PROVINCIA DI GORIZIA RASSEGNA STAMPA LUNEDÌ 18 AGOSTO 2008 Rassegna per testata/edizione N° Titolo Testata-Edizione 1 Il Piccolo Gorizia 18-08-2008 Il Piccolo Gorizia 18-08-2008 Il Piccolo Gorizia 18-08-2008 Il Piccolo Gorizia 18-08-2008 Il Piccolo Monfalcone 18-08-2008 Messaggero Veneto Gorizia 18-08-2008 Messaggero Veneto Gorizia 18-08-2008 Messaggero Veneto Gorizia 18-08-2008 Messaggero Veneto Gorizia 18-08-2008 2 3 4 5 6 7 8 9 Il Coni cerca insegnanti per corsi di motricita' Data Provincia di Gorizia - Due materne autogestite per un anno Marco Marincic - Maurizio Salomoni - L'Europa sia fatta dai popoli Provincia di Gorizia - Roberta Demartin - Parte a Staranzano la Sagra d'estate Enrico Gherghetta - Provincia di Gorizia - Differenziata al 63%, la Tarsu sara' piu' leggera Provincia di Gorizia - Polinesia e Armenia attese al debutto Provincia di Gorizia - Cormons, cuore mitteleuropeo Provincia di Gorizia - Roberta Demartin - La storia ha dato ragione alle associazioni Provincia di Gorizia - Roberta Demartin - Proteste per il traffico in via Primo maggio Provincia di Gorizia - 18 AGO 2008 Il Piccolo Gorizia Sport e Turismo pagina 10 PROGETTO NEGLI ASILI ll Coni cerca insegnati per corsi di motricità In vista di una nuova edizione di «A, b, c… motricità» e di «Giocosport» il Coni provinciale e l’ufficio Educazione fisica dell’Usp (ex Provveditorato agli studi) cercano neolaureati in Sienze motorie o ex diplomati Isef. I due progetti di educazione motoria, promossi con l’aiuto della Provincia e rivolti ai bambini degli asili e delle scuole elementari dell’Isontino, continuano a riscuotere un successo crescendo che sarà infatti necessario coinvolgere altri docenti. Gli interessati possono rivolgersi al Coni, in via 24 Maggio 1 (telefono 0481-34658), o all’Ufficio educazione fisica, in via Diaz 20 (telefono 0481-81344). «A, b, c… Motricità» è stato ideato nel 2002 con l’obiettivo di avvicinare allo sport i bambini più piccoli, dando all’educazione motoria la dignità che si merita ma che spesso per mancanza di spazi o per altre ragioni non può esserle garantita. Destinatari dell’attività sono gli allievi dell’ultimo anno degli asili e quelli dei primi due delle elementari. Gli insegnanti di educazione fisica nel corso dell’anno scolastico coinvolgono gli allievi in varie lezioni, facendo capire che è importante fare movimento e trasmettendo loro i valori dello sport. Tradizionalmente sono promosse due feste conclusive alla fine dell’anno scolastico, una a Gorizia per la Destra Isonzo e una a Monfalcone per la Sinistra: lo scorso maggio sono stati oltre 1.800 i mini atleti che hanno messo alla prova le proprie capacità. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Spalla destra 18 AGO 2008 Il Piccolo Gorizia Cronaca pagina 14 Due materne autogestite per un anno I genitori delle scuole di via del Brolo e Sant’Andrea acquistano le derrate alimentari di LUIGI TUREL I garanti hanno detto «no» al referendum contro l’accorpamento nelle scuola materne di undici centri cottura in due soli, restano autonome invece le cucine di due materne statali, quelle di via del Brolo e di Sant’Andrea (la prima di lingua slovena, l’altra con sezioni slovena e italiana). Il settore Servizi alla persona del Comune, infatti, ha confermato le convenzioni con i rispettivi comitati dei genitori che provvederanno all’acquisto delle derrate alimentari. Un’autonomia che però è a tempo: le convenzioni scadranno il 31 luglio 2009, poi anche le due cucine saranno assorbite nei due centri di cottura del Lenassi e di via Gramsci a Straccis. «Le convenzioni con i comitati dei genitori non erano scadute, la giuntaRomoli avrebbe preso una decisione unilaterale se avesse annullato le convenzioni. Certo, si salva per un anno il servizio di auto-approvvigionamento delle derrate alimentari. Poi, si vedrà», premette Marko Marincic. Il sindaco Romoli e l’assessore comunale Romano in una recente visita alla scuola materna slovena di via del Brolo I figli crescono, e lui è passato tra gli «ex». Ex componente del comitato di gestione della materna di via del Brolo dov’era rappresentante di sezione. E ricorda un altro braccio di ferro per salvare l’autonomia nell’acquisto. Solo tre anni fa il duro confronto con la giunta-Brancati contro l’accentramento in un solo fornitore delle derrate. «Era quello già un modo per togliere di mezzo i comitati dei genitori. Poi, grazie alla sensibilità dell’assessore Salomoni e al pressing delle con- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. sigliere comunali, il centrosinistra aveva acconsentito alle convenzioni con i genitori», sottolinea Marincic. La dirigente del settore Servizi alla persona Manuela Salvadei, dunque, ha dato via libera alle convenzioni con le due associazioni dei genitori. Che ancora per il prossimo anno scolastico acquisteranno le derrate da fornitori di fiducia: il Comune garantirà le cuoche. I genitori acquisteranno i prodotti sulla base di un elenco fornito dal Comune mentre le cuoche prepareranno i menu secondo le indicazioni delle dietiste dell’Azienda sanitaria. Ricorda Marincic: «Ci autogestivamo l’acquisto versando 36 euro al mese, il pasto ci costava un euro e mezzo ed era di ottima qualità. Certo, pagavamo al Comune una quota fissa per la cuoca. C’erano cinque, sei fornitori che garantivano prodotti che un fornitore centralizzato non può farlo. Penso al pesce fresco e non surgelato al venerdì. Aggiungo che la cuoca era contenta: gli avanzi di frutta e verdura erano in quantità minima». Aggiunge: «Le famiglie risparmiavano e per paradossale che può sembrare, alla fine dell’anno nella cassa comune restava sempre un bella somma che veniva riutilizzata per acquitare attrezzature per la materna, dai giochi alla fotocopiatrice. E poi i genitori costituendosi in associazione possono anche chiedere contributi. La costituzione del comitato ha anche un altro risvolto che si perde con l’accorpamento dei centri cottura: la partecipazione dei genitori alla vita della materna». Spalla sinistra 18 AGO 2008 Il Piccolo Gorizia Isontino pagina 16 In migliaia a Cormons alla Festa dei popoli Gruppi e delegazioni da mezza Europa per il genetliaco imperiale I gruppi in costume hanno sfilato per le vie del centro collinare (Foto Balbi) Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Taglio alto 18 AGO 2008 Il Piccolo Gorizia Isontino pagina 16 PRESENTI NUMEROSI GRUPPI E DELEGAZIONI «L’Europa sia fatta dai popoli» Il messaggio lanciato a Cormons alla festa dell’imperatore CORMONS Bandiere e vessilli sbandierati tra la folla giunta anche da fuori regione, tipici costumi delle genti dell’Europa danubiana. gruppi cechi, carinziani, sloveni e croati si sono mescolati con i ladini di Cortina d’Ampezzo i bisiachi di Turriaco, i carsolini di Banne e i friulani di Nimis. Presenti in costume anche delegazioni del Granducato di Toscane e del Ducato di Modena. Una festa dei popoli nata tanti anni fa per ricordare il genetliaco imperiale di Francesco Giuseppe la cui immagine continua a essere presente sulle locandine e sui manifesti della manifestazione. Un corteo è sfilato per le vie di Cormons accompagnato dal suono di tre bande - Turriaco, Klagenfurt e Cormons - per raggiungere il duomo di Sant’Adalberto dove l’arcivescovo ha celebrato la messa, una messa dedicata all’Unità dell’Europa e dove si è pregato nelle lingue usate dai popoli della Mitteleuropa. Poi, tutti al Centro pastorale «Mons. Giuseppe Trevisan» per la parte ufficiale della manifestazione. Paolo Petiziol, presidente dell’associazione Mitteleuropa organizzatrice dell’evento. «Sono veramente molto felice – ha detto Petiziol – che a ospitare questa festa sia quest’area, dedicata all’indimenticato mons. Trevisan che 34 anni con me ha cominciato quest’avventura, l’avventura della Festa dei popoli». Ha continuato: «A Cormons si è rinnovato questo sogno in cui crediamo da ormai più di trent’anni, ovvero quello che è possibile realizzare questo sogno dei popoli dell’Europa, e voi – rivolto ai partecipanti – che siete qui ogni anno lo dimostrate. Vogliamo un’Europa che venga creata dal basso, dai popoli che la abitano». Petiziol ha concluso chiedendo all’assessore regionale alla Cultura Roberto Molinaro, presente all’incontro, che «la Regione continui a sostenere questa iniziativa diventata un vanto per l’intera nostra regione». «Un plauso dall’amministrazione comunale - ha detto il sindaco Luciano Patat - all’organizzazione per la tenacia e l’impegno profusi per la realizzazione di questo evento che vuole tenere legati fra di loro questi popoli». Patat ha poi detto che «queste terre hanno voglia di pace, sono e sono state terre di un confine continuamente modificato dagli eventi che si sono susseguiti. I rapporti sono sempre stati difficili, ma mai si sono rotti. Ora la situazione è cambiata, i confini hanno assunto un significato più simbolico, non sono più una barriera che divide i popoli. Negli ultimi 50 anni