Il foglio de
“A che serve essere vivi,
se non c’è
il coraggio di lottare?”
Giuseppe Fava
DA’ UNA MANO
AI SICILIANI GIOVANI
IT 28 B 05018 04600 000000148119
(Assoc.Culturale. I Siciliani Giovani/ Banca Etica)
oppure c/c postale 001008725614
(Ass..Cult I Siciliani Giovani, v.Cordai 47, Catania)
IS
IC
IL
IA
N
I.
IT
.
w
w
w
desso che Berlusconi
non c’è più le forze
- diciamo così progressiste si
accorderanno in un
modo o
nell’altro per non
lasciare nelle mani della
destra l’Italia nel suo momento
pià delicato?
Sarebbe logico, certo: ma non è
un paese logico quello in cui un
malfattore riesce a restare a
galla vent’anni con la complicità
o la tolleranza di mezza Italia
“perbene”; per cadere alla fine
non per l’iniziativa politica di
chicchessia ma per esclusivo
merito della Magistratura.
In Sicilia, un governo democratico avrebbe potuto esserci già
da molto tempo. Sul piano della
lotta antimafia - la questione più
seria della Sicilia, quella da cui
dipendono tutte le altre - più di
una volta una minoranza consistente degli elettori ha dimostrato di essere pronta a seguire un’
idea conseguentemente antimafiosa. Ma non ha mai avuto un
partito per raccogliersi; ha avuto
solo dei leader, encomiabili certo, ma primedonne.
La bandiera del rinnovamento è
stata così raccolta, gattopardescamente, da qualcun altro. Col
solito copione: due mesi di promesse, e poi anni di amministrazione “normale”. Così è ora.
Ma i gattopardi non avrebbero
mai potuto vincere se non avessero trovato - per l’individualismo dei progressisti - questo
immenso spazio vuoto.
Ora, tocca ai movimenti riempirlo. Se ne
saranno
capaci, e
se siamo
ancora in
tempo.
agosto 2013
1 euro
CAVALLI
L’artista libero
nel mirino
dei boss
STRAGI
“Il sangue
del 2 agosto”
ebook
Gano di Magonza
Il paladino
*
giornalismo
La verità
proibita
Da tempo la stampa libera (cioè i giornali
poveri come questo) denunciava
i contatti fra le autorità Usa e
quelle italiane, Regione
compresa, finalizzati a ingannare freddamente i cittadini e i
movimenti che si opponevano al Muos:
mentre i “grandi giornali” stavano zitti.
E’ trent‘anni che I Siciliani denunciano i
tentativi di fare della Sicilia una immensa
portaerei, una base di droni e di missili
nucleari. Vorremmo continuare a
informarvi su questo, ma
avremmo anche bisogno
di essere un po’
meno soli.
Ma davvero Crocetta “ha tradito”? Se guardiamo la lista del suo governo, con
tutti quegli Udc (o ex Udc), Mpa (o ex Mpa) e compagnia bella,
non possiamo dire che non eravamo stati avvertiti. E’ la solita
lista del solito governo Lombardo, o Drago, o Nicolosi, o
Carollo, o La Loggia, o Restivo... un governo dc, o post-dc,
fronzoli a parte. O anche Figueroa, o Albornoz, o Villafranca, o
De Ribera y de Enriquez y de Alfàn - i governi dei vicerè. Sono
la stessa cosa: è da secoli che la Sicilia è governata così, e
nessuno di questi governi ha mai mancato di promesse, nè di
appassionate dichiarazioni di amore eterno alla Sicilia, alla
nostra bedda isola e a tutti i siciliani.
Finché, dalla capitale dell’impero, arriva una vociata fuoricampo. “Come? Certo...
Obbedisco... Non abbia tema, maestà...” è la risposta flebile, nei secoli sempre la
stessa. I pupi tornano nella scatola, e il popolo deluso tace... Tace? Beh, non sempre.
I poteri
mafiosi
politica
Non c’è solo Berlusconi. Gran parte dei
principali poteri economici in Italia sono
da tempo fuori della legalità. Senza
cambiare questo, non può cambiare
davvero niente. Bisogna perciò:
● Abolire il segreto bancario;
● Confiscare non solo i beni mafiosi ma
anche quelli frutto di grande evasione
fiscale o corruzione, e assegnarli a
cooperative di giovani lavoratori;
● Sanzionare le delocalizzazioni, l’abuso
di precariato e il mancato rispetto degli
accordi di lavoro;
● Separare capitale finanziario e
industriale; tetto alle partecipazioni
nell’editoria; Tobin tax;
● Gestione pubblica dei servizi
pubblici essenziali: scuola, università,
acqua, energia, credito, tecnologie;
● Progetto nazionale di messa in
sicurezza del territorio, come volano
economico soprattutto al Sud.
● Controllo del territorio nelle zone
ad alta intensità mafiosa.
L’antimafia - sociale - è una politica.
