SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
AD INDIRIZZO MUSICALE
“Gaetano Caporale”- Acerra
P.O.F.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
TRIENNIO 2013-2016
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INDICE
PAG.
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ARGOMENTO
PERCHE’ UNA BUSSOLA. COSA E’ IL POF.
L’ ISTITUTO
GAETANO CAPORALE
ORGANIGRAMMA DI ISTITUTO
PRINCIPI FONDAMENTALI
ANALISI DEL CONTESTO
LUOGHI ED ENTI DI PARTICOLARE INTERESSE
I CRITERI PER IL RACCORDO CON GLI ENTI LOCALI E TERRITORIALI
RISORSE DELLA SCUOLA
CONTRATTO FORMATIVO
GLI OBIETTIVI COMPLESSIVI DEL SERVIZIO
I SERVIZI DI QUALITA’
MONITORAGGIO E AGGIORNAMENTO DEL POF
LA PROGETTAZIONE ANNUALE DEL CURRICOLO
L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO
IL CURRICOLO VERTICALE
LA VALUTAZIONE
I CRITERI DI VALUTAZIONE
SCHEDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI
INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
INNOVAZIONE DIGITALE
AUTOVALUTAZIONE: ESITI RAV
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Perché una bussola
Perché il nostro POF vuole essere un piano di orientamento, oltre che di riferimento, verso traguardi
certi, uno strumento di direzione e di svolta in un periodo particolarmente complesso della storia della
Scuola , caratterizzato da una profonda crisi culturale,economica e sociale. Una dura realtà.
Ma, come asseriva il “vecchio” filosofo Platone, esiste il MONDO DELLE IDEE. La Scuola appartiene a tutti,
anche al più distratto dei passanti perché è il luogo in cui si osserva il presente, si riconosce e si
protegge il passato e si costruisce il futuro, processi a cui nessuno può pensare di sottrarsi. Per fare
questo bisogna trovare dei link tra la realtà e le idee, sperimentarle, verificarle, cercarne altre, assieme.
Bisogna FARE ORGANIZZAZIONE, ovvero creare uno strumento che raggiunga obiettivi possibili nella
situazione data, dentro i vincoli esistenti e con le risorse disponibili.
Che cosa è il P.O.F.
In osservanza dell’art. 3 del DPR 275/’99 ciascuna istituzione scolastica predispone un proprio Piano
della Offerta Formativa, il “manifesto” didattico - pedagogico che costituisce l’identità culturale e
progettuale della scuola. Nell’ambito delle finalità definite dalla Indicazioni Nazionali per il Curricolo,
questa scuola progetta un’Offerta Formativa in sinergia tra le risorse interne e quelle del Territorio.
Il P.O.F. , nella sua peculiarità, va anche inteso come “documento” in progress. I nostri principi ispiratori
sono l’Inclusività e la Qualità per garantire il diritto all’apprendimento e, nel corso della vita, un buon
incontro con i sogni.
La nostra idea di Scuola
Intendiamo la Scuola come luogo di impegno, di studio e di interazione finalizzato alla conquista
dell’autostima e dell’identità personale affinché ogni alunno possa raggiungere la propria eccellenza” in
un clima sereno e positivo fondato sulla cortesia del dialogo sia con l’utenza interna che esterna.
Accoglienza, continuità, orientamento, educazione alla cittadinanza attiva e integrazione sono finalità
che richiedono alla Comunità Educante una consapevole assunzione di responsabilità. Le attività vengono
articolate in una pluralità di interventi formativi definiti nel Piano dell’Offerta Formativa all’insegna
della condivisione e dell’unitarietà. La relazione si fonda sul seguente presupposto:“In quanto persone
inserite in un gruppo, ogni emozione, sentimento o difficoltà di un compagno o di un alunno ci
appartiene, anzi costituiscono una risorsa preziosa da condividere”.
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L’Istituto
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO AD INDIRIZZO MUSICALE
“GAETANO CAPORALE”
PIAZZA FALCONE E BORSELLINO, 8 -TEL./FAX 08I 8857104
e-mail:[email protected] [email protected]
sito web:www.scuolacaporaleacerra.gov.it
ORARIO LEZIONI:
ORE 8.00 - 14.00 SU 5 GIORNI SABATO ESCLUSO
STRUMENTO MUSICALE:
ORE 14.05-18.05 DAL LUNEDI’ AL GIOVEDI’
ORE 14.05-16.05 VENERDI’
N° ALUNNI: 1007 N° CLASSI: 44 N° DOCENTI: 101
ORARIO RICEVIMENTO DS E UFFICI
DAL LUNEDI’ AL VENERDÌ
ORE 11.30-13.30
Fare scuola per costruire il futuro
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Gaetano Caporale
E’ una delle figure che ha dato lustro alla comunità acerrana per il suo forte legame alla città, in cui
nacque nel 1815, e per la sua particolare passione per il SAPERE. Studiò nel Seminario di Acerra, poi a
Napoli, nel collegio dei Gesuiti, dove si diplomò ed ottenne, di seguito, la laurea in medicina e chirurgia.
Dopo aver esercitato per alcuni anni la professione di medico ad Acerra, fece ritorno a Napoli dove si
dedicò allo studio della Statistica. In tale materia egli può essere considerato sicuramente un pioniere
per i suoi tempi. Nel 1866 divenne Professore di Statistica presso l'Istituto Tecnico di Napoli.
Parallelamente agli studi di statistica si dedicò allo studio del territorio, in particolare dell'archeologia e
della storia di Acerra . Fu membro della Commissione conservatrice dei monumenti ed oggetti di
antichità e belle arti di Terra di Lavoro. Morì ad Acerra il venti gennaio 1899. A Gaetano Caporale, uomo
di Cultura ed esempio di passione per la propria terra sono state intitolate la nostra istituzione scolastica
e la biblioteca comunale. Tra le opere di Gaetano Caporale ricordiamo:
- Notizie Storiche della Città di Acerra;
- Dell'area, dell'acqua e di alcuni monumenti Acerrani;
- Il Martirio e culto dei S.S. Cuono e Figlio;
- Memorie storico - diplomatiche della Città di Acerra;
- Pianta topografica della Città con tavola Statistica della
Diocesi di Acerra.
.
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Organigramma - a.s. 2015/2016
DIRIGENTE SCOLASTICO: Dott.ssa Anna Iossa
Primo Collaboratore :
Prof. Raffaele Gammella
Referente sostituzioni
Docente: Pezzillo Francesco
Funzioni Strumentali
Organo di Garanzia
Studenti
Commissione elettorale
Referente orario
Comitato di Valutazione
del servizio dei docenti
Comm. Tecnica
valutazione offerte
Gruppo di studio e di
lavoro per l’Handicap e
GLHI
Area n. 1- Gestione POF e rapporto con gli Enti: Liguori Maria
Area n. 2- Supporto ai docenti e dispersione alunni : Angrisani
Annabella
Area n. 3- Valutazione: Montanaro Domenico
Area n. 4- Alunni : Orientamento – Continuità - Sindaco Junior:
Giuliano Emma
Area n. 5- BES e alunni H: Tortora Caterina in Lupoli
Docente effettivo: Lombardi Maria Rosaria
Docente supplente: Liguori Maria
Genitori: Iasevoli Tania, Tufano Santa, Improta Annamaria
(supplente).
Docenti: Montanaro Domenico.
ATA: PNapolitano Daniele.
Genitori: Castaldo Raffaella, D’Avossa Matilde.
Gammella Raffaele
Effettivi: Gammella Raffaele, Giuliano Emma, Di Nardo Egizia,
Montanaro Domenico.
Supplenti: Capone Carmine, Leo Folliero Maria.
DSGA: Esposito Maria Teresa; DS: Iossa Anna; Prof.re Gammella
Raffaele
Docenti: Tortora Caterina Lupoli (REFERENTE), D’Alisi Vincenzo,
D’Avanzo Luigia, Buonincontri Giuseppina. Genitore: Teresa Miele
Responsabile sito Web
Mocerino Giuseppe, D’Avanzo Luigia, De Sena Giacomina, Crisci
Basilia, Tortora Caterina in Lupoli, Castellano Sabrina, Amato
Alessandra, Mauro Rossella.
Mauro Rossella
Referente Legalità
Giuliano Emma ( FS Area Alunni)
Referente Biblioteca
Brusca Caterina
Referente Visite guidate
e viaggi d’istruzione
Mocerino Giuseppe
Tutor doc. anno di prova
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Referente aula 2.0
Referente per le
competenze
Comm. Formazione classi
a. s 2016/2017
Resp. Lab. Informatica
Ref. Comunicazioni
Docenti
Fratini Elvira
Pannone Rosa
DS ,Gammella Raffaele, Giuliano Emma, Tortora Caterina in Lupoli.
Napolitano Francesco
Capone Carmine
Ref. Strumento Musicale
De Nardo Marzio
Referenti Dipartimenti
Area Letteraria: Casoria Marinella
Area Lingue comunitarie Inglese Francese Spagnolo: Angrisani
Annabella
Area Matematico – Scientifico – Tecnologica: Gammella Raffaele
Area Artistica: Pannone Rosa
Referente INVALSI
Montanaro Domenico
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Principi fondamentali
Il nostro Istituto fa proprio il principio espresso da don Lorenzo Milani:
“dare di più a chi ha di meno”
L’Offerta Formativa scaturisce dall’analisi del contesto e dai bisogni formativi, proponendosi di:
•
•
•
•
•
imparare ad amare il proprio territorio, coniugando l’educazione ambientale alla progettualità
dell’istituto
differenziare la proposta formativa, adeguandola alle esigenze di ciascuno , al fine di garantire a
tutti gli alunni di sviluppare al meglio le proprie potenzialità;
valorizzare le molteplici risorse esistenti sul Territorio allo scopo di realizzare un progetto formativo
ricco e articolato e costruire promozione culturale , economica sociale;
garantire a tutti uguali opportunità di crescita culturale attraverso la diversificazione del progetto
formativo, coniugando la qualità con l’equità;
abbattere il Tasso di dispersione scolastica e didattica
Il riconoscimento delle diversità e l'uguaglianza delle opportunità costituiscono,pertanto, i principi
fondanti dell'azione educativa. Ad essi si affiancano:
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il rispetto per ogni cultura;
il rifiuto di ogni forma di discriminazione;
il rispetto della legge e la lotta per la legalità in tutte le sue forme
Riteniamo che ognuno sia portatore di diversità, la pedagogia interculturale si rivolge a tutti; non è una
pedagogia speciale per soggetti speciali, ma un progetto la cui centralità è l'attenzione per la diversità
come risorsa.
Imparzialità e regolarità
Gli utenti hanno diritto ad essere trattati in modo obiettivo e imparziale:
•
nella formazione delle classi;
•
nella definizione dei tempi destinati ai colloqui fra insegnanti e genitori;
•
nella assegnazione degli insegnanti, in particolare di quelli di sostegno;
•
nella formulazione degli orari dei docenti.
Trasparenza e Informazione
E’ stato predisposto un registro della trasparenza e della comunicazione al fine di diffondere tutte le
circolari e le comunicazioni per il Personale. La comunicazione con l’esterno viene curata da un docente
esperto web master e addetto stampa.
Innovazione tecnologica e digitale
• Partecipazione FESR 10. 8. 1 A 1 “A Scuola in rete”
• Registro elettronico
Scuola in rete
• Rete della Legalità
• Rete Continuità - Orientamento
• Rete per le Indicazioni Nazionali
• Rete della musica
• Rete CLIL ( Content and language Integrated Learning)
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Analisi del contesto SOCIO-AMBIENTALE
La nostra scuola, comprensiva di 44 classi di cui 15 prime, 15 seconde e 14 terze, per un
totale di 1007 alunni, è situata in piazza Falcone e Borsellino, divenuta luogo abituale di
ritrovo per i giovanissimi. E’ ubicata al centro di Acerra, una città complessa, passata in
maniera anche brusca da una società tipicamente contadina ad una industrializzata, sempre più
multietnica, un contesto per diversi aspetti “ibrido”. Dagli ultimi dati emerge la presenza di un’elevata
percentuale di alunni culturalmente modesta e con diffusi atteggiamenti di scarsa motivazione allo
studio e ad ogni dialogo educativo. Molti di essi, infatti, provengono da ambienti familiari non sempre
sensibili ai problemi culturali, di conseguenza ricevono pochi stimoli per un miglioramento della loro
formazione. Si tratta di alunni che non solo sono poveri di sollecitazioni culturali, ma che provengono da
realtà familiari multiproblematiche che li rende apatici e demotivati, identificati, pertanto, come allievi
con Bisogni Educativi Speciali BES.
Gli alunni provengono da scuole statali, paritarie e private presenti sul territorio. I genitori sono
raramente liberi professionisti e commercianti; più diffusamente imprenditori, impiegati, artigiani,
operai e lavoratori agricoli e in moltissimi casi, ormai, disoccupati. Le evidenti carenze affettive, infine, si
manifestano sotto forma di demotivazione, aggressività, intolleranza e difficoltà a relazionarsi
serenamente e su un piano di parità nella vita di gruppo. Queste condizioni pervadono profondamente
sia la sfera dell'apprendimento, a livello cognitivo, determinando un modesto sviluppo delle capacità
logiche ed evidenziando difficoltà generalizzate linguistico – espressive, che quella relazionale.
Nell’ Istituto, ad alto tasso di dispersione, emergono innumerevoli criticità presenti nei processi di
apprendimento, nelle dinamiche di relazione e nei vissuti familiari e sociali. Le famiglie sono
multiproblematiche, distratte, lanciano richieste di aiuto ma poi incapaci di gestire i bisogni dei figli e di
mettersi in relazione positiva con l’Istituzione scolastica.
La platea scolastica risente di tutto ciò; la scuola si propone di dare una risposta alla domanda sociale di
identità partendo da una ricerca che miri a una profonda conoscenza del Territorio, con le sue criticità e
le sue risorse. In tale contesto risulta fondamentale l’azione sinergica tra la scuola e l’extrascuola, la sola
in grado di far sperimentare il successo scolastico anche nelle occasioni in cui risulta difficile, attraverso,
anche, un ampliamento dell’Offerta Formativa, come la pratica strumentale del sassofono, corno, violino
e pianoforte.
Il territorio: le radici e i luoghi
La Scuola Secondaria di I grado “G. Caporale” nasce nel lontano 1926, assieme a pochissime altre scuole
in Campania. Dal 1956 è nell’attuale sede di Piazza Falcone e Borsellino, ad Acerra, comune di circa
60.000 abitanti, probabilmente di origine osca, che ha conservato fino ad oggi lo stesso sito ed il nome
(dal latino Acerrae è derivata la forma medioevale Acerra). La città fece parte della dodecapoli etrusca
capeggiata da Capua insieme a Nola, Nuceria, Suessula. Sono basate sulle fonti degli antichi scrittori,
soprattutto di Livio, le notizie della concessione della "civitas sine suffragio" (332 a.C.), privilegio che
Roma riconosceva a città che avessero dato prova di fedeltà in momenti particolarmente difficili (il
pericolo, in quel tempo, era rappresentato dai Sanniti). Annibale, nel 216 a.C., in cerca di alleati contro
Roma, non essendo riuscito a portare Acerra dalla sua parte decise di punirla con l'assedio. Gli acerrani,
durante la notte, approfittando di varchi lasciati incustoditi e delle tenebre, si rifugiarono in città rimaste
fedeli a Roma. I danni apportati dai cartaginesi furono notevoli. Acerra era stata in parte incendiata; a
Roma Fulvio fece richiesta al Senato che agli Acerrani si permettesse di ricostruire quanto era stato
distrutto". Così nel 211, gli Acerrani, stando alla tradizione liviana, ricostruirono la città con l'aiuto dei
Romani. Le recenti ricerche archeologiche effettuate nel quartiere Maddalena sembrerebbero confutare
la tesi che Acerra preromana si trovasse nell'area del quartiere Gravina, a nord del Centro Storico: vi
sono stati infatti ritrovati tratti di un muro di cinta della città, databili all'incirca al IV sec. a.C. Per lunghi
anni Acerra sembrò vivere la tranquilla vita di una città che diventa "romana" a tutti gli effetti. La lingua
e le istituzioni erano improntate alla nuova cultura. Ma la guerra sociale (90 a.C.), che insanguinò molte
zone d'Italia e che si propagò in Campania, dove mal si sopportava il giogo romano (centro della
ribellione era Capua), coinvolse anche Acerra. Venne ad assediarla Papio Mutilo, attaccato, poi, dal
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console Lucio Giulio Cesare, presso le mura. In seguito la città divenne Municipium e con la lex Julia
ottenne il diritto di voto nei comizi: ciò consentiva ai cittadini Acerrani di accedere alle magistrature
anche in Roma. Nell'anno 22 a.C., durante l'Impero di Augusto, Acerra fu assegnata in premio ai veterani:
divenne colonia militare e perse ogni libertà oltre alle ultime tracce della sua cultura autoctona.
Successivamente, come Prefettura, dovette rinunciare anche alle proprie leggi e al potere dei propri
Magistrati, essendo retta da un Prefetto secondo leggi imposte da Roma. Nella Acerra del tempo era
diffuso il culto in onore degli dei egiziani Iside e Serapide, ai quali era dedicato molto probabilmente un
tempio, come riportano fonti epigrafiche, le quali attestano anche la presenza di un tempio eretto in
onore di Eracle e di un anfiteatro, che l'archeologo A. Maiuri ritenne di aver individuato nell'area
sottostante il Castello dei Conti, per la particolare pianta del medesimo. Ricerche condotte nel 1982
hanno consentito di individuare, nell'ala delle vecchie scuderie, alcune strutture pertinenti alla scena di
un teatro di I - II sec. d.C. Per quanto riguarda i primi secoli del Medio Evo non si riesce ad attingere
sufficienti notizie. Nel 494 la città fu aggregata a Napoli e molto più avanti fu dominata dai Longobardi,
che vi edificarono un Castello (826) distrutto dal Duca di Napoli. Subì devastazioni da parte dei Saraceni
(881 circa ) e divenne, in seguito, contea normanna (nel frattempo il Castello era stato ricostruito). Conti
in tale epoca furono Goffredo, Ruggiero, Roberto e Riccardo di Medania. Figlia di Roberto fu la regina
Sibilia, acerrana, che andò sposa a Tancredi, re di Napoli. In epoca sveva, feudatario fu, tra gli altri,
Tommaso D'Aquino, legato all'imperatore Federico II. Tra i signori che nella fase angioina ed aragonese
ressero la città, si ricordano i conti delle famiglie Origlia e Del Balzo Orsini e il conte Federico d'Aragona,
futuro re delle due Sicilie. In seguito vi si trovano i De Cardenas, dal 1496 in avanti. Il primo della famiglia
fu Ferdinando, mentre Maria Giuseppe fu l'ultima, infelice, contessa, morta nel 1812, due anni dopo che
venne abolita ad Acerra la feudalità. Era già il periodo in cui, anche grazie alle bonifiche che vi erano state
condotte fin dagli inizi del '600, la città si andava espandendo ed al I nucleo urbano, corrispondente agli
attuali quartieri del Centro Storico (Maddalena, S. Giorgio, S. Cuono, Annunziata e Sott'o Muro), si
aggiungevano le nuove case che venivano edificate lungo i principali assi stradali. (le informazioni su
Gaetano Caporale e sul territorio di Acerra sono state tratte dalle pagine del sito del Comune di Acerra).
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Luoghi di particolare interesse
Castello dei Conti di Acerra
Il Castello dei Conti di Acerra, detto baronale, distrutto dai Longobardi nell’ 834, divenne feudo degli
Aquino fino al XIII secolo. Vi dimorò Manfredi di Sicilia, come attestato da un documento del 1255. Nel
1421 il castello fu assediato dagli Aragonesi, ma non venne espugnato per la valorosa resistenza del
popolo acerrano. In seguito appartenne ai De Cardenas; divenne sede del Comune, oggi è sede di diversi
musei. Nelle fondamenta del lato orientale sono stati rinvenuti i resti di un teatro romano.
