascolto
1.300
I lavoratori
Andamento
rispetto
al 2008
Indicatori
Obiettivi 2009
Lavoratori
9.350
Giornate di formazione
18.000
Risorse destinate alla formazione (euro)
2.017.200
La comunità
Andamento
rispetto
al 2008
Indicatori
Obiettivi 2009
Progetti sostenuti
con il bando C’entro anch’io
24
Fondi complessivamente donati 2
ai progetti C’entro anch’io (euro)
235.000
Punti vendita in cui si svolge Brutti ma buoni
57
Pasti realizzati giornalmente
con la merce donata da Brutti ma buoni
4.500
Gruppi di Ausilio (spesa e cultura)
41
Persone aiutate da Ausilio
1.655
Studenti coinvolti nell’attività
di educazione al consumo consapevole
30.600
Progetti di solidarietà internazionale
sostenuti con il “collezionamento”
8
Risorse destinate alle attività sociali
e la comunicazione istituzionale (euro)
5.437.000
2) Include lo stanziamento dalla Cooperativa e le donazioni effettuate dai soci.
24
Il prodotto
Andamento
rispetto
al 2008
Indicatori
Obiettivi 2009
Incidenza del prodotto a marchio Coop
sulle vendite (grocery)
21,5%
Vendite di prodotti Solidal Coop (euro)
5.300.000
Vendite di prodotti Libera Terra (euro)
600.000
Soci coinvolti nell’Approvato dai soci
1.900
Punti vendita con erogatore detersivi sfusi
6
Il punto vendita
Andamento
rispetto
al 2008
Indicatori
Obiettivi 2009
Punti vendita
155
Punti vendita
alimentati da energia idroelettrica
5
Punti vendita con impianto fotovoltaico
per la produzione di energia
25
Energia complessivamente risparmiata (kWh)
con fotovoltaico e interventi di ecoefficienza
4.136.000
Punti vendita
con illuminazione a norma Green Light
40
Punti vendita certificati Haccp
a garanzia della sicurezza degli alimenti
11
Punti vendita con spazio Coop Salute
16
Punti vendita con Seminar libri
23
25
26
5. La Persona
5.1
I Soci
“Fornire ai soci i prodotti e i servizi più convenienti, sicuri e adatti al loro benessere,
favorire l’educazione ai consumi”
“Sviluppare la democrazia cooperativa e incrementare il patrimonio sociale…”
In una cooperativa di consumatori, quale è Coop Adriatica, i soci costituiscono allo stesso tempo la
proprietà sociale e i principali fruitori dei servizi da essa erogati. Questo duplice ruolo richiede che la
Cooperativa disponga di un sistema in grado di garantire al socio il diritto di esercitare un compito di indirizzo
e controllo sull’attività imprenditoriale, nonché di strumenti per valutare la gestione dei servizi commerciali.
5.1.1
Il socio proprietario
Coop Adriatica promuove la partecipazione dei soci alla gestione della Cooperativa. Per dare loro la
possibilità di esprimere il proprio voto e le proprie valutazioni, le assemblee di Bilancio sono effettuate in
modo capillare su tutto il territorio; analogamente, si realizzano numerosi incontri per la presentazione del
Preventivo di sostenibilità, che registrano un notevole interesse da parte di tutti gli stakeholder.
I rappresentanti sociali sono organizzati in 14 Consigli di zona, che trattano materie di interesse sociale,
esprimono pareri e formulano proposte al Consiglio di amministrazione.
I nostri obiettivi Dopo che nel 2008 ha superato il milione di soci, la Cooperativa
punterà a far crescere ulteriormente la base sociale, con l’obiettivo di
garantire le condizioni per la continuità dello svolgimento della propria
missione. Punterà altresì a incrementare la partecipazione alle iniziative
sociali e istituzionali, anche utilizzando nuove forme di comunicazione.
L’attività nei Consigli di zona sarà attenta a favorire e valorizzare il
contributo di tutti i 407 rappresentanti sociali, molti dei quali entrati con
le elezioni del 2008. Proseguirà, inoltre, il lavoro avviato nell’ultimo
anno con i giovani Consiglieri, sviluppato grazie a incontri dedicati e alla
creazione di un forum virtuale, che ha introdotto nuove attività
nell’ambito delle iniziative sull’ambiente e in Ad alta voce. Alle riunioni
di zona, che saranno in media 9 in ogni territorio, si aggiungeranno
alcuni incontri formativi, volti a qualificare l’attività di volontariato
all’interno della Cooperativa; tra i temi proposti vi saranno l’ambiente e
l’intercultura, che saranno la priorità delle politiche sociali nel 2009.
Infine, congiuntamente alle altre cooperative del Distretto adriatico,
Coop Adriatica coinvolgerà nel corso dell’anno circa 1.300 soci di 10
punti vendita nel progetto di ascolto “La Coop come vuoi tu”, che andrà
a misurare la percezione della qualità del servizio e dei vantaggi
riservati ai soci, per poi attivare processi di miglioramento.
Indicatori
Obiettivi 2009
Soci
1.044.000 (+34.000)
Assemblee
di Preventivo di sostenibilità
e di Bilancio
131 (+4), di cui:
• 39 di Preventivo di sostenibilità (+2)
• 92 di Bilancio (+2)
Soci volontari
1.125 (come nel 2008)
Partecipazione dei soci
alle assemblee
3.900 partecipanti per il Preventivo (+80)
14.000 soci per il Bilancio (+700)
27
5.1.2
Il socio prestatore
Il prestito sociale contraddistingue da sempre la relazione tra i soci e la Cooperativa: il socio può
contribuire allo sviluppo dell’impresa e al tempo stesso tutelare il proprio risparmio e accedere ad alcuni
servizi comodi e sicuri. I prestatori, infatti, oltre a ricevere un rendimento sul capitale, possono anche pagare
la spesa con la Carta socio (con addebito a fine mese), prelevare denaro contante (fino a 250 euro
direttamente alle casse, fino a 3.000 euro all’ufficio prestito), oppure effettuare un bonifico sul proprio conto
corrente. E in più, il libretto di prestito sociale non comporta spese per la tenuta dello stesso né per le
operazioni di versamento e prelievo.
Le modalità di gestione del prestito sociale sono definite da un apposito regolamento valido per tutte le
cooperative aderenti all’Ancc, che identifica anche vincoli e sanzioni in caso di mancati adempimenti e
violazioni delle regole. La Cooperativa dispone anche di un proprio regolamento finanziario interno che fissa i
criteri e le modalità di utilizzo sia delle risorse finanziarie generate dall’attività economica, sia di quelle che le
sono affidate dai soci con il prestito. Queste risorse sono gestite in modo da garantire la liquidazione del
prestito ai soci in ogni momento; sono infatti investite prevalentemente in obbligazioni, titoli a breve termine e
a tassi variabili, quindi a basso rischio e facilmente liquidabili. Inoltre Coop Adriatica, a maggior tutela del
risparmio dei soci, si è imposta il tetto del 10% come limite massimo di impiego del prestito sociale in
investimenti immobiliari caratteristici e in altre partecipazioni finanziarie.
I nostri obiettivi
Sul prestito sociale si confermano le attuali politiche, orientate alla
massima sicurezza e trasparenza, che riconoscono rendimenti
adeguati a quelli presenti sul mercato monetario, con una
remunerazione crescente al crescere del valore dei depositi.
Vista la ridotta capacità di risparmio da parte delle famiglie nel contesto
economico attuale, per il 2009 si prevede che resteranno
complessivamente stabili i volumi del prestito, grazie anche alle risorse
apportate dai nuovi soci che sceglieranno di affidare alla Cooperativa i
propri risparmi. Peraltro, quest’anno non è previsto un adeguamento
del tetto massimo di deposito (definito con decreto governativo). Di
conseguenza i depositi pari all’ammontare più alto non potranno
essere incrementati ulteriormente, nemmeno con gli interessi maturati,
che dovranno essere riscossi dai soci. Inoltre, a causa dell’andamento
dei tassi, previsto su livelli più bassi dell’anno scorso, il volume di
interessi erogati sarà inferiore al 2008.
Nel corso dell’anno si opererà quindi per fare conoscere meglio le
opportunità legate al Prestito: da un lato si adotterà una comunicazione
capace di valorizzarne i punti di forza (basso rischio, zero spese e
convenienza), dall’altro si punterà a una qualificazione professionale
del personale. Inoltre, la gamma dei vantaggi per i soci prestatori sarà
ampliata grazie alla graduale introduzione di nuovi servizi, a partire dal
mese di aprile.
Indicatori
Obiettivi 2009
Soci prestatori
227.000 (+7.000)
Carte socio Coop
abilitate al pagamento della spesa
88.000 (+5.000)
Ammontare del prestito sociale
1.790.000.000 euro (come nel 2008)
Remunerazione del prestito
28.800.000 euro (-18 milioni)
28
5.1.3 Il socio cittadino-consumatore
Ai propri soci, Coop Adriatica riserva opportunità di risparmio sugli acquisti aggiuntive rispetto alle
iniziative di convenienza proposte a tutti i clienti. Tra questi vantaggi, il Ristorno è l’elemento che più di tutti
contraddistingue il rapporto tra la Cooperativa e i soci. Si tratta infatti della restituzione di una piccola quota di
quanto speso da ciascun socio nel corso dell’anno, la cui entità è definita in relazione all’avanzo di gestione.
Insieme alla convenienza, come stabilito nella missione, la Cooperativa opera poi per garantire la qualità
e la sicurezza dei prodotti offerti. Tuttavia, oggigiorno i bisogni dei soci di una cooperativa di consumo non si
fermano al reparto alimentari; perciò negli ultimi anni Coop è intervenuta in nuovi mercati, nei quali la
bassissima concorrenza poteva determinare situazioni di speculazione a danno dei consumatori. Di questi
interventi trae beneficio la totalità dei cittadini, soci e non soci delle cooperative. E’ il caso della
commercializzazione del latte in polvere Crescendo Coop, offerto al prezzo europeo di 9 euro, che ha
determinato un consistente abbassamento del prezzo da parte di tutti i produttori di latte in polvere.
Analogamente, la campagna realizzata nel 2006 per la liberalizzazione della vendita dei farmaci da banco e
senza obbligo di ricetta, firmata da 800.000 soci Coop, ha reso possibile la vendita di questi prodotti in tutti gli
esercizi commerciali, alla presenza di un farmacista, con la conseguenza che anche le farmacie tradizionali
sono indotte a una maggior attenzione ai prezzi. Poi, per offrire ai soci traffico telefonico a prezzi competitivi e
con tariffe semplici e chiare, Coop è entrata nel mercato della telefonia mobile con Coop Voce.
Coop Adriatica ritiene inoltre che tra le condizioni fondamentali per un mercato libero e concorrenziale vi
sia la capacità di scelta dei cittadini, ovvero la riduzione della disparità di informazioni esistente tra produttori
e consumatori. Per questo, realizza e invia ai soci la rivista mensile Consumatori che, oltre a informare sulla
vita della Cooperativa, tratta anche temi di interesse più ampio come i consumi, la salute e il tempo libero.
I nostri obiettivi Anche nel 2009 i soci godranno di vantaggi esclusivi grazie alle
promozioni dedicate, la raccolta punti, il Ristorno e le convenzioni con
altre organizzazioni. Saranno incrementate le offerte monoprodotto e
saranno introdotte nuove formule promozionali, come lo sconto del 20%
ogni martedì in un reparto di prodotti freschi dei supermercati e ogni
venerdì in un reparto degli ipermercati, che consentirà ai soci di
risparmiare sui prodotti acquistati abitualmente. Sarà riproposto lo sconto
del 15% sui libri scolastici, con cui la Cooperativa intende garantire a
44.000 famiglie un risparmio di 1.200.000 euro. In più, a ulteriore
sostegno del diritto allo studio, in alcuni negozi sarà proposta la vendita
di testi universitari, sempre a condizioni vantaggiose per i soci.
Infine sarà aggiornata la formula della raccolta punti, che diverrà
infrannuale, anziché annuale, e premierà in modo particolare i soci che
fanno acquisti in modo preferenziale presso la Cooperativa.
Per quanto riguarda i mercati di recente ingresso, si stima che oltre
20.000 soci sceglieranno le tariffe semplici e trasparenti di Coop Voce,
che, così, nell’area di Coop Adriatica raggiungerà una base di 75.000
clienti. La rete dei Coop Salute, con l’apertura del nuovo ipermercato di
Faenza, salirà a 16 negozi, mentre a livello nazionale si lavorerà per
affiancare nuovi prodotti al primo farmaco a marchio Coop - l’acido
acetilsalicilico con acido ascorbico - che ha già riscontrato un notevole
gradimento presso i clienti. Nel loro complesso, le proposte commerciali
dedicate incentiveranno l’adesione sociale, incrementando la quota di
vendite realizzate con i soci.
Indicatori
Obiettivi 2009
Percentuale di vendite ai soci
74,7% (+0,5 punti percentuali)
Costo della rivista Consumatori
2.288.000 euro (+200.000)
29
5.2
I Lavoratori
“Valorizzare il lavoro e l’impegno dei dipendenti”
I lavoratori costituiscono una risorsa fondamentale per garantire l’erogazione di servizi di qualità. La
relazione tra la Cooperativa e i suoi dipendenti si articola in un processo definito nei seguenti momenti
chiave: selezione, formazione, valutazione e crescita. Coop Adriatica è impegnata affinché tale processo
venga gestito con trasparenza ed equità, realizzando un ambiente di lavoro sicuro, qualificato, motivante, nel
pieno rispetto delle normative e dei contratti di lavoro. La Cooperativa attribuisce grande valore alle relazioni
sindacali e opera per rapporti positivi con le rappresentanze dei lavoratori, in un quadro di collaborazione.