Forse è la sola vera politica, adesso.
Costituzione della Repubblica, art.41. “L'iniziativa economica privata
non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare
danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica
pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali”.
INCHIESTE
Ecco a voi
la mafia
a Roma
MAFIA
“Liberiamoci
anche di
Di Matteo”
storia
Noi
(uniti)
si
può
D’accordo, la società civile per i politici è una
barzelletta. “Chiacchiere, chiacchiere, ogni
tanto qualche protesta. Poi se ne tornano tutti
a casa, magari mugugnando”.
Ogni tanto però le cose non
vanno proprio così. La gente
non torna a casa, e non
protesta sottanto. Comincia
a individuare cose precise,
a far proposte; magari, a
mettere in pratica qualcosa.
Il NoMuos ne è un esempio.
Militanti “seriosi” e mamme di
famiglia sorridenti, senza pensarci troppo, si sono
ritrovati insieme a “governare” - in un certo senso - una
città. Non dibattiti astratti,non grandi ideologie, ma vita
di gente comune, problemi pratici e concreti: la salute
dei figli, la difesa degli alberi, la paura della guerra.
“Qua i politici non ci pensano. E allora
ci dobbiamo pensare direttamente noi”.
A Messina, addirittura, gente così s’è
azzardata a vincere le elezioni, senza famosi
politici e senza Vip. E adesso sta cominciando
a sistemare la città.
Non c’è nulla di facile, si capisce. Ma si può
fare. Si chiama “forza del popolo”: demo-crazia.
Arriva all’improvviso, e tu non sai perché. Ti svegli e la
senti lì, come una vecchia amica. E allora comincia tutto.
MODICA, 30 E 31 AGOSTO: FESTIVAL DEL
GIORNALISMO DE “IL CLANDESTINO”
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2
MUOS/ LE CARTE SEGRETE
di Antonio Mazzeo
L’inchiesta che ha anticipato il voltafaccia
“Io faccio Ponzio e tu fai Pilato”. Ministri, governatori, generali e prefetti
d’accordo per continuare i lavori alla base di Niscemi. Ecco come
Un prefetto, un diplomatico degli Stati
Uniti e una sfilza di
ministri, generali e
ammiragli, tutti
insieme appassionatamente per individuare
una strategia che
consenta alle forze
armate statunitensi di
aggirare lo stop ai
lavori d’installazione
del terminale MUOS
nella riserva naturale
di Niscemi.
A fine maggio gli hacker di
Anonymus Italia hanno
fatto incetta di e-mail e
comunicazione riservate
del Ministero degli Interni.
Fra gli oltre 2.600 documenti messi online
(comprese le informative
sulle mobilitazioni
studentesche per il diritto
allo studio) ci sono i
carteggi tra la Prefettura di
Caltanissetta, la Farnesina,
il Ministero della difesa e
l’Ambasciata degli Stati
Uniti a Roma. Oggetto il
MUOS che deve sorgere in
Sicilia.
Il governo italiano è sotto
il pressing delle autorità
Usa. L’amministrazione
Obama è indispettita per il
provvedimento di revoca
delle autorizzazioni ai
lavori del terminale
terrestre di Niscemi
firmato il 29 marzo 2013
dalla Regione siciliana ma
soprattutto invoca
un’azione energica contro i
presidi e le azioni dirette
da parte del Movimento
No MUOS. Il 12 aprile il
colonnello B. Tucker, a
capo dell’ufficio di
cooperazione militare Usa
in Italia, invia una e-mail
al tenente colonnello
Filippo Plini e per conoscenza al generale Luca
Goretti (entrambi in forza
al Capo gabinetto del
Ministero della difesa),
lamentando gli effetti del
blocco dei cantieri del
MUOS.
PUBBLICITA’
Le considerazioni delle
forze armate Usa mettono
in allarme il governo
Monti. Le forze dell’ordine
sono chiamate alla
tolleranza zero contro i No
MUOS, mentre vengono
attivati tutti i canali per
individuare una soluzione
“condivisa” con la giunta
del presidente Crocetta.
“Tale richiesta diventerebbe oggetto di una
Conferenza di servizi
durante la quale la Regione
accetterebbe il prosieguo di
alcuni lavori in deroga”.
Mercoledì 17 aprile, alle
ore 22.36, il viceministro
degli esteri a Douglas C.
Hengel, vicecapo missione
dell’ambasciata Usa a
Roma, per concordare
Il 16 aprile, con una e-mail l’iter da seguire per
inviata alle ore 8.20 al
ottenere dalla Presidenza
viceministro degli esteri
della Regione siciliana una
Staffan de Mistura, il
deroga al divieto di
prefetto di Caltanissetta
avanzamento dei lavori nel
Carmine Valente risponde: sito di Niscemi.