molto sono stati gli avvenimenti, che ci hanno portato alla nascita della comunità europea, di un’Europa che può diventare una comunità di popoli». È intervenuto poi il sen. Mario Pittoni che si è detto «felice di rappresentare quest’area della mitteleuropa italiana». La vicepresidente della Provincia Roberta Demartin ha invece detto che «la nostra presenza è data dalla storia, una provincia che sempre è stata cerniera fra i popoli in un territorio dove molti si sono anche scontrati. Questa è una festa bellissima, con dei colori stupendi sopra di tutti quelli della bandiera europea». Ha concluso l’assessore regionale alla cultura Roberto Molinaro: «Questa è una festa in cui la Regione. Trentaquattro anni sono tanti, se andiamo a vedere quello che è accaduto. Questa festa è cominciata 15 anni prima della ca- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. duta del muro di Berlino, 26 prima che la Slovenia entri a far parte dell’Ue. Con orgoglio questa associazione può dire che la storia gli ha dato ragione. Questa è l’occasione in cui dobbiamo guardare al futuro per costruire il futuro da quello che siamo stati». «Dobbiamo costruire un Europa di popoli, un’Europa condivisa per combattere quei nazionalismi che ancora esistono - ha concluso Molinaro -. La cultura è e può essere ancora una fondamentale generatrice di futuro». Conclusi i discorsi il via alla grande kermesse popolare con intrattenimenti musicali, bevute di birra e pietanze mitteleuropee per chi - e sono statti tanti - hanno scelto Cormons per trascorrere la domenica e musiche Piercarlo Donda Taglio alto 18 AGO 2008 Il Piccolo Gorizia Isontino pagina 16 In molti si sono presentati alla manifestazione in costume d’epoca. La festa è proseguita tra canti e balli Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Taglio alto 18 AGO 2008 Il Piccolo Gorizia Provincia pagina 18 DUE WEEKEND TRA AGOSTO E SETTEMBRE Parte a Staranzano la Sagra d’estate Chioschi in piazza Dante, via De Amicis-Zambon e nell’area parrocchiale Anche quest’anno la musica e il ballo saranno parte importante della sagra STARANZANO Da Ferragosto alla presentazione della nuova edizione della «Sagra de le raze» passa solo una settimana. Venerdì, infatti, la Pro loco di Staranzano ha organizzato, a partire dalle 20.45, una serata nel cortile dell’azienda agricola «La Ferula» di via Martiri, per illustrare il fitto programma di manifestazioni dell’edizione 2008 della secolare festa paesana. Durante la manifestazione si esibirà anche il gruppo vocale «Ansibs». A fare gli onori di casa sarà il presidente della Pro loco, Gian Guido Bellan, mentre l’invito è stato esteso, oltre che al sindaco Lorenzo Presot e all’assessore all’Associazionismo Giorgio Carneglia, anche a tutti i consiglieri comunali, al presidente della Provincia, Enrico Gherghetta, al presidente della Regione, Renzo Tondo, e agli am- ministratori del Mandamento e della Provincia. Saranno presenti, tra gli ospiti, anche i due protagonisti della singolare mostra «Dal surrealismo alla minirealtà», un’esposizione del tutto speciale per stimolare la curiosità e l’interesse sia del pubblico adulto che dei piccoli, allestita nella sala «Alberto Delbianco». Sono il grande pittore Aldo Bressanutti e Anita Gaggio, moglie dell’artista, che da sempre si dedica alla realizzazione delle piccole e bellissime bambole. Nel corso della serata, verrà distribuito gratuitamente anche il libretto informativo della festa che contiene due tutti gli appuntamenti delle due settimane di sagra, oltre alle immagini dei protagonisti. La «Sagra de le ràze» si svolgerà in due fine settimana, nei giorni 29, 30 e 31 agosto e 5, 6 e 7 settembre. Si concluderà il 14 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. settembre con la «Remada Longa», in località «Marinetta», organizzata dall’associazione Unione Casoni Quarantia. La festa sarà ospitata nel centro del paese, distribuita in tre aree principali complete di cucine e di chioschi con tante specialità enogastronomiche, dove la «ràza», come viene chiamata l’anatra «muta», farà da padrona, proposta con le ricette delle più antiche tradizioni. Le zone sono piazza Dante, via de Amicis-Via Zambon e l’area parrocchiale. Nella sagra verrà rispettata la tradizione, ma ci saranno anche musica, intrattenimenti, spettacoli, rassegne, iniziative di solidarietà, mostre di pittura, giostre e teatro. Uno spazio particolare sarà dedicato ai ragazzi e alle mostre di autori locali, noti anche