Cattedrale di Acerra
Più volte rimaneggiata sorge su un tempio romano dedicato a Ercole. Oggi si presenta, dopo la
ricostruzione avvenuta nel XIX secolo, con pianta a croce con tre navate divise da pilastri con una grande
cupola. La facciata è di stile neoclassico con otto grandi colonne con capitelli ionici, che poggiano su un
ampio atrio pavimentato in basalto e pietra calcarea, creando una sorta di scacchiera.
La Necropoli di Suessola
La cittadina di Suessula, ubicata nella parte settentrionale di Acerra, al di sotto della Casina Spinelli, è di
chiara origine osca. Dopo gli osci, furono gli etruschi a dominare questo territorio. Saccheggiata e
ricostruita, nel 339 a.C. Nell' 880 la città, distrutta dai saraceni, venne esposta a varie lotte di dominio tra
i ducati di Benevento, Napoli e il principato di Capua. Nell'alto medioevo, l'intero territorio, divenuto
paludoso e malsano per le continue inondazioni del fiume Clanio, viene spopolato ed abbandonato. Nel
1778, sui resti della necropoli, la famiglia Spinelli dispone l'edificazione di una casina per intrattenere il re
Ferdinando IV di Borbone durante il periodo di caccia. Ed è sempre questa famiglia che, negli anni tra il
1878 e il 1886, sottopone la città antica di Suessula ad una significativa campagna di scavi, durante i quali
vengono rinvenuti numerosi reperti archeologici, anche di epoca diversa. Infine, nel 1945 l'ultima erede
Spinelli dona allo Stato l'intera collezione privata, prima custodita nelle sale del piano nobile della casina.
Teatro romano
Superato il portale d'ingresso del Castello Baronale, attigua al "deposito" vi è una grande sala
direttamente collegata al "mastio" in cui una scala permette l'accesso alla zona archeologica.
Un recente progetto di ristrutturazione del Castello prevedeva che l'ala est (vecchie scuderie) fosse
destinata a biblioteca. Era necessario ricavare un vano al di sotto delle scuderie da utilizzare come
deposito di libri; durante le operazioni di scavo (1982) vennero alla luce i resti di un antico teatro
romano. Le mura rinvenute, con buona probabilità, appartengono alla scena di un teatro (e non di un
anfiteatro) del I sec. d.C.; esse sono in opus reticulatum, tecnica costruttiva romana che consiste
nell'irrigidire la struttura muraria con blocchetti di tufo, tufelli, disposti a losanga, con ammorsature in
"opus mixtum", tecnica in cui i tufelli vengono combinati con filari di mattoni. Di recente i soci
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dell'Archeoclub si sono prodigati nella ripulitura da materiali cartacei della zona archeologica, rendendo
quindi possibile la visita agli scavi.
Acerra vanta costruzioni di notevole interesse storico - architettonico. La più importante è il Castello
baronale, sede del museo del folklore e della civiltà contadina e di una Biblioteca contenente circa 2000
volumi, cassette e dvd riferite alle tradizioni popolari e alla filmografia su Pulcinella, fruibili nella salavideo. Presso il suo ingresso nel 1993 è stato inaugurato il monumento a Pulcinella. Palazzi storici di
particolare interesse sono la Casina Spinelli, il Palazzo Radice,il Palazzo Russo Spena, il Pio Monte dei
Pegni Quartiere Maddalena e la Scala dei "Carabinieri". La Biblioteca rappresenta un fondamentale
luogo di custodia della storia locale e della tradizione folklorica e demo – etno -antropologica. E’ sede di
mostre e convegni riferiti in modo particolare alla storia e tradizioni locali. Vi sono ,poi, il museo della
banda musicale – città di Acerra, sempre ubicato nel castello baronale e il Museo Diocesiano. Non meno
rilevanti sono le costruzioni religiose come la Cattedrale, la Chiesa dell'Annunziata, la Chiesa del Corpus
Domini , la Chiesa di San Pietro e il Sacro Seminario.
CIVICA SCUOLA DI MUSICA "R. SORRENTINO", promossa dall'Amministrazione Comunale di Acerra,
rappresenta la naturale continuazione della Scuola di Musica di Acerra fondata nel lontano 1862, dalla
quale nasce la notevole tradizione musicale che si è concretizzata nel tempo con i successi della Banda
musicale cittadina ed ha prodotto numerosi e illustri concittadini che si sono distinti nell'ambito del
panorama musicale sia nazionale che internazionale. I docenti , in maggioranza da giovani musicisti
acerrani, operano a titolo di volontariato. Attualmente, sotto l'egida dell'Assessorato ai servizi sociali e
culturali del Comune e del Ministero di Grazia e Giustizia, si svolge nei locali della Scuola un corso
denominato "Solidarietà Giovani" il quale impegna trenta tra ragazze e ragazzi acerrani ed il cui scopo è
l'alfabetizzazione musicale e l'apprendimento delle tecniche di restauro di strumenti musicali in legno ed
in ottone. Diretta emanazione della Civica Scuola di Musica sono la Baby Banda Musicale ed il Civico
Concerto Bandistico.
Associazioni culturali presenti ad Acerra:
•
Fondazione Caporale
La Fondazione Istituto Europeo per gli Studi Storici ed Ambientali “Gaetano Caporale” nasce
dall’incontro dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e l’associazione èidos (9 luglio 2001), realtà
eco-culturale acerrana, le cui azioni e forti iniziative culturali e di progetto in questi ultimi tre anni
molto hanno animato una realtà che per decenni, per mancanza di riferimenti culturali ed
istituzionali validi, è sempre rimasta vittima di scelte di sviluppo estranee alle proprie vocazioni, alla
propria storia, subendo per troppo tempo scempi territoriali che molto hanno inciso sulla situazione
socio-ambientale dell’area.
•
Fondazione Cultura e Innovazione
•
Locanda del Gigante
La “Locanda del gigante” è una comunità di recupero per ex tossicodipendenti, situata ad Acerra
(Na).
•
A.Ge. ,Associazione genitori, sezione di Acerra. Essa nasce nel 1968 dalla decisione dei genitori,
coordinati da Ennio Rosini, animati da un forte senso civico e da una grande passione a favore
della famiglia, della scuola, dell’educazione. E’ retta da un DIRETTIVO NAZIONALE che detta le
linee guida ed ha uffici che supportano le agenzie locali nelle varie tematiche. L’associazione è
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aperta al protagonismo delle famiglie e solidale con le loro esigenze. Le diverse sedi locali sono
rivolte:
- promuovere la formazione dei genitori;
- promuovere progetti di sostegno ai genitori in ordine alle politiche familiari e giovanili;
- promuovere iniziative di solidarietà e di servizio nel campo socio- previdenziale;
-organizzare manifestazioni culturali e creative.
•
Acerra Nostra, Piazza Castello
•
A.G.E.S.C.I. Associazione Guide Scout Cattolici Italiani si propone di educare i giovani attraverso
li scoutismo, metodo introdotto da Robert Baden Powell attorno al 1907. Il primo movimento
nato ad Acerra nel 1945 e accoglie sempre più adesioni , dal 1974 hanno preso parte anche le
ragazze. L’ AGESCI è riconosciuta dalla CEI, dal Dipartimento di Protezione Civile, ha stipulato
protocolli d’intesa con il Ministero dell’ Ambiente e il Ministero della Pubblica Istruzione.
•
Eidos Onlus. Il nome dell’organizzazione nasce dalla translitterazione del termine greco èidos
con il quale Platone indica l’Idea e Aristotele la Forma.
•
A.M.N.C. Associazione Musicale Nuove Consonanze, Via Annunziata
•
Archeoclub d'Italia, Associazione che si interessa di archeologia e di beni culturali, opera sul
territorio con la ONLUS dal 1984, c/o Castello Baronale - www.archeoclubacerra.it
•
Associazione di Volontariato Onlus "Diversamente Abili", Viale della Democrazia, 21
•
Proloco Acerra, c/o Castello Baronale -
•
Proloco Suessola, Via Trieste e Trento, 36 -
•
Ultra Moenia, Via Gorizia, 7 - www.ultramoenia.com
•
Voci del Cuore, Via Cilea, 20
•
Rete Televisiva Acerrana, via Togliatti, 21
•
Libera
•
Vesuviamente Onlus
•
ASL Napoli 2 Nord
•
Legambiente Sez. Afragola
ASSOCIAZIONI SPORTIVE:AKERY BASKET ASD ACERRA ,SPORTING CLUB BASKET ACERRA
SS LIBERTAS ATLETICA 88 ACERRA, A.S.D. ACERRA 12, A.S.D. PRO-SPORT AKERY (CICLISMO), T T
ACERRA.
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I criteri per il raccordo con gli Enti locali territoriali
I rapporti fra l'Istituzione Scolastica e gli Enti Locali territoriali sono improntati alla massima
collaborazione allo scopo di :
•
promuovere un impiego efficace ed integrato delle risorse;
•
realizzare un impiego efficace ed integrato delle risorse finanziarie che gli EE.LL. mettono a
disposizione delle scuole;
promuovere un uso integrato delle strutture scolastiche anche al di fuori degli orari di lezione per
•
attività sportive e culturali di interesse generale.
L'Istituzione Scolastica promuove in ogni forma possibile il raccordo e la collaborazione con le
Associazioni culturali e sportive del territorio.
Per raggiungere gli obiettivi previsti dal Piano dell'offerta formativa l'Istituzione Scolastica può stipulare
accordi, intese e convenzioni con altre scuole del territorio.
Tali accordi sono finalizzati in particolare a:
•
•
•
promuovere un pieno utilizzo delle risorse umane a disposizione di ogni istituzione scolastica;
promuovere scambi e incontri fra le scolaresche;
realizzare progetti didattici comuni.
I nostri Partner istituzionali
Ministero della Pubblica istruzione, Ufficio Scolastico Regionale – Napoli,Ufficio Scolastico Provinciale –
Napoli, Regione Campania, Provincia di Napoli, Comune di Acerra, Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia
Locale, ASL Acerra, Piano Sociale di zona A8,Tutte le scuole del territorio
I nostri Partner locali del terzo settore e gli stakeholders
Lega
Amb.
Fondazione
Caporale
Libera
Biblioteca
Comunale
Fond.
Innova
Museo
Diocesano
A.ge.
Ass. Genitori
Acerra
Secondaria I
Grado
Pro-Loco
Ass.zioni
Teatrali
Protezione
Civile
Privati
Polizia
Municipale
Ass.zione
Eidos
Ass.zioni
Sportive
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Ass.zioni
Culturali
Vedi elenco
Risorse della scuola
RISORSE UMANE: 1 DSGA, 5 Assistenti Amministrativi, 12 Collaboratori scolastici;
101 docenti;
SPAZI: Presidenza, 1 Ufficio di Segreteria, 1 Ufficio di segreteria didattica, Biblioteca, 43 AULE, 1 Aula
Magna, 2 open space per Professori, 1 Palestra, 1 Cortile, 3 Aule Multimediali, Sala Proiezioni, 1
Ambulatorio Medico.
RISORSE MATERIALI
SUSSIDI
Televisori, videoregistratori, lettore DVD, 2 LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) apparecchi audio,
video-camera, apparecchi fotografici, strumenti musicali ( 1 Pianoforte verticale), fax, telefoni, personal
computer in dotazione della segreteria, stampanti, fotocopiatrici, archivio storico( aggiornato di recente
dal 2000 in poi), impianto audio-video.
Criteri per l’utilizzo delle risorse finanziarie e per il reperimento di risorse
I fondi assegnati all'Istituzione scolastica vengono utilizzati per rispondere ai bisogni formativi degli
alunni, nel rispetto delle disposizioni normative, riconoscendo la priorità agli interventi di recupero,
alla domanda motivata delle famiglie, in linea con le scelte metodologico - didattiche definite dal POF,
tenendo conto delle parti coinvolte e della disponibilità di bilancio:
per realizzare i progetti specifici ai quali sono destinati;
per garantire il normale funzionamento amministrativo generale;
per garantire il funzionamento didattico ordinario ;
per promuovere la qualità e l’equità del servizio;
L'Istituzione scolastica si impegna a reperire ulteriori risorse mediante la presentazione di specifici
progetti a:
Enti Locali afferenti, allo scopo di integrare le dotazioni di sussidi delle scuole o per iniziative e
progetti che coinvolgono scuole di diversi Comuni;
Provincia e Regione per iniziative che riguardano un più vasto ambito territoriale;
Soggetti privati, sponsor interessati e/o disponibili a collaborare con la scuola per la promozione di
attività culturali rivolte agli alunni, alle famiglie e ai docenti.
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Contratto formativo
Il CONTRATTO FORMATIVO prevede il coinvolgimento di tutte le componenti ( docenti, ATA,studenti,
genitori) attraverso un processo di sensibilizzazione e scambio continuo, per costruire il successo
formativo degli alunni. È la dichiarazione, esplicita e partecipata dell'operato della scuola. Coinvolge i
docenti, i genitori, il personale ATA, gli alunni e gli enti esterni preposti od interessati al servizio
scolastico. Contribuisce allo sviluppo del reciproco senso di responsabilità e impegno. Trova
esplicitazione nel POF .
I docenti si impegnano a:
individuare le esigenze formative del contesto socio-culturale dell'utenza;
definire gli obiettivi della propria azione formativa e illustrarli ai genitori e agli alunni;
indicare i criteri e gli strumenti di verifica in ordine ai quali vengono effettuate le valutazioni;
indicare le attività per il recupero e il potenziamento;
individuare i percorsi personalizzati per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali;
pianificare attività e progetti in coerenza con il Piano dell'Offerta Formativa;
rendere chiari agli alunni e alle famiglie gli obiettivi e i percorsi formativi;
comunicare alle famiglie avvisi della scuola e annotazioni inerenti l'apprendimento e il
comportamento degli alunni;
comunicare alle famiglie i criteri di assegnazione dei compiti a casa;
favorire la partecipazione dei genitori alla vita della scuola;
essere disponibili per colloqui e comunicazioni urgenti;
Gli alunni si impegnano a:
portare il materiale scolastico;
rispettare gli orari scolastici;
rispettare i coetanei e gli adulti della comunità scolastica;
rispettare il materiale e gli arredi scolastici;
vestirsi in modo consono all'ambiente scolastico;
non utilizzare il telefonino;
non portare a scuola oggetti di valore o di somme di danaro non limitate alle necessità;
essere partecipi e responsabili dell'apprendimento.
I genitori si impegnano a:
far rispettare ai bambini/ragazzi gli impegni assunti con la frequenza scolastica;
informarsi circa gli obiettivi e i percorsi formativi proposti dal Consiglio di Classe;
collaborare con gli insegnanti per tutte le iniziative educative;
verificare quotidianamente il diario e il libretto delle comunicazioni;
collaborare all'organizzazione di attività proposte dalla scuola;
non dotare gli allievi di oggetti di valore o di somme di danaro non limitate alle necessità;
controllare che l'abbigliamento del proprio/a figlio/a sia consono all'ambiente scolastico.
I collaboratori scolastici si impegnano a :
sorvegliare gli alunni nelle aule, nei laboratori e negli spazi comuni, in occasione di momentanea
assenza degli insegnanti;
accompagnare gli alunni in occasione del loro trasferimento dai locali della scuola ad altre sedi
anche non scolastiche;
sorvegliare gli ingressi delle istituzioni scolastiche con apertura e chiusura degli stessi;
garantire la massima pulizia dei locali scolastici, degli spazi scoperti, degli arredi e relative
pertinenze, anche con l'ausilio di mezzi meccanici;
garantire ausilio materiale agli alunni diversamente abili nell'accesso dalle aree esterne alle
strutture scolastiche e nell'uscita da esse;
collaborare con insegnanti e genitori nel processo formativo ed educativo degli alunni .
La segreteria
Il personale di Segreteria si impegna a :
fornire efficienza e qualità nel servizio nel rispetto dell’esigenza dell’utenza.
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Gli obiettivi complessivi del servizio
Nell'erogazione del servizio si fa riferimento, in primo luogo, al diritto dell'alunno a ricevere una
istruzione adeguata alle esigenze del contesto sociale e culturale e alle richieste della società. L'offerta
educativa e formativa tiene conto delle esigenze e delle necessità del singolo alunno nel rispetto dei
ritmi e dei modi di apprendere di ciascuno. La pratica educativa mira al/la :
•
rispetto della unità psico-fisica dell’alunno; nella scuola di base la formazione deve tendere ad uno
sviluppo integrale e armonico della persona, mirando tanto agli aspetti cognitivi, quanto a quelli
fisici, affettivi e relazionali;
•
centralità educativa della corporeità dell’alunno; egli entra in relazione con il mondo attraverso il
corpo che è un potente mezzo di espressione e di comunicazione;
•
funzione educativa dell'esempio: i valori fondamentali (accoglienza- convivenza democratica solidarietà - ecc...) non possono essere semplicemente "trasmessi" dall'adulto al bambino. Per
essere credibili devono essere concretamente praticati dall’adulto, nel contesto della relazione
educativa, con un “agire” coerente rispetto al “dichiarato”;
•
atteggiamento di ricerca: la Cultura e le Scienze moderne concordano ampiamente sul fatto che in
nessun campo è possibile scoprire una verità sicura e assoluta; la scuola non è depositaria della
VERITA', ma può e deve fornire ai ragazzi gli strumenti per costruirsi una propria interpretazione del
mondo e della realtà da mettere costantemente a confronto con l'interpretazione degli altri; in
questo contesto l'errore si connota come ipotesi,divenendo elemento di riflessione e discussione
nell'ambito del gruppo;
•
educazione all'impegno e al senso di responsabilità: ciascuno di noi può e deve "progettare" la
propria esistenza nella massima libertà, ma anche con il massimo rispetto per se stesso e per gli
altri; adesione agli impegni assunti e senso di responsabilità caratterizzano ogni comportamento
umano autenticamente libero; per vivere liberi da adulti è bene imparare ad esserlo fin da ragazzi;
•
rilevanza del gruppo; il gruppo-classe e la comunità scolastica, anche in quanto “rete” di protezione,
rappresentano due luoghi fondamentali per la crescita dei ragazzi; la discussione e il confronto sono
strumenti che favoriscono non solo lo sviluppo sociale e affettivo, ma anche quello.
Le attività educative e di insegnamento mirano a favorire il recupero dello svantaggio socio-culturale e
delle difficoltà individuali, attenendosi al principio educativo che la proposta formativa deve essere
differenziata e proporzionale alle difficoltà e alle esigenze di ciascuno.
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I fattori di qualità del servizio scolastico
Noi riteniamo che siano indicatori di un buon modo di fare scuola:
•
la condivisione delle scelte educative;
•
la collaborazione di tutto il personale (docente, amministrativo e ausiliario) nella gestione dei
problemi organizzativi della scuola;
•
il lavoro collegiale degli insegnanti;
•
l'attenzione al tema della continuità;
•
l’attenzione alla "diversità";
•
l’attivazione di percorsi di educazione alla cittadinanza e ai diritti umani;
•
la suddivisione delle competenze disciplinari fra gli insegnanti nella Scuola;
•
il raccordo interdisciplinare fra i docenti come strumento che possa garantire l'unitarietà
dell'insegnamento;
•
l'individualizzazione delle procedure di insegnamento;
•
la definizione di traguardi irrinunciabili comuni e condivisi collegialmente;
•
la disponibilità degli insegnanti a intendere la valutazione come una operazione finalizzata alla
correzione dell'intervento didattico più che alla espressione di giudizi nei confronti degli alunni;
•
la flessibilità organizzativa;
•
l’utilizzazione razionale degli spazi educativi;
•
il rapporto costante fra insegnanti e famiglie;
•
la disponibilità degli insegnanti alla sperimentazione, alla innovazione didattica e
all'aggiornamento professionali.