“Dopo la riunione di ieri a
Palazzo Chigi sembra che “Dear Doug, per superare
la situazione di empasse in le revoche avremmo
cui ci si trova sul MUOS bisogno con urgenza da
possa essere superata,
parte delle autorità della
anche alla luce di una
base o del ministero della
conversazione informale difesa italiano una lista che
avuta oggi con il Presiindichi specificatamente
dente Crocetta. Questi ha che sono necessari nel
manifestato imbarazzo a
posto lavori non relativi
ritirare la revoca in quanto alle parabole MUOS”.
non sarebbe sostenuta da Il 17 aprile il diplomatico
alcuna motivazione
Douglas C. Hengel aveva
plausibile e perché, alla
sollecitato al viceministro
luce dell’accordo politico degli esteri una soluzione
raggiunto lo scorso 11
per consentire l’ingresso
marzo, è stata accettata
delle imprese appaltatrici
pubblicamente anche dal all’interno della base.
Governo nazionale la tesi
che le autorizzazioni
“Voglio farti sapere rilasciate precedentemente conclude - che stiamo per
dalla Regione Siciliana
inviare al Ministero affari
presentassero vistose
esteri una nota con un
lacune sotto il profilo
documento per asserire il
ambientale e sanitario”.
nostro diritto di accesso
secondo il NATO SOFA (lo
Valente spiega tuttavia di Status of Forces Agreeaver percepito che a
ments che stabilisce il
Palermo “vi sarebbero
quadro giuridico in cui
poche remore a concedere opera il personale militare
una deroga alla revoca per Usa in un paese ospite
la prosecuzione di alcuni nda), compreso quello dei
lavori ben definiti, nelle
contractor accreditati come
more della decisione della rappresentanti tecnici, alle
Commissione istituita
installazioni militari cedute
presso l’Istituto Superiore in uso alle forze armate
di Sanità”.
USA".
A tal fine, il prefetto
suggerisce di far presentare Il 18 aprile alle 17.05 il
alla Regione da parte del Capo di gabinetto del
Ministero della difesa una Ministero della difesa,
richiesta di autorizzazione ammiraglio Vanni Nozzoli,
“di un numero limitato di invia un messaggio al
lavori, indicati anche solo prefetto Valente per
di massima, da portare a
delineare le modalità
termine entro il prossimo d’intervento presso la
31 maggio”, la data
Regione siciliana per
prevista originariamente
definire le attività operaper la consegna degli studi tive da autorizzare
I.S.S. sul rischio elettroall’interno della base.
magnetico del MUOS.
“Concordiamo sul fatto che
la Difesa è l’interfaccia
con gli Usa per i lavori e
intenderemmo informare la
Regione per il Suo
tramite”. In attachment c’è
una bozza stilata d’accordo
coll viceministro De
Mistura e l’Ufficio di
Cooperazione per la Difesa
(ODC) dell’Ambasciata
Usa che delinea le linee da
seguire, la Proposta
dell’attività presso il sito di
Niscemi a fronte delle
revoche emanate dalla
Regione Siciliana.
“Il personale militare US inizia - e quello militare
nazionale devono sempre
poter entrare/uscire dal sito
in quanto oncessionari/
titolari dell’area”.
Il protocollo esautora la
Regione siciliana da
qualsivoglia controllo e
verifica degli interventi
autorizzati. “Il Prefetto
competente per territorio
sarà preventivamente
informato sullo svolgimento delle entrate/uscite,
mentre il comandante
dell’aeroporto di Sigonella,
o suo delegato, assicurerà
il rispetto di tutte le restanti
attività previste alla NRTF
e ai cantieri MUOS”.
Nel tardo pomeriggio del
17 il prefetto di Caltanissetta si rivolge via iPhone
al Capo di gabinetto del
Ministero della difesa.
“Il mio intervento con il
Vice ministro De Mistura –
scrive Valente - è servito a
chiarire che il passaggio
dei civili per la manutenzione ordinaria della base
non si è mai interrotto se
non quando non siamo
riusciti a far passare il
messaggio che si entrava
davvero per fare quella,
mentre lavori al MUOS
oggi si potrebbero fare
soltanto ottenendo una
deroga dalla regione
rispetto al provvedimento
di revoca”. Il Prefetto si
dice favorevole a che sia il
Ministero della difesa a
presentare direttamente
alla regione una “richiesta
per poche attività legate al
MUOS senza che queste
inficino lo spirito della
revoca”. “Tengo a confermarle che l’Assessore Lo
Bello la sta aspettando”.
X LIBERTA’ DI STAMPA
Siciliani giovani
che cos’è
I Siciliani giovani è un giornale, è un
pezzo di storia, ma è anche venti testate
di base da Milano a Modica, da Catania a
Roma, da Napoli a Bologna, a Trapani, a
Palermo che hanno deciso di lavorare
insieme per costituire una rete.
Non solo inchieste e denunce, ma anche il
racconto quotidiano di un Paese giovane,
●fatto da giovani, vissuto in prima persona
dai protagonisti dell'Italia di domani.
Fuori dai palazzi. In rete, e per le strade.
