cronache ipogee pagine di informazione speleologica per il Friuli Venezia Giulia - n. 0/2010 NUOVA SEDE DEL CATASTO DELLE GROTTE Il Catasto regionale delle grotte del FVG si è trasferito nei locali della Direzione centrale Pianificazione territoriale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Istituito con la LR 27/66, è stato gestito per 40 anni dalla Società Alpina delle Giulie (SAG) e, tramite convenzione con la Regione, dal settembre 2007 la conduzione è stata affidata alla Federazione Speleologica Regionale del FVG che aveva ubicato provvisoriamente l’ufficio in due locali messi a disposizione nella sede del Club Alpinistico Triestino. Fra i prossimi impegni della FSRFVG per quanto riguarda il Catasto, ci sono la pubblicazione del n. 11 dei Quaderni del Catasto, inerente gli aggiornamenti delle grotte del Friuli, la messa in rete del Catasto su un apposito sito, nonché la partecipazione al Progetto WISH avviato dalla Società Speleologica Italiana assieme alle federazioni speleologiche regionali. La nuova sede (due ampie stanze, una per la segreteria e una per la consultazione e la biblioteca) si trova al seguente indirizzo: Catasto regionale delle grotte del Friuli Venezia Giulia Via Giulia, 75/1 - 34126 Trieste Telefono/fax 040 3774934 E-mail: [email protected] Orario per il pubblico: dal lunedì al venerdì dalle 10.30-12.30 / 15.30-17.30. Queste pagine nascono così, da un gruppetto di amici che hanno la voglia di dare maggiore visibilità a tutta la speleologia che anima il Friuli Venezia Giulia. È un tentativo come tanti altri che non ha né fini politici, né propagandistici “ad hoc”, né altre ipotetiche mire che si possano congetturare, se non quelle sopra dichiarate: vuole semplicemente essere uno strumento informativo utile e utilizzabile da tutti. La diffusione delle “cronache” avviene tramite il suo sito internet aperto appositamente. I fogli on-line verranno divulgati attraverso i canali maggiormente visitati (speleoit – scintilena – speleofvg). Chi vorrà collaborare, sarà il benvenuto. Anzi, saranno proprio le novità esplorative e l’attività a 360° della speleologia regionale ad animare le pagine del notiziario. Il “numero zero” è stato redatto come esempio grafico con le notizie a disposizione e lo schema delle “cronache ipogee” è quello che vedete, e cioè: 1) dare notizia di quello che si farà nei mesi successivi alla data d’uscita; 2) dare un breve resoconto di quello che è stato fatto in precedenza; 3) divulgare le notizie che possono essere di interesse comune alla speleologia regionale. Dopo queste premesse auspichiamo la vostra gradita collaborazione. È sufficiente inviare le notizie, che riterrete più importanti da divulgare, entro il 15 di ogni mese, con testo e possibilmente una foto in questi termini: 1) testo in word della lunghezza che meglio vi aggrada. 2) foto a colori con 300 dpi di risoluzione, indicando il nome dell'autore. Le pagine sono unicamente costruite sul sito web, quindi non siamo costretti a tener conto del loro numero. Le “cronache” potranno essere, a seconda dei contributi pervenuti, di una pagina come di tredici, ma sarà sempre a colori. Si potrà salvare in una cartella, oppure scaricare e stampare e, magari, rilegare per annata. Al contrario del numero “zero”, nelle prossime edizioni verrà messo il nome di chi ha inviato la notizia (eccetto indicazioni diverse). Saranno ben accetti anche degli articoli veri e propri che andranno a colmare l'eventuale mancanza, per qualche gruppo, del bollettino sociale. Tutto il materiale va inoltrato a [email protected]. Non serve altro. Eventuali articoli polemici e/o di taglio provocatorio, non verranno nemmeno presi in considerazione. Grazie per l’attenzione e ...iniziate a scrivere. La redazione cronache ipogee gennaio 2010... La Sede del Gruppo Speleologico "Talpe del Carso" - Jamarski Klub "Kraëki Krti". (Foto JKKK) L'ingresso dell'abisso Led Zeppelin (Monte Canin). (Foto Paolo Manca) Fontanon di Goriuda: i omini "de punta". (Foto