in campo nazionale e internazionale. Ciro Vitiello Taglio medio 18 AGO 2008 Il Piccolo Gorizia Provincia Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. pagina 18 Taglio medio 18 AGO 2008 Il Piccolo Monfalcone Cronaca pagina 13 BILANCIO DEL PORTA A PORTA Differenziata al 63% Il Comune intende abbassare la Tarsu Continua la lotta agli irriducibili I vigili multano cinque persone MONFALCONE La città consolida la quota del 60% di raccolta differenziata con il sistema porta a porta. Centrando così, a un anno dall’avvio del servizio, l’obiettivo che era stato fissato alla vigilia per arrivare a una raccolta differenziata «virtuosa», potendo pertanto innescare il processo che dovrebbe portare all’abbattimento della tariffa comunale, la Tarsu, un balzello di non poco conto. Il dato è riferito agli ultimi due mesi. Con maggio a quota 63% e giugno 62%. Cifre che esprimono non solo la bontà del servizio, ma soprattutto la capacità di risposta dei monfalconesi. Il Comune, tuttavia, non abbassa la guardia nei confronti degli «irriducibili» Paolo Frittitta che, comunque, ci sono. La scorsa settimana sono state elevate cinque sanzioni amministrative per inottemperanza alle regole di conferimento dei rifiuti. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Apertura 18 AGO 2008 Il Piccolo Monfalcone Cronaca pagina 13 ILBILANCIO DELPORTAAPORTA Differenziata al 63%, la Tarsu sarà più leggera Lotta agli irriducibili: 5 multati dai vigili. Frittitta: «La tariffa ora si può abbattere» di LAURA BORSANI Monfalcone consolida la quota del 60% di raccolta differenziata con il sistema porta a porta. Centrando così, a un anno dall’avvio di questa discussa esperienza, l’obiettivo che era stato fissato alla vigilia per arrivare a una raccolta differenziata «virtuosa», potendo pertanto innescare il processo che dovrebbe portare all’abbattimento della tariffa comunale, la Tarsu, per i monfalconesi. Il dato è riferito agli ultimi due mesi. Con maggio a quota 63% e giugno 62%. Cifre che esprimono non solo la bontà del servizio, ma soprattutto la capacità di risposta dei monfalconesi. Il Comune, tuttavia, non abbassa la guardia nei confronti degli «irriducibili» che, comunque, ci sono. La scorsa settimana, ad esempio, sono state elevate 5 sanzioni amministrative per inottemperanza alle regole di conferimento dei rifiuti. Si va dai 50-60 euro, per arrivare fino ai 100 euro per l’abbandono di rifiuti ingombranti. La sanzione, ricorda il Comune, non vuole essere una «punizione» per chi sbaglia in buona fede un conferimento. Va invece a colpire solo chi abbandona espressamente e indiscriminatamente il materiale, reiterando altresì questo comportamento. A un anno dall’applicazione del piano comunale sul porta a porta, quando alla partenza del nuovo sistema (era il 18 giugno 2007) la differenziata in città era a quota 27%, Monfalcone ora rappresenta la città-traino dell’Isontino. Il risultato raggiunto, spiega l’assessore comunale all’Ambiente, Paolo Frittitta, va raffrontato a centri di alta densità di popolazione, come quello di Gorizia. Non solo. Il metodo-Monfalcone «fa scuola» in provincia di Gorizia. Il «porta a porta flessibile», ritagliato su misura alla comunità e alle caratteristiche, peraltro diversificate, della città, con i suoi correttivi studiati nell’ambito del percorso di Agenda 21, concertato assieme ai portatori di interesse, ai rioni e alle categorie, ha trovato innumerevoli punti di incontro con il piano provinciale recentemente approvato dalla giunta provinciale. Molti aspetti del sistema monfalconese, infatti, sono stati acquisiti nell’ambito del progetto di aggiornamento provinciale, e saranno estesi dunque a tutti i Comuni. A partire proprio dall’adozione del percorso partecipato di Agenda 21. Per questo, unitamente alla percentuale consolidatasi al 60%, la città traccia un bilancio di valore. «È un risultato particolarmente importante e significativo quello raggiunto dalla nostra città - osserva l’assessore Frittitta -. Non mi stancherò mai di ringraziare i cittadini che stanno dimostrando grande senso civico. Non si raggiungono risultati simili senza la responsabilità dimostrata dai monfalconesi. Nell’ambito dell’incontro dedicato al nuovo piano provinciale recentemente approvato - aggiunge Frittitta -, sono stati rivolti i complimenti alla nostra città». Di più: «Il piano comunale che Monfalcone ha adottato un anno fa - sottolinea l’assessore - è di fatto sovrapponibile al nuovo piano