Il “contenzioso” con la
Regione viene risolto
positivamente in tempi
record. Il 24 aprile, il
prefetto Valente scrive al
Capo di gabinetto del
ministero della difesa:
“Caro Ammiraglio. Ho
avuto modo di parlare con
l’Assessore Lo Bello, mi
L’ammiraglio Nozzoli
rigira al Prefetto la nota di ha assicurato che la scheda
è condivisibile e che
protesta ricevuta dal
vicecapo missione Douglas rispecchia esattamente
C. Hengel. “Caro Vanni, è quello che ci eravamo detti
stato pubblicato che quella a Roma nell’ultima
in corso è stata denominata riunione. Stava pertanto
la Settimana di protesta da preparando una risposta in
tal senso”.
parte del gruppo No
MUOS”, scrive il diploIl funzionario è però
matico.
amareggiato per la
decisione dei giudici di
“Dato quanto accaduto
scarcerare i due pacifisti
oggi, noi chiediamo che
venga distaccata una forza arrestati a Niscemi dopo
essersi introdotti
militare di sicurezza
all’interno della base USA.
Il 22 aprile viene stilata dal italiana aggiuntiva per
“Apprendo ora che gli
ministero della difesa la
assistere le nostre forze
bozza finale da sottoporre alla NRTF per il resto della ultimi due che sono saliti
alla Regione (Assessorato settimana. Alcune forze di sull’antenna sono stati
scarcerati dal gip di
Ambiente e territorio) per sicurezza del 41° Stormo
consentire ingressi e uscite erano nel sito oggi e sono Caltagirone e portati in
trionfo a Niscemi”, scrive
ai cantieri MUOS.
state molto apprezzate.
L'ammiraglio Vanni
Non vogliamo che si ripeta Valente. “Non è un buon
segnale”.
Nozzoli la invio al vicemi- quanto accaduto oggi nistro degli esteri, al
siamo felici che nessuno si
prefetto di Caltanissetta,
sia ferito seriamente. Forze “Concordo sul brutto
all’ambasciata USA in
di sicurezza addizionali da segnale e speriamo che con
una maggiore chiarezza si
Italia e ai generali Paolo
parte militare italiana
Romano e Luca Goretti.
possono aiutare a prevenire riduca la tensione”,
risponde l’ammiraglio
“L’intendimento è di darne che ciò avvenga ancora”.
Vanni Nozzolo. “Grazie
conoscenza anche alla
comunque, caro Prefetto.
Procura una volta
Il successivo 23 aprile il
Trovare la condivisione
definita”, scrive Nozzoli.
documento viene inviato
della Regione è importante
“Al riguardo chiedo
dal Capo di gabinetto del
per tutti”.
cortesemente una vostra
Ministero della difesa
condivisione ovvero
all’Assessore regionale
(Ovviamente l’Assessorato
eventuali osservazioni
all’ambiente Marisa Lo
all’ambiente e al territorio
prima di procedere. Ciò
Bello.
anche alla luce dei fatti di “Illustre Assessore – scrive della regione siciliana, con
nota del 3 maggio 2013 a
oggi”.
Nozzoli - le invio una
firma del dirigente
schedacon la quale
In mattinata avevano fatto intendiamo formulare una generale Vincenzo Sansone
emette il proprio nulla osta
ingresso all’interno della
proposta per condividere
alla bozza di proposta
base di Niscemi quattro
un quadro chiaro della
“demandando al Prefetto e
attivisti No MUOS che si
situazione/esigenze dei
al Comandante di
erano arrampicati in cima
lavori/attività nel sito di
Sigonella la vigilanza sulle
alle antenne del sistema
Niscemi. Siamo a dispoattività svolte all’interno
NRTF. Due di essi, Turi
sizione per chiarimenti e
della base”).
Vaccaro e Nicola Boscelli, approfondimenti, qualora
vengono poi arrestati e
condiviso propongo di
condotti a Caltagirone per concordare un modo per
comparire davanti
ufficializzarlo congiuntaall’autorità giudiziaria. Il
mente".
blitz ha fatto infuriare i
militari di Sigonella e
l’intero corpo diplomatico
statunitense in Italia.
(I Siciliani giovani,
Il 18 aprile alle 17.29
giunge l’Ok alla bozza da
sottoporre alla Regione da
parte del viceministro de
Mistura; prima però si
registra uno scambio di
email sui suoi contenuti tra
lo stesso viceministro degli
esteri, l’ammiraglio Vanni
Nozzoli, il ministro della
difesa Giampaolo Di Paola
e il diplomatico USA Doug
G. Hendel. De Mistura
suggerisce a Hendel di
“estendere il valore e
l’utilità” della lista dei
contractor da sottomettere
all’attenzione della
Regione siciliana e della
Prefettura di Caltanissetta
“oltre che ai lavori di
ordinaria manutenzione
della base”, anche “ai
lavori al cantiere MUOS”.
giugno 2013)
3
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PERCORSI
SCHEDA/ 1
Antimafia sociale
da Comiso al NoMuos
Muos e NoMuos
in quattro parole
Quei campi di Comiso erano pieni di un grano verde simbolo di
lavoro e pace. I viottoli che tagliavano quei campi erano percorsi da
migliaia di pacifisti che urlavano, in allegria, contro la guerra
nucleare.
