CdL Programmazione e Gestione delle Politiche e dei Servizi Sociali
Modulo:
La programmazione sociale
INVESTIMENTO IN FORME E IRRIDUCIBILITÀ DEL LAVORO SOCIALE
Le tensioni fra partecipazione e rappresentanza
INQUADRAMENTO CONCETTUALE
Elaborazione grafica di:
Alessandro Maggioni
Alcuni concetti mutuati dalla sociologia del lavoro [Thevenot]:
- “Investimenti in forme” →
organizzazioni
contribuiscono a coordinamenti di ampia portata nelle
- “Ordini di grandezza” → valorizzano qualifiche convenzionali a partire da criteri di
legittimità e giustizia. Danno origine a diverse forme di potere
- “Regimi di coinvolgimento” → concorrono a definire le modalità di coordinamento tra le
persone nella dimensione operativa.
- “Svolta pragmatica” → ragionare solo sulla messa in forma non risolve i problemi di
coordinamento (implementazione).
C'è la necessità di trovare un canale di comunicazione o un
livello intermedio che sia cinghia di trasmissione tra la messa in
forma e l'azione umana.
- “Paradosso della codifica” → la generalità di una regola (o forma) è indifferente a
quella parte di attività umana che mantiene sempre una
dimensione informale.
- Questa “indifferenza” produce un' asimmetria di potere che può rimanere implicita nella
dimensione tecnica o essere politicizzata sottoponendola alla critica pubblica.
Dalla sociologia del lavoro alle politiche sociali: l'uso di alcuni concetti.
- Investimento in forme → organizzazione → attività di Pianificazione
- Ordine di grandezza → asimmetria di potere/coordinamento → stile di Governance
- Regimi di coinvolgimento → attività umana → Dimensione Operativa
Con la “svolta pragmatica” l'attenzione si focalizza su:
- paradosso della codifica: incommensurabilità del linguaggio della
programmazione e fenomenologico.
- asimmetria di potere
- critica degli abusi di potere
Questi tre elementi mettono l'accento sul carattere problematico del
coordinamento delle azioni umane....
COME RENDERE FORMALI ATTIVITÀ UMANE
INFORMALI?
PREMESSE 1
L'investimento in forme è un appoggio per il coordinamento delle azioni
umane.
Ogni attività che cerca di dare una forma coinvolge la dimensione del potere:
da questa scaturisce la questione della sua legittimità la quale necessita di
essere sostenuta da ordini di grandezza (o criteri di giustizia) che ne
consentano la giustificazione.
La Tab. 1 sintetizza gli ordini di grandezza che sono sottoposti alla critica e alla
giustificazione pubblica per legittimare le asimmetrie di potere cioè la forma di
coordinamento che si vuole dare.
PREMESSE 2
Questi ordini di grandezza soddisfano le esigenze di legittimazione del
funzionamento di diversi ambiti della cosa pubblica:
- Stato
- politiche pubbliche
- organi di deliberazione
- l'azione politica
- movimenti sociali
Alla luce di questa complessità è necessaria una integrazione politica dei
diversi ordini di grandezza
In tal senso con il termine “politica” si intende quello spazio costituito dalle
tensioni tra spinte partecipative mediate dai diversi regimi di coinvolgimento
e tentativi di rappresentazione in forme più generali.
Lo sforzo va nella direzione di rendere compatibili le tensioni delle critiche
pubbliche e la ricerca del compromesso.
I COMPROMESSI DEGLI ORDINI DI
GRANDEZZA NELLE POLITICHE PUBBLICHE: IL
CASO FRANCESE
Il compromesso civico-industriale è prevalente in Francia nell'organizzazione dei servizi
pubblici:
Uguaglianza civica (interesse generale)
Quali imperativi nelle politiche?
Efficienza tecnica
(investimenti stabili)
Grandezza domestica (non riconosciuta)
Come si avviene l'integrazione politica?
La forte regolazione dello Stato pone la centralità della rappresentanza civica: la
grandezza civica è in posizione superiore, le altre grandezze devono entrare in
compromesso con essa.
La regolazione centralizzata è messa in discussione da una pluralità di spinte:
a) Di tipo endogeno:
- Interne alla grandezza civica → si chiede una democrazia partecipativa per avere
prove civiche a livello locale contro gli abusi di potere dell'expertise e dei decisori
politici.
- Afferenti alla grandezza del mercato → sostengono sia la sola capace di portare a un
decentramento che metta al centro gli individui.
b) Di tipo esogeno:
- Costruzione europea → la concorrenza (grandezza del mercato) diventa un “bene
costituzionale” squalificando le forme di solidarietà (grandezza civica) che le sono da
ostacolo.
Le esigenze civiche, che sono valutate in termini di interesse generale, tendono a
essere ridotte a merci e servizi, che sono valutati in termini di prezzo.
“L'integrazione politica si realizza oggi sotto la copertura del mercato” [Thevenot]
La politica di integrazione dei criteri di giustizia nelle politiche sociali:
Prima:
Industriale
Civico
Domestico
Diritti sociali
Ora:
Industriale
Mercato
Civico
Domestico
Beni o Servizi
IL PLURALISMO DEI REGIMI DI
COINVOLGIMENTO
PREMESSE 1
Nell'attività di messa in forma “al di sotto” del pluralismo dei criteri di giustizia
c'è quello dei regimi di coinvolgimento delle persone.