provinciale. Ciò dimostra che il lavoro fatto e l’impegno dei cittadini hanno seguito la strada giusta». Monfalcone apripista, dunque. Nel piano provinciale sono stati introdotti i cassonetti con la chiave per gli agglomerati condominiali. È stato inserito il contenitore bianco per la raccolta della carta e del cartone che, fa notare Frittitta, «ha posto la nostra città quale migliore comune quanto a materiali mandati al riciclaggio». Anche la Provincia inoltre ha ora indicato, nel suo piano, il passaggio settimanale per la carta e per la plastica, prima altrove effettuato a cadenza quindicinale. E ancora, sono stati introdotti i tre passaggi per il ritiro della frazione umida durante il periodo estivo. L’assessore Frittitta, pertanto, si dice estremamente soddisfatto. «La Provincia, facendo propri i punti salienti del nostro piano comunale, ha di fatto dato peso al nostro lavoro. Bisogna inoltre riconoscere il valore sociale di questa città. Molti ultra75enni esonerati dalla raccolta differenziata, hanno deciso di seguire il porta a porta. Si raggiunge il 62-63% di differenziata solo se i cittadini danno valore al sistema. Di questo ringrazio tutta la città». Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Frittitta lo evidenzia: «Con i monfalconesi si è instaurato un importante dialogo, attraverso l’istituzione dell’Ecosportello, punto di riferimento informativo, ma anche gli operatori, compresi quelli presenti nelle ecopiazzole». L’assessore non sottace neppure la necessità comunque di continuare a migliorare il metodo, per quanto concerne il servizio messo in campo da Iris: a Panzano, una cinquantina di residenti hanno segnalato la non puntualità dei ritiri in alcune zone. «Intendiamo continuare lungo la strada intrapresa - ha affermato Frittitta che, nell’individuare le incongruenze e gli eventuali disservizi, provvede a definire le soluzioni migliori possibili. Non ci illudiamo nè pretendiamo di aver finito, questo settore rimane sempre una sorta di palestra di confronto». C’è poi l’aspetto delle isole ecologiche, cinque in tutto dislocate in punti strategici e funzionali della città, per le quali c’è chi ne ha richiesto la riduzione, poichè disincentivano il porta a porta. Qui l’assessore è chiaro: «Le isole ecologiche, aperte quest’anno a giugno, anzichè a luglio, rimarranno a disposizione fino a settembre. Quindi, valuteremo, con opportune verifiche assieme ai Comitati di quartiere e ai portatori di interesse, come gestire la situazione, verificandone l’utilizzo». Le isole ecologiche, ha spiegato Frittitta, sono nate per aiutare il cittadino con i conferimenti in occasione di partenze per le ferie o in ordine agli orari lavorativi. La questione, dunque, è quella di esaminare le motivazioni circa l’utilizzo da parte degli utenti. Di recente, alcuni quartieri cittadini - tra cui Romana-Solvay - ne hanno chiesto il mantenimento, pur a fronte di un impiego limitato da parte dei cittadini. Apertura 18 AGO 2008 Il Piccolo Monfalcone Cronaca pagina 13 A sinistra l’assessore comunale Paolo Frittitta, qui sopra rifiuti abbandonati in pieno centro accanto ai cassonetti condominiali. Non sono pochi i cittadini che non si sono adeguati al sistema di raccolta dei rifiuti porta a porta Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Apertura 18 AGO 2008 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 10 Festival del folclore. Curiosità per i serbi: diciotto anni fa l’ensemble partecipò sotto la bandiera jugoslava vincendo il primo premio simpatia Polinesia e Armenia attese al debutto I gruppi Aloha Tahiti e Geghard sono stati invitati per la prima volta in Italia Il gruppo “Geghard” rappresenterà l’Armenia al festival del folclore Seil Festivalmondiale delfolclore di Gorizia è da quasi 40 anniunasignificativarappresentazionedelleevoluzioni geo-politiche dei cinque continenti anche nell’edizione di quest’anno non smentirà questo suo ruolo. Ne è conferma la presenza in concorso dalla Serbia che si presenterà perlaprimavoltasenzal’abbinamento con il Montenegro a conclusione del lungo percorso che daldisfacimentodellaRepubblica federativa jugoslava ha portato questo importante paese balcanicoallarecentenuovadefinizione nazionale. A rappresentare la Serbia sarà il gruppo «Obuca» di Belgrado che peraltro è proprio la testimonianza dei cambiamenti della Serbia in quanto nel 1990 partecipò al festival di Gorizia sotto la bandiera jugoslava e oggi è a suo modo l’emblema del nuovo corso