Archivio CAT) Vietnam. Carsismo a coni. (Foto Clarissa Brun) 10 GENNAIO 2010 Apertura dell'anno speleologico 2010. Il Gruppo Speleologico "Talpe del Carso" organizza la tradizionale giornata per l'avvio dell'attività speleologica. L'iniziativa è aperta, come ogni anno, a tutti gli amici e simpatizzanti. A partire delle ore 9.00 verranno aperti uno o due cantieri di scavo e si potrà collaborare nell'apertura di nuovi vani sotterranei. Gli scavi si concluderanno alle ore 14.30 e, al rientro in sede sarà disponibile il "pranzo carsico". Il costo sarà, come il solito, molto contenuto. Si prega di confermare la presenza telefonando al n. 3358291389 / 3386178688; oppure tramite fax al n. 0481710681 o per e.mail a: [email protected]. Grazie alla Società Adriatica di Speleologia partirà a breve il progetto S.I.D.A.R.T.A. (Ricerche isotopiche delle acque di percolazione e studi sulla dissoluzione carsica nell’abisso di Trebiciano - Carso triestino). La grotta di Trebiciano è un laboratorio naturale e ottimale per lo studio delle acque e non solo. Lo scopo è quello di marcare isotopicamente le acque di percolazione posizionando delle stazioni di raccolta lungo le diverse morfologie e lungo il corso d’acqua sotterraneo e raccogliendo le acque meteoriche esterne tramite un pluviometro. Il tutto si cercherà di correlarlo alla misurazione della dissoluzione carsica che avverrà posizionando gli strumenti appositi negli stessi punti di raccolta delle acque oltre che in quelli più significativi della grotta. La C.G.E.B. organizzerà a gennaio un campo all’Abisso Led Zeppelin (Pala Celar - Canin). Le esplorazioni della nuova prosecuzione individuata durante il campo estivo sul fondo dell’abisso, vedranno la collaborazione tra gruppi grotte triestini e ungheresi. 16 GENNAIO 2010 In questo week-end gli speleodub del CAT ricominceranno le esplorazioni all'interno del Fontanone di Goriuda. cronache ipogee Oltre al procedere lungo le gallerie, in parte già esplorate nell'inverno 2009, si provvederà a sistemare la sagola, il cavo telefonico e i campi all'interno della grotta. 23 GENNAIO 2010 17 FEBBRAIO Spedizione “I.V.M.S.E.” VIET NAM 2010 In queste date si svolgerà la spedizione speleologico-scientifica nel Nord del Vietnam, denominata Italian Vietnamese Multidisciplinary Speleological Expedition organizzata dall’associazione Karst Water Exploring Scientific Association (Ka.W.E.) di Trieste. Il lavoro sul campo si svolgerà in stretta collaborazione con l'UNESCO, Hanoi University of Mining and Geology, Institute of Geological Sciences Vietnamese Academy di Hanoi, Institute for Nuclear Science and Technology di Hanoi, Università La Sapienza di Roma, Geochemistry Isotope Centre (Geokarst Engineering, Trieste). La spedizione gode dei seguenti patrocini: UNESCO, Ministero degli Affari Esteri Italiano (MAE), Comune di Trieste, Società Speleologica Italiana. L’area d’indagine copre il territorio carsico della provincia di Hà Giang e precisamente i distretti di Quan Ba, Yen Min, Dong Van e Meo Vac. La zona montuosa è caratterizzata da un carsismo a “out crops”, coni di calcare che possono raggiungere un altitudine massima di 1600 m s.l.m. Alla missione partecipano 26 persone, tra speleologici e studiosi esperti in varie discipline, provenienti da tutta Italia, tra i quali una decina del Friuli Venezia Giulia e 7 ricercatori vietnamiti che hanno unito le loro forze e competenze per iniziare un’avventura esplorativa e uno studio sistematico dell’idrogeologia carsica della zona, cercando così di ampliare le conoscenze della circolazione idrica sotterranea al fine di dare un aiuto concreto ai villaggi che devono fare i conti con l’importante problema dell’approvvigionamento idrico. Oltre che all’aspetto puramente esplorativo e scientifico, particolare attenzione e rispetto verranno dedicati alle tradizioni e culture locali delle diverse etnie che popolano le montagne. settembre-dicembre 2009 Corso congiunto "Lindner, Fante, Seppenhofer e Talpe". (Foto Archivio Lindner) Sifone pensile alla Sorgiva Da Rio. (Foto ANF) 4-13 settembre Pordenone (Fiera Campionaria 2009) Dimostrazioni tecniche di progressione speleologica, mostra fotografica e stand “Avventura Speleologia”. 