Ad un tratto, tra quelle verdi spighe, vidi una famigliola, e il figlio
teneva tra le mani un cartello,
con su scritto:"NO AI
CALENDARIO
MISSILI!"", scattai quella foto
che mi sembrò il simbolo di
quel grande movimento per la
pace.
Era la primavera del 1982 e
quella foto fu pubblicata sulle
CATANIA
pagine del "Giornale del sud",
Niscemi 5-11 agosto: seconda settimana dell’estate di lotta
diretto da Giuseppe Fava.
contro la militarizzazione della Sicilia.
In quello stesso anno la mafia
5 AGOSTO
uccise Pio La Torre. Era la
Accoglienza al presidio in contrada Ulmo e festa d’accoglienza.
prova che mafia e Usa volevano
Alle 19 incontro sulla lotta zapatista in Chiapas e proiezione del
imporre quella base di guerra e
video "Marcia dei 40.000".
morte.
6 AGOSTO Al presidio, ore 10:
Trentun anni sono passati e
workshop con Nicola Teresi
noi abbiamo continuato dai
sulle azioni dirette nonviolente
quartieri e dalle strade della
e con Shapur sugli aquiloni.
Sicilia a lottare per la pace e
Ore 19: Festival NoMuos con
contro le mafie attraverso
gruppi musicali e cena sociale
un'antimafia sociale.
d’autofinanziamento.
Non sappiamo se a Comiso
7 AGOSTO
abbiamo vinto, ma sappiamo
Al presidio, ore 11: prosecuziche le mafie, il potere politico
one workshop di Shapur sugli
italiano e gli Usa si tengono per
aquiloni.
mano, così come accade a
Ore17: workshop sul moviNiscemi.
mento contro gli euromissili a
Sappiamo che la strada da
Comiso nell’83 e sulla lotta al
percorrere sono quei viottoli tra
10 AGOSTO
Muos.
il grano verde simbolo del
CATANIA
Al presidio, primo pomerig8 AGOSTO
lavoro, della pace contro i
gio: incontro fra le resistenze
Al presidio: prosecuzione del
soprusi delle mafie e dei
territoriali in Italia: NoMuos,
workshop sulla militarizzazimercanti di morte.
NoPonte, NoTav, NoGrandi
one della Sicilia.
Questa lotta si può condurre
Navi, NoDalMolin, forum
Dopopranzo: presenza
anche urlando la verità
dell’acqua, NoTriv, NoDisNoMuos a Comiso, a trent'anni
attraverso questo piccolo foglio
cariche, comitato Taranto,
dalle cariche poliziesche contro
libero. Per un giornalismo di
NoElettrodotto.
l’Imac del 1983.
verità!
Niscemi, tardo pomeriggio
Ore 19: assemblea in piazza
Giovanni Caruso
(18-21): assemblea con i
Fonte Diana sui pericoli della
rappresentanti delle resistenmilitarizzazione della Sicilia.
ze territoriali e la cittadinanza
In conclusione la cantautrice
LIBERTA’
niscemese; prosecuzione
Matilde Politi eseguirà
dell’incontro al presidio.
"Cantata NoMuos" (e proieziAlle 22: torneo di poesia
one del film "NoMuos").
11 AGOSTO
9 AGOSTO
Al presidio, ore 17:
Al presidio, ore 10: presentaziworkshop sulla
one del libro "Piazza NoMuos"
“comunicazione” con i
I Siciliani giovani è in rete da
con Antonio Mazzeo.
giornalisti GuLisano e
due anni, è presente in una
9 AGOSTO
Luppichini.
decina di città con una rete di
Ore 16,30: corteo
Alle 19 incontro con il
giovani giornalisti che ha pochi
NoMuos fino alla base. movimento NoTav.
eguali in Italia. E allora, come
Alle 22 proiezione di "Fratelli
mai non siamo ancora in edicola?
di Tav", spettacolo teatrale.
Semplice: i soldi. La
sottoscrizione è riuscita bene fra i
Nel corso della
lettori poveri, ma non fra gli
settimana ci
amici più titolati: la maggior
saranno
parte dei quali ci colma generovarie mobilit/azioni
samente di auguri e lodi, che
di disobbedienza civile.
però tipografi e cartiere tendono
a non accettare. Continuiamo con
i nostri pochi mezzi, ffrontando i
sacrifici necessari per portare
avanti questa battaglia civile che
serve a tutti.