serbo. Peraltro il gruppo sicuramentecelametteràtuttaperbenfigurare anche perché 18 annifa vinse la prima edizione del premio simpatia della kermesse goriziana. Un’altra delle novità più interessanti del concorso è il debutto italiano nonché goriziano dei complessidellaPolinesiafrance- se“Aloha Tahiti” e dell’Armenia “Geghard”. Gli artisti di questi gruppisonostatiperlaprimavolta invitati nel nostro paese dalla sezione Cioff Italia - Conseil International des Organisations de Festivals de Folklore et d’Arts Traditionnels presieduta da Gli “Aloha Tahiti” provengono dalla Polinesia francese e promettono spettacolo Sergio Piemonti, che alla guida della Pro loco goriziana organizzailFestivalmondialedelfolclore. «Fortunatamente quest’anno non ci saranno defezioni dell’ultimomomentodeigruppi– rassicura Piemonti – in quanto tutti Il gruppo Obuca di Belgrado torna a Gorizia dopo diciotto anni Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. gliartistisonogiànelnostroPaese, impegnati in altre manifestazioni in giro per tutta l’Italia». Nelle tre giornate dal 29 al 31 agosto, con la prestigiosa anteprima di villa Manin di Passarianoil 27 e il 28, si esibiranno infatti sotto la nuova tensostruttura di piazza Battisti, ogni sera con inizio alle 21, gli 8 gruppi iscritti al festival con i loro repertori di canti e danze per concorrere alla conquista della trentottesima edizione dell’Oscar del folclore. Sabato 30 invece nella sede del consiglio comunale, con inizioalle9, siterràilcongressodedicato quest’anno ai “Miti, riti, tradizioni nelle musiche e nelle danze di ieri e di oggi”. Mentre domenica31 nelle vie del centro città sfileranno mille artisti dei 4continentisuddivisiin21gruppi folclorici, majorettes, bande, sbandieratori e formazioni in rappresentanza anche dei numerosi e importanti gruppi regionali. La grande kermesse del folclore di Gorizia è organizzata dalla Pro loco in collaborazione con il Comune, la Provincia, la Regione Friuli Venezia Giulia, con il sostegno di Fondazione Carigo e di Cciaa e il contributo del Credito cooperativo Cassa rurale e artigiana di Lucinico, Farra e Capriva. Apertura 18 AGO 2008 Messaggero Veneto Gorizia Isontino pagina 12 Cormòns, cuore mitteleuropeo Diciannove gruppi di nazioni diverse hanno nobilitato la Festa dei popoli CORMÒNS. A Cormòns batte forte un cuore d’Europa, esempio per altre nazioni. Batte in armonia aldilà delle frontiere. Popoli di culture diverse si sono incontrati ieri nella tradizionale Festa dei Popoli, con semplicità, fraternità e voglia di stare insieme. Esempio di Europache nasce dalbasso. Esempio di fratellanzapossibile, aldilà delle differenze linguistiche, religiose e culturali. Quasi cinquecento persone, appartenenti a 19 gruppi provenienti da diversi Paesi della Mitteleuropa, hanno sfilato ieri per le vie del centro cittadino. Il corteo,da viaFriuliè passato in piazza Libertà dove erano riunite le numerose autorità, per dirigersi verso il Duomo di Sant’Adalberto, dove si è svolta laSantaMessa.Adaprirelasfilata c’erano le bandiere della Mitteleuropa, dell’Europa, dell’Italia e i colori della regione Friuli Venezia Giulia. Dopo la Banda di Turriaco, c’erano il gruppo Gunjci Arkul della Croazia, il gruppo Cekia della Slovacchia, il gruppo Gartroz della Slovenia. Il circolo culturale Grad di Banne era seguito dal gruppo Kraski Sopek di Sgonico. E non poteva mancare il gruppo di costumi bisiachi di Turriaco. Dopolabandaaustriacaconil cappello piumato, ecco i gruppi della Carinzia da Klagenfurt e da Villaco. Poi hanno sfilato i gruppi Bepi Viscovich di Treviso, Schutzen Anpezo-Hyden di Cortina d’Ampezzo, il gruppo di Feltre.Dallanostraregione,hannopoisfilatoLisZirandulisdiNimis, Santa Gorizia e Chei di Uanis di Aiello. Chiudevanoilcorteoanchealcune rappresentanze dell’associazione Ducato di Modena, Granducato di Toscana, seguite dall’associazione Mitteleuropa e dalla Banda Città di Cormòns. Alle11siètenutalamessasolenneperl’unitàeuropea,presieduta da monsignori Sergio Ambrosi, con preghiere, canti e letture nelle varie lingue dei popoli dellaMitteleuropa.Il vescovodiGorizia Dino De Antoni, ha portato il suo saluto all’inizio della celebrazione. «Il vostro convenire a Cormòns – ha detto monsignor Dino De Antoni – mette in risalto la vocazione che Cormòns ha esercitato fin da quando era sede del patriarcato di Aquileia. Il sentirsi legati alle culture e alle persone aldilà delle frontiere unisceerafforzalenostreidentità. La Mitteleuropa deve