UTILIZZO PROFESSIONALE DI MS EXCEL
per il
CONTROLLO DI GESTIONE
La valutazione finanziaria di investimenti e
progetti.
14 novembre 2007
LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
LA VALUTAZIONE FINANZIARI DI INVESTIMENTI E
PROGETTI.
14 novembre 2007
LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
OBIETTIVI:
• Illustrare le logiche alla base dei principali metodi di valutazione di un
investimento (o di investimenti alternativi), evidenziando le diverse variabili
da prendere in considerazione, i punti di forza e di debolezza di ciascun
metodo.
• Comprendere il significato, la sintassi e le potenzialità delle principali
funzioni finanziarie di MS-Excel.
• Indagarne le possibilità di applicazione nell’ambito dell’Area Funzionale
Amministrazione-Finanza-Controllo.
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LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
INVESTIMENTO (definizione scolastica)
“operazione di trasferimento di risorse finanziarie nel tempo, caratterizzata dal prevalere
di uscite monetarie, in una prima fase, e di entrate monetarie, in una fase successiva,
dalla quale, se vantaggiosa, si ottiene un ritorno economico”.
PERCHE E’ IMPORTANTE VALUTARLO?
Per valutare che la ∑ dei flussi di cassa attesi attualizzati sia superiore degli esborsi iniziali
sostenuti per il sostenimento dell’ investimento (I).
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LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
DIMENSIONI RILEVANTI DELLA
VALUTAZIONE DEGLI INVESTIMENTI:
1)CONVENIENZA ECONOMICA:
verifica che nel tempo i ricavi originati dall’investimento siano superiori al
costo dello stesso.
2) FATTIBILITA’ FINANZIARIA:
analizza le conseguenze, nell’equilibrio finanziario, dei movimenti monetari
dell’investimento.
È importante supportare le decisioni di investimenti con opportune misurazioni
economiche tali da garantire la convenienza della scelta.
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LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
QUALI MODELLI DI VALUTAZIONE UTILIZZARE?
Due sono i modelli di valutazione delle strategie:
1)
2)
Modello contabile:
basato su indicatori di bilancio come il ROI, il ROE ed altri simili;
Modello della creazione del valore:
basato sulla misurazione del valore economico del capitale creato o distrutto da
una strategia.
Il modello contabile ha il pregio della semplicità dei metodi di misurazione oltre che
della diffusione delle conoscenze occorrenti per capirli ed interpretarli, nonostante
ciò gli vengono comunque rivolte parecchie critiche a causa delle quali viene
giudicato inadeguato a valutare la validità dei piani strategici.
Viceversa il modello della creazione del valore viene considerato più corretto del modello
contabile perché considera il fattore tempo ed il fattore rischio, variabili ignorate dal
modello contabile “strictu sensu”.
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LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
QUALI MODELLI DI VALUTAZIONE UTILIZZARE?
Critiche al modello contabile:
1) Risente delle convenzioni contabili che ne sono alla base, essendo imperniato su
indicatori di natura contabile;*
2) Trascura i riflessi delle strategie che oltrepassano l’orizzonte temporale del piano;*
3) Risente degli avvenimenti passati in modo potenzialmente fuorviante;*
4) Non considera adeguatamente la variabile rischio; *
5) Non tiene conto del valore finanziario del tempo ;
6) Non sa valutare le opportunità future di iniziative odierne ovvero le relazioni tra
investimenti di oggi e opportunità di domani;
7) Manca di sintesi globale.
* Sono più il frutto di prassi aziendali scorrette che non di carenze del modello
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LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
QUALI MODELLI DI VALUTAZIONE UTILIZZARE?
Critiche al modello contabile:
Ricapitolando i primi 3 limiti (*) sono più il frutto di prassi aziendali scorrette che non di carenze
del modello, il 4° limite (*), quello riferito all’inadeguata considerazione del rischio, potrebbe
trovare soluzioni compatibili con le logiche di fondo del modello.