10 settembre 15 ottobre Organizzato da ben quattro gruppi (Società di Studi Carsici A.F. Lindner, Gruppo Speleologico Monfalconese "Amici del Fante", Centro Ricerche Carsiche "C. Seppenhofer", e Gruppo Speleologico Talpe del Carso) si è tenuto un Corso propedeutico alla Speleologia, che si è articolato su sei lezioni teoriche e cinque lezioni pratiche in grotta. Hanno partecipato all'iniziativa congiunta 14 persone 12-13/19-20 settembre Porcia (Festa della vendemmia e Festa delle Associazioni). Presentata la mostra didattica sui pipistrelli e lo stand “Avventura Speleologia". La "QuasiGrotta" del "Progetto Proteus" (Foto USP) 13 settembre Nuovo round dell'ANF alla Sorgiva Da Rio per svuotare la pozza che preclude la via nei rami bassi. Malgrado la violenta corrente d'aria, che spira dalla fessura sopra il sifoncino pensile, dopo ore e ore di tentativi di vuotamento non si è riusciti nell'intento. Bisognerà ristudiare il problema in modo da affrontare l'ostacolo con tecniche più risolutive. Riprenderanno prossimamente i rilievi e le esplorazioni nella parte alta. "Speleobimbi 2009" alla Miniera di Raibl. (Foto Andrea Mocchiutti) 13 SETTEMBRE Il Circolo Speleologico e Idrologico Friulano ha organizzato la seconda edizione di Speleobimbi 2009 svolta nelle miniere di Raibl, dopo la Grotta dell'Acqua sul carso triestino in maggio siamo andati a Raibl. Si è ripetuto il successo di speleobimbi con la presenza di ben 22 bambini e 22 tra accompagnatori e genitori nella visita delle miniere di Raibl. cronache ipogee 18-19-20settembre Fiume Veneto (“Fiumettopoli”) Mostra Didattica “Buio Pesto: speleologia per bambini”. Esposizione delle tavole originali del libretto didattico sul mondo ipogeo più edito in Italia. Proiezioni del dvd “Buio Pesto cartoon”. 25 settembre 8 novembre Il Gruppo Spelologico “L.V. Bertarelli” della sezione CAI di Gorizia, ha organizzato il 30° Corso di Introduzione alla Speleologia. Il corso è stato tenuto da istruttori e aiuto istruttori della Scuola Nazionale di Speleologia del Club Alpino Italiano. 26-27 settembre Azzano Decimo (AssociAzzano2009). Dimostrazioni tecniche di progressione speleologica; presentazione del “Progetto Proteus” - una “QuasiGrotta” non solo per i più piccoli e lo stand “Avventura Speleologia”. 27 settembre Grotta del Ghiaccio del Pic Chiadenis Nel settembre 2009 il CSIF si è recato alla grotta del ghiaccio per verificare lo stato della copertura ghiacciata che in 4 anni è calata purtroppo del 30%. Grotta del Ghiaccio. (Foto Adalberto D'Andrea) 29 settembre 6 novembre In questo periodo di tempo si è tenuto il 22° Corso di Speleologia di primo livello (SSI) del Gruppo Spelologico Sacile. Sette sono state le giornate dedicate alla teoria e cinque le uscite pratiche che hanno avuto come obiettivo alcune grotte del Veneto e del Carso triestino. 8 gli allievi che hanno partecipato.. Istruttori e allievi del 22° Corso di Spelelologia del Gruppo di Sacile. Nella foto gli otto allievi con il direttore del corso Ubaldo Panont e il direttore della Scuola Andrea Fadalti. (Foto Costantino Bottoli) Grotta di Villanova. Escursione speleologica dell'ANF. (Foto archivio ANF) Speleoweekend 2009. (Foto USP) 3 OTTOBRE Il Gruppo Speleologico Flondar ha presentato il nuovo libro di Dario Marini "Il sentiero militare Abramo Schmid. Tra Carso triestino e isontino dalla storia antica alla Grande Guerra. Aspetti naturali e speleologia". La presentazione è avvenuta presso la Biblioteca del Villaggio del Pescatore (Duino-Aurisina). 6 OTTOBRE 3 NOVEMBRE La Scuola di Speleologia di Trieste del Club Alpinistico Triestino - Gruppo Grotte - ha organizzato il 27° Corso di Speleologia. 14 le persone che hanno partecipato all'iniziativa. 