In Sicilia come in Lombardia i
nostri redattori fanno il loro
dovere, scrivono, fanno
inchieste, subiscono avvertimenti” e querele. Vecchi colleghi
e giornalisti nuovi lavorano a
questo prodotto collettivo, che ha
il suo baricentro nella rete ma
che avrebbe bisogno anche
dell’edicola come fatto simbolico
e di “ritorno in campo”
pieno e totale.
Perciò abbiamo poco da
aggiungere. Sostenete I Siciliani,
in quest’ennesima incarnazione
della sua lunga storia.
E’ un giornale di giovani, è un
giornale di profondissime radici.
BANCA ETICA
Ne ha bisogno la Sicilia, ne ha
oppure: C/C 0010008725614
bisogno il Paese. Non tradite con
Assoc.Culturale I Siciloiani Giovani
via Cordai 47 Catania
la vostra indifferenza coloro che
stanno lottando anche per voi.
Il MUOS (Mobile User Objective System) è un moderno
sistema di telecomunicazioni satellitare della marina militare
statunitense, composto da cinque satelliti geostazionari e quattro
stazioni di terra, di cui una a Niscemi, dotate di tre grandi parabole
del diametro di 18,4 metri e due antenne alte 149 metri.
Sarà utilizzato per il coordinamento capillare di tutti i
SCHEDA/ 2
sistemi militari statunitensi
dislocati nel globo, in particolare i droni, aerei senza pilota
che saranno allocati anche a
Sigonella.
I cittadini siciliani e gli
attivisti No MUOS esprimono
Esposizione ai campi elettromagnetici
fortissime preoccupazioni
L'esposizione prolungata a campi elettrmagnetici di media
riguardo le conseguenze
intensità è ritenuta pericolosa per la salute (rischio di tumori,
dell'istallazione di tale sistema
leucemie, caterratte, ecc.).
su: salute umana, ecosistema
Inoltre, l'esposizione a campi
della Sughereta di Niscemi,
molto intensi può essere fatale.
CATANIA
qualità dei prodotti agricoli,
SCHEDA/ 3
Se per un errore di puntadiritto alla mobilità e allo
mento le parabole del MUOS
sviluppo del territorio, diritto
puntassero contro una persona
alla pace e alla sicurezza del
anche per pochi secondi,
territorio e dei suoi abitanti.
protrobbero provocare ustioni
Il Movimento No MUOS
gravissime, fino alla morte.
nasce dall'adesione spontanea
Interferenze
di privati cittadini con lo scopo
E' noto che campi elettroIl Presidente della
di contrastare il progetto di
magnetici intensi interferiscono
Regione, che fino a poco
installazione e messa in
con apparecchiature elettriche,
tempo fa appoggiava le
funzione della stazione
tra cui apparecchi elettromediragioni di chi si opponeva
M.U.O.S. di Niscemi.
cali (by-pass, pace-maker) e
alla presenza di questa
Il Movimento si batte per la
apparecchiature ospedaliere.
pericolosa base militare, ha
revoca delle autorizzazioni
Il campo elettromagnetico
improvvisamente cambiato
all'installazione e alla messa in
indotto dal MUOS potrebbe
idea giustificandosi con la
funzione del sistema.
essere sufficientemente intenso
necessità di evitare penali
da creare interferenze nel
per miliardi di dollari
Info: www.nomuos.org
centro cittadino delle comunità
incautamente firmate dal
vicine.
precedente Governo
La stazione MUOS siciliana,
regionale (sostenuto peraltro
inizialmente prevista a
dall’attuale Presidente).
Sigonella, è stata spostata a
Questo voltafaccia ha
Niscemi proprio a causa del
suscitato perplessità fra
pericolo che il campo indotto
molti cittadini, che lo
facesse detonare i missili a
ritengono frutto di pressioni
bordo dei veivoli militari.
esterne (vedi inchiesta a
pag.2) non precisamente
compatibili con la dignità
della Sicilia.
I giorni di Niscemi:
tutte le iniziative
Questo
giornale
DA’ UNA MANO
AI SICILIANI GIOVANI:
IT 28 B 05018 04600
000000148119
Perché ci fa
paura
Perché si
cambia idea
PALERMO
DUE PACIFISTI
A destra, un giovanissimo pacifista
a Comiso nell’estate del 1983.
A sinistra, una sua compagna di
Niscemi nel marzo 2013.
(Foto di Alessandro Romeo
e Giovanni Caruso)
www.isiciliani.it
4
DISEGNI DI
MAURO BIANI
1983-2013
TRENT’ANNI DI LOTTA PER LA PACE
“Ti lascio in eredità i missili di Comiso”
Voglio fare un discorso corretto e sereno sui siciliani,
premettendo naturalmente che io sono perfettamente siciliano.
Un discorso cioè sulla stupidità dei siciliani. Noi affermiamo
spesso d’essere straordinariamente intelligenti, quanto meno di
avere più fantasia e piacere di vivere, rispetto a qualsiasi altro
popolo sulla faccia della terra. Non è vero! La storia è là a
dimostrarlo. Da migliaia di anni siamo semplicemente terra di
conquista, gli altri arrivano, saccheggiano, stuprano, costruiscono qualche monumento, ci insegnano qualcosa, e se ne vanno.