In questo modo dei 7 limiti ne rimarrebbero di determinanti solo più 3, ma questi restanti limiti
sono indiscutibili.
Il fatto di non considerare il valore del denaro nel tempo rappresenta il limite più rilevante del
modello, a esso si collega anche l’inidoneità ad esprimere una sintesi globale dei risultati attesi dai
piani.
A questo si aggiunge il problema di come valutare le opportunità future collegate agli investimenti
previsti dal piano.
Gerarchia delle
critiche al
“modello contabile”
*
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*
*
*
LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
QUALI MODELLI DI VALUTAZIONE UTILIZZARE?
Un approccio alternativo o integrativo a quello contabile dovrà :
1)
2)
3)
4)
Consentire una valutazione strutturata del rischio;
Tener conto del valore del tempo;
Considerare le opportunità future;
Eliminare le ambiguità di giudizio connesse alla mancanza di una misura di sintesi
globale dei risultati attesi dalle strategie.
QUALI MODELLO SODDISFA I SUDDETTI REQUISITI ?
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LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
MODELLO DI CREAZIONE DEL VALORE
Col modello di creazione del valore si rimuovono le cause di inadeguatezza del
modello contabile determinando il valore economico delle strategie, cioè il loro
contributo all’incremento di valore dell’azienda, attraverso i seguenti “step”:
1) Calcolando i flussi di ricchezza collegati alla strategia e variamente dislocati nel
tempo;
2) Calcolando il tasso di rendimento con cui attualizzare tali flussi;
3) Attualizzando i flussi.
per calcolarli si utilizza
METODO FINANZIARIO
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LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
METODO FINANZIARIO
Il metodo finanziario esprime i flussi di ricchezza attesi come “flussi di cassa
netti della gestione operativa” ovvero:
Ricavi delle vendite
Costi operativi
= Reddito operativo
+ Ammortamenti
+/- Δ Capitale circolante operativo
+/- Δ Capitale fisso
= Flusso di cassa netto della gestione operativa
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LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
IL TASSO DI ATTUALIZZAZIONE
Il tasso di attualizzazione, al quale attualizzare i flussi di cassa appena calcolati, o
“costo medio del capitale”, è il costo che l’azienda sostiene per reperire i mezzi
finanziari, quale che sia la loro provenienza.
Esso risulta dalla media aritmetica ponderata del tasso di remunerazione spettante al
capitale proprio ed al capitale di credito.
cm  k e *
Capitale Pr oprio
CapitaleDi Credito
i*
TotaleMezz iFinanziar i
TotaleMezz iFinanziar i
dove:
cm= costo medio del capitale
Ke= costo del capitale proprio (“K equity”)
i = costo del capitale di credito
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LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
IL TASSO DI ATTUALIZZAZIONE
Delicata è la determinazione del Ke perché riguarda la rimunerazione del
capitale di “pieno rischio”.
Ke=rf+p
dove
rf = risk free rate
p = premio per il rischio preteso dal mercato per investimenti rischiosi
Le difficoltà maggiori si riscontrano nella quantificazione del “premio per il
rischio” che dipende da un “coefficiente di rischioisità relativa” indicato da
“ß”(beta) ed è proprio la quantificazione di quest’ultimo che comporta le
maggiori difficoltà e condiziona la precisione del costo medio del capitale.
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LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
IL TASSO DI ATTUALIZZAZIONE
L’attualizzazione si basa su:
Valore attuale “rendita “temporanea data da:
CF1*(1+r)
dove:
CFi = flusso finanziario periodo i-esimo
r = tasso di attualizzazione
n = durata della rendita
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-1
+ CF2(1+r)
-2
+…- CFn*(1+r)
–n
LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
COME SI CALCOLA IL
VALORE ECONOMICO “CREATO” DA UNA STRATEGIA…?
