Numero 46 - dal 21 al 27 Novembre 2011. Per ricevere via e-mail la rivista UIL PUGLIA INFORMA inviate una mail con la posta elettronica di riferimento all’indirizzo: [email protected] U I L PUGLIA NFORMA La rivista d’informazione della Uil di Puglia e di Bari Accordo tra l’ITAL e la Fondazione Cesare Serono per una rete di solidarietà sociale a pag. 8 Lavoro, legge di stabilità: tutte le novità, dai contratti a termine all’apprendistato a pag. 6 La proposta della UIL Temp@: Cassa Integrazione anche per i precari a pagg. 4-5 Giornale on-line a cura dell'Ufficio stampa della UIL di Puglia e di Bari, ad uso esclusivamente interno e gratuito. Redazione: Ufficio Stampa UIL di Puglia e di Bari. Corso Alcide De Gasperi, 270 -70125 Bari, tel. 080.5648991 - Fax 080.5018967. Sito web http://www.uilpuglia.it. E-mail: [email protected] pag. 2 Numero 46 pag. 2 UIL INFORMA Intervento del Segretario Generale Pugliese sui tagli di Trenitalia Senza trasporti non c’è crescita “Serve un cambio di rotta” Presto un incontro con l’Assessore Regionale ai Trasporti Minervini “Una regione senza infrastrutture efficaci è destinata a dire addio ad ogni velleità di sviluppo e di crescita economica. E, purtroppo, da questo punto di vista in Puglia siamo all’anno zero, come dimostrano le carenze sulla linea adriatica o le soppressioni in programma sulle linee Lecce-Roma (comprese quelle via Taranto), Lecce-Milano e Milano San Cristoforo, Lecce-Venezia e Bari-Milano, oltre che su quelle che collegano Taranto alla Calabria”. Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari è lapidario sulla situazione della rete di trasporti pugliese, emblema di un Meridione che sembra dimenticato dalle stanze dei bottoni romane. “I tagli di Trenitalia – dice Pugliese - rischiano di affondare il colpo di grazia su un territorio che già ha a che fare con un sistema aeroportuale non certo all’altezza delle potenzialità commerciali, turistiche e industriali della regione e con una rete di trasporti locali costretta da anni a fare di necessità virtù, a tutto svantaggio dei cittadini, nonché di peggiorare ulteriormente una situazione occupazionale di per sé precaria e drammatica. Uno studio di un noto giornalista nazionale ha messo in luce il paradosso secondo cui, in più di 30 anni, il tempo di percorrenza da Roma a Palermo sia addirittura aumentato, nonostante i progressi tecnologici. Significa che manca la volontà politica di investire nel Sud, che ci troviamo di fronte a una politica secessionista che per anni ha penalizzato oltre ogni limite di decenza l’economia meridionale, tarpandone le ali verso un inderogabile processo di sviluppo”. Pertanto, in vista della riunione convocata dall’assessore Minervini con parlamentari pugliesi e sindacati, il Segretario Generale della UIL regionale invita tutte le parti in causa a “impegnarsi a fondo, al di là di ogni schieramento, per dare un colpo di reni importante e contribuire al rilancio del sistema di trasporti pugliese, grimaldello senza il quale è impossibile pensare a un Mezzogiorno e a una Puglia competitive a livello nazionale ed internazionale”. Ilva, ricorso sull’Aia “Iniziativa arrogante” “E’ un’iniziativa arrogante, che dimostra l’assoluta mancanza di volontà, da parte dell’Ilva, di mettere in pratica gli obblighi previsti dall’Autorizzazione Integrata Ambientale. Un’amara conferma del disinteresse totale dell’azienda nei confronti della salute dei tarantini”. Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari, accoglie così la notizia del ricorso al Tar di Lecce inoltrato dall’Ilva sulla presunta “rigidità” dell’Aia. “Eravamo e siamo tuttora convinti - rincara la dose Pugliese – che l’Aia approvato e concesso dal Ministero dell’Ambiente previa delibera della Regione Puglia fosse già di per sé troppo ‘morbido’ nei parametri. Così come non ci smuoviamo dalla convinzione che l’Ilva non fosse nelle condizioni di ottenere l’Aia. Pur dando atto all’azienda di investimenti sulla sicurezza dei lavoratori e per la riduzione delle emissioni inquinanti, tanto è ancora il lavoro da svolgere e che, a quanto pare, non c’è alcuna intenzione di portare avanti”. Nello specifico, Pugliese fa riferimento “alla bonifica di 115 km quadrati di territorio, che nonostante un accordo di programma firmato cinque anni or sono, non è mai iniziata, ai parchi minerali che versano nelle medesime condizioni di 50 anni fa, alle emissioni cancerogene delle cokerie che continuano senza sosta o alle emissioni di diossina degli impianti