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Comunicato stampa
Sì al Fondo stradale, no all’aumento dei carburanti
Berna, 26 febbraio 2014. Il TCS accoglie favorevolmente la creazione di questo nuovo
fondo stradale in quanto strumento di finanziamento sicuro. Il TCS non è d’accordo con
il fatto che nel programma di sviluppo stradale presentato non siano presi in
considerazione gli importanti allacciamenti cantonali alla rete nazionale (decreto sulla
rete stradale). Il TCS si oppone categoricamente all’aumento dei carburanti ed esige
invece un’equa ripartizione dei 9,5 miliardi di contributi prelevati annualmente dalla
Confederazione agli utenti della strada. Il TCS si impegnerà attivamente in questo
senso.
Il TCS plaude la creazione di un Fondo per le infrastrutture stradali per garantire un
finanziamento trasparente e sicuro dei trasporti. Solo tale strumento permetterà di evitare che si
riduca o si stornino, per altri scopi, le entrate provenienti dalla strada.
Il TCS non è d’accordo con il fatto che nel programma strategico di sviluppo stradale non siano
presi in considerazione gli importanti allacciamenti cantonali alla rete nazionale (decreto sulla rete
stradale).
Quanto al finanziamento, il TCS rileva che la strada genera già ora 9,5 miliardi di entrate l’anno,
ampiamente sufficienti per coprire le sue esigenze, ma, al momento, solo 2,6 miliardi sono
investiti nelle infrastrutture stradali. Ragion per cui, il TCS si oppone a ogni aumento del
sovraddazio sugli oli minerali. Preconizza, inoltre, di legare strettamente questo progetto
all'iniziativa “vacca da mungere”. Una discussione di principio dev’essere intavolata sull'utilizzo
delle attuali entrate stradali a favore della strada medesima, soprattutto in compensazione dei
contributi stradali dirottati per finanziare la ferrovia o alimentare la cassa generale della
Confederazione. È arrivata quindi l’ora di mettere in atto una correzione a favore del
finanziamento della strada. Il TCS si impegnerà attivamente in questo senso.
Contatto per i media
Renato Gazzola, portavoce del TCS, 079 686 08 80, [email protected]
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Prevale la traduzione tedesca del comunicato stampa.
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centrale. Interlocutore privilegiato delle autorità cantonali e federali, il TCS difende la libera scelta del mezzo di trasporto. Da oltre un secolo, si impegna per la sicurezza di
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Svizzera quasi 900 persone e 2'100 veicoli. Tramite il servizio medico ETI-Med, la Centrale d’intervento ETI offre sia valutazioni che consigli medici e organizza rimpatri sanitari
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