VALORE ECONOMIC
CREATO
PER L’AZIONISTA
=
VALORE ECONOMICO
K AZIONARIO
DERIVANTE DALLA
STRATEGIA
Funzione di:
- VA CF Op. Netti nel periodo del Piano
- VA Valore residuo Strategia
- Valore KT t0
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-
VALORE ECONOMICO
K AZIONARIO
IN ASSENZA DI
STRATEGIA
Funzione di:
- VA Flusso “perpetuo” UON periodo più recente
- Valore KT t0
LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
PRINCIPALI METODI DI VALUTAZIONE DEGLI
INVESTIMENTI
Metodi finanziari:
• Net present value (NPV o VAN)
• Internal rate of return (IRR o TIR)
Metodo economico:
• Tasso di rendimento medio annuo o contabile (TRM)
• Economic value added (EVA)
Altri metodi:
• Pay back period
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LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
PRINCIPALI METODI DI VALUTAZIONE DEGLI
INVESTIMENTI
La teoria finanziaria e la corretta prassi aziendale hanno individuato i punti di
forza e di debolezza dei vari metodi di valutazione degli investimenti ed
hanno concordato la superiorità del metodo del valore attuale netto (VAN).
Tuttavia la prassi aziendale, come si vede nella slide precedenti, è ancora
oggi caratterizzata da vari approcci mancando una diffusa e consolidata
consapevolezza delle peculiarità dei vari metodi.
Nelle slide seguenti è riportata nel dettaglio l’analisi dei vari metodi di
valutazione degli investimenti con evidenziazione di:
•
•
•
•
•
significato finanziario;
modalità di calcolo;
vantaggi;
limiti;
criterio di accettazione.
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LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
PRINCIPALI METODI DI VALUTAZIONE DEGLI
INVESTIMENTI
Metodi finanziari:
• Net present value (NPV o VAN)
• Internal rate of return (IRR o TIR)
Metodo economico:
• Tasso di rendimento medio annuo o contabile (TRM o TAM)
• Economic value added (EVA)
Altri metodi:
• Pay back period
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LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
METODO FINANZIARIO DEL VAN
Significato finanziario:
“Incremento/decremento di ricchezza generato dall’investimento valutato come se
fosse immediatamente disponibile”.
Modalità di calcolo:
VAN 
n

t 1
f t 1  r 
t
 c
oppure
VAN 
fc
1  i 1

fc
1  i 2
dove:
C = investimento iniziale
“ft” o “fc” = flussi di cassa del progetto di investimento
“r” o “i” = costo del capitale
t = durata dell’investimento
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 ...  c
LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
METODO FINANZIARIO DEL VAN
Vantaggi del VAN :
1) Considera il valore nel tempo di tutti i flussi di cassa associati all’investimento;
2) È dotato di proprietà “additiva”, ovvero valuta i flussi di cassa anno per anno
essendo essi differenziali;
3) Misura il contributo di un investimento all’ incremento di valore dell’impresa.
Limite del VAN :
1) Non considera le eventuali opportunità future.
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LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
METODO FINANZIARIO DEL VAN
Criterio di accettazione:
•
Caso di investimenti “indipendenti”:
si accettano tutti gli investimenti con VAN > 0 e si rifiutano tutti quelli con VAN <
0;
•
Caso di investimenti “alternativi”:
si opta per l’investimento con VAN più alto.
•
Caso di investimenti “concorrenti” (capitale “scarso”):
si opta, in ordine decrescente, per gli investimenti con TRA (variante del VAN) più
alto.
(TRA, detto anche “Profitability Index”, è il rapporto tra la ∑ dei flussi di cassa attualizzati e l’investimento
iniziale).
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LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
PRINCIPALI METODI DI VALUTAZIONE DEGLI
INVESTIMENTI
Metodi finanziari:
• Net present value (NPV o VAN)
•
Internal rate of return (IRR o TIR)
Metodo economico:
• Tasso di rendimento medio annuo o contabile (TRM o TAM)
• Economic value added (EVA)
Altri metodi:
• Pay back period
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LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
METODO FINANZIARIO DEL TIR
Significato finanziario:
“è il tasso che rende i flussi attualizzati, generati dall’investimento, pari
all’esborso iniziale (“C”)”
Modalità di calcolo:
c 
n

f t 1  r 
t
dove:
C = investimento iniziale
ft = flussi di cassa del progetto di investimento
n = durata dell’investimento
r = tasso di rendimento interno del progetto (INCOGNITA)
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t
LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
METODO FINANZIARIO DEL TIR
Vantaggio del TIR:
1)
È un valore oggettivo, una volta definiti i flussi di cassa del progetto.