di agglomerazione che non hanno ancora raggiunto il livello di 0,4 nanogrammi imposto dalla legge”. La UIL è pronta a far fronte al ricorso dell’Ilva. “Valuteremo assieme ai legali del sindacato e ad un team di tecnici – annuncia il Segretario Generale della UIL regionale – il da farsi, in base al contenuto del ricorso. E non escludiamo di adire le vie legali”. pag. 3 Numero 46 pag. 3 UIL INFORMA Il presidente Nichi Vendola blocca il procedimento al centro della polemica San Raffaele, sospeso il bando “Arresi dinanzi all’evidenza” “Questioni poco chiare attorno alla vicenda: i 200 milioni restino a Taranto” “Tanto tuonò, che piovve. Le nostre ripetute denunce non sono state vane e soprattutto non sono cadute nel vuoto: di fronte all’evidenza dei fatti anche il presidente Vendola ha dovuto prendere atto che la vicenda dell’ospedale ‘S. Raffaele’ deve essere quanto meno sospesa in attesa di verifiche supplementari quanto indispensabili”: non nasconde la propria soddisfazione il segretario generale della Uil di Puglia, Aldo Pugliese, di fronte alla clamorosa novità che riguarda il futuro della sanità a Taranto. “La decisione assunta del presidente Vendola – spiega Pugliese – recepisce di fatto le molteplici denunce che abbiamo presentato nel tempo, certi che di fronte ai disastro fatti dal S. Raffaele a Milano si corresse il rischio di fare altrettanto anche da noi. Mal si addiceva che la Regione portasse avanti il progetto in barba al lavoro che emergeva dalle indagini della Magistratura. Apprezziamo che sia stato sospeso il bando per il concorso di idee per l’acquisizione del progetto definitivo finalizzato alla costruzione dell’ospedale, con la prospettiva di ritiralo del tutto se dovessero emergere novità sul fronte giudiziario”. Ma secondo il segretario Uil tutto questo non basta: “Adesso bisognerà rivedere l’intera questione – afferma – dalla variante al piano regolatore di Taranto, agli insediamenti di lusso che dovrebbero nascere intorno alla struttura. Insomma, non c’è solo da annullare l’intervento, ma anche da intervenire su tutta la speculazione che nel frattempo è già partita. Tra l’altro, non va dimenticato che in quella stessa area qualche tempo fa si era registrato un incendio e la legge con molta chiarezza afferma che dove vi siano stati incendi per almeno dieci anni non possono esserci insediamenti di alcun tipo. Siamo dunque soddisfatti che del fatto che il presidente abbia preso atto della situazione. Ma ora bisogna mettere ulteriori punti fermi per scrivere la parola ‘fine’ sull’intera vicenda e andare a ridisegnare il futuro della sanità pubblica in riva alla Ionio, utilizzando i 220 milioni di euro in principio destinati al progetto San Raffaele per rendere l’Ospedale Nord un polo d’eccellenza in grado di sopperire alle carenze sanitarie della provincia ionica, da tempo dimenticata dalla Regione Puglia, come dimostra la spesa in edilizia sanitaria pro-capite quasi inesistente rispetto a quella di Bari e di Lecce e la percentuale di posti letto ogni mille abitanti, ben al di sotto dei parametri minimi europei e nazionali”. E ora Stefàno dica no alla variante urbanistica Pubblichiamo integralmente la lettera del Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari al Sindaco di Taranto, Ippazio Stefàno. Illustrissismo, abbiamo accolto con soddisfazione la decisione del Governatore regionale Vendola di sospendere il progetto San Raffaele del Mediterraneo, decisione peraltro da noi caldeggiata in più occasioni. Consideriamo la sospensione del progetto come una vittoria per la regione tutta e per il sistema sanitario pugliese e tarantino, che in un momento in cui tanti nosocomi rischiano la chiusura o addirittura hanno già chiuso drammaticamente i battenti, in una fase delicatissima per il futuro di tanti operatori medici e infermieristici, non meritava l’umiliazione di veder spendere 220 milioni di euro rigorosamente pubblici per un progetto privato e per giunta affidato a una fondazione che la storia recente dimostra essere tutt’altro che affidabile. Accogliamo con la medesima soddisfazione le Sue dichiarazioni d’intenti e la Sua volontà di battersi affinché quei 200 milioni restino a Taranto e vadano a contribuire al miglioramento di un servizio, come la sanità ionica, che da parecchio ormai pare non entrare nelle grazie delle istituzioni regionali, come dimostra la spesa in edilizia sanitaria quasi nulla, di gran lunga la più bassa a livello regionale, e la percentuale di posti letto per abitante