Modalità di utilizzazione del personale in rapporto al piano dell’offerta formativa
Le risorse umane vengono utilizzate con le seguenti modalità:
1. incontro di informazione sugli obiettivi da realizzare;
2. creazione di una struttura organizzativa con chiara definizione di compiti e ruoli;
3. assegnazione degli incarichi tenendo conto delle competenze specifiche e/o attinenti;
4. periodico monitoraggio delle attività;
5. documentazione dell’esperienza;
6. eventuali modifiche di orientamento del Piano;
7. valutazione degli esiti e loro disseminazione/pubblicizzazione (benchmarking);
8. progettazione condivisa dei successivi piani.
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Monitoraggio e aggiornamento del Piano dell'offerta formativa
Il Piano dell’Offerta Formativa ha una durata triennale; tuttavia, esso potrà essere aggiornato ed
integrato, a seguito degli esiti di rilevazioni condotte fra gli utenti o gli operatori, con adattamenti
derivanti da delibere degli organi competenti.
Le proposte di modifica/integrazione/aggiornamento vengono predisposte, eventualmente anche su
propria iniziativa, dallo staff di direzione che a questo scopo si riunisce almeno tre volte all'anno.
Il Piano viene controllato e aggiornato anche in relazione ad una periodica valutazione degli esiti
formativi realizzata mediante strumenti diversificati:
-autoanalisi dei diversi team docenti impegnati nelle attività;
-analisi della congruenza fra obiettivi del progetto e risultati raggiunti da svolgersi in sede di Collegio
dei Docenti e di Consiglio d’Istituto per gli aspetti di rispettiva competenza;
-questionari rivolti agli alunni e alle famiglie (customer satisfaction or needs analysis);
incontri con esperti allo scopo di controllare e regolare i processi in atto.
Sono state individuate quattro macroaree di cui sono stati definiti i punti più salienti da considerare
per promuovere il pieno successo formativo degli alunni.
SFERA DEI RAPPORTI INTERPERSONALI:
• Sviluppo della fiducia in sé, del senso dell’autostima e della socializzazione;
• Crescita e integrazione nel rispetto delle differenze e del pluralismo.
SFERA DELLA COMUNICAZIONE:
• Espressione dei propri bisogni e delle esperienze personali;
• Sviluppo della capacità di decodifica dei vari tipi di messaggi e delle abilità critiche.
COSTRUZIONE DEI SAPERI:
• Esigenza di vivere esperienze significative di apprendimento nell’ ambito scolastico ed
extrascolastico;
• Utilizzo di percorsi personalizzati e di metodi e strumenti differenziati per poter imparare in
modo efficace;
• Acquisizione di una valida metodologia di studio e di ricerca.
VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO
• Conoscenza e rispetto del proprio territorio;
• Riscoperta delle origini e delle tradizioni del proprio paese;
• Sviluppo del significato di istituzionalità, di collettività organizzata, del senso civico e della
legalità.
19
La progettazione annuale del curricolo
Per progettazione intendiamo l'elaborazione di un piano di lavoro che espliciti con chiarezza e
precisione le varie fasi del processo formativo, tenendo conto sia delle reali condizioni sociali, culturali,
ambientali in cui si opera sia delle risorse disponibili.
La sua pianificazione prevede:
•
l'analisi della situazione iniziale;
la definizione :
•
dei percorsi;
•
dei contenuti (tenendo presenti le esperienze e le competenze già maturate dagli alunni);
•
delle attività (metodologie e strategie);
•
delle competenze in uscita (per discipline);
•
la ricerca di procedure di verifica e di valutazione coerenti;
•
la definizione di parametri valutativi il più possibile condivisi;
La progettazione dell'intervento didattico tiene conto, in primo luogo, delle esigenze formative degli
alunni. Di conseguenza, le finalità educative sono in ordine a:
•
offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base;
•
far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a selezionare
le informazioni;
•
promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in grado di fare da
bussola negli itinerari personali;
•
favorire l’autonomia di pensiero degli studenti, orientando la propria didattica alla costruzione di
saperi a partire da concreti bisogni formativi.
La scuola realizza a pieno la propria funzione pubblica impegnandosi, in questa prospettiva, per il
successo scolastico di tutti gli studenti con una particolare attenzione al sostegno delle varie forme di
diversità, di disabilità o di svantaggio. La definizione e la realizzazione delle strategie educative e
didattiche devono sempre tener conto della singolarità e della complessità di ogni persona, della sua
articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità nelle varie fasi di sviluppo e di
formazione. Lo studente è, quindi, posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi,
affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali e religiosi.
La scuola si deve costruire come luogo accogliente, coinvolgendo in questo compito gli studenti stessi,
creando condizioni che favoriscono il benessere e l’apprendimento. La progettazione dell'intervento
didattico si realizza secondo le seguenti linee operative di massima.
All'inizio di ciascun anno scolastico il Collegio dei docenti elabora una progettazione educativa che
contiene scelte didattiche e organizzative, criteri di utilizzazione delle risorse e impegna l'intera
comunità scolastica prevedendo una valutazione con cadenza almeno quadrimestrale.
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L’organizzazione del curricolo
Nel rispetto e nella valorizzazione dell’autonomia delle Istituzioni Scolastiche, le Indicazioni Nazionali
per il Curricolo costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione delle scuole. Sono un testo
aperto, che la comunità professionale è chiamata ad assumere e a contestualizzare, elaborando
specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione. La costruzione del curricolo
è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa. Il
curricolo si delinea con particolare attenzione alla continuità del percorso educativo dai 3 ai 14 anni.
Ogni scuola predispone il curricolo all’interno del Piano dell’Offerta Formativa, nel rispetto delle
finalità, dei traguardi dello sviluppo delle competenze, degli obiettivi di apprendimento posti dalle
Indicazioni. Esso si articola attraverso le Discipline nella Scuola del primo ciclo.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado
L’alunno è capace di interagire in modo efficace in diverse situazioni comunicative,sostenendo le
proprie idee con testi orali e scritti, nel rispetto delle idee degli altri. Egli ha maturato la consapevolezza
che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza
per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e
sociali.
Usa in modo efficace la comunicazione orale e scritta nei diversi contesti come ,per esempio, nella
realizzazione di giochi, nell’elaborazione di progetti e nella valutazione di diverse soluzioni di un
problema.
Nelle attività di studio, personali e collaborative, usa i manuali delle discipline o altri testi di studio, al
fine di ricercare, raccogliere e rielaborare i dati, le informazioni,i concetti e le esperienze necessarie,
anche con l’utilizzo di strumenti informatici. Legge con interesse e con piacere testi letterari di vario
tipo e comincia a manifestare gusti personali per quanto riguarda opere, autori e generi letterari, sui
quali scambia opinioni con compagni e con insegnanti. Alla fine di un percorso didattico produce con
l’aiuto dei docenti e dei compagni semplici ipertesti, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei
linguaggi verbali con quelli iconici e sonori. Ha imparato ad apprezzare la lingua come strumento
attraverso il quale può esprimere stati d’animo, rielaborare esperienze ed esporre punti di vista
personali.
È capace di utilizzare le conoscenze metalinguistiche per migliorare la comunicazione orale e scritta.
Varia opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa
La Scuola secondaria di I grado rappresenta la fase in cui si realizza l’accesso alle discipline come punti
di vista sulla realtà e come modalità di interpretazione, simbolizzazione e rappresentazione del mondo.
In essa, quindi, vengono favorite una più approfondita padronanza delle discipline e una articolata
organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva della elaborazione di un sapere integrato. Le
competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione di
21
competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena
realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale.
Un ruolo strategico essenziale svolge l’acquisizione di efficaci competenze comunicative nella lingua
italiana che non è responsabilità del solo insegnante di italiano ma è compito condiviso da tutti gli
insegnanti, ciascuno per la propria disciplina, al fine di curare in ogni campo una precisa espressione
scritta ed orale.
Nelle Indicazioni per il Curricolo vengono definiti i traguardi per lo sviluppo della competenza e gli
Obiettivi di apprendimento che ogni alunno deve conseguire al termine della Scuola secondaria di I
grado.
I docenti della Scuola Secondaria di I grado redigono un piano di studi disciplinare ed una progettazione
coordinata per ogni Consiglio di classe. La verifica delle attività progettate avviene con cadenza almeno
bimestrale nell’ambito dei rispettivi Consigli di classe.
Obiettivi di apprendimento
Gli Obiettivi di apprendimento sono definiti in relazione del quinto anno della Scuola primaria e al
termine del terzo anno della Scuola secondaria di primo grado. Sono obiettivi ritenuti strategici al fine
di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti dalle nuove Indicazioni Nazionali
per il Curricolo. Sono parti integranti di questo documento l’allegata progettazione curriculare, il Piano
di Inclusività e i Piani Educativi Personalizzati.
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Il curricolo verticale
PREMESSA
La scuola è chiamata a svolgere un ruolo molto delicato nel processo di crescita e formazione degli alunni
e delle alunne ed è in alleanza educativa con gli altri poli formativi della società, in primis la famiglia; la
scuola pone particolare attenzione ai processi di apprendimento di tutti gli allievi, accompagnandoli ad
elaborare questa fase delle loro esperienze e facendoli crescere nella pratica consapevole della
cittadinanza.
I docenti, in sinergia con tutti gli agenti formativi della scuola, seguendo le riflessioni argomentative
esposte e premesse nelle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo
d’istruzione (D.M. 254 del 16 novembre 2012), individuano gli obiettivi di apprendimento degli studenti e
delle studentesse al termine della classe terza, obiettivi che permetteranno loro di raggiungere i
traguardi formativi per lo sviluppo delle competenze, indicati nello stesso documento.
Iceberg delle competenze, M.Pellerey
In particolare, la scuola secondaria di I grado “G. Caporale”, assume come orizzonte di riferimento (…) il
quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal
Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazioni del 18 dicembre 2006):
1. comunicazione nella madrelingua;
2. comunicazione nelle lingue straniere;
3. competenza matematica e competenze di base in scienze e tecnologia;
4. competenza digitale;
5. imparare a imparare;
6. competenze sociali e civiche;
7. spirito d’iniziativa e imprenditorialità;
8. consapevolezza ed espressione culturale.
Tale impegno nello svolgere le precipue funzioni educative ha come scopo “fornire agli alunni supporti
adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta”, riconoscendo che le differenze
culturali e le difficoltà, le disabilità e le fragilità costituiscono un arricchimento del modello formativo.
23
L’impegno quotidiano di lavoro dei docenti,degli studenti e delle studentesse è imperniato sulla lettura,
analisi, rielaborazione e assimilazione dei contenuti, sul training delle abilità e delle competenze già
acquisite nella scuola primaria, sulla maturazione di competenze personali che rappresentano
un’evoluzione superiore dei modi di apprendere. Condizione irrinunciabile e imprescindibile
dell’apprendimento restano i saperi di base ma ad essi si aggiunge la consapevolezza di dover interagire
nella società della complessità.
Programmazione del Dipartimento Disciplinare
Area Letteraria: Italiano, Storia, Geografia
Coordinatore del gruppo di Lavoro: prof.ssa Casoria Marinella
Area Lingue comunitarie: Inglese, Francese e Spagnolo
Coordinatore del gruppo di Lavoro: prof.ssa Annabella Angrisani
Area Tecnologico-Matematica: Matematica, Scienze, Tecnologia
Coordinatore del gruppo di Lavoro: prof.re Gammella Raffaele
Area Artistica: Arte e Immagine, Musica, Scienze Motorie, Religione, Strumento Musicale
Coordinatore del gruppo di Lavoro: prof.ssa Pannone Rosa
OBIETTIVI TRASVERSALI IN RIFERIMENTO AL POF (concordati tra tutte le discipline)
• Acquisizione consapevole della propria identità.
• Sviluppo di una cultura che ponga l’alunno nella condizione di osservare la realtà, selezionarne gli
aspetti rilevanti rispetto ai propri fini.
• Sviluppo della motivazione e dell’autostima,della capacità di operare scelte e concepire un
proprio progetto di vita.
• Acquisizione di un’identità fatta di interessi,valori e conoscenze,capacità di iniziativa per
l’affermazione dei propri interessi.
• Acquisizione di strumenti essenziali per integrarsi nel proprio e in altri contesti.
COMPETENZA CHIAVE EUROPEA1: Comunicazione nella madrelingua
DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: Italiano
DISCIPLINE CONCORRENTI: tutte
E’ la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale
sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e di
interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico e in un’intera gamma di contesti
culturali e sociali, quali istruzione e formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero.
COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Comunicazione nelle lingue straniere
DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: Inglese – Francese
Condivide essenzialmente le principali abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua. La
comunicazione nelle lingue straniere richiede anche abilità quali la mediazione e la comprensione
interculturale. Il livello di padronanza di un individuo varia inevitabilmente tra le quattro abilità
(comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e tra le diverse
lingue e a seconda del suo retroterra sociale e culturale, del suo ambiente e delle sue esigenze e
interessi.
COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: La competenza in campo scientifico
DISCIPLINE DI RIFERIMENTO: Storia – Geografia
DISCIPLINE CONCORRENTI: Scienze – Tecnologia
Si riferisce alla capacità e alla disponibilità a usare l’insieme delle conoscenze e delle metodologie
possedute per spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le problematiche e traendo le
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conclusioni che siano basate su fatti comprovati.
COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: La competenza in campo tecnologico
DISCIPLINE DI RIFERIMENTO: Storia – Geografia
DISCIPLINE CONCORRENTI: Scienze – Tecnologia
E’ considerata l’applicazione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai desideri o bisogni
avvertiti dagli esseri umani. La competenza in campo scientifico e tecnologico comporta la comprensione
dei cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza della responsabilità di ciascun
cittadino.
COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: La competenza digitale
DISCIPLINE DI RIFERIMENTO: tutte
Consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società
dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa implica abilità di base nelle
tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC): l’uso del computer per reperire, valutare,
conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti
collaborative tramite Internet.
COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Imparare a imparare
DISCIPLINE DI RIFERIMENTO: tutte
E’ l’abilità a perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante
una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale sia in gruppo. Questa
competenza comprende la consapevolezza del proprio processo di apprendimento e dei propri bisogni,
l’identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di sormontare gli ostacoli per apprendere in
modo efficace. Questa competenza comporta l’acquisizione, l’elaborazione e l’assimilazione di nuove
conoscenze e abilità come anche la ricerca e l’uso delle opportunità di orientamento. Il fatto di imparare
a imparare fa sì che i discenti prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro
esperienze di vita per usare e applicare conoscenze e abilità in tutta una serie di contesti: a casa, sul
lavoro, nell’istruzione e nella formazione.
COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Le competenze sociali e civiche
DISCIPLINE DI RIFERIMENTO: tutte
Includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di
comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita
sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere i
conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare
appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitici e all’impegno a
una partecipazione attiva e democratica.
COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Il senso di iniziativa e imprenditorialità (di intraprendenza)
DISCIPLINE DI RIFERIMENTO: tutte
Concernono la capacità di una persona di tradurre le idee in azione. In ciò rientrano la creatività,
l’innovazione e l’assunzione di rischi, come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per
raggiungere obiettivi. E’ una competenza che aiuta gli individui, non solo nella loro vita quotidiana, nella
sfera domestica e nella società, ma anche nel posto di lavoro, ad avere consapevolezza del contesto in cui
operano e a poter cogliere le opportunità che si offrono ed è un punto di partenza per le abilità e
conoscenze più specifiche necessarie per avviare e condurre un’attività commerciale. Essa dovrebbe
includere la consapevolezza dei valori etici e promuovere il buon governo.
COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Consapevolezza ed espressione culturale
DISCIPLINE DI RIFERIMENTO: tutte
Riguarda l’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di
mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive.
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LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DEL TRIENNIO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
ITALIANO
Nuclei
tematici
Ascolto
e
Parlato
Lettura
Traguardi per lo sviluppo delle
competenze
Obiettivi
Obiettivi minimi
L’alunno ascolta e comprende testi di vario
tipo, riconoscendone la fonte, il tema, le
informazioni e la loro gerarchia
Usa la comunicazione orale per
collaborare con gli altri, nell'elaborazione
di progetti e nella valutazione di diverse
soluzioni di problemi riguardanti vari
ambiti culturali
Espone oralmente argomenti di studio e di
ricerca anche avvalendosi di supporti
specifici (cartacei o digitali).
Ascoltare testi prodotti e/o letti da altri, in situazioni
scolastiche e/o trasmessi dai media e comprenderne il
significato, applicando tecniche di supporto alla
comprensione durante e dopo l’ascolto.
Intervenire in una conversazione con pertinenza e
coerenza, rispettando i tempi , tenendo conto del
destinatario ed eventualmente riformulando il proprio
discorso in base alle reazioni altrui. Riferire oralmente
su un argomento di studio, narrare esperienze,
descrivere oggetti, luoghi e personaggi selezionando
informazioni significative in base allo scopo, ordinandole
secondo un criterio logico-cronologico, usando un
registro adeguato.
Leggere ad alta voce in modo espressivo testi noti
usando pause e intonazioni per permettere anche a chi
ascolta di capire. Leggere in modo silenzioso testi di
varia natura applicando tecniche di supporto alla
comprensione e mettendo in atto strategie differenziate
Comprendere testi descrittivi individuando elementi
della descrizione, collocazione nello spazio e punto di
vista dell’osservatore. Ricavare informazioni esplicite e
implicite da testi espositivi o argomentativi, per
documentarsi su un argomento specifico o per scopi
pratici o per individuare argomentazioni centrali e di
supporto Leggere e comprendere testi di vario tipo e
forma (racconti, novelle, romanzi, poesie, commedie)
individuando tema principale e intenzioni comunicative
dell’autore, personaggi (caratteristiche, ruoli, relazioni e
motivazioni alle loro azioni), ambientazione spaziotemporale, genere di appartenenza
Ascoltare e
comprendere le
informazioni principali
di messaggi e testi di
vario genere
Saper riferire in modo
semplice, ma
coerente, esperienze
personali e argomenti
di studio utilizzando
supporti vari.
Legge testi letterari di vario tipo e
comincia a
costruirne un'interpretazione,
collaborando con
compagni e insegnanti
Leggere in modo
scorrevole e
comprendere il
significato globale di
un testo
Metodologia
metodo espositivo
(lezione frontale…)
metodo operativo
( laboratorio)
metodo investigativoinduttivo
(sperimentazione )
metodo euristicopartecipativo (ricercaazione) mastery
learning
Scrittura
Scrive correttamente testi di tipo diverso
adeguati
a situazione, argomento, scopo,
destinatario.
Produce testi multimediali, utilizzando in
modo
efficace l'accostamento dei linguaggi
verbali con
quelli iconici e sonori
Acquisizione Amplia il patrimonio lessicale (uso di
dizionari, termini specialistici)
ed
espansione
del lessico
ricettivo
e
produttivo
Elementi di
grammatica
esplicita
e
riflessioni
sugli
usi
della lingua
e sull’
apprendime
nto
Padroneggia e applica in situazioni diverse
le conoscenze fondamentali relative al
lessico, alla morfologia, all'organizzazione
logico-sintattica della frase semplice e
complessa a connettivi testuali.
Utilizza le conoscenze metalinguistiche per
comprendere i significati dei testi e per
correggere i propri scritti
Autovaluta le competenze acquisite ed è
consapevole del proprio modo di
apprendere
Conoscere ed applica re le procedure di ideazione,
pianificazione, stesura e revisione del testo, servendosi
di strumenti e tecniche diversi, rispettando le
convenzioni grafiche. Scrivere testi di forma diversa
adeguandoli a situazione, argomento, scopo,
destinatario, selezionando il registro più adeguato
Scrivere sintesi, anche sotto forma di schemi, di testi
ascoltati o letti in vista di scopi specifici.
