Aprile 2004 Anno I - N° 2 Periodico di economia, cultura e sociale Il Presidente della Repubblica ha ricevuto una delegazione del Credito Cooperativo in occasione dei 120 anni dalla fondazione Ma l’Etica Ciampi: «Le BCC, decisive per non è andata in default milioni di famiglie e imprese» Emanuele Di Palma Il sistema bancario è giunto al suo punto di non ritorno. Ma, più nel complesso, ritengo che l’intero mondo della finanza, sia chiamato a confrontarsi - adesso più che in altri tempi - con se stesso e con i risparmiatori. Con quell’interfaccia naturale che, mai come in questo momento, si sente tradita. Il crac Parmalat è figlio naturale di un malessere che già covava nel cuore dell’impianto, il figlio legittimo di una situazione difficilmente comprensibile, ma facilmente pronosticabile. Il parossismo di uno status che non può andare oltre. L’etica diventa dunque la nemesi che si concretizza per accreditare ancora una volta quella parte di sistema che vuol riacquistare ossigeno. Ma rappresenta anche il punto di rottura fra chi l’ha inserita giusto adesso nel proprio dizionario e chi, invece, l’ha congenita nel Dna della propria costituzione. L’etica, dunque, quale ultimo baluardo per scardinare abbacinanti sogni di gloria e guadagno da parte di broker (e banche) senza scrupoli alle spalle dei risparmiatori. Ma anche argine per stoppare in modo definitivo l’avanzata alchimistica di un mercato drogato. Dal disastro al quale assistiamo come testimoni, tuttavia, occorre trarre indicazioni per il futuro. Ingaggiare analisi lucide per evitare ancora una volta il doppio marchiano errore: quello di tradire la ragion d’essere dei rappresentanti del sistema finanziario (con conflitto d’interessi, insider trading e quant’altro); e quello, ancor più grave, di tagliare i ponti con la fiducia della gente propinando titoli in decozione o prossimi al default, nascondendo in arzigogolate formule tutte da decrittare, un sistema che dovrebbe essere lineare e coerente come etica, e buon senso, impone. A 120 anni dall’istituzione della civile e della maturazione di una prima Cassa Rurale, il Presidente coesione sociale fondata, sodella Repubblica, Carlo Azeglio prattutto, sulla solidarietà e sulla Ciampi, ha ricevuto al Quirinale partecipazione. Si tratta di valori una delegazione del Credito Coprofondamente radicati nella operativo. Il Capo dello Stato ha coscienza e nella storia del nostro elogiato l’attività ed il ruolo delle paese. BCC. Ecco in sintesi il suo inAncora oggi il Credito Coopetervento: «Il Credito Cooperativo, rativo conserva, pur nel mutato le vecchie Casse Rurali e Artigiane contesto economico e sociale, da sempre così presenti ed attive questi valori fondamentali, ponelle più minute realtà locali, sono nendosi al servizio delle comunità veramente un pezzo importante locali, delle imprese piccole e della storia d’Italia, e non soltanto medie, delle famiglie, delle asdella sua storia economica. I valori VISITA AL QUIRINALE - Il Presidente sociazioni, creando occupazione di cui è portatore il settore del delle BCC Alessandro Azzi con il Capo d u r a t u r a e p r o m u o v e n d o Credito Cooperativo trascendono dello Stato l’economia reale. il fatto economico, per assurgere ad elementi fon- È importante che il settore continui a porsi degli damentali dell’ordinato sviluppo della convivenza obiettivi ambiziosi, alti che sono alla sua portata». Da Mendella a Tanzi, i crac del Bel Paese. Ma questa volta il bidone arriva da vicino Dopo Parmalat, il venditore della porta accanto Rocco Viola Parmalatruffa: c’è un conto, una riserva di 3,7 miliardi, aperto alla Bank of America. Ci sono i documenti, le firme, la carta intestata. C’è solo un problema, chiamatelo uno se volete: è tutto falso. Dalla riserva di dollari alla carta intestata alle firme. Tutto costruito ad arte con collage al computer e smanettamenti sullo scanner. Roba da annichilire Totò principe della truffa. È stato uno dei momenti più surreali e drammatici del caso Parmalat. La tappa che più di altre ha fatto comprendere con amarezza, ai risparmiatori, che