SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO AD INDIRIZZO MUSICALE “Gaetano Caporale”- Acerra P.O.F. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNIO 2013-2016 1 INDICE PAG. 3 4 5 6 8 9 11 14 15 16 17 18 19 20 21 23 44 45 60 63 64 64 66 68 69 ARGOMENTO PERCHE’ UNA BUSSOLA. COSA E’ IL POF. L’ ISTITUTO GAETANO CAPORALE ORGANIGRAMMA DI ISTITUTO PRINCIPI FONDAMENTALI ANALISI DEL CONTESTO LUOGHI ED ENTI DI PARTICOLARE INTERESSE I CRITERI PER IL RACCORDO CON GLI ENTI LOCALI E TERRITORIALI RISORSE DELLA SCUOLA CONTRATTO FORMATIVO GLI OBIETTIVI COMPLESSIVI DEL SERVIZIO I SERVIZI DI QUALITA’ MONITORAGGIO E AGGIORNAMENTO DEL POF LA PROGETTAZIONE ANNUALE DEL CURRICOLO L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO IL CURRICOLO VERTICALE LA VALUTAZIONE I CRITERI DI VALUTAZIONE SCHEDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA INNOVAZIONE DIGITALE AUTOVALUTAZIONE: ESITI RAV 2 Perché una bussola Perché il nostro POF vuole essere un piano di orientamento, oltre che di riferimento, verso traguardi certi, uno strumento di direzione e di svolta in un periodo particolarmente complesso della storia della Scuola , caratterizzato da una profonda crisi culturale,economica e sociale. Una dura realtà. Ma, come asseriva il “vecchio” filosofo Platone, esiste il MONDO DELLE IDEE. La Scuola appartiene a tutti, anche al più distratto dei passanti perché è il luogo in cui si osserva il presente, si riconosce e si protegge il passato e si costruisce il futuro, processi a cui nessuno può pensare di sottrarsi. Per fare questo bisogna trovare dei link tra la realtà e le idee, sperimentarle, verificarle, cercarne altre, assieme. Bisogna FARE ORGANIZZAZIONE, ovvero creare uno strumento che raggiunga obiettivi possibili nella situazione data, dentro i vincoli esistenti e con le risorse disponibili. Che cosa è il P.O.F. In osservanza dell’art. 3 del DPR 275/’99 ciascuna istituzione scolastica predispone un proprio Piano della Offerta Formativa, il “manifesto” didattico - pedagogico che costituisce l’identità culturale e progettuale della scuola. Nell’ambito delle finalità definite dalla Indicazioni Nazionali per il Curricolo, questa scuola progetta un’Offerta Formativa in sinergia tra le risorse interne e quelle del Territorio. Il P.O.F. , nella sua peculiarità, va anche inteso come “documento” in progress. I nostri principi ispiratori sono l’Inclusività e la Qualità per garantire il diritto all’apprendimento e, nel corso della vita, un buon incontro con i sogni. La nostra idea di Scuola Intendiamo la Scuola come luogo di impegno, di studio e di interazione finalizzato alla conquista dell’autostima e dell’identità personale affinché ogni alunno possa raggiungere la propria eccellenza” in un clima sereno e positivo fondato sulla cortesia del dialogo sia con l’utenza interna che esterna. Accoglienza, continuità, orientamento, educazione alla cittadinanza attiva e integrazione sono finalità che richiedono alla Comunità Educante una consapevole assunzione di responsabilità. Le attività vengono articolate in una pluralità di interventi formativi definiti nel Piano dell’Offerta Formativa all’insegna della condivisione e dell’unitarietà. La relazione si fonda sul seguente presupposto:“In quanto persone inserite in un gruppo, ogni emozione, sentimento o difficoltà di un compagno o di un alunno ci appartiene, anzi costituiscono una risorsa preziosa da condividere”. 3 L’Istituto SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO AD INDIRIZZO MUSICALE “GAETANO CAPORALE” PIAZZA FALCONE E BORSELLINO, 8 -TEL./FAX 08I 8857104 e-mail:[email protected] [email protected] sito web:www.scuolacaporaleacerra.gov.it ORARIO LEZIONI: ORE 8.00 - 14.00 SU 5 GIORNI SABATO ESCLUSO STRUMENTO MUSICALE: ORE 14.05-18.05 DAL LUNEDI’ AL GIOVEDI’ ORE 14.05-16.05 VENERDI’ N° ALUNNI: 1007 N° CLASSI: 44 N° DOCENTI: 101 ORARIO RICEVIMENTO DS E UFFICI DAL LUNEDI’ AL VENERDÌ ORE 11.30-13.30 Fare scuola per costruire il futuro 4 Gaetano Caporale E’ una delle figure che ha dato lustro alla comunità acerrana per il suo forte legame alla città, in cui nacque nel 1815, e per la sua particolare passione per il SAPERE. Studiò nel Seminario di Acerra, poi a Napoli, nel collegio dei Gesuiti, dove si diplomò ed ottenne, di seguito, la laurea in medicina e chirurgia. Dopo aver esercitato per alcuni anni la professione di medico ad Acerra, fece ritorno a Napoli dove si dedicò allo studio della Statistica. In tale materia egli può essere considerato sicuramente un pioniere per i suoi tempi. Nel 1866 divenne Professore di Statistica presso l'Istituto Tecnico di Napoli. Parallelamente agli studi di statistica si dedicò allo studio del territorio, in particolare dell'archeologia e della storia di Acerra . Fu membro della Commissione conservatrice dei monumenti ed oggetti di antichità e belle arti di Terra di Lavoro. Morì ad Acerra il venti gennaio 1899. A Gaetano Caporale, uomo di Cultura ed esempio di passione per la propria terra sono state intitolate la nostra istituzione scolastica e la biblioteca comunale. Tra le opere di Gaetano Caporale ricordiamo: - Notizie Storiche della Città di Acerra; - Dell'area, dell'acqua e di alcuni monumenti Acerrani; - Il Martirio e culto dei S.S. Cuono e Figlio; - Memorie storico - diplomatiche della Città di Acerra; - Pianta topografica della Città con tavola Statistica della Diocesi di Acerra. . 5 Organigramma - a.s. 2015/2016 DIRIGENTE SCOLASTICO: Dott.ssa Anna Iossa Primo Collaboratore : Prof. Raffaele Gammella Referente sostituzioni Docente: Pezzillo Francesco Funzioni Strumentali Organo di Garanzia Studenti Commissione elettorale Referente orario Comitato di Valutazione del servizio dei docenti Comm. Tecnica valutazione offerte Gruppo di studio e di lavoro per l’Handicap e GLHI Area n. 1- Gestione POF e rapporto con gli Enti: Liguori Maria Area n. 2- Supporto ai docenti e dispersione alunni : Angrisani Annabella Area n. 3- Valutazione: Montanaro Domenico Area n. 4- Alunni : Orientamento – Continuità - Sindaco Junior: Giuliano Emma Area n. 5- BES e alunni H: Tortora Caterina in Lupoli Docente effettivo: Lombardi Maria Rosaria Docente supplente: Liguori Maria Genitori: Iasevoli Tania, Tufano Santa, Improta Annamaria (supplente). Docenti: Montanaro Domenico. ATA: PNapolitano Daniele. Genitori: Castaldo Raffaella, D’Avossa Matilde. Gammella Raffaele Effettivi: Gammella Raffaele, Giuliano Emma, Di Nardo Egizia, Montanaro Domenico. Supplenti: Capone Carmine, Leo Folliero Maria. DSGA: Esposito Maria Teresa; DS: Iossa Anna; Prof.re Gammella Raffaele Docenti: Tortora Caterina Lupoli (REFERENTE), D’Alisi Vincenzo, D’Avanzo Luigia, Buonincontri Giuseppina. Genitore: Teresa Miele Responsabile sito Web Mocerino Giuseppe, D’Avanzo Luigia, De Sena Giacomina, Crisci Basilia, Tortora Caterina in Lupoli, Castellano Sabrina, Amato Alessandra, Mauro Rossella. Mauro Rossella Referente Legalità Giuliano Emma ( FS Area Alunni) Referente Biblioteca Brusca Caterina Referente Visite guidate e viaggi d’istruzione Mocerino Giuseppe Tutor doc. anno di prova 6 Referente aula 2.0 Referente per le competenze Comm. Formazione classi a. s 2016/2017 Resp. Lab. Informatica Ref. Comunicazioni Docenti Fratini Elvira Pannone Rosa DS ,Gammella Raffaele, Giuliano Emma, Tortora Caterina in Lupoli. Napolitano Francesco Capone Carmine Ref. Strumento Musicale De Nardo Marzio Referenti Dipartimenti Area Letteraria: Casoria Marinella Area Lingue comunitarie Inglese Francese Spagnolo: Angrisani Annabella Area Matematico – Scientifico – Tecnologica: Gammella Raffaele Area Artistica: Pannone Rosa Referente INVALSI Montanaro Domenico 7 Principi fondamentali Il nostro Istituto fa proprio il principio espresso da don Lorenzo Milani: “dare di più a chi ha di meno” L’Offerta Formativa scaturisce dall’analisi del contesto e dai bisogni formativi, proponendosi di: • • • • • imparare ad amare il proprio territorio, coniugando l’educazione ambientale alla progettualità dell’istituto differenziare la proposta formativa, adeguandola alle esigenze di ciascuno , al fine di garantire a tutti gli alunni di sviluppare al meglio le proprie potenzialità; valorizzare le molteplici risorse esistenti sul Territorio allo scopo di realizzare un progetto formativo ricco e articolato e costruire promozione culturale , economica sociale; garantire a tutti uguali opportunità di crescita culturale attraverso la diversificazione del progetto formativo, coniugando la qualità con l’equità; abbattere il Tasso di dispersione scolastica e didattica Il riconoscimento delle diversità e l'uguaglianza delle opportunità costituiscono,pertanto, i principi fondanti dell'azione educativa. Ad essi si affiancano: • • • il rispetto per ogni cultura; il rifiuto di ogni forma di discriminazione; il rispetto della legge e la lotta per la legalità in tutte le sue forme Riteniamo che ognuno sia portatore di diversità, la pedagogia interculturale si rivolge a tutti; non è una pedagogia speciale per soggetti speciali, ma un progetto la cui centralità è l'attenzione per la diversità come risorsa. Imparzialità e regolarità Gli utenti hanno diritto ad essere trattati in modo obiettivo e imparziale: • nella formazione delle classi; • nella definizione dei tempi destinati ai colloqui fra insegnanti e genitori; • nella assegnazione degli insegnanti, in particolare di quelli di sostegno; • nella formulazione degli orari dei docenti. Trasparenza e Informazione E’ stato predisposto un registro della trasparenza e della comunicazione al fine di diffondere tutte le circolari e le comunicazioni per il Personale. La comunicazione con l’esterno viene curata da un docente esperto web master e addetto stampa. Innovazione tecnologica e digitale • Partecipazione FESR 10. 8. 1 A 1 “A Scuola in rete” • Registro elettronico Scuola in rete • Rete della Legalità • Rete Continuità - Orientamento • Rete per le Indicazioni Nazionali • Rete della musica • Rete CLIL ( Content and language Integrated Learning) 8 Analisi del contesto SOCIO-AMBIENTALE La nostra scuola, comprensiva di 44 classi di cui 15 prime, 15 seconde e 14 terze, per un totale di 1007 alunni, è situata in piazza Falcone e Borsellino, divenuta luogo abituale di ritrovo per i giovanissimi. E’ ubicata al centro di Acerra, una città complessa, passata in maniera anche brusca da una società tipicamente contadina ad una industrializzata, sempre più multietnica, un contesto per diversi aspetti “ibrido”. Dagli ultimi dati emerge la presenza di un’elevata percentuale di alunni culturalmente modesta e con diffusi atteggiamenti di scarsa motivazione allo studio e ad ogni dialogo educativo. Molti di essi, infatti, provengono da ambienti familiari non sempre sensibili ai problemi culturali, di conseguenza ricevono pochi stimoli per un miglioramento della loro formazione. Si tratta di alunni che non solo sono poveri di sollecitazioni culturali, ma che provengono da realtà familiari multiproblematiche che li rende apatici e demotivati, identificati, pertanto, come allievi con Bisogni Educativi Speciali BES. Gli alunni provengono da scuole statali, paritarie e private presenti sul territorio. I genitori sono raramente liberi professionisti e commercianti; più diffusamente imprenditori, impiegati, artigiani, operai e lavoratori agricoli e in moltissimi casi, ormai, disoccupati. Le evidenti carenze affettive, infine, si manifestano sotto forma di demotivazione, aggressività, intolleranza e difficoltà a relazionarsi serenamente e su un piano di parità nella vita di gruppo. Queste condizioni pervadono profondamente sia la sfera dell'apprendimento, a livello cognitivo, determinando un modesto sviluppo delle capacità logiche ed evidenziando difficoltà generalizzate linguistico – espressive, che quella relazionale. Nell’ Istituto, ad alto tasso di dispersione, emergono innumerevoli criticità presenti nei processi di apprendimento, nelle dinamiche di relazione e nei vissuti familiari e sociali. Le famiglie sono multiproblematiche, distratte, lanciano richieste di aiuto ma poi incapaci di gestire i bisogni dei figli e di mettersi in relazione positiva con l’Istituzione scolastica. La platea scolastica risente di tutto ciò; la scuola si propone di dare una risposta alla domanda sociale di identità partendo da una ricerca che miri a una profonda conoscenza del Territorio, con le sue criticità e le sue risorse. In tale contesto risulta fondamentale l’azione sinergica tra la scuola e l’extrascuola, la sola in grado di far sperimentare il successo scolastico anche nelle occasioni in cui risulta difficile, attraverso, anche, un ampliamento dell’Offerta Formativa, come la pratica strumentale del sassofono, corno, violino e pianoforte. Il territorio: le radici e i luoghi La Scuola Secondaria di I grado “G. Caporale” nasce nel lontano 1926, assieme a pochissime altre scuole in Campania. Dal 1956 è nell’attuale sede di Piazza Falcone e Borsellino, ad Acerra, comune di circa 60.000 abitanti, probabilmente di origine osca, che ha conservato fino ad oggi lo stesso sito ed il nome (dal latino Acerrae è derivata la forma medioevale Acerra). La città fece parte della dodecapoli etrusca capeggiata da Capua insieme a Nola, Nuceria, Suessula. Sono basate sulle fonti degli antichi scrittori, soprattutto di Livio, le notizie della concessione della "civitas sine suffragio" (332 a.C.), privilegio che Roma riconosceva a città che avessero dato prova di fedeltà in momenti particolarmente difficili (il pericolo, in quel tempo, era rappresentato dai Sanniti). Annibale, nel 216 a.C., in cerca di alleati contro Roma, non essendo riuscito a portare Acerra dalla sua parte decise di punirla con l'assedio. Gli acerrani, durante la notte, approfittando di varchi lasciati incustoditi e delle tenebre, si rifugiarono in città rimaste fedeli a Roma. I danni apportati dai cartaginesi furono notevoli. Acerra era stata in parte incendiata; a Roma Fulvio fece richiesta al Senato che agli Acerrani si permettesse di ricostruire quanto era stato distrutto". Così nel 211, gli Acerrani, stando alla tradizione liviana, ricostruirono la città con l'aiuto dei Romani. Le recenti ricerche archeologiche effettuate nel quartiere Maddalena sembrerebbero confutare la tesi che Acerra preromana si trovasse nell'area del quartiere Gravina, a nord del Centro Storico: vi sono stati infatti ritrovati tratti di un muro di cinta della città, databili all'incirca al IV sec. a.C. Per lunghi anni Acerra sembrò vivere la tranquilla vita di una città che diventa "romana" a tutti gli effetti. La lingua e le istituzioni erano improntate alla nuova cultura. Ma la guerra sociale (90 a.C.), che insanguinò molte zone d'Italia e che si propagò in Campania, dove mal si sopportava il giogo romano (centro della ribellione era Capua), coinvolse anche Acerra. Venne ad assediarla Papio Mutilo, attaccato, poi, dal 9 console Lucio Giulio Cesare, presso le mura. In seguito la città divenne Municipium e con la lex Julia ottenne il diritto di voto nei comizi: ciò consentiva ai cittadini Acerrani di accedere alle magistrature anche in Roma. Nell'anno 22 a.C., durante l'Impero di Augusto, Acerra fu assegnata in premio ai veterani: divenne colonia militare e perse ogni libertà oltre alle ultime tracce della sua cultura autoctona. Successivamente, come Prefettura, dovette rinunciare anche alle proprie leggi e al potere dei propri Magistrati, essendo retta da un Prefetto secondo leggi imposte da Roma. Nella Acerra del tempo era diffuso il culto in onore degli dei egiziani Iside e Serapide, ai quali era dedicato molto probabilmente un tempio, come riportano fonti epigrafiche, le quali attestano anche la presenza di un tempio eretto in onore di Eracle e di un anfiteatro, che l'archeologo A. Maiuri ritenne di aver individuato nell'area sottostante il Castello dei Conti, per la particolare pianta del medesimo. Ricerche condotte nel 1982 hanno consentito di individuare, nell'ala delle vecchie scuderie, alcune strutture pertinenti alla scena di un teatro di I - II sec. d.C. Per quanto riguarda i primi secoli del Medio Evo non si riesce ad attingere sufficienti notizie. Nel 494 la città fu aggregata a Napoli e molto più avanti fu dominata dai Longobardi, che vi edificarono un Castello (826) distrutto dal Duca di Napoli. Subì devastazioni da parte dei Saraceni (881 circa ) e divenne, in seguito, contea normanna (nel frattempo il Castello era stato ricostruito). Conti in tale epoca furono Goffredo, Ruggiero, Roberto e Riccardo di Medania. Figlia di Roberto fu la regina Sibilia, acerrana, che andò sposa a Tancredi, re di Napoli. In epoca sveva, feudatario fu, tra gli altri, Tommaso D'Aquino, legato all'imperatore Federico II. Tra i signori che nella fase angioina ed aragonese ressero la città, si ricordano i conti delle famiglie Origlia e Del Balzo Orsini e il conte Federico d'Aragona, futuro re delle due Sicilie. In seguito vi si trovano i De Cardenas, dal 1496 in avanti. Il primo della famiglia fu Ferdinando, mentre Maria Giuseppe fu l'ultima, infelice, contessa, morta nel 1812, due anni dopo che venne abolita ad Acerra la feudalità. Era già il periodo in cui, anche grazie alle bonifiche che vi erano state condotte fin dagli inizi del '600, la città si andava espandendo ed al I nucleo urbano, corrispondente agli attuali quartieri del Centro Storico (Maddalena, S. Giorgio, S. Cuono, Annunziata e Sott'o Muro), si aggiungevano le nuove case che venivano edificate lungo i principali assi stradali. (le informazioni su Gaetano Caporale e sul territorio di Acerra sono state tratte dalle pagine del sito del Comune di Acerra). 