Limite del TIR:
1)
Non ha carattere additivo;
2)
Può presentare problemi di calcolo;
3)
Privilegia investimenti di breve durata.
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LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
METODO FINANZIARIO DEL TIR
Criterio di accettazione:
•
Caso di investimenti “indipendenti”:
si accettano tutti gli investimenti con TIR > costo del capitale.
•
Caso di investimenti “alternativi”:
si opta per l’investimento con TIR più alto.
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LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
PRINCIPALI METODI DI VALUTAZIONE DEGLI
INVESTIMENTI
Metodi finanziari:
• Net present value (NPV o VAN)
• Internal rate of return (IRR o TIR)
Metodo economico:
•
Tasso di rendimento medio annuo o contabile (TRM o TAM)
•
Economic value added (EVA)
Altri metodi:
• Pay back period
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LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
METODO ECONOMICO DEL TRM
Significato finanziario:
“esprime la redditività “contabile” del capitale mediamente investito nel progetto”
Modalità di calcolo:
n
TRM 
dove:
C = investimento iniziale
Ft = flussi di cassa del progetto di investimento
n = durata dell’investimento
r = costo del capitale
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
f t 1  r 
t
1
c
LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
METODO ECONOMICO DEL TRM
Criteri di accetazione:
•
•
Caso di investimenti “indipendenti”:
si accettano tutti gli investimenti con TRM > ROI minimo
In situazione di investimenti alternativi:
si opta per l’investimento con TRM più alto
Limiti:
Stessi del VAN
Vantaggi:
Unica eccezione è che il TRM ha il
vantaggio di esprimere il tasso in forma
%, cosa che non si verifica col VAN
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LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
PRINCIPALI METODI DI VALUTAZIONE DEGLI
INVESTIMENTI
Metodi finanziari:
• Net present value (NPV o VAN)
• Internal rate of return (IRR o TIR)
Metodo economico:
• Tasso di rendimento medio annuo o contabile (TRM o TAM)
•
Economic value added (EVA)
Altri metodi:
• Pay back period
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LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
METODO DELL’EVA
Significato finanziario:
“ l’ EVA, detto anche “Profitability Index”, è il rapporto tra la ∑ dei flussi di cassa
attualizzati e l’investimento iniziale”.
Modalità di calcolo:
EVA = Reddito operativo netto - costo del capitale (*)
(*) espresso in valore assoluto totale, non come ”tasso” o “saggio”
ovvero:
EVA = N.O.P.A.T. – W.A.C.C.*CI
dove:
N.O.P.A.T. (Net Operating Profit After Taxes): Reddito Operativo Netto depurato della
componente fiscale (meglio figurativa se si tratta di flussi previsionali).
C.I. (Capitale Investito Operativo): capitale investito nella gestione operativa dell’impresa.
WACC (Weighted Average Cost of Capital): costo medio ponderato del capitale investito
operativo.
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LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
METODO DELL’EVA
Criterio di accettazione:
•
Caso di investimenti “indipendenti”:
si accettano tutti gli investimenti con EVA >0, infatti con EVA< 0 l’investimento
non “crea valore”per l’azienda.
•
Caso di investimenti “alternativi”:
si opta per l’investimento con EVA più alto
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LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
METODO DELL’EVA
Per procedere al calcolo del valore economico aggiunto (EVA) è necessario calcolare il
costo medio ponderato del capitale investito (W.A.C.C.).
