Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi
Programma Operativo di
Assistenza Tecnica alle
Regioni dell’obiettivo
convergenza per il
rafforzamento delle capacità
di normazione
La sperimentazione dell’Air nella Regione Puglia
(ex L. r. 29/2011)
Il caso del sistema regionale di certificazione delle competenze
per l’apprendistato
Bari, 16 gennaio 2013
Un richiamo all’Air
La definizione
L’Analisi di impatto della regolamentazione (AIR) è la
valutazione preventiva degli effetti della normazione che si
intende adottare sulle attività dei cittadini e delle imprese e
sul funzionamento delle pubbliche amministrazioni, anche
mediante la comparazione di opzioni alternative, allo scopo di
supportare
le
decisioni
della
Regione
sull’opportunità
dell’intervento normativo.
Bari, 16/01/2013
Un richiamo all’Air
Il percorso logico
ANALISI DEL CONTESTO E DELLE MOTIVAZIONI
DELIMITAZIONE DELL'AMBITO DI INTERVENTO
DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI
CONSULTAZIONI
DESCRIZIONE DELL'OPZIONE ZERO
DESCRIZIONE DELLE OPZIONI ALTERNATIVE
VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI DELLE OPZIONI
INDIVIDUAZIONE DELL'OPZIONE PREFERITA
(MOTIVAZIONE)
RELAZIONE AIR
VALUTAZIONE DELLA
QUALITA' DELL'AIR
Bari, 16/01/2013
La sperimentazione dell’Air
Fasi di avanzamento del percorso
Fase 1
ANALISI DEL CONTESTO E DELLE MOTIVAZIONI
DELIMITAZIONE DELL'AMBITO DI INTERVENTO
DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI
CONSULTAZIONI
DESCRIZIONE DELL'OPZIONE ZERO
DESCRIZIONE DELLE OPZIONI ALTERNATIVE
VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI DELLE OPZIONI
INDIVIDUAZIONE DELL'OPZIONE PREFERITA
(MOTIVAZIONE)
RELAZIONE AIR
VALUTAZIONE DELLA
QUALITA' DELL'AIR
Bari, 16/01/2013
La sperimentazione dell’Air
Fasi di avanzamento del percorso
Fase 1
Analisi del contesto e delle motivazioni
In questa fase è stato ricostruito il contesto normativo di riferimento, sia
nazionale, a partire dall’importante Testo Unico sull’apprendistato (D.Lgs.
167/2011) sia regionale, (leggi regionali, delibere ecc.), tenendo conto dei
diversi accordi stipulati sul tema dell’apprendistato fra Governo, Regioni ed
enti locali, ma anche fra le singole Regioni.
È stato anche ricostruito il contesto socio-economico di riferimento,
utilizzando anche dati e informazioni riportati da istituti e centri di statistica
(es. Ipres, Censis, Istat ecc.).
Per una ricostruzione più ampia del quadro vigente, e a fini comparativi, è
stato elaborato un focus su cosa succede nelle altre Regioni (vedi slide
successiva).
Bari, 16/01/2013
La sperimentazione dell’Air
Fasi di avanzamento del percorso
Fase 1
Analisi del contesto e delle motivazioni
Box 1 – Esperienze di altre amministrazioni regionali
Regione Emilia Romagna – recente norma sull’apprendistato (Delib. Gr 11 giugno 2012, n. 775), con la
quale è stato approvato, fra l’altro, un allegato su “L’apprendistato dell’Emilia Romagna per conoscere e
crescere” e gli ““Schemi di protocollo di Intesa tra Regione Emilia-Romagna, Università e Parti Sociali per
definire i profili formativi nei percorsi di alta formazione finalizzati al conseguimento dei titoli di laurea
triennale e magistrale, master di primo e di secondo livello e dottorato di ricerca, nell’ambito dei contratti
di apprendistato di alta formazione e di ricerca, di cui all’art. 5 del D.Lgs. 167/2011”.
Regione Lombardia – ha avviato un sistema regionale di certificazione (Dgr 13 febbraio 2008, n. 8/6563,
“Indicazioni regionali per l’offerta formativa in materia di istruzione e formazione professionale”) la cui
parte terza è dedicata alla “Certificazione delle competenze e riconoscimento dei crediti formativi”. Con la
Delibera regionale n. 3337 dell’1 aprile 2010, la Lombardia ha avviato un percorso di sperimentazione in
due aree professionali del modello di certificazione delle competenze acquisite in ambito non formale e
informale.
Regione Marche – anche le Marche stanno predisponendo il sistema di supporto alla implementazione del
Libretto formativo del cittadino, espressamente seguendo il modello toscano per l’attuazione del d. lgs.
276.
Regione Sardegna – sta predisponendo in questa fase le modalità di certificazione e validazione delle
competenze.
