IL NUOVO ORGANO DELLA
CHIESA PARROCCHIALE DI
SAN CRISTOFORO
Parrocchia di San Cristoforo
Bologna
Domenica 31 Gennaio 2010
Il “parroco” di trent’anni fa
Sono particolarmente soddisfatto e nel contempo orgoglioso di partecipare
all’inaugurazione dell’organo dell’amata chiesa parrocchiale di San Cristoforo
che mi ha visto parroco trent’anni fa e che oggi mi accoglie come vescovo nel
benedire uno strumento così indispensabile e basilare per la lode a Dio.
In una chiesa l’organo ha un posto importante perchè diventa espressione
della musica e della tradizione musicale che, come esposto nella Sacrosantum
Concilium, “costituisce un tesoro di inestimabile valore, che eccelle tra le altre
espressioni dell’arte, specialmente per il fatto che il canto sacro, unito alle
parole, è parte necessaria e integrale della liturgia solenne” (VI, 112).
La Costituzione conciliare prosegue dicendo che “nella chiesa latina si abbia
in gran cura l’organo a canne, come strumento musicale tradizionale, il cui
suono è in grado di aggiungere mirabile splendore alle cerimonie della chiesa,
e di elevare potentemente gli animi a Dio e alle realtà supreme” (VI, 120).
Mi associo pienamente e faccio mie queste espressioni circa la musica e l’organo,
strumento che primeggia su tutti gli atri per sonorità e completezza, capace
di elevare l’animo dell’ascoltatore e dell’esecutore verso Dio e fare gustare, nel
contempo, la pienezza della lode al Signore attraverso l’espressione musicale.
Abbiamo ricevuto dai nostri padri questa tradizione musicale e abbiamo il
compito di custodirla e salvaguardarla valorizzando anche gli strumenti che ci
permettono di esercitarla. Con questo strumento, cari fedeli di San Cristoforo,
le vostre liturgie avranno una nuova voce, il vostro canto sarà supportato da
suoni celestiali e la preghiera della comunità si fonderà nella musica e nel
canto celebrando la bellezza del creato e donando gioia e serenità ai nostri
cuori.
Ringrazio il parroco Don Isidoro alla cui sensibilità va il merito di avere
voluto e sostenuto la realizzazione di questo strumento; particolari sensi
di gratitudine a quanti, in diversi modi, hanno contribuito al buon esito di
questo progetto e a tutti gli appassionati e cultori della musica che sapranno
valorizzare lo strumento.
Il Signore ci benedica e ci aiuti ad ascoltarlo anche attraverso il dono prezioso
della musica, viatico nelle nostre tribolazioni quotidiane e mezzo efficace per
celebrarlo, lodarlo e ringraziarlo.
+ Elio Tinti, Vescovo
L’ORGANO di San Cristoforo in Bologna
L’organo che oggi viene inaugurato, proviene dalla Germania e fu
costruito circa 50 anni fa dalla Ditta Hammer per una sala da concerto,
recentemente demolita. E’ di 26 “registri” reali (cioè ogni registro consta
per lo più di 56 canne) per un totale di oltre 1800 canne, distribuite tra i
due organi (manuali) e l’organo del pedale. Come in tutti gli strumenti,
ogni tastiera della consolle corrisponde ad un organo a sé: due
“manuali” (si suonano con le mani) e il “pedale” (si suona con i piedi).
La trasmissione dei comandi dalla consolle (a lato dell’altare) all’organo
vero e proprio (sulla balconata) è elettronico-elettrica: in questo
organo è totalmente rifatta nuova, come se l’organo fosse totalmente
nuovo. Anche la facciata è stata costruita ex-novo per renderla idonea
a questa chiesa.
Il Concilio Ecumenico nella Costituzione Liturgica chiarisce che lo
strumento per la Liturgia è “l’organo a canne”: è lo strumento che
meglio di ogni altro esprime la
santità del culto, e può diventare
un preziosissimo aiuto al cantopreghiera del popolo, al coro o al
canto di un solista. E’ cioè in grado
di rispondere a tutte le situazioni
del canto richieste nella Liturgia.
E’ anche prezioso per suonare da
“solista” creando una atmosfera
di preghiera, di meditazione o di
grandiosa e festosa solennità. Un
popolo che canta accompagnato
dall’organo trasforma una chiesa
in una cattedrale. Ha il potere
magico di arricchire, amalgamare
le voci in una grande assemblea,
di educare all’intonazione, e di
guidare il ritmo. Le tante voci
unite nel canto in un’unica
potente preghiera a Dio sono il
simbolo della Chiesa orante, e
trasformano la liturgia dandole
straordinario splendore.
Vi sono alcune regole affinchè
l’organo corrisponda alle esigenze
della liturgia cattolica: Un organo
deve essere dotato di “registri di
fondo” per la gravità della sonorità,
anche quando la chiesa è affollata.
Deve avere una dotazione di sonorità
tenui, utili per l’accompagnamento di
un qualche solista e per parti corali
da eseguirsi piano. Una dotazione di
registri di “ripieno” per dare potenza
e solennità, unitamente a registri “ad
ancia” (tromba, trombone, fagotto).