all’interno dei portamonete, un’allegra brigata di formichine stava strutturando la truffa del secolo. Dopo Europrogramma di Bagnasco (75mila risparmiatori), il crac di Otc di Luciano Sgarlata (22mila persone), lo scandalo Ifi di Vincenzo Cultrera (che ha bruciato 210 miliardi di vecchie lire), il teleimbonitore Giorgio Mendella (che da Rete Mia ha succhiato oltre 700 miliardi di lire assicurando investimenti faraonici in Bulgaria), ecco arrivare al capolinea le truffe moderne. Quelle in cui, per intenderci, anche Totò, avrebbe bisogno di una spalla. E, mentre Mendella & Soci erano soli nelle loro spericolate avventure, Parmalat, Cirio, Giacomelli, i Bond Argentini, My Way e così via, sono legati da un denominatore comune: chi ha venduto non è stato un Signor Rossi qualunque, ma un distinto esperto di titoli che un po’ per ordine di scuderia un po’ per promesso premio aveva la fisiologica necessità di sdoganare titoli bollenti, soprattutto dopo i primi rancidi sentori. Parmalat, non c’è dubbio, è la NON DIMENTICARE IL LATTE - Così recita punta dell’iceberg. E il suo tra- una campagna internazionale di Parmalat. passo è tutt’altro che lento: un Di sicuro i risparmiatori (il volto-immagine (segue a pag. 2) sarà uno di loro?) non lo scorderanno Il Presidente della BCE non ascolta i politici. Ecco su cosa puntare Trichet tira dritto ed i mercati respirano Fernando Fedele Ha una bella gatta da pelare, il Presidente della BCE Jean-Claude Trichet, il quale continuando sulla strada del non ascolto dei vertici politici, si trova a fronteggiare una scelta tutt’altro che agevole. Infatti, il Presidente della BCE, non ha ceduto alle pressioni dei vertici politici dell’Unione Europea, comunicando la decisione di continuare a perseguire l’attuale politica dei tassi al 2%. Le spinte per una manovra espansiva sono state frenate dal repentino calo sotto 1,22 contro dollaro dell’euro, uno dei principali accusatori della debole crescita economica del vecchio continente. Nella sua audizione il Presidente ha sottolineato che il 2004 sarà tonico dal punto di vista della crescita economica dell’eurozona. Contestualmente, per quanto riguarda i mer- cati azionari, si respira aria nuova. È arrivato il momento di dare un addio definitivo al mostruoso mercato or- RIFLESSIVO - Il Presidente della BCE, so che ha Jean-Claude Trichet resiste al pressing tenuto banco dei vertici UE: la strada è quella di dal 2000 al tenere la politica dei tassi al 2% 2002. Meno di un anno e mezzo da quando gli indici azionari hanno toccato i minimi, le massicce perdite sono state recuperate e i piani d’investimento sono di nuovo su percorsi ascensionali. Quindi, per tutto il segmento azionario, prevale l’ottimismo grazie ai tassi bassi e gli utili in ripresa. Tuttavia, è consigliabile investire prevalentemente nei titoli di società dell’eurozona che trattano ad un sostanziale sconto rispetto al loro valore intrinseco. Comprando a sconto, la perdita potenziale del capitale sarebbe significativamente ridotta e al contempo aumenterebbe la possibilità di trarre guadagni maggiori in caso di buon rendimento dei titoli. Quindi vanno ricercate aziende in grado di generare un forte cash-flow e return on capital. In definitiva, volendo avere quadro indicativo e sostanziale della situazione, i titoli da privilegiare in questo momento sono soprattutto quelli come Eni ed Enel, favoriti dal basso livello dei tassi d’interesse e dal dividendo grazie al quale l’azione rende più di un’obbligazione. Sconfitta la Sindrome di Goldenahr grazie ad una gara di solidarietà Banca e cittadini insieme per ridare un sorriso Bentornato, Cristiano. Sette anni di vita consumata sul binario della sofferenza. Salvato soprattutto dalla tenacia di una mamma che non ha mai mollato. Che non ha mai smesso di credere in una sorta di miracolo. Ed ora, Cristiano è tornato dopo essere stato quattro mesi a Boston, al Massachusetts General Hospital, per essere operato in dieci ore dal Prof. Leonard Kaban a causa di una malformazione axilo facciale FINALMENTE SERENA - Mamma Liliana che viaggia sotto il nome di Sindrome incontra il Direttore Generale Emanuele Di di Goldenhar. Palma e il Dr. Giuseppe Lenti Mamma Liliana è provata dalla stanchezza, ma ha avuto un pensiero per dell’intervento (che sarà ripetuto nel quanti hanno dato il proprio contribuito. 