8 OTTOBRE La speleologia del pordenonese raccontata a S. Foca La speleologia e le grotte del pordenonese sono state il tema dell’incontro promosso dagli organizzatori della ”Festa della Madonna del Rosario” a San Foca presso lo “SpazioIniziative” della manifestazione. Ospiti della serata sono stati gli esperti Unione Speleologica Pordenonese CAI che, avvalendosi di filmati e testimonianze, hanno “raccontato” il magico mondo delle grotte e dialogato con l’attento pubblico presente sulle motivazioni e le emozioni che animano e sostengono l’attività dello speleologo. Il presidente dell’USP, Guido Tintinaglia, nel suo intervento conclusivo, ricordando come la disciplina speleologica sia già stata protagonista di vari momenti d’incontro con la cittadinanza di San Foca, ha osservato come questa nuova iniziativa denoti il consolidarsi di una positiva curiosità e attenzione verso l’ambiente ipogeo, importante patrimonio naturale del territorio pordenonese. 7-8 novembre SpeleoWeekEnd 2009 Due giorni da speleologi. Questa l’avventura vissuta con grande l’entusiasmo dai partecipanti a “SpeleoWeekEnd 2009” l’ultima iniziativa ideata dall’Unione Speleologica Pordenonese CAI per far conoscere il magico mondo delle grotte svoltasi sabato e domenica scorsi a Campone. Due giorni intensi, vissuti con impegno e allegria da diciannove “spiriti cronache ipogee curiosi” che, seguiti dagli esperti dell’Unione, dopo aver sperimentato in Palestra Tecnica le basi fondamentali della progressione speleologica e appreso le nozioni principali sul mondo ipogeo, si sono avventurati alla scoperta delle eccezionalità della grotta “La Foos” di Campone un’esperienza che, come sempre, ha riservato a tutti, profonde emozioni. 17 OTTOBRE È stato innaugurato il nuovo impianto di illuminazione all’interno della Grotta Gigante. Il primo impianto luce che ha illuminato la Grotta Gigante era stato posizionato nel 1908 e aveva un'autonomia di tre ore. 23 ottobre 24 novembre Il Gruppo Speleologico "San Giusto" ha organizzato il suo 23° Corso di Speleologia. Dieci gli iscritti che hanno partecipato alle nove lezioni teoriche e alle cinque uscite pratiche. 25 OTTOBRE Il Centro Ricreativo Uiversitario di Trieste, in collaborazione con il Collegio delle Guide Speleologiche del Friuli Venezia Giulia ha organizzato una escursione all'interno delle Grotte di Villanova. 16 le persone che hanno aderito alla iniziativa. 25 ottobre Si è svolta con una nutrita partecipazione di soci e simpatizzanti l'annuale visita in grotta seguita dalla castagnata sociale! La gita dell'Associazione Naturalistica Friulana è iniziata, di primo mattino, con il ritrovo di una trentina di persone a Tarcento. Da qui, l'allegra comitiva si è mossa in direzione di Villanova delle Grotte per la visita alla grotta. 29 OTTOBRE 29 novembre In questo lasso di tempo l'Associazione Friulana Ricerche ha organizzato il suo 5° Corso di Speleologia di primo livello (SSI) che ha impegnato il corpo docente con nove lezioni teoriche e quattro uscite pratiche. Sette i giovani che si sono iscritti al corso del sodalizio tarcentino. 8 NOVEMBRE Tre speleologi triestini dopo una settimana di esplorazioni sul Canin, all’uscita della grotta "Led Zeppelin" hanno avuto la sgradita sorpresa di rimanere bloccati in zona da una corposa nevicata. Hanno chiamato il Soccorso Speleologico e sono stati recuperati, lo stesso giorno, dall'elicottero della Protezione Civile. Operazione di soccorso in Canin. (C. Rossetti) 12 NOVEMBRE Presso la Sala Consigliare del Palazzo della Provincia di Udine è stato presentato il volume “Andar per Grotte”, a cura di Giuseppe Muscio e Andrea Mocchiutti. Il volume, realizzato in collaborazione dall’Amministrazione Provinciale di Udine e dal Circolo Speleologico e Idrologico Friulano, avvicina chi non è speleologo al mondo delle grotte, raccontando alcune cavità del Friuli. Il volume è stato presentato dal prof. Franco Vaia. L'iniziativa ha avuto una folta partecipazione da parte del pubblico speleo e non solo. 13 NOVEMBRE A Pontebba (Udine), presso il Cinema Teatro