Questo strumento corrisponde in pieno a queste caratteristiche, per
il servizio alla liturgia.
Come vogliono le indicazioni
della chiesa che dà istruzioni sulla
collocazione del coro e dell’organo, la
consolle da cui si comanda l’organo è
collocata qui in una posizione ideale,
grazie anche alla conformazione di
questa chiesa che lo consente: e cioè
tra l’altare e l’assemblea, così che
possa fare da tramite tra il presbitèrio
e il popolo chiamato a pregare
insieme, cantando. E’ in posizione
ideale sia quando è presente il coro,
sia quando l’organista, o un solista,
solo, intona il canto di tutti.
don Luciano Bavieri
Note sul piano fonico
• *nuovo,sostituisce l’originaleQuintadena di8’
• ** nuovo , a l posto d i un Flauto l’
• *** in origine il registro faceva parte del piano fonico del Grande Organo
• I registri indicati in corsivo sono ad ancia
Lo strumento appartiene alla fabbrica d’organi Emil Hammer di Hannover, casa
fondata nel lontano 1838, ed era installato originariamente in auditorium in
Wupperthal.
PERCHÉ QUESTO ORGANO?
Vari sono stati i motivi per cui è arrivato questo organo a San Cristoforo.
Certamente va detta una mia preferenza strumentale per la bellezza
della liturgia e del canto liturgico, senza togliere nulla alla chitarra,
violino, ecc.. Preferenza coltivata anche nel tempo della giovinezza
quando accompagnavo i canti dei seminaristi col piccolo e antico
organo del Seminario Arcivescovile . Arrivato a San Cristoforo notai la
differenza dell’organo elettronico HAMMOND con il bell’organo della
Chiesa Parrocchiale di Porretta Terme. Ma come fare? Nel mese di
settembre morì la mamma... Nacque il desiderio di prolungare nella mia
vita quella voce amata che mi aveva accompagnato per tanti anni. Nel
frattempo arrivò la proposta
della ditta Paccagnella
di Padova che aveva un
organo, dalla Germania,
adatto per la Chiesa di
San Cristoforo. Ci pensai
e mi dissi che avrei potuto
iniziare una “cordata” per
pagare l’organo con i piccoli
risparmi che aveva lasciato
mia madre e miei. Si affiancò anche una generosa offerta della Signora
Lina Guzzinati, a cui era morto un figlio per un incidente stradale,
invitata a fare tale offerta da chi l’aveva aiutata gratuitamente a
districare una ingarbugliata matassa burocratica in merito all’incidente
del figlio ed altre questioni economiche. Così quest’organo vuole
soprattutto essere voce di questi cari: mia madre, unitamente a mio
padre Celso e ad Adriano figlio di Lina. Con quest’organo anche
questa comunità vuole innalzare la propria preghiera dando lode a Dio
che nutre la nostra speranza di vita, ci allieta chiamandoci ad esser
famiglia gioiosa e ci sprona alla gratuità e al dono. Un grazie anche
a chi è stato sensibile ed ha voluto dare un aiuto per pagare questo
strumento di grande valore. Una grazie anche a chi vorrà ancora dare
perché è stato pagato per 2/3.
don Isidoro Sassi
Il coro della parrocchia di San Cristoforo
La principale attività del coro è rivolta al servizio musicale nelle
celebrazioni liturgiche. Vi fanno parte i fedeli che, volontariamente,
mettono a servizio della comunità parrocchiale tempo, energie e capacità
perché riconoscono nelle celebrazioni il momento più importante,
“culmine e fonte” della vita della comunità cristiana. Il coro è chiamato
ad animare le liturgie della comunità parrocchiale. Si riunisce a
cadenza settimanale e cerca via via una propria struttura e una propria
linea musicale cercando di rinnovare i programmi, introducendo anche strumenti musicali diversi, sempre con grande attenzione sia
al tempo liturgico che alla liturgia specifica di ciascuna domenica.
L’animazione non tralascia la giusta attenzione da rivolgere
all’Assemblea; i canti vengono riproposti con una certa periodicità,
per favorire la partecipazione di tutti. Il coro è formato da ragazzi
giovani e adulti ed e’ aperto a quanti vogliono farne parte anche con
lo spirito di contribuire, con atti e impegno concreto, alla vita della
propria comunità.
Massimo
Programma del concerto
Brian Martin Organo
Esther Latter Soprano
March in C ..................................................... Henry Smart
Voluntary in G ........................... Maurice Green 1695-1755
Soprano Solo ................. Percy Carter Buck “O Lord God”
Trumpet Voluntary ....................... John Stanley 1713-1786
Fantasia in G BWV572 ........................................ J S Bach
Soprano Solo “Angels ever Bright and Fair” ....... G G Handel
Coro parrocchiale ………........… Noi canteremo Gloria a Te
Pomp and Circumstance March no. 4 ........... Edward Elgar
“Nimrod” Variation n. IX from Enigma Variations ....... E. Elgar
Soprano Solo “Ave Maria” ............ Guilio Caccini 1546-1618 Toccata .................................................................CH Widor
Scarica

il nuovo organo della chiesa parrocchiale di san cristoforo