2006) sono lievitati da 50mila a 96mila «Voglio ringraziare tutta la Banca - dollari. La gara di solidarietà ha ragdice - per il modo con il quale mi è giunto circa 13mila euro. stata vicina. Grazie di cuore, perché si Mamma Liliana, incontrando il Diretè messo in moto un meccanismo di tore Generale Emanuele Di Palma ed solidarietà che ha coinvolto moltissima il Dr. Giuseppe Lenti ha anticipato di gente: dalle istituzioni ai semplici cit- voler costituire una fondazione ad hoc tadini. Grazie a tutti». I costi che sia da sostegno in situazioni simili. (continua da pag. 1) primo bond da 150milioni di euro onorato rompendo il salvadanaio di famiglia, poi è buio pesto: da un fondo di 447milioni di euro ai 37 bond sul mercato per un totale 7,5 miliardi di euro, al miliardo e mezzo di private placement (intese per collocare i bond presso investitori privati), ai 5 miliardi d’esposizione con le banche. Sul fronte della tutela del risparmio e del risparmiatore, si giocherà anche la prossima campagna elettorale per le Europee, ne siamo certi; mentre il dibattito sugli organismi di controllo ha incatenato le attenzioni negli ultimi mesi. Il problema rimane sostanzialmente uno: il risparmiatore non potrà sentirsi tutelato dalla Consob, non potrà dormire sonni tranquilli avendo la certificazione di una società di garanzia, o sperare in un rating che magari non c’è. Il piccolo risparmiatore, si gioca la sua partita di rischio con l’addetto ai titoli della sua banca, con il suo promotore finanziario. Con quel distinto signore che abita, probabilmente, sullo stesso pianerottolo o che conosce da una vita, e che quando gli vende una vagonata di latte gli dice: «stai tranquillo, è buono», salvo poi tradire quella stretta di mano che è d’uso a conclusione di ogni buon affare. Vita alla Speranza Ha appena venti mesi. Nel suo lettino, la piccola Speranza ha bisogno dell’aiuto di tutti per tornare alla vita. Per tornare a sorridere. È ricoverata al Policlinico di Bari a causa di una grave forma di neuroblastoma addominale; ha concluso gli otto cicli di terapia e la battaglia decisiva la ingaggerà a Pavia per il trapianto delle cellule staminali e l’asportazione di un rene. Un intervento quasi disperato visto che solo un bambino su dieci riesce a sopravvivere con questo male, la cui forma assale proprio la fascia d’età che va da uno a cinque anni. La Direzione della Banca ha effettuato il primo versamento economico, così come i dipendenti, alla famiglia di Speranza. È aperto un conto al quale chi è interessato può donare il proprio piccolo contributo, anche minimo. La solidarietà fino a questo momento ha superato i 3mila euro. Diamo un sorriso, a Speranza. Ma, soprattutto, diamole un domani. Queste le coordinate bancarie del CONTO SPERANZA aperto presso la sede centrale della BCC di San Marzano di San Giuseppe: Cc numero: 124378; ABI 08817; CAB 79030. Anno I - N° 2 Periodico di economia, cultura e sociale in fase di registrazione presso il Tribunale di Taranto a cura dell’Ufficio Comunicazione & Marketing Direttore Editoriale Emanuele Di Palma Direttore Responsabile Rocco Viola Redazione Fernando Fedele, Mariarita Franco, Mauro Roussier Fusco, Gerardo di Punzio, Martino Sgura MI ARRENDO - Sergio Cragnotti, mani al cielo per i brevi fasti della Lazio, i cui premi sono stati pagati con i fondi Cirio Direzione e Redazione Via Vittorio Emanuele 74020 San Marzano di San Giuseppe (Ta) tel. 099 9574155 [email protected] Stampa Litografia Ettorre - Grottaglie (Ta) Sicura e redditizia garantisce il 9,50% (minimo) nell’arco dei 5 anni Abbiamo un’Idea vincente per il risparmio Mariarita Franco Da un Idea all’altra. Dopo l’index dello scorso febbraio, ecco quella che sicuramente sarà una nuova idea vincente per l’investimento. A promuoverla, ancora una volta, la BCC di San Marzano di