fin troppo esigua, abbondantemente al di sotto dei parametri minimi nazionali ed europei. Quei 200 milioni rappresenterebbero una boccata d’ossigeno imprescindibile da investire senza indugi nella creazione di un polo d’eccellenza in grado di sopperire alle secche in cui è invischiata la sanità tarantina. Tuttavia, la sospensione voluta da Vendola del progetto San Raffaele, impone da parte Sua una presa di posizione netta e determinata sulla variante al piano regolatore che ha permesso di rendere edificabili i terreni circostanti all’area in cui era stato concepito l’ospedale della fondazione Monte Tabor. (Continua a pag. 5) pag. 4 Numero 46 pag. 4 UIL INFORMA Intervista al Segretario Generale Regionale della UIL Temp@, Nicola Russo “Cassa integrazione anche per i lavoratori atipici” “Ruolo della Regione Puglia fondamentale per il lavoro al femminile” In un momento di profonda crisi economica, dall’Europa alle singole realtà nazionali si parla insistentemente di “flessibilità del mercato occupazionale” come soluzione ad ogni male... Qual è la verità dei fatti e la situazione reale dal punto di vista della vostra categoria? “Le riforme del mercato del lavoro hanno accresciuto la flessibilità anche se ciò é stato realizzato sopratutto con riferimento ai nuovi assunti e quindi quasi solo a carico dei giovani. Chi entra oggi nel mercato del lavoro ha molte meno tutele e garanzie di chi é entrato 20 anni fa. Del resto, ne siamo convinti, la flessibilità ha favorito la creazione di centinaia di migliaia di posti di lavoro, ha consentito di evitare che decine di migliaia di giovani lavoratori restassero parcheggiati in uno stato di disoccupazione per lunghi anni, ha consentito a tante donne di trovare forme di occupazione compatibili con i loro impegni famigliari. Un mercato del lavoro flessibile é caratterizzato da elevati flussi di entrata e di uscita, cioè da un più frequente cambio di posto di lavoro, si lavora cioè per una azienda per un certo periodo di tempo poi, magari la stessa attraversa un periodo di crisi e licenzia per prima i lavoratori in somministrazione che, si spera, troveranno lavoro presso un'altra azienda”. Quanto si realizzano davvero certe condizioni? “Questo accade con maggiore frequenza al Nord Italia dove l'economia é basata sopratutto sulla grande impresa, la quali ha minor costo di trasporto data la vicinanza, rispetto al sud Italia, ai mercati Europei e non e quindi la mobilità diventa necessaria per accrescere la competitività delle aziende italiane, che facendo ricorso alla somministrazione abbattono i costi fissi, lo stipendio dei lavoratori, arrecando ricchezza nella tabella commerciale. E' evidente che il passaggio da posto di lavoro a posto di lavoro dovrebbe avere come presupposto la piena occupazione, cosa che di questo periodo di crisi somiglia molto più ad una chimera che ad una realtà possibile”. Al Sud, dunque, siamo ben lontani dal raggiungimento degli obiettivi che le riforme, almeno sulla carta, si erano imposte di apportare? “Non corro il rischio di esagerare se dico che al Sud la situazione è drammatica, in modo particolare in Puglia, dove oltre alla lontananza dai mercati Europei, l'economia si base sulla piccola impresa artigiana il più delle volte a conduzione familiare che non permette di essere competitivi nonostante l'abbattimento dei costi fissi dell'azienda attraverso l'assunzione dei somministrati che oggettivamente in Puglia significa far lavorare i giovani mediamente 30/40 giorni l'anno. Quindi questi giovani si trasformano in una sorta di mezzo di produzione alla stregua di una macchina utensile scevra dai bisogni e a lungo andare smettono di cercare lavoro sfiduciati da un sistema che li ignora”. Quali sono i prossimi passi che le istituzioni dovrebbero compiere per dare una svolta a questo settore e riattivare una sorta di “ottimismo lavorativo” fra le nuove generazioni? “Dalle nostre parti si dice che nessuno campa d'inedia e di aria, perciò il Governo deve mettere mano al riordino della Cassa integrazione che oggi in Italia risulta fortemente squilibrata. Non esiste infatti in Italia un sistema di indennità di disoccupazione vero e proprio”. Cassa Integrazione per precari, è davvero possibile? “Vi sono categorie di lavoratori che godono di alcune forme di protezione come ad esempio la cassa integrazione che però riguarda solo l'industria, la distribuzione commerciale con oltre 50 dipendenti e imprese di servizio con oltre 200 dipendenti. I dipendenti delle piccole