guardarsi dalla globalizzazione, le identità collettive possono essere considerate risorse intangibilimolto preziose. Il ricordo della nostra storia, unita all’attaccamento per la propria cultura, puòarricchirela nostraidentità. Ildesideriodicostruireun’Euro- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. pa dei popoli di questa festa è davveroimportante.LaMitteleuropa rappresenta un ponte tra culture, tra passato e futuro». Don Ambrosi ha sottolineato «la ricchezza dei segni, come la condivisione del pane, che hanno un linguaggio universale». Al termine della funzione i festeggiamentisonoproseguitinella struttura attrezzata nell’area del“CentropastoraleMons. GiuseppeTrevisan”,dovesiètenuto il saluto delle numerose autorità, istituzionali e diplomatiche. «ACormòns–haannunciatoPaolo Petiziol, presidente dell’associazioneMitteleuropa,promotricedellamanifestazione–sièrinnovato il sogno in cui crediamo: far battere un cuore d’Europa, esempio per altri paesi. Attorno a queste tavole si sente parlare in diverse lingue. Ecco un esempio di Europa che nasce dal basso. Non dall’alto. I risultati che nascono dall’alto sono sotto gli occhi di tutti. Ma questa iniziativa ha bisogno di aiuto per andare avanti. Spero che ci aiutiate a tenere viva questa festa». «Un particolare plauso – ha commentato il sindaco di Cormòns, Luciano Patat – per la tenacia e l’impegno con cui viene organizzata questa iniziativa. Questo lavoro di relazioni internazionali deve essere sostenuto. Questi territori hanno vissuto il confine. Il confine non ha favorito i contatti tra le persone, ma qui i rapporti non si sono mai interrotti. Grazie a iniziative come questa, in grado di rinsaldare rapporti di amicizia e collaborazione tra popoli». IlsalutodellaprovinciadiGorizia è stato portato da Roberta Demartin, che ha sottolineato il ruolodicernieradellaprovincia isontina. Le parole dell’assessore regionale alla cultura Molinaro hanno concluso il momento istituzionale per lasciar spazio al convivio e alla festa, tra musica e fratellanza. Quest’anno la festa si è svolta esclusivamente in centro a Cormòns, mentre nel caratteristico broilo di Giassico si tenevano i tradizionali festeggiamenti locali. Mara Bon Apertura 18 AGO 2008 Messaggero Veneto Gorizia Isontino pagina 12 Quasi 500 persone hanno partecipato alla sfilata in centro Il vescovo: un ponte tra le culture del passato e del futuro Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Apertura 18 AGO 2008 Messaggero Veneto Gorizia Isontino pagina 12 MOLINARO «La storia ha dato ragione alle associazioni» CORMÒNS.«Inquestafestasiriconoscel’interoFriuli Venezia Giulia»: l’assessorealla cultura Roberto Molinaro ha portato il saluto ufficiale della regione alla 160ª edizione della Festa dei popoli della Mitteleuropa. Da 34 anni la manifestazione si svolgesottolaregiadell’associazione Mitteleuropa. Che ha avuto un prezioso “ruolo anticipatore”. Da oltre un trentennio infattilavora perrafforzare relazioniinternazionali. Come ha sottolineato Molinaro (intervenuto al posto del presidente Renzo Tondo, che ha preso “48 ore” di pausa estiva) l’associazione ha posto le basi per la collaborazione transfrontaliera, quattro anniprimadellacreazionedell’Alpe Adria, quindici anni prima del crollo del muro di Berlino e ben ventisei anni primachelaSloveniaentrasse nell’Unione europea. «La storia contemporanea – ha commentato - ha dato ragione al lavoro svolto dall’associazione. La sfida ora è costruire il futuro partendo da ciò che siamo stati». Ha inoltre ricordato che questa iniziativa ha il più alto numero di patrocini di altre nazioni. Gode infatti dei patrocini delle ambasciate presso il Quirinale di Austria, Croazia, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, UcrainaeUngheria,oltre alpatrocinio della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, della Provincia di Gorizia e del Comune di Cormòns. A questi si aggiunge anche il patrocinio della Presidenza Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. delconsigliodeiministridella Repubblica italiana, il ministero per i beni e le attività culturali e il ministero degli affari esteri. Numerose sono le autoritàintervenute ieri alla Festa dei popoli: l’onorevole Raffay Geza (segretario generale del Parlamento d’Ungheria), Jitka Kurkova (ambasciata Repubblica Ceca di Roma),BozidarHumar(console di Slovenia), Mirijana Kotlajic (console di Serbia), ilsenatoreMarioPittoni,RobertoMolinaro(assessoreregionale alla