Utilizzare la videoscrittura per i propri testi, curandone
l’impaginazione; scrivere testi digitali anche come
supporto all’esposizione orale.
Ampliare, sulla base delle esperienze scolastiche ed
extrascolastiche, delle letture e di attività specifiche, il
proprio patrimonio lessicale
Comprendere ed usare parole in senso figurato, termini
specialistici afferenti alle varie discipline, per realizzare
scelte lessicali adeguate alla situazione comunicativa,
agli interlocutori e al testo
Comprendere parole non note di un testo utilizzando
conoscenze relative alle relazioni di significato fra le
parole e dei meccanismi di formazione delle parole
Riconoscere le caratteristiche e le strutture dei principali
tipi e forme testuali. Riconoscere le principali relazioni
tra significati delle parole; conoscere l’organizzazione del
lessico e i principali meccanismi di formazione delle
parole. Riconoscere le parti del discorso e i loro tratti
grammaticali. Riconoscere l’organizzazione logicosintattica della frase semplice, e la struttura e gerarchia
della frase complessa, almeno al primo grado di
subordinazione. Riconoscere i connettivi sintattici e
testuali, i segni interpuntivi e la loro funzione specifica
Riflettere sui propri errori tipici per autocorreggerli in
fase di produzione. Riconoscere come si apprende e cosa
ostacola il proprio apprendimento
Produrre testi
semplici, corretti e
coerenti.
Saper cercare il
significato dei
termini sconosciuti
Utilizzare un lessico
adeguato
Riconoscere in un
testo le parti
del discorso ed
individuare gli
elementi basilari
della frase
semplice
e
complessa
INGLESE
Nuclei
tematici
Ascolto
Parlato
(produzion
e
ed
interazion
e orale)
Lettura
(comprensi
one
scritta)
Scrittura
(Produzion
e scritta)
Traguardi per lo
sviluppo delle
competenze
Obiettivi
Obiettivi minimi
Metodologia
L’alunno comprende i
punti essenziali in lingua
standard su argomenti
familiari o di studio che
affronta normalmente a
scuola o nel tempo libero,
o attinenti a contenuti di
studio di altre discipline
Comprendere i punti essenziali di un discorso, a
condizione che venga usata una lingua chiara e che si
parli di argomenti familiari, inerenti alla scuola, al tempo
libero, ecc.
Individuare l’informazione principale in programmi
radiofonici o televisivi su avvenimenti di attualità o su
argomenti che riguardano i propri interessi, a condizione
che il discorso sia articolato in modo chiaro.
Individuare termini ed informazioni attinenti a
contenuti di studio di altre discipline.
Descrivere o presentare persone , condizioni di vita o di
studio, compiti quotidiani; indicare che cosa piace o non
piace, esprimere un’opinione e motivarla con espressioni
o frasi connesse in modo semplice .
Interagire con uno o più interlocutori, comprendere i
punti chiave di una conversazione ed esporre le proprie
idee in modo chiaro e comprensibile. Gestire
conversazioni di routine, facendo domande e
scambiando idee e informazioni in situazioni quotidiane
prevedibili.
Leggere ed individuare informazioni esplicite in brevi
testi di uso quotidiano ed in lettere personali.
Leggere globalmente testi relativamente lunghi per
trovare informazioni specifiche relative ai propri
interessi ed ai contenuti di studio di altre discipline.
Leggere testi riguardanti istruzioni per l’uso di un
oggetto, per lo svolgimento di giochi, per attività
collaborative. Leggere brevi storie, semplici biografie e
testi narrativi più ampi in edizioni graduate.
Produrre risposte a questionari e formulare domande su
testi. Raccontare per iscritto esperienze, esprimendo
sensazioni e opinioni con frasi semplici.
Scrivere brevi lettere personali adeguate al destinatario
Ascoltare e capire le informazioni principali
di un discorso inerente la sfera quotidiana,
familiare e sociale.
Capire informazioni sintetiche.
Capire per sommi capi una conversazione
tra persone che parlano delle proprie
esperienze
metodo espositivo (lezione
frontale…) metodo operativo
( laboratorio)
metodo investigativoinduttivo (sperimentazione )
metodo euristicopartecipativo (ricerca-azione)
mastery learning
Descrive oralmente
situazioni, racconta
avvenimenti ed
esperienze personali,
espone argomenti di
studio.
Interagisce con uno o più
interlocutori in contesti
familiari e su argomenti
noti.
Comprende
i
punti
essenziali di testi in lingua
standard su argomenti
familiari o di studio
Legge semplici testi con
strategie adeguate allo
scopo
Scrive semplici resoconti e
compone
brevi lettere o messaggi
rivolti a
Utilizzando un linguaggio semplice, talvolta
con esitazioni, anche guidato:
parlare di esperienze di vita quotidiana, di
persone e cose note
Chiedere e dare informazioni su persone,
situazioni, oggetti e luoghi dell’esperienza
quotidiana
Leggere e individuare le informazioni
principali di un testo di uso comune.
Cogliere dalla lettura di semplici testi i dati
salienti dell’argomento trattato.
Utilizzando un linguaggio semplice ed
essenziale, talvolta guidato:
Produrre risposte a questionari e formulare
domande
coetanei e familiari.
Riflessione
sulla
lingua
e
sull’
apprendim
ento
Individua elementi
culturali veicolati dalla
lingua materna o di
scolarizzazione e li
confronta con quelli
veicolati dalla lingua
straniera senza
atteggiamenti di rifiuto.
Affronta situazioni nuove
attingendo al suo
repertorio linguistico; usa
la lingua per apprendere
argomenti anche di ambiti
disciplinari diversi e
collabora fattivamente
con i compagni nella
realizzazione di attività e
progetti.
Autovaluta le competenze
acquisite ed è
consapevole del proprio
modo di apprendere.
e brevi resoconti che si avvalgano di lessico
sostanzialmente appropriato e di sintassi elementare.
Rilevare semplici regolarità e differenze nella forma di
testi scritti di uso comune.
Confrontare parole e strutture relative a codici verbali
diversi.
Rilevare semplici analogie o differenze tra
comportamenti e usi legati a lingue diverse.
Riconoscere come si apprende e che cosa ostacola il
proprio apprendimento.
Scrivere semplici testi e lettere su contesti
noti.
Conoscere e usare strutture e
funzioni linguistiche confrontando i codici
verbali diversi.
Conoscere gli aspetti più significativi della
cultura anglosassone ed operare confronti
con la propria
Riconoscere aspetti del proprio metodo di
studio e cosa ostacola il proprio
apprendimento.
FRANCESE
Nuclei
tematici
Traguardi per lo sviluppo delle
competenze
Ascolto
L’alunno comprende brevi messaggi
orali e scritti relativi ad ambiti
familiari .
Lettura
(comprension
e scritta)
Legge brevi e semplici testi con
tecniche adeguate allo scopo
Parlato
(produzionee
d interazione
orale)
Comunica oralmente in attività che
richiedono uno scambio
d’informazioni semplice e diretto.
Descrive, in modo semplice , aspetti
del proprio vissuto e del proprio
ambiente .
Chiede spiegazioni, svolge i compiti
secondo le indicazioni date in
francese
Scrittura
(Produzione
scritta)
Descrive, in modo semplice , aspetti
del proprio vissuto e del proprio
ambiente .
Riflessione
sulla lingua e
sull’
apprendimen
to
Stabilisce relazioni tra semplici
elementi linguistico-comunicativi e
culturali propri delle lingue di studio
Confrontare parole e strutture
relative a codici verbali diversi .
Obiettivi
Obiettivi minimi
Comprendere istruzioni ed espressioni e
frasi di uso quotidiano e identificare il
tema generale di brevi messaggi orali
Comprendere brevi testi multimediali
identificando parole-chiave e il senso
generale
Comprendere i punti essenziali dei
testi di diversa
difficoltà
Trovare informazioni specifiche in
materiali di uso corrente.
Comprendere testi semplici di contenuto
familiare e di tipo concreto, trovando
informazioni specifiche in materiali di uso
corrente
Descrivere persone, luoghi e oggetti
familiari
Riferire semplici informazioni afferenti
alla sfera personale
Interagire in modo comprensibile con un
compagno o con un adulto, utilizzando
espressioni e frasi adatte alla situazione
Rispettare la pronuncia e
l’intonazione
Scrivere testi brevi e semplici per
raccontare i propri vissuti , le proprie
esperienze , per ringraziare, per invitare
qualcuno anche se con errori formali che
non compromettano la comprensibilità
del messaggio.
Osservare le parole e la struttura delle
frasi e mettere in relazione costrutti e
intenzioni comunicative
Confrontare parole e strutture relative a
codici verbali diversi
Riconoscere i propri errori e i modi di
apprendere la lingua
Completare griglie, questionari e vari
tipi di esercizi. Produrre brevi,
semplici testi essenzialmente corretti.
Esprimersi linguisticamente in modo
comprensibile utilizzando
Semplici e brevi espressioni e frasi
adatte alla situazione e all’
interlocutore. Descrivere, narrare,
scambiare opinioni o semplici
informazioni, anche se guidato
Interagire e soddisfare bisogni di tipo
concreto
Riflettere sugli aspetti linguisticogrammaticali
fondamentali di L1, L2,L3
Riconoscere i propri errori
Metodologia
metodo espositivo (lezione
frontale…) metodo operativo
( laboratorio)
metodo investigativo-induttivo
(sperimentazione ),metodo
euristico-partecipativo (ricercaazione) mastery learning
STORIA
Nuclei
tematici
Uso
fonti
delle
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
L’alunno usa fonti di diverso tipo per produrre
conoscenze su temi definiti.
Organizzazio Comprende testi storici e li sa rielaborare con un
ne
delle personale metodo di studio
informazioni Espone oralmente e con scritture – anche digitali - le
conoscenze storiche acquisite operando collegamenti
e argomentando le proprie riflessioni.
Si informa in modo autonomo su fatti e problemi
storici anche mediante l'uso di risorse digitali
Stumenti
concettuali
Produzione
scritta
e
orale
Comprende aspetti , processi e avvenimenti
fondamentali della storia del suo ambiente, della
storia italiana, dal Medioevo alla nascita della
repubblica.
Conosce aspetti e processi fondamentali della storia
europea medievale, moderna e contemporanea,
anche con possibilità di confronti con il mondo antico
Produce informazioni storiche con fonti di vario
genere e le sa organizzare in testi.
Obiettivi
Obiettivi minimi
Metodologia
Usare fonti di diverso tipo (documentarie,
iconografiche, narrative, materiali, orali, digitali..)
per produrre conoscenze su temi definiti.
Conoscere alcune procedure e tecniche di lavoro
nei siti archeologici, nelle biblioteche e negli
archivi
Leggere semplici
documenti e
ricavare informazioni.
Collocare le fonti nel
tempo e
nello spazio
Stabilire semplici relazioni
tra
fatti ed eventi.
metodo espositivo
(lezione frontale…)
metodo operativo
( laboratorio)
metodo investigativoinduttivo
(sperimentazione )
metodo euristicopartecipativo (ricercaazione) mastery
learning
Selezionare ed organizzare le informazioni con
mappe, schemi,tabelle,grafici e risorse digitali
Costruire grafici e mappe spazio-tempo, per
organizzare le conoscenze studiate
Collocare la storia locale in relazione con la storia
italiana, europea, mondiale
Formulare e verificare ipotesi sulla base delle
informazioni prodotte e delle conoscenze
elaborate
Comprendere aspetti e strutture dei momenti
storici italiani,europei e mondiali studiati
Conoscere il patrimonio culturale collegato con i
temi affrontati
Usare le conoscenze apprese per comprendere
problemi ecologici, interculturali e di convivenza
civile
Produrre testi, utilizzando conoscenze selezionate
da fonti di informazioni diverse, manualistiche e
non, cartacei e digitali.
Argomentare su conoscenze e concetti appresi
usando il linguaggio specifico
Completare brani, mappe
o schemi di sintesi (anche
guidato)
Collocare gli eventi sulla
linea del tempo e nello
spazio
Distinguere la storia locale
da quella nazionale.
Conoscere nelle linee
essenziali
gli aspetti , i processi
fondamentali del periodo
storico studiato .
Produrre semplici testi
utilizzando
un lessico corretto
GEOGRAFIA
Nuclei
tematici
Orientamen
to
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Obiettivi
L’alunno si orienta nello spazio e sulle carte di diversa
scala in base ai punti cardinali e alle coordinate
Geografiche
Orientarsi sulle carte e orientare le carte a grande
scala in base ai punti cardinali e a punti di
riferimento fissi
Orientarsi nelle realtà territoriali lontane, anche
attraverso l'utilizzo dei programmi multimediali
Orientarsi nello spazio e
sulle
carte geografiche
Leggere e interpretare vari tipi di carte
geografiche
Utilizzare strumenti tradizionali e innovativi, per
comprendere e comunicare fatti e fenomeni
territoriali
Interpretare e confrontare alcuni caratteri dei
paesaggi italiani, europei e mondiali
Conoscere temi e problemi di tutela del
paesaggio, e ipotizzare azioni di valorizzazione
Consolidare il concetto di regione geografica,
applicandolo all’Italia, all’Europa e agli altri
continenti
Analizzare le interrelazioni fra fatti e fenomeni
demografici, sociali ed economici
Leggere carte fisiche e
politiche
Legge e interpreta vari tipi di carte geografiche
Linguaggio
della geo- Utilizza opportunamente carte, grafici, dati statistici
e strumenti
graficità
Paesaggio
Riconosce nei vari paesaggi gli elementi significativi
Regione e Osserva e analizza sistemi territoriali vicini e lontani,
e valuta gli effetti dll’azione dell’uomo sui sistemi
sistema
territoriali
territoriale
Obiettivi minimi
Saper confrontare gli aspetti
più evidenti tra i diversi
paesaggi
Cogliere il rapporto uomo
ambiente (anche guidato)
Metodologia
metodo espositivo
(lezione frontale…)
metodo operativo
( laboratorio)
metodo
investigativoinduttivo
(sperimentazione )
metodo euristicopartecipativo
(ricerca-azione)
mastery learning
MATEMATICA – SCIENZE – TECNOLOGIA
MATEMATICA
Nuclei
tematici
Traguardi per lo
sviluppo delle
competenze
Obiettivi
Obiettivi minimi
Metodologia
Si muove con
sicurezza nel calcolo
anche con i numeri
razionali.
Stima la grandezza di
un numero e il
risultato di
operazioni.
Eseguire operazioni e
confronti
tra i numeri conosciuti.
Rappresentare i numeri
conosciuti sulla retta.
Utilizzare frazioni
equivalenti e numeri
decimali.
Comprendere il significato
di percentuale e saperla
calcolare utilizzando
strategie diverse.
Dare stime della radice
quadrata utilizzando solo
la moltiplicazione.
Eseguire semplici
espressioni di calcolo con i
numeri conosciuti,
essendo consapevoli del
significato delle parentesi
e delle convenzioni sulla
precedenza delle
operazioni.
Riprodurre figure e disegni
geometrici, utilizzando
opportuni strumenti.
Rappresentare punti,
segmenti e figure sul
piano cartesiano.
Conoscere definizioni e
proprietà delle principali
figure piane. Conoscere il
teorema di Pitagora e le
sue applicazioni in
matematica e in situazioni
concrete. Calcolare l’area
e il volume delle figure
solide più comuni.
Interpretare, costruire e
trasformare formule che
contengono lettere. Usare
il piano cartesiano per
rappresentare relazioni e
funzioni. Risolvere
problemi utilizzando
equazioni di primo grado.
Eseguire operazioni
e confronti tra i
numeri conosciuti.
Rappresentare i
numeri conosciuti
sulla retta.
Conoscere la
percentuale e
saperla calcolare.
Conoscere il
concetto di radice
quadrata.
Eseguire semplici
espressioni o di
calcolo con i numeri
conosciuti.
Riprodurre figure e
disegni
geometrici,
utilizzando
opportuni
strumenti.
Rappresentare
punti, segmenti e
figure sul piano
cartesiano.
Conoscere il
teorema di Pitagora
e le sue applicazioni
in matematica e in
situazioni concrete
metodo espositivo
(lezione frontale…)
metodo operativo
( laboratorio)
metodo
investigativoinduttivo
(sperimentazione )
metodo euristicopartecipativo
(ricerca-azione)
mastery learning
Rappresentare insiemi di
dati . scegliere ed
utilizzare valori medi
adeguati alla tipologia ed
alle caratteristiche di dati
Rappresentare
insiemi di dati
SPAZIO
E
FIGURE
Riconosce e
denomina le forme
del piano e dello
spazio, le loro
Rappresentazioni e ne
coglie le
relazione tra gli
elementi.
RELAZIONI
E FUNZIONI
Utilizza e interpreta il
linguaggio
matematico.
Riconosce e risolve
problemi in contesti
diversi.
DATI E
PREVISIONI
Analizza ed interpreta
dati per
ricavare misure di
variabilità. Nelle
situazioni di
33
Usare il piano
cartesiano per
rappresentare
relazioni e funzioni.
incertezza si orienta
con valutazione di
probabilità.
a disposizione.
34
SCIENZE
Nuclei
tematici
FISICA E
CHIMICA
ASTRONOMIA
E
SCIENZE DELLA
TERRA
BIOLOGIA
Traguardi per lo sviluppo
delle competenze
Esplora e sperimenta lo
svolgersi dei più comuni
fenomeni, ne immagina e ne
verifica la causa.
Sviluppa semplici
schematizzazione di fatti e
fenomeni. Ricerca soluzioni ai
problemi utilizzando le
conoscenze acquisite.
Conosce l’origine del sistema
solare in particolare del
pianeta TERRA
Ha una visione della
complessità del sistema dei
viventi e della loro evoluzione
nel tempo.
Riconosce nel proprio
organismo
strutture e funzionamenti a
livelli macroscopici.
E’ consapevole del ruolo della
comunità umana sulla terra.
Obiettivi
Obiettivi minimi
utilizzare concetti fisici fondamentali
quali:pressione,volume, velocità, peso,
peso specifico, forza,temperatura,
calore, carica elettrica,ecc.., in varie
situazioni di esperienza. Conoscere
fenomeni fisici e fenomeni chimici.
Padroneggiare concetti di
trasformazione chimica.
Conoscere concetti fisici
fondamentali.
Conoscere fenomeni fisici e
chimici
Osservare ed interpretare i più evidenti
fenomeni celesti.
Ricostruire i movimenti della terra da cui
dipendono il dì e la notte e l’alternarsi
delle stagioni.
Spiegare i meccanismi delle eclisse del
sole e di luna. Conoscere la struttura
della Terra e i suoi movimenti interni.
Individuare i rischi sismici, vulcanici e
idrogeologici dell’ITALIA.
Comprendere il senso delle grandi
classificazioni.
Conoscere le basi biologiche della
trasformazione dei caratteri ereditari.
Acquisire corrette informazioni sullo
sviluppo puberale e la sessualità.
Sviluppare la cura e il controllo della
propria salute attraverso una corretta
alimentazione.
Evitare consapevolmente i danni
prodotti dal fumo e dalle droghe.
Conoscere il sistema solare e i
pianeti che ne fanno parte.
Conoscere la struttura della
terra e i suoi movimenti.
Comprendere il senso delle
grandi
classificazioni.
Sviluppare la cura e il
controllo
della propria salute attraverso
una corretta alimentazione.
Metodologia
metodo espositivo (lezione
frontale…) metodo operativo
( laboratorio)
metodo investigativo-induttivo
(sperimentazione )
metodo euristico-partecipativo
(ricerca-azione) mastery learning
TECNOLOGIA
Nuclei
tematici
Vedere,
osservare e
sperimentare
Prevedere,
immaginare
e progettare
Intervenire,
trasformare
e
produrre
Traguardi per lo
sviluppo delle
competenze
Obiettivi
Obiettivi
minimi
Ricava dalla lettura e
dall’analisi di testi o
tabelle informazioni
sui beni o sui servizi
disponibili sui mercati.
