LA SICILIA
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martedì 30 marzo 2010
SAN CATALDO. «Il Casale»
SERRADIFALCO. I comunali
GELA. Anziani truffati
lancia la sfida alla recessione
oggi incrociano le braccia
a casa da falso religioso
Inaugurato il nuovo grande centro commerciale di
Bigini. A pieno regime ci saranno 300 dipendenti
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Sciopero per reclamare i 5 stipendi arretrati e corteo per
le vie del paese. L’Ato Ambiente si accolla la fidejussione
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In cambio di immagini del Papa e del Cuore Immacolato
di Maria si è fatto consegnare denaro da alcuni anziani
IL COMMISSARIO STRAORDINARIO ALFONSO CICERO ha incontrato ieri i rappresentanti degli enti locali soci del Consorzio
«L’Asi a sostegno del territorio»
Massima collaborazione e percorsi condivisi per trovare soluzioni praticabili
con cui riavviare un nuovo discorso legato allo sviluppo delle aree del centro
Sicilia. È quanto emerso nel corso dell’incontro convocato ieri mattina al Consorzio Asi dal commissario straordinario Alfonso Cicero con gli amministratori degli enti locali soci dello stesso Consorzio, al quale hanno preso parte l’assessore allo Sviluppo economico del Comune di Caltanissetta Michele Giarratana, il sindaco di Riesi Salvo Buttigé, l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di
San Cataldo Rosario Sorce, l’assessore
del Comune di Serradifalco Angelo Falcone, il direttore dell’Asi Giuseppe Sutera, il funzionario dell’Asi Magda Falzone.
«È mia ferma determinazione - ha ribadito il commissario Cicero, riprendendo alcune dichiarazioni dei giorni
scorsi - far svolgere all’Asi la sua funzione primaria di sostegno al territorio,
senza alcun privilegio per nessuno. Le
colpe della gestione fin qui svolta sono
chiaramente identificabili e l’Asi ne sta
facendo le spese. Ma intendiamo radicalmente voltare pagina e riavviare una
nuova stagione».
Condividendo l’opinione del collega
di San Cataldo Sorce l’assessore comunale di Caltanissetta Giarratana ha sottolineato che si tratta, finalmente, di un
«momento di dialogo diverso rispetto al
passato perché finalmente i soci Asi
possono avere una interlocuzione con
questo organismo».
L’assessore Giarratana ha evidenziato anche le «difficoltà incontrate in questi mesi per tracciare, come amministratore comunale, un percorso progettuale di senso compiuto nell’ambito
delle politiche di sviluppo del territorio
senza l’interlocuzione fondamentale
con l’Asi, che è punto di riferimento
strategico» ed ha chiesto di potere prendere visione «degli atti contabili che sono già stati inoltrati alla Corte dei Conti
e alla Procura della Repubblica»
Inaugurato Infocenter, sportello della Cciaa
per agevolare le richieste degli utenti
LA RIUNIONE NELLA SEDE DEL CONSORZIO ASI
«LAVORARE INSIEME PER AIUTARE LE AZIENDE AD ESPANDERSI»
Nei giorni scorsi le associazioni di categoria hanno incontrato il nuovo commissario dell’Asi,
Alfonso Cicero, al quale hanno prospettato la difficile situazione in cui versano gli
insediamenti nelle aree del Calderaro, San Cataldo scalo, Grottadacqua e la RiesiSommatino. Il commissario ha illustrato la difficile situazione in cui versa il Consorzio ove
hanno contribuito le cattive gestioni che si sono succedute negli ultimi anni. All’incontro era
presente il Tavolo per lo Sviluppo del Centro Sicilia che condivide l’operato del commissario
straordinario del Consorzio Asi di Caltanissetta che ha avviato l’opera di risanamento
dell’Area di sviluppo industriale, travagliata da una grave crisi finanziaria. I responsabili delle
organizzazioni che aderiscono al “TSCS” (Rocco Patrì per la Confagricoltura, Giuseppe
Valenza per la Cia, Tarcisio Sberna per la Confartigianato, Antonello Montante per
Confindustria e Lillo Randazzo per la Confesercenti) oltre al presidente del Confidi, Massimo
Romano, in un’ottica di rilancio economico della provincia di Caltanissetta (obiettivo
prioritario che muove le iniziative del “Tavolo”) ovviamente, auspicano che il Consorzio Asi
deve funzionare al meglio per portare avanti i progetti di marketing territoriale e consentire
alle aziende di espandersi, sfruttando al massimo la centralità geografica di questa provincia.