imprese e di altri settori hanno diritto solo a sussidi straordinari disposti "in deroga" dal governo e di entità molto ridotta. (Continua a pag. 5) pag. 5 Numero 46 pag. 5 UIL INFORMA (Segue da pag. 4) I giovani con contratti temporanei, ovviamente, non hanno diritto alla cassa integrazione. In qualche modo la bilateralità dei somministrati interviene sul sostegno al reddito attraverso la partecipazione ai corsi di formazione di lavoratori che da tempo non trovano lavoro ma, si tratta di una cifra irrisoria (1.200 €), rispetto al lungo periodo da disoccupato e viene dato nella soluzione una tantum. La crisi ha evidenziato il disagio di molti lavoratori espulsi dal mercato del lavoro con un'azianità anagrafica di difficile ricollocazione sia produttiva che di quiescenza in quanto, troppo giovani per la pensione e troppo vecchi per lavorare e siccome a 50 anni non si é vecchi é necessario pensare ad uno strumento che ricollochi il non più giovanissimo del circuito produttivo”. Che intende per uno “strumento che ricollochi i non più giovanissimi”? “Lo strumento é certamente l'outplacement, la possibilità cioè di riconvertire le professionalità di questi lavoratori, creare per loro una corsia preferenziale per garantire l'occupazione, strumento certamente molto costoso e impegnativo perché si deve garantire oltre l'acquisizione di una nuova professionalità anche il necessario sostegno al reddito, specie se proviene da una famiglia monoreddito ma, é l'unico strumento che serve a ridare speranza e dignità ad un lavoratore che ha perso il lavoro "a tarda età". La Puglia vive una contraddizione di genere tutta particolare rispetto al numero dei laureati esistenti tra maschi e femmine, essendo quest'ultime in numero maggiore, sono le più penalizzate sia come occasione di lavoro che di salario. Percepiscono, infatti, un trattamento economico decurtato del 18/20%”. Quale può essere il ruolo delle istituzioni locali in questo senso? La Regione, soprattutto, deve investire nell'occupazione di genere garantendo maggiori contributi per la stabilizzazione dell'occupazione e fiscalizzazioni per quell'aziende che assumono al femminile. La Uil si é battuta ed é riuscita ad ottenere la possibilità di allargare la cig in deroga (fatto straordinario) ai somministrati utilizzati dalle aziende committenti che si trovavano nella condizione di far ricorso alla cig in deroga ma é molto poco rispetto ad una platea sterminata di lavoratori interinali. La Regione Puglia deve e può fare di più, mettendo più incentivi per la stabilizzazione dell'occupazione, individuare settori propulsivi per l'economia pugliese e indirizzare corsi di formazione mirati all'occupazione. Estendere la cassa integrazione, con la compartecipazione dell'impresa nella misura del 30/35% in modo che il sostegno al reddito sia realmente a favore del lavoratore e non dell'impresa. E ancora: attuare la riforma del mercato del lavoro con il passaggio completo dei compiti spettanti alla Provincia, creare centri di eccellenza per lo sviluppo della ricerca, valorizzare i cervelli e impedire loro di espatriare, attuare politiche che attraggono le imprese attraverso la realizzazione d'infrastrutture penso ai collegamenti con l'entroterra Barese con le autostrade, penso alla valorizzazione della nostra risorsa naturale, il turismo. Penso sopratutto alla possibilità di abbattere i costi del trasporto attraverso l'apertura dei mercati del sud Europa. Il Governo dal canto suo non può continuare ad ignorare il fatto che la legge 30 meglio nota come "legge Biagi" é incompleta che ha bisogno, per essere completata, con l'istituzione del cassa integrazione. Insomma, creare un sistema d'indennità di disoccupazione é indispensabile non solo in questa fase di crisi ma in generale a rendere sopportabile un mercato del lavoro sempre più flessibile”. CAF UIL Puglia, Corso Alcide De Gasperi, 270/A - 70125 Bari. Tel.: 080/5010034 - Fax: 080/5028948. Email: [email protected] pag. 6 Numero 46 pag. 6 UIL INFORMA Dai contratti a termine all’apprendistato, ecco i cambiamenti in vista Legge di stabilità, tutte le novità in materia di lavoro La legge di stabilità nazionale (n. 183 del 12/11/2011) ha apportato alcune novità significative in materia di lavoro. Intendiamo, con la presente, effettuare una prima disamina delle stesse per singole argomentazioni : - contratti a termine (art. 4, comma 12): è stato aggiunto il comma c-bis all’art. 10, comma 1, del D.L.vo n. 368/2001 con il quale viene specificato