Realizza
rappresentazioni
grafiche
utilizzando elementi
del disegno tecnico o
altri linguaggi
multimediali.
Conosce le proprietà e
le caratteristiche
dei diversi mezzi di
comunicazione ed è in
grado di farne un uso
efficace e
responsabile.
Riconosce
nell’ambiente che lo
circonda i
principali sistemi
tecnologici.
Conosce i principali
processi di
trasformazione di
risorse o produzione di
beni.
Eseguire misurazioni e
rilievi grafici
sull’ambiente scolastico o
sulla propria abitazione.
Leggere e interpretare
semplici disegni tecnici
ricavandone informazioni
qualitative e quantitative.
Impiegare gli strumenti e
le regole del disegno
tecnico nella
rappresentazione di
oggetti.
Accostarsi a nuove
applicazioni informatiche
esplorandone le funzioni
e le potenzialità.
Utilizzando
schemi
proposti: applica
regole e rispetta
norme della
rappresentazione
grafica,
interpreta
linguaggi
convenzionali.
Effettuare stime di
grandezze fisiche riferite
ai materiali e oggetti
dell’ambiente scolastico.
Valutare le conseguenze
di scelte e decisioni
relative a situazioni
problematiche.
Pianificare le diverse fasi
per la realizzazione di un
oggetto impiegando
materiali di uso
quotidiano
Smontare e rimontare
semplici oggetti,
apparecchiature
elettroniche o altri
dispositivi comuni.
Rilevare e disegnare la
propria abitazione o altri
luoghi anche avvalendosi
si software specifici.
Costruire oggetti con
materiali facilmente
reperibili a Sa
riconoscere:i materiali
che costituiscono gli
oggetti che usa;
le principali proprietà che
li rendono idonei
partire da esigenze e
bisogni concreti
Sa individuare le
infrastrutture e i
servizi del
proprio
quartiere
Conosce e utilizza
oggetti, strumenti e
macchine di uso
comune, sa
descriverne la
funzione in relazione
alla forma, alla
struttura e ai
materiali.
Utilizza adeguate
risorse materiali,
informative e
organizzative per la
progettazione e
realizzazione di
semplici prodotti
36
Metodologia
metodo espositivo
(lezione frontale…)
metodo operativo
( laboratorio)
metodo investigativoinduttivo
(sperimentazione )
metodo euristicopartecipativo (ricercaazione) mastery
learning
ARTE E IMMAGINE – MUSICA – EDUCAZIONE FISICA – RELIGIONE – STRUMENTO
MUSICALE
ARTE E IMMAGINE
Nuclei tematici
“Colore
emozione”
ed
Traguardi per
lo sviluppo
delle
competenze
Obiettivi
L’alunno
realizza
elaborati
personali
e
creativi
sulla
base di una
ideazione
e
progettazione
originale,
applicando
le
conoscenze e le
regole
del
linguaggio
visivo,
scegliendo
in
modo
funzionale
tecniche
e
materiali
differenti anche
con
l’integrazione di
più media e
codici
espressivi.
Esprimersi e
comunicare
“Guardare e
disegnare”
Padroneggia gli
elementi
principali del
linguaggio
visivo, legge e
comprende i
significati di
immagini
statiche e in
movimento, di
filmati
audiovisivi e di
prodotti
multimediali
Osservare e
leggere le
immagini
“L’Arte e gli
artisti:
“Dalla preistoria
all’arte
contemporanea”
Legge le opere
più significative
prodotte
nell’arte antica,
medievale,
moderna e
Comprendere
e apprezzare
le opere
d’arte
Obiettivi minimi
Metodologia
Utilizzare
consapevolmente
gli strumenti, le
tecniche
figurative
(grafiche,
pittoriche
plastiche) e le
regole
della
rappresentazione
visiva per una
produzione
creativa
che
rispecchi
le
preferenze e lo
stile espressivo
personale.
Ideare Progettare
rielaborare
messaggi visivi in
modo
consapevole
creativo
e
originale
Usare
correttamente gli
strumenti ed il
materiale
per
l’applicazione
delle
varie
tecniche
artistiche per una
produzione
creativa
che
rispecchi
le
preferenze e lo
stile espressivo
personale.
metodo
espositivo
(lezione
frontale…)
metodo
operativo
( laboratorio)
metodo
investigativoinduttivo
(sperimentazione
)
metodo
euristicopartecipativo
(ricerca-azione)
mastery learning
Osservare e
descrivere un
immagine.
Riconoscere gli
elementi, le
regole
compositive i
codici del
linguaggio visuale
presenti in
un’opera d’ arte
o in un immagine
per comprendere
il significato e
cogliere le scelte
creative e
stilistiche
dell’autore.
Leggere e
commentare
un’opera d’arte
mettendola in
relazione con gli
elementi
Sviluppare le
capacità di
osservazione
della realtà e
abbandonare
progressivamente
gli stereotipi;
Riconoscere
semplici
elementi e regole
del linguaggio
visivo presenti in
un’opera d’ arte o
in un immagine
37
Sviluppare
la
capacità
di
rielaborazione e
interpretazione
creativa,
personale
dei
temi proposti
Distinguere la
pittura
“bidimensionale
e
“tridimensionale”
Percepire il
contemporanea,
sapendole
collocare nei
rispettivi
contesti storici,
culturali e
ambientali;
riconosce il
valore culturale
di immagini,
opere e oggetti
artigianali
prodotti in paesi
diversi dal
proprio.
Riconosce gli
elementi
principali del
patrimonio
culturale,
artistico e
ambientale del
proprio
territorio ed è
sensibile ai
problemi della
sua tutela e
conservazione.
Analizza e
descrive beni
culturali,
immagini
statiche e
multimediali,
utilizzando il
linguaggio
appropriato.
essenziali del
contesto storico
e culturale a cui
appartiene
Conoscere le
linee
fondamentali
della produzione
storico-artistico e
culturale.
Acquisire
sensibilità e
consapevolezza
nei confronti del
patrimonio
storico - artistico.
Conoscere le
tipologie del
patrimonio
ambientale,
storico-artistico e
museale del
territorio,
sapendone
leggere i
significati e i
valori estetici,
storici e sociali.
38
concetto di
“statico” e
“dinamico”in
scultura
Riconoscere gli
elementi base di
una struttura
architettonica
Conoscere le
linee basilari
della produzione
storico-artistico e
culturale.
Acquisire
sensibilità nei
confronti del
patrimonio
storico -artistico.
Conoscere le
tipologie del
patrimonio
ambientale,
storico - artistico
e museale del
territorio.
MUSICA
Nuclei tematici
• Pratica musicale
Traguardi per lo sviluppo
delle competenze
Obiettivi
Obiettivi minimi
⇒Partecipare attivamente alla
⇒Conoscenza e uso del
⇒Legge e riproduce un brano
realizzazione di esperienze
musicali attraverso l’esecuzione
e l’interpretazione di brani
strumentali e vocali
appartenenti a generi e culture
differenti
linguaggio specifico: principali
elementi di simbologia e
terminologia musicale
musicale con l’aiuto del
docente.
⇒Esecuzione espressiva di brani
vocali e strumentali di diversi
generi e stili
• Produzione musicale
⇒ Ideare e realizzare messaggi
⇒
I mprovvisare, rielaborare,
⇒Utilizza la notazione
musicali e multimediali
utilizzando
forme di notazione e/o sistemi
informatici.
comporre materiali sonori e
semplici brani, anche mediante
l’uso di software appropriati
tradizionale.
⇒ Progettare/realizzare eventi
sonori che integrino altre forme
artistiche
• Ascolto
⇒Analizzare gli aspetti formali
⇒Riconoscere, classificare e
⇒Riconosce le fondamentali
e strutturali di eventi e
materiali musicali facendo uso
di un lessico appropriato
⇒Valutare in modo funzionale e
estetico eventi e materiali
musicali
⇒Dare significato alle proprie
esperienze musicali
analizzare, anche
stilisticamente, i più importanti
elementi costitutivi del
linguaggio musicale
⇒
Conoscere i principali usi,
significati, funzioni, valenza
espressiva della musica nella
realtà
strutture del linguaggio
musicale.
Metodologia
Metodo espositivo (lezione
frontale…) metodo operativo
( laboratorio)
metodo investigativo-induttivo
(sperimentazione )
metodo euristico partecipativo (ricerca-azione)
mastery learning
integrandole con altri saperi e
pratiche artistiche
musicali offerte dalla scuola e
dal
contesto socio-culturale
contemporanea e del passato
(generi, forme, stili…), anche in
relazione al contesto
socioculturale
⇒
Conoscere e interpretare in
modo critico opere d’arte
musicale
⇒
Conoscenze di cultura
musicale generale
⇒
Costruire consapevolmente la
propria “identità musicale”
attraverso la riflessione e la
valorizzazione delle esperienze,
del percorso svolto, delle
opportunità
offerte
dal
contesto.
⇒Consapevolezza delle proprie
⇒
Costruire consapevolmente la
attitudini e capacità
propria “identità musicale”
attraverso la riflessione e la
valorizzazione delle esperienze,
del percorso svolto, delle
opportunità
offerte
dal
contesto.
• Costruzione di un’identità ⇒Consapevolezza delle proprie
attitudini e capacità
musicale
⇒
Conoscenza delle opportunità
• Costruzione di un’identità
musicale
⇒
Conoscenza delle opportunità
musicali offerte dalla scuola e
dal
contesto socio-culturale
⇒ Conosce
le opportunità
offerte dal territorio
⇒ Conosce
le opportunità
offerte dal territorio
EDUCAZIONE FISICA
Nuclei tematici
Traguardi per lo sviluppo delle
competenze
Obiettivi
Obiettivi minimi
Utilizza in maniera consapevole le
proprie competenze motorie.
Saper
risolvere
situazioni
attraverso l’esperienza motoria
Il linguaggio
del
corpo
come modalità
comunicativo espressiva
Il gioco, lo
sport, le regole
e il fair play
Utilizza le abilità motorie e sportive
acquisite in giochi individuali e di
gruppo.
Saper discriminare gesti
situazioni di gioco e sport
in
Saper applicare ed utilizzare
semplici tecniche di espressione
motoria.
Entra in relazione con gli altri
attraverso il gioco, il rispetto delle
regole, il fair play
Utilizza conosce ed applica le regole degli
sport praticati
Utilizzare
le
capacità
coordinative
in
situazioni
richieste. Sa organizzarsi in modo
autonomo e responsabile
Salute e
benessere
prevenzione e
sicurezza
Riconosce ed applica
comportamenti e stili di vita
corretti per la sicurezza propria e
degli altri
Saper riconoscere le situazioni che
assicurano la riuscita e lo svolgimento
delle attività in sicurezza
Saper applicare e riconoscere
nella pratica delle attività
sportive elementi che
influenzano il suo sviluppo
complessivo
Il corpo e la
sua relazione
con lo spazio e
il tempo
nuove
tecnici
Saper utilizzare e trasferire le
abilità per realizzare gesti tecnici
Metodologia
metodo espositivo (lezione
frontale…) metodo operativo
( laboratorio)
metodo investigativo induttivo (sperimentazione )
metodo euristico partecipativo (ricerca-azione)
mastery learning
RELIGIONE
Nuclei
tematici
Obiettivi
Obiettivi minimi
Riconoscere i segni della
presenza religiosa.
Evidenziare gli elementi
essenziali della dottrina,
del culto di alcune
esperienze religiose
dell’antichità.
Riconoscere ed
apprezzare i valori
presenti nelle religioni
monoteiste e cogliere la
ricchezza delle diverse
tradizioni religiose.
Conoscere i tratti
fondamentali della figura
di Gesù e saper
riconoscere lo specifico
del messaggio
evangelico.
Riconoscere
avvenimenti, persone e
strutture fondamentali
della Chiesa cattolica e
metterli a confronto con
quelli delle altre
confessioni cristiane.
Riconoscere la
presenza di
persone che
professano
religioni
diverse e
rispettare le regole
del vivere comune.
Riconoscere i segni
della presenza
religiosa nel
proprio ambiente.
Conoscere gli
elementi
fondamentali delle
principali religioni.
Conoscere le tappe
fondamentali della
vita di Gesù e della
storia della Chiesa.
LA BIBBIA E Comprende il messaggio
del Cristianesimo che
LE FONTI
Conoscere la struttura, la
composizione e gli autori
della Bibbia e
comprenderne
l’importanza culturale e
religiosa.
Saper ricercare una
citazione sul testo
biblico.
Saper collocare nello
spazio e nel tempo gli
avvenimenti che
documentano la nascita
e lo sviluppo della Chiesa
primitiva.
Conoscere la
composizione della
Bibbia e saperla
utilizzare.
Conoscere alcuni
avvenimenti
e personaggi della
Chiesa cattolica.
Riconosce i linguaggi
IL
LINGUAGGIO espressivi della fede
(simboli, opere d’arte,
RELIGIOSO
Saper riconoscere gli
elementi che
caratterizzano la chiesa
come luogo di culto e
riconoscere alcune
testimonianze del
patrimonio artistico –
culturale- religioso della
Saper riconoscere
alcuni
simboli del
Cristianesimo. Le
caratteristiche
peculiari
dell’edificio
cristiano.
DIO
L’UOMO
Traguardi per lo
sviluppo delle
competenze
E Sviluppa una graduale
coscienza di sé come
persona che coglie nella
relazione con gli altri una
opportunità di crescita,
maturando un’identità
accogliente, collaborativa
e solidale.
Riconosce il valore della
religione nella cultura e
nella storia dell’umanità,
a partire da ciò che si
osserva nel proprio
territorio.
scaturisce dalla Bibbia
individuandole tappe
essenziali della vita e
dell’insegnamento di
Gesù, e i dati oggettivi
della storia della salvezza
e della Chiesa elaborando
criteri per avviarne una
interpretazione
consapevole.
luoghi di culto, preghiere,
riti…), individuandone le
tracce presenti nel nostro
ambiente imparando ad
apprezzarli dal punto di
42
Metodologia
metodo
espositivo
(lezione
frontale…)
metodo euristico
-partecipativo
(ricerca-azione)
VALORI ETICI
E RELIGIOSI
vista artistico, culturale e
spirituale.
propria città.
Individuare gli elementi
specifici della preghiera
cristiana confrontandoli
con quelli delle altre
religioni.
Comprendere il
significato dei
sacramenti.
Conoscere i
sacramenti.
Considerare i
rapporti con gli
altri come
occasione di
crescita.
Riflette in vista di scelte di
vita responsabili,
imparando a dare valore
ai propri comportamenti
Coglie le implicazioni
etiche della fede
cristiana e vi riflette in
vista di scelte di vita
progettuali e
responsabili, si interroga
sul senso dell’esistenza e
la felicità, impara a dare
valore ai propri
comportamenti,
relazionandosi in
maniera armoniosa con
se stesso, con gli altri,
con il mondo che lo
circonda.
Riconoscere il
valore
dell’esperienza di
alcuni testimoni di
pace e di giustizia.
STRUMENTO MUSICALE
Nuclei
tematici
Autonoma
decodificazione
allo strumento
dei vari aspetti
delle notazioni
musicali: ritmico,
frastico, agogico,
dinamico,
timbrico,,
armonico;
Padronanza dello
strumento sia
attraverso la
lettura sia
attraverso
l’imitazione e
l’improvvisazione’
sempre
opportunamente
guidata;
Traguardi per lo
sviluppo delle
competenze
Obiettivi
Obiettivi
minimi
il riconoscimento e la
descrizione degli
elementi fondamentali
della sintassi musicale;
il riconoscimento e la
descrizione di generi
musicali, forme
elementari e semplici
condotte compositive;
la capacità di collocare
in ambito storico-stilistico
gli eventi musicali
praticati;
la produzione e/o la
riproduzione di melodie
attraverso il mezzo vocale
con il supporto della
lettura ritmica e intonata
Capacità di esecuzione
e ascolto nella pratica
individuale e collettiva
il dominio tecnico del
proprio strumento al fine
di produrre eventi
musicali tratti da
repertori della tradizione
scritta e orale con
consapevolezza
interpretativa, sia nella
restituzione dei processi
formali sia nella capacità
di attribuzione di senso;
la capacità di produrre
autonome elaborazioni
di materiali sonori, pur
all'interno di griglie
predisposte;
l'acquisizione di abilità
in ordine alla lettura
ritmica e intonata e di
conoscenze di base della
teoria musicale;
un primo livello di
consapevolezza del
rapporto tra
organizzazione
Ricerca di un
corretto assetto
psicofisico:
postura,
percezione
corporea,
rilassamento,
respirazione,
equilibrio in
situazioni
dinamiche,
coordinamento;
Sviluppo della capacità
di interpretazione intesa
43
Metodologia
metodo
espositivo
(lezione
frontale…)
metodo
operativo
( laboratorio)
metodo
investigativoinduttivo
Capacità di
(sperimentazione
attenzione, di
)
osservazione, e
metodo
di
memorizzazione; euristicopartecipativo
Sviluppo della (ricerca-azione)
mastery learning
dimensione
ludico/musicale
attraverso la
musica
d’insieme e la
Lettura ed
esecuzione del
testo musicale
che dia conto, a
livello
interpretativo,
della
comprensione e
del
riconoscimento
dei suoi
parametri
costitutivi;
come componente
fondamentale della
creatività.
dell'attività senso
motoria legata al proprio
strumento e
formalizzazione dei
propri stati emotivi;
un primo livello di
capacità performative
con tutto ciò che ne
consegue in ordine alle
possibilità di controllo
del proprio stato
emotivo in funzione
dell'efficacia della
comunicazione.
conseguente
interazione di
gruppo.
Capacità di
collocare in
ambito
storico/stilistico
gli eventi musicali
praticati.
ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO
ITALIANO
STORIA
GEOGRAFIA
MATEMATICA
SCIENZE
INGLESE
FRANCESE
SPAGNOLO
ARTE E IMMAGINE
MUSICA
EDUCAZIONE FISICA
RELIGIONE
TECNOLOGIA
A043
6 1 ora di approfondimento*
A043
2
A043
1
A059
4
A059
2
A345
3
A245
2
A445
2
A028
2
A032
2
A030
2
IRC
1
A033
2
Corno Francese 2
Pianoforte
2
STRUMENTO MUSICALE
Violino
2
Sassofono
2
*italiano: analisi del testo e riflessione sulla lingua anche in vista dello studio delle lingue classiche
Considerate le rilevanti criticità emerse nell’area linguistica in sede di valutazione finale degli scorsi anni scolastici,
il Collegio delibera all’unanimità che l’ora di Approfondimento venga destinata ad una tra le seguenti attività:
1. Recupero e/o potenziamento delle abilità linguistiche;
2. Approccio al Latino in alcuni corsi;
3. Lettura ed analisi di testi di diverso genere.
La Dirigente invita i docenti delle discipline interessate a tenere conto, inoltre, dei Quadri di riferimento di Italiano,
pubblicati sul sito dell’INVALSI e di dedicare tempo ad esercitazioni e simulazioni prove, utilizzando i fascicoli degli
anni precedenti.
44
Valutazione
Agli insegnanti compete la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione didattica,
nonché la scelta dei relativi strumenti nel quadro dei criteri deliberati dai competenti organi collegiali.
La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi culturali. Attiva le azioni da intraprendere,
regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte al termine. Assume una
preminente funzione formativa di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al
miglioramento continuo. Alle singole Istituzioni scolastiche poi la responsabilità dell’autovalutazione,
che ha la funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera organizzazione dell’offerta educativa e
didattica della scuola, ai fini del suo continuo miglioramento, anche attraverso dati di rendiconto
sociale o dati che emergono da valutazioni esterne. L’Istituto nazionale per la valutazione del sistema
educativo di istruzione e formazione ha il compito di rilevare la qualità dell’intero sistema scolastico
nazionale, fornendo alle scuole, alle famiglie e alla comunità sociale, al Parlamento e al Governo
elementi di informazione essenziali circa la salute e la criticità del nostro sistema di istruzione, e questo
all’interno di un confronto internazionale che oggi va assumendo sempre più rilevanza.