10 Luoghi di particolare interesse Castello dei Conti di Acerra Il Castello dei Conti di Acerra, detto baronale, distrutto dai Longobardi nell’ 834, divenne feudo degli Aquino fino al XIII secolo. Vi dimorò Manfredi di Sicilia, come attestato da un documento del 1255. Nel 1421 il castello fu assediato dagli Aragonesi, ma non venne espugnato per la valorosa resistenza del popolo acerrano. In seguito appartenne ai De Cardenas; divenne sede del Comune, oggi è sede di diversi musei. Nelle fondamenta del lato orientale sono stati rinvenuti i resti di un teatro romano. Cattedrale di Acerra Più volte rimaneggiata sorge su un tempio romano dedicato a Ercole. Oggi si presenta, dopo la ricostruzione avvenuta nel XIX secolo, con pianta a croce con tre navate divise da pilastri con una grande cupola. La facciata è di stile neoclassico con otto grandi colonne con capitelli ionici, che poggiano su un ampio atrio pavimentato in basalto e pietra calcarea, creando una sorta di scacchiera. La Necropoli di Suessola La cittadina di Suessula, ubicata nella parte settentrionale di Acerra, al di sotto della Casina Spinelli, è di chiara origine osca. Dopo gli osci, furono gli etruschi a dominare questo territorio. Saccheggiata e ricostruita, nel 339 a.C. Nell' 880 la città, distrutta dai saraceni, venne esposta a varie lotte di dominio tra i ducati di Benevento, Napoli e il principato di Capua. Nell'alto medioevo, l'intero territorio, divenuto paludoso e malsano per le continue inondazioni del fiume Clanio, viene spopolato ed abbandonato. Nel 1778, sui resti della necropoli, la famiglia Spinelli dispone l'edificazione di una casina per intrattenere il re Ferdinando IV di Borbone durante il periodo di caccia. Ed è sempre questa famiglia che, negli anni tra il 1878 e il 1886, sottopone la città antica di Suessula ad una significativa campagna di scavi, durante i quali vengono rinvenuti numerosi reperti archeologici, anche di epoca diversa. Infine, nel 1945 l'ultima erede Spinelli dona allo Stato l'intera collezione privata, prima custodita nelle sale del piano nobile della casina. Teatro romano Superato il portale d'ingresso del Castello Baronale, attigua al "deposito" vi è una grande sala direttamente collegata al "mastio" in cui una scala permette l'accesso alla zona archeologica. Un recente progetto di ristrutturazione del Castello prevedeva che l'ala est (vecchie scuderie) fosse destinata a biblioteca. Era necessario ricavare un vano al di sotto delle scuderie da utilizzare come deposito di libri; durante le operazioni di scavo (1982) vennero alla luce i resti di un antico teatro romano. Le mura rinvenute, con buona probabilità, appartengono alla scena di un teatro (e non di un anfiteatro) del I sec. d.C.; esse sono in opus reticulatum, tecnica costruttiva romana che consiste nell'irrigidire la struttura muraria con blocchetti di tufo, tufelli, disposti a losanga, con ammorsature in "opus mixtum", tecnica in cui i tufelli vengono combinati con filari di mattoni. Di recente i soci 11 dell'Archeoclub si sono prodigati nella ripulitura da materiali cartacei della zona archeologica, rendendo quindi possibile la visita agli scavi. Acerra vanta costruzioni di notevole interesse storico - architettonico. La più importante è il Castello baronale, sede del museo del folklore e della civiltà contadina e di una Biblioteca contenente circa 2000 volumi, cassette e dvd riferite alle tradizioni popolari e alla filmografia su Pulcinella, fruibili nella salavideo. Presso il suo ingresso nel 1993 è stato inaugurato il monumento a Pulcinella. Palazzi storici di particolare interesse sono la Casina Spinelli, il Palazzo Radice,il Palazzo Russo Spena, il Pio Monte dei Pegni Quartiere Maddalena e la Scala dei "Carabinieri". La Biblioteca rappresenta un fondamentale luogo di custodia della storia locale e della tradizione folklorica e demo – etno -antropologica. E’ sede di mostre e convegni riferiti in modo particolare alla storia e tradizioni locali. Vi sono ,poi, il museo della banda musicale – città di Acerra, sempre ubicato nel castello baronale e il Museo Diocesiano. Non meno rilevanti sono le costruzioni religiose come la Cattedrale, la Chiesa dell'Annunziata, la Chiesa del Corpus Domini , la Chiesa di San Pietro e il Sacro Seminario. CIVICA SCUOLA DI MUSICA "R. SORRENTINO", promossa dall'Amministrazione Comunale di Acerra, rappresenta la naturale continuazione della Scuola di Musica di Acerra fondata nel lontano 1862, dalla quale nasce la notevole tradizione musicale che si è concretizzata nel tempo con i successi della Banda musicale cittadina ed ha prodotto numerosi e illustri concittadini che si sono distinti nell'ambito del panorama musicale sia nazionale che internazionale. I docenti , in maggioranza da giovani musicisti acerrani, operano a titolo di volontariato. Attualmente, sotto l'egida dell'Assessorato ai servizi sociali e culturali del Comune e del Ministero di Grazia e Giustizia, si svolge nei locali della Scuola un corso denominato "Solidarietà Giovani" il quale impegna trenta tra ragazze e ragazzi acerrani ed il cui scopo è l'alfabetizzazione musicale e l'apprendimento delle tecniche di restauro di strumenti musicali in legno ed in ottone. Diretta emanazione della Civica Scuola di Musica sono la Baby Banda Musicale ed il Civico Concerto Bandistico. Associazioni culturali presenti ad Acerra: • Fondazione Caporale La Fondazione Istituto Europeo per gli Studi Storici ed Ambientali “Gaetano Caporale” nasce dall’incontro dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e l’associazione èidos (9 luglio 2001), realtà eco-culturale acerrana, le cui azioni e forti iniziative culturali e di progetto in questi ultimi tre anni molto hanno animato una realtà che per decenni, per mancanza di riferimenti culturali ed istituzionali validi, è sempre rimasta vittima di scelte di sviluppo estranee alle proprie vocazioni, alla propria storia, subendo per troppo tempo scempi territoriali che molto hanno inciso sulla situazione socio-ambientale dell’area. • Fondazione Cultura e Innovazione • Locanda del Gigante La “Locanda del gigante” è una comunità di recupero per ex tossicodipendenti, situata ad Acerra (Na). • A.Ge. ,Associazione genitori, sezione di Acerra. Essa nasce nel 1968 dalla decisione dei genitori, coordinati da Ennio Rosini, animati da un forte senso civico e da una grande passione a favore della famiglia, della scuola, dell’educazione. E’ retta da un DIRETTIVO NAZIONALE che detta le linee guida ed ha uffici che supportano le agenzie locali nelle varie tematiche. L’associazione è 12 aperta al protagonismo delle famiglie e solidale con le loro esigenze. Le diverse sedi locali sono rivolte: - promuovere la formazione dei genitori; - promuovere progetti di sostegno ai genitori in ordine alle politiche familiari e giovanili; - promuovere iniziative di solidarietà e di servizio nel campo socio- previdenziale; -organizzare manifestazioni culturali e creative. • Acerra Nostra, Piazza Castello • A.G.E.S.C.I. Associazione Guide Scout Cattolici Italiani si propone di educare i giovani attraverso li scoutismo, metodo introdotto da Robert Baden Powell attorno al 1907. Il primo movimento nato ad Acerra nel 1945 e accoglie sempre più adesioni , dal 1974 hanno preso parte anche le ragazze. L’ AGESCI è riconosciuta dalla CEI, dal Dipartimento di Protezione Civile, ha stipulato protocolli d’intesa con il Ministero dell’ Ambiente e il Ministero della Pubblica Istruzione. • Eidos Onlus. Il nome dell’organizzazione nasce dalla translitterazione del termine greco èidos con il quale Platone indica l’Idea e Aristotele la Forma. • A.M.N.C. Associazione Musicale Nuove Consonanze, Via Annunziata • Archeoclub d'Italia, Associazione che si interessa di archeologia e di beni culturali, opera sul territorio con la ONLUS dal 1984, c/o Castello Baronale - www.archeoclubacerra.it • Associazione di Volontariato Onlus "Diversamente Abili", Viale della Democrazia, 21 • Proloco Acerra, c/o Castello Baronale - • Proloco Suessola, Via Trieste e Trento, 36 - • Ultra Moenia, Via Gorizia, 7 - www.ultramoenia.com • Voci del Cuore, Via Cilea, 20 • Rete Televisiva Acerrana, via Togliatti, 21 • Libera • Vesuviamente Onlus • ASL Napoli 2 Nord • Legambiente Sez. Afragola ASSOCIAZIONI SPORTIVE:AKERY BASKET ASD ACERRA ,SPORTING CLUB BASKET ACERRA SS LIBERTAS ATLETICA 88 ACERRA, A.S.D. ACERRA 12, A.S.D. PRO-SPORT AKERY (CICLISMO), T T ACERRA. 13 I criteri per il raccordo con gli Enti locali territoriali I rapporti fra l'Istituzione Scolastica e gli Enti Locali territoriali sono improntati alla massima collaborazione allo scopo di : • promuovere un impiego efficace ed integrato delle risorse; • realizzare un impiego efficace ed integrato delle risorse finanziarie che gli EE.LL. mettono a disposizione delle scuole; promuovere un uso integrato delle strutture scolastiche anche al di fuori degli orari di lezione per • attività sportive e culturali di interesse generale. L'Istituzione Scolastica promuove in ogni forma possibile il raccordo e la collaborazione con le Associazioni culturali e sportive del territorio. Per raggiungere gli obiettivi previsti dal Piano dell'offerta formativa l'Istituzione Scolastica può stipulare accordi, intese e convenzioni con altre scuole del territorio. Tali accordi sono finalizzati in particolare a: • • • promuovere un pieno utilizzo delle risorse umane a disposizione di ogni istituzione scolastica; promuovere scambi e incontri fra le scolaresche; realizzare progetti didattici comuni. I nostri Partner istituzionali Ministero della Pubblica istruzione, Ufficio Scolastico Regionale – Napoli,Ufficio Scolastico Provinciale – Napoli, Regione Campania, Provincia di Napoli, Comune di Acerra, Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia Locale, ASL Acerra, Piano Sociale di zona A8,Tutte le scuole del territorio I nostri Partner locali del terzo settore e gli stakeholders Lega Amb. Fondazione Caporale Libera Biblioteca Comunale Fond. Innova Museo Diocesano A.ge. Ass. Genitori Acerra Secondaria I Grado Pro-Loco Ass.zioni Teatrali Protezione Civile Privati Polizia Municipale Ass.zione Eidos Ass.zioni Sportive 14 Ass.zioni Culturali Vedi elenco Risorse della scuola RISORSE UMANE: 1 DSGA, 5 Assistenti Amministrativi, 12 Collaboratori scolastici; 101 docenti; SPAZI: Presidenza, 1 Ufficio di Segreteria, 1 Ufficio di segreteria didattica, Biblioteca, 43 AULE, 1 Aula Magna, 2 open space per Professori, 1 Palestra, 1 Cortile, 3 Aule Multimediali, Sala Proiezioni, 1 Ambulatorio Medico. RISORSE MATERIALI SUSSIDI Televisori, videoregistratori, lettore DVD, 2 LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) apparecchi audio, video-camera, apparecchi fotografici, strumenti musicali ( 1 Pianoforte verticale), fax, telefoni, personal computer in dotazione della segreteria, stampanti, fotocopiatrici, archivio storico( aggiornato di recente dal 2000 in poi), impianto audio-video. Criteri per l’utilizzo delle risorse finanziarie e per il reperimento di risorse I fondi assegnati all'Istituzione scolastica vengono utilizzati per rispondere ai bisogni formativi degli alunni, nel rispetto delle disposizioni normative, riconoscendo la priorità agli interventi di recupero, alla domanda motivata delle famiglie, in linea con le scelte metodologico - didattiche definite dal POF, tenendo conto delle parti coinvolte e della disponibilità di bilancio: per realizzare i progetti specifici ai quali sono destinati; per garantire il normale funzionamento amministrativo generale; per garantire il funzionamento didattico ordinario ; per promuovere la qualità e l’equità del servizio; L'Istituzione scolastica si impegna a reperire ulteriori risorse mediante la presentazione di specifici progetti a: Enti Locali afferenti, allo scopo di integrare le dotazioni di sussidi delle scuole o per iniziative e progetti che coinvolgono scuole di diversi Comuni; Provincia e Regione per iniziative che riguardano un più vasto ambito territoriale; Soggetti privati, sponsor interessati e/o disponibili a collaborare con la scuola per la promozione di attività culturali rivolte agli alunni, alle famiglie e ai docenti. 15 Contratto formativo Il CONTRATTO FORMATIVO prevede il coinvolgimento di tutte le componenti ( docenti, ATA,studenti, genitori) attraverso un processo di sensibilizzazione e scambio continuo, per costruire il successo formativo degli alunni. È la dichiarazione, esplicita e partecipata dell'operato della scuola. Coinvolge i docenti, i genitori, il personale ATA, gli alunni e gli enti esterni preposti od interessati al servizio scolastico. Contribuisce allo sviluppo del reciproco senso di responsabilità e impegno. Trova esplicitazione nel POF . I docenti si impegnano a: individuare le esigenze formative del contesto socio-culturale dell'utenza; definire gli obiettivi della propria azione formativa e illustrarli ai genitori e agli alunni; indicare i criteri e gli strumenti di verifica in ordine ai quali vengono effettuate le valutazioni; indicare le attività per il recupero e il potenziamento; individuare i percorsi personalizzati per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali; pianificare attività e progetti in coerenza con il Piano dell'Offerta Formativa; rendere chiari agli alunni e alle famiglie gli obiettivi e i percorsi formativi; comunicare alle famiglie avvisi della scuola e annotazioni inerenti l'apprendimento e il comportamento degli alunni; comunicare alle famiglie i criteri di assegnazione dei compiti a casa; favorire la partecipazione dei genitori alla vita della scuola; essere disponibili per colloqui e comunicazioni urgenti; Gli alunni si impegnano a: portare il materiale scolastico; rispettare gli orari scolastici; rispettare i coetanei e gli adulti della comunità scolastica; rispettare il materiale e gli arredi scolastici; vestirsi in modo consono all'ambiente scolastico; non utilizzare il telefonino; non portare a scuola oggetti di valore o di somme di danaro non limitate alle necessità; essere partecipi e responsabili dell'apprendimento. I genitori si impegnano a: far rispettare ai bambini/ragazzi gli impegni assunti con la frequenza scolastica; informarsi circa gli obiettivi e i percorsi formativi proposti dal Consiglio di Classe; collaborare con gli insegnanti per tutte le iniziative educative; verificare quotidianamente il diario e il libretto delle comunicazioni; collaborare all'organizzazione di attività proposte dalla scuola; non dotare gli allievi di oggetti di valore o di somme di danaro non limitate alle necessità; controllare che l'abbigliamento del proprio/a figlio/a sia consono all'ambiente scolastico. I collaboratori scolastici si impegnano a : sorvegliare gli alunni nelle aule, nei laboratori e negli spazi comuni, in occasione di momentanea assenza degli insegnanti; accompagnare gli alunni in occasione del loro trasferimento dai locali della scuola ad altre sedi anche non scolastiche; sorvegliare gli ingressi delle istituzioni scolastiche con apertura e chiusura degli stessi; garantire la massima pulizia dei locali scolastici, degli spazi scoperti, degli arredi e relative pertinenze, anche con l'ausilio di mezzi meccanici; garantire ausilio materiale agli alunni diversamente abili nell'accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche e nell'uscita da esse; collaborare con insegnanti e genitori nel processo formativo ed educativo degli alunni . La segreteria Il personale di Segreteria si impegna a : fornire efficienza e qualità nel servizio nel rispetto dell’esigenza dell’utenza. 16 Gli obiettivi complessivi del servizio Nell'erogazione del servizio si fa riferimento, in primo luogo, al diritto dell'alunno a ricevere una istruzione adeguata alle esigenze del contesto sociale e culturale e alle richieste della società. L'offerta educativa e formativa tiene conto delle esigenze e delle necessità del singolo alunno nel rispetto dei ritmi e dei modi di apprendere di ciascuno. La pratica educativa mira al/la : • rispetto della unità psico-fisica dell’alunno; nella scuola di base la formazione deve tendere ad uno sviluppo integrale e armonico della persona, mirando tanto agli aspetti cognitivi, quanto a quelli fisici, affettivi e relazionali; • centralità educativa della corporeità dell’alunno; egli entra in relazione con il mondo attraverso il corpo che è un potente mezzo di espressione e di comunicazione; • funzione educativa dell'esempio: i valori fondamentali (accoglienza- convivenza democratica solidarietà - ecc...) non possono essere semplicemente "trasmessi" dall'adulto al bambino. Per essere credibili devono essere concretamente praticati dall’adulto, nel contesto della relazione educativa, con un “agire” coerente rispetto al “dichiarato”; • atteggiamento di ricerca: la Cultura e le Scienze moderne concordano ampiamente sul fatto che in nessun campo è possibile scoprire una verità sicura e assoluta; la scuola non è depositaria della VERITA', ma può e deve fornire ai ragazzi gli strumenti per costruirsi una propria interpretazione del mondo e della realtà da mettere costantemente a confronto con l'interpretazione degli altri; in questo contesto l'errore si connota come ipotesi,divenendo elemento di riflessione e discussione nell'ambito del gruppo; • educazione all'impegno e al senso di responsabilità: ciascuno di noi può e deve "progettare" la propria esistenza nella massima libertà, ma anche con il massimo rispetto per se stesso e per gli altri; adesione agli impegni assunti e senso di responsabilità caratterizzano ogni comportamento umano autenticamente libero; per vivere liberi da adulti è bene imparare ad esserlo fin da ragazzi; • rilevanza del gruppo; il gruppo-classe e la comunità scolastica, anche in quanto “rete” di protezione, rappresentano due luoghi fondamentali per la crescita dei ragazzi; la discussione e il confronto sono strumenti che favoriscono non solo lo sviluppo sociale e affettivo, ma anche quello. Le attività educative e di insegnamento mirano a favorire il recupero dello svantaggio socio-culturale e delle difficoltà individuali, attenendosi al principio educativo che la proposta formativa deve essere differenziata e proporzionale alle difficoltà e alle esigenze di ciascuno. 17 I fattori di qualità del servizio scolastico Noi riteniamo che siano indicatori di un buon modo di fare scuola: • la condivisione delle scelte educative; • la collaborazione di tutto il personale (docente, amministrativo e ausiliario) nella gestione dei problemi organizzativi della scuola; • il lavoro collegiale degli insegnanti; • l'attenzione al tema della continuità; • l’attenzione alla "diversità"; • l’attivazione di percorsi di educazione alla cittadinanza e ai diritti umani; • la suddivisione delle competenze disciplinari fra gli insegnanti nella Scuola; • il raccordo interdisciplinare fra i docenti come strumento che possa garantire l'unitarietà dell'insegnamento; • l'individualizzazione delle procedure di insegnamento; • la definizione di traguardi irrinunciabili comuni e condivisi collegialmente; • la disponibilità degli insegnanti a intendere la valutazione come una operazione finalizzata alla correzione dell'intervento didattico più che alla espressione di giudizi nei confronti degli alunni; • la flessibilità organizzativa; • l’utilizzazione razionale degli spazi educativi; • il rapporto costante fra insegnanti e famiglie; • la disponibilità degli insegnanti alla sperimentazione, alla innovazione didattica e all'aggiornamento professionali. Modalità di utilizzazione del personale in rapporto al piano dell’offerta formativa Le risorse umane vengono utilizzate con le seguenti modalità: 1. incontro di informazione sugli obiettivi da realizzare; 2. creazione di una struttura organizzativa con chiara definizione di compiti e ruoli; 3. assegnazione degli incarichi tenendo conto delle competenze specifiche e/o attinenti; 4. periodico monitoraggio delle attività; 5. documentazione dell’esperienza; 6. eventuali modifiche di orientamento del Piano; 7. valutazione degli esiti e loro disseminazione/pubblicizzazione (benchmarking); 8. progettazione condivisa dei successivi piani. 