che i richiami in servizio del personale volontario del Corpo dei Vigili del Fuoco non costituiscono rapporti di impiego con l’amministrazione; - dipendenti pubblici in esubero (art.16): viene riscritto l’art. 33 del D.L.vo n. 165/2001. I dipendenti in esubero possono essere messi in disponibilità per 24 mesi. In caso di eccedenza, fatte le prescritte comunicazioni anche alle associazioni di comparto ed alle RSU (prima c’era una apposita procedura modellata su quella già prevista dall’art. 4 della legge n. 223/1991), trascorsi 10 giorni, le Amministrazioni risolvono il rapporto di lavoro con il personale che ha maturato 40 anni di contributi o, in subordine, potranno ricollocarli presso altri settori della stessa o di altra Amministrazione in ambito regionale. Trascorsi 90 giorni, il personale non ricollocabile all’interno della stessa Amministrazione o in altro ambito regionale o che ha rifiutato il trasferimento è collocato in disponibilità con una indennità pari all’80% (comprensiva dello stipendio e dell’indennità integrativa speciale) per 24 mesi. Il periodo in disponibilità è riconosciuto utile ai fini pensionistici; - apprendistato (art. 22, comma 1): a partire dal 1° gennaio 2012 e fino al 31 dicembre 2016 viene riconosciuto uno sgravio contributivo del 100% ai datori di lavoro con un organico pari od inferiore alle nove unità che assumono apprendisti. Lo sgravio, a prescindere dalla durata del contratto di apprendistato (che nel settore artigiano può durare fino a cinque anni come previsto dal D.L.vo n. 167/2011), è per tre anni. La contribuzione a carico del lavoratore resta sempre la stessa (5,84%). La disposizione non sembra trovare applicazione per i c.d. “apprendisti in mobilità” per i quali l’art. 7, comma 4, del D.L.vo n. 167/2011 riconosce la contribuzione speciale prevista per i lavoratori in mobilità assunti a tempo indeterminato dall’art. 25, comma 9, della legge n. 223/1991; - contribuzione per la gestione separata (art. 22, comma 1): dal 1° gennaio 2012 aumenta di un punto per i collaboratori coordinati e continuativi ed anche per chi è iscritto ad altra forma di gestione pensionistica e che esercita un’attività per la quale deve essere effettuato il versamento alla gestione separata (art. 2, comma 26, della legge n. 335/1995); - contratto a tempo parziale (art. 22, comma 4): viene abrogata la convalida di trasformazione dei contratti di lavoro da tempo pieno a tempo parziale presso la direzione provinciale del lavoro competente per ter- ritorio; - telelavoro (art. 22, comma 5): sono previste alcune facilitazioni. I benefici previsti dall’art. 9, comma 1, lettera a) della legge n. 53/2000 sono riconosciuti anche nell’ipotesi di contratto a termine o reversibile. Vale la pena di ricordare come la disposizione appena richiamata si proponga lo scopo di incentivare forme di articolazione della prestazione lavorativa finalizzata a conciliare i tempi di vita e di lavoro, attraverso fondi alle imprese con un organico fino a 50 dipendenti, che applichino accordi contrattuali che prevedono azioni positive per la lavoratrice madre ( o padre lavoratore) per particolari forme di flessibilità, tra cui il telelavoro. I disabili (art. 3, comma 1, della legge n. 68/1999) possono essere assunti (o il loro rapporto può subire anche una mutazione) con modalità di telelavoro. Le convenzioni ex art. 11 della legge n. 68/1999 possono stabilire anche modalità di telelavoro (la norma parla “impropriamente” di contratto di telelavoro; - decontribuzione e sgravio contributivo (art. 22, comma 6): viene riconosciuta anche per i c.d. “contratti di prossimità” la decontribuzione al 10% e lo sgravio contributivo sulle somme corrisposte a titolo di produttività, miglioramento del servizio ed incentivo, previsto dall’art. 8 della legge n. 148/2011 e con le medesime modalità ivi previste e successivamente “spiegate” dall’Agenzia delle Entrate e dal Ministero del Lavoro; - credito d’imposta nel Mezzogiorno (art. 22, comma 8): viene assicurata la piena operatività del credito d’imposta per le nuove assunzioni nel Mezzogiorno attraverso un decreto non regolamentare stabilito d’intesa all’interno della conferenza Stato – Regioni; - lavoratori dello spettacolo (art. 22, comma 9): viene cancellato il libretto personale dei lavoratori dello spettacolo; - ENPALS (art. 22, comma 9): l’Istituto (con l’introduzione della lettera g) nell’art. 6, comma 1, del D.L.vo n. 276/2003) viene autorizzato ad effettuare attività di intermediazione nel