cultura), Alessandro Colautti (consigliere regionale),Enio Decorte (assessore all’ambiente della Provincia di Udine), Roberta Demartin (assessore alla culturadellaprovinciadiGorizia), Luciano Patat (sindaco di Cormòns), Attilio Vuga (sindacodiCividaledelFriuli), Adriano Corsi (sindaco di San Floriano del Collio), Ezio De Toni (sindaco di Moggio Udinese), Gerardo Marcolini(sindacodiPrepotto), Attilio Ninino (sindaco di San Giovanni al Natisone), Silvana Olivotto (sindacodelcomunediGrado),Carlo Schiff (sindaco di Chiopris-Viscone), Antonio Salemi (vicesindaco di Corno di Rosazzo), Giancarlo Conticchio (vicario questura di Gorizia), Piergiorgio Gabassi (fondazione Carigo), Carlo Del Torre (vice-presidente dellaFilologica),TomazPavsic,diplomaticosloveno,Heimo Schinneri e Sepp Prugger, della Klm di Klagenfurt, ClaudioCucuteMaurizioPaselli, già sindaci di Cormòns. Oltre a numerosi assessori e consiglieri. (m.b.) Taglio medio 18 AGO 2008 Messaggero Veneto Gorizia Isontino pagina 12 MONFALCONE Proteste per il traffico in via 1º maggio I residenti e i commercianti del rione Aris-San Polo chiedono l’intervento del Comune MONFALCONE. È uno dei problemi che da parecchio tempo affliggono il rione di Airs-SanPolo:iltrafficodivia Primomaggio,cherendedifficile l’attraversamento, inquinal’ariarespiratadachirisiede nella zona, crea pericolo e incide sul volume d’affari dei negozi. Una situazione che avrebbe bisogno di soluzioni e che invece, in conseguenza anche dei lavori del sottopasso, si è aggravata, come denunciando i residenti e i commercianti della via. C’è da dire anche che il sovraffollamento abnorme di via Primo maggio avviene in alcunegiornateestive,cruciali per il traffico di attraversamento (prevalentemente verso la Croazia) e quindi facilmenteprevedibili.«Iresiden- ti hanno ragione di lamentarsi e chiedono provvedimenti strutturali, quali deviazioni del traffico in primo luogo, maggiore vigilanza in secondo luogo» dice il consigliere comunale e consigliere provincialedelPd,FabioDelBello,residenteoltretuttonelrione e che ricorda, come, un annoemezzofa,quandosidiscuteva della chiusura della via San Poloperi lavori del sottopasso,lagiuntacomunalepropose di segnare lungo la via Primo maggio tre corsie di scorrimento a cui si opposero i cittadini. Ritenendo fondate le posizioni contrarie dei residenti, Del Bello avanzò invece delle controproposte basate su una redistribuzione del traffico su strade provinciali (da Fo- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. gliano e da Pieris) e su strade comunali (da Ronchi sud). «Fortunatamentenoncifubisogno né del primo, né del secondo provvedimento, perchéla bretelladi SanPolo, realizzata in tempi rapidi dalla Provincia – osserva – risolse tutti i problemi cancellando i timori di chi temeva paurosi ingorghielaparalisideltraffico tra Ronchi e Monfalcone». Ora, però, visto che il problemasegnalatosembradestinato a permanere strutturalmenteneltempoecheilavori del sottopasso c’entrano relativamente, secondo il consigliere, servirebbe riprendere adiscuteredelproblema,partendodall’ideadelledeviazioni e redistribuzione, “equa” dice, del traffico, in modo che non siano solo i residenti in viaPrimomaggioasopportarne le conseguenze. «Se in tempi medio-lunghi una valvola di sfogo potrà essere costituita dalla futura bretella di collegamento tra lastatale14elastradaprovinciale Ronchi-Staranzano, ora invece – spiega – si potrebbe pensare di deviare, attraverso la via XXIV maggio a Ronchi e quindi sulla suddetta provinciale, una quota (anche se contenuta) del traffico (che confluirebbe in via Terenziana e in viale Verdi) per sgravare almeno in parte la Primomaggioappunto.Un’altra efficiente strada che potrebbe accogliere quote del traffico in attraversamento è la provinciale Pieris-Monfalcone: ripeto il tutto solo pochi e ben individuabili giorni d’estate». Sarebbe necessario che i comuni del mandamento (Monfalcone, Ronchi, San Canzian, Staranzano) e Provincia di Gorizia affrontassero assieme questo problema. Importante sarà il contributo della poliziamunicipale eancora più importante sarebbe la liberalizzazione dell’autostrada. «Ma questo è un altro discorso e non la soluzione immediata.Ilmioimpegno–conclude Del Bello – sarà pertantoquellodipromuovereuntavolo ove vengano individuate soluzioni rapide, immediate e concrete, il tutto lavorando assieme al Comitato di quartiere che meritoriamente è sempreinprimalineasuiproblemipiùsentitidallapopolazione». Taglio basso