Regime di coinvolgimento:
- In primo luogo: rapporto con il mondo che si sposta tra lo “strettamente
personale” e la “messa in comune”.
- In secondo luogo riguarda il coordinamento fra persone.
PREMESSE 2
Regime di coinvolgimento familiare:
- Supera sia l'approccio basato sulla pratica (ripetitiva e riflessiva) che sull'abitudine
(incorporata e inconscia)
- Ci si rapporta alla realtà per tramite di indizi locali e personali
- Si sviluppa inevitabilmente con il tempo usando gli stessi strumenti e la stessa
dimensione spaziale
Regime di coinvolgimento del piano:
- Ci si rapporta alla realtà usando un oggetto in in una funzione definita (l'altro è uno
strumento per la realizzazione del progetto)
- Si sostiene la capacità di un individuo a proiettarsi nell'avvenire
- Si presta a coordinare più individui in un progetto comune anche formalizzato da un
contratto
Regime di coinvolgimento giustificabile:
- Riflette le convenzioni e le qualifiche dei diversi ordini di grandezza.
- Ci si rapporta alla realtà e si valutano le azioni a partire dal criterio di giustizia scelto
LE “NUOVE” POLITICHE SOCIALI 1
Il quadro concettuale così definito è utile all'analisi di alcune trasformazioni delle politiche
sociali:
→ Tendenza ad avvicinarsi alle persone nell'ottica del sostegno all'autonomia con la
diffusione di due strumenti: il contratto e il progetto individuale (regime di coinvolgimento
di piano)
→ L'intervento sociale si determina più nelle relazioni interpersonali che nell'applicazione di
una legge o di uno standard (regime di coinvolgimento familiare)
→ I criteri di giustificazione prevalenti si riferiscono alla grandezza del mercato: ciò
comporta
una squalifica del coinvolgimento familiare a favore di quello di piano.
LE “NUOVE” POLITICHE SOCIALI 2
Viene criticato il potere gerarchico e di standardizzazione delle politiche pubbliche.
Si evidenzia uno spazio crescente occupato dalla dimensione dell'autonomia individuale,
supportata dal coinvolgimento di piano.
Il coinvolgimento di piano facilita una programmazione sociale (investimento in forme)
subordinata alla grandezza del mercato: l'individuo contratta l'erogazione di beni e servizi in
cambio di una prestazione volta all'inclusione sociale.
Da ciò deriva una forte ambivalenza: marketization VS percorsi di capacitazione individuale
QUALE PROGRAMMAZIONE SOCIALE?
RISCHI
1) Tirannia del bene più prossimo (individuale) sui beni comuni
2) Oppressione del criterio di giustizia di mercato sul regime di coinvolgimento
familiare che preserva la dimensione della persona
FOCUS DI ATTENZIONE 1
Individuare le tensioni tra gli ordini di grandezza, alla base dei processi di
rappresentanza, e i regimi di coinvolgimento, che indirizzano le forme della
partecipazione, al fine di:
1) Garantire nel lavoro sociale l'attaccamento a ciò che è familiare per non depersonalizzare l'intervento
2) Puntare a inserire la persona in una dimensione più larga
(pubblica → diritti
sociali) rispetto al semplice coinvolgimento di piano (individuale →
beni e servizi)
FOCUS DI ATTENZIONE 2
Approfondire come i regimi di coinvolgimento locali
si muovono e come
possono muoversi da ciò che è personale a ciò che è pubblico, per garantire i
diritti sociali dell'individuo
Investire in forme che sostengano la dimensione della prossimità (spazio localecoinvolgimento familiare-intervento individuale) senza abbandonare l'utente
nella dimensione contrattuale (es budget di cura)
Una chiave possibile sta nell'investimento in forme che favoriscano e dialoghino
con una pluralità di regimi di coinvolgimento individuando standard che
favoriscano le competenze di prossimità [Breviglieri]
QUESTIONI APERTE
Una programmazione sociale che....
1) Promuova l'integrazione tra la rappresentanza degli interessi collettivi (orientata ai
criteri di giustificazione del mercato) e una partecipazione locale orientata a un
regime di coinvolgimento familiare.....
2) Investa in forme a sostegno della dimensione di prossimità nella sua duplice
accezione [Breviglieri]: familiare e di piano...
Può sostenere il movimento da un welfare locale che eroga beni e servizi
a uno che garantisca diritti sociali?
Testi di riferimento:
Thèvenot L. Organizzazione e potere. Pluralismo critico dei regimi di coinvolgimento, in
Borghi V., Vitale T., (a cura di), Le convenzioni del lavoro, il lavoro delle convenzioni,
FrancoAngeli, pp. 86-106, Milano 2007
Breviglieri M., L'autonomia individuale tra sollecitudine e contratto. Per un'inclusione
sociale che non umilia la persona, Animazione Sociale 4: 10-17 (2005)
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Pluralismo critico dei regimi di coinvolgimento