settore dello spettacolo; - ammortizzatori sociali ( art. 33, commi 21, 22 23, 24): vengono prorogati a tutto il 2012 tutti quegli ammortizzatori sociali in scadenza tra cui quelli in deroga (CIG e mobilità), disoccupazione speciale anche senza soluzione di continuità e con riferimento a settori produttivi ed aree regionali. Vengono stanziati 80 milioni di euro per il finanziamento dei contratti di solidarietà difensivi e viene prorogata, a richiesta, a favore di alcune categorie, il trattamento di CIGS per un numero di mensilità pari a quelle deliberate non ancora percepite; - incentivi per le assunzioni di particolari categorie ( art. 33, comma 25): sono prorogati a tutto il 2012 gli incentivi previsti a favore di alcuni soggetti (ad esempio, gli “over 50” a rischio di esclusione). Le modalità saranno definite, come in passato, attraverso un decreto “concertato” tra Ministero del Lavoro e dell’ Economia. pag. 7 Numero 46 pag. 7 UIL INFORMA Dure dichiarazioni del Segretario Generale della UIL Scuola Puglia, Gianni Verga “Dimensionamento scuola siamo alla macelleria sociale” “Se si vuole portare la scuola oltre il limite del baratro, si è sicuramente sulla buona strada”. E’ l’amara considerazione di Gianni Verga, Segretario Generale della UIL Scuola Puglia, sul processo di dimensionamento scolastico in atto nella regione. “La legge sulla stabilità varata lo scorso 12 novembre – spiega Verga – ha innalzato il numero minimo di alunni per istituto da 500 a 600, dando vita ad accorpamenti selvaggi da parte dei Comuni e delle Province. Ovviamente, ciò significa ulteriori tagli per dirigenti scolastici, direttori amministrativi e personale Ata, oltre che, indirettamente, per i docenti. Senza dimenticare il disorientamento e i disagi nei quali incorreranno i genitori a causa di un’offerta che non tiene affatto conto del principio fondamentale di territorialità. E’ una violazione inaccettabile del compromesso tra scuola e famiglia”. Verga non esita a definire “macelleria sociale” il processo di dimensionamento in atto, la cui responsabilità politica “ricadrà inevitabilmente su Comuni e Province, chiamati a un atto di profonda responsabilità nell’applicazione degli accorpamenti, in un momento in cui è necessario ogni sforzo mirato a non peggiorare la situazione occupazionale, già di per sé gravissima, della regione”. E ancora. “E’ assurdo assistere a un simile scempio in un momento storico chiave per il paese, una fase in cui sono richiesti, piuttosto, ingenti finanziamenti ed investimenti per la scuola e per la conoscenza in generale, invocati a più riprese, tra gli altri, anche da Draghi e Visco. Bene ha fatto quindi la Regione Puglia, unitamente ad altre regioni, ad impugnare la legge davanti alla Corte Costituzionale: ci auguriamo che la Corte ponga la parola fine a una normativa a dir poco scellerata. Il dimensionamento, infatti, va applicato attraverso una programmazione graduale, nel rispetto delle linee guida della Regione che prevedono il raggiungimento dell’obiettivo nel triennio e non mediante un cambio di rotta traumatico destinato a peggiorare oltremodo un servizio pubblico di base, qual è l’istruzione, umiliato e costretto in ginocchio da anni di malgoverno”. L’Arif assume 32 lavoratori interinali senza consultare i sindacati: “Vendola revochi le procedure assuntive” “Non è possibile procedere all’assunzione di 32 lavoratori interinali lasciando un interlocutore come il sindacato all’oscuro dell’iniziativa e costringendolo a rimediare a un fatto compiuto che viola apertamente ogni principio, inderogabile, di meritocrazia, nonché di rispetto nei confronti di quanti, come i lavoratori ex Sma, attendono ancora la stabilizzazione dei propri posti di lavoro”. Oronzo Bufano, Segretario Regionale della UILA, ribadisce l’opportunità di un inter- vento deciso e risolutivo da parte della Regione Puglia, oltre al proprio disappunto nei confronti dell’iniziativa dell’Arif, già espresso al direttore dell’Agenzia Giuseppe Taurino mediante una lettera nella quale si chiedevano “delucidazioni riguardo la procedura e la necessità delle assunzioni” e rimarcato dalle dichiarazioni del vicepresidente del Consiglio Regionale, Nino Marmo. “Siamo di fronte – insiste Bufano - a una presa di posizione, da parte dell’Agenzia Regionale d’Irrigazione e Forestazione, priva di qualsivoglia pianificazione logica, di alcun processo selettivo e senza la reale sussistenza di un’esigenza tecnico-produttiva. E’ a dir poco sconcertante che un’agenzia