Regione Toscana – viene costituito un gruppo tecnico intersettoriale per il coordinamento della messa a
sistema delle procedure di certificazione delle competenze.
Fase preparatoria: individuazione di a) destinatari della prima diffusione del servizio e, b) i soggetti,
pubblici e privati, accreditabili per l’erogazione del servizio.
Azioni propedeutiche alla fase successiva: a) compilazione del Libretto formativo del cittadino; b)
definizione delle procedure per la certificazione delle competenze.
Fase successiva: fra l’altro, pubblicazione di Linee guida per la “Validazione e certificazione delle
competenze acquisite in contesti formali e non formali”. Sistema di validazione specifico per i rifugiati
accolti in seguito alla cd. “Primavera araba” e degli altri target di immigrati (rifugiati e richiedenti asilo).
Inoltre, Comitato di pilotaggio della sperimentazione
Inoltre, formazione di un Elenco esperti di settore e di contenuto.
Questione del “Libretto formativo per il cittadino”, (art. 2, comma 1, lett. i, d. lgs. 276/2003), previsto per
i datori di lavoro, «in cui vengono registrate le competenze acquisite durante la formazione in
apprendistato, la formazione in contratto di inserimento, la formazione specialistica e la formazione
continua svolta durante l'arco della vita lavorativa ed effettuata da soggetti accreditati dalle regioni,
nonché le competenze acquisite in modo non formale e informale secondo gli indirizzi della Unione
europea in materia di apprendimento permanente, purché riconosciute e certificate».
Regione Umbria – con la Delibera di Giunta regionale n. 51, del 18 gennaio 2010, ha approvato la direttiva
sul sistema regionale degli standard professionali, formativi, di certificazione e di attestazione.
Regione Valle d’Aosta – con la Delibera di Giunta regionale n. 2712 del 2 ottobre 2009, ha approvato le
disposizioni per l’istituzione e la gestione del sistema regionale di certificazione delle competenze e per la
costituzione del repertorio degli standard professionali.
Estratto dalla Relazione Air (bozza di gennaio 2013)
Bari, 16/01/2013
La sperimentazione dell’Air
Fasi di avanzamento del percorso
Fase 2
ANALISI DEL CONTESTO E DELLE MOTIVAZIONI
DELIMITAZIONE DELL'AMBITO DI INTERVENTO
DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI
CONSULTAZIONI
DESCRIZIONE DELL'OPZIONE ZERO
DESCRIZIONE DELLE OPZIONI ALTERNATIVE
VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI DELLE OPZIONI
INDIVIDUAZIONE DELL'OPZIONE PREFERITA
(MOTIVAZIONE)
RELAZIONE AIR
VALUTAZIONE DELLA
QUALITA' DELL'AIR
Bari, 16/01/2013
La sperimentazione dell’Air
Fasi di avanzamento del percorso
Fase 2
Delimitazione dell’ambito di intervento
CONFINI OGGETTIVI
Oggetto
dell’intervento
Regolamentazione del sistema di certificazione delle competenze
per l’apprendistato professionalizzante e per la qualifica e il
diploma professionale
Ambito territoriale
Regione Puglia
di riferimento
Settori di attività
economica coinvolti
Tutti:
 Settore profit (produttori di beni e servizi)
 Settore no profit (cooperative sociali di tipo A e B)
CONFINI SOGGETTIVI
Destinatari diretti




Destinatari
indiretti


Amministrazioni
coinvolte


Imprese (attive 338.000 al I trimestre 2009)
Centri per l’impiego delle Province di: Bari, BarlettaAndria-Trani, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto
Enti di formazione (accreditati per l’apprendistato ex
avviso di cui al BURP n. 69 del 05/05/2011: 69)
Enti bilaterali (accreditati per l’apprendistato ex avviso di
cui al BURP n. 69 del 05/05/2011: 9)
Istituti scolastici (695, di cui 487 fra Istituti Professionali e
Tecnici)
Soggetti in apprendistato (26.849 al 2010, valore medio)
Regione Puglia
Province – Assessorati alle politiche per il lavoro e la
formazione professionale
ORGANISMI RAPPRESENTATIVI
Organismi rappresentativi interessati
Destinatari diretti
Associazioni dei datori di lavoro
Organizzazioni sindacali
Destinatari
indiretti
Estratto dalla Relazione Air (bozza di gennaio 2013).