Ricordando che l’EVA si ottiene dalla differenza del costo del capitale dal reddito
operativo netto, la sua formula è la seguente:
EVA = N.O.P.A.T. – W.A.C.C.*CI
dove:
N.O.P.A.T. (Net Operating Profit After Taxes): Reddito Operativo Netto depurato della componente fiscale
(meglio figurativa se si tratta di flussi previsionali).
C.I. (Capitale Investito Operativo): capitale investito nella gestione operativa dell’impresa.
WACC (Weighted Average Cost of Capital): costo medio ponderato del capitale investito operativo.
Come già detto, il costo del capitale è una determinante dell’EVA e si calcola secondo
la seguente formula:
WACC= (ke *Re)+(Kd*Rd)*(1-t)
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LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
METODO DELL’EVA
WACC= (ke *Re)+(Kd*Rd)*(1-t)
dove:
Ke (Equity Capital): quota percentuale sul totale del capitale investito operativo acquisito a titolo di capitale a
pieno rischio (Patrimonio Netto)
Re (Equity Rate): tasso medio di remunerazione del capitale proprio (Ke)
Kd (Debt Capital): quota percentuale sul totale del capitale investito operativo acquisito a titolo di debito
(Capitale di terzi)
Rd (Interest Rate – Cost of Capital): onerosità media dei finanziamenti (R.O.D.)
T (tax rate): aliquota media di imposizione fiscale a cui l’impresa è soggetta
Per stimare “Re” si utilizza il Capital Asset Pricing Model (CAPM) secondo cui :
Re = Rf + ß * Premio medio
premio richiesto
dall’azionista
dove:
Rf (Risk-free Investment Rate): tasso di interesse degli investimenti a rischio zero.
Premio (Average Premium on Corporate Core): premio medio per gli investimenti azionari.
ß (Beta): coefficiente che stima la rischiosità/volatilità dell’investimento del settore di appartenenza.
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LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
METODO DELL’EVA
L’Rf si ottiene dal rendimento dei titoli di Stato del Paese dove si trova l’investimento da
analizzare. La scadenza del titolo da scegliere deve essere in linea col il termine stimato
dell’investimento che si sta considerano. Normalmente si utilizza il valore di un BTP a 15 anni.
Il coefficiente ß è legato alle caratteristiche operative dell’impresa e del settore di
appartenenza. Maggiore è la correlazione fra l’andamento di un’attività e l’andamento del
portafoglio di mercato e maggiore sarà il rischio di tale attività.
Il premio medio, premio per il rischio del mercato, è dato da (rm – rf)
dove:
rm = rendimento atteso del mercato
In presenza di un investimento a rischio nullo, l’indice ß, che esprime la sensibilità dei rendimenti
di un investimento ai movimenti del mercato, è pari a 0 quindi lo stesso premio per il rischio
è nullo.
Se invece l’investimento rispecchia una rischiosità identica a quella del mercato allora il ß è pari a
1 e il premio per il rischio è (rm – rf).
Per le società quotate in Borsa il valore del ß è ricavabile dal sito della Borsa italiana, tale valore
è utilizzabile dalle PMI non quotate dello stesso settore come punto di riferimento.
14 novembre 2007
LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
METODO DELL’EVA
Il coefficiente ß è la media ponderata di :
• ß equity, ß del capitale netto (rischio a carico degli azionisti)
• ß del debito (rischio a carico degli obbligazionisti).
A parità di condizioni ad un aumento della leva finanziaria (cioè del rapporto
di indebitamento debiti/equity) seguirà un aumento del rischio a carico
degli azionisti e quindi del ß equity.