San Giuseppe. L’idea finanziaria per la primavera 2004 è ammiccante e sicura allo stesso tempo, e presenta caratteristiche interessanti sotto il profilo investimento-rendimento. Basti pensare che è sufficiente versare un minimo di mille euro per far rivalutare il capitale con la sicurezza del minimo garantito pari al 9,50% in 5 anni. Come detto, il rendimento è sicuro e garantito; e per i primi 2 anni viene staccata la cedola pari al 3,25% all’anno. Per gli ultimi 3 anni, il rendimento della cedola è variabile con la sicurezza annuale di un minimo garantito dell’1%. La parte variabile segue l’andamento dell’indice Standard & Poor’s, vale a dire dell’indice azionario che misura l’andamento del valore dei principali 500 titoli azionari quotati nelle Borse valori di New York. In un momento d’incertezza dei mercati, ecco un prodotto sicuro: in 5 anni è garantito complessivamente il 9,5%; dal terzo al quinto anno, non ci sono limiti al rendimento e quindi alla cedola che viene staccata. Idea è in collocamento fino al prossimo 16 aprile 2004. È un’occasione da non lasciarsi sfuggire per chi vuol investire in modo sicuro e garantito. Richiedete presso i nostri sportelli tutte le informazioni per aderire al progetto Idea, oppure chiamate il numero verde gratuito 800 998034. Se avevate bisogno di un’idea per investire, la nostra Banca ve la offre in modo chiaro, trasparente e soprattutto con buoni margini di rendimento. Il Bilancio Sociale Dimmi che Card hai e ti dirò i vantaggi taglia il traguardo La storia delle Carte di Credito dalle origini ai giorni nostri L’avvento dell’euro ha moltiplicato l’utilizzo. E la nostra Banca non s’è fatta trovare impreparata Gerardo di Punzio La carta di credito rappresenta un simbolo fra i più interessanti della società moderna: è un comodo mezzo di accesso alle diverse operazioni d’acquisto di beni e servizi, tramite il semplice scambio di informazioni. La sua invenzione risale agli Anni Venti quando negli Stati Uniti alcune compagnie petrolifere distribuivano ai propri clienti tesserini per facilitare gli acquisti. Negli Anni Cinquanta apparvero le prime “Travel and entertaiment card” del Diners Club e dell’American Express, carte con le quali il titolare poteva accedere ad una serie di servizi senza pagare immediatamente il rivenditore ma semplicemente firmando la nota di spesa. Da allora, la tecnologia si è evoluta anche se, nella sostanza, il fine ultimo è rimasto immutato: raggruppare tutte le spese effettuate nell’arco del mese e procedere ad un unico addebito sul conto corrente del cliente ad una data prestabilita (carta a saldo), oppure pagare poco alla volta con comode rate mensili (carta revolving). L’avvento dell’euro ha contribuito negli ultimi due anni al diffondersi straordinario di questo comodo e pratico mezzo di pagamento. Il nostro Istituto, preparato all’evento, è riuscito sin dall’inizio a soddisfare con interessantissime proposte l’eccezionale aumento della domanda di carte di credito, diventate indispensabile servizio a disposizione di tutti. Per incentivare ulteriormente il collocamento delle “plastiche” molti gestori attuano già da tempo interessanti e attraenti iniziative commerciali. La più recente è quella relativa al concorso a premi “Team Visa” dedicato ai titolari di Carta Visa e Visa Electron. Effettuando almeno cinque transazioni di paga- mento nel periodo di promozione (1° febbraio31 marzo 2004), i possessori partecipano all’estrazione di 10 viaggi ad Atene della durata di 4 giorni per le Olimpiadi 2004 e a 40 televisori al plasma 37 pollici. L’American Express, invece, offre da sempre servizi esclusivi: assicurazione infortuni viaggi, inconvenienti viaggio, servizio mondiale American Express, sostituzione della carta in 24 ore, fido illimitato e una raccolta punti che consente di ricevere regali prestigiosi. Insomma, considerando l’abbattimento dei costi di gestione e l’aumento di comodità e servizi, non esiste - oggi come oggi - un solo motivo valido per non possederne almeno una. La scelta è vasta. Nel poter più facilmente selezionare il prodotto