Noi ci appropriamo di una parte di quella civiltà, a volte diventiamo anche i custodi del tempio, in attesa che arrivi un’altra
ondata saccheggiatrice. Siamo
quasi sempre colonia per
Tutti sanno questo. Da
incapacità di essere veramente quarant’anni migliaia di
popolo.
scienziati, generali e politici
Presi i siciliani ad uno ad
lavorano a perfezionare questo
uno, può anche accadere che
progetto di distruzione contemtaluno riesca ad esprimere
poranea e totale sicché è
(nella poesia, nel delitto, nella assolutamente certo che in
finanza, nell’arte) attimi di
Russia e America hanno
ineguagliabile talento.
raggiunto in tal senso la
Sono quelli che ci fottono, che perfezione: oramai sono in
ci danno l’impressione, spesso condizione nei giro di due
la certezza di essere i migliori. minuti di colpire gli obiettivi
Nella realtà, presi tutti
essenziali del nemico ed essere
insieme, siamo quasi sempre
annientati.
un popolo imbecille.
Il tutto completamente
L’ultimo monumento civile
computerizzato: all’ essere
che gli altri stanno erigendo
umano non resta nemmeno il
nella colonia Sicilia, sotto lo
compito di premere il fatidico
sguardo inerte degli indigeni,
pulsante. Per gli esseri viventi i
sono le rampe per i missili
cervelli elettronici hanno
atomici. Discutiamone per un
calcolato esattamente il tempo
istante poiché si tratta della
di farsi la croce.
nostra vita e soprattutto di
Ciò premesso, per capire
quella dei nostri figli.
esattamente la situazione
La guerra nucleare è come siciliana, valutare cioè il
un assassinio mafioso: non si
significato dell’impianto di
dichiara ma si esegue, cioè si
missili nucleari in Sicilia,
scatena senza preavviso e nel
sarebbe opportuno immaginare
momento più imprevedibile.
(ma non ci vuole molta
Accade che una delle due
fantasia) la cronaca di quanto
parti, nella disperazione di
accaduto in un giorno impreciessere condannata alla
sato dello scorso agosto, poco
sconfitta, o nella illusione di
prima del mezzogiorno a
poter fulmineamente annienMosca, in uno dei misteriosi
tare il nemico e vantare alla
sotterranei del Cremlino (a
fine una popolazione superprova di offesa atomica
stite, decida l’aggressione
naturalmente, poiché i capi
atomica. La quale naturalpolitici ed i massimi strateghi,
mente deve essere totale e
siano essi duri capitalisti
contemporanea, cercando
reganiani, oppure cupi marxleanzitutto di colpire e distrugninisti, hanno provveduto per
gere il maggior numero di
tempo e perfettamente alla loro
strutture belliche avversarie.
incolumità e scamperebbero
Anche questo è un perfetto
certamente all’apocalisse
principio mafioso: mai dare
atomica, salvo poi essere
uno schiaffo al rivale, né
impiccati dai vincitori o, alla
sparargli alle gambe, ma
meglio, essere divorati da
mirare direttamente al centro
qualche affamata banda di
degli occhi in modo da non
superstiti).
correre alcun rischio di
Ebbene in quel mattino di
reazione.
quell’imprecisato giorno
A sua volta la nazione
d’estate, al Cremlino si è
aggredita ha una sola possibil- riunito un vertice strategico al
ità di sopravvivenza:
quale hanno partecipato
incurante cioè delle sue città
ministri della guerra, maresannientate e dei suoi milioni
cialli e scienziati. Dall’Italia era
di morti, reagire quanto più
arrivata notizia che erano stati
fulmineamente e spaventosaconcessi i primi appalti per la
mente possibile, cercando di
costruzione della base di missili
colpire subito gli obiettivi
nucleari a Comiso.
essenziali dell’avversario,
La notizia precisava che gran
anzitutto naturalmente le
parte degli appalti erano stati
strutture di offesa nucleare.
concessi a cavalieri del lavoro,
Anche questo rientra nella
siciliani e settentrionali, e
perfetta logica della lotta: tu
questo particolare aveva fatto
mi spari al centro degli occhi,
una grande impressione perché
prima di morire debbo
anche al Cremlino è giunta
disperatamente tentare di
voce della straordinaria bravura
spararti al cuore. L’ipotesi di
e rapidità dei cavalieri
guerra nucleare è questa
nell’esecuzione delle opere
soltanto: una reciproca,
pubbliche. Su una parete del
folgorante distruzione delle
grande salone sotterraneo
rispettive strutture atomiche e moscovita si stendeva la mappa
delle grandi città, dopo di che
dei due emisferi sulla quale
gli eserciti tradizionali, in tute Comiso era indicata come un
di amianto e piombo,
puntolino rosso e luminoso in
cominceranno lentamente ad
mezzo all’azzurro del Mediteravanzare, eliminando pietosa- raneo.
mente gli agonizzanti e
imprigionando i superstiti.