Se, l’intero rischio d’impresa è a carico degli azionisti, il ß del debito è pari
a zero e gli oneri finanziari sono fiscalmente deducibili, la
relazione fra ß equity e leva finanziaria è così rappresentata:
B leveraged = B unleveraged * [1 + ( 1 – t ) * ( D / E)
14 novembre 2007
LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
METODO DELL’EVA
ß leveraged = ß unleveraged * [1 + ( 1 – t ) * ( D / E)]
dove:
ßl (ß leveraged)= ß del patrimonio netto o di un’azione (ossia il ß in presenza di debito)
ßu (ß unleveraged) = ß di un ’attività o dell’attivo in assenza di debito
T (Tax)= =aliquota d’imposta
D (Debts) = valore del debito o del passivo oneroso
E (Equity) = valore del patrimonio
Detto questo il costo opportunità del patrimonio netto si determina secondo al
seguente formula:
Ke = Rf + ßl * (premio medio)
14 novembre 2007
LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
METODO DELL’EVA
Mentre per il calcolo del costo dell’investimento che non tiene conto della leva
finanziaria si utilizza la seguente formula:
Ka = Rf + ßu *(premio medio)
Si fa ricorso al Ka quando si intende valutare gli investimenti dal punto di vista del
rischio operativo.
Si può facilmente dedurre che in assenza di debiti, e quindi in assenza di leva
finanziaria (non si dovrà calcolare ßl perché sarà = 0 ) e Ke=Ka=Wacc.
14 novembre 2007
LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
METODO DELL’EVA
Ricapitolando il valore dell’EVA è condizionato dal WACC il cui valore dipende da Re che a sua
volte dipende dal valore del ß, come qui sotto riportato
EVA
Wacc
Re
B
Bl
Bu
1) financial risk
2) business risk
a) tipo di attività
b) leva operativa
14 novembre 2007
LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
PRINCIPALI METODI DI VALUTAZIONE DEGLI
INVESTIMENTI
Metodi finanziari:
• Net present value (NPV o VAN)
• Internal rate of return (IRR o TIR)
Metodo economico:
• Tasso di rendimento medio annuo o contabile (TRM o TAM)
• Economic value added (EVA)
Altri metodi:
• Pay back period
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LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
METODO DEL PAY BACK PERIOD
Significato finanziario:
“esprime il tempo necessario per far tornare in forma liquida il capitale investito
nell’iniziativa”
Modalità di calcolo:
c 
n

1
dove:
C = investimento iniziale
ft = flussi di cassa del progetto di investimento
n = periodo di recupero (INCOGNITA)
14 novembre 2007
ft
LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
METODO DEL PAY BACK PERIOD
Criterio di accettazione:
• “Numero massimo di anni fissato dall’azienda come limite per il recupero del
capitale investito”;
• N.B. : in caso di VAN < 0 il Pay Back Period non viene calcolato poichè
l’investimento non può essere recuperato neanche con il tempo di recupero
attualizzato.
Vantaggi:
1) Semplicità;
2) Misura il grado di liquidità del progetto.
Limiti:
1) Non esprime compiutamente il beneficio atteso;
2) Trascura ciò che avverrà dopo il periodo di recupero;
3) Non considera il valore finanziario nel tempo.
14 novembre 2007
LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
PRINCIPALI METODI DI VALUTAZIONE
DEGLI INVESTIMENTI
Ricapitolando:
“è preferibile, in quanto più conveniente, l’ investimento che presenta i
seguenti valori”
• VAN > 0
Caso di singolo
investimento:
TRA > 1
• TIR > Costo del capitale
• EVA > 0
• Pay Back period = Rispettato
• TRM > ROI minimo
Caso di più
investimenti:
14 novembre 2007
• VAN
• TIR
• EVA
• TRA
più alto
• Pay back period
più basso
LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
NON SOLO VALUTAZIONE DEGLI INVESTIMENTI…
Per il Controllo di Gestione è importante non solo la valutazione finanziaria
degli investimenti, ma anche:
• la redazione del Budget con i rispettivi flussi di cassa prospettici;
• l’analisi del bilancio d’esercizio;
• la consuntivazione economica periodica e l’analisi gli scostamenti;
• il calcolo della tariffa oraria e dei costi di prodotto;
• il reporting per il Controllo di Gestione.
Importante, invece, per ciò che attiene alla Contabilità Industriale, è l’analisi
del Break Event Point (vd slide seguenti) che è necessaria per analizzare e
per programmare la gestione.