che risponde alle proprie esigenze, gli operatori delle nostre Filiali sono a disposizione della clientela con numerose e interessanti proposte. Mauro Roussier Fusco E così, anche il primo numero del Bilancio Sociale è andato, confermando il ruolo di una Banca che guarda oltre ed è capace di anticipare i tempi. Analizzando a freddo il tutto, a poco più d’un mese dalla presentazione, ci sentiamo “leggeri” e “rincuorati”, come se ci fossimo liberati da un “peso”. Non che si tratti di qualcosa di grave ma, semplicemente, attraverso il raccontare l’operato della Banca, abbiamo preso coscienza ed abbiamo avuto riscontro e conferma di svolgere un primario ruolo nel sociale, verso quelle persone, enti ed istituzioni che rappresentano le esigenze del territorio. Stesse persone, enti ed istituzioni da cui raccogliere in seguito il grado di consenso riconosciuto all’operato della Banca. Il documento è stato accolto con ampio favore dalle Organizzazioni che operano nell’ambito della responsabilità sociale d’impresa. In particolare il Prof. Roberto Marziantonio (Presidente dell’Istituto Europeo per il Bilancio Sociale, IBS), di origini manduriane, ha espresso il proprio apprezzamento nei confronti del Bilancio Sociale elaborato dalla nostra Banca. Siamo certi, pertanto, che quest’esperienza e soprattutto le successive, costituiranno reale sprone alla “gestione responsabile per lo sviluppo sostenibile”, cui la Banca già contribuisce in maniera concreta e oggettiva. Uno alla volta/ I volti della BCC di S. Marzano di S. Giuseppe Gianni Carrieri: tutto banca e calcio Parte da questo numero un viaggio anni la voce ufficiale, inconfondialla conoscenza delle professionalità bile, del Taranto Calcio, soprattutto attive all’interno della nostra Banca. di quello dei tempi d’oro nella serie La prima tappa è Villa Castelli. La cadetta che ha accarezzato la Serie filiale è coordinata da Gianni CarA. Memorabili le sue radio e telerieri, sessantenne, con un lungo cronache dai campi più diversi: curriculum alle spalle ed una solida tanto dalle platee imponenti come formazione dovuta alla copertura lo storico Comunale di Torino, con di prestigiosi incarichi all’interno la Juventus, quanto le avventurose della Banca Commerciale Italiana, CONTI & PALLONE - trasferte in Campania o Sicilia. dove ha percorso tutta la carriera Gianni Carrieri diviso fra «Sono cambiati i modi di fare banca da impiegato a funzionario-procu- finanza e campi di calcio - dice - ma su una cosa possiamo ratore. È approdato alla BCC di San puntare con certezza: il rapporto Marzano di San Giuseppe il primo gennaio umano. È la costante e l’immagine che accomdello scorso anno, direttamente a Villa Castelli pagna il nostro Istituto, da sempre impegnato dove ha contribuito al varo della sede trasfor- perché oltre al risultato emerga quel contatto mata da negozio finanziario in filiale. umano che rende vincente una qualsiasi squaCon l’hobby del giornalismo, è stato per molti dra». San Marzano celebra il suo Patrono diventato emblema di tutta la comunità S. Giuseppe, l’immagine del lavoro della nostra Terra Il racconto di una festa che incrocia sentimenti, tradizione e fede. Raccoglie le speranze ed esalta la tenacia di un popolo Martino Sgura Siamo sempre stati vicini alle tradizioni forti della nostra comunità. Ci siamo sentiti partecipi perché condividiamo le radici e la storia. E non potevamo esimerci dal dedicare un adeguato spazio a San Giuseppe, espressione coriacea nella quale un po’ tutti ci identifichiamo. Orgogliosi, come siamo, di portare in dote il nome del paese che ha fatto nascere la nostra Banca. Di tutti. Fieri di rilanciare, negli anni della globalizzazione, i messaggi della tradizione, della passione con la quale ognuno di noi, lavora nel vissuto quotidiano. Ed è questo miscuglio di sensazioni che ci porta a raccontare l’evento che rinnova la festa. Ma anche ad avere certezza e speranza per ogni cittadino della nostra comunità, di un futuro sereno. E così ci siamo. Mancano pochi giorni all’evento più atteso dalla cittadinanza sanmarzanese. Anche