Bari, 16/01/2013
La sperimentazione dell’Air
Fasi di avanzamento del percorso
Consultazioni
ANALISI DEL CONTESTO E DELLE MOTIVAZIONI
DELIMITAZIONE DELL'AMBITO DI INTERVENTO
DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI
CONSULTAZIONI
DESCRIZIONE DELL'OPZIONE ZERO
DESCRIZIONE DELLE OPZIONI ALTERNATIVE
VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI DELLE OPZIONI
INDIVIDUAZIONE DELL'OPZIONE PREFERITA
(MOTIVAZIONE)
RELAZIONE AIR
VALUTAZIONE DELLA
QUALITA' DELL'AIR
Bari, 16/01/2013
La sperimentazione dell’Air
Fasi di avanzamento del percorso
Consultazioni
IL PIANO
DI CONSULTAZIONE
OBIETTIVI
DELLA CONSULTAZIONE
MODALITÀ
E TECNICA DI CONSULTAZIONE
-
CONTENUTI
DESTINATARI
DATA
DELLA CONSULTAZIONE
N.B.: Il Piano di Consultazione elaborato a dicembre 2012 è incluso nel materiale cartaceo distribuito in Sala.
Bari, 16/01/2013
La sperimentazione dell’Air
Fasi di avanzamento del percorso
Fase 3
ANALISI DEL CONTESTO E DELLE MOTIVAZIONI
DELIMITAZIONE DELL'AMBITO DI INTERVENTO
DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI
CONSULTAZIONI
DESCRIZIONE DELL'OPZIONE ZERO
DESCRIZIONE DELLE OPZIONI ALTERNATIVE
VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI DELLE OPZIONI
INDIVIDUAZIONE DELL'OPZIONE PREFERITA
(MOTIVAZIONE)
RELAZIONE AIR
VALUTAZIONE DELLA
QUALITA' DELL'AIR
Bari, 16/01/2013
La sperimentazione dell’Air
Fasi di avanzamento del percorso
Fase 3
Definizione degli obiettivi
OBIETTIVO GENERALE 1
Definire un modello di certificazione delle competenze in grado di valorizzare le
competenze dei lavoratori, tenendo conto delle specificità del sistema economico
pugliese (indicatori da definire)
OBIETTIVO GENERALE 2
Definire un modello di certificazione delle competenze efficiente, che non comporti
costi sproporzionati per l’amministrazione e per i cittadini e le imprese
Estratto dalla Relazione Air (bozza di gennaio 2013)
Bari, 16/01/2013
La sperimentazione dell’Air
Fasi di avanzamento del percorso
Fase 4
ANALISI DEL CONTESTO E DELLE MOTIVAZIONI
DELIMITAZIONE DELL'AMBITO DI INTERVENTO
DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI
CONSULTAZIONI
DESCRIZIONE DELL'OPZIONE ZERO
DESCRIZIONE DELLE OPZIONI ALTERNATIVE
VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI DELLE OPZIONI
INDIVIDUAZIONE DELL'OPZIONE PREFERITA
(MOTIVAZIONE)
RELAZIONE AIR
VALUTAZIONE DELLA
QUALITA' DELL'AIR
Bari, 16/01/2013
La sperimentazione dell’Air
Fasi di avanzamento del percorso
Fase 4
Descrizione dell’opzione zero
Estratto dalla Relazione Air (bozza di gennaio 2013)
Bari, 16/01/2013
La sperimentazione dell’Air
Fasi di avanzamento del percorso
Fase 4
Descrizione dell’opzione zero
Estratto dalla Relazione Air (bozza di gennaio 2013)
Bari, 16/01/2013
La sperimentazione dell’Air
Fasi di avanzamento del percorso
Fase 5
ANALISI DEL CONTESTO E DELLE MOTIVAZIONI
DELIMITAZIONE DELL'AMBITO DI INTERVENTO
DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI
CONSULTAZIONI
DESCRIZIONE DELL'OPZIONE ZERO
DESCRIZIONE DELLE OPZIONI ALTERNATIVE
VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI DELLE OPZIONI
INDIVIDUAZIONE DELL'OPZIONE PREFERITA
(MOTIVAZIONE)
RELAZIONE AIR
VALUTAZIONE DELLA
QUALITA' DELL'AIR
Bari, 16/01/2013
La sperimentazione dell’Air
Fasi di avanzamento del percorso
Fase 5
Descrizione delle opzioni alternative
In questa fase sono state elaborate e descritte alcune opzioni alternative
all’opzione zero, o di non intervento.
L’elaborazione di opzioni alternative di regolazione del sistema di
certificazione
delle
competenze
per
l’apprendistato
è
l’oggetto
dell’esercitazione.
Si ricordi che non ci sono soltanto opzioni alternative di regolazione, ma si
può anche trattare di interventi di semplificazione, deregolazione,
incentivazione
(regolamentazione
cd.
soft),
informazione,
affidamento al mercato o alla volontarietà dei destinatari ecc.
Bari, 16/01/2013
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L`analisi di impatto della regolamentazione, come disciplinata dalla