che gestisce denaro pubblico, in un momento di profonda crisi economica del settore agroalimentare pugliese, allarghi in tal modo la maglia delle spese inutili. Pertanto invitiamo il Governatore Nichi Vendola a revocare le procedure assuntive”. pag. 8 Numero 46 pag. 8 UIL INFORMA - ItAL Impegno del patronato della UIL a costruire una rete di solidarietà sociale Accordo Ital-Fondazione Serono Di seguito pubblichiamo integralmente l’accordo di collaborazione tra la Fondazione Cesare Serono e l’ITAL, ovvero l’impegno dell’ital a costruire una rete di solidarietà sociale per la tutela dei diritti e delle persone. Nella stipula dell’accordo si è convenuto, tra le altre cose, che la Fondazione si rende disponibile a modificare il proprio sito e a creare uno spazio riservato ai servizi offerti da ITAL così i visitatori del sito avranno la possibilità di conoscerli e, se del caso, avvalersene. Inoltre l’ITAL si rende disponibile a rispondere ai quesiti che le dovessero pervenire tramite il sito FCS e a dar seguito alle pratiche che ne dovessero scaturire. In questi anni la Fondazione si è resa protagonista di una serie di iniziative di rilevanza sociale, preoccupandosi di promuovere la ricerca scientifica ed incrementare il patrimonio di informazioni relative alla sclerosi multipla, l'infertilità maschile e femminile, la dermatologia, l'endocrinologia e le malattie rare da una parte e di aiutare le persone con queste patologie dall'altra. *** PREMESSO CHE - La FCS ha da sempre nella persona (cittadino, paziente e famiglia) il suo focus principale. La persona deve essere posta al centro del sistema sia esso sociale che sanitario. Conseguentemente, la FCS sia direttamente che tramite il proprio sito si adopera perché alle persone siano erogati sempre maggiori servizi in termini di informazione e supporto - ITAL è il Patronato della UIL, che svolge gratuitamente un servizio di pubblica utilità con finalità assistenziali in materia previdenziale, assistenziale, sanitaria e sociale PATRONATO DELLA UIL SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE 1. Le premesse costituiscono parte integrale del presente contratto 2. FCS si rende disponibile a modificare il proprio sito e a creare uno spazio riservato ai servizi offerti da ITAL così i visitatori del sito avranno la possibilità di conoscerli e, se del caso, avvalersene 3. ITAL si rende disponibile a rispondere a tutti i quesiti che le dovessero pervenire tramite il sito di FCS e a dar seguito alle pratiche che ne dovessero scaturire MODALITA’ OPERATIVE 1. La gestione di tutta l’attività verrà affidata a un comitato congiunto Ital-FCS così composto: per l’Ital: Maura Tabacco, Maurizio Soru per la FCS: Gianfranco Conti, Simon Basten 2. Nel sito della FCS, nella sezione dedicata ai servizi dell’Ital, verrà data l’opportunità agli utenti di richiedere assistenza al Patronato per ciò che concerne le problematiche legate all’invalidità civile e all’handicap. 3. L’utente potrà porre in modalità scritta specifici quesiti nella sezione dedicata ai servizi dell’Ital. 4. I quesiti verranno inoltrati direttamente dalla FCS alle caselle di posta dei Responsabili Provinciali dell’Ital. La FCS e l’Ital verificheranno insieme che i quesiti pervenuti siano di competenza del Patronato. 5. Per quanto attiene la completezza dei servizi di informazione, consulenza e assistenza ai disabili e alle loro famiglie per la tutela dei diritti sociali, civili ed economici, l’ITAL si avvarrà del supporto anche degli UFFICI H della UIL Pensionati 6. La privacy verrà gestita alla luce delle norme vigenti DURATA Il presente contratto scadrà al 31.12.2012. Il contratto si intenderà tacitamente rinnovato per un ulteriore periodo di 1 anno salvo disdetta scritta da una delle parti da comunicarsi all’altra parte a mezzo raccomandata r.r. entro 60 giorni prima della scadenza FORO COMPETENTE Per ogni eventuale controversia che dovesse insorgere tra le parti, esse dichiarano che sarà competente il foro di Roma. S. Raffaele, rivedere la variante urbanistica (da pag. 3) Non sussistendo più quest’ultima ipotesi, va da sé che anche suddetta variante non ha motivo di esistere, considerato anche che quel terreno, a causa del noto incendio che lo ha percorso qualche tempo addietro, non sarebbe edificabile. Ci auguriamo che, una volta conosciuto il parere della Forestale, mantenga la parola data sugli organi di stampa e azzeri la variante, evitando così di dare vita ad un’operazione di lucrosa speculazione edilizia che nulla