18 Monitoraggio e aggiornamento del Piano dell'offerta formativa Il Piano dell’Offerta Formativa ha una durata triennale; tuttavia, esso potrà essere aggiornato ed integrato, a seguito degli esiti di rilevazioni condotte fra gli utenti o gli operatori, con adattamenti derivanti da delibere degli organi competenti. Le proposte di modifica/integrazione/aggiornamento vengono predisposte, eventualmente anche su propria iniziativa, dallo staff di direzione che a questo scopo si riunisce almeno tre volte all'anno. Il Piano viene controllato e aggiornato anche in relazione ad una periodica valutazione degli esiti formativi realizzata mediante strumenti diversificati: -autoanalisi dei diversi team docenti impegnati nelle attività; -analisi della congruenza fra obiettivi del progetto e risultati raggiunti da svolgersi in sede di Collegio dei Docenti e di Consiglio d’Istituto per gli aspetti di rispettiva competenza; -questionari rivolti agli alunni e alle famiglie (customer satisfaction or needs analysis); incontri con esperti allo scopo di controllare e regolare i processi in atto. Sono state individuate quattro macroaree di cui sono stati definiti i punti più salienti da considerare per promuovere il pieno successo formativo degli alunni. SFERA DEI RAPPORTI INTERPERSONALI: • Sviluppo della fiducia in sé, del senso dell’autostima e della socializzazione; • Crescita e integrazione nel rispetto delle differenze e del pluralismo. SFERA DELLA COMUNICAZIONE: • Espressione dei propri bisogni e delle esperienze personali; • Sviluppo della capacità di decodifica dei vari tipi di messaggi e delle abilità critiche. COSTRUZIONE DEI SAPERI: • Esigenza di vivere esperienze significative di apprendimento nell’ ambito scolastico ed extrascolastico; • Utilizzo di percorsi personalizzati e di metodi e strumenti differenziati per poter imparare in modo efficace; • Acquisizione di una valida metodologia di studio e di ricerca. VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO • Conoscenza e rispetto del proprio territorio; • Riscoperta delle origini e delle tradizioni del proprio paese; • Sviluppo del significato di istituzionalità, di collettività organizzata, del senso civico e della legalità. 19 La progettazione annuale del curricolo Per progettazione intendiamo l'elaborazione di un piano di lavoro che espliciti con chiarezza e precisione le varie fasi del processo formativo, tenendo conto sia delle reali condizioni sociali, culturali, ambientali in cui si opera sia delle risorse disponibili. La sua pianificazione prevede: • l'analisi della situazione iniziale; la definizione : • dei percorsi; • dei contenuti (tenendo presenti le esperienze e le competenze già maturate dagli alunni); • delle attività (metodologie e strategie); • delle competenze in uscita (per discipline); • la ricerca di procedure di verifica e di valutazione coerenti; • la definizione di parametri valutativi il più possibile condivisi; La progettazione dell'intervento didattico tiene conto, in primo luogo, delle esigenze formative degli alunni. Di conseguenza, le finalità educative sono in ordine a: • offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base; • far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a selezionare le informazioni; • promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in grado di fare da bussola negli itinerari personali; • favorire l’autonomia di pensiero degli studenti, orientando la propria didattica alla costruzione di saperi a partire da concreti bisogni formativi. La scuola realizza a pieno la propria funzione pubblica impegnandosi, in questa prospettiva, per il successo scolastico di tutti gli studenti con una particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio. La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e della complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. Lo studente è, quindi, posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali e religiosi. La scuola si deve costruire come luogo accogliente, coinvolgendo in questo compito gli studenti stessi, creando condizioni che favoriscono il benessere e l’apprendimento. La progettazione dell'intervento didattico si realizza secondo le seguenti linee operative di massima. All'inizio di ciascun anno scolastico il Collegio dei docenti elabora una progettazione educativa che contiene scelte didattiche e organizzative, criteri di utilizzazione delle risorse e impegna l'intera comunità scolastica prevedendo una valutazione con cadenza almeno quadrimestrale. 20 L’organizzazione del curricolo Nel rispetto e nella valorizzazione dell’autonomia delle Istituzioni Scolastiche, le Indicazioni Nazionali per il Curricolo costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione delle scuole. Sono un testo aperto, che la comunità professionale è chiamata ad assumere e a contestualizzare, elaborando specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione. La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa. Il curricolo si delinea con particolare attenzione alla continuità del percorso educativo dai 3 ai 14 anni. Ogni scuola predispone il curricolo all’interno del Piano dell’Offerta Formativa, nel rispetto delle finalità, dei traguardi dello sviluppo delle competenze, degli obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni. Esso si articola attraverso le Discipline nella Scuola del primo ciclo. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno è capace di interagire in modo efficace in diverse situazioni comunicative,sostenendo le proprie idee con testi orali e scritti, nel rispetto delle idee degli altri. Egli ha maturato la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Usa in modo efficace la comunicazione orale e scritta nei diversi contesti come ,per esempio, nella realizzazione di giochi, nell’elaborazione di progetti e nella valutazione di diverse soluzioni di un problema. Nelle attività di studio, personali e collaborative, usa i manuali delle discipline o altri testi di studio, al fine di ricercare, raccogliere e rielaborare i dati, le informazioni,i concetti e le esperienze necessarie, anche con l’utilizzo di strumenti informatici. Legge con interesse e con piacere testi letterari di vario tipo e comincia a manifestare gusti personali per quanto riguarda opere, autori e generi letterari, sui quali scambia opinioni con compagni e con insegnanti. Alla fine di un percorso didattico produce con l’aiuto dei docenti e dei compagni semplici ipertesti, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori. Ha imparato ad apprezzare la lingua come strumento attraverso il quale può esprimere stati d’animo, rielaborare esperienze ed esporre punti di vista personali. È capace di utilizzare le conoscenze metalinguistiche per migliorare la comunicazione orale e scritta. Varia opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa La Scuola secondaria di I grado rappresenta la fase in cui si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di interpretazione, simbolizzazione e rappresentazione del mondo. In essa, quindi, vengono favorite una più approfondita padronanza delle discipline e una articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva della elaborazione di un sapere integrato. Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione di 21 competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale. Un ruolo strategico essenziale svolge l’acquisizione di efficaci competenze comunicative nella lingua italiana che non è responsabilità del solo insegnante di italiano ma è compito condiviso da tutti gli insegnanti, ciascuno per la propria disciplina, al fine di curare in ogni campo una precisa espressione scritta ed orale. Nelle Indicazioni per il Curricolo vengono definiti i traguardi per lo sviluppo della competenza e gli Obiettivi di apprendimento che ogni alunno deve conseguire al termine della Scuola secondaria di I grado. I docenti della Scuola Secondaria di I grado redigono un piano di studi disciplinare ed una progettazione coordinata per ogni Consiglio di classe. La verifica delle attività progettate avviene con cadenza almeno bimestrale nell’ambito dei rispettivi Consigli di classe. Obiettivi di apprendimento Gli Obiettivi di apprendimento sono definiti in relazione del quinto anno della Scuola primaria e al termine del terzo anno della Scuola secondaria di primo grado. Sono obiettivi ritenuti strategici al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti dalle nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo. Sono parti integranti di questo documento l’allegata progettazione curriculare, il Piano di Inclusività e i Piani Educativi Personalizzati. 22 Il curricolo verticale PREMESSA La scuola è chiamata a svolgere un ruolo molto delicato nel processo di crescita e formazione degli alunni e delle alunne ed è in alleanza educativa con gli altri poli formativi della società, in primis la famiglia; la scuola pone particolare attenzione ai processi di apprendimento di tutti gli allievi, accompagnandoli ad elaborare questa fase delle loro esperienze e facendoli crescere nella pratica consapevole della cittadinanza. I docenti, in sinergia con tutti gli agenti formativi della scuola, seguendo le riflessioni argomentative esposte e premesse nelle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (D.M. 254 del 16 novembre 2012), individuano gli obiettivi di apprendimento degli studenti e delle studentesse al termine della classe terza, obiettivi che permetteranno loro di raggiungere i traguardi formativi per lo sviluppo delle competenze, indicati nello stesso documento. Iceberg delle competenze, M.Pellerey In particolare, la scuola secondaria di I grado “G. Caporale”, assume come orizzonte di riferimento (…) il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazioni del 18 dicembre 2006): 1. comunicazione nella madrelingua; 2. comunicazione nelle lingue straniere; 3. competenza matematica e competenze di base in scienze e tecnologia; 4. competenza digitale; 5. imparare a imparare; 6. competenze sociali e civiche; 7. spirito d’iniziativa e imprenditorialità; 8. consapevolezza ed espressione culturale. Tale impegno nello svolgere le precipue funzioni educative ha come scopo “fornire agli alunni supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta”, riconoscendo che le differenze culturali e le difficoltà, le disabilità e le fragilità costituiscono un arricchimento del modello formativo. 23 L’impegno quotidiano di lavoro dei docenti,degli studenti e delle studentesse è imperniato sulla lettura, analisi, rielaborazione e assimilazione dei contenuti, sul training delle abilità e delle competenze già acquisite nella scuola primaria, sulla maturazione di competenze personali che rappresentano un’evoluzione superiore dei modi di apprendere. Condizione irrinunciabile e imprescindibile dell’apprendimento restano i saperi di base ma ad essi si aggiunge la consapevolezza di dover interagire nella società della complessità. Programmazione del Dipartimento Disciplinare Area Letteraria: Italiano, Storia, Geografia Coordinatore del gruppo di Lavoro: prof.ssa Casoria Marinella Area Lingue comunitarie: Inglese, Francese e Spagnolo Coordinatore del gruppo di Lavoro: prof.ssa Annabella Angrisani Area Tecnologico-Matematica: Matematica, Scienze, Tecnologia Coordinatore del gruppo di Lavoro: prof.re Gammella Raffaele Area Artistica: Arte e Immagine, Musica, Scienze Motorie, Religione, Strumento Musicale Coordinatore del gruppo di Lavoro: prof.ssa Pannone Rosa OBIETTIVI TRASVERSALI IN RIFERIMENTO AL POF (concordati tra tutte le discipline) • Acquisizione consapevole della propria identità. • Sviluppo di una cultura che ponga l’alunno nella condizione di osservare la realtà, selezionarne gli aspetti rilevanti rispetto ai propri fini. • Sviluppo della motivazione e dell’autostima,della capacità di operare scelte e concepire un proprio progetto di vita. • Acquisizione di un’identità fatta di interessi,valori e conoscenze,capacità di iniziativa per l’affermazione dei propri interessi. • Acquisizione di strumenti essenziali per integrarsi nel proprio e in altri contesti. COMPETENZA CHIAVE EUROPEA1: Comunicazione nella madrelingua DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: Italiano DISCIPLINE CONCORRENTI: tutte E’ la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico e in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione e formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero. COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Comunicazione nelle lingue straniere DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: Inglese – Francese Condivide essenzialmente le principali abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua. La comunicazione nelle lingue straniere richiede anche abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale. Il livello di padronanza di un individuo varia inevitabilmente tra le quattro abilità (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e tra le diverse lingue e a seconda del suo retroterra sociale e culturale, del suo ambiente e delle sue esigenze e interessi. COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: La competenza in campo scientifico DISCIPLINE DI RIFERIMENTO: Storia – Geografia DISCIPLINE CONCORRENTI: Scienze – Tecnologia Si riferisce alla capacità e alla disponibilità a usare l’insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le problematiche e traendo le 24 conclusioni che siano basate su fatti comprovati. COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: La competenza in campo tecnologico DISCIPLINE DI RIFERIMENTO: Storia – Geografia DISCIPLINE CONCORRENTI: Scienze – Tecnologia E’ considerata l’applicazione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti dagli esseri umani. La competenza in campo scientifico e tecnologico comporta la comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza della responsabilità di ciascun cittadino. COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: La competenza digitale DISCIPLINE DI RIFERIMENTO: tutte Consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa implica abilità di base nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC): l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet. COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Imparare a imparare DISCIPLINE DI RIFERIMENTO: tutte E’ l’abilità a perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale sia in gruppo. Questa competenza comprende la consapevolezza del proprio processo di apprendimento e dei propri bisogni, l’identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di sormontare gli ostacoli per apprendere in modo efficace. Questa competenza comporta l’acquisizione, l’elaborazione e l’assimilazione di nuove conoscenze e abilità come anche la ricerca e l’uso delle opportunità di orientamento. Il fatto di imparare a imparare fa sì che i discenti prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro esperienze di vita per usare e applicare conoscenze e abilità in tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell’istruzione e nella formazione. COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Le competenze sociali e civiche DISCIPLINE DI RIFERIMENTO: tutte Includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitici e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica. COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Il senso di iniziativa e imprenditorialità (di intraprendenza) DISCIPLINE DI RIFERIMENTO: tutte Concernono la capacità di una persona di tradurre le idee in azione. In ciò rientrano la creatività, l’innovazione e l’assunzione di rischi, come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. E’ una competenza che aiuta gli individui, non solo nella loro vita quotidiana, nella sfera domestica e nella società, ma anche nel posto di lavoro, ad avere consapevolezza del contesto in cui operano e a poter cogliere le opportunità che si offrono ed è un punto di partenza per le abilità e conoscenze più specifiche necessarie per avviare e condurre un’attività commerciale. Essa dovrebbe includere la consapevolezza dei valori etici e promuovere il buon governo. COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Consapevolezza ed espressione culturale DISCIPLINE DI RIFERIMENTO: tutte Riguarda l’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive. 25 LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DEL TRIENNIO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ITALIANO Nuclei tematici Ascolto e Parlato Lettura Traguardi per lo sviluppo delle competenze Obiettivi Obiettivi minimi L’alunno ascolta e comprende testi di vario tipo, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, nell'elaborazione di progetti e nella valutazione di diverse soluzioni di problemi riguardanti vari ambiti culturali Espone oralmente argomenti di studio e di ricerca anche avvalendosi di supporti specifici (cartacei o digitali). Ascoltare testi prodotti e/o letti da altri, in situazioni scolastiche e/o trasmessi dai media e comprenderne il significato, applicando tecniche di supporto alla comprensione durante e dopo l’ascolto. Intervenire in una conversazione con pertinenza e coerenza, rispettando i tempi , tenendo conto del destinatario ed eventualmente riformulando il proprio discorso in base alle reazioni altrui. Riferire oralmente su un argomento di studio, narrare esperienze, descrivere oggetti, luoghi e personaggi selezionando informazioni significative in base allo scopo, ordinandole secondo un criterio logico-cronologico, usando un registro adeguato. Leggere ad alta voce in modo espressivo testi noti usando pause e intonazioni per permettere anche a chi ascolta di capire. Leggere in modo silenzioso testi di varia natura applicando tecniche di supporto alla comprensione e mettendo in atto strategie differenziate Comprendere testi descrittivi individuando elementi della descrizione, collocazione nello spazio e punto di vista dell’osservatore. Ricavare informazioni esplicite e implicite da testi espositivi o argomentativi, per documentarsi su un argomento specifico o per scopi pratici o per individuare argomentazioni centrali e di supporto Leggere e comprendere testi di vario tipo e forma (racconti, novelle, romanzi, poesie, commedie) individuando tema principale e intenzioni comunicative dell’autore, personaggi (caratteristiche, ruoli, relazioni e motivazioni alle loro azioni), ambientazione spaziotemporale, genere di appartenenza Ascoltare e comprendere le informazioni principali di messaggi e testi di vario genere Saper riferire in modo semplice, ma coerente, esperienze personali e argomenti di studio utilizzando supporti vari. Legge testi letterari di vario tipo e comincia a costruirne un'interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti Leggere in modo scorrevole e comprendere il significato globale di un testo Metodologia metodo espositivo (lezione frontale…) metodo operativo ( laboratorio) metodo investigativoinduttivo (sperimentazione ) metodo euristicopartecipativo (ricercaazione) mastery learning Scrittura Scrive correttamente testi di tipo diverso adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario. Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l'accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori Acquisizione Amplia il patrimonio lessicale (uso di dizionari, termini specialistici) ed espansione del lessico ricettivo e produttivo Elementi di grammatica esplicita e riflessioni sugli usi della lingua e sull’ apprendime nto Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all'organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa a connettivi testuali. Utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere i significati dei testi e per correggere i propri scritti Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere Conoscere ed applica re le procedure di ideazione, pianificazione, stesura e revisione del testo, servendosi di strumenti e tecniche diversi, rispettando le convenzioni grafiche. Scrivere testi di forma diversa adeguandoli a situazione, argomento, scopo, destinatario, selezionando il registro più adeguato Scrivere sintesi, anche sotto forma di schemi, di testi ascoltati o letti in vista di scopi specifici. Utilizzare la videoscrittura per i propri testi, curandone l’impaginazione; scrivere testi digitali anche come supporto all’esposizione orale. Ampliare, sulla base delle esperienze scolastiche ed extrascolastiche, delle letture e di attività specifiche, il proprio patrimonio lessicale Comprendere ed usare parole in senso figurato, termini specialistici afferenti alle varie discipline, per realizzare scelte lessicali adeguate alla situazione comunicativa, agli interlocutori e al testo Comprendere parole non note di un testo utilizzando conoscenze relative alle relazioni di significato fra le parole e dei meccanismi di formazione delle parole Riconoscere le caratteristiche e le strutture dei principali tipi e forme testuali. Riconoscere le principali relazioni tra significati delle parole; conoscere l’organizzazione del lessico e i principali meccanismi di formazione delle parole. Riconoscere le parti del discorso e i loro tratti grammaticali. Riconoscere l’organizzazione logicosintattica della frase semplice, e la struttura e gerarchia della frase complessa, almeno al primo grado di subordinazione. Riconoscere i connettivi sintattici e testuali, i segni interpuntivi e la loro funzione specifica Riflettere sui propri errori tipici per autocorreggerli in fase di produzione. Riconoscere come si apprende e cosa ostacola il proprio apprendimento Produrre testi semplici, corretti e coerenti. Saper cercare il significato dei termini sconosciuti Utilizzare un lessico adeguato Riconoscere in un testo le parti del discorso ed individuare gli elementi basilari della frase semplice e complessa INGLESE Nuclei tematici Ascolto Parlato (produzion e ed interazion e orale) Lettura (comprensi one scritta) Scrittura (Produzion e scritta) Traguardi per lo sviluppo delle competenze Obiettivi Obiettivi minimi Metodologia L’alunno comprende i punti essenziali in lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola o nel tempo libero, o attinenti a contenuti di studio di altre discipline Comprendere i punti essenziali di un discorso, a condizione che venga usata una lingua chiara e che si parli di argomenti familiari, inerenti alla scuola, al tempo libero, ecc. Individuare l’informazione principale in programmi radiofonici o televisivi su avvenimenti di attualità o su argomenti che riguardano i propri interessi, a condizione che il discorso sia articolato in modo chiaro. Individuare termini ed informazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline. Descrivere o presentare persone , condizioni di vita o di studio, compiti quotidiani; indicare che cosa piace o non piace, esprimere un’opinione e motivarla con espressioni o frasi connesse in modo semplice . Interagire con uno o più interlocutori, comprendere i punti chiave di una conversazione ed esporre le proprie idee in modo chiaro e comprensibile. Gestire conversazioni di routine, facendo domande e scambiando idee e informazioni in situazioni quotidiane prevedibili. Leggere ed individuare informazioni esplicite in brevi testi di uso quotidiano ed in lettere personali. Leggere globalmente testi relativamente lunghi per trovare informazioni specifiche relative ai propri interessi ed ai contenuti di studio di altre discipline. Leggere testi riguardanti istruzioni per l’uso di un oggetto, per lo svolgimento di giochi, per attività collaborative. Leggere brevi storie, semplici biografie e testi narrativi più ampi in edizioni graduate. Produrre risposte a questionari e formulare domande su testi. Raccontare per iscritto esperienze, esprimendo sensazioni e opinioni con frasi semplici. Scrivere brevi lettere personali adeguate al destinatario Ascoltare e capire le informazioni principali di un discorso inerente la sfera quotidiana, familiare e sociale. Capire informazioni sintetiche. Capire per sommi capi una conversazione tra persone che parlano delle proprie esperienze metodo espositivo (lezione frontale…) metodo operativo ( laboratorio) metodo investigativoinduttivo (sperimentazione ) metodo euristicopartecipativo (ricerca-azione) mastery learning Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di studio. Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti. Comprende i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio Legge semplici testi con strategie adeguate allo scopo Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a Utilizzando un linguaggio semplice, talvolta con esitazioni, anche guidato: parlare di esperienze di vita quotidiana, di persone e cose note Chiedere e dare informazioni su persone, situazioni, oggetti e luoghi dell’esperienza quotidiana Leggere e individuare le informazioni principali di un testo di uso comune. Cogliere dalla lettura di semplici testi i dati salienti dell’argomento trattato. Utilizzando un linguaggio semplice ed essenziale, talvolta guidato: Produrre risposte a questionari e formulare domande coetanei e familiari. Riflessione sulla lingua e sull’ apprendim ento Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera senza atteggiamenti di rifiuto. Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti. Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere. e brevi resoconti che si avvalgano di lessico sostanzialmente appropriato e di sintassi elementare. Rilevare semplici regolarità e differenze nella forma di testi scritti di uso comune. Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi. Rilevare semplici analogie o differenze tra comportamenti e usi legati a lingue diverse. Riconoscere come si apprende e che cosa ostacola il proprio apprendimento. Scrivere semplici testi e lettere su contesti noti. Conoscere e usare strutture e funzioni linguistiche confrontando i codici verbali diversi. Conoscere gli aspetti più significativi della cultura anglosassone ed operare confronti con la propria Riconoscere aspetti del proprio metodo di studio e cosa ostacola il proprio apprendimento. FRANCESE Nuclei tematici Traguardi per lo sviluppo delle competenze Ascolto L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari . Lettura (comprension e scritta) Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo Parlato (produzionee d interazione orale) Comunica oralmente in attività che richiedono uno scambio d’informazioni semplice e diretto. Descrive, in modo semplice , aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente . Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in francese Scrittura (Produzione scritta) Descrive, in modo semplice , aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente . Riflessione sulla lingua e sull’ apprendimen to Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico-comunicativi e culturali propri delle lingue di studio Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi . Obiettivi Obiettivi minimi Comprendere istruzioni ed espressioni e frasi di uso quotidiano e identificare il tema generale di brevi messaggi orali Comprendere brevi testi multimediali identificando parole-chiave e il senso generale Comprendere i punti essenziali dei testi di diversa difficoltà Trovare informazioni specifiche in materiali di uso corrente. Comprendere testi semplici di contenuto familiare e di tipo concreto, trovando informazioni specifiche in materiali di uso corrente Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari Riferire semplici informazioni afferenti alla sfera personale Interagire in modo comprensibile con un compagno o con un adulto, utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione Rispettare la pronuncia e l’intonazione Scrivere testi brevi e semplici per raccontare i propri vissuti , le proprie esperienze , per ringraziare, per invitare qualcuno anche se con errori formali che non compromettano la comprensibilità del messaggio. Osservare le parole e la struttura delle frasi e mettere in relazione costrutti e intenzioni comunicative Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi Riconoscere i propri errori e i modi di apprendere la lingua Completare griglie, questionari e vari tipi di esercizi. Produrre brevi, semplici testi essenzialmente corretti. Esprimersi linguisticamente in modo comprensibile utilizzando Semplici e brevi espressioni e frasi adatte alla situazione e all’ interlocutore. Descrivere, narrare, scambiare opinioni o semplici informazioni, anche se guidato Interagire e soddisfare bisogni di tipo concreto Riflettere sugli aspetti linguisticogrammaticali fondamentali di L1, L2,L3 Riconoscere i propri errori Metodologia metodo espositivo (lezione frontale…) metodo operativo ( laboratorio) metodo investigativo-induttivo (sperimentazione ),metodo euristico-partecipativo (ricercaazione) mastery learning STORIA Nuclei tematici Uso fonti delle Traguardi per lo sviluppo delle competenze L’alunno usa fonti di diverso tipo per produrre conoscenze su temi definiti. Organizzazio Comprende testi storici e li sa rielaborare con un ne delle personale metodo di studio informazioni Espone oralmente e con scritture – anche digitali - le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni. Si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l'uso di risorse digitali Stumenti concettuali Produzione scritta e orale Comprende aspetti , processi e avvenimenti fondamentali della storia del suo ambiente, della storia italiana, dal Medioevo alla nascita della repubblica. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea, anche con possibilità di confronti con il mondo antico Produce informazioni storiche con fonti di vario genere e le sa organizzare in testi. Obiettivi Obiettivi minimi Metodologia Usare fonti di diverso tipo (documentarie, iconografiche, narrative, materiali, orali, digitali..) per produrre conoscenze su temi definiti. Conoscere alcune procedure e tecniche di lavoro nei siti archeologici, nelle biblioteche e negli archivi Leggere semplici documenti e ricavare informazioni. Collocare le fonti nel tempo e nello spazio Stabilire semplici relazioni tra fatti ed eventi. metodo espositivo (lezione frontale…) metodo operativo ( laboratorio) metodo investigativoinduttivo (sperimentazione ) metodo euristicopartecipativo (ricercaazione) mastery learning Selezionare ed organizzare le informazioni con mappe, schemi,tabelle,grafici e risorse digitali Costruire grafici e mappe spazio-tempo, per organizzare le conoscenze studiate Collocare la storia locale in relazione con la storia italiana, europea, mondiale Formulare e verificare ipotesi sulla base delle informazioni prodotte e delle conoscenze elaborate Comprendere aspetti e strutture dei momenti storici italiani,europei e mondiali studiati Conoscere il patrimonio culturale collegato con i temi affrontati Usare le conoscenze apprese per comprendere problemi ecologici, interculturali e di convivenza civile Produrre testi, utilizzando conoscenze selezionate da fonti di informazioni diverse, manualistiche e non, cartacei e digitali. Argomentare su conoscenze e concetti appresi usando il linguaggio specifico Completare brani, mappe o schemi di sintesi (anche guidato) Collocare gli eventi sulla linea del tempo e nello spazio Distinguere la storia locale da quella nazionale. Conoscere nelle linee essenziali gli aspetti , i processi fondamentali del periodo storico studiato . Produrre semplici testi utilizzando un lessico corretto GEOGRAFIA Nuclei tematici Orientamen to Traguardi per lo sviluppo delle competenze Obiettivi L’alunno si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate Geografiche Orientarsi sulle carte e orientare le carte a grande scala in base ai punti cardinali e a punti di riferimento fissi Orientarsi nelle realtà territoriali lontane, anche attraverso l'utilizzo dei programmi multimediali Orientarsi nello spazio e sulle carte geografiche Leggere e interpretare vari tipi di carte geografiche Utilizzare strumenti tradizionali e innovativi, per comprendere e comunicare fatti e fenomeni territoriali Interpretare e confrontare alcuni caratteri dei paesaggi italiani, europei e mondiali Conoscere temi e problemi di tutela del paesaggio, e ipotizzare azioni di valorizzazione Consolidare il concetto di regione geografica, applicandolo all’Italia, all’Europa e agli altri continenti Analizzare le interrelazioni fra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici Leggere carte fisiche e politiche Legge e interpreta vari tipi di carte geografiche Linguaggio della geo- Utilizza opportunamente carte, grafici, dati statistici e strumenti graficità Paesaggio Riconosce nei vari paesaggi gli elementi significativi Regione e Osserva e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, e valuta gli effetti dll’azione dell’uomo sui sistemi sistema territoriali territoriale Obiettivi minimi Saper confrontare gli aspetti più evidenti tra i diversi paesaggi Cogliere il rapporto uomo ambiente (anche guidato) Metodologia metodo espositivo (lezione frontale…) metodo operativo ( laboratorio) metodo investigativoinduttivo (sperimentazione ) metodo euristicopartecipativo (ricerca-azione) mastery learning MATEMATICA – SCIENZE – TECNOLOGIA MATEMATICA Nuclei tematici Traguardi per lo sviluppo delle competenze Obiettivi Obiettivi minimi Metodologia Si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali. Stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni. Eseguire operazioni e confronti tra i numeri conosciuti. Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta. Utilizzare frazioni equivalenti e numeri decimali. Comprendere il significato di percentuale e saperla calcolare utilizzando strategie diverse. Dare stime della radice quadrata utilizzando solo la moltiplicazione. Eseguire semplici espressioni di calcolo con i numeri conosciuti, essendo consapevoli del significato delle parentesi e delle convenzioni sulla precedenza delle operazioni. Riprodurre figure e disegni geometrici, utilizzando opportuni strumenti. Rappresentare punti, segmenti e figure sul piano cartesiano. Conoscere definizioni e proprietà delle principali figure piane. Conoscere il teorema di Pitagora e le sue applicazioni in matematica e in situazioni concrete. Calcolare l’area e il volume delle figure solide più comuni. Interpretare, costruire e trasformare formule che contengono lettere. Usare il piano cartesiano per rappresentare relazioni e funzioni. Risolvere problemi utilizzando equazioni di primo grado. Eseguire operazioni e confronti tra i numeri conosciuti. Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta. Conoscere la percentuale e saperla calcolare. Conoscere il concetto di radice quadrata. Eseguire semplici espressioni o di calcolo con i numeri conosciuti. Riprodurre figure e disegni geometrici, utilizzando opportuni strumenti. Rappresentare punti, segmenti e figure sul piano cartesiano. Conoscere il teorema di Pitagora e le sue applicazioni in matematica e in situazioni concrete metodo espositivo (lezione frontale…) metodo operativo ( laboratorio) metodo investigativoinduttivo (sperimentazione ) metodo euristicopartecipativo (ricerca-azione) mastery learning Rappresentare insiemi di dati . scegliere ed utilizzare valori medi adeguati alla tipologia ed alle caratteristiche di dati Rappresentare insiemi di dati SPAZIO E FIGURE Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro Rappresentazioni e ne coglie le relazione tra gli elementi. RELAZIONI E FUNZIONI Utilizza e interpreta il linguaggio matematico. Riconosce e risolve problemi in contesti diversi. DATI E PREVISIONI Analizza ed interpreta dati per ricavare misure di variabilità. Nelle situazioni di 33 Usare il piano cartesiano per rappresentare relazioni e funzioni. incertezza si orienta con valutazione di probabilità. a disposizione. 34 SCIENZE Nuclei tematici FISICA E CHIMICA ASTRONOMIA E SCIENZE DELLA TERRA BIOLOGIA Traguardi per lo sviluppo delle competenze Esplora e sperimenta lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica la causa. Sviluppa semplici schematizzazione di fatti e fenomeni. Ricerca soluzioni ai problemi utilizzando le conoscenze acquisite. Conosce l’origine del sistema solare in particolare del pianeta TERRA Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo. Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici. E’ consapevole del ruolo della comunità umana sulla terra. Obiettivi Obiettivi minimi utilizzare concetti fisici fondamentali quali:pressione,volume, velocità, peso, peso specifico, forza,temperatura, calore, carica elettrica,ecc.., in varie situazioni di esperienza. Conoscere fenomeni fisici e fenomeni chimici. Padroneggiare concetti di trasformazione chimica. Conoscere concetti fisici fondamentali. Conoscere fenomeni fisici e chimici Osservare ed interpretare i più evidenti fenomeni celesti. Ricostruire i movimenti della terra da cui dipendono il dì e la notte e l’alternarsi delle stagioni. Spiegare i meccanismi delle eclisse del sole e di luna. Conoscere la struttura della Terra e i suoi movimenti interni. Individuare i rischi sismici, vulcanici e idrogeologici dell’ITALIA. Comprendere il senso delle grandi classificazioni. Conoscere le basi biologiche della trasformazione dei caratteri ereditari. Acquisire corrette informazioni sullo sviluppo puberale e la sessualità. Sviluppare la cura e il controllo della propria salute attraverso una corretta alimentazione. Evitare consapevolmente i danni prodotti dal fumo e dalle droghe. Conoscere il sistema solare e i pianeti che ne fanno parte. Conoscere la struttura della terra e i suoi movimenti. Comprendere il senso delle grandi classificazioni. Sviluppare la cura e il controllo della propria salute attraverso una corretta alimentazione. Metodologia metodo espositivo (lezione frontale…) metodo operativo ( laboratorio) metodo investigativo-induttivo (sperimentazione ) metodo euristico-partecipativo (ricerca-azione) mastery learning TECNOLOGIA Nuclei tematici Vedere, osservare e sperimentare Prevedere, immaginare e progettare Intervenire, trasformare e produrre Traguardi per lo sviluppo delle competenze Obiettivi Obiettivi minimi Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sui mercati. Realizza rappresentazioni grafiche utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali. Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso efficace e responsabile. Riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici. Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o produzione di beni. Eseguire misurazioni e rilievi grafici sull’ambiente scolastico o sulla propria abitazione. Leggere e interpretare semplici disegni tecnici ricavandone informazioni qualitative e quantitative. Impiegare gli strumenti e le regole del disegno tecnico nella rappresentazione di oggetti. Accostarsi a nuove applicazioni informatiche esplorandone le funzioni e le potenzialità. Utilizzando schemi proposti: applica regole e rispetta norme della rappresentazione grafica, interpreta linguaggi convenzionali. Effettuare stime di grandezze fisiche riferite ai materiali e oggetti dell’ambiente scolastico. Valutare le conseguenze di scelte e decisioni relative a situazioni problematiche. Pianificare le diverse fasi per la realizzazione di un oggetto impiegando materiali di uso quotidiano Smontare e rimontare semplici oggetti, apparecchiature elettroniche o altri dispositivi comuni. Rilevare e disegnare la propria abitazione o altri luoghi anche avvalendosi si software specifici. Costruire oggetti con materiali facilmente reperibili a Sa riconoscere:i materiali che costituiscono gli oggetti che usa; le principali proprietà che li rendono idonei partire da esigenze e bisogni concreti Sa individuare le infrastrutture e i servizi del proprio quartiere Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune, sa descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali. Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e realizzazione di semplici prodotti 36 Metodologia metodo espositivo (lezione frontale…) metodo operativo ( laboratorio) metodo investigativoinduttivo (sperimentazione ) metodo euristicopartecipativo (ricercaazione) mastery learning ARTE E IMMAGINE – MUSICA – EDUCAZIONE FISICA – RELIGIONE – STRUMENTO MUSICALE ARTE E IMMAGINE Nuclei tematici “Colore emozione” ed Traguardi per lo sviluppo delle competenze Obiettivi L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di una ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi. Esprimersi e comunicare “Guardare e disegnare” Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali Osservare e leggere le immagini “L’Arte e gli artisti: “Dalla preistoria all’arte contemporanea” Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e Comprendere e apprezzare le opere d’arte Obiettivi minimi Metodologia Utilizzare consapevolmente gli strumenti, le tecniche figurative (grafiche, pittoriche plastiche) e le regole della rappresentazione visiva per una produzione creativa che rispecchi le preferenze e lo stile espressivo personale. Ideare Progettare rielaborare messaggi visivi in modo consapevole creativo e originale Usare correttamente gli strumenti ed il materiale per l’applicazione delle varie tecniche artistiche per una produzione creativa che rispecchi le preferenze e lo stile espressivo personale. metodo espositivo (lezione frontale…) metodo operativo ( laboratorio) metodo investigativoinduttivo (sperimentazione ) metodo euristicopartecipativo (ricerca-azione) mastery learning Osservare e descrivere un immagine. Riconoscere gli elementi, le regole compositive i codici del linguaggio visuale presenti in un’opera d’ arte o in un immagine per comprendere il significato e cogliere le scelte creative e stilistiche dell’autore. Leggere e commentare un’opera d’arte mettendola in relazione con gli elementi Sviluppare le capacità di osservazione della realtà e abbandonare progressivamente gli stereotipi; Riconoscere semplici elementi e regole del linguaggio visivo presenti in un’opera d’ arte o in un immagine 37 Sviluppare la capacità di rielaborazione e interpretazione creativa, personale dei temi proposti Distinguere la pittura “bidimensionale e “tridimensionale” Percepire il contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, opere e oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato. essenziali del contesto storico e culturale a cui appartiene Conoscere le linee fondamentali della produzione storico-artistico e culturale. Acquisire sensibilità e consapevolezza nei confronti del patrimonio storico - artistico. Conoscere le tipologie del patrimonio ambientale, storico-artistico e museale del territorio, sapendone leggere i significati e i valori estetici, storici e sociali. 38 concetto di “statico” e “dinamico”in scultura Riconoscere gli elementi base di una struttura architettonica Conoscere le linee basilari della produzione storico-artistico e culturale. Acquisire sensibilità nei confronti del patrimonio storico -artistico. Conoscere le tipologie del patrimonio ambientale, storico - artistico e museale del territorio. MUSICA Nuclei tematici • Pratica musicale Traguardi per lo sviluppo delle competenze Obiettivi Obiettivi minimi ⇒Partecipare attivamente alla ⇒Conoscenza e uso del ⇒Legge e riproduce un brano realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti linguaggio specifico: principali elementi di simbologia e terminologia musicale musicale con l’aiuto del docente. ⇒Esecuzione espressiva di brani vocali e strumentali di diversi generi e stili • Produzione musicale ⇒ Ideare e realizzare messaggi ⇒ I mprovvisare, rielaborare, ⇒Utilizza la notazione musicali e multimediali utilizzando forme di notazione e/o sistemi informatici. comporre materiali sonori e semplici brani, anche mediante l’uso di software appropriati tradizionale. ⇒ Progettare/realizzare eventi sonori che integrino altre forme artistiche • Ascolto ⇒Analizzare gli aspetti formali ⇒Riconoscere, classificare e ⇒Riconosce le fondamentali e strutturali di eventi e materiali musicali facendo uso di un lessico appropriato ⇒Valutare in modo funzionale e estetico eventi e materiali musicali ⇒Dare significato alle proprie esperienze musicali analizzare, anche stilisticamente, i più importanti elementi costitutivi del linguaggio musicale ⇒ Conoscere i principali usi, significati, funzioni, valenza espressiva della musica nella realtà strutture del linguaggio musicale. Metodologia Metodo espositivo (lezione frontale…) metodo operativo ( laboratorio) metodo investigativo-induttivo (sperimentazione ) metodo euristico partecipativo (ricerca-azione) mastery learning integrandole con altri saperi e pratiche artistiche musicali offerte dalla scuola e dal contesto socio-culturale contemporanea e del passato (generi, forme, stili…), anche in relazione al contesto socioculturale ⇒ Conoscere e interpretare in modo critico opere d’arte musicale ⇒ Conoscenze di cultura musicale generale ⇒ Costruire consapevolmente la propria “identità musicale” attraverso la riflessione e la valorizzazione delle esperienze, del percorso svolto, delle opportunità offerte dal contesto. ⇒Consapevolezza delle proprie ⇒ Costruire consapevolmente la attitudini e capacità propria “identità musicale” attraverso la riflessione e la valorizzazione delle esperienze, del percorso svolto, delle opportunità offerte dal contesto. • Costruzione di un’identità ⇒Consapevolezza delle proprie attitudini e capacità musicale ⇒ Conoscenza delle opportunità • Costruzione di un’identità musicale ⇒ Conoscenza delle opportunità musicali offerte dalla scuola e dal contesto socio-culturale ⇒ Conosce le opportunità offerte dal territorio ⇒ Conosce le opportunità offerte dal territorio EDUCAZIONE FISICA Nuclei tematici Traguardi per lo sviluppo delle competenze Obiettivi Obiettivi minimi Utilizza in maniera consapevole le proprie competenze motorie. Saper risolvere situazioni attraverso l’esperienza motoria Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo espressiva Il gioco, lo sport, le regole e il fair play Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite in giochi individuali e di gruppo. Saper discriminare gesti situazioni di gioco e sport in Saper applicare ed utilizzare semplici tecniche di espressione motoria. Entra in relazione con gli altri attraverso il gioco, il rispetto delle regole, il fair play Utilizza conosce ed applica le regole degli sport praticati Utilizzare le capacità coordinative in situazioni richieste. Sa organizzarsi in modo autonomo e responsabile Salute e benessere prevenzione e sicurezza Riconosce ed applica comportamenti e stili di vita corretti per la sicurezza propria e degli altri Saper riconoscere le situazioni che assicurano la riuscita e lo svolgimento delle attività in sicurezza Saper applicare e riconoscere nella pratica delle attività sportive elementi che influenzano il suo sviluppo complessivo Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo nuove tecnici Saper utilizzare e trasferire le abilità per realizzare gesti tecnici Metodologia metodo espositivo (lezione frontale…) metodo operativo ( laboratorio) metodo investigativo induttivo (sperimentazione ) metodo euristico partecipativo (ricerca-azione) mastery learning RELIGIONE Nuclei tematici Obiettivi Obiettivi minimi Riconoscere i segni della presenza religiosa. Evidenziare gli elementi essenziali della dottrina, del culto di alcune esperienze religiose dell’antichità. Riconoscere ed apprezzare i valori presenti nelle religioni monoteiste e cogliere la ricchezza delle diverse tradizioni religiose. Conoscere i tratti fondamentali della figura di Gesù e saper riconoscere lo specifico del messaggio evangelico. Riconoscere avvenimenti, persone e strutture fondamentali della Chiesa cattolica e metterli a confronto con quelli delle altre confessioni cristiane. Riconoscere la presenza di persone che professano religioni diverse e rispettare le regole del vivere comune. Riconoscere i segni della presenza religiosa nel proprio ambiente. Conoscere gli elementi fondamentali delle principali religioni. Conoscere le tappe fondamentali della vita di Gesù e della storia della Chiesa. LA BIBBIA E Comprende il messaggio del Cristianesimo che LE FONTI Conoscere la struttura, la composizione e gli autori della Bibbia e comprenderne l’importanza culturale e religiosa. Saper ricercare una citazione sul testo biblico. Saper collocare nello spazio e nel tempo gli avvenimenti che documentano la nascita e lo sviluppo della Chiesa primitiva. Conoscere la composizione della Bibbia e saperla utilizzare. Conoscere alcuni avvenimenti e personaggi della Chiesa cattolica. Riconosce i linguaggi IL LINGUAGGIO espressivi della fede (simboli, opere d’arte, RELIGIOSO Saper riconoscere gli elementi che caratterizzano la chiesa come luogo di culto e riconoscere alcune testimonianze del patrimonio artistico – culturale- religioso della Saper riconoscere alcuni simboli del Cristianesimo. Le caratteristiche peculiari dell’edificio cristiano. DIO L’UOMO Traguardi per lo sviluppo delle competenze E Sviluppa una graduale coscienza di sé come persona che coglie nella relazione con gli altri una opportunità di crescita, maturando un’identità accogliente, collaborativa e solidale. Riconosce il valore della religione nella cultura e nella storia dell’umanità, a partire da ciò che si osserva nel proprio territorio. scaturisce dalla Bibbia individuandole tappe essenziali della vita e dell’insegnamento di Gesù, e i dati oggettivi della storia della salvezza e della Chiesa elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole. luoghi di culto, preghiere, riti…), individuandone le tracce presenti nel nostro ambiente imparando ad apprezzarli dal punto di 42 Metodologia metodo espositivo (lezione frontale…) metodo euristico -partecipativo (ricerca-azione) VALORI ETICI E RELIGIOSI vista artistico, culturale e spirituale. propria città. Individuare gli elementi specifici della preghiera cristiana confrontandoli con quelli delle altre religioni. Comprendere il significato dei sacramenti. Conoscere i sacramenti. Considerare i rapporti con gli altri come occasione di crescita. Riflette in vista di scelte di vita responsabili, imparando a dare valore ai propri comportamenti Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e vi riflette in vista di scelte di vita progettuali e responsabili, si interroga sul senso dell’esistenza e la felicità, impara a dare valore ai propri comportamenti, relazionandosi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda. Riconoscere il valore dell’esperienza di alcuni testimoni di pace e di giustizia. STRUMENTO MUSICALE Nuclei tematici Autonoma decodificazione allo strumento dei vari aspetti delle notazioni musicali: ritmico, frastico, agogico, dinamico, timbrico,, armonico; Padronanza dello strumento sia attraverso la lettura sia attraverso l’imitazione e l’improvvisazione’ sempre opportunamente guidata; Traguardi per lo sviluppo delle competenze Obiettivi Obiettivi minimi il riconoscimento e la descrizione degli elementi fondamentali della sintassi musicale; il riconoscimento e la descrizione di generi musicali, forme elementari e semplici condotte compositive; la capacità di collocare in ambito storico-stilistico gli eventi musicali praticati; la produzione e/o la riproduzione di melodie attraverso il mezzo vocale con il supporto della lettura ritmica e intonata Capacità di esecuzione e ascolto nella pratica individuale e collettiva il dominio tecnico del proprio strumento al fine di produrre eventi musicali tratti da repertori della tradizione scritta e orale con consapevolezza interpretativa, sia nella restituzione dei processi formali sia nella capacità di attribuzione di senso; la capacità di produrre autonome elaborazioni di materiali sonori, pur all'interno di griglie predisposte; l'acquisizione di abilità in ordine alla lettura ritmica e intonata e di conoscenze di base della teoria musicale; un primo livello di consapevolezza del rapporto tra organizzazione Ricerca di un corretto assetto psicofisico: postura, percezione corporea, rilassamento, respirazione, equilibrio in situazioni dinamiche, coordinamento; Sviluppo della capacità di interpretazione intesa 43 Metodologia metodo espositivo (lezione frontale…) metodo operativo ( laboratorio) metodo investigativoinduttivo Capacità di (sperimentazione attenzione, di ) osservazione, e metodo di memorizzazione; euristicopartecipativo Sviluppo della (ricerca-azione) mastery learning dimensione ludico/musicale attraverso la musica d’insieme e la Lettura ed esecuzione del testo musicale che dia conto, a livello interpretativo, della comprensione e del riconoscimento dei suoi parametri costitutivi; come componente fondamentale della creatività. dell'attività senso motoria legata al proprio strumento e formalizzazione dei propri stati emotivi; un primo livello di capacità performative con tutto ciò che ne consegue in ordine alle possibilità di controllo del proprio stato emotivo in funzione dell'efficacia della comunicazione. conseguente interazione di gruppo. Capacità di collocare in ambito storico/stilistico gli eventi musicali praticati. ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO ITALIANO STORIA GEOGRAFIA MATEMATICA SCIENZE INGLESE FRANCESE SPAGNOLO ARTE E IMMAGINE MUSICA EDUCAZIONE FISICA RELIGIONE TECNOLOGIA A043 6 1 ora di approfondimento* A043 2 A043 1 A059 4 A059 2 A345 3 A245 2 A445 2 A028 2 A032 2 A030 2 IRC 1 A033 2 Corno Francese 2 Pianoforte 2 STRUMENTO MUSICALE Violino 2 Sassofono 2 *italiano: analisi del testo e riflessione sulla lingua anche in vista dello studio delle lingue classiche Considerate le rilevanti criticità emerse nell’area linguistica in sede di valutazione finale degli scorsi anni scolastici, il Collegio delibera all’unanimità che l’ora di Approfondimento venga destinata ad una tra le seguenti attività: 1. Recupero e/o potenziamento delle abilità linguistiche; 2. Approccio al Latino in alcuni corsi; 3. Lettura ed analisi di testi di diverso genere. La Dirigente invita i docenti delle discipline interessate a tenere conto, inoltre, dei Quadri di riferimento di Italiano, pubblicati sul sito dell’INVALSI e di dedicare tempo ad esercitazioni e simulazioni prove, utilizzando i fascicoli degli anni precedenti. 44 Valutazione Agli insegnanti compete la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione didattica, nonché la scelta dei relativi strumenti nel quadro dei criteri deliberati dai competenti organi collegiali. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi culturali. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte al termine. Assume una preminente funzione formativa di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. Alle singole Istituzioni scolastiche poi la responsabilità dell’autovalutazione, che ha la funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera organizzazione dell’offerta educativa e didattica della scuola, ai fini del suo continuo miglioramento, anche attraverso dati di rendiconto sociale o dati che emergono da valutazioni esterne. L’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione ha il compito di rilevare la qualità dell’intero sistema scolastico nazionale, fornendo alle scuole, alle famiglie e alla comunità sociale, al Parlamento e al Governo elementi di informazione essenziali circa la salute e la criticità del nostro sistema di istruzione, e questo all’interno di un confronto internazionale che oggi va assumendo sempre più rilevanza. Come si valuta La valutazione è, pertanto, parte integrante della progettazione, non solo come controllo degli apprendimenti, ma come verifica dell'intervento didattico al fine di operare con la flessibilità opportuna rispetto alle diverse situazioni di apprendimento. Pertanto, essa si configura essenzialmente come una pratica con funzione regolativa della relazione educativa. Essa, infatti, accompagna i processi di insegnamento/apprendimento e consente un costante adeguamento della progettazione didattica in quanto permette ai docenti di: • offrire all’alunno la possibilità di aiuto per favorire il superamento delle difficoltà che si presentano in itinere; • predisporre collegialmente piani individualizzati per i soggetti in situazione di handicap e personalizzati in presenza di svantaggi che richiedono Bisogni Educativi Speciali. Tale valutazione, di tipo formativo, assolve la funzione di: • rilevamento, finalizzato a fare il punto della situazione; • diagnosi, per individuare eventuali criticità nella impostazione e nella realizzazione dell’intervento didattico; • prognosi, per prevedere opportunità e possibilità di realizzazione del progetto educativo. La valutazione si basa essenzialmente sulla osservazione, sia libera che sistematica, dei comportamenti, dei ritmi di sviluppo e degli stili di apprendimento; questa avviene a livello: • iniziale (livelli di sviluppo) • in itinere (sequenze didattiche) • finale (esiti formativi) 45 CRITERI DI VALUTAZIONE Elementi imprescindibili sono: la storia personale dell'alunno: - condizioni di salute; - condizioni socio-ambientali e familiari; - eventuali disturbi psico-affettivi; - competenze dell’alunno - livelli di apprendimento. Dichiarati dalle famiglie il suo impegno in termini di partecipazione e di risposta al progetto educativo della scuola. il raggiungimento degli obiettivi La valutazione, in coerenza con gli obiettivi della programmazione, prevede due parametri: ♦ COSA valutare, stabilendo quali sono gli indicatori; ♦ COME valutare, indicando le tecniche utilizzate e l’incidenza di quanto è stato appreso sul comportamento. per ogni alunno, saranno, pertanto, presi in considerazione: • gli aspetti misurabili del suo apprendimento (competenze, conoscenze, abilità) • il suo stile cognitivo ( cioè i modi e i tempi in cui ciascun individuo apprende) • le dinamiche emotive, affettive e relazionali che entrano in gioco (la storia personale dell'alunno ,le condizioni di salute, le condizioni socio-ambientali ,eventuali disturbi psico-affettivi dichiarati dalle famiglie) • il suo impegno in termini di partecipazione e di risposta al progetto educativo della scuola, il raggiungimento degli obiettivi. Riferendosi alle più attuali ricerche sulla valutazione la scuola Caporale adotta questo modello di valutazione. FASI DELLA VALUTAZIONE 46 Valutare per diagnosticare e analizzare DIAGNOSTICA- si effettua all’inizio dell’anno mediante test d’ingresso concordati in ogni ambito disciplinare per le classi I II III; serve ad accertare i prerequisiti iniziali degli alunni al fine di individuare un percorso formativo per far raggiungere delle specifiche competenze. SOMMATIVA – si effettua al termine dei due periodi in cui è stato diviso l’anno; consente di analizzare, alla fine di un quadrimestre e di un anno scolastico, le competenze che sono state raggiunte dagli alunni. Valutare per formare FORMATIVA – si effettua nel corso dell’anno scolastico; fornisce all’alunno tutte le informazioni utili sui suoi punti forti e deboli dell’apprendimento e al docente consente di modificare i metodi e le tecniche utilizzate se determinati apprendimenti non sono stati raggiunti. In altre parole serve ad elevare la qualità del servizio scolastico. ORIENTATIVA – è un processo che si conclude in terza media è finalizzata principalmente agli studenti che si avviano al I anno delle superiori e ha lo scopo di individuare le loro attitudini e il loro interesse per le specifiche esperienze disciplinari. REGOLATIVA – si realizza all’interno del processo di programmazione e consente di ripensare in modo dinamico il processo organizzativo, educativo e didattico; Valutare per comprendere e interpretare, per promuovere, per aiutare gli alunni ad apprendere INTERPRETATIVA /NARRATIVA -Il soggetto in apprendimento diventa un soggetto da ascoltare, ha una storia cognitiva da raccontare, un romanzo di formazione che aiuta a comprendere il senso di quella storia. RIFLESSIVA - La metariflessione orale costituisce anche una occasione straordinaria per insegnare agli studenti in modo individualizzato a riflettere sui loro lavori e per sviluppare in loro una struttura cognitiva più ricca e critica. PROATTIVA - Non solo assiste l’apprendimento, ma lo favorisce durante il processo, lo motiva all’origine. AUTENTICA - La valutazione autentica si ha << quando ancoriamo il controllo al tipo di lavoro che persone concrete fanno piuttosto che solo sollecitare risposte facili da calcolare con risposte semplici. La valutazione autentica è un vero accertamento della prestazione perché da essa apprendiamo se gli studenti possono in modo intelligente usare ciò che hanno appreso in situazioni che in modo considerevole li avvicinano a situazioni di adulti e se possono rinnovare nuove situazioni >> (Wiggins 1998, pag.21) Valutazione autentica La valutazione delle competenze si innesterà su una valutazione autentica Tale valutazione persegue “ l’intento (…) di coinvolgere gli studenti in compiti che richiedono di applicare le conoscenze nelle esperienze del mondo reale. >> (Winograd & Perkins). << Essa offre la possibilità sia agli insegnanti che agli studenti di vedere a che punto stanno, di autovalutarsi, in conformità a ciò, migliorare il processo di insegnamento o di apprendimento: gli uni (gli insegnanti) per sviluppare la propria professionalità e gli altri (gli studenti) per diventare autoriflessivi e assumersi il controllo del proprio apprendimento >>.(M. Comoglio) VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE Il riconoscimento di una competenza in uno studente come in un qualsiasi soggetto non è impresa facile, tuttavia la letteratura finora riconosce che tre sono le modalità attraverso cui si può pervenire alla valutazione delle competenze: 47 A. COMPITI DI REALTA’ B. OSSERVAZIONE SISTEMATICA C. AUTOBIOGRAFIE A. Compito di realtà o situazione problema Si tratta di situazioni che richiedono agli studenti di utilizzare il loro sapere mobilitando abilità e conoscenze in contesti nuovi, combinando in modo originale dimensioni cognitive, motivazionali, socioaffettive. Caratteristiche del compito di realtà - Richiedere agli studenti il recupero delle loro conoscenze precedenti - Stimolare l’impiego di processi cognitivi complessi quali: ragionamento, transfer, pensiero critico, pensiero divergente - Riguardare contesti reali e significativi - Sollecitare l’interesse degli alunni - Prevedere differenti percorsi di soluzione - Sfidare le capacità degli alunni Tali compiti saranno sia disciplinari ,cioè legati specificamente a una disciplina, e trasversali. Tali compiti, inoltre, saranno complessi e nuovi , in quanto per sviluppare competenze l’alunno deve mettere in atto delle procedure inedite. Poiché << … di per sé non è sufficiente rilevare una singola prestazione positiva (o negativa) per poter certificare il possesso o meno di una competenza >> M. Pellerey… occorre disporre di un ventaglio più ampio di informazioni ecco perché è necessaria un’osservazione sistematica. B. OSSERVAZIONE SISTEMATICA: modalità Le osservazioni sistematiche: − permettono di rilevare il processo − − ossia la capacità dell’alunno di interpretare correttamente il compito assegnato, di coordinare conoscenze, abilità e disposizioni interne in maniera valida ed efficace, di valorizzare risorse esterne eventualmente necessarie o utili … permettono di rilevare le competenze relazionali ossia i comportamenti collaborativi nel contesto della classe, durante le attività extrascolastiche, la ricreazione, ecc. Le modalità di osservazione saranno: − più o meno strutturate − più o meno partecipate − MA: − saranno riferite ad aspetti specifici che caratterizzano la prestazione (indicatori di competenza) − prendono in considerazione una pluralità di prestazioni B. OSSERVAZIONE SISTEMATICA: gli strumenti osservativi − − griglie strutturate che indicano il comportamento in modo globale griglie strutturate che indicano il comportamento con la frequenza (MAI, QUALCHE VOLTA, SPESSO, SEMPRE) − griglie strutturate che indicano il comportamento con i livelli (A, B, C, D, E) 48 ESEMPIO DI GRIGLIA PER LE OSSERVAZIONI SISTEMATICHE Autonomia Relazione Partecipazione Responsabilità Flessibilità Consapevolezza E’ capace di reperire da solo strumenti o materiali necessari e di usarli in modo efficace. Interagisce con i compagni, sa esprimere e infondere, sa creare un clima propositivo. Collabora, formula richieste di aiuto, offre il proprio contributo. Rispetta i tempi assegnati e le fasi previste del lavoro, porta a termine la consegna ricevuta. Reagisce a situazioni o esigenze non previste, con soluzioni funzionali, con utilizzo originale di materiali, ecc. E’ consapevole degli effetti delle sue scelte e delle sue azioni. Limiti dell’osservazione: << Non consente di rilevare alcuni aspetti fondamentali dell’agire umano come: il senso o il significato dato al proprio comportamento, le intenzioni che hanno guidato lo svolgersi dell’attività, le emozioni o gli stati affettivi che l’hanno caratterizzato … Questo mondo interiore è assai incidente sul piano del processo educativo e molto poco visibile e osservabile dall’esterno >> (M. Pellerey ) (la parte sommersa dell’iceberg) Ecco che diventa indispensabile strutturare autobiografie cognitive/ diari di bordo C. AUTOBIOGRAFIE/AUTOVALUTAZIONE: − − − Far raccontare le scelte operative compiute o da compiere nell’affrontare un compito Far descrivere la successione delle operazioni compiute evidenziando gli errori più frequenti e i possibili miglioramenti Far esprimere l’autovalutazione non solo del prodotto, ma anche del processo produttivo adottato DIARIO DI BORDO − − − − Può essere un lavoro molto gravoso, sia per gli studenti che per i docenti, ma molto ricco: Rappresenta prima di tutto la possibilità di documentare a livello individuale e di gruppo il percorso svolto. Gli insegnanti avranno quindi una testimonianza scritta di come le attività proposte sono state vissute ed elaborate. Il percorso didattico inoltre diventa visibile e comunicabile anche ad altri insegnanti, nei suoi diversi passaggi. L’elaborazione scritta può rappresentare uno strumento didattico/educativo perché favorisce un primo passaggio dall’esperienza al sapere, permettendo quindi la metacognizione e introducendo alla sistematizzazione delle conoscenze. (Carlo Petracca) Il processo della Valutazione è impostato sull’acquisizione di dati oggettivi dedotti dalle VERIFICHE e OSSERVAZIONI SISTEMATICHE compiute dagli insegnanti anche in COMPITI DI REALTA’, sull’elaborazione di AUTOBIOGRAFIE COGNITIVE e di DIARI DI BORDO costruiti dagli insegnanti insieme agli alunni, facendo riferimento alla “filosofia” del modello CIPP dell’OCSE sulle secondo il seguente schema: CONTESTO - INPUT- PROCESSO - PRODOTTO tenendo conto di: 49 CRITERI GENERALI DI VALUTAZIONE DEL PROFITTO E DEL COMPORTAMENTO COMPORTAMENTO: impegno, partecipazione e attenzione, autocontrollo e responsabilità, organizzazione del lavoro PROFITTO: globale, analitico – disciplinare, cioè: a) Conoscenza: • apprendimento di concetti, fenomeni, meccanismi, fatti e avvenimenti, padronanza dei diversi linguaggi specifici; b) Competenza: • maturazione di capacità trasversali utilizzabili in contesti diversi e in contesti non noti (es. pensiero critico e creativo; competenze collaborative e sociali); c) Abilità: • uso di elementi basilari (conoscenza e comprensione) in contesti noti e non noti (saper fare, applicare e rielaborare le conoscenze acquisite). _____________ Nota: Per i criteri di valutazione disciplinare si rimanda alle programmazioni dipartimentali GRIGLIA DI VALUTAZIONE a) Contenuti pienamente acquisiti e rielaborati in forma personale b) Uso trasversale delle competenze acquisite e delle capacità di effettuare collegamenti interdisciplinari c) Uso autonomo e personale, nei diversi contesti didattici, delle conoscenze e competenze acquisite d) Attitudine particolare all’approfondimento e alla ricerca. a) Contenuti pienamente acquisiti e rielaborati in forma personale b) Uso trasversale delle competenze acquisite e delle capacità di effettuare collegamenti interdisciplinari c) Uso autonomo e personale, nei diversi contesti didattici, delle conoscenze e competenze acquisite a) Contenuti pienamente acquisiti b) Uso trasversale delle competenze acquisite c) Uso autonomo, nei diversi contesti didattici, delle conoscenze e competenze acquisite a) Contenuti acquisiti in forma corretta b) Acquisizione delle competenze richieste c) Uso autonomo, in contesti didattici simili, delle conoscenze e competenze acquisite a) Contenuti in buona parte acquisiti b) Acquisizione delle competenze indispensabili al raggiungimento dei livelli minimi richiesti c) Uso non pienamente autonomo delle conoscenze e competenze acquisite a) Contenuti non acquisiti b) Acquisizione non sufficiente delle competenze indispensabili al raggiungimento dei livelli minimi richiesti c) Difficoltà nello svolgimento autonomo di un lavoro In particolare, pensiamo ad una valutazione che sia: • finalizzata a sostenere, motivare, orientare, valorizzare la crescita e l’apprendimento; 50 DIECI NOVE OTTO SETTE SEI DA CINQUE A QUATTRO • tesa alla promozione e alla valorizzazione delle capacità e delle caratteristiche individuali; • relazionale, condivisa, realizzata nello scambio comunicativo tra docenti e alunni; • comunicata agli alunni nei suoi valori positivi e nelle sue intenzioni costruttive. La valutazione deve avere funzione di: • verifica degli apprendimenti individuali; • sviluppo e regolazione della programmazione; • promozione della motivazione; • strumento di formazione; • comunicazioni d’informazione agli alunni; • autovalutazione dell’insegnante. Si individuano metodologie e strumenti diversi: • prove oggettive; • questionari; • osservazioni in itinere; • relazioni; • produzioni orali e scritte. In definitiva la valutazione deve fornire informazioni sui risultati, deve avere funzione di diagnosi o di bilancio, d’orientamento, di conoscenza di sé, di valorizzazione delle capacità, d’uso formativo dell’errore e dell’insuccesso. Nel quadro di un’offerta formativa molto varia che prevede momenti e strategie di recupero, è chiaro che la ripetenza assume carattere di eccezionalità. Nel caso di particolari e documentabili motivazioni (gravi insufficienze nelle discipline, comportamento non adeguato, nessun miglioramento rispetto al livello di partenza, scarsa partecipazione all’attività didattica curricolare e alle iniziative integrative deliberate dal C. di Classe) essa dovrà avere un carattere di recupero nel quale sarà coinvolta necessariamente la famiglia. A titolo esemplificativo riportiamo una tabella di corrispondenza tra giudizio sintetico e caratteristica dei risultati in ambito cognitivo e comportamentale: GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO VOTO INDICATORI Frequenza e puntualità Partecipazione alle lezioni 10 9 DESCRITTORI Frequenta con assiduità le lezioni, rispetta gli orari, non ha ritardi. - Ineccepibile negli atteggiamenti tenuti a scuola; - E’ interessato/a e partecipa attivamente alle lezioni; - Dimostra responsabilità e autonomia. Sempre disponibile alla collaborazione con i docenti, con i compagni e il personale della scuola. Collaborazione con insegnanti e compagni Rispetto degli impegni Assolve gli impegni scolastici in maniera puntuale e costante. scolastici Non ha a suo carico nessun tipo di provvedimenti disciplinari, Provvedimenti ha invece eventuali segnalazioni positive per il rispetto disciplinari scrupoloso delle regole della convivenza civile. Frequenza e puntualità Frequenza assidua, rispetta gli orari, non ha ritardi. Partecipazione alle lezioni Collaborazione con insegnanti e compagni - Molto corretto/a negli atteggiamenti tenuti a scuola; - E’ interessato/a e partecipa attivamente alle lezioni. E’ disponibile alla collaborazione con i docenti, con i compagni e con il personale della scuola. 51 Rispetto degli impegni scolastici Provvedimenti disciplinari VOTO Partecipazione alle lezioni Collaborazione con insegnanti e compagni Rispetto degli impegni scolastici Provvedimenti disciplinari 7 Frequenza abbastanza regolare alle lezioni, rispetta quasi sempre gli orari. - Abbastanza corretto negli atteggiamenti tenuti a scuola; - E’ interessato e partecipa attivamente alle lezioni. E’ generalmente disponibile alla collaborazione con i docenti, con i compagni e con il personale della scuola. Non sempre puntuale e costante nell’assolvere gli impegni scolastici. Non ha a suo carico nessun tipo di provvedimenti disciplinari, ha invece eventuali segnalazioni positive per il rispetto scrupoloso delle regole della convivenza civile. Frequenta irregolarmente le lezioni, spesso entra in ritardo. Partecipazione alle lezioni Collaborazione con insegnanti e compagni Rispetto degli impegni scolastici Provvedimenti disciplinari - Poco corretto/a negli atteggiamenti tenuti a scuola; - Non è interessato/a e non partecipa alle lezioni. Poco disponibile alla collaborazione con i docenti, con i compagni e con il personale della scuola. Partecipazione alle lezioni Collaborazione con insegnanti e compagni Rispetto degli impegni scolastici Provvedimenti disciplinari Frequenza e puntualità Partecipazione alle lezioni 5 DESCRITTORI Frequenza e puntualità Frequenza e puntualità 6 Non ha note disciplinari, né altri provvedimenti a suo carico. INDICATORI Frequenza e puntualità 8 Assolve gli impegni in maniera puntuale e costante. Collaborazione con insegnanti e compagni Rispetto degli impegni scolastici Provvedimenti disciplinari Assolve gli impegni in maniera saltuaria. Ha a suo carico una o più ammonizioni. Frequenta in modo discontinuo le lezioni, entra sistematicamente in ritardo. - Scorretto/a negli atteggiamenti tenuti a scuola; - Non è interessato/a e non partecipa alle lezioni. Non è quasi mai disponibile alla collaborazione con i docenti, con i compagni e con il personale della scuola. Non assolve quasi mai agli impegni scolastici. - Disturba frequentemente l’attività didattica; - Ha a suo carico numerose ammonizioni anche scritte. Frequenta in modo assolutamente saltuario le lezioni, entra sistematicamente in ritardo. - Scorretto/a negli atteggiamenti tenuti a scuola; - Non è minimamente interessato/a e non partecipa alle lezioni. Non è mai disponibile alla collaborazione con i docenti, con i compagni e con il personale della scuola con i quali instaura rapporti riprovevoli e per questo viene sistematicamente ripreso. Non assolve mai agli impegni scolastici. Ha a suo carico un numero considerevole di ammonizioni e vari provvedimenti disciplinari. 