Italia, è stata organizzata dal Gruppo Speleologico "Michele Gortani" di Tolmezzo UD), una serata a tema speleologico “Immagini dal Sottosuolo”. La serata è stata condotta da Sandro Sedran del Gruppo Speleologico CAI Malo. I filmati riguardavano cavità del nord-est italiano, della Slovenia e di Cuba. Mostra didattica sui pipistrelli (Foto USP) Giornate di Speleologia 2. (Foto Archivio CSIF) 15 NOVEMBRE Organizzato dal Gruppo Speleologico "L. V. Bertarelli - CAI Gorizia", si è svolto l'annuale appuntamento presso l'antro di Casali Neri in località San Michele del Carso per celebrare la Santa Messa. La suggestiva manifestazione ha visto la partecipazione del Coro Monte Sabotino della sezione CAI di Gorizia. Al termine della celebrazione è stato offerto un gradito pasto caldo a tutte le persone convenute. 19 novembre si è tenuta presso la sede sociale di via Rossetti n. 59/a una mini conferenza sul tema: “Luftlocher, le fessure soffianti del Carso”. cronache ipogee Da anni la Società Adriatica di Speleologia si sta applicando nello scavo di una fessura soffiante che, secondo le previsioni, dovrebbe permettere di raggiungere il corso sotterraneo del Timavo. Non si tratta, comunque, dell’unico punto ritenuto ideale, in quanto sono state nel tempo segnalate altre “bocche calde” che “respirano” seguendo le piene del fiume ipogeo. Alcune di queste potenziali cavità sono state scavate e, con grandi sacrifici, hanno raggiunto le acque di profondità. Altre, invece, aspettano ancora di essere indagate a fondo (e allargate) da volonterosi e determinati speleologi che hanno riconosciuto e seguito i misteriosi “segni d’aria”. Per saperne qualcosa di più è stata fatta una ricerca bibliografica e su internet, che ha dato alcuni risultati interessanti. Vista l’attualità dell’argomento e le connessioni che lo stesso presenta con la nostra attività sociale, l’illustre speleologo Paolo Guglia ha deciso di allargare a tutti le notizie raccolte. 20/22 NOVEMBRE Il Club Alpino Italiano Scuola Nazionale di Speleologia - Commissione Regionale di Speleologia del CAI Friuli Venezia Giulia con la collaborazione dell'Unione Speleologica Pordenonese CAI ha organizzato ad Andreis (Provincia di Pordenone), un Corso Nazionale di Geologia e Carsismo rivolto agli Istruttori di Speleologia (IS e ISN) della Scuola Nazionale di Speleologia del CAI, agli speleologi e alle persone interessate all’argomento. 27 novembre Tramonti di Sopra Partecipazione attiva alla “Serata sulla Speleologia” organizzata dall’amministrazione comunale. 29 novembre Giornate della speleologia 2 Il Circolo Speleologico e Idrologico Friulano di Udine, ha organizzato una visita alla Grotta Doviza. È una proposta di "avvicinamento al mondo sotterraneo" per far provare, a chiunque ne abbia la curiosità, l'esperienza della visita a una grotta non turistica. Ci sono stati 19 partecipanti con un buon successo. Cerimonia natalizia nella Grotta La Foos di Campone. (Foto USP) Officiante e Presepio all'interno della Grotta di Trebiciano, per la Messa di Natale. (Foto SAS) 4 DICEMBRE In occasione del decimo anniversario della scoperta del corso del Timavo sotterraneo nella grotta “Lazzaro Jerko” sul Carso triestino, la “Commissione Grotte Eugenio Boegan” e il Dipartimento di Scienze Geologiche, Ambientali e Marine” hanno indetto una giornata di studi sul tema: “Le attuali conoscenze sull’idrografia carsica sotterranea nella provincia di Trieste” Sede dell'incontro è stato il Teatrino S. Giovanni, sito nell'omonimo comprensorio a Trieste. Il Convegno si è articolato attraverso la presentazione di comunicazioni riguardanti le scoperte speleologiche legate alla circolazione delle acque sotterranee, gli aspetti della ricerca scientifica e le tecniche applicate, la protezione degli acquiferi carsici e il possibile loro migliore uti20 dicembre Tiezzo di Azzano Decino Partecipazione attiva all'evento “SpeleoBabboNatale” al quale l'USP ha contribuito con l'allestimento del collaudatissimo stand “Avventura