5.2.1
L’occupazione
Coop Adriatica è impegnata a fornire ai propri lavoratori una condizione di impiego stabile, attivandosi
per contenere al minimo indispensabile il numero di contratti a tempo determinato, operando per
trasformarne un numero rilevante in contratti a tempo indeterminato. Così anche per il passaggio da part time
a full time. In più, ha scelto di non applicare alcuni tipi di contratto previsti dalla Legge 30, come il lavoro a
chiamata, il lavoro ripartito e lo staff leasing, che rappresentano le forme di contratto più precarie.
Nel 2007 Coop Adriatica ha coinvolto i quadri e gli impiegati direttivi in un percorso di partecipazione che
ha portato alla definizione della “Carta degli impegni”. Si tratta di una reciproca assunzione di responsabilità
tra la Cooperativa e il management, per il raggiungimento di una modalità di operare collaborativa e flessibile,
guidata dai principi etici e orientata alla missione sociale, e dove le individualità possano emergere
potenziando la dimensione collettiva dell’organizzazione. Tra i passi conseguenti a questo documento, nel
2008 è stato elaborato e presentato un nuovo sistema di valutazione delle competenze dei lavoratori con ruoli
di responsabilità.
I nostri obiettivi Grazie all’ampliamento della rete di vendita, nel 2009 le persone
occupate in Coop Adriatica saranno circa 150 in più rispetto al 2008.
Allo stesso tempo, la Cooperativa incrementerà ulteriormente la quota
di contratti a tempo indeterminato, attualmente intorno all’86%,
andando così incontro alle esigenze di stabilizzazione dei propri
dipendenti, emerse anche grazie al positivo confronto con le
rappresentanze sindacali. Si tratta di un impegno rilevante, poiché nel
corso dell’anno sono diversi i casi in cui è necessario ricorrere
all’assunzione di lavoratori per un periodo determinato, quali i picchi di
lavoro legati a fenomeni temporanei (come il periodo natalizio, o la
stagione estiva nelle località turistiche), l’apertura di nuovi punti vendita
e la sostituzione di lavoratrici in maternità.
Le politiche del personale confermeranno quindi i principi sottoscritti
con la “Carta degli impegni” e saranno ispirate ai valori cooperativi ed
etici, ai quali fa riferimento anche il nuovo sistema di valutazione delle
competenze, che nel 2009 vedrà il suo primo anno di applicazione.
Rispetto al processo di selezione, nel 2009 si valorizzerà l’utilizzo del
nuovo portale internet come canale per la presentazione delle
domande di lavoro. L’obiettivo è rendere più semplice la presentazione
delle candidature ma anche più rapida ed efficiente la loro
consultazione all’interno della Cooperativa, con il risultato aggiuntivo di
una notevole riduzione del consumo di carta.
La Cooperativa, inoltre, continuerà a collaborare con le università e gli
enti di formazione, per dare ai giovani la possibilità di svolgere
un’esperienza in azienda attraverso stage e tirocini, e a fare riferimento
ai centri per l’impiego, per favorire l’avvicinamento al mondo del lavoro
di persone svantaggiate o provenienti da fasce deboli del mercato del
lavoro. Nel corso dell’anno, poi, prenderà il via uno studio finalizzato
alla definizione di un nuovo sistema di selezione e inserimento che
sostenga l’ingresso e la permanenza in azienda di lavoratori di origine
straniera o svantaggiati.
30
Anche le società controllate prevedono un leggero incremento degli
organici, in particolare il gruppo Igd che passerà a oltre 90 lavoratori.
Tra le società partecipate, è da segnalare la crescita delle
Librerie.coop, che nel 2009 arriveranno a 130 dipendenti; per i neoassunti è previsto un articolato piano di formazione che consentirà loro
di scoprire e imparare il mestiere del libraio, che l’attuale sistema
universitario e formativo non valorizza in modo puntuale.
Indicatori
1
Obiettivi 2009
Lavoratori
9.350 (+150)
Lavoratori - totale Gruppo Coop Adriatica 1
9.870 (+160)
Quota di lavoratori a tempo indeterminato
87% (+1 p.p.)
Borse di studio/lavoro scuole superiori
19 (come nel 2008)
Borse lavoro riabilitative
55 (come nel 2008)
Costo del personale
246.040.000 euro (+7,7 milioni)
Include le società controllate Igd, Robintur e Pharmacoop Adriatica.
31
5.2.2
La formazione
Investire sulle persone costituisce una leva decisiva per accrescere la professionalità, la motivazione e il
senso di appartenenza dei lavoratori. Ne consegue un’attenzione particolare all’attività di formazione, interna
ed esterna, rivolta a tutti i lavoratori. La Cooperativa, peraltro, si avvale anche delle competenze della Scuola
Coop di Montelupo Fiorentino, la struttura del Sistema Coop dedicata alla formazione manageriale.
Negli ultimi anni la Cooperativa ha realizzato impegnativi progetti formativi dedicati ai temi istituzionali:
dopo il corso del 2006 “Valori sostenibili”, che ha diffuso tra tutti i lavoratori i princîpi della responsabilità
sociale, tra il 2007 e il 2008 il corso “Valori e vantaggi” ha illustrato i valori fondanti della Cooperativa e la loro
traduzione in azioni, evidenziandone gli aspetti di unicità. Questo perché, accanto alla qualificazione
professionale, Coop Adriatica ritiene necessario accrescere il senso di appartenenza dei lavoratori alla
Cooperativa e l’identificazione nei suoi valori.
I nostri obiettivi Anche nel 2009, nonostante il necessario contenimento dei costi
attuato in molti capitoli di spesa, Coop Adriatica ha scelto di investire in
modo consistente sulla formazione, destinando ad essa oltre 2 milioni
di euro, a riprova della centralità ed attenzione allo sviluppo delle
persone da parte della Cooperativa.
Conclusa la formazione sui temi istituzionali, quest’anno i lavoratori
potranno arricchire le proprie competenze partecipando a progetti
formativi specifici per ciascun ruolo. Ai neoassunti - che saranno in
forte calo grazie all’azione di consolidamento che trasformerà molti
contratti a termine in rapporti di lavoro a tempo indeterminato - sarà
dedicata una giornata sui valori cooperativi, mentre ai circa 500 giovani
assunti con contratto di apprendistato saranno riservate 120 ore annue
di formazione trasversale su tutti gli aspetti del loro lavoro.
Per chi si accinge ad entrare in nuovi ruoli e ad assumere maggiori
responsabilità, verranno attivati percorsi che alternano affiancamento
sul lavoro e incontri in aula con specialisti ed esperti. Come di
consueto, in occasione di nuove aperture o di importanti ristrutturazioni
dei negozi, si attiverà la formazione per tutto il personale, con l’obiettivo
di formare la nuova squadra di punto vendita.
Intenso sarà anche l’impegno per lo sviluppo manageriale, con corsi
mirati all’acquisizione delle competenze necessarie ad affrontare il
particolare contesto economico e sociale.
Indicatori
Obiettivi 2009
Giornate di formazione
18.000 (-2.000), di cui:
•
•
•
•
6.600 per apprendistato;
320 per normative igienico-sanitarie;
1.130 per salute e sicurezza;
9.950 per formazione manageriale,
tecnica, istituzionale.
Costi di formazione professionale,
addestramento e qualificazione 1
435.000 euro (in linea con il 2008)
Costo totale per la formazione 2
2.017.000 euro (-200.000)
1
L’indicatore non considera i costi relativi ai corsi realizzati con il contributo economico di Foncoop, ente al quale Coop Adriatica
destina una quota dei contributi previdenziali, per lo sviluppo di progetti di formazione. Per il 2009 tale contributo è previsto in 300.000
euro circa, in linea con il 2008.
2
Comprende i costi di formazione e addestramento professionale e una stima dei costi indiretti per le ore di lavoro dedicate.
32
5.2.3
Salute e Sicurezza
La Cooperativa è attenta a creare ambienti di lavoro sicuri e privi di rischi per la salute, e a verificare che
l’attività lavorativa si svolga sempre in condizioni di sicurezza. Per presidiare queste attività, all’unità
organizzativa dedicata a questi aspetti si affianca un gruppo di lavoro interfunzionale che si occupa
soprattutto della diffusione della cultura della prevenzione, attraverso la programmazione di un’attività
permanente di informazione e formazione, così da dare a chi opera all’interno dell’azienda le conoscenze,
oltre che gli strumenti, per prevenire infortuni sul lavoro e l’insorgere di malattie professionali. Particolarmente
importante è il ruolo dei lavoratori “preposti per la sicurezza”, che in ciascun punto vendita fanno da
riferimento per il rispetto delle disposizioni in materia, e che sono periodicamente informati sulle procedure da
seguire e anche sugli eventuali infortuni o problemi verificatisi nei negozi diversi dal proprio.
I nostri obiettivi Nel 2009 proseguirà l’impegno per informare il personale, e quindi
incrementarne la sensibilità verso la sicurezza, con 1.130 giornate di
formazione che si concentreranno sui reparti e sui lavoratori più a
rischio. Una formazione ulteriore, qui non conteggiata, riguarderà gli
apprendisti, che saranno coinvolti in interventi più articolati. Inoltre, si
analizzeranno le cause di infortunio nei singoli punti vendita per
intervenire con una formazione specifica e rimuovere eventuali criticità.
Si conferma inoltre la rilevazione delle corrette procedure in tema di
sicurezza, attraverso il “mistery shopper” – il “cliente misterioso” da
tempo utilizzato per valutare il livello di servizio dei punti vendita.
L’investimento economico della Cooperativa verso la sicurezza sul
lavoro sarà rilevante, a conferma dell’impegno continuo in questo
ambito, malgrado il raggiungimento di una sensibilità diffusa sul tema.
Un incremento di costi rispetto al 2008 è da attribuirsi in parte ai nuovi
negozi - rispetto ai quali si prevedono la formazione del personale e
l’acquisto dei dispositivi di protezione individuale atti a garantire la
massima sicurezza sul lavoro - e all’introduzione sperimentale
dell’obbligo di utilizzo delle scarpe anti-infortunio anche per il personale
addetto alle casse, talvolta soggetto a piccoli incidenti.
Nel 2009 si intende quindi consolidare i risultati ottenuti in questi anni,
puntando a una ulteriore riduzione del numero di infortuni e della loro
gravità.
Indicatori
Obiettivi 2009
Numero di giornate di formazione
per la prevenzione
1.130 (come nel 2008)
Indice di frequenza
(numero di infortuni/ore lavorate
moltiplicato per 1.000.000)
40 (-2 punti rispetto al 2008)
Indice di gravità
(giorni di infortunio/ore lavorate
moltiplicato per 1.000)
0,68 (-0,04 rispetto al 2008)
Costi di gestione 1
507.000 euro (+40.000)
1
I costi di gestione comprendono le consulenze del medico competente, le visite mediche, le consulenze per la formazione e i
dispositivi di protezione individuale (DPI).
33
5.2.4
Motivazione e clima interno
Informare e mettere a conoscenza i lavoratori delle scelte dell’impresa; comunicare loro i valori ispiratori
della Cooperativa e della sua missione sociale; farli sentire protagonisti degli interventi e delle iniziative per
soddisfare i bisogni e le aspettative dei soci e dei consumatori. Sono le condizioni – accanto a quelle più
squisitamente professionali – per realizzare un clima positivo all’interno dell’azienda e ottenere un maggiore
coinvolgimento e una crescente motivazione da parte dei lavoratori.
A questo scopo Coop Adriatica opera attraverso un numero crescente di strumenti: gli incontri a punto
vendita con i lavoratori per presentare il bilancio; il periodico interno Noicoop e la rete intranet di
comunicazione Sesamo; il sostegno economico in occasione di ricorrenze particolari (matrimonio, nascita di
figli, ecc). Inoltre, in raccordo con le attività di rilevazione dei livelli di servizio a punto vendita (“Mistery
shopper”), l’azienda promuove un concorso tra gli addetti, che premia i negozi e i reparti che realizzano i
migliori risultati in fatto di competenza, cortesia e tenuta del punto vendita.
Infine, per raccogliere le opinioni e i sentimenti dei lavoratori verso la Cooperativa, ogni tre anni si svolge
un’indagine sul clima interno. Rispetto ai lavoratori con ruoli di responsabilità, per dare risposta alle esigenze
emerse dalla rilevazione del 2007, si è stabilito che l’indagine venga aggiornata annualmente.
I nostri obiettivi
La Cooperativa continuerà a coinvolgere e informare i lavoratori sulle
scelte strategiche e i cambiamenti interni all’organizzazione. In giugno
si terranno quindi incontri in tutti i punti vendita, nei quali saranno
illustrati gli andamenti della Cooperativa in ambito economico, sociale
e ambientale, e che rappresenteranno anche un’occasione di
confronto in cui i singoli lavoratori potranno esprimere al gruppo
dirigente il proprio punto di vista e le proprie proposte. Altri incontri,
gestiti direttamente dai responsabili dei punti vendita, si svolgeranno
nel corso dell’anno. Inoltre, per i quadri e gli impiegati direttivi saranno
realizzate occasioni di coinvolgimento aggiuntive e appuntamenti
collegiali analoghi a quelli svolti nel 2008 per l’illustrazione del
modello di governance o per la promozione di comportamenti coerenti
con il Codice etico.
Si valorizzeranno i mezzi di comunicazione interna, come la rivista
mensile Noicoop e il portale Sesamo, che continueranno quindi a
essere per tutto il personale una fonte sempre aggiornata di
informazioni sulla vita della Cooperativa, così come sarà nuovamente
svolto il concorso legato alle rilevazioni del ”Mistery shopper”, che
premierà i gruppi di lavoro che raggiungeranno i risultati migliori.
A fronte della necessità di contenere i costi non direttamente collegati
al servizio alla clientela, per il 2009 si è scelto di non svolgere grandi
eventi di aggregazione per i lavoratori e di limitare le risorse
complessivamente destinate alle relazioni interne. Il risparmio
conseguito consentirà di mantenere elevata l’attenzione su elementi
prioritari quali stabilità dell’occupazione, formazione e sicurezza.