52 SCHEDE DI VALUTAZIONE SCRITTI TRIENNIO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ITALIANO DIMENSIONI INDICATORI CRITERI 4 decimi Illeggibile PRODUZIONE SCRITTA PRODURRE TESTI DI VARIO GENERE Grafia Ortografia Strutturazione della frase Strutturazione del testo Contenuto Lessico Non rispettata 5 decimi DI difficile lettura Poco rispettata 6 decimi 7 decimi Poco chiara Chiara Abbastanza rispettata Rispettata 8 decimi Chiara e ordinata Molto rispettata 9 decimi Accurata Rispettata anche nell’ uso di termini poco comuni 10 decimi Molto curata Molto rispettata anche nell’ uso di termini poco comuni Scorretta e Scorretta Abbastanza Corretta Chiara, Corretta e Pienamente confusa corretta corretta e ben corretta ed articolata efficace ordinata Scorretta e Scorretta Abbastanza Corretta Chiara, Corretta e Pienamente confusa corretta corretta e ben corretta ed ordinata articolata efficace Confuso, Incompleto, Non Semplice, Ordinato ed Approfondito Approfondito incompleto non pienamente lineare e ampio con ed originale aderente aderente e poco osservazioni banale approfondito personali Generico, Ripetitivo e Corretto Corretto Appropriato Appropriato Vario, ripetitivo e improprio ma poco e vario preciso ed improprio vario efficace MATEMATICA DIMENSIONE PRODUZIONE SCRITTA INDICATOR 4 decimi I 5 decimi 6 decimi 7 decimi 8 decimi 9 decimi 10 decimi Limitata/ frammentaria Superficiale/ essenziale Abbastanza completa Completa Completa e sicura Completa, sicura e approfondita Essenziale/ parzialmente corretta Abbastanza corretta Corretta Corretta e sicura Sicura, corretta e precisa Elementare Sostanzialmente corretta/ corretta ma non completa Chiara e corretta Chiara e completa Chiara, completa e rigorosa CONOSCENZ A DEI CONTENUTI Scarsa APPLICAZION E DEI PROCEDIMEN TI RISOLUZIONE DEI PROBLEMI Confusa e scorretta Scorretta Frammentaria / assente Limitata/ parziale INGLESE FRANCESE E SPAGNOLO INDICATORI 4 decimi Gravi e CORRETTEZZA GRAMMATICALE frequenti errori grammaticali, testo poco organizzato o non comprensibile PRODUZIONE SCRITTA Verifica non svolta o molto frammentaria 5 decimi Ripetuti errori, anche gravi, che rendono il testo poco comprensibile Lacunosa e superficiale 6 decimi 7 decimi 8 decimi Commette solo Riferisce qualche errore non Riferisce abbastanza abbastanza grave che non correttamente correttamente inficia le le la comprensibilità informazioni informazioni, del testo senza errori gravi 9 decimi Non commette errori grammaticali ma solo qualche inesattezza nella scelta dei vocaboli Globale, ma non approfondita Completa e nel complesso adeguata Completa, Completa, precisa, precisa, approfondita approfondita, personalizzata Completa e precisa 10 decimi Non commette errori grammaticali, la scelta dei vocaboli è pertinente e particolarmente adeguata GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LE PROVE ORALI / SOGGETTIVE 10 Possiede conoscenze complete ed approfondite; sa applicare le conoscenze. Si esprime con ricchezza lessicale e organizza bene i propri testi. Possiede conoscenze approfondite che gli permettono di eseguire compiti anche difficili in 9 modo quasi sempre corretto. Si esprime con proprietà e sicurezza. 8 7 6 5 4 Possiede buone conoscenze che gli permettono di esporre con chiarezza i contenuti ed organizzare i propri testi. Possiede conoscenze sufficientemente approfondite. Espone con discreta chiarezza e usa terminologie generalmente appropriate. Ha conoscenze non molto approfondite e comprende contenuti e regole nei loro tratti essenziali. Possiede una terminologia accettabile ma l’esposizione appare ancora non ben organizzata. Ha conoscenze superficiali. Possiede una terminologia ridotta e l’esposizione appare ancora stentata. Ha scarse conoscenze e non è autonomo nella organizzazione del lavoro. Usa un linguaggio ancora improprio ed espone in modo poco o per niente strutturato. ESAMI DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE: CRITERI La valutazione, periodica e annuale, affidata ai docenti, dovrà accertare il raggiungimento di tutti gli obiettivi formativi ai fini del passaggio al periodo didattico annuale o biennale o all’ordine di scuola successivo, valutando anche il comportamento degli alunni, e ferma restando la possibilità di non ammettere agli esami in caso di accertate gravi carenze o per un numero di assenze per un numero di ore superiore a quello previsto,fatte salve deroghe nei seguenti casi eccezionali, debitamente documentati. L’articolo 14, comma 7, dello specifico Regolamento che prevede che “le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite [dei tre quarti di presenza del monte ore annuale]. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati”. Spetta, dunque, al collegio dei docenti definire i criteri generali e le fattispecie che legittimano la deroga al limite minimo di presenza. Tale deroga è prevista per casi eccezionali, certi e documentati. È compito del consiglio di classe verificare, nel rispetto dei criteri definiti dal collegio dei docenti e delle indicazioni della presente nota, se il singolo allievo abbia superato il limite massimo consentito di assenze e se tali assenze, pur rientrando nelle deroghe previste dal collegio dei docenti, impediscano, comunque, di procedere alla fase valutativa, considerata la non sufficiente permanenza del rapporto educativo. Considerata l’autonomia delle istituzioni scolastiche, si ritiene che rientrino fra le casistiche le assenze dovute a: gravi motivi di salute adeguatamente documentati; assenze per terapie e/o cure programmate; 55 donazioni di sangue; partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I.; Il Collegio, pertanto, delibera all’unanimità deroghe per le menzionate situazioni e demanda ai consigli di classe la valutazione delle singole situazioni a condizione che l’alunno interessato abbia raggiunto la sufficienza in tutte le discipline, valutando la possibilità di ulteriori deroghe per gli alunni ripetenti. INDICATORI CRITERI DI VALUTAZIONE ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL I CICLO DI ISTRUZIONE PROVE SCRITTE: Italiano • • • • Coerenza del contenuto Ricchezza del contenuto Proprietà lessicale Correttezza ortografica, morfologia, sintattica Matematica • • • • Conoscenza dei simboli, delle regole, delle proprietà, dei procedimenti Applicazione delle tecniche di calcolo Utilizzo di un processo di problem solving Comunicazione attraverso il linguaggio grafico Lingua straniera • Comprensione di un dato testo • Produzione di un testo scritto • Uso corretto delle strutture e funzioni linguistiche CRITERI DI CONDUZIONE DEL COLLOQUIO D’ESAME Il Consiglio di classe, in osservanza del D.M. 26 agosto 1981, stabilisce i criteri fondamentali per la conduzione del colloquio d’esame di licenza media che “deve offrire all’alunno la possibilità di dar prova della propria capacità di rielaborazione e d’organizzazione delle conoscenze acquisite, anche in vista delle scelte successive”. Di conseguenza il colloquio dovrà evidenziare la preparazione, l’attività svolta dall’alunno e l’efficacia dell’azione educativa culturale promossa dalla scuola. L’impostazione e le modalità dello svolgimento delle prove d’esame terranno conto della situazione di partenza, dell’attuale livello culturale degli allievi, del possesso delle abilità strumentali di ogni alunno, delle effettive abilità e competenze. Poiché la classe è eterogenea, può essere suddivisa in fasce omogenee per possesso d’abilità e capacità raggiunte; pertanto la prova si articolerà in modo da consentire di verificare le seguenti fasce di livello: 1° fascia: • • • • • • organizzare un’esposizione chiara, autonoma e articolata di conoscenze di mettere in relazione e classificare usufruire di un lessico appropriato porsi in modo problematico rispetto alle situazioni esprimere valutazioni personali motivate trasporre e tradurre da un codice all’altro 56 2° fascia: • • • • esporre con chiarezza individuare autonomamente le relazioni logiche utilizzare termini specifici dei diversi linguaggi proporre valutazioni personali dietro sollecitazione degli insegnanti 3° fascia: • esporre con linguaggio semplice ma corretto • seguire le fasi essenziali di un procedimento logico • leggere e presentare i messaggi dei diversi codici 4° fascia: • esporre semplici esperienze personali • esporre semplici argomenti di studio • cogliere il messaggio fondamentale di una comunicazione MODALITA’ DI CONDUZIONE DEL COLLOQUIO D’ESAME La commissione imposterà il colloquio in modo da consentire una valutazione comprensiva del livello raggiunto dall’allievo nelle varie discipline, evitando ogni artificiosa connessione fra gli argomenti o la caduta in un repertorio di domande e di risposte su ciascuna disciplina, prive dei necessari organici collegamenti. E’ opportuno, inoltre, lasciare spazio, durante il colloquio, all’esposizione delle conoscenze relative a quelle discipline che non prevedono la prova scritta, pur essendo eminentemente operative: Musica, Tecnologia, Arte ed immagine e Scienze motorie e sportive. La prova si svilupperà in modo differenziato in base alla conoscenza che la Commissione possiede relativamente al percorso e alla realtà d’apprendimento scolastico dell’allievo, al fine di creare un’atmosfera favorevole alla piena espressione delle abilità e delle capacità del candidato, per limitare gli effetti negativi dei condizionamenti emozionali che potrebbero influire sulla stessa esperienza d’esame. La valutazione verrà effettuata sulla base: • • • • dei risultati pregressi; del raggiungimento degli obiettivi previsti dalla progettazione curriculare; del livello di preparazione conseguito nelle diverse materie; dei risultati delle prove d’esame; CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DELLA LODE Con l’attribuzione della lode la commissione, all’unanimità, attesta il conseguimento del risultato d’eccellenza nel percorso di studi e nelle prove d’esame. La lode sarà attribuita sulla base dei seguenti criteri: • votazione di ammissione agli esami non inferiore a 10; • media non inferiore a 10 conseguita alle prove d’esame; Sarà altresì valutata la partecipazione ad attività extracurriculari e l’acquisizione di particolari competenze e/o riconoscimenti in ambito extracurricolare. 57 La scuola Caporale ha costituito un gruppo di progetto con il compito di supervisionare e accompagnare la sperimentazione proposta dal MIUR con la C.M. n. 3 del 13/2/2015. Pertanto sperimenta e adotta il seguente modello di certificazione delle competenze alla fine del primo ciclo d’istruzione. Istituzione scolastica _____________________________________________ SCHEDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE Il Dirigente Scolastico Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti e ai giudizi definiti dal Consiglio di classe in sede di scrutinio finale; tenuto conto del percorso scolastico ed in riferimento al Profilo dello studente; CERTIFICA che l’alunno ………………………………………………………………………………………..., nato a……….…………………………………………………... il ……………………………….., ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / ….. la classe .… sez. …, con orario settimanale di …. ore; ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati. Livello Indicatori esplicativi A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli. L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese. L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note. B – Intermedio C – Base D – Iniziale 58 1 2 3 4 5 6 7 Profilo delle competenze Competenze chiave Discipline coinvolte Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: Italiano Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in Comunicazione lingue grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese nelle e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici straniere. situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Le sue conoscenze matematiche e scientifico- Competenza e tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della matematica di realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi competenze quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di base in scienza e un pensiero logico-scientifico gli consente di affrontare tecnologia. problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. Usa con consapevolezza le tecnologie della Competenze comunicazione per ricercare e analizzare dati ed digitali. informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. ad Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a Imparare curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta imparare. Consapevolezza ed ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. espressione culturale. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: Inglese - Francese Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni Imparare di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di imparare. procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se Consapevolezza stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le espressione diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in culturale. un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società. 59 Tutte le discipline, con particolare riferimento a: Matematica – Scienze –Tecnologia -Geografia Tutte le discipline, con particolare riferimento a: Tecnologia Tutte le discipline, con particolare riferimento a: Storia - GeografiaScienzeArte e Immagine Musica-Strumento MusicaleEducazione Fisica ad Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………... ed Tutte le discipline, con particolare riferimento a: Storia-Religione Arte e Immagine Musica -Strumento Musicale Educazione Fisica Livello In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento Consapevolezza si esprime in ambiti motori, artistici e musicali che gli espressione culturale. sono congeniali. 8 9 Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti. 1 0 Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Orienta le proprie scelte in modo consapevole. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. 1 1 1 2 1 3 ed Tutte le discipline, con particolare riferimento a: Arte e immagineMusica-Strumento MusicaleEducazione FisicaItaliano Spirito di iniziativa e Tutte le discipline, imprenditorialità. con particolare Competenze sociali e riferimento a: civiche. ………………………... Imparare ad imparare. Competenze sociali e civiche. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………... Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la Competenze sociali e Tutte le discipline, con particolare costruzione del bene comune esprimendo le proprie civiche. riferimento a: personali opinioni e sensibilità. Storia - Educazione fisica Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e Competenze sociali e Tutte le discipline, con particolare corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del civiche. riferimento a: rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le Educazione Fisica funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse Scienze forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc. L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a: ………………………………………………………………………………………………………………………………………………. Sulla base dei livelli raggiunti dall’alunno/a nelle competenze considerate, il Consiglio di Classe propone la prosecuzione degli studi nel/i seguente/i percorso/i: ..…………………………………………………………………………… Data. ………………. Il Dirigente Scolastico ………………………………. 60 Integrazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Che vuol dire creare dei legami? Noi avremo bisogno l'uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unico al mondo...” (Da “Il Piccolo Principe” di A. de SaintExupéry) La Scuola offre all’alunno una tipologia di interventi volti a valorizzarne le potenzialità. Partendo da questo presupposto imprescindibile, è necessario rilevare negli alunni disagi sociali, economici, culturali, linguistici che possono ostacolare il loro pieno e sereno inserimento scolastico, nonché disturbi che rimandano ad una certificazione di DSA ( disturbo specifico dell’apprendimento) o ad una di disturbi educativi specifici, come ADHD se si vuole garantire la piena inclusione di tutti. “L’efficacia del progetto d’ inclusione si realizza attraverso un rapporto collaborativo tra insegnante di sostegno – che, però, non può essere considerato l’unico responsabile del processo di recupero - sviluppo dell’alunno diversamente abile – ed i docenti curricolari del team. L’insegnante di sostegno, infatti, opera in maniera sinergica con i colleghi e gli operatori, al fine di procedere ad una corretta e precisa lettura della situazione dell’allievo in difficoltà e progetta un percorso di apprendimento Piano educativo individualizzato PEI, per gli alunni in possesso di diagnosi funzionale, oppure rimanda ai docenti della classe, in accordo con le famiglie, la redazione di un Piano Didattico Personalizzato (PDP) in caso di alunni con DSA o con BES appartenenti alla terza fascia. Tale possibilità viene garantita attraverso strategie operative fondate sulla motivazione, agevolando l'emergere negli alunni di una "disponibilità ad apprendere", sulla qualità della relazione, sulla personalizzazione del percorso formativo, ma soprattutto attraverso una didattica Inclusiva.Essa riguarda tutta la classe o tutto il gruppo a cui appartiene l'alunno. A giugno 2015 è stato redatto il PIANO ANNUALE DELL’INCLUSIVITA’ (P.A.I.), allegato e parte integrante del Piano dell’Offerta Formativa, in cui sono state pianificate le strategie didattiche calibrate a ciascuna tipologia di alunni rilevata, mediante: - Questionario di criticità della classe - Griglia di osservazione alunni con BES. Scheda di riepilogo presenza di BES di I, II, III fascia. La scuola ha aderito, inoltre, al protocollo di rete con il CTI ( Centro Territoriale di Inclusione) ISIS Europa di Pomigliano. A partire da settembre 2015, infatti, verrà aperta una piattaforma interattiva per tutte le scuole afferenti al fine di analizzare e supportare i casi di alunni con BES rilevati e comunicati. 61 Strategie di intervento adottate dalla scuola per le disabilità Cresce il numero di alunni con disabilità nella scuola statale italiana: dai 202.314 dell’anno scolastico 2012/2013 ai 209.814 del 2013/2014 (+3,7%). Ma aumenta, al contempo, il contingente dei docenti di sostegno: dai 101.301 del 2012/2013 ai 110.216 del 2013/2014 (+8,8%). Il rapporto docenti/alunni è, in media, di 1 a 2 e il personale è sempre più stabile (Rapporto MIUR 2013/14), anche se sempre più insufficiente. Nel POF dell’istituto è presente un’ intera sezione dedicata all’inclusione della disabilità, con indicazione dei finanziamenti cui accedere , delle risorse materiali e umane a disposizione e della redazione di un piano didattico personalizzato per alunno. E’ stato previsto un gruppo di lavoro che procederà ad un’analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati nell’anno appena trascorso e formulerà un’ipotesi globale di utilizzo funzionale, ciò più agevolmente grazie ai software ed alle applicazione di gestione degli strumenti informatici. Il Gruppo di lavoro per l’inclusione (in sigla GLI), grazie alla realizzazione LAN costituirà l’interfaccia di rete dei centri territoriali di inclusione (C.T.I.), con cui già si collabora alla realizzazione della piena inclusione non solo degli alunni diversamente abili ma anche per BES e DSA, dei servizi sociali e sanitari territoriali per l’implementazione di azioni di sistema (formazione, tutoraggio, progetti di prevenzione, monitoraggio, ecc.). Con la realizzazione della rete LAN- WLAN l’ istituto sarà capace di: • analizzare la situazione complessiva dell’istituto ( numero di alunni con disabilità, DSA, BES, tipologia dello svantaggio, classi coinvolte); • definire le linee guida per le attività didattiche e di sostegno agli alunni con disabilità dell’istituto da inserire nel POF; • seguire l’attività dei Consigli di classe e degli insegnanti specializzati per le attività di sostegno, verificando che siano attuate le procedure corrette e che sia sempre perseguito il massimo vantaggio per lo sviluppo formativo degli alunni nel rispetto della normativa; • implementare l’uso di attrezzature , strumenti, sussidi, ausili tecnologici, e materiali didattici digitali destinati agli alunni con disabilità e DSA e ai docenti che se ne occupano; • definire la modalità di accoglienza degli alunni con metodologie e criteri innovativi; • analizzare casi critici per proposte di intervento per risolvere problematiche emerse nelle attività di integrazione in particolare privilegiando l’uso di strumenti informatici; • formulare proposte per la formazione e l’aggiornamento dei docenti. 