La riunione è stata lunga e
approfondita. Politici e militari
sovietici hanno esaminato tutti
gli aspetti della situazione, al
fine di indicare esattamente
quali obiettivi in terra russa i
missili siciliani potrebbero
eventualmente colpire e,
viceversa, da quali basi
sovietiche l’impianto di Comiso
poteva essere raggiunto e
distrutto nel più breve tempo
possibile.
Pare che dieci missili a
testata atomica bastino. Si tratta
di stabilire perfettamente
traiettorie e rotte, roba che i
sofisticatissimi congegni
elettronici di punteria possono
decifrare in pochissimo tempo.
Comunque alla fine è stato
deciso di affidare ad una équipe
scientifico - militare il compito
di mettere perfettamente a
punto entro due anni (cioè
prima della costruzione della
base sia completata) una
struttura offensiva che da basi
di terra o dal fondo del mare,
per mezzo di sommergibili
atomici, o forse anche dallo
spazio dagli imminenti satelliti
nucleari, possa concentrare su
Comiso (guerra offensiva o
reattiva non importa) un
uragano nucleare in meno di
novanta secondi.
Nei calcoli è prevista una
approssimazione del dieci per
cento, il che significa che, per
avere la certezza di distruggere
la base di Comiso nel raggio di
dieci chilometri, viene prevista
una distruzione dell’area
circostante, per il raggio di
cento chilometri. Vale a dire da
Messina a Capo Passero. Circa
trecento fra città e paesi e tre
milioni di abitanti.
L’équipe sovietica si è messa
subito al lavoro. Scienziati e
militari designati accoppiano la
disciplina cieca del buon
marxista alla paziente fantasia
della gente russa.
In questo momento dunque
in un laboratorio misterioso del
territorio russo, c’è un team di
tecnici e strateghi che sta
lavorando esclusivamente a
questo progetto: un sistema di
offesa nucleare che, in meno di
cento secondi, possa infallibilmente uccidere tre milioni di
siciliani in mezzo ai quali ci
onoriamo di essere io che
scrivo e voi che leggete, i nostri
genitori, fratelli, figli, amici, ed
anche le case dove nascemmo,
le strade dove camminiamo, i
nostri libri pazientemente
raccolti, le fotografie di tre
generazioni, il diploma di
laurea, il libretto di risparmio, e
tutte quelle altre infinite,
minuscole, preziose cose che
compongono la nostra vita.
Da quel giorno di estate,
mezza Sicilia, quelli che siamo
vivi e quelli che nasceranno,
sarà costretta a vivere con
questa ipotesi di morte atomica
sopra la testa, un’apocalisse che
forse non si verificherà mai e
tuttavia niente esclude che
possa accadere (anche per
errore) da un momento all’altro
in meno di cento secondi. Si
sono appropriati di una parte di
noi ed anche di una parte
dell’amore per i nostri figli.
Un giorno accadrà che i
nostri figli o i nipoti che ancora
debbono nascere ci guarderanno negli occhi con un sorriso
sprezzante, e ci chiederanno:
voi dove eravate quando fu
deciso di costruire la base di
missili a Comiso e condannarci
quindi a vivere una vita
provvisoria.
di Giuseppe Fava
Come vi siete permessi di
appropriarvi anche del nostro
destino umano prima ancora
che fossimo concepiti. Un
essere umano afflitto da
un’atroce inguaribile deformità,
il quale apprende che il padre
pur sapendo che sarebbe nato
malato, deforme ed infelice,
volle tuttavia egualmente farlo
nascere, ha il diritto di sputare
in faccia al padre.
E mentre questa cosa
terribile accade, la nostra
massima reazione è stata una
lamentosa protesta
dell’assemblea regionale, i
politici siciliani si sono
intabarrati nel loro impaurito
silenzio, i sindacati nazionali
disposti a battersi furentemente
per le “una tantum” sono
rimasti in stato di ebetudine,
migliaia di buoni ragusani
hanno espresso soprattutto la
loro preoccupazione sull’equo
prezzo degli espropri per gli
impianti militari, altri stanno
febbrilmente organizzando
qualche buona iniziativa
commerciale, alberghi, villaggi
turistici, balere, ristoranti tipici
(da quelle parti si fa la
migliore salsiccia del mondo).
Inutile indignarsi se da
cento anni lo Stato italiano ci
tratta da colonia. Per incapacità politica e per strafottenza
popolare, troppo spesso
meritiamo di esserlo. E invece
sarebbe tempo che imparassimo ad essere finalmente
padroni del nostro destino
storico, specie quando esso
coincide con una grande causa
civile e umana.
I Siciliani, gennaio 1983
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FOGLIO - agosto 2013 - I Siciliani giovani