Speleologia” 24 dicembre L'Unione Speleologica Pordenonese ha organizzato una Messa di Natale nella grotta La Foos a Campone”. Come si può vedere dalla foto, numerose sono state le persone, speleo e non, che hanno risposto all'invito. Lavori di riposizionamento e rilevamento sul Monte Sabotino. (Foto Maurizio Tavagnutti) Gorizia, Palazzo della Provincia. Tavola Rotonda sul Folklore delle grotte, rimandata per maltempo. (Foto Maurizio Tavagnutti) 25 dicembre In questa data, la Società Adriatica di Speleologia ha organizzato, come ormai dal 2001, la tradizionale Messa di Natale all'interno della Grotta di Trebiciano. La cerimonia di benedizione del presepe è iniziata con la discesa dei partecipanti, assistiti da alcuni speleologi, per giungere sino alla caverna dei Protei, posta a circa 40 metri di profondità. Le scale della “Ferrata Adriatica”, hanno reso agevole l’arrivo alla grotta dove è stato allestito un Presepio a grandezza naturale. Inizialmente incompleto, durante la cerimonia al Presepio è stata aggiunta la figura di Gesù Bambino, adagiato da uno speleologo nella piccola mangiatoia. La benedizione, accompagnata da canti sacri, è stata impartita sia in cronache ipogee lingua italiana che slovena, vista anche la numerosa partecipazione di persone provenienti dalla Slovenia. Il presepio sarà visitabile fino al 6 gennaio. 2010 Chi non è riuscito a entrare nella grotta ha potuto partecipare ugualmente alla funzione ipogea in quanto alcune telecamere, poste in profondità, inviavano il segnale audio e video fino al Centro Visitatori, (Stazione Sperimentale); una struttura ricettiva creata appositamente per dare supporto ai visitatori della Grotta di Trebiciano. 27 DICembre Il C.R.C. “C. Seppenhofer” ha fatto un ottimo lavoro di riposizionamento delle gallerie del Monte Sabotino dando inizio a un nuovo progetto di ridefinizione delle gallerie di guerra esistenti in questa zona. Il lavoro prevede anche il rilevamento delle principali cavità esistenti nella parte slovena del monte. Nonostante il vento e il freddo i soci Marco Meneghini, Gabriella Graziuso, Stefano Ipolito, Gianluca Zanin, Franco Bressan, Livio Pirrò e Maurizio Tavagnutti, sono riusciti a concludere questa prima parte del progetto. Sono stati eseguiti ben 37 riposizionamenti di gallerie, ma non solo, ogni ingresso di cavità è stato fotografato e contrassegnato fisicamente con una sigla. Attualmente le nuove posizioni sono già state inserite sul programma Oziexplorer che si trova in sede. Contemporaneamente sono stati presi i contatti con il gestore del rifugio sloveno in modo che il giorno 30 si proseguirà il lavoro, questa volta dalla parte slovena. DICEMBRE La Federazione Speleologica Isontina ha organizzato una Tavola Rotonda sul "Folklore delle Grotte". Causa il maltempo che ha imperversato sulla nostra regione, la manifesatzione è stata rimandata alla prossima primavera del 2010. La manifestazione si sarebbe dovuta svolgere nella Sala Consigliare della Provincia di Gorizia. Chiunque sia interessato a dare un contributo, in termini di presentazione di lavori, alla prossima tavola rotonda, è pregato di mettersi in contatto con la Federazione Speleologica Isontina tramite il sito internet dello stesso. Patentino speleo sloveno... come fare? Forniamo un fac-simile della domanda che bisogna inoltrare, su carta intestata della Società richiedente, al competente Ministero per ottenere il documento. Consigliamo di spedirlo per raccomandata internazionale. Ministrstvo za okolje in prostor Agencija Republike Slovenije za okolje Vojkova 1b - 1102 Ljubljana - p.p. 2608 tel. +386-1-4784000 - fax +386-1-4784052 Ministero dell'Ambiente e del Territorio Agenzia della Repubblica di Slovenia per il Territorio Vojkova 1b - 1102 Ljubljana - p.p. 2608Trst, 19.10.2009 tel. +386-1-4784000 - fax +386-1-4784052 Luogo e data Luogo e data Oggetto: Domanda per l’iscrizione di un cittadino straniero nell’elenco dei dati delle persone fisiche che hanno ottenuto l’attestato di addestramento