62 Integrazione degli alunni stranieri Allo scopo di favorire la frequenza e l’integrazione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali, con particolare riferimento agli alunni di diversa appartenenza culturale , si mira a : • creare un clima di accoglienza tale da ridurre al minimo la percezione di sé come minoranza; • facilitare l'apprendimento linguistico; • inserire nelle discipline approfondimenti storici, geografici e religiosi riguardanti i Paesi di provenienza al fine di evidenziarne la validità dei valori peculiari; • attingere dal patrimonio culturale del Paese, o dell'area di riferimento, per valorizzarne le “radici”; • la presenza nella scuola di alunni stranieri rappresenta anche una occasione importante per favorire la diffusione dei valori di accoglienza e solidarietà tra gli allievi e gli adulti. CONTINUITÀ E' compito dell'istituzione scolastica: • formulare una chiara Offerta Formativa; • monitorare e valutare l'efficacia delle azioni; • rendere conto periodicamente degli apprendimenti dei singoli alunni ; • individuare le iniziative tese al sostegno e al recupero degli alunni con Bisogni Educativi Speciali; Riteniamo che i momenti assembleari rispondano alle esigenze di dibattito, di proposizione, di confronto culturale. Sono il luogo privilegiato per la costruzione di un valore comune e condiviso. La scuola si impegna a facilitarne e diffonderne la pratica. Ai colloqui individuali si attribuisce una funzione primaria: • per comunicare in merito alla situazione di apprendimento di ciascun alunno e del gruppo classe • per costruire, con le famiglie, possibili itinerari per il superamento delle difficoltà. La comunicazione alle famiglie sui livelli di apprendimento raggiunti sarà garantita anche mediante: • colloqui a cadenza bimestrale; • specifici avvisi; La Famiglia si impegna a: • intervenire alle assemblee e alle riunioni di Istituto che si ritenga necessario indire; • tenersi informata e al corrente delle iniziative della scuola; • discuterle e contribuire al loro arricchimento e alla loro realizzazione; • sostenere i propri figli nel mantenimento degli impegni assunti a scuola; • partecipare ai colloqui individuali. Informazione e comunicazione L'organizzazione che il nostro Istituto si è data richiede il ricorso ad adeguati strumenti di informazione esterna e di comunicazione interna, per: • garantire la massima informazione possibile agli utenti; • favorire la circolazione delle informazioni all'interno della scuola; • documentare l'attività didattica e non, svolta nel corso del tempo; • rendere visibile all'esterno il "prodotto scolastico"; • dotarsi di strumenti per ottenere informazioni dall'esterno. 63 Gli strumenti di comunicazione con l’esterno sono i seguenti: • ALBO dell’istituto • libretto giustifica assenze; • diario personale alunni; • sportello ascolto alunni ; • sportello genitori; • sito web; • colloqui bimestrali con i genitori I mezzi messi a disposizione degli utenti per segnalare disfunzioni e proporre modifiche Procedura per le segnalazioni La Scuola accetta e,non solo, sollecita ogni forma di segnalazione degli utenti relativa criticità di ogni genere,ritenute utili indicazioni per migliorare la qualità del servizio. Le segnalazioni possono essere presentate al Dirigente Scolastico in forma orale, scritta, telefonica, via fax o per posta elettronica e devono sempre contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente. Non vengono prese in considerazione segnalazioni anonime. Valutazione del servizio Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio la scuola adotta uno specifico progetto ed effettua periodiche rilevazioni mediante questionari rivolti all’utenza, sia interna che esterna , i cui esiti vengono discussi nell’ambito degli organi collegiali. Funzione dei servizi amministrativi ed ausiliari Il personale ATA assume un ruolo determinante nel raggiungimento degli obiettivi previsti nel Piano dell’Offerta Formativa e ciascuno, con le proprie abilità, è tenuto a collaborare per avere: • un rapporto più significativo con le famiglie e con gli organismi operanti sul territorio; • rispetto del profilo previsto dai rispettivi mansionari. Strumenti organizzativi per realizzare un modello di decisionalità diffusa Per poter realizzare in modo adeguato la propria proposta formativa l’Istituto si è dato una forma organizzativa basata su commissioni, gruppi di lavoro suddivisi in tre Dipartimenti disciplinari (linguistico - antropologico, scientifico- tecnologico) e gruppi di studio (qualità e valutazione). In questo contesto, vengono maggiormente valorizzate le risorse umane presenti nella scuola e favoriti processi decisionali che coinvolgono tutti i docenti. Esiste anche un Team dei docenti incaricati delle funzioni strumentali al POF che si riunisce periodicamente con il Dirigente, o un suo collaboratore, allo scopo di valutare, adattare e migliorare le attività connesse con la realizzazione del Piano dell'Offerta Formativa. Il Dirigente Scolastico si avvale, inoltre, di un team docenti collaboratori al fine di individuare procedure efficaci e trasparenti di gestione della Istituzione scolastica. Aggiornamento e formazione L'aggiornamento professionale di tutto il personale della scuola è un importante elemento di qualità del servizio; esso è finalizzato a fornire ai docenti strumenti culturali e scientifici per sostenere la sperimentazione e l'innovazione didattiche, nonché maggiori capacità relazionali e più ampi margini di autonomia operativa anche in relazione alla diffusione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Le attività di aggiornamento, quindi, tendono alla valorizzazione in senso formativo del lavoro collegiale degli insegnanti. Compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili, le diverse iniziative possono essere di volta in volta pubblicizzate anche nelle altre scuole del territorio. 64 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Per garantire l’uguaglianza delle opportunità nell’offerta formativa, la Scuola attiva una didattica che privilegia progettualità e creatività di alunni e docenti nella prospettiva della flessibilità. La valenza formativa della didattica per progetti implica trasversalità di obiettivi e contenuti, integrazione tra finalità, obiettivi, saperi e metodologie. Essa è attenta alle differenze e al protagonismo degli alunni, ai loro stili cognitivi e promuove conoscenze e competenze basate sugli elementi fondamentali dei saperi. Per l'anno 2015-2016, il Piano dell’Offerta Formativa prevede i seguenti Progetti: CURRICULARI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. RETE PER LA CONTINUITA’: ORIENTAMENTO IN ENTRATA E IN USCITA RETE PER LA LEGALITA’ DIPENDENZE PATOLOGICHE CURATO DALL’ ASL NAPOLI 2 NORD CAMPAGNA INFORMAZIONE E FORMAZIONE SULLA SICUREZZA T.T ACERRA LINGUA INGLESE, FRANCESE E SPAGNOLO CON DOCENTI MADRELINGUA IN CLASSE AUTOANALISI E AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO RETE PER LE INDICAZIONI NAZIONALI EXTRACURRICULARI - NIAMO ACERRA AL CENTR0 IERI, OGGI… E DOMANI? 65 Papa Francesco, nell’enciclica “ Laudati sii’ elenca i piccoli gesti ordinari che possono essere compiuti da tutti per una consapevole educazione ambientale: «Evitare l’uso di materiale plastico o di carta, ridurre il consumo di acqua, differenziare i rifiuti, cucinare solo quanto ragionevolmente si potrà mangiare, trattare con cura gli altri esseri viventi, utilizzare il trasporto pubblico o condividere un medesimo veicolo tra varie persone, piantare alberi, spegnere le luci inutili, e così via». Queste parole del Papa ci fanno capire come anche nel nostro quotidiano e nelle nostre piccole vite si può incidere. Il Progetto intende porre l’attenzione sul bisogno di creare negli alunni una mentalità ecologica, sulla necessità di aiutarli a crescere nella cultura del rispetto dell’ambiente, per educarli alla conoscenza e alla difesa delle risorse del territorio, della natura e del paesaggio. Solo così è possibile immaginare uno scenario ambientale diverso. Le conoscenze specifiche dell’ Educazione ambientale, si organizzano intorno ai concetti di sistema limite, irreversibilità, diversità, evoluzione, equilibrio dinamico e unicità. L’ambiente è un sistema di relazioni che presenta variabili interagenti tra di loro e che innescano catene di retroazioni per cui i disastri provocati dall’insensibilità o peggio dagli interessi dei nonni ricadono sui figli e perfino sui nipoti. Il nostro istituto partendo dalle istanze suddette, propone per l’anno scolastico una progettazione che tenga conto di una finalità che sia nello stesso tempo: • CRITICA • PROBLEMATICA • PARTECIPATIVA Pertanto propone un unico Progetto da cui se ne dipartono altri correlati, che mediante una didattica laboratoriale intendono mirare in maniera organica, coerente ed efficiente alla formazione di cittadini competenti ed autonomi nel fare scelte giuste per il proprio territorio. LABORATORI DEL FARE 1) AVVIAMENTO ALLA PRATICA SPORTIVA 2) NOI E LA MUSICA 3) LIBERI DI PENSARE ( LAB. DI GIORNALISMO) 4) LA TECNOCLASSE: PROGETTO PER LA DIDATTICA DIGITALE 5) PROGETTO IN RETE SULL’ EDUCAZIONE ALLA SALUTE 6) MANIPOLAZIONE E MANUALITA’ CREATIVA 7)“A SCUOLA DI EMOZIONI” 8) “IERI, OGGI E…DOMANI” 9) LABORATORIO SCIENTIFICO: IL SURRISCALDAMENTO GLOBALE LABORATORI DEL SAPERE 1) PROGETTO DI AVVIAMENTO/POTENZIAMENTO LINGUA LATINA 2) CINEMA…PASSIONE E CULTURA 3) PROPOSTE BIBLIOTECA 4) PROGETTO “LETTURA” 5) IMPARIAMO A PARLARE CON IL MONDO ( FRANCESE E SPAGNOLO) 6) LIBRIAMOCI 7) I CAN SPEAK ENGLISH” 8) LET’S START AGAIN” 9) POTENZIAMENTO DI MATEMATICA 10) CERTIFICAZIONE LINGUA FRANCESE 11) PREVENZIONE NELL’ETA’ ADOLESCENZIALE 66 PROGETTI CON ESPERTI ESTERNI 1) TEATRO/SCUOLA “IL SOGNO” CON L’ASSOCIAZIONE PICCOLI PASSI DI ACERRA 2) SPORTELLO D’ASCOLTO CON L’ASSOCIAZIONE APPARTENIAMO - AMO 3) COUNSELING PSICOLOGICO CON L’ASSOCIAZIONE VESUVIAMENTE ONLUS La Scuola si impegna a valutare proposte formative provenienti dai partners istituzionali e/o locali. Le suddette proposte progettuali saranno vagliate dallo staff del Dirigente e trasmesse ai referenti interessati. 67 INNOVAZIONE DIGITALE La scuola sta rapidamente implementando tutte le azioni per la ricerca di finanziamenti che diano spinta all'innovazione digitale. Essa non ha mai partecipato alle passate azioni dei Fondi Strutturali Europei e, quindi, non ha mai usufruito di benefici in termini di implementazione infrastrutturale, di miglioramento degli apprendimenti degli alunni, grazie alle TIC e ai nuovi linguaggi, e di innovazione e ricerca didattiche. Gli ambienti di apprendimento digitalizzato hanno, infatti, caratteristiche ed offrono condizioni tali che permettono agli alunni la personalizzazione del loro apprendimento sia formale che informale ed è possibile imparare in qualsiasi luogo e da qualsiasi postazione. I docenti potranno creare e condividere i propri contenuti con gli alunni delle classi ma anche con altri alunni e docenti di altri Paesi. Per il corrente anno scolastico 2015/16, la Scuola secondaria di 1° grado" Gaetano Caporale" partecipa al Programma Operativo Nazionale "Per la scuola” , presentando la sua candidatura per la realizzazione delle infrastrutture di rete LAN - WLAN, obiettivo specifico 10.8 - azione 10.8.1. Titolo del progetto: "A scuola in rete" e nello specifico la realizzazione consentirà di: • • • • • • • • • • • Migliorare il sistema di connettività, senza fili, in aree interne agli edifici scolastici per la fruizione sistemica delle dotazioni tecnologiche in possesso della scuola; Favorire, in linea con le normative ministeriali, l’ammodernamento della scuola in termini funzionali ed operativi strutturando “ambienti” che consentano l’utilizzo di dispositivi digitali multipli quali il registro elettronico, l’ I - Pad, etc; Arricchire il ventaglio di possibilità formative, per gli studenti normodotati, i portatori di disagio e/o diversa abilità, integrando le metodologie didattiche tradizionali con quelle innovative incentrate sull’uso combinato di strumenti ed applicazioni tecnologiche; Favorire ed agevolare la comunicazione interna/esterna (docenti/docenti- docenti/genitori; istituzioni scolastiche/istituzioni scolastiche); Facilitare ed agevolare la comunicazione, la ricerca, l'accesso alle informazioni e alle risorse, ai materiali didattici da parte dei docenti e degli alunni allo scopo di arricchire il “sapere” e fornire nuove chiavi di lettura Favorire e promuovere la sperimentazione di nuove metodologie didattiche, creando momenti di protagonismo sia nel corpo docente che negli alunni anche attraverso la creazione di contenuti digitali Aumentare il numero di utenti fruitori della rete così da ridurre eventuali gap “cognitivi ed operativi” rispetto all’uso delle dotazioni tecnologiche e da creare le premesse per un adeguato ed armonico inserimento degli studenti nel contesto scuola. Prevenire il disagio ambientale, gli abbandoni e la Dispersione Scolastica. Incidere in maniera significativa sull’apprendimento quali - quantitativo degli studenti Creare ambienti di lavoro innovativi che privilegiano l’uso di più canali comunicativi e stimolano lo sviluppo di plurime conoscenze e competenze; Promuovere l’uso degli strumenti digitali in chiave “utile e funzionale” e non solo come strumento ludico. I risultati attesi sono quindi declinabili in: 68 • • • • • • • Maggior numero di studenti che usufruiscono dei vantaggi derivanti dall’uso di tecnologie informatiche e dalla rete, sia in maniera diretta che indiretta mediante l’applicazione di metodologie didattiche innovative da parte del corpo docente, Miglioramento delle performance degli studenti, strettamente legato ad un approccio multidisciplinare innovativo che integra metodologie didattiche tradizionali ed innovative, Miglioramento del “rapporto” dei discenti con le nuove tecnologie, utilizzate in modalità utile e non solo ludica Maggiore orientamento verso la didattica 3.0 con ricaduta positiva sul clima e l’ambiente di lavoro Introduzione di elementi di didattica innovativa soprattutto negli ambiti disciplinari in cui gli studenti della nostra istituzione scolastica presentano lacune (Italiano, Matematica, Lingue straniere) finalizzati all'accrescimento del loro sapere, al miglioramento delle loro performance e allo sviluppo delle competenze utili alla cittadinanza attiva Sollecitazione, per i docenti, a realizzare contenuti digitali ad hoc e a condividerli in rete, arricchendo il personale sapere mediante il confronto con altri docenti Condivisione dei registri informatici 69 AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO: ESITI R.A.V TRAGUARDI E PRIORITRA’ RAV ( RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE) La scuola ha partecipato al rapporto di autovalutazione con il MIUR, da cui sono emersi tali traguardi che rappresenteranno il punto d’inizio del piano di miglioramento (PdM) del PTOF ( Piano Triennale dell’Offerta Formativa). ESITI DEGLI STUDENTI Risultati nelle prove standardizzate nazionali Risultati a distanza DESCRIZIONE DELLE PRIORITA’ Riduzione delle differenze dei risultati INVALSI tra le classi Rilevazione sistematica degli esiti degli allievi nel percorso scolastico successivo Rilevazione sistematica degli esiti degli allievi nel percorso scolastico successivo DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO Rientrare nelle medie nazionali Monitorare i risultati degli alunni nella scuola secondaria di II grado per verificare l'efficacia del Consiglio Orientativo Monitorare i risultati degli alunni nella scuola secondaria di II grado per verificare, ed eventualmente migliorare, gli approcci didattici Motivare la scelta delle priorità sulla base dei risultati dell'autovalutazione La scelta delle priorità è emersa dall'analisi dei punti di debolezza dell'autoanalisi, nell'ottica di una prospettiva di miglioramento e crescita. AREA DI PROCESSO Curricolo, progettazione e valutazione Continuita' e orientamento DESCRIZIONE DELL’OBIETTIVO DI PROCESSO Prevedere nella progettazione didattica attività funzionali al potenziamento di attività ind. e di gruppo per la compilazione delle prove standardizzate nazionali Potenziare le competenze chiave del curricolo verticale (in continuità con la scuola primaria e secondaria di II grado). Promuovere incontri con attività didattiche degli alunni presso istituti superiori del territorio, per rendere significativo l'orientamento. Strutturare un percorso sistematico di orientamento per la comprensione del sé e delle proprie inclinazioni Indicare in che modo gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle priorità Accrescere l'operatività della scuola coinvolgendo tutti i docenti e formalizzando Reti di scuole con le stesse priorità. 70 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. ALLEGATI Piano Annuale delle Attività Piano delle Attività del personale ATA Copia dei Progetti approvati Piano di Aggiornamento e Formazione del Personale Carta dei Servizi Regolamento Iniziative di “FUORI SCUOLA” Piano delle Iniziative di “FUORI SCUOLA” Regolamento di Istituto Regolamento Disciplina Studenti (Statuto Studentesse e Studenti) Patto di Corresponsabilità Piano Annuale Inclusione Regolamento Attività Negoziali Regolamento per le Certificazioni Il presente Piano dell’Offerta Formativa ha durata triennale. I progetti in esso contenuti possono essere confermati o modificati annualmente. L’Organigramma, così come definito per il corrente anno scolastico, è suscettibile di successive modifiche. Il presente Piano dell’Offerta Formativa è stato approvato dal Collegio dei Docenti e successivamente dal Consiglio di Istituto 2015. Acerra, 15 settembre 2015 IL DIRIGENTE SCOLASTICO Anna Iossa 71