quest’anno si rinnova l’antica tradizione dei festeggiamenti in onore di San Giuseppe, patrono di questa comunità. Si comincia a respirare un’atmosfera particolare in questi giorni. Infatti nelle campagne si può notare l’attività frenetica dei contadini dediti alla raccolta dei fascini, mentre per le strade si vedono già i cavalli che verranno utilizzati dai carrettieri per la processione della legna che si svolge alla vigilia della festa, alla quale vi partecipano grandi e bambini e numerosi traini tirati da cavalli bardati a festa. Rimane questa, sicuramente, la manifestazione più suggestiva e carica di significati devozionali. La processione della legna ha antiche origini e, secondo i racconti degli anziani del paese, si è rafforzata intorno alla metà dell’Ottocento quando la misera comunità sammarzanese aveva deciso di non offrire a San Giuseppe il consueto falò, a causa della mancanza di legna dovuta ad un inverno molto rigido. La notte precedente alla vigilia si abbattè sulle campagne un violentissimo temporale che danneggiò gravemente le colture. Questo evento fu interpretato come una punizione del Santo per la poca fede nella Provvidenza. Fu così che, la mattina della vigilia, uomini, donne e bambini si prodigarono per raccogliere tutta la legna disponibile ed al tramonto si decise di accendere il falò per dedicare al Santo quella giornata di pentimento. Un’altra giornata particolare è quella del 19 marzo, giorno in cui la statua del Santo viene portata in processione dai fedeli per la benedizione delle famose “mattre” ossia le tavole devozionali imbandite con piatti della tradizione contadina offerti ai forestieri insieme ai pani di San Giuseppe. La sera, poi, aspettando i fuochi pirotecnici con il naso all’insù, probabilmente ci convinciamo che anche quest’anno la tradizione è stata rispettata e che in fondo l’aver preso coscienza delle nostre radici ci aiuta a trarre quegli insegnamenti per una vita più ricca di valori sociali e civili ai quali la nostra Banca dà vita quotidianamente. IN SILENZIO DIETRO AL SANTO - Il paese è unito in religiosa preghiera con il Patrono, rivolgendosi a Lui con devozione “Sportello Aperto” direttamente a domicilio Il Presidente Franco Cavallo: «La Banca cresce perché ha il carattere forte della sua gente» “Sportello Aperto” nuche la nostra “piccola” mero due. E con questo Banca, cresca ulteriorsecondo numero del mente secondo le monostro periodico inforderne metodologie fimativo arriva una lieta nanziarie, dotata di quel novità, coincidente con background acquisito in un momento di festa per circa mezzo secolo di la comunità di San DATA STORICA - 8 febbraio 2004: il operatività. Tuttavia, il Presidente Franco Cavallo, presenta il Marzano di San Giu- primo Bilancio Sociale nostro punto di forza non seppe. Il giornale è sperisiede solo nel muoversi dito a tutte le Famiglie del paese. Un al passo con i tempi o nel leggere attenmodo, da parte della Banca, per essere tamente gli eventi al loro albore. Il nostro ancora più vicina alla sua gente, rinsal- punto di forza essenziale risiede nelle dando ulteriormente quel legame naturale radici di una terra che dà senso ai valori che ha con le sue origini. forti della vita. Che è orgogliosa della «La nostra Banca - dice il Presidente propria appartenenza e che non si logora Franco Cavallo - continua a compiere alla fatica e al sudore. Di questo siamo passi in avanti sia pure in un momento orgogliosi. Ed è per questo che la Banca di recessione globale. I nostri sforzi, il di Credito Cooperativo di San Marzano nostro lavoro, e la vostra fiducia contri- di San Giuseppe, continuerà ad essere la buiscono in modo determinante a far sì Banca che appartiene. A tutti noi». S. MARZANO DI S. GIUSEPPE (TA) Via Vittorio Emanuele s.n. tel. 099 9574155 fax 099 9575501 FAGGIANO (TA) Via Alfieri, 17 tel. 099 5914229 fax 099 5914230 FRANCAVILLA FONTANA (BR) C.so Garibaldi, 77 tel. 0831 812855 fax 0831 812856 GROTTAGLIE (TA) Via Calò, ang. Via Giordano tel. 099 5612586 - 099 5623826 fax 099 5619518 TARANTO C.so Umberto, ang. Via Pupino, 13 tel. 099 