Assessorato alla Cultura Assessorato alla Pubblica Istruzione Comune di Modena – Assessorato alla Cultura e Assessorato alla Pubblica Istruzione Itinerari Scuola-Città Fondazione Villa Emma Istituto Storico di Modena Istoreco Reggio Emilia collaborazione organizzativa ERT Fondazione 28 gennaio 2014 – ore 10.30 Teatro Storchi – Modena BRUNDIBÁR opera in due atti musica Hans Krasa libretto Adolf Hoffmeister allestimento a cura di Sheila Caporioni, Costanza Gallo, Claudia Rondelli in scena Ensemble dell’Istituto Musicale Vecchi – Tonelli – Direttore M° Luica Benatti Coro voci bianche “Girasole” Polisportiva 87 & G. Pini – Modena Coro voci bianche Scuola primaria “G. Rodari” - Modena INGRESSO LIBERO rappresentazione riservata alle scuole prenotazione obbligatoria da effettuare entro lunedì 20 gennaio 2014 scrivendo a: [email protected] nell’e-mail è necessario indicare: NOME ISTITUTO – CLASSE – N. STUDENTI – N. INSEGNANTI – RECAPITO TELEFONICO e E-MAIL con nome di un referente. Brundibár – La storia Brundibár – La trama Scritta in occasione del concorso indetto nel 1938 dal Ministero dell’Educazione e della Divulgazione della Cultura dell’allora Cecoslovacchia, Brundibár non fu mai presentata a quella competizione a causa della sopraggiunta occupazione militare tedesca a Praga, il 15 marzo 1939. L’applicazione immediata delle leggi razziali di Norimberga confinò ai margini le forze intellettuali ebree locali. Hans Krása, autore delle musiche, fu internato a Terenzín il 10 agosto 1942, mentre il librettista dell’opera, Adolf Hoffmeister, proprio grazie a Brundibár – ironia della sorte – ottenne un invito a Londra, dove resterà fino alla liberazione. Sarà l’unico sopravvissuto del gruppo che per primo portò in scena il lavoro. Nella riscrittura della partitura operata per rappresentare Brundibár a Terenzín, l’organico strumentale subisce diverse variazioni, per adattare le parti agli strumenti a disposizione nel ghetto: lo strano ensemble così ottenuto è lo stesso riproposto oggi, mentre nella versione originale erano presenti violini primi e secondi, violoncelli, flauto, due clarinetti, tromba, pianoforte e percussioni. Nel ghetto di Terenzín, l’operina fu eseguita per la prima volta il 23 settembre 1943, poi replicata in modo ufficiale almeno una cinquantina di volte, a cui si aggiungono le innumerevoli esecuzioni clandestine organizzate dai prigionieri nei luoghi più disparati del campo. In occasione di una visita di controllo da parte di una delegazione della Croce Rossa Internazionale, fu scelto proprio di rappresentare Brundibár come falsa prova delle condizioni di vita più che accettabili degli ebrei internati a Terenzín. Allo stesso modo, il finale dell’opera viene inserito nel documentario di propaganda nazista sul campo Der Führer schenkt den Juden eine Stadt (Il fuhrer dona una città agli ebrei). Quasi tutti i bambini protagonisti di Brundibár, così come il compositore Hans Krása, furono poi trasferitti ad Auschwitz e uccisi. Matthias Durchfeld Pepicek e Aninka, due ragazzi orfani di padre, hanno bisogno di denaro per comprare del latte per la loro mamma, gravemente malata. Decidono quindi di esibirsi nella piazza della città, cantando per guadagnare i soldi necessari, ma vengono cacciati da Brundibár, il burbero suonatore di organetto che da sempre occupa la stessa piazza. In aiuto di Pepiceck e Aninka giungono un passerotto, un gatto e un cane, che insieme a loro mettono a punto un piano per sconfiggere Brundibár e guadagnare i soldi necessari a curare la mamma. Insieme agli scolari del paese, i due protagonisti riescono così a scacciare il suonatore di organetto dalla piazza e a intonare una dolce canzoncina, ottenendo dai passanti le offerte necessarie per acquistare il latte. Il malvagio Brundibár, non rassegnato, strappa il denaro dalle mani dei ragazzi e si dà alla fuga, ma viene raggiunto e sconfitto da Pepicek, Aninka e dai loro amici, che suggellano la vittoria sulla malvagità con un canto.