ha mai avuto a che fare con la salute dei Suoi concittadini, bensì con i bilanci di qualche grossa azienda del settore che ha fiutato un business colossale in concomitanza con l’ormai famigerato polo ospedaliero San Raffaele. Annullare la variante fornirebbe la possibilità di concentrare gli sforzi del Comune nella rivalutazione dello stesso quartiere Paolo VI attraverso interventi mirati alla riqualificazione, ricorrendo ai finanziamenti del Pirp e al coinvolgimento dell’imprenditoria privata. Il Sindaco di Taranto, Ippazio Stefàno pag. 9 Numero 46 pag. 9 UIL INFORMA - AdOc Iniziativa pubblica prevista per i giorni 25 e 26 novembre ad Altamura Prenditi cura della tua città con i consigli dell’ADOC “Chiederemo ai cittadini di suggerire i criteri per migliorare i servizi” “Prenditi cura della tua città”. Questo l’invito che l’Adoc Puglia rivolge ai cittadini di Altamura con l’iniziativa pubblica che avrà luogo venerdì 25 e sabato 26 novembre nella città del pane. “Venerdì e sabato prossimo – dichiara Aida Viti, legale dell’Adoc e referente della sede locale della stessa associazione -, chiederemo ai concittadini di contribuire a suggerirci i criteri per migliorare la qualità, l’efficacia e l’efficienza dei servizi pubblici locali. Infatti, attraverso un questionario, vogliamo sapere cosa pensano dell’offerta del servizio sanitario, quali osservazioni sottopongono all’attenzione della città per il trasporto pubblico e la raccolta dei rifiuti, quali richieste avanzano per gli asili nido, e avanti di questo passo. Tutto ciò, servirà per dare attuazione al comma 461 della legge 244/2007 che prevede il coinvolgimento e la partecipazione attiva dell’associazione dei consumatori”. Quindi, venerdì 25 dalle ore 17 alle ore 20 e sabato 26 dalle ore 10 alle ore 13 e dalle 17 alle ore 20, l’Adoc sarà in piazza Duomo, ad Altamura, con un proprio gazebo, pronta e disponibile ad accogliere i reclami, ad ascoltare le difficoltà, ad apprendere le carenze e i disservizi, a registrare opinioni. “Se sapremo fare questo – sostiene ancora l’avv. Viti -, noi e loro, naturalmente, vuol dire che potremmo riuscire a monitorare i servizi pubblici locali e, allo stesso tempo, sapremo difendere più assiduamente i nostri diritti; in quanto, sempre a noi e a loro, è demandato il compito del controllo degli standard di funzionamento dei servizi. Ovvero, costringere l’amministrazione locale e i gestori che svolgono i servizi di pubblica utilità per conto del Comune, di dotarsi delle carte dei servizi le quali sono obbligatorie e vanno rese note alla cittadinanza”. L’iniziativa rientra nel programma generale di intervento 2010 della Regione Puglia denominato “La Puglia tutela il consumo”, con l’utilizzo dei fondi Mi.S.E. Ok le isole Wi-Fi nelle piazze del Brindisino In riferimento all’annunciata decisione della giunta provinciale di Brindisi di realizzare isole Wi – Fi in alcune piazze della provincia l’Adoc provinciale esprime il proprio apprezzamento ricordando, allo stesso tempo, che fin dal 30 Settembre 2009 la stessa associazione ebbe modo di avanzare tale proposta all’amministrazione comunale uscente motivando la scelta, non solo dell’attivazione di un nuovo servizio, ma sopratutto per una rivitalizzazione urbana, quindi del centro cittadino in particolare. Unico distinguo, tra la precedente e l’attuale proposta, è la scelta della piazza che per quanto riguarda l’Adoc era e rimane Piazza Cairoli in considerazione della frequentazione di numerose comitive di giovani che vanno invogliati ancor di più a vivere la città. Purtroppo, sono trascorsi oltre due anni e, mentre in altre città servizi simili sono una realtà, a Brindisi continuano ad essere solo un’utopia. L’Adoc auspica che questa sia la volta buona per permettere all’Amministra- zione provinciale di rendere Brindisi una città moderna, al passo con i tempi. pag. 10 Numero 46 pag. 10 UIL INFORMA COMUNICATO DEL SEGRETARIO GENERALE UIL PUGLIA INFORMA RAPPRESENTA, PER LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE, UNO STRUMENTO DI COMUNICAZIONE DI FONDAMENTALE IMPORTANZA. PERTANTO VI INVITIAMO A DIFFONDERE VIA E-MAIL LA RIVISTA ALL’INTERNO DELLE SINGOLE CATEGORIE, TRA GLI RSU E TRA GLI ISCRITTI. IN ALTERNATIVA, E’ POSSIBILE COMUNICARE LE E-MAIL A [email protected], CHE SI INCARICHERA’ DI EFFETTUARE LA SPEDIZIONE ON-LINE. VI RICORDIAMO DI STAMPARE ALCUNE COPIE IN CARTACEO DA POTER DISTRIBUIRE NELLE SEDI PERTINENTI. SICURI DELLA VOSTRA COLLABORAZIONE IL SEGRETARIO GENERALE ALDO PUGLIESE