4535806 - 099 4551953 fax 099 4538017 VILLA CASTELLI (BR) Via per Ceglie s.n. tel. 0831 860195 fax 0831 867257 UFFICIO TESORERIA CAMERA DI COMMERCIO TARANTO c/o Cittadella delle Imprese, Viale Virgilio - tel. 099 7783090 - 099 7783114 Numero verde 800 998034 www.bccsmarzano.it - [email protected] Aprile 2004 Anno I - N° 2 Periodico di economia, cultura e sociale Il Presidente della Repubblica ha ricevuto una delegazione del Credito Cooperativo in occasione dei 120 anni dalla fondazione Ma l’Etica Ciampi: «Le BCC, decisive per non è andata in default milioni di famiglie e imprese» Emanuele Di Palma Il sistema bancario è giunto al suo punto di non ritorno. Ma, più nel complesso, ritengo che l’intero mondo della finanza, sia chiamato a confrontarsi - adesso più che in altri tempi - con se stesso e con i risparmiatori. Con quell’interfaccia naturale che, mai come in questo momento, si sente tradita. Il crac Parmalat è figlio naturale di un malessere che già covava nel cuore dell’impianto, il figlio legittimo di una situazione difficilmente comprensibile, ma facilmente pronosticabile. Il parossismo di uno status che non può andare oltre. L’etica diventa dunque la nemesi che si concretizza per accreditare ancora una volta quella parte di sistema che vuol riacquistare ossigeno. Ma rappresenta anche il punto di rottura fra chi l’ha inserita giusto adesso nel proprio dizionario e chi, invece, l’ha congenita nel Dna della propria costituzione. L’etica, dunque, quale ultimo baluardo per scardinare abbacinanti sogni di gloria e guadagno da parte di broker (e banche) senza scrupoli alle spalle dei risparmiatori. Ma anche argine per stoppare in modo definitivo l’avanzata alchimistica di un mercato drogato. Dal disastro al quale assistiamo come testimoni, tuttavia, occorre trarre indicazioni per il futuro. Ingaggiare analisi lucide per evitare ancora una volta il doppio marchiano errore: quello di tradire la ragion d’essere dei rappresentanti del sistema finanziario (con conflitto d’interessi, insider trading e quant’altro); e quello, ancor più grave, di tagliare i ponti con la fiducia della gente propinando titoli in decozione o prossimi al default, nascondendo in arzigogolate formule tutte da decrittare, un sistema che dovrebbe essere lineare e coerente come etica, e buon senso, impone. A 120 anni dall’istituzione della civile e della maturazione di una prima Cassa Rurale, il Presidente coesione sociale fondata, sodella Repubblica, Carlo Azeglio prattutto, sulla solidarietà e sulla Ciampi, ha ricevuto al Quirinale partecipazione. Si tratta di valori una delegazione del Credito Coprofondamente radicati nella operativo. Il Capo dello Stato ha coscienza e nella storia del nostro elogiato l’attività ed il ruolo delle paese. BCC. Ecco in sintesi il suo inAncora oggi il Credito Coopetervento: «Il Credito Cooperativo, rativo conserva, pur nel mutato le vecchie Casse Rurali e Artigiane contesto economico e sociale, da sempre così presenti ed attive questi valori fondamentali, ponelle più minute realtà locali, sono nendosi al servizio delle comunità veramente un pezzo importante locali, delle imprese piccole e della storia d’Italia, e non soltanto medie, delle famiglie, delle asdella sua storia economica. I valori VISITA AL QUIRINALE - Il Presidente sociazioni, creando occupazione di cui è portatore il settore del delle BCC Alessandro Azzi con il Capo d u r a t u r a e p r o m u o v e n d o Credito Cooperativo trascendono dello Stato l’economia reale. il fatto economico, per assurgere ad elementi fon- È importante che il settore continui a porsi degli damentali dell’ordinato sviluppo della convivenza obiettivi ambiziosi, alti che sono alla sua portata». Da Mendella a Tanzi, i crac del Bel Paese. Ma questa volta il bidone arriva da vicino Dopo Parmalat, il venditore della porta accanto Rocco Viola Parmalatruffa: c’è un conto, una riserva di 3,7 miliardi, aperto alla Bank of America. Ci sono i documenti, le firme, la carta intestata. C’è solo un problema, chiamatelo uno se volete: è tutto falso. Dalla riserva di dollari alla carta