Indicatori
Obiettivi 2009
Incontri di presentazione del bilancio
nei punti vendita e nelle sedi
125 (in linea con il 2008)
N° di reparti / supermercati
premiati nei concorsi interni
50 (in linea con il 2008)
Risorse per la partecipazione,
comunicazione e motivazione 1
1
380.000 euro (-160.000)
Comprende l’insieme dei costi per la comunicazione e le iniziative di coinvolgimento e partecipazione descritte nel paragrafo.
34
5.2.5 Integrazione vita-lavoro
Coop Adriatica mira a una migliore integrazione tra gli impegni di lavoro e quelli della vita privata del
personale occupato nella Cooperativa, valorizzando il lavoro, rendendolo sempre più compatibile con le
esigenze familiari e con la possibilità di soddisfare bisogni e interessi personali. Per questo ha anche stilato,
insieme alle parti sindacali, un “Protocollo per lo sviluppo di azioni positive nel campo delle pari opportunità,
della solidarietà e della conciliazione dei tempi di lavoro e di vita”, che prevede diverse iniziative per il
sostegno alle persone, ai loro diritti e alle loro esigenze, anche al di fuori dell’ambito lavorativo.
La Cooperativa, quindi, con un’occupazione femminile che rappresenta circa il 75% dei dipendenti, ha
reso possibili facilitazioni, permessi e flessibilità negli orari in relazione alle esigenze familiari, realizzando
anche progetti ad hoc come l’orario “a isole”, per gli addetti alle casse degli ipermercati, che consiste
nell’autogestione dei turni di lavoro, compatibilmente con le esigenze di presidio del servizio. Si tratta di una
modalità di organizzazione ancora poco diffusa in Italia, in quanto comporta anche un mutamento nelle
abitudini lavorative e perciò richiede la condivisione del progetto da parte dei lavoratori e una formazione
specifica. In Coop Adriatica le gestione degli orari “a isole” è attiva dal 2002 ed ora è attiva in 9 ipermercati,
raccogliendo quasi 500 adesioni.
I nostri obiettivi
Le tre commissioni paritetiche previste dal Protocollo per le azioni
positive, una per ogni area contrattuale, proseguiranno la propria
attività e si riuniranno circa una volta al mese, per valutare le
richieste presentate dai lavoratori e stabilirne le modalità di
intervento: è stato infatti rinnovato un fondo di solidarietà per le
situazioni di particolare disagio, che quest’anno, per contrastare gli
effetti dell’aumento della tassazione sui contributi con questo tipo di
finalità, è stato notevolmente incrementato; ed è stato messo a
disposizione un monte ore straordinario per visite specialistiche e
trattamenti legati a patologie particolari, o anche per lo svolgimento
di attività di volontariato.
La Cooperativa favorirà il mantenimento della gestione degli orari “a
isole” nei punti vendita che già l’hanno adottata, provvedendo
eventualmente all’adeguamento del modello originale alle necessità
attuali. Rimarranno così 9 i punti vendita con l’organizzazione “a
isole”, per un totale di quasi 500 addetti alle casse.
Dopo che nel 2008 è stato condotto uno studio per valutare la
possibilità di introdurre forme di telelavoro, dal quale è emerso che
al momento non ci sono le condizioni per attivarne una
sperimentazione, nel 2009 la Cooperativa metterà in atto nuove
modalità di comunicazione interna, che sfruttino al meglio le nuove
tecnologie, al fine portare maggiore efficienza nei processi
aziendali. Ciò consentirà una riduzione dei trasferimenti per la
partecipazione a riunioni e incontri, ovvero un lavoro più leggero e
meno rischioso e una maggior sostenibilità ambientale.
Indicatori
Obiettivi 2009
Numero complessivo riunioni
delle commissioni paritetiche
34 (come nel 2008)
Punti vendita con orario a “Isole”
9 (come nel 2008)
Importo stanziato
per il fondo di solidarietà
101.000 euro (+ 50.000)
35
5.3
La comunità
“Contribuire a migliorare gli ambienti fisici ed umani in cui la cooperativa opera.
Sviluppare la democrazia cooperativa ed incrementare il patrimonio sociale”
La missione di una cooperativa non si esaurisce nel garantire vantaggi ai propri soci. In sostanza, alla
“mutualità interna” (rivolta cioè ai soci) si associa anche una “mutualità esterna” rivolta, in particolare, al
territorio nel quale essa opera. Il radicamento territoriale è una delle caratteristiche peculiari di una
cooperativa, di un’impresa sociale. Ciò vale in particolare per Coop Adriatica, che nasce dell’integrazione di
tante cooperative, sorte per iniziativa dei soci in città e paesi, in stretto rapporto con le comunità locali.
Nel corso degli anni Coop Adriatica ha saputo arricchire e innovare la natura del proprio impegno sociale,
grazie al fondamentale impegno dei propri soci volontari. Dall’educazione al consumo consapevole, alla
solidarietà verso le persone più deboli, alla salvaguardia dell’ambiente, Coop Adriatica ha accumulato un
patrimonio di esperienze di inestimabile valore. Di seguito presentiamo i progetti e le attività più rilevanti.
5.3.1
“C’entro anch’io”
Dal 2002 Coop Adriatica pubblica un bando con il quale promuove e sostiene le iniziative di carattere
solidaristico nel territorio in cui è presente. Tra i progetti presentati dalle associazioni e cooperative sociali, i
Consigli di zona soci effettuano una prima selezione e, sulla base delle loro valutazioni, una qualificata
commissione presieduta da don Luigi Ciotti sceglie quelli da sostenere. Ad essi la Cooperativa destina un
contributo economico, definito a seconda delle effettive necessità, e invita i soci a compiere un’ulteriore
donazione, tramite il Ristorno sociale o altre modalità. Le organizzazioni selezionate, inoltre, possono
richiedere un finanziamento a tasso agevolato alla Banca popolare etica. C’entro anch’io si rivolge
specialmente a piccole organizzazioni che, pur volendo attuare progetti importanti per la loro zona di
appartenenza, non hanno la possibilità di svilupparli per mancanza di risorse: in questi anni ha coinvolto
centinaia di cooperative sociali e associazioni di volontariato e ha consentito la realizzazione di 206 progetti,
con contributi per più di 2 milioni di euro, circa la metà dei quali provenienti dalle donazioni dei soci.
Nel 2008 si è provveduto a una rivisitazione del bando, con il fine di costruire relazioni più solide e
durature con le organizzazioni selezionate: si è ridotto da 34 a 24 il numero dei progetti da sostenere, inoltre il
bando è passato da annuale a biennale. Queste modifiche consentiranno anche ai soci di conoscere meglio i
progetti, e sono quindi funzionali all’obiettivo di sensibilizzare un alto numero di soci nei confronti della
solidarietà. Inoltre, a fine anno è stata creata la “Carta Solidale”, che consente anche ai clienti non soci di
sostenere i progetti attraverso l’acquisto di un biglietto da 1 o 5 euro direttamente alle casse.
I nostri obiettivi Proseguirà il sostegno ai 24 progetti di solidarietà locale selezionati nel
2008. Facendo leva sulle recenti innovazioni, che hanno già favorito la
devoluzione del ristorno da parte di un maggior numero di soci, si
punterà a far crescere ulteriormente il numero dei donatori, malgrado il
contesto socio-economico non florido.
Si interverrà quindi su più fronti: si incentiveranno, per esempio, le
donazioni di soci e clienti, legate al ristorno e alla nuova “Carta
Solidale”, e si agirà in modo mirato sul personale addetto alle casse,
sperimentando in alcuni punti vendita nuove forme di coinvolgimento
dei lavoratori rispetto ai progetti sostenuti nei vari territori.
Indicatori
Obiettivi 2009
Progetti sostenuti da C’entro anch’io
24 (come nel 2008)
Donatori (con ristorno e carta solidale)
18.000 (+2.000)
Fondi stanziati dalla Cooperativa (euro)
140.000 euro (come nel 2008)
Donazioni da soci e clienti (euro)
95.000 euro (+11.000)
36
5.3.2
“Ausilio per la spesa”
L’attività di Ausilio consiste nella consegna, gratuita, della spesa al domicilio di persone anziane e/o non
autosufficienti, da parte di soci volontari di Coop Adriatica, che si avvalgono anche della collaborazione di
alcune associazioni di volontariato operanti sul territorio. Avviata nel 1992 a Bologna, nel corso degli anni si è
estesa anche ad altre città, assumendo una dimensione di rilievo sia per il numero di soci coinvolti, sia per il
numero di persone che vengono aiutate. Caratteristica di Ausilio è quella di intendere la consegna della
spesa non come un mero servizio, ma come un’opportunità per dare serenità a persone che in molti casi non
hanno altra occasione di rapportarsi con il mondo esterno. Proprio per questo motivo, in alcuni casi, i soci,
anziché portare la spesa a domicilio, accompagnano gli anziani nei punti vendita e li aiutano a fare la spesa,
dando loro così un’occasione di socializzazione.
Sempre sotto il nome di Ausilio vengono svolte anche altre iniziative di solidarietà, come Ausilio per la
cultura e numerose altre, ancora poco strutturate. Un esempio di queste ultime è il gruppo Ausilio per il
divertimento, attivo nelle Marche, che si reca in alcune case di riposo per allietare le persone anziane con
musica e intrattenimento.
I nostri obiettivi Anno dopo anno, le richieste di aiuto giunte ai soci volontari hanno
raggiunto cifre sempre più elevate, sia nelle città che nei paesi di
provincia, al punto che in alcuni gruppi sta diventando difficile
l’accoglimento di ulteriori richieste di intervento. Attualmente quindi
l’obiettivo è quello di consolidare le esperienze in atto, soprattutto
favorendo il coinvolgimento di nuovi volontari che rinforzino i gruppi già
esistenti. A tal proposito, la campagna di comunicazione dal titolo
“Supereroi di tutti i giorni”, realizzata nel 2008 con l’attore Patrizio
Roversi, sarà riproposta nel 2009 per rendere più visibile l’attività dei
volontari. Inoltre si lavorerà per sviluppare nuove collaborazioni con le
associazioni del territorio, le scuole e le istituzioni, così da garantire il
ricambio dei volontari.
Come di consueto, la Cooperativa continuerà a organizzare l’attività di
Ausilio confrontandosi con le istituzioni locali, tramite un rapporto
collaborativo fondato sulla condivisione di specifici protocolli d’intesa.
Indicatori
Obiettivi 2009
Persone aiutate
1.360 (+50)
Soci volontari
870 (+30)
Gruppi attivi
37 (come nel 2008)
Risorse destinate ad Ausilio
per la spesa e per la cultura
260.000 euro (come nel 2008)
37
5.3.3
“Ausilio per la cultura”
Ausilio per la cultura è l’attività di prestito bibliotecario domiciliare per le persone anziane o disabili, che
ha per oggetto libri e materiale multimediale. A raccogliere le richieste, reperire i libri desiderati e consegnarli
ai cittadini, sono i soci volontari di Coop Adriatica, che hanno instaurato una positiva collaborazione con le
biblioteche civiche e universitarie e con il Centro Internazionale del Libro Parlato, che fornisce audiolibri per le
persone cieche o ipovedenti. L’attività dei volontari va altresì a spezzare la solitudine e l’isolamento in cui si
trovano molti anziani, con iniziative di lettura a domicilio o anche in strutture di accoglienza. Con Ausilio per la
cultura, quindi, la Cooperativa favorisce l’incontro tra cultura e solidarietà, realizzando così un’originale forma
di mutualità esterna a favore di tutta la comunità.
Nato a Bologna dal 2001, in seguito Ausilio per la cultura è stato avviato anche a Venezia e Cesena, con
l’appoggio delle istituzioni locali e di alcune associazioni; dalla collaborazione con la Provincia di Bologna,
inoltre, è nato “Ciao”, un servizio informativo per disabili visivi.
Per promuovere Ausilio per la cultura la Cooperativa organizza da alcuni anni la manifestazione Ad alta
voce: nel corso di una giornata, scrittori, attori e artisti condividono le proprie letture preferite o testi per loro
particolarmente significativi, in alcuni luoghi insoliti delle città di Bologna, Venezia e Cesena, facendosi
portatori di un messaggio di solidarietà e contribuendo alla diffusione della lettura. All’organizzazione
dell’evento, che catalizza l’attenzione di migliaia di persone, partecipano, oltre ai volontari di Ausilio per la
cultura, anche le principali istituzioni delle tre città.
I nostri obiettivi La Cooperativa sosterrà l’attività dei volontari per favorire l’accesso alla
cultura, e in particolare alla lettura.
Fra le tante iniziative, a Bologna proseguirà il prestito librario all’interno
del carcere della Dozza, in collaborazione con la direzione del carcere, i
suoi operatori e le biblioteche cittadine, in particolare la Biblioteca Sala
Borsa.
Nel 2009 sarà poi riproposta la maratona di lettura Ad alta voce, con
l’obiettivo di dare visibilità all’attività dei volontari e di incrementare il
numero di persone coinvolte in Ausilio per la cultura. A qualificare e
rinnovare l’iniziativa, che anche nel 2008 ha ricevuto un messaggio di
apprezzamento del Presidente della Repubblica, contribuirà un
comitato scientifico del quale fanno parte personalità del mondo della
cultura e del terzo settore.