Come si valuta
La valutazione è, pertanto, parte integrante della progettazione, non solo come controllo degli
apprendimenti, ma come verifica dell'intervento didattico al fine di operare con la flessibilità opportuna
rispetto alle diverse situazioni di apprendimento. Pertanto, essa si configura essenzialmente come una
pratica con funzione regolativa della relazione educativa.
Essa, infatti, accompagna i processi di insegnamento/apprendimento e consente un costante
adeguamento della progettazione didattica in quanto permette ai docenti di:
• offrire all’alunno la possibilità di aiuto per favorire il superamento delle difficoltà che si presentano
in itinere;
• predisporre collegialmente piani individualizzati per i soggetti in situazione di handicap e
personalizzati in presenza di svantaggi che richiedono Bisogni Educativi Speciali.
Tale valutazione, di tipo formativo, assolve la funzione di:
• rilevamento, finalizzato a fare il punto della situazione;
• diagnosi, per individuare eventuali criticità nella impostazione e nella realizzazione dell’intervento
didattico;
• prognosi, per prevedere opportunità e possibilità di realizzazione del progetto educativo.
La valutazione si basa essenzialmente sulla osservazione, sia libera che sistematica, dei comportamenti,
dei ritmi di sviluppo e degli stili di apprendimento; questa avviene a livello:
• iniziale (livelli di sviluppo)
• in itinere (sequenze didattiche)
• finale (esiti formativi)
45
CRITERI DI VALUTAZIONE
Elementi imprescindibili sono:
la storia personale dell'alunno:
- condizioni di salute;
- condizioni socio-ambientali e familiari;
- eventuali disturbi psico-affettivi;
- competenze dell’alunno
- livelli di apprendimento.
Dichiarati dalle famiglie
il suo impegno in termini di partecipazione e di risposta al progetto educativo della scuola.
il raggiungimento degli obiettivi
La valutazione, in coerenza con gli obiettivi della programmazione, prevede due parametri:
♦ COSA valutare, stabilendo quali sono gli indicatori;
♦ COME valutare, indicando le tecniche utilizzate e l’incidenza di quanto è stato appreso sul
comportamento.
per ogni alunno, saranno, pertanto, presi in considerazione:
•
gli aspetti misurabili del suo apprendimento (competenze, conoscenze, abilità)
•
il suo stile cognitivo ( cioè i modi e i tempi in cui ciascun individuo apprende)
•
le dinamiche emotive, affettive e relazionali che entrano in gioco (la storia personale dell'alunno
,le condizioni di salute, le condizioni socio-ambientali ,eventuali disturbi psico-affettivi dichiarati dalle
famiglie)
•
il suo impegno in termini di partecipazione e di risposta al progetto educativo della scuola, il
raggiungimento degli obiettivi.
Riferendosi alle più attuali ricerche sulla valutazione la scuola Caporale adotta questo modello di
valutazione.
FASI DELLA VALUTAZIONE
46
Valutare per diagnosticare e analizzare
DIAGNOSTICA- si effettua all’inizio dell’anno
mediante test d’ingresso concordati in ogni ambito
disciplinare per le classi I II III; serve ad accertare i prerequisiti iniziali degli alunni al fine di individuare
un percorso formativo per far raggiungere delle specifiche competenze.
SOMMATIVA – si effettua al termine dei due periodi in cui è stato diviso l’anno; consente di
analizzare, alla fine di un quadrimestre e di un anno scolastico, le competenze che sono state raggiunte
dagli alunni.
Valutare per formare
FORMATIVA – si effettua nel corso dell’anno scolastico; fornisce all’alunno tutte le informazioni utili
sui suoi punti forti e deboli dell’apprendimento e al docente consente di modificare i metodi e le tecniche
utilizzate se determinati apprendimenti non sono stati raggiunti. In altre parole serve ad elevare la
qualità del servizio scolastico.
ORIENTATIVA – è un processo che si conclude in terza media è finalizzata principalmente agli
studenti che si avviano al I anno delle superiori e ha lo scopo di individuare le loro attitudini e il loro
interesse per le specifiche esperienze disciplinari.
REGOLATIVA – si realizza all’interno del processo di programmazione e consente di ripensare in
modo dinamico il processo organizzativo, educativo e didattico;
Valutare per comprendere e interpretare, per promuovere, per aiutare gli alunni
ad apprendere
INTERPRETATIVA /NARRATIVA -Il soggetto in apprendimento diventa un soggetto da ascoltare,
ha una storia cognitiva da raccontare, un romanzo di formazione che aiuta a comprendere il senso di
quella storia.
RIFLESSIVA - La metariflessione orale costituisce anche una occasione straordinaria per insegnare agli
studenti in modo individualizzato a riflettere sui loro lavori e per sviluppare in loro una struttura
cognitiva più ricca e critica.
PROATTIVA - Non solo assiste l’apprendimento, ma lo favorisce durante il processo, lo motiva
all’origine.
AUTENTICA - La valutazione autentica si ha << quando ancoriamo il controllo al tipo di lavoro che
persone concrete fanno piuttosto che solo sollecitare risposte facili da calcolare con risposte semplici. La
valutazione autentica è un vero accertamento della prestazione perché da essa apprendiamo se gli
studenti possono in modo intelligente usare ciò che hanno appreso in situazioni che in modo
considerevole li avvicinano a situazioni di adulti e se possono rinnovare nuove situazioni >> (Wiggins
1998, pag.21)
Valutazione autentica
La valutazione delle competenze si innesterà su una valutazione autentica
Tale valutazione persegue “ l’intento (…) di coinvolgere gli studenti in compiti che richiedono di applicare
le conoscenze nelle esperienze del mondo reale. >> (Winograd & Perkins).
<< Essa offre la possibilità sia agli insegnanti che agli studenti di vedere a che punto stanno, di
autovalutarsi, in conformità a ciò, migliorare il processo di insegnamento o di apprendimento: gli uni (gli
insegnanti) per sviluppare la propria professionalità e gli altri (gli studenti) per diventare autoriflessivi e
assumersi il controllo del proprio apprendimento >>.(M. Comoglio)
VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Il riconoscimento di una competenza in uno studente come in un qualsiasi soggetto non è impresa facile,
tuttavia la letteratura finora riconosce che tre sono le modalità attraverso cui si può pervenire alla
valutazione delle competenze:
47
A. COMPITI DI REALTA’
B. OSSERVAZIONE SISTEMATICA
C. AUTOBIOGRAFIE
A. Compito di realtà o situazione problema
Si tratta di situazioni che richiedono agli studenti di utilizzare il loro sapere mobilitando abilità e
conoscenze in contesti nuovi, combinando in modo originale dimensioni cognitive, motivazionali, socioaffettive.
Caratteristiche del compito di realtà
- Richiedere agli studenti il recupero delle loro conoscenze precedenti
- Stimolare l’impiego di processi cognitivi complessi quali: ragionamento, transfer, pensiero critico,
pensiero divergente
- Riguardare contesti reali e significativi
- Sollecitare l’interesse degli alunni
- Prevedere differenti percorsi di soluzione
- Sfidare le capacità degli alunni
Tali compiti saranno sia disciplinari ,cioè legati specificamente a una disciplina, e trasversali.
Tali compiti, inoltre, saranno complessi e nuovi , in quanto per sviluppare competenze l’alunno deve
mettere in atto delle procedure inedite.
Poiché << … di per sé non è sufficiente rilevare una singola prestazione positiva (o negativa) per poter
certificare il possesso o meno di una competenza >> M. Pellerey… occorre disporre di un ventaglio più
ampio di informazioni ecco perché è necessaria un’osservazione sistematica.
B. OSSERVAZIONE SISTEMATICA: modalità
Le osservazioni sistematiche:
− permettono di rilevare il processo
−
−
ossia la capacità dell’alunno di interpretare correttamente il compito assegnato, di coordinare
conoscenze, abilità e disposizioni interne in maniera valida ed efficace, di valorizzare risorse
esterne eventualmente necessarie o utili …
permettono di rilevare le competenze relazionali
ossia i comportamenti collaborativi nel contesto della classe, durante le attività extrascolastiche, la
ricreazione, ecc.
Le modalità di osservazione saranno:
− più o meno strutturate
− più o meno partecipate
− MA:
− saranno riferite ad aspetti specifici che caratterizzano la prestazione (indicatori di competenza)
− prendono in considerazione una pluralità di prestazioni
B. OSSERVAZIONE SISTEMATICA: gli strumenti osservativi
−
−
griglie strutturate che indicano il comportamento in modo globale
griglie strutturate che indicano il comportamento con la frequenza (MAI, QUALCHE VOLTA,
SPESSO, SEMPRE)
−
griglie strutturate che indicano il comportamento con i livelli (A, B, C, D, E)
48
ESEMPIO DI GRIGLIA PER LE OSSERVAZIONI SISTEMATICHE
Autonomia Relazione Partecipazione Responsabilità Flessibilità Consapevolezza
E’ capace di
reperire
da
solo
strumenti o
materiali
necessari e di
usarli
in
modo
efficace.
Interagisce
con
i
compagni,
sa
esprimere e
infondere,
sa creare un
clima
propositivo.
Collabora, formula
richieste di aiuto,
offre il proprio
contributo.
Rispetta i tempi
assegnati e le fasi
previste
del
lavoro, porta a
termine
la
consegna
ricevuta.
Reagisce a
situazioni o
esigenze non
previste, con
soluzioni
funzionali,
con utilizzo
originale di
materiali,
ecc.
E’
consapevole
degli effetti delle
sue scelte e delle
sue azioni.
Limiti dell’osservazione:
<< Non consente di rilevare alcuni aspetti fondamentali dell’agire umano come: il senso o il significato
dato al proprio comportamento, le intenzioni che hanno guidato lo svolgersi dell’attività, le emozioni o gli
stati affettivi che l’hanno caratterizzato … Questo mondo interiore è assai incidente sul piano del
processo educativo e molto poco visibile e osservabile dall’esterno >> (M. Pellerey )
(la parte sommersa dell’iceberg)
Ecco che diventa indispensabile strutturare autobiografie cognitive/ diari di bordo
C. AUTOBIOGRAFIE/AUTOVALUTAZIONE:
−
−
−
Far raccontare le scelte operative compiute o da compiere nell’affrontare un compito
Far descrivere la successione delle operazioni compiute evidenziando gli errori più frequenti e i
possibili miglioramenti
Far esprimere l’autovalutazione non solo del prodotto, ma anche del processo produttivo
adottato
DIARIO DI BORDO
−
−
−
−
Può essere un lavoro molto gravoso, sia per gli studenti che per i docenti, ma molto ricco:
Rappresenta prima di tutto la possibilità di documentare a livello individuale e di gruppo il
percorso svolto. Gli insegnanti avranno quindi una testimonianza scritta di come le attività
proposte sono state vissute ed elaborate.
Il percorso didattico inoltre diventa visibile e comunicabile anche ad altri insegnanti, nei suoi
diversi passaggi.
L’elaborazione scritta può rappresentare uno strumento didattico/educativo perché favorisce un
primo passaggio dall’esperienza al sapere, permettendo quindi la metacognizione e introducendo
alla sistematizzazione delle conoscenze.
(Carlo Petracca)
Il processo della Valutazione è impostato sull’acquisizione di dati oggettivi dedotti dalle VERIFICHE e
OSSERVAZIONI SISTEMATICHE compiute dagli insegnanti anche in COMPITI DI
REALTA’, sull’elaborazione di AUTOBIOGRAFIE COGNITIVE e di DIARI DI BORDO costruiti
dagli insegnanti insieme agli alunni, facendo riferimento alla “filosofia” del modello CIPP dell’OCSE
sulle
secondo il seguente schema:
CONTESTO - INPUT- PROCESSO - PRODOTTO tenendo conto di:
49
CRITERI GENERALI DI VALUTAZIONE DEL PROFITTO E DEL COMPORTAMENTO
COMPORTAMENTO:
impegno, partecipazione e attenzione, autocontrollo e responsabilità,
organizzazione del lavoro
PROFITTO: globale, analitico – disciplinare, cioè:
a) Conoscenza:
• apprendimento di concetti, fenomeni, meccanismi, fatti e avvenimenti, padronanza dei diversi
linguaggi specifici;
b) Competenza:
• maturazione di capacità trasversali utilizzabili in contesti diversi e in contesti non noti (es.
pensiero critico e creativo; competenze collaborative e sociali);
c) Abilità:
• uso di elementi basilari (conoscenza e comprensione) in contesti noti e non noti (saper fare,
applicare e rielaborare le conoscenze acquisite).
_____________
Nota: Per i criteri di valutazione disciplinare si rimanda alle programmazioni dipartimentali
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
a) Contenuti pienamente acquisiti e rielaborati in forma personale
b) Uso trasversale delle competenze acquisite e delle capacità di effettuare
collegamenti interdisciplinari
c) Uso autonomo e personale, nei diversi contesti didattici, delle conoscenze e
competenze acquisite
d) Attitudine particolare all’approfondimento e alla ricerca.
a) Contenuti pienamente acquisiti e rielaborati in forma personale
b) Uso trasversale delle competenze acquisite e delle capacità di effettuare
collegamenti interdisciplinari
c) Uso autonomo e personale, nei diversi contesti didattici, delle conoscenze e
competenze acquisite
a) Contenuti pienamente acquisiti
b) Uso trasversale delle competenze acquisite
c) Uso autonomo, nei diversi contesti didattici, delle conoscenze e competenze
acquisite
a) Contenuti acquisiti in forma corretta
b) Acquisizione delle competenze richieste
c) Uso autonomo, in contesti didattici simili, delle conoscenze e competenze
acquisite
a) Contenuti in buona parte acquisiti
b) Acquisizione delle competenze indispensabili al raggiungimento dei livelli minimi
richiesti
c) Uso non pienamente autonomo delle conoscenze e competenze acquisite
a) Contenuti non acquisiti
b) Acquisizione non sufficiente delle competenze indispensabili al raggiungimento dei
livelli minimi richiesti
c) Difficoltà nello svolgimento autonomo di un lavoro
In particolare, pensiamo ad una valutazione che sia:
• finalizzata a sostenere, motivare, orientare, valorizzare la crescita e l’apprendimento;
50
DIECI
NOVE
OTTO
SETTE
SEI
DA
CINQUE A
QUATTRO
• tesa alla promozione e alla valorizzazione delle capacità e delle caratteristiche individuali;
• relazionale, condivisa, realizzata nello scambio comunicativo tra docenti e alunni;
• comunicata agli alunni nei suoi valori positivi e nelle sue intenzioni costruttive.
La valutazione deve avere funzione di:
• verifica degli apprendimenti individuali;
• sviluppo e regolazione della programmazione;
• promozione della motivazione;
• strumento di formazione;
• comunicazioni d’informazione agli alunni;
• autovalutazione dell’insegnante.
Si individuano metodologie e strumenti diversi:
• prove oggettive;
• questionari;
• osservazioni in itinere;
• relazioni;
• produzioni orali e scritte.
In definitiva la valutazione deve fornire informazioni sui risultati, deve avere funzione di diagnosi o di
bilancio, d’orientamento, di conoscenza di sé, di valorizzazione delle capacità, d’uso formativo
dell’errore e dell’insuccesso.
Nel quadro di un’offerta formativa molto varia che prevede momenti e strategie di recupero, è chiaro
che la ripetenza assume carattere di eccezionalità. Nel caso di particolari e documentabili motivazioni
(gravi insufficienze nelle discipline, comportamento non adeguato, nessun miglioramento rispetto al
livello di partenza, scarsa partecipazione all’attività didattica curricolare e alle iniziative integrative
deliberate dal C. di Classe) essa dovrà avere un carattere di recupero nel quale sarà coinvolta
necessariamente la famiglia. A titolo esemplificativo riportiamo una tabella di corrispondenza tra
giudizio sintetico e caratteristica dei risultati in ambito cognitivo e comportamentale:
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
VOTO
INDICATORI
Frequenza e puntualità
Partecipazione alle
lezioni
10
9
DESCRITTORI
Frequenta con assiduità le lezioni, rispetta gli orari, non ha
ritardi.
- Ineccepibile negli atteggiamenti tenuti a scuola;
- E’ interessato/a e partecipa attivamente alle lezioni;
- Dimostra responsabilità e autonomia.
Sempre disponibile alla collaborazione con i docenti, con i
compagni e il personale della scuola.
Collaborazione con
insegnanti e compagni
Rispetto degli impegni
Assolve gli impegni scolastici in maniera puntuale e costante.
scolastici
Non ha a suo carico nessun tipo di provvedimenti disciplinari,
Provvedimenti
ha invece eventuali segnalazioni positive per il rispetto
disciplinari
scrupoloso delle regole della convivenza civile.
Frequenza e puntualità
Frequenza assidua, rispetta gli orari, non ha ritardi.
Partecipazione alle
lezioni
Collaborazione con
insegnanti e compagni
- Molto corretto/a negli atteggiamenti tenuti a scuola;
- E’ interessato/a e partecipa attivamente alle lezioni.
E’ disponibile alla collaborazione con i docenti, con i compagni
e con il personale della scuola.
51
Rispetto degli impegni
scolastici
Provvedimenti
disciplinari
VOTO
Partecipazione alle
lezioni
Collaborazione con
insegnanti e compagni
Rispetto degli impegni
scolastici
Provvedimenti
disciplinari
7
Frequenza abbastanza regolare alle lezioni, rispetta quasi
sempre gli orari.
- Abbastanza corretto negli atteggiamenti tenuti a scuola;
- E’ interessato e partecipa attivamente alle lezioni.
E’ generalmente disponibile alla collaborazione con i docenti,
con i compagni e con il personale della scuola.
Non sempre puntuale e costante nell’assolvere gli impegni
scolastici.
Non ha a suo carico nessun tipo di provvedimenti disciplinari, ha
invece eventuali segnalazioni positive per il rispetto scrupoloso
delle regole della convivenza civile.
Frequenta irregolarmente le lezioni, spesso entra in ritardo.
Partecipazione alle
lezioni
Collaborazione con
insegnanti e compagni
Rispetto degli impegni
scolastici
Provvedimenti
disciplinari
- Poco corretto/a negli atteggiamenti tenuti a scuola;
- Non è interessato/a e non partecipa alle lezioni.
Poco disponibile alla collaborazione con i docenti, con i
compagni e con il personale della scuola.
Partecipazione alle
lezioni
Collaborazione con
insegnanti e compagni
Rispetto degli impegni
scolastici
Provvedimenti
disciplinari
Frequenza e puntualità
Partecipazione alle
lezioni
5
DESCRITTORI
Frequenza e puntualità
Frequenza e puntualità
6
Non ha note disciplinari, né altri provvedimenti a suo carico.
INDICATORI
Frequenza e puntualità
8
Assolve gli impegni in maniera puntuale e costante.
Collaborazione con
insegnanti e compagni
Rispetto degli impegni
scolastici
Provvedimenti
disciplinari
Assolve gli impegni in maniera saltuaria.
Ha a suo carico una o più ammonizioni.
Frequenta in modo discontinuo le lezioni, entra
sistematicamente in ritardo.
- Scorretto/a negli atteggiamenti tenuti a scuola;
- Non è interessato/a e non partecipa alle lezioni.
Non è quasi mai disponibile alla collaborazione con i docenti,
con i compagni e con il personale della scuola.
Non assolve quasi mai agli impegni scolastici.
- Disturba frequentemente l’attività didattica;
- Ha a suo carico numerose ammonizioni anche scritte.
Frequenta in modo assolutamente saltuario le lezioni, entra
sistematicamente in ritardo.