per le attività in grotta/speleo. Zadeva: Proënja za vpis tujca v zbirko podatkov fizi¹nih oseb, ki so pridobile potrdilo o uspsobljenosti za jamarsko delovanje. Il sottoscritto (...), nato il (...) a (...), inoltra la domanda di iscrizione all’elenco dei dati delle persone fisiche, che hanno ottenuto l’attestato-certificato di addestramento per le attività speleologiche. In caso di necessità di ulteriori informazioni o documenti potete contattare: (si consiglia di mettere il nominativo di una persona che conosca la lingua slovena). In attesa di una risposta positiva Vi salutiamo cordialmente. Spodaj podpisani (...), rojen (...) v (...), vlagamo proënjo za vpis v zbirko podatkov fizi¹nih oseb, ki so pridobile potrdilo o uspsobljenosti za jamarsko delovanje. V primeru potrebe po dodatnih informacijah ali dokumentih nas lahko kontaktirate na (si consiglia di mettere il nominativo di una persona che conosca la lingua slovena) V upanju na ugodno razreëitev vloge vas lepo pozdravljamo. In allegato: 1. Fotocopia autenticata di un documento d’identificazione del richiedente. 2. Curriculum e descrizione delle attività svolte dai facenti domanda. 3. Certificato dell’Associazione speleologica facente parte dell’organizzazione internazionale di speleologia (SSI/UIS). Priloge: 1. Overjena fotokopia osebnega dokumenta oseb, ki naproëajo za vpis v zbirko podatkov. 2. ¦ivljenjepis in opis delovanja oseb prosilcev za vpis v zbirko podatkov. 3. Potrdilo jamarskega druëtva o ¹lanstvu v mednarodni jamarski organizaciji (SSI/UIS). Il Presidente Predsednik per evitare... Patentino speleologico per l'attività in Slovenia Selva di concrezioni calcitiche all'interno della Grotta di Bresovizza (Slovenia). (Foto Gianfranco Cresi) Da anni ormai si assiste impotenti al problema del “patentino da speleologo” che è necessario avere per praticare la speleologia nella Repubblica di Slovenia. Sul sito dello Jamarski Odsek SPDTrst è stata pubblicata la traduzione del Presidente della Federazione Speleologica Slovena, che spiega un pò la situazione. In pratica, si pensava che quella legge non sarebbe mai stata applicata, invece questa estate è capitato un incidente a uno speleologo austriaco e sono intervenuti i soccorsi che hanno verificato che lo speleologo non aveva l’autorizzazione necessaria a fare speleologia in Slovenia. Le autorità, trattandosi di uno straniero, hanno solo “ammonito” l’austriaco, considerando che poteva anche non conoscere l’esistenza di tale regolamentazione. Il presidente della Federazione conclude riflettendo sul fatto che se fosse stato uno speleologo sloveno senza patentino si sarebbe vista recapitare una multa pecunaria e non un semplice ammonimento. Sarebbe finita così anche per un grottista triestino? cronache ipogee una pagina di storia... L'ultima escursione degli Alpinisti (tratto da: "Indipendente" - Trieste, Domenica 11 gennaio 1885) Fra le innumerevoli grotte e caverne, svariate per forma e grandezza, che rendono così interessante la nostra regione, non ultima va ricordata quella posta circa ad un chilometro da Slivno, in direzione S.O.O. Si è alla visita di questa che la solerte Direzione della Società degli Alpinisti c'invitava per lo scorso martedì. Si partì da Trieste col celere delle 7 ant. muniti dei necessari attrezzi ed istrumenti. Scesi a Nabresina ci mettemmo in cammino alla volta della caverna che raggiungemmo in breve ora. La grotta s'apre nel calcare radiolitico a 110 m. sopra il livello del mare e presenta esternamente l'aspetto d'una foiba che alla bocca misura circa 24 m. di perimetro. Una leggera depressione conduce quasi all'orlo del pozzo, ove due alberi pare invitino l'animoso ad affidarsi a loro per tentar di scoprire i misteri che quel baratro cela nel suo fondo. Calato lo scandaglio, esso ci diede 33 m. di profondità. Legata solidamente la scala a corda si incominciò la discesa. fatti appena pochi metri le pareti s'allargano rapidamente e la scala, che prima stava aderente alla roccia,pende