Indicatori
Obiettivi 2009
Persone aiutate
295 (+5)
Soci volontari
56 (+5)
Gruppi attivi
4 (come nel 2008)
Edizioni di “Ad alta voce”
3 (come nel 2008)
Risorse per “Ad alta voce”
101.000 euro (come nel 2008)
38
5.3.4 “Brutti ma buoni”
Coop è da sempre attenta alla convenienza, alla sobrietà e al risparmio. Ciononostante, in tutti i negozi si
possono generare delle rimanenze di merce invenduta (prodotti vicini alla scadenza o in confezioni
parzialmente danneggiate, ma del tutto sani e commestibili), spesso come risultato degli alti standard di
servizio stabiliti nei confronti dei soci e dei consumatori. Secondo la prassi seguita fino ad alcuni anni fa, il
destino di queste rimanenze sarebbe l’avvio al ciclo dei rifiuti. Questa soluzione comporta un aggravio
economico, che va ad aggiungersi alla mancata vendita, dovuto ai costi di smaltimento dei rifiuti; provoca
inoltre un danno ambientale, con l’immissione dei rifiuti nell’ecosistema e con l’inutile impiego di risorse per la
produzione e il trasporto dei beni, a monte del loro ciclo di vita. La Cooperativa ha quindi scelto di utilizzare a
fini sociali questi prodotti “brutti ma buoni”, donandoli, nel massimo rispetto delle normative igienico-sanitarie
e fiscali, a organizzazioni che si occupano di persone in difficoltà. A ricevere la merce sono alcune comunità,
case famiglia e mense del povero, non distanti dal punto vendita, che si impegnano a ritirare la merce nei
tempi concordati e a cucinarla entro i termini della scadenza per le persone che accolgono. Ad esse si
aggiungono alcuni canili e rifugi di animali che ritirano prodotti ugualmente sani ma non adatti
all’alimentazione umana.
Il progetto, avviato in collaborazione con la Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna e l’associazione
Last minute market, è ora entrato pienamente nell’organizzazione della Cooperativa e riguarda una
cinquantina di punti vendita. A Brutti ma buoni partecipano i soci volontari (nell'identificazione delle
organizzazioni beneficiarie e nella gestione del rapporto con loro), i lavoratori dei punti vendita
(nell'individuazione e preparazione dei prodotti), e le associazioni e cooperative sociali che ricevono la merce.
L’iniziativa è svolta con il coinvolgimento e la collaborazione di enti e istituzioni locali, per garantire che
l’attività si inserisca efficacemente in una rete di solidarietà la più ampia possibile.
Per le sue caratteristiche, Brutti ma buoni si configura quindi come un progetto esemplare dal punto di
vista della sostenibilità: esso persegue in modo congiunto obiettivi sociali, ambientali ed economici, con un
ampio coinvolgimento degli stakeholder.
I nostri obiettivi
Nel 2009 il processo di recupero degli alimentari invenduti sarà
messo in opera in altri 7 punti vendita, consentendo a nuove
organizzazioni di ricevere cibo per i propri assistiti. In questo modo,
l’esperienza maturata finora sarà trasferita a tutti i punti vendita che,
per organizzazione interna, logistica e ubicazione, siano idonei a
svolgere l’attività. Ciò perché, per l’attuazione del progetto, la
Cooperativa si è data regole e procedure severe, che comportano
anche un importante lavoro preliminare, fondato sulla relazione con le
istituzioni e le associazioni e cooperative sociali del territorio.
Rispondendo alle crescenti richieste delle organizzazioni coinvolte,
nel corso dell’anno la Cooperativa opererà per estendere il recupero a
fini sociali anche al comparto non alimentare, valutando tutte le
possibilità consentite dalle attuali disposizioni in materia fiscale.
Indicatori
Obiettivi 2009
Punti vendita coinvolti
57 (+7)
Quantità complessiva di prodotti recuperati
830.000 kg (+70.000)
Numero medio di pasti realizzati,
ogni giorno, con la merce donata
4.500 (+200)
Associazioni di volontariato coinvolte
120 (+10)
Soci volontari che collaborano all’attività
100 (come nel 2008)
Valore delle merci donate
3.200.000 euro (+300.000)
39
5.3.5
Educazione al consumo consapevole
Il primo punto della missione di Coop Adriatica evidenzia la necessità di “Fornire ai soci i prodotti e i
servizi più convenienti, sicuri e adatti al loro benessere, favorire l’educazione ai consumi”. La Cooperativa,
nell’ambito delle attività sociali, realizza quindi su tutto il territorio un articolato programma di animazioni per
gli studenti, con la collaborazione di alcune cooperative sociali, e organizza incontri informativi per gli adulti.
L’obiettivo dell’attività è quello di aprire delle riflessioni sul tema dei consumi, con il fine ultimo di favorire la
diffusione di un approccio critico ai consumi, così da consentire a tutti di scegliere in modo consapevole quali
prodotti acquistare e come utilizzarli, al di là dei modelli di comportamento proposti dai media e dalla società.
I percorsi offerti da Coop fanno particolare riferimento all’impatto dei consumi sulla salute e sull’ambiente,
senza trascurare gli aspetti etici, a partire dalle condizioni di lavoro con cui vengono realizzati i prodotti.
I nostri obiettivi Nel 2009 la Cooperativa coinvolgerà un numero crescente di classi
nelle attività di educazione al consumo consapevole. Il programma,
condiviso a livello nazionale con le altre cooperative aderenti all’Ancc, e
definito sulla base di un protocollo con il Ministero dell’Istruzione,
prevede nuove animazioni su alcuni prodotti diffusissimi tra i ragazzi,
come ad esempio la gomma da masticare. Di questi prodotti si
racconteranno “le storie”, analizzando le risorse impiegate per ottenerli
e mettendo in evidenza aspetti positivi e negativi del loro utilizzo. Un
nuovo percorso sarà dedicato all’uso del denaro, per abituare i più
giovani ad utilizzare in modo responsabile i propri risparmi e le risorse
dei genitori. La Cooperativa parteciperà poi alla definizione delle attività
dell’anno scolastico 2009/2010, insieme alle altre cooperative dell’Ancc.
Il rinnovamento della proposta per le scuole porrà le basi su un evento
organizzato dall’Associazione nazionale delle cooperative di
consumatori.
Coop Adriatica porterà inoltre in diverse scuole la Biblioteca
interculturale mobile, coinvolgendo 170 classi con letture e animazioni
curate da operatori interculturali e attivando così un dialogo e un
confronto di esperienze tra ragazzi di origine straniera e italiani.
L’iniziativa, che viene proposta in collaborazione con le amministrazioni
locali ed è già stata realizzata con successo nell’area di Bologna e di
Schio, sarà proposta in nuovi territori e pure al di fuori del contesto
scolastico.
A Bologna proseguirà la partnership con la Uisp e l’Ausl della città sul
progetto “Sani stili di vita”, con attività in tema di alimentazione,
nutrizione ed attività motoria. Il programma, rivolto ai bambini delle
scuole elementari, prevede anche l’intervento degli insegnanti e il
coinvolgimento dei genitori.
Indicatori
Obiettivi 2009
Studenti coinvolti nell’attività
di educazione ai consumi
nell’anno scolastico 2008-2009
30.600 (+2.600)
Numero di animazioni
nell’anno scolastico 2008-2009
1.450 (+170)
Risorse per l’attività di educazione ai consumi
nell’anno scolastico 2008-2009
242.000 euro
(come nel 2008)
40
5.3.6
Altri interventi nei confronti della comunità
Coop Adriatica crede che la ricchezza di un territorio risieda soprattutto nella sua capacità di creare
benessere diffuso e coesione sociale. Per questo motivo si fa promotrice di una molteplicità di iniziative per
partecipare al processo di crescita sociale, civile e culturale delle comunità locali.
L’attività delle 14 zone soci si concentra quindi nello svolgimento di progetti e iniziative sociali
riconducibili a tre temi: la solidarietà, i consumi e l’ambiente; numerose anche le proposte in ambito culturale,
organizzate con la collaborazione dei principali portatori d’interesse del territorio (quali le istituzioni locali, il
mondo del volontariato e della cooperazione sociale), in una logica di reciproco coinvolgimento.
I nostri obiettivi Il piano di lavoro delle 14 zone soci sarà definito sulla base delle
considerazioni emerse nel corso della Consulta sociale che si è tenuta
a novembre 2008. In questa occasione, circa 200 volontari hanno
partecipato a quattro seminari condotti da esperti sui temi dell’ambiente
e dell’intercultura e, confrontandosi tra loro e con i relatori, hanno tratto
informazioni e riflessioni da tradurre in azioni concrete per il territorio.
Nell’ambito delle singole zone, le attività saranno programmate facendo
riferimento alle istanze dei portatori di interesse locali. In questo senso,
a Schio avrà luogo un’originale esperienza di responsabilità sociale di
territorio, in cui Coop Adriatica sarà capofila di un’iniziativa sul tema del
dialogo interculturale, che unirà tutte le forze della città per un obiettivo
comune.
La Cooperativa si proporrà nuovamente come punto di riferimento per i
giovani, tramite progetti in grado di stimolare la loro creatività (come il
concorso di scrittura “Coop for words” che nel 2008 ha coinvolto 350
ragazzi) e avvierà una ricerca sulla condizione giovanile nel territorio di
Coop Adriatica, che sarà utile per definire azioni a beneficio di questa
specifica fascia della popolazione. I giovani consiglieri di zona saranno
invece protagonisti di un’iniziativa mirata a sviluppare la comunicazione
dei temi sociali e saranno promotori della campagna “Risparmia le
energie”, volta a sensibilizzare le famiglie a un uso responsabile delle
risorse, e quindi a una riduzione dei consumi domestici.
I temi ambientali saranno anche oggetto di formazione per i volontari,
che parteciperanno anche ad approfondimenti, sull’intercultura e sulle
produzioni etiche, che consentiranno loro di essere parte attiva
nell’organizzazione delle iniziative sociali in programma.
Infine, coerentemente con il proprio impegno per la salubrità dei
prodotti offerti ai soci e ai clienti, Coop estenderà a tutti i punti vendita
la scelta, già sperimentata in alcuni negozi del Veneto, di non vendere
bevande alcoliche ai minori di 18 anni: un primo passo utile a
fronteggiare uno dei problemi sociali più rilevanti che coinvolge i
giovanissimi, che, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, sono
sempre più soggetti a ricoveri per intossicazione da alcol. Lo stop alla
vendita sarà affiancato da iniziative di informazione e di
sensibilizzazione rivolte ai soci e ai consumatori, sia giovani che adulti,
sugli effetti dell’abuso di alcol sulla salute.
Indicatori
Obiettivi 2009
Risorse per le attività nelle Zone soci
456.000 euro (come nel 2008)
Risorse per le attività sociali
e per la comunicazione istituzionale
5.437.000 euro (+190.000)
41
5.3.7
Solidarietà internazionale
Un esempio emblematico della mutualità esterna attuata da Coop Adriatica è il sostegno che la
Cooperativa offre, in diversi modi, alle organizzazioni impegnate in progetti di solidarietà internazionale, per la
realizzazione di importanti iniziative di aiuto e di sviluppo socio-economico dei paesi più poveri.
Un contributo importante alla solidarietà internazionale proviene dalla generosità dei soci. Essi possono,
infatti, utilizzare la raccolta punti (collezionamento) per sostenere uno o più progetti tra quelli presentati
nell’apposito catalogo come alternativa ai premi.
I nostri obiettivi Nel 2009 la Cooperativa continuerà a promuovere le iniziative di
solidarietà internazionale, tramite lo stanziamento di contributi diretti ma
soprattutto sensibilizzando e coinvolgendo i soci e i lavoratori.
Anche quest’anno, quindi, i soci potranno impiegare i punti accumulati
con il “collezionamento” per sostenere in modo concreto alcuni progetti
realizzati da organizzazioni non governative italiane nei paesi in via di
sviluppo. Pur considerando la ridotta disponibilità economica delle
famiglie, la Cooperativa mira a mantenere lo stesso valore economico
di donazioni del 2008, incrementando il numero di donatori. Per
giungere a questo risultato, modificherà il sistema di donazione,
abbassando il valore minimo dei punti destinabili in solidarietà.
Inoltre, anche tramite la raccolta punti, Coop Adriatica rinnoverà il
proprio impegno nella campagna triennale del Sistema Coop “Stop alla
povertà – Cooperazione e solidarietà” che mira a contribuire all’obiettivo
dell’Onu di eliminare la fame e la povertà nel mondo, ponendo la lotta
alla povertà come premessa per la difesa di sei diritti fondamentali:
l’alimentazione, l’acqua, la salute, l’istruzione, il lavoro, la libertà. Con
questa iniziativa Coop sosterrà 14 progetti di aiuto allo sviluppo; il
catalogo di Collezionamento delle cooperative del Distretto Adriatico ne
presenterà cinque, tra cui la produzione senegalese del mango Solidal
Coop promossa dal Cospe e la realizzazione dello scarponcino
equosolidale avviata in Ecuador dalla Comunità internazionale di
Capodarco, due progetti realizzati da organizzazioni già partner di Coop
Adriatica da lungo tempo.
Si riproporranno poi le due giornate di raccolta di alimenti per le
popolazioni indigene del Perù (Operazione Mato Grosso): oltre 100
negozi accoglieranno i volontari dell’associazione Don Bosco.
Anche quest’anno, infine, in occasione della Festa della donna, Coop
Adriatica sosterrà un progetto dell’Aidos (associazione italiana donne
per lo sviluppo) per la prevenzione delle mutilazioni dei genitali
femminili di bambine e adolescenti in Burkina Faso, con un contributo
di 20.000 euro.
Indicatori
Obiettivi 2009
Progetti di solidarietà internazionale
sostenuti con il “collezionamento”
8 (come nel 2008)
Soci che donano i punti
ai progetti di solidarietà internazionale
8.000 (+1.000)
Valore delle donazioni
effettuate con il “collezionamento”
42
250.000 euro (come nel 2008)
5.4
La finanza etica
Trasparenza e correttezza sono requisiti essenziali per operare nel mercato e Coop Adriatica impiega le
proprie risorse tenendo conto di tali priorità. Tuttavia - poiché la Cooperativa considera importante indirizzare
investimenti finanziari a sostegno di attività economiche in cui si rispettino i diritti umani, la salvaguardia
dell’ambiente e non finalizzate a produzioni belliche - Coop Adriatica intende dare un crescente contributo
alla promozione ed al sostegno della finanza etica, con iniziative e attività mirate a diffondere prodotti e
servizi eticamente sostenibili.
Coop Adriatica è, inoltre, fra i soci fondatori della Banca Popolare Etica, con la quale è da sempre
impegnata a sviluppare diverse forme di collaborazione.