- Scorretto/a negli atteggiamenti tenuti a scuola;
- Non è minimamente interessato/a e non partecipa alle
lezioni.
Non è mai disponibile alla collaborazione con i docenti, con i
compagni e con il personale della scuola con i quali instaura
rapporti riprovevoli e per questo viene sistematicamente
ripreso.
Non assolve mai agli impegni scolastici.
Ha a suo carico un numero considerevole di ammonizioni e vari
provvedimenti disciplinari.
52
SCHEDE DI VALUTAZIONE SCRITTI
TRIENNIO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
ITALIANO
DIMENSIONI
INDICATORI
CRITERI
4 decimi
Illeggibile
PRODUZIONE
SCRITTA
PRODURRE TESTI
DI VARIO
GENERE
Grafia
Ortografia
Strutturazione
della frase
Strutturazione
del testo
Contenuto
Lessico
Non
rispettata
5 decimi
DI difficile
lettura
Poco
rispettata
6 decimi
7 decimi
Poco chiara
Chiara
Abbastanza
rispettata
Rispettata
8 decimi
Chiara e
ordinata
Molto
rispettata
9 decimi
Accurata
Rispettata
anche nell’
uso di
termini poco
comuni
10 decimi
Molto curata
Molto
rispettata
anche nell’
uso di
termini poco
comuni
Scorretta e Scorretta
Abbastanza Corretta
Chiara,
Corretta e
Pienamente
confusa
corretta
corretta e
ben
corretta ed
articolata
efficace
ordinata
Scorretta e Scorretta
Abbastanza Corretta
Chiara,
Corretta e
Pienamente
confusa
corretta
corretta e
ben
corretta ed
ordinata
articolata
efficace
Confuso,
Incompleto, Non
Semplice,
Ordinato ed Approfondito Approfondito
incompleto non
pienamente lineare e
ampio
con
ed originale
aderente
aderente e poco
osservazioni
banale
approfondito
personali
Generico,
Ripetitivo e Corretto
Corretto
Appropriato Appropriato
Vario,
ripetitivo e improprio
ma poco
e vario
preciso ed
improprio
vario
efficace
MATEMATICA
DIMENSIONE
PRODUZIONE
SCRITTA
INDICATOR 4 decimi
I
5 decimi
6 decimi
7 decimi
8 decimi
9 decimi
10 decimi
Limitata/
frammentaria
Superficiale/
essenziale
Abbastanza
completa
Completa
Completa e
sicura
Completa, sicura
e approfondita
Essenziale/
parzialmente
corretta
Abbastanza
corretta
Corretta
Corretta e
sicura
Sicura, corretta
e precisa
Elementare
Sostanzialmente
corretta/ corretta
ma non completa
Chiara e
corretta
Chiara e
completa
Chiara, completa
e rigorosa
CONOSCENZ
A DEI
CONTENUTI
Scarsa
APPLICAZION
E DEI
PROCEDIMEN
TI
RISOLUZIONE
DEI
PROBLEMI
Confusa e
scorretta
Scorretta
Frammentaria
/ assente
Limitata/
parziale
INGLESE FRANCESE E SPAGNOLO
INDICATORI
4 decimi
Gravi e
CORRETTEZZA
GRAMMATICALE frequenti
errori
grammaticali,
testo poco
organizzato o
non
comprensibile
PRODUZIONE
SCRITTA
Verifica non
svolta o molto
frammentaria
5 decimi
Ripetuti errori,
anche
gravi, che
rendono il
testo poco
comprensibile
Lacunosa e
superficiale
6 decimi
7 decimi
8 decimi
Commette solo
Riferisce
qualche errore non
Riferisce
abbastanza
abbastanza
grave che non
correttamente correttamente inficia
le
le
la comprensibilità
informazioni
informazioni,
del testo
senza
errori gravi
9 decimi
Non
commette
errori
grammaticali
ma
solo qualche
inesattezza
nella
scelta dei
vocaboli
Globale, ma
non
approfondita
Completa e
nel complesso
adeguata
Completa,
Completa,
precisa,
precisa,
approfondita approfondita,
personalizzata
Completa e precisa
10 decimi
Non commette errori
grammaticali, la scelta dei
vocaboli è
pertinente e particolarmente
adeguata
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LE PROVE ORALI / SOGGETTIVE
10
Possiede conoscenze complete ed approfondite; sa applicare le conoscenze. Si esprime
con ricchezza lessicale e organizza bene i propri testi.
Possiede conoscenze approfondite che gli permettono di eseguire compiti anche difficili in
9
modo quasi sempre corretto. Si esprime con proprietà e sicurezza.
8
7
6
5
4
Possiede buone conoscenze che gli permettono di esporre con chiarezza i contenuti ed
organizzare i propri testi.
Possiede conoscenze sufficientemente approfondite. Espone con discreta chiarezza e usa
terminologie generalmente appropriate.
Ha conoscenze non molto approfondite e comprende contenuti e regole nei loro tratti
essenziali. Possiede una terminologia accettabile ma l’esposizione appare ancora non ben
organizzata.
Ha conoscenze superficiali. Possiede una terminologia ridotta e l’esposizione appare
ancora stentata.
Ha scarse conoscenze e non è autonomo nella organizzazione del lavoro. Usa un
linguaggio ancora improprio ed espone in modo poco o per niente strutturato.
ESAMI DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE: CRITERI
La valutazione, periodica e annuale, affidata ai docenti, dovrà accertare il raggiungimento di tutti gli
obiettivi formativi ai fini del passaggio al periodo didattico annuale o biennale o all’ordine di scuola
successivo, valutando anche il comportamento degli alunni, e ferma restando la possibilità di non
ammettere agli esami in caso di accertate gravi carenze o per un numero di assenze per un numero di
ore superiore a quello previsto,fatte salve deroghe nei seguenti casi eccezionali, debitamente
documentati. L’articolo 14, comma 7, dello specifico Regolamento che prevede che “le istituzioni
scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite
[dei tre quarti di presenza del monte ore annuale]. Tale deroga è prevista per assenze documentate e
continuative, a condizione, comunque, che non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la
possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati”. Spetta, dunque, al collegio dei docenti
definire i criteri generali e le fattispecie che legittimano la deroga al limite minimo di presenza. Tale
deroga è prevista per casi eccezionali, certi e documentati. È compito del consiglio di classe verificare,
nel rispetto dei criteri definiti dal collegio dei docenti e delle indicazioni della presente nota, se il
singolo allievo abbia superato il limite massimo consentito di assenze e se tali assenze, pur rientrando
nelle deroghe previste dal collegio dei docenti, impediscano, comunque, di procedere alla fase
valutativa, considerata la non sufficiente permanenza del rapporto educativo. Considerata l’autonomia
delle istituzioni scolastiche, si ritiene che rientrino fra le casistiche le assenze dovute a:
gravi motivi di salute adeguatamente documentati;
assenze per terapie e/o cure programmate;
55
donazioni di sangue;
partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal
C.O.N.I.;
Il Collegio, pertanto, delibera all’unanimità deroghe per le menzionate situazioni e demanda ai consigli
di classe la valutazione delle singole situazioni a condizione che l’alunno interessato abbia raggiunto la
sufficienza in tutte le discipline, valutando la possibilità di ulteriori deroghe per gli alunni ripetenti.
INDICATORI CRITERI DI VALUTAZIONE ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL I CICLO DI ISTRUZIONE
PROVE SCRITTE:
Italiano
•
•
•
•
Coerenza del contenuto
Ricchezza del contenuto
Proprietà lessicale
Correttezza ortografica, morfologia, sintattica
Matematica
•
•
•
•
Conoscenza dei simboli, delle regole, delle proprietà, dei procedimenti
Applicazione delle tecniche di calcolo
Utilizzo di un processo di problem solving
Comunicazione attraverso il linguaggio grafico
Lingua straniera
• Comprensione di un dato testo
• Produzione di un testo scritto
• Uso corretto delle strutture e funzioni linguistiche
CRITERI DI CONDUZIONE DEL COLLOQUIO D’ESAME
Il Consiglio di classe, in osservanza del D.M. 26 agosto 1981, stabilisce i criteri fondamentali per la
conduzione del colloquio d’esame di licenza media che “deve offrire all’alunno la possibilità di dar prova
della propria capacità di rielaborazione e d’organizzazione delle conoscenze acquisite, anche in vista delle
scelte successive”. Di conseguenza il colloquio dovrà evidenziare la preparazione, l’attività svolta
dall’alunno e l’efficacia dell’azione educativa culturale promossa dalla scuola.
L’impostazione e le modalità dello svolgimento delle prove d’esame terranno conto della situazione di
partenza, dell’attuale livello culturale degli allievi, del possesso delle abilità strumentali di ogni alunno,
delle effettive abilità e competenze. Poiché la classe è eterogenea, può essere suddivisa in fasce
omogenee per possesso d’abilità e capacità raggiunte; pertanto la prova si articolerà in modo da
consentire di verificare le seguenti fasce di livello:
1° fascia:
•
•
•
•
•
•
organizzare un’esposizione chiara, autonoma e articolata di conoscenze
di mettere in relazione e classificare
usufruire di un lessico appropriato
porsi in modo problematico rispetto alle situazioni
esprimere valutazioni personali motivate
trasporre e tradurre da un codice all’altro
56
2° fascia:
•
•
•
•
esporre con chiarezza
individuare autonomamente le relazioni logiche
utilizzare termini specifici dei diversi linguaggi
proporre valutazioni personali dietro sollecitazione degli insegnanti
3° fascia:
• esporre con linguaggio semplice ma corretto
• seguire le fasi essenziali di un procedimento logico
• leggere e presentare i messaggi dei diversi codici
4° fascia:
• esporre semplici esperienze personali
• esporre semplici argomenti di studio
• cogliere il messaggio fondamentale di una comunicazione
MODALITA’ DI CONDUZIONE DEL COLLOQUIO D’ESAME
La commissione imposterà il colloquio in modo da consentire una valutazione comprensiva del livello
raggiunto dall’allievo nelle varie discipline, evitando ogni artificiosa connessione fra gli argomenti o la
caduta in un repertorio di domande e di risposte su ciascuna disciplina, prive dei necessari organici
collegamenti. E’ opportuno, inoltre, lasciare spazio, durante il colloquio, all’esposizione delle
conoscenze relative a quelle discipline che non prevedono la prova scritta, pur essendo eminentemente
operative: Musica, Tecnologia, Arte ed immagine e Scienze motorie e sportive.
La prova si svilupperà in modo differenziato in base alla conoscenza che la Commissione possiede
relativamente al percorso e alla realtà d’apprendimento scolastico dell’allievo, al fine di creare
un’atmosfera favorevole alla piena espressione delle abilità e delle capacità del candidato, per limitare
gli effetti negativi dei condizionamenti emozionali che potrebbero influire sulla stessa esperienza
d’esame.
La valutazione verrà effettuata sulla base:
•
•
•
•
dei risultati pregressi;
del raggiungimento degli obiettivi previsti dalla progettazione curriculare;
del livello di preparazione conseguito nelle diverse materie;
dei risultati delle prove d’esame;
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DELLA LODE
Con l’attribuzione della lode la commissione, all’unanimità, attesta il conseguimento del risultato
d’eccellenza nel percorso di studi e nelle prove d’esame.
La lode sarà attribuita sulla base dei seguenti criteri:
• votazione di ammissione agli esami non inferiore a 10;
• media non inferiore a 10 conseguita alle prove d’esame;
Sarà altresì valutata la partecipazione ad attività extracurriculari e l’acquisizione di particolari
competenze e/o riconoscimenti in ambito extracurricolare.
57
La scuola Caporale ha costituito un gruppo di progetto con il compito di supervisionare e accompagnare
la sperimentazione proposta dal MIUR con la C.M. n. 3 del 13/2/2015. Pertanto sperimenta e adotta il
seguente modello di certificazione delle competenze alla fine del primo ciclo d’istruzione.
Istituzione scolastica
_____________________________________________
SCHEDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
Il Dirigente Scolastico
Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti e ai giudizi definiti dal
Consiglio di classe in sede di scrutinio finale;
tenuto conto del percorso scolastico ed in riferimento al Profilo dello studente;
CERTIFICA
che l’alunno ………………………………………………………………………………………...,
nato a……….…………………………………………………... il ………………………………..,
ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / ….. la classe .… sez. …, con orario settimanale di …. ore;
ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.
Livello
Indicatori esplicativi
A – Avanzato
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza
nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e
assume in modo responsabile decisioni consapevoli.
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte
consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di
possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e
procedure apprese.
L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.
B – Intermedio
C – Base
D – Iniziale
58
1
2
3
4
5
6
7
Profilo delle competenze
Competenze
chiave
Discipline
coinvolte
Ha una padronanza della lingua italiana tale da
consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa
complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un
registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.
Comunicazione
nella madrelingua
o
lingua
di
istruzione.
Tutte le discipline,
con
particolare
riferimento a:
Italiano
Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in Comunicazione
lingue
grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese nelle
e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici straniere.
situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua
europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle
tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Le sue conoscenze matematiche e scientifico- Competenza
e
tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della matematica
di
realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi competenze
quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di base in scienza e
un pensiero logico-scientifico gli consente di affrontare tecnologia.
problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di
avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che
riguardano questioni complesse che non si prestano a
spiegazioni univoche.
Usa con consapevolezza le tecnologie della Competenze
comunicazione per ricercare e analizzare dati ed digitali.
informazioni, per distinguere informazioni attendibili da
quelle che necessitano di approfondimento, di controllo
e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel
mondo.
ad
Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a Imparare
curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta imparare.
Consapevolezza ed
ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
espressione
culturale.
Tutte le discipline,
con
particolare
riferimento a:
Inglese - Francese
Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni Imparare
di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di imparare.
procurarsi velocemente nuove informazioni ed
impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo
autonomo.
Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se Consapevolezza
stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le espressione
diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in culturale.
un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i
sistemi simbolici e culturali della società.
59
Tutte le discipline,
con particolare
riferimento a:
Matematica –
Scienze –Tecnologia
-Geografia
Tutte le discipline,
con
particolare
riferimento
a:
Tecnologia
Tutte le discipline,
con particolare
riferimento a:
Storia - GeografiaScienzeArte e Immagine
Musica-Strumento
MusicaleEducazione Fisica
ad Tutte le discipline,
con
particolare
riferimento a:
………………………...
ed Tutte le discipline,
con particolare
riferimento a:
Storia-Religione Arte e Immagine Musica -Strumento
Musicale Educazione Fisica
Livello
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento Consapevolezza
si esprime in ambiti motori, artistici e musicali che gli espressione
culturale.
sono congeniali.
8
9
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le
proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in
difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. È disposto ad
analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli
imprevisti.
1
0
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei
propri limiti. Orienta le proprie scelte in modo
consapevole. Si impegna per portare a compimento il
lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
1
1
1
2
1
3
ed Tutte le discipline,
con
particolare
riferimento a: Arte
e
immagineMusica-Strumento
MusicaleEducazione FisicaItaliano
Spirito di iniziativa e Tutte le discipline,
imprenditorialità.
con
particolare
Competenze sociali e riferimento
a:
civiche.
………………………...
Imparare
ad
imparare.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline,
con
particolare
riferimento a:
………………………...
Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la Competenze sociali e Tutte le discipline,
con
particolare
costruzione del bene comune esprimendo le proprie civiche.
riferimento
a:
personali opinioni e sensibilità.
Storia - Educazione
fisica
Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e Competenze sociali e Tutte le discipline,
con
particolare
corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del civiche.
riferimento
a:
rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le
Educazione
Fisica
funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse
Scienze
forme in cui questo può avvenire: momenti educativi
informali e non formali, esposizione pubblica del
proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che
frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive
non agonistiche, volontariato, ecc.
L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o
extrascolastiche, relativamente a:
……………………………………………………………………………………………………………………………………………….
Sulla base dei livelli raggiunti dall’alunno/a nelle competenze considerate, il Consiglio di Classe propone la
prosecuzione degli studi nel/i seguente/i percorso/i:
..……………………………………………………………………………
Data. ……………….
Il Dirigente Scolastico
……………………………….
60
Integrazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali
Che vuol dire creare dei legami? Noi avremo bisogno l'uno dell'altro.
Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unico al mondo...”
(Da “Il Piccolo Principe” di A. de SaintExupéry)
La Scuola offre all’alunno una tipologia di interventi volti a valorizzarne le potenzialità. Partendo da
questo presupposto imprescindibile, è necessario rilevare negli alunni disagi sociali, economici,
culturali, linguistici che possono ostacolare il loro pieno e sereno inserimento scolastico, nonché
disturbi che rimandano ad una certificazione di DSA ( disturbo specifico dell’apprendimento) o ad una
di disturbi educativi specifici, come ADHD se si vuole garantire la piena inclusione di tutti. “L’efficacia
del progetto d’ inclusione si realizza attraverso un rapporto collaborativo tra insegnante di sostegno –
che, però, non può essere considerato l’unico responsabile del processo di recupero - sviluppo
dell’alunno diversamente abile – ed i docenti curricolari del team. L’insegnante di sostegno, infatti,
opera in maniera sinergica con i colleghi e gli operatori, al fine di procedere ad una corretta e precisa
lettura della situazione
dell’allievo in difficoltà e progetta un percorso di apprendimento Piano
educativo individualizzato PEI, per gli alunni in possesso di diagnosi funzionale, oppure rimanda ai
docenti della classe, in accordo con le famiglie, la redazione di un Piano Didattico Personalizzato (PDP)
in caso di alunni con DSA o con BES appartenenti alla terza fascia.
Tale possibilità viene garantita attraverso strategie operative fondate sulla motivazione, agevolando
l'emergere negli alunni
di una "disponibilità ad apprendere", sulla qualità della relazione, sulla
personalizzazione del percorso formativo, ma soprattutto attraverso una didattica Inclusiva.Essa
riguarda tutta la classe o tutto il gruppo a cui appartiene l'alunno. A giugno 2015 è stato redatto il
PIANO ANNUALE DELL’INCLUSIVITA’ (P.A.I.), allegato e parte integrante del Piano dell’Offerta
Formativa, in cui sono state pianificate le strategie didattiche calibrate a ciascuna tipologia di alunni
rilevata, mediante: - Questionario di criticità della classe - Griglia di osservazione alunni con BES. Scheda di riepilogo presenza di BES di I, II, III fascia.
La scuola ha aderito, inoltre, al protocollo di rete con il CTI ( Centro Territoriale di Inclusione) ISIS
Europa di Pomigliano. A partire da settembre 2015, infatti, verrà aperta una piattaforma interattiva per
tutte le scuole afferenti al fine di analizzare e supportare i casi di alunni con BES rilevati e comunicati.