intestata alle firme. Tutto costruito ad arte con collage al computer e smanettamenti sullo scanner. Roba da annichilire Totò principe della truffa. È stato uno dei momenti più surreali e drammatici del caso Parmalat. La tappa che più di altre ha fatto comprendere con amarezza, ai risparmiatori, che all’interno dei portamonete, un’allegra brigata di formichine stava strutturando la truffa del secolo. Dopo Europrogramma di Bagnasco (75mila risparmiatori), il crac di Otc di Luciano Sgarlata (22mila persone), lo scandalo Ifi di Vincenzo Cultrera (che ha bruciato 210 miliardi di vecchie lire), il teleimbonitore Giorgio Mendella (che da Rete Mia ha succhiato oltre 700 miliardi di lire assicurando investimenti faraonici in Bulgaria), ecco arrivare al capolinea le truffe moderne. Quelle in cui, per intenderci, anche Totò, avrebbe bisogno di una spalla. E, mentre Mendella & Soci erano soli nelle loro spericolate avventure, Parmalat, Cirio, Giacomelli, i Bond Argentini, My Way e così via, sono legati da un denominatore comune: chi ha venduto non è stato un Signor Rossi qualunque, ma un distinto esperto di titoli che un po’ per ordine di scuderia un po’ per promesso premio aveva la fisiologica necessità di sdoganare titoli bollenti, soprattutto dopo i primi rancidi sentori. Parmalat, non c’è dubbio, è la NON DIMENTICARE IL LATTE - Così recita punta dell’iceberg. E il suo tra- una campagna internazionale di Parmalat. passo è tutt’altro che lento: un Di sicuro i risparmiatori (il volto-immagine (segue a pag. 2) sarà uno di loro?) non lo scorderanno Nasce un Prodotto unico, interamente dedicato al focolare domestico Primo Conto Famiglia, voglia di certezze Con zero spese d’avvio, si apre un mondo di vantaggi e servizi: gratis carte di credito, bancomat, libretto degli assegni, telepass e pagamento utenze Una banca differente la si vede anche dai prodotti che offre. Una banca diversa è quella che riesce a comprendere le esigenze ed i problemi della sua gente. La banca ideale è quella che riesce a concretizzare prodotti adeguati che siano la soluzioni alle diverse aspettative della clientela. Nasce con questo spirito Primo Conto Famiglia. Il Conto della Banca di Credito Cooperativo di San Marzano riservato a tutte le famiglie del territorio. Un conto che fa comprendere come la BCC di San Marzano, nel suo circa mezzo secolo di vita, sa leggere la realtà del territorio ed intepretarne i progetti. Un conto che fa comprendere come una Banca può anche avere a cuore i desideri delle singole famiglie. Tecnicamente, Primo Conto Famiglia è un innovativo prodotto che si distingue per il risparmio e le agevolazioni che offre. Uniche nel loro genere. A soli sei euro al mese (a tanto ammontano le spese all-inclusive di tenuta conto, e quindi con costi realmente irrisori), si apre un mondo di vantaggi e di servizi: 2 carte di credito gratuite, gratis anche il bancomat, il libretto degli assegni, il pagamento delle utenze, l’accredito pensione o stipendio ed il telepass per viaggiare in tranquillità in autostrada. E poi: assicurazione, piani di risparmio con versamento mensile di 50 euro per accantonare somme di denaro per il futuro della famiglia. Prestiti al 6% (Taeg 9,06): esempio 3.000 euro in 60 mesi con rata da 58 euro. Ancora: l’assicurazione vita e infortuni a soli due euro mensili. E tanti altre servizi compresi nel ricco panorama di Primo Conto Famiglia. Quanto costa avviarlo? Assolutamente niente. Uno dei punti di forza di Primo Conto Famiglia risiede anche nello zero alla casella spese d’avvio, così come per le spese di sottoscrizione per le più diverse soluzioni d’investimento. Mentre gli altri Istituti di Credito aumentano i costi, la BCC di San Marzano di San Giuseppe li azzera, per venire incontro alle esigenze dei risparmiatori. Primo Conto Famiglia si distingue per la trasparenza e la convenienza, ma soprattutto fa vedere nero su bianco come la Banca di Credito Cooperativo di San Marzano di San Giuseppe sia vicina alle famiglie. Il resto scopritelo presso i nostri sportelli o al numero verde 800 998034. (M.Fr./R.V.)