PER UN DETENUTO DEL «MALASPINA»
Liberazione simbolica
al cospetto del Capitano
Non siamo al ripristino dell’antica tradizione quando il
Capitato della Real Maestranza aveva il “potere” di
chiedere ed ottenere la liberazione di un detenuto recluso nel carcere della città, ma quest’anno la visita che
il Capitato della Real Maestranza 2010 Angelo Amico
effettuerà nella casa circondariale “Malaspina” di via
Messina avrà un’analoga simbologia.
«Per il terzo anno consecutivo - spiega il direttore del
carcere nisseno Angelo Belfiore - sia il
personale di polizia penitenziaria che i reSabato
clusi del “Malaspina” riceveranno alla vidi Pasqua la visita del Capitano delmattina una gilia
la Real Maestranza. Sabato prossimo il
delegazione Capitano potrà entrare all’interno del primo padiglione dove si trovano i detenuti
della Real
“comuni” per scambiare qualche battuta
Maestranza con alcuni di essi. Il Capitano Angelo Amico, a cui verranno consegnate (sempre
si recherà
simbolicamente) le chiavi del carcere,
sarà accompagnato da una delegazione
in visita
composta da 15 persone, i cui nomi ci soai reclusi
no stati preventivamente comunicati».
Seguirà, all’esterno del padiglione, un
incontro con le autorità cittadine invitate, e nell’occasione avverrà la simbolica “liberazione” di un giovane
recluso nisseno che leggerà un messaggio con il quale
si impegna a “rigare dritto” al completamento del periodo di detenzione. Il detenuto, grazie a questo impegno che assumerà davanti alle autorità cittadine, potrà
seguire uno specifico percorso di inserimento sociale.
Autocarro
contro guard-rail
traffico bloccato
lungo la «640»
va. ma.) Schianto autonomo ieri mattina sulla statale 640. Il conducente di un autocarro Iveco, intorno alle ore 7.30, ha perso il controllo nel momento in cui
stava attraversando il viadotto “Favarella”, poco oltre
lo svincolo per San Cataldo. Il mezzo pesante - superiore ai 75 quintali - è finito contro il lato destro della barriera protettiva in acciaio del cavalcavia, piegandola per oltre cinque metri ma senza abbatterla. Forse un colpo di sonno dell’autista, un catanese, che trasportava tovaglioli di carta da recapitare nell’Agrigentino. L’autotrasportatore è rimasto illeso.
Cinque postazioni attraverso le quali la Camera di Commercio di Caltanissetta fornirà all’utenza tutti i servizi
che abitualmente eroga sul territorio, con il vantaggio di
avere a disposizione negli sportelli polifunzionali attivati a pianterreno dell’edificio che ospita la Cciaa - che si
affacciano su piazza Garibaldi - informazioni ed indicazioni relative a qualunque tipo di servizio erogato dai vari uffici, dislocati nei vari piani dell’edificio, evitando ai
cittadini lunghe peregrinazioni. È il nuovo Infocenter
della Camera di Commercio, inaugurato ieri dall’assessore regionale alle Attività produttive Marco Venturi
(che ne è stato il promotore in qualità di presidente dell’ente camerale), dal sindaco Michele Campisi e dal vicepresidente della stessa Cciaa Salvatore Pasqualetto.
«Rientra nei progetti di semplificazione - ha detto
l’assessore Venturi - che la Regione sta portando
avanti nell’ambito della semplificazione amministrativa. Sarà un servizio in più per essere veramente “al servizio” di imprese e cittadini di Caltanissetta
e della provincia e per rendere la Pubblica amministrazione meno ingessata».
«Con questa iniziativa - ha detto il vicepresidente Pasqualetto - abbiamo voluto aprire le porte della Camera di Commercio ai bisogni reali delle aziende. Il progetto Infocenter è collegato ad un’altra attività che partirà
a giorni, “Camera in Comune”, alla quale stiamo lavorando da due anni, che prevede l’apertura di uno sportello
della Cciaa in ciascun Comune della provincia nissena».
DA SINISTRA CAMPISI, SBERNA E VENTURI ALLA CCIAA
«Meno burocrazia - ha commentato il sindaco Campisi - significa maggiori vantaggi per la cittadinanza e questo nuovo sportello è fondamentale per semplificare
l’accesso ai servizi della Cciaa. L’ubicazione degli sportelli su piazza Garibaldi è poi strategica anche per restituire dignità a questo che è il cuore del nostro centro storico».
Tra gli obiettivi del nuovo Infocenter della Cciaa anche
la riduzione dei tempi di attesa degli utenti. Gli sportelli funzioneranno tutti i giorni dalle 8,45 alle 12,45 e il
martedì dalle 16,00 alle 17,30.