61
Strategie di intervento adottate dalla scuola per le disabilità
Cresce il numero di alunni con disabilità nella scuola statale italiana: dai 202.314 dell’anno scolastico
2012/2013 ai 209.814 del 2013/2014 (+3,7%). Ma aumenta, al contempo, il contingente dei docenti di
sostegno: dai 101.301 del 2012/2013 ai 110.216 del 2013/2014 (+8,8%). Il rapporto docenti/alunni è, in
media, di 1 a 2 e il personale è sempre più stabile (Rapporto MIUR 2013/14), anche se sempre più
insufficiente. Nel POF dell’istituto è presente un’ intera sezione dedicata all’inclusione della disabilità,
con indicazione dei finanziamenti cui accedere , delle risorse materiali e umane a disposizione e della
redazione di un piano didattico personalizzato per alunno. E’ stato previsto un gruppo di lavoro che
procederà ad un’analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati
nell’anno appena trascorso e formulerà un’ipotesi globale di utilizzo funzionale, ciò più agevolmente
grazie ai software ed alle applicazione di gestione degli strumenti informatici. Il Gruppo di lavoro per
l’inclusione (in sigla GLI), grazie alla realizzazione LAN costituirà l’interfaccia di rete dei centri territoriali
di inclusione (C.T.I.), con cui già si collabora alla realizzazione della piena inclusione non solo degli alunni
diversamente abili ma anche per BES e DSA, dei servizi sociali e sanitari territoriali per l’implementazione
di azioni di sistema (formazione, tutoraggio, progetti di prevenzione, monitoraggio, ecc.). Con la
realizzazione della rete LAN- WLAN l’ istituto sarà capace di:
•
analizzare la situazione complessiva dell’istituto ( numero di alunni con disabilità, DSA, BES,
tipologia dello svantaggio, classi coinvolte);
•
definire le linee guida per le attività didattiche e di sostegno agli alunni con disabilità
dell’istituto da inserire nel POF;
•
seguire l’attività dei Consigli di classe e degli insegnanti specializzati per le attività di sostegno,
verificando che siano attuate le procedure corrette e che sia sempre perseguito il massimo
vantaggio per lo sviluppo formativo degli alunni nel rispetto della normativa;
•
implementare l’uso di attrezzature , strumenti, sussidi, ausili tecnologici, e materiali didattici
digitali destinati agli alunni con disabilità e DSA e ai docenti che se ne occupano;
•
definire la modalità di accoglienza degli alunni con metodologie e criteri innovativi;
•
analizzare casi critici per proposte di intervento per risolvere problematiche emerse nelle
attività di integrazione in particolare privilegiando l’uso di strumenti informatici;
•
formulare proposte per la formazione e l’aggiornamento dei docenti.
62
Integrazione degli alunni stranieri
Allo scopo di favorire la frequenza e l’integrazione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali,
con particolare riferimento agli alunni di diversa appartenenza culturale , si mira a :
• creare un clima di accoglienza tale da ridurre al minimo la percezione di sé come minoranza;
• facilitare l'apprendimento linguistico;
• inserire nelle discipline approfondimenti storici, geografici e religiosi riguardanti i Paesi di
provenienza al fine di evidenziarne la validità dei valori peculiari;
• attingere dal patrimonio culturale del Paese, o dell'area di riferimento, per valorizzarne le “radici”;
• la presenza nella scuola di alunni stranieri rappresenta anche una occasione importante per favorire
la diffusione dei valori di accoglienza e solidarietà tra gli allievi e gli adulti.
CONTINUITÀ
E' compito dell'istituzione scolastica:
• formulare una chiara Offerta Formativa;
• monitorare e valutare l'efficacia delle azioni;
• rendere conto periodicamente degli apprendimenti dei singoli alunni ;
• individuare le iniziative tese al sostegno e al recupero degli alunni con Bisogni Educativi Speciali;
Riteniamo che i momenti assembleari rispondano alle esigenze di dibattito, di proposizione, di
confronto culturale. Sono il luogo privilegiato per la costruzione di un valore comune e condiviso. La
scuola si impegna a facilitarne e diffonderne la pratica.
Ai colloqui individuali si attribuisce una funzione primaria:
• per comunicare in merito alla situazione di apprendimento di ciascun alunno e del gruppo classe
• per costruire, con le famiglie, possibili itinerari per il superamento delle difficoltà.
La comunicazione alle famiglie sui livelli di apprendimento raggiunti sarà garantita anche mediante:
• colloqui a cadenza bimestrale;
• specifici avvisi;
La Famiglia si impegna a:
• intervenire alle assemblee e alle riunioni di Istituto che si ritenga necessario indire;
• tenersi informata e al corrente delle iniziative della scuola;
• discuterle e contribuire al loro arricchimento e alla loro realizzazione;
• sostenere i propri figli nel mantenimento degli impegni assunti a scuola;
• partecipare ai colloqui individuali.
Informazione e comunicazione
L'organizzazione che il nostro Istituto si è data richiede il ricorso ad adeguati strumenti di informazione
esterna e di comunicazione interna, per:
• garantire la massima informazione possibile agli utenti;
• favorire la circolazione delle informazioni all'interno della scuola;
• documentare l'attività didattica e non, svolta nel corso del tempo;
• rendere visibile all'esterno il "prodotto scolastico";
• dotarsi di strumenti per ottenere informazioni dall'esterno.
63
Gli strumenti di comunicazione con l’esterno sono i seguenti:
• ALBO dell’istituto
• libretto giustifica assenze;
• diario personale alunni;
• sportello ascolto alunni ;
• sportello genitori;
• sito web;
• colloqui bimestrali con i genitori
I mezzi messi a disposizione degli utenti per segnalare disfunzioni e proporre modifiche
Procedura per le segnalazioni
La Scuola accetta e,non solo, sollecita ogni forma di segnalazione degli utenti relativa criticità di ogni
genere,ritenute utili indicazioni per migliorare la qualità del servizio. Le segnalazioni possono essere
presentate al Dirigente Scolastico in forma orale, scritta, telefonica, via fax o per posta elettronica e
devono sempre contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente. Non vengono prese in
considerazione segnalazioni anonime.
Valutazione del servizio
Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio la scuola adotta uno specifico
progetto ed effettua periodiche rilevazioni mediante questionari rivolti all’utenza, sia interna che
esterna , i cui esiti vengono discussi nell’ambito degli organi collegiali.
Funzione dei servizi amministrativi ed ausiliari
Il personale ATA assume un ruolo determinante nel raggiungimento degli obiettivi previsti nel Piano
dell’Offerta Formativa e ciascuno, con le proprie abilità, è tenuto a collaborare per avere:
• un rapporto più significativo con le famiglie e con gli organismi operanti sul territorio;
• rispetto del profilo previsto dai rispettivi mansionari.
Strumenti organizzativi per realizzare un modello di decisionalità diffusa
Per poter realizzare in modo adeguato la propria proposta formativa l’Istituto si è dato una forma
organizzativa basata su commissioni, gruppi di lavoro suddivisi in tre Dipartimenti disciplinari
(linguistico - antropologico, scientifico- tecnologico) e gruppi di studio (qualità e valutazione). In questo
contesto, vengono maggiormente valorizzate le risorse umane presenti nella scuola e favoriti processi
decisionali che coinvolgono tutti i docenti.
Esiste anche un Team dei docenti incaricati delle funzioni strumentali al POF che si riunisce
periodicamente con il Dirigente, o un suo collaboratore, allo scopo di valutare, adattare e migliorare le
attività connesse con la realizzazione del Piano dell'Offerta Formativa.
Il Dirigente Scolastico si avvale, inoltre, di un team docenti collaboratori al fine di individuare procedure
efficaci e trasparenti di gestione della Istituzione scolastica.
Aggiornamento e formazione
L'aggiornamento professionale di tutto il personale della scuola è un importante elemento di qualità
del servizio; esso è finalizzato a fornire ai docenti strumenti culturali e scientifici per sostenere la
sperimentazione e l'innovazione didattiche, nonché maggiori capacità relazionali e più ampi margini di
autonomia operativa anche in relazione alla diffusione delle tecnologie dell'informazione e della
comunicazione. Le attività di aggiornamento, quindi, tendono alla valorizzazione in senso formativo del
lavoro collegiale degli insegnanti. Compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili, le diverse
iniziative possono essere di volta in volta pubblicizzate anche nelle altre scuole del territorio.
64
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Per garantire l’uguaglianza delle opportunità nell’offerta formativa, la Scuola attiva una didattica che
privilegia progettualità e creatività di alunni e docenti nella prospettiva della flessibilità. La valenza
formativa della didattica per progetti implica trasversalità di obiettivi e contenuti, integrazione tra
finalità, obiettivi, saperi e metodologie. Essa è attenta alle differenze e al protagonismo degli alunni, ai
loro stili cognitivi e promuove conoscenze e competenze basate sugli elementi fondamentali dei saperi.
Per l'anno 2015-2016, il Piano dell’Offerta Formativa prevede i seguenti Progetti:
CURRICULARI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
RETE PER LA CONTINUITA’: ORIENTAMENTO IN ENTRATA E IN USCITA
RETE PER LA LEGALITA’
DIPENDENZE PATOLOGICHE CURATO DALL’ ASL NAPOLI 2 NORD
CAMPAGNA INFORMAZIONE E FORMAZIONE SULLA SICUREZZA
T.T ACERRA
LINGUA INGLESE, FRANCESE E SPAGNOLO CON DOCENTI MADRELINGUA IN CLASSE
AUTOANALISI E AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO
RETE PER LE INDICAZIONI NAZIONALI
EXTRACURRICULARI
- NIAMO ACERRA AL CENTR0
IERI, OGGI… E DOMANI?
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Papa Francesco, nell’enciclica “ Laudati sii’ elenca i piccoli gesti ordinari che possono essere compiuti da
tutti per una consapevole educazione ambientale: «Evitare l’uso di materiale plastico o di carta, ridurre il
consumo di acqua, differenziare i rifiuti, cucinare solo quanto ragionevolmente si potrà mangiare,
trattare con cura gli altri esseri viventi, utilizzare il trasporto pubblico o condividere un medesimo veicolo
tra varie persone, piantare alberi, spegnere le luci inutili, e così via». Queste parole del Papa ci fanno
capire come anche nel nostro quotidiano e nelle nostre piccole vite si può incidere.
Il Progetto intende porre l’attenzione sul bisogno di creare negli alunni una mentalità ecologica,
sulla necessità di aiutarli a crescere nella cultura del rispetto dell’ambiente, per educarli alla
conoscenza e alla difesa delle risorse del territorio, della natura e del paesaggio. Solo così è
possibile immaginare uno scenario ambientale diverso.
Le conoscenze specifiche dell’ Educazione ambientale, si organizzano intorno ai concetti di
sistema limite, irreversibilità, diversità, evoluzione, equilibrio dinamico e unicità. L’ambiente è
un sistema di relazioni che presenta variabili interagenti tra di loro e che innescano catene di
retroazioni per cui i disastri provocati dall’insensibilità o peggio dagli interessi dei nonni
ricadono sui figli e perfino sui nipoti.
Il nostro istituto partendo dalle istanze suddette, propone per l’anno scolastico una
progettazione che tenga conto di una finalità che sia nello stesso tempo:
• CRITICA
• PROBLEMATICA
• PARTECIPATIVA
Pertanto propone un unico Progetto da cui se ne dipartono altri correlati, che mediante una
didattica laboratoriale intendono mirare in maniera organica, coerente ed efficiente alla
formazione di cittadini competenti ed autonomi nel fare scelte giuste per il proprio territorio.
LABORATORI DEL FARE
1) AVVIAMENTO ALLA PRATICA SPORTIVA
2) NOI E LA MUSICA
3) LIBERI DI PENSARE ( LAB. DI GIORNALISMO)
4) LA TECNOCLASSE: PROGETTO PER LA DIDATTICA DIGITALE
5) PROGETTO IN RETE SULL’ EDUCAZIONE ALLA SALUTE
6) MANIPOLAZIONE E MANUALITA’ CREATIVA
7)“A SCUOLA DI EMOZIONI”
8) “IERI, OGGI E…DOMANI”
9) LABORATORIO SCIENTIFICO: IL SURRISCALDAMENTO GLOBALE
LABORATORI DEL SAPERE
1) PROGETTO DI AVVIAMENTO/POTENZIAMENTO LINGUA LATINA
2) CINEMA…PASSIONE E CULTURA
3) PROPOSTE BIBLIOTECA
4) PROGETTO “LETTURA”
5) IMPARIAMO A PARLARE CON IL MONDO ( FRANCESE E SPAGNOLO)
6) LIBRIAMOCI
7) I CAN SPEAK ENGLISH”
8) LET’S START AGAIN”
9) POTENZIAMENTO DI MATEMATICA
10) CERTIFICAZIONE LINGUA FRANCESE
11) PREVENZIONE NELL’ETA’ ADOLESCENZIALE
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PROGETTI CON ESPERTI ESTERNI
1) TEATRO/SCUOLA “IL SOGNO” CON L’ASSOCIAZIONE PICCOLI PASSI DI ACERRA
2) SPORTELLO D’ASCOLTO CON L’ASSOCIAZIONE APPARTENIAMO - AMO
3) COUNSELING PSICOLOGICO CON L’ASSOCIAZIONE VESUVIAMENTE ONLUS
La Scuola si impegna a valutare proposte formative provenienti dai partners istituzionali e/o locali. Le
suddette proposte progettuali saranno vagliate dallo staff del Dirigente e trasmesse ai referenti
interessati.
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INNOVAZIONE DIGITALE
La scuola sta rapidamente implementando tutte le azioni per la ricerca di finanziamenti che diano spinta
all'innovazione digitale. Essa non ha mai partecipato alle passate azioni dei Fondi Strutturali Europei e,
quindi, non ha mai usufruito di benefici in termini di implementazione infrastrutturale, di miglioramento
degli apprendimenti degli alunni, grazie alle TIC e ai nuovi linguaggi, e di innovazione e ricerca didattiche.
Gli ambienti di apprendimento digitalizzato hanno, infatti, caratteristiche ed offrono condizioni tali che
permettono agli alunni la personalizzazione del loro apprendimento sia formale che informale ed è
possibile imparare in qualsiasi luogo e da qualsiasi postazione. I docenti potranno creare e condividere i
propri contenuti con gli alunni delle classi ma anche con altri alunni e docenti di altri Paesi.
Per il corrente anno scolastico 2015/16, la Scuola secondaria di 1° grado" Gaetano Caporale" partecipa al
Programma Operativo Nazionale "Per la scuola” , presentando la sua candidatura per la realizzazione
delle infrastrutture di rete LAN - WLAN, obiettivo specifico 10.8 - azione 10.8.1.
Titolo del progetto: "A scuola in rete" e nello specifico la realizzazione consentirà di:
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Migliorare il sistema di connettività, senza fili, in aree interne agli edifici scolastici per la fruizione
sistemica delle dotazioni tecnologiche in possesso della scuola;
Favorire, in linea con le normative ministeriali, l’ammodernamento della scuola in termini funzionali
ed operativi strutturando “ambienti” che consentano l’utilizzo di dispositivi digitali multipli quali il
registro elettronico, l’ I - Pad, etc;
Arricchire il ventaglio di possibilità formative, per gli studenti normodotati, i portatori di disagio e/o
diversa abilità, integrando le metodologie didattiche tradizionali con quelle innovative incentrate
sull’uso combinato di strumenti ed applicazioni tecnologiche;
Favorire ed agevolare la comunicazione interna/esterna (docenti/docenti- docenti/genitori;
istituzioni scolastiche/istituzioni scolastiche);
Facilitare ed agevolare la comunicazione, la ricerca, l'accesso alle informazioni e alle risorse, ai
materiali didattici da parte dei docenti e degli alunni allo scopo di arricchire il “sapere” e fornire
nuove chiavi di lettura
Favorire e promuovere la sperimentazione di nuove metodologie didattiche, creando momenti di
protagonismo sia nel corpo docente che negli alunni anche attraverso la creazione di contenuti
digitali
Aumentare il numero di utenti fruitori della rete così da ridurre eventuali gap “cognitivi ed operativi”
rispetto all’uso delle dotazioni tecnologiche e da creare le premesse per un adeguato ed armonico
inserimento degli studenti nel contesto scuola.
Prevenire il disagio ambientale, gli abbandoni e la Dispersione Scolastica.
Incidere in maniera significativa sull’apprendimento quali - quantitativo degli studenti
Creare ambienti di lavoro innovativi che privilegiano l’uso di più canali comunicativi e stimolano lo
sviluppo di plurime conoscenze e competenze;
Promuovere l’uso degli strumenti digitali in chiave “utile e funzionale” e non solo come strumento
ludico.
I risultati attesi sono quindi declinabili in:
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Maggior numero di studenti che usufruiscono dei vantaggi derivanti dall’uso di tecnologie
informatiche e dalla rete, sia in maniera diretta che indiretta mediante l’applicazione di metodologie
didattiche innovative da parte del corpo docente,
Miglioramento delle performance degli studenti, strettamente legato ad un approccio
multidisciplinare innovativo che integra metodologie didattiche tradizionali ed innovative,
Miglioramento del “rapporto” dei discenti con le nuove tecnologie, utilizzate in modalità utile e non
solo ludica
Maggiore orientamento verso la didattica 3.0 con ricaduta positiva sul clima e l’ambiente di lavoro
Introduzione di elementi di didattica innovativa soprattutto negli ambiti disciplinari in cui gli studenti
della nostra istituzione scolastica presentano lacune (Italiano, Matematica, Lingue straniere)
finalizzati all'accrescimento del loro sapere, al miglioramento delle loro performance e allo sviluppo
delle competenze utili alla cittadinanza attiva
Sollecitazione, per i docenti, a realizzare contenuti digitali ad hoc e a condividerli in rete, arricchendo
il personale sapere mediante il confronto con altri docenti
Condivisione dei registri informatici
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AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO: ESITI R.A.V
TRAGUARDI E PRIORITRA’ RAV ( RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE)
La scuola ha partecipato al rapporto di autovalutazione con il MIUR, da cui sono emersi tali traguardi che
rappresenteranno il punto d’inizio del piano di miglioramento (PdM) del PTOF ( Piano Triennale
dell’Offerta Formativa).
ESITI DEGLI STUDENTI
Risultati nelle prove
standardizzate nazionali
Risultati a distanza
DESCRIZIONE DELLE PRIORITA’
Riduzione delle differenze dei
risultati INVALSI tra le classi
Rilevazione sistematica degli esiti
degli allievi nel percorso
scolastico successivo
Rilevazione sistematica degli esiti
degli allievi nel percorso
scolastico successivo
DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO
Rientrare nelle medie nazionali
Monitorare i risultati degli alunni
nella scuola secondaria di II grado
per verificare l'efficacia del
Consiglio
Orientativo
Monitorare i risultati degli alunni
nella scuola secondaria di II grado
per verificare, ed eventualmente
migliorare, gli
approcci didattici
Motivare la scelta delle priorità sulla base dei risultati dell'autovalutazione
La scelta delle priorità è emersa dall'analisi dei punti di debolezza dell'autoanalisi, nell'ottica di una
prospettiva di miglioramento e crescita.
AREA DI PROCESSO
Curricolo, progettazione e
valutazione
Continuita' e orientamento
DESCRIZIONE DELL’OBIETTIVO DI
PROCESSO
Prevedere nella progettazione
didattica attività funzionali al
potenziamento di attività ind. e di
gruppo per la compilazione delle
prove standardizzate nazionali
Potenziare le competenze chiave
del curricolo verticale (in
continuità con la scuola primaria
e secondaria di II grado).
Promuovere incontri con attività
didattiche degli alunni presso
istituti superiori del territorio, per
rendere significativo
l'orientamento.
Strutturare un percorso
sistematico di orientamento per
la comprensione del sé e delle
proprie inclinazioni
Indicare in che modo gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle priorità
Accrescere l'operatività della scuola coinvolgendo tutti i docenti e formalizzando Reti di scuole con le
stesse priorità.
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ALLEGATI
Piano Annuale delle Attività
Piano delle Attività del personale ATA
Copia dei Progetti approvati
Piano di Aggiornamento e Formazione del Personale
Carta dei Servizi
Regolamento Iniziative di “FUORI SCUOLA”
Piano delle Iniziative di “FUORI SCUOLA”
Regolamento di Istituto
Regolamento Disciplina Studenti (Statuto Studentesse e Studenti)
Patto di Corresponsabilità
Piano Annuale Inclusione
Regolamento Attività Negoziali
Regolamento per le Certificazioni
Il presente Piano dell’Offerta Formativa ha durata triennale.
I progetti in esso contenuti possono essere confermati o modificati annualmente.
L’Organigramma, così come definito per il corrente anno scolastico, è suscettibile di successive
modifiche. Il presente Piano dell’Offerta Formativa è stato approvato dal Collegio dei Docenti e
successivamente dal Consiglio di Istituto 2015.
Acerra, 15 settembre 2015
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Anna Iossa
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TRIENNIO 2013-2016