ora nello spazio oscillando ed avvolgendosi a spira. Arrivati al fondo del pozzo ci si presentò agli sguardi un'ampia caverna che corre da N.E. a S.O. lunga 110 m., larga da 10 a 15 ed alta in media non meno di 20 m. I molti sassi caduti dalla vôlta rendono pericoloso il cammino sul suolo della caverna, già di per sè stesso fortemente inclinato (clin. 28°). Questa inclinazione va di mano in mano facendosi più dolce, ed il punto ove cessa de tutto è il più basso della caverna - l'aneroide segnava 52 m. s.l.m. Qui i sassi cedono il posto ad uno strato d'argilla, molto compatta e d'uno spessore abbastanza considerevole, che cela interamente l'ossatura del suolo, il quale va qui dolcemente salendo e continua così per alcuni metri. Le pareti della caverna vanno restringendosi alquanto, e in quella di tondo a 5 m. sopra il suolo si scorge una stretta ed alta apertura. In qusta prima caverna, le concrezioni, che rivestono soltanto parte delle pareti, sono opache ed appannate, e presentano una superficie scabrosa. Le parti della roccia lasciate a nudo, sono solcate da profonde screpolature, nelle quali sorprendemmo nel loro sonno invernale alcuni pipistrelli. Superati, approfittando delle scabrosità della roccia, i 5 m. riescimmo in una camera non troppo grande ma bella per le molte concrezioni che, bizzarre ed eleganti, coprono interamente le pareti. Quì cessano gli ultimi riflessi della luce del giorno, e due grandi stalagmiti poste di fronte all'imboccatura stanno poco distanti l'una dall'altra quasi a guardia di quei tenebrosi recessi. Varcata questa soglia naturale s'entra in una vasta sala lunga circa 150 m. larga da 10 a 30 alta in media 25. Quì havvi quanto di bello puossi imamginare. Svelte e vaghe stalattiti pendono dalla vôlta, veri coni arrovesciati; innumerevoli stalagmiti, quasi aguglie sorgono a far maggiormente spiccare la grandiosità delle prime; alcune accennano a più secoli, altre svelano età più recenti. Più si procede e più cresce la sorpresa. Quà arditi colonnati sembrano avanzi d'antichi templi, là tozze stalagmiti si addossano le una elle altre e sembrano tronchi d'ignuda foresta. Nessuno potrebbe descriverlo. Havvi tale un impronta di grandezza che colpisce, che c'invita a sciogliere un inno alla natura. Rilievo della Grotta delle Torri di Slivia, firmato G. Doria, 1885. cronache ipogee Inoltriamoci. - Alla nostra sinistra un masso enorme alto 20 e forse più metri, tutto cristalli, riflette talmente la luce del magnesio da sembrare un masso di brillanti; più innanzi un enorme panneggiamento scende dall'alto quasi a cascata di torrente improvvisamente rappresa e congelata. Si giunge così al termine della grotta ove le concrezioni, attraversate da nervature rosse dovute all'azione colorante dei sali di ferro, formano nuova attrattiva. Ritorniamo sui nostri passi. A metà circa della grotta s'apre alla destra di chi risale una galleria che, correndo con piccola deviazione in direzione N.E. quasi parallelamente alla principale, mette, con vasta apertura posta all'altezza di 22 m.da fondo, nella prima caverna. Dai rilievi fatti, la caverna, compresa la galleria laterale, si svole per 300 m. mantenendo quasi costante la direzione (N.E. a S.O.). Frequenti sono in essa le pozze d'acqua, perenni perchè abitate da un animale esclusivamente acquatico, il Niphargus stigius. Il termometro immerso nell'acqua segnava 6° C.; la temmperatura dell'aria nell'interno della caverna era di 9°, quella dell'aria esterna di 4°. La fauna di questa caverna, che d'ora innanzi, per le molte stalagmiti di rilevante grandezza nomineremo "grotta delle torri", non è molto ricca, ciò non ostante furono raccolti alcuni esemplari d'animali cavernicoli (troglobi) e d'animali amanti delle caverne (troglofili); alcuni furono diggià determinati dal nostro consocio sig. Valle; eccone i nomi: Rinolophus ferrum-equinum (rinolofo unistato); Adelops spc; Brachidesmus subterraneus; Eschatocephalus gracilipes; Niphargus stigius; Typhloniscus stigius.