14 novembre 2007
LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
Analisi “COSTI-RICAVI-VOLUMI”
• La conoscenza della “struttura dei costi” aziendali è fondamentale per il controllo
di gestione, ma non è sufficiente …
• … è anche necessaria l’osservazione della componente “Ricavi” e della sua
relazione con la struttura di costing.
• Soltanto un “modello” che metta correttamente in relazione le variabili CostiRicavi-Volumi consente di effettuare analisi “what if” in modo efficace ed
efficiente (es: analisi Break Even Point, ma non solo)
14 novembre 2007
LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
Il punto di pareggio (Break Even Point)
il “punto di pareggio”, è il livello di attività aziendale in corrispondenza del quale i
ricavi d’esercizio uguagliano i costi.
RT = CF + CV
(P x Qbep) = CF + (CVu x Qbep)
(P x Qbep) – (CVu x Qbep)= CF
(P – CVu) x Qbep = CF
Qbep = CF / (P – CVu)
Qbep = CF / MLCu
14 novembre 2007
LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
Il punto di pareggio (Break Even Point)
Il Break Event Point, detto anche punto di pareggio, è il punto in
corrispondenza del quale i ricavi d’esercizio uguagliano i correlativi costi.
RT
Area di profitto
CT = CF + CV
Costo
Punto di equilibrio
BEP
Area di
perdita
Costi fissi
Quantità prodotta
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CF
Qp
CP
LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
Il punto di pareggio (Break Even Point)
•
L’azienda raggiunge l’equilibrio tra costi e ricavi con la vendita della quantità Qp.
Per quantità inferiori è in perdita; con quantità superiori consegue un utile.
•
La differenza tra il prezzo di vendita e i costi unitari variabili (p - cv) costituisce il
margine unitario di contribuzione con il quale ogni prodotto partecipa alla
copertura dei costi fissi.
Nell’esempio considerato il punto di pareggio è raggiunto in corrispondenza di uno
sfruttamento della capacità produttiva dell’azienda pari a Qp /CP:
14 novembre 2007
LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
Il BEP: l’utilità per le scelte aziendali …
• La Direzione aziendale più che ai “volumi” è interessata alle “grandezze economiche” della
gestione (es: fatturato di pareggio => Rbep = CF/ (1 – CV/R))
• È fondamentale la conoscenza dei comportamenti delle singole “variabili gestionali” influenti
sulle “grandezze economiche” (es: prezzi di vendita, prezzi di acquisto, volumi di vendita,
livelli di utilizzo della capacità produttiva, livelli di investimento)
• L’analisi BEP è uno strumento utile non solo a consuntivo ma, soprattutto a preventivo
(Budget), in quanto serve per formulare i programmi di produzione, di vendita, … finalizzati al
conseguimento di determinati livelli di redditività
In definitiva la BEP analysis è uno strumento di simulazione che consente di quantificare
l’impatto delle “variabili gestionali” sul livello di redditività aziendale. Non riesce tuttavia a
supportare la Direzione nell’individuazione di “come” agire sulle singole “variabili gestionali”
(es: aumento volumi di vendita, aumento prezzi di vendita, riduzione prezzi di acquisto, …)
per raggiungere gli obiettivi individuati.
14 novembre 2007
LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
Il BEP: l’utilità per le scelte aziendali …
• la BEP analysis consente di verificare l’impatto delle scelte aziendali in merito al
“mix produttivo”. Al variare di questo varia, infatti, l’incidenza media dei costi
variabili e quindi l’impatto sulla redditività aziendale (obiettivo).
• la BEP analysis consente di valutare la rigidità/flessibilità della struttura
economica aziendale, attraverso il concetto di “rischio operativo” e di “leva
operativa”
LO = MLC / RO
Maggiore è la “leva operativa” maggiore è l’incidenza dei costi fissi aziendali e
quindi la “sensibilità” aziendale a variazioni dei volumi di attività
14 novembre 2007
LA VALUTAZIONE FINANZIARIA DI INVESTIMENTI E PROGETTI
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