R. L. V.
I MILITARI DELLA FORESTALE hanno rinvenuto quattro «carcasse» di veicoli rubati a San Cataldo
«Cimitero» di auto in contrada Trabona
O MAFIA A RIESI, PROCESSO D’APPELLO «ODESSA»
Otto condannati e due assolti
PAGINA 35
C’era un piccolo cimitero di auto rubate
in un bosco demaniale a pochi chilometri dal capoluogo. Quattro carcasse di
auto ormai smembrate dai ladri che le
hanno abbandonate nel polmone verde
di contrada Trabona, una vasta area boschiva isolata e scelta per occultarle perché nessuno le scoprisse.
Così non è stato, perchè i veicoli sono
stati scoperti da una pattuglia del distaccamento Forestale di Caltanissetta,
guidato dall’ispettore superiore Giovanni Natale, durante un servizio di vigilanza nel bosco.
In una delle auto abbandonate in
aperta campagna c’era ancora il libretto
di circolazione, il certificato di proprietà
e le targhe erano rimaste al loro posto.
Era una Fiat Panda 4x4 trafugata lo scorso 20 febbraio a San Cataldo, da dove all’incirca un anno fa erano sparite anche
le altre due auto e in particolare una
jeep Suzuki Santana e una Y10 ritrovate in fondo alla vallata del bosco di Trabona, in punti impervi e non visibili
dalla strada. Tutti furti regolarmente
denunciati ai carabinieri dai derubati.
L’unica auto senza “paternità” era una
sconquassata Lancia Prisma: è stato im-
possibile risalire al proprietario perché
gli agenti della Forestale hanno verificato che il numero del telaio era stato cancellato. Le quattro auto ritrovate, in ogni
caso, avevano una caratteristica in comune: erano state fatte a pezzi, dalla
carrozzeria al motore senza risparmiare gli interni. Un clichè dei topi d’auto,
che rubano le vetture per poi rivendere
al mercato nero i pezzi di ricambio e gli
accessori a prezzi più abbordabili rispetto ai rivenditori autorizzati. E non a
caso poi le vetture compromettenti
vengono fatte sparire nelle sperdute
campagne. Come in questo caso, dove
sono state portate nel bosco di Trabona
nel cuore della notte e scaricate in fondo facendole passare lungo i viali parafuoco, piccoli sentieri neutri creati per
dividere gli alberi ed evitare che, in caso di incendio, il fuoco si estenda al resto dell’area. Ora le auto inservibili, saranno restituite dalla Forestale ai rispettivi proprietari. Ma oltre al danno, per
loro, si prospetta pure la beffa: dovranno sostenere anche le spese di bonifica
del terreno in cui le loro vetture sono
state ritrovate, essendo classificate come rifiuti speciali pericolosi.
VALERIO MARTINES
IERI DUE INCIDENTI IN CITTÀ CON QUATTRO CONTUSI
Fuoristrada... più che mai: jeep si ribalta a Santa Flavia
Due incidenti stradali ieri mattina in
città. Nel primo si era temuto il peggio
per una donna al volante di un fuoristrada ribaltatosi e a bordo del quale
c’era anche il suocero. Un volo autonomo, avvenuto in via Biangardi al quartiere Santa Flavia. La jeep, una Dahiatsu F300, stava percorrendo in discesa
l’arteria quando la conducente - F. F. di
33 anni - ha urtato contro la cima di
un muretto sotto al quale v’è il secondo livello della strada da cui i residenti accedono ai loro garage. Un dislivello di un metro, alto tanto da far
ribaltare sul lato destro il 4x4, finito
nello slargo sottostante.
La conducente e il suocero, F. F. di 61
anni, sono rimasti intrappolati nell’abitacolo e da lì sono stati tirati fuori
dai vigili del fuoco. Con un’ambulanza del "118" sono stati trasportati all’ospedale «Sant’Elia» dove entrambi sono stati sottoposti agli accertamenti
diagnostici che hanno escluso la presenza di fratture o ferite gravi. Solo
escoriazioni e contusioni, giudicate
guaribili in pochi giorni dai medici.
Per i rilievi è intervenuta la Polizia
Municipale.
Altro incidente, ma stavolta con due
mezzi coinvolti, in viale della Regione,
all’incrocio con viale Trieste. L’impat-
to è stato tra una Volkswagen Golf guidata dal quarantatreenne F. A. - e
uno scooter Lambretta Pato con in sella una ragazza, R. A. di 26 anni. L’auto,
secondo una prima ricostruzione della dinamica ancora in fase di accertamento da parte dei vigili urbani dell’Infortunistica, stava svoltando a destra per imboccare nuovamente il viale. In quell’istante è sopraggiunto il
motorino e inevitabile è stato lo scontro con la vettura. La ragazza è rimasta
ferita. Per lei qualche lieve escoriazioni, che le sono state medicate al
Pronto soccorso.
VA. MA.
IL FUORISTRADA CHE SI È RIBALTATO IN VIA BIANGARDI
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29 marzo 2010 - Inaugurazione INFOCENTER