I nostri obiettivi Anche nel 2009 una parte delle risorse finanziarie di Coop Adriatica
sarà impiegata in fondi etici e prodotti finanziari che sostengano
l’imprenditoria sociale, per esempio con la formula del microcredito, e
che favoriscano lo sviluppo del commercio equo solidale.
La Cooperativa proseguirà a sostenere la crescita delle cooperative
aderenti a Libera, con la partecipazione all’agenzia Cooperare per
Libera Terra che cura la distribuzione dei prodotti Libera Terra, e
favorirà lo sviluppo del commercio equo-solidale tramite la promozione
dei prodotti Solidal Coop, realizzati da cooperative del Sud del mondo.
Infine, grazie all’attività della società Simgest, controllata dalle
cooperative del Sistema Coop, i soci potranno sottoscrivere presso i
punti vendita alcuni investimenti proposti dalla Banca Popolare Etica.
Indicatori
Obiettivi 2009
Risorse impiegate in fondi etici
6.900.000 euro (+1.000.000)
43
44
6. Il Prodotto
6.1
La convenienza
“Fornire ai soci i prodotti e i servizi più convenienti…”
Coop Adriatica ha posto l’obiettivo della convenienza al primo punto della propria missione, insieme alla
qualità e alla sicurezza dei prodotti. Nel perseguire tale obiettivo, si impegna a tenere elevato il livello di
servizio e a mantenersi in un costante equilibrio economico. Insieme al Sistema Coop, in questi ultimi anni la
Cooperativa è quindi intervenuta per ridurre i costi di approvvigionamento e rendere più efficiente la catena di
fornitura, concentrando le funzioni di acquisto e logistica in Coop Italia e Centrale Adriatica. Questa scelta
consente anche di valutare in modo puntuale i prezzi richiesti dai fornitori. Di conseguenza, a fronte di un
effettivo incremento dei costi della materia prima, Coop si impegna per limitare fortemente la crescita dei
prezzi alla vendita, facendosi carico di parte degli aumenti richiesti dai fornitori; e dall’altro lato, a fronte di
richieste di rincaro che ritiene ingiustificate, le respinge, inducendo i produttori a rivedere al ribasso le offerte.
Non solo. Coop interviene a tutela del potere d’acquisto dei soci e dei consumatori, anche con iniziative
specifiche di riduzione del prezzo finale, come è stato con i tagli del 10% effettuati a settembre 2008 su un
centinaio di prodotti a proprio marchio (derivati del latte e del grano), per i quali la Cooperativa aveva
negoziato l’acquisto a un prezzo migliore. Peraltro, l’osservatorio prezzi di Coop Italia ha rilevato che gli
interventi di contenimento attuati negli ultimi anni nei punti vendita Coop hanno sempre determinato un
andamento dei prezzi che si posiziona ben al di sotto del tasso di inflazione Istat.
I nostri obiettivi In un contesto di rallentamento dell’economia e di difficoltà per le
famiglie, Coop vuole definire un modello di consumo che abbia i suoi
pilastri nella convenienza e nella sobrietà. Quindi punterà a rendere
ancora più conveniente la spesa nei propri punti vendita, con un’offerta
commerciale adeguata alle attuali disponibilità economiche delle
famiglie. Per raggiungere questo obiettivo, da un lato continuerà a
mantenere alta l’attenzione sui prezzi riconosciuti ai fornitori, dall’altro
incrementerà ulteriormente gli investimenti promozionali.
Già da metà gennaio, infatti, la Cooperativa ribasserà del 20% il prezzo
di 100 prodotti Coop, scelti tra le categorie più importanti nella spesa
dei clienti. Periodicamente il paniere sarà modificato in relazione ai
consumi stagionali, favorendo la varietà dell’alimentazione. Inoltre, ogni
settimana saranno posti in vendita a un prezzo fortemente scontato
(almeno del 30%) 4 prodotti ortofrutticoli di stagione e 2 referenze di
carne, anch’essi scelti tra i più venduti.
In generale, si incentiveranno le vendite dei prodotti a marchio Coop,
che coniugano qualità e convenienza, e sarà ampliata e migliorata
l’offerta dei prodotti “primo prezzo”. Tutti i negozi proporranno poi una
tipologia di pane comune a 1 euro al chilo: un’opportunità già presente
dal 2005, che ha incontrato il gradimento dei consumatori e che
recentemente è stata affiancata da altre specialità locali a prezzo
ridotto.
L’attenzione alla convenienza non escluderà i prodotti di alta fascia,
come quelli proposti da fine 2008 in molti punti vendita sotto il nome “I
principi del gusto”: una selezione di eccellenze alimentari di tutta Italia a
un prezzo alla portata di tutti.
Nel comparto non alimentare, l’offerta dell’abbigliamento sarà invece
qualificata dall’introduzione in tutti gli ipermercati della nuova linea di
abbigliamento Joyful, sviluppata in esclusiva per Coop da uno dei
principali operatori del settore.
Oltre alle iniziative rivolte a tutta la clientela, saranno realizzate
numerose promozioni riservate ai soci che, come illustrato nel
paragrafo dedicato, consentiranno un ulteriore consistente risparmio.
45
6.2
Il prodotto “sostenibile”
“Ispirare ogni rapporto di mercato ai principi di trasparenza ed equità”
I punti vendita Coop propongono alla clientela un’ampia scelta di “prodotti sostenibili”, che sono realizzati
nel rispetto dei diritti umani e dell’ambiente, oltre ad essere sani e sicuri per chi li consuma. Si tratta dei
prodotti:
- biologici
- tipici e locali
- del commercio equosolidale
- certificati ambientalmente (con marchi quali Ecolabel, Fsc, Friend of the Sea)
Coop è presente in queste merceologie con i prodotti a proprio marchio, anche con linee innovative e
dedicate. Inoltre, si è impegnata nella commercializzazione di pasta, olio, vino e altri prodotti alimentari a
marchio Libera Terra, provenienti da coltivazioni realizzate sulle terre confiscate alla mafia.
L’offerta di Coop quindi, oltre alle esigenze del consumatore, considera i processi di produzione e il loro
effetto sulla salute dell’uomo e sull’ambiente, e privilegia quelli in grado di contribuire allo sviluppo dei paesi
del Sud del mondo e di un’agricoltura di qualità.
6.2.1 I prodotti a marchio Coop
Coop ha scelto di offrire ai propri clienti un’articolata gamma di prodotti a proprio marchio, sani,
ecologici, convenienti, etici e buoni (in quanto approvati dai soci).
Il prodotto Coop è quindi sostenibile:
per chi lo acquista e lo consuma: Coop garantisce un intenso piano di controlli sia sul prodotto sia
sul processo di produzione; non impiega organismi geneticamente modificati.
per la società: Coop Italia è certificata SA8000 e Iso 9001:2000 (Vision 2000).
per l’ambiente: la linea Bio-logici conta ormai centinaia di articoli; numerosi prodotti di carta sono
certificati Fsc; il tonno e altri prodotti ittici provengono da imprese che aderiscono ai progetti Dolphin
Safe e Friend of the sea. Inoltre, nessun prodotto Coop è testato su animali e per nessun capo di
abbigliamento si utilizzano pellicce animali.
I nostri obiettivi Con l’assortimento a proprio a marchio, Coop intende dare ai clienti la
possibilità di acquistare prodotti di qualità a un prezzo conveniente. In
un momento di contrazione dei consumi, i prodotti Coop – il cui prezzo
è mediamente inferiore del 20-25% rispetto agli equivalenti di marca potranno rappresentare una risposta al bisogno delle famiglie di
risparmiare, senza mutare le proprie abitudini di consumo. Per questo
motivo Coop Adriatica amplierà l’offerta di prodotti a marchio e la loro
visibilità, e li porrà al centro delle proprie politiche promozionali; inoltre li
affiancherà a un maggior numero di prodotti “primo prezzo” garantiti da
Coop, riconoscibili dal logo della “moneta che ride”.
La gamma dei prodotti a marchio sarà aggiornata nei contenuti e nella
comunicazione, per un’offerta sempre più vicina ai gusti e alle esigenze
dei consumatori. Un indirizzo in tal senso proverrà dai risultati dei test
Approvato dai soci: Coop Adriatica, con la collaborazione dei soci
volontari, realizzerà 38 test, mettendo a confronto altrettanti prodotti
Coop con i leader di mercato. A valutare i singoli prodotti sarà un
campione di soci, la cui numerosità sarà inferiore rispetto all’anno 2008
in seguito al ridimensionamento del campione nazionale.
Dopo che nel 2008 sono stati lanciati prodotti molto convenienti come il
latte fresco ad alta qualità a 1,15 euro al litro e il primo farmaco a
marchio Coop - l’acido acetilsalicilico con acido ascorbico - a 2 euro la
confezione, nel 2009 Coop rinnoverà il proprio impegno per portare
convenienza e qualità in nuovi ambiti.
Inoltre, è da sottolineare l’impegno di Coop Italia per ridurre l’impatto
ambientale dei prodotti a marchio. In questi anni si è attuata con
determinazione la politica delle 3R “risparmio, riciclo e riuso”, cioè
46
riduzione degli imballaggi, utilizzo preferenziale di materiali riciclati per
le confezioni, vendita di ricariche di prodotto.
Coerentemente con questa politica, nel 2009 Coop Adriatica introdurrà
in 4 ipermercati e 2 supermercati un erogatore di detersivi liquidi sfusi,
che consentirà ai clienti di ricaricare più volte lo stesso contenitore,
evitando così di immettere plastica nell’ambiente al termine del
prodotto. Gli articoli proposti saranno quattro, scelti tra quelli della linea
Eco-logici Coop: lavatrice, lana e delicati, ammorbidente, piatti. La
decisione della Cooperativa va incontro alle richieste avanzate dagli
stakeholder nel corso del 2008 (soci, amministrazioni comunali,
associazioni); d’altra parte, affinché questa innovazione sia efficace, è
fondamentale il gradimento della clientela, ovvero una reale modifica
delle abitudini di consumo, con l’uso responsabile degli erogatori e
l’utilizzo ripetuto del medesimo flacone; diversamente l’impatto
ambientale sarebbe peggiore rispetto all’uso delle confezioni
tradizionali.
Con l’obiettivo di promuovere presso i cittadini il consumo di prodotti a
basso impatto ambientale, inoltre, la Cooperativa realizzerà nei
supermercati di Faenza un’esperienza pilota che incentiverà l’acquisto
di prodotti “verdi”, selezionati dalle linee Eco-logici e Bio-logici Coop.
L’iniziativa è parte di un progetto di ricerca nato dalla collaborazione
della Cooperativa con il Centro Ambiente del Comune di Faenza,
l’Università di Bologna (Facoltà di Scienze ambientali) la Regione
Emilia-Romagna e un’ampia rete di partners. Al termine della fase
sperimentale saranno studiate le modalità per valorizzare su tutta la
rete le produzioni attente all’ambiente.
Indicatori
Obiettivi 2009
Soci coinvolti nei test Approvato dai soci
1.900 (-400)
Prodotti testati con Approvato dai soci
38 (come nel 2008)
Prodotti a marchio Coop
2.900 (+200)
Prodotti linea Senza glutine
23 (+8)
Prodotti linea Eco-logici
30, di cui 23 Ecolabel (+12)
Prodotti linea Bio-logici
339 (+7)
Prodotti Fsc
14 (come nel 2008)
Prodotti Friend of the Sea
16 (come nel 2008)
Prodotti Dolphin Safe
13 (come nel 2008)
Erogatori di detersivi nei punti vendita
6 (non presenti nel 2008)
Incidenza del prodotto a marchio Coop
sulle vendite (grocery)
20,5% (+1,4 punti perc.)
47
6.2.2 I prodotti Solidal Coop
I prodotti Solidal sono il frutto di una partnership tra TransFair Fairtrade - organizzazione che certifica i
prodotti equosolidali - e Coop Italia, per la realizzazione di produzioni che garantiscano qualità, sicurezza e
una remunerazione vantaggiosa per i produttori indipendenti dei paesi poveri o in via di sviluppo. Coop
Adriatica è stata tra le prime aziende della grande distribuzione a promuovere e far conoscere ai soci i
prodotti provenienti dal commercio equo e solidale ed è tuttora tra le cooperative con i risultati più brillanti per
quanto riguarda le relative vendite.
I nostri obiettivi
La Cooperativa continuerà a valorizzare i prodotti del commercio
equosolidale, tramite promozioni dedicate e iniziative organizzate
nell’ambito delle attività delle zone soci, anche in occasione della
consueta campagna nazionale “Io faccio la spesa giusta”.
Nel 2009 la linea Solidal sarà arricchita da nuovi prodotti alimentari,
come il succo di ananas 100%. Sarà inoltre aggiornata la linea di
abbigliamento, articolata nelle collezioni autunno/inverno e
primavera/estate, che spazia dalle camicie di cotone biologico fino
all’intimo e alla calzetteria.
Grazie alla collaborazione con l’organizzazione non governativa
Cospe (Cooperazione per lo sviluppo dei Paesi emergenti),
torneranno in commercio i manghi equosolidali certificati da
TransFair, il cui acquisto contribuisce allo sviluppo dei piccoli
produttori senegalesi. I buoni standard qualitativi raggiunti in pochi
anni dalle aziende frutticole della regione della Casamance sono
infatti stati possibili grazie agli investimenti realizzati anche con i
contributi dei soci di Coop Adriatica, tramite i punti del
collezionamento.
Indicatori
Obiettivi 2009
Prodotti Solidal Coop
(n. referenze)
94 (+5)
Totale vendite prodotti Solidal Coop
in Coop Adriatica
5.300.000 di euro (+650.000)
48
6.2.3
I prodotti Libera Terra
La Legge 109 del 1996, sull’uso sociale dei beni confiscati ai mafiosi, ha permesso di destinare una
parte di essi a cooperative sociali nel settore agricolo. Dagli ulivi, dalle vigne, dai campi coltivati da queste
cooperative con metodi rigorosamente biologici, nascono i prodotti Libera terra.
Coop propone ai consumatori queste specialità ad un prezzo che le consente margini limitati alla
copertura delle spese di gestione: un prezzo conveniente per chi li acquista e vantaggioso per i produttori. Da
diversi anni, in collaborazione con l’associazione antimafia Libera - Associazioni, Nomi e Numeri contro le
mafie (di cui è presidente don Luigi Ciotti), Coop Adriatica ha sviluppato iniziative di conoscenza,
informazione e sensibilizzazione sull’alto valore simbolico, oltre che concreto, offerto da tali produzioni. In
particolare, oltre a promozioni presso i principali supermercati e ipermercati, in tutte le zone soci si
organizzano incontri informativi, con la testimonianza diretta dei giovani impegnati nelle cooperative che
lavorano i terreni confiscati alla mafia e ad altre organizzazioni criminali.
In questi anni l’interesse di soci e consumatori per i prodotti Libera Terra è cresciuto notevolmente,
anche perché la gamma dei prodotti si è gradualmente sviluppata e comprende ormai una ventina di articoli
tra pasta, vino, olio, passata di pomodoro, farina, taralli e legumi. Inoltre anche le aziende produttrici hanno
sviluppato sinergie per semplificare e coordinare gli aspetti commerciali e organizzativi: "Libera Terra
Mediterraneo" è un nuovo soggetto imprenditoriale partecipato dalle cooperative di Libera Terra, nato per
realizzare processi di collaborazione, nella direzione e coordinamento, delle attività; il consorzio è stato
costituito insieme ad altre aziende (Alce Nero Mielizia, Firma Tour Operator, Slow Food, Banca Etica, Coop
Fond) che contribuiscono allo sviluppo del progetto con un ulteriore obiettivo: aprirsi a nuove collaborazioni
verso gli agricoltori del territorio che condividano una idea di qualità fondata su produzioni che siano buone,
pulite e giuste.
I nostri obiettivi
Nel 2009 Coop Adriatica proseguirà a sostenere la diffusione dei
prodotti Libera Terra con iniziative specifiche, sia commerciali - con
specifiche promozioni - sia di informazione, per evidenziarne il
carattere fortemente simbolico e il valore civile.
Nei punti vendita, l’assortimento sarà arricchito di nuovi prodotti, tra
cui varie tipologie di pomodori conservati, salse e vino del Salento,
forniti dalla cooperativa Libera Puglia, e il miele della Cooperativa Pio
La Torre di Palermo. Entro breve, inoltre, si prevede di rendere
disponibile in maggior quantità i vini Centopassi della cooperativa
Placido Rizzotto, che ha recentemente acquisito una nuova cantina
che le consentirà di incrementare la produzione.
La collaborazione con l’associazione Libera sarà inoltre intensificata,
per realizzare conferenze ed eventi sul territorio, finalizzati a
promuovere la cultura della legalità. Insieme a Robintur e alla sua
società Firma Tour Operator, si svilupperanno poi nuove iniziative di
turismo responsabile, con la possibilità di visitare le cooperative di
Libera Terra e di soggiornare nelle loro strutture agrituristiche. Una
rappresentanza della Cooperativa parteciperà inoltre alla Giornata
della memoria e dell’impegno, in programma per il 21 marzo a Napoli.
Indicatori
Obiettivi 2009
Prodotti Libera Terra
(n. referenze)
25 (+3)
Totale vendite prodotti Libera Terra
in Coop Adriatica
600.000 euro (+80.000)
49
6.3
Il prodotto tipico e locale
“Contribuire a migliorare gli ambienti fisici ed umani in cui la cooperativa opera”
La tutela e la promozione del prodotto tipico sono utili a preservare i sapori della tradizione, i mestieri e
le culture altrimenti destinate a scomparire. La vendita del prodotto locale è, invece, un veicolo per sostenere
l’economia del territorio e contribuire allo sviluppo occupazionale, in un’ottica di collaborazione e scambio con
gli operatori economici delle aree in cui la Cooperativa opera.
Dunque, Coop Adriatica formula l’assortimento dei suoi punti vendita ponendo attenzione al territorio; già
dal 2003 l’assortimento degli ipermercati del Piceno - Porto Grande e Città delle Stelle - presenta un
assortimento ricco di prodotti tipici e locali. Nel 2005 a Rimini un articolato progetto di valorizzazione del
territorio, denominato “Cose di qui”, ha portato all’inserimento di circa 400 prodotti in 13 punti vendita. Il
processo di coinvolgimento dei portatori di interesse messo in atto con quest’ultimo progetto è stato anche
premiato dalla rivista Gdo week, che gli ha assegnato l’”Ethic Award” “per la capacità di mettere insieme
esigenze e realtà diverse in forte logica di responsabilità sociale nella gestione del proprio business". Alla
luce dei risultati positivi ottenuti nell’area riminese, si è deciso di estendere il progetto a tutti i punti vendita
della Cooperativa. Inizialmente, uno studio ha identificato nel territorio di Coop Adriatica 19 diverse zone e in
ogni area le produzioni tipiche e locali sono state evidenziate nei punti vendita, con il logo “Cose di qui” (per
un totale di 2.200 articoli forniti da 850 produttori). In seguito si è dato il via alla seconda fase del progetto,
consistente in alcuni focus group con soci e cittadini in ogni territorio, al fine di individuare i prodotti che sono
ritenuti tipici dalle persone del luogo; quelli che non fanno parte dell’attuale assortimento saranno oggetto di
un processo di valutazione e confronto con i fornitori, al fine di poterli proporre ai consumatori nel modo più
adeguato.
I nostri obiettivi
Nel 2009 si completerà il processo di ascolto del territorio che nel
2008 ha riguardato 8 delle 19 aree geografiche individuate e che
coinvolgerà soci e lavoratori della Cooperativa. In seguito, insieme a
Centrale Adriatica, saranno valutati e contattati i produttori che non
sono già fornitori della Cooperativa, al fine di avviare un nuovo
rapporto commerciale, capace di valorizzare le specificità del territorio.
La Cooperativa proseguirà poi la collaborazione con Eataly, che nello
spazio dell’Ambasciatori, a Bologna, ha raccolto le principali specialità
enogastronomiche del territorio e le valorizzerà con incontri tematici e
degustazioni.
50
7. Il Punto Vendita
7.1
Lo sviluppo della rete di vendita
“Realizzare lo sviluppo e l’innovazione dell’impresa…
…Contribuire a migliorare gli ambienti fisici ed umani”
Coop Adriatica sviluppa la propria rete di vendita sia con l’apertura di nuovi negozi che con la
ristrutturazione di quelli già esistenti, migliorandone ed innovandone le caratteristiche, con un equilibrio tra le
esigenze dell’impresa e la tutela delle persone e dell’ambiente. E’ questa la condizione per garantire l’offerta
di un servizio più qualificato e quindi la crescita della Cooperativa e l’adesione di nuovi soci.
Per garantire a tutte le persone la possibilità di fruire dei servizi della Cooperativa, quindi anche a coloro
che si trovano in condizioni permanenti o temporanee di disabilità, i negozi di Coop Adriatica sono realizzati e
ristrutturati secondo gli accorgimenti definiti da uno studio condotto con il progetto Archimede “per un punto
vendita socialmente sostenibile”. Esso prevede, tra le altre indicazioni, la presenza di casse riservate a
persone disabili e donne in gravidanza e la loro precedenza ai banchi serviti degli ipermercati.
I nostri obiettivi Nel 2009 Coop Adriatica proseguirà a sviluppare e riqualificare la
propria rete di vendita. I nuovi punti vendita saranno 6: un ipermercato
e 5 supermercati. Il primo sorgerà a Faenza, avrà una superficie di
6.000 metri quadrati e riprenderà il modello low-cost già sperimentato a
Schio: sarà caratterizzato da una struttura organizzativa semplificata e
ridotti costi di gestione, così da poter garantire la convenienza e
l’ampiezza dell’assortimento tipiche degli ipercoop, anche a fronte di
un’aspettativa di vendite a livelli inferiori rispetto alle strutture
progettate in passato. Tra i nuovi supermercati, uno andrà a sostituire il
vecchio negozio di San Lazzaro di Savena, ormai inadeguato rispetto
alle esigenze dei soci della città alle porte di Bologna, mentre gli altri
saranno inseriti in aree in cui non è facile trovare un’offerta di qualità a
prezzi convenienti, quali i centri storici, le aree del terziario, le zone di
transito: una scelta che la Cooperativa ha intrapreso già nel 2008 con
l’apertura di una decina di negozi di piccola superficie.
Gli interventi di ristrutturazione interesseranno principalmente 3
supermercati e consentiranno di offrire nuovi servizi e un assortimento
più vicino alle esigenze della clientela. Inoltre, saranno occasione per
migliorare l’accessibilità e la fruibilità dei punti vendita da parte di
persone anziane o con difficoltà motorie.
Oltre agli interventi della Cooperativa si avranno poi quelli di Igd, per lo
sviluppo e il rinnovamento dei centri commerciali.
Indicatori
Obiettivi 2009
Punti vendita
155 (+5)
Nuove aperture
5
Punti vendita rilocalizzati
1
Punti vendita in ristrutturazione
3 supermercati
Superficie di vendita
248.033 mq (+9.650 mq)
Investimenti
155.577.000 euro (+7.900.000)
51
7.2
La riduzione dell’impatto ambientale
“Contribuire a migliorare gli ambienti fisici… in cui la cooperativa opera.
Realizzare lo sviluppo e l’innovazione d’impresa”
I principali impatti di un punto vendita riguardano l’impiego delle risorse naturali ed energetiche, le
emissioni prodotte, la gestione dei rifiuti, la costruzione delle strutture e della viabilità di accesso. Coop
Adriatica è impegnata a rendere minimo l’impatto ambientale dei propri punti vendita. Questo si sta
concretizzando in particolare nelle nuove aperture, per alcune delle quali si sono raggiunti livelli di eccellenza.
Per esempio, l’ipercoop “Città delle Stelle” di Ascoli Piceno è il primo in Italia ad aver ottenuto la registrazione
Emas, che rappresenta il principale riferimento a livello europeo per le organizzazioni che ricercano uno
sviluppo sostenibile delle proprie attività. Per il suo conseguimento, il Sistema di gestione ambientale
dell’ipermercato è stato sottoposto alle verifiche dell’ente certificatore Rina, che ha attestato che tale sistema
consente di contenere l’impatto sull’ambiente esterno. Un altro caso è quello dell’ipercoop “I Malatesta” di
Rimini, con emissioni di anidride carbonica pressoché nulle grazie all’autoproduzione di energia da impianto
fotovoltaico ed eolico e all’acquisto di energia idroelettrica.
Inoltre, poiché l’impatto ambientale è fortemente legato alle tecnologie utilizzate, la Cooperativa si è
dotata di impianti innovativi, che consentono non solo di ridurre l’impatto ambientale dei negozi, ma di
ottenere una sostanziale riduzione dei costi derivanti dai consumi energetici. In tutte le strutture, infine, il
personale è altamente sensibilizzato alle tematiche ambientali, grazie a specifici interventi formativi e
all’attività di un servizio interno alla Cooperativa dedicato al presidio delle questioni energetiche e ambientali.
I nostri obiettivi Coop Adriatica ha avviato nel 2008, congiuntamente al piano
strategico, un piano energetico triennale volto a ridurre il proprio
impatto ambientale, in termini di consumo di risorse e di emissione di
anidride carbonica. Nei prossimi anni, la Cooperativa intende
impegnarsi ulteriormente in questo ambito, progettando strutture a
basso impatto ambientale; per questo nel 2009 si costituirà un gruppo
di lavoro interfunzionale finalizzato a individuare gli aspetti prioritari per
la costruzione di punti vendita “sostenibili”.
Nel 2009 i punti vendita alimentati da energia idroelettrica saliranno a 5,
tutti di grandi dimensioni: agli ipercoop di Rimini, Ascoli Piceno, Pesaro
e Pescara, si aggiungerà infatti l’ipercoop di Schio. In questo modo
l’energia idroelettrica rappresenterà il 12% dei consumi totali di Coop
Adriatica; il ricorso a tale fonte consentirà un beneficio in termini di
minori emissioni di anidride carbonica in atmosfera - rispetto all’energia
proveniente da centrali tradizionali - pari a 40.000 tonnellate di CO2.
Inoltre, proseguirà il piano di installazione di impianti fotovoltaici avviato
nel 2008: altri 15 punti vendita saranno così alimentati, almeno in parte,
sfruttando la luce del sole. Così, saranno autoprodotti 2,6 milioni di
kWh di energia elettrica e, nel contempo, sarà evitata l’immissione in
atmosfera di 4.800 tonnellate di CO2.
In tema di ecoefficienza, la Cooperativa ha provveduto nel 2008 alla
copertura dei banchi dei surgelati in un centinaio di punti vendita: in
questi negozi ogni freezer è dotato di sportelli trasparenti che
consentono ai clienti di individuare i prodotti di proprio interesse e di
prenderli dopo aver aperto lo sportello, contenendo quindi al minimo la
dispersione del freddo. Questo intervento, sebbene comporti una minor
praticità per i clienti, rappresenta un importante contributo a favore
dell’ambiente poiché riduce del 22% l’energia consumata dai freezer: si
stima che nel 2009 consentirà il risparmio di oltre 1,5 milioni di kWh,
corrispondenti a circa 2.900 tonnellate di CO2.
Sommando la riduzione dei consumi dei freezer all’autoproduzione di
energia, la Cooperativa potrà conseguire un risparmio di 579.000 euro.
Un ulteriore controllo dei consumi sarà assicurato dal ricorso ad
avanzati sistemi di supervisione, in grado di razionalizzare l’impiego di
energia nei negozi, in funzione degli orari di attività dei vari reparti, delle
52
priorità tra gli impianti utilizzati, della temperatura degli ambienti e del
tempo necessario per portarla al livello ottimale. Il nuovo ipermercato di
Faenza sarà poi caratterizzato da un innovativo sistema di
climatizzazione basato sul calore di scarto di un vicino stabilimento
industriale.
Infine, proseguirà l’impegno nell’introduzione di sistemi di illuminazione
attenti all’ambiente. Infatti, anche i sei punti vendita di nuova
realizzazione saranno dotati di impianti corrispondenti alle
caratteristiche definite dal programma comunitario Green Light, che
promuove l’adozione di tecnologie che consentano, a parità di efficacia
illuminante, un notevole risparmio di energia, come l’utilizzo di lampade
fluorescenti compatte e a diametro ridotto o di reattori elettronici.
Per quanto riguarda i rifiuti, Coop Adriatica continuerà a trattarli in
modo differenziato in misura massima possibile, mentre l’attività di
Brutti ma buoni contribuirà a contenerne la quantità complessiva. La
Cooperativa incentiverà la raccolta differenziata anche tra i clienti, in
sinergia con le aziende impegnate nella gestione dei rifiuti, mentre, con
l’introduzione di nuove etichette informative sui prodotti a marchio
Coop, renderà più semplice la separazione domestica degli involucri di
confezionamento. Inoltre, favorirà l’uso di sacchetti della spesa
“ecologici”, in particolare promuovendo una nuova linea di borse
riutilizzabili, e sostituirà le attuali buste in plastica degradabile con nuovi
sacchetti di materiale derivato dal mais, che può essere smaltito con i
rifiuti organici.
Infine, nel corso dell’anno la Cooperativa punterà all’ottenimento del
rinnovo triennale della registrazione Emas per l’ipercoop di Ascoli
Piceno. A questo scopo definirà nuovi obiettivi di riduzione dell’impatto
ambientale dell’ipermercato, con un programma di miglioramento del
Sistema di gestione ambientale che coinvolgerà pure lavoratori e clienti.
Indicatori
Obiettivi 2009
Punti vendita
alimentati da energia idroelettrica
5 (+1)
Punti vendita con impianto fotovoltaico
25 (+15)
Energia prodotta da impianti fotovoltaici
2.594.000 kWh (+2.345.000)
Risparmio energetico da coperture banchi frigo
1.542.000 kWh (+192.000)
Punti vendita dotati di sistema di supervisione
39 (+2)
Punti vendita con illuminazione
a norma Green Light
40 (+6)
Risparmio energetico complessivo
da fotovoltaico e coperture banchi frigo
579.000 euro (+183.000)
Costi previsti per il mantenimento
del Sistema di Gestione Ambientale
dell’ipercoop di Ascoli Piceno
37.000 euro (+5.000)
53
7.3
Igiene e sicurezza
“Fornire ai soci i prodotti …più sicuri e adatti al loro benessere…”
Coop Adriatica rispetta la normativa del D.Lgs 155/97, relativa alla tutela igienico sanitaria degli alimenti;
inoltre, è stata fra le primissime aziende della grande distribuzione italiana a conseguire, nel 2003, la
certificazione del sistema di autocontrollo igienico basato sul metodo Haccp (norma UNI 10854/99, certificato
n.1122) relativamente all’ipercoop di Pesaro, da parte di un soggetto indipendente.
In questi ultimi anni - fermo restando che tutti i negozi rispettano rigorosamente le normative vigenti e
sono dotati di un piano di autocontrollo che garantisce la sicurezza e l’igienicità di tutti i processi e di tutti i
prodotti – la Cooperativa ha sottoposto alla certificazione Haccp altri 10 punti vendita, per un totale di 11,
insieme alle procedure adottate dall’ufficio che definisce ed attua i piani di autocontrollo igienico-sanitario.
All’interno dei negozi, poi, la Cooperativa conduce rigorosi controlli sanitari sugli ambienti e sulla qualità
delle merci poste in vendita, che costituiscono l’ultima parte di un processo che inizia con la scelta dei
fornitori e prosegue con le analisi condotte direttamente presso gli stabilimenti di produzione da parte dei
tecnici di Coop Italia e Centrale Adriatica.
I nostri obiettivi La Cooperativa continuerà a operare per garantire ai clienti la massima
sicurezza dei prodotti. In tutti i punti vendita si continuerà quindi a
seguire le procedure definite nei piani di autocontrollo, che pongono
particolare attenzione ai reparti di lavorazione degli alimenti (macelleria,
gastronomia, etc) ma che riguardano tutto il percorso della merce, dal
magazzino alla vendita, con precise indicazioni sulle modalità di
conservazione e trattamento dei prodotti. A ulteriore garanzia di questo
obiettivo, si effettueranno nel corso dell’anno controlli sanitari in tutta la
rete di vendita, eseguendo, con il supporto di laboratori specializzati,
circa 7.400 tamponi sulle superfici di lavoro e negli ambienti in cui
vengono preparati o confezionati gli alimenti. Si svolgeranno anche
altre rilevazioni, mirate ad analizzare in modo più ampio l’igiene dei
punti vendita, per un totale di 470 visite. Non mancheranno poi gli
interventi per trasmettere al personale le competenze per le corrette
pratiche in materia di sicurezza alimentare: saranno oltre 300 le
giornate di formazione dedicate all’aggiornamento su questo tema.
Inoltre, la Cooperativa dispone di un’organizzazione interna che
consentirà di intervenire in modo tempestivo in caso di allerta sanitaria
da parte degli organi competenti, al fine di reperire e ritirare dal
commercio con la massima efficienza eventuali prodotti potenzialmente
nocivi o dannosi.
Indicatori
Obiettivi 2009
Controlli sanitari
effettuati nei punti vendita
7.400 (-500)
Audit sulla tenuta del punto vendita
470 (+60)
Punti vendita con certificazione Haccp
11 (come nel 2008)
Costi per i controlli sanitari
effettuati nei punti vendita
170.000 euro (+7.000)
54
7.4
La qualità dei servizi
“Fornire ai soci… i servizi più convenienti, sicuri e adatti al loro benessere”
”Realizzare lo sviluppo e l’innovazione dell’impresa”
Per garantire ai consumatori punti vendita più accoglienti e servizi più qualificati, Coop Adriatica si è
dotata di alcuni strumenti di controllo e verifica della gestione dei negozi. In particolare, in tutti i punti vendita
vengono effettuate due rilevazioni all’anno con il metodo del “Mistery shopper” (cliente misterioso), in materia
di igiene, pulizia, cortesia e competenza da parte degli addetti, nonché sull’adozione di corrette procedure di
prevenzione degli infortuni sul lavoro (si veda il paragrafo dedicato). Ciò permette di individuare le migliori
soluzioni adottate all’interno dei punti vendita e altresì di intervenire per correggere eventuali carenze. Inoltre,
ogni anno viene effettuata un’indagine di “Customer satisfaction”, che coinvolge un campione di ipermercati e
supermercati, per conoscere le valutazioni della generalità dei consumatori sui livelli di servizio offerti dai
negozi della Cooperativa.
Con l’obiettivo di rendere più semplice, veloce e piacevole la spesa da parte di soci e clienti, Coop
Adriatica ha adottato processi e strumenti all’avanguardia, che diffonde con gradualità e in base alle
caratteristiche specifiche di ciascun punto vendita. Il “Salvatempo”, che permette ai soci di effettuare
autonomamente il conto della spesa e di pagare in apposite casse riservate, riducendo i tempi di attesa, è
attualmente disponibile in 13 negozi, mentre nell’ipermercato di Villanova di Castenaso sono disponibili 4
casse automatiche “Self check-out” che consentono ai clienti di pagare la spesa senza rivolgersi a un
cassiere.
I nostri obiettivi
La Cooperativa ritiene che rispetto alla qualità dei propri servizi il
giudizio più importante sia quello dei soci e dei consumatori. Già da
alcuni anni, pertanto, ha strutturato diversi strumenti di ascolto del
cliente, come il numero verde “Filo diretto” o il progetto “Antenna”, che
consente ai lavoratori di ogni punto vendita di raccogliere le
osservazioni e le richieste dei consumatori, per poi ricevere risposte
dai responsabili di negozio o di reparto, raggiungendo il duplice
obiettivo di condividere le informazioni, e di essere in grado di
ritrasmetterle in modo più puntuale e preciso.
Come anticipato nel paragrafo dedicato al socio-proprietario, nel 2009
Coop Adriatica introdurrà una nuova modalità di rilevazione delle
valutazioni dei soci sui servizi e, più in generale, sulla Cooperativa: un
campione di circa 1.300 soci di 10 punti vendita sarà consultato
periodicamente tramite questionari e interviste scritte.
Per ridurre i tempi di attesa alle casse, saranno proposte in altri 2
ipermercati e in 17 supermercati le casse automatiche (self check-out)
già introdotte in via sperimentale all’ipercoop di Villanova di
Castenaso, che consentono ai clienti con un numero limitato di articoli
di effettuare in autonomia le operazioni di pagamento. Il personale del
punto vendita assisterà gli utilizzatori per facilitare l’uso del sistema,
che comunque è caratterizzato da un display interattivo che guida il
cliente in modo puntuale.
Indicatori
Obiettivi 2009
Numero di punti vendita
coinvolti nelle rilevazioni
del “Mistery shopper”
Tutti i punti vendita
(come nel 2008)
Numero di punti vendita
in cui è attivo il Salvatempo
13 (come nel 2008)
Numero di punti vendita
con casse automatiche
20 (+19)
55
7.5
Il punto vendita come luogo di aggregazione culturale e sociale
“Contribuire a migliorare gli ambienti fisici ed umani in cui la cooperativa opera”
“Sviluppare la democrazia cooperativa e incrementare il patrimonio sociale”
Promuovere la cultura, in modo da accrescere il livello di consapevolezza critica da parte delle persone,
costituisce un modo per rendere concreto il diritto di cittadinanza. Nell’ormai lunga storia della cooperazione,
e di quella di consumatori in particolare, l’impegno per fornire ai soci strumenti di informazione ed educazione
ha sempre rappresentato un compito importante.
Favorire occasioni di relazione, di diffusione della lettura come conoscenza delle manifestazioni
artistiche e dell’ingegno umano, costituisce una scelta molto importante per la crescita civile e la coesione
sociale nelle comunità. Per questo Coop Adriatica negli ultimi anni si è impegnata in modo attivo e innovativo
sul terreno della cultura, ampliando ulteriormente la propria funzione sociale nel territorio, avvicinando la
produzione e l’offerta culturale anche agli anziani, ai giovani ed ai tanti cittadini che di solito non frequentano i
luoghi tradizionalmente deputati alla cultura. Con questi intenti si era peraltro svolto, nel 2004, il progetto
Archimede che aveva l’obiettivo di fare dei punti vendita “un luogo di aggregazione culturale e sociale”.
I nostri obiettivi Seminar libri, l’attività di scambio di libri all’interno dei negozi attraverso
la formula del book crossing - nata nel 2003 a Ravenna per valorizzare
la lettura e promuovere i servizi della Rete Bibliotecaria di Romagna
anche al di fuori delle biblioteche – è ormai presente in 18 punti vendita
di tutte le aree della Cooperativa, grazie alla disponibilità dei soci
volontari che provvedono alla gestione del progetto. Nel 2009 i cesti per
lo scambio libero e volontario dei volumi arriveranno in altri 5 negozi, in
collaborazione con le diverse amministrazioni locali.
Si studieranno alcune innovazioni per il rilancio di Eureka!, lo spazio
culturale realizzato all’ipercoop Lame di Bologna, che proseguirà così a
proporre appuntamenti aperti a tutti, quali presentazioni di libri e di
spettacoli teatrali, conferenze, corsi, mostre d’arte, attività di
educazione al consumo e incontri con associazioni, confermandosi
come luogo d’incontro in cui i soci e tutti i cittadini possono arricchire le
proprie conoscenze in ambito culturale o in tema di solidarietà, consumi
e ambiente.
Le Librerie.coop riserveranno condizioni vantaggiose ai soci di Coop
Adriatica, che nell’anno potranno fruire dello sconto del 5% su tutti i libri
e del 15% sui titoli più venduti; inoltre organizzeranno, all’interno dei
centri commerciali e in altri luoghi della città, iniziative per favorire la
diffusione della cultura. In particolare, il nuovo spazio della cultura e dei
sapori, l’Ambasciatori di Bologna, proporrà un ricco calendario di eventi
e, insieme a Coop Adriatica, valorizzerà il fondo librario del poeta
Roberto Roversi acquisito dalla Cooperativa.
Indicatori
Obiettivi 2009
Numero di iniziative presso “Eureka!”
80 (come nel 2008)
Punti vendita in cui è presente
“Seminar libri“
23 (+5)
Librerie.coop
20 punti vendita (+3), di cui
8 in area Coop Adriatica (+1)
Risparmio per i soci grazie allo sconto
nelle Librerie.coop
56
620.000 euro (-200.000)
Glossario
Accountability AA1000
Standard pubblicato dall’ISEA (Institute of Social and Ethical AccountAbility), organismo
riconosciuto a livello internazionale per l’esperienza maturata nell’ambito dei processi di
rendicontazione etico-sociale e di sostenibilità delle organizzazioni.
AA1000 è stato pubblicato nel 1999 e progettata allo scopo di migliorare le prestazioni di
rendicontazione delle organizzazioni attraverso un processo di consultazione e coinvolgimento
degli Stakeholder. E’ uno standard di processo che si fonda sui seguenti principi fondamentali allo
scopo di incoraggiare ed elevare il concetto di trasparenza e imparzialità (per maggiori
informazioni: www.accountability.org.uk)
I principi fondamentali sono:
Principi relativi all’ambito d’azione e alla natura dei processi aziendali
1) L’inclusività
2) La completezza
3) La rilevanza
4) Regolarità e tempestività
Principi relativi alla significatività delle informazioni
5) Verifica
6) Qualità dell’informazione
7) Principi riferiti alla gestione del processo su base continuativa
8) Integrazione
9) Miglioramento continuo
La sperimentazione da parte di imprese e ONG ha consentito al modello di evolversi nello
standard AA1000 Series. Il primo ad essere pubblicato (AA1000 Assurance), dedicato alla verifica
esterna, si propone di valutare e rafforzare la credibilità dei bilanci sociali, ambientali e di
sostenibilità ed è stato disegnato tenendo conto dell’ultima versione delle Linee Guida della GRI.
Il secondo (SES) dedicato allo Stakeholder Engagement, definisce le tappe del processo di
dialogo con gli interlocutori dell’impresa.
Certificazione Ecolabel
Il marchio europeo Ecolabel attesta che un prodotto ha un ridotto impatto ambientale lungo
tutto il suo ciclo di vita: dalle materie prime utilizzate alle modalità di distribuzione e di eliminazione
dopo l´uso. Ecolabel assicura che in ogni stadio del processo di produzione e consumo vengano
presi in esame aspetti fondamentali come l´inquinamento e il degrado del terreno, la
contaminazione idrica e atmosferica, il rumore, i consumi di energia e di altre risorse naturali,
tramite certificazione da parte di soggetto terzo. Il prodotto è riconoscibile grazie ad una
margherita presente sulla confezione.
Certificazione FSC
Il programma internazionale sviluppato dal Forest Stewardship Council garantisce che tutti i
prodotti recanti il marchio FSC provengano da una foresta gestita con criteri sostenibili. Il logo
FSC su un prodotto indica che il legno usato per fabbricarlo proviene da foreste gestite in modo
ecologicamente compatibile, socialmente utile ed economicamente valido. La certificazione FSC
non è l´unica certificazione nel mondo forestale, ma è l´unica che prende in considerazione aspetti
economici e sociali oltre che ambientali e per questo ha ottenuto il pieno sostegno delle
associazioni ambientaliste (WWF e Greenpeace) e sociali (Amnesty International).
Certificazione Green Light
Green Light è un progetto promosso e sostenuto dalla Commissione Europea, a cui
aderiscono 14 paesi della Comunità. Si chiama così, “luce verde”, perché è questo il colore che
richiama il principio di armonia con l’ambiente e con la natura. Si rivolge principalmente ai grandi
utilizzatori di energia elettrica (uffici, banche, aeroporti, centri commerciali e pubblica
amministrazione) per promuovere l’uso di sistemi di illuminazione più efficienti di quelli tradizionali,
57
volti a contenere il consumo energetico a parità di livello di illuminazione, riconoscendo a tali
soggetti l’impegno per il risparmio energetico e l’impiego di tecnologie a basso consumo.
Certificazione HACCP
HACCP è un metodo di analisi che consente di identificare i pericoli per la salute del
consumatore e di individuare le più idonee attività di controllo.
La certificazione attesta la conformità del sistema di autocontrollo igienico aziendale, basato sul
metodo HACCP, alla norma UNI 10854: 1999. Il “bollino blu” di sicurezza che si ottiene (in un
punto vendita) assicura il rispetto della severa normativa per il trattamento degli alimenti della FAO
e dell’Organizzazione mondiale della Sanità in tutti i passaggi di ricevimento, stoccaggio,
lavorazione, trasformazione e vendita di prodotti alimentari destinati al consumatore finale,
comprese le lavorazioni interne dei reparti gastronomia, cucina, pasticceria, carni, pesce,
ortofrutta. La certificazione è ottenuta in seguito a visita ispettiva da parte di società di
certificazione allo scopo accreditata dal SINCERT (Sistema Nazionale per l’Accreditamento dei
Laboratori di prova).
Certificazione SA8000
La norma SA8000 è uno standard internazionale elaborato nel 1997 dall’ente americano SAISocial Accountability International, che specifica i requisiti minimi e i sistemi di gestione da
adottare per rispettare alcuni diritti fondamentali dei lavoratori. I requisiti della normativa devono
essere applicati universalmente in relazione alla collocazione geografica, al settore industriale e
alla dimensioni dell’azienda. I principi che ispirano la normativa - e che rappresentano presupposto
necessario al concetto di responsabilità sociale di impresa - si rifanno alle Convenzioni ILOInternational Labour Organisation (http://www.ilo.org) sui diritti dei lavoratori, alla Dichiarazione
Universale dei Diritti Umani e alla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti del Bambino. Le
disposizioni principali riguardano il divieto ad utilizzare lavoro infantile o lavoro obbligato, la
garanzia di un luogo di lavoro sicuro e salubre e la relativa adozione di misure adeguate per
prevenire incidenti e danni alla salute che possono verificarsi durante lo svolgimento del lavoro, il
rispetto dei diritti sindacali ed il divieto ad effettuare o sostenere qualsiasi tipo di discriminazione.
Commercio Equo e Solidale
Il Commercio Equo e Solidale (Fair Trade) è una partnership commerciale, basata sul dialogo,
la trasparenza ed il rispetto, che cerca una maggiore equità nel commercio internazionale.
Contribuisce ad uno sviluppo sostenibile offrendo migliori condizioni di scambio ed assicurando i
diritti dei produttori e dei lavoratori svantaggiati, specialmente nel Sud del Mondo. Le
organizzazioni di Fair Trade (in collaborazione con i consumatori) sono impegnate attivamente nel
sostegno ai produttori, nelle campagne di sensibilizzazione per il cambiamento nelle regole e nelle
pratiche del commercio internazionale convenzionale. In particolare, il Commercio Equo e
Solidale:
− Lavora con i produttori ed i lavoratori messi ai margini dal mercato tradizionale allo scopo
di aiutarli a passare da una posizione di vulnerabilità alla sicurezza ed all’autosufficienza
economica.
− Permette ai produttori ed ai lavoratori di contare nelle loro stesse organizzazioni.
− Gioca attivamente un ruolo più ampio nell’arena globale per raggiungere una maggiore
equità nel commercio internazionale.
EMAS e ISO 14001
Esistono due standard di certificazione riconosciuti per i sistemi di gestione ambientale: il
regolamento EMAS (European Eco-management and Audit Scheme) ed ISO 14001
dell’International Organisation for Standardisation).
Il sistema comunitario di eco-gestione ed audit (EMAS), introdotto dal Regolamento CE n°761 del
2001, si propone l'obiettivo di favorire, su base volontaria, una razionalizzazione delle capacità
gestionali dal punto di vista ambientale delle organizzazioni, basata non solo sul rispetto dei limiti
imposti dalle leggi - che rimane comunque un obbligo dovuto - ma sul miglioramento continuo
delle proprie prestazioni ambientali, sulla creazione di un rapporto nuovo e di fiducia con le
istituzioni e con il pubblico e sulla partecipazione attiva dei dipendenti. La logica dell’EMAS è infatti
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quella dell’attivazione delle imprese verso il miglioramento delle loro prestazioni ambientali
secondo tempi e criteri adeguati alle loro esigenze e disponibilità. L’azienda ha, quindi, la
possibilità di dimostrare che presso un determinato sito produttivo (nel caso della grande
distribuzione si intende come sito il singolo punto vendita) ha instaurato un Sistema di Gestione
Ambientale per tenere sotto controllo tutte quelle attività che hanno un impatto sull’ambiente
esterno (emissioni in atmosfera, gestioni rifiuti, rumori, ecc.) e successivamente ciò le permetterà
di essere iscritta in un apposito Registro Europeo; alle parti interessate l’azienda comunica e
rende pubbliche le proprie prestazioni ambientali del sito produttivo tramite la Dichiarazione
Ambientale.
L’ISO 14001 si distingue dal regolamento EMAS per alcuni elementi formali (non richiede
un’analisi ambientale iniziale né la pubblicazione della dichiarazione ambientale, si applica alle
organizzazioni e non ai siti, non ha limitazioni geografiche all’area europea). La differenza
fondamentale consiste nella maggior enfasi che EMAS attribuisce alla valutazione della
performance ambientale per la registrazione; in generale, quindi, lo standard europeo richiede un
impegno maggiore per l’ottenimento e il mantenimento della certificazione.
FairTrade-TransFair
TransFair è il marchio di garanzia del mercato Equo e Solidale in Italia. E’ un’associazione
senza scopo di lucro costituita da organismi che operano nella cooperazione internazionale, nella
solidarietà e nel Commercio Equo e Solidale, nata nel 1996 per diffondere nella grande
distribuzione i prodotti del mercato equo.
TransFair fa parte di FLO (Fair Trade Labelling Organistions), il coordinamento internazionale dei
marchi di garanzia, insieme ad altri 16 marchi che operano in Europa, Stati Uniti, Canada e
Giappone. In pratica, TransFair garantisce che i prodotti con il suo simbolo siano stati lavorati
senza causare sfruttamento e povertà nel Sud del mondo e siano stati acquistati secondo i criteri
del Commercio Equo e Solidale.
Global Reporting Iniziative (GRI)
Le Linee Guida della Global Reporting Initiative (GRI), organizzazione multistakeholder
fondata nel 1997, sono riconosciute come lo standard di riferimento per i contenuti della
rendicontazione etico-sociale. Il loro obiettivo è promuovere a livello internazionale
l’armonizzazione delle diverse modalità di rendicontazione ambientale, sociale ed economica delle
organizzazioni (imprese, ma non solo) così da rendere i bilanci confrontabili e verificabili al pari dei
rendiconti economico-finanziari. Il cuore delle Sustainability Reporting Guidelines (nella versione
del giugno 2002) si trova nella sezione dedicata ai contenuti della rendicontazione, suddivisi in
cinque sezioni: visione (la strategia dell’organizzazione sui temi della sostenibilità, inclusa la
dichiarazione dell’Amministratore Delegato o del senior management), profilo (una descrizione
dell’organizzazione che comprenda l’elenco degli stakeholder), struttura di governance e
management systems (missione e valori, politiche e sistemi di governance della sostenibilità,
dialogo con gli stakeholder), indice dei contenuti, indicatori di performance qualitativi/quantitativi
per la misurazione.
Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale (GBS)
Il Gruppo di Studio per la statuizione dei principi di redazione del Bilancio Sociale (GBS),
composto da studiosi e professionisti, ha pubblicato nel 2001 le linee guida italiane per la stesura
del bilancio sociale, che fanno riferimento ai più autorevoli standard internazionali.
La struttura e i contenuti del Bilancio Sociale si dividono in 3 sezioni:
1. l’identità aziendale, in cui l’organizzazione enuncia la missione, i valori, l’assetto
istituzionale, in modo da rendere possibile e favorire il confronto tra i valori enunciati e le
performance realizzate;
2. la produzione e distribuzione del valore aggiunto, in cui i dati rilevati nel conto economico
vengono riorganizzati in modo da evidenziare il processo di formazione del valore aggiunto e la
sua distribuzione tra gli stakeholder. Il valore aggiunto serve ad ancorare il bilancio sociale ai dati
contabili - i quali hanno una loro autonoma valenza sociale che non traspare direttamente dal
bilancio d’esercizio - ma che va comunque esplicitata;
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3. la relazione sociale, che contiene la descrizione qualitativa e quantitativa dei risultati
conseguiti dall’azienda rispetto agli impegni assunti, le attività realizzate e gli impatti prodotti su
tutti gli stakeholder.
Al fine di valorizzare il Bilancio Sociale come strumento di dialogo e coinvolgimento dei diversi
portatori d’interesse, le linee guida prevedono sezioni integrative, in cui trovano spazio i giudizi e
le opinioni degli stakeholder, in un’ottica di miglioramento continuo.
ISO 9001/Vision 2000
ISO 9001 è un sistema di gestione della qualità, recentemente rivisto e migliorato attraverso la
Vision 2000, che contiene una specifica sezione sull’impatto sociale delle organizzazioni. Il termine
Vision 2000 è il nome utilizzato da UNI per identificare il filone delle proprie attività (formazione,
prodotti editoriali, servizi, ecc.) che riguardano la nuova famiglia di norme sulla qualità.
Prodotto Biologico
Si definisce prodotto biologico quello che è prodotto senza l’uso di sostanze chimiche e le cui
tecniche di produzione includono la valorizzazione della bio-diversità, il benessere animale, la
sicurezza alimentare, la tutela ambientale. Tali prodotti vengono certificati mediante visite ispettive
da Enti terzi indipendenti, allo scopo accreditati secondo regolamento CEE 2092/91. Tra questi i
principali sono AIAB e CCCB.
Prodotto tipico e/o locale
Per prodotto tipico si intende un prodotto il cui processo produttivo è fortemente legato ad uno
specifico territorio e si avvale di metodologie di coltivazione e/o di lavorazione e conservazione di
tipo tradizionale. Sono esempi di prodotti tipici, il salame di Fabriano, l’oliva tenera ascolana, il
ciauscolo (tutti nelle Marche), la mortadella classica di Bologna, la Razza Bovina Romagnola e la
razza suina Mora romagnola, ecc.
Il prodotto locale è invece quello realizzato da aziende (generalmente di dimensione piccole o al
più medie) con sedi e impianti produttivi concentrati nella stessa area di coloro che lo acquistano e
consumano.
Progetto Friend of the Sea
Il progetto “Friend of the Sea” ha l’obiettivo di promuovere politiche di pesca ecologicamente e
socialmente sostenibili, per cui i prodotti ittici devono essere pescati secondo certi criteri: in aree
dove la risorsa è gestita in maniera sostenibile; con metodi selettivi e non dannosi per
l’ecosistema; nel rispetto del codice di condotta per la pesca responsabile della FAO.
Progetto Dolphin Safe
Il progetto “Dolphin Safe” (salvare i delfini) nacque a seguito delle proteste degli ambientalisti
in merito al sistema di pesca del tonno utilizzato dalle flotte operanti nell’Oceano Pacifico Orientale
e contro l’elevato tasso di mortalità di delfini che ne derivava. Alcune delle maggiori organizzazioni
ambientaliste internazionali portarono il problema all’attenzione di produttori e governanti,
mettendo a punto un controllo di filiera che permettesse di verificare il cammino dalla fase di
pesca sino al prodotto finito. La correttezza del sistema viene garantita dalla presenza di
osservatori sulle barche e da